Elaborare Nr.176 Ottobre 2012 MG

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N 176MENSILE - ANNO XVII - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma - Gestione rete di vendita e logistica: Press-Di - Diffusione: C.D.M. Centro Diffusione Media - Roma - Tel. 06/5291419 - www.cdmitalia.it

OTTOBRE 2012 ANNO XVII - MENSILE

4,90 DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE

Stelvio Road

LA STRADA GIUSTA PER GODERE!

REGINE DELLA NOTTE100 109FORD MUSTANG PANDA 100HP CVVS CV OPEL ASTRA GTC SEAT IBIZA CUP SUBARU IMPREZA WRX

donne al volanteVALENTINA ALBANESE A RUOTA LIBERA imprese LA PEUGEOT208 AL MONGOL RALLY

30anni di sfide350CV 180CV 180CV 241CV

OTTOBRE 2012 - N. 176 - 4,90 - ISSN 1124519

sommario

E L A B O R A R E

N

1 7 6

O T T O B R E

2 0 1 2

I NOSTRI TEST48BMW 320D

FIAT PANDA 100 HP

80

LE REGINE DELLA NOTTEnews8 EDITORIALE 10 ANTEPRIMAPala K

COVER STORY

66

54

SCANNEROpel Astra GTC OPC

SUBARU IMPREZA

88

12 CARNEWSCitron DS 3 Cabrio, Chevrolet Malib, Renault Clio IV, Volvo V40

16 CONCEPT CARMazda MX-5 GT Concept

20 TOP TUNINGHennessey Venom GT Spyder

24 FARI ACCESI

96FORD MUSTANG

Simoni Racing, Ricambi Tuning, Bosch, Vama, OZ, Vredestein, Autodeco, Speedup.it, GT Radial, Alcar, Motorquality, Celeste Electronic, Supersprint, Federal-Mogul, Lampa, NTP , Laidelli Wheels, Power Revolution

34 GRIPPneumatici invernali

38 TEST MODULOCentralina aggiuntiva Speed Buster su Mini Countryman 2.0d

20

TOP TUNING

Hennessey Venom GT Spyder

60 LE GUIDE DI ELABORARE

116MONGOL RALLY

Olio Motore

supercar48 LOOKMANIABMW 320d Sic Edition by MPower

66 COVER STORYRegine della Notte, Fiat Uno Turbo 276 CV, Fiat Punto GT 323 CV e Abarth Grande Punto 245 CV

80 SPEED TEST

142FIAT 500

Comparativa Fiat Panda 100 HP Originale vs preparata by Gagliarducci Autotecnica 109 CV

E L A B O R A R E

N

1 7 6

O T T O B R E

2 0 1 2

OPEL ASTRA GTC 180 CV88 SPEED TESTSubaru Impreza WRX by Ema Motorsport 241 CV

SPECIALE STELVIO

124104Valentina Albanese

96 SPEED TESTFord Mustang by Mele Motorsport 350 CV

16

CONCEPT CARMazda MX-5 GT Concept

104 SPEED TESTSeat Ibiza Cup by Seat Motorsport 180 CV

speciale stelvio124 TESTAstra GTC

130 JDM ON TOUR

viaggi e avventura116 208 AL MONGOL RALLY

38

Test elettronica Mini Countryman

club e raduni132 RADUNI SPRINT 141 CLUBMANIA

multimedia140 ELABORAUDIOFiat 500 L by Prinzivalli

132

RADUNI

148 NEWS FASHION 150 PROTAGONISTILuca Spadano

154 POSTAI consigli dellesperto

158 PREPARAZIONINovit dal mondo del tuning

146 HI-FI & VIDEONews dal mondo dellelettronica

160 CONSIGLI SPRINTLa posta in pillole

rubriche42 DETAILINGIl lavaggio

162 CENTRO STILECreativit dei lettori

164 LAST MINUTE 170 FANALINO DI CODAProtagonisti Bruno Zanini Motorquality

46 BODY KIT ESTETICIVestite su misura

54 SCANNERAstra GTC OPCLezioni di guida continua sul prossimo numero con l'appuntamento dedicato alle traiettorie

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ELABORARE 176

EDITORIALE

alleggeriredi Giovanni ManciniGIOVANNIMANCINI.COM WWW.FACEBOOK.COM/EUROSPORTEDITORIALE WWW.YOUTUBE.COM/ELABORARE

TURBANDO!2020 avrebbero dovuto perdere dai 100 ai 350 kg! Pensate che una riduzione di 100 kg su una vettura di 1200 kg equivale ad un potenziamento di ben 20 cavalli! Ma perch non lo hanno fatto prima? Questi risultati sono ottenuti con l'utilizzo di materiali diversi per la realizzazione della scocca come l'alluminio per la Range, acciai speciali e materiali compositi di nuova generazione. Questo permette di avere prestazioni maggiori a parit di cavalli, ma anche di poter utilizzare motori pi piccoli a parit di prestazioni del mezzo. L'altra via per aumentare la performance ricorrere alla sovralimentazione: ultimo caso quello Renault che, sulla nuova Clio RS, ha abbandonato il 2 litri aspirato a favore del nuovo 1.6 da 200 cavalli col turbo, soluzione gi utilizzata sulla mitica R5 GT Turbo 1.4 da 120 cavalli degli anni '90. Insomma le case costruttrici fanno tuning a 360 senza rendersene conto, intervenendo anche sull'estetica dove utilizzano alettoncini, minigonne e fanno ampio uso di fari a led per una personalizzazione spinta. Tendenza confermata al Salone di Parigi dove spiccavano diversi stand tra i quali Peugeot, Mini, BMW e Opel: questultima presentava tantissimi accessori per rendere unica la nuova Adam.

PER MIGLIORARE LE PRESTAZIONI, GLI APPASSIONATI DI TUNING E PREPARATORI RACING HANNO DA SEMPRE INSEGUITO DUE STRADE: ALLEGGERIMENTO DELLE MASSE E SOVRALIMENTAZIONE QUANDO POSSIBILE. ADESSO ANCHE LE CASE, COSTRETTE A FARE I CONTI CON LARIDUZIONE DEI CONSUMI ED EMISSIONI, stanno seguendo la stessa ricetta, sfornando vetture decisamente alleggerite e turbizzando alcune motorizzazioni per ridurne cilindrata e peso. Con cure dimagranti di 100 kg stanno arrivando molti nuovi modelli come la Peugeot 208, la VW Golf e la Renault Clio. Il nuovo Range Rover addirittura dichiara 400 kg in meno! Insomma tanto lavoro di lima per togliere massa e zavorra a tutto beneficio delle prestazioni. Mazda ha definito strategia del grammo il processo di riduzione del peso delle sue vetture basato sull'uso di acciai ad alta resistenza e sull'ottimizzazione della progettazione di ogni singolo componente meccanico, della carrozzeria o dell'abitacolo. Un processo iniziato con la nuova generazione di Mazda2 (-100 kg) e che continua anche su altre vetture come Nuova Mazda6 e Nuova Mazda3 (-15 kg). Anche il CEO di Ford Motor Company, gi dallo scorso anno, aveva specificato ai suoi ingegneri che tutti i nuovi modelli dal 2012 al

pi potenza fa andare veloci in rettilineo, meno peso fa andare veloci ovunqueColin Chapman

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ANTEPRIMA

Pala K - Milano

ELECTRICFUNSi chiama Pala K il nuovo tempio della velocit indoor. Una struttura polivalente ecosostenibile dotata di ipertecnologici Kart elettrici. Per tutto il mese di ottobre sar possibile iscriversi al CampionatoDI

Paolo Turco

A

Cinisello Balsamo, alle porte di Milano, sorge Pala K, un impianto ecosostenibile dedicato ai Kart elettrici, primo in Europa nel suo genere. Inaugurato ad inizio 2012, rappresenta una nuova dimensione dellintrattenimento indoor, un moderno parco tematico improntato al Motorsport su

unarea di ben 10.000 mq dove la tensostruttura sembra atterrata direttamente dal futuro. Catalizzatore del nuovo impianto polivalente lo spettacolare circuito tracciato da un pool di piloti professionisti di kart e auto da corsa. Oltre 600 metri di rettilinei, chicane e curve mozzafiato, inseriti in un complesso davvero unico.

Il progetto Cikei>>Allinterno del Pala

K si svolge il nuovo, adrenalinico progetto Pala K CIKEI, il 1 Campionato italiano di Kart elettrici indoor, a cui parteciperanno ben 200 Team selezionati in Lombardia e composti da 4/6 piloti ciascuno. Tutti gli appassionati kartisti potranno formare il proprio Team per una gara di velocit, che si preannuncia davvero spettacolare e vedr i piloti sfidarsi per la conquista del titolo di Campione Individuale Assoluto CIKEI. Per tutto il mese di ottobre sar possibile iscriversi al Campionato per formare il proprio Team. I calendari delle singole fasi verranno pubblicati sullo spazio web della manifestazione (www.pala-k.com, area CIKEI) dove si possono trovare tutte le informazioni per le iscrizioni e il regolamento di partecipazione.

IL CIRCUITOQuello del Pala K uno spettacolare circuito, disegnato da un team di piloti professionisti di kart e auto da corsa, coordinati dallex pilota di Formula 1 Alex Caffi. Una moderna pista indoor, circa 600 metri direttilinei e curve emozionanti, ideale per saggiare il brivido della velocit, quella scossa di adrenalina pura che regala sensazioni uniche. Studiato per soddisfare le esigenze di tutti i potenziali frequentatori, dal principiante/neofita al pilota esperto, il tracciato un mix di tratti misto-lenti, che si fanno preferire per la pulizia e tecnica di guida, nonch parti veloci; ma il fiore allocchiello rappresentato da un lungo rettilineo sopraelevato (oltre 100 metri), primo e unico in Italia, che termina con una discesa in lieve contropendenza e una staccata mozzafiato.

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I KART

K-racer: questo laccattivante nome dei veicoli realizzati in esclusiva per questa struttura. Il parco mezzi costituito da 50 Kart elettrici. Per i pi bravi, chescendono sotto un certo tempo limite, disponibile il KC (Kart Competition), molto pi prestazionale e quasi simile a un Kart da competizione. Infine c' K junior, adatto per bambini da 6 anni e con un limite minimo di altezza di 120 cm. I Kart, dotati di pedaliera e volante regolabili, rappresentano il meglio delle recenti innovazioni tecnologiche in termini di sicurezza, robustezza e adattamento alla guida e si apprestano a soppiantare quelli tradizionali con motore a scoppio. Oltre al rispetto delle pi recenti politiche ambientali, i Kart elettrici soddisfano le normative antirumore e sono ad emissioni zero. Il circuito, dunque, non deve essere dotato n di impianti di depurazione dei gas di scarico, n di un deposito carburante che rispetti le severe normative antincendio.

Caratteristiche costruttive>>I Kartdispongono di una scocca integrale in resina polietilenica che copre tutti gli organi meccanici ed elettrici e quasi totalmente il telaio. Si evitano in questo modo il rischio di ustioni, lincastro accidentale di indumenti lunghi negli ingranaggi della trasmissione e il pericolo dincendio, non essendoci un serbatoio di carburante fra le gambe del pilota. Inoltre sono presenti 2 roll-bar, di cui uno integrato nel sedile del pilota e laltro posto appena sopra la pedaliera, a protezione degli arti inferiori. Un

robusto paraurti in polietilene circonda il kart, mentre il posto guida equipaggiato con cinture di sicurezza a quattro punti. Rimanendo in ambito sicurezza vanno segnalati alcuni dispositivi come quello per disabilitare automaticamente lacceleratore in caso di frenata violenta (molto utile per i principianti), linterruttore della retromarcia e le luci di stop posteriori. I K-Racer dispongono anche del differenziale posteriore, che riduce sensibilmente lo sforzo sulle braccia nelle curve. Da rilevare, infine, linnovativo sistema di gestione e controllo che interagisce direttamente con i kart e con la pista, derivato dalla tecnologia utilizzata sulle vetture di F.1. Si tratta di una sorta di Telemetria in uso al personale del circuito che in tal modo, ad esempio, pu fermare un pilota che si comporta in modo scorretto. Ma la funzionalit pi accattivante resa possibile da questa tecnologia il sistema di autoregolazione della velocit secondo le capacit del pilota; i Kart infatti sono dotati di 5 step di potenza: partendo dal minimo, utilizzato in uscita dalla corsia box, in base ai tempi sul giro realizzati si possono raggiungere i livelli successivi fino a quello massimo (il 5, con prestazioni notevoli). In pratica, il Kart riconosce labilit e lesperienza di guida di ciascun pilota, adeguando le proprie prestazioni.

Tel. 02/66017419 329/5980996 [email protected] - www.pala-k.com

i

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CAR NEWS

VOLVOV40Dopo aver presidiato il segmento C (quello della Golf, per intenderci) con la poco fortunata C30, la Volvo ha deciso di cambiare completamente genere, creando una compatta pi in accordo con la propria filosofia e le richieste del mercato. Le linee da coupstation wagon hanno lasciato il posto a una carrozzeria a 2 volumi, che nel posteriore richiama parzialmente la Volvo di maggior successo degli ultimi anni, la V60. La nuova media svedese lunga 4,36 metri e disponibile solo con le 5 porte; le sue avversarie naturali sono la A3 Sportback e la Delta, visto che la Giulietta, la Serie 1 e la Nuova Classe A hanno un piglio pi sportivo. Tuttavia la V40 pu entrare in concorrenza diretta anche con queste ultime, soprattutto se dotata del pacchetto R-Design (ne parliamo qui accanto) e della giusta motorizzazione. Ma la caratteristica principale della V40, come da tradizione Volvo, lassoluta attenzione alla sicurezza. La V40, infatti, ha ottenuto un punteggio record nei test Euro NCAP , garantendo una protezione per gli adulti pari a non meno del 98%, vale a dire il dato pi alto mai rilevato in un crash test. Nella fase di sviluppo della nuova Volvo V40, l'obiettivo stato quello di ottenere lo stesso livello di sicurezza delle

la sicurezza in pole position

Motori e prezziBENZINA V40 T3 1.595cc 150 CV da 24.450,00 Euro V40 T4 1.595cc 180 CV da 26.950,00 Euro DIESEL V40 D2 1.560cc 115 CV da 26.300,00 Euro V40 D3 1.984cc 150 CV da 27.250,00 Euro V40 D4 1.984cc 177 CV da 29.950,00 Euro

Guarda il video della nuova Volvo V40.

auto pi grandi, anche con ladozione di sistemi allavanguardia come il City Safety, che frena automaticamente la vettura in prossimit di un ostacolo; il WHIPS che evita i colpi di frusta o il Pedestrian Airbag, ovvero un airbag che si apre sul cofano per ammorbidire limpatto del pedone investito; la V40 la prima auto al mondo a montarlo.

Styling Kit>>Lo Styling Kit (790 ) si pu ordinare su tutte le versioni; comprende lo scarico doppio maggiorato che si inserisce in un nuovo estrattore, lo spoiler posteriore modificato, e le minigonne laterali.

VOLVO V40 R-DESIGN Per chi vuole una V40 pi cattiva Volvo propone il kit R-Design,che non stravolge la vettura ma ne modifica alcuni dettagli come la sezione frontale con la griglia lucida incorniciata da listelli in metallo satinato opaco. Al posteriore c un diffusore sportivo e gli scarichi doppi. I cerchi (da 17 o 18) sono diamantati a cinque raggi. Lassetto R-Design, sviluppato in collaborazione con il pilota Robert Dahlgren del team Volvo Polestar Black R, stato ribassato di 10 mm rispetto alla versione Dynamic. Le molle e gli ammortizzatori hanno una regolazione pi rigida; le sospensioni McPherson anteriori montano bielle da 25 mm e le barre antirollio hanno il diametro maggiorato.

Impressioni di guida>>Abbiamo guidato sia la versione D3, mossa dal 2 litri 5 cilindri turbodiesel da 150 CV e 350 Nm, sia la D4 da 177 CV e 400 Nm. Entrambi i motori spingono davvero forte; se non si hanno particolari velleit velocistiche lunit da 150 CV pi che sufficiente. L'assetto standard offre un ottimo compromesso tra

rigidit e comfort e assorbe bene le asperit; lo sterzo molto preciso e sensibile, il carico pu essere variato a piacimento su tre livelli. I pneumatici da 225/40, calzati da cerchi da 18, aiutano la precisione di guida ma peggiorano lassorbimento sulle sconnessioni secche. Ci molto piaciuta anche la posizione di guida e, tutto

sommato, le prime impressioni sulla V40 sono state decisamente positive. Infine, chi vuole risparmiare sui consumi, pu scegliere la versione D2, spinta dal 1,6 litri diesel da 115 CV e 270 Nm di coppia, che si accontenta di 3,6 L/100 km ed emette solo 94 g/km di CO2; ne parleremo in maniera approfondita su EcoCar.

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.. CITROENDS3 Cabrio

gi il cappello

L

a DS3 perde la testa e diventa cabriolet, con una soluzione che ricorda l'antenata C3 Pluriel. Rispetto a quest'ultima non c' pi la possibilit di staccare i montanti, una complicazione costruttiva poco sfruttabile. La DS3 Cabrio mantiene tutte le caratteristiche della berlina; la differenza sostanziale sta

nel tetto in tela (azionabile elettricamente fino a 120 km/h), che si pu aprire in tre posizioni: intermedia, apertura orizzontale e apertura totale. Nelle ultime due la capote si posiziona dietro ai passeggeri posteriori, lasciando totalmente libera la visuale. La DS3 Cabrio conserva labitabilit della berlina: con 5 posti, un

bagagliaio dal volume di 245 litri e la modularit dei sedili posteriori (ribaltabili 2/3-1/3). Le motorizzazioni saranno ufficializzate al Salone di Parigi, ma verosimilmente saranno le stesse della DS3 berlina, che disponibile con il 1.4 e il 1.6 aspirati da 95 e 120 CV, il 1.6 THP da 156 CV e i diesel 1.4 da 68 CV e 1.6 da 92 o 111 CV.

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CAR NEWS

RENAULTClio 4

tutto il necessario in 900 cc

S

e con 90 CV cos divertente, chiss come sar la RS!. stato questo il primo pensiero dopo aver guidato la nuova Renault Clio su e gi per le colline del Chianti e il Passo della Futa. Il DNA sportivo, che dalla Williams in poi stato alla base di tutte le Clio, si conservato anche in questa 1.0 TCe Energy spinta dal nuovo 3 cilindri sovralimentato da 0,9 litri. Ovviamente i 135 Nm di coppia non fanno miracoli, ma se si fa soffiare il piccolo turbo tra i 3.000 e i 5.000 g/m viene fuori un discreto brio, smorzato in quarta e in quinta marcia da rapporti molto lunghi; un cambio a sei marce sarebbe stato daiuto. Il divertimento arriva in curva, dove la Clio (con assetto standard e pneumatici 195/55-16) ha

Motori e prezziClio 1.2 75 CV Clio 1.0 Tce 90 CV Energy Clio 1.5 dCi 75 CV Clio 1.5 dCi 90 CV Energy da 13.500 Euro da 15.850 Euro da 15.150 Euro da 17.500 Euro

tanta aderenza ma soprattutto pochissimo sottosterzo; basta rilasciare il gas e lauto tende a chiudere la curva allargando con il retrotreno,

a cui lESP (non disinseribile) permette qualche grado di sbandamento prima di intervenire. I 182 km/h di punta massima e i 12,2

secondi nello scatto da 0 a 100 sono pi che sufficienti per una vettura votata al risparmio, mentre per le prestazioni vere bisogner attendere

qualche mese: arriveranno la 1.2 TCe con 120 CV e soprattutto la nuova RS, che monter un 1.6 turbo da 200 CV e il cambio doppia frizione EDC.

CHEVROLETMalibu

born in the U.S.A.

N

egli Stati Uniti popolarissima, ogni famiglia ne ha o ne ha avuta una, ma per noi europei una novit assoluta. La Chevy Malibu la berlina media made in USA per eccellenza. Da noi arriva con un solo motore, il 2.0 turbodiesel da 160 CV e con un unico allestimento che comprende tutto quello che serve e anche di pi. Si pu scegliere, per, se averla con lautomatico (32.300 Euro) o il manuale (31.000 Euro), entrambi a 6 marce. La vettura si presenta imponente e ben curata, con i fari posteriori e il cruscotto ispirati alla Camaro. L'abbiamo guidata sulle strade delle colline toscane dove abbiamo apprezzato le doti di elasticit del propulsore che ben presente gi a 1.300 g/m, inizia a spingere a 1.500 g/m e raggiunge il picco di coppia a circa 1.800 g/m, permettendo di sfruttare le marce alte sempre con una buona dose di potenza sotto al piede. L'assetto si dimostrato preciso con una tenuta di strada di alto livello. Anche se si supera il limite lauto resta composta. La Malibu molto silenziosa e le finiture interne di buona qualit concorrono a creare un comfort di guida degno di una berlina di lusso.

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CONCEPT CAR

Mazda MX-5 GT Concept

LA STORIA INFINITA!In attesa della nuova MX-5 prevista per il 2014, Mazda tiene vivo linteresse verso la sua mitica spiderina tramite un mix tra tuning e concept. Eccone due esempiDI

Giorgio Zehnder

Q[16]ELABORARE 176

uando in unauto di successo iniziano a moltiplicarsi restyling, lifting, special-edition e tuning-concept significa che il passo daddio vicino, ma non sempre cos. E il caso della Mazda MX-5, la spider pi venduta di sempre, per la quale da anni previsto un totale rifacimento che per tarda ad arrivare. Certo, difficile per un costruttore lasciare un modello che ha fatto la propria storia per uno del tutto inedito; tuttavia i continui annunci e le smentite possono deteminare confusione o disappunto negli acquirenti di unesemplare nuovo, che poco dopo potrebbe essere gi vecchio a causa di un ennesimo ritocco. A tal proposito con lultimo in ordine di tempo, gi disponibile in Giappone e tra breve anche in Europa, la MX-5 avr un frontale lievemente

ristilizzato, ma per il resto rester praticamente invariata. E quella totalmente nuova di cui si parla da tempo? Voci attendibili dicono che debutter nel 2014, sar leggerissima e verr realizzata insieme allAlfa Romeo che ne trarr lerede del mitico Duetto. Vedremo, ma vista la crisi in cui si dibatte lauto, il rischio di un dietrofront esiste anche se non augurabile, ma evidente che per produrre il nuovo modello, la Mazda ha intrapreso tale alleanza per condividere costi altrimenti assai elevati. Nel frattempo, oltre allulteriore lifting di cui sopra, la casa nipponica ha realizzato il concept GT ispirato alla versione racing BSA (British Endurance Championship) per saggiare le reazioni del pubblico in vista di una possibile short-series ad uso

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CONCEPT CAR

Mazda MX-5 GT Concept

stradale. Realizzata in una squillante livrea arancio, la vettura si distingue per un generale alleggerimento grazie a molti componenti in fibra di carbonio, allhard-top fisso anzich retrattile come nella MX-5 Roadster-Coup di serie e ad altre modifiche che andiamo ad esporre. Allesterno spiccano un inedito splitter frontale, un nuovo diffusore posteriore con doppio scarico centrale, un nolder sul baule e nuove ruote nere a 7 razze cave da 18 con

pneumatici semislick 215/40 ZR18. Allinterno sono presenti sedili sportivi Recaro in pelle nera, roll-bar di sicurezza nonch dettagli e finiture in alcantara e carbonio. Il comparto meccanico prevede, invece, lupgrade da 160 a 208 CV del 2.0 aspirato che equipaggia la versione di serie e un assetto con ammortizzatori regolabili. Il tutto sotto legida della Jota Sports, gi partner Mazda nelle competizioni sportive.

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TOP TUNING

Hennessey Venom GT Spyder

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OCCHIO ALLO

SCALPO! PDI

Lincredibile Venom GT del tuner texano Hennessey ora disponibile anche in veste Spyder. Potenza 1.244 CV, velocit 443 km/h, prezzo circa 850.000 Euro!Giorgio Zehnder

rendete una Lotus Elise, mettete a nudo il telaio e allungatelo nella parte posteriore di 80 cm per farci entrare un V8 longitudinale al posto del 4 cilindri trasversale dorigine; poi adottate sospensioni opportunamente

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TOP TUNING

Hennessey Venom GT Spyder

Godetevi il posteriore perch il frontale non lo vedrete mai!

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CARATTERISTICHE TECNICHEHennessey Venom GT SpyderMotore A benzina, posteriore/centrale longitudinale, 8 cilindri a V, cilindrata 7 litri, potenza max 1244 CV (915 kW) a 7.200 g/m, coppia max 160 kgm (1.570 Nm) a N.D. g/m, 1 albero a camme in testa per bancata con bilancieri, 4 valvole per cilindro, 2 turbocompressori Garrett con intercooler, iniezione elettronica sequenziale multipoint, lubrificazione a carter secco Cambio Manuale Ricardo a 6 marce. Rapporti: I) 2,61:1; II) 1,71:1; III) 1,32:1; IV) 0,94:1; V) 0,77:1; VI) 0.63,1; rapporto finale al ponte 3,36:1 Trazione Posteriore, controllo elettronico di trazione con 3 modalit desercizio Ruote In lega leggera, ant. 9,5jx20, post. 12,5jx20, pneumatici ant. 255/30 R20, post. 345/30 R20 Corpo vettura Spyder, 2 posti, telaio in alluminio, carrozzeria in carbonio Sospensioni Indipendenti a doppi triangoli sovrapposti sulle 4 ruote, assetto coilover Penske ad altezza regolabile (max 60 mm) Freni Impianto Brembo, dischi carboceramici (380 x 34 mm), pinze a 6 pistoni Sterzo A cremagliera con servocomando idraulico Dimensioni e pesi Lungh. 4,60 m, largh. 1,96 m, alt. N.D. m, peso 1.244 kg, serbatoio 70 lt. Prestazioni Velocit max 443 km/h, accelerazione 0100 km/h 2,5 sec, 0-400 m 9,9 sec, rapp. peso/potenza 1,0 kg/CV Prezzo 850.000 Euro circa (optional esclusi)

i www.hennesseyperformance.com - www.venomgt.com

La Venom GT Spyder sul banco a rulli.

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TOP TUNING

Hennessey Venom GT Spyder

Lantagonista

C un'auto alla quale Hennessey fa riferimento per esaltare le doti di potenza della propria Venom GT Spyder; la Bugatti Veyron Super Sport detentrice del record mondiale di velocit per vetture stradali con ben 431,7 km/h. Si tratta di una specialeversione della supercar del gruppo VW appositamente realizzata per tornare in possesso del record di 408,47 km/h, migliorato nel 2007 dalla SSC Aero Twin Turbo che lo innalz fino a 412,28 km/h. La potenza della Veyron SS non nota, come daltronde quella della prima versione per la quale la Bugatti dichiarava con una punta di snobismo 1.001 CV anche se probabilmente erano di pi. Per certo si sa che, rispetto ad essa, la versione SS dispone di circa 200 CV supplementari e di una serie di migliorie atte alla riconquista del suddetto

record; tuttavia lassenza di dati ufficiali non fa che aumentare lalone di mistero sulle sue reali potenzialit. Insomma, i 1.244 CV erogati al banco dalla Hennessey Venom GT Spyder sono superiori a quelli della rivale? Probabilmente non si sapr mai, ma in ogni caso le caratteristiche del motore che spinge la Veyron 16.4 (questo il nome ufficiale al netto delle versioni speciali) sono davvero mostruose. Si tratta, infatti, di un 8 litri W16 formato da quattro bancate da 4 cilindri ciascuna e sovralimentato tramite 4 turbocompressori grazie ai quali sviluppa 1.001 CV e 117 kgm di coppia, proiettando lauto ad oltre 400 km/h con uno zerocento di 2,5 secondi. La produzione dei previsti 300 esemplari del modello coup terminata nel 2011, resta la versione aperta Gran Sport che uscir di scena a fine 2012.

modificate, freni potenziati, ruote nonch pneumatici maggiorati e coprite il tutto con una nuova carrozzeria in composito priva di tetto, munita di appendici aerodinamiche varie e parafanghi wide-body. Detto cos potrebbe sembrare facile ma, ovviamente, non lo , anche perch la Venom GT Spyder vanta prestazioni come nessunaltra auto al mondo inclusa la Bugatti Veyron accreditata di 1.001 CV e 410 km/h di velocit massima. Dalla gi nota Venom GT con carrozzeria chiusa derivata dalla Exige, la versione Spyder ha ereditato anche il motore di cui sopra, ossia il 6.2 V8 da 638 CV della Corvette ZR1 realizzato in alluminio e dotato di compressore volumetrico Eaton, nelloccasione potenziato da Hennessey fino a ben 1.244 CV (praticamente il doppio!) mediante 2 turbine Garrett, cilindrata maggiorata a 7 litri e altri appropriati interventi. Impressionanti le prestazioni dichiarate, che vanno dagli oltre 440 km/h di velocit massima (avete letto bene!), allo zerocento bruciato in soli 2,5 secondi. La coppia si attesta invece a ben 159,0 kgm (1.560 Nm) tanto che, per non disintegrare anzitempo linedito cambio manuale

Ricardo a 6 marce con ingranaggi rinforzati, il controllo elettronico della trazione di cui la vettura prudenzialmente dotata regolabile su 3 modalit. Totalmente rivisitate anche le sospensioni che ora contano su nuovi leveraggi al retrotreno e su un assetto regolabile, mentre limpianto frenante dorigine stato sostituito con 4 enormi dischi carboceramici Brembo da 380 mm azionati da potenti pinze a 6 e 4 pistoni. Le ruote misurano, invece, 8,5jx20 allavantreno con pneumatici 235/30 R20 e 12,5jx20 al retrotreno con pneumatici 335/30R20. Nonostante gli 80 cm in pi, labitacolo ha la stessa ampiezza della Elise, essendo stato allungato il solo telaio supplementare posteriore che sostiene il motore. E' presente invece per ragioni di sicurezza un roll-bar a gabbia, nonostante il quale il peso complessivo limitato in 1.244 kg, per un rapporto peso/potenza di 1,0 kg/CV. Di solito a chi guida una potente auto scoperta si raccomanda ironicamente di badare al parrucchino, ma nel caso della Venom GT Spyder a rischio addirittura lo scalpo viste le sconvolgenti prestazioni di cui capace!

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FARI ACCESI

> lampade kit freni > Gi al primo assaggio

Assetto>>Faccio quello chevoglio! E incredibile, il motore non stato toccato ma vado molto pi forte di prima. Ricordo bene come andava questauto acquistata ed elaborata con soli 10.000 Euro; riprovandola, ho sentito subito che il differenziale lavora in modo entusiasmante, e lassetto, duro come prima se non di pi, meno ruvido di quello con i coilover D2 Street. Lidraulica del D2 Racing Motorsport molto pi scorrevole nellaccompagnare i movimenti lenti della scocca e incredibilmente pi fluida nella risposta veloce, dove non tende a bloccare o a sparare assorbendo i colpi rapidi che vengono dalle ruote (come quelli generati dalla scalinatura rovescia dei cordoli). Insomma, la sospensione ottimamente frenata e smorza meglio i movimenti anche mentre cambia la zona in cui lavora. Pi giro e pi entro forte in curva, sono stupito di come riesco a mettere gi lacceleratore con tanto anticipo rispetto a prima. Inserisco e apro il gas, quasi senza metterla in appoggio anche nelle curve a raggio lungo e costante: imbarazzante! Alla curva 10, dove il punto di corda ritardatissimo, rimango cos tanto tempo col piede sull'acceleratore che un paio di volte ho rischiato di mancarlo ma, richiamandola col gas, la Suby stata impeccabile nellassecondare la mia volont e a riportarsi con garbo sulla linea giusta! Col telaio ulteriormente irrigidito, le semislick Toyo R888 sono la ciliegina sulla torta; lassetto perfetto e il grip ottimo, anche perch stavolta le tarature e gli angoli ruota le ha fatte un pilota professionista: e si sente!

al piccolo trotto la Suby mi fa sentire quanto maschia, ma non per questo scorbutica, anzi. Respiro unaria

motore 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 6 cambio 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 8 assetto 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 10 freni 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 8 conclusioni 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 9

MPI

daltri tempi e basta il rumore racing che viene dalla pista per eccitarmi: la Suby non solo stata svuotata degli arredi e dei pannelli porte, ma anche dei rivestimenti antirombo e della moquette! Adesso ogni sassolino sparato dalle ruote picchietta sulla scocca, mentre le lamiere vibrano un concerto da competizione di cui io sono il direttore dorchestra: magia pura!

PROAdesso quasi da corsa! Bilanciata e facile da guidare. Efficacissima e sincera.

CONTROScarso allungo motore. Vorrei le slick!spugnosi, sebbene altrettanto efficaci a caldo. Il pedale duro, non ha un bite da urlo ma riesco a gestire ottimamente la forza frenante. Grazie alle pastiglie Racing, le pinze a 6 pistoni sembrano mordere con pi rabbia i dischi al crescere della velocit. Affidabile, gestibile e rassicurante!

Motore>>Il propulsore rimasto lo stesso ma sembra pi reattivo, un po perch lauto pi leggera, un po per via del sound dello scarico che, con la complicit della lamiera nuda, riesce a entrare nellabitacolo da tutte le parti. Spinge gi prima dei 3.000 g/m e lo sfrutto bene fino a 6.000 g/m, un crescendo costante e senza picchi da onesto lavoratore! Il limitatore a 7.000 g/m, ma non serve spingersi oltre i 6.500 g/m. Il voto era 6 e resta tale, ma consideratelo un 6,5, perch ha 130.000 km sulle spalle che non gli pesano! Cambio>>Lo short shifterartigianale funziona! La corsa della leva pi corta, ma le 5 marce sono rimaste lunghe roba daltri tempi! Il cambio si meriterebbe un 7 ma, visto che del comparto trasmissione fa parte anche il differenziale OSGiken, un vero portento, il voto finale diventa 8. Questo autobloccante posteriore una roba veramente tosta per due motivi: il primo perch a lamelle, ignorante per definizione; il secondo che un due vie, cio agisce sia in tiro sia in rilascio e questo rende lhandling davvero unaltra cosa!

Conclusione>>Un giocattolo!Limpercettibile accenno al sottosterzo sparisce scaldando le gomme poi con questa Impreza, che ha ripudiato rollio e beccheggio, ho fatto quello che ho voluto. Sincera, comunicativa, estremamente efficace e pure coinvolgente. Di solito guidare unauto facile mi annoio ma in questo caso scordatevelo! Con la Suby EMA Motorsport ho osato sempre di pi, guidando sporco e aggressivo per cercare il limite, ma lImpreza mi ha sempre assecondato, tuffandosi nelle curve e uscendone come una palla di cannone! Sar per lo sterzo old style, il picchiettare dei sassi sulla lamiera o per il cambio a 5 marce che mi distrae poco ma su questa vettura ho provato delle sensazioni che sulle moderne sportive non riesco pi a percepire. Decido di rientrare subito, mi sto innamorando e non vorrei fare scenate di gelosia nel riconsegnare le chiavi!

Freni>>I freni adesso sono pimodulabili e trattabili; prima sembravano un po legnosi e

-148 KGELABORARE 176

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speed test

Ford Mustang

TU VUO FA LAMEdi P. Mancini foto di Igor Gentili

La Ford Mustang una delle auto che meglio rappresenta il concetto di muscle car americana. Questa versione con motore V8 aspirato, elaborata dalla Mele Motorsport, un vero inno alla libert di interpretare il tuning in modo personale. Tanti cavalli, ma difficili da sfruttare per via dellassetto rialzato

R

icordate Renato Carosone? Non ditemi di no, perch non ci credo! Anche se, come me, amate il rock duro dei Led Zeppelin e dei Rush, sono convinto che lo swing del grande Renato vi avr trascinato tante volte, cantando con lui Tu vuo fa lamericano. In quella splendida canzone il grande pianista napoletano, perch lui il piano lo sapeva suonare veramente bene, si fa simpaticamente beffa di quei ragazzi che, negli anni 50, sognavano di diventare americani e si atteggiavano ad esserlo. Questa mania dellAmerica rimasta nel cuore di molti a Napoli e, girando per le strade, capita spesso di vedere qualche muscle car dei militari di istanza alla base NATO, ma anche quelle di tanti appassionati napoletani DOC. Chi le compra le ama, le personalizza, le elabora per esaltare ancor di pi questi aspetti folli, ma terribilmente affascinanti, che in America le hanno rese protagoniste di quel fantastico decennio a cavallo tra gli anni 60 e 70 tornati sulla cresta dellonda con i nuovi modelli sfornati da Ford e Chevrolet. Alla Mele Motorsport la sfida della preparazione della Mustang V8 stata raccolta con grande entusiasmo e gi in questo primo step: proprio come direbbe Renato Carosone, i fratelli Mele hanno voluto fa gli americani!

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Potenza 350 CV Tuning 9.630 Euro

ERICANO!

Renato Carosone, pseudonimo di Renato Carusone stato un cantautore italiano. Pianista e compositore ha scritto alcuni brani molto famosi e rimasti nellimmaginario collettivo. Tu vu f lamericano uno di questi. Nato a Napoli il 3 gennaio 1920 si spento a Roma il 20 maggio 2001.

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Estetica e interni>>Ti trovi di fronte a

11,2:1IL R.C.

questa Mustang e la prima cosa che ti viene in mente sicuramente quella che ho pensato io: monumentale! S, sembra davvero un monumento per quanto alta, imponente, grossa e massiccia ma, al contempo, equilibrata nel suo design essenziale, a tratti scontato, ma proprio per questo personale e di grande impatto. Per ottenere tale risultato stata allargata la carreggiata e rialzata la vettura... giuro che in oltre 10 anni di Elaborare la prima volta che provo una macchina con questo tipo di modifica, escludendo le 4x4. Per avvicinarla nellestetica alla leggendaria GT390 Fastback che Steve McQueen utilizz nella scena regina del film Bullitt, ovvero linseguimento per le strade di San Francisco di una Dodge Challenger RT, sono stati montati i gusci coprivetro posteriori in tinta con la carrozzeria, insieme alle prese aria per cofano e laterali, ai paraurti vintage style, alle palpebre fari e alle cornici scarico. Gli interni sono impreziositi con una serie di accessori cromati tra cui le cornici degli apriporta e altri

piccoli dettagli. Inoltre, immancabile ormai sulle creazioni Mele Motorsport, c' il pulsante per aprire le valvole parzializzatrici degli scarichi. Dulcis in fundo, in pieno stile Tu vuo fa lamericano, il clacson che tuona fragorosamente il motivetto di Hazzard. Forse sarebbe stato pi indicato su una Challenger ma alla fine va bene lo stesso anche su una Mustang!

Motore>>Il V8 Ford 4.6 litri da 300 CV hasubto un intervento di elaborazione piuttosto consistente. Le testate sono state smontate e riviste a livello di geometria e finitura dei condotti oltre che di profilo valvole e sedi, in modo da incrementarne la portata in modo significativo. Il rapporto di compressione geometrico salito ad un valore di 11,2:1. A queste teste sono abbinati alberi a camme riprofilati, tali da garantire una maggiore alzata massima e in fase di incrocio, oltre ovviamente a una pi lunga durata: una soluzione che assicura una migliore sfruttabilit del motore agli alti regimi. Poi troviamo un kit aspirazione

DIRETTAMENTE ISPIRATA ALLA LEGGENDARIA GT390 FASTBACK CHE STEVE MCQUEEN UTILIZZ NEL FILM BULLITT[98]ELABORARE 176

LA PAROLA AL PROPRIETARIO...

Francesco Ammendola, napoletano DOC con la passione per le auto americane, il proprietario di un locale notturno alla moda al centro di Napoli, il "lontano da dove": uno slow bar molto frequentato dove, spesso, si pu vedere parcheggiata la sua amatissima Ford Mustang Che cosa ti piace della tua auto? Tutto:motore, estetica e prestazioni! Mi appaga totalmente, soprattutto dopo l'intervento effettuato presso la Mele Motorsport. Comprare questa macchina, per me che da sempre sono

appassionato delle auto americane, stato il coronamento di un piccolo sogno.

pilota e non guido in pista, quindi per me va bene cos. Per anche esteticamente la preferisco pi alta, pi imponente!

Cosa non ti soddisfa? Nulla, mi piaccionoanche i suoi difetti... E' un'auto con grande personalit, non un semplice mezzo di trasporto. Per capirlo, basta girare la chiave e avviare il motore.

Prossimi interventi? Sicuramenteeffettueremo la conversione da 4,6 a 5 litri con compressore volumetrico che, a detta dei tecnici della Mele Motorsport, dovrebbe garantirmi una potenza massima superiore ai 600 CV. Con quella cavalleria sono pronto a scommettere che guidarla sar un'esperienza mozzafiato!

Da cosa deriva questa singolare scelta dell'assetto rialzato, che in pista ci ha fatto un po' penare? Innanzitutto, le stradedi Napoli richiedono ormai una Jeep pi che una Mustang... prima ad ogni buca era un colpo alla macchina e al cuore! Ora, invece, mi sembra di volare anche sui fondi disastrati. Non sono un

Appartieni ad un Club di marca? No,vivo la passione per le auto e la Mustang in particolare, ma non appartengo a nessun Club e compagnie di questo tipo.

diretta con filtro aria a cono della Granatelli Motorsport, tuner americano specializzato in muscle car con cui la Mele Motorsport ha stretto un legame di collaborazione per realizzare questa preparazione. Sempre grazie ad un software dedicato e al cavetto di connessione Granatelli stato possibile riprogrammare la centralina elettronica originale per adeguare i parametri di accensione e iniezione alle maggiori capacit respiratorie del motore. Lo scarico, privato dei silenziatori centrali, impiega elementi artigianali pi liberi oltre a delle valvole parzializzatrici controllate da un comando nellabitacolo: basta schiacciare un

pulsante per passare da un sound cittadino a quello di una Nascar! Sono presenti i catalizzatori, di tipo metallico 200 celle, indispensabili per ottenere il migliore rapporto tra potenza massima, erogazione della potenza ai bassi regimi e qualit delle emissioni in regola con le normative vigenti. In questa configurazione il propulsore ha guadagnato circa 50 CV di potenza massima in pi, con una curva di erogazione ancora pi sostanziosa ai bassi e medi regimi.

Assetto>>Pi che ottimizzazione dellassetto per uso sportivo, questa macchina stata

modificata per risultare ancora pi imponente con un rialzo di 60 mm rispetto alla configurazione di serie. Siamo solitamente abituati a questo genere di modifica sui fuoristrada, ma su una muscle car sembra veramente fuori posto! Per ottenere questo risultato sono state utilizzate molle Eibach con un kit rialzo specifico, abbinate allavantreno a una coppia di ammortizzatori a stelo lungo realizzati artigianalmente proprio per questa applicazione. Inoltre le carreggiate sono aumentate di 70 mm per asse, in modo da completare lopera e donare a questa Mustang una presenza monumentale!

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ILTUNING

Motore

3 Lavorazione teste e incremento

Assetto

3 Kit rialzo + 60 mm con

DATI STRUMENTALIALTEZZE

rapporto di compressione 1.000 3 Riprofilatura alberi a camme 800 3 Olio motore Bardhal C60: 180 3 Kit aspirazione diretta + filtro conico Granatelli con misuratore aria specifico 500 3 Modifica scarichi con centrale libero, catalizzatori metallici 200 celle, valvole parzializzatrici elettroniche, terminali 2.800 3 Riprogrammazione centralina elettronica con strumentazione e software Granatelli 600

molle Eibach3 4 distanziali da 35 mm

1.500 600 500 300 450 120 80 200

Estetica e interni

3 Prese aria ant. e post. 3 Presa aria cofano 3 Paraurti vintage style 3 Cornici scarichi 3 Palpebre fari 3 Cromature varie e accessori

interni Prezzi in Euro IVA inclusa

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ta in pis[102]

con

pierluig

! A T S E T FUORI DIpre piaciute, forse anche perch da ragazzino amavo giocare con i modellini Hot Wheels e Matchbox delle varie Pontiac Trans Am, Mustang e Dodge Challenger. Andavo pazzo per i traversoni in pieno stile Hazzard o Starsky & Hutch e, se questaria di grande depressione e di caccia alle streghe non fosse cos pressante, probabilmente girerei anchio con una Shelby GT 500 o una Challenger gialla. Ovviamente salire in groppa a questa Mustang rialzata mi trasmette un certo entusiasmo unito alla curiosit di provare l'assetto, pi adatto ad una Jeep che ad una sportiva! Pasquale e Vincenzo Mele, per, prima di iniziare il mio stint sono perentori: alzando le mani giurano che non lavrebbero mai assettata

mai

ncini

> > Le muscle car mi sono sem-

cos, se il proprietario della vettura non lo avesse richiesto espressamente e insistentemente.

350 i

CV del V8

Motore>>Dopo aver provato le Mustang Shelby compressate da oltre 600 CV, sono consapevole che potrei rimanere deluso. E, invece, questo motore rivisto a livello di distribuzione sorprendentemente cicciotto in basso, prodigo di coppia gi dai 2.500 g/m e, per questo, divertentissimo da guidare. Certo, paragonato a un Ford Shelby con compressore volumetrico, oltre i 4.000 g/m non c storia, ma fino a quel regime, la versione aspirata preparata dai Mele veramente goduriosa e trasmette una bella sensazione di potenza in pieno stile americano, di quella che fa pattinare le ruote posteriori appena schiacci il gas. A questa grande for-

za ai bassi regimi si contrappone una buona propensione allallungo, a riprova che il lavoro svolto a livello di testata, distribuzione e messa a punto dellelettronica ha dato i frutti sperati: in configurazione di serie, infatti, il propulsore inizia ad alzare bandiera bianca gi a quota 5.000 g/m, mentre questo spinge molto bene anche oltre i 6.000 g/m. In prossimit del limitatore di giri la sinfonia del duo aspirazione/scarico del V8 poderosa e inebriante, quasi come un burrascoso inizio di basso e batteria di un violento pezzo dei Van Halen! Il tutto con una regolarit di funzionamento degna di una macchina di serie A sensazione questo motore ha molti pi cavalli di quelli dichiarati, forse perch ancora una volta mi convinco che, pi della quantit, la qualit della potenza che conta... e, quando c la cilindrata, la qualit non manca mai! Come dicono Oltreoceano, non ci sono sostituti per i pollici cubi! Sa-

ranno anche superficiali questi americani, sempre pronti a mangiare hot dog e scolarsi ettolitri di Coca Cola, ma il loro vecchio proverbio sulla cilindrata quanto di pi vero possa esserci!

Cambio>>Lento tanto nel salire di rapporto quanto in scalata, ha una corsa eccessivamente lunga e una manovrabilit simile a quella di un camion. Quando ci si abitua, per, si apprezza il fatto che possa resistere a vagonate di coppia. Il che gli fa strappare una sufficienza

Assetto>>Mi dispiace per Pasquale eVincenzo: so che di loro iniziativa non avrebbero mai alzato di altri 6 centimetri un bestione da quasi 20 quintali e 350 CV ma, come si suol dire, bisogna anche attaccare lasino dove vuole il padrone! Cos hanno creato questo enorme dromedario, a met strada tra una muscle car e un SUV. Il risultato sconcertante! Certo, da una Mustang non ci si pu aspettare

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LA PAGELLAmotore 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 cambio 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 assetto 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 freni 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 conclusioni 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3

8 6 3 2 7

PROMotore generosissimo e apparentemente pi potente di quanto dichiarato.

CONTROAssetto improponibile. Freni da suicidio.

6

lhandling di unElise, bisogna guidarla un po alla Steve McQueen e divertirsi a farla scivolare via in infiniti sovrasterzi con la ruota posteriore interna che fuma bianco con questa Mustang impossibile guidare allamericana! Linserimento in curva ancora meno incisivo di quello della vettura di serie; la risposta dello sterzo talmente lenta da risultare deprimente quanto quella di una Range Rover in un kartodromo, e le reazioni in curva sono talmente assurde da far passare la voglia di strapazzare il suo burbero V8. In sostanza, se si prova a stuzzicarla con un colpo di sterzo e di frizione per provocare il sovrasterzo di potenza e fare del drifting, lunica reazione uno sgrullone tanto brutto da vedersi quanto una manovra di parcheggio

cm di rialzo

di una suora su una Fiat Duna! Eccheccavolo, penso tra me e me! Si pu fare questo a una macchina simile? Se nel tratto misto le reazioni della Mustang mettono tristezza, con una lentezza nei trasferimenti di carico a dir poco tragica, sul veloce si ha un rollio spaventoso: in percorrenza della curva Mare l'auto va in bolina come il Moro di Venezia durante una regata dellAmerica's Cup. E, in questi frangenti, bisogna anche stare attenti a non fare qualche manovra aggiuntiva: le reazioni non sono affatto piacevoli. Bisognerebbe porre rimedio a tutto questo

morsi da pinze grosse quanto le fauci di un caimano. Non c altra soluzione! Lunico effetto che si ottiene in questa configurazione un coreografico fumo, con tanto di puzza di bruciato insopportabile, ogni volta che ci si ferma ai box. E non diciamo che su strada le cose potrebbero andare meglio, tanto lo sappiamo che non vero!

17

i pollici dei cerchi

Conclusioni>>Un gran motore, magistralmente messo a punto dai tecnici della Mele Motorsport, non basta a salvare una macchina che ha in un assetto assurdo e un impianto frenante da suicidio dei limiti pressoch invalicabili. Con un propulsore cos brioso, regolare e potente ci si potrebbe divertire come matti non a staccare gran tempi

Freni>>Senza tanti giri di parole, i freni come se non ci fossero. Non vanno bene neanche alla prima staccata, tanto per dire almeno non metto sotto la vecchietta sulle strisce pedonali. Qui servono cerchi da 18 e dischi enormi,

in pista, quanto a fare dei numeri in perfetto stile americano, con tanto fumo bianco sparato fuori dalle ruote posteriori e con dei traversi da manuale. Invece, con questo rialzo da Jeep, la guida deprimente. A mettere freno a qualsiasi velleit di adeguarsi ad un simile assetto ci sono i freni, che ti fanno arrivare lungo gi alla prima staccata e diventano di fatto inutilizzabili alla seconda. Alla Mele Motorsport stanno gi progettando di montare un compressore volumetrico a lobi per oltrepassare i 600 CV: ci riusciranno, perch questi ragazzi sanno lavorare alla grande. Ma dovranno anche convincere chi la guider che, con questo assetto e con questi freni, si rischia grosso!

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speed test

Seat Ibiza Cup

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Potenza 180 CV Coppia 250 Nm Peso/potenza 6,0 kg/CV Peso 1,080 kg

di Claudio Galiena foto Igor Gentili

ALL ALL INS E CO ISA GUIM NO M C EN SC ON TO IAM LA D O A S I VA ME UA LEN MO IB TIN RIA IZA A A OG CU LBA NI P, A NE SIN NC SE, GO HE IMP LO PER RE AVV N ND ALL OI, IBI AM CHE LE EN TO DEL LA

PIS TA

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Anteriore granitico e posteriore leggero, soprattutto sullumido... uguale massimo divertimento

luglio, ma il meteo fa le bizze! Siamo all'ISAM per una giornata di test, diluvia e il fondo viscido come quando non piove da una vita. Al mattino la pista, come sempre, ferma, o meglio operativa solo per le foto statiche e quelle da macchina a macchina. Lo sanno tutti, ma c' al solito qualcuno che non riesce a trattenere i propri istinti animaleschi e vuole subito assaggiare il piatto del giorno. Tra questi Marco Della Monica, uno dei pi anziani del lotto, ma anche uno dei pi scapestrati, che ha la brutta abitudine di rubare le auto delle prove ma questa mattina... l'Ibiza mia! Sono su una Abarth 500 con Igor, mentre rientrando al trotto verso i box dopo le foto, vengo sverniciato proprio dalla Ibiza Cup. Essendo responsabile della pista, mi metto subito all'inseguimento per placare i bollenti spiriti di chi non rispetta le regole. L'Ibiza veloce e pulita, disegna linee splendide, si muove (soprattutto al posteriore) ma non fa una piega e scappa via veloce. Per... Marco si deve essere esaltato sulla Cup, sembra un altro, non l'ho mai visto guidare cos forte, dico ad Igor, mentre l'Ibiza allunga con disinvoltura... e al rientro ai box lo seguo per un bel cazziatone e qualche battuta sulla sua accresciuta velocit su un fondo cos difficile e con una vettura che non conosce. E proprio mentre vado incontro a MDM per dirgli quanto stava andando forte, ecco scendere dall'Ibiza una figura snella (mentre Marco sembra un torello in formato Zip!) con la tuta Seat Motorsport, un casco dalle tinte femminili e un codino che esce... (Marco pressoch pelato!); allora rallento e mi fermo: assumo un atteggiamento alquanto circospetto e vago, come quando ti rendi conto di aver appena fatto una bella gaffe... Ah... ma sei Valentina... come stai? Io bene, e tu? S, tutto a posto... non sapevo che ci fossi anche tu oggi! le dico... Valentina Albanese, pilota Seat Motorsport e gran manico. Ho accompagnato l'Ibiza e volevo fare uno shakedown per sentire se era tutto in ordine... ho fatto solo un paio di giri tranquilli (alla faccia del tranquillo!), ci sono problemi? No, assolutamente... non ti preoccupare! Ma allora quelle dicerie sulle donne al volante? Beh, come sapete c' sempre l'eccezione che conferma la regola e questa mattina ce l'ho bella piazzata qui davanti! C'abbiamo provato... a prenderla in pista, ma alla fine era troppo veloce! Per fortuna, che non guidano tutte come lei! Ma ecco arrivare Marco, fan di Valentina prima ancora che amico... Raccontaci qualcosa di lei...ELABORARE 176

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di Marco Della Monica

Valentina Albanese bella, delicata nei lineamenti e semplice nel look: un volto espressivo senza trucco perch non ne ha bisogno, una coda a raccogliere i capelli bruni che fanno pendant con i suoi occhi disegnati sullidea di un sorriso. Anche se a vederla non si direbbe, Valentina forte e determinata. Centra subito largomento forse perch pilota da corsa ma anche avvocato, e quindi abituata ad individuare subito il nocciolo del discorso. E allora viene voglia di approfittare di questa comparsata qui ad Anagni per scambiare anche quattro chiacchiere. Dove corre adesso Valentina Albanese? In palestra, sul tapis roulant! Scherzi a parte, al termine della stagione 2010 ho preso la decisione di rimanere legata al marchio SEAT anche negli anni a seguire, contraddistinti dal ritiro in tutti i Paesi delle vetture ufficiali (tra le quali, ahim, la mia). Perci ho rifiutato altre proposte, e ogni tanto mi invitano per qualche apparizione nel monomarca IBIZA CUP . Qual la stagione, la gara, che incoroni come la pi bella? E perch? Di sicuro lultima stagione, quella del 2010. E forse proprio lultima gara, a Monza, dove lottai per la vittoria fin sotto la bandiera a scacchi. In quellanno guidai la vettura pi impegnativa con la quale abbia mai corso: la Len TSI da 450 CV. A met stagione fui addirittura in testa al Campionato. Qual il pilota che stimi di pi tra quelli con cui hai corso? Di sicuro Roberto Colciago, con cui ho condiviso il box nelle stagioni da ufficiale con SEAT. Un pilota velocissimo, che ha avuto la pazienza di insegnarmi tante cose: gli devo molto! A livello internazionale, il pilota donna (pilotessa orrendo non trovi?) che pi ti piace... Pilotessa orrendo, concordo! Devo essere sincera, seguo con molta pi attenzione le giovani ragazze italiane che stanno emergendo. A livello internazionale non sono molto preparata. Sento parlare molto bene di Simona De Silvestro, e chiaramente della velocissima Danica Patrick. Questultima mi piace perch non rinuncia a conservare la sua femminilit (come ho sempre cercato di fare anch'io). Il momento di un week-end di gara che pi ti piace? Il podio! Il momento di una gara che pi ti piace? La bandiera a scacchi... quando sono la prima a vederla! Il sogno nel cassetto? Correre nel DTM! Cosa pensi del tuning? Penso che sia un modo meraviglioso di esprimere la propria passione per le automobili! Io personalmente ho sempre preferito le forme meno estreme, uno stravolgimento eccessivo non mi piace molto. Beh, una Ibiza cos, per esempio, molto vicina ad un tuning ufficiale! In questo caso, allora sono anch'io per il tuning... l'importante poi che corra pure in pista! Ok Vale, l'intervista finita, adesso spiegami due cose dell'Ibiza che non vedo l'ora di entrare in pista! Marco, semplicissima... Servosterzo, servofreno, ABS e cambio automatico... anche uno come te pu andare forte! Vi divertirete tantissimo, ma occhio... al bagnato!

ILTUNING3 Carter standard modificato 3 Terminale di scarico libero 3 Raffreddamento standard

modificato3 Supporti motore Motorsport 3 Differenziale autobloccante

con rampe 25/453 Semiassi standard modificati 3 Freni ant. (mm) 312 x 25 3 Freni post. (mm) 232 x 9 3 Roll-bar ssp omologato FIA

(saldato)3 Body kit in vetroresina

composto da: paraurti anteriore, 4 passaruota allargati 3 Alettone posteriore racing regolabile 3 Cerchi 8jx17; pneumatici Dunlop Direzza 03G 205/45 R17 3 Assetto Koni regolabile solo in altezza 3 Trapezio esclusivo di questo modello 3 Cinture motorsport 3 Estintore motorsport 3 Finestrini standard con pellicola 3 Pannelli porta e rifiniture in carbonio

SCOPRIAMO COM FATTA...

Sulla Ibiza ritroviamo la stessa filosofia che Seat Motorsport ha adottato per la Leon Supercopa. Tutto, quindi, elaborato con attenzione in un'ottica pi da gara di durata che da sprint. Il motore della Cupra il 1.4 TSI dotato di compressore volumetrico e turbo che conosciamo bene per le sue performance eccellenti. In questa configurazione ha una voce nuova e un carattere molto pi convincente. I cavalli sono sempre 180, cos come la coppia invariata di 250 Nm, quello che cambia radicalmente il peso di 1.080 kg. Il cambio il classico DSG (l'unico purtroppo con cui commercializzato questo propulsore) a sette rapporti, doppia frizione a secco, ma in questa versione ha guadagnato un bel differenziale autobloccante vero, tarato circa al 60%. Quello originale di tipo elettronico sparito insieme a tutto l'ESP che gestiva trazione e stabilit. La dinamica stata stravolta: la Cup, infatti, allargata di 3 cm per parte all'anteriore e di 2 cm al posteriore. I semiassi quindi sono maggiorati mentre l'avantreno, compresi mozzi e dischi, di derivazione Audi TT. L'assetto ora adotta un kit Koni con ammortizzatori a taratura fissa e regolazione dell'altezza tramite le ghiere; le molle sono coassiali e dotate di helper. Anche l'impianto frenante adeguato alle performance da pista e ora monta dischi da 312 mm all'anteriore e dischetti da 232 mm al posteriore; l'ABS sempre attivo. I cerchi hanno mantenuto il raggio di serie, mentre il canale da 8 pollici; i pneumatici adottati sono dei Dunlop Direzza 03G, ovvero dei semislick omologati anche per l'uso su strada.

IL CAMPIONATO TROFEO IBIZA CUP. INFO E PREZZII prezzi del 2012 sono molto bassi, confermando il Trofeo Ibiza Cup come quello con il miglior rapporto qualit/prezzo visto il livello della vettura, il ritorno mediatico e i tempi di guida. Una stagione completa nel 2012 costava 42.000 Euro + IVA,iscrizioni alle gare e prove libere comprese. Per quanto riguarda la gara singola, invece servivano 6.000 Euro+ IVA, iscrizione alla gara e prove libere comprese. A questi andavano aggiunti 500 Euro+ IVA per liscrizione al trofeo gara singola. Il montepremi prevede per il vincitore finale del Trofeo una Seat Ibiza stradale versione 2013. Inoltre, gara per gara, previsto un montepremi in pneumatici da definire nel dettaglio in base al numero di partecipanti. C la possibilit di correre da 1 a 4 piloti, quindi se si vuole spendere ancora meno si pu dividere la vettura con altri driver. Questi i prezzi di massima per lanno in corso; per il 2013 si dovrebbero mantenere invariati, ma ancora presto e quindi meglio aggiornarsi nei prossimi mesi.3 7 weekend per un totale di 14

gare3 2 Gare a weekend 3 Possibilit di correre da 1 a 4

piloti3 Classifica assoluta, junior e

gentlemen3 Paddock e hospitality dedicati 3 Inserimento dellIbiza Cup nei

i www.seatmotorsportitalia.it

weekend dei Campionati italiani 3 Diretta TV delle gare 3 Pneumatici Dunlop ognitempo Direzza 03G 215/45 R17 W 3 2 Turni di Prove Libere da 30 3 1 Turno di Prove Ufficiali da 35 3 2 Gare da 48 + 1 giro e sosta obbligatoria di 45 secondi

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SPOGLIATA, INGABBIATA, DECISAMENTE RACING

Dentro, tutto un intreccio di tubi saldati e imbullonati. Il sedile avvolgente come sulle GT OMP , cos come il volante. La seduta ribassata e distesa, grazie al volante regolabile in profondit e altezza. La strumentazione di serie sempre l, ma ora tutte le informazioni sono trasmesse dalla ben pi completa Aim MXL che avvisa il pilota su un'infinit di parametri, compreso il tempo sul giro grazie al motore GPS. Il cambio automatico ha imposto le palette dietro allo sterzo e liberato il tunnel centrale dalla classica e tanto amata leva manuale, sostituita da quella del DSG.ELABORARE 176

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DESIGN

Vitaminizzata e allargata a mestiere, ribassata e con una livrea spettacolare, la Cup un'altra Ibiza, semplicemente quella che avremmo sempre voluto. La versione che anima il monomarca Seat Motorsport, infatti, molto pi aggressiva e accattivante grazie al body kit in vetroresina composto da paraurti anteriore, fianchetti laterali maxi, alettone posteriore esagerato (e forse un po' bruttino) e i soliti dettagli dal sapore racing. Si vede a occhio che anche la carreggiata allargata, cos come esagerato il camber sia davanti, che dietro.

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Il primo approccio con unauto da corsa ti rende sempre un po' ansioso e molto circospetto. L'Ibiza non una vettura bastarda,ma le condizioni del fondo oggi non sono delle migliori, soprattutto considerando che il trofeo monomarca adotta un unico pneumatico ognitempo con piccoli intagli... ma, visto come andava Valentina nello shakedown, ci sar sicuramente da divertirsi. Stop alle chiacchiere e saliamo in auto! Motore>>Il piccolo 1.4 TSI un portento tecnologico che non ha subto grandi modifiche, ma il peso a secco di 1.080 kg ha regalato nuova linfa all'Ibiza Cup. Prendo la via dell'ingresso pista, appoggiando le marce e lasciandolo lavorare nel range in cui utilizza solo il compressore. La risposta pronta e decisa fin dai bassissimi regimi, ma il meglio viene sopra e in circuito si guida solo nella fascia on del turbo, ovvero oltre i 3.500 g/m. Su questa versione lo scalino dell'ingresso della turbina pi marcato e ti fa capire subito che quando vuoi andare forte per davvero sempre meglio non scendere mai sotto ai 4.000 g/m. Lo scarico libero le ha donato una nuova voce, pi rauca e cupa, che aumenta il tono al crescere dei giri e della pressione del turbo. Basta poco per trovare il giusto feeling e mettere a dura prova la trazione, scaricando tutti i cavalli dell'Ibiza con il piccolo TSI sempre oltre i 4.500 g/m fino al limitatore intorno ai 7.000 g/m. Sfruttata al massimo, la Cup svelta e guadagna velocit come se il TSI montato davanti fosse il 2.0 e non il piccolino 1.4. Cambio>>IL DSG a sette marce rapido, secco e semplice da usare. In accelerazione si guida con tutto il gas gi, senza pensieri, sar lui poi a mettere dentro le marce. In scalata, invece, conviene attaccarsi ai paddle dietro al volante e chiamare la marcia, per avere sempre il rapporto pi corto e corretto. Le sette marce sono corte e ravvicinate; il che permette di ottenere il meglio dal TSI, viaggiando spesso con una mar-

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cia in pi. Sul bagnato l'azione del differenziale autobloccante sempre presente e consente di mettere gi il gas senza remore non appena si guadagna la corda. La reazione al volante c', ma non prepotente, e anche l'effetto in pista, nonostante una taratura di circa il 60% in tiro, pi simile a un differenziale stradale che a uno racing. Assetto>>A vederla da fuori guidata da Valentina Albanese la Cup era bella, composta e velocissima. Quando salgo al volante, invece, e inizio a spingere scopro un'Ibiza piuttosto morbida e molto comunicativa, con uno sterzo dal peso corretto e consistente, che come un mirino inquadra e indirizza l'anteriore proprio dove si vuole. Basta qualche curva per entrare in sintonia con la vettura e i pneumatici, ma solo gli anteriori! I posteriori, infatti, sul bagnato non ne vogliono sapere di andare in temperatura, anche perch l'ISAM non ha grandi curve in appoggio e pi forzo e pi diviene sovrasterzante. Uno spettacolo vero, poco redditizio ma divertentissimo, sembra di guidare una trazione posteriore! L'Ibiza, infatti, ha la tendenza a puntare il muso e sollevare la ruota posteriore interna, almeno fino a quando tiene il Dunlop Direzza 03G. I pneumatici sono dei semislick stradali, perfetti per l'asciutto e l'umido, ma un po' impegnativi sul bagnato. Bisogna quindi guidare con pi delicatezza, non forzando troppo gli ingressi, lasciandole il tempo di

LA PAGELLAmotore 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 cambio 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 assetto 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 freni 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 conclusioni 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3

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PRODinamica divertente. Formativa. Costi accessibili. Pneumatici ognitempo.

CONTRO

trovare l'appoggio e stabilizzandola progressivamente. Ecco che magicamente la Cup inizia a dare il meglio di s... veloce e precisa proprio come avevo visto nell'inseguimento mattutino! Provo ancora qualche passaggio pulito e poi per esigenze fotografiche, e solo per quelle, ritorno a giocare con i trasferimenti di carico e i sovrasterzi... oggi il tempo sul giro lo mandiamo a farsi benedire! Freni>>L'Ibiza Cup ha guadagnato un bell'impianto frenante soprattutto all'anteriore con dischi da 312 mm, e un ottimo feeling sul pedale. C' anche l'ABS che aiuta nelle condizioni di scarsa aderenza come oggi. Frena forte dunque la Cup, ma un po' sbilanciata sull'anteriore, visto che dietro i dischi da 230 mm non lavorano molto. Con questa aderenza precaria, difficile interpretarli al meglio e soprattutto metterli veramente alla frusta, ma la prima impressione che siano decisamente all'altezza della situazione! Conclusioni>>La Cup divertente e un po' impegnativa da guidare sul bagnato. Sull'asciutto tutto dovrebbe essere pi semplice, anche se rimane altamente formativa proprio per le scelte tecniche che caratterizzano il Trofeo Cup. Il motore praticamente di serie, come la centralina e tanti altri dettagli. I pneumatici, ad esempio, sono pochi e stradali, vanno salvaguardati nel week-end di gara e impongono una guida attenta e accorta. Si entra forte in ingresso sfruttando la frenata, ma poi bisogna rallentare molto l'auto a centro curva per non massacrarli e farli andare fuori temperatura. Il cambio permette di concentrarsi esclusivamente sulla guida. L'assetto fisso non consente regolazioni personalizzate a tutto vantaggio della bagarre in pista, esaltando le qualit del pilota. I costi per le gare sono bassi, e per questo il Campionato in un 2012 di crisi nera uno dei pochi con la griglia piena. Non una vettura racing estrema, anzi pi vicina a una stradale-da corsa, ma ci non toglie nulla al piacere di guida e al gusto di confrontarsi sui campi di gara.ELABORARE 176

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SFIDA

Mongol Rally 2012

28 GIORNI DI VIAGGIO, 14.001 CHILOMETRI, 19 TAPPE, 16 PAESI E DUE CONTINENTI: IL FOREVER YOUNG TEAM A BORDO DI UNA PEUGEOT 208 PRATICAMENTE DI SERIE RAGGIUNGE LA MONGOLIA DOVE IL CONCETTO DI SPAZIO HA UNA VALENZA TUTTA PARTICOLAREDI

P. Turco E G. Chini FOTO DI G. Chini

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l Mongol Rally una gara non competitiva che si disputa ogni anno dal 2007, con la partecipazione di circa 300 equipaggi provenienti da tutto il mondo. Organizzato dallassociazione benefica The League of Adventurists International, ha l'obiettivo di raggiungere la Capitale della Mongolia in auto, o altro veicolo a motore, senza alcun assistenza esterna. Gli scopi principali della manifestazione sono da un lato la riscoperta dello spirito avventuroso del viaggio, dallaltro la raccolta di fondi a favore della popolazione mongola. La scelta del percorso, la definizione delle tappe, lorganizzazione e tutte le questioni burocratiche sono totalmente a carico dei team partecipanti, con The League of

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Adventurists International che si limita a facilitare il disbrigo delle pratiche di importazione e donazione del veicolo una volta giunti a destinazione. Il Forever Young Team (Andrea Baldi, direzione produzione Total Italia, Davide Brizzi, support engineer presso il London Stock Exchange Group e Giulio Chini, project manager settore finanziario) e Peugeot Italia hanno deciso di partecipare a quest'avventura con la neonata 208. Nel loro diario di viaggio ci raccontano un raid durato 25 giorni che ha portato i tre intrepidi viaggiatori da Milano a Praga, poi in Turchia, Azerbaijan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan e, infine, dopo 14mila chilometri, a Ulaanbaatar, antica Capitale del Paese dellEstremo Oriente.

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SFIDA

Mongol Rally 2012

Da sinistra Davide, Giulio e Andrea posano insieme alla fidata 208. il 16 luglio e la partenza dal Castello di Klenov alla volta di Istanbul imminente.

Una delle tantissime moschee di Istanbul. Il luogo ha unatmosfera particolare che lascia il segno.

Inizia l'avventura>>Optiamo peril percorso meridionale, certamente pi lungo e impegnativo ma anche pi affascinante, perch riprende gran parte dellantica via della Seta: attraverso Turchia, Georgia, Azerbaijan, Turkmenistan, Uzbekistan, Kazakistan, Russia, ci porter alla meta finale della Mongolia. Lasciamo lItalia la mattina del 14 luglio; la nostra destinazione il castello di Klenova, nella Repubblica Ceca, dove si stanno radunando i 297 equipaggi delledizione 2012 in vista del via ufficiale del Raid. Il 16, per dare subito un senso alla nostra avventura, decidiamo di affrontare una

sfida nella sfida: una tirata unica fino ad Istanbul! Duemila km tutti dun fiato per arrivare alle porte dellAsia, lasciandoci alle spalle un Continente per lanciarci a capofitto in un altro, confidando sull'affidabilit della nostra 208. E' dura ma ce la facciamo: dopo 39 ore, con le uniche soste per il cambio guida, la sera del 17 luglio raggiungiamo la Turchia.

Turchia>>Passiamoi due giorni successivi a visitare i luoghi simbolo di Istanbul. La costruzione che ci colpisce di pi una moschea della quale non conosciamo neppure il

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nome, meno spettacolare delle pi blasonate cugine di Sultanahmet (la citt vecchia), ma che conserva intatta la sacralit del luogo. Nessuna comitiva sciamante a scattare fotografie in ogni direzione, solo tranquillit e silenzio. I libri del Corano allineati su tavolini di legno in corrispondenza di ogni finestra, persone che leggono con la schiena appoggiata alle colonne, fedeli che pregano. Una serenit che invade piacevolmente anche noi. Il 19 risaliamo a bordo della 208 per una tappa di oltre 1.200 km che ci consente di attraversare d'un colpo la Turchia. La guida non troppo impegnativa e la Peugeot si destreggia

magnificamente in mezzo ai cantieri che sono una costante in tutta la Turchia centrale. Dopo una veloce ma gustosa cena a Trebisonda, sul mar Nero, entriamo in Georgia.

Georgia>>Lapermanenza in Georgia, nonostante la brevit (poco pi di due giorni), ci fa scoprire una piccola perla in mezzo al Caucaso. Tbilisi una citt deliziosa che ha risentito poco dellinfluenza sovietica: ad esempio, non disseminata di casermoni grigi come molte altre citt dell'ex blocco, ma un accavallarsi di stili architettonici. La vita culturale vivace, con un

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importante festival jazz e un discreto festival cinematografico, alla pari di quella artistica in pieno fermento, con decine di piccole gallerie darte che espongono opere di giovani artisti. La cucina, dal canto suo, ottima anche se "impegnativa: carne speziata, funghi e formaggio, praticamente aggiunto a qualsiasi piatto, ci invogliano a fermarci per altri giorni.

Azerbaijan>>Siriparte il mattino (molto presto) del 21 per coprire il pi rapidamente possibile i 590 km che separano Tbilisi da Baku, in Azerbaijan, arrivando cos in tempo per un giro esplorativo della

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IL PERCORSOELABORARE 176

LA 208 UTILIZZATA

Peugeot ha messo a disposizione del Forever Young Team una 208 1.4 benzina. Con una potenza di 95 CV euna coppia di 136 Nm, la vettura raggiunge i 188 Km/h con unaccelerazione 0-100 Km/h in 105. Ma il punto di forza di questa motorizzazione laffidabilit, requisito principale per affrontare un raid del genere.

LELABORAZIONE DI FERRI CORSE

Innanzitutto sono state riviste le sospensioni: gli ammortizzatori di serie hanno lasciato il posto ad altri appositamente progettati e realizzati artigianalmente. Regolabili nel freno idraulico, questicomponenti sono dotati di serbatoio separato e funzionamento misto gas/olio. Le molle anteriori sono state costruite su misura con un carico maggiorato e un diametro esterno inferiore, in modo da non interferire con il serbatoio dellolio: grazie ad un piattello filettato consentono di regolare laltezza dell'auto. Al retrotreno, invece, sono state utilizzate delle molle originali rinforzate, in origine installate su una vettura del Gruppo destinata al carico. I supporti superiori degli ammortizzatori anteriori sono rinforzati con linserimento di una gomma liquida e di piastre sagomate per irrigidire tutto il silent block. Una particolare modifica ha reso possibile laggiustamento del camber anteriore variato a causa del rialzo di circa 40 mm. Successivamente sono state realizzate le piastre in duralluminio da 6 mm di spessore montate su un telaietto costruito appositamente in acciaio, in grado di proteggere tutto il sottoscocca dagli urti e di far galleggiare l'auto in caso di impatto su terreni cedevoli. Il portapacchi costruito con tubi quadri alleggeriti in acciaio inox da 30 x 30 mm, montato su piastre dotate di contro-piastre interne di 3 mm di spessore. Opportunamente sagomate e fissate al tetto originale della vettura nei punti pi resistenti dello stesso permettono di incrementare la portata a circa 300 Kg. Infine sono stati installati cerchioni in lamiera con pneumatici Pirelli dotati di spalle rinforzate.

Il ponte della pace a Tblisi, in Georgia. Progettato dallarchitetto italiano Michele De Lucchi, uno dei luoghi rappresentativi della citt.

citt. Purtroppo il nostro programma naufraga miseramente a causa di due fattori: le strade e una metodologia di controllo piuttosto estrosa da parte della polizia stradale azera nei confronti dei veicoli stranieri. Superata la frontiera tra Georgia e Azerbaijan, infatti, veniamo fermati quattro volte in appena un centinaio di chilometri: tre volte per eccesso di velocit (i limiti sono a discrezione del poliziotto di turno, alla pari dell'ammenda, che oscilla tra 500 e 10 dollari) e la quarta beh, non capiamo bene cosa abbiamo combinato, ma come penale ci viene chiesta una delle

1.000litri di carburante utilizzatoruote di scorta. Molti sorrisi e infinita pazienza ci consentono di superare i quattro blocchi senza sborsare un dollaro e con tutte e quattro le gomme di scorta. Arriviamo per a Baku solo alle dieci di sera, appena in tempo per trovare una sistemazione e per mangiare un boccone in un ristorante della citt vecchia. In questi ultimi anni lAzerbaijan vive un incredibile boom petrolifero,

i cui effetti sono ben visibili nelle strade della Capitale. La parte vecchia, composta da una miriade di vicoletti labirintici racchiusi da antiche mura, suddivisa tra case ancora abitate dalle vecchie famiglie, fatiscenti ma genuine, e abitazioni di lusso, ricostruite in stile antico, ma in realt modernissime. La parte moderna della citt, invece, ricalca il centro di una qualsiasi Capitale europea, con centri commerciali, locali e alberghi di catene internazionali. Il nostro programma di viaggio prevede come tappa successiva il Turkmenistan, da raggiungere attraversando il mar Caspio

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SFIDA

Mongol Rally 2012e raggiungiamo in breve tempo la destinazione. Con i passaporti vistati alla mano, ci dirigiamo trionfanti al porto vecchio di Baku in cerca di un cargo mercantile sul quale imbarcarci per attraversare il mar Caspio. Le procedure portuali azere sono quanto di peggio si possa immaginare in fatto di organizzazione. Non solo non ci sono orari fissi, ma neppure giorni certi per le partenze! Di sicuro salpano soltanto cargo mercantili che occasionalmente accettano a bordo passeggeri e auto al seguito, dando per priorit al carico. In pratica puoi sapere se c' posto e fare il biglietto solo quando la nave ha terminato il carico. Attendiamo 8 ore sotto un sole cocente davanti alla biglietteria; inganniamo lattesa leggendo, regolando le sospensioni e facendo un check-up alla 208 che, tuttavia, assolutamente in ottime condizioni. A sera inoltrata, il verdetto: Il carico non pronto, tutto rimandato a domani. La mattina seguente optiamo per il porto nuovo e siamo fortunati: la preparazione di un cargo ultimata e possiamo fare il biglietto. L'entusiasmo per la partenza si tramuta in sconforto quando il cargo punta deciso vero il porto vecchio, luogo dellattesa del primo giorno. Tra attracco, carico di altre merci e nuova partenza, passano altre quattro ore. Lasciamo le banchine di Baku solo dopo mezzanotte, giungendo cos al 25 luglio. Poich nelle cabine il caldo insopportabile, ci sistemiamo sul ponte spazzato dal vento, infilati dentro i nostri sacchi a pelo. del Nord del centro Asia per laccanimento del suo autoritario regime, avviene quindi soltanto alle prime luci del 26 luglio. Le procedure di ingresso in Turkmenistan sono complicate e prevedono una serie di controlli e gabelle di vario genere. La pi gravosa quella che impone di dichiarare le strade esatte che si intendono percorrere, sia per limitare fortemente la libera circolazione sia per calcolare la tassa di compensazione della benzina in base al chilometraggio: costa circa 20 centesimi di Euro al litro, ma con le tasse per gli stranieri il prezzo sale a 1,30 Euro. In Azerbaijan era, per tutti, 60 centesimi al litro. Entrati formalmente in Turkmenistan, troviamo una stanza nella prima sistemazione disponibile a Turkmenbashi, ovvero uno dei grandi alberghi anonimi costruiti ad uso e consumo dei lavoratori degli impianti petroliferi disseminati un po ovunque. La nuova alba, giunta dopo poche ore di sonno, ci vede protagonisti di una folle corsa sulla strada che taglia la parte meridionale del deserto del Karakum, nel Turkmenistan meridionale, per recuperare il tempo perduto nell'attraversamento del mar Caspio, in balia delle strane norme locali sulla circolazione: le cinture sono obbligatorie fuori dai centri urbani, ma pare siano vietate allinterno di essi; se nel mezzo del deserto si passa un cartello con il nome di una citt, lontana qualche chilometro dalla strada, il limite diventa di 60 km/h dai normali 90 km/h. Ad Ashgabat, poi, si pu essere multati perch si circola con una macchina sporca; il che ci ha obbligato a fermarci prima di entrare in centro per togliere dalla 208 tutta la polvere accumulata durante lattraversata del deserto.

su un cargo mercantile, ma la burocrazia e le procedure del tutto peculiari delle autorit portuali azere ci consentono di lasciare Baku solo nella giornata del 25. I problemi iniziano il 23 mattina, quando abbiamo dovuto convertire le lettere di invito ottenute tramite lambasciata turkmena di Parigi in visti veri e propri, necessari alle autorit azere per autorizzarci a partire. Le procedure per averli sono piuttosto contorte (oltretutto cambiano spesso) e ci impegnano lintera mattinata, per trovare fisicamente l'ambasciata ed effettuare il pagamento delle tasse d'ingresso. Vedendoci in difficolt, un automobilista si offre di accompagnarci, facendo cenno di seguirlo, salvo poi partire a razzo in pieno stile azero. Ne viene fuori qualcosa di simile ad un inseguimento, ma la 208 riesce a stare dietro al nostro spericolato apripista

giorni di viaggio

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Turkmenistan>>Lattraversata dura 19 ore, pi quattro ore e mezza per i controlli alla dogana portuale di Turkmenbashi, in Turkmenistan. Lingresso nello stato definito la Corea

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Uzbekistan>>Leformalit di ingresso in Uzbekistan sono incredibilmente rapide (appena unora, contro una media di 5/6 di altri Team con i quali ci siamo confrontati). Forse la profusione di sorrisi, o perch

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ci siamo presentati alle quattro del pomeriggio, a sole due ore dalla chiusura... sta di fatto che i funzionari alla dogana si dimostrano pi che disponibili, quasi impazienti di lasciarci andare! In questo Paese incontriamo una delle popolazioni pi disponibili, aperte e cordiali da quando siamo partiti. A Bukhara, una gentilissima signora vedendoci spaesati nelle viuzze strette della citt vecchia, si offerta di aiutarci per trovare una sistemazione; a Samarcanda un tassista, alla nostra richiesta di informazioni, ci ha ha guidato alla destinazione senza chiedere nulla in cambio. Le citt uzbeke sono ricche di storia, con centri storici mozzafiato e ben tenuti. La polizia pi conciliante e corretta rispetto ad altre forze dell'ordine incontrate lungo il nostro viaggio. I controlli, pur frequenti, sono originati pi dalla curiosit che da altro. Ad esempio, poco prima di Tashkent, la Capitale, ad un posto di blocco un ufficiale si fissa con la nostra radio touch screen e ci impone di alzare il volume al massimo per verificarne la potenza. Dopo alcuni minuti di rimbombo, con unespressione soddisfatta ci permette di riportare il volume a livelli normali e di proseguire.

Kazakistan>>Insoli tre giorni (il 30, il 31 luglio e il primo agosto) oltrepassiamo le immense steppe del Kazakistan centrale, veloci come il vento per attraversare il nono Paese del mondo per estensione, tagliandolo centralmente da Sud a Nord. Non rallentiamo neppure sulle tante strade sconnesse, durante la notte o sotto la tempesta. Vogliamo arrivare in Russia il prima possibile, a ridosso della frontiera con la Mongolia. Il Kazakistan una terra sconfinata, con un retaggio nomade di fieri cavalieri anche se per buona parte sradicato dalle riforme sovietiche che hanno forzato la popolazione a trasformarsi in stanziale. Le strade sono spesso in cattivo stato con buche che paiono crateri e avvallamenti derivanti dalleffetto combinato di caldo, peso dei camion e fondo sabbioso troppo morbido sotto lo strato di asfalto. Ne deriva un inferno per le sospensioni e, nei casi peggiori, per il fondoscocca del veicolo. Fortunatamente la preparazione delle sospensioni della 208 ci consente di tenere un buon ritmo, con grande stupore da parte dei conducenti dei

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fuoristrada locali. Entrati il 30 luglio mattina da un valico di frontiera vicino a Tashkent, ci dirigiamo immediatamente verso Nord guidando finch la stanchezza ce lo permette. Non facile trovare una sistemazione nel pieno della notte e lontano dalle grandi citt, considerando anche il fatto che le scritte sugli edifici sono in cirillico. Il giorno successivo arriviamo a Karaganda, nel nord del Paese, per superare la frontiera con la Russia il due agosto.

Russia>>Il lembo diRussia tra il Kazakistan e la Mongolia uno stralcio di nulla. Nonostante la relativa vicinanza con Novosibirsk, terza citt della Russia per dimensioni, ci si trova a percorrere decine e decine di chilometri senza incontrare nessun segno di presenza umana, se non la riga di asfalto che serpeggia tra paludi e acquitrini. Quindi, bisogna fare attenzione a non lasciare un insediamento con poca benzina perch c il rischio concreto di rimanere a secco. Lidea iniziale era di fermarci qualche chilometro dopo la frontiera, ma il fortuito incontro con un kazako in

Finalmente in Russia, ultima Nazione da attraversare prima di raggiungere la sospirata meta finale.

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continenti

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In pieno nulla, un distributore di benzina rappresenta una vera e propria oasi. Serbatoi e taniche colme fino allorlo per affrontare il resto del viaggio.

A TU PER TU CON GIULIO CHINI, ANDREA BALDI E DAVIDE BRIZZI La prima domanda forse la pi ovvia, ma lafacciamo lo stesso: perch?In effetti si tratta della domanda pi comune che ci stata posta e, al contempo, la pi difficile. In verit ce ne sarebbero tante di risposte, ma si tratterebbe immancabilmente di concettualizzazioni e cos, in un modo o nellaltro, si finirebbe per perdere di vista la realt e lessenza della vera motivazione. Mai come in questo caso la domanda coincide con la risposta stessa. E il continuo chiedersi il perch delle cose che ci spinge avanti, oltre i nostri limiti e i confini della nostra quotidianit. Nella continua ricerca e scoperta di quegli impalpabili fili che legano le cose del mondo. Le culture, le storie, le persone e i gesti che nel loro intrecciarsi tessono tutto ci che ci circonda rappresentano il velo che sentiamo nel profondo di voler sollevare. Per comprenderne lessenza, per andare al cuore delle cose e non limitarci ai racconti di altri.

Come nata dunque questa avventura?Era un nostro sogno, ma pensavamo che in fondo non interessasse a nessuno. Cos, quasi per gioco, abbiamo mandato il nostro progetto a Peugeot Italia. E con grandissima sorpresa hanno accettato!

Il Mongol Rally una sfida particolare...S, una gara non competitiva con un duplice scopo: da un lato la riscoperta dello spirito avventuroso del viaggio e dallaltro la raccolta di fondi benefici a favore delle popolazioni locali.

Quanta benzina avete utilizzato per completare il viaggio?Abbiamo consumato poco pi di 1.000 litri di carburante, con una media di 13,5 Km/l. Considerando che la 208 portava tre persone con i relativi bagagli, 4 pneumatici di scorta (di cui 2 con cerchione), due taniche e attrezzatura varia, e che la strada stata per circa 3.000 Km totalmente sterrata credo sia un ottimo risultato. Distributori se ne trovano praticamente lungo tutto il percorso (al massimo ogni 500 Km) ma di fatto molti di questi sono inutilizzabili perch forniti solo di benzina a 81 ottani.ELABORARE 176

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SFIDA

Mongol Rally 2012

In Mongolia capita anche di doversi accampare con la tenda, in un luogo senza traccia di vita e con le stelle come tetto.

Per moltissimi chilometri non ci sono strade, solo sentieri pi o meno fangosi che mettono a dura prova le sospensioni della 208.

vacanza ci fornisce qualche elemento in pi per decidere di proseguire in notturna fino a Barnaul. La strada che da qui porta a Sud, verso il confine con la Mongolia, si snoda inizialmente tra infinite foreste di betulle, per poi inerpicarsi tra le montagne seguendo la valle scavata dal fiume Katun. E un paesaggio mozzafiato che ci accompagna per una giornata intera. Passiamo la notte vicino ad Aktash, minuscolo paesino rurale a circa 200 km dal confine con la Mongolia, in una piccola fattoria convertita a locanda. Fortunatamente per noi in funzione anche la cucina, e cos possiamo gustare dei

piatti caserecci tipicamente russi (zuppa e polpette). La giornata del 2 agosto inizia molto presto, in modo da coprire gli ultimi chilometri in tempo utile per arrivare prima dellapertura della

14.001chilometrifrontiera, prevista per le nove. Le formalit con la Russia filano via lisce, mentre per la Mongolia si creano ritardi non indifferenti anche a causa della pausa pranzo di due ore, durante la quale lintera frontiera si ferma svuotandosi completamente. Chi non riesce ad entrare in tempo rimane chiuso fuori dai cancelli nella terra di

nessuno, invece chi riuscito a mettere piede nel perimetro della frontiera prima dellinizio della pausa viene abbandonato allinterno degli uffici senza il bench minimo controllo. Noi rientriamo nella seconda categoria e per ingannare l'attesa improvvisiamo un picnic nella sala controllo passaporti con i viveri comprati nel pomeriggio. Tra una scartoffia e laltra riusciamo a mettere le gomme della 208 in Mongolia solo alle quattro e mezzo di pomeriggio. Piuttosto tardi, considerando che siamo stati il secondo veicolo in assoluto ad entrare durante lintera giornata.

Mongolia>>Il dueagosto abbiamo raggiunto finalmente la meta del nostro viaggio, la sospirata Mongolia.

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Percorriamo i circa 150 km tra la frontiera e Olgii, guidando su quello che sembra essere pi un sentiero che una strada, ma in fondo era questo il percorso che aspettavamo da quando siamo partiti. Sicuramente mette a dura prova i nostri riflessi e i nostri nervi, ma abbiamo la fortuna di poter contare su una vettura allaltezza della situazione. La 208 risponde perfettamente ad ogni condizione, e la preparazione delle sospensioni le permettono di procedere spedita quanto i fuoristrada locali. Sono giorni di guida impegnativa, mai un tratto asfaltato ma solo sabbia, fango e rocce: la steppa immensa scorre sotto le ruote della nostra Peugeot 208 e puntiamo verso lorizzonte infinito. Come descrivere la sensazione di libert che

emana questo posto? Immaginate uno spazio tanto vasto da perdersi allorizzonte in tutte le direzioni. Questi sono i giorni pi difficili dalla nostra partenza, ma anche quelli che ci regalano le maggiori soddisfazioni in termini di guida. Attraversiamo la Mongolia da Ovest ad Est toccando le cittadine di Olgii, Khovd, Altai, Bayankhogor e Arvaikheer prima di raggiungere la capitale Ulaanbaatar. Le direttrici sterrate si diluiscono spesso confondendosi in miriadi di piste minori, che corrono non necessariamente parallele e impongono scelte basate pi sul proprio intuito che non sulleffettiva consapevolezza della corretta direzione. Il terreno passa con una certa disinvoltura dalla sabbia al fango, alle pietre, la situazione peggiore per le gomme. Dobbiamo, quindi,

E il continuo chiedersi il perch delle cose che ci spinge avanti, oltre i nostri limiti e i confini della nostra quotidianit[122]ELABORARE 176

Larrivo a Ulaanbaatar segnato da una vena di malinconia. Il viaggio terminato e la fidata 208 a breve sar venduta. Ma in fondo era uno degli scopi del viaggio.

adattare in continuazione il nostro modo di condurre la nostra 208 senza mai permetterci la minima distrazione. Altro punto dattenzione sono stati i guadi che occasionalmente abbiamo dovuto affrontare. Le piste, infatti, sono state tracciate perlopi dai camion che trasportano carburante o merci da una parte allaltra della Mongolia o dai grossi fuoristrada usati dai locali. Giocoforza, il tracciato si adattato alle peculiarit di questi mezzi e le macchine dovrebbero tenerne conto. Tuttavia ci non sembra essere del tutto assodato anche per gli stessi automobilisti mongoli. Incontriamo pi di unauto

paesi attraversati

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ferma in mezzo ad un fiume con i conducenti, sempre inspiegabilmente tranquilli, in attesa del primo mezzo pesante disposto a fermarsi per agganciarli e trascinarli fuori. Per chi non vuole incorrere in questi problemi la soluzione solo una: qualora il guado connesso alla pista principale fosse troppo profondo, perlustrare il fiume a monte e a valle in cerca di un punto migliore per passare! Capita anche a noi in pi di unoccasione, e alterniamo cambi di direzione di pochi metri a vere e proprie deviazioni di chilometri costeggiando il fiume in una direzione, per poi tornare indietro non appena guadato. Dopo aver affrontato per giorni e giorni