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NORMA TECNICA
Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti - Blocchi di riferimento per le prove
Non-destructive testing - Penetrant testing - Reference test blocks
La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN ISO3452-3 (edizione dicembre 1998). La norma descrive il blocco di riferimento di tipo 1, cheviene utilizzato per determinare i livelli di sensibilit di entrambe le famiglie di prodottipenetranti, fluorescenti e colorati, e quello di tipo 2, che viene utilizzato per valutazioniordinarie delle prestazioni di entrambe le famiglie di penetranti, fluorescenti e colorati, edegli stessi utilizzati parzialmente.
31/10/2000
IN VIGORE
UNI EN ISO 3452-3:2000
N RIF. 00015442
19.100
PROVE NON DISTRUTTIVE
Raccomandata
CLASSIFICAZIONE ARGOMENTO
TESTO DELLA NORMA
8Italiano
CEN/TC 138 - PROVE NON DISTRUTTIVE
UNINI345203_2000_EIT.pdfFilename
DATA
AUTORI
TITOLO ITALIANO
TITOLO INGLESE
SOMMARIO
CLASSIFICAZIONE ICS
GRADO DI COGENZA
STATO VALIDITA'
LINGUA
PAGINE
PREZZO NON SOCI 27,00PREZZO SOCI 13,50
UNI EN ISO 3452-3:2000 - 31-10-2000 - Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti - Blocchi di riferimento per le prove - Non-destructive testing - Penetrant testing - Reference test blocks
PROVE NON DISTRUTTIVE
NORMA ITALIANA
Pagina I di IVN di riferimento UNI EN ISO 3452-3:2000
UNI - Milano 2000Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documentopu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senzail consenso scritto dellUNI.
UNIEnte Nazionale Italianodi Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia
NNOO
RRMM
AA
EE UURR
OOPP EE
AA
UNI EN ISO3452-3
OTTOBRE 2000
Prove non distruttive
Esame con liquidi penetranti
Blocchi di riferimento per le prove
Non-destructive testing
Penetrant testing
Reference test blocks
DESCRITTORI
Prove non distruttive, esame con liquidi penetranti, prova di impregna-
zione, materiale fluorescente, materiale di riferimento
CLASSIFICAZIONE ICS
19.100
SOMMARIO
La norma descrive il blocco di riferimento di tipo 1, che viene utilizzato perdeterminare i livelli di sensibilit di entrambe le famiglie di prodotti pene-tranti, fluorescenti e colorati, e quello di tipo 2, che viene utilizzato pervalutazioni ordinarie delle prestazioni di entrambe le famiglie di penetranti,
fluorescenti e colorati, e degli stessi utilizzati parzialmente.
RELAZIONI NAZIONALI
RELAZIONI INTERNAZIONALI
= EN ISO 3452-3:1998 (= ISO 3452-3:1998)La presente norma la versione ufficiale in lingua italiana della norma
europea EN ISO 3452-3 (edizione dicembre 1998).
ORGANO COMPETENTE
Commissione "Prove non distruttive"
RATIFICA
Presidente dellUNI, delibera del 21 settembre 2000
RICONFERMA
Gr. 4
Documento con tenu to ne l p rodo t to PED ed iz ione 2007 .E ' v ie ta to l ' uso in re te de l s ingo lo documento e la sua r ip roduz ione . E ' au to r i zza ta la s tampa per uso in te rno .
Pagina II di IVUNI EN ISO 3452-3:2000
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuoveedizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possessodellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le partiinteressate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale statodellarte della materia ed il necessario grado di consenso.Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire sug-gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellartein evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano diUnificazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-la norma europea EN ISO 3452-3 (edizione dicembre 1998), cheassume cos lo status di norma nazionale italiana. La traduzione stata curata dallUNI. La Commissione "Prove non distruttive" dellUNI, che segue i lavorieuropei sullargomento, per delega della Commissione CentraleTecnica, ha approvato il progetto europeo il 20 marzo 1998 e la ver-sione in lingua italiana della norma il 28 agosto 2000.
Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenzatra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italia-ne vigenti: EN 571-1 = UNI EN 571-1 EN 10027-1 = UNI EN 10027-1 EN 10088-1 = UNI EN 10088-1 EN 10204 = UNI EN 10204
Documento con tenu to ne l p rodo t to PED ed iz ione 2007 .E ' v ie ta to l ' uso in re te de l s ingo lo documento e la sua r ip roduz ione . E ' au to r i zza ta la s tampa per uso in te rno .
INDICE
Pagina III di IVUNI EN ISO 3452-3:2000
PREMESSA
2
INTRODUZIONE
3
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
3
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
3
3 DESCRIZIONE DEI BLOCCHI DI RIFERIMENTO
4
4 FORMA E DIMENSIONI DEL BLOCCO DI RIFERIMENTO DI TIPO 1
4
figura 1
Pannello di prova realizzato con blocco di riferimento di tipo 1
....................................................
4
5 FORMA E DIMENSIONI DEL BLOCCO DI RIFERIMENTO DI TIPO 2
4
figura 2
Blocco di riferimento di tipo 2
...................................................................................................................
5
prospetto 1
Numero dei difetti
..........................................................................................................................................
6
figura 3
Penetratore semisferico
..............................................................................................................................
6
prospetto 2
Diametro (tipico) dellarea che contiene le cricche
............................................................................
7
6 IDENTIFICAZIONE
7
APPENDICE ZA RIFERIMENTI NORMATIVI ALLE PUBBLICAZIONI INTERNAZIONALI
(normativa)
E PUBBLICAZIONI EUROPEE CORRISPONDENTI
8
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Pagina IV di IVUNI EN ISO 3452-3:2000
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La presente norma europea stata approvata dal CEN I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC chedefiniscono le modalit secondo le quali deve essere attribuito lo status di nor-ma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche. Gli elenchi ag-giornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali corrispondentipossono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure aimembri del CEN.La presente norma europea esiste in tre versioni ufficiali (inglese, francese etedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria respon-sabilit da un membro del CEN e notificata alla Segreteria Centrale, ha il mede-simo status delle versioni ufficiali.I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito,Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
Pagina 1 di 10UNI EN ISO 3452-3:2000
CENCOMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for StandardizationComit Europen de NormalisationEuropisches Komitee fr Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
CENTutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sonoriservati ai Membri nazionali del CEN.
EN ISO 3452-3
DICEMBRE 1998
Prove non distruttive
NORMA EUROPEA
Esame con liquidi penetranti
Blocchi di riferimento per le prove
Non-destructive testing
EUROPEAN STANDARD
Penetrant testing
Reference test blocks (ISO 3452-3:1998)Essais non destructifs
NORME EUROPENNE
Examen par ressuage
Pices de rfrence (ISO 3452-3:1998)Zerstrungsfreie Prfung
EUROPISCHE NORM
Eindringprfung
Kontrollkrper (ISO 3452-3:1998)
DESCRITTORI
Prove non distruttive, esame con liquidi penetranti, prova di impregnazione, mate-riale fluorescente, materiale di riferimento
ICS
l1 maggio 1998.
1998
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Pagina 2 di 10UNI EN ISO 3452-3:2000
PREMESSA
Il testo della EN ISO 3452-3:1998 stato elaborato dal Comitato Tecnico CEN/TC 138"Prove non distruttive", la cui segreteria affidata allAFNOR, in collaborazione con il Co-mitato Tecnico ISO/TC 135 "Prove non distruttive".Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o me-diante la pubblicazione di un testo identico o mediante notifica di adozione, entro giugno1999, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro giugno 1999.La presente norma europea stata elaborata nellambito di un mandato conferito al CENdalla Commissione Europea e dall'Associazione Europea del Libero Scambio. La presen-te norma europea viene considerata come normativa di supporto alle norme riguardantiapplicazioni e prodotti che rispondono direttamente ad un requisito essenziale di sicurez-za della Direttiva Nuovo Approcio e che fanno riferimento alla presente norma europea.In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei se-guenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimar-ca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia,Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
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Pagina 3 di 10UNI EN ISO 3452-3:2000
INTRODUZIONE
Allo stato attuale, una parte della presente norma viene pubblicata sia a livello ISO che alivello europeo, mentre le altre parti rientrano nell'Accordo di Vienna e di conseguenza alivello europeo hanno la numerazione ISO. Tuttavia, l'Accordo di Vienna stato applicatodurante i lavori, cos alcune norme europee sono state poste in riferimento con il loro pre-cedente numero europeo. Il prospetto che segue fornisce la corrispondenza tra questi nu-meri differenti.
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma europea descrive due tipi di blocchi di riferimento:- il blocco di riferimento di tipo 1 viene utilizzato per determinare i livelli di sensibilit di
entrambe le famiglie di prodotti penetranti, fluorescenti e colorati;- il blocco di riferimento di tipo 2 viene utilizzato per valutazioni ordinarie delle presta-
zioni di entrambe le famiglie di penetranti, fluorescenti e colorati, e degli stessi utiliz-zati parzialmente.
I blocchi di riferimento sono utilizzati nelle stesse condizioni dei pezzi da sottoporreallesame, conformemente alla EN 571-1.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizionicontenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriatidel testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successivemodifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdottenella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-tati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.EN 571-1 Non destructive testing - Penetrant testing - General principles
[Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti - Principi generali]prEN ISO 3452-2 Non-destructive testing - Penetrant testing - Testing of penetrant
materials [Prove non distruttive - Esame con liquidi penetranti -Prove dei materiali usati nellesame con liquidi penetranti](ISO/DIS 3452-2:1996)
EN 10027-1 Designation systems for steels - Steel names, principal symbols[Sistemi di designazione degli acciai - Designazione alfanumerica,simboli principali]
EN 10088-1 Stainless steels - List of stainless steels [Acciai inossidabili - Listadegli acciai inossidabili]
EN 10204 Metallic products - Types of inspection documents [Prodotti metal-lici - Tipi di documenti di controllo]
EURONORM 96 Tool steels - Quality requirements [Acciai per utensili - Requisiti diqualit]
1)
1) Sintanto che questa EURONORM non viene trasformata in una norma europea, la stessa pu essere adottata oppure sipu fare riferimento alle corrispondenti normative nazionali.
Titolo Numero precedente
*)
Numero ufficiale
Prove non distruttive - Esame con liquidi penetrantiParte 1: Principi generali EN 571-1Parte 2: Prove dei materiali usati nellesame con
liquidi penetrantiprEN 571-2 prEN ISO 3452-2
Parte 3: Blocchi di riferimento per le prove prEN 571-3 EN ISO 3452-3Parte 4: Attrezzatura prEN 956 EN ISO 3452-4*) Numero con il quale si fa riferimento a questo documento in alcune norme europee.
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Pagina 4 di 10UNI EN ISO 3452-3:2000
3 DESCRIZIONE DEI BLOCCHI DI RIFERIMENTO
Il blocco di riferimento di tipo 1 consiste in una serie di quattro pannelli placcati al nichel-cromo con uno spessore di placcatura di 10
m
m, 20
m
m, 30
m
m e 50
m
m, rispettivamente.I pannelli da 10
m
m, 20
m
m e 30
m
m vengono utilizzati per determinare la sensibilit dei si-stemi con liquidi penetranti fluorescenti. La sensibilit dei sistemi con liquidi penetranti co-lorati viene accertata utilizzando i pannelli da 30
m
m e 50
m
m.
Il blocco di riferimento di tipo 2 consiste in un singolo pannello di cui una met stataplaccata depositando elettroliticamente uno strato di nichel e un sottile strato di cromomentre laltra met stata preparata per ottenere aree di rugosit specifica. Il lato placca-to mostra infine cinque discontinuit artificiali a forma stellare.
4 FORMA E DIMENSIONI DEL BLOCCO DI RIFERIMENTO DI TIPO 1
I pannelli che costituiscono il blocco di riferimento di tipo 1 hanno forma rettangolare e dimensio-ni tipiche pari a 35 mm
100 mm
2 mm (vedere figura 1). Ciascun pannello costituito dauno strato uniforme di nichel-cromo applicato su di un supporto di ottone; lo spessore del-lo strato di nichel-cromo sar pari rispettivamente a 10
m
m, 20
m
m, 30
m
m e 50
m
m. In ognipannello vengono prodotte delle cricche trasversali deformandolo in direzione longitudi-nale. Il rapporto tra larghezza e profondit di ciascuna cricca dovrebbe essere all'incirca 1:20.
figura 1
Pannello di prova realizzato con blocco di riferimento di tipo 1
5 FORMA E DIMENSIONI DEL BLOCCO DI RIFERIMENTO DI TIPO 2
5.1 Forma
5.1.1 Generalit
Il pannello di prova (vedere figura 2) ha forma rettangolare, con dimensioni pari a155 mm
50 mm
2,5 mm.
Nota
Tutte le tolleranze dimensionali sono pari a
10%, se non diversamente specificato.
1 Cricche trasversaliLegenda
Dimensioni in mm
1) Spessore del rivestimento di nichel-cromo in m.
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Pagina 5 di 10UNI EN ISO 3452-3:2000
Il materiale di supporto un acciaio inossidabile austenitico di tipo X2CrNiMo 17-12-3(1.4432), in conformit con la EN 10088-1, con durezza iniziale Vickers, o equivalente,di HV 20 = 150
10.
figura 2
Blocco di riferimento di tipo 2
5.1.2 Area di penetrazione
Per controllare la fuoriuscita dei liquidi penetranti, su una met della superficie di provadel pannello vengono preparate quattro aree adiacenti, aventi rispettivamente una rugo-sit di
R
a
= 2,5
m
m,
R
a
= 5
m
m,
R
a
= 10
m
m,
R
a
= 15
m
m, (vedere figura 2) e di dimensionidi 25 mm per 35 mm.L'area con
R
a
= 2,5
m
m, pu essere ottenuta mediante sabbiatura e le altre aree medianteelettroerosione.
5.1.3 Area con difetti
L'area che contiene le discontinuit localizzata sull'altra met della superficie di provadel pannello (vedere figura 2).
1 Ra da 1,2 m a 1,6 mLegenda
Dimensioni in mm
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Pagina 6 di 10UNI EN ISO 3452-3:2000
5.1.3.1 Placcatura
Uno spessore di nichel pari a 60
m
m
3
m
m deve essere depositato elettrochimicamentesulla superficie di prova del pannello, per ottenere un valore di durezza compreso tra 500e 600 HV 0,2. Lo strato di nichel deve essere rivestito con uno strato sottile di cromo duro dello spessorecompreso tra 0,5
m
m e 1,5
m
m. Il pannello deve quindi essere trattato termicamente perraggiungere un valore di durezza compreso tra 900 e 1 000 HV 0,3, per esempio median-te il riscaldamento a 405
C per 70 min. La rugosit
R
a
della cromatura deve essere da1,2
m
m a 1,6
m
m.
5.1.3.2 Produzione delle discontinuit artificiali
Si devono produrre cinque impronte equidistanti applicando carichi compresi tra 2 kN e 8 kNsul lato opposto alla superficie di prova (area placcata).Per esempio, la produzione di cinque discontinuit artificiali pu essere ottenuta utilizzan-do il seguente prospetto 1:
prospetto 1
Numero dei difetti
Le impronte per la produzione delle discontinuit artificiali sono realizzate utilizzando unapressa (capacit di 120 kN) o un durometro Vickers dotato di penetratore semisferico.I dettagli per il tipo specifico di penetratore sono forniti nella figura 3. Le impronte sono realiz-zate utilizzando una velocit uniforme di applicazione del carico di 0,05 kN/s e una velo-cit uniforme di rimozione del carico di 0,5 kN/s.
figura 3
Penetratore semisferico
Le cinque impronte devono essere uniformemente distanziate e disposte in ordine digrandezza, con la pi piccola adiacente all'area meno rugosa.
Numero del difetto 1 2 3 4 5Forza applicata kN 2,0 3,5 5,0 6,5 8,0
Dimensioni in mm
Designazione dell'acciaio: 90MnV8 temprato e rinvenuto conforme alla EU 96, o qualit equivalente, avente durezza compresa tra 53 HRC e 62 HRC.
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Pagina 7 di 10UNI EN ISO 3452-3:2000
I difetti artificiali devono essere contenuti in cerchi aventi i diametri forniti nel prospetto 2:
prospetto 2
Diametro (tipico) dellarea che contiene le cricche
Dimensioni in mm
5.2 Misurazione
La misura di ciascun difetto viene determinata con strumenti ottici in corrispondenza delsuo massimo diametro, utilizzando scale tarate.Un certificato "3.1.B", in conformit con la EN 10204, riportante i valori effettivi misurati deicinque difetti artificiali e la rugosit delle quattro aree di penetrazione deve accompagnareciascun blocco di riferimento.
6 IDENTIFICAZIONE
Ciascun blocco di riferimento di tipo 1 (serie di pannelli) deve essere identificato conla scritta EN ISO 3452-3 seguita dall'identificazione del fornitore e dal numero di serie.Ciascun blocco di riferimento di tipo 2 deve essere identificato con la scritta EN ISO 3452-3seguita dall'identificazione del fornitore e dal numero di serie.Ciascun blocco di riferimento deve essere accompagnato da un certificato "3.1.B", in ac-cordo alla EN 10204 che ne attesta la conformit con la EN ISO 3452-3.
Numero del difetto Valori (tipici)del diametro
1 32 3,53 44 4,5
5 5,5
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APPENDICE ZA RIFERIMENTI NORMATIVI ALLE PUBBLICAZIONI INTERNAZIONALI E PUBBLICAZIONI
(normativa)
EUROPEE CORRISPONDENTI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizionicontenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriatidel testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successivemodifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdottenella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-tati vale lultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
Titolo Numero CEN Numero ISO
Prove non distruttive - Esame con liquidi penetrantiParte 1: Principi generali EN 571-1 ISO 3452-1Parte 2: Prove di materiali usati nellesame con liquidi
penetrantiprEN ISO 3452-2
1)
ISO/DIS 3452-2
Parte 3: Blocchi di riferimento per le prove EN ISO 3452-3 ISO 3452-3Parte 4: Attrezzatura EN ISO 3452-4 ISO 3452-4Prodotti metallici - Tipi di documenti di controllo EN 10204 ISO 10474Acciai per utensili - Requisiti di qualit EURONORM 96 ISO 49671) In alcune norme europee si fa riferimento al presente documento come prEN 571-2.
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La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,dellIndustria e dei Ministeri.Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 N 633 e successivi aggiornamenti.
UNIEnte Nazionale Italianodi Unificazione
Via Battistotti Sassi, 11B20133 Milano, Italia
UNI EN ISO 3452-3:2000
PUNTI DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE UNI
Milano (sede) Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. 0270024200 - Fax 0270105992Internet: www.uni.com - Email: [email protected]
Roma Via delle Colonnelle, 18 - 00186 Roma - Tel. 0669923074 - Fax 066991604Email: [email protected]
Ancona c/o SO.GE.S.I.Via Filonzi - 60131 Ancona - Tel. 0712900240 - Fax 0712866831
Bari c/o Tecnopolis CSATA Novus OrtusStrada Provinciale Casamassima - 70010 Valenzano (BA) - Tel. 0804670301 - Fax 0804670553
Bologna c/o CERMETVia Cadriano, 23 - 40057 Cadriano di Granarolo (BO) - Tel. 051764811 - Fax 051763382
Brescia c/o AQMVia Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS) - Tel. 0302590656 - Fax 0302590659
Cagliari c/o Centro Servizi Promozionali per le ImpreseViale Diaz, 221 - 09126 Cagliari - Tel. 070349961 - Fax 07034996306
Catania c/o C.F.T. SICILIAPiazza Buonarroti, 22 - 95126 Catania - Tel. 095445977 - Fax 095446707
Firenze c/o Associazione Industriali Provincia di FirenzeVia Valfonda, 9 - 50123 Firenze - Tel. 0552707206 - Fax 0552707204
Genova c/o CLP Centro Ligure per la Produttivit Via Garibaldi, 6 - 16124 Genova - Tel. 0102704279 - Fax 0102704436
La Spezia c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e SviluppoPiazza Europa, 16 - 19124 La Spezia - Tel. 0187728225 - Fax 0187777961
Napoli c/o Consorzio Napoli RicercheCorso Meridionale, 58 - 80143 Napoli - Tel. 0815537106 - Fax 0815537112
Pescara c/o Azienda Speciale Innovazione Promozione ASIPVia Conte di Ruvo, 2 - 65127 Pescara - Tel. 08561207 - Fax 08561487
Reggio Calabria c/o IN.FORM.A. Azienda Speciale della Camera di CommercioVia T. Campanella, 12 - 89125 Reggio Calabria - Tel. 096527769 - Fax 0965332373
Torino c/o Centro Estero Camere Commercio PiemontesiVia Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. 0116700511 - Fax 0116965456
Treviso c/o Treviso TecnologiaPalazzo Cristallo - Via Roma, 4/d - 31020 Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. 0422608858 - Fax 0422608866
Udine c/o CATASVia Antica, 14 - 33048 San Giovanni al Natisone (UD) - Tel. 0432747211 - Fax 0432747250
Vicenza c/o TECNOIMPRESA I.P.I. S.r.l.Piazza Castello, 2/A - 36100 Vicenza - Tel. 0444232794 - Fax 0444545573
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UNIped 2007Home PageIndice generaleNormeper numeroper data199219931995199619971998199920002001200220032004200520062007Work Item
per siglaCEN ISO/TRCEN/TR CEN/TSCRCR ISO EN EN ISO prCEN ISO/TRprCEN/TRprCEN/TSprEN prEN ISOUNI CEN/TSUNI EN UNI EN ISOUNI ENV WI
per argomentoCEN/TC 23 RECIPIENTI PER IL TRASPORTO DI GASCEN/TC 47 BRUCIATORI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI A NEBULIZZAZIONECEN/TC 54 RECIPIENTI A PRESSIONE NON SOTTOPOSTI A FIAMMACEN/TC 57 CALDAIE PER RISCALDAMENTO CENTRALIZZATOCEN/TC 58 DISPOSITIVI DI SICUREZZA E CONTROLLO PER BRUCIATORI ED APPARECCHI A GASCEN/TC 69 VALVOLE INDUSTRIALICEN/TC 70 MEZZI MANUALI DI LOTTA CONTRO L'INCENDIOCEN/TC 74 FLANGE E RELATIVI GIUNTICEN/TC 79 MEZZI DI PROTEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIECEN/TC 121 SALDATURACEN/TC 131 BRUCIATORI DI GAS AD ARIA SOFFIATACEN/TC 132 ALLUMINIO E SUE LEGHECEN/TC 133 RAME E SUE LEGHECEN/TC 138 PROVE NON DISTRUTTIVECEN/TC 155 SISTEMI DI TUBAZIONI E CONDOTTE DI MATERIE PLASTICHECEN/TC 182 IMPIANTI DI REFRIGERAZIONECEN/TC 185 ELEMENTI DI COLLEGAMENTO MECCANICI FILETTATI E NON FILETTATI E ACCESSORICEN/TC 186 TECNOLOGIA DEI PROCESSI TERMICI. SICUREZZACEN/TC 190 TECNOLOGIA DI FONDERIACEN/TC 194 UTENSILI A CONTATTO CON ALIMENTICEN/TC 210 CONTENITORI PER LIQUIDI IN PRFVCEN/TC 234 TRASPORTO E DISTRIBUZIONE DI GASCEN/TC 235 REGOLATORI DI PRESSIONE PER GAS E DISPOSITIVI DI BLOCCO PER TRASPORTO E DISTRIBUZIONE DI GASCEN/TC 267 ACCIAIO - TUBAZIONI E CONDOTTE INDUSTRIALICEN/TC 268 RECIPIENTI CRIOGENICICEN/TC 269 CALDAIE A TUBI D'ACQUACEN/TC 286 APPARECCHI E ACCESSORI PER GPLCEN/TC 326 RIFORNIMENTO DI GAS PER VEICOLI A GAS NATURALECEN/TC 342 ACCIAIO - TUBAZIONI METALLICHE FLESSIBILI E LORO RACCORDIECISS/TC 1 ACCIAIO - PROVEECISS/TC 9 ACCIAIO - CONDIZIONI TECNICHE DI FORNITURA E CONTROLLO DELLA QUALITECISS/TC 10 ACCIAIO - ACCIAI PER IMPIEGHI STRUTTURALIECISS/TC 13 ACCIAIO - PRODOTTI PIANI PER FORMATURA A FREDDOECISS/TC 15 ACCIAIO - VERGELLEECISS/TC 22 ACCIAIO - ACCIAI PER APPARECCHI SOTTOPOSTI A PRESSIONEECISS/TC 23 ACCIAIO - ACCIAI DESTINATI A TRATTAMENTO TERMICO, ACCIAI LEGATI ED ACCIAI AUTOMATICIECISS/TC 28 ACCIAIO - PRODOTTI FUCINATIECISS/TC 29 ACCIAIO - TUBI E LORO RACCORDIECISS/TC 31 ACCIAIO - GETTI
armonizzateNorme Europee ArmonizzateComunicazione della Commissione europea, pubblicate sulla gazzetta ufficiale delle comunit europee
ritirate o sostituite
LegislazioneDirettiva 97/23/CE DEL Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 maggio 1997Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 93 Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a pressioneDECRETO 1 dicembre 2004, n. 329 "Regolamento recante norme per la messa in servizio ed utilizzazione delle attrezzature a pre
Guidelines WGPGuideline 1/1 - 3.1.1 - 1.3.19 - II, tab 2 - Estintori portatili e ADRGuideline 1/2 - 1.2.1 - Serbatoio o recipiente a pressione usato per il trasportoGuideline 1/3 - 1 - Sostituzioni, riparazioni o modificheGuideline 1/4 - 1.2.1.2 - Modifica di un sistema di tubazioniGuideline 1/5 - 3 - II - Procedura di valutazione di conformit per recipienti con Volume inferiore a 0,1 LGuideline 1/6 - 1.2.1.3 - I.2.10 - Classificazione degli indicatori di pressioneGuideline 1/8 - 1.2.1.4 - Che cosa un accessorio a pressioneGuideline 1/9 - 1.2.1.2 - Componenti di una tubazione immessi sul mercato come componenti singoliGuideline 1/10 - 1.3.19 - 3.1.1 secondo trattino - Bombole per apparecchi respiratori Guideline 1/11 - 1.3.10 - Esclusione dell'Articolo 1.3.10 'la pressione non costituisce un rischio significativo'Guideline 1/12 - 1.3.3 - 1.3.10 - Compressori ermetici o semi-ermeticiGuideline 1/13 - 1 - Camere a vuoto di recipienti a pressione Guideline 1/14 - 1.2.1 - Serbatoi da trasporto sotto ADRGuideline 1/15 - 1.2.1.4 - Funzione operativa di un accessorio a pressioneGuideline 1/16 - 1.3.2 - Reti per la raccolta, la distribuzione e il deflusso di acquaGuideline 1/17 - 1.3.1 - Attrezzature a pressione standardGuideline 1/18 - 1.3.1 - Impianti di riscaldamentoGuideline 1/19 - 1.3.6 - 1.3.10 - Componenti e sistemi di trasmissione oleopneumaticaGuideline 1/20 - 1.2.1.3 - I 2.10 e 2.11 - Sistemi di controllo e di misura - accessori di sicurezzaGuideline 1/22 - 1.2.1 - Componenti di attrezzature a pressione (Flange, estremit bombate e augelli)Guideline 1/23 - 3.1.1.a - Funzione operativa degli estintori portatiliGuideline 1/24 - 1.2.7 - Fluidi contenenti una sospensione di solidiGuideline 1/25 - 1.2.1.3 - 1.2.1.4 - Sensori utilizzati come parte di una attrezzatura a pressioneGuideline 1/26 - 1.3.6 - Applicazione della PED e della direttiva macchineGuideline 1/27 - 1.3.14 - Significato di 'unit mobili off-shore'Guideline 1/28 - 1.3.1 - Centrali di compressione, di riduzione, di misurazioneGuideline 1/29 - 1.3.1 - Tubazione di una cabina di salto di pressione localizzata in una installazione Guideline 1/30 - 1.3.19 - Marcatura CE e 'pi' per le attrezzature a pressioneGuideline 1/31 - 1.3.1 - 1.3.10 - Stazioni per il rifornimento del NGVGuideline 1/32 - 1.3.1 - 1.3.20 - Tubazioni per le stazioni di riscaldamento localeGuideline 1/33 - 1.3.19 - Contenitori marcati 'pi' per la TPEDGuideline 1/34 - 1.3.19 - 3.1.1 - II - Botti spandiletameGuideline 1/35 - 1.1 - 1.3.19 - Cartucce di gas propellenteGuideline 1/36 - 1.3.19 - 3.1.1 - II - Bombole per impianti antincendioGuideline 1/37 - 1.3.9 - Attrezzature a pressione per strutture sottomarineGuideline 1/38 - 1.2.1.2 - 1.3.2 - II - Tubazioni utilizzate negli impianti antincendio a CO2 o gas inertiGuideline 1/39 - 1.3.6 - Applicazione dell'esclusione dell'Articolo 1.3.6 (Altre direttive) agli insiemiGuideline 1/40 - 1.2.1.4 - Alloggiamenti sottoposti nella definizione di accessori a pressioneGuideline 1/41 - 1.3.5 - 1.3.19 - Recipienti per GPL usati nei motori per carrelli elevatori a forcheGuideline 1/42 - 1.2.1.2 - I - Tubazioni di scarico da accessorio di sicurezza a pressioneGuideline 1/43 - 1.2.1.3 - Definizione accessori di sicurezza Guideline 1/44 - 3.1.1 - Applicazione agli autorespiratoriGuideline 1/45 - 1.3.5 - Applicazione ai veicoliGuideline 1/46 - 1.3.5 - Attrezzature a pressione installate su veicoliGuideline 1/47 - 1.2.1.1 - 9.3 - 15.2 - Scambiatori di calore a fasci tubieriGuideline 1/48 - 1.2.1.4 - 1.2.3 - 1.3.6 - I.2.2.1 - Fermafiamma e dispositivi contro il ritorno di fiammaGuideline 1/49 - 1.3.12 - Accumulatori per attrezzature elettriche ad alto voltaggioGuideline 1/50 - 1.3.10 - Flare tipGuideline 1/51 - 1.3.12 - Attrezzature ad alta tensioneGuideline 2/1 - 3.1.4 - 3.1.3 - II - Accessori a pressione e RES applicabiliGuideline 2/2 - 1.2.6 - 3.1.3 - Dimensione Nominale per prodotti per i quali non definitaGuideline 2/3 - 3.1 - II - Recipienti e tubazioni per acqua surriscaldataGuideline 2/4 - 1.2.1.1 - 1.2.1.2 - Scambiatori di caloreGuideline 2/5 - 1.2.4 - II tabella 5 - Generatori di acqua calda con Volume superiore a 2 L e Temperatura inferiore a 110C e diGuideline 2/6 - 3.1.1 - 3.2.1 - 3.2.2 - Attrezzatura a pressione a focolare che riscalda un fluido che non acquaGuideline 2/7 - 9.2.1 - 9.2.2 - Classificazione dei fluidi e simboliGuideline 2/8 - 9.3 - Classificazione di recipienti contenenti acqua e un volume marginale di gasGuideline 2/9 - 3.1.1 - 9.3 - Recipienti usati come accumulatori con due camere separate con fluidi diversiGuideline 2/10 - 3.1.1 - 9.3 - Recipienti contenenti due fluidi diversi (es. aria e acqua)Guideline 2/11 - 10.1.4 - II - III - Applicazione di moduli di categorie pi elevateGuideline 2/12 - 1.2.4 - Caldaie ad acqua con termostato e dispositivo di sicurezzaGuideline 2/13 - 3.1.1 - 3.1.2 - 3.1.3 - II - Determinazione delle procedure di valutazione di conformitGuideline 2/14 - 3.1.1.a - II, tabella 2 - Estintori portatili e requisiti applicabiliGuideline 2/15 - 3.1.2 - II - Classificazione delle pentole a pressione RESGuideline 2/16 - 1.2.1.3 - Regolatori di pressione intesi come accessori di sicurezzaGuideline 2/17 - 9 - II.3 - Classificazione degli accessori a pressioneGuideline 2/18 - 3.3 - 10.1.4 - Applicazione di moduli di categoria superiore e attrezzature dell'Articolo 3.3Guideline 2/19 - 1.2.1.1 - 3.1.1 - 9.1, 9.3 - Classificazione di due contenitori destinati a contenere fluidi in pressione e aveGuideline 2/20 - 9.2.1, 4 trattino - Caldaie ad olio riscaldato e classificazione dei fluidiGuideline 2/21 - I 2.2 e 2.3 - II Tabelle 1 e 6 - Definizione di gas instabileGuideline 2/22 - 3.1.2 - I.5 - Definizione di surriscaldamentoGuideline 2/23 - 3.1.3 - II - Classificazione dei pannelli solariGuideline 2/24 - 1.2.7 - 9.3 - Classificazione delle miscele di fluidiGuideline 2/25 - II - Classificazione di una attrezzatura in una categoria superioreGuideline 2/26 - 1 - Classificazione di recipiente contenente solido non sospeso pericolosoGuideline 2/27 - 9.2.1 - I.2.2, I.3 - Classificazione di apparecchiature che contengono uno o pi fluidi quando avviene una reazGuideline 2/29 - I 2.10 - Valvola di rilascio per il vuotoGuideline 2/30 - 1.2.7 - 9.2.1, 9.2.2 - Fluidi contenenti una sospensione di solidiGuideline 2/31 - 1.2.1.2 - 1.2.1.4 - Limite tra tubazione ed insiemeGuideline 2/32 - 1.2.1.3 - I.2.3 - Apertura/chiusura veloce di un recipiente a pressioneGuideline 2/33 - 1.2.1.3 - II - Attrezzatura a pressione integrata in una safety chainGuideline 2/34 - 1.2.11 - 1.2.5 - 9.3 - Determinazione della categoria dei compressori frigoriferi chiusi ermeticamenteGuideline 2/35 - 1.2.1.2 - Tubazioni a doppio involucroGuideline 2/36 - 1.3.11 - Riscaldatori per altiforniGuideline 2/37 - 1.2.1.2, 1.2.1.4 - Scaricatori di condensa montati su tubazioniGuideline 2/38 - 1.3.16 - Silenziatori soggetti alla direttivaGuideline 3/1 - 10.2 - 3.2.1 - Insiemi realizzati sotto la responsabilit dell'utilizzatore e procedura globale di valutazione dGuideline 3/2 - - Montaggio in loco degli insiemiGuideline 3/3 - 3.2.3 - Applicazione dei RES agli insiemiGuideline 3/4 - 3.2.1 - I.5 - Estensione minima dell'insieme caldaia sottoposta alla procedura globale di valutazione di conformGuideline 3/5 - 3.2.3 - 15.2 - II, tabella 4 - Marcatura CE degli insiemi dell'Articolo 3.2.3Guideline 3/6 - I.3.2.2 - I.7.4 - Prova a pressione idrostatica sugli insiemiGuideline 3/7 - 10.2.a - Parametri da considerare per le attrezzature non marcate CE ed inserite in un insieme soggetto alla PEDGuideline 3/8 - 1.1.2.5 - Definizione di insiemeGuideline 3/9 - 1.2.1.5 - 10.2 - Limiti formali all'estensione di insiemeGuideline 3/10 - 3.2.2 - 14.3 - 15.2 - Immissione sul mercato di un insieme non marcato CEGuideline 3/11 - 20 - 3.2 - 10.2.a - Integrazione in un insieme di una attrezzatura immessa sul mercato prima del 29 maggio 2002Guideline 3/12 - 10.2 - I - Valutazione dell'integrazione degli insiemi e RESGuideline 3/13 - 1.2.1.5 - 3.2.2, 10 - Insiemi costituiti da attrezzature escluse dalla PEDGuideline 3/14 - 1.2.1.5 - 3.2.3 - II, tabella 4 - Insiemi realizzati da un fabbricante e ruolo dell'installatoreGuideline 3/15 - 10.2 - I.3.1.2 - Definizione categorie delle giunzioni di un insiemeGuideline 3/16 - 10.2b - Significato frase 'categoria pi elevata delle attrezzature interessate'Guideline 3/17 - 1.2.1.5 - 10.2 - I.2.10 - Insieme marcato CE senza accessori di sicurezzaGuideline 4/1 - III, modulo G - Approvazione della progettazione da parte di un organismo notificatoGuideline 4/2 - III - Organismo notificato e riconoscimento del sistema qualit certificatoGuideline 4/3 - III - Applicazione dei moduli e attrezzature a pressione realizzate da un sub fornitore Guideline 4/4 - III - Scelta dell'Organismo Notificato per l'applicazione della combinazione di moduliGuideline 4/5 - III, Modulo B1 - Qualificazioni e approvazioni delle giunzioni permanentiGuideline 4/6 - 10.2 - III - Insieme composto da attrezzature sottoposte a moduli differentiGuideline 4/7 - I.1.2 - I.3.2.1 - I.3.4 - III - Obbligo di sottoporre le istruzioni all'esame dell'Organismo Notificato e verifiGuideline 4/8 - III, Modulo B1, 4.2, 4.3 - Prove richieste dall'Organismo Notificato per il Modulo B1Guideline 4/9 - I - III - Esame di progetto per chi produce componentiGuideline 4/10 - 10 - I, 3 osservazione preliminare - Da chi possono essere ottenuti i certificati 'B1' ed 'F'Guideline 4/11 - 1 2.1.3 - 3 1.4 - 15 - Marcatura CE di un disco di rotturaGuideline 4/12 - III Moduli D, D1, E, E1, H, H1 Informazioni che devono essere incluse nel documento di notifica di approvazioneGuideline 5/1 - I, 2.2.2 - I, 2.2.4 - Metodo di progettazione sperimentale e calcoli da effettuareGuideline 5/2 - I, 2.11.2 - I, 2.2.12 - Dispositivi di limitazione e incendio all'esternoGuideline 5/3 - I, 3 osservazione preliminare - I 1.1 - I 2.1 - I 2.3 - I 2.8 - Perdita interna/esterna delle valvoleGuideline 5/4 - 10.2.c - I 1.3 - I 2.8 - I 2.9 - I 2.10 - I 3.2.3 - Obbligo del dispositivo di sicurezza per gli estintori portGuideline 5/5 - I 2.1 - I 2.2.4 - Campione da sottoporre a prova in base al metodo di progettazione sperimentaleGuideline 5/6 - I 2.1.3 - I 2.10 - I 2.11 - Requisiti essenziali di sicurezza dell'allegato I sezione 2.10,11Guideline 5/7 - I 2.2.2 - I limiti dell'Allegato I sezione 2.2.2 non applicabili ai componenti Guideline 6/1 - I.3.1.2 - Giunzioni permanenti e presenza durante le proveGuideline 6/2 - I.3.2.1 - Documentazione disponibile durante l'esame finaleGuideline 6/3 - I.3.1.1 - I.3.2.1 - Procedure di formatura e qualifiche richieste al fabbricanteGuideline 6/4 - I.3.1.2 - Giunzioni permanenti certificate da un Organismo notificato e accettabilit da parte di un altroGuideline 6/5 - I, 3.1.2 - I, 3.1.3 - Requisiti delle giunzioni permanenti, applicabilit Guideline 6/6 - 1.2.8 - I.3.2 - Approccio da seguire per l'approvazione del personale addetto alle giunzioni permanenti in assenGuideline 6/7 - I, 3.1.3 - Prova distruttiva ed esame visivoGuideline 6/8 - I, 3.1.2 - Norme armonizzate proprie per esami e prove per l'approvazione delle procedure per le giunzioni permaGuideline 6/9 - I, 3.1.1 - I, 3.1.2 - I, 3.1.3 - I, 7.2 - Accreditamento del laboratorio di prova del costruttore che effettua pGuideline 6/10 - I, 3.1.2 - Giunzioni permanentiGuideline 6/11 - 1.2.8 - I.3.1.2 - Approccio da seguire per l'approvazione del procedure per le giunzioni permanenti in assenza Guideline 6/12 - I.3.1.2 - Approvazione delle procedure di saldatura e del personale e significato del riferimento alle norme arGuideline 6/13 - I.3.1.3 - Qualifica di personale per prove non distruttiveGuideline 7/1 - I, 4.2.b - Interpretazione del termine norma armonizzataGuideline 7/2 - I, 4.3, terzo capoverso - Organismo competente per la certificazione del sistema qualit del fabbricante di mateGuideline 7/3 - 11.2 - Approvazione europea dei materiali e tempi per l'ottenimentoGuideline 7/4 - I, 3.1.5 - RintracciabilitGuideline 7/5 - I, 4.3 - Documentazione fornita dal fabbricante del materialeGuideline 7/6 - I, 4.3 - Definizione dei parti pressurizzate principaliGuideline 7/7 - I, 4.3 - Applicazione della valutazione specifica per i materialiGuideline 7/8 - I, 4 - Certificati richiesti per gli elementi di chiusuraGuideline 7/9 - I, 4 - Materiale in accordo ad una norma ed oggetto di un EAMGuideline 7/10 - I. 3.1.2, 3.1.5, 4.1, 4.2, 4.3 - Requisiti per la documentazione e la rintracciabilit dei materiali di saldatuGuideline 7/11 - I - Attrezzature ricavate da plastica e applicabilit dei RESGuideline 7/12 - I, 4 - Prodotti da saldatura e materiali per giunzioni e rispetto delle norme armonizzate, degli EAM o della VPGuideline 7/13 - I.4.1 - I.7.5 - Cosa si intende per se del caso nel punto 4.1aGuideline 7/14 - I, 7.1.2 - Esclusione degli acciai a grani finiGuideline 7/15 - I, 4.2 - Utilizzazione dei materiali conformi alle norme armonizzate e requisiti complementari richieste nelle Guideline 7/16 - I, 4.3 - Fabbricante di materiali con un appropriato sistema di assicurazione qualit certificato e oggetto di Guideline 7/17 - I.4.1 - Acciai di qualit selezionatiGuideline 7/18 - I.4.1 - I.7.5 - RES per materiali dell'Allegato I sezione 4.1Guideline 7/19 - 1. 2.1.2, - I.3.1.1 - I.3.1.2 - I.4.3 - I componenti immessi sul mercato (flange, elementi di tenuta) e destiGuideline 7/20 - I.4.3 - Certificati 3.1.B e 3.1.CGuideline 7/21 - I.4.2 - Approvazione Particolare dei Materiali (PMA)Guideline 7/22 - I.4.1, I.7.5 - Interpretazione dei termini 'altri valori' e 'altri criteri'Guideline 7/23 - I.4 - Requisiti per i materiali delle giunzioniGuideline 7/24 - I.2.2.3, 4.3 - Documentazione di conformit del materiale da parte del fabbricante.Guideline 7/25 - I.3.1.2, 3.1.3, 4.3 - Applicazione ai tubi saldati Guideline 8/1 - Simbolo di litro - Indicazione di litro con LGuideline 8/2 - I, 3.2.2 - I, 7.4 - Applicazione della valutazione finale con una prova di resistenza alla pressione alle tubaziGuideline 8/3 - I, 3.3 - I, 3.4 - Informazioni da dare all'utilizzatore ai fini della sicurezzaGuideline 8/4 - I, seconda e terza osserv. - Estensione dell'analisi dei rischi e come documentarlaGuideline 8/5 - I, 3.4 - La resistenza delle fondamenta Guideline 8/6 - I, 7 - Ottenimento di 'un livello di sicurezza globale equivalente'e come dimostrarloGuideline 8/7 - 1.2.3 - I, 1.1 - I, 1.3 - I, 2.2.1 - Determinazione della pressione massima ammissibile di una attrezzaturaGuideline 8/8 - 9, 1 - 9, 2 - I, 3.3.b - Significato di 'gruppo di prodotti'Guideline 8/9 - I, 3.3.a - Numero di serieGuideline 8/10 - 3.1.2 - I, 3.3 - Anno di fabbricazione delle pentole a pressioneGuideline 8/11 - I, Osservazione 3 - Norme armonizzate e analisi del rischioGuideline 8/12 - I. 3.3 a - Limiti ammissibili massimi/minimi da marcareGuideline 8/13 - I.3.3 - VI - Marcatura CE di piccole attrezzature a pressione ed accessori di sicurezzaGuideline 8/14 - I.3.2.2 - Test di prova per le valvole di sicurezzaGuideline 8/15 - I.1.1, 1.2,1.3, 2.9, 2.10, 2.11, 3.4, 5 - Requisiti essenziali di sicurezzaGuideline 8/16 - I.3.2.2 e I.7.4 - - Sostituzione prova a pressione idrostatica con prova pneumaticaGuideline 8/17 - 15.2, I.3.3 - - E' possibile fornire la marcatura e la targhetta richiesta dall'Allegato I sezione 3.3 su un aGuideline 9/1 - 3.3 - Significato di corretta prassi costruttivaGuideline 9/2 - 11.1 - Significato di 'materiali riconosciuti di uso sicuro prima dell'entrata in applicazione del 29 novembre 1Guideline 9/3 - 11.1 - Approvazione di un fabbricante di materiali e EAMGuideline 9/4 - 11.1 - EAM per materiali riconosciuto di uso sicuro prima del 29/11/99 ed estensione a pi fabbricantiGuideline 9/5 - 5 - Utilizzo di un documento di certificazione o di una norma armonizzata per la progettazione e costruzioneGuideline 9/6 - 5 - Utilizzo parziale di codici di calcolo diversi per progettare e costruire una attrezzatura a pressioneGuideline 9/7 - 1.2.1.3 - 3.1.4, 3.3 - Marcatura CE degli accessori di sicurezzaGuideline 9/8 - 15.2 - Marcatura CE di pi tubature che fanno parte di un'unica installazioneGuideline 9/9 - 3.3 - Attrezzature rientranti nell'Articolo 3.3 per i quali esiste una norma ENGuideline 9/10 - I, 4.2.b - III, moduli B e B1 4.1 - Utilizzo delle valutazioni particolari dei materiali a tutte le parti delleGuideline 9/11 - I, 4.2.b - Utilizzo di dati gi esistenti per la valutazione dei materiali riconosciuti di uso sicuro prima delGuideline 9/12 - 3.3 - I, 4 - Applicazione dei requisiti sui materiali alle attrezzature che ricadono nell'Articolo 3.3Guideline 9/13 - I, 4.2.b - I, 4.2.c - Requisiti formali di una valutazione particolare di un materialeGuideline 9/14 - 14.1 - I, 4.2 - 12 - Realizzazione di una valutazione particolare dei materiali da parte di un Ispettorato deglGuideline 9/15 - 14 - Ispettorato degli utilizzatori ed attrezzature importate o esportateGuideline 9/16 - 4.1.1 - 5.1 - VII - Dichiarazione CE di conformit e immissione sul mercato del prodottoGuideline 9/17 - 3.3 - Applicazione della corretta prassi costruttiva per un fabbricante fuori dall'Area Economica EuropeaGuideline 9/18 - 4.1 - Applicazione di regole nazionali su verifiche periodicheGuideline 9/19 - 3.3 - 4.1.2 - Informazioni da fornire per un'attrezzatura che ricade nell'Articolo 3.3Guideline 9/20 - 2.2 - 4.1.1 - I.2.3, I.2.10b, I.2.11.1 - Requisiti nazionali aggiuntivi alla PED per caldaie marcate CE destinaGuideline 9/22 - 10.4 - VII - Lingua di scrittura della dichiarazione di conformit CEGuideline 9/23 - 4.1 - 5.1 - Aspetti da valutare durante le ispezioni nazionaliGuideline 9/24 - 1, 2.2, 3, 4.1, 5.1 - Requisiti aggiuntivi che possono essere richiesti per attrezzature PED contenenti fluidi Guideline 10/1 - Orizzontale - Applicazione della PED alle attrezzature usate importate da un paese extra europeoGuideline 10/2 - Orizzontale - Attrezzature a pressione non conformi alla PED gi in uso e commercializzate all'interno dello SpGuideline 10/3 - Orizzontale - Sostituzione di un corpo cilindrico usato in un generatore di potenzaGuideline 10/4 - 1.2.1.5 - 3.2.2 - Insiemi realizzati da una azienda affiliataGuideline 10/5 - 5 - Norme EN o non EN richiamate nelle norme armonizzate e presunzione di conformitGuideline 10/7 - III - Certificati inclusi nella documentazione riguardante il sistema di qualitGuideline 10/8 - VII - Informazioni da dare nella dichiarazione di conformit di un insieme
Pareri di ORGALIMEForm No: 3 Version: 4Form No: 4 Version: 1Form No: 5 Version: 2Form No: 6 Version: 1Form No: 15 Version: 1Form No: 19 Version: 1Form No: 22 Version: 1Form No: 30 Version: 1Form No: 31 Version: 1Form No: 37 Version: 1Form No: 46 Version: 1Form No: 52 Version: 3Form No: 60 Version: 2Form No: 64 Version: 2Form No: 75 Version: 3Form No: 76 Version: 1Form No: 80 Version: 2Form No: 83 Version: 3Form No: 87 Version: 2Form No: 146 Version: 0Form No: 149 Version: 0Form No: 154 Version: 2Form No: 155 Version: 1Form No: 156 Version: 2Form No: 158 Version: 2Form No: 159 Version: 1Form No: 173 Version: 1Form No: 175 Version: 1Form No: 177 Version: 1Form No: 179 Version: 1Form No: 182 Version: 1Form No: 193 Version: 1
GlossarioAccessorio a pressioneAccessorio di sicurezzaADR, RID, IMDG, OACIApprovazione europea dei materialiAttrezzatura a pressioneClausola di salvaguardiaComitato Attrezzature a pressioneComitato economico e socialeComitato per le norme e le regolamentazioni tecnicheCommissioneDiametro nominale DNDirettivaEntit terza riconosciutaFabbricanteFluidoFluido pericolosoImmissione sul mercatoImportatoreInsiemeIspettorato degli utilizzatoriIstruzioni operativeLibera circolazioneMandatario (o Rappresentante autorizzato)Marcatura CEMarcatura ed etichettaturaMessa in servizioNormaNorma armonizzataOrganismo notificatoPressionePressione massima ammissibileRecipienteRegolaSpecifica TecnicaTemperatura minima/ massima ammissibileTubazioneValutazione di conformitVolume V
Approvazione europea dei materialiLink al sito ufficiale della UE2003/C 233/102005/C 35/032005/C 108/03
Organismi notificatiLink al sito ufficiale della UEBureau Veritas
CopyrightManuale d'usoAggiornamentiLink al sito UNI
CreditsLink al sito di Eikondata