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Energy manager ed EGE:
Enrico Biele, FIRE
Convegno “Il dopo diagnosi del D.Lgs. 102/14”
Alessandria, 21 aprile 2016
ruolo, aggiornamenti e prospettive alla luce del D.Lgs. 102/14
www.fire-italia.org
Cos’è la FIRE?
La Federazione I ta l iana per l ’uso Razionale dell’Energia è un’associazione tecnico-scientifica che dal 1987 promuove per statuto efficienza energetica e rinnovabili, supportando chi opera nel settore.
Oltre alle attività rivolte ai circa 450 soci, la FIRE opera su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico per gestire l’elenco e promuovere il ruolo degli Energy Manager nominati ai sensi della Legge 10/91.
La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e varie Associazioni per diffondere l’uso efficiente dell’energia ed opera a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche.
La FIRE certifica gli EGE attraverso il Secem.
www.fire-italia.org
Cos’è la FIRE?
Alcuni dei soci FIRE:
ABB S.p.A. - Acea S.p.A. - API - AXPO S.p.A. - Banca d'Italia - Banca Popolare di Sondrio - Beghelli S.p.A. - Bticino S.p.A. - Finlombarda S.p.A. - C.G.T. S.p.A. - Citroën Italia S.p.A. - Comune di Aosta - Comune di Padova - Comune di Savona - Comune di Venezia - Cofely S.p.A. - CONI Servizi S.p.A. - CONSIP S.p.A. - Egidio Galbani S.p.a. - ENEL Distribuzione S.p.A. - ENI S.p.A. - Ferrero S.p.A. - Fiat Group Automobiles - Fiera Milano S.p.A.- FINCO - FIPER - GSE S.p.A. - Guerrato S.p.A. - Heinz Italia S.p.A. - Hera S.p.A. - Intesa Sanpaolo S.p.A. - ISPRA - Italgas S.p.A. - Lidl Italia s.r.l. - Mediamarket S.p.A. - Nestlè Italiana S.p.A. - Newco Energia S.p.A. - Osram S.p.A. - Pirelli Industrie Pneumatici S.p.A. - Politecnico di Torino - Provincia di Cremona - Provincia di Firenze- RAI S.p.A. - Raffineria di Ancona S.p.A.- Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - SAGAT S.p.A. - Schneider Electric S.p.A. - Siemens S.p.A. - Siram S.p.A. - Sorgenia S.p.A. - STMicroelectronics S.p.A. - Telecom Italia S.p.A. - Trenitalia S.p.A. - Turboden S.p.A. - Università Cattolica del Sacro Cuore - Università Campus Bio-Medico di Roma - Università Cattolica Sacro Cuore-Sede Roma - Università degli studi di Genova - Università degli studi di Roma Tor Vergata - Università di Pisa - Università degli Studi di Salerno - Vodafone Omnitel N.V. - Wind Telecomunicazioni S.p.A.
La compagine associativa comprende sia l’offerta di energia e servizi, sia la domanda.
Progetti e Collaborazioni
EU-MERCI
Guide FIRE
Oltre a partecipare a progetti europei, di cui a fianco sono indicati i principali in atto, la FIRE realizza studi e analisi di mercato e di settore su temi di interesse energetico, c a m p a g n e d i i n f o r m a z i o n e e d i sensibilizzazione, attività formativa a richiesta.
Il Ministero dell’Ambiente, l’ENEA, il GSE, l’RSE, grandi organizzazioni (ad esempio Centria, ENEL, Ferrovie dello Stato, FIAT, Finmeccanica, Galbani, H3G, Telecom Italia, Unioncamere), università, associazioni, agenzie ed enti fieristici sono alcuni dei soggetti con cui sono state svolte delle collaborazioni.
www.fire-italia.org
www.secem.eu
SECEM
SECEM, Sistema Europeo per la Certificazione in Energy Management, è un organismo di certificazione del personale facente capo alla FIRE.
Primo organismo a offrire la certificazione di parte terza per gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) secondo la norma UNI CEI 11339, ad aprile 2012 SECEM ha ottenuto da Accredia l’accreditamento secondo i requisiti della norma internazionale ISO/IEC 17024.
SECEM certifica gli EGE in virtù di un regolamento rigoroso e imparziale, basato sull’esperienza di FIRE con gli energy manager.
Un vantaggio di chi si certifica con SECEM è la possibilità di accedere ai servizi informativi e formativi e di essere coinvolto nelle iniziative della FIRE.
SECEM inoltre riconosce corsi di formazione sull’energy management, su richiesta dell’ente erogatore.
Gli attori dell’efficienza energetica
A differenza di altri settori del comparto energetico, in questo ambito l’Italia vanta non poche imprese e più in generale numerosi player attivi a livello nazionale e globale.
Il D.Lgs. 102/14 tende a coinvolgere buona parte dei summenzionati stakeholder.
Gli stakeholder:
produttori di tecnologie; installatori e manutentori; ESCo, società di servizi, utility, energy manager, energy professional; consumatori finali; banche e istituti di credito; fondi, private equity, venture capitalist; enti pubblici; istituzioni (MSE, MATTM, AEEG, ENEA, GSE, GME, Regioni, Enti Locali); cittadini e ambiente.
6
Le barriere non economiche principali:
mancanza di conoscenza, informazione e sensibilità;
limitata comprensione delle opportunità offerte da EPC e da FTT;
secondarietà rispetto al core business (costi energetici bassi);
professionalità e qualificazione degli operatori;
attitudini e comportamenti;
filiera non sviluppata adeguatamente;
complessità delle soluzioni;
vincoli legislativi e autorizzativi;
accesso agli incentivi;
sistema del credito non maturo.
Le barriere all’efficienza energetica
Indagine 2011 FIRE-Enel sulle barriere
non economiche all’efficienza (risultati
disponibili al link www.fire-italia.org/
indagine-sulle-barriere-non-economiche-
allefficienza-energetica/).
Fonte: Fire Fonte: Fire
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La Direttiva 2012/27/UE e il D.Lgs. 102/14
La Direttiva 2012/27/UE è il punto di arrivo di un percorso di acquisizione di conoscenza e
consapevolezza riguardo ai benefìci dell’efficienza energetica, tradotto, a livello europeo, in diverse comunicazioni, decisioni, risoluzioni. La Direttiva regola elementi di fondamentale
importanza, quali la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, le diagnosi energetiche, gli attori, gli strumenti e gli incentivi per raggiungere degli obiettivi.
La Direttiva 2012/27/UE è stata recepita a livello nazionale con il Decreto Legislativo numero 102 del 4 luglio 2014, entrato in vigore il 19 luglio 2014.
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D.Lgs. 102/14: diagnosi e certificati bianchi
Da luglio 2016 diagnosi energetiche eseguite da soggetti
certificati da OdC accreditati sulle
norme:
NORMA TECNICA
SU ENERGY AUDITOR
UNI CEI 11352 ESCO
UNI CEI 11339 EGE
Diagnosi grandi imprese ed energivori
Certificati bianchi
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L’Esperto in gestione dell’energia
L’articolo 2, comma 1, lettera z del D.Lg.s 115/08 definisce l’Esperto in gestione dell’energia come soggetto che ha le conoscenze, l'esperienza e la capacità necessarie per gestire l'uso dell'energia in modo efficiente. La prima motivazione per una norma sugli EGE è la richiesta da parte del mercato di poter dimostrare le competenze acquisite sul campo.
L’elenco degli EGE è disponibile sul portale di ACCREDIA: a fine novembre 2015 risultavano iscritti circa 750 soggetti certificati.
www.accredia.it/accredia_professionalmask.jsp?ID_LINK=270&area=7 10
La certificazione di parte terza
La certificazione di parte terza, per gli Esperti in Gestione dell’energia, può essere rilasciata da qualunque struttura (OdC) ottenga l’accreditamento presso Accredia secondo la norma ISO 17024, rispettando i requisiti indicati della UNI-CEI 11339. La FIRE, per rispondere alle esigenze del mercato, ha attivato una struttura interna, il SECEM per il riconoscimento degli EGE. SECEM è stato il primo OdC accreditato da Accredia ad operare sulla UNI CEI 11339.
1° sessione di esame gennaio 2010, con i primi 10 EGE certificati. A febbraio 2016 risultavano emessi 281 certificati (247 EGE) secondo lo schema di proprietà, e 61 secondo lo schema conforme al D.Lgs. 102/14 (57 EGE).
Info: e-mail [email protected] tel. 06 3048 3626
152
129
Cer)fica)emessianteD.Lgs.102/14
civ
ind
25
36
Cer)fica)emessiD.Lgs.102/14
civ
ind
11
Processo di certificazione
La certificazione è aperta a tutti i soggetti che
abbiano raggiunto un livello di esperienza minimo dipendente dal titolo di studio conseguito e che
possono accedere alla procedura di valutazione dei titoli ed alle prove di esame. Una volta ottenuta
la certificazione rimane valida per 5 anni, dopodiché occorre procedere ad un nuovo esame con presentazione di eventuali crediti. Tutti gli
esperti certificati sono iscritti in apposito registro articolato in due elenchi separati corrispondenti
alle due classi di macroattività (ovvero nell’ambito di entrambe):
- Settore industriale (Agricoltura e pesca,
Indus t r ia man i fa t tu r ie ra , Indus t r ia dell’Energia ed Acqua, Industria dei servizi, attività produttiva in generale, trasporti);
- Settore civile (Costruzioni pubbliche e p r i v a t e ; T r a s p o r t i ; P u b b l i c a
Amministrazione, Commercio, Servizi pubblici e privati in generale).
TITOLI DI STUDIO Anni di esperienza minimiEGE Civile EGE Industriale
LM-4 ARCHITETTURA E INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
3 4LM-17 FISICA 3 4LM-20 INGEGNERIA AEROSPAZIALE E ASTRONAUTICA 3 3LM-21 INGEGNERIA BIOMEDICA 4 4LM-22 INGEGNERIA CHIMICA 3 3LM-23 INGEGNERIA CIVILE 3 3LM-24 INGEGNERIA DEI SISTEMI EDILIZI 3 3LM-25 INGEGNERIA DELL’AUTOMAZIONE 4 3LM-26 INGEGNERIA DELLA SICUREZZA 3 3LM-27 INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI 4 4LM-28 INGEGNERIA ELETTRICA ED ELETTRONICA 3 3LM-29 INGEGNERIA ELETTRONICA 3 3LM-30 INGEGNERIA ENERGETICA E NUCLEARE 3 3LM-31 INGEGNERIA GESTIONALE 3 3LM-32 INGEGNERIA INFORMATICA 4 4LM-33 INGEGNERIA MECCANICA 3 3LM-34 INGEGNERIA NAVALE 3 3LM-35 INGEGNERIA PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO 3 4LM-44 MODELLISTICA MATEMATICO-FISICA PER L’INGEGNERIA
4 4LM-48 PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA E AMBIENTALE
3 4LM-53 SCIENZA E INGEGNERIA DEI MATERIALI 3 4LM-54 SCIENZE CHIMICHE 3 4LM-69 SCIENZE E TECNOLOGIE AGRARIE 4 4LM-71 SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA CHIMICA INDUSTRIALE
4 3LM-75 SCIENZE E TECNOLOGIE PER L'AMBIENTE E IL TERRITORIO
4 4
L-7 INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE 4 4L-8 INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE 4 4L-9 INGEGNERIA INDUSTRIALE 4 4L-17 SCIENZE DELL'ARCHITETTURA 4 4L-23 SCIENZE E TECNICHE DELL'EDILIZIA 4 4L-27 SCIENZE E TECNOLOGIE CHIMICHE 4 4L-30 SCIENZE E TECNOLOGIE FISICHE 4 4
ALTRE LAUREE 5 5DIPLOMA TECNICO 5 5DIPLOMA DI SCUOLA MEDIA SUPERIORE NON TECNICO 10 10
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Processo di certificazione
fonte:Secem13
Documentare l’esperienza
L’esperienzadilavorovadocumentatacon:
Intalidocumen6deveesserechiaro:
Iperiodiannualidiesperienzapossonointendersianchecomesommadifrazionidiannopurchécara7erizzatedaunacertacon8nuità(almenotremesicon8nua8vi).Iperiodivengonocomputa8unasolavoltaancheinpresenzadipiùesperienzelavora8vecontemporanee.
• le7eredireferenzeconelenco,durataeruolodelleaBvitàsvolte
• contraB
• frontespizidirappor8odiprogeB • fa7ure
• le7erediincarico • altradocumentazioneper8nente
• ilnomedelcandidato • ilnomedeldatoredilavoroovveroilnomedelcliente/commi7ente
• lefunzionieleaBvitàsvoltenelde7aglio
• ledatediinizioedifinerapporto/lavoro
fonte:Secem14
L’energy manager per la legge 10/91
La legge 10/1991 all’art. 19 obbliga le aziende del comparto industriale con consumi annui superiori ai 10.000 tep e quelle degli altri settori oltre i 1.000 tep alla nomina annuale del tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia (energy manager).
Funzioni del responsabile secondo la legge:
•individuare azioni, interventi, procedure e quant'altro necessario per promuovere l'uso razionale dell'energia;
•assicurare la predisposizione di bilanci energetici in funzione anche dei parametri economici e degli usi energetici finali;
•predisporre i dati energetici di verifica degli interventi effettuati con contributo dello Stato.
Si tratta di una persona che usualmente è interna all’organizzazione nominante, preferibilmente di livello dirigenziale per poter svolgere un’efficace azione. La sua azione può essere rafforzata dalla presenza di un sistema di gestione dell’energia ISO 50001.
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La circolare 18 dicembre 2014 definisce le regole per la nomina
dell’energy manager, confermando FIRE come soggetto attuatore.
http://em.fire-italia.org
Alcuni elementi fondamentali
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La nomina dell’energy manager è annuale. Va effettuata entro il
30 aprile secondo le modalità stabilite da FIRE in accordo con la circolare MiSE 18 dicembre 2014.
Tutti i consumi energetici vanno conteggiati per verificare il
raggiungimento delle soglie di obbligo, compresi quelli ricadenti all’interno di contratti di servizio con corrispettivi non collegati ai
consumi energetici e le fonti utilizzate per la generazione di elettricità e calore, anche se immessi integralmente in rete.
L’ ene rgy manage r può esse re un d ipendente dell’organizzazione o un consulente esterno.
Come previsto dalla circolare 18 dicembre 2014, la FIRE ha optato per la gestione informatizzata della nomina dell’energy manager.
L’inserimento della nomina risulta facilitato per gli utenti, soprattutto negli anni successivi al primo (oltre a ridurre il rischio di nomine non valide grazie alle verifiche automatiche in fase di compilazione) e la gestione diventa più agevole per FIRE.
La nuova piattaforma per la nomina
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Soggetti
Soggetti
NEMO, acronimo di Nomine Energy Manager Online, è la piattaforma online creata grazie a un investimento di risorse proprie da FIRE, che permette ai soggetti che devono o vogliono nominare l’energy manager di effettuare la nomina.
Guida alla nomina mediante la piattaforma NEMO: http://em.fire.italia.org
Nomine 2015 VS 2014 soggetti obbligati
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Localizzazione geografica delle nomine
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Stima del livello di inadempienza
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Purtroppo la P.A. manifesta tassi di inosservanza nell’ordine del 70-90%, per di più in peggioramento.Un segnale preoccupante per un settore chiamato a svolgere un ruolo esemplare.
Nel settore industriale, in particolare nei settori energivori, il tasso di inadempienza alla legge risulta basso. Il confronto dei consumi afferenti ai soggetti nominanti con quelli nazionali settoriali mostrano una buona copertura.
Inquadramento dell’energy manager e SGE
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Su circa 330 soggetti certificati ISO 50001, 115 hanno un energy manager nominato (ma la percentuale è in crescita).
Per un’azione efficace, l’energy manager deve essere in grado di incidere sulle scelte aziendali. Dove possibile è dunque opportuno che sia un dirigente/quadro con le appropriate deleghe. Meglio se responsabile di un sistema di gestione dell’energia (SGE). Entrambi i trend sono in crescita.
Energy manager e TEE
Lo schema dei TEE è il principale strumento di supporto dell’efficienza energetica. La percentuale di soggetti attivi direttamente è cresciuta nel tempo, pur rimanendo inferiore al 10% per i soggetti obbligati e al 20% per i volontari.
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Energy manager ed EGE
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Su 1.963 energy manager nominati, 171 hanno conseguito la certificazione EGE. La percentuale sul totale è pari all’11% per gli energy manager esterni e all’8% per gli energy manager interni.
Il dato degli energy manager certificati risulta basso in particolare per i consulenti esterni, che è opportuno siano EGE (quindi anche le gare della P.A. dovrebbero premiarlo). Nelle grandi organizzazioni il profilo dirigenziale dell’energy manager può non essere compatibile con la certificazione, ma sono opportuni collaboratori EGE.
EM ed EGE
Le figure dell’energy manager ai sensi della Legge 10/91 e quella dell’esperto in gestione dell’energia ai sensi del D.Lgs. 115/08 possono coincidere, come descritto di seguito ma può verificarsi anche il caso in cui un energy manager non sia un EGE e il caso in cui un EGE non sia energy manager. Si precisa che maggiori informazioni sulla figura dell’EGE sono disponibili nella sezione dedicata “Chi è l’EGE” sul portale http://em.fire-italia.org .
• Un energy manager può non essere un EGE. Ai fini dell’adempimento all’art. 19 della Legge 10/91 non sono previsti obblighi su corsi da seguire, esami da sostenere, certificazioni da ottenere. Un energy manager può essere nominato a prescindere dal fatto che abbia o meno le caratteristiche previste dal D.Lgs. 115/08 e dalla norma UNI CEI 11339. Dal luglio 2016 i soggetti con energy manager nominato che vorranno accedere al meccanismo dei certificati bianchi dovranno far sì che l’energy manager nominato sia un soggetto certificato da parte terza ai sensi della norma UNI CEI 11339, come previsto dall’art. 12 del D.Lgs. 102/14. Inoltre un energy manager di una grande impresa o di un’impresa energivora che sia al contempo EGE (obbligatoriamente certificato dal luglio 2016) avrà la possibilità di condurre direttamente le diagnosi previste dall’art. 8 del D.Lgs. 102/14.
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EM ed EGE
• Un energy manager può essere al contempo un EGE. È una condizione auspicabile in diversi casi, in quanto in generale un energy manager dovrebbe avere requisiti tali da soddisfare quanto richiesto dalla norma UNI CEI 11339, indipendentemente dal fatto che intenda certificarsi o meno. Ci sono comunque delle situazioni, specie nelle grandi organizzazioni, in cui l’energy manager è bene che sia un manager di alto livello per poter così incidere in modo efficace sulle scelte aziendali. In tali casi le caratteristiche dell’EGE è più probabile che le abbiano i collaboratori.
• Un EGE può non essere un energy manager, in quanto l’aderenza ai requisiti previsti dallo schema di certificazione e accreditamento per la conformità alla norma UNI CEI 11339:2009 può essere rispettata anche al di fuori della nomina dell’energy manager. È ad esempio il caso di un libero professionista che abbia condotto studi di fattibilità e diagnosi e seguito direttamente richieste di incentivi per interventi connessi all’uso razionale dell’energia, o quello ad esempio di un tecnico esperto di efficientamento e manutenzione in un particolare settore (civile o industriale) che abbia seguito direttamente la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e fonti rinnovabili e proceduto alla manutenzione ottimale degli stessi.
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Guide e conferenze FIRE
Linee guida per contratti ai contratti EPC e al FTT negli edifici pubblici
Evoluzione del ruolo dell’energy manager: indagini e statistiche
Linee guida all’uso delle risorse per incentivare efficienza e rinnovabili
www.enermanagement.it
www.certificati-bianchi.comGuida FIRE sui TEE per decisori e non addetti ai lavori
www.fire-italia.org/category/studi-e-ricerche/studi-e-ricerche-studi-e-ricerche/
www.fire-italia.org/category/studi-e-ricerche/guide/26
Nome relatore, FIRE
Grazie!
www.facebook.com/FIREenergy.manager
www.linkedin.com/company/fire-federazione-italiana-per-l'uso-razionale-dell'energia
www.twitter.com/FIRE_ita