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EFFETTI INDESIDERATI 1. REAZIONI INDESIDERATE 2. REAZIONI AVVERSE 3. CAUSE FARMACOLOGICHE ED EXTRA-FARMACOLOGICHE 4. FARMACOGENETICA E FARMACOGENOMICA

EFFETTI INDESIDERATI DEI FARMACI

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EFFETTI INDESIDERATI1. REAZIONI INDESIDERATE

2. REAZIONI AVVERSE

3. CAUSE FARMACOLOGICHE ED EXTRA -FARMACOLOGICHE

4. FARMACOGENETICA E FARMACOGENOMICA

➢ DEFINIZIONE:Effetti pericolosi o seriamente spiacevoli che si manifestano in seguito ad assunzione di un medicinale a dosi terapeutiche (o profilattiche o diagnostiche) e che impongono una diminuzione del dosaggio o la sospensione completa del farmaco.

EFFETTI INDESIDERATI DEI FARMACI

➢ Questi effetti fanno ritenere che una successiva somministrazione possa risultare pericolosa.

➢INTERESSANO LA GLOBALITA’ DEI SOGGETTI DOPO UNA DOSE SUFFICIENTEMENTE ALTA DEL FARMACO.

➢ Sono caratterizzati dall'estensione dell'effetto farmacologico del farmaco e sono DOSE-DIPENDENTI.

➢ Queste reazioni, se si manifestano con un'intensità superiore alla norma sono chiamate REAZIONI di tipo A(es. ipotensione posturale, ipokaliemia, ipoglicemia).

EFFETTI INDESIDERATI (tipo A)

EFFETTI INDESIDERATI (tipo B)

➢INTERESSANO SOLTANTO ALCUNI INDIVIDUI.

➢ Non attribuibili alle caratteristiche dei farmaci, ma legati all‘eccezionalità del paziente.

➢Questi effetti non sempre sono prevedibili.

➢A questo gruppo appartengono le anomalie su base ereditaria (farmacogenetica) o immunologiche (farmacoallergia). Sono definite REAZIONI di tipo B.

EFFETTI INDESIDERATI (1/3)

❑ GENERALMENTE:

◦ Rappresentano il 2-3% delle afferenze negli ambulatori di medicina generale

◦ Costituiscono l'1% dei ricoveri in terapia intensiva (0.3% dei ricoveri in generale)

◦ Causano nel 2-10% dei casi un aumento della durata della degenza ospedaliera

◦ Fattori predisponenti: età< 1 mese e >60 anni.

❑ GENERALMENTE:

◦ Sono responsabili della morte dello 0.3% dei pazienti ospedalizzati

◦ Si sviluppano frequentemente dal 1 al 10 giorno di terapia

◦ In ambiente ospedaliero si verificano più spesso con farmaci quali i digitalici, antibiotici, diuretici, potassio, analgesici, sedativi, insulina

EFFETTI INDESIDERATI (2/3)

❑ GENERALMENTE:

◦ In ambiente extra-ospedaliero i farmaci che sono in grado di indurre il ricovero di un pazienti sono i digitalici, aspirina, steroidi, diuretici, antiipertensivi

◦ Meccanismo responsabile:

✓80% farmacologico

✓20% immunologico

EFFETTI INDESIDERATI (3/3)

CAUSE DELLE REAZIONI INDESIDERATE

❑ FATTORI FARMACOLOGICI

❑ FATTORI EXTRAFARMACOLOGICI

Effetti collateraliEffetti secondari Effetti tossiciEffetti in seguito a interazione

FATTORI FARMACOLOGICI (1/2)

❑EFFETTI COLLATERALI: INEVITABILI a concentrazioniterapeutiche, ma indesiderabili (es. sedazione daantiepilettici, vomito da digossina o morfina, depressionerespiratoria da morfina, ipokaliemia da diuretici tiazidici,etc)

❑EFFETTI SECONDARI: conseguenza INDIRETTA dell'azionefarmacologica (es. deficit vitaminici o sovra-infezioni daterapia con antibiotici per alterazione della flora battericaintestinale).

FATTORI FARMACOLOGICI (2/2)

❑ EFFETTI TOSSICI: dovuti all'azione DIRETTA del farmaco per sovradosaggio assoluto o relativo.

❑ EFFETTI DOVUTI A UNA INTERAZIONE FARMACOLOGICA

FATTORI EXTRAFARMACOLOGICI (1/3)

➢Fattori INTRINSECI al paziente

▪Età: Neonato e anziano

▪FARMACOALLERGIA

▪Costituzione genetica: FARMACOGENETICA

FATTORI EXTRAFARMACOLOGICI (2/3)➢Fattori INERENTI il paziente (patologie concomitanti)

▪ Insufficienza epatica e renale

▪Scompenso cardiaco congestizio

▪Tireopatie (depressivi del SNC negli ipotiroidei)

▪Pneumopatie

▪Asma (farmaci colinergici, β-bloccanti, es. gocce oculari per il glaucoma)

▪ Infarto del miocardio (aritmie con digitale o amine simpatico-mimetiche)

▪Mononucleosi infettiva→ Rash da ampicillina (valore diagnostico)

▪Miastenia grave→ intolleranza per aminoglicosidici, chinidina

▪Ipertrofia prostatica→ ritenzione urinaria con farmaci anticolinergici (triciclici, fenotiazine) e simpatico-mimetici

▪Sindromi dolorose non trattate→ le benzodiazepine possono indurre uno stato confusionale

FATTORI EXTRAFARMACOLOGICI (3/3)

REAZIONI AVVERSE DA FARMACI (ADR)

➢ Tempo d’insorgenza:▪ acuto (<1 ora)▪ sub-acuto (1-24 ore)▪ ritardato (>1 giorno)

➢ Gravità:▪ lievi (nessuna modificazione della terapia)▪moderati (richiedono cambiamenti nella terapia,

trattamenti aggiuntivi, ospedalizzazione)▪ gravi (inducono disabilità o pericolo di vita)

Effetto nocivo o non voluto conseguente all’uso dei farmaci

PREVEDIBILI (tipo A)

LE ADR (Adverse Drug Reactions) SONO DI DUE TIPI PRINCIPALI

IMPREVEDIBILI (tipo B)

REAZIONI AVVERSE DA FARMACI (ADR)

REAZIONI AVVERSE DA FARMACI (ADR)

Classificazione di Aronson & Edwards (2000) sulla base del meccanismo del danno e di altri elementi distintivi quali frequenza o tempo di comparsa

REAZIONI PREVEDIBILI (tipo A)

➢Ad alta morbilità (rappresentano circa l'80% delle ADR)

➢A bassa mortalità

➢Dipendenti dal dosaggio

➢Correlate all’azione farmacologica

➢Si possono verificare in tutti gli individui

Esempi: reazioni tossiche, effetti collaterali, effettisecondari, da interazione tra farmaci

REAZIONI IMPREVEDIBILI (tipo B)

➢A bassa morbilità (20% circa delle ADR)

➢Ad alta mortalità

➢Indipendenti dal dosaggio

➢Non correlate all'azione farmacologica, ma dipendentiinvece dalla reattività individuale dei soggetti predisposti

Esempi: reazioni idiosincrasiche, da intolleranza, allergiche, pseudoallergiche

EFFETTI REATTIVI O DA IPERSENSIBILITA’

A. REAZIONI ALLERGICHE: in senso stretto poiché hanno una patogenesi immunologica

B. REAZIONI PSEUDO-ALLERGICHE (PAR) o da intolleranza.

REAZIONI ALLERGICHE

❑ I farmaci più frequentemente coinvolti sono:

➢Penicilline

➢Sieri Eterologhi

➢Insulina

➢Enzimi (Es. Streptochinasi)

➢Anestetici Generali

REAZIONI PSEUDOALLERGICHE (PAR)

❑ I farmaci più frequentemente coinvolti sono:

➢Analgesici e Antireumatici (aspirina e i FANS sono responsabili da soli di 2/3 di tutte le PAR)

➢Mezzi di contrasto iodati

➢Sulfamidici

➢Anestetici locali

➢Plasma expanders

N.B. Questo tipo di reazioni avviene con una notevole incidenza soprattutto nel sesso femminile (80-85% delle reazioni da ipersensibilità).

FARMACOALLERGIA

I distretti dell'organismo dove si manifesta sono soprattutto:

✓ Cute✓ Apparato respiratorio✓ Sistema emopoietico✓ Sistema vascolare

TEMPO DI COMPARSA

Malattie di organo, dermatiti

Esantema, porpora vascolare, pneumopatie agranulocitosi, trombocitopenia, malattia da siero, angioite allergica

Orticaria/angioedema/asma bronchiale/febbre

Shock anafilattico

1g-varie settimaneReazioni ritardate

1-24 oreReazioni subacute

0-60 minReazioni acute

REAZIONI ALLERGICHEA. REAZIONI DI I TIPO O IMMEDIATE (liberazione di IgE,

istamina, leucotrieni, prostaglandine). La reazione allergica ha luogo entro pochi minuti e dura 1-2 ore.

Es.: Sindrome orticaria-angioedema, shock anafilattico, asma, rinite.

B. REAZIONI DI II TIPO (citolitiche/citotossiche mediate da anticorpi di tipo IgG o IgM che si fissano a strutture cellulari). Il farmaco (o un metabolita) fungono da apteni→ formazione di anticorpi.

Es.: anemia emolitica da -metildopa o da penicillina, trombocitopenia, leucopenia.

REAZIONI ALLERGICHEC. REAZIONI DI III TIPO (o da immunocomplessi

circolanti). Formazione di complessi voluminosi con attivazione del complemento→ reazione infiammatoria con malattia da siero, alveoliti, glomerulonefriti, vasculiti, etc.

D. REAZIONI DI IV TIPO (IPERSENSIBILITA’ ritardata o cellulo-mediata). Formazione di recettori antigene-specifici sui linfociti T. Dà luogo ad una reazione allergica tissutale con l'insorgenza di dermatiti da contatto, rash maculo papulosi, ecc.

Reazioni di tipo I:ORTICARIA (1/5)

➢ I caratteristici pomfi*, in genere multipli esubentranti, insorgono e scompaiono rapidamentenel giro di qualche ora (entro le 24 ore) con tendenzaa confluire tra loro.

➢ I pomfi sono molto pruriginosi ed evocano ilfenomeno del grattamento.

➢ Spesso le forme acute di orticaria si associano adangioedema delle palpebre, delle labbra e del laringe,il cui interessamento si manifesta con raucedine edabbassamento della voce, stridore e dispnea.

*lesione edematosa del derma caratterizzata da un rilievo cutaneo tondeggiante e liscio, rosato o rosso.

Reazioni di tipo I:ORTICARIA (2/5)

❖Principali fattori causali (spesso concomitanti):

✓Farmaci ✓Alimenti ✓Additivi di alimenti ✓Pneumo-allergeni ✓Infezioni ✓Insetti e artropodi ✓Malattie interne ✓Fattori psichici

➢I medicamenti e i loro additivi sono i fattori causali più frequenti, sia per os che per via parenterale, responsabili di circa il 70% di tutte le orticarie di causa nota.

➢Il meccanismo di insorgenza è per lo più su base allergica di tipo I o III.

➢Teoricamente tutti i farmaci possono provocare reazioni orticarioidi, ma alcuni sono coinvolti più frequentemente

Reazioni di tipo I:ORTICARIA (3/5)

a)ANTIBIOTICI:

▪ Penicillina e suoi derivati, e alimenti contenenti sue tracce (prodotti caseari)

▪ Cefalosporine

▪ Sulfamidici

b)FANS:

▪ ASA (acido acetilsalicilico o aspirina) → può riacutizzare alcune forme croniche, attraverso la liberazione non allergica di istamina

▪ derivati dell’ac. Proprionico (ibuprofene) e altri analgesici

Reazioni di tipo I:ORTICARIA (4/5)farmaci responsabili

c)BENZODIAZEPINE

d)ORMONI

e)LASSATIVI

f) ADDITIVI

o Coloranti azoici: giallo di tartrazina (E 102), eritrosina (E127)

o Conservanti (benzoato di sodio, paraidrossibenzoato di metile, bisolfito di sodio)

Reazioni di tipo I:ORTICARIA (5/5)

PRINCIPALI QUADRI CLINICI (1/2)

➢Eruzioni orticarioidi o edema angioneurotico (tipo I o III).Manifestazioni molto comuni, caratterizzate da

prurito ed edema delle palpebre, labbra e volto (l’edema della glottide è raro). Generalizzate o localizzate in corrispondenza del sito di assorbimento.

Terapia: simpatico-mimetici, antistaminici, cortisonici.

➢Eruzioni di tipo non orticarioide (tipo I, II e IV)Estrema varietà di sintomi, di frequenti lesioni essudative.

PRINCIPALI QUADRI CLINICI (2/2)

➢Shock anafilattico (tipo I).

Terapia urgente con adrenalina e corticosteroidi e.v.

➢Asma bronchiale

➢Emodiscrasie

EMODISCRASIE (1/3)➢TROMBOCITOPENIA (tipo II o pseudo-allergica)

Sporadiche segnalazioni per numerosissimi farmaci quali sali d'oro, sulfamidici, chinina, antimitotici, tetracicline, rifampicina, fenobarbital, diuretici tiazidici, estrogeni.

Terapia con corticosteroidi può giovare.

➢GRANULOCITOPENIA (tipo II o pseudo-allergica)

Forma molto grave causata da numerosi farmaci: cloramfenicolo, sulfamidici, colchicina, antiepilettici, metildopa, etc. Talvolta evolve in agranulocitosi.

Comporta immediata sospensione del farmaco e somministrazione di antibiotici per combattere o prevenire infezioni. Se il quadro non regredisce somministrare corticosteroidi più androgeno.

➢ ANEMIA APLASTICA (tipo II, ma non sempre di origine immunologica)

~ il 50% delle anemie aplastiche è causato da farmaci quali il cloramfenicolo, ma anche sulfamidici, diuretici, ipoglicemizzanti, fenitoina.

La morte sopravviene nel 50% dei casi. Trattamento principale: emotrasfusioni.

EMODISCRASIE (2/3)

➢SINDROMI EMOLITICHE (di tipo II o allergiche).

▪dose-dipendenti→ tossiche

▪Dovute ad idiosincrasia* (es. G6PDH carenza) e assunzione di farmaci quali metildopa, levodopa, fenacetina, penicillina, chinina, chinidina, sulfasalazina.

Terapia: sospensione del farmaco, corticosteroidi, qualche volta necessaria una emotrasfusione.

*reazione eccezionale a un farmaco per «costituzione propria» da deficit enzimatico (es. anemia emolitica da carenza di G6PDH)

EMODISCRASIE (3/3)

PRINCIPALI QUADRI CLINICI➢STATI FEBBRILI (patogenesi oscura)

Sindromi simili alle collagenopatie.

Causate da: idralazina, procainamide, isoniazide, antiepilettici, sulfamidici.

Trattamento steroideo

PRINCIPALI QUADRI CLINICIEpatite ed ittero colestaticoa) NECROSI EPATOCELLULARE ACUTA: lieve e transitoria o grave. Causata da alotano, anticonvusivanti (carbamazepina, valproato, fenitoina, fenobarbital), antidepressivi (IMAO), FANS (indometacina, ibuprofene), antibatterici (isoniazide, etionamide, sulfamidici), metildopa, chinidina

b) EPATITE CRONICA ATTIVA: trattamento cronico con metildopa, isoniazide, dantrolene e nitrofurantoina

c) EPATITE COLESTATICA: Blocco biochimico (più che meccanico) causato dalle fenotiazine (soprattutto clorpromazina) o dal tiouracile

ATTUALI PROBLEMATICHE DEI FARMACI

FARMACOGENETICA

FARMACOGENETICA E FARMACOGENOMICA

➢La farmacogenetica studia il rapporto tra le mutazioni nellasequenza del DNA e la differente efficacia e sicurezza di unfarmaco.

➢Il termine è stato coniato nel 1959 da Vogel con l’intento dicaratterizzare gli studi che si occupavano delle basi genetichedella risposta farmacologica.

➢farmacogenomica- il DNA oggi viene visto come unastruttura dinamica, dove i geni, la loro espressione,combinazione e modulazione devono essere studiate nellaloro complessità, cioè nel genoma.

Genoma= l’intero patrimonio ereditario contenuto in una cellula sotto forma di DNA. Il genoma umano contiene approssimativamente 80.000 geni.

FARMACOGENETICA❑Variazioni continue nel legame proteico e nell'escrezione dei farmaci. Carattere dovuto a più geni (poligenici). Poco importante.

❑Variazioni discontinue: dovute ad un singolo gene mutante (omozigote o eterozigote).

FARMACOGENETICA❑ Polimorfismo di acetilazione (N-Acetiltransferasiepatiche):

→ Acetilatori lenti o rapidi dell'isoniazide o della idralazina, nitrazepam e clonazepam

❑Polimorfismo del fenotipo di ossidazione:

→Metabolizzatori lenti del metoprololo, timololo, propanololo, fenitoina, encainide

❑Sensibilità alla succinilcolina

❑Carenza G6PDH

❑Porfiria

FARMACOGENOMICA

❑E’ ESPLOSA DOPO IL SEQUENZIAMENTO COMPLETO DELGENOMA UMANO (Venter e coll., Science 2001).

‘La conoscenza della sequenza di alcuni geni fondamentaliper il metabolismo dei farmaci (o che hanno un ruoloimportante in alcune reazioni cellulari) può aiutare iricercatori a comprendere la struttura della proteina cheviene codificata dal gene e a prevedere, attraversol’utilizzo di simulazioni al computer, come essa puòinteragire con i farmaci’.

FARMACOGENOMICA

PRODURRE FARMACI SU MISURA RIDURRE AL MINIMO GLI EFFETTI COLLATERALI

MASSIMIZZARE L’EFFICACIA DEL FARMACO

FARMACOGENOMICA

❑ I farmaci attualmente sul mercato sono diretti solo verso l’1% dei geni, per un totale di meno di 500 target.

❑Molti altri target farmacologici devono ancora essere scoperti.

❑Grazie alla farmacogenomica, la ricerca farmaceutica potrebbe essere in grado di identificare nuovi geni legati alle malattie, sulla base dei quali disegnare nuovi farmaci.

N.B. In passato i farmaci capostipiti venivano scoperti per caso (es. la scoperta della penicillina nel 1928 da parte di Alexander Fleming)