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Ente: Prato Ricerche – Istituto per la ricerca ambientale e la mitigazione dei rischi
Rappresentanti nell’Organo Gestionale: Prof. Nicola Casagli; Prof. Enio Paris
Periodo di riferimento: 2010-‐2014
A -‐ IDENTITÀ
La Fondazione Prato Ricerche -‐ Istituto per la ricerca ambientale e la mitigazione dei rischi -‐ è una fondazione costituita in Prato il 20.01.2004 dalla Provincia di Prato, dall'Università degli Studi di Firenze e dalla Fondazione Pro Verbo. La Fondazione ha da subito sottoscritto una convenzione con la Provincia di Prato per la gestione del Museo di Scienze Planetarie e della Biblioteca di Scienze geo-‐ambientali e planetarie. Gli scopi statutari prevedono lo sviluppo della ricerca scientifica di base e applicata, della formazione e della cultura negli ambiti afferenti alla Fondazione, favorendo la costituzione di istituzioni educative, sociali, culturali ed artistiche, e la collaborazione con istituzioni universitarie. È escluso il fine di lucro. La Prato Ricerche è iscritta all'Anagrafe Nazionale delle Ricerche con il codice 56460XST.
A1 -‐SINTESI ATTIVITÀ SVOLTA
Vedi rapporto allegato.
A2 -‐MODELLO DI GOVERNO
Capitale sociale e soci in % (evidenziando % Ateneo):
Provincia di Prato (1/3 33), Università degli Studi di Firenze (1/3 33); Fondazione Pro Verbo (1/3 33)
Organi di governo e composizione:
• l'Assemblea, composta da tre membri, uno ciascuno per ogni socio (il Presidente della Provincia di Prato Lamberto Gestri, il Presidente della Fondazione Pro Verbo Don Emilio Riva ed il Rettore dell'Università degli Studi di Firenze Alberto Tesi), alla quale spetta l'individuazione dell'indirizzo programmatico della Fondazione e che provvede alla nomina degli altri organi;
• il Consiglio di Amministrazione, composto da 6 membri, 2 per ciascun socio, al quale spettano tutti i poteri di gestione ordinaria e straordinaria;
• il Comitato Scientifico, composto attualmente da 5 membri, che delibera annualmente il programma dell'attività scientifica e di ricerca della Prato Ricerche;
• il Presidente, scelto nel CdA, che ha la legale rappresentanza dell'ente;
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• il Direttore, responsabile dell'attuazione del programma annuale di attività e della gestione del personale;
• il Collegio dei Revisori dei Conti, organo di controllo ai sensi del codice civile, composto da tre membri effettivi, uno per ciascun socio.
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B -‐ INDIVIDUAZIONE IMPATTO DI QUANTO REALIZZATO SULL’ATTIVITÀ DELL’ATENEO:
1. finanziamenti erogati all’Ateneo (assegni di ricerca, borse di dottorato, contributi, convenzioni conto terzi etc);
Nessuno
2. pubblicazioni realizzate o in corso in relazione all’attività di ricerca svolta presso l’ente. In particolare, si richiede altresì di specificare se l’Ente ha partecipato alla valutazione VQR 2004-‐2010 come Ente di Ricerca e con quanti docenti dell’Ateneo;
Vedi elenco delle pubblicazioni allegato.
La Fondazione NON ha partecipato alla VQR 2004-‐2010.
3. attività di ricerca svolta attraverso strumentazione riconducibile all’Ente
Non determinata
4. finanziamenti ottenuti dal consorzio su progetti di ricerca nazionali e internazionali (Programma Quadro e altri bandi della Commissione Europea, Bandi Ministeriali, Regionali, ecc.) e livello di coinvolgimento dell’Ateneo; in particolare, si richiede di indicare se l’Ente ha inviato all’Ateneo la rendicontazione dell’entrate di cassa da Progetti di Ricerca per l’esercizio VQR 2004-‐2010;
Non determinata
4.1 Partecipazione a progetti comunitari e internazionali:
No
C – RISORSE DI ATENEO IMPIEGATE
1. Impiego del rappresentante di Ateneo (tempo): i due rappresentanti di Ateneo nel CdA della Fondazione, Proff. Enio Paris e Nicola Casagli, hanno partecipato ad un numero di sedute del Consiglio variabile fra 8 e 10 per anno.
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2. Compenso erogato dall’Ente: è previsto un gettone di presenza di circa 100 Euro per ogni seduta del CdA
3. Impegno di Altro Personale strutturato (tempo): Nessuno
4. Utilizzo spazi: Nessuno
5. Impegno di risorse umane di Ateneo, seppur non strutturate (dottorandi, assegnisti, borsisti). Dal 2012, una studentessa di dottorato del Dipartimento di Scienze della Terra sta svolgendo la sua tesi in collaborazione con la fondazione, con una presenza di circa 6 mesi/uomo (50%). Dal 2011 Alessia Lotti, dottoranda in Scienze della Terra, svolge la propria attività di ricerca in collaborazione con la Fondazione con una presenza di circa 6 mesi/uomo (50%). Nel 2012 la Fondazione ha ospitato laureati del Dipartimento di Scienze della Terra per tirocini post-‐laurea.
Firenze, 30 Giugno 2014
I rappresentanti dell’Ateneo nel CdA della Fondazione
Prof. Enio Paris
Prof. Nicola Casagli
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FONDAZIONE PRATO RICERCHE Istituto per la ricerca ambientale e la mitigazione dei rischi
PROGRAMMA ANNUALE DI ATTIVITÀ – 2014 REPORT 11 MAGGIO 2014
MUSEO DI SCIENZE PLANETARIE
PROMOZIONE
Di seguito vengono elencati e descritti brevemente gli obiettivi della promozione e le fasi necessarie al conseguimento degli stessi obiettivi.
OBIETTIVI TATTICI: • raggiungere un numero elevato di utenti potenziali attraverso pubblicità diretta • raggiungere un numero elevato di utenti potenziali attraverso pubblicità indiretta
FASI E METODOLOGIE: Pubblicizzazione attraverso insegne, materiale pubblicitario e gadgets
Pubblicizzazione e promozione
Nel mese di Marzo Simone Ducci, che si occupa già da tempo di filmati e di multimedialità, ha effettuato nelle sale del museo alcune riprese per partecipare a "Prato Excellence", il concorso per giovani videomaker promosso dalla Provincia di Prato, per valorizzare le eccellenze del nostro territorio. Nel mese di aprile è uscita la graduatoria del concorso e si è classificato al primo posto. Il filmato sarà utilizzato per promuovere il territorio pratese.
A seguito della richiesta da parte dell’ufficio Cultura del Comune di Prato, il Museo è stato inserito insieme ad altri Musei del territorio pratese in un’iniziativa dal titolo “Itinerari pratesi tra arte e storia”. La visita guidata al Museo è stata effettuata il 29 marzo ed è stato raggiunto il numero massimo di partecipanti. L’iniziativa è stata promossa dal Comune anche attraverso un depliant cartaceo che è stato portato per la distribuzione anche in Museo.
Bookshop
Dal 1 gennaio di questo anno, a seguito del bando di gara effettuato a dicembre dello scorso anno, la gestione del bookshop è affidata alla ditta Dodoline srl. al Sig. Maurizio Forli (Dodoline Tommasi) e a sua
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figlia. Oltre al bookshop la società effettuerà servizio di biglietteria del Museo e di guardiania del laboratorio “Esperimenta con Galileo”, nel fine settimana.
Come indicato in seguito sono stati effettuati in questi mesi con la collaborazione di Dodoline laboratori pomeridiani in particolare nel fine settimana ma anche alcuni pomeriggi dei giorni feriali.
Pubblicizzazione dell’attività attraverso i mezzi di informazione locali e nazionali
Nel mese di gennaio e nel mese di febbraio, il direttore del Museo ha tenuto numerose presentazioni del proprio libro “Siamo fatti di Stelle”, scritto con Margherita Hack, durante le quali è stato presentata l’attività del Museo a scuole di ogni ordine e grado e a un pubblico variegato. Le presentazioni sono state effettuate a Milano, Pavia, Brescia, Garda, Venezia, Barletta, Andria, Mola di Bari, Santeramo in Colle, Bari, Monopoli, Brindisi, Squinzano, Livorno, Cefalù.
Presentazioni relative all’attività del Museo sono state altresì fatte al Congresso Nazionale dell’Unione Astrofili Italiana tenutosi a Castiglion dei Pepoli e al Convegno Nazionale annuale di Gnomonica tenutosi a Cefalù-‐Isnello.
Mercoledì 5 febbraio si è svolta presso la Provincia di Prato una conferenza stampa alla quale hanno partecipato oltre al Presidente Gestri e alla Dott.ssa Soldani, la Dott.ssa Elena Pianea (dirigente dell’Ufficio Cultura della Regione Toscana) ed i referenti dei sette musei del Progetto Ti porto al Museo. La motivazione è stata quella di elogiare il progetto (di cui il Museo è capofila) per il grande successo ottenuto presso le scuole: più di 300 classi, infatti, stanno partecipando con le visite ai Musei.
Nel mese di aprile sono venuti al Museo il musicista e regista Goffredo Gori ed il poeta Franco Faggi per proporre un evento musicale nelle sale del Museo, grazie alla loro conoscenza con Maurizio Forli (gestore del bookshop). E’ stato deciso che l’evento “Il canto del cosmo” verrà realizzato il primo mercoledì di apertura serale del museo (18 giugno). Siccome Goffredo Gori ha contatti con la rete televisiva Toscana TV, l’evento sarà anche registrato e riproposto in parte alla TV, insieme alla promozione dell’attività didattica e divulgativa del Museo.
Tutti i mesi, a partire da gennaio, sono stati inviati all’Ufficio stampa della Provincia di Prato, le iniziative in programma al Museo sia nei fine settimana che in orario serale, come le serate di osservazione del cielo con telescopi dal piazzale del Museo. Tutte le iniziative sono state mensilmente inserite su Prato Mese e di volta in volta sui quotidiani locali. Nel mese di marzo in particolare è stato pubblicizzato il concorso “Disegna il tuo dinosauro” ed il laboratorio di Archeologia Sperimentale, mentre alla fine del mese di aprile è stato promosso il “corso di astrofotografia” organizzato dall’associazione astrofili Polaris presso i locali della Fondazione. Come di consueto è stata curata dal personale della Fondazione la redazione dei comunicati stampa diretti ai mezzi di informazione locali.
Pubblicizzazione dell'attività sulla rete Internet
Come di consueto sono state aggiornate, direttamente dal personale interno, le pagine del sito web del Museo, in particolare quelle contenenti informazioni sulle iniziative in corso (le osservazioni del cielo con telescopi dal piazzale del Museo, laboratori nel fine settimana ma anche nei pomeriggi feriali, etc), sull'attività didattica del Museo e sulle visite guidate. Inoltre, le iniziative proposte dal Museo sono state inviate ogni mese anche ad altri siti web che si dedicano alla promozione di eventi culturali nel territorio provinciale, regionale e nazionale (Comune e Provincia di Prato, Regione Toscana, Ministero per i Beni e le
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attività culturali etc). Nel mese di febbraio, inoltre, le proposte didattiche rivolte alle scuole sono state inviate ai due siti regionali, EduMusei e InToscana sezione Turismo scolastico, come espressamente richiesto dalla Regione.
Dal 16 maggio è attivo il nuovo sito web del Museo con indirizzo www.museodisceinzeplanetarie.eu
Molto più versatile, dinamico e accattivante del precedente sito, vi si trovano notizie relative al museo e alle scienze planetarie in generale. Al sito sono collegati i profili FaceBook e Twitter del Museo stesso.
Conferenze a tema
Sono state tenute diverse conferenze tematiche presso il Museo e in strutture esterne. Tra queste “Fantageologia dei Pianeti del Sistema Solare” presso il costituendo Parco Astronomico delle Madonie di Isnello, in Sicilia, per conto del locale Gruppo Astrofili. Un’altra conferenza, sul tema della divulgazione scientifica, è stata tenuta al Convegno Nazionale dell’Unione Astrofili Italiani.
CONSERVAZIONE E OSTENSIONE
Obiettivi Tattici: • garantire rapporto ottimale tra qualità scientifica e capacità attrattiva
• mantenere aggiornati inventario e catalogo dei campioni
• aggiornamento del percorso scientifico-‐espositivo
Fasi e Metodologie:
Acquisizione di nuovi campioni
Sono molti i campioni pervenuti presso il museo per analisi atte a definirne l’origine. Alcuni di questi sono risultati essere meteoriti che sono state classificate e catalogate secondo gli standard catalografici. Gli studi sono ancora in corso e il numero dei nuovi campioni p in corso di definizione.
Manutenzione ordinaria del Museo
È proseguita la revisione totale delle collezioni de meteoriti, rocce da impatto e tectiti depositata presso il Museo. La revisione, non ancora terminata, ha permesso di evidenziare che i campioni della collezione sono più di quanto fino ad oggi registrato. In particolare, non erano stati catalogati campioni acquisiti negli anni 2005-‐2009, né le sezioni sottili petrografiche e gli “inglobati” per analisi effettuate durante gli anni precedenti al 2013.
La revisione delle collezioni è ancora in corso ed è prevista una rivisitazione anche di minerali, rocce e fossili.
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In questi primi mesi dell’anno è proseguita come di consueto l’attività di manutenzione periodica degli spazi museali e laboratoriali. Mentre la pulizia dell'area aperta al pubblico è affidata ad una ditta specializzata, la manutenzione degli interni degli spazi espositivi (pulizia, verifica del funzionamento delle lampade e delle condizioni ambientali; verifica del funzionamento delle postazioni multimediali e dei supporti audio/video, sostituzione delle lampade e dei supporti audio/video difettosi o usurati) è stata periodicamente svolta dal personale della Fondazione.
Nel mese di gennaio, uno dei monitor della quadrisfera ha avuto un guasto ed è stato necessario l’intervento di un elettricista per la riparazione. Inoltre, nella vetrina della fluorescenza dei minerali una delle due lampade ha smesso di funzionare: considerando che le due lampade dovrebbero avere più o meno la stessa durata, è stata deciso di acquistarne due, più altre due lampade più piccole da inserire sempre nella stessa vetrina per migliorare l’effetto. Nei prossimi giorni verrà l’elettricista a montarle.
In questi mesi è proseguita anche la manutenzione nel laboratorio “Esperimenta con Galileo”: a parte alcune lampade delle esperienze da sostituire, in particolare è stata modificata da alcuni soci della Polaris l’esperimento della cometa che aveva dei problemi di funzionamento (che avevano realizzato alla fine dello scorso anno) ed è stata con l’occasione anche ridimensionata; in questi ultimi giorni stanno montando una nuova esperienza (tubo a vuoto).
Aggiornamento del percorso scientifico-‐espositivo e realizzazione nuovo software delle postazioni multimediali
In questi mesi sono stati richiesti dei preventivi sia a sale di registrazione che a madrelingue per la realizzazione dei file audio in lingua inglese da inserire nei multimediali presenti nelle sale del Museo. Verrà pertanto prossimamente individuata la modalità di proseguimento di questa attività.
DIDATTICA E DIVULGAZIONE
Obiettivi Tattici: • diffusione della cultura scientifica
• crescita culturale degli utenti
• sviluppo dei rapporti con le scuole di ogni ordine e grado
• visite guidate e lezioni tematiche
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Fasi e Metodologie:
Programmazione dell'attività didattica e divulgativa
Da gennaio ad aprile si sono svolte le visite guidate nel Museo, i laboratori ed i percorsi didattici alle scuole di ogni ordine e grado che ne hanno fatto richiesta. E’ proseguito dunque in questi primi mesi dell’anno, da parte del personale della Fondazione, l’attività di segreteria delle prenotazioni delle scuole, con relativo aggiornamento del calendario e la preparazione del materiale didattico e delle lezioni necessarie per lo svolgimento delle attività didattiche. Sono state effettuate anche visite guidate al Museo nel fine settimana per gruppi organizzati di adulti e famiglie ed è stato distribuito il questionario di “customer satisfaction” ai visitatori. Nel mese di aprile in particolare si sono svolte le visite delle classi che hanno partecipato al progetto “Leggere il cielo: dalla mitologia alla scienza” in collaborazione con la Biblioteca comunale Lazzerini ed il Centro di Scienze Naturali di Galceti.
Nei mesi di gennaio e febbraio il personale della didattica della Fondazione ha partecipato agli ultimi tre incontri del corso “L’arte tra le mani” (incominciato a novembre 2013) che si svolge a Firenze presso il Museo Marino Marini. Il corso ha come finalità quella di far comprendere agli operatori museali la realtà dei malati con demenza senile e Alzheimer e poter realizzare di conseguenza incontri e visite ad hoc per questa tipologia di visitatori. Al corso hanno partecipato operatori museali di tutta la Toscana ed è stato utile anche per mettere in contatto operatori museali e operatori geriatrici. Nel nostro caso specifico abbiamo ideato un progetto, insieme al Centro Diurno di Narnali ed al Museo del Tessuto, che è stato presentato l’ultimo giorno del corso (21 febbraio). Su proposta della Regione Toscana che ha contribuito alla realizzazione del corso, il progetto è stato inviato anche all’Ufficio Cultura della Regione provvisto di una richiesta di cofinanziamento per le attività da svolgere. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcuna conferma in merito. Tuttavia, pur, senza alcun contributo, il progetto verrà nei prossimi mesi realizzato.
Nella prima settimana del mese di marzo è stato realizzato il report annuale sui dati dei questionari che sono stati compilati dai visitatori lo scorso anno 2013 ed è stato inviato, come richiesto, tramite posta certificata alla Regione Toscana, settore cultura. Sempre nel mese di marzo è stata anche compilata on-‐line sul sito apposito della cultura della Regione la scheda con i dati di affluenza dei visitatori nell’anno 2013.
Nei mesi di febbraio e di marzo sono state effettuate presso gli uffici della cultura della Provincia di Prato gli incontri tra gli operatori dei musei del territorio provinciali ed i referenti alla cultura della Provincia per la definizione del progetto per il nuovo Piano della Cultura 2014 (PIC2014). In uno dei primi incontri di febbraio, è venuta anche la Dr.ssa Elena Pianea dell’Ufficio Cultura della Regione Toscana per spiegare le modalità di partecipazione del PIC2104, leggermente modificate rispetto a quello dello scorso anno. Anche per il PIC2014 il nostro Museo è capofila del progetto dal titolo “Ti porto al Museo” al quale partecipano, oltre al nostro Museo, altri sei musei del territorio. Il progetto prevede di utilizzare una buona parte del contributo regionale per offrire il trasporto gratuito delle classi ai Musei, come l’anno precedente, tuttavia in aggiunta quest’anno sono state inserite anche altre Province che sono ben collegate con Prato per quanto riguarda la rete ferroviaria (come Lucca e Pisa e Bologna). Questa azione di sistema sarà gestita anche quest’anno dal nostro Museo. Dato che si prevede un ampliamento del servizio del trasporto gratuito, quest’anno è stato richiesto un contributo di € 48.500,00. Per pubblicizzare questo progetto alle scuole verrà realizzato un depliant che sarà inviato per posta a tutte le scuole di ogni ordine e grado. L’altra parte del contributo regionale verrà utilizzato per dar vita ad un ufficio stampa comune che seguirà tutti e sette i Musei, non solo per il Progetto Ti porto al Museo ma anche per tutte le iniziative ed eventi proposti
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durante l’anno 2014 (questa azione di sistema sarà seguita dal Museo della Deportazione). Verrà realizzato anche un sito web apposito. Il progetto prevede infine anche attività collaterali rivolti ai vari pubblici dei musei con particolare attenzione ai circoli ricreativi, alle associazioni, ai diversamente abili, etc. Il progetto è stato inviato alla Regione Toscana dall’Ufficio Cultura della provincia di Prato il 31 marzo: ad oggi ancora non è arrivata comunicazione dalla Regione Toscana in merito.
Sempre al 31 marzo c’è stata anche la scadenza per la rendicontazione del contributo ottenuto dalla Regione Toscana per il PIC2013 dello scorso anno. La scheda di rendicontazione, insieme a tutte le fatture inerenti, e la relazione di fine progetto sono state preparate dal personale della Fondazione e sono state inviate all’Ufficio Cultura della Provincia di Prato per la trasmissione alla Regione, settore Cultura.
In questi primi mesi dell’anno si sono svolte anche buona parte delle attività previste dal progetto “Meteoritica: una sperimentazione integrata per una diversa modalità di promozione e diffusione della cultura scientifica” per il quale il Museo ha ottenuto lo scorso anno un contributo dal MIUR in merito al bando sulla diffusione della cultura scientifica e che è stato avviato negli ultimi mesi dell’anno precedente. Le varie attività che sono state compiute e che vengono di seguito descritte sono state coordinate e organizzate dal nostro Museo essendo capofila del progetto. Prima di tutto, nei mesi di gennaio e febbraio, sono stati progettati ed effettuati i viaggi delle classi di Roma, Milano e Prato che partecipano al progetto verso i tre musei coinvolti (il nostro, il Museo Civico di Storia naturale di Milano ed il Museo di Mineralogia dell’Università La Sapienza di Roma). Anche i referenti della didattica della Fondazione hanno partecipato con le classi della scuola media Buricchi di Prato alle visite degli altri due Musei. Successivamente sono stati coordinati la progettazione presso ogni scuola coinvolta dei pannelli esplicativi, i video, le presentazioni ed il depliant che andranno a costituire la parte informativa e divulgativa della mostra di meteoriti conclusiva che verrà inaugurata sabato 17 maggio. Per uniformare i materiali suddetti è stato necessario un imponente comunicazione e collaborazione tra i referenti della didattica dei tre musei che sono andati anche presso le scuole a coordinare le attività. Sempre nei primi mesi dell’anno sono stati scelti dai tre musei i campioni da esporre alla mostra, le modalità di trasporto, la questione assicurazione. La Fondazione ha fatto inoltre richiesta alla Provincia di Prato dell’utilizzo della Sala Biagi del Palazzo Banci e del Patrocinio della mostra: entrambi sono stati concessi.
Nel mese di marzo sono stati anche richiesti i preventivi per il noleggio delle teche per l’esposizione dei campioni e per la guardiania alla mostra.
Alla fine del mese di aprile le scuole hanno terminato di preparare i propri materiali, li hanno inviati al personale della Fondazione per un controllo definitivo. Nel frattempo sono stati preparati anche due roll-‐up e altri tre pannelli, uno dei quali dedicato al Museo, da utilizzare sempre per la parte informativa dell’allestimento. Nei primi dieci giorni di maggio tutto il materiale è stato consegnato alla tipografia per la stampa. Nel frattempo sono state preparate anche tutte le didascalie dei campioni che verranno esposti. La mostra verrà inaugurata il pomeriggio di sabato 17 maggio.
Nei mesi di febbraio e marzo sono state avviate anche le prime attività in riferimento al progetto “Cielo e Terra a portata di mano” sui non vedenti ed ipovedenti che è stato proposto alla Regione Toscana settore Cultura alla fine dello scorso anno in occasione del bando per i Musei riconosciuti di rilevanza regionale e approvato arrivando primo in graduatoria. Per prima cosa è stato effettuato il corso di formazione per il personale del Museo (due incontri di tre ore ciascuno presso la Fondazione) da parte di due referenti dell’ANIOMAP per introdurre e sviluppare le tematiche relative ai problemi di orientamento e mobilità delle persone non vedenti e quali accorgimenti possono essere utilizzati negli allestimenti dei Musei ed in particolare nella realizzazione dei sussidi informativi per venire incontro alle esigenze molteplici dei
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visitatori ipovedenti. Successivamente si è svolto un incontro anche con un informatico che si occupa di audio guide e specifici applicativi multimediali per concordare quali sussidi possano essere adoperati nelle sale del Museo per permettere ai visitatori non vedenti ed ipovedenti di acquisire le informazioni sugli oggetti esposti. Un nuovo incontro sia con l’informatico che con le referenti dell’ANIOMAP per definire le attività, verrà concordato per l’inizio del mese di giugno.
Nel mese di aprile sono state compilate sul sito on line apposito della Regione Toscana le schede per la partecipazione del Museo alla manifestazione regionale “Amico Museo 2014” e la “Notte dei Musei” che quest’anno si effettua da sabato 17 maggio a lunedì 2 giugno. Oltre all’apertura gratuita del Museo e del laboratorio “Esperimenta con Galileo” nei fine settimana (anche la sera dopo cena di sabato 17 maggio per la Notte dei Musei), è stata inserita anche la mostra Meteoritica che si svolge presso il Palazzo Banci proprio nell’intero periodo della manifestazione suddetta.
Per mezzo della collaborazione con l’Associazione Astrofili Polaris, tutti i mesi viene organizzata una serata osservativa del cielo con telescopi dal piazzale del Museo. Inoltre i membri dell’Associazione stanno anche realizzando una nuova esperienza didattica che verrà prossimamente allestita presso il laboratorio “Esperimenta con Galileo”. Inoltre nel mese di maggio effettueranno anche un corso serale di astrofotografia presso l’auditorium del Museo.
Con la collaborazione di Maurizio Forli e sua figlia, invece, sono stati organizzati nei mesi di febbraio, marzo e aprile laboratori didattici pomeridiani sui fossili e sui dinosauri. In particolare nel mese di marzo è stato realizzato un concorso dal titolo “Disegna il tuo dinosauro” alla quale hanno partecipato in due pomeriggi distinti un totale di 50 bambini e la domenica 30 marzo è stata effettuata nel museo la premiazione dei tre migliori disegni con un gadget in regalo offerto da Dodoline ed una pergamena di partecipazione a tutti i bambini partecipanti.
Rapporti con altre istituzioni museali, Università, Associazioni di settore nazionali e internazionali
Proseguiranno e verranno incrementate le sinergie e le collaborazioni con varie istituzioni museali e culturali del territorio (Museo del Tessuto, Museo Pecci, Centro di Scienze Naturali, Biblioteca Lazzerini etc.) e con altre istituzioni scientifiche a livello regionale quali il Museo di Storia Naturale di Firenze ed il Museo di Storia Naturale del Mediterraneo di Livorno. Verranno in particolare curate le iniziative comuni soprattutto sul piano dei titoli di accesso (tessere d’accesso ai musei aderenti) e della segnaletica stradale e pedonale.
Proseguono infine le collaborazioni con le associazioni dei musei quali l'ANMS e l'ICOM (International Council of Museums), per quanto riguarda la divulgazione, e con associazioni di settore quali la Federazione Italiana di Scienze della Terra (FIST), l'IAU (International Astronomical Union), la Meteoritical Society e altre per ciò che concerne la ricerca, oltre ai rapporti di collaborazione già consolidati con altre università italiane e internazionali. Verranno incrementati, grazie all’avvio di nuovi specifici progetti, i rapporti di collaborazione e di ricerca con enti di ricerca quali l'INAF, l'Agenzia Spaziale Italiana e l'ESA. Per quelle associazioni che le prevedono, si richiama pertanto la necessità di dotare il museo della copertura finanziaria per le quote associative annuali.
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RICERCA SCIENTIFICA
Obiettivi Tattici: • sviluppo delle conoscenze
• riordino delle collezioni
• acquisizione di campioni e studi scientifici
Sistematizzazione tassonomica della collezione di meteoriti del Museo Ricerca di livelli “impatto-‐stratigrafici” nel Comune di Isnello tramite rilevamento e campionamento geo-‐paleontologico e analisi in laboratorio dei dati raccolti.
Sono state sviluppate le prime due fasi del lavoro.
Fase UNO
• Sono stati acquisiti i dati esistenti nella letteratura scientifica.
• Sono stati effettuati sopralluoghi nel territorio del Comune di Isnello.
• È stato fatto il rilevamento geologico e campionamento lungo sezioni geologiche definite sulla base delle informazioni cartografiche e dei sopralluoghi fatti.
• Si è effettuata una prima serie di analisi micro-‐paleontologiche sui campioni raccolti.
Questa prima fase, per il rilevamento geologico sul terreno e per il campionamento, ha visto la permanenza nella zona di 15 giorni complessivi.
Fase DUE
• All’interno degli intervalli stratigrafici individuati con la fase di lavoro precedente era stato ristretto l’ambito di ricerca e si è proceduto con il prelievo di circa 100 campioni con a distanza di circa 30cm l’uno dall’altro. La frequenza di campionamento è stata stabilita in campagna, sulla base dei dati macroscopici desumibili dagli affioramenti rocciosi (rocce stratificate, rocce massive, presenza di livelli di discontinuità, etc.).
• Sono in corso le analisi micro-‐paleontologiche sui campioni raccolti.
Questa seconda fase, per il campionamento all’interno degli intervalli già individuati in precedenza, ha visto una permanenza sul posto di 7 giorni.
Presentazioni e partecipazioni a congressi
Alla fine del mese di febbraio è stato inviato all’ANMS l’articolo dal titolo “Comunicazione e accessibilità al Museo di Scienze Planetarie di Prato” a seguito della presentazione orale effettuata dal personale del
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Museo al Convegno ANMS che si è svolto a novembre dello scorso anno. L’articolo verrà pubblicato su Museologia Scientifica, la rivista periodica dell’ANMS.
Indicatori di Efficacia
Valore registrato al 30/04/2013 Valore atteso al 31/12/2014
Attività promozionali N. depliant e brochure distribuiti 3800 10000 N. brochure totali distribuite (Museo etc) 550 2500 N. brochure inviate per posta alle scuole -‐ 1300 N. pubblicazioni su mezzi di informazione 20 45 N. seminari e conferenze 1 5
Conservazione N. nuovi apporti catalogati 400 400 N. oggetti scelti per esposizione/N. Totale oggetti
280/5179 280/5179
Didattica – Formazione N. utenti totali: ·∙ bambini (fino a 10 anni) ·∙ ragazzi ·∙ adulti ·∙ anziani
4743 1823 1720 1090 110
10000 3300 2500 3200 1000
N. visite per gruppi scolastici 150 170 N. visite per gruppi non scolastici 8 25 N. laboratori didattici di petrografia, di astronomia e mineralogia, lezioni tematiche e laboratori interattivi
107 130
% di scuole coinvolte nelle visite sul totale scuole contattate
30% (*) 30% (*)
Tempo medio delle visite guidate 1 h 30 m 1 h 30 m Tempo medio delle visite 1 h 1 h N. copie volumi collana scientifica distribuite
90 200
N. copie per ogni volume della collana scientifica
45 100
N. contatti sito web 6000 14000
Ricerca N. spedizioni -‐ 1 N. pubblicazioni scientifiche -‐ 4 N. nuovi campioni da classificare 15 15
13
Tasso di classificazione 100 % 100 % N. accordi con altre università -‐ 2 (*) Parametro stimato sulla base dei dati del 2013 e relativo a tutte le scuole di Firenze – Prato – Pistoia contattate a mezzo posta
Indicatori di Efficienza
Valore atteso al 30/04/2014 Valore atteso al 31/12/2014
Attività promozionali Costo attività pubblicitaria /N. utenti
0.50 0.50
Costo medio a conferenza 100 Euro 100 Euro
Conservazione Tasso di catalogazione (N. campioni catalogati al giorno)
4 4
N. campioni donati/ N. campioni acquisiti
100% 100%
Didattica Tempo medio organizzazione visite e laboratori
1 gg. 1 gg.
Ricerca Intervallo di tempo tra arrivo del campione e classificazione (min e max)
60 -‐ 120 gg. 60 -‐ 120 gg.
Indicatori di Economicità
Attività complessiva del Museo Valore atteso al 30/04/2014
Valore atteso al 31/12/2014
Costo del lavoro per attività del Museo/ Costo complessivo attività del Museo
0.39 0.31
Costo delle consulenze per attività del Museo/ Costo complessivo attività del Museo
0.08 0.03
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Spese generali del Museo / Costo complessivo attività del Museo
0.51 0.65
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BIBLIOTECA DI SCIENZE GEO-AMBIENTALI E PLANETARIE (BSGAP)
SVILUPPO DELLA BIBLIOTECA
Obiettivi Tattici: • implementazione, mirata e qualificata, dei fondi documentari
Fasi e Metodologie:
Acquisizioni
Per le acquisizioni sul circuito cosiddetto non venale abbiamo potuto contare soprattutto sugli arrivi da parte dell’Istituto superiore di sanità (Istisan), mentre dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (in sigla acronima Ispra, già Apat) la fornitura, ma forse anche la produzione, di materiali cartacei sembra subire un periodo di stasi: sarà forse opportuno nei prossimi mesi cercare di riprendere contatto, più che coi centri di distribuzione, con alcune delle varie unità di ricerca accorpate in Ispra, perché solo così potremmo continuare a ricevere i lavori che esse riuscissero a stampare.
Sul circuito commerciale abbiamo per ora proceduto a limitatissimi acquisti, data l’incerta situazione finanziaria e visto che non ci è stato concesso alcun fondo da parte degli enti pubblici per il programma presentato; sarà opportuno quanto meno provvedere più avanti alle acquisizioni di materiali divulgativi necessarie in vista della partecipazione alle iniziative promozionali dell’autunno, che, come ogni anno, non solo coinvolgeranno tutto il Sistema bibliotecario della Provincia pratese ma sono coordinate a livello sia regionale che nazionale; e che soprattutto ci metteranno felicemente in contatto con un pubblico che normalmente non si rivolge a noi.
Quanto alla rivista “Meteoritics & planetary science”, l’anno scorso ci giungeva – pur con qualche lacuna distributiva – grazie a una donazione liberale che ci ha permesso di non interrompere l’importante collezione; quest’anno hanno continuato ad arrivare i primi numeri e dovremo accertarci che non ne venga sospesa la spedizione.
Dunque l’obiettivo di qualificazione e sviluppo si prospetta segnato da qualche dubbio e incertezza.
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FRUIBILITÀ DELLA BIBLIOTECA
Obiettivi Tattici: • potenziamento del catalogo
• continuazione dell’inventario del patrimonio documentario
• garanzia di disponibilità delle risorse documentarie
Fasi e Metodologie:
Catalogazione, potenziamento della sua fruibilità e Inventariazione
Ci sembra abbastanza utile e opportuno, parlando della ‘fruibilità’ del catalogo, premettere delle considerazioni già altre volte proposte all’attenzione in forma non troppo dissimile (sperando che la ripetizione non risulti troppo noiosa): da tempo ormai abbiamo spiegato, e verificato, quanto sia proficuo che le nostre collezioni documentarie siano visibili su un Opac (On-‐line Public Access Catalogue): non possiamo che confermare che ciò ci ha permesso e permette di incrementare l’utenza e di allargare enormemente l’area geografica da cui essa ci si rivolge; abbiamo avuto la riprova che di quando in quando si traduce in pratica quella che è sempre un’indubbia potenzialità: così come un utente può altrettanto agevolmente consultare una scheda di catalogo tanto da Prato che da Seattle o Padova, ebbene, del documento da essa descritto, può arrivare anche a farci richiesta. Per capire poi perché capiti che un ricercatore, dal centro Enea del Brasimone o dalla Normale di Pisa o dall’università Complutense, non trovi di meglio per soddisfare le proprie necessità bibliografiche che rivolgersi proprio a una piccola biblioteca di provincia qual è la nostra, bisogna rifarsi, più ancora che alla pertinenza disciplinare delle nostre collezioni o alla rarità dei documenti in esse conservati, alle peculiari consuetudini descrittive applicate dalla nostra istituzione nel catalogare, che, indirizzando e piegando gli standard descrittivi internazionali verso la esaustività, si traducono in molteplici e talvolta esclusive chiavi di accesso al documento, che sono così in grado di soddisfare esigenze di ricerca particolari, e anche molto specifiche.
Mentre la vasta e immediata accessibilità dell’Opac ha ampiamente ripagato le farraginosità del programma di catalogazione EasyCat che provvede questo collegamento, aspettiamo ancora, senza ostentare scetticismo, di vedere quanto l’inserimento diretto delle nostre schede in SBN (il catalogo cumulativo del Sistema Bibliotecario Nazionale) sia in grado, a parziale compenso delle complicazioni ulteriormente introdotte e degli accresciuti tempi morti della catalogazione in linea, di portarci qualche avanzamento nella visibilità presso gli studenti e i ricercatori italiani e nei contatti da parte dell’utenza.
L’altro pilastro su cui poggia il “potenziamento del catalogo”, dopo la sua visibilità, è, ovviamente, l’avanzare della catalogazione e la sua qualità. Oltre alle riflessioni formulate poco sopra sulla sua accuratezza e le particolarità di esecuzione, fra tutte le altre considerazioni sulle sue modalità, fasi e tempi, esposte in tanti precedenti rapporti, staremo qui a sottolineare solo quanto continui a essere riservata cura particolare alla compilazione delle schede di autorità, che non abbiano a provocare ambiguità nell’identificazione della persona, e soprattutto contribuiscano a dirimere – invece che perpetuarli, e complicarli – i frequenti casi di equivoci nel riconoscimento di uno specifico autore rispetto agli omonimi, e, ancora più grave, i casi, troppo frequenti, di confusioni (non di rado clamorose) nella corretta attribuzione
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delle opere; ciò sicuramente assume un valore molto più grande ora che tali schede divengono ipso facto patrimonio di cui poter fare tesoro all’interno dell’onnicomprensivo catalogo nazionale; o addirittura vi introducono direttamente degli emendamenti, parziali o totali. Ecco ad ogni modo i dati: ad oggi nell’Opac della nostra biblioteca sono registrate 7282 collocazioni, cui fanno capo più di 10000 record di autorità inseriti nell’apposito archivio di dati (e un totale di più di 8500 convalidati e corredati di informazioni atte ad individuare l’autore senza confusioni e a risolvere eventuali omonimie), mentre sulla banca dati accessibile solo agli operatori l’ammontare dei record biblio-‐catalografici ha raggiunto i 7336; in RCE (il registro cronologico di entrata) si toccano le 8123 registrazioni. Questi numeri sono sostanzialmente compatibili con la media necessaria per il raggiungimento dell’obiettivo di catalogazione e ci consentono di credere che potrà essere senz’altro conseguito; pure non si può tacere come il rispetto di certe consuetudini di descrizione catalografica, unito a un alto standard di qualità della catalogazione, non va certo nella direzione di “far numero”, restando però essenziale per valorizzare la ricchezza e la particolarità di una collezione come la nostra e attrarre così un’utenza che non potrebbe altrimenti essere intercettata in alcun modo. Continuano infatti a giungerci conferme del fatto che a questo scopo sono essenziali non solo quell’alto livello di qualità della catalogazione (che già non è affatto frequente, purtroppo, negli Opac), ma soprattutto quelle consuetudini di descrizione catalografica, che in alcuni casi fanno la differenza tra il rendere disponibile un servizio offrendo un’informazione non reperibile altrove e il confondersi invece in un mare indistinto di dati, standardizzati, anche – ahimè – negli errori. Per capirci, ripeterò un banale esempio, che mostra come alla nostra biblioteca arrivino, non solo e non tanto per la bontà delle sue raccolte (pregevoli ma non così rare e uniche) o per la comodità o vicinanza della sede, ma ben di più per la peculiarità con cui vengono descritte e offerte all’attenzione del pubblico, il professore dell’Oregon, il ricercatore di Madrid di Bologna o di Roma, lo studente di Parma di Bari o di Prato. Ecco l’esempio: cercando un particolare argomento (caratterizzazione geotecnica delle rocce) un nostro utente ne ha trovato traccia, fra i tanti testi di geologia applicata, solo nel nostro catalogo, rendendosi poi conto che la stessa non rara pubblicazione (gli atti in due volumi di un convegno) si trovava anche presso altre biblioteche, ma descritta secondo l’abitudine corrente (peraltro ineccepibile dal punto di vista catalografico: “Vol. 1; vol. 2”), e non coi singoli titoli delle tante sessioni del convegno, come nel nostro catalogo era riportata: utilizzando certo gli standard descrittivi internazionali, ma in tal modo indirizzandoli verso la esaustività (o “forzandoli verso la prolissità”, potrebbero malevolmente dire alcuni).
Sul rapporto fra catalogazione e inventariazione valgano le riflessioni svolte in tanti altri rapporti; ma vogliamo sperare che, come già l’anno passato, l’inventariazione possa ricevere un certo impulso dall’intervento, in qualità di stagisti, di alcuni ragazzi delle medie superiori della città, che potrebbero così apprendere presso la nostra biblioteca le generalità sulle caratteristiche, la costruzione, l’utilità e l’impiego dei cataloghi bibliografici, e venire introdotti ai primi rudimenti della catalogazione (che sono necessari per inventariare col nostro programma appositamente costruito, che fornisce a chi lo consulta, e perciò richiede al compilatore, molte più notizie, e molta più precisione nel formularle, che non un normale registro cronologico di entrata-‐RCE).
Apertura al pubblico e disponibilità delle risorse documentarie
A proposito di apertura al pubblico e garanzia di disponibilità delle risorse documentarie, possiamo continuare ad attestare che la BSGAP è restata aperta al pubblico secondo l'orario previsto – più ampio di quello della maggior parte delle biblioteche operanti nella provincia di Prato, e pure nei comuni limitrofi; orario che in passato si è riscontrato venire incontro alle esigenze di un’utenza che è sì numericamente non vasta, ma assai diversificata nella tipologia, e perciò nella disponibilità di tempo e di conseguenza negli orari
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di fruizione: infatti la biblioteca è frequentata (materialmente o per le tante vie telematiche) non solo da professionisti, studenti e ricercatori, spinti dagli interessi legati alla loro attività principale, ma anche da un certo numero di utenti motivati da semplice ‘voglia di conoscere’; così si garantisce per tutti adito ai vari servizi che la biblioteca offre: consulenza bibliografica e ‘reference’; consultazione delle numerose opere specialistiche; prestito, sia locale che interbibliotecario (ILL); fornitura di documenti (DD).
Appena è il caso di lamentare che non è la situazione ideale per una biblioteca organizzata ‘a scaffale aperto’ che per accedervi si debba suonare un campanello, ma la nostra utenza, se a noi arriva, non si fa certo scoraggiare da un campanello o da una targa poco vistosa; e appena è il caso di notare che l’utilizzo della BSGAP anche come semplice spazio che consenta di studiare e lavorare con materiali propri, che già non è usuale per una biblioteca né universitaria né generalista, e si era comprensibilmente pressoché azzerato subito dopo le ben note drastiche riduzioni di agio e di spazio per i lettori, resta per queste stesse ragioni quasi impossibile.
A questo proposito, è vero che si è finalmente completato il trasferimento degli uffici amministrativi della FIL (il cui insediamento era all’origine delle riduzioni di cui sopra) e si sono così liberati i locali che in precedenza formavano un tutto unico nella disponibilità della biblioteca, e che per intanto sono utilizzati per i laboratori didattici della Fondazione. È incerto però quanto potrebbero servire anche come sala di lettura per la BSGAP, ma soprattutto per ciò che più ci necessita, un luogo di espansione per conservare alcune della collezioni documentarie, al fine di decongestionare gli spazi così sacrificati della biblioteca e di disporre di un luogo di accoglienza per gruppi di visitatori anche molto meno numerosi di quelli che vengono coinvolti dalle iniziative autunnali organizzate di concerto col Museo; anche senza tener conto del grosso condizionamento costituito dai muri di cartongesso a suo tempo eretti, queste positività emerse appaiono, tuttora, rimanere allo stato potenziale.
Alla mancanza di una postazione autonoma full-‐Internet per il pubblico (al cui allestimento si potrà pensare chiaramente solo nell’ambito di un ampliamento e una riorganizzazione degli spazi) si è sempre posto rimedio integrando, al bisogno, il consueto servizio di ‘reference’ con la fruibilità, pur mediata dall’operatore, del collegamento a Internet.
Quanto ai prestiti, questo primo scorcio dell’anno non consente di fare valutazioni troppo precise, ma in generale resta vero che, all’interno di un andamento abbastanza costante, nel prestito interbibliotecario (ILL) il nostro ruolo è per lo più, anche se non esclusivamente, di biblioteca fornitrice; ciò perché per le richieste di ILL è conveniente per il pubblico servirsi di una biblioteca del Sistema che, per il prevedibile numero di transazioni, sia servita, di norma e non solo su richiesta, dal corriere incaricato dei recapiti (talora dobbiamo consigliare in tal senso addirittura dei nostri utenti, che avevano trovato presso di noi la maggioranza, ma non la totalità, dei testi specialistici cercati). Per quanto concerne la ‘document delivery’ (DD), dove non interviene un corriere, la proporzione si può mantenere più equilibrata.
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Indicatori di Efficacia
Valore atteso Al 30/04/14
Sviluppo
N. opere possedute 10.050 10.020
N. nuove acquisizioni 2014 50 20
N. opere inventariate (2014/totale) 200/8300 110/8120
N. opere catalogate (2014/totale) 200/7400 140/7.340
N. partecipanti al Master protezione civile
Valore atteso Al 30/04/14
Fruibilità
N. medio utenti mensili 20 15
N. volumi prestati (mensile/2014) 30/300 25/250
N. volumi consultati (mensile/2014) 50/500 40/400
N. utenti registrati al prestito (2014/totale) 10/303 9/302
N. richieste di ricerca di opere specifiche (soddisfatte/eseguite) 6/10 5/7
Tempo di risposta alle richieste di prestiti interbibliotecari 2 giorni 1 giorno
durata min/max del prestito 5/130 giorni 10/150
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Indicatori di Efficienza
Valore atteso Al 30/04/14
Sviluppo
N. opere gratuite / N. opere commerciali 40/10 19/1
N. opere inventariate (mese/2014) 60/600 20/200
N. opere catalogate (mese/2014) 60/600 35/350
Fruibilità
N. giorni di sostituzione bibliotecario (mese/2014)
4/40 4/40
Indicatori di Economicità
Attività complessiva del CDPC Valore al 30/04/2014
Valore atteso al 31/12/2014
Costo del lavoro per attività del CDPC/ Costo complessivo attività del CDPC
0.97 0.51
Costo delle consulenze per attività del CDPC/ Costo complessivo attività del CDPC
0.00 0.00
Spese generali del CDPC/ Costo complessivo attività del CDPC
0.02 0.48
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RETE SISMICA E ISTITUTO GEOFISICO TOSCANO
SVILUPPO DELLA RETE SISMICA E DEL SETTORE GEOFISICO CONNESSO
Obiettivi tattici: • gestione della rete sismometrica IGT e manutenzione della rete sismometrica INGV
• gestione delle stazioni meteorologiche
• attività promozionali e di sviluppo
• studi e ricerche nel settore geofisico
• didattica e formazione
GESTIONE DELLA RETE SISMOMETRICA: La gestione della rete sismometrica attualmente vede gli sforzi maggiori impegnati al mantenimento di quanto realizzato negli anni passati sia sul piano tecnico sia sul piano più propriamente organizzativo. A questo proposito è necessario premettere che l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ente che per legge ha il coordinamento delle reti sismometriche locali, negli ultimi due anni è stato oggetto di una importante ristrutturazione (non ancora terminata) con l’obiettivo di razionalizzare l’efficienza della rete nazionale ed i costi ad essa associati. Per questo motivo il 20 febbraio una unità di personale si è recata a Roma presso gli uffici dell’INGV per discutere con il nuovo Direttore del Centro Nazionale Terremoti, Dott. Michelini, il futuro dei rapporti tra la rete nazionale e la rete locale. Nel corso dei colloqui sono state richieste ed ottenute esplicite rassicurazioni sulla prosecuzione della convenzione con l’INGV non solo per quanto riguarda l’entità del contributo erogato alla fondazione, ma anche per quanto riguarda gli aspetti legati ai costi sostenuti direttamente dall’INGV legati alla gestione della rete locale, in particolare la trasmissione dati e la fornitura di parti di ricambio per la strumentazione. Si è inoltre discusso dell’opportunità di proseguire l’ammodernamento delle stazioni più vecchie e di come gestire i dati acquisiti in un ottica di delocalizzazione anche delle procedure di elaborazione ed analisi dei dati, ad oggi appannaggio esclusivo dell’INGV. Su quest’ultimo punto si è convenuto di rinviare ogni approfondimento al momento in cui anche l’Ente nazionale avrà completato il suo processo di ristrutturazione che dovrebbe avvenire entro l’anno in corso.
Conseguentemente l’attività è stata limitata alla manutenzione ordinaria sulle stazioni sia della rete nazionale che della rete locale.
Nel primo quadrimestre del 2014 si sono svolte n. 4 missioni per le attività di manutenzione delle stazioni sismiche, così dettagliate di seguito:
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data intervento
stazione persone* note
INGV PR
6 Marzo LMD 2 sostituzione cavo sensore
7 Marzo CELB 1 + 1 sostituzione stazione
12 Marzo SEI 1 + 1 diserbo pertinenza e prove segnale
10 Aprile SEI 1 riavvio stazione
TOTALE 1 3 -‐ -‐
* Il numero indica il personale della Prato Ricerche, con l'eventuale personale INGV indicato dopo il "+"
Nel corso del primo quadrimestre dell'anno si sono registrati, ed analizzati con procedura manuale, 99 eventi dei quali 53 localizzati. Di questi sono state determinate 390 fasi P e 235 fasi S. Per mezzo della procedura automatizzata sperimentata a partire dal 2012 e implementata lo scorso anno, nel medesimo periodo sono stati localizzati 91 eventi sismici. Il numero di eventi localizzati dalla procedura automatica, che sfrutta il software Earthworm, è superiore a quello della procedura manuale in quanto in questo caso sono considerate anche le stazioni sismiche della rete nazionale INGV, espandendo così considerevolmente l'areale monitorato. In ogni caso, la procedura automatica, essendo basata solo sulle fasi P, non garantisce la medesima accuratezza di quella manuale e non può pertanto ritenersi sostitutiva di quest'ultima. D'altra parte, la procedura manuale non comprende le stazioni INGV in quanto l'analisi delle tracce da queste registrate è condotta dal Centro Nazionale Terremoti di Roma e rappresenterebbe pertanto un inutile ripetizione, con duplicazione nei relativi database.
L’incarico assegnato alla Prato Ricerche dall'Università degli Studi di Firenze – Dip. Di Scienze della Terra, (Centro di Competenza della Protezione Civile Nazionale) per il monitoraggio vibrometrico delle aree costiere prospicienti il relitto della nave Costa Concordia, affondata all'Isola del Giglio il 13 Gennaio 2012, si è concluso il 31 Dicembre 2013. Le attività di monitoraggio sono comunque proseguite nei primi mesi del 2014 in previsione di una eventuale ulteriore proroga dell'incarico di monitoraggio, considerata la mancata rimozione del relitto. Pertanto, il giorno 21 Gennaio due unità di personale hanno provveduto alla manutenzione della stazione GIG1 e al ripristino di GIG2, la cui comunicazione nel frattempo si era interrotta. Tuttavia, in assenza della suddetta proroga, la strumentazione è stata definitivamente rimossa con l'ultima missione del 13-‐14 Aprile.
Le attività si sono concluse con la redazione della relazione finale e del rendiconto delle spese sostenute, ancora in attesa dell'approvazione da parte del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze, committente della ricerca.
GESTIONE DELLE STAZIONI METEOROLOGICHE: La fornitura dei dati meteo della nostra stazione alla GIDA S.p.A. è stata rinnovata anche per il 2014, con accettazione della nostra offerta pervenuta in data 6 Marzo. La fornitura dei dati avviene con le medesime modalità degli anni precedenti.
Nel mese di Aprile, dietro apposita richiesta e dopo relativo pagamento del corrispettivo richiesto, sono stati forniti i dati di temperatura orari e giornalieri registrati dalla nostra stazione negli anni 2012 e 2013 al
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Consorzio Nazionale CasaQualità di Roma, per l'utilizzo nell'ambito del progetto dimostrativo Encerticus, cofinanziato dalla CE, per il monitoraggio dei consumi energetici in alcuni alloggi sperimentali, siti anche in Prato.
La gestione della stazioni meteo di proprietà del Comune di Montemurlo nell'ambito della convenzione esistente (vedi punto successivo) ha comportano nel primo quadrimestre del 2014 l'esecuzione di due interventi di manutenzione, uno il 23-‐24 Gennaio alla stazione di Oste, l'altro il 20 Marzo alla stazione di Bagnolo, in entrambi i casi per il ripristino del collegamento gprs/umts interrotto.
ATTIVITA’ PROMOZIONALI E DI SVILUPPO: Nel mese di Gennaio è stata constatata sul sito del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) l'iscrizione della Prato Ricerche negli elenchi per l'individuazione dei soggetti in favore dei quali si possono erogare liberalità deducibili dai redditi, per la quale era stata presentata apposita richiesta nel Gennaio 2011 e in relazione alla quale non abbiamo mai ricevuto comunicazioni. Gli elenchi, relativi alle "Disposizioni recate dall’articolo 1, comma 353, della legge 23 dicembre 2005, n. 266" e alle "Disposizioni recate dall’articolo 14, comma 1, del decreto-‐legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80", risultano pubblicati sulla GU nell'Agosto 2013. La Prato Ricerche è stata inserita in entrambi gli elenchi, che comprendono rispettivamente 237 e 194 soggetti in tutta Italia.
Nell'ambito delle attività promozionale presso gli enti locali, la convenzione con il Comune di Montemurlo ha visto l'effettuazione di una serie di lezioni rivolte agli studenti della Scuola Secondaria di primo grado "Salvemini-‐La Pira" incentrati sulle attività di protezione civile e sui comportamenti corretti da tenere prima, durante e dopo il terremoto. Le lezioni svolte dal personale della Prato Ricerche, in collaborazione con gli addetti comunali alla protezione civile, hanno coinvolto in totale tutte le 23 classi dei tre anni di studio, raggruppate a due a due e distribuite in quattro giornate tra Marzo e Aprile (12 ore in totale).
Il giorno 8 Gennaio sono state eseguite le misure di microtremori con analisi HVSR nel sito di Poggio Prato Tondo dove è prevista l'installazione della nuova stazione sismica in sostituzione di PTF. L'analisi ha dimostrato l'idoneità del sito che non è caratterizzato da amplificazioni significative del segnale sismico. Entro l'estate l'alloggiamento sarà realizzato e installata la strumentazione.
Nel mese di Gennaio è stato comunicato da parte del MIUR l’importo del Contributo per gli Enti Privati che svolgono attività di Ricerca (CEPR) spettante per l'anno 2013 (€ 19.312,00), in risposta al bando del triennio 2011-‐2013. In conseguenza di tale comunicazione, sono stati redatti i relativi rendiconti (scheda spese) con la produzione delle relazioni sull'attività scientifica, sull'attività formativa e sulla struttura organizzativa e di ricerca. Il rendiconto, comprensivo del bilancio consuntivo 2013, è stato trasmesso online sul portale Sirio il giorno 30 Aprile e per posta con ricevuta di ritorno al Ministero nei giorni seguenti.
Il giorno 19 Febbraio un'unità di personale ha partecipato al convegno "Open data e opena map – Dalle istituzioni un'opportunità di sviluppo per il territorio" tenutosi a Prato e organizzato con il concorso della Provincia di Prato nell'ambito dello "International open data day".
Due unità di personale hanno partecipato al corso di formazione "Sismologia storica" tenuto a Bologna dalla Dott.ssa Emanuela Guidoboni nei gironi 21 e 28 Marzo e 4 e 11 Aprile.
Nel mesi Gennaio è stato predisposto e presentato alla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato la richiesta di un contributo di € 47.400,00 in risposta ai bandi annuali delle fondazioni bancarie. Il progetto, denominato "Microrete sismometrica della piana di Firenze-‐Prato-‐Pistoia" riprende, aggiornandolo e
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modificandolo, un precedente progetto presentato alla medesima fondazione nel 2008 e non realizzato in mancanza del finanziamento. Nella proposta attuale è stato possibile ridurre i costi previsti in virtù degli aggiornamenti tecnologici intercorsi e della disponibilità da parte della Prato Ricerche di parte della strumentazione necessaria con conseguente maggiore quota di compartecipazione alle spese. In ogni caso, pur avendo diminuito i costi totali previsti dai € 190.000 del 2008 ai circa € 84.000 attuali, il contributo richiesto richiederà comunque la ripartizione del progetto in più annualità. La risposta alla richiesta sarà probabilmente nota nel mese di Giugno.
Nei primi mesi del 2014, considerata la necessità di una presentazione univoca della Prato Ricerche all'esterno, in accordo con il Direttore sono iniziate le attività per la revisione del logo della Fondazione. Il nuovo logo, realizzato con il contributo dei dipendenti, riprende, fondendoli, elementi dei due loghi "parziali" del Museo di Scienze Planetarie e dell'Istituto Geofisico Toscano. Tale logo è stato stampato dalla ditta Toti Edoardo s.r.l. di Prato su n. 100 t-‐shirt di vari misure per la distribuzione promozionale e n. 10 polo per i dipendenti. Lo stesso logo sarà stampato su 40 patch per l'applicazione sugli abiti da lavoro.
Nell'ambito della ristrutturazione della gestione linee di comunicazione dati e fonia, dopo aver accettato nei mesi finali del 2013 la proposta di Telecom Italia che ha portato all'installazione di una nuova linea ADSL dedicata ai dati sismici, sono stati riscontrati problemi di fatturazione in difformità ai servizi richiesti, per i quali abbiamo ricevuto assicurazioni circa il loro superamento. Tuttavia, nel frattempo abbiamo ricevuto un'offerta da Estracom per il passaggio delle comunicazioni sulla loro fibra ottica. L'offerta, che prevede anche il mantenimento di una delle linee ADSL tradizionali esistenti quale backup della fibra e per fornire l'accesso ad internet ai frequentatori esterni della struttura, prevede un modesto risparmio rispetto a Telecom, ma garantisce prestazioni nettamente superiori. Il passaggio definitivo ad Estracom, iniziato nel mese di Aprile, è previsto entro Maggio.
STUDI E RICERCHE NEL SETTORE GEOFISICO: Nel mese di Gennaio, su richiesta dell'Amministrazione Comunale, è stato predisposta un'offerta per la realizzazione dello studio di Microzonazione sismica del Comune di Montale (PT), analogo a quella condotto nel Comune di Piteglio. L'offerta, redatta sulla base di apposito bando, è stata consegnata il giorno 17 ed ha totalizzato un punteggio che l'ha collocata al secondo posto tra le offerte pervenute. Lo studio è stato pertanto affidato ad altro soggetto.
Nel mese di Febbraio sono iniziate le attività relative allo studio di edifici industriali della Provincia di Prato mediante registrazioni di microtremori, studio predisposto e concertato con l'Amministrazione Provinciale in sostituzione di quello relativo alla microzonazione sismica di parte del territorio provinciale precedentemente proposto, considerati gli sviluppi normativi con attribuzione di appositi contributi da parte del Dipartimento di Protezione Civile ai singoli comuni e conseguente riduzione degli importi previsti per il progetto da parte della Provincia. Il progetto, nel quale è stato coinvolto un laureando magistrale, Giulio Poggiali, presso l'Università di Pisa, ha portato all'individuazione di 10 edifici industriali diversificati per tipologia ed ubicazione (2 nel comune di Montemurlo, 2 a Cantagallo, 2 a Vaiano, 2 a Vernio e 2 a Prato). In ognuno di essi sono state eseguite una o più serie misure di microtremori simultanee ai vari livelli della struttura (2 nel caso di edifici monopiano, tre nel caso di edifici a 2 piani) con strumenti posizionati in corrispondenza della stessa verticale, oltre ad una misura esterna in campo aperto per la valutazione del comportamento sismico del terreno. Le misure, eseguite in data 11, 14, 24, 27 Febbraio e 14, 16 e 18 Aprile sono in corso di analisi. Restano da acquisire alcune informazioni strutturali/costruttive relative ad alcuni edifici, necessarie ad un più corretto inquadramento delle misure effettuate. Il lavoro sarà completato nei
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prossimi mesi, anche con la realizzazione di una prospezione geofisica di estensione significativa in campo aperto per la valutazione della situazione litostratigrafica relativa alla presenza di spessori relativamente ridotti di depositi alluvionali/detritici su substrato roccioso nella aree marginali della pianura, situazione tra le più problematiche nel territorio esaminato per l'amplificazione sismica.
Nei primi mesi dell'anno, dopo la conclusione dello studio finalizzato alla redazione della carta delle Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica (MOPS) per il Comune di Piteglio su incarico del Comune di Piteglio, è stata discussa la tesi di Maria Cristina Silengo per la Laurea Magistrale in Geofisica di Esplorazione ed Applicata presso l'Università di Pisa (2013) dal titolo "Studio di Microzonazione Sismica di I Livello per un comune montano con applicazione del Metodo di Indagine HVSR" (Relatore: Prof. G. Saccorotti, correlatore Dr. A. Fiaschi). Pertanto è stata completata la redazione del relativo articolo scientifico in lingua inglese sull'attività svolta da sottomettere ad un periodico specializzato di livello internazionale. L'articolo, dal titolo provvisorio "Level-‐1 seismic microzonation in Tuscany (Italy): a case study from a mountain municipality" sarà probabilmente sottomesso entro Giugno, dopo la revisione del testo da parte di tutti gli autori, alla rivista "Natural Hazrds" della Springer. Tra gli autori, oltre al personale direttamente coinvolto nello studio (Matassoni, Fiaschi, Silengo, Lotti e Saccorotti) figurano i tecnici regionali del settore sismico (Baglione, Fabbroni, D'Intinosante) in quanto l'articolo illustra la procedura di microzonazione a livello regionale.
Dopo il completamento del monitoraggio sismometrico della frana di Torgiovannetto, nei pressi di Assisi nell'ambito del Dottorato di Ricerca della Dott.ssa Alessia Lotti, la Prato Ricerche ha prestato la propria collaborazione al Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Firenze anche per l'esecuzione di prospezioni geofisiche MASW eseguite sfruttando la nostra strumentazione il giorno 18 Marzo a completamento delle attività svolte.
Nell'ambito dell'accordo con il Politecnico di Torino per la messa a punto e l’installazione di strumenti di monitoraggio sismico per la frana in roccia in comune di Madonna del Sasso (VB) presso l’omonimo santuario, si è svolto il 15 Aprile a Pisa un incontro per l'aggiornamento del sistema di monitoraggio, da realizzare nei prossimi mesi.
DIDATTICA E FORMAZIONE: Nel primo quadrimestre del 2014 sono stati svolti i laboratori di sismologia per le scuole secondarie di primo e secondo grado nell'ambito dell'attività didattica del Museo di Scienze Planetarie per l'anno scolastico 2013-‐2014.
Il tradizionale laboratorio di lettura dei sismogrammi con la determinazione dell’epicentro del sisma, denominato “Il sismogramma: carta d’identità di un terremoto”, è stato scelto da 5 classi di scuole secondarie (3 di primo e 2 di secondo grado) tutte di Prato. Si evidenzia il proseguimento della tendenza al netto regresso dei laboratori effettuati rispetto agli anni passati già evidenziata l'anno scorso, soprattutto per quanto riguarda le scuole provenienti da fuori del territorio di Prato.
RICERCHE NEL SETTORE AMBIENTALE Il monitoraggio dell'area di Migliana interessata dal fenomeno franoso (Comune di Cantagallo) evidenziato a partire dal Marzo 2013 è proseguito senza soluzione di continuità. La Prato Ricerche provvede ogni lunedì all'invio di un bollettino settimanale sullo stato del monitoraggio, il cui invio regolare è iniziato il 27 Gennaio. Il 3 Febbraio si è svolto un incontro con il tecnico dell'Unione dei Comuni per la discussione
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della procedura di allertamento della popolazione, nella quale la Prato Ricerche ha evidenziato l'impossibilità di procedere nel modo da loro previsto in assenza del servizio di reperibilità 7/24. Il 6 Febbraio è stato svolto un intervento di manutenzione della strumentazione da parte dei tecnici della Hortus s.r.l., con ripristino di due sensori parzialmente non funzionanti. Il giorno 12 Febbraio, in seguito alla segnalazione di una perdita di gas in seguito alla rottura di una tubazione, è stato eseguito un sopralluogo congiunto con i tecnici del Comune e di Centria Reti Gas (gestore della rete del gas metano), che ha constatato come la rottura fosse avvenuta in un'area interessata da modesti movimenti progressivi in seguito alle cospicue precipitazioni invernali, ma con accelerazione finale, registrati già a partire dalla metà di Gennaio e segnalati nei bollettini settimanali. Nella riunione del tavolo tecnico del 13 Febbraio, con l'aggregazione di tecnici di Centria, è stato convenuto che l'evento ha evidenziato la necessità dell'approfondimento del monitoraggio in essere, non direttamente eseguito sul corpo di frana, ma relativo alle lesioni degli edifici, e del reperimento di ulteriori dati. In assenza delle necessarie risorse economiche, il Comune di Cantagallo ha provveduto a contattare il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile per il reperimento dei dati satellitari, senza passare dai previsti contatti istituzionali a livello regionale (Regione Toscana peraltro assente dal tavolo nonostante l'invito a parteciparvi). Ciò ha portato alla presa di distanze e al successivo abbandono del tavolo tecnico da parte dell'Università di Firenze. Nella riunione è stata anche richiesta alla Prato Ricerche l'integrazione del piano di monitoraggio con un'apposita proposta per il monitoraggio mediante rilievi topografici e installazione di estensimetri in foro. Un bollettino straordinario è stato prodotto il 14 Febbraio considerata l'ulteriore accelerazione del movimento che avrebbe potuto compromettere la stabilità del muro di sostegno sul quale l'estensimetro è installato. L'allarme è per fortuna rientrato nelle settimane successive. Il 28 Febbraio si è tenuta una ulteriore riunione del tavole tecnico, alla quale non sono intervenuti nemmeno i rappresentanti del Comune di Migliana.
Il 16 Marzo si è verificato un'ulteriore rottura della tubazione del gas in altra area rispetto alla precedente, questa caratterizzata da movimenti ancora minori degli estensimetri negli edifici più prossimi (ma non vicini) segnalati nel bollettino settimanale del 10 Marzo. Sopralluoghi sono stati svolti insieme ai tecnici di Centria i giorni 17 e 19 Marzo, per la predisposizione di un piano di monitoraggio superficiale dell'area del tracciato della rete del gas mediante rilievi topografici. La realizzazione di tale monitoraggio è stata poi affidata da Centria ad un professionista esterno.
In data 4 Aprile è stata infine trasmessa alla Provincia la proposta di integrazione del piano di monitoraggio mediante installazione di estensimetri in foro, essendo già in essere il monitoraggio con rilievo topografico da parte di Centria. La Provincia ha quindi provveduto a trasmettere la medesima al Comune di Cantagallo in data 16 Aprile.
ATTIVITA’ DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Nel primo quadrimestre del 2014 sono state effettuale le operazioni di manutenzione ordinaria dei vari impianti di sicurezza da parte della ditta incaricata dalla Provincia di Prato secondo quanto riportato nella tabella seguente.
data intervento tipo impianto note
15 Gennaio idranti e pompe antincendio nessuna
27
15 Gennaio luci emergenza e sicurezza alcune lampade non funzionanti
22 Gennaio porte tagliafuoco come 11/07/13
23 Gennaio estintori nessuna
Il giorno 24 Aprile è stato segnalato alla Provincia l'allagamento del locale dell'impianto idrico al piano interrato. L'intervento di rispristino dei guasti e delle perdite che lo hanno causato è avvenuto nei giorni immediatamente successivi.
In seguito alle effrazioni con conseguente furti all'interno dei locali della Fondazione avvenuti a Dicembre 2013 e l'11 Gennaio, è stata decisa l'installazione del sistema di allarme su tutta la struttura. A tale proposito sono stati richiesti appositi preventivi ed è stata accettata la proposta della Sea Allarmi, che ha comportato l'unificazione del sistema a livello di centraline, ma con la suddivisione in quattro zone separate per quanto riguarda gli accessi: Zona 1 -‐ Prato Ricerche (sala server e biblioteca al piano terra, relativo corridoio al primo piano e accessi collegati), Zona 2 -‐ Cespro (relativo corridoio al primo piano e accessi collegati), Zona 3 – Museo di Scienze Planetarie, Zona 4 – Laboratorio "Esperimenta con Galileo". Il sistema prevede una centralina principale (valida per tutte le zone) e due secondarie per l'accesso limitato alle zone 3 e 4. Sono stati definiti i codici (al momento 16) di accesso per ogni utente o gruppo di utenti con i relativi permessi per le varie zone. La centralina consente così di verificare gli accessi effettuati e di individuare le responsabilità di eventuali mancate ri-‐attivazioni del sistema di allarme. Il codice master, che consente la gestione dell'intero sistema, è in possesso del Dr. Matassoni. I dipendenti dispongono di codici che consentono l'accesso a tutte le zone, gli altri utenti hanno accessi limitati alle zone di interesse. La centralina è collegata via gsm al servizio della Globo Vigilanza s.r.l.. Nel mese di Febbraio è stata accettata la proposta del servizio di manutenzione e assistenza triennale della Sea.
Nel mese di Gennaio il Dr. Matassoni quale Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) ha completato il corso online di 40 ore per l'aggiornamento quinquennale di legge con conseguimento del relativo certificato della MODI s.r.l. di Mestre. Inoltre è iniziata la formazione sulla sicurezza per i lavoratori, resa obbligatoria da una recente normativa, con i corsi, della durata di 8 ore visto il rischio basso della Prato Ricerche, svolti presso la vicina sede della Formall, agenzia formativa accreditata in Prato.
Al momento ne hanno usufruito i dipendenti Fiaschi, Silenzi, Tofani e Morelli. Prossimamente lo effettuerà anche la dipendente Carpino. Nel corso dell'anno devono essere effettuati anche gli aggiornamenti di Primo Soccorso dei dipendenti Carpino e Fiaschi.
Il giorno 3 Febbraio è stata predisposta, e successivamente consegnata, la lettera per la richiesta dell'espletamento di detta formazione anche per il personale dei soggetti esterni che prestano la propria opera all'interno della Fondazione.
SITO WEB Nel primo quadrimestre del 2014 sono state inviate 6 newsletter di informazione agli iscritti che, al 30/04/2014, risultavano essere 139 in costante incremento rispetto ai periodi precedenti (+ 15% nell'ultimo quadrimestre). In contemporanea sono state anche aggiornate le news del sito web ed effettuate le
28
operazioni di manutenzione ordinaria. Nel sito sono stati inseriti il bollettino sismico 2013 ed la relativa mappa degli epicentri.
Per quanto riguarda le statistiche di accesso ai siti www.pratoricerche.it e www.mspo.it si riportano nelle figure seguenti i confronti tra il primo quadrimestre del 2014 e l'ultimo del 2013.
In particolare si può notare:
• una incremento degli utenti e del numero di nuove sessioni per entrambi i siti;
• un miglioramento delle statistiche del sito del Museo riguardo alle sessioni totali e alle visualizzazioni di pagina legato soprattutto al periodo pasquale;
• una diminuzione generalizzata delle pagine per sessione e della durata media della sessione a testimoniare un indirizzamento mirato verso argomenti/pagine già conosciuti.
Statistiche relative al sito www.mspo.it (sx) e al sito www.pratoricerche.it (dx)
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Indicatori di Efficacia
Valore atteso Al 10/05 Al 11/09 Al 31/12
Settore geofisico
N. stazioni rete sismica (di proprietà/totali in gestione)
14/29 14/29
N. eventi sismici registrati 600 99
N. interventi e missioni
rete sismica 50 4
N. stazioni meteo (di proprietà/totali in gestione)
1/4 1/4
N. interventi manutenzione
stazioni meteo
8 2
N. richieste di contributi a Fonazioni Bancarie e altri enti
1 1
N. lezioni laboratorio didattico
10 5
N. convegni a cui partecipare
3 1
30
Indicatori di Efficienza
Valore atteso Al 10/05 Al 11/09 Al 31/12
Rete sismica
N. eventi registrati/ N. eventi localizzati
600/99 99/53
Tempo medio intervento di manutenzione
3 gg. 3 gg.
N. nuove stazioni meteo (in gestione)
-‐ -‐
N. contributi richiesti/ N. contributi concessi
1/1 1/-‐
N. medio studenti per laboratorio didattico
15 18
Indicatori di Economicità
Attività complessiva della Fondazione Valore al 30/04/2014 Valore atteso al
31/12/2014
Costo del lavoro per attività della Fondazione/ Costo complessivo attività della Fondazione
0.78 0.43
Costo delle consulenze per attività della Fondazione/ Costo complessivo attività della Fondazione
0.00 0.00
Spese generali della Fondazione/ Costo complessivo attività della Fondazione
0.21
0.57
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PUBBLICAZIONI
Articoli su rivista con revisione fra pari
Catelani T., Pratesi G., Zoppi M. (2014). Raman Characterization of Ambient Airborne Soot and Associated Mineral Phases. Aerosol Science and Technology, 48, 13-‐21. doi: 10.1080/02786826.2013.847270
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Moggi-‐Cecchi V., Pratesi G. (2008). Northwest Africa 3212. Meteoritics & Planetary Science, 43, 9, 1554.
Moggi-‐Cecchi V., Pratesi G. (2008). Northwest Africa 4222. Meteoritics & Planetary Science, 43, 9, 1555.
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