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ESCLUSIVO LEGIONELLA IN PIAZZA MAESTRI L'impianto della ... · suo governo come un elemento da usare per queste elezioni presidenziali. Una guerrafondaia senza scrupoli, quindi, capace

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DI

ANNO 16 NUMERO 43 15 novembre 2016

POSTE ITALIANE S.P.A. - Spedizioni in abbonamento postale - d. l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2001 n. 46) art. 1, comma 1, C. P. Parma

L'impianto della Casa di cura "Città di Parma"come quello della strage dei legionari di FiladelfiaE dopo la Brexit e l'Hillaryexit, adesso tocca a noi

votare la Matteo Renzexit

di Fabrizio Castellini

Le riflessioni del pretescomodo

Pensieri e Paroledi Rita Guandalini

L'ascesa di una miss:Leone Miriam

Signore del pomeriggio

La verità negata

PECCATORICONVERTIRSI SI'CORROTTI NO

ESCLUSIVO LEGIONELLA IN PIAZZA MAESTRI

pag 2

Anche se idealmente sonoprofondamente radicato asinistra e umanamente sonosinceramente favorevole aldiritto di ogni essere umano,ovunque sia nato, di cercare dimigliorare la propria esistenzaemigrando in qualsiasi posto diquesta terra che ritengo non siadi proprietà esclusiva di nessuno.

Anche se cristianamente,dopo essermi smarrito a seguitodella salita al pontificatodell'antipapa tedesco, sonotornato all'ovile con papaFrancesco e come lui odio i murie amo i ponti che uniscono lepersone: non quelli, ovviamente,costruiti a Parma da politicicorrotti che sottraggono risorse

vitali ai cittadini poveri e indifficoltà per arricchire famelicicostruttori.

Anche se ritengo che ognipersona su questa terra abbiadir i t to ad essere curatagratuitamente se non puòpermettersi di pagare ospedali,medici e medicine e sia non sololecito ma anche doverosor i d i s t r i b u i r e , a n c h ecoattivamente con la tassazione,le risorse per garantire a tutti unminimo tenore di vita eun'esistenza dignitosa.

Anche se moralmenteconsidero il ricorso all'abortoun diritto naturale della donnae criminale la legislazioneamericana che consente achiunque di acquistare, portare(e quindi usare) armi di ognigenere.

Anche se intellettualmentedetesto i razzisti di ogni stampoe genere e le conseguentidiscriminazioni fondate su sesso,religione e colore della pelle.

Anche se ritengo che led o n n e d e b b a n o e s s e r esopportate pazientemente anchedopo il compimento deltrentacinquesimo anno di età.

Anche se, cari lettori,conseguentemente a tutto ciò,ho un evidente concetto morale,ideologico ed esistenzialeradicalmente agli antipodi dei"valori" manifestati in campagna

elettorale da Donald Trump,l'altra notte, fra martedì emercoledì, mi sono auguratoche fosse lui il nuovo presidentedegli Stati Uniti d'America.

L ' h o m e n t a l m e n t esponsorizzato da questa lontanariva dell'Atlantico solo edeslusivamente perché la suaalternativa era Hillary Clinton,la donna di Waal Street e deipoteri forti dai quali è nata e siè propagata in tutto il mondo,dal 2008 ad oggi, la terribilecrisi economica

E soprattutto ho cominciatoa tifare Trump quando, graziealle mail diffuse da Wikileaks,ho saputo che la signoraClinton, quando era segretario

di Stato, aveva messo a puntoun p iano genera le perintervenire in Libia mesi primadello sciagurato intervento cheha eliminato Gheddafi.. Quellodella Libia, infatti, dovevaessere il 'suo' conflitto, iltrampolino da cui realizzare isuoi sogni da presidente.Secondo le rivelazioni di JulianAssange è documentato dallemail che a volere più diqualunque altro la guerra allaLibia è stata Hillary Clinton,non per procurarsi il petrolio abasso prezzo, ma perchépercepiva la destituzione diGheddafi e il rovesciamento delsuo governo come un elementoda usare per queste elezionipresidenziali.

Una guerrafondaia senzascrupoli, quindi, capace ditrascinare l'America (e anchenoi, suoi servi fedeli) in nuoveavventure belliche. Come quelleche hanno eliminato sì deidittatori (solo quelli ostili agliUsa, ovviamente), ma creatospazi vitali per i tagliagole edesodi biblici verso l'Europa.

Ben venga, quindi, ilpreannunciato isolazionismo diTrump. In attesa che lostrapotere finanziario riceva unterzo colpo: dopo la Brexit e laHillaryexit il 4 dicembre sipossa celebrare, in Italia, anchela Matteo Renzexit.

ULTIMA ORAPRECISAZIONE CHIARIFICATRICE DELL'AUSL

PERVENUTACI IN FASE DI CHIUSURA DEL GIORNALE

Nella prima e unica assemblea pubblica tenuta il 6 ottobre alla scuola Don Milanidi via Montebello, il sindaco Pizzarotti fece da "spalla" al direttore del dipartimentoIgiene Ambientale dell'Ausl Maurizio Impallomeni, negando che sul tetto della

"Città di Parma" (associata all'Unione Parmense Industriali), vi fossero della torridi raffreddamento. Mentre in un comunicato riassuntivo della riunione del "tavolointeristuzionale" del 28 ottobre si legge che "sono stati prelevati campioni anche

sul tetto della clinica, con esito al momento negativo".Ora il colpo di scena. Mentre stavamo "chiudendo" questa edizione del giornale

ci è pervenuta una nota dell'Ausl con la quale si precisa che le verifiche (conesito negativo) all'impianto di raffreddamento della "Città di Parma" (avviate dopo

il nostro primo articolo col quale puntavamo il dito contro la clinica privata equindi un mese dopo l'allarme epidemia), hanno riguardato i filtri del sistema

UTA (unità di trattamento aria). La nota dell'Ausl precisa inoltre che l'accertamentonon è stato fatto subito perché "le Linee guida nazionali e regionali sulla

prevenzione alla legionella non indicano impianti analoghi a quelli oggettodi controllo tra quelli potenzialmente responsabili della diffusione delbatterio". Una dichiarazione chiaramente incomprensibile perché è stata

sufficiente una rapidissima ricerca per apprendere che proprio un impiantodel sistema UTA è stato responsabile della strage (29 morti e centinaia

di infettati) di legionari americani (da qui il nome legionellosi) checontrassero il batterio nel 1976 mentre festeggiavano il bicentenariodell'indipendenza in un grande albergo di Filadelfia. PAG. 4

D a l l aSici l ia contan te MissItalia, ma fratutte a spiccareil volo è stata

Miriam Leone anche se piùche il Leone poté la Miriam,icona incontrastata fra tuttele miss in ascesa.

Tutti la vogliono al lorofianco per un'ospitata, unaconduzione mattutina, unapasseggiata fra i comici,un'interpretazione in fiction,un'altra in un serial Tvpassando da vari film e poiancora ancora ancora....

Il ritmo di lavoro perMiriam Leone è diventataincessante passando dallecrinoline (La Lady Velata)al crimine (serial 1992) dallenews quando canta il gallo( U n o M a t t i n a )a l l ' i nves t igaz ione incachemere (Non uccidere)fino ad approdare allagrande fiction di Rai UnoD e I M e d i c i i ncontemporanea con lapartecipazione al cinema InGuerra per Amore.

Manca qualcuno? FabioFazio che non se ne fascappare una sulla crestadell'onda di qualsiasi settoredello spettacolo libreriainclusa.

L ' o c c h i o v e r d esmera ldo , i l so r r i sosmagliante, la chiomafulgida a ricciolo cascanteM i r i a m è p e r f e t t anell'incarnare l'icona perfettacome Madonna con unDiavolo per Capello che aseconda dell'interpretazionetinge in tutte le nuances peressere in tema con ilracconto. Questo per direche lei appartiene a quellacategoria di attrici cherecitano con i capelli inprimis avendo intrapresouna carriera sul solcotracciato da Demi Mooreche ad ogni f i lm hasfoggiato una pettinaturadiversa facendo tendenza.Miriam Leone invece piùmodestamente non cambiaimmagine per fare tendenzama per entrare meglio nelpersonaggio che con truccoe parrucco riesce a renderecredibile. Una scelta diumiltà che l'ha premiataprofessionalmente anche senon sempre il pubblico haapprezzato. Infatti con ilserial Tv Non Uccidere doveMiriam Leone non ha esitato

a proporsi acqua e sapone coni capelli di un anonimo castanoscuro raccolti alla bell'è meglionon ha portato bene al formatchiuso in anticipo rispetto allascadenza prefissata.

Invece è stato di grandeimpatto la sua partecipazione aI Medici in un ruolo di modellafiorentina sfacciatamentefulgida da meritare unamanciata di fiorini da parte diCosimo il quale, non potendoladimenticare, si è poi portato aCorte una sua sosia, bellissimapure lei ma non quanto laMiriam che di cognome faLeone.

Questo per dire che bastauna piccola partecipazionecome Miss per accendere lospettacolo perchè quellaelezione l'ha marchiata comeicona fashion per eccellenzache la esalta in tutta la suabellezza.

Miriam Leone è una misscoraggiosa che vuole togliersiquei panni di ragazza immagine

per entrare in quelli di unagrande attrice ed a piccoli passipare ci stia riuscendo in pienoperchè dotata di grande volontàmista a versatilità. E buoncarattere evidentemente perchètutti se la contendono al lorofianco relegandola poi al ruolodi caratterista.

Se un consiglio le possiamodare è quello di continuare sulfilo del serial Non Uccidereperchè i modi asciutti e privi diorpelli ci sembrano più consonial suo temperamento di�Leone� piuttosto che diLeonessa vatte-la-pesca, per cuinon ci resta che augurarle diritrovare il coraggio nel farequel ruggito dove ha surclassatoMonica Guerritore l'attrice nelruolo di sua madre. Gara durama tra un Leone e una Lupanon è stato poi così difficile:non ha contato l'età ma lacapacità di entrare in un ruolo.Se quello di Miriam Leone èstato coraggioso quello dellaGuerritore è stato ripetitivo nelruolo di mater dolorosa perchèla figlia ha più successo di lei.

LA VOCE DI PARMA2 pensieri & parole 15 novembre 2016

LETTERE IN PRIMO PIANO

[email protected]

L'ascesa di una miss: Leone Miriam

Blog Google: Rita Guandalini

LA VOCE DI PARMADirettore

FABRIZIO CASTELLINI

EDITORIALE STAMPA LIBERA s.r.l.Registrazione Tribunale di Parma

N. 6 del 15 febbraio 2001Stampa: Stamperia scrl

Redazione AbbonamentiTel. 0521.969907 Fax 0521.258380

Cell. 347.9570840E-mail: [email protected]

www.lavocediparma.com

Signore del pomeriggio

La verità negata

Nascondere la verità è unfatto comune diventato normalenella nostra società dove,secondo autorevoli opinioni didonne di mondo esperte nel darela formula della felicità dicoppia l'imperativo è Negaresempre, anche l'evidenza in casodi fallo di mano rispondendopronte Ma chi lo conosce!Sidice che la verità venga semprea galla perchè le bugie hannole gambe corte e la memoriapure negli uomini per cuipersone semplici ed infantilinon sono in grado di gestirle.Le bugie. Nascondere la veritànon è cosa semplice ma facendorete alcune organizzazioniriescono a coprirle insabbiandof a s c i c o l i g i u d i z i a r i ,corrompendo o minacciandotestimoni mettendo a tacere levittime con patteggiamento econgruo risarcimento in monetaseguendo quella regola nel dettoche ogni persona ha un prezzo.

Non è così è ovvio perchènon tutti subiscono il fascinodel denaro preferendo l'integritàdell'essere piuttosto che l'averemoney acquisendo anche ilpotere basato su questo.

Pur di non perdere questoPotere alcune Eminenzeclericali sopratutto in Americama non solo, si sono resecomplici di reati efferati comeg l i a b u s i s u i m i n o r inascondendo quelle verità finoa quando non sono state rivelateda un coraggioso gruppo digiornalisti così come abbiamovisto raccontare nel film Il CasoSpotlight tratto da una storiavera.

Dopo varie peripezie ifascicoli �insabbiati� con levarie denunce e relativei s t r u t t o r i e a r c h i v i a t efrettolosamente grazie al lavorodi segugi di una Equipe Specialedi giornalisti del quotidiano TheBoston Globe intenzionati acolpire il sistema, secondol'imput del direttore MartyBaron (Liev Schreiber).piuttosto che i singoli imputati, sono stati resi pubblici portandoa l l a l u c e g l i a b u s isistematicamente perpetrati inseno alle comunità gestite dapreti e suore con a capo Vescovila cui unica preoccupazione eraquella di non creare scandaliall'interno della Chiesa. Laquale invece dall'alto del suoPontificato nelle persone di�Sua Santità il Papa in carica�,non ha negato questa veritàchiedendo scusa con tanto dirisarcimento danni.

La Chiesa Cattolica ha

ammesso le sue colpe ma il suoesempio non è stato raccoltoda que l l i che davant iall'evidenza si sono rifiutati diaccettare la verità della Shohanegando ogni efferatezza neicampi di sterminio privandolidi ogni diritto ad avere quellagiustizia che tutti gli uominihanno il dovere di lororiconoscere.

Questo tema è trattato nelfi lm La Verità Negata,prossimamente al cinema conuna Rachel Weisz che tornacome eroina solitaria in difesadel sapere come patrimoniodell'umanità: dopo averinterpretato Ipazia vittimasacrificale in quanto donna ecustode dell'antica bibliotecadi Alessandria, assalita percancellare la cultura comehanno fatto i Talebani eterroristi Isis ai giorni nostri,

Rachel Weizs si riproponein veste difensiva come unasorta di Ipazia Due La Vendettain favore di tutte quelle vittimedella Shoah alle quali, negandoquella verità della soluzionefinale, è come se fosse statal o r o t o l t a l a d i g n i t àdell'identificazione accettandocome giusto quel marchio innumeri impresso nelle bracciache la nostra memoria nonpotrà dimenticare ricordandola scena di quel bambino nelghetto di Varsavia che espone il suo braccino numeratodavanti alla cinepresa deitedeschi. Docu su docutestimonianze processi e veritàsvelate in continuazione nonsono bastate a convincerequella parte di uomini portatoridi un'ideologia negazionistache non ha nulla a che fare conla r ea l t à de l l a s t o r i adell 'umanità la quale sitramanderà ai posteri perrimanere impressa nellamemoria e non solo ma anchenel subconscio stante la portatatragica e catastrofica.

Infatti secondo recenti studici sono stati bambini cheavevano sognato lo Tsunamiancor prima che si verificasseai tempi nostri, non sapendodunque cosa fosse.

Questo perchè è dentro alloro inconscio custodito dopocatastrofi come l'affondo diAtlantide o di quelle civiltà fraisole perdute che hannosegnato la storia dell'Umanitàsenza essere scritta da nessunaparte perchè è stata tramandatada generazioni in generazioninon perdendosi nella notte deitempi.

Anmic e Intercral uniscono le forze

�Uniamo le forze�, di nome e di fatto. Si chiama così ilprogetto di Anmic Parma e Intercral Parma, che nei giorniscorsi, nella sede provinciale di Anmic, hanno sottoscritto unpatto di collaborazione, valido due anni, su diversi fronti. Lesezioni locali dell�Associazione Nazionale Mutilati e InvalidiCivili e di Intercral hanno deciso di unire le forze per andareincontro alle persone che hanno maggiormente bisogno,allargando la convenzione a diverse iniziative. �Uniamo le forze�è un nome che non è un imperativo, ma un invito a tutta lacomunità cittadina a mettersi in rete e collaborare per il benecomune. Iniziano Anmic e Intercral, volendo essere esempio etraino.

In particolare, grazie a �Uniamo le forze�, l�Anmic mette adisposizione uno dei due pulmini che ha in dotazione affinchéIntercral Parma possa portare una decina di giovani disabilia scuola e riportarli a casa, rendendo concreto l�impegno, dientrambe le associazioni, di promuovere azioni di utilità socialesul territorio. Inoltre, in questo modo, si sviluppa un�integrazionedi mezzi e volontari delle singole associazioni: si mettono in rete,per una maggiore efficienza ed economicità nell�erogazione delservizio, ma anche per una fattiva collaborazione tra volontari.

�Uniamo le forze�, però, è tanto altro. Dalla sua parte, Anmicmette a disposizione dei soci Intercral che abbiano una disabilitàvari servizi: tra i tanti, collocamento lavorativo, assistenza fiscale,integrazione scolastica, mobilità, abbattimento delle barrierearchitettoniche, riconoscimento di indennità di accompagnamento,assegni e pensioni, consulenza medica e legale. Intercral, invece,offrirà ai soci Anmic la possibilità di usufruire delle varieconvenzioni stipulate e di partecipare alle iniziative ricreativee culturali che organizza costantemente. Soprattutto i viaggi,che diventeranno integrati, con i soci Intercral e i soci disabiliAnmic che potranno partecipare insieme a gite e soggiorni,realizzando così una vera integrazione.

L�intesa ha coinvolto anche Adas Intercral Parma al fine didiffondere una cultura del dono e della solidarietà in azionicongiunte mirate alla sensibilizzazione della cittadinanza alladonazione del sangue e nell�implementare buone prassi nel viverequotidiano.

Alla firma della convenzione, esprimono soddisfazioneAlberto Mutti, presidente provinciale e vicepresidente nazionaledi Anmic e Mauro Pinardi, presidente di Intercral Parma

Andrea Del Bue (Ufficio StampaAnmic)

No al referendum del comitato "Difendiamo inostri figli"

Avvicinandosi la data del Referendum, occorre approfondirecon consapevolezza la posta in gioco, con solo dal punto di vistatecnico e giuridico ma anche politico. Con l�incontro con AlfredoMantovano, che si terrà martedì 15 novembre, alle ore 21, aParma presso la Sala civica Pablo, in via Marchesi 35, il ComitatoDifendiamo i Nostri Figli di Parma vuole affrontare proprio leconseguenze giuridiche e politiche della riforma Renzi-Boschi,con il carico di rischi che comporta per l�assetto sociale e per lerelazioni tra stato e cittadini.

A questo scopo è stato organizzato l�incontro pubblico conAlfredo Mantovano, magistrato, vicepresidente del Centro Studigiuridici Rosario Livatino, già parlamentare per tre legislature,con incarichi nella Commissione Affari costituzionali, esottosegretario all�Interno in due governi (2001-2006, 2008-2001).

Mantovano, per il suo ruolo di osservatore privilegiato e perle alte competenze acquisite, potrà aiutarci ad affrontare il ruoloe l�architettura dello stato in rapporto ai cittadini, illustrandocome la riforma proposta porterebbe in politica la tendenza, inatto nei sistemi produttivi, del superamento delle intermediazioni,con la marginalizzazione dei corpi intermedi, tra i quali la famiglia,nonostante la sua evidenza costituzionale.

Afferma infatti Mantovano che �la disintermediazione acquistaun senso politico preciso, e al suo interno il contrasto sul pianodella legislazione e della politica di governo nei confronti dellafamiglia, che nell�ultimo biennio ha toccato livelli nonimmaginabili, è il coronamento del percorso, visto che la famigliaè la prima e più elementare realtà intermedia�. Igino Morini - Giovanna Pititto

mogli e poi quelle delleconcubine per farerissa in separata sede,perchè per la rissacorale in studio a farlada padrone è i ldietologo affabulatore-tutto-grasso-che-colache per dar corpo allesue tesi offende lec i c c i o n e i n s u apresenza.

Fra tutte comedicevamo sopra a dareun tocco di leggerezzaè sicuramente CaterinaBalivo, che dopo tantagavetta come inviata diUno Mattino e poiCenerentola di lussodel Treno dei Desideri, èsbarcata su Rai Due con unformat Detto e Fatto che piùcolorato non si può. Infatti ilformat è caleidoscopico perchèva dal bricolage in mani di fata,alle sfilate fai date, dal taglio atutto gel scolpito alla sforbiciataa scossa elettrica, dal make-up alla Cleopatra a quello dove iltrucco c'è ma non si vede. Iltutto condotto con delle misesoriginali che si possono trovaresolo sulla rivista del settoreDetto e Fatto. Solo per pocheperchè difficilmente le propostefanno tendenza perchè quel looksta bene solo alla Balivo.

Solo lei infatti può portarelo stivaletto a lacci sullagonellina svolazzante, oppurelo chemisier pantalone con lacravatta, o la cravatta sullasalopette e la salopette senzareggiseno. Niet nemmeno sottola camicia di seta a coprire le

tettine con la tasche escoprendo le gambe con tutinea pantaloncino corto. Maivolgare ma sempre molto fineed elegante, mai sexy masempre sbarazzina dinamica epimpante Caterina Balivoanche se ormai di casa datempo in Tv, rappresenta ilnuovo ad incarnare le ragazze-bene di stampo antico proiettatenel futuro del creativo-fai-da-te perchè nel presente sannocogliere l'attimo sfuggenteraccogliendo un'idea di modada produrre in quantità. Tipiace la Kelly? Ecco come sifa con pochi spiccioli e un po'di plastica: piega di qua gira dilà due punti a mano infila unfiocco ...e voilà. Non ècineseria ma un prodotto di altàqualità in quanto manufatto.Così con la plastica più che ladifferenziata potè far ladifferenza.

In tv i Talk che van perla maggiore sono quelli delpomeriggio.

Un pomeriggio in rosaperchè a condurre sonoquasi esclusivamente ledonne. Se al mattino si dàun occhio ai fornellidell'Antonella Clerici, e unoalla finanza della MirtaMerlino, nello svolgere lefaccende domestiche, alpomeriggio si sprofonda suldivano per sbirciare fra unpisol ino e l ' a l t ro leprofessioniste del Talk incronaca da quella rosa allanera passando dal bricolagedi Caterina Balivo l'unicoche possa essere tacciato dioriginalità.

Infatti le signore deipomeriggi come CristinaParodi per la Vita in Direttae Barbara D'Urso perPomeriggio Cinque, MariaDe Filippi con Uomini eDonne, anche se lavoranosodo, si ripetono un filoportando avanti dei discorsigià sentititi ampiamente neiTg o letti nei settimanalipatinati che sono ancora

molto seguiti dal pubblicoanche se in calo rispetto aglianni passati. Questo vale ancheper la De Filippi che con iTronisti dal patettico è scadutain trash perchè dopo un primomomento di curiosità nel qualeha dato la possibilità alle donneanziane di esprimersi in fregola,si è passati al tronista che haceduto il bastone in mano allaCipollari con tutte le signoreche glielo vogliono rubare.Mica il trono ma il bastone deltronista. Da morir dal ridere pertutti quelli che lo fanno in piedicredendo di essere gli unici almondo. Oh yes!

Se Cristina Parodi viaggiain coppia con Marco Liorniportandosi al seguito in piccolispazi altre conduttrici comeMonica Leoffrredi in una sortadi Forum contro quello dellaPalombelli, Barbara D'Urso fala mattatrice per tutto ilpomeriggio portando sullespalle fardelli pesanti come lafamiglia allargata di AlBano,dando voce ai figli illegittimidi vari personaggi famosi chesi sentono diseredati, oinvitando il club delle prime

L'assessore e gliimmigrati

A b b i a m o a s c o l t a t ol�intervento dell�AssessoreLaura Rossi a margine delCongresso dei Radicali. Inpratica, accanto all�autoproclamazione della propriapolitica come esempio dibuona accoglienza (che tutti iparmigiani infatti vedonoquotidianamente) ed allaclassica negazione deiproblemi legati agli sbarchidei clandestini, l�assessore èriuscita in 26 minuti adillustrare perfettamente comeil Comune di Parma riesce ad

appoggiare i l suicidionazionale in termini diimmigrazione. Ovviamentetutto a spese dei cittadini.

Tra i passaggi piùesemplificativi di questa�miopia comunale� ci sonostati l�ammissione del fattoche molti �ospiti� scappanodai centri di smistamento efanno perdere le loro tracce,che fino a quando ci sarannoa disposizione i 35 euro algiorno non ci sarannoproblemi a sostenere i costiper il Comune e che i cittadinidevono cap i r e che iclandest ini non se neandranno mai più dall�Italia.Tanti saluti al rigore nelleapplicazioni delle Leggiquindi, ma non c�è problema,continuiamo pure a far passarel�idea che qui possono faretutti quello che vogliono�

Ma l�apice della follia èstata messa sul piatto quandoha appoggiato l�idea deiradicali di concedere a tutti(clandestini e non) unpermesso di soggiorno dialmeno 6 mesi, meglio unanno. Della serie: per favorevenite tutti in Italia che c�èposto per chiunque!

M a u r i z i o C a m p a r i ,Segretario Lega Nord Parma

La storia del Festival Verdidalla penna di Elena Formica

DOPO IL RRACCONTO ANEDDOTICO DI ENNIO MORA

LA VOCE DI PARMA3 cronaca 15 novembre 2016

presenti in tutti gli schieramenti del Consiglio, che non sarebbe statobello per l�azienda fare causa al comune e di conseguenza alla città.

Il sindaco si riferiva, all�eventualità di richiesta danni che l�impresadi via Suor Maria Adorni, potrebbe intentare contro il comune, dopo lasentenza di �assoluzione per mancanza di dolo� e �mancanze proceduralida parte della Procura� nella vicenda dell�Ospedale Vecchio.

Oltre a quello, il sindaco cita, esplicitamente il �danno� che lamancata omologa del Ponte Nord edificato in Project Financing dalcostruttore in questione, ha recato alla collettività.

�Prima finisca quello che ha iniziato, e non si permetta di minacciareil comune�, chiosa sostanzialmente nel suo intervento.

Cosa può avere spinto il nostro sindaco, a questo affondo? Dopo quattro anni di �tarallucci e vino� che ha visto la giunta del

�grillino spretato� assecondare tutti i desiderata del gothadell�imprenditoria parmense, adesso si ricorda di essere stato eletto,anche se all�ombra del �leader maximo� genovese, proprio per farel�esatto contrario?

Ai posteri l�ardua sentenza, ma i più maliziosi, propendono per unaversione meno �romantica� e più �astiosa�, ossia, che il sindaco vistosi�defalcato� dalle �nomination� dei candidati del movimentoconfindustriale �Parma Io Ci Sto�, abbia cominciato a nutrire insofferenzaverso i suoi illustri detrattori.

�Parma Io Ci Stavo�, �Parma Voi Non Mi Volete?�, �Parma Io ViAttacco�.

Naturalmente, in una futura, eventuale ed epica �battaglia dei duePizza� ci sentiamo di suggerire ai nostri lettori di scommettere su quellopiù anziano.

Non ci sarebbe proprio partita!

C�ERAVAMO TANTO AMATI

Nel 1989, la Fondazione VerdiFestival-Comitato perl'organizzazione del Festival Verdi(questa è la dicitura ufficiale sottoal logo di quell'anno) realizzò, dal6 al 13 settembre, la rassegna "Laciviltà musicale di Parma -Spettacoli e concerti di introduzioneal Festival Verdi". Furono coinvoltiBusseto, Colorno, Fidenza, Parma,Roncole Verdi, così citati, in ordinealfabetico, nel volume dedicatoall'evento.Il Comitato era compostoda:

Sindaco di Parma, Colla;Assessore al Teatro Regio,

Quintavalla;Sindaco di Busseto, Fiaschetti;Assessore provinciale cultura,

Aiello;e dai membri designati dalla

Fondazione Verdi Festival (Borri,presidente della fondazione; GuidoM. Barilla, Alberto Chiesi,Giambattista Riva, Guido Romano);

Comitato scientifico: Carlo M.Badini, Philp Gosset, MimmaGuastoni, Pierluigi Petrobelli, PieroRattalino;

Consulente artistico: PieroRattalino

Nel volume si ringraziano: 3banche (del Monte, Emiliana, Cassadi Risparmio di Parma), Barilla,Bormioli Rocco, Borsari 1870,Chiesi Farmaceutici, AgenziaDonzelli, Fidenza vetraria, Gazzettadi Parma, Koppel A.W., Ibis Spa,Impresa costruzioni Magri,Pizzarotti & C. Spa, Italgel,Parmalat, Sassi F.lli, Smeg.

Curatori del volume eranoClaudio Del Monte e Vincenzo R.Segreto dell'ufficio stampa delRegio.

La presentazione del volumes'intitola "Preludio al festival", edè firmata dall'assessore Quintavalla.

Borri, nel contributo successivo(titolo: "Un'avventura affascinante")scrive: "Questa manifestazione sipresenta con la speranza el'ambizione di essere poitrasformata in avvenimento acadenza annuale che abbia il livelloe la durata della buona cultura edun richiamo internazionale".

Programma:Serata di gala, inaugurazione 6

settembre (Verdi, Pezzi Sacri;Ponchielli, La danza delle ore dallaGioconda; Boito, Prologo in cielodal Mefistofele. Orchestra e Corodel Maggio Musicale Fiorentino,coro voci bianche del Conservatoriodi Parma, direttore GianandreaGavazzeni);

7 settembre, concerti vari aPalazzo Marchi, al Ridotto delRegio e al Regio;

8 settembre, al Regio, le liricheda camera di Verdi con RenataScotto (e altri), concerto in SnLiborio a Colorno;

9 settembre, concerti vari alConservatorio, nel Chiostro delVescovado, al Regio (qui pezzi diPaer, Bottesini, Paganini conl'OSER diretta da Soudant;

10 settembre, concerti vari inp.zza Garibaldi, al Parco Ducale, alTeatro Magnani di Fidenza;

11 settembre, Renata Scotto aRoncole Verdi con le arie da cameradi Verdi;

12 settembre, concerti vari aPalazzo Marchi, al Teatro Farnese(con anche il soprano Anna CaterinaAntonacci, mise en éspace diLemoli) e concerto al Regio conAPRILE MILLO e PIEROCAPPUCCILLI con BayerischesPhilharmonisches Orchester;

13 settembre, Teatro Farnese,finale del concorso di composizione"G.Petrassi" (OSER diretta daSoudant);

Nel 1990, dal 13 al 30settembre, parte il Verdi Festivalannunciato l'anno prima;

Sotto al logo si legge:Fondazione Verdi Festival,Ministero del Turismo e delloSpettacolo;

Luoghi: Parma, Fidenza,Busseto, Roncole Verdi, Colorno(non più citati in ordinealfabetico);

Si ringraziano:Cassa di Risparmio di Parma,

Barilla, Parmalat, Philip Morris,Bormioli Rocco, Chiesifarmaceutici, Gazzetta di Parma,Stet, Banco Sn Gimignano e SanProspero, Consorzio delProsciutto di Parma, BancaEmiliana, Arquati, Bonatti,Capolo-Gruppo Ilva, FidenzaVetraria

Ibis, Overmach, Salvarani,Sassi F.lli, Comitato per il TeatroMagnani di Fidenza, Consorziodel Parmigiano Reggiano, Borsari1870

Vettore ufficiale: AlitaliaCon la collaborazione di IP

Petroli e Agenzia viaggi DonzelliIl Comitato per

l'organizzazione del Verdi festivalè composto dagli stessi dell'annoprima, con alcune new entry: ilsindaco di Busseto è Pedretti edentra Corticelli, assessoreregionale alla cultura

Aderiscono, inoltre, Comunedi Fidenza, CCIAA Parma, APTdi Parma e Salsomaggiore;

Borri, nel volume, scrive:"Nel dolce sole di settembre partefinalmente il Verdi Festival. Sial'opportunità che la responsabilitàper Parma e la sua regione sonograndi: richiedono il buonproposito di dedicarsi tuttiall'azione pratica del momentosenza dimenticare che a guidareil futuro della manifestazionedevono essere sempre e soltantol'amore per Verdi e la sua arte.(...). Sappiamo tutti dei numerosifestival già presenti nel calendariodel nostro paese e non ignoriamoche le opere verdiane compaionoregolarmente nei teatri di tutto ilmondo. Me crediamo che Parma,nel realizzare il Verdi Festival,possa offrire qualcosa in più diquanto si trovi da altre parti.Intanto l'ambiente suggestivo edevocatore del "Luoghiverdiani",la terra - meta di tanti visitatori - nella quale il Maestro è nato edha trascorso gran parte dei suoigiorni. E poi l'amore, la passionee l'entusiasmo della gente chevuole esternare, come un diritto-dovere, l'espressione del suoapprezzamento e della suariconoscenza per il genio e l'operadel suo concittadino più illustre.Speriamo che questa genuinaambizione collettiva e gli enormisforzi compiuti per larealizzazione della prima edizionedel Festival facciano perdonarele inevitabili imperfezioni dellamacchina che si sta avviando.

ProgrammaLe Trouvère di Verdi al

Regio, con Orchestra e Corodell'Opéra de Paris;

Direttore Sutej, regia diMontaldo, prima assolutadell'opera nell'edizione critica;

14 sett. Concerti con Demusa Palazzo Marchi e spettacolo"Dossier Trovatore" a Teatro Due(autore Enrico Vaime);

15 sett. - concerti vari alConservatorio e al teatro Verdi diBusseto;

16 sett. - seconda del Trovèrea Fidenza;

17 sett. Concerto d'organo inSan Liborio a Colorno;

18 sett. - terza del Trouvèreal Regio;

19 sett. - concerto Orchestrae Coro Opèra de Paris al Regio(direttore Chung, musiche diBerlioz, Musorgskij, Ravel);

20 sett. - concerto vincitoripremio Busoni (al conservatorio),concerto di Barshai con OSER;

21 sett. - celebrazioni per il250° anniversario della nascita diBosoni, con il Prix Stendhal peril giornalismo e la comunicazione

in Europa (in chiostro S. Giovanni);concerto Chung e complessi Opèrade Paris, in programma Fauré,Berlioz, Ravel);

22 sett. - Concerto del GiovaneQuartetto Italiano con MarioBorciani al pf. (Sala Verdi,Conservatorio Boito); Alzira alMagnani di Fidenza, Orchestra delComunale di Bologna, Coro delRegio di Parma, direttore GustavKuhn;

23 sett. - Concerto d'organo aRoncole Verdi, chiesa di S. Michele,con Claudia Termini;

24 sett. - manifestazioni minorial Ridotto del Regio (fra cui "Tuconosci Verdi?", concorso per lescuole del Club dei 27);

25 sett. - Concerto d'organo alConservatorio; IL TROVATORE alRegio con Leo Nucci (Conte di

Gherardo Colombofa parte di queimag i s t r a t i chehanno cambiato las t o r i a d e l l aRepubblica. Nei

primi anni ottanta, insieme aGiuliano Turone, scoprì la famosalista degli iscritti alla P2,provocando la caduta del governoForlani. Diecianni dopo, nel1992, era allaP r o c u r a d iMilano quandoscoppiò "Manip u l i t e " ,l'inchiesta chem a n d ò i nsoffitta la primaRepubblica eche modificòper sempre ilrappor to f rap o l i t i c a eg i u s t i z i a .C o l o m b o ,insieme a Di Pietro e aD'Ambrosio, fu la punta di lanciadel famoso pool di magistrati cheterremotò la politica e il paese.Colombo nel 2007 si è dimessodalla magistratura. «Per quantoci si potesse impegnare - scrissein una lettera - è sempre statoimpossibile far funzionare lagiustizia in modo perlomenoaccettabile. Che la giustiziafunzioni male è talmente evidenteche, probabilmente, questa èl'unica cosa sulla quale sonod'accordo tutti gli italiani». Daallora si è dedicato alla scritturae agli incontri sulla giustizia, sullaCostituzione e sul rispetto delleregole. Un suo libro di successosi intitola, appunto, Sulle Regole.

«È maturata in me laconvinzione - dice Colombo - cheper far funzionare la giustiziafosse necessaria una profondariflessione sulla relazione tra icittadini e le regole. La giustizianon può funzionare se i cittadininon hanno un buon rapporto conle regole. Potevo continuare a fareil magistrato per altri quattordicianni, quando mi sono dimesso:ho deciso di smettere e didedicarmi alla riflessione sulleregole proprio perché la ritengoi n d i s p e n s a b i l e p e r i lfunzionamento della giustizia».

Da allora la sua agenda è fittadi incontri. Sono centinaia ognianno e in qualsiasi parte d'Italia.In media incontra dai 40.000 ai50.000 ragazzi l'anno.

Dottor Colombo, il senatoredem Felice Casson sul ddl diriforma della prescrizione, a cuiRenzi ha imposto lo stop almenofino ad referendum, hap r e s e n t a t o d i v e r s iemendamenti. Per i reatiambientali ha proposto che laprescrizione decorra non dalmomento in cui il reato vienecommesso ma da quando il pmne ha notizia. Oltre a ciò, haproposto anche lo stop definitivodella prescrizione dopo lasentenza di primo grado. Qualeè la sua opinione?

Io credo che le situazionidebbano avere una soluzione,prima o poi. Esistono dei reati chesono imprescrittibili, reati di unagravità assolutamente particolare.Sarebbe necessario che alcunieffetti non possano mai diventaredefinitivi: cioè se io costruisco unimmobile in un luogo in cui èvietato, da adesso e per semprequell'immobile deve essereabbattuto. P

Però questo è un pianodiverso rispetto a quello dellaresponsabilità personale che,secondo me, ad un certo punto,per qualsiasi reato, dovrebbefinire. E mi riferisco anche ai reatiche oggi sono imprescrittibili.

Quindi, anche alla luce deldettato costituzionale cheprevede la giusta durata delprocesso, non serve a nullaallungare all'infinito questafase?

Certo. Ad un certo momentole persone cambiano, più passa iltempo e più ci si trova di frontea persone completamente diverseda come erano quando hannocommesso il reato. E' necessariointervenire per aiutare questoprocesso di cambiamento dellepersone che hanno commesso ireati per riuscire a fare capire chequello che è stato fatto è male, èsbagliato, e non deve essererifatto.

In Italia, per qualsiasiproblema l'unica soluzione èl'inasprimento delle pene. È las o l u z i o n e g i u s t a ?Non serve a nulla alzare le pene.La repressione, con l'aumentodelle pene, non è lo strumentoidoneo a fare in modo che lepersone osservino le regole. Lerego le s i osse rvano pe r

condivisione. Mi spiego: non èche non ci si ammazza l'uno conl'altro perché si ha paura di andarein prigione. In realtà non ci siammazza l'uno con l'altro perchési pensa che non è certo una bellacosa ammazzarsi gli uni con glialtri. E così per qualsiasi altra cosa.E' necessario operare sul pianoeducativo e preventivo in modoche si riesca a capire che quandole regole sono giuste devono essereosservate.

Dunque più prevenzione emeno repressione?

È necessario preoccuparci checerti fatti non avvengano, nonpreoccuparci di intervenire dopoche sono avvenuti. E' necessariopensare ad una educazione chefaccia in modo, per esempio, chese si beve non si guida. Poi diventaun meccanismo proprio, unacondizione personale profonda checerte cose non si fanno. Questacontinua produzione legislativa,invece, è il sintomo che qualcosanon va. Più aumenta il numerodelle leggi, più il sistema nonfunziona. E' il segnale dellamancanza di fiducia nellasovranità dello Stato.

In parallelo all'aumentodelle pene e alla creazione disempre nuovi reati c'è poi unaltro aspetto. Per gran parted e l l a c l a s s e p o l i t i c a edell'opinione pubblica lasoluzione ai problemi dicriminalità è sempre la stessa:più polizia e più carceri. Non èil caso di fare una riflessionediversa?

Io sono del l ' idea chebisognerebbe ricorrere molto, emolto di più, a delle misurealternative. Il legislatore si èpreoccupato ultimamente diseguire una strada diversa daquella tradizionale del carcere, peresempio indirizzando verso glia r r e s t i d o m i c i l i a r i c h esostituiscono la detenzione incarcere. Ma mi rendo conto chenon è un percorso facile.

A proposito di carcere, inItalia si abusa spesso dellacustodia cautelare. Più di unterzo de l la popolaz ionecarceraria non ha ancora unacondanna definitiva. In molticasi neppure una sentenza diprimo grado. Che opinione ha?

B i s o g n e r e b b e e s s e r eestremamente ligi nel verificarela sussistenza delle condizioni chesecondo il codice di procedurapenale giustificano e legittimanola carcerazione preventiva, cioèl'eccezione: perché la carcerazionepreventiva è una eccezione, vistoche toglie la libertà personale achi ancora non è stato condannato.Bisogna stare molto attenti.

Un'ultima domanda. LaCostituzione è la madre di tuttele leggi. Fra poco ci sarà ilreferendum. Come voterà?

Voterò no, un no convito. LaCostituzione deve illustrare inmaniera sintetica dei principi.Invito tutti a leggere il testovigente e il testo modificato chesi vorrebbe approvare. Da articolidi poche righe si è passati adarticoli di intere pagine, deilenzuoli. Si vuol far diventare laC o s t i t u z i o n e u n a l e g g e"sovraordinata".

Ma la Costituzione è un'altracosa . I l nuovo tes to vaabbondantemente oltre i principifondamentali dell'organizzazionedello Stato.

Ho letto su "La Voce di Parma" lo scritto di Ennio Morasulla storia sua personale del Festival Verdiano: "Le fasi diun festival lunare".Mi è venuto in mente quanto Elena Formica, la nostraindimenticabile George Eliot (la famosa scrittrice inglese dellaprovincia britannica in età vittoriana a cui ero solito accostarla),mi aveva scritto a seguito di un mio articolo del novembre2011 �Festival Verdi, una cronistoria da rivedere�, in cui Elena(la miglior giornalista di musica conosciuta, d�animo e percompetenza, non adeguatamente valorizzata in questa città),ripercorre il filo storico del Festival, e che qui desideroriproporre.

Luigi Boschi

Inizia da questa settimana la collaborazione con GiovanniMaria Jacobazzi, giornalista de Il Dubbio, il quotidianodiretto da Piero Sansonetti

INTERVISTA A GHERARDO COLOMBO

di Giovanni Maria Jacobazzi

Luna), Raina Kabaivanska(Leonora), Nicola Martinucci(Manrico), Barbara Frittoli (Ines).Orchestra e Coro del Maggiodiretti da DANIEL OREN. Regiadi Montaldo;

26 sett. - Concerto complessidel MAGGIO, diretti daGavazzeni (al Regio);

27 sett. - Alzira a Fidenza eTrovatore al Regio;

28 sett. Concerto suprogramma di ideato da G.Marchesi (al Regio). OSERdiretta da Sutej;

29 sett.- concerto pianisticoal Conservatorio e galà di JoséCarreras al Regio con la EnglishChamber Orchestra, direttoreLuciano Berio.

Elena Formica

"In Consiglio ilsindaco attacca l�ImpresaPizzarotti�, cavolo, deveavere pensato il lettoredella versione online di unquotidiano nazionale,(Parma Repubblica ndr)cosa sta succedendo? Altroche l�elezione di Trump�Questa è la notizia politicapiù sconvolgente di questigiorni! Per la prima voltaun Primo Cittadino dellacittà ducale, attacca unodei �poteri forti� cittadini.

In realtà, aldilàdell�enfatizzazione�clickbait� del titolo, nonsi è trattato di un attaccovero e proprio, il sindacoha semplicementericordato ai �difensorid�ufficio� dell�impresa dicostruzioni,

Al referendum voterò unno convinto

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di cui alla Legge n. 3 del 27 gennaio 2012

"L'impianto di raffreddamento della ClinicaCittà di Parma non può cagionare la legionella"

LEGIONELLA - Sorprendente affermazione dell'Ausl di Parma riguardo al nostro articolo della scorsa settimana

cronaca15 novembre 2016 4LA VOCE DI PARMA

Ringrazio il collega AlbertoNico, responsabile dellacomunicazione dell'Ausl diP a r m a , p e r q u e s t a"precisazione" ufficialeriguardo alle notizie da noipubblicate sullo scorso numerodella "Voce di Parma".

Precisazione che mi è statarecapitata pochi minuti primadi andare in stampa e che,pertanto, non è stata ancoraa p p r o f o n d i t a c o m edoverosamente deve esserefatto di fronte ad un fenomenoche - ormai lo si può affermarecon certezza - pare esseresfuggito al controllo di chiavrebbe dovuto garantire lasalute dei cittadini visto che èstato candidamente dichiarato,da queste stesse autorità, chenon solo non sono risalite allacausa della epidemia, ma chela provenienza della stessa nonsarà mai accertata.

Solo una cosa è certa.L'epidemia di legionellaverificatasi nei mesi scorsi aParma, ha indiscutibilmenteavuto quale "epicentro"Piazzale Maestri . Ed èaltrettanto certo che, di frontead un fenomeno di eccezionalegravità come questo, tutte leautorità preposte (sindaco diParma, Assessorato regionalee Ausl) non abbiano informatoin modo consono i residentidel quartiere, fra i quali moltimie i pa ren t i , amic i econoscenti.

Ritengo pertanto doversosoinformare i miei lettori chea n c h e i l c o m u n i c a t odell'Ufficio Stampa dell'Ausldi Parma sopra testualmenteriportato, doverosamentepubblicato avendo lo scopo diret t i f icare informazioniasseritamente imprecise da noiespresse nel servizio sulla

Cos�è l�associazione �La Marianna�?Si legge sul sito: �Io sono la sinistra riformista, o forse sono ladestra storica, o forse sono semplicemente voce, essenza, pensierodel popolo che lavora e che soffre. Io, così presuntuosa da illudermi di sapere da dove vengo, chisono e dove vado, ho in testa la Convenzione: io sono La Marianna,la ragazza che è il simbolo dei Lumi, di una luce necessaria a unPaese malinconico, in penombra.Certo, io sono anche il tentativo di riunire i radicali. Una storiache deve continuare e che per poterlo fare ha necessità di benaltri e tanti altri, senza i quali io Marianna non sarò.Altri chi? Tanti laici, tanti homeless della politica che non trovanocasa ma sentono dentro di sé una grande voglia di impegno civile,tanti liberali, tanti socialisti.Donne e uomini che hanno fame di politica, che non accettano

Sabato scorso si è tenuto a Parma il secondo incontro, dopo quellodi Roma, in vista della Convenzione nazionale dell'anno prossimo.Tema dell'incontro, lo stato della giustizia e possibili soluzioni."Il Generale Mario Mori", ha poi dichiarato Giovanni Negri, exsegretario del partito radicale ai tempi di Marco Panella ed EnzoTortora, "sarà il candidato della Marianna alle prossime elezionipolitiche".L'avvocato parmigiano Ugo Cacciatore è il tesorieredell'associazione.

Il debutto parmigiano deinuovi radicali

legionella apparso la scorsasettimana sulla nostra "Voce",ha suscitato in me ulteriori fortiperplessità anziché sopire ilsospetto, già ripetutamenteespresso, che non siano statifatti tutti gli accertamenti perescludere, come affermato, laresponsabilità della Clinica"Città di Parma" nel contagioche ha causato due morti,decine di ricoveri ospedalierie un numero imprecisato, mavalutabile in centinaia di casi,di persone abitanti attorno alpiazzale o frequentanti lostesso, che hanno manifestatomalanni nello stesso periododi diffusione del batterio dellalegionella .

Un forte sospetto che hogià ripetutamente espressosul la "Voce" der ivantes o p r a t t u t t o d a u ncomportamento abnorme eirresponsabile delle autoritàpreposte che non solo nonhanno allertato gli abitantiattorno alla piazza di fronte aldiffondersi di una epidemiache stava mietendo vittime, mache non hanno nemmeno presola più elementare misuraprecauzionale di sospenderelo svolgimento del mercato dell u n e d ì , a b i t u a l m e n t efrequentato da centinaia,forsemigliaia, di persone venute dafuori.

Un compor t amen to ,questo, che fa pensare, nellamigliore delle ipotesi, che leautorità preposte alla saluted e i c i t t a d i n i a b b i a n oimmediatamente individuatola fonte del contagio (che nonpoteva essere altro che laClinica Città di Parma,antistante il Piazzale Maestri)ed erano certe che gli impiantiresponsabili fossero già statibonificati e pertanto sicuri che

Alla c.a. del Direttorede La Voce di Parma

L E G I O N E L L A : P R E C I S A Z I O N IDELL�AZIENDA USL DI PARMA SUICONTROLLI AMBIENTALI ALLA CITTA� DIPARMASi conferma che la clinica Città di Parma è stata tra le prime strutture

ispezionate nell�ambito dell�indagine ambientale sulla diffusione di legionellaa Parma, e che, come già comunicato all�assemblea cittadina del 6 ottobrescorso, la sua sede non dispone di torri di evaporazione.

Si precisa che il Servizio d�igiene pubblica dell�Azienda Usl di Parma, nellaprosecuzione dell�indagine,dopo aver dato priorità agli impianti a maggiorrischio, ha effettuato prelievi di campioni ai filtri dei sistemi UTA (Unità ditrattamento aria) installati sui tetti della clinica. Gli esiti dei prelievi non hannofatto rilevare presenza del batterio.I prelievi ai sistemi UTA della clinica sono un intervento che si è ritenuto dieffettuare come ulteriore accertamento rispetto alle verifiche già effettuate allaCittà di Parma nella prima fase dell�indagine, nonostante le Linee guidanazionali e regionali sulla prevenzione alla legionella non indichino impiantianaloghi a quelli oggetto di controllo tra quelli potenzialmente responsabilidella diffusione del batterio.

Ufficio stampa Ausl Parma (Alberto Nico)

non avrebbero potuto piùpeggiorare ed aggravare lasituazione.

Se invece fosse vero, comecontinuano pervicacemente asostenere dette autorità prepostealla salute dei cittadini, chenon solo allora, ma nemmenooggi hanno individuato la fontedell'epidemia, cioè l'impiantoche ha diffuso il batterio dellalegionella, allora ci troviamodi fronte a dei soggetti cheh a n n o t e n u t o u ncomportamento non soloirresponsabile, ma, a mioavviso, da codice penale, nonavendo avvertito i cittadini(soprattutto quelli più esposti,come anziani e portatori dipatologie croniche) del pericolo(anche mortale) che stavanocorrendo respirando quell'ariaappestata che ben sapevanoessere concentrata attorno aPiazzale Maestri, cioè in unazona ben delimitata, la cuipopolazione doveva essereinformata e allertata porta aporta, casa per casa.

Impedendovi ino l t rel'accesso a persone provenientida fuori, magari inviandovi apresidiare la zona quei vigiliurbani impegnati a multarefisarmonicisti in Pilotta o asequestrare auto prive diassicurazione a barboni che leusano per passarvi la notte.

La prima ipotesi - quelladel rigoroso segreto di stato sulluogo di provenienza dellacontaminazione - parrebbetrovare qualche consistenzaproprio nel comunicatoinviatoci dall'ufficio stampadell 'Ausl di Parma chepubblichiamo in apertura diquesta pagina.

In esso, infatti, si affermanodue cose: la prima che laClinica Città di Parma non èstata sottoposta ai controlliimmediatamente, appenascattato l'allarme epidemia,perché "la sua sede nond i s p o n e d i t o r r i d ievaporazione". La seconda,che solo successivamente,all'incirca un mese dopol'allarme epidemia, è statocontrollato l'impianto diraffreddamento della clinica,non per necessità, ma per puroscrupolo di coscienza, perché,si afferma nel comunicato, "lelinee guida nazionali eregionali sulla prevenzionealla legionella non indicanoimpianti analoghi a quellioggetto di controllo tra quelli

potenzialmente responsabilidella diffusione del batterio".

Una spiegazione, questa,che, sul momento, mi haconvinto della buona fede dellenostre autorità. Fino a quandoh o s c o p e r t o - c o n u nsemplicissimo accesso adInternet prima di andare instampa - che non solo il citatoi m p i a n t o U T A d iraffreddamento della clinicaCittà di Parma è dello stessotipo di quello che nel 1976cagionò la prima strage dalegionella, con 29 legionariamericani che si erano riunitinell' hotel di Filadelfia, ilBel levue Sta t ford , perfesteggiare il bicentenariodell�indipendenza. Ma anche esoprattutto dopo aver letto, apagina 41 della relazionedell'ing. Paolo Bianco altermine del corso di formazione"Sorveglianza e controllo dellal e g i o n e l l o s i " , i n d e t t odall'Azienda Sanitaria Localed e l l a R e g i o n e E m i l i aRomagna, che gli impiantiUTA non sono affatto esentidal batterio. E che detto batterio

deve essere combattuto con "iltrattamento delle reti idricheche deve essere continuativo eperché sia efficace deveraggiungere ogni punto dellarete con spurghi periodoci,ricircolo, destratificazione,bilanciamento rete". Si afferma,inoltre, che la manutenzioneperiodica riduce il rischioresiduo in modo efficace edeconomico. E si concludeaffermando che "le procedure,oltre che seguite, vannodocumentate sui registri".

Concludo ponendo questasemplice domanda all'Ausl, daprofano "suggestionato" dainformazioni che parrebberof u o r v i a n t i r i s p e t t o a icomunicati ufficiali all' Ausl:siete sicuri che se aveste fattoi l con t ro l lo de i f i l t r idell'impianto UTA sulla clinicaimmediatamente, anzichéaspettare quasi un mese, i lrisultato delle analisi sarebbestato negativo?

Fabrizio Castellini

più una realtà italiana dove la politica è stata ridotta a roba datribunale o a corrida da talk show.Per fare cosa, insieme? Non per rifare una tribù, un partitino,una sigla. L�ambizione può apparire smisurata, ma è così. Piùguardo questo Paese, più assisto al suo declino e più cresce laconsapevolezza che adesso o mai più. Io voglio ricostruire questoPaese, voglio aiutarlo a rialzarsi. Oltre a queste storie politicheche si rincontrano, oltre a un�identità civile che appartiene allastoria italiana, io voglio soprattutto essere ciò che faccio. Ciòche occorre esigere, qui e subito.Quindi poche, ben definite proposte politiche. In particolare:cinque provvedimenti semplici e forti, che vogliono esserealtrettante mani tese al Paese, agli italiani, e che vogliono indicareuna strada.�

cronaca15 novembre 2016 5LA VOCE DI PARMA

UN MEDICO IN FAMIGLIAdi Maurizio Vescovi

CEMENTIFICAZIONE SELVAGGIA COI SOLDI DELL'ALLUVIONE

Gli ospiti indignati per lo scempio di Villa Parma"MONDO PICCOLO"... PARMIGIANO -

Ovvero, cose che solo in una ex "petite capitale"(dove tutti i parmigiani veri e benpensanti parlanocon la doppia o tripla "r" parigina), situata sullerive della Senna, perdon della Parrrma, possono

succedere.

Perchè l'Amministrazione dice dinon avere le risorse economiche permigliorare il servizio, mentre invecele trova per cementificare?

Ci si chiede anche il perché leamministrazioni riescono a trovarele risorse per le gestioni fraudolentedelle partecipate SPIP, SIT, SOPRIPe non riescono a trovare quanto serveper migliorare le condizioni socialidegli anziani

Signor direttore, la nostraAssociazione ha proceduto auna r i f less ione det ta taprecedentemente da MarioTommasini, il quale parlava diEsperidi, quale progetto pergarantire agli anziani unastruttura di accoglienza e dirispetto per gli ultimi anni divita.

Forse la sua riflessione eratroppa ambiziosa e visionaria,le politiche sociali di allora e dioggi non sono facilmente dagestire e trovare una soluzioneimmediata, in quaùto iresponsabili delle politichesociali lamentano scarsità dirisorse sia finanziarie che dipersonale, ma soprattutto distruttura.

Se vogliamo fare unesempio odierno per quello chesta accadendo nel comparto diVilla Parma rischia di farprecipitare agli antipodi stellarie il futuro dei nostri uomini.Contale gestione sì continua incittà la demolizione dellec a r a t t e r i s t i c h e c h eclassificavano un tempo Parma,quale medio - centro urbanoricco di armonie urbanistichee altro collegandola alla suasensibilità storico - sociale.

Purtroppo anche il parco diVilla Parma viene deturpato daun progetto scellerato dir i d u z i o n e d e l v e r d e ,s o s t i t u e n d o l o c o n l acementificazione e accentuandoil male umore degli abitantidella Villa.

Inoltre le tre strutture Tigli,Lecci e Tamerici sono staterecintate come luoghi dicontenimento!!! e non quali sereneresidenze dei nostri anziani. I nostri gestorie politici nonostante siano aconoscenza che tali strutturenecessitano con urgenza din u o v i i m p i a n t i d icondizionamento ed elettriciormai obsoleti.

Bisogna evidenziare che lastruttura ad oggi è dotata di

palèstre che sono sprovviste diaria condizionata, gli ingressiprincipali dotati di porte rigide enon scorrevoli, vere e propriebarriere architettoniche perl�anziano.

Inf ine gl i anziani s ilamentano del servizio diristorazione, non tanto delpersonale che distribuisce i pastima quanto al contenuto delpiatto, il tutto a nostro pareregenerato da un appalto almassimo ribasso.

Le giustificazioni ricorrentiper tali e tanti altri disagi sisintetizzano:

che l�amministrazione nonha le risorse economiche permigliorare il servizio; ha le risorseper cementificare. Lasciamo aicittadini la risposta di queste scelte.

Da far presente che ilComune rimane pervicace-mente debitore nei confronti diAsp di quasi quattro milioni dieuro. Si chiede il perché ilcomune non stanzia fondi afavore deII�Asp per migliorarele condizioni generali dellestrutture e dei pasti.

Da precisare che i cittadiniparmigiani continuano asostenere le aliquote fiscalicomunali massime. Ci si chieded i n u o v o i l p e r c h él�amministrazione riesce atrovare le risorse per le gestionifraudolente delle partecipateSPIP, SIT, SOPRIP e non riescea trovare quanto serve permigliorare le condizioni socialidegli anziani.

Quindi, per capire lemalefa t te d i ch i c i haamministrato il bene Comune,le risorse si possono megliodistribuire e dare precedenza achi necessita.

Asp intanto deve attendere operlomeno seguire nell� esempioconsolidato di utilizzo a sperperodei fondi disponibili, cometestimonia il cantiere aperto perutilizzare il rimborso assicurativoconseguente l�alluvione del

torrente Baganza. Siamo sicuriche tali fondo non possonoessere utilizzati per altri scopisociali?

Un tempo Parma eraconsiderata una piccola stella,ora non si hanno termini perdefinire la nostra situazionesociale.

Ai cittadini si chiede di

riflettere su due temi: aspettis o c i a l i d e g l i a n z i a n i ;cementificazioni di spazicomuni.

All�amministrazione sichiede di attivarsi per migliorarela situazione attuale.

Emilio ConfortiAssociazione Arnia di

Parma

UNA REGOLAREATTIVITA' FISICA

MODERATA CONTRIBUISCEA MIGLIORARE LA

QUALITA' DELLA VITA L�evidenza scientifica parla chiaro: svolgere una regolare

attività fisica favorisce uno stile di vita sano, con notevoli beneficisulla salute psicofisica della persona.

Ad ogni età, una regolare attività fisica, meglio se moderata,contribuisce a migliorare la qualità della vita in quanto influiscepositivamente sia sullo stato di salute, aiutando a prevenire e adalleviare molte delle patologie croniche, sia sul grado disoddisfazione personale, aiutando il benessere psichico econtribuendo a sviluppare e favorire rapporti sociali.

L�esercizio fisico riduce la pressione arteriosa, controlla illivello di glicemia, riduce il colesterolo nel sangue, aiuta a prevenirele malattie metaboliche, cardiovascolari, neoplastiche, le patologieosteo-muscolari e aiuta a mantenere un giusto peso corporeo.

Ma l�attività fisica produce anche effetti positivi sulla salutepsicologica. Facilita la neurotrasmissione di noradrenalina,serotonina e dopamina, neurotrasmettitori coinvolti nella regolazionedel tono dell�umore, contribuisce al rilascio di sostanze chimicheendogene chiamate endorfine, sintetizzate nella ghiandola pituitaria,che conferiscono un senso di benessere, contrastando gli statiemozionali spiacevoli e tamponando l�impatto degli eventi stressanti.

Le endorfine sono una classe di sostanze naturalmente presentinel nostro organismo e svolgono la funzione di antidolorificinaturali .

Il rilascio di endorfine sembra indurre uno stato euforico, piùsimile ad un senso di leggerezza e sollievo e una riduzione del

dolore. Esistono oggi prove che documentano come anche dieciminuti di attività fisica intensa possano aumentare i livelli diendorfine per un�ora.

Accanto alle endorfine, un altro fattore neurofisiologico coneffetti importanti sull�umore e sull�ansia è il cosiddetto BDNF(Brain Derived Neurotrophic Factor).

Sembra infatti che una riduzione dei livelli di questaneurotrofina nell�ippocampo sia correlata con stati depressivie ansiosi e che l�introduzione di BDNF nei cosiddetti �nucleidel rafe�3 sia associata ad effetti antidepressivi.

Diversi studi condotti dal 2008 al 2012 hanno messo in lucecome l�esercizio fisico, soprattutto se condotto con regolarità,abbia un impatto significativo sui livelli di BDNF.

Si ritiene inoltre che tale fattore possa essere la chiave percomprendere non solo gli effetti sull�umore, ma anche gli effetticognitivi dello sport, in quanto notoriamente implicato nellosviluppo e nel funzionamento neuronale corticale.

Nelle persone più anziane, infatti, l�attività fisica sembrapossa contribuire a ridurre il rischio di demenza e l�insorgenzadel morbo di Alzheimer.

Inoltre, la riduzione del potenziale muscolare dopo l�esercizioaiuta a rilasciare la tensione muscolare, facilitando anche iprocessi di distrazione da pensieri, emozioni o attività spiacevoli.

Infine, l�attività fisica aumenta il senso di padronanza, ilself- control ed il livello di autostima. Sono molti, quindi, glistudi che hanno dimostrato gli effetti benefici dell�attività fisicasul benessere psicofisico dell�individuo, migliorando il mododi gestire lo stress, migliorando le funzioni mentali, come lacapacità di prendere decisioni, quella di pianificare e la memoriaa breve termine, migliorando il tono dell�umore e riducendol�ansia, promuovendo una sana regolazione del sonno.

L�attività fisica a tutti gli effetti può essere considerata unvalido presidio da utilizzarsi sia a scopo di prevenzione che ascopo terapeutico per il mantenimento ed il raggiungimentodell�integrità e dell�equilibrio psicofisico di ciascuno di noi.

Le elezioni comunali del 2017non potranno essere affrontatecon i classici preconcetti chenegli anni passati hanno divisoe separato il fronte civico; penauna pericolosamarginalizzazione che, comenel 2012, potrebbe portare nonsolo a non avere un ruolo nellafutura amministrazioneparmigiana, ma soprattuttorischierebbe di favorire altrisoggetti che poco o nulla hannoa che fare con la storia e leistanze rappresentate dalcivismo.Bene fa in questo senso FrancoCattabiani, erede di quellaCiviltà parmigiana che peranni è stata protagonista dellapolitica locale, a ribadire lavolontà di non precluderealcuno scenario per il futuro.Ma rispetto al suo discorsovorrei fare un ulteriore passoin avanti. Il tema centrale nonè rappresentato dalle alleanze.Il concetto di alleanza è di persé stesso vecchio e rimanda apratiche che vorrei collocaredecisamente nel passato.Quello di cui Parma habisogno è l'apertura di unanuova stagione nella quale lapolitica deponga le armi,abbatta gli steccati e si mettaper intero al servizio degliinteressi della città. La nostra

città ha bisogno di una politicache esprima il meglio di séstessa mettendo le proprie forzemigliori al servizio di Parma edelle problematiche cheattendono di essere gestite erisolte con competenza, serietàe capacità di governo.Penso alla sicurezza, alproblema dei rifiuti, al degradourbano ma anche a temi �alti�come le infrastrutture, i servizisociali, la capacità di nonlasciare indietro nessuno.Per una volta sogno unapolitica che sia specchio inpositivo della nostra comunità,che sappia mettere da partepiccoli interessi di bottega o dicorrente per un bene comunesuperiore. Ce la faremo? Iosono ottimista, qualcosa si stamuovendo nella giustadirezione e tanti comprendonola delicatezza di questa fase.Parma si dice sia stata sempreun laboratorio di politica,proviamo a mettere in campoper questo 2017 la voglia diricucire tra esperienze diverse,il desiderio di superare ilpassato, l'amore per la nostracittà. Sono certo che sia questala scommessa che i parmigianiattendono da tempo di vederconcretizzare. Roberto Ghiretti Parma Unita

IL PARCO PRIMA DEI LAVORI

E DOPO LO SCEMPIO

ELEZIONI 2017Appello del Consigliere Ghiretti:"Il fronte civico deve presentarsi

unito, pena rimanere emarginato"

La ventata dia r i a f r e s c abergogliana haindubbiamentee finalmentescombussolatoi p i a n i

dogmatici di una Chiesariluttante all�apertura dellefinestre sul mondo e portata achiuderle per difendere ilproprio potere spirituale (e nonsempre solo spirituale).

Ma i miracoli in tal sensonon sono nel potere dei Santie tanto meno dei Papi.

Anche in questi ultimit e m p i i l p e n d o l o h avistosamente oscillato: tral�approccio burocratico alproblema della morte fisica( p e n o s e r e g o l e s u l l acremazione dei cadaveri) e ilp e r e n t o r i o i n v i t oa l l �accogl ienza e a l lasolidarietà nei confronti deidisperati alla ricerca di unrifugio o di una speranza divita (il forte e reiterato appellopapale a non chiudersinell�egoismo, ma ad aprire lebraccia agli stranieri ingravissime difficoltà); tral�ingombrante radio Maria,che arriva ad ipotizzare nelterremoto il castigo divino peri l d i s o r d i n e s e s s u a l eufficializzato nelle unionicivili, e la solidarietà in puntadi piedi del Papa allepopolazioni colpite dal sisma.

Ho fatto cenno allefarneticanti elucubrazionipseudo-teologiche ospitatedall�emittente Mariana (?) soloper dovere di cronaca: nonmeritano ulteriore attenzione,le cestino frettolosamente (anzile butto nella latrina delbigottismo di tutti i tempi).

Passo alle altre questioni.C o m e s p e s s o a c c a d el�incalzare degli avvenimentiha reso ancor più stridenti lecontraddizioni: limitandomiad uno scorcio visualenazionale, proprio nei giorniin cui usciva un macabrod o c u m e n t o d e l l aCongregazione per la dottrinadella fede, intitolato �Adresurgendum cum Cristo� ededicato alla sepoltura e allacremazione dei cadaveri, siverificava un piccolo maemblematico �scivolone (?)razzista� in quel di Goro e siripeteva un grave terremotonel Centro-Italia.

Ancor prima di questi dueul t imi avvenimenti , a lmomento della pubblicazionee della lettura dei resocontimediatici sulla �Cremazione�,mi è venuto spontaneopensare: possibile che di fronteall�enormità e alla gravità deip r o b l e m i e s i s t e n t i ,un�importante istituzioneecclesiastica ritenga opportunosciorinare la propria erudizionebiblica e teologica sultrattamento da riservare aicadaveri? Possibilissimo!

Non sarebbe megliopreoccuparsi di evitare chedilaghino cadaveri in mare ein terra? Sembra facile, manon è così.

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LA VOCE DI PARMA6 cronaca 15 novembre 2016

di Ennio Mora

Il pendolarismo clericale e... vescovile IL VANGELO SECONDO PAPA FRANCESCO E SECONDO IL VESCOVO DI PARMA

Prima di tuttoevitiamo di farecadaveri.

Poi arriva in picchiata papaFrancesco con le sue solite egraditissime folate caritative,quasi a voler spostaretotalmente il livello diintervento catechetico, dalmero snocciolamento diregolette assurde al volare altoin senso autenticamenteevangelico.

Secondo la predicazionebergogliana, infatti, si tratta dievitare i cadaveri nei limiti delpossibile, aiutando gli altri avivere proprio quando la lorovita è in pericolo.

A ben pensarci siamoancora allo scontro sistematicoche ebbe in vita Gesù conscribi e farisei: loro sipreoccupavano delle regole

(che, detto brutalmente,significavano la difesa del loropotere), lui si preoccupava delbene dei poveri, degli ultimi,dei peccatori: due approccitotalmente diversi e conflittualifino al punto di costare a Gesùla morte in croce.

Mi sia consentita unar i f l e s s i o n e a r d i t a m asignificativa: sulla croce Gesùnon si è preoccupato di dareistruzioni per il suo funeralee/o per il trattamento dariservare al suo cadavere (ciavrebbero pensato, in sensomateriale due suoi amici delcampo avverso e le sueaffezionate e coraggioseamiche, in senso totale suoPadre), ma indisse e fece ilprimo Giubileo, assolvendo il�buon ladrone� e pregandofinanco per i suoi cattivipersecutori e uccisori .

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Lasciamo perdere le dotte e parolaie disquisizioniteologiche sulla cremazione dei cadaveri e non

aggiungiamo al dramma del terremoto le assurde ebigotte visioni del giustizialismo divino.

Preoccupiamoci piuttosto di bruciare coi fatti gliegoismi e i razzismi e di tenere un rapporto correttocon la natura. A Parma rimane aperta la scelta trala parrocchia che sostiene i bisogni secondari e quella

che guarda ai bisogni primari: un dualismo cherispecchia una diversa visuale evangelica.

LA MOLTO "EVANGELICA" COSTRUZIONEDI UNA PALESTRA DA 600 MILA EURO NELLAPARROCCHIA DI SAN PAOLO, INAUGURATADAL VESCOVO SOLMI CHE POCO AMAVA LAPOCO "EVANGELICA" CASA DELLA CARITA'

DI DON LUCIANO IN SANTA CRISTINA

L a c h i o c c i asportiva . Di f ron teall� increscioso episodiobarricadero di Goro, la guerrafra chi crede di essere poveroma in realtà è ricco e chi ève r amen te pove ro maevangelicamentericco, MicheleSerra, con la suasolita ed acutaverve, non si èi s c r i t t o a l l acategoria deir i c c h i c h einsegnano a ipover i cometrattare i poveri,ma ha scritto:«Non rimane ches p e r a r e i nqualche parroco,qualche prete di contado, diquelli che se gli dici �radicalchic� ti stampano il crocifissosul groppone, come donCamillo: forse solo loro, inquesto momento, hanno laforza e l�autorevolezza di direai loro parrocchiani chequalcosa, nel Vangelo, stascritto». Infatti qualcuno deimanifestanti ha attaccato ancheil parroco perché si è schieratoa fianco delle richiedenti asilo,ma soprattutto perché non leha prese con lui in chiesa: unappunto, a stretto rigoreevangelico, non destituito difondamento. In effetti di frontealla storica provocazione degliimmigrati esistono anche perla Chiesa e le sue comunitàparrocchiali due atteggiamentischematicamente riconducibili,come negli anni sessanta delsecolo scorso, alla �chioccia�o alla �comune�: nel primocaso si tratta di concepire unac o m u n i t à e c c l e s i a l ere l ig iosamen te ch iusa ,et icamente protet t iva esocialmente invadente nelpromuovere per i propricomponenti attività paralleledi indubbia validità, masostanzialmente superflue inuna concezione prettamenteevangelica.

Nel secondo caso (lad e f i n i z i o n e a n d r e b b eaggiornata usando forsel�espressione �parrocchiasol ida le�) la comuni tàecclesiale apre concretamentele porte per ospitare gli ultimi,per soccorrere e raccogliere gli�affamati�.

Non si tratta, come sostienepapa Francesco, di trasformarela parrocchia in agenzia socio-assistenziale, ma di aprirla avere e proprie �opere dimisericordia corporale�.

Il pericolo di scadere in uncerto sociologismo datato èsemmai tutto nel primoschema, quello che rischia difare della parrocchia una entitàdi supporto alla vita delquartiere.

Q u e s t o s c h e m a d iinterpretazione della realtà, chequalcuno definirà manicheo,m i è s o v v e n u t o i nconcomitanza con la notiziadella inaugurazione di unanuova palestra per la parrocchiacittadina di San Paolo.

Per ragionare e non pergiudicare, senza alcun intentopolemico, non fosse altro perla grande stima che nutro neiconfronti del parroco, senzavo le r cons ide ra re unaimpostaz ione pas tora lecomplessiva che non conoscose non per sentito dire e di cuimagari rischio di trascurare

opere e iniziative sul frontedella solidarietà, riferisco solodi una mia immediata reazionea caldo, dopo aver letto che inquesta opera sono stati investitiben 600 mila euro, seppureprovenienti dall�autofinanzia-mento parrocchiale: siamosicuri che sia un modoopportuno per porre laparrocchia in corrispondenzacon il mondo attuale ed insintonia con i bisogni dellepersone più in difficoltà?

R i t e n g o o l t r e m o d osuperfluo riportare l�importantee interessante uso che verràfatto di questa struttura.Preferisco ricordare unepisodio occorsomi quando dastudente universitario cercavodi sbarcare il lunario dandoqualche lezione privata: micapitò di aiutare un simpaticoragazzino in difficoltà con lap r e i s t o r i a ; p e r c a p i r el �evoluzione del l �uomooccorreva fare riferimento alprimordiale bisogno con cuil�uomo doveva fare i conti.

Vo levo che i l m iostudentello ci arrivasse da soloe mi sbracciavo per suggerirgliuna risposta, indicandogli agesti eloquenti la necessità dimangiare, di sostenersi e dirafforzare le proprie energie.Mi guardò attentamente e misparò una risposta che era tuttoun programma: lo sport!

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La parrocchia acielo aperto.

Ebbene in c l ima dipluralismo e di par condicioecclesiale mi sembra opportunomettere a confronto questaimpegnativa opera dellaparrocchia di S. Paolo e la suaemblematica impostazione daoratorio allargato (lo dico inassoluto rispetto) con il recentepassato di quella di S. Cristina(non è l�unica esperienza in talsenso, ma la considero moltosignificativa nella sua forzaprovocatoria).

I l p e n s i e r o v o l aall�esageratamente evangelicodon Luciano Scaccaglia.

Uno de i suoi t ra t t idominanti a livello pastoraleera l�atteggiamento verso ilfenomeno dell�immigrazioneed il farsi carico concretamentedegli immigrati alle prese conla loro disperata ricerca di unospazio vitale.

Papa Francesco ha costrettola Chiesa e il mondo a volgerelo sguardo verso questa realtàdrammatica che dovrebbeinterrogare le nostre coscienzepiù che spaventare le nostrec o m o d i t à : m a r i m a n ecomunque un ritardo, uno

stacco tra gli accoratiappelli papali, taloraassai prossimi ait e a t r i d e l l adisperazione e dellamorte, e l�impegnoc o n c r e t oall�accoglienza edall�integrazione diq u e s t i f r a t e l l isballottati dalle ondee poi rimpallati traun confine e l�altro,fra un muro o unab a r r i c a t a d iindifferenza e diostilità e un filospinato di totalerifiuto.

Ebbene la denuncia delproblema, da cui donScaccaglia era solito partire,nel caso dell�immigrazionetrovò la sua profet icaespressione ed il suo apicenell�occupazione della chiesadi S. Cristina da parte di 30immigrati nel gennaio 2005.

Ma a questa sacrosantaprovocazione, che fecescandalo, seguì, vangelo allamano, una scelta organica econtinuativa di accoglienza econdivisione verso gl iimmigrati.

Don Scaccaglia nonavrebbe esitato ad accoglierenella sua chiesa le donne e ibambini respinti dagli esagitatie strumentalizzati gorinesi (sidirà così?), che rifiutano diessere considerati razzistisalvo comportarsi come tali,nascondendosi a posterioridietro la scarsa informazione,l�imposizione prefettizia e/ola difesa di uno spazio socio-ricreativo (e dalli!).

Avrebbe tutte le carte inregola per �sgridare� ilgruppetto (?) degli straniribelli e forse anche per farequalche rispettosa e fraternaosservazione a don FrancescoRossolini.

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In cauda venenumNaturalmente (mi verrebbe

spontaneo dire �ovviamente�,se questo termine non fossefastidiosamente abusato nell i n g u a g g i o c o r r e n t e )all� inaugurazione dellapalestra della parrocchia di S.Paolo il taglio del nastro ètoccato al vescovo monsignorSolmi.

Q u e s t o � d o v e r o s o �presenzialismo episcopalediocesano non mi stupisce:chi avrebbe mai dovutoinaugurarla? Che mi colpisceè il ricordo dell�assenzavescovile alla parrocchia di S.Cristina, considerata un covodi eretici, da visitare disoppiatto solo per fare censuree controlli, mai per dialogare,m e n c h e m e n o p e rincoraggiare.

Eppure qualcosa di pregiopastorale veniva fatto! Per ipoveracci che non sapevanodove sbattere la testa. Senzap r e t e n d e r e u n f o r t ei n t e r e s s a m e n t o ecoinvolgimento vescovile e/ocuriale per la casa diaccoglienza in cui eranoospitati immigrati (donScaccaglia non facevadistinzioni burocratiche frarifugiati, richiedenti asilo,fuggitivi da guerra o damiseria nera), bastava che ilvescovo venisse a visionare(anche una tantum) le codedomenicali di accattoni eimmigrati ai quali venivadestinata buona parte dei giàscarsi introiti delle questueoffertoriali. C�era qualcosa pertutti. Non l�ho mai visto e nonho memoria indiretta di unasua presenza.

Peccato� sarebbe statoutile per don Scaccaglia, perla parrocchia, per i poveri eforse anche per lui.

Grazie lo stesso!

Il mio corpo tra Quagliariello e Müller.

Non intendo perdere tempo nel merito della questionecrematoria. Faccio solo un riferimento alla scelta di un miocarissimo amico, che non ho mai capito se fosse credente o meno(penso fosse, come si dice oggi, diversamente credente): ha sceltodi essere cremato con conseguente dispersione delle ceneri.

Perché uso il termine conseguente? Perché se la cremazionesi ferma al puro incenerimento del corpo non è che una frettolosaaccelerazione artificiale di un processo naturale, mentre laeliminazione delle ceneri può avere un senso particolare.

Nel caso di questo grande e indimenticabile amico, sonosicuro che le motivazioni furono quella di evitare ogni e qualsiasifalso e retorico indugio umano sulla sua vita, ma soprattuttoquella di non ingombrare minimamente il percorso ai sopravvissuticon particolare riguardo alle persone da lui amate in vita: ungesto di umiltà, sincerità, rispetto e amore per gli altri.

Pensate che Dio gliene avrà chiesto conto in senso negativo?Credo che ne avrà capito e apprezzato il motivo.

Se è vero che non deve essere l�onorevole Quagliariello, invena di pontificare ad ogni piè sospinto sulla sacralità della vita,a decidere come devo morire (una battuta felice tra le tante infelicidi Pierluigi Bersani), non deve essere il cardinale Müller a stabilirecome dovrà essere trattato il mio cadavere.

Cremazione o no, dispersione delle ceneri o meno, restal�inguaribile vizio della gerarchia cattolica ad intruffolarsi tra lelenzuola dei cristiani e persino dei non cristiani, a nulla valendoche si tratti del letto coniugale, di quello di un moribondo oaddirittura di quello su cui è steso un cadavere.

La storia della televisione Canzonissima 1968

�Le canzoni della fortuna�, presentata daltrio Antonella Steni, Raffaele Pisu e RenatoTuri, apre il corso ad una numerosa serie di garecanore legate alla lotteria di Capodanno. Nel1958 sarà �Canzonissima� alla quale farannoseguito: �Gran Premio� (1963), �Napoli controtutti� (1964), �La prova del nove� (1965), �Scala

Reale� (1966), �Partitissima� (1967). Nel 1968 si torna alfortunato titolo di dieci anni prima per un�altrettanto storicaedizione di �Canzonissima�.

A condurla è Mina, reduce dai trionfi televisivi del sabatosera, affiancata da due conduttori-comici: Walter Chiari e PaoloPanelli. Con l�orchestra di Bruno Canfora e la regia di AntonelloFalqui.

Le settimane che anticipano la messa in onda di�Canzonissima �68� non sono facili. La prima bufera arriva ametà settembre: gli autori, Amurri e Jurgens, abbandonano ilprogetto e i copioni sono da riscrivere. Il cast dei cantanti ètutto da definire, poiché molti artisti sono ancora restii agareggiare, anche se non sono di questo avviso le loro casediscografiche.

Al Teatro delle Vittorie non sono ancora terminati i lavoridi allestimento e di ristrutturazione. E� chiaro invece ilregolamento. Alla gara canora parteciperanno 48 cantanti; levotazioni saranno effettuate da una giuria in sala i cui votisaranno sommati con quelli delle cartoline inviate daitelespettatori.

Nelle prime otto puntate la gara prevede uno scontro tra seicantanti; i primi 24 artisti (nessun complesso è invitato) cheriporteranno i migliori piazzamenti, indipendentemente dallapuntata alla quale hanno partecipato, accederanno alla finale,azzerando le loro precedenti votazioni.

Ne resteranno dodici che si contenderanno, con lo stessocriterio, l�accesso alla fase finale, fino a rimanere in sei per lafinalissima.

Un�apposita commissione sceglierà una canzone di grandesuccesso dal repertorio di ciascun artista.

Questo brano sarà presentato nella prima fase, mentre unsuccesso più recente parteciperà alla seconda.

Infine i brani proposti nella finale e finalissima dovrannoessere del tutto inediti.

Per la sigla iniziale il maestro Canfora rispolvera un pezzomai inciso, che Mina aveva già eseguito in una delle puntatedi �Sabato sera� e mai inciso: �Una banda nella testa� che per�Canzonissima �68� diventa �Zum zum zum�.

La canzone è eseguita in coro all�inizio di ogni puntata damolti dei cantanti in gara e dal Piccoro Coro dell�Antoniano diBologna.

Per la sigla di chiusura, scartata per motivi scaramantici�Se avessi più fortuna�, viene scelta �Vorrei che fosse amore�eseguita da Mina.

Il 6 gennaio cala il sipario sull�ultima puntata dellatrasmissione e su uno dei più grandi successi della storia dellatelevisione, con un�audience di circa trenta milioni di spettatoriper ogni puntata.

La gara viene vinta da Gianni Morandi che supera ClaudioVilla. Al terzo posto si classifica Al Bano, dopo il grandesuccesso dell�anno precedente con �Nel sole�.

Il disco più venduto di questa �Canzonissma� è �Scende lapioggia� cantata da Morandi, poi seguono �Mattino� di AlBano, �Il carnevale� di Caterina Caselli, �Tripoli 1969� di PattyPravo e �La donna di picche� di Little Tony.

Classifica finale

Voti giuria voti cartoline % Totale1 Gianni Morandi 247 147,43 494,432 Claudio Villa 103 121,67 224,673 Al Bano 57 2,72 99,724 Orietta Berti 38 37,06 75,065 Patty Pravo 38 21,26 59,766 Caterina Caselli 17 29,36 46,36

di Luciano Scaccaglia

Maurizio Vescovi e l'associazione unicadel dono del sangue

Maurizio Vescovi è stato per ben 23 anniDirettore Sanitario dell'Avis Comunale diParma e dal 1993 al 2001 ne è stato presidente.Personalmente ci siamo conosciuti in quelmitico consiglio direttivo del triennio 1981-1983 nel quale si posero le basi per le donazioniin aferesi, in particolare Plasmaferesi e

Piastrinoaferesi.Agli inizi degli anni '90 promosse la campagna di educazione

sanitaria a favore dell'Autotrasfusione.Il dottor Vescovi si è

sempre adoperato per ladivulgazione del dono delsangue con la pubblicazioned i numeros i opusco l iinformativi ed in ogni ambito;ricordo il suo impegnopromozionale al dono nellescuole medie e superiori.

Negli ultimi anni, è statoal fianco di Avis di base ParmaLirica per la ricerca di Donatori di Sangue fra i nuovi cittadiniprovenienti da Paesi lontani; questo impegno si è concretizzatonel 2009 con l'intitolazione di un labaro associativo Avis all'internodell'Associazione Comunità Islamica di Parma e Provincia.

Maurizio Vescovi si è distinto anche come memoria storicadell'associazione, ricordando fatti e persone anche mediantepreziosi documenti e fotografie.

Fra le idee e proposte che ho condiviso con Maurizio, e chepurtroppo non sono andate in porto, quella relativaall'Associazione unica del dono del sangue a Parma è quellache, a mio parere, meriterebbe di essere rilanciata e rivalutata.

Non si sa mai, forse un giorno vedremo i donatori di sangueveramente uniti, per donare in un unico luogo, in una unica sedeed in una unica Associazione rispettosa dei reciproci valori estoria.

cronaca LA VOCE DI PARMA 7

Di Lante Boni [email protected]

FINESTRA SULLA CITTA'di Luigi Boschi

Il sindaco Pizzarottisulla via della seta

alla scoperta della Cina

L'angolo del Volontariatodi Marco Lori [email protected]

15 novembre 2016

Se è vero che Cristo ha vintola morte, anche la morte di donLuciano Scaccaglia non hasconfitto il nostro prete scomodo.Noi possiamo farlo rivivereattraverso le sue omelie checontinueremo a riproporrelasciandole quasi intatte nellaloro sorprendente attualità, alfine di riconoscere la portataprofetica del suo pensiero e lavalidità del suo modo di fare edessere Chiesa. Grazie Luciano!

PECCATORI CONVERTITI SI', CORROTTI NO

XXXIII Domenica del tempo ordinario - AnnoC: 13/11/2016

(Malachìa 3,19-20; Salmo 97; 2 Tessalonicesi 3,7-12; Luca 21,5-19)

Nelle letture di questa domenica emergono e si confrontanodue mondi, quello di Dio da Lui voluto e che un giorno realizzeràe quello degli esseri umani.

Quello di Dio, di cui parla Paolo nella lettera ai Tessalonicesi,ha un nome ormai da tanti conosciuto: è la Parusia, la Venutafinale di Cristo, il suo Ritorno glorioso, quando ci sarà la pienaliberazione da ogni male.

Questa certezza nei primi cristiani creava passività,attendismo, ozio, impazienza nell�attesa del Signore, il cuiritorno era pensato e desiderato come immediato; essi eranostanchi della sofferenza per le persecuzioni subite a causa dellafede in Cristo.

Paolo li scuote, li spinge all�impegno e al lavoro: «Chi nonvuol lavorare neppure mangi».

Un �oggi� di soprusi e ingiustizieIl brano apocalittico di Luca, nel vangelo, parla invece del

nostro mondo, anzi prima di tutto del suo, di Luca, della suacomunità, delusa e scoraggiata per la distruzione di Gerusalemme,per le violenze e i tradimenti frequenti anche tra i primi cristiani.

Questo mondo caotico, drammatico, striato di soprusi, diingiustizie, è quello in cui stiamo vivendo: è la fine del mondo,ora, non a livello cronologico, ma etico e morale.

Luca, duemila anni fa, descrive il nostro �oggi� con tintefosche, ma assai attuali.

Ci sono quattro segni della fine dei tempi: anzitutto, le guerretra le nazioni (v. 10); quindi, calamità naturali come terremoti,carestie, pestilenze e fenomeno atmosferici terrificanti cometifoni e super tifoni (v. 11) che sono ovviamente il risultato delnostro modo irresponsabile di trattare uomini e natura; in terzoluogo, la distruzione dei pretenziosi monumenti religiosi, chiese,sinagoghe, moschee, che noi uomini costruiamo al posto del verotempio, che è il Popolo di Dio riunito nella comunione delloSpirito; e infine la persecuzione cui andranno incontro i discepoliautentici di Gesù, a causa della loro fedeltà al Vangelo, e tutti idifensori della pace e della giustizia, credenti e non.

Un �domani� di conversioneAnche papa Francesco, pur non parlando in modo esplicito

della fine del mondo, parla spesso della fine dei valori, cristianie laici: questa è la vera �fine� che dobbiamo combattere, sicuridel perdono di Dio, che ci spinge però alla conversione e allacoerenza, i veri deterrenti contro la fine che incombe.

Francesco è duro, soprattutto verso i cristiani checonducono una doppia vita, infatti dice: «Donare alla Chiesae rubare allo Stato è doppia vita corrotta» (questo si è fatto e sifa anche a Parma!).

E insiste: «La doppia vita di un cristiano fa tanto male, tanto

LA FRASE DELLA SETTIMANA«Diventate coscienza critica del mondo. Diventate

sovversivi. Non fidatevi dei cristiani �autentici� chenon incidono la crosta della civiltà. Fidatevi dei

cristiani �autentici sovversivi� come San Francescod�Assisi»

(Don Tonino Bello, vescovo e profeta, ai giovani)

Tre giorni in Cina dei nostripiazzisti istituzionali attraversol�agenzia Planetario spa (incui lavora Vincenzo Bernazzoliche, dopo avere inviato Chancein Comune, ora la fa viaggiare,via Dulevo, in Cina).

L�agenzia Planetario spa èdi proprietà dellaCOOPAlleanza 3.0 (fusione di CoopAdriatica, Coop ConsumatoriNordest e Coop Estense).La Dulevo è una società diFontanellato del parmigianom o n e g a s c o G u a re s c h i(Lampogas di Fontevivo)specializzata in macchine perla pulizia strade.

Al ritorno dalla via dellaseta, così cara alla Ferraris, pareche Chance sia stato visto neipressi di Fontevivo primaancora che a Parma, forseaveva urgenza di presentare lanota spese del viaggio insiemeal portafoglio ordini cineserecuperato.

Pare che i Sindaci nonpossano svolgere questaattività, posto che l�attivitàcommerciale istituzionalerientra tra i compiti dellaCamera di Commercio con ilsuo eterno presidente (AndreaZanlari) e i suoi dirigenti.

Mentre Chance e John sonoin missione in Cina, nelPalazzo del Grano, sede delMunicipio in piazza, gliimpiegati sono in rivolta eminacciano di stare a casa inblocco in quanto metà dei localirisulterebbe senza riscalda-mento, senza alcuna plausibileragione.

In estate invece non fannofunzionare il sistema dic o n d i z i o n a m e n t o c o naltrettanto disagio per tutto ilpersonale.

Perché queste disfunzioninella gestione degli impianti?Queste manutenzioni sonoaffidate a Parmainfrastrutture

Forse bisognerebbe davverocambiare paradigma all�internodel Comune di Parma. Non èpossibile, è inaccettabile che idirigenti debbano difendersigiudizialmente tra loro a causadi un ricorso al TAR deldirettore finanziario delComune. Ricorso che pare siaimprocedibile e infondato infatto e in diritto.

Chi ha voluto tutto questoha un nome e cognome:Federico Pizzarotti, che hausato il direttore a chiamataMarta Segalini, con un contrattoquinquennale di 500.000 euro,come suo ariete nei confrontidei dirigenti, creando uninaudito clima di discordia einimicizie. E ora il Sindacodovrebbe pagare lui i dannimorali e materiali ai dirigentioggetto del temerario ricorso,insieme al suo sovrastimato eultra pagato DG Marco Giorgi.

Nella vicenda Segalinipotrebbero ipotizzarsi anchereati penali? 100.000 euro oltrele spese legali (20.000 circa)richiesti per ritirare il ricorso alTAR. Questo in funzione dellasua ridicola richiesta dirisarcimento per �perdita dichance�. Quale certezza lasupporta? Chi la volevaimporre? E per quali motivi? Aquanti concorsi ha partecipatoe quali ha vinto la dottoressaSegalini?

Dal suo curriculum risultasia una impiegata D3 alComune di Fidenza. Qualielementi adduce o comprovanoche il concorso a cui avrebbevoluto partecipare lo avrebbevinto? Quali certezze aveva divincerlo? Nessuna! Perché nonha adeguato curriculum.

La Segalini non poteva nonconoscere il bando attraversocui il Comune nel 2010 avevaassunto i tre dirigenti (Barani,Signifredi, Raffa) avendo leilavorato nel Comune di Parmaper nove anni (1998-2007)n e l l � u f f i c i o p e r s o n a l econtribuendo alla stesura delregolamento che poi, ora,contesta.

Marta Segalini non hapartecipato al concorso, lo haimpugnato (mettendosi inposizione conflittuale con ilC o m u n e ) , m a n o n h aimpugnato la graduatoria. Equesto dovrebbe produrreproprio l�improcedibilità el�infondatezza del ricorso.

Non vorrei che le litiinterne giudiziarie tra dirigentisi trasformassero poi, intragedie, come è avvenuto aLecco con rimpallo e rimandodi responsabilità sul crollo del

ponte.E speriamo che i ponti

realizzati a Parma nonpresentino gli stessi vizi diquello crollato!

La scuola Racagni appenaterminata e inaugurata èantisismica come richiestodalle più recenti normative?

Cari dirigenti del Comunedi Parma, non siate pavidi,"la burocrazia difensiva stafacendo danni enormi alPaese", denunciate leillegalità, situazioni di crisi,le vessazioni e i torti subiti,noi della Voce di Parma e ilsocialblog luigiboschi.it lipubblicheremo.

I parmigiani devonosapere cosa si fa a Palazzodel Grano! Siete i dirigentiper un servizio pubblico allacollettività non al servizio diquesto Sindaco per caso,intruso e insipiente.

Noi siamo al vostrofianco, per svolgere unainformazione di serviziopubblico. Non temete. Lenostre fonti informative nonsaranno mai rivelate. E� partedel codice etico del nostrolavoro.

Vogliamo sia fatta luce suifatti e siamo curiosi diconoscere la risultanza dellariunione dei giudici del TAR,tant�è che parteciperemoall�udienza pubblica delprossimo 21 dicembre, inattesa poi della sentenza conle sue motivazioni. Essendoun documento pubblico, unavolta depositata, sarà da noipubblicata.

La "guerra" ai colleghi dirigentiscatenata in Comuneda Marta Segalini

che a sua volta le appalta allacooperativa Globalservice -società con note vicendegiudiziarie e arresti in moltecittà d'Italia - così che, ancheper piccoli interventi, i costilievitano in modo spropositato.Parmainfrastrutture (Ammi-n i s t ra to re Unico , do t t .ROBERTO DI CIOCCIO e

Matteo Antorini ex SPIP,q u a l e R e s p o n s a b i l eAnticorruzione) non paga ildovuto di svariati milioni alComune, non pubblica gliultimi bilanci (nel sito nonrisultano), con la compiacenzadell�assessore Marco Ferretti.

Chance Giardiniere (il sindaco) e John Cleese (l�assessoreFolli) in Cina come piazzisti della Dulevo. Riscaldamentoparzialmente non funzionante in Municipio (disserviziogenerato da Parmainfrastrutture attraverso l�appaltatore

male, dice il papa. �Ma sono un benefattore della Chiesa! Mettola mano in tasca e do alla Chiesa�. Ma con l�altra mano ruba:allo Stato, ai poveri� ruba. È un ingiusto. Questa è doppiavita».

E poi distingue peccatori e corrotti: peccatori che siconvertono e corrotti senza scrupoli, tra i potenti della finanzae della politica, ricchi e super ricchi, mai sazi di privilegi, distipendi e pensioni d�oro.

La storia affidata alla nostra libertàNon è questa la fine? Perché la pazienza dei poveri ha un

limite! Francesco continua: «Una putredine verniciata: questaè la vita del corrotto�

Chiediamo la grazia di riconoscerci peccatori. Siamopeccatori. Peccatori sì, corrotti no». La storia è affidata allanostra libertà: possiamo costruire la città della pace comeripetere gli orrori del lager o delle infinite guerre, oppuredifendere i privilegi dei pochi che sono troppi e che hannosempre come corrispettivo la fame e le disumane condizionidi vita dei molti�

L�evento escatologico, lontano che esso sia, esige sin da ora,qui nel nostro mondo, un impegno per il riscatto della dignitàumana negli �ultimi�. Peccatori convertiti sì, ma corrotti no.

Luciano ScaccagliaSacerdote e teologo

Improcedibilità e infondatezza del ricorso Segalini alTAR di Parma? Considerazioni e domande al SindacoPizzarotti e al DG Marco Giorgi

LA VOCE DI PARMA8 15 novembre 2016

di Vito Mangialardi

Rubrica di rugby e quant�altro

A colloquiocon l'inconscio

a cura del dottor Marco Vettori psicologo e psicoterapeuta

Ieri, prima della partita Maceratese - Parma durante il�Terzo tempo� benefico tra tifosi abbiamo consegnatoinsieme al Centro di Coordinamento il materiale raccoltoprima della partenza per la trasferta e che servirà adaiutare le cucine dei presidi della Protezione Civile deicampi sfollati di San Severino Marche e di Tolentino.Volevamo ringraziare tutte le persone che sono passatesabato mattina presso la nostra Sede e quelli che hannoportato i beni direttamente a Macerata. I Boys

Nona sconfitta stagionale perle Zebre contro il capolistaLeinster sceso a Parma privo di11 titolari impegnati nel vittoriosomatch contro gli All Blacks. E aParma nel turno di Pro 12 la scuolairlandese dimostra tutta la suabontà andando in meta cinquevolte e imponendo un giocosempre in grado di far male alleretrovie italiane. Abili nel giocoal piede i blu lasciano ai padronidi casa solo i primi venti minuti.Poi trovano varchi facili nelladifesa bianconera che ha semprebisogno di due o tre placcaggi perfermare l�orda gaelica. Impossibileabbozzare valide trame di attaccoquando sei costretto a giocareretrocedendo. Manca anche quelloscatto di reni e di orgoglio chepotrebbe dare il via ad unareazione. I ragazzi di Guidiperdono via via fiducia e gli ospitinel finale si permettono pure difar esordire alcuni babies delclub.

A circa metà della stagione leZebre mostrano una pochezzatecnico-tattica che la dice lungasui limiti del complesso. I ragazzisi impegnano ma gli atleti messiin campo sono apparsi di un altropianeta rispetto agli avversariaffrontati fino ad oggi. Anche iperni su cui Le Zebre fannosolitamente affidamento affoganonella mediocrità generale. Cannasembra sbiadito rispetto all�annoscorso e non è il solo. Se perfinouno come Geldenhuys rimedia unpaio di clamorosi errori allora vuoldire che con la testa proprio nonci siamo. Ci vorranno tutti i poteritaumaturgici del motivatore,assunto di recente per risollevarele sorti. Fuori squadra, perinfortunio o per documenti ancorada completare, ci sono 14giocatori: a conferma chel�organizzazione del club nonfunziona. Alcuni sono statiacquistati senza il benestare deitecnici e si vede . Dove è finitoBaker il gioiello dei Seven AllBlacks? Fuori per infortunio. Maqualcuno alle Zebre sa che ineozelandesi arrivano in Italiadopo una stagione agonisticamassacrante in patria ? Ancorauna volta c�è poco controllo sulleloro condizioni fisiche quando

arrivano a Parma. Non è che siripeterà il caso Muliaina anche conBaker?

Il presidente Pagliarini ad iniziostagione aveva parlato di Zebre piùsolide. Non mi sembra. E dove èfinita la nuova club house chedoveva essere pronta ad iniziostagione?

A fine partita il consiglierefedera le Can ton i con tes tabonariamente le mie affermazionisul suo ruolo primario nelledecisioni del team. Ne prendo attoriconoscendogli anche il meritodegli aiuti ( ma solo aiuti dicelui)forniti al club. Ma io credo chequesto abbia ingenerato confusionenei ruoli. Confusione che si è riflessanelle decisioni affrettate sugliacquisti e che ha causato ledimissioni del presidente, del suovice e di un consigliere.

Sono anche convinto che inalcuni posti di responsabilità lepersone deputate non abbiano lanecessaria competenza. �Anche sele cose che scrivi sono vere tu nondovresti scriverle� è la frase che civiene rivolta dal presidentePagliarini durante il colloquio conCantoni.

Non faccio commenti perché lacosa si commenta da sola. Sembradi essere tornati ai tempi dellavecchia Rugby Parma, ma non solo, quando mal si digerivano le critichedella stampa e si faceva intervenireil potentato economico per smorzarele voci che non si accordavano alcoro. Sono passati trent�anni maforse poco è cambiato nellamentalità di chi siede sulle poltronedel rugby.

A Cantoni ho contestato la pocat r a s p a r e n z a d e l l e Z e b r enell�affrontare con la stampa iproblemi societari. Tanto che damesi non c�è una vera conferenzastampa dove si possano rivolgeredomande vere ai responsabili. Credoche come me molte altre persones iano d i spos te ad o ff r i r ecollaborazione sempre che non sivogliano nascondere i cocci sotto iltappeto.

Intanto sabato a Roma l�Italiaa f f r o n t a g l i A l l B l a c k sstraincazzatissimi per la sconfittarimediata contro l�Irlanda. Temoche possa essere un cappotto storicoper la nostra nazionale.

�In tempi come questi la fuga è l�unico mezzo per mantenersivivi e continuare a sognare�

Henry LabontE� questo che deve avere pensato Freddie Del Curatolo,

artista eclettico, scrittore e musicista, cabarettista e filosofo,quando una ventina di anni fa ha deciso di �cambiare aria� e difuggire sulle rive dell�Oceano Indiano come ha inciso nella suaprecedente hit �Scappato a Mombasa�.

Da cosa abbia deciso di allontanarsi ce lo spiega perfettamentecon il suo stile caustico e irriverente nel suo nuovo album �EsilioVolontario�.

Scappa dalla �chronopatia�, dal vortice di frenesia che facorrere la nostra società come jogger su un tapis roulant semprepiù veloce e sempre più diretto al nulla. Scappa dal cinismodella nostra epoca, da chi sfrutta e da chi non sa più ringraziaree sorridere. Scappa da un mondo che si autodistrugge, con�palazzi di sabbia montata� pronti a crollare alla minima scossae da persone che di fronte alle tragedie si occupa di salvareprima di tutto il proprio Iphone.

Dalla �Torre di Osservazione� privilegiata, tra le bianchespiagge della Kilifi County e le sconfinate savane della RiftValley che consente un�obbiettività di analisi diversa, Freddieci consegna un album che affronta i nostri problemi, le nostrepaure ma soprattutto le nostre nevrosi, senza mai andare soprale righe, senza scadere nel �catastrofismo�, nel �complottismoda due spiccioli�, ci offre con leggerezza e ironia un album e unmessaggio semplice ma non �sempliciotto�.

Due uomini stanno parlandoamichevolmente fra loro, siavvicina una donna. Uno dei duepersonaggi maschili si rivolgeall�altro per presentargli la signorae dice: �Ti presento mia madre�.Qualche istante dopo si correggedicendo:� Scusami, Ti presento lamia compagna�.Come mai ilcompagno della donna è incorsoinizialmente in un errore cosìgrossolano? Il soggetto sapevabene che quella donna era la suac o n s o r t e e p p u r e l a s u acomunicazione è risultata falsatae inesatta...! Forse l�errore è statocausato da una realtà presente inlui stesso, che si è sottratta alcontrollo cosciente, e ha dettooggettivamente come quell�uomopercepisce emotivamente edeffettivamente quella donna �comela propria madre�. Il suo inconscioha dribblato la coscienza e haparlato al suo posto dicendo laverità su come quell�uomopercepisce la propria partner.Questo episodio ci testimonia chenormalmente che l�Io, lacoscienza, crede di essere padronain casa propria. Nella realtà i fattismentiscono spesso questaillusione. Quando l�inconscio loritiene necessario mette in secondopiano l�Io agendo al suo postosenza che la coscienza possaimpedirlo. Il supposto controllodel conscio sulla realtà spesso siè r ivelato un inguaribi le�sicumera�!

Se vogliamo dare unadefinizione e una descrizione diquesto compagno della nostraesistenza, sempre presente nellanostra vita, ma non semprericonosciuto dalla coscienza,possiamo affermare, tenendopresente la psicologia Junghiana,che esso, come inconscioindividuale, contiene tutto quelloche non conosciamo del nostromondo interiore ed esteriore. E�popolato da contenuti dimenticatiche possono diventare coscienti.

Nell�inconscio si trovano ancherealtà che l�io cosciente ha rimossodurante l�esistenza del soggetto.Secondo lo psicologo svizzero C.G.Jung esiste anche l�inconsciocollettivo, tramandato a noibiologicamente attraverso i genitori,sede dei modelli di comportamentoche costituiscono i contenutifondamentali dei miti, delle religioni,delle leggende e favole. E� ricco digermi positivi e negativi che possonoessere sviluppati in futuro.

Se noi ci rendiamo disponibilil�inconscio ci può aiutare nel processodi differenziazione dal collettivoattraverso un processo di sviluppodelle qualità personali e delledisposizioni individuali. Lo sviluppoautentico del soggetto incontra spessol�opposizione del collettivo che conla propria �visione pubblica�d e l l � e s i s t e n z a i n t e n d eistituzionalizzare il soggetto a scapitodi autentico ed integrale processo diformazione personale ed individuale.Tale processo da Jung definito�Individuazione�dura tutta la vita ecomporta un progressivo ampiamentodella coscienza e la realizzazione delSé individuale. L�individuazioneporta all�acquisizione di una socialitàpiù ampia e autentica e si opponeall�individualismo che comportaisolamento egocentrico dalla società.

Normalmente �l�individuazione�comporta laceranti conflitti tra l�Io ela società. Ciascun individuo, nellapropria esistenza, si trova in itinerea dover mettere in rapporto contenutidella coscienza in opposizione aicontenuti dell�inconscio. All�iniziole entità in opposizione sottopongonoil soggetto ad un duro lacerante

conflitto. Successivamente, sel�individuo è stato onesto con sestesso, emerge dall�inconscio, sottoforma di simbolo per mezzo deisogni, una soluzione che trascendele precedenti opposizioni pur nonannullandole. Psicologicamente lavolontà dell�Io viene trascesa eriunificata al centro della personalitàchiamato da Jung �Sé� in un nuovoequilibrio che va oltre le situazioniantitetiche. Nella vita di ogni essereumano l�inconscio correggel�unilateralità della coscienza portataa sopravvalutarsi a scapito dellarealtà inconscia. Attraverso i sognil � inconscio invia messaggiall�individuo per aiutarlo a metterein equilibrio l�Io con la realtàinconscia ed indirizzarla conimmagini guida verso la totalità dellapropria personalità. Sappiamo chel�inconscio non può essere reso deltutto conscio e conserva sempre unagrande quantità di energia. Compitodi ogni essere umano è di lavorareper tutta la sua esistenza al fine dicollegare Coscienza ed Inconscioattraverso una vitale ed equilibratarelazione.

L�inconscio si mette in relazionecon il conscio principalmenteattraverso i sogni, le fiabe, i poemi,l�immaginazione attiva ed anchecon la Sand Play Therapy.

L�inconscio si mette in relazionecon la coscienza attraverso i sogniche possono contenere innumerevolisimboli. Il soggetto spesso habisogno di essere aiutato daspecialist i per una correttainterpretazione dell�ambiguità deisimboli e per una correttainterpretazione del messaggioproposto dall�Inconscio all�Io.

L�inconscio ci parla ancheattraverso le fiabe. La fiaba è comeun sogno collettivo creato dallafantasia di un popolo.

Nelle fiabe compare un eroe oun�eroina cui è dato il compito dirisolvere un conflitto che minacciala continuazione della vita.Accompagnando i personaggi dellefiabe è possibile favorire una formadi rinnovamento del nostro modo divivere. Le fiabe Indicano le tappedel processo di maturazione dellapersonalità: dalle difficoltà diseparazione dai genitori, alla lottaper l�autonomia e per l�affermazionedella propria individualità, allarelazione con l�altro sesso sia come

individuo concreto sia come�partner interiore� realtàinterna, spesso sconosciuta edinconscia, la cui conoscenza èessenzia le per una v i tasoddisfacente e creativa.

Le fiabe mostrano modellidi funzionamento dell�Io chesono compensatori alle idee e aivalori del pensiero collettivo epossono offrire un orientamentonuovo riguardo ai problemi chela cultura dominante non sa comeaffrontare.

Il confronto con la fiabapermette di sperimentare unapproccio utile ad indagare ciòche è nascosto utilizzando efacendo proprio �il meccanismomagico�. Laddove �magia� staper �potenza� dell�indagare ciòche è nascosto e, una voltasvela to , produce �nuovisignificati�. A coloro chericercano per mezzo delle fiabeviene offerta la possibilità ditrarne profitto sia dal punto divista psicologico sia dal puntodi vista culturale.

Le fiabe possiedono inoltrel�ulteriore magia di disvelare lastrada e le modalità per renderepiù serena l�esistenza di coloroche sono disposti a spendere illoro tempo nel ricercare, scoprireed acquisire i loro tesori nascosti.

L�inconscio ci parla ancheattraverso i poemi vedi ade s e m p i o : � L a d i v i n aCommedia�di Dante Alighieri.L�opera dell�Alighieri si rivolgea tutti coloro che desideranoapprofondire la conoscenza di sestessi: Alla luce delle tragedieche stiamo vivendo il messaggioprofetico di Dante, anticipato allesoglie del XIV secolo, può essereelemento di speranza e di crescitadi ciascuno di noi e per coloroche ci accompagnano nelcammino de l l �es i s tenza .

L�inconscio si può contattareattraverso l�ImmaginazioneAttiva modalità che permette aciascun individuo di comunicarecon la propria interiorità piùprofonda attraverso l�aiuto diun esperto. Anche l�utilizzazionedella Sand Play Therapypermette ad adulti e bambini difar evolvere le proprie difficoltàemotive contattando l�inconscioin un spazio libero e protetto.

In esilio volontario percontinuare a sognare

LE ZEBRE VANNO A FONDOVIETATO PARLARE DI PROBLEMI

LA VOCEDEI BOYS

Dopo la sconfitta colGal les ne l l ' u l t imo Se iNazioni(otto mete), quella colGiappone nel tour estivo, equesta con gli AllBlacks(diecimete) posso definire questo2016 come l'annus horribilisdella nostra Nazionale. Emanca ancora il match colSudafrica di sabato prossimoa Firenze. Ammesso che siriesca poi a battere Tonga.

C o m u n q u e s i a i lSeiNazioni del 2017 siannuncia come uno dei piùdifficili dell'era post Coste. Chea dire il vero - quella postCoste-non ci ha mai riservatogrosse soddisfazioni. Soloqualche isolata vittoria suFrancia,Galles e Irlanda. Senzaperaltro un seguito convincenteche preludesse ad un ciclo dimaturazione definitivo dellasquadra e del suo gioco.

Sulla panca azzurra si sonobruciati piu' o meno tutti gliallenatori succeduti a Coste.Sipensava che la scuola francesepotesse essere il meglio per noilatini. In realtà dopo Villepreux,Berbizier ha dovuto lasciareper incomprensioni con la FIRe di Brunel fra un mesenessuno si ricorderà più. Al suoarrivo aveva detto-andateveloa leggere-che in pochi anniavremmo vinto il SeiN.!!!

Adesso tocca all'irlandeseO'Shea e lasciamolo lavorare.

S o l o q u a l c h econsiderazione sul match perso

all'Olimpico per 68 a 10. Glial lenatori nuovi di sol i totrasmettono grinta e"cattiveria". L'Italia invece sembrava un panettodi margarina ,nemmeno di burro,iniziatosi a sciogliere dopo soli 15minuti. E arrivato a friggereall'inizio del secondo tempo.Reattivita' zero, zero gioco.Addirittura suicida il piano di giocoordinato dal tecnico. Forse perpaura di soccombere sui punti diincontro ha ordinato a Canna inutiliup and under. Dando ai tutti neriancora più palloni a disposizione.Parisi da mesi non è più quello diuna volta. Un numero 8 che nonva più in break è più dannoso cheutile. Meglio pensare subito allasuccessione.

Come dico già da tre anni nona b b i a m o g i o c a t o r i f u o r idall'ordinario. Solo qualchevolenteroso placcatore ma nessunincantatore,capace di lasciarl'avversario fermo sul posto egirargli attorno.

Ultima doverosa annotazionesui commentatori del canale DMaxche trasmette le partite. Nell'occasione Mauro Bergamasco ePaul Griffen. Entrambi incapacidi parlare un italiano comprensibileed entrambi ipocriti nel non volerriconoscere la prova imbarazzantedella nostra nazionale. DMax nonusa mai al microfono giornalisti etecnici ma quasi sempre exgiocatori. Che pur essendo statidei grandi in campo non è dettodebbano esserlo fuori.

NAZIONALE COME MARGARINA

A Macerata hanno vinto solo i BoysLa partita dei giocatoriin campo è s ta tadeludente. I crociati,infatti non sono riuscitia superare la modestacompagine locale che,arroccandosi in difesa,è riuscita a neutralizzarel'attacco crociato checertamente in questaoccas ione non habrillato. Zero a zero,quindi i l r isul tatofinaledi fronte a unnutri to numero disupporter venuti daParma che hanno vintola loro gara di solidarietàavendo consegnato,prima della partita ipacchi dono per lepopolazioni colpite dalterremoto.