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Emergenze e centralioperative dei VV.F.
Il C.N.VV.F.Struttura Centrale e Territoriale
RELATORE
Ing. Luciano Cadoni
Dirigente Area Nucleare Direzione Centrale per la Difesa Civile e le Politiche
di Protezione Civile
CORSO PER FUNZIONARI DI
TURNO E COLLEGAMENTO E ASSISTENTE OPERATORE DI
SALA
I RISCHI PER L’UOMO E L’AMBIENTE
NATURALI ANTROPICI
• Terremoti;
• Alluvioni;
• Attività
vulcaniche;
• Uragani;
• Incendi
boschivi
CONVENZIONALI NON CONVENZIONALI
• Incidenti, incendi ed
esplosioni;
• Dissesti e crolli;
• Rilasci di sostanze
pericolose (tossiche,
nocive, radioattive,
cancerogene,
esplosive, ecc.)
N.B.C.R. ( C.B.R.N.)
• Nucleare,
• Biologico;
• Chimico;
• Radiologico.
SPETTRO NBCR PERICOLI/MINACCE
NATURALI ANTROPICI
ARMI
NBCR
Radiazioni di fondo
Sorgenti a bassa attività
Reattori nucleari
ARMI NUCLEARI
ATTACCHI CON
RDD
Malattie Endemiche
Gravi pandemie
Industrie biochimiche
ARMI
B
ATTACCHI
Risorse naturali
Inquinamento ambientale
Industrie chimiche e petrolchimiche
ARMI
C
ATTACCHI
RILASCI ACCIDENTALI, COLLATERALI O DELIBERATI
LA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN ITALIA?
SERVIZI DI
SOCCORSO
ORDINARI
(SAN-VV.F.)
EMERGENZE DI
PROT. CIVILE SITUAZIONI DI
CRISI DI
DIFESA CIVILE
LIVELLI DI COMPETENZE DIVERSIFICATI E STABILITI DALLE LEGGI
Le sale operative del 115
• Centrali operative funzionanti 24 ore su 24, ricevono tutte le chiamate fatte al numero di emergenza 115 da tutto il territorio della Provincia e viene gestita da 2 o più operatori. • Due o più linee telefoniche "115" in entrata, tutte registrate, più alcune linee registrate in uscita per le comunicazioni di servizio e gestione interventi con le altre realtà coinvolte nel soccorso tecnico urgente e linee telefoniche dirette con le altre sale operative (118, 112, 113, Polizia Municipale ecc.).• Si raccolgono le informazioni e le esigenze d'intervento e di conseguenza si allertano e si coordinano le unità operative disponibili. • Le comunicazioni via telefono e via radio vengono automaticamente registrate ed i dati degli interventi vengono inseriti nel computer dagli operatori. • Le comunicazioni telefoniche e quelle radio vengono riassunte successivamente in un rapporto, compresi i movimenti degli automezzi. • A disposizione degli operatori software specifici per agevolare le unità sul luogo dell’intervento. • Le centrali hanno inoltre a disposizione un collegamento diretto con il C.O.N. del Viminale a Roma.
COME AVVIENE LA GESTIONE DELL’INTERVENTO A LIVELLO NAZIONALE?
Centro Operativo Nazionale dei VV.F. (CON)
Sala gestione crisi,
con dotazioni
informatiche e
telefoniche;
Sala del responsabile
del centro;
Uffici dei funzionari di
turno;
Sala operatori radio e
informatici;
Sala regia e server;
Servizi di supporto.
La definizione di Difesa Civile è condivisa a livello internazionale
La quasi totalità dei Paesi Nato e UE hanno le stesseAutorità di riferimento per quel che attieneDifesa Civile e Protezione Civile mentre attualmente in Italiala situazione è più complessa!
Protezione CivileDifesa Civile
Attiene alla salvaguardia, al
soccorso, all’assistenza della
popolazione e alla tutela e al
recupero dei beni
a fronte di calamità
naturali/antropiche
Sistema aperto, oggetto
di decentramento
Attiene alla sicurezza dello
Stato e alla sopravvivenza
delle Istituzioni democratiche,
comprendendo tutte le
situazioni emergenziali che
derivano da atti definibili
“di aggressione alla nazione”
Sistema protetto,
sottratto al
decentramento
Presidio Operativo
di Loiri
Area di
ammassamento
(soccorritori risorse,
nazionali e internazionali)
SALA OPERATIVA
REGIONALE/CORc/o Cagliari
COPc/o Olbia Tempio
CFVA – Ente Foreste
ATTIVITA’ A.I.B.
DICOMACc/o Olbia
COAU
Gesti
on
e r
iso
rse
asseg
nate
SSI - CFC
COS
Posto di Comando
Avanzato
CFVA-VVF-118 -Comune
ATTIVITA’ DI P.C.
DPC
MIC/FOCAL POINTS FIRE 5MIC/FOCAL POINTS FIRE 5
COCdi Loiri
Funzioni di
supporto
COMc/o provincia di Olbia
Funzioni di supporto
CCSc/o Sassari
Sala operativa
comando VVF
PIANO NAZIONALE DI DIFESA DA ATTACCHI TERRORISTICI DI TIPO NBCR
• Il documento costituisce una direttiva (supporto) per le
pianificazioni discendenti e/o di settore di tutte le
Amministrazioni, delle loro dipendenze periferiche e per le
pianificazioni provinciali redatte dai Prefetti
• Il Prefetto, per lo svolgimento delle attività di Difesa Civile, si
avvale del Comitato Provinciale di Difesa Civile (CPDC) e
redige i Piani Provinciali di Difesa Civile
• Comprende tutte le componenti del soccorso e tutti gli altri Enti
che operano sul territorio in relazione alle specifiche necessità
• Il Prefetto, sulla base delle necessità del momento, può
convocare il Comitato anche in forma ristretta.
Dal paragrafo “La sicurezza generale” (The Security Environment)La proliferazione di armi nucleari, e di altre armi di distruzione di massa,……minaccia conseguenze incalcolabili per la stabilità e la prosperità globali. Nel corso della prossima decade, la proliferazione sarà molto accentuata in alcune delle regioni del
mondo più instabili.
Il terrorismo costituisce una minaccia diretta alla sicurezza deicittadini dei paesi della NATO,….. Gruppi estremisti continuanoa diffondersi verso, e dentro, aree di importanza strategica perl’Alleanza. Anche la moderna tecnologia incrementa la minacciaed il potenziale impatto di attacchi terroristici, in particolare seil terrorismo dovesse acquisire capacità nucleari, chimiche,biologiche o radiologiche.
Attualità del rischio NBCR nel
nuovo concetto strategico
della NATO (Lisbona 2010)
Rischio Effetto LetalitàRapidità di
effetto
RilevazioneProtezione
individualeSensoriale Strumentale
N
Di norma stocastico, certo per dosi molto elevate
Anche molto elevata per incidenti
gravi
Di norma differito, immediato,per
dosi molto elevate
Impossibile Piuttosto facile Difficile per fall-out esteso e persistente
B
Certo o stocastico secondo l’gente e le condizioni di contatto
Anche molto elevata
Non immediato Impossibile Piuttosto difficile Possibile in area limitata
C
Certo o stocastico, secondo la sostanza
e la dose
Anche elevata
Immediato o differito
Possibile in certi casi (olfatto)
Possibile Possibile per tempo limitato e
personale addestrato
R
Di norma stocastico Di norma non elevata
Non immediato Impossibile Piuttosto facile Possibile in area e per tempo
limitato, più facile per radiazioni α e
β
ECerto Anche
elevataImmediato Possibile in certi
casi (olfatto)Possibile solo per gas Impossibile
nell’area di impatto
PROBLEMATICHE PRINCIPALI DEGLI SCENARI NBCR
Il ruolo ed il modello organizzativo del Corpo Nazionale
dei Vigili del Fuoco
Il ruolo del C.N.VV.F. nel campo del contrasto ai rischi
convenzionali o non, è stabilito dalle norme vigenti ed in
particolare dal D. Lgs. 139/2006:
Art. 24 comma 2 - Interventi di soccorso pubblico. Sono
compresi tra gli interventi di soccorso pubblico 4 l’opera di
contrasto dei rischi derivanti dall’impiego dell’energia nucleare
e dall’uso di sostanze batteriologiche, chimiche e radiologiche.
Art. 24 comma 5 – Il Corpo nazionale, nell’ambito delle proprie
competenze istituzionali in materia di difesa civile..
fronteggia4.i rischi non convenzionali derivanti da eventuali
atti criminosi compiuti in danno di persone o beni, con l’uso di
armi nucleari, batteriologiche, chimiche e radiologiche.
AREA VERDE
DIVIETO DI ACCESSO presidiato dalle Forze dell'Ordine
DIVIETO DI ACCESSO AREA ESTERNA
presidiato dalle Forze dell'Ordine AREA ESTERNA
AREA TIEPID A AREA CALD A UNICO ACCESSO
per solo NUCLEO VF DI CONTATTO ed altri operatori sanitari PRO TETTI AREA ESTERN A
118
area decontaminazione 118
ACCESSO DECONTAM INAZIONE presidiato dalle Forze dell'O rdine AREA FREDD A AREA FREDD A
AUTORITA’ - STAM PA
A livello provinciale il
coordinamento delle attività
compete al Prefetto che
nomina un Direttore tecnico
dei soccorsi (DTS) ed un
Direttore dei soccorsi
sanitari (DSS).
L’intervento operativo di
contatto rientra
prioritariamente nella
competenza dei Vigili del
Fuoco (art. 24 D.L.vo n.
139/2006), eventualmente
coadiuvati dalle Forze
dell’Ordine, dalle Forze
Armate e dai Corpi Armati
dello Stato.
L’intervento in area contaminata
1. Primo intervento della
SQUADRA BASE;
2. Coinvolgimento del NUCLEO
PROVINCIALE NBCR;
3. Per interventi complessi,
coinvolgimento del NUCLEO
REGIONALE NBCR;
4. Per interventi di particolare
complessità, coinvolgimento
anche del NUCLEO
REGIONALE AVANZATO o di
parte di esso, che potrà
intervenire anche a mezzo
Elicottero VVF.
Il modello organizzativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
L’individuazione delle aree contaminate e loro delimitazione
La zonizzazione è il primo obiettivo del Direttore Tecnico dei Soccorsi.
• Zona rossa (calda) contaminata, accessibile solo ai Vigili del Fuoco;
• Zona arancione (tiepida) dove effettuare la decontaminazione;
• Zona gialla (fredda) dove prestare il soccorso sanitario, posizionare i Posti di
Comando e gli operatori in attesa;
• Zona verde (operativa riservata) dove far sostare i rinforzi e la logistica.
La zonizzazione, seppur speditiva, costituisce la base per le operazioni di soccorso.
- Autorità, Media- Area attesa di 2° livello
SCHEMA DI RIFERIMENTO ZONE
- Nessuno(area interdettaper pericolo incombente)
- Posto di comando- VF protez. ordin.- Sanitari protez.ordin.- Supporto- Attesa 1° livello
- Decontaminazione- VF protetti NBC- Sanitari protetti NBC- Supporto/Backup
- Solo SquadreSOCCORRITORI Completamente protette
VEN
TO
PostoComando - Non Pericoloso
- Operativo
- Potenzialmente
Pericoloso
- Operativo
- Pericoloso
- Operativo
- Pericoloso- Non operativo
(non accessibile)
- Non pericoloso
- Non operativo
DECON
PIANI PROVINCIALI DI DIFESA CIVILE
COMPITI DEI VIGILI DEL FUOCO
ACCEDERE ALL’AREA (CALDA) INTERESSATA DALL’EVENTO CON IDONEO EQUIPAGGIAMENTO PROTETTIVO
SOCCORRERE LE VITTIME E PORTARLE NELLA “ZONA FREDDA”, AL DI FUORI DELL’AREA DI PERICOLO
COMPITI DEI VIGILI DEL FUOCO
EFFETTUARE MISURE E VALUTAZIONI E DELIMITARE DI CONSEGUENZA LE AREE PERICOLOSE
EFFETTUARE LE OPERAZIONI TECNICHE URGENTI (ESTINZIONE INCENDI, CONTENIMENTO SOSTANZE
PERICOLOSE, ECC…) NELLE AREE A RISCHIO
DECONTAMINARE I SOCCORRITORI CHE ESCONO DALLE AREE A RISCHIO E (SE OCCORRE) PRIMA DECONTAMINAZIONE
DELLE VITTIME
COMPITI DEI VIGILI DEL FUOCO
COMPITI DELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA
ALLESTIRE UN’AREA DI TRIAGE NELLA ZONA FREDDA DOVE RICEVERE, VALUTARE E DARE I PRIMI SOCCORSI ALLE VITTIME
PRESTARE I SOCCORSI URGENTI ALLE VITTIME, DECONTAMINARLE E SMISTARLE AI PRESIDI OSPEDALIERI
EFFETTUARE VALUTAZIONI INERENTI LA SALUTE E LA SICUREZZA SANITARIA DELLA POPOLAZIONE
COMPITI DELLE FORZE DELL’ORDINE
• Interdire l’accesso alle aree a rischio (calda, tiepida e fredda) delimitate secondo le indicazioni dei Vigili del fuoco; costituire cancelli di accesso;
• Collaborare alle operazioni di salvataggio da compiere nella zona tiepida, su indicazione dei VV.F., soltanto se provvisti di adeguati equipaggiamenti di protezione individuale
• Disciplinare gli accessi dei soccorsi alle zone delimitate, garantendo la viabilità.
ESEMPIO DI GESTIONE DELLE CONSEGUENZE DI UN ATTACCO CON UN RADIOLOGICAL DISPERSAL DEVICE
(RDD) AD UNA GRANDE CITTA’
INSEGNAMENTI DELL’ESERCITAZIONE INTERNAZIONALE “CMX 2012” - “NEAPOLIS 2012”
NOVEMBRE 2012
SCENARIO ESERCITATO: l’esplosione ha causato una grave contaminazione radiologica della città,
oltre a n. 11 deceduti, 31 feriti gravi ed oltre 150.000 persone esposte a contaminazione.
The explosion occurs on E+1 at 08.45 local time.Winds off the Eastern Quadrant (ENE) 3-5 m/s. Partly cloudy 50%.
Air temperature 7-16 C. Air humidity of 60-70 %.
The radioactive cloud will reach JFC HQ NP in Bagnoli (Naples).
HQ
• All’interno del container con l’RDD era presente un carico misto,comprendente motocicli, computer, combustibile, materiale plastico inimballaggio. L’idea era quella di produrre un incendio con temperatureintorno ai 1000 gradi.All’interno dei serbatoi delle moto insieme con la benzina e 10 Kg. di TNTsono presenti 1 Kg di 60 Co e 4 kg di 137 Cs .L’innesco dell’esplosivo è garantito da due telefoni cellulari collegati allebatterie delle moto.
• Le scelte tecniche di tutela della salute pubblica sono state sia quelladell’evacuazione della zona maggiormente contaminata che quelladel riparo al chiuso con la riserva di valutare, con il trascorrere del tempo,la necessità di estendere la zona di evacuazione; nel contempo si sonoorganizzate le aree di decontaminazione della popolazione colpita.
SCENARIO ESERCITATO dettagli dell’evento
Harbour area Evacuated
D > 30 mSv/hS = 1,3 Kmq
A > 50000 KBq/mq
Red zone - EvacuatedD > 5 mSv/hS = 4,5 Kmq
A > 10000 KBq/mq
Yellow zone – Sheltered people
D > 0,005 mSv/hS = 18 Kmq;
A > 4000 KBq/mq
LEGENDD = Dose rate;
S = Contaminated areaA = Ground surface deposition.
D + 2 CONTAMINATED AREA AND RADIOLOGICAL EVALUATION
Evacuated people = 12378 persons;Sheltered people = 135700 persons
SCENARIO ESERCITATO: ALCUNI NUMERI LEGATI
ALL’EVENTO E CONSEGUENZE RADIOLOGICHE