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La nostra ipotesi è che ci siano delle differenze fondamentali tra netbook e laptop, non solo strutturali ma soprattutto ergonomiche, riguardanti l’approccio con la macchina (ambiente reale) e l’interfaccia (ambiente virtuale). Soluzioni ad hoc dovrebbero essere approntate per migliorare l’esperienza utente su questi dispositivi portatili.
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1
1. Introduzione
Il netbook è molto più piccolo e leggero dei normali portatili, e viene perciò usato in modi e
contesti diversi: in viaggio, in giro per casa, e spesso in posizioni non convenzionali (es. sdraiati o
in piedi). La stessa struttura fisica dei normali laptop si addice alla diversità dei contesti d’uso?
La nostra ipotesi è che ci siano delle differenze fondamentali tra netbook e laptop, non solo
strutturali ma soprattutto ergonomiche, riguardanti l’approccio con la macchina (ambiente
reale) e l’interfaccia (ambiente virtuale). Soluzioni ad hoc dovrebbero essere approntate per
migliorare l’esperienza utente su questi dispositivi portatili.
I mini-computer sono sul mercato da all’incirca tre anni e non hanno ancora raggiunto il
massimo sviluppo tecnologico. Prodotti dal 2007, iniziano a diffondersi a metà del 2008 secondo
le statistiche di Google Trends, servizio del motore di ricerca che stima il traffico internet
generato da una particolare parola chiave (per “netbook” il picco delle ricerche si è registrato a
fine 2009). Oltre al design esterno, i grandi attori del mercato tecnologico stanno puntando a
migliorare la user interface design, ovvero l’accessibilità al sistema operativo e alle principali
applicazioni di uso comune, come accesso a internet e elaborazione di documenti. Le nuove
direttive di progettazione di browser e sistemi operativi puntano a rendere sempre più intuitiva
la navigazione (v. § 1.1)
L’interesse che il netbook sta suscitando nelle aziende produttrici è legato alla crescita che il
prodotto ha registrato nelle vendite del 2009, come riporta la Quarterly Notebook PC Shipment
and Forecast Report della Display Search, agenzia satellite del NPD Group, istituto americano
leader nelle ricerche di mercato1. Secondo la ricerca, basata su dati raccolti sia tra i venditori che
tra i compratori di computer portatili2, gli acquirenti sembrano preferire i netbook rispetto ai più
costosi e ingombranti laptop:
1http://www.npd.com/, sito web di NPD Group
http://tinyurl.com/yefbw8p, Quarterly Notebook PC Shipment and Forecast Report, Display Search
2 http://www.displaysearch.com/pdf/quarterly_notebook_pc_shipment_and_forecast_report.pdf, metodi d’indagine
per il Quarterly Notebook PC Shipment and Forecast Report, Display Search
2
“The low prices of mini-notes make these products attractive to buyers seeking a secondary PC for the home, as well
as making them more affordable for first-time PC buyers in emerging markets, who are less likely to require all the
features available on a larger mainstream notebook PC.”
– Quarterly Notebook PC Shipment and Forecast Report, Display Search, 22 Dicembre 2009
La ricerca evidenzia come un quarto del mercato globale dei portatili sia stato lo scorso anno
appannaggio dei netbook (25,3%). I motivi di questa preferenza potrebbero essere riconducibili
al periodo di crisi economica, visto il costo contenuto di queste macchine, oppure ad
un’evoluzione nel gusto dei consumatori a vantaggio della praticità. Molte aziende tendono a
non reinvestire in nuovi computer, e se lo fanno cercano la convenienza tra prezzo e prestazioni,
secondo la filosofia del good enough. Allo stesso tempo gli studenti, almeno secondo una ricerca
di Retrevo3, piattaforma online di vendita di apparecchiature elettroniche, hanno preferito negli
ultimi mesi acquistare sempre più netbook rispetto ai prodotti Apple ai quali essi sono
tradizionalmente devoti. Il motivo? Il budget e le necessità (di nuovo la filosofia del good
enough).
La caratteristica più apprezzata dei mini-computer è la trasportabilità, ma a differenza di altri
dispositivi mobile (iPhone, smart phone, ecc.) è multitasking e permette di creare facilmente dei
documenti. Anche l’iPad, l’ultima innovazione di casa Apple, non permette di lavorare
contemporaneamente su più documenti, e si profila quindi come un prodotto votato
esclusivamente all’entertainment e all’interazione su social networks.
I netbook sono pensati per essere usati lontano dalla scrivania, da studenti e lavoratori
(imprenditori, impiegati e freelance) che hanno bisogno di usare il pc spesso, anche solo per
aggiornare e condividere un documento con i colleghi o controllare la posta. Essere sempre
connessi è l’imperativo 2.0, e il netbook è pensato proprio per garantire un veloce accesso ad
internet attraverso una rete wi-fi e non per macchinose elaborazioni grafiche o uso di
applicazioni complesse, più adatte ad un computer con schermi più grandi e memoria di lavoro
maggiori.
Inoltre, secondo un sondaggio condotto dal sito di shopping PriceGrabber.com4 su 1680 dei suoi
compratori online, una nuova fascia di utenza sta emergendo rapidamente: a gennaio 2010 il
3 http://www.retrevo.com/content/node/967, Ricerca Retrevo, agosto 2009
4 https://mr.pricegrabber.com/Netbook_and_Portable_Computing_Trends_Consumer_Behavior_Report.pdf,,
PriceGrabber.com, febbraio 2010
3
55% dei possessori di netbook rientra nella fascia di età tra i 45 e i 64 anni (Fig. 1). Questo perché
i netbook servono per compiere azioni semplici (Internet e applicazioni Office), accessibili anche
a chi non ha particolare dimestichezza con la tecnologia e non vuole spendere molto.
1.1. Caratteristiche del netbook
In commercio esistono molti tipi di netbook che interpretano in maniera differente le richieste
dell’utenza. Chi compra un computer leggero, quasi tascabile, da portare con sé tutto il giorno,
ha delle aspettative ben precise. Alcune riguardano l’ambito hardware:
� Vita della batteria, trasportabilità e connettività La batteria del pc deve durare
abbastanza a lungo da permettere un utilizzo lontano dalla scrivania, e quindi dalla
corrente elettrica, per un numero di ore equivalente ad una giornata lavorativa5. La
leggerezza e la compattezza della struttura fisica del netbook assicurano un’elevata
trasportabilità. La tastiera, le ventole e il processore devono essere poco rumorosi, per
poter lavorare anche in ambienti silenziosi (in aereo o in biblioteca). Oltre a connettersi
wireless alle reti disponibili, il pc deve essere dotato di Bluetooth per connettere
accessori e periferiche. Altre caratteristiche sono la webcam e il microfono integrati (per
le videochiamate), oltre alla possibilità di attaccare cuffie e altoparlanti all’uscita audio.
� Processore e dispositivi di archiviazione I netbook sono solitamente dotati di
numerose porte usb e montano un dispositivo di memoria solido flash più leggero,
silenzioso e meno delicato di un hard disk. La memoria RAM permette di utilizzare le
applicazioni base in multitasking senza problemi (browser Internet, Office, player video e
audio, antivirus). Attraverso una delle porte usb la memoria del pc può essere
incrementata con un hard disk esterno.
Altre invece riguardano l’ambito software:
� Velocità d’avvio e accesso alle applicazioni base Il sistema operativo deve
avviarsi velocemente (ready-to-use) e le applicazioni d’uso frequente devono essere
5 http://netbookitalia.it/tabella-comparativa-durata-batteria-netbook.html, prove di durata di batteria per netbook
4
raggiungibili con un solo click a partire dal desktop. Le icone relative alle applicazioni di
uso comune (browser web, posta, documenti e instant messaging) devono essere ben
visibili, e l’intero desktop dovrebbe essere configurabile a seconda delle esigenze
dell’utente. Sistemi operativi ad hoc per netbook sono stati sviluppati in diverse versioni
a partire da software libero Linux, ispirandosi all’interface design dei dispositivi mobile (es.
iPhone). Tra le diverse soluzioni ora in circolazione citiamo Moblin6 e Ubuntu Netbook
Remix7. Anche Google, secondo le ultime indiscrezioni8, vorrebbe lanciarsi nel mercato
dei netbook, tanto che a maggio 2009 il colosso americano ha condotto un test di
usabilità9 su centinaia di possessori di netbook, per individuarne esigenze e abitudini.
2. Aspetti di Ergonomia
L'ergonomia - lo studio scientifico delle leggi del lavoro - è una disciplina che ha come obiettivo
l'adattamento del lavoro all'uomo. Dalla definizione che la SIE (Società Italiana di Ergonomia)
evinciamo che:
“L'obiettivo attuale è quello di contribuire alla progettazione di oggetti, servizi, ambienti di vita e di lavoro, perché
rispettino i limiti dell'uomo e ne potenzino le capacità operative. L'ergonomia si alimenta delle acquisizioni
scientifiche e tecnologiche che permettono di migliorare la qualità delle condizioni di vita, in tutte le attività del
quotidiano."”
La nostra analisi del netbook parte da questi presupposti e rimane attuale nonostante l’uscita sul
mercato di dispositivi mobile sempre più avanzati (i tablet pc, tra cui iPad) proprio perché si
configura come strumento di lavoro in multitasking al pari di un normale pc.
Nella trattazione evidenzieremo gli aspetti di affordance, usabilità e modelli di user experience
che lo caratterizzano.
6 http://moblin.org/documentation/moblin-netbook-intro, Moblin (interessante video di presentazione)
7 http://www.canonical.com/projects/ubuntu/unr, Ubuntu Netbook Remix
8 http://notebookitalia.it/netbook-samsung-con-chrome-os-7680, articolo di Notebook Italia
9 https://spreadsheets.google.com/viewform?formkey=clJmLTlmN2UyMUlvd1NQZlF5Y0J1V3c6MA, invito di Google al
test di usabilità per utenti possessori di netbook
5
Jakob Nielsen10, considerato il maggior esperto mondiale di usabilità del web, definisce
l'usabilità come la misura della qualità della user experience dell’utente in relazione ad un
oggetto, sia esso un sito web o un oggetto fisico. Egli ritiene che un prodotto sia usabile quando
è facile impararne l’uso, memorizzarlo, è efficace al suo scopo, limita al minimo gli errori ed è
piacevole da usare.
Per affordance11, termine introdotto dallo psicologo cognitivo Gibson, si intende invece un
segnale che l’oggetto "offre" al soggetto in grado di coglierlo. Per farne un esempio, Norman
(1988) usava la metafora della porta: la porta deve parlare all’uomo, deve sapergli indicare al
primo sguardo in che senso va aperta. Ci sono tipi di maniglie differenti, ma l’uomo sa
riconoscere il punto o il modo di aprire la porta, se il messaggio dell’affordance è corretto (media
affordance nel caso della piastra metallica posta nel senso di spinta, affordance nulla nel caso di
totale assenza di indicazioni sul senso di apertura).
Sul netbook, ma anche su altri computer portatili, è possibile osservare il livello di affordance del
touchpad: massima affordance con i tasti destro e sinistro separati in modo evidente, e
affordance nulla nel caso siano integrati in un’unica superficie con il touchpad, e funzionino solo
per variazioni di pressione su zone sensibili. Per la barra dello scroll invece abbiamo massima
affordance quando è ricalcata tattilmente e visivamente all’estremo destro della superficie di
tocco, e affordance nulla quando non viene indicata in alcun modo.
La maggior parte del nostro lavoro si concentra però sulla user experience, ovvero su come
l’utente reale si approccia all’oggetto e l’uso che ne fa. La user experience ideale prevede che un
compito non sia troppo difficile da portare a termine, ovvero che si ottenga il risultato voluto
impiegando il minor tempo e risorse possibili. Nel nostro caso abbiamo osservato i soggetti
interagire con l’interfaccia, provare il touchpad e lo scroll, strizzare gli occhi per vedere meglio lo
schermo, e compiere degli errori mentre cercavano di svolgere un compito.
Nel valutare l’esperienza utente bisogna tenere conto non solo della performance, ma anche del
contesto, degli aspetti emotivi e di preferenza soggettiva che incorrono (per un brand – es.
Apple vs Microsoft, o per un oggetto – es. mouse vs touchpad).
10
http://www.useit.com/jakob/, sito personale di Jakob Nielsen
11 http://www.interaction-design.org/encyclopedia/affordances.html, definizione di affordance
6
Riassumendo, la user experience può essere influenzata da diversi fattori (Fig. 2): a livello
hardware, dalle componenti della macchina (es. RAM lenta, problemi all’avvio, ecc.) e
dell’ergonomia fisica e l’estetica del prodotto, a livello software dalle caratteristiche tecniche (es.
avvio dei programmi, malfunzionamenti, ecc.) e dall’interfaccia utente. Altri fattori esterni
possono essere ancora la popolarità del brand, il servizio di assistenza e il contesto d’uso.
Nel valutare gli errori in cui sono incorsi gli utenti da noi esaminati (v. cap. 4), abbiamo tenuto
conto di quattro variabili (touchpad, visibilità dello schermo, uso della tastiera e postura),
influenzate dai principi ergonomici di cui sopra.
2.1 Touchpad
Il netbook si presenta come un laptop, ma ridotto nelle dimensioni. La tastiera Qwerty (standard)
occupa la maggior parte dello spazio disponibile, e solo una piccola porzione rimanente è
lasciata al touchpad. La taglia ridotta comporta una minore precisione nel dirigere il puntatore e
difficoltà nello scrolling (posizionato solitamente in una striscia verticale sul lato destro del
touchpad). Nei modelli di notebook con il touchpad più piccolo e sensibile (es. Samsung nc10,
usato durante le nostre prove) si tende ad usare solo la punta delle dita, ed è difficile evitare un
contatto involontario con il polso o il pollice mentre si scrive. Altri netbook (come il Toshiba
nb100, anche questo usato nelle prove) montano touchpad più grandi, sacrificando lo spazio
della tastiera e quindi riducendo la dimensione dei tasti.
L’ergonomia fisica del touchpad è risultata essere un problema sin dalle prime produzioni di
netbook. Nel 2008 la Everex (azienda americana produttrice di hardware12) aveva adottato una
soluzione originale, scindendo tasti destro e sinistro e touchpad e posizionandoli sopra la
tastiera (Cloudbook, Fig.3).
2.2 Visibilità dello schermo
Il rovescio della medaglia di avere un computer piccolo e maneggevole, “tascabile” come un
libro, sta nella grandezza dello schermo (e tastiera, come abbiamo visto). Gli schermi dei
netbook normalmente vanno dai 7 ai 10 pollici. Le versioni a 10’’ sono abbastanza comode e
12
http://en.wikipedia.org/wiki/Everex
7
contengono abbastanza bene pagine internet e testi senza il bisogno di zoomare. Alla lunga
però leggere su uno schermo così piccolo stanca di più l’occhio rispetto ad un notebook, specie
se chi usa il pc è miope. Spesso lo zoom, unito ad uno scroll orizzontale, facilita le operazioni di
lettura, rendendole comunque più macchinose (è molto meglio avere l’intero documento
davanti in un solo colpo d’occhio piuttosto che doversi spostare continuamente avanti e indietro
per riuscire a completare le frasi).
L’affaticamento visivo al pc è un argomento molto popolare tra siti e blog che si occupano di
medicina e benessere (un esempio MondoBenessere.com13). E’ un problema che affligge da
sempre chi ha difetti alla vista ed è costretto a molte ore di lavoro al pc in ambienti non
correttamente illuminati. I fastidi maggiori derivano dalla retroilluminazione e dal riflesso della
luce ambientale sullo schermo. Nonostante siano problemi comuni all’uso di qualsiasi computer,
la trasportabilità del netbook aumenta le difficoltà d’uso. Basti pensare ad una bella giornata di
sole in un parco o al viaggio in treno vicino al finestrino, e si capisce come la luce diretta del sole
renda quasi illeggibile lo schermo, con conseguente sforzo della vista. La maggior parte dei
netbook è dotata di schermi glossy: restituiscono colori più nitidi e vivaci ma riflettono molto la
luce, a differenza di schermi più opachi.
2.3 Tastiera
L’uso di comandi veloci a tastiera, di cui i più comuni sono il copia-incolla (CTRL +C e V) facilitano
e velocizzano l’esecuzione dei task al pc. Invece di andare a cercare il comando nella barra degli
strumenti o nelle icone in alto sullo schermo posso utilizzare un comando veloce,
semplificandomi di fatto il lavoro. Queste “scorciatoie” (shortcut) sono spesso utilizzate da chi ha
una buona dimestichezza con il computer e ha bisogno di muoversi con agilità tra una pagina e
l’altra, o tra una porzione di testo e un’altra.
Nel nostro caso un ricorso eccessivo a queste scorciatoie indica che l’utente preferisce interagire
con la tastiera piuttosto che con il touchpad, evitando così di ricorrere in errori di puntamento.
13
http://www.mondobenessereblog.com/tag/vista-stanca-computer/
8
2.4 Postura
Data la sua leggerezza, il netbook può essere tenuto con una mano sola, oppure appoggiato su
gambe e stomaco senza problemi di peso o surriscaldamento. È meno ingombrante, e questo lo
rende un ottimo compagno di viaggio in aereo o treno, dove la distanza tra un sedile e l’altro è
poca e, se ci sono, i tavolini di appoggio sono stretti. L’uso alla lunga del touchpad fa anchilosare
dita e polsi (sindrome del tunnel carpale). Oltre a stancare mani e avambracci, lo sforzo di
guardare lo schermo può stressare la zona cervicale o frontale. Per il netbook come per il laptop
le posizioni assunte dall’utente possono essere poco agevoli su lunghe sessioni di lavoro, ma per
i netbook la casistica è più ampia data la possibilità di usare il mini-pc con disinvoltura in modi
altrimenti scomodi per le dimensioni di un laptop. Uno studio14 condotto dalla SCAD (Savannah
College of Art & Design) in collaborazione con Freescale (azienda produttrice di componenti
elettroniche per pc e dispositivi portatili) evidenzia come l’unica posizione ergonomicamente
perfetta sia quella semi-coricata con il netbook poggiato sulle gambe (la prima in alto a destra
nella Fig. 4). Posizione che invece risulterebbe scomoda da assumere con un laptop, più grande
e pesante. Si noti come i polsi siano sotto sforzo in 8 posizioni su 10.
3. Metodo
Dopo aver introdotto le variabili da noi prese in considerazione, approfondiamo il metodo
impiegato nella ricerca secondo i seguenti obiettivi:
� Obiettivo generale Analisi della user experience, dell’affordance e dell’usabilità
del netbook, approfondendo i problemi sollevati dalla letteratura.
� Obiettivi secondari Valutare la necessità e la possibilità di migliorare le
periferiche di input, in particolare il touchpad, per facilitare l’esperienza utente.
Il lavoro di indagine è stato diviso in due momenti: nel primo somministriamo agli utenti un
questionario (v. § 3.1) per poter estrapolare informazioni di interesse generale sull’uso del pc e
delle periferiche, nel secondo li sottoponiamo ad una prova videoregistrata suddivisa in tre task 14
http://www.core77.com/blog/featured_items/case_study_freescale_netbook_design_at_scad_by_dave_malouf_142
41.asp
9
da svolgere al computer (v. § 3.2.1) per evidenziare gli errori commessi in relazione a diverse
posizioni (in piedi o seduti) e rispetto alle variabili (v. § 2.1, 2.2, 2.3, 2.4). Il disegno sperimentale si
completa con l’adozione del thinking aloud durante la prova (v. § 3.2.2) e con un’intervista di
gruppo conclusiva (v. § 3.3).
Prima di scendere nei particolari, è doverosa una specificazione. Tenendo conto del fatto che il
nostro progetto è un’indagine pilota, il campione preso in considerazione è molto ridotto (12
persone in totale), e ristretto alla tipologia degli studenti universitari (età 20-26). Se avessimo
dovuto condurre una sperimentazione vera e propria, avremmo dovuto svolgere l’esperimento
con un campione ben più ampio (almeno un centinaio di soggetti), considerando le diverse
fasce di utenza, in particolare soggetti più anziani (v. Fig. 1).
Composto il campione, abbiamo diviso i soggetti in due gruppi: Esperti e Non esperti.
Per esperti intendiamo soggetti che possiedono un netbook e lo usano abitualmente, e che
quindi si presumono più abili e disinvolti nel superare gli evidenti limiti strutturali e di interfaccia
(v. cap. 2). I non esperti includono invece chi non ha mai avuto modo di usare un netbook,
avendo sempre lavorato su desktop o laptop (sia Pc sia Mac). In ognuna delle due categorie
abbiamo incluso un utente mancino, e abbiamo cercato di mantenere equa la divisione per
sesso15.
I dodici soggetti selezionati (6 esperti e 6 non esperti) sono stati poi suddivisi in base alla
posizione in cui avrebbero dovuto effettuare la prova (schema di cui sotto), tenendo presente
15
A causa del minor numero di utenti esperti disponibili a sottoporsi all’esperimento c’è un disquilibrio a favore
degli uomini: 4 uomini e 2 donne esperte.
10
che il mancino esperto eseguirà la prova in piedi mentre il non esperto la eseguirà da seduto, in
modo da compensare gli inevitabili limiti che un mancino normalmente incontra quando si
approccia per la prima volta ad un oggetto progettato per destrimani (tastiera, posizione dei
tasti del touchpad).
3.1 Questionario
Nel questionario sottoposto agli utenti prima della prova al computer abbiamo sondato la loro
dimestichezza con pc e periferiche. Tra le domande di interesse più generico, abbiamo
investigato la preferenza d’uso tra mouse e touchpad, le ore di utilizzo del computer e le
applicazioni usate abitualmente.
E’ importante conoscere che tipo di abitudini caratterizzano il campione di utenti, sia esperti sia
non esperti, per poter valutare sotto la giusta luce i risultati della prova on-line (l’esecuzione dei
task sui netbook). Caratteristiche come la preferenza per un tipo di pc o un altro, o il numero di
ore passate al computer sono varianti fondamentali per la valutazione della user experience, e ci
danno un’idea di quanto il soggetto si sappia adattare ai cambiamenti, rispetto alle sue
impostazioni di lavoro preferite.
Un’altra delle nostre domande riguarda invece il contesto d’uso, ovvero se si trovano spesso ad
utilizzare il pc in casa, al lavoro, o in circostanze meno canoniche come ad esempio in treno, in
autobus o più in generale “in giro”. Questo per valutare l’effettivo bisogno di mobilità che è una
delle prerogative dei potenziali acquirenti di netbook.
Segue il modello del questionario somministrato al campione.
11
12
3.2 Prove pratiche e Thinking Aloud
La seconda fase del nostro esperimento prevede lo svolgimento di una prova pratica su netbook
suddivisa in tre task (v. § 3.2.1). Abbiamo chiesto a metà del nostro campione di svolgere la
prova da seduti in posizione comoda con il computer poggiato sulle gambe, e all’altra metà di
svolgerla in piedi. In questo modo volevamo testare gli effettivi vantaggi o svantaggi
(leggerezza, equilibrio, stabilità) che la conformazione strutturale del netbook può comportare.
Abbiamo immaginato di simulare diverse posizioni, ma la ristrettezza del campione ci ha indotto
a testarne solo due. Alternative papabili erano: sdraiati sul letto e seduti in poltrona, sul sedile di
un treno o di un’automobile (sedile laterale o posteriore). La caratteristica comune a questi
contesti d’uso sono la limitatezza di movimento di entrambe le mani, l’inarcamento della
colonna vertebrale sia nella fascia lombare che in quella cervicale, lo sforzo della vista (v. Fig. 4).
Nella prova in piedi una delle mani era necessariamente occupata a reggere il computer.
Abbiamo scelto di simulare la posizione più scomoda possibile, per costringere il soggetto ad
utilizzare una sola mano sia per il touchpad che per la tastiera. L’idea alla base è valutare il
comportamento di chi è abituato ad usare due mani sia per scrivere sia per effettuare operazioni
come il trascinamento e la selezione, e testare una situazione che sarebbe impensabile con un
altro pc (per via del peso e delle dimensioni). Ogni prova è stata condotta da soggetti maschi e
femmine. Il sesso poteva certamente influire sulla prova in piedi, nella quale le donne possono
trovare più difficoltà a sostenere il peso, anche se non eccessivo, del netbook con una mano sola.
Viceversa le donne potrebbero essere avvantaggiate nell’uso del touchpad avendo mani più
piccole rispetto agli uomini.
3.2.1 Task
Navigazione sul Web
Visita il portale Repubblica.it. Apri e chiudi le sezioni Affari&Finanza,Oroscopo, e TrovaCinema
a metà della pagina.
In questa sessione mettiamo alla prova il livello di navigabilità in modalità search, tenendo in
considerazione che il link “TrovaCinema” è posizionato in un punto poco visibile della pagina e
quindi richiede un maggiore sforzo di ricerca, sia con lo strumento di puntamento, sia con lo
sguardo sullo schermo.
13
Crea, Salva e Trascina
Apri un nuovo documento Word, salvalo sul desktop e trascina il file in una nuova cartella
“Scrittura” contenuta nella cartella “Documenti”.
In questa fase facciamo usare un comune editor di testo, Microsoft Office Word 2007, per
osservare come si comportano i soggetti con operazioni di scrittura (più difficoltosa con una sola
mano), salvataggio e trascinamento di cartelle e file.
Disegno a mano libera
Apri Paint e disegna una casa con lo strumento “Crea Linea”.
Con l’ultimo task abbiamo forzato il soggetto ad un utilizzo più preciso del sistema di
puntamento, in modo da poter osservare con esattezza i movimenti sia degli occhi che delle
mani.
3.2.2 Thinking Aloud
Durante lo svolgimento delle prove è stato chiesto agli utenti di parlare e commentare quello
che stavano facendo, in modo da poter cogliere in toto le difficoltà che incontravano. Inoltre le
tre prove sono state riprese, per poter riesaminare i filmati e calcolare il numero di errori per
variabile.
Per estrapolare i dati dai filmati ci siamo serviti del software Elan 3.8.0 che ci ha permesso di
classificare i quattro tipi di criticità (v. cap. 2):
• Touchpad Problemi con il sistema di puntamento, con lo scrolling e con i tasti dx e sx.
• Tastiera Abbiamo contato le volte in cui l’utente ha preferito utilizzare i comandi di
tastiera piuttosto che il sistema di puntamento.
• Visibilità Difficoltà a localizzare un oggetto sullo schermo.
• Postura Abbiamo considerato quante volte l’esecuzione dei task è stata rallentata
da problemi relativi alla posizione assunta.
14
Abbiamo escluso dalla nostra analisi i problemi incontrati dagli utenti a causa delle prestazioni
ridotte di CPU e RAM (avvio lento delle applicazioni e problemi nel caricamento delle pagine
web), che non rientravano negli obiettivi della nostra ricerca.
3.3 Intervista di gruppo
Per raccogliere a caldo le impressioni degli utenti abbiamo usato l’intervista di gruppo.
Il progetto ideale prevedrebbe che l’intervista venga svolta in presenza di tutti i soggetti
sottoposti alla prova, ma per limiti organizzativi (impossibilità di conciliare i tempi e le
disponibilità di tutti gli utenti) abbiamo diviso l’intervista in due momenti diversi, ascoltando
prima i non esperti e poi gli esperti. Considerando però l’ipotesi in cui questa sperimentazione
dovesse essere effettuata su larga scala (ricordiamo che il nostro non è che un progetto pilota
condotto con un campione ristretto), il metodo dell’intervista di gruppo sarebbe improponibile.
Si dovrebbe quindi procedere alla somministrazione di un secondo questionario per valutare le
impressioni off-line dopo la prova, oppure procedere a dei focus group selezionati.
Se lo scopo principale di questa fase è quello di ascoltare e registrare tutte le impressioni
confrontando le diverse user experiences, lo scopo secondario è quello di esaminare le reazioni e
le impressioni di fronte a delle proposte alternative di strutturazione del netbook da noi
avanzate. Abbiamo quindi coinvolto i soggetti in una discussione sul posizionamento di
touchpad, tasti e scroll, proponendo loro una soluzione: un touchpad removibile, da collegare al
lato del pc tramite chiave usb (quindi sia a destra che a sinistra, per destrorsi o mancini), che
fosse stabile e pratico, per lavorare anche senza una base di appoggio (es. in piedi, sdraiati, in
treno, in aereo). Per far capire agli utenti che cosa immaginassimo, abbiamo sottoposto loro la
Fig. 5, un modello base sul quale fare le nostre considerazioni e apportare eventuali modifiche
(v. cap. 6).
Di seguito si riporta la scaletta seguita per moderare l’intervista di gruppo:
- Come vi siete trovati durante l’esperimento? Meglio o peggio rispetto alle vostre abitudini?
- Ritenete di aver assunto delle posizioni innaturali durante lo svolgimento dei diversi task?
- Avete riscontrato particolari difficoltà nell’utilizzo del touchpad?
15
- Alla posizione centrata del touchpad, preferireste un posizionamento ai lati della tastiera,
come un normale mouse?
- Se poteste riposizionare i tasti dx/sx dove li posizionereste? Al centro? Di lato?
- Avete avuto problemi nell’utilizzo dello scrolling?
- Come valutereste il posizionamento di una rotella, o sfera, per lo scrolling su un lato del
computer piuttosto che sul touchpad?
4. Risultati
Riportiamo qui i dati estrapolati dalle indagini on-line sui tre task, incrociati con i dati dei questionari off-line, nonché i verbali delle interviste di gruppo. Per l’analisi statistica rimandiamo al capitolo successivo.
4.1 Grafici 4.1.1 On-line
Notazione: N sta per non esperti, E per esperti. S per seduti, P per in piedi. I numeri da 1 a 3 indicano soggetti differenti.
Grafico 1
16
Grafico 2
Grafico 3
17
Grafico 4
Grafico 5
18
Grafico 6
Grafico 7
19
0.00.00
0.04.19
0.08.38
0.12.58
0.17.17
0.21.36
0.25.55
ES1 ES2 ES3 NS1 NS2 NS3
(M)
EP1 EP2 EP3
(M)
NP1 NP2 NP3
Tempo per Task
Tempo Task 1 Tempo Task 2 Tempo Task 3
Grafico 8
4.1.2 Questionari
Si riportano i grafici dei risultati ottenuti dall’incrocio dei dati on-line (prova) e off-line (questionario).
Grafico 9
20
Grafico 10
Grafico 11
Grafico 12
21
Grafico 13
Grafico 14
4.2 Verbali
Notazione: N sta per non esperti, E per esperti. S per seduti, P per in piedi. I numeri da 1 a 3 indicano soggetti differenti.
4.2.1 Non esperti Utenti: NS1, NS2, NS3 (mancino), NP1, NP2, NP3 SVOLGIMENTO DEI TASK E THINKING ALOUD
Il gruppo che ha svolto il task seduto sulla sedia ha impiegato un tempo nettamente inferiore (da 5,26 a 6,47 min) al gruppo in piedi (da 6,35 a 11,22 min). Alcuni degli utenti in piedi hanno lamentato difficoltà a tenere il netbook e a usare il touchpad con una mano sola.
22
INTERVISTA DI GRUPPO
Impressioni sul netbook Pros
� Permette di spostarsi e portarselo dietro, facile da tenere con una mano (solo NS1) � Utile per chi viaggia molto e vuole lavorare durante gli spostamenti (NP2)
Cons
� Troppo pesante (NP1) e quindi difficile da tenere in mano a lungo. L’impossibilità di usare due mani per effettuare drag e selezioni è un ulteriore ostacolo.
� Da in piedi tutti preferirebbero usare uno smartphone piuttosto che il netbook, che ritengono decisamente più scomodo (NP3).
� Touchpad troppo piccolo (NS2), richiede molti spostamenti del dito. � Poca affordance dei due tasti sul Samsung, che ha un tasto unico con rilevatore di
pressione (NS1). � Al primo impatto sembra un giocattolo (NP2) e ha numero di applicazioni ridotte. � Schermo troppo piccolo, stanca la vista (NS2). � Luminosità dello schermo dovrebbe essere graduata e regolabile (NS1) � Non adatto alla visualizzazione di film (tutti). Se potessero tutti sceglierebbero un laptop
più grande, anche in posizioni scomode (es. da sdraiati). � Difficoltà a mantenerlo in equilibrio sulle gambe, perché non pesa molto (NS3, mancina).
Verifica dell’ipotesi di modifica Pros
� Touchpad laterale potrebbe essere utile come accessorio (tutti). � Dovrebbe potersi collegare con chiave usb a lato del pc, sia a dx che a sx, e funzionare
anche come remote controller con connessione bluetooth (per presentazioni, ad es.) (NP2).
� Riconoscimento automatico del dispositivo, senza bisogno di installazione. � Dovrebbe avere guida resistente per sostenere peso delle dita.
Cons
� Poggiando il polso sul pc per utilizzare il touchpad laterale sposto equilibrio del pc. � No eliminazione del touchpad centrale o cambio strutturale. � La maggior parte non approverebbe uno spostamento dello scroll dal touchpad al lato
del pc, sottoforma di rotella o pallina (4 su 6). � La linea di scroll sul touchpad potrebbe essere sostituita da una sfera (scroll orizzontale e
verticale), non da una rotella (solo verticale), che non costituisce un miglioramento funzionale.
� La sfera potrebbe essere incastonata sotto la testiera. Ciò però comporterebbe una modifica strutturale (anche se fosse a lato) (NS1).
23
� La sfera potrebbe anche essere posizionata sull’accessorio touchpad (NP2). Mancino (NS3)
� Usa touchpad con la destra ma scrive con la sinistra. � Il touchpad usb potrebbe essere attaccato a dx o sx, quindi sarebbe utile ugualmente.
4.2.2 Esperti
Utenti: ES1, ES2, ES3, EP1, EP2, EP3 (mancina) SVOLGIMENTO DEI TASK E THINKING ALOUD
Non ci sono state grandi differenze tra i tempi medi finali della prova in piedi e di quella da seduti (4.21 vs 4.17). Il peso del netbook ha influito solo in un caso (EP3, mancina) provocando qualche difficoltà in più. In generale la posizione in piedi è giudicata scomoda da tutti, perché limita l’uso delle mani (EP3, EP2, EP1). INTERVISTA DI GRUPPO
Impressioni sul netbook Pros
� Leggero e non si surriscalda facilmente come i laptop comuni (ES1) � Compatto, porte usb e webcam integrati. Contiene tutti gli strumenti indispensabili (ES3).
Cons
� Difficoltoso da tenere in mano e scrivere o usare il touchpad allo stesso tempo, specie per chi è abituato a tenere entrambe le mani sulla tastiera (EP3, EP2, EP1)
� Dolore alla mano dopo aver usato a lungo il touchpad (ES1) � Processore lento (EP1, ES3 e ES1) e tasti piccoli (EP1) � Lo schermo è troppo piccolo (ES3), e se ci lavori molto può dare fastidio alla vista (ES1) � La pagina internet non viene visualizzata per intero a causa della grandezza dello
schermo (EP2 e EP3, mancina). � A letto è scomodo, come un qualsiasi laptop (ES2), mentre è comodo nelle altre posizioni
più canoniche: seduto, a gambe incrociate, ecc. (Tutti).
Verifica dell’ipotesi di modifica Pros
� Tutti ritengono utile il touchpad versione accessorio usb/senza fili.
24
� Accessorio dovrebbe avere una portabilità aperta, e quindi essere configurabile e autoinstallante (user-friendly) su ogni tipo di laptop/netbook (anche Apple) e sistema operativo (ES1).
� Dovrebbe ricordare la configurazione di un mouse, e avere i tasti in alto, il resto del touchpad in basso (ES1).
� La sferetta dello scroll (movimento orizzontale e verticale) dovrebbe essere in alto in centro (ES1), o in alto a sinistra, per facilitare lo scroll con l’indice (ES2).
Cons
� Accessorio dovrebbe essere completamente touch, ovvero senza i tasti ma con un sistema di rilevamento di pressione (es. touchpad Apple) (EP2 e ES1).
� Dovrebbe avere un supporto usb resistente e stabile, ma poter essere connesso con sistema wi-fi/bluetooth in remote control (ES3). Bisognerebbe verificare quali e quanti computer sono dotati di sistema bluetooth (ES1).
� Scroll dovrebbe essere intuitivo come nuovo sistema Apple (un dito-due dita) (ES1). � Attenzione alla stabilità (EP3, mancina)! Se il touchpad ricorda un mouse, rischio di
appoggiarci troppo sopra la mano. Mancino (EP3)
� Usa touchpad sia con la destra che con la sinistra (ma tiene il mouse a destra). � Scrive con la sinistra. � Fa lo scroll con la destra. � Usa due dita per lo scroll su touchpad. Con una (prova in piedi) non si trova a suo agio.
Fa errori frequenti e non riesce a direzionare correttamente il puntatore. � Userebbe il touchpad usb a destra del netbook, sia per similitudine con il mouse, sia per
abitudine a pigiare tasti dx e sx con la mano destra.
5. Analisi
Abbiamo analizzato i dati ottenuti dalle prove on-line e dalla nostra valutazione degli errori
commessi dai soggetti utilizzando un software per l’analisi statistica (STATISTICA 7.0), e
incrociato le variabili dipendenti (tempi per task e numero di errori) con le variabili indipendenti
(esperienza, posizione, sesso). Abbiamo effettuato un’analisi ANOVA between tra i soggetti
(esperti e non esperti), e un’ANOVA within tra i tre task e tra le quattro variabili.
I tempi dei Task sono stati normalizzati rispetto alla media in punti z per poter facilitare il
confronto delle prestazioni, e per avere dati in formato più semplice da trattare con il software
statistico (in decimali invece di hh:mm:ss). Per il numero di errori abbiamo invece tenuto la
notazione in numeri interi.
Di seguito presentiamo le tavole dei risultati.
25
Legenda:
Esperienza: 1 esperti, 2 non esperti
Posizione: 1 in piedi, 2 seduti
Sesso: 1 maschio, 2 femmina
Eperienza; LS Means
Current effect: F(1, 9)=10,143, p=,01110
(Computed for covariates at their means)
Vertical bars denote 0,95 confidence intervals
1 2
Eperienza
-1,2
-1,0
-0,8
-0,6
-0,4
-0,2
0,0
0,2
0,4
0,6
0,8
1,0
1,2
DV_1
Covariate means:
Posizione: 1,5
Tavola 1 - Sull'asse delle y i tempi totali dell'esecuzione dei tre task in punti z, sull'asse delle x esperti e non esperti.
Esperienza
L’esperienza è un fattore rilevante, come ci attendevamo. Gli esperti concludono i tre task in
tempi nettamente inferiori rispetto ai non esperti. Possiamo quindi concludere che mano a
mano che i soggetti acquistano familiarità con il netbook l’esecuzione di compiti al pc diventa
più veloce.
26
TASK*Eperienza*Posizione; LS Means
Current effect: F(2, 16)=2,0177, p=,16542
Effective hypothesis decomposition
Vertical bars denote 0,95 conf idence intervals
Posizione
1
Posizione
2
TASK: Z1
Eperienza:
1
2-2,5
-2,0
-1,5
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
DV
_1
TASK: Z2
Eperienza:
1
2
TASK: Z3
Eperienza:
1
2
Tavola 2 - Sull'asse delle y i tempi di esecuzione dei task in punti z, sull'asse delle x esperti e non esperti, in line pattern le posizioni.
Esperienza per Posizione per task
Sebbene l’indice di probabilità p sia alto (0,16), notiamo che per il task 1 (Navigazione sul portale
di Repubblica.it) la differenza di posizione potrebbe essere rilevante per i non esperti, ma per
esserne certi dovremmo effettuare un analisi post-hoc.
27
Eperienza*Posizione; LS Means
Current effect: F(1, 8)=8,7764, p=,01808
Effective hypothesis decomposition
Vertical bars denote 0,95 conf idence intervals
Posizione
1
Posizione
21 2
Eperienza
-2,0
-1,5
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
Z1
Tavola 3 - Sull'asse delle y i tempi di esecuzione del task 1 in punti z, sull'asse delle x esperti e non esperti, in line pattern le
posizioni.
Esperienza per Posizione, su Task 1
Osservando solo i dati relativi al Task 1, la posizione diventa un fattore significativo per i non
esperti. Riguardando le registrazioni video relative alla navigazione del portale Repubblica.it
notiamo che i tempi si allungano particolarmente nella ricerca del link Trova Cinema, situato al
centro della Home. Soprattutto per quanto riguarda i non esperti, la scarsa visibilità dovuta alle
dimensioni dello schermo e uno scrolling non fluido, a scatti, influiscono sul numero di errori.
28
Esperienza; LS Means
Current effect: F(1, 8)=8,3768, p=,02007
Effective hypothesis decomposition
Vertical bars denote 0,95 conf idence intervals
1 2
Esperienza
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
DV
_1
Tavola 4 - Sull'asse delle y il numero di errori totali, sull'asse delle x l'esperienza.
Esperienza
L'esperienza è un fattore significativo non soltanto per il tempo impiegato a svolgere i task (v.
Tavola 1), ma anche per il numero di errori totali. I non esperti fanno più errori degli esperti.
29
ERRORI*Pos; LS Means
Current effect: F(3, 24)=3,3526, p=,03564
Effective hypothesis decomposition
Vertical bars denote 0,95 confidence intervals
Pos
1
Pos
2TPad Tast schermo post
ERRORI
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
7
DV_1
Tavola 5 - Sull'asse delle y il numero di errori, sull'asse delle x le variabili considerate, in line pattern le posizioni.
Errori per Posizione
In TPad e Post i soggetti in piedi fanno più errori di quelli seduti, mentre in Tast e Vis abbiamo
una tendenza inversa (possibili motivazioni nelle tavole 6 e 7).
30
ERRORI*Posizione; LS Means
Current effect: F(1, 8)=7,5625, p=,02506
Effective hypothesis decomposition
Vertical bars denote 0,95 confidence intervals
ERRORI
TPad
ERRORI
Tast1 2
Posizione
-1,0
-0,5
0,0
0,5
1,0
1,5
2,0
2,5
3,0
3,5
4,0
4,5
DV
_1
Tavola 6 - Sull'asse delle y il numero di errori, sull'asse delle x in piedi e seduti a confronto, per touchpad e tastiera..
Errori di Tpad e Tast per Posizione
Gli errori sul TPad diminuiscono quando i soggetti sono seduti mentre aumentano quelli di Tast.
I soggetti sono quindi costretti dalla posizione in piedi ad utilizzare di più il touchpad
commettendo degli errori (eseguire una combinazione di tasti con una mano sola è faticoso).
Potendo usare entrambe le mani da seduti, scelgono di non usare il touchpad e quindi
aumentano gli errori di Tast.
31
ERRORI*Posizione; LS Means
Current effect: F(1, 8)=4,6915, p=,06221
Effective hypothesis decomposition
Vertical bars denote 0,95 confidence intervals
ERRORI
Vis
ERRORI
Post1 2
Posizione
-2
-1
0
1
2
3
4
5
6
7
DV
_1
Tavola 7 - Sull'asse delle y il numero di errori, sull'asse delle x posizione in piedi e seduti a confronto, per visibilità e postura.
Errori di Vis e Post per Posizione
La posizione in piedi fa commettere più errori di Post ma favorisce la visibilità (Vis). In questo
caso però l’indice di probabilità è poco significativo (p>0,50).
32
ERRORI*Posizione*Sesso; LS Means
Current effect: F(3, 12)=5,6124, p=,01220
Effective hypothesis decomposition
Vertical bars denote 0,95 confidence intervals
ERRORI
TPad
ERRORI
Tast
ERRORI
Vis
ERRORI
Post
Sesso: 1
Posizione: 1 2-4
-2
0
2
4
6
8
10
DV
_1
Sesso: 2
Posizione: 1 2
Tavola 8 - Sull'asse delle y il numero di errori, sull'asse delle x posizione in piedi e seduti, in line pattern i tipi di errore.
Errori per Posizione per Sesso
Notiamo che per gli uomini il numero di errori varia di poco rispetto alla posizione, mentre le
donne presentano una variabilità maggiore per posizione.
In particolare le donne commettono più errori di postura da in piedi (v. anche Grafico 9, p. 20).
Facendo riferimento ai verbali (v. cap. 4.2.1) notiamo che le difficoltà maggiori a reggere per
lungo tempo il netbook da in piedi sono state affrontate dalle ragazze (NP1 e EP3), che
dovevano spesso cambiare mano di supporto per non affaticare troppo le braccia.
6. Conclusioni
Analizzando i risultati appare evidente come la nostra ipotesi iniziale, ovvero che ci fossero
problemi di rilevanza non solo strutturale ma soprattutto ergonomica (ambiente reale) nell’uso
del netbook, sia confermata.
Sono costanti gli errori sul touchpad, che superano nel totale gli errori commessi sulle altre
variabili (seconda la postura, v. Grafico 1, p. 15). Svolgendo la prova da in piedi gli errori di
33
touchpad sono maggiori, mentre da seduti diminuiscono, perché gli utenti scelgono di adottare
le scorciatoie da tastiera invece di usare il touchpad (v. Tavola 6). Dall’analisi inoltre risulta che
una maggiore esperienza porta ad un uso più disinvolto del netbook, riducendo i tempi di
esecuzione dei task e il numero totali degli errori (v. Tavola 1 e 4).
Gli utenti inesperti si sono dimostrati scettici nel loro primo approccio al mini-pc, e l’analisi
statistica evidenzia la difficoltà nell’eseguire i task (totalizzano tempi maggiori degli esperti,
influenzati anche dalla posizione e dal sesso). Sia esperti che non esperti hanno lamentato i
limiti fisici e funzionali del netbook, ma gli esperti si sono dimostrati più predisposti a
riconoscerne le qualità (trasportabilità, essenzialità).
Il touchpad, posto in una posizione scomoda per l’utente, rischia spesso di essere sfiorato
involontariamente (allontanando il puntatore o la selezione dall’area di lavoro) e costringe ad un
movimento innaturale dei polsi. L’esperienza utente viene condizionata negativamente per la
scarsa superficie d’appoggio per le mani (troppo piccolo o troppo sensibile, scroll con poca
affordance). I netbook presentano poi altri limiti, già discussi nei capitoli precedenti. Tra questi
ricordiamo lentezza del processore, memoria limitata e grandezza dello schermo.
La nostra ipotesi di creare un accessorio touchpad da collegare a fianco del computer ha
ottenuto consensi generali, anche se alcuni si sono dimostrati più dubbiosi sull’effettiva
applicabilità di specifiche tecniche (portabilità tra sistemi operativi) che renderebbero il
touchpad rimovibile un accessorio indispensabile.
Tra i suggerimenti ricevuti, dai non esperti abbiamo rilevato la necessità di poter usare
l’accessorio anche in remote control, come un telecomando durante le presentazioni in aula (il
campione essendo composto solamente da studenti) oppure per comandare l’interruzione o la
sospensione di video o musica da lontano. Dagli esperti, e in particolare da una studentessa di
informatica (ES1), abbiamo ricevuto suggerimenti più tecnici: l’accessorio dovrebbe essere auto-
installante, configurabile con semplicità e su più macchine, e funzionare con ogni tipo di sistema
operativo.
Nella riflessione con esperti è stata avanzata la possibilità di “ribaltare” verticalmente tasti e parte
touch, per rendere il touchpad più simile al mouse, che viene di gran lunga preferito anche se
limitato nell’uso (spesso infatti non si ha una base d’appoggio liscia a disposizione). L’accessorio
dovrebbe quindi avere i tasti destro e sinistro posti in alto, con in mezzo una sferetta per lo scroll
34
orizzontale e verticale delle pagine, e la piastra touch sottostante, a ricordare un vero e proprio
mouse, non solo esteticamente ma soprattutto come esperienza d’uso.
La connessione al pc dovrebbe avvenire via usb almeno la prima volta, per la configurazione
delle impostazioni personali, quali sensibilità touch e velocità del puntatore. Il client verrebbe
scaricato in automatico e da quel momento l’accessorio sarebbe collegato con la rete wireless. Il
touchpad removibile non dovrebbe necessitare di batteria (si autoricarica attraverso la porta
usb) e dovrebbe contenere un dispositivo di memoria, in modo da essere usato anche come
unità di archiviazione dati.
Testando le nostre idee, ci siamo accorti che esistono applicazioni per iPod Touch e iPhone in
grado di trasformarli in vero e propri touchpad wireless (Fig. 6). Queste applicazioni hanno
solitamente due versioni: una Lite, gratuita ma limitata nelle funzioni e a volte poco sensibile al
tocco, e una Pro, a pagamento, dotata dei servizi più disparati (alcuni aggiungono una tastiera
touch e un remote control specifico per i media player). Abbiamo sperimentato Jumi Mouse16,
della Jumi Software, TouchMouse17 della Logitech Inc. e il touchpad della Edovia Inc.18, che a
differenza delle altre non richiede installazione di un client sul computer. Sperimentandoli,
abbiamo notato che funzionano bene sul controllo wireless del puntatore, ma sono imprecisi sui
movimenti veloci e sui trascinamenti.
Ragionando sul fatto che queste applicazioni già esistano e che potrebbero svolgere le
funzionalità da noi immaginate, abbiamo pensato di poterle migliorare. Le possibilità di
miglioramento sono molto ampie, e forse è proprio perché queste migliorie non sono mai state
apportate che la diffusione e l’uso di questi programmi sono ancora limitati.
Prima di tutto, non tutti hanno l’iPhone, ma parecchi hanno l’iPod. Quasi certamente però non in
molti sono venuti a conoscenza dell’esistenza di queste applicazioni.
Punto secondo, rispetto a come abbiamo studiato il nostro accessorio, l’iPhone/iPod ha la
scomodità di non poter essere agganciato al pc. Da qui l’ipotesi di creare un accessorio che
funga da supporto e da gancio (Fig. 7).
16
http://www.jumitech.com/index.php?page=mouse
17 http://www.logitech.com/index.cfm/494/6367&hub=1&cl=us,en?section=downloads
18 http://www.edovia.com/touchpad/
35
Per finire, bisognerebbe modificare alcune impostazioni. Ad esempio si potrebbe lasciare
completamente vuota la superficie del touchpad e lasciare alle preferenze dell’utente la
selezione di aree prescelte a cui assegnare funzioni speciali, come il tasto destro. Il tasto sinistro
dovrebbe funzionare invece con un solo tocco in tutte le aree, e lo scroll con due dita invece che
con una (il dispositivo riconosce la variazione di pressione) su tutta la superficie.
Un’altra soluzione potrebbe essere mantenere la disposizione di elementi pensata per il nostro
accessorio (tasto destro e sinistro in alto a ricordare un mouse). Il trascinamento e la selezione si
effettuerebbero premendo il tasto sinistro con due dita e trascinando direttamente il tasto sulla
superficie come se fosse un puntatore. Le funzioni dell’area touch rimarrebbero invariate, come
lo scroll (che andrebbe a occupare l’estremità destra dello schermo in verticale, segnalato da una
linea continua).
Le prospettive di sviluppo non solo tecnologico ma anche di interfaccia utente per il netbook
sono quindi molto vaste. Le case di produzione di hardware e software dovrebbero tenere conto
dei limiti ergonomici e di interazione dei mini-computer. La loro versatilità e trasversalità
(abbiamo visto che vengono acquistati da qualsiasi fascia di utenza) li eleggono a protagonisti di
una fetta di mercato, per il momento non ancora intaccata da dispositivi mobile (vedi iPhone,
iPad e simili) che presentano caratteristiche non adatte al lavoro in multitasking su diversi file.
Suggeriamo quindi che questa ricerca venga sviluppata su scala più ampia per dettagliare
maggiormente i bisogni dell’utenza e la percentuale di errore per ogni variabile da noi delineata.
Se le potenzialità del netbook venissero sviluppate correttamente nei prossimi anni,
parallelamente alle reti wireless pubbliche e private, questo potrebbe diventare davvero il pc del
futuro, e sarebbe il primo computer democratico, perché grazie al suo basso costo potrebbe
avvicinare chiunque alla tecnologia e alle risorse della rete.
36
TABELLA DELLE FIGURE
Fig. 1 - I risultati del sondaggio di PriceGrabber.com, confrontati con quelli dell’anno precedente.
Fig.2 - Schema dei fattori che influenzano l’esperienza utente secondo la ricerca di MobileIN19
19
http://www.mobilein.com/white_papers_and_tutorials.htm, “The User Experience in Netbook devices”
37
Fig. 3 - Il touchpad e i tasti destro e sinistro sono separati, e messi sopra alla tastiera. Il primo a destra, i secondi a
sinistra. Era stato progettato per agevolare il movimento delle mani, ma le dimensioni super-ridotte del touchpad
non facilitavano il movimento del puntatore.
38
Fig. 4 - Punti di sforzo rilevati da SCAD e Freescale nei loro test sull’uso del netbook
39
Fig. 5 – Modello di accessorio proposto come alternativa al touchpad durante l’intervista di gruppo.20
Fig. 6 – Esempio di utilizzo di un iPhone/iPod Touch come touchpad laterale.
20
http://key-tek.en.alibaba.com/product/228256381-
00236007/Stainless_Steel_Frame_Ergonomic_Quality_IP65_Touch_Pad.html
40
Fig. 7 – Bozza di supporto per iPhone
41
APPENDICE
Tabella 1 - Dati questionario
Se possiedi un
netbook, ne sei
soddisfatto?
Se invece non
possiedi un
netbook, ne
valuteresti
l'acquisto?
Sei uomo o
donna?
Sei mancino o
destrorso?
EP1 No Uomo Destrorso
EP2 No Uomo Destrorso
EP3 (M) Sì Donna Mancino
ES1 Sì Donna Destrorso
ES2 Sì Uomo Destrorso
ES3 Sì Uomo Destrorso
NP1 Sì Donna Destrorso
NP2 No Uomo Destrorso
NP3 No Uomo Destrorso
NS1 No Uomo Destrorso
NS2 No Donna Destrorso
NS3 (M) Sì Donna Mancino
Timestamp Che tipo
di
computer
utilzzi?
Per quante
ore
complessive
al giorno usi
il
computer?
Dove usi
prevalentemente
il pc?
Quali
applicazioni
usi più di
frequente?
Usi
prevalentemente
touchpad o
mouse?
EP1 Desktop 0>2 Casa Internet Mouse
EP2 Desktop,
Laptop,
Netbook
2>4 In giro Internet,
Emule,
Photoshop
Touchpad
EP3 (M) Netbook 0>2 Casa Office, Mouse
42
Internet
ES1 Desktop,
Laptop,
Netbook
6+ In giro Internet,
Office
Mouse
ES2 Netbook 4>6 In giro Internet Touchpad
ES3 Desktop,
Netbook
2>4 Casa Internet Touchpad
NP1 Desktop,
Laptop
2>4 Casa Internet,
Office,
MediaPlayer
Mouse
NP2 Laptop 2>4 Casa Internet,
Photoshop
Touchpad
NP3 Desktop,
Laptop
6+ Casa Internet,
Office
Touchpad
NS1 Laptop 6+ Casa Internet,
Photoshop
Touchpad
NS2 Desktop,
Laptop,
Netbook
6+ Casa Internet,
Office,
Photoshop
Mouse
NS3 (M) Laptop 2>4 Casa Internet,
Photoshop,
MediaPlayer
Touchpad
Tabella 2 - Tempi prove OnLine
Gruppi Tempo Task 1 Tempo Task 2 Tempo Task 3
Esperti Seduti
ES1 0.01.24 0.02.26 0.03.12
ES2 0.01.52 0.03.00 0.03.39
ES3 0.02.30 0.05.05 0.06.12
MEDIA ES 0.01.55 0.03.30 0.04.21
Non Esperti
Seduti
NS1 0.02.51 0.03.43 0.05.28
NS2 0.03.20 0.04.09 0.06.47
NS3 (M) 0.02.03 0.04.52 0.05.26
MEDIA NS 0.02.45 0.04.15 0.05.54
Esperti in Piedi
43
EP1 0.01.50 0.03.40 0.04.40
EP2 0.01.16 0.03.08 0.03.42
EP3 (M) 0.01.36 0.03.15 0.04.30
MEDIA EP 0.01.34 0.03.21 0.04.17
Non Esperti in
Piedi
NP1 0.05.50 0.09.53 0.11.22
NP2 0.05.43 0.08.23 0.09.51
NP3 0.03.35 0.05.37 0.06.35
MEDIA NEP 0.05.03 0.07.58 0.09.16
Tabella 3 – Prove errori OnLine
Gruppi TouchPad Visibilità Tastiera Postura
Esperti
Seduti
ES1 0 1 1 0
ES2 1 2 1 0
ES3 2 1 0 0
TOT ES 3 4 2 0
Non
Esperti
Seduti
NS1 4 2 2 1
NS2 4 6 3 4
NS3 (M) 0 3 1 1
TOT NS 8 11 6 6
Esperti
in Piedi
EP1 1 2 0 1
EP2 2 1 1 1
EP3 (M) 2 1 0 4
TOT EP 5 3 1 6
Non
Esperti
in Piedi
NP1 3 0 0 9
NP2 3 3 0 2
NP3 5 0 1 2
TOT NEP 11 3 1 13
44
Tabella 4 - Caratteristiche tecniche dei netbook usati per l'esperimento
Modello
netbook
Dime
nsioni
(L*P*
A)
Peso Tipologia
Tastiera
Touchpad HDD Memoria
di
sistema
Schermo Processore
Acer
aspire
ONE
2,84 x
1,98 x
2,54
cm
1.35
kg
86-/87-
/91-key
full-size
Acer
FineTip
keyboard
, with
inverted
"T"
cursor
layout
Multi-
gesture
touchpad
pointing
device,
supporting:
Circular-
motion
scrolling;
Pinch-
action
zoom; Page
flip.
2.5"
9.5
mm
hard
disk
drive
Single
channel
with one
soDIMM
slot
11.6" HD 1366
x 768 (WXGA)
pixel
resolution,
high-brightness
(200-nit) Acer
CrystalBrite™
LED-backlit TFT
LCD
Intel®
Atom™
processor
Z520
supporting
Intel® 32
Architecture
Samsung
nc10
2,61 x
1,85 x
3,03
cm
1,33
Kg
83 tasti Touch Pad
(Scroll
Scope, Flat
Type)
160
GB
(5400
rpm
S-
ATA)
1 GB
(DDR2 / 1
GB x 1)
10,2" WSVGA
(1024 x 600)
Non-Gloss,
retroilluminazi
one a LED
Intel®
Atom™
processor
Z520
supporting
Intel® 32
Architecture
Toshiba
nb100
2,24 x
3,9 x
1,92
cm
1,07
Kg
n.d. n.d. 120G
B a
5400
RPM.
1GB LCD da 8,9”
TruBrite con
risoluzione
WSVGA
(1024x600)
Atom
Diamondvill
e N270 ad
1,6GHz e
chipset
Mobile
945GSE