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Alberto F. De Toni Università degli Studi di Udine Liceo D’Azeglio - Aula Magna Torino 20 marzo 2012 Elementi fondanti e prospettive della riforma FSE per il futuro

Elementi fondanti e prospettive della riforma · Elementi fondanti e prospettive della riforma FSE per il futuro. 2 AGENDA Dentro il futuro della scuola ... di continuo e conduce

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Alberto F. De Toni Università degli Studi di Udine

Liceo D’Azeglio - Aula Magna

Torino – 20 marzo 2012

Elementi fondanti e prospettive della riforma

FSE per il futuro

2

AGENDA

Dentro il futuro della scuola

Conclusioni

Il contesto scolastico

I fondamentali per la scuola

Verso nuovi paradigmi educativi

L’impianto della riforma

I quesiti dell’Unione Europea

AVVICINAMENTO

AGGUATO

BALZO

IL FUTURO ARRIVA COME UN GATTO

3

LE COSE CHE POSSONO ACCADERE … ACCADONO SEMPRE PRIMA!

1865 Jules Verne, Libro Dalla Terra alla Luna

1902 George Méliès, film Viaggio sulla luna

20 LUGLIO 1969 Missione Apollo 11 “Fatto”

4

Giugno – 2000: J. C. Venter, F. Collins, Human Genome Project

“Fatto”

1992: Ridley, CIT&MIT

“Ci vorranno ancora 30 o 40 anni prima che si riesca a completare genoma umano”

1975: Bottenstein, MIT

“Ci vorranno più di 100 anni prima che possiamo decodificare l’intero genoma umano”

COME PER LA DECODIFICA DEL GENOMA UMANO

5

VERSO L’HOMO ZAPPIENS

7

Apprende

esplorando e

giocando.

Induce una

profonda

metamorfosi

nella scuola.

LA MAESTRIA EMERGE NELLA TEMPESTA

8

William Shakespeare (1564-1616)

Quando il mare era

calmo tutte le navi

mostravano uguale

maestria nel navigare.

NEL FIUME DEL CAMBIAMENTO: PANTA REI

Tutto scorre via e che

niente rimane immobile,

tanto che non potresti

entrare due volte nello

stesso fiume.

(A. Pasquinelli, I presocratici, 1976, p. 168)

Eraclito,

filosofo greco vissuto attorno al 500 a.C.

Se pensiamo di essere un battello a

vapore e di poter risalire il corso del

fiume ci inganniamo.

IN BATTELLO NEL FIUME DEL CAMBIAMENTO

(Waldrop M. M., Complessità, 2003, p. 533)

Siamo in realtà in una

canoa che discende la

corrente.

IN CANOA NEL FIUME DEL CAMBIAMENTO

(Waldrop M. Complessità, 2003, p. 533)

Ogni tanto possiamo

affondare un remo

nell’acqua e spingerci

da un vortice all’altro.

Il flusso dell’acqua varia

di continuo e conduce

sempre a nuove

complessità.

CARATTERISTICHE DEL CAMBIAMENTO

12

PRESENTE

Sfuggente Molteplice Instabile

PASS

ATO

Diverso Sempre più discontinuo

FUTU

RO

Complesso Sempre più

imprevedibile

Lontano Sempre più

vicino

Viviamo in tempi esponenziali

Viviamo in sistemi sempre più

interdipendenti

Viviamo in ambienti con risposte sempre

più amplificate

CONTESTO

CAMBIAMENTO

ACCELERATO

CAMBIAMENTO

INTERCONNESSO

CAMBIAMENTO

DISCONTINUO

Fonte: De Toni, Battistella,

Siagri, in corso di pubblicazione.

CORRERE DUE VOLTE PIU’ VELOCE

13

Ora, qui, per restare nello stesso posto, devi correre più velocemente che puoi. Se vuoi arrivare da qualche parte, devi correre due volte più veloce.

(Alice attraverso lo specchio – Lewis Carroll)

PER FRONTEGGIARE IL CAMBIAMENTO

14

PR

ESTA

ZIO

NI

PR

EVA

LEN

TI Resilienza

Flessibilità

Rapidità

Trend Segnali deboli Scenari

METODOLOGIE PREVALENTI

CAMBIAMENTO

ACCELERATO

CAMBIAMENTO

INTERCONNESSO

CAMBIAMENTO

DISCONTINUO

Fonte: De Toni, Battistella,

Siagri, in corso di pubblicazione.

COGLIERE I SEGNALI DEBOLI

CONTACT

Jodie Foster è un'astronoma, una donna di

scienza. Matthew McConaughey è un

teologo, un uomo di fede. Rappresentano

gli antipodi e si trovano ad essere

protagonisti dell'inizio del più grande

viaggio dell'umanità.

PRODUZIONE USA, 1997

GENERE Drammatico Fantascienza

DURATA 153 minuti

REGIA Robert Zemeckis

CAST

Jodie Foster

Matthew McConaughey

James Woods

Tom Skerritt

15

COSTRUIRE SCENARI

16

Il presente Estrapolazione Il futuro

Molteplici presenti Percorsi multipli Scenari

Mega trend

Segnali deboli

ANTICIPAZIONE

PREVISIONE

17

AGENDA

Dentro il futuro della scuola

Conclusioni

Il contesto scolastico

I fondamentali per la scuola

Verso nuovi paradigmi educativi

L’impianto della riforma

I quesiti dell’Unione Europea

18

DIVARI NELLA SCUOLA ITALIANA

RAPPORTO 2010 DELLA FONDAZIONE AGNELLI

19

DIVARI TERRITORIALI

20

DISPERSIONE

21

LE TRE E: EFFICACIA, EFFICIENZA, EQUITÀ

PASSATO, PRESENTE E FUTURO DEI GIOVANI

22

Passato scolorato:

crisi dei grandi racconti

Presente confuso:

politeismo dei valori

Futuro schiacciato:

sul presente, incerto e più povero

LA SFIDUCIA DEI DOCENTI

Fonte: ADI (Associazione Docenti Italiani) - 2011

LA SCUOLA NON È UNA MACCHINA NON BANALE

24 XXII ciclo di dottorato Università degli studi di Udine

• •

MACCHINE BANALI MACCHINE NON BANALI

Stesso input stesso output Stesso input di prima, non

necessariamente stesso output

Determinate sinteticamente Determinate sinteticamente

Indipendenti dalla storia Dipendenti dalla storia

Determinabili analiticamente Indeterminabili analiticamente

Prevedibili Imprevedibili

H.V. Foerster

25

AGENDA

Dentro il futuro della scuola

Conclusioni

Il contesto scolastico

I fondamentali per la scuola

Verso nuovi paradigmi educativi

L’impianto della riforma

I quesiti dell’Unione Europea

L’IMPIANTO DELLA RIFORMA

26

La nuova identità come “scuole dell’innovazione”

Superamento della gerarchia dei saperi

Centralità dello studente che apprende

L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze

L’integrazione disciplinare

Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale

Altre innovazioni

IL NUOVO LOGO DEI TECNICI E PROFESSIONALI

Vieni a vedere dove nasce il futuro

L’IMPIANTO DELLA RIFORMA

28

La nuova identità come “scuole dell’innovazione”

Superamento della gerarchia dei saperi

Centralità dello studente che apprende

L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze

L’integrazione disciplinare

Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale

Altre innovazioni

LE DISCIPLINE NON SONO IN GERARCHIA MA IN RETE

29

Per studiare le particelle elementari – i protoni, gli elettroni – serve la fisica.

Le scienze sono interconnesse in una logica di emergenza dal basso, per cui

dove termina la comprensione di una disciplina inizia la comprensione di

un’altra. Non sono posizionate secondo una piramide gerarchica, ma si

presentano come un sistema a rete, con nodi e relazioni multiple.

Per studiare ciò che emerge dalle particelle elementari – gli atomi e le molecole

– serve la chimica.

Per studiare ciò che emerge dalle molecole – le bio-molecole – serve la

biologia.

Per studiare ciò che emerge dalle biomolecole – tessuti e organi – serve la

medicina.

Per studiare ciò che emerge dai tessuti cerebrali – la coscienza individuale –

serve la psicologia, la pedagogia, l’antropologia.

Per studiare ciò che emerge dalla coscienza individuale – la coscienza

collettiva sociale – serve la sociologia, la filosofia, l’economia ecc.

L’IMPIANTO DELLA RIFORMA

30

La nuova identità come “scuole dell’innovazione”

Superamento della gerarchia dei saperi

Centralità dello studente che apprende

L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze

L’integrazione disciplinare

Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale

Altre innovazioni

LEARNER CENTRED EDUCATION

Policy framework for

improving the quality

of teaching and learning

31 Fonte: EFA, Global Monitoring Report 2005, pag. 143

L’IMPIANTO DELLA RIFORMA

32

La nuova identità come “scuole dell’innovazione”

Superamento della gerarchia dei saperi

Centralità dello studente che apprende

L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze

L’integrazione disciplinare

Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale

Altre innovazioni

ESSERE IN POTENZA ED ESSERE IN ATTO

33

La conoscenza è competenza in potenza,

la competenza è conoscenza in atto.

Aristotele

(384 – 322 a.C.)

Il pulcino è un gallo in potenza,

il gallo è un pulcino in atto.

Fonte: A. F. De Toni (Quanto vale Gerusalemme?, Annali, 2011)

DA POTENZA AD ATTO: IL MIRACOLO DELLA LETTERA …

34

Paese Italia

Anno 1984

Durata 107 min - 125 min (versione

integrale)

Genere commedia

Regia Massimo Troisi, Roberto

Benigni

Interpretii e personaggi

• Massimo Troisi: Mario

• Roberto Benigni: Saverio

• Amanda Sandrelli: Pia

• Carlo Monni: Vitellozzo

• Paolo Bonacelli: Leonardo da Vinci

• Peter Boom: Predicatore

L’IMPIANTO DELLA RIFORMA

35

La nuova identità come “scuole dell’innovazione”

Superamento della gerarchia dei saperi

Centralità dello studente che apprende

L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze

L’integrazione disciplinare

Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale

Altre innovazioni

PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELL’NTEGRAZIONE

36

Passato:

Nessuna integrazione disciplinare

Presente:

Integrazione delle scienze

Futuro:

Integrazione delle discipline

L’IMPIANTO DELLA RIFORMA

37

La nuova identità come “scuole dell’innovazione”

Superamento della gerarchia dei saperi

Centralità dello studente che apprende

L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze

L’integrazione disciplinare

Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale

Altre innovazioni

EPISTEMOLOGIA DEL LABORATORIO

Si portino poi gli studenti in laboratorio e si

facciano lavorare con gli strumenti di misura; si

facciano eseguire a ciascuno di essi le vere e

proprie esperienze della fisica. È questa una forma

di didattica insostituibile e non la si può leggere sul

libro.

38 G. Toraldo di Francia, L’indagine del mondo fisico, Einaudi, Torino, 1976, pp. 9-10

Non s’insisterà mai abbastanza sul fatto che

l’homo sapiens è tale perché è anche homo faber

e viceversa. S’insegni ai ragazzi a lavorare sul

serio e a lungo con le mani; è una prima,

fondamentale forma di sperimentazione fisica.

L’IMPIANTO DELLA RIFORMA

39

La nuova identità come “scuole dell’innovazione”

Superamento della gerarchia dei saperi

Centralità dello studente che apprende

L’assunzione del nuovo paradigma delle competenze

L’integrazione disciplinare

Lo sviluppo di una nuova didattica laboratoriale

Altre innovazioni

ALTRE INNOVAZIONI

40

presenza di opzioni con quote di flessibilità fino al 35% nei

tecnici e 40% nei professionali

partnership formativa con le imprese e il mondo del lavoro

(stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro)

insegnamento in lingua inglese di una disciplina tecnica

quinto anno orientativo al post-secondario

esami di Stato finali con presenza di esperti esterni nelle

commissioni

istituzione dei Dipartimenti

istituzione del Comitato Tecnico-Scientifico

istituzione dell’Ufficio Tecnico

riduzione indirizzi (11 istruzione tecnica e 6 istruzione

professionale) con presenza di articolazioni

LA NUOVA SECONDARIA NELL’AMBITO DEL SECONDO CICLO

SISTEMA DI ISTRUZIONE

SECONDARIA SUPERIORE

SISTEMA DI ISTRUZIONE E

FORMAZIONE PROFESSIONALE

6

LICEI

11

ISTITUTI

TECNICI

6

ISTITUTI

PROFES-

SIONALI

21

PERCORSI

TRIENNALI

21

PERCORSI

QUADRIENNALI

Diploma

di

istruzione

liceale

Diploma

di

istruzione

tecnica

Diploma

di

istruzione

profes-

sionale

Qualifica

di

operatore

professionale

Diploma

professionale

di

tecnico

42

AGENDA

Dentro il futuro della scuola

Conclusioni

Il contesto scolastico

I fondamentali per la scuola

Verso nuovi paradigmi educativi

L’impianto della riforma

I quesiti dell’Unione Europea

CAMBIARE I PARADIGMI DELLA SCUOLA

43

Ken Robinson (1950)

Professor of Arts Education

at the University of Warwick

RIFLESSIONI DI KEN ROBINSON

44

La scuola è una istruzione anestetizzata: i disturbi

dell’attenzione come peste moderna (demotivazione).

La creatività dell’individuo nel tempo viene sempre più

conculcata: c’e’ una risposta sola che si trova alla fine

del libro.

Copiare significa imbrogliare, fuori della scuola si

chiama collaborazione. Impedire l’apprendimento in

gruppo è una azione di disgiunzione della persona

rispetto alla sua situazione naturale.

SCUOLA BASATA SUL MODELLO INDUSTRIALE

45

Modello industriale tradizionale

(mass production)

• parcellizzazione del lavoro (discipline)

• adozione di standard nella logica one

best way (metodologie e percorsi

didattici uguali per tutti)

• produzione a lotti (le classi )

46

Modello industriale avanzato

(mass customization):

• allargamento e arricchimento del lavoro

(integrazione disciplinare)

• superamento degli standard nella logica

del miglioramento continuo (metodologie

innovative e percorsi didattici differenziati di

recupero e di eccellenza)

• produzione a lotto unico (progressione

personale con superamento della classe)

EVOLUZIONE DEI MODELLI INDUSTRIALI

CREARE CONTESTI PER L’EMERSIONE DEI TALENTI

47

Le risorse umane sono come le risorse

naturali; giacciono spesso in profondità.

Devi andare a cercarle. Non si presentano in

superficie. Bisogna creare le condizioni per

permettere ad esse di manifestarsi.

E ci si può immaginare che è l'educazione il

contesto dove ciò accade.

Fonte: Ken Robinson

COME MOTIVARE GLI STUDENTI …

48

Paese Italia

Anno 1984

Durata 107 min - 125 min (versione

integrale)

Genere commedia

Regia Massimo Troisi, Roberto

Benigni

Interpretii e personaggi

• Massimo Troisi: Mario

• Roberto Benigni: Saverio

• Amanda Sandrelli: Pia

• Carlo Monni: Vitellozzo

• Paolo Bonacelli: Leonardo da Vinci

• Peter Boom: Predicatore

RICORDATI CHE DEVI … STUDIARE

HOLE IN THE WALL EXPERIMENT

49

Professor of Educational

Technology at Newcastle

University

Sugata Mitra (1952)

L’esperimento del buco nel muro …

L’APPRENDIMENTO E’ UN FENOMENO EMERGENTE

50

51

SELF - ORGANIZING LEARNING ENVIROMENTS (SOLE)

SOLE Ambienti di

apprendimento

auto-organizzato

SCUOLE COME LEARNING ORGANIZATION

52

Le persone imparano

finché vivono,

le organizzazioni vivono

finché imparano.

VITA

APPRENDIMENTO

IKUJIRO NONAKA

Professore alla Berkeley University e professore emerito di International Business Strategy alla Hitotsubashi (Graduate school of International Corporate Strategy) (1935)

ORGANIZATIONAL KNOWLEDGE CONVERSION

Fonte: I. Nonaka, 1991

Ontological

dimension

Epistemological

dimension

Individual Group Organization Inter-organization

Knowledge level

Explicit

knowledge

Tacit

knowledge

Combination Internalization

Socialization Externalization

LA SPIRALE DI CREAZIONE DELLA CONOSCENZA

SOCIALIZATION EXTERNALIZATION

INTERNALIZATION COMBINATION

Tacit Knowledge

Tacit

K

no

wle

dg

e

Tac

it

Kn

ow

led

ge

Exp

licit

Kn

ow

led

ge

E

xp

licit

Kn

ow

led

ge

Explicit Knowledge

Explicit Knowledge

Tacit Knowledge

Fonte: I. Nonaka e Tacheuchi, 1994

E

I I

E

G

I

I I

I

I

E

O

G G

G G

E

I

I=Individual

G=Group

O=Organization

E=Environment

CHOO CHUN WEI

Professore alla Facoltà di Information Studies all’Università di Toronto e visiting professor all’Università di Amsterdam.

KNOWLEDGE CREATING

SENSE MAKING

DECISION MAKING

Signal from the environment

Shared Meaning and Purpose Shared Meaning and Purpose

New capabilities

and Innovation External

Knowledge

Goal-Directed

Adaptative

Behavior

Beliefs

Enactments Interpretations

Cultural

Knowledge

Tacit

Knowledge

Explicit

Knowledge

Preferences

Routines Rules

Fonte: Chun Wei Choo, 1998

1

2 3

ORGANIZATIONAL KNOWING CYCLE

L’AUTO-ORGANIZZAZIONE NELLE SCUOLE

58

L’auto-organizzazione,

in tutta la sua infinita

varietà, è la

prospettiva più

affascinante per le

scuole.

L’AUTO-ORGANIZZAZIONE PUO’ STUPIRE

59

Se dici alla gente

dove andare, ma

non gli dici come,

sarai stupito da

cosa succede.

Generale

George Smith Patton

(1885-1945)

A PROPOSITO DI ORGANIGRAMMI …

61

AGENDA

Dentro il futuro della scuola

Conclusioni

Il contesto scolastico

I fondamentali per la scuola

Verso nuovi paradigmi educativi

L’impianto della riforma

I quesiti dell’Unione Europea

Le 8 questioni poste dalla Commissione UE(1/3)

1. Come organizzare le scuole in modo che possano fornire a tutti gli studenti la serie completa delle competenze di base?

2. Come possono le scuole fornire ai giovani le competenze e la motivazione necessarie a rendere l'apprendimento un'attività perma-nente?

63

3. Come possono i sistemi scolastici contribuire ad appoggiare la crescita economica sostenibile a lungo termine in Europa?

4. Come possono i sistemi scolastici soddisfare in modo ottimale la necessità di fornire equità, di tener conto delle diversità culturali e di ridurre l'abbandono scolastico?

5. Se le scuole devono soddisfare le esigenze educative di ogni singolo alunno, come si può agire a livello dei programmi, dell'organizzazione scolastica e del ruolo degli insegnanti?

Le 8 questioni poste dalla Commissione UE (2/3)

6. Come possono le comunità scolastiche aiutare i giovani a diventare cittadini responsabili, in armonia con valori fondamentali quali la pace e la tolleranza di fronte alle diversità?

7. Come fornire al personale scolastico formazione e sostegno per affrontare i problemi che si presentano?

8. Come possono le comunità scolastiche ricevere la guida e la motivazione necessarie per avere successo? Come possono acquisire la facoltà di evolvere per poter affrontare i cambiamenti a livello delle esigenze e delle domande?

Le 8 questioni poste dalla Commissione UE (3/3)

65

AGENDA

Dentro il futuro della scuola

Conclusioni

Il contesto scolastico

I fondamentali per la scuola

Verso nuovi paradigmi educativi

L’impianto della riforma

I quesiti dell’Unione Europea

I FONDAMENTALI DEL BASKET

66

1 Palleggio

2 Passaggio

3 Tiro

4 Terzo tempo

5 Schiacciata

6 Alley-oop

7 Rimbalzo

8 Tap-in

9 Tap-out

10 Stoppata

11 Blocco

12 Pick & Roll

13 Scarico

14 Taglio

FATTORI DISCRIMINATI Di SUCCESSO DELLE SCUOLE

67

RISULTATI DELLA RICERCA OCSE-PISA

68 XXII ciclo di dottorato Università degli studi di Udine

25 fattori che influenzano le prestazioni degli studenti

System/Schools Resources Classes

1. Educational standards

2. School autonomy

3. Institutional

differentiation

4. Public/private school

5. School size

6. School admittance

policy

1. Number of qualified

teachers

2. Physical

infrastructures

3. Learning time

4. ICTs

5. Curriculum

1. Size

2. Discipline

3. Student

support

4. Pedagogy

Teachers Students Parents

1. salary and working

conditions

2. Motivation

3. Education/ development

4. Teachers assessment

1. Motivation

2. Sense of belonging

3. Students

assessment

4. Students-teachers

relations

1. Expectations

2. Involvement

Fonte: Bernard Hugonnier, Pisa and the performance of educational systems, in “Ricercazione” 1 (2009)

I 7 FATTORI PIU’ DISCRIMINANTI

69 XXII ciclo di dottorato Università degli studi di Udine

System/Schools Resources Classes

1. Educational standards

2. School autonomy

3. Institutional

differentiation

4. Public/private school

5. School size

6. School admittance

policy

1. Number of qualified

teachers

2. Physical

infrastructures

3. Learning time

4. ICTs

5. Curriculum

1. Size

2. Discipline

3. Student

support

4. Pedagogy

Teachers Students Parents

1. salary and working

conditions

2. Motivation

3. Education/ development

4. Teachers assessment

1. Motivation

2. Sense of belonging

3. Students

assessment

4. Students-teachers

relations

1. Expectations

2. Involvement

Fonte: Bernard Hugonnier, Pisa and the performance of educational systems, in “Ricercazione” 1 (2009)

OBIETTIVI SU CUI PUNTARE

70 XXII ciclo di dottorato Università degli studi di Udine

70

1. Educational standards

2. School autonomy

3. Institutional differentiation

4. Learning time

5. Discipline

6. Student support

7. Students-teachers relations

Curricolo e

organizzazione

Ambiente

educativo di

apprendimento

1. L’IMPORTANZA DELLA RELAZIONE DOCENTE ALLIEVO

71

Nessun bambino

è perduto se ha

un insegnante

che crede in lui. Bernhard Bueb (1938) filosofo, teologo e pedagogo tedesco.

Giotto e Cimabue

Verba movent, exempla trahunt

(Le parole incitano, gli esempi trascinano)

QUANDO IL DISCEPOLO È PRONTO, IL MAESTRO ARRIVA

2. PROGRESSIONE E SOSTEGNO PERSONALE

73

Permangono diversità:

• socio-economiche

• personali

• etniche

• di genere

INVARIANZA DELL’INTELLIGENZA

74

L’intelligenza è distribuita in modo invariante

rispetto alle diversità

Partita a scacchi,

Van Leyden Lucas

- 1510 ca.

(Berlino,

Gemaeldegalerie)

75

STRANIERO IN CLASSE

IL PROFESSORE …

Insegnare è al contempo

un privilegio – grazie al

rapporto costante con

soggetti liberi – e una

pesante responsabilità,

perché la nostra

influenza può cambiare

delle vite.

3. PRIVILEGIO E RESPONSABILITÀ DELL’INSEGNANTE

Marcel Hénaff filosofo e antropologo,

Università di San Diego

LA PECULIARITÀ DEGLI INSEGNANTI

77

MAGISTRI SINT INSIGNES

Gli insegnanti siano insigni

MAGIS

Di più

I DOCENTI COME IL SIGNOR WOLF …

78

Titolo

originale

Pulp Fiction

Lingua

originale

inglese

Paese USA

Anno 1994

Durata 154 min

Genere thriller, humor nero, azione,

drammatico, gangster movie

Regia Quentin Tarantino

Interpreti e personaggi

• John Travolta: Vincent Vega

• Samuel L. Jackson: Jules Winnfield

• Tim Roth: Zucchino

• Uma Thurman: Mia Wallace

• Harvey Keitel: Sig. Wolf

4. COSTRUIRE LINGUAGGI E CONTESTI COMUNI

Totò, Peppino e ... la

malafemmina I fratelli Totò e Peppino alla ricerca a Milano

del figlio della sorella …

PRODUZIONE Italia, 1956

GENERE Commedia

DURATA 105 minuti

REGIA Camillo Mastrocinque

CAST

Totò, Peppino De Filippo,

Dorian Gray, Teddy Reno,

Nino Manfredi

« Il miglior modo per imparare è fare, chiedere e fare.

Il modo migliore per insegnare è quello di sollevare inter-rogativi negli studenti e poi fare.

Non predicare fatti, ma stimolare atti »

Paul Richard Halmos

(1916 – 2006)

matematico e statistico

ungherese

5. INQUIRE BASED EDUCATION

3. Sperimentazioni 4. Comunicazione e conclusioni

INQUIRE BASED SCIENCE EDUCATION: FASI

6. INVERSTIGARE GIOCANDO: LEARNING BY GAME

7. L’INTEGRAZIONE DISCIPLINARE

83

Via via che la scienza si sviluppa, diventa

sempre più difficile averne una visione

complessiva; si cerca allora di dividerla in

tanti pezzi e di accontentarsi di un pezzo

solo; in una parola, ci si specializza.

Continuare in questa direzione sarebbe di

grave ostacolo ai progressi della scienza.

Lo abbiamo già detto: sono le connessioni

inattese tra i diversi domini scientifici che

rendono possibili tali progressi.

Specializzarsi troppo significa precludersi la

possibilità di stabilire tali connessioni .

J.H. Poincarè

(1854-1912)

(Scienza e Metodo,

1908)

Le connessioni inattese

84

8. UTILIZZO APPROPRIATO DELLA TECNOLOGIA

85

9. COSTRUIRE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO

SELF - ORGANIZING LEARNING ENVIROMENTS (SOLE)

CHUSI SI MUORE: 2° PRINCIPIO DELLA TERMODINAMICA

86

Sistemi termodinamicamente chiusi: aumentano il disordine (entropia) muoiono

Sistemi termodinamicamente aperti: costruzione di ordine vivono ed evolvono scambiando energia e materia con

l’ambiente

10. AUTO-ORGANIZZAZIONE, RETI DI SCUOLE E POLI FORMATIVI

SISTER ACT

Involontaria testimone di un omicidio compiuto

dal boss suo ex-amante, Deloris, cantante nei

night club, denuncia il crimine a un poliziotto

che, per proteggerla, la nasconde in un

convento travestita da suora.

PRODUZIONE USA, 1992

GENERE Commedia

DURATA 102 minuti

REGIA Emile Ardolino

CAST Whoopi Goldberg, Maggie

Smith and Kathy Najimy

11. COSTRUIRE UN GRUPPO DI DOCENTI PER ELABORARE

UN PROGETTO EDUCATIVO

12. APPRENDIMENTO IN GRUPPO PEER TO PEER: GLI

STUDENTI IMPARANO AD ESSERE UNA SQUADRA

88

Julio Velasco (1952)

GLI SCHIACCIATORI NON PARLANO DELL’ALZATA, LA RISOLVONO

89

AGENDA

Dentro il futuro della scuola

Conclusioni

Il contesto scolastico

I fondamentali per la scuola

Verso nuovi paradigmi educativi

L’impianto della riforma

I quesiti dell’Unione Europea

CASTEL DI SANGRO: ISTITUTO PATINI - LIBERATORE

90

15 marzo 2012

IN CONCLUSIONE …

93

94

RISPONDE SHAKESPEARE

Ogni cosa è pronta,

se anche i nostri

cuori lo sono. (Shakespeare,1564-1616)

Prof. Alberto F. De Toni [email protected] www.diegm.uniud.it/detoni

CONTATTI

95

PER APPROFONDIMENTI SULLA COMPLESSITÀ

… Ai saggi

che sanno vivere

all’orlo del caos.

Dedicato…

2005

96

PER APPROFONDIMENTI SUL MANAGEMENT

COMPLESSO

… Ai visionari

che si realizzano

nel creare.

Dedicato…

2010

97

PER APPROFONDIMENTI SULL’AUTO-ORGANIZZAZIONE

Dedicato …

… Agli uomini

che accolgono

l’emergenza del

divenire.

98

2011

PER APPROFONDIMENTI SULLA GESTIONE DELLA CONOSCENZA

99

… Alle persone che

generano valore

mettendo in atto

la conoscenza.

Dedicato…

2012