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Azienda USL di Rieti Corso di alta formazione ELEMENTI DI LEGISLAZIONE SANITARIA Docente: Dr.ssa Maria Rotili

Elementi di legislazione sanitaria [modalità compatibilità] · per 1/3 dal Parlamento in seduta comune e per 2/3 da tutti i magistrati e presieduto di diritto dal Presidente della

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Azienda USL di Rieti Corso di alta formazione

ELEMENTI DI LEGISLAZIONE SANITARIA

Docente: Dr.ssa Maria Rotili

OBIETTIVI

• Fornire elementi giuridici sul ServizioSanitario Nazionale

• Illustrare l’organizzazione ed ilfunzionamento dinamico del ServizioSanitario Nazionale

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ORDINAMENTO GIURIDICO

• L’ordinamento giuridico è costituito dalcomplesso delle norme e delle istituzioniche disciplinano l’ordinato svolgimentodella vita sociale e delle relazioniinterpersonal i.

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NORMA GIURIDICA

• Le norme giuridiche sono le singole regoleprecostituite da un corpo sociale perdisciplinare in astratto la condotta deiconsociati.

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CARATTERI DELLE NORME GIURIDICHE

• Generalità;• Astrattezza;• Novità;• Coercibilità;• Positività.

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CAPACITA’ DI AGIRE E CAPACITA’ GIURIDICA

• La capacità di agire è la idoneità delsoggetto a porre in essereautonomamente manifestazioni di volontàpreordinate ad acquistare, disporre edesercitare diritti ed assumere obblighi. Siacquista a 18 anni;

• La capacità giuridica è l’attitudine delsoggetto ad essere titolare di diritti edoveri e si acquista con la nascita.

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FONTI DEL DIRITTO

• Fonti di produzioneatti o fatti che producono i l diritto

• Fonti di cognizione documenti o fatti attraverso i quali è data notizia delle fonti di produzione del diritto

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FONTI DI PRODUZIONE DEL DIRITTO

• Per fonti di produzione si intende ogni fatto o attoabilitato dall’ordinamento giuridico a innovare ildiritto oggettivo.

Ø fonti atto: atti normativi posti in essere da organi oenti nell’esercizio di poteri ad essi attribuiti;

Ø fonti fatto: quei fatti sociali o naturali idonei aprodurre diritto (es. consuetudine, rinvio a fonti dialtri ordinament i);

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FONTI DELL ’ORDINAMENTO ITALIANO

L’ordinamento repubblicano accoglie una pluralità di fontidel diritto, che possiamo classificare come segue:

1. La Costituzione e le leggi costituzionali;2. Le fonti comunitarie ;3. Le fonti dell’ordinamento statale;4. Le fonti regionali ;5. Le fonti locali;6. Le fonti esterne all’ordinamento ;7. La consuetudine .

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LA COSTITUZIONE

• La Costituzione è la legge fondamentale di uno Stato,delinea le sue caratteristiche essenziali, descrive i valorie i principi che ne sono alla base, stabiliscel’organizzazione politica su cui si regge.

• La Costituzione italiana è scritta, votata, rigida in sensoforte e lunga.

• Le leggi di revisione costituzionale sono quelle leggi cheincidono sul testo costituzionale modificando sostituendoe abrogando le disposizioni in esso contenute.Le altre leggi costituzionali sono quelle cheespressamente sono definite tali.

• Si tratta di fonti che si pongono al vertice della piramidedelle fonti del diritto riconosciute dal nostro ordinamento .

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FONTI COMUNITARIE

• Le fonti comunitarie sono i trattati istitutivi,i regolamenti, le direttive e le decisioni.

• Si tratta di atti che una volta immessi nelnostro ordinamento, occupano unaposizione di preminenza rispetto allalegislazione ordinaria statale.

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FONTI ORDINAMENTO STATALE

• Vi rientrano le leggi ordinarie e gli attiaventi forza di legge (decreti legge edecreti legislativi), il referendumabrogativo, ed i regolamenti interni degliorgani costituzionali; ad un gradinoinferiore si pongono i regolamentidell’esecutivo.

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FONTI REGIONALI, PROVINCIALI E COMUNALI e FONT I ESTERNE

• Le fonti regionali sono lo statuto regionale, lalegge regionale ed il regolamento regionale.

• Le fonti locali sono gli statuti comunali eprovinciali e i regolamenti approvati dagli stessienti.

• Le fonti esterne sono quelle che vengonorecepite nell’ordinamento italiano in virtùdell’appartenenza del nostro Paese allacomunità internazionale.

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LE ANTINOMIE TECNICHE DI RISOLUZIONE

Antinomie: contrasto tra norme

Criteri di risoluzione delle antinomie:• Cronologico• Gerarchico• Competenza• Specialità

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IL CRITERIO CRONOLOGICO

Lex posterior derogat legi priori

In caso di contrasto tra due fonti aventi la stessaforza si deve preferire quella più recente aquella più antica

Abrogazione: eliminazione di una normagiuridica in conseguenza di un nuovo eserciziodel potere che precedentemente aveva prodottoquella regola

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…..segue

• Principio della irret roattività della legge “la legge non dispone che per l’avvenire, essanon ha effetto retroattivo” (art. 11 Disp. prel. Cod. civ.)

Eccezioni al principio: - Il legislatore può derogare il principio purchè vi siano

ragioni che giustifichino tale deroga (v. sentenze CorteCostituzionale)

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IL CRITERIO GERARCHICO

Lex superior derogat legi inferiori

In caso di contrasto tra due norme si devepreferire quella che nella gerarchia delle fontioccupa il posto più elevato

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IL CRITERIO DI COMPET ENZA

Le fonti si confrontano in termini direciproca esclusione su un determinatocampo materiale

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IL CRITERIO DI SPECIALIT A’

Lex specialis derogat generaliLex posterior generalis non derogat legi priori speciali

in caso di contrasto tra due norme si devepreferire la norma speciale, anche se questa èsuccessiva

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RISERVA DI LEGGE

• Riserva di legge ordinaria:- Riserva assoluta- Riserva relativa- Riserva rinforzata o aggravata

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ORDINAMENTO DELLO STATO

• L'Italia è una repubblica parlamentare. La forma repubblicana delloStato fu decisa con il referendum del 2 giugno 1946, con il quale ilpopolo italiano abolì la monarchia a favore della repubblica.

• La Costituzione della Repubblica è la legge fondamentale efondante della Repubblica Italiana. Essa contiene i principifondamentali della Repubblica, i diritti e i doveri dei cittadini eprescrive l'ordinamento della Repubblica.

• Il Presidente della Repubblica è la massima carica dello Stato erappresenta l'unità nazionale. Viene eletto ogni sette anni dalParlamento in seduta comune integrato dai rappresentati regionali.Non ha un ruolo di indirizzo politico, ma la Costituzione gli affidacomunque funzioni di natura legislativa, esecutiva e giudiziaria. Neiperiodi di stabilità politica il suo ruolo si riduce nei fatti a funzionirappresentative e di monitoraggio. I poteri assegnategli dallaCostituzione, però, fanno sì che il ruolo del Presidente dellaRepubblica acquisisca d'importanza nei casi di instabilità politica oderiva istituzionale dello Stato.

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POTERE LEGISLATIVO

• Il potere legislativo statale è affidato ad un Parlamento bicameralecostituito dalla Camera dei Deputati (630 deputati) e dal Senatodella Repubblica (315 senatori eletti più i senatori a vita). LeCamere sono elette a suffragio universale (attualmente la leggeelettorale prevede una ripartizione dei seggi tra i candidati dellevarie liste bloccate concorrenti in proporzione ai voti ottenuti, con unpremio che assicuri la governabilità alla coalizione di liste piùvotata). In Italia vige il bicameralismo perfetto: le Camere hanno lestesse funzioni e gli stessi poteri. Una legge deve essere approvatanello stesso testo da entrambe le Camere. In caso di contrasto tra leCamere la legge non viene approvata. Di conseguenza le leggielettorali delle due Camere sono abbastanza simili per evitare cheun loro diverso orientamento politico paralizzi il Parlamento. Talesistema è stato ideato affinché vi sia una maggiore ponderazionedella classe politica nell'approvare le leggi. Le Camere durano incarica 5 anni, ma il Presidente della Repubblica può scioglierleanticipatamente.

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……segue

• In seguito alla riforma costituzionale del 2001, lapotestà legislativa appartiene allo Stato e alleRegioni, posti sullo stesso piano; la competenzaè attribuita per materie.

• La competenza a legiferare può essere:Øesclusiva dello Stato;Øconcorrente (statale e regionale);Øresiduale delle Regioni (interpretata come

esclusiva) .

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POTERE ESECUTIVO

• Il potere esecutivo spetta al Governo, all'interno del quale, secondol'art. 92, c. 1 Cost. possono distinguersi diversi organi: il Presidentedel Consiglio dei Ministri, i Ministri e il Consiglio dei Ministri, che ècostituito dall'unione dei precedenti organi. I Ministri sonoresponsabili singolarmente degli atti del loro dicastero ecollegialmente degli atti del Consiglio dei Ministri. Il Presidente delConsiglio dirige la politica del Governo, ma all'interno del Consiglioè primus inter pares con i suoi colleghi. Tuttavia le sue dimissioniprovocano le dimissioni dell'intero Governo. Il Presidente dellaRepubblica, a seguito di consultazioni con i maggiori leader politici,nomina il Presidente del Consiglio e, su proposta dello stessoPresidente del Consiglio, i Ministri. Successivamente alla suaentrata in carica il Governo deve presentarsi in Parlamento edottenere da entrambe le Camere un voto di fiducia. In qualunquemomento un voto di sfiducia di una Camera costringe il Governo alledimissioni. Poiché i Ministri non sono revocabili, talvolta percostringerli alle dimissioni si procede in una delle due Camere ad unvoto di sfiducia individuale.

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POTERE GIUDIZIARIO

• Il potere giudiziario (sia quello inquirente che quellogiudicante) è esercitato dalla Magistratura checostituisce un ordine autonomo e indipendente da ognialtro potere. I magistrati ordinari sono titolari dellafunzione giurisdizionale che amministrano in nome delpopolo. Il Consiglio Superiore della Magistratura , elettoper 1/3 dal Parlamento in seduta comune e per 2/3 datutti i magistrati e presieduto di diritto dal Presidentedella Repubblica, ha compiti di autogoverno dellaMagistratura, svincolandolo totalmente dalle influenzedel Governo, in particolare del Ministero della Giustizia.

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AMMINISTRAZIONE

• L'amministra zione della cosa pubblica è suddivisa tra loStato, le Regioni e gli Enti locali secondo i principi disussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza (art. 118Cost.).

• Lo Stato ha competenza legislativa esclusiva nellematerie indicate al comma 2, art. 117 della Costituzione;allo stesso modo sono indicate le materie in cui lacompetenza statale è limitata alla definizione dei principifondamentali ; spetta alle Regioni la competenzalegislativa generale.

• Eventuali conflitti di competenza tra Stato e Regionisono giudicati dalla Corte Costituzionale.

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LE REGIONI

• Le regioni sono, insieme ai comuni, alleprovince, alle città metropolitane e allostato centrale, uno dei cinque elementicostitutivi della Repubblica Italiana.

• Ogni regione è un ente territoriale conpropri statuti, poteri e funzioni secondo iprincipi fissati dalla Costituzione dellaRepubblica Italiana, come stabilito dall'art.114, comma 2, della stessa cartacostituzionale.

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LEGISLAZIONE SANITARIA-EVOLUZIONE

• 1948 Costituzione Repubblicana• 1958 Istituzione del Ministero della Sanità• 1978 Legge 833/1978• 1992 D.Lgs 502/1992• 1993 D.Lgs 517/1993• 1999 D.Lgs 229/1999• 2001 Legge costi tuzionale 3/2001

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Costituzione Repubblicana - 1948

Art. 32:“La Repubblica tutela la salute come fondamentalediritto dell’individuo e interesse della collettività, egarantisce cure gratuite agli indigenti .Nessuno può essere obbligato a un determinatotrattamento sanitario se non per disposizione di legge.La legge non può in nessun caso violare i limiti impostidal rispetto delle persone umane”.

Art. 38, c. 2: “i lavoratori hanno diritto che siano prewvedutied assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita incaso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia,disoccupazione involontaria ”.

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1958 – ISTITUZIONE MINISTERO DELLA SANITA ’

• Livello centraleMinistero della Sanità con - Consiglio Superiore di Sanità (organo consultivo)- Istituto Superiore di Sanità (organo tecnico)

• Livello periferico - Ufficio del Medico Provinciale- Ufficio del Veterinario Provinciale- Uffici sanitari dei Comuni e dei Consorzi comunali

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ALCUNI RIFERIMENTI STORICI• In Italia, prima dell'istituzione del Servizio

Sanitario Nazionale, il sistema era basato sunumerosi enti mutualistici (o casse mutue), il piùimportante dei quali era l'Istituto Nazionale perl'Assicurazione contro le Malattie (INAM).Ciascun ente era competente per unadeterminata categoria di lavoratori che, con ifamiliari a carico, erano obbligatoriamente iscrittiallo stesso e, in questo modo, fruivanodell'assicurazione sanitaria per provvedere allecure mediche e ospedaliere, finanziata con icontributi versati dagli stessi lavoratori e dai lorodatori di lavoro.

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• Il diritto alla tutela della salute eraquindi correlato non all'essere cittadinoma all'essere lavoratore (o suofamiliare) con conseguenti casi dimancata copertura; vi erano, inoltre,sperequazioni tra gli stessi assistiti,vista la disomogenei tà delle prestazioniassicurate dalle varie casse mutue.

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Il complesso delle leggi che regolamentavano iServizi Sanitari era diviso in:

• Leggi riguardanti la Sanità pubblica;• Leggi riguardanti i Servizi Ospedalieri .

In sintesi ricordiamo:• Il secondo testo unico delle leggi sanitarie;• La legge 132/68 che ha istituito l’ente

ospedaliero, quale ente pubblico il cui compitoistituzionale era quello di provvedere al ricoveroed alla cura degli infermi

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Tale Legge disciplinava:v l’Ente ospedaliero;v la struttura e l’amministrazione degli enti ospedalieri;v la programmazione ospedaliera;v i requisiti e la classificazione degli ospedali;v le disposizioni finanziarie per gli enti ospedalieri;v le case di cura private.

E’ opportuno ricordare la successiva emanazione del DPR128/69 che indica come devono essere organizzati gli ospedali,dando un’impronta organizzativa che in molte strutture ospedaliereancora permane.

Gli ospedali devono assicurare:-servizi igienico-organizzativi;-servizi di diagnosi e cura;-servizi amministrativi generali.

La suddetta normativa prevedeva, tra l’altro, l’Ufficio per laprogrammazione dei servizi del personale sanitario, sanitario-ausiliario, tecnico ed esecutivo addetto ai servizi sanitari.

Le funzioni di detto Ufficio sono state assorbite dai ServiziInfermieristici.

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• Nel 1974 la legge n. 386 estinse i debitiaccumulat i dagli enti mutualistici nei confrontidegli enti ospedalieri, sciolse i Consigli diAmministrazione degli enti mutualistici,disponendone il commissariament o, etrasferì i compiti in materia di assistenzaospedaliera alle regioni.

• Nel 1978 la legge n. 833 soppresse ilsistema mutualistico e istituì il ServizioSanitario Nazionale, con decorrenza del 1gennaio 1980.

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1970 – ISTITUZIONE DELLE REGIONI

• Tra il 1972 e i l 1977 alcune funzioni amministrative di competenza dello Stato sono trasferi te alle Regioni.

E’ la premessa per l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale

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D.P.R. 616/77

• Sancisce il trasferimento delle funzioniamministrative, in materia di servizi sociali,assistenza sanitaria e altre materieindicate nell’art. 117 della Costituzionedallo Stato alle Regioni

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LEGGE 23.12.1978, n.833

La legge n. 833/78 sancisce:

• Il definitivo superamento del sistemaassicurativo su base mutualistica;

• Lo scioglimento di tutti gli enti con finalitàassistenziali e loro confluenza versol’istituendo Servizio Sanitario Nazionale.

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LEGGE n.833/78 definizione di Servizio Sanitario Nazionale

• “..il SSN è costituito dal complesso dellefunzioni, delle strutture, dei servizi e delleattività destinati alla promozione, almantenimento ed al recupero della salutefisica e psichica di tutta la popolazionesenza distinzione di condizioni individuali osociali e secondo modalità che assicurinol’eguaglianza dei cittadini nei confronti delservizio…….”

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……segue

• La completa definizione del ServizioSanitario Nazionale è stata data dall'ultimariforma sanitaria, avvenuta con D.Lgs.n.229/99 che definisce il Servizio SanitarioNazionale come il “complesso dellefunzioni e delle attività assistenziali deiservizi sanitari regionali e delle altrefunzioni e attività svolte dagli enti edistituzioni di rilievo nazionale ".

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PRINCIPI ISPIRATORI DELLA L.n.833/78

Art. 32 Cost.Comma 1,2

- Tutela della salute come diritto individuale einteresse collettivo- Cure gratuite agli indigenti- Previdenza malattie

OMS (WHO) 1948

Salute:“uno stato di completo benessere mentale esociale e non esclusivamente assenza dimalattia”

Diritto universalist ico

“tutti i cittadini sono uguali indipendentementedal loro status e dal tipo di lavoro che svolgono

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L. n. 833/78 – PRINCIPI FONDAMENTALI

• Il principio dell'universalità degli utenti:l'assistenza sanitaria è garantita a tutticoloro che risiedono o dimorano nelterritorio della Repubblica, siano essicittadini o stranieri ed apolidi;

• Il principio dell'uguaglianza;

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• il principio della globalità degli interventi:il Servizio Sanitario Nazionale assicura ilcollegamento ed il coordinamento con leattività e con gli interventi di tutti gli altriorgani, centri, istituzioni e servizi, chesvolgono attività comunque incidentisullo stato di salute degli individui e dellacollettività.

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L.n.833/78 – GLI ATTORI

Governo Fissa i livelli delle prestazioni uniformi su tutto ilterritorio e la programmazione economica dellaspesa

Ministero della Sanità

Funzione di indirizzo e coordinamento delle attivitàamministrative delle Regioni

Regione Funzione legislativa in materia di assistenza sanitariaed ospedaliera nel rispetto dei principi stabiliti dalloStato. Esercita funzioni amministrative proprie edelegate

Comuni Funzioni amministrative in materia di assistenzasanitaria non espressamente riservate allo Stato e alleRegioni

USL Funzioni di prevenzione, educazione, assistenza,igiene e riabilitazione

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…….segue

• Cittadini• Operatori• Sindacati• Volontariato

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L. n.833/78 – PROGRAMMAZIONE SANITARIA

• Stato: programmazione nazionale efinanziamento

• Regioni: programmazione regionale,istituzione delle USL e attuazione del SSN

• Enti locali: funzioni di gestione a livellolocale

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L. n.833/78 – DEFINIZIONE USL

• Complesso dei presidi, degli uffici, e deiservizi dei singoli comuni o associati edelle comunità montane, i quali, in unambito territoriale determinato assolvonoai compiti del SSN.

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L. n.833/78 – ARTICOLAZIONE USL

• Le Usl, sulla base dei principi delineatidalla L. 833/78, sono articolate in distrettisanitari di base, quali strutture tecnicofunzionali per l’erogazione dei servizi diprimo livello e di pronto intervento.

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L. 833/1978 – ORGANI DELLA USL

• Assemblea Generale (costituita da uno o più consigli comunali);

• Comitato di Gestione;

• Collegio dei Revisori.

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CRISI DELLA LEGGE n.833/78

Questa struttura risultò prestoinadeguata in quanto non consentiva diindividuare un responsabi le dei risultatiprodotti o non realizzati.La legge 4/86 ha sancito la:

• soppressione dell’Assemblea Generale;• riduzione dei membri del Comitato di

Gestione.

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DELEGA PER IL RIORDINO DEL SSN

• Agli inizi degli anni ‘90 la gestione dellasanità si trasformò da assembleare in unipersonale.

• Successivamente, con legge 23.10.1992,n.421, il Parlamento delego’ il governo adare una nuova organizzazione al sistemasanitario nazionale.

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DECRETO LEGISLATIVO n.502/92.

• In attuazione della delega contenuta nella legge421/92, il Governo, sentita la Conferenzapermanente per i rapporti tra lo Stato, le Regionie le Province autonome di Trento e Bolzano, haemanato il decreto legislativo 30.12.1992, n.502,con il quale ha provveduto al riordino delladisciplina in materia sanitaria e, più in generale,al riassetto istituzionale del Servizio SanitarioNazionale, resosi ormai inevitabile a fronte delleinnumerevoli disfunzioni e disservizi denunciatinella sanità.

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D.Lgs. n.502/92 – DEFINIZIONE DI SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

• Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è ilcomplesso delle funzioni e delle attivitàassistenziali svolte dai servizi sanitari regionali,dagli enti e istituzioni di rilievo nazionale e dalloStato, volte a garantire la tutela della salutecome diritto fondamentale dell’individuo edinteresse della collettività, nel rispetto delladignità e della libertà della persona umana(art.1) .

(La definizione SSN è stata introdotta dalla L. n. 833/78)53

D.Lgs. N. 502/92 - CONTENUTI PRINCIPALI

• definizione di livelli di assistenza uniformisul territorio nazionale, ovvero dellostandard minimo di prestazioni erogabili atutti i cittadini;

• attribuzione di maggiori responsabi litàgestionali, programmatorie, organizzative efinanziarie alle regioni;

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• aziendalizzazione delle strutture diproduzione ed erogazione dei servizisanitari intesa al riconoscimento diautonomia patrimoniale, contabile,gestionale, tecnica ed organizzativa;

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• un nuovo modello di finanziamento sia alivello di spesa complessiva, per cui gliobiettivi programmatici sono determinati infunzione delle risorse disponibili, sia alivello delle singole strutture finanziatesecondo la logica di mercato dellaremunerazione a tariffa ovvero in base alleprestazioni effettivamente erogate;

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• la competitività, finalizzata a garantire ilcostante miglioramento qualitativo delleprestazioni offerte e la più ampia libertà discelta da parte del privato circa le struttureeroganti;

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• la partecipazione del cittadino, siasingolarmente che in forma associativa(sindacati, organizzazioni di volontariato):- alla fase gestionale ed organizzativa delServizio Sanitario Nazionale conl’informazione sull’organizzazione deiservizi ed eventuali proposte;- alla fase consuntiva di verifica degliobiettivi raggiunti.

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D.Lgs. n. 502/92 – PIANO SANITARIO NAZIONALE

• “Gli obiettivi fondamental i di prevenzione,cura e riabilitazione devono essereassicurati a livello di spesa, nel rispettodegli obiettivi di programmazione socio-economica nazionale”

Piano Sanitario Nazionale

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PIANO SANITARIO NAZIONALE P.S.N.: Strumento di pianificazione predispostodal Governo, sentite le Commissioniparlamentari permanenti competenti.

il P.S.N. indica:• aree prioritarie di intervento• livelli uniformi di assistenza• progetti obiettivo• priorità nella ricerca sanitaria• indicatori per la verifica dei livelli di assistenza• finanziamenti per il piano

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D.Lgs 502/92 e 517/93 – COMPETENZE

• Governo Individua i LEA (livello minimo di prestazionisanitarie a carico del SSN garantite a tutti icittadini) nel PSN

• Regione- Definisce le modalità organizzative e difinanziamento delle USL e delle AziendeOspedaliere- Vigila sulle USL e A.O. e valuta la qualità delleprestazioni

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….segue

• ComuniFunzioni di coordinamento e vigilanzamediante la Conferenza dei Sindaci

• USLErogano le prestazioni sanitarie secondo iLEA stabiliti nel PSN e nel PSR

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COMPETENZE REGIONALI

• Competono alle Regioni e alle Provinceautonome, nel rispetto dei principi stabilitidalle leggi nazionali, le funzioni legislativeed amministrative in materia di assistenzasanitaria

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LA REGIONE DISCIPLINA :

a) l’articolazione del territorio regionale in unitàsanitarie locali, le quali assicurano attraversoservizi direttamente gestiti l’assistenza sanitariacollettiva in ambiente di vita e di lavoro,l’assistenza distrettuale e l’assistenzaospedaliera, salvo quanto previsto dal presentedecreto per quanto attiene alle aziendeospedaliere di rilievo nazionale e interregionale ealle altre strutture pubbliche e private accreditate;

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b) i principi e criteri per l’adozione dell’attoaziendale;

c) la definizione dei criteri per l’articolazionedelle unità sanitarie locali in distretti, da partedell’atto di cui all’articolo 3, comma 1-bis,tenendo conto delle peculiarità delle zonemontane e a bassa densità di popolazione;

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d) il finanziamento delle unità sanitarie locali, sulla base di una quota capi taria corretta in relazione alle caratteristiche della popolazione residente;

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e) le modalità di vigilanza e di controllo,da parte della Regione medesima, sulleunità sanitarie locali, nonché divalutazione dei risultati delle stesse,prevedendo in quest’ultimo caso forme emodalità di partecipazione dellaConferenza dei Sindaci;

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D.Lgs. N. 502/92 – DEFINIZIONE USL

• La Usl è azienda dotata di personalitàgiuridica pubblica, di autonomiaorganizzativa, patrimoniale, contabile,gestionale e tecnica, fermo restando ildiritto-dovere degli organi rappresentati vidi esprimere il bisogno socio-sanitariodelle comunità locali.

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RIFORMA ter

• L. 30.11.1998, n. 419: “Delega al Governo per larazionalizzazione del S.S.N. e per l’adozione diun t.u. in materia di organizzazione efunzionamento del S.S.N.”

• D.Lgs. 19.6.1999, n. 229: “Norme per larazionalizzazione del S.S.N. a norma dell’art. 1della L. 419/98”.

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D.Lgs. n.229/99• In attuazione dei principi e dei criteri indicati

nella legge 419/98, il Governo ha emanato ildecreto legislativo 229/99 che, richiamando ilprincipio del decentramento amministrativo, harafforzato il ruolo e l'autonomia delle regioni inambito sanitario; infatti, la nuova disciplinadefinisce il Servizio Sanitario “come ilcomplesso delle funzioni e delle attività deiservizi sanitari regionali e degli enti e istituzionidi rilievo nazionale ".

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D.Lgs. 229/99 - ASPETTI SALIENTI • Valorizzazione delle Regioni che hanno, tra

l’altro, le seguenti competenze:a. formulano proposte per il Piano Sanitario

Nazionale;b. adottano il Piano Sanitario Regionale;c. provvedono alla articolazione territoriale delle

Aziende sanitarie locali, prevedendoobbligatoriamente Distretti e Dipartimento diPrevenzione;

d. stabiliscono le forme di finanziamento per leAziende sanitarie locali;

e. hanno una funzione di vigilanza e di controllosulle attività svolte e sui risultati raggiunti; 71

• Graduale rafforzamento dei Comuninella fase di programmazione; gli stessihanno anche un ruolo nella attività dicontrollo, esprimendo pareri sulla confermae revoca del Direttore Generale, sulla basedei risultati raggiunti.Rilasciano le autorizzazioni necessarie perla realizzazione delle strutture sanitarie.

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• Maggiore partecipazione dei cittadini, sianella fase di programmazione, sia nellafase di controllo e valutazione dei servizi edelle prestazioni attraverso la Conferenzadei Sindaci.

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• Aziendalizzazione del sistema sanitario; dal 1/7/1994 siè attuato il sistema di aziendalizzazione che hapermesso alle aziende sanitarie locali di avere, tra lealtre cose, le seguenti caratteristiche :

a. personalità giuridica pubblica;b. autonomia imprenditoriale ;c. l'organizzazione e il funzionamento sono regolati dall'atto

aziendale e cioè, da quel documento che permette alleaziende sanitarie locali di avere una certa autonomiaorganizzativa e funzionale;

d. vincolo di bilancio;

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• Accreditamento istituzionale; possonoerogare servizi e prestazioni per conto delservizio sanitario nazionale solo lestrutture pubbliche o private che abbianoottenuto una attestazione di qualità daparte delle regioni definita accreditamento;

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• Individuazione delle tariffe per leprestazioni erogate dalle struttureaccreditate;

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D.Lgs. n. 229/99 – DEFINIZIONE USL

• “In funzione del perseguimento dei loro finiistituzionali, le unità sanitarie locali sicostituiscono in aziende con personalitàgiuridica pubblica e autonomiaimprenditoriale; la loro organizzazione ed ilfunzionamento sono disciplinati con attoaziendale di diritto privato, nel rispetto deiprincipi e criteri previsti da disposizioniregionali”.

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LA TUTELA DELLA SALUTE NEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE

• L'art. 117 Cost. infatti definisce nel suo secondo comma le materieper le quali lo Stato ha competenza esclusiva, nel terzo le materieper le quali la competenza tra Stato e Regioni è di tipo concorrente,mentre il quarto comma stabilisce la competenza residuale delleRegioni su tutte le altre materie.

• Prima di questa legge di riforma costituzionale (l. cost. n. 3/2001) leRegioni a Statuto ordinario (quelle speciali già avevano poteriesclusivi) potevano esercitare il potere legislativo solo nelle materietassativamente indicate nell’art. 117 Cost. e soltanto nei limiti di unalegge-cornice statale ovvero dei principi fondamentali della materia(c.d. competenza concorrente).

• La legge 131-2003, (legge La Loggia), precisa che rimangono invigore le leggi dello Stato nelle materie in cui la competenza èpassata alle regioni, fino a che le stesse non legifererannosull'argomento; lo stesso vale per le materie su cui la competenza èpassata dalle regioni allo stato, per cui rimarranno in vigore le leggiregionali fino a diversa statuizione dello Stato.

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…..segue

• La nuova formulazione dell’articolo 117della Costituzione fa rientrare nellacompetenza esclusiva dello Stato ladeterminazione dei livelli essenziali delleprestazioni relative ai diritti sociali e civili;

• Rientra negli ambiti della legislazioneconcorrente la tutela della salute.

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Definizioni di Servizio Sanitario Nazionale• Legge n. 833/78:

“il SSN è costituito dal complesso delle funzioni, delle strutture, deiservizi e delle attività destinati alla promozione, al mantenimento edal recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazionesenza distinzione di condizioni individuali o sociali e secondomodalità che assicurino l’eguaglianza dei cittadini nei confronti delservizio…….”.

• D.Lgs. n. 502/92:“..complesso delle funzioni e delle attività assistenziali svolte daiservizi sanitari regionali, dagli enti e istituzioni di rilievo nazionale edallo Stato, volte a garantire la tutela della salute come dirittofondamentale dell'individuo ed interesse della collettività, nel rispettodella dignità e della libertà della persona umana”.

• D.Lgs. n. 229/99:“ ..complesso delle funzioni e delle attività assistenziali dei servizisanitari regionali e delle altre funzioni e attività svolte degli enti edistituzioni di rilievo nazionale”.

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Definizioni di Unità Sanitaria Locale• L. n. 833/78:

Complesso dei presidi, degli uffici, e dei servizi dei singoli comuni oassociati e delle comunità montane, i quali, in un ambito territorialedeterminato assolvono ai compiti del SSN.

• D. Lgs. n. 502/92:La Usl è azienda dotata di personalità giuridica pubblica, diautonomia organizzativa, patrimoniale, contabile, gestionale etecnica, fermo restando il diritto-dovere degli organi rappresentatividi esprimere il bisogno socio-sanitario delle comunità locali.

• D.Lgs. n. 229/99:In funzione del perseguimento dei loro fini istituzionali, le unitàsanitarie locali si costituiscono in aziende con personalità giuridicapubblica e autonomia imprenditoriale; la loro organizzazione ed ilfunzionamento sono disciplinati con atto aziendale di diritto privato,nel rispetto dei principi e criteri previsti da disposizioni regionali.

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