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Equal Trapani e-Government Ethics Progetto Pilot@

Equal Trapani

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Equal Trapani. e-Government Ethics Progetto Pilot@. Il Problema 18% della popolazione UE vive in corrispondenza della soglia di povertà ISTAT 1998 11,8% della popolazione italiana prossimo allo stato di povertà; 15,0% lavoratori poveri; - PowerPoint PPT Presentation

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e-Government EthicsProgetto Pilot@

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Il Problema

18% della popolazione UE vive in corrispondenza della soglia di povertà

ISTAT 1998 11,8% della popolazione italiana prossimo allo stato di povertà; 15,0% lavoratori poveri; 25,0% delle donne occupate in stato di povertà; 40,0% delle donne occupate nel mezzogiorno.

Working Poor = Rischio di permanenza in condizioni di povertà

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Premessa

Lisbona febbraio 2000:“Una Società ed una economia più solidali” - Commissione Europea

E’ il principio etico-politico cui l’assemblea europea si ispira per lo sviluppo sociale ed economico dell’intera Unione che si prefigge il prioritario obiettivo di conseguire:

l’INTEGRAZIONE ECONOMICA EUROPEA attraverso la

COLLABORAZIONE POLITICAtra i cittadini allo scopo di pervenire ad una piena

SOLIDARIETA’SOCIALE

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Premessa

La Solidarietà è la conditio sine qua non per:

abbattere le barriere strutturali all’inserimento sociale; arginare l’emarginazione; realizzare politiche attive per l’occupazione; lottare contro la vulnerabilità sociale.

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Il “Principio di Sussidiarietà” è entrato a pieno titolo nella

riforma della Costituzione come recita l’Art. 118:

“Stato, Regioni, Province, Città

metropolitane e Comuni favoriscono

l’autonoma iniziativa dei cittadini singoli e associati, sulla base del principio di

sussidiarietà”

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Premessa

Il “Principio di Sussidiarietà”

Ispiratore delle politiche sociali ed economiche per lo sviluppo endogeno, definisce i criteri di attuazione:

a) sono i cittadini in prima persona a dover garantire la difesa dei propri diritti;

b) la comunità ha il diritto di usufruire di servizi in grado di garantire un adeguato livello della qualità della vita;

c) il diritto ai servizi sociali si basa su determinati principi e valori etici cui peraltro le stesse amministrazioni debbono fare costante riferimento nell’esercizio delle proprie attività istituzionali

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Premessa Il nostro paese è chiamato oggi a formulare proposte per un

necessario ripensamento del ruolo dello stato, delle sue funzioni, del suo significato.

La storia del nostro paese è la storia di una doppia costante: quella di una tradizione associativa che si è per lungo tempo espressa in una multiforme e capillare, quanto poco visibile, presenza di azioni volte a rispondere a diffusi bisogni sociali; e quella di una complessiva espansione delle funzioni che lo stato ha assunto anche andando ben oltre i propri confini istituzionali, sostituendosi a quei soggetti sociali e di cittadinanza che, seppur presenti sul territorio attraverso una pluralità di manifestazioni, non avevano lo spessore e la possibilità di assumere il ruolo di sistema.

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Premessa

Un ripensamento effettivo è quello al quale conseguono anche scelte legislative adeguate, coerenti con l'enfasi con le quali si è soliti descrivere la natura e il ruolo delle formazioni sociali e dei corpi intermedi (famiglia, scuola, associazioni, imprese sociali,ecc.).

E' tempo di restituire la piena dignità di funzione pubblica a una soggettività civile che continua a contribuire all’affermazione di quel ben-essere sociale, attraverso azioni di sostegno ai bisogni antichi e nuovi della persona e della comunità, nella consapevole integrazione con le politiche sociali del territorio.

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Premessa Il processo in corso di ammodernamento, la crisi del Welfare State,

l'impossibilità di dare risposte efficaci alla variabile dei fabbisogni locali, l’assenza di una alternativa ad un rapporto tra lo stato ed il territorio, fondato sul binomio tassazione-spesa pubblica, impongono cambiamenti strutturali e scelte metodologiche diverse.

Sarebbe opportuno rendere operativo il principio della sussidiarietà per la definizione di un sistema globale di sviluppo non solo nella sua dimensione verticale, ovvero decentramento delle competenze e dei ruoli tra organi statali e privati, ma anche in quella orizzontale, promuovendo un rapporto più organico ed efficace tra i cittadini, le loro formazioni sociali, le pubbliche amministrazioni, lo Stato ed il Mercato.

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Mancato sviluppo del mercato del lavoro

=Aumento del numero di soggetti dello svantaggio sociale

Categorie classiche:- immigrati irregolari- detenuti / ex-detenuti- tossicodipendenti- disabili- nomadi

Categorie aggiuntive:- adulti senza lavoro- giovani inoccupati con basso livello d’istruzione- casalinghe adulte over 30- minori occupati nel mercato del lavoro sommerso

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I sistemi attuali di gestione delle politiche economiche e sociali necessitano delle seguenti vitali implementazioni:

a) metodologia di lavoro tarata nel rispetto di criteri di valore;

b) sistema di valutazione etica e qualitativa;

c) strumenti per il recupero dei conflitti sociali e di risoluzione delle problematiche imprenditoriali;

d) integrazione etica con il contesto delle attività progettuali per lo sviluppo socio-economico e con il sistema di reti territoriali.

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Il progetto volge alla realizzazione di un sistema globale per:

la gestione delle politiche attive del lavoro;

la gestione dei dati territoriali volta al costante monitoraggio delle attività in corso d’opera e di implementazione;

l’indirizzo e il coordinamento degli interventi di contrasto alla povertà e all’emarginazione sociale;

l’adeguamento delle risorse umane e degli strumenti tecnologici di supporto alla P.A..

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SVILUPPO

STATO

MERCATO

Welfare Society& community

EconomiaSolidale

PlusvaloreEticoCittadino

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SUSSIDIARIETA’ CITTADINI

BENI RELAZIONALI

diutilità pubblica

(efficacia)

da gestire con criteri di

solidarietà sociale (efficienza)

Basatisulla

reciprocità

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BENI RELAZIONALI

CODIFICAZIONE DEI VALORI ETICI

GARANZIA DEL SISTEMA STATO / MERCATO / CITTADINANZA ATTIVA

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IL RAPPORTO

CITTADINO/STATO

determina

EFFICACIA

IL RAPPORTO

CITTADINO/MERCATO

EFFICIENZA

determina

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e-Government Ethics

SportelliOrientamento

lavoro

Assunzione della scala

di valori

Ethic Government

Strategia di rete

Sportello Etico

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e-Government Ethics Questione Meridionale

Al nord la “compromissione” stato/mercato è più forte e i valori etici rischiano un ruolo subordinato.

Al sud la costruzione dei sistemi di efficienza PA/Impresa/Cittadinanza Attiva, parte in contemporanea. Sono più avvertiti i valori di solidarietà come strumento di collegamento tra le politiche attive.

L’e-Government Ethics può divenire uno strumento di innovazione e di proposta che il Mezzogiorno può trasferire, attraverso le “buone prassi”,al resto d’Europa.

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SportelloLavoro

Sportello dei rapporti tra Pubblica

Amministrazione e Cittadino

Sportello EticoDinamiche di

sviluppo economico

e sociale

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NO PROFIT VERSO L’IMPRESA SOCIALE

- I dati - 50.000 Le imprese che operano nel settore del No Profit 400.000 Gli addetti che operano nel settore No Profit 4800 Le cooperative sociali di cui:

65% di tipo A 30% di tipo B 15% consorzi di imprese

108.000 Gli addetti delle cooperative sociali

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NO PROFIT VERSO L’IMPRESA SOCIALE

- I principali ambiti -

Portatori di vocedi

bisogni sociali

Laboratori di cittadinanza

attiva

Area di produzione

di servizi

Segmento di nuova

occupazione

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NO PROFIT VERSO L’IMPRESA SOCIALE

Gli Sbocchi OccupazionaliLe tipologie di

Azione

- Servizi consulenziali per lo sviluppo dell’impresa sociale- Servizi alla persona per la prevenzione del disagio- Servizi alla famigliein condizioni di disagio- Centri di socializzazione, di supporto e di inclusione sociale- Artigianato- Tempo libero- Comunicazione

Verticali - per categorie di soggetti deboli (handicap, immigrati, detenuti,etc.

Trasversali - sui fenomeni(famiglie in difficoltà, sfruttamento femminile, etc.)

Integrate - sui territori del disagio(aree periferiche, nuclei, etc.)

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Gli Indicatori della Grande Riforma Sociale(Welfare Society)

Superamento delle categorie attraverso la rete dei Piani Territoriali, realizzabili con tempi e fondi certi.

Equilibrio tra prevenzione e criteri di pronto intervento. Crescita dei livelli di competenza e formazione degli operatori

sociali. Reti di protezione Sociale Attiva. Cultura dell’attenzione ai giovani: famiglia, scuola e società.

Parametri IQS = Indice di Qualità Sociale Organizzazione delle

Nazioni Unite ISU = Indice di Sviluppo Umano

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SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA’

- Le Priorità - Promozione della partnership tra imprese profit e no-profit. Interventi ad elevata finalità consortile. Interventi coordinati ed integrati sul territorio che

considerino contestualmente ambiente, risorse umane e culturali.

Progetti che promuovano l’accesso o riducano l’esclusione sociale, anche attraverso la valorizzazione dei soggetti.

Progetti finalizzati allo sviluppo dei servizi e al miglioramento/benessere di specifiche categorie.

Interventi organici e integrati in aree territoriali particolarmente deboli.

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SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA’

Le azioni necessarie

Le tipologie di Intervento

I risultati attesi

• Soddisfare i fabbisognisociali di base

• Ridurre il tasso di esclusione

• Sviluppare l’economia sociale

•Qualificare i servizi

•Rafforzare la capacità di spesa sociale degli EE.LL.

• Sistemi di Infrastrutture sociali; offerta di servizi di imprenditorialità sociale; sviluppo dell’economia soc.

•Azioni formative finalizzate all’inserimento sociale e lavorativo

• Start Up; incentivi all’esternalizzazione dei servizi sociali degli EE.LL.

• Sistemi di certificazione standard; qualificazione del personale

• Progettazione, gestione e monitoraggio dei servizi

• Crescita dell’offerta dei servizi; maggiori investimenti di imprese

• Abbassamento dei tassi di criminalità e del disagio sociale

• Incremento del numero di imprese sociali e del tasso di occupazione

• Incremento della qualità e quantità dei servizi di assistenza

• Maggior consumo dei servizi di base; minor numero di famiglie in situazioni di marginalità

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SERVIZI ED INTERVENTI SOCIALI

- I Riferimenti normativi (I) -

LA FAMIGLIA Sostegno e qualificazione delle funzioni familiari. Incidenza della povertà e dei livelli di reddito. Convenzioni e servizi socio-assistenziali (pubblico/privato).

L. 328/00 Assistenza Sociale. L. 28/99 Benessere Sociale. L. 285/97 Infanzia e adolescenza. D.L. 237/98 Reddito minimo di inserimento. L. 448/98 Misure per la stabilizzazione e lo sviluppo. L. 476/98 Adozione Internazionale.

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- I Riferimenti normativi (II) -

GLI ANZIANI Indice di invecchiamento della popolazione. Le strutture e i servizi per gli anziani.

L. 328/00 Assistenza Sociale.

L’IMMIGRAZIONE Assistenza sanitaria e socio-assistenziale. Scuola e formazione. Bisogni abitativi/ Strutture di prima Accoglienza. Offerta e domanda di lavoro . Integrazione e sicurezza sociale. Formazione professionale e inserimento/ Orientamento-Riqualificazione.

L. 286/98 Disciplina sull’Immigrazione. L. 40/98 Condizione dello straniero.

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- I Riferimenti normativi (III) -

DETENUTI/CRIMINALITA’ Le condizioni di marginalità ed esclusione sociale. La cultura della legalità. La formazione professionale ed il recupero dei crediti formativi. La mediazione penale. Il reinserimento lavorativo e sociale. Pene alternative per adulti/minori.

L. 285/97 Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. L. 216/91 . L. 274/00 . L. 271/89 .

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- I Riferimenti normativi (IV) -

I MINORI Servizi di contrasto alla povertà ed alla violenza. Misure educativo assistenziali.

L. 285/97 Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. L. 451/97 Osservatorio Nazionale per l’Infanzia. L. 286/98 Comitato per i Minori Stranieri.

LE IMPRESE SOCIALI Sviluppo dell’impresa Sociale. D.Lgs. 460/97 ONLUS .

L. 266/91 Legge Quadro sul Volontariato. D.Lgs. 381/91 Cooperative Sociali. L. 438/98 Contributo alle Associazioni per la Promozione sociale. L. 383/00 Associazioni per la Promozione Sociale.

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- I Riferimenti normativi (IV) -

L’HANDICAP Assistenza sociale e Sanitaria. Integrazione Sociale e Lavorativa. Prevenzione e sostegno alla famiglia.

L. 284/97 Prevenzione alla Cecità. L. 162/98 Handicap gravi. L. 17/99 Studenti Universitari handicappati; L. 104/92 Legge quadro Handicap.

LA TOSSICODIPENDENZA Monitoraggio del fenomeno Tossicodipendenza. Prevenzione e Recupero.

L. 45/99 Osservatorio per la lotta alla droga. L. 309/90 Testo Unico sulle Tossicodipendenze.

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LE FASI ATTUATIVE (A)

La prima fase di attuazione prevede la creazione delle grandi

infrastrutture di base:

a. L’OSSERVATORIO REGIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI;

b. La BANCA DATI REGIONALE (B.D.R.).

Osservatorio Regionale per le Politiche Sociali

Banca Dati Regionale(BDR)

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LE FASI ATTUATIVE (A)

L’OSSERVATORIO REGIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI:

E’ un organismo regionale collegiale composto da numerosi esperti in rappresentanza di tutti gli Enti Locali e gli organismi pubblici e privati competenti in materia di politiche sociali regionali.

La sua funzione di coordinamento delle principali attività sul territorio si integra con le competenze di analoghi organismi a livello nazionale e sovranazionale.

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LE FASI ATTUATIVE (A)OSSERVATORIO REGIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI

Si propone come struttura con vocazione consulenziale di indirizzo, di controllo e di coordinamento operativo.

E’ dotato di strumenti operativi, strutture gestionali e di un sistema di banca dati centrale in comunicazione diretta e permanente con gli EE.LL., i cittadini e le Authority della Solidarietà attraverso reti e sportelli.

Osservatorio Regionale per le Politiche Sociali

PubblicaAmministrazione

Cittadini

B.D.R.

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Indici di Qualità su parametri

UE

Certificazionedi Qualità

Ottimizzazionedelle

spese sociali

FundRaising

Supporto e Consulenza Etica alle P.A. e agli Enti Morali e Sociali

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INFRASTRUTTURESOCIALI

Agenzia formativa per

le professioni del Sociale

Organismo regionale di monitoraggio

e valutazione

Osservatorio della qualità

dei servizi

Task Force diPronto Intervento

Minori

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LE FASI ATTUATIVE (A) PREDISPOSIZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DI SOSTEGNO

OSSERVATORIO REGIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI

Interagisce e coordina:

Osservatorio per le Politiche Minorili (OPM). Coordinamento Regionale per le Adozioni Internazionali

(Co.R.A.I.). Consulta Regionale per il Volontariato (Co.Re.V.). Osservatorio Regionale per le Politiche Carcerarie (O.R.P.C.).

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OSSERVATORIO REGIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI

Realizza e coordina le infrastrutture sociali:

Agenzia regionale di monitoraggio e valutazione.

Agenzia Formativa delle Professioni Sociali.

Incubatore per la Nuova Economia Sociale (I.N.E.S.).

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OSSERVATORIO REGIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI

Il Coordinamento

Osservatorio Regionale per lePolitiche Sociali

AgenziaFormativa delle

Professioni Sociali

Agenzia Regionale

Monitoraggio e Valutazione

OsservatorioPolitiche Minorili

OsservatorioRegionalepolitiche

Carcerarie

Coordinam.RegionaleAdozioni

Internazionali

ConsultaRegionale

Volontariato

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OSSERVATORIO REGIONALE PER LE POLITICHE SOCIALI

Coordina, controlla e promuove:

Le Authority Territoriali della Solidarietà nelle nove Province regionali.

Osservatorio Regionale per le politiche sociali

Authority della Solidarietà

1

Authority della Solidarietà

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LE FASI ATTUATIVE (A)

La BANCA DATI REGIONALE

Viene realizzata attraverso la dislocazione di postazioni territoriali per il rilevamento di dati:

economici (configurazione del tessuto imprenditoriale); sociali (assistenza sanitaria, per l’impiego, etc.); demografici (dati sulla popolazione residente); occupazionali (rilevamenti occupazionali settoriali e per tipologia); imprenditoriali (presenza e attività di società, cooperative sociali, fatturati

ed investimenti, etc.).

-

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LE FASI ATTUATIVE (A)

PREDISPOSIZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DI SOSTEGNO

La BANCA DATI REGIONALE

Ha la funzione di inglobare le informazioni utili alle analisi territoriali

realizzate dagli organismi incaricati del monitoraggio e della

valutazione delle attività sociali locali.

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Rete Integrata Territoriale Nel presente documento è illustrata sinteticamente una iniziativa volta a

definire e caratterizzare una soluzione di e-Government Ethics nella regione Siciliana.

Più specificatamente, con il documento proposto, si intende formulare la redazione preliminare (tramite un rapporto di consulenza da definire nelle modalità e nei tempi) delle "linee guida" concernenti un piano di lavoro che funga da strumento di interlocuzione interna ed esterna, sui temi dell'e-Government Ethics.

Avere un primo elemento di stimolo, concreto e strutturato garantisce una maggiore efficacia nell'interlocuzione/concertazione con tutti i soggetti che operano a diverso titolo all'interno ed all'esterno delle Amministrazioni regionali, provinciali e comunali, rendendo di fatto più agevole la ricezione del contributo che verrà richiesto, relativamente alla redazione e attuazione del programma di e-Government Ethics nel suo complesso.

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Rete Integrata Territoriale

Il documento di "Le linee guida" dovrebbe fare il punto sui seguenti aspetti:

la situazione attuale;

le azioni predisposte per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento e di

ottimizzazione interne e di integrazione con altri soggetti esterni istituzionali ;

i meccanismi da adottare per la misurazione dei benefici attesi;

il valore economico degli investimenti da sostenere.

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Rete Integrata Territoriale

Nelle attività di progettazione va posta particolare attenzione:

al sostegno da fornire ad un apparato produttivo fragile ed ancora privo di infrastrutture di supporto adeguate sapendo che, in questo caso, l'erogazione di servizi efficaci in virtù di nuovi processi che identificano la catena del valore tra le parti costituiscono un fattore determinante di crescita dello sviluppo locale;

al recupero, da parte dell’Amministrazione, del proprio ruolo regolatore, anche nel mondo non materiale delle reti, derivato dalla consapevolezza che un Sistema di regole appropriate e condivise e’ in grado di creare sviluppo anche di più che non le tradizionali forme di incentivazione e finanziamento.

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Rete Integrata Territoriale

Inoltre va posta particolare attenzione al ruolo della tecnologia:

al suo uso appropriato; alla sua diffusione a vasti strati della popolazione; alla sua non pervasività totalizzante; al suo innesto nelle tradizioni culturali consolidate; all’utilizzo del già esistente; allo sviluppo di nuove occupazioni che essa può indurre.

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Rete Integrata Territoriale

In particolare nel programma di e-Government Ethics proposto con tale iniziativa, è stato basato su tre punti fondamentali e precisamente:

la predisposizione di un Piano Pluriennale; la predisposizione di un Piano di Prestazioni (ex-ante); la predisposizione di un Rapporto delle Prestazioni (ex-post),

che di fatto costituiranno la struttura di riferimento per lo svolgimento armonico e razionale del programma.

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Rete Integrata TerritorialeLa predisposizione di un piano triennale (I)

La stesura del piano triennale dovrà comportare:

la dichiarazione generale della missione delle principali funzioni ed operazioni all'interno delle Amministrazioni Regionali, Provinciali e Comunali;

la dichiarazione delle finalità e degli obiettivi in termini di risultati; la descrizione del modo in cui quelle finalità ed obiettivi così

espressi debbano essere conseguiti,

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Rete Integrata TerritorialeLa predisposizione di un piano triennale (II)

Inoltre: la descrizione dei processi operativi, delle qualificazioni e delle

tecnologie, nonchè delle risorse umane, di informazione ed altre necessarie per conseguire quelle finalità e quegli obiettivi;

la descrizione di come le finalità di prestazione del piano annuale delle prestazioni saranno esposte in relazione con le finalità generali e gli obiettivi del piano;

la identificazione dei fattori chiave esterni all'amministrazione e fuori del suo controllo, che possono influenzare il conseguimento delle finalità generali e obiettivi.

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Rete Integrata TerritorialeLa predisposizione di un piano delle prestazioni - ex-ante (I)

La stesura del Piano delle Prestazioni (ex-ante) dovrà comportare:

la determinazione degli obiettivi di prestazione (o di risultato) allo scopo di definire il livello di prestazioni da conseguirsi per ogni attività di programma;

la indicazione di tali fattibilità in forma oggettiva, quantificabile e misurabile; la descrizione dei processi operativi delle qualificazioni e delle tecnologie, nonchè delle risorse umane, di informazione ed altre necessarie per conseguire gli obiettivi di prestazione indicati;

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Rete Integrata TerritorialeLa predisposizione di un piano delle prestazioni - ex-ante (II)

Ed inoltre:

la fissazione di indicatori di prestazione che saranno usati per la misurazione e la valutazione dei prodotti significativi, dei livelli di esercizio e dei risultati di ogni attività di programma;

la predisposizione di una base di comparazione dei risultati attuali del programma con gli obiettivi di prestazione fissati per programma;

la descrizione dei mezzi da usarsi per verificare e validare i valori misurati.

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Rete Integrata TerritorialeLa predisposizione di un piano delle prestazioni - ex-ante (III)

Il rapporto delle prestazioni verrà formulato attraverso un unico concetto denominato 'cluster dei report' al fine di garantirsi la possibilità di 'osservare' il programma per classi di problemi piuttosto che su punti singoli, che spesso determinano una perdita di orientamento;

Altro beneficio associato all'uso del cluster è quello di poter estrarre l'informazione in ragione del destinatario e del livello di responsabilità ad esso associato.

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Rete Integrata TerritorialeLa predisposizione di un piano delle prestazioni - ex-post (I)

La Predisposizione del Rapporto sulle Prestazioni (ex_post) dovrà

comportare: l'esposizione degli indicatori di prestazione stabiliti nel piano di

prestazioni;

la rassegna dei risultati nell'acquisizione delle finalità di prestazione

dell'anno fiscale;

la valutazione del piano delle prestazioni per il corrente anno fiscale.

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Rete Integrata TerritorialeLa predisposizione di un piano delle prestazioni - ex-post (II)

La Predisposizione del Rapporto sulle Prestazioni (ex-post) dovrà

comportare inoltre:

la spiegazione e descrizione nel caso in cui una finalità di prestazione non è stata raggiunta;

i piani e i prospetti per conseguire la finalità di prestazione prestabilita, se la prestazione non è praticabile e fattibile e quale azione viene raccomandata.

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Trasformazione di tipo e_Government

Nuovavisionenelle PA

Nuovavisionenelle PA

Identifica-zione dei processi e dei sistemi

di base

Identifica-zione dei processi e dei sistemi

di base

“As-Is” Analisi

dell’Ammi-nistrazione

“As-Is” Analisi

dell’Ammi-nistrazione

“To-be”Definizione del Modello

“To-be”Definizione del Modello

Implemen-tazione

strategica e KPI

Implemen-tazione

strategica e KPI

Sistema di traccia-

mento dei benefici

Sistema di traccia-

mento dei benefici

Nuova PA focalizzata sui

processi esui servizi al

cittadino

Individuare le linee

guida per la nuova visione e_Gov

Individuare la catena del valore

dei processi e dei

sistemi di base

Specificare la catena del valore

dei processi e dei

sistemi di base

Progettare i nuovi

processi e sistemi

Progettare l’infrastruttura

per l’implementa-zione (incluse le scadenze e le consegne)

Progettare un sistema per il tracciamento dei benefici

durante l’implementa-

zione

Gestione integrata di progetto, flessibilità e formazione

Processi e sistemiLinee di

Azione del Governo

Implementazione del nuovo concetto e_Gov più sistema

di tracciamento benefici

Da fare

Capacità

LegendaLegendaKPIKPI: Key Performance Indicator

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LE FASI ATTUATIVE (A)

La BANCA DATI REGIONALE assicura al territorio: un aggiornamento continuo dei dati, sostenuto da un’analisi

costante dei flussi di tendenza; una dinamicità d’intervento valorizzata attraverso l’uso di strumenti

informatici e di metodologie di networking; l’utilizzo di strumenti integrati di servizio per facilitare il rapporto con

l’utenza, creare economie di gestione per un allargamento degli spazi di intervento e produrre un valore aggiunto di competenza e di capacità di analisi e monitoraggio.

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BANCA DATI

monitoraggio

valutazione qualitativa

mappatura del territorio

valutazione spese per attività sociali, assistenziali

socio-sanitarie e di beneficenza

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Osservatorio Regionaledelle Politiche Sociali

Privato Sociale ed Enti Sociali Ecclesiastici

EE.LL.

ASL e ServiziSocio - assistenziali

BANCA DATI

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LE FASI ATTUATIVE (A)

La BANCA DATI REGIONALE: Si connette attraverso i flussi di informazioni e di dati con analoghe strutture

istituzionali ad ogni livello

B.D.R.

Banca DatiProvinciale

Banca DatiEuropea

Banca Dati Nazionale

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LE FASI ATTUATIVE (B)L’Agenzia Regionale per il Monitoraggio e la Valutazione:

L’A.R.M.V. è un organismo costituito da esperti di politiche sociali, in rappresentanza di associazioni, Enti e Organismi pubblici e privati presenti su tutto il territorio :

coordinamento ed elaborazione dei dati territoriali; determinazione degli standard qualitativi per la valutazione delle

attività; analisi dei flussi e delle tendenze sociali.

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Il Sistema di Valutazione (I)

Politiche di Scopo Mirate ai sistemi locali attraverso il pluralismo delle reti

Politiche Integrate Prodotte ed implementate in partnership

Politiche Attive Investendo nel potenziale sociale dei destinatari

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Il Sistema di Valutazione (II)

Meccanismo di governance basate su azioni di public network management verifica della corrispondenza tra obiettivi e risultati; valutazione cooperativa dei diversi nodi della rete;

Modello condiviso di valutazione database di indicatori differenziati per destinatari e aree; panel di esperti per la validazione di un set di indicatori di impatto

sociale; processo di benchmarking per promuovere la diffusione di buone

pratiche;

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Agenzia Formativa per le Professioni Sociali

L’agenzia formativa regionale è una struttura di coordinamento tra: Università regionali; Enti di formazione regionali; Rappresentanze sindacali; Organismi di coordinamento di secondo e terzo livello degli enti

senza scopo di lucro; Sportelli lavoro e sportelli impresa; Imprenditoria sociale; Scuole.

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Incubatore per la Nuova Economia Sociale

(I.N.E.S.)L’economia sociale è oggi giunta al punto di non ritorno rispetto alla dimensione di impresa sociale.

Si è passati da un associazionismo generalista ad un progetto globale di terzo settore incentrato sulle agenzie territoriali di sviluppo sociale.

Questo comporta l’abbandono di ogni difesa di logica assistenziale a favore di un indirizzo che privilegia il raggiungimento di un sistema globale di sviluppo, integrato con i sistemi di stato e di mercato.

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Incubatore per la Nuova Economia Sociale(I.N.E.S.)

L’incubatore ha lo scopo di sostenere il consolidamento del sistema di impresa sociale come motore di sviluppo del sistema economico e politico del territorio.

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Incubatore per la Nuova Economia Sociale

(I.N.E.S.)L’incubatore ha come obiettivi:

creare un centro studi sulle dinamiche di sviluppo dell’economia sociale di impresa;

coordinare università e centri di ricerca; analizzare i contesti di sviluppo integrato con i sistemi stato e mercato; valutare indirizzi e strategie; individuare le politiche di promozione per la diffusione delle buone

pratiche; realizzare attività per l’affermazione di una politica sociale rivolta al

mezzogiorno.

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INCUBATORE per la NUOVA ECONOMIA SOCIALE(I.N.E.S.)

- Le Attività (I) - Studio di modelli per la qualità sociale dei servizi; Curricula professionali delle figure del sociale; Studi di accreditamento; Standard formativiti del sociale e della impresa sociale; Modellizzazione della informazione; Gruppi di accompagnamento della sperimentazione; Studi dei fabbisogni a livello locale dei servizi alle persone e alle

comunità;

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INCUBATORE per la NUOVA ECONOMIA SOCIALE(I.N.E.S.)

- Le Attività (II) - Studi sul mercato potenziale dei servizi alla persona a livello

regionale; Analisi delle figure professionali delle imprese sociali; Modelli formativi per la formazione manageriale; Metodologie di formazione continua; Validazione di modelli formativi e curriculari; Costituzione di nuclei per la sperimentazione dei modelli; Accompagnamento alla sperimentazione.

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INCUBATORE per la NUOVA ECONOMIA SOCIALE(I.N.E.S.)

- Gli Indicatori di Impatto - Aumento dell’efficienza degli interventi sul campo dei servizi alla

persona, alla comunità e per l’inclusione sociale; Incremento dell’occupazione nel campo dei servizi; Mobilitazione delle risorse ambientali; Mobilitazione dei saperi locali; Rafforzamento della coesione sociale; Grado di percezione del programma rispetto alla popolazione; Incidenza sulla qualità della vita del territorio; Sviluppo della formazione continua regionale in materia di welfare

society e welfare comunity.

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INCUBATORE per la NUOVA ECONOMIA SOCIALE(I.N.E.S.)

- Il Sistema di Assistenza Tecnica -

Si basa su modalità di collaborazione, indirizzo, verifica e riprogettazione mediante:

equipes a livello locale; comitati di pilotaggio; attività di monitoraggio e di valutazione congiunta.

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INCUBATORE per la NUOVA ECONOMIA SOCIALE(I.N.E.S.)

- Le Competenze (I) - Quadro complessivo delle opportunità di finanziamento delle

politiche sociali offerte dalla programmazione comunitaria 2000-2006 (PON - POR - PIR).

Percorsi, metodi di lavoro, soggetti del partenariato e strumenti di attivazione della progettazione integrata (Piani di zona-Patti sociali-PIT).

Procedure per il monitoraggio, controllo e valutazione delle azioni realizzate nell’ambito della programmazione dei fondi strutturali.

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INCUBATORE per la NUOVA ECONOMIA SOCIALE(I.N.E.S.)

- Le Competenze (II) - Strumenti innovativi per il coordinamento dell’offerta dei servizi e

per la gestione delle attività di erogazione delle prestazioni (accreditamento e sistema di qualità sociale, gestione dei servizi).

Esperienze più significative di interventi sociali integrati attivati in contesti di programmazione negoziata dello sviluppo locale.

Normative di riferimento ed esperienze di successo con riferimento ad alcune politiche di settore (politiche attive del lavoro, politiche per l’inclusione sociale, per minori, etc.).

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Authority della Solidarietà

Obiettivo dell’intervento è quello di realizzare un “sistema integrato” tra

organismi territoriali di tipo istituzionale, sociale e religioso,

particolarmente attivi e rappresentativi del contesto solidaristico e

assistenziale.

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Authority della Solidarietà

La finalità del progetto è di definire modalità di gestione per favorire

l’incontro tra “domanda e offerta sociale”, i fondi a disposizioni delle

attività di beneficenza e la ricerca di nuove risorse economiche

passando attraverso il potenziamento e la riorganizzazione dei servizi

informativi e di orientamento, la sperimentazione delle competenze

acquisite attraverso stage e azioni di accompagnamento.

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Authority della Solidarietà

Le attività: Analisi dei fabbisogni sociali e sanitari Mappatura del territorio; Formazione dei quadri; Fundraising e finanziamento trasparente; Monitoraggio e valutazione qualitativa.

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LE FASI ATTUATIVE (B)

Equipes Territoriali Integrate per la Cooperazione e lo Sviluppo

(ETICS)

Sono organismi territoriali provinciali con la funzione di rilevamento dei dati utili per l’analisi dei fabbisogni locali.

Task force territoriali di operatori provenienti dal settore pubblico, dal mondo del lavoro e dal privato sociale, esperti nella promozione e nell’accompagnamento di percorsi di programmazione e gestione di politiche sociali integrate per l’inclusione sociale.

Hanno capacità di moltiplicare la ricaduta positiva delle azioni in un’area vasta attraverso l’uso di reti integrate.

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LE FASI ATTUATIVE (B)

Equipes Territoriali Integrate per la Cooperazione e lo Sviluppo

(ETICS)

Provvedono al monitoraggio sistematico di tutte le attività territoriali in materia di politiche:

sanitarie; socio-assistenziali; economico-imprenditoriali; occupazionali; carcerarie (finalizzate alla risocializzazione ed al reinserimento

lavorativo).

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LE FASI ATTUATIVE (B)

Formazione dell’Equipes Territoriale di Sviluppo

Le ETICS si suddividono in: provinciali; territoriali (attraverso i distretti sanitari).

Hanno la funzione di formare le figure professionali coinvolte nelle attività di monitoraggio in rappresentanza delle diverse categorie sociali :

pubblica amministrazione; cittadinanza; imprese sociali; imprese profit; rappresentanti di categoria.

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Patto etico territoriale

Indirizzo e coordinamento degli interventi di contrasto alla povertà e alla emarginazione / principio di sussidiarietà:

determinare omogeneità di intervento sociale sul territorio; dare impulso innovativo alla economia sociale come economia del

benessere; monitorare le ricadute degli interventi; valutare l’impatto sociale degli interventi; realizzare le infrastrutture di sostegno alle politiche sociali territoriali; regolamentare i servizi alla persona e alla comunità; implementare servizi di prevenzione sociale per minori e adolescenti.

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Analisi dei fabbisogni socio - sanitari;

Mappatura del territorio; Formazione delle nuove figure

professionali territoriali; Apertura dello sportello locale; Fundraising e finanza etica; Monitoraggio e valutazione

qualitativa.

Banca Dati centrale

Sportello 1

Sportellon°

Rete integrata territoriale: Sportello EticoAzioni da attivare per la realizzazione delle politiche sociali

Funzione sportello etico

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Rete integrata territorialeStruttura fisica del sistema

Banca dati centrale

Terminale sportellounico della

P.A.(Sportello

orientamento al lavoro +

Sportello etico)

Terminale sportello

orientamento lavoro

Terminalesportello etico

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Rete Integrata Territoriale

Osservatorio RegionaleIntegrato per le

Politiche del lavoro e Politiche Sociali

Patto Etico TerritorialeGarantisce i Tavoli della Solidarietà Territoriale composti da : Provincia, Comuni, Università Scuola, Privato Sociale, Enti Sociali e Organismi Religiosi.

e-Government Sintetizza informazioni e servizi attraverso lo sportello unico della P.A. e il sistema unico informatico

Patto sociale per lo sviluppo e l’occupazione Garantisce i rapporti con le PMI, le imprese artigiane, le organizzazioni dei lavoratori,gli EE.LL.

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Rete Integrata Territoriale

Ente LocaleOsservatorio

Regionale

Patto EticoPatto Sociale per

lo sviluppo e l’occupazione

Sportello Unico P.A.

• Infrastrutture per lo Sviluppo Economico• EE.LL. • Infrastrutture dei servizi sociali • Cittadino

E- Government

Funzioni :• Orientamento Lavoro• Etico

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Glocal system Sussidiarietà E-government

Patto sociale Patto etico Programma di

per lo sviluppo territoriale sviluppo

e l’occupazione decentrato

PMI Imprese Sociali P.A. / EE.LL.

Rete integrata territoriale

e-GOVERNMENT ETHICS