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IO&TU educazione all’affettività e identità di genere i genitori ne parlano con: p. Giuliano Stenico ceis modena e Letizia Lambertini antropologa
giovedì 18 marzo ore 18,00 aula magna via don minzoni 210 modena
scuole madonna pellegrinanido, infanzia e primaria
via don minzoni 210 - modenatel. 059/392150 [email protected]
http://scuole.monet.modena.it/madpell
La parola genere sta ormai entrando nel vocabolario comune. Essa esprime anzitutto
una classificazione e si riferisce alla differenza dell’umanità in maschi e femmine.
Il genere
Il genere
Dire genere tuttavia non significa riferirsi al puro dato genitale/sessuale.
Con questa parola si intendono infatti due dimensioni esistenziali.
Il sentimento di sé in quanto maschio o femmina (IDENTITÀ di genere) ovvero cosa potenzialmente mi è possibile in quanto maschio o femmina.
La categorizzazione sociale in quanto maschio o femmina (RUOLO di genere) ovvero cosa realmente mi è possibile in quanto maschio o femmina.
Il genere
Identità di genere e ruolo di genere sono dimensioni fortemente correlate tra loro.
Il mio sentimento di maschio o femmina influenza i miei comportamenti sociali.
Viceversa quello che il contesto sociale si aspetta da me come maschio o femmina
influenza fortemente il mio sentimento di maschio o femmina.
Il genere
L’identità di genere è l’esperienza privata del ruolo di genere, e il ruolo di genere è l’espressione pubblica dell’identità di genere.
J. Money e A. Ehrhardt, Uomo Donna Ragazzo Ragazza
Il genere
Questo significa innanzitutto che il genere non è una dimensione fissa ma che si modifica con l’età e nei diversi contesti culturali,
sociali ed economici.
Io ho un sentirmi essere maschio o femmina a cinque anni e un altro a undici.
Io ho un sentirmi essere maschio o femmina essendo nato/a, cresciuto/a, vissuto/a a Modena o invece in un altro luogo del mondo o in più luoghi del
mondo.
Io sono categorizzato/a come maschio o femmina a cinque anni per determinati comportamenti (spontanei o indotti) e a undici anni per altri.
Io sono categorizzato/a come maschio o femmina in un modo o in un altro a seconda che sia nato/a, cresciuto/a, vissuto/a in un luogo del mondo
o in un altro.
Il genere
L’educazione ha una forte influenza nella definizione di identità e ruolo di genere.
Rispetto all’identità nel sostenere la libertà dei diversi sentimenti di sé.Rispetto al ruolo nel favorire consapevolezza e cambiamento.
L’identità di genere
L’identità di genere inizia dalla consapevolezza del proprio corpo,
di ciò che può fare e provare
in modo diverso o simile agli altri e alle altre.
… significa che il corpo di un maschio e quello di una femmina hanno forme diverse; vuol dire provare altre cose, sentimenti, e avere i propri difetti. Quello della statura, dell’aspetto fisico, delle qualità, delle emozioni.
F, 11 anni
[Maschi e femmine] sono sempre persone però non sono uguali, perché le femmine hanno caratteristiche diverse come la lunghezza dei capelli e il modo di vedere le cose.
F, 11 anni
Noi siamo tutti diversi per carattere e aspetto fisico, perché nessuno ha caratteristiche uguali.
M, 11 anni
I maschi hanno una differenza un po’ più diversa delle femmine.
M, 5 anni
L’identità di genere
Le femmine fanno i bimbi, i bimbi nascono da un buchino che il papà non ce l’ha.
M, 5 anni
[Maschi e femmine] si possono riconoscere da come parlano, dall’aspetto fisico, dal carattere o dal movimento, e grazie a queste diversità si distinguono maschi e femmine, e il mondo è più bello.
M, 11 anni
Mia mamma di diverso ha le tette!
M, 5 anni
Solo le femmine fanno i bambini.
M, 5 anni
Pensiamo cose diverse, siamo diversi in fatto di corpo, statura, sesso, razza, pensieri e carattere .
F, 11 anni
Il ruolo di genere
Il ruolo di genere rappresenta una necessità sociale di differenziazione:
definizione di ambiti, sfere, appartenenze spesso non comunicanti. Lo scopo di questa rappresentazione è quello di regolamentare le relazioni.
Noi siamo uguali ma non in tutte le caratteristiche. Anche nell’antichità la differenza non era solo fisica, ma era anche nei diritti; oggi, nel carattere e nel modo di porsi.
F, 11 anni
La mamma col papà è accogliente, vuol dire bella, si fa i capelli. M, 5 anni
La mamma col papà è buona e cattiva. Cattiva quando il papà le dice una cosa e la mamma non gli va. Quando è buona il papà dice una cosa e la mamma la fa.
M, 5 anni Se fossi una mamma mi prenderei cura dei miei bambini e mi piacerebbe molto portarli su un cavallo.
M, 5 anni
Il ruolo di genere
Se fossi la mamma prenderei la macchina, laverei i piatti, apparecchio e sparecchio. Cambierei il pannolo, farei il bagno, cambierei i vestiti al mio bambino.
F, 5 anni Se io sarò una mamma, lavorerò io al computer e andrò in ufficio.
M, 5 anni Se fossi la mamma terrei tutta pulita la mia casa.
F, 5 anni Se fossi la mamma farei da mangiare, laverei i piatti, andrei a lavorare. Farei tutte queste cose per la mia bambina.
F, 5 anni
Se fossi il papà direi che è andato tutto bene al lavoro, anche se ho fatto un po’ fatica a dare i consigli al capo, ma è andato tutto bene e sono felice!
F, 5 anni
Il ruolo di genere
Se fossi il mio papà mi prenderei cura dei miei bambini; darei il latte al gatto, altrimenti graffia.
M, 5 anni Se fossi il mio papà farei un disegno, e giocherei col mio bimbo alla play, col gioco del rally e del motocross.
M, 5 anni
Oggi è tutto diverso e anche più giusto, perché con questa maniera le persone possono scegliere il lavoro che vorrebbero fare e che amano. È anche più giusto che i matrimoni combinati non si facciano più e così uno è libero di sposare la persona che ama.
M, 11 anni
Dall’identità al ruolo
L’osservazione del particolare diventa facilmente generalizzazione (stereotipo)
tanto più il contesto nel quale viviamo esprime la realtà per categorizzazioni.
Il maschio è più grande, la femmina è più piccola: perché il mio papà è più grande della mamma…
F, 5 anni I maschi hanno la barba, le femmine no. Il maschio aggiusta tutte le cose…
M, 5 anni … vuol dire che il papà è più forte della mamma, mio padre è più forte!
M, 5 anni
Dal ruolo all’identità
Ma è anche possibile che le generalizzazioni (stereotipi) siano sottoposte a decostruzione.
Inizia così il difficile percorso di costruzione di sé. Se la categoria di “sesso forte” non esiste più
come ri-rappresentiamo il mondo?
I maschi non sono il sesso forte, e neanche le femmine lo sono.
F, 11 anni
E cosa ce ne facciamo del genere?
Differenze e relazioniTra amicizia e amore
I maschi hanno un tipo di carattere, mentre le femmine un altro tipo; ma anche le femmine per esempio sono diverse tra loro, e lo stesso i maschi.
F, 11 anni Ci sono delle differenze diverse e delle differenze uguali.
M, 5 anni L’amicizia secondo me è un rapporto che si crea tra due persone, sia adulte che bambini, e spinge a non avere timore e a confrontarsi.
M, 11 anni L’amicizia nasce quando due persone hanno gusti simili e simpatizzano tra loro; coi veri amici si può parlare, esprimere i propri sentimenti liberamente.
M, 11 anni [L’amicizia] è la compagnia che qualcuno ti offre, un aiuto, una comprensione che ti serve.
M, 11 anni
Differenze e relazioniTra amicizia e amore
È condividere tante belle o brutte cose con una persona che ti apprezza per quello che sei dentro e non per quello che sei fuori.
F, 11 anni [L’amicizia] vuol dire ti voglio bene perché sei mio amico.
M, 5 anni L’amore e l’amicizia sono delle emozioni: il bene che provi per le altre persone e per gli amici.
M, 11 anni [L’amore e l’amicizia] non sono uguali, perché gli amici giocano sempre insieme, l’amore è quando si dorme sempre insieme.
F, 5 anni [L’amicizia] è quando due si incontrano, vanno a casa e giocano tutto il giorno.
M, 5 anni [L’amicizia] è quando uno incontra un altro, parlano e si conoscono.
M, 5 anni
Differenze e relazioniTra amicizia e amore
Quando uno si incontra, si mettono a parlare, si diventano simpatici e poi amici… come quando io e Matteo ci siamo incontrati e siamo diventati migliori amici.
M, 5 anni [L’amicizia] è quando uno litiga con un altro e dopo rifanno amicizia.
M, 5 anni Il lupo [di una storia] era innamorato, [lo si capisce] dagli occhi innamorati.
M, 5 anni Non sai cosa dire quando ti trovi davanti una ragazza che ti piace
M, 5 anni
[Quando sono innamorato] mi sento calmo… M, 5 anni
Differenze e relazioniTra amicizia e amore
Per innamorarsi bisogna essere belli, coraggiosi e forti; quando si vede una bella ragazza poi si regala un mazzo di fiori e ci si sposa.
M, 5 anni
L’amore è un legame forte speciale che si crea tra un uomo e una donna, che li spinge ad unirsi per compiere un cammino insieme e dare vita a una famiglia, cioè riprodursi; per avere una vita basata sul rispetto e sul legame che si può definire unico.
F, 11 anni
La mamma e il papà quando io sono in camera si baciano in bocca, io li ho scoperti!
M, 5 anni [Amore e volersi bene] non è la stessa cosa, sono due parole diverse.
M, 5 anni [Amore]… che si stanno nel cuore.
M, 5 anni
Quando la Betta parla sento quello che dice. M, 5 anni
Differenze e relazioniTra amicizia e amore
È quando uno si ama e dopo può fare anche un bambino. Fare una comunione. Andare in chiesa e farsi dare l’anello.
F, 5 anni Per me l’amore è una speranza di formare un bambino e di convivere insieme.
M, 11 anni Quando si è innamorati, batte il cuore… vorresti dargli una rosa…
F, 5 anni
L’amore molte volte nasce inconsapevolmente: all’inizio la persona non ti piace, ma dopo un po’ si accorge che è innamorato… oppure quando vedi una persona e senti in pancia qualcosa di caldo e morbido, quello è l’amore.
M, 11 anni L’amore nasce quando una persona impara a conoscerne un’altra: il suo carattere, i suoi pensieri, e accetta i suoi difetti applicando il perdono reciproco l’una con l’altra. L’amore potrebbe nascere da un’amicizia, oppure per caso.
F, 11 anni
Differenze e relazioniTra amicizia e amore
Io penso che l’amore non sia prevedibile. Può essere a prima vista o crescere piano piano, può anche nascere da un’amicizia. Un amore che può essere previsto è quello redditizio, che però non è vero amore.
F, 11 anni
La mamma e il papà quando erano piccoli si sono incontrati e si sono sposati; se le persone litigano poi si lasciano, e i bambini scelgono con chi stare.
F, 5 anni Se due vanno in chiesa piccolini, il prete gli dice. “Andate via, vi sposate da grandi”.
F, 5 anni Quando due persone si vogliono tanto bene in genere l’amore dura tutta la vita. Dura cercando di sopportarsi a vicenda.
F, 11 anni C’è l’amore che dura e l’amore che finisce, ma può esserci un altro amore vero, che può durare per sempre.
M, 11 anni
Differenze e relazioniTra amicizia e amore
L’amore dura per sempre in cielo e in terra. Come un fuoco, va alimentato.M, 11 anni
Conosco quattro amori: quello del papà, della mamma, quello mio e di Gesù.M, 5 anni
L’amore è un sentimento che si esprime in tante forme, con i gesti, con gli sguardi e sicuramente con le parole; le parole sono un mezzo molto importante per trasmettere amore. Con le parole si può dare affetto come una mamma al suo bambino e si può dare conforto come un dottore ad un ammalato. Le parole d’amore sono soprattutto un passo importante per la pace nel mondo. L’amore si può esprimere a parole come: ti amo, amore mio, tesoro, ti voglio bene, sei la mia vita, mi rubi il cuore, non posso vivere senza di te, è bello starti vicino, sei la luce dei miei occhi, ti amo sopra ogni cosa, mi fai impazzire, siamo tutti figli di Dio, che Dio ti benedica.
F, 11 anni