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Abbonati su www.sportfriends.it VOLLEYMANIA ARRIVERA’ OGNI MESE GRATIS A CASA TUA Poste Italiane S.p.A Spedizione in Abbonamento Postale 70% - DRCB - ROMA (Foto Brody: in alto foto di gruppo di tutte le rappresentative. In basso due immagini di gioco. Molti gli spunti agonistici che hanno arricchito la kermesse provinciale) Beach Volley Interviste ad Angelo Squeo e Dionisio Lequaglie >>> Maggio 2007 >>> Maggio 2007 ESCLUSIVO Le più belle foto del Memorial ‘Mimmo Fusco’ . . . p/2 V.I.P. - VOLLEY IMPORTANT PEOPLE Mascagna, Reniero e Casuscelli . . . p/4 e 5 A TU PER TU Professione Libero, dalla B1 alla D . . . da p/6 www .spor .spor tfriends tfriends .it .it Maggio 2007 - Anno 2 - Numero Undici - Tiratura 10.000 copie - [email protected] Trofeo delle Province, vince Roma A Viterbo due giornate di pallavolo giovanile impreziosite da una grande cornice di pubblico Grande successo per l’edizione 2007 del Trofeo delle Province, ben organizzata dal Comitato Provinciale di Viterbo. Nelle due giornate di finali si sono contesi la vittoria le rappresentative U14 maschili e femmini- li di Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Viterbo. Tutti match interessanti che hanno presentato giovani promettenti, atleti ed atlete che ci auguriamo un giorno di vedere sui campi dei massimi campionati. Finali Regionali Under 16 Aprilia, 6 maggio - Il Fonte Roma è Campione Regionale U16 femminile, superando 3 a 1 le pari età della Casal de Pazzi. Nel maschile vince la M.Roma senza concedere set alla Virtus. ( le foto a pag. 15) Volley Mania 1.qxp 06/05/2007 21.44 Pagina 1

ESCLUSIVO V.I.P. - VOLLEY IMPORTANT PEOPLE A TU PER …l'esempio del calcio. A livello internazionale abbiamo intra-preso la strada giusta, ma a livello locale ancora molte federazioni

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(Foto Brody: in alto foto di gruppo di tutte le rappresentative. In basso due immagini di gioco. Molti gli spunti agonistici che hanno arricchito la kermesse provinciale)

Beach Volley

Interviste ad Angelo Squeo e Dionisio Lequaglie

> > > M a g g i o 2 0 0 7> > > M a g g i o 2 0 0 7ESCLUSIVO

Le più belle foto del Memorial ‘Mimmo Fusco’ . . . p/2

V.I.P. - VOLLEY IMPORTANT PEOPLE

Mascagna, Reniero e Casuscelli . . . p/4 e 5A TU PER TU

Professione Libero, dalla B1 alla D . . . da p/6

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Trofeo delle Province, vince RomaA Viterbo due giornate di pallavolo giovanile impreziosite da una grande cornice di pubblico

Grande successo per l’edizione 2007 del Trofeo delleProvince, ben organizzata dal Comitato Provincialedi Viterbo. Nelle due giornate di finali si sono contesila vittoria le rappresentative U14 maschili e femmini-li di Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Viterbo. Tuttimatch interessanti che hanno presentato giovanipromettenti, atleti ed atlete che ci auguriamo ungiorno di vedere sui campi dei massimi campionati.

Finali Regionali Under 16

Aprilia, 6 maggio - Il Fonte Roma è CampioneRegionale U16 femminile, superando 3 a 1 le pari etàdella Casal de Pazzi. Nel maschile vince la M.Romasenza concedere set alla Virtus. ( le foto a pag. 15)

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XXIV COPPA CITTA’ DI ROMA - TROFEO MIMMO FUSCORoma - MAGGIO 2007<2>

Una manifestazione giunta al quattordicesimo anno che ha regalato momentidi grande pallavolo, una festa sportiva con atlete di assoluto valore,

unite nell’appassionato ricordo del giornalista Mimmo Fusco.

Serie A Femminile

Volley ed emozioni

Le immagini più belleFoto Brody: In alto quattro momenti delle premiazioni del torneo, patrocinato dall’AAMS, che ha visto partecipare oltre alle padrone di casa della

1^Classe BBC Roma, le compagini dell’A2 di Nocera Umbra e Castellana Grotte più l’A1 della Tena Santeramo. Proprio la squadra barese ha conquistato l’ambito trofeo, battendo in finale il Nocera Umbra. In basso il palleggio di Drozina (Roma) e Luraschi (Tena) e il muro di Santeramo.

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<3>Roma - MAGGIO 2007BEACH VOLLEY

Parte la stagione

Pronti a essere protagonistiAngelo Squeo e Dionisio Lequaglie parlano degli enormi passi in avanti segnati dal beach volley

negli ultimi anni e un futuro che potrà offrire molte soddisfazioni sportive e organizzative.

La stagione del Beach volley èalle porte. Le nostre spiagge siapprestano ad ospitare eventidi livello internazionale: latappa del World Tour a Roseto

degli Abruzzi, il mondialeunder 21 a Modena, i challen-ger a Eboli e Milano. Una cre-scita costante per l'Italia, cheaspira ad insediarsi come ful-

cro nel panorama europeo. Ilcoronamento di un camminoiniziato tra scetticismo e diffi-denza nel 1987 sotto la spintadi Angelo Squeo, oggi numero

uno della FIVB: "All'epocanon sapevamo dove potevamoarrivare, però eravamo ambi-ziosi, già consapevoli che ilbeach volley è uno sport d'in-trattenimento con una fortecomponente sexy: giocatoriarmoniosi e belli da veder gio-care. È uno sport ludico e pro-fessionale allo stesso tempo,con importanti risvolti econo-mici, soprattutto legati al turi-smo. Ogni tappa del WorldTour attira migliaia di personein località altrimenti pococonosciute. Non ci siamo arre-si alle difficoltà e ci siamo pro-digati in un grande lavoro quo-tidiano, cercando di convince-re i promoter, gli sponsor, ilcomitato olimpico internazio-nale. Con l'approdo ai giochiolimpici il beach volley è pia-ciuto ed ha conquistato il pub-blico." Uno sviluppo allorainimmaginabile per uno sportche ha ancora oggi ampi mar-gini di miglioramento:"Dobbiamo lavorare sui cir-cuiti nazionali, costruire basisolide in ogni paese, seguendol'esempio del calcio. A livellointernazionale abbiamo intra-preso la strada giusta, ma alivello locale ancora moltefederazioni stentano ad inve-stire. Si deve puntare sull'isti-tuzione di centri permanentiqualificati che costituiscano unpunto d'incontro per gli atletidi tutto il mondo. Stilare delleliste di allenatori riconosciutiche possano garantire ai giova-ni una crescita tecnica. Non c'èancora una scuola, dobbiamocrearla. La strada è la specia-lizzazione: specializzare i gio-catori, gli arbitri, i promoter."Una crescita nazionale sancitadalla stretta collaborazione traFIVB e FIPAV: "Abbiamounità d'intenti, c'è una pro-grammazione ed un impegnoimportante che prima manca-va. La federazione ed il presi-dente Magri stanno investendotempo, energie, risorse in que-sto sport ed i risultati s'inizianoa vedere. In Italia il beach vol-ley era già esploso verso l'ini-zio degli anni novanta, poipurtroppo non è stato regola-mentato, mancavano regole etutti potevano far tutto. Ciò haportato ad un calo grandissimodi seguito e popolarità. Ora

invece c'è una netta risalita inqualità e quantità per quantoconcerne rendimento, premi,esposizione, pubblicità e sonosicuro che continuerà." Prontoa scommettere sui coloriazzurri è Dionisio Le Quagliecommissario tecnico dellanazionale: "Mi aspetto unacrescita tecnica notevole vistoil livello dei tornei in program-ma. Stiamo portando avanti datre anni un progetto partitodopo le olimpiadi di Atene esono sicuro che concretizzere-mo il lavoro che abbiamointrapreso, arrivando aPechino competitivi. Quest'anno puntiamo decisa-mente sui mondiali in Svizzerae sulle quattro tappe del gran-de slam. Nel settore maschilesiamo partiti due anni fa condue squadre a zero punti nelranking internazionale, quindiin ultima posizione. Adessosono tra le prime ventiquattrocoppie del mondo. Progressiincredibili nei quali nemmenoio speravo." Diverso il discor-so nel settore femminile nelquale si parte dal quinto postodi Gattelli-Perrotta alle olim-piadi di Atene: "Sono le nostremigliori atlete, con notevoliqualità tecniche. Siamo in unafase di ricambio generazionalee, per la prima volta, gioche-ranno divise. Le abbiamoaffiancate a Momoli e Gioria,due ragazze giovani e moltopromettenti. Sapranno guidar-le sul campo, trasmettendoloro esperienza e trucchi delmestiere." Il futuro per ilbeach volley italiano è roseo,le nuove leve crescono e sonosempre più competitive a livel-lo internazionale: "Abbiamointrapreso un programma disviluppo del settore giovanilee i risultati ci stanno premian-do. Lo scorso anno abbiamoottenuto una medaglia d'argen-to e una di bronzo al mondialeunder 19, a breve potremocontare su atleti di ottime pro-spettive. Sono sicuro che pre-sto qualche giovane eguaglieràe migliorerà i risultati che io,anni fa, ottenni da giocatore."Walter Astori

(Foto Brody: in alto Angelo Squeo con Carlo Magri, in occasione della conferenza stampa di presentazionedella stagione del beach volley. In basso, il ct azzurro Dionisio Lequaglie con il presidente Fipav)

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Una ventennale carriera ago-nistica alle spalle. Tanti i suc-cessi conquistati in palestra.Ancora di più quelli assapo-rati sulla sabbia. E' GianniMascagna, classe '67, attualemartello dell'Edil O.P. Pall.Guidonia in B2 e unico gio-

catore ad aver vinto tre titolinel campionato italiano dibeach volley. La sua carrieraindoor comincia a 17 anni,in serie C, nelle file del Civi-tacastellana. Il trampolino dilancio però arriva a Civita-vecchia nel campionato cadet-

to. Viene eletto miglior gio-catore di serie A2 con il CusRoma e con gli anni la nazio-nale e la fortuna di essereallenato da mister come Pran-di, Montali, Velasco, Lonza-no e Pittera. AGuidonia appro-da dopo l'esperienza di Fal-conara per condividere il pro-getto dell'allenatore LucaTomassi col quale ha in comu-ne la passione per il beach.Sì perché Gianni è con costu-me e canotta che ha ottenutole maggiori soddisfazioni: "Ilbeach volley è stata una scom-messa che ho vinto. sembrastrano ma in questo sport siriesce a dare il meglio di sedopo i 30 anni e non è uncaso se i più forti giocatoridel mondo sono over 30. Piùgiochi e più prendi consape-volezza dei propri mezzi. rie-sci a saper accettare i proprierrori e quelli del tuo com-pagno e soprattutto accettiquando un avversario è piùforte". Non a caso Mascagnai suoi 3 titoli li ha vinti contre compagni diversi (Le Qua-glie, Cordovana e ultimo nel2003 con Ghiurghi): "la sen-sazione è quella di avere sta-bilito un record importantenon tanto per quanto riguar-da il numero di scudetti vin-ti che è sempre un impresaprestigiosa, destinata ad esse-re superata ma per avere vin-to con tre compagni, diffe-renti nel carattere, nel fisi-co e soprattutto differenti sulpiano tecnico comunque tut-ti e tre dei campioni" Il suoesordio sulla sabbia risale al

1991 con Marco Solustri:"insieme abbiamo disputatovari tornei dell'Oneil tour clas-sificandoci 2° e poi due tap-pa mondiali, allora world series( attuale world tour ) una igiappone ( 4°) l'altra in italia(4°) dove sono stato premia-to come migliore battuta ( indue partite feci 20 ace!!). Poi

negli anni avvenire smisi digiocare per via della chiama-ta nella nazionale di pallavo-lo". Ma lo sport principe del-l'estate rimane comunque lasua passione più grande chead oggi si è trasformata anchein un progetto a più ampioraggio: prima la linea di abbi-gliamento, poi la scuola dibeach."Spesso notavo, guar-dando le partite, una ricercasfrenata da parte degli atletiper quanto riguardava il look.Allora mi è venuta l'idea dicreare una linea di abbiglia-mento che risaltasse le quali-tà dei beachers. Oggi questomarchio prende il nome diBeach Volley Academy che èanche il nome della mia asso-ciazione". La Beach VolleyAcademy, infatti, fondata daMascagna nel 2004 insiemecon i suoi due amici GiulioFaretra e Fabio Romei e affi-

liata alla Federazione Italia-na Pallavolo, è la scuola dibeach volley a Roma. Per tut-to l'anno, nell'area riservatadello stabilimento CoralloBeach di Ostia, si organizza-no corsi di tutti i livelli tec-nici e per tutte le età. "All'ini-zio era più che altro amato-riale, creata con l'obiettivo di

fornire nuove opportunità disvago e divertimento. Oggivanta 250 tesserati e diversesquadre Maschili e Femmi-nili che parteciperanno ai Cam-pionati Italiani. Inoltre stia-mo curando anche il settoregiovanile, dove, metterò tut-ta la mia esperienza e pas-sione a disposizione dei ragaz-zi che vorranno avvicinarsi aquesto sport". Gianni può con-tare in questo su uno staffaltamente professionale e sul-l'entusiasmo crescente che sista formando intorno al Beachche lui definisce "lo sport piùbello del mondo". Con l'esta-te alle porte, come dargli tor-to? Simona Falasca

(Foto Brody: in alto dueimmagini del 3 volte Cam-pione Italiano di beach vol-ley. A sinistra, l’altro volto

di Gianni Mascagna)

VOLLEY IMPORTANT PEOPLERoma - MAGGIO 2007<4>

Gianni Mascagna

La passione non si fermaA tu per tu con un atleta intramontabile, campione vero dentro e fuori dal campo

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Roma - MAGGIO 2007 <5>

Vengono dalla sabbia, e alla sabbiaritorneranno presto, ma per ora mili-tano entrambe in una squadra che inquesta stagione ha fatto veramentebene: l'Acqua&Sapone Aprilia, chedopo uno straordinario percorso nelcampionato pallavolistico di B1 fem-minile, si prepara con ogni probabi-lità a preparare per l’anno prossimol’assalto all’A2, fallito qust’annoper pochi punti. Ricoprono l'una ilruolo di opposto, l'altra quello dicentrale. Ma qualcosa lascia pensa-re che sulla sabbia Margherita Renie-ro e Stefania Casuscelli avranno tut-t'altra organizzazione. "In effetti il

sistema di relazioni in campo cam-bia, e di molto: sulla sabbia si gio-ca in due. Nei momenti di difficol-tà, l'una aiuta l'altra, ma non c'è lapossibilità di contare su qualcun altro.Non ci sono insomma le tue compa-gne di squadra pronte a sostenerti, o

a sostituirti, né c'è l'allenatore - rico-nosciuto nel campionato italiano manon nelle tappe internazionali - aguidarti da bordo campo. Ma il van-taggio è che ci sono meno "teste" daaccordare: la tua compagna prima laconosci e poi la scegli, non ti troviin un gruppo di persone magari sco-nosciute. L'affinità è il vero fattorein più di questo sport.". Uno sportche per la Reniero procede però dipari passo con la sua carriera palla-volistico: "La pallavolo e il beachsono due cose che correvano e con-tinueranno a farlo parallelamente:per quanto siano due sport diversi,

riesco a conciliarli alla grande. Iosono nata come giocatrice di palla-volo, e il beach è iniziato come undivertimento estivo, prima a livelloprovinciale, poi a livelli sempre piùalti. La mia fortuna è stata incontra-re Diletta Lunardi: è con lei che sono

cresciuta in questo sport. E ora hocon me la Casuscelli, compagna disquadra anche in campionato.". Uncampionato in cui l'Aprilia ha giàdetto molto, dominando dall'alto, die-tro solo a Santa Croce, il girone Cdi serie B1 femminile, per gran par-te di una stagione ormai in diritturad'arrivo: "Quella passata all'Apriliaè stata veramente una bella stagio-ne; mi dispiace aver perso per seipunti i playoff che per tanto tempoabbiamo mantenuto, ma in un cam-pionato ci sono delle avversarie chehanno anch'esse da esprimere qual-cosa: non si gioca da sole. Finite lefatiche invernali, dopo un breve perio-do di pausa, io e Stefania prendere-mo subito ad allenarci, ancora insie-me. L'estate si avvicina!". E allora,come sulla sabbia, la Reniero passala palla alla sua compagna di squa-dra, e di coppia. Che proprio nelvalore della complicità tra le duegiocatrici vede la peculiarità delbeach: "Io, che a beach ci gioco dasempre, da prima ancora che venis-sero indetti tornei e quant' altro, pos-so assicurarti che si tratta di unosport completamente diverso dallapallavolo. Per quanto riguarda il

discorso squadra, prima di tutto, per-ché sulla sabbia si è solo in due, equesto vuol dire dover gestire tuttosolo con l'appoggio di una compa-gna, e dover fare delle scelte preci-se, proprio a livello di gioco. E poiper quanto riguarda la possibilità diavere un allenatore nelle vicinanze,pronto a utili correzioni e suggeri-menti: nel beach manca, e non èassolutamente da sottovalutare.". Ma,pur in assenza di un allenatore, leambizioni della Casuscelli, che anchenella prossima estate giocherà in cop-pia con Margherita Reniero, sonomolto importanti: "Puntiamo a farbene nel campionato italiano, cer-cando sicuramente di salire sul podio;poi io e Maggy ci dedicheremo anchea qualche tappa internazionale, conambizioni di più bassa caratura, manon per questo con minor voglia edentusiasmo. Lo stesso entusiasmomesso in questo campionato di pal-lavolo giocato praticamente sempretra le prime quattro". Valeria Sipari

(Foto Brody: Reniero e Casuscelliin azione sulla sabbia)

Margherita Reniero - Stefania Casuscelli

Giocare e vincere assiemeDopo aver sfiorato i playoff con la B1 di Aprilia, di nuovo in campo per il beach volley

VOLLEY IMPORTANT PEOPLE

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PROFESSIONE LIBERORoma - MAGGIO 2007<6>

B1 Maschile - Girone D

Il giovane e il ‘veterano’Yuri Postiglione (Ostia) e Francesco Serrani (Orte) a confronto dalla seconda linea

Il ruolo del libero è stato inserito dapochissimi anni nell'appassionanteevoluzione del gioco della pallavolo,sport che ha modificato nel corso deltempo alcune caratteristiche geneti-che in favore di spettacolarizzazionee velocità, figlie di un'epoca in cuitutto viene metabolizzato in tempirapidissimi. "Mi alleno e gioco inquesto ruolo da quando sono statoinserito in prima squadra" - ci rac-conta Yuri Postiglione, classe '83, dasempre all'Archlegno Ostia V.C., for-

mazione di B1 - "per-ché mi entusiasmanole fasi di difesa e rice-zione, e con il tempoho imparato a lavora-re su me stesso sia dalpunto di vista tecnicoche psicologico: la dif-ficoltà principale con-siste infatti nel riu-scire a mantenereun alto livello di

con-centra-zione durante l'arcodel match, poiché iltuo unico compito è

quello di ricevere alla perfezione tut-te le volte che sei chiamato in cau-sa. Naturalmente hai anche la respon-sabilità del funzionamento del repar-to difensivo e questo contribuiscead aumentare il fascino di un ruo-lo con cui mi sto togliendo parec-chie soddisfazioni". Non mancanole differenze e le difficoltà di pre-parazione atletica mirata ad affron-tare un ruolo in cui l'agilità vie-ne temprata molto più che lapotenza, ma che soprattutto richie-

de un notevolesforzo di trainingmentale che ti con-senta di gestire almeglio tutte lesituazioni di gio-co. "Esistono duecategorie di libe-ro: nella prima van-no inseriti i gioca-tori con ottimi fonda-mentali di difesa e rice-zione ma privi di dotifisiche tali da poteressere inseriti in altriruoli, nella secondavanno inclusi quelli chein precedenza copriva-no il ruolo di martel-lo-ricettore, in gradocioè di attaccare e difen-dere quasi con la stes-sa efficacia". Parole etassonomia di France-sco Serrani, classe '73,una vita a stupire nelruolo di martello-ricet-tore, quest'anno impie

gato come libero nel Volley ClubOrte di B1, valutazioni che illustra-no efficacemente lo stato di maturitàdi un ruolo che spesso e volentierinon gode della necessaria considera-zione tecnica:"Il ruolo di martello-ricettore è probabilmente quello chesi avvicina più di tutti a quello dellibero, dal momento che la fase di

difesa viene curata con attenzioneper i particolari, l'unica diffe-

renza consiste nella possibili-tà di contribuire alla fase di

attacco. Il libero è inve-ce coinvolto soltantoin situazioni passive,dove concentrazio-

ne e preparazio-ne tecnica sonoarmi fondamen-tali per affron-tare ogni situa-zione di gioco,

ed ha infine laresponsabilità di tutti quei colpiche potremmo definire interlocu-tori ma che sono assolutamentedecisivi per lo start up e la buonariuscita dell'azione". Così nel ret-tangolo di gioco assistiamo ognisettimana ad entusiasmantimovenze di interpreti di un com-pito difficile che necessita di unapreparazione atletica completa,dove persino la differente com-binazione cromatica della magliadi gioco lo rende oggetto di atten-zione. In una pallavolo che tendea creare protagonisti con compi-ti esclusivi, dove ogni giocatoretrova sempre più difficoltà ad

interpretare al meglio situazionidifferenti da quelle per le quali èstato allenato, il ruolo del liberotrae la sua autorevolezza perchéin grado di innalzare il tassotecnico del gioco ed il livellodi spettacolarizzazione di que-sto incredibile sport. Nino Crisafi

(Foto Brody: tre immagini di YuriPostiglione. Ostia per il secondo

anno consecutivo ha centrato i pla-yoff promozione cogliendo il primoposto. L’anno scorso questo non èbastato per approdare in A2, resta

comunque il fatto che la societàlidense sta dimostrando ottime qua-

lità ad ogni livello. Non solo lacapacità di creare sempre un

organico competitivo, richiaman-do anche giocatori romani troppo

spesso costretti a giocare fuoriporta, ma anche l’individuazione

di tutti gli elementi che sempre con-corrono a costruire una o più stagioni

al vertice)

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PROFESSIONE LIBERO Roma - MAGGIO 2007 <7>

Il Praeneste, dopo una stra-ordinaria prova di gruppo, èriuscito meritatamente a stan-ziarsi al secondo posto delcampionato di B1 femmini-le, ipotecando con buone pro-babilità l'accesso ai playoffper la promozione in A2. Meri-to, si è detto più volte, di unaprova corale: ricoperto sem-

pre da troppe poche attenzio-ni, perché sempre in secondalinea, e non solo sul campo,c'è pero chi merita per unavolta almeno la menzioned'onore. C'è il libero. Nel casodel Praeneste, ce ne sono tre.La prima a ricoprire il ruolonella formazione giallonera èstata una giovane Giuli, chenonostante con i suoi ventu-no anni sia tra le più giovanigiocatrici della formazioneprenestina, ha saputo mostra-re in più occasioni caratteree grinta necessari: "Perché inquesto ruolo avere un carat-tere forte è troppo importan-

te. Devi accettare di non esse-re una protagonista, nono-stante il tuo apporto sia sem-pre fondamentale. E poi hoavuto la fortuna di conten-dermi il posto anche con Lau-ra Bruschini: è da sempre ilmio mito! Un pozzo da cuiattingere di tutto, a livellosportivo e umano.". Come la

maglia, così la parola, allora,ad una storica campionessa:"Non sono salita a Palestrinacon il chiaro progetto di gio-care come libero, anche sechi mi conosceva sapeva del-le mie potenzialità in difesa,per quanto fossi un po' giù diforma. Per quanto riguarda ilruolo che ho ricoperto, io sonoparadossalmente non troppoentusiasta della figura del libe-ro: non per il ruolo in sè,intendiamoci, ma perché lasua introduzione ha ridottodi parecchio la completezzadi alcune giocatrici. Dei cen-trali, soprattutto. Non sono

per la specializzazione estre-ma, ecco… Preferisco gli atle-ti completi.". Dopo loro, anco-ra un cambio nella secondalinea prenestina, difesa nellaseconda fase del campionatoda una cresciuta Pinci: " Sape-vo di dovermi contendere ilruolo con Ilaria; quando poiè arrivata anche Laura, tuttosi è fatto più difficile, maanche più stimolante: averequalche "concorrente", per dipiù di comprovato livello, nonpuò che rappresentare un fat-tore positivo per chi ricopreun ruolo "dannato" come ilnostro!". È invece dominatrice incon-trastata della seconda lineadella Centralmotor Rieti,Lucia Pitoni. Anche per lei ilmerito di aver portato col suocontributo la squadra lazialea poter ambire all'accesso aiplay off per la promozionein A2. Anche lei giovanissi-ma: "Ho ventidue anni, e dacinque ricopro in questa squa-dra il ruolo di libero. Un ruo-lo fondamentale, nonostante

chi sale agli onori delle cro-nache è sempre chi fa punti,non chi evita che gli avver-sari ne facciano o mette lesue compagne di squadra incondizioni di farne. Ma è giu-sto così: e poi, l'istituzionedi questo ruolo ha dato lapossibilità di giocare ad altilivelli anche a "piccole" gio-catrici: mi riferisco all'altez-za, e io so quel che dico…".Ironica al punto giusto, oltreche brava, questa giovane rea-tina, che giocando nella squa-dra dove è cresciuta, e nellacittà dei natali, non può chedesiderare un futuro ancoracon la maglia che quest'annole ha già dato tante soddisfa-zioni: "Spero di riuscire a rag-giungere i playoff nella pros-sima stagione, ancora con lamia squadra. Siamo un otti-mo gruppo e abbiamo quali-tà in mezzo al campo. Gio-care con questo Rieti nellaserie superiore, sarebbe sen-za dubbio un bellissimosogno!". Valeria Sipari

B1 Femminile - Girone C

Quando la tecnica è tuttoTre liberi nella Praeneste da playoff, il carattere della ‘piccola’ Lucia Pitoni (Centralmotor)

(Foto Pasquali: due immagini di Simona Pinci, che si è alternata assie-me a Laura Bruschini e Ilaria Giuli nel ruolo di libero)

Promozioni:Guida all’usoOgni anno il momento piùatteso dell’anno dispensasoddisfazioni o delusioni intutte le categorie. Per questospesso ci si affida a ragiona-menti, numeri e calcoli chepossano in qualche modotenere vive o rianimare leresidue speranze di raggiun-gere i sognati playoff o scon-giurare i dannati playout, senon il baratro della retroces-sione. Un breve articolo sucome funzionano i meccani-smi di promozione dalla B1alla serie D, una piccolaguida alla portata di tutti.Serie B1: i discorsi in que-sta categoria sono moltosemplici. Le prime treapprodano ai playoff, le ulti-me quattro scendono in B2.Playoff intergironi A>B eC>D, prime classificateavvantaggiate per riposo,salgono in A2 solo quattrosquadre.Serie B2: Anche qui le ulti-me quattro scendono (in C),la prima passa direttamentein B1, seconde, terze e quar-te si affrontano in playoffintergirone. Sono previsteotto promozioni.Serie C: Le prime di ognigirone approdano in B2,seconde e terze vanno a gio-carsi l’accesso in B2 in unadoppia fase, intergirone einterregionale (sono previstein tutto solo altre 4 promo-zioni nel campionato cadet-to). Le ultime retrocedono inD, penultime e terzultimegiocano i playout intergiro-ne.Serie D: Ultime quattroricadono in 1^divisione, leprime accedono alla serie Cdirettamente. Folto il grup-po che partecipa ai playoff:dal secondo al quinto postoper un turno di scontri diandata e ritorno tra gironi,che assegnano le residuedue promozioni.

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Roma - MAGGIO 2007 PROFESSIONE LIBERO<8>

Il guardiano della secondalinea. L'uomo destinato a fareil "lavoro sporco", mentre gliattaccanti si prendono la glo-ria e gli applausi del pubblicomeno competente. Incontria-mo due rappresentanti dellacategoria, Rotondo dellaGlobo Sora e Millozzidell'Althea Civita Castellana.

Rotondo: "In merito al mioruolo, a 36 anni penso chel'unica cosa che mi rimanevada fare era il libero. Quindil'ho fatto molto volentieri e inuna squadra sicuramenteforte, creata per cercare divincere il campionato, anchese ora stiamo lottando all'in-terno dei play off. Mi sta

dando molte soddisfazioni emi spinge ad andare avanti".Dici che "non ti restava altroche fare questo", quando inrealtà il tuo ruolo non è poicosì semplice come sembre-rebbe. "Certamente fare illibero è difficile sotto tantipunti di vista, però diciamoche, avendo giocato semprecome martello di posto quat-tro e comunque cavandomelain ricezione e un po' di menoin difesa, l'unica cosa perpoter continuare a giocarealla mia età era buttarsi suquesto ruolo. Lo sto facendoegregiamente: tra le partiteche abbiamo affrontato finoad adesso, la sola che ho sba-gliato e che mi ha provocatoun po' di rammarico è statacontro il San Marino; oltrequesto, sono andato moltomolto bene. La partita controCivita Castellana (n.d.r. 3 a 0)è stata abbastanza importante,così come i derby conAnagni. Ci aspettano nei pla-yoff gare difficili sotto tutti ipunti di vista ma dipenderà anoi giocare a livelli di B1, permeritare appunto questa cate-goria. Se giocheremo dandosempre tutto sfruttando il

nostro potenziale, nonnascondo che qualsiasi risul-tato è alla nostra portata.Riguardo gli avversari, vince-rà chi arriverà meno stanco econ la giusta determinazio-ne".Collega di girone, Millozzidel Civitacastellana, rimastafuori dai playoff con un pizzi-co di rammarico, nonostanteuna squadra costruita per fir-mare l’impresa: "Col modo digiocare di oggi, il libero è atutti gli effetti un ruolo fonda-mentale, che ha acquisitoimportanza negli ultimi anni.Per questo c'è sempre piùbisogno di specializzazione,cosa che nei primi periodinon c'era ancora, mentreadesso inizia ad arrivare: c'èmolta più preparazione attor-no al ruolo e ci sono allena-menti specifici". Come ti èsuccesso di diventare unospecialista dei fondamentalidifensivi? "Mi è capitato percaso. Ho sempre fatto loschiacciatore e solo da dueanni ho cambiato ruolo.Comunque, anche prima chefosse istituita questa figura,facevo quasi il libero, nelsenso che davo la priorità alla

ricezione. Poi la stagionescorsa, col tipo di giocatoriche sono arrivati (ad esempioZurini, che ha caratteristichepiù spiccatamente di primalinea che di seconda, a cuivanno aggiunti Colaberardinoe Cordovana), è stata unascelta naturale quella di adat-tarmi a questo ruolo, davantialle esigenze della squadra edella società, mi sono presta-to. Fortunatamente ci sonostati dei buoni risultati, per-ché l'anno scorso ho disputatouna buona stagione, e di con-seguenza c'è stata la decisio-ne, sia da parte dei dirigentiche del tecnico, di confermar-mi anche per il questo cam-pionato. Di solito, ma nonsempre ovviamente, riesco agarantire una percentualediscreta in ricezione, ma nonmi reputo un fenomeno.Credo che tra le tante coseche il ruolo di libero possainsegnare c’è sicuramente ilmettersi sempre in discussio-ne e non accontentarsi mai.Umiltà e sacrificio, per lasquadra". Glenda Paternesi

B2 Maschile - Girone E

Mettersi in discussione, sempreDebutto da playoff per Rotondo (Sora) e l’abnegazione di Millozzi (C.Castellana)

(In alto la rosa completa del Sora, che con il terzo posto nel girone E ha conquistato i playoff. In basso il libero Cristiano Rotondo)

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Roma - MAGGIO 2007 <9>PROFESSIONE LIBERO

B2 Maschile - Girone F

L’occasione di essere ‘libero’Cominica nello stesso modo la storia per Fiorucci (Virtus) e Lisi (Civitavecchia)

Alcune tipologie di giocatoriricercano e trovano la massi-ma soddisfazione nell'istantein cui, dopo aver sfiorato conforza la palla, seguendolacon gli occhi, la vedonodiventare mina con la sicuradisinnescata, che scoppia nelcampo avversario. Ma, se,oltre la rete, quel personag-gio marchiato dalla diversitàdi maglia, ricerca anche lapropria di soddisfazione, lospettacolo pallavolistico èassicurato per gli occhi.Occhi che ammirano il gestotecnico, la grinta e la capar-bietà di chi è cosciente diessere fondamentale allasquadra, seppur relegato inseconda linea e sempre incontatto con la panchina. Losa bene Stefano Lisi, liberodella PallavoloCivitavecchia: "Consapevoledel fatto che il libero è tal-mente utile e indispensabileal gioco di squadra, a mag-gior ragione al livello dellaserie B e oltre, tanto da esse-re diventato, assieme al pal-leggiatore e all'opposto, ilterzo cardine su cui si con-centrano le società durante ilmercato, supero il fatto che

comunque mi manca il gestotecnico della schiacciata, ameno sempre molto caro, dicui mi rimpossesso suicampi sabbiosi del beach".Con i suoi 192 cm di altezzae il ricordo di uno scudettosfiorato ai tempi delle giova-nili nella Piaggio Roma,quando era ancora martelloricettore, sono ormai quattroanni di fila che entra ed escedal campo, perché è bravo inricezione e perché il caso ciha messo lo zampino:"Avevo 17 anni, ilCivitavecchia era in B1 e illibero titolare si era infortu-nato: potevo sostituirlo, mihanno chiesto di farlo e, così,ho indossato per la primavolta la maglia diversa".Soddisfazione, certo, per lagiovane età, per la fiduciaavuta, per il campionato didebutto, ma si avverte ancheun velo di nostalgia per quelgesto che ritrova solo neimesi estivi. Stesso ruolo,stesso campionato, la B2, euguale destino nell'incontrocon il nuovo ruolo perDaniele Fiorucci della KtiVirtus Roma: "Sei anni fa,durante il campionato di

serie C, il libero titolare siinfortunò e il mio allenatorepensò di provarmi al suoposto. Da quel momento hosmesso di fare il centrale.Ma sono contento di questacasualità: visto che sono alto

solo un metro e ottanta, hocosì maggiori possibilità dicalcare campi pallavosticidelle serie maggiori, comequest'anno con la Virtus, che,partita per salvarsi, ora mista dando la chance di gicoa-re i playoff promozione".Contento e soddisfatto diessere libero, un po' menodella considerazione chequesto ruolo ha agli occhidei non addetti: "Non capita,diciamo, spesso che si alziun applauso per una belladifesa o una ricezione preci-sa, così come succede per unattacco decisivo. Ecco, forsequesta è la sfumatura diappagamento che mi manca:che dall'esterno non si dia ilgiusto peso e, a volte, non siriconoscano dei meriti a chisi occupa solo della secondalinea. Altrimenti, aiutare agestire la fase difensiva, inmodo da dare la possibilitàalla squadra di ricostruire ilgioco, è uno stimolo fortissi-mo e impagabile". Ma chicapisce, sa che le mani sidovrebbero spellare a furiadi applaudire quando quellocon la maglia diversa riesce

a non far cadere la palla aterra, quando libera la vogliadegli altri di attaccare e farepunti, quando si sente padro-ne di quella parte del campoda cui tutto deve ripartire,quando accetta sulle propriebraccia il peso della respon-sabilità della ricostruzione,quando è necessario che cisia per poter vincere.Benedetta Novello

(Foto Marcelli: in alto e a destra due foto di Daniele Fiuorucci, libero della Virtus. Foto Pasquali: in basso un bagher di Stafano Lisi)

FlashbackCome è cambiata la gri-glia campionato della B2maschile rispetto alla sta-gione scorsa? A maggio2006, La Maddalenafesteggiava la promozionein B1 (da cui è appenaretrocessa...), così comeZagarolo che dopo i pla-yoff aprì la brevissimaparentesi nella serie supe-riore. Tutto uguale o quasiper la Virtus, terzo postocome l’anno scorso, con ilpicco della Lazio cherispetto al 2005/2006 hasegnato un perentorio +43che la pone come secondaforza del campionato. Ilsorprendente Velletri(quinto) un anno fa era inserie C, categoria in cuitorna mestamente ilGenzano, mentre sorride ilSora che vola ai playoffdopo il deludente decimoposto targato 2006.Bastano due punti in più alGuidonia per prendersi ilsesto posto, prima di ungruppetto con il sempre-verde Casalbertone eCivitavecchia, salvo dopola promozione dalla C.Senza dubbio a dolersi dipiù è il Civitacastellana,settimo l’anno passato,sesto oggi e che vede pas-sare sopra di se il sorpren-dente Anagni di Pezzullo,ormai con le valigie pronteper i playoff. A ottobre cisaranno anche Roma XX eGaeta, per una B2 ormaisempre più vero campio-nato del Lazio.

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OBIETTIVO ITALIARoma - MAGGIO 2007<10>

Una stagione da protagonista.Una brillante serie di vittorie edun primo posto a lungo occupa-to prima del calo nelle ultimegiornate. Questo in sintesi ilcampionato dell'Asi Fidia. Ciracconta le sensazioni all'inter-no dello spogliatoio il liberoSara Colalongo: "È una societàimportante con obiettivi miratie propositi positivi. Per me è ilprimo anno qui e mi trovo benis-simo. Siamo un gruppo affiata-to con tanta voglia di giocare edi divertirci insieme. Il secondoposto, peraltro a pari puntio conCagliari è un pò una beffa, manelle ultime gare abbiamo sof-ferto un calo cui speriamo dirimediare con una bella presta-zione ai playoff." Difficile spie-garne le cause: "Si tratta di un

insieme di circostanze. A volteeccediamo in sicurezza, giochia-mo con sufficienza, come se cisentissimo superiori alle avver-sarie. Altre abbiamo quasi pau-ra di vincere. Questi umori con-trastanti portano a cali di con-centrazione che adesso non pos-siamo permetterci." A livelloindividuale quello attuale è sta-to il campionato della sua rina-scita dopo l'ultima esperienza aMonterotondo: "L'anno scorsonon ero titolare e quindi ho gio-cato pochissimo. Ora invece hotrovato continuità di presenze edi rendimento. Devo ringrazia-re l'allenatore Iannuzzi che miha seguito sempre da vicino, sulpiano tecnico e su quello psico-logico. Sono stata una sua scom-messa e ricordo con piacere le

lunghe chiacchierate in cui miha trasmesso la grande fiduciache nutre in me." È il settimoanno da libero, un amore sboc-ciato fin da quando fu introdot-to: "È un ruolo avvincente maanche strano: a volte provo qua-si un senso d'impotenza perchénon posso conquistare punti, masolo evitare che gli altri ne fac-ciano. Nonostante questo il libe-ro è fondamentale perché tuttoparte dalla ricezione. Se mancala difesa non può esserci il lavo-ro dell'alzatore e degli attaccan-ti. Io ho una grande responsabi-lità, sia psicologica che fisica.Non posso pensare solo alla miaprestazione ma devo occuparmidi tutto il reparto della secondalinea, nel bene e nel male." Ariasimile si respira a Viterbo, incasa Sigger. Dopo un campio-nato di vertice la squadra hachiuso al quinto posto. Una sta-gione comunque positiva perRaffaella De Vita, libero dellaformazione laziale: "All'inizioandava tutto bene, meglio delprevisto. Poi qualche difficoltà,e sono venute meno quelle for-ze che ci avevano accompagna-to: l'entusiasmo, la grinta, la fre-schezza fisica. Anche la giova-ne età ha inciso nel nostro ren-dimento. Molte di noi sono alprimo anno in B2 e in alcunepartite è mancata l'esperienza,specialmente contro le squadrepiù forti." In panchina Grezioha sostituito in corsa Secchi equesto ha influito nei metodid'allenamento: "Sono diversianche nell'impostare il lavorosettimanale, i pesi, la palestra.

Grezio punta molto sulla pre-parazione fisica e psicologica.Ha avuto esperienze importantiin serie A e sta cercando di tra-smettere anche a noi armi fon-damentali come l'atteggiamen-to, la mentalità da tenere." Unastagione da incorniciare sul pia-no individuale, segnata da unprogresso costante: "Sono anda-ta meglio dell'anno scorso. Holavorato bene con Secchi ed ilresto dello staff e ho migliora-to le mie percentuali di ricezio-ne, trovando un maggiore con-trollo della difesa. Ho iniziato asentire il campo più mio, a muo-vermi su schemi precisi, nonsolo sull'istinto." Il reparto arre-trato è di sua competenza, a leil'onere di comandare la difesa echiamare i movimenti delle com-pagne: "Cerco sempre di pren-dere più spazio e di coprire unamaggiore porzione di campo. Ilmio è un compito tattico: devocapire le caratteristiche dell'at-taccante, lo schieramento delmuro." È il quinto anno da libe-ro, un ruolo non sempre apprez-zato: "All'inizio pensavo ancheio che fosse inferiore rispettoagli altri, poi mi sono ricreduta.È vero, io non attacco, non fac-cio punti, ma evito che gli altrine facciano. Nei momenti cru-ciali, nei set ai vantaggi, unabuona difesa spesso equivale adun punto. Anche dal punto divista dell'allenamento il mio èun ruolo impegnativo. Dopo ognipartita sono molto provata: anchese non salto, sono sempre pron-ta a tuffarmi in ogni recupero."Walter Astori

B2 Femminile - Girone F

L’anno della rivincitaSara Colalongo (Fidia) e Raffaella De Vita (Viterbo) artefici di una stagione importante

(Foto Marcelli: in alto Sara Colalongo del Fidia, ai playoff assieme al Latina. In basso il libero dellaSigger, Raffaella de Vita. Le viterbesi hanno sorpreso il girone con una stagione importante, l’appuntamento

playoff è mancato per soli 4 punti. Nell’altra pagina Passarini e Kranner del Fonte Roma, B2 costruita da gio-vani atlete ma che ha chiuso la stagione al terzultimo posto, dietro Anzio e Cagliari)

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SPAZIO SOCIETA’ Roma - MAGGIO 2007 <11>

Giovanili Femminili

Il Club del Volley protagonistaDopo tre anni di finali e di vittorie, l'idea e l'appassionato lavoro di Fabio Camilli, Sergio Gloria,

Rumiana Krasteva ed Alberto di Blasi continua a regalare soddisfazioni di primissimo livello.Domenica 6 maggio l’Under 16 di coach Camiolo ha vinto il titolo regionale (3 a 1 al Casal de Pazzi)

Viola PassariniE' lei a dirigere le operazioni, a decidere di volta in volta a chi spetterà l'onere onore di tentare il colpo

vincente; classe 1990, protagonista della prima ora del progetto Clubdel Volley, Viola Passarini si accinge a bissare l'esperienza delle fina-li Under 18. Nella passata stagione il cammino si fermò ad un passodal sogno, oggi la possibilità di prendersi la rivincita "E' stata unagrande soddisfazione, una impresa che mai ci saremmo aspettate;adesso ci riproviamo convinte delle nostre possibilità e della nostraforza, siamo un gran bel gruppo. Ci proveremo sicuramente, ancheperché abbiamo la possibilità di giocare in casa con il sopporto di tan-ti amici e tifosi. Una cornice esaltante a cui non vorremmo mancare."Nata pallavolisticamente a Frascati, fu la prima scelta del neonatoClub del Volley: "Tre Società che si uniscono e decidono di dar vitaad una formazione di eccellenza a livello giovanile, farne parte è sta-to motivo di grande orgoglio. Grazie a quella decisione posso tran-quillamente affermare di essere cresciuta moltissimo ed ho avuto l'oc-casione di partecipare a tutte le manifestazioni più importanti nellaregione ed in campo nazionale. E' una chance che non tutti hanno, iosono stata fortunata." Alzatore sin dal primissimo allenamento, haconquistato il posto di titolare anche in serie B, segno evidente di unacrescita tecnica e di personalità in un ruolo che non cambierebbe pernessun altro al mondo: "Non so fare altro, questo è il ruolo che sen-to mio; mi carica di responsabilità, non sempre è facile prendere deci-sioni in una frazione di secondo, ma reputo che sono in grado di pren-derle e mi piace farlo." Il futuro ha punti fermi e buoni propositi: "Abrevissimo mi piacerebbe raggiungere le Finali Nazionali di Monte-rotondo. Per quanto riguarda il resto, il volley occupa fortemente imiei pensieri, spero di poter arrivare il più in alto possibile."

Martina Kranner

Le caratteristiche somatiche non fanno altro checonfermare le origini, nonno austro-ungarico oltreai capelli ed occhi chiari, le ha regalato anche ilcarattere teutonico: fredda in campo ed in ognioccasione, capace di superare le difficoltà contenacia e determinazione. E' l'ultima arrivata alla

corte di Pietro Cappelletti, San Paolo e Nautilus leprecedenti esperienze, non ha vissuto la splendidacavalcata dello scorso anno: "Purtroppo ho solo iracconti delle mie compagne che hanno cercato ditrasmettermi emozioni e sensazioni. Non vedol'ora di vivere questa esperienza in prima persona,sperando di poter festeggiare qualcosa di impor-tante." Un anno importante che conferma le dotidella tedesca della garbatella, con idee chiarissi-me in merito al proprio futuro: "mi do tre anni ditempo per vedere dove posso arrivare poi prende-rò le mie decisioni." Un futuro dedicato anche albeach volley, visto che è arrivata anche una ina-spettata convocazione della Nazionale: "E' statauna magnifica avventura, abbiamo lavorato tantis-simo con Ettore Marcovecchio, anche se il temponon ci ha assistito. Una avventura che non miaspettavo e che spero di ripetere. Ho cominciatol'anno scorso senza nessuna pretesa e devo direche è una disciplina che mi affascina totalmente.Con Lidia Bonifazi ci siamo tolte belle soddisfa-zione nel Campionato Nazionale Under 19 e conMichela Culiani abbiamo vinto la tappa di Anziodel Beach Tour. Finiti gli impegni con il Club delVolley ci aspetta una bella estate con Michela eparteciperemo anche a tappe nazionali. Una disci-plina che mi affascina talmente che qualche pen-siero di esclusività mi è anche venuto." Sulle suedoti in molti scommettono, le conferme tecnichecominciano ad arrivare, abbinate ad un carattere

che va ben oltre i suoi diciotto anni.

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PROFESSIONE LIBERORoma - MAGGIO 2007<12>

Serie C Maschile

La scelta di un ruolo difficileLuigi Nardone, protagonista nell’Ariccia e Moretti, con il Pomezia, sfiora il tris promozione

Nardone e Moretti ricoprono un ruoloche spesso li tiene lontani dagli elogi deitifosi e dalle attenzioni dei media di set-tore, perché è così che deve essere: per-ché, se del libero non si parla, evidente-mente ha fatto bene il suo lavoro. Tutta-via, fuori dal contesto di una cronacasportiva, il diritto ad una pur ridimensio-nata celebrità, crediamo ce l'abbiano ancheloro: se l’Ariccia ha centrato i playoff eil neopromosso Pomezia li ha sfiorati, èinnegabile che il merito sia anche loro. Almeno, pare reclamarne un po' per séJacopo Moretti: " Sono un libero da quan-do avevo quindici anni, quindi da qual-che tempo lontano dalla rete; anche se,pur quando c'ero, il mio ruolo era quellodel palleggiatore: insomma, ho sempredovuto lavorare per gli altri. È vero, avolte si ha la sensazione che in questiruoli possa mancare la necessaria caricaagonistica, quella che nel più evidentedei casi si esprime in attacco, ma se soloci si fermasse un momento a riflettere,sarebbe tutto più evidente: tutto comin-cia da me, e da chi, come me, ricopre ilruolo del libero.". Per questo Jacopo sem-bra voler continuare per questa nuovastrada:" Spero di poter disputare, il pros-simo anno, un under 20 di Lega a buonlivello: alla fine ho appena 18 anni. Sem-pre nel ruolo di libero, chiaramente. Comepure continuare l'avventura nel Pomezia,dove milito da tre stagioni: con questasquadra ho conquistato la promozionedalla 1° divisione alla serie D, e l'hannodopo abbiamo bissato arrivando diretti inserie C. Quest'anno i play off erano unobiettivo piuttosto difficile, per quanto

non nascondo che a inizio campionato,pur senza troppa sicurezza, l'obiettivo eraproprio quello di accedere alla fase perla promozione in serie B2. Vorrà dire chese il salto di categoria quest'anno è solorimandato, perché il Pomezia il prossimoanno può esprimere un gioco ancor piùcompetitivo e conquistare finalmente l'ac-cesso alla serie cadetta.". Già impegnata nei rocamboleschi playoffl'Ariccia, come detto, terza forza del giro-ne A con 60 punti, dietro Quartuccio eRoma 19. Il libero è Luigi Nardone, checosì parla del ruolo che ricopre, a dettadi molti, in modo egregio:" È un qualco-sa di atipico, perché in un certo sensolimitante: chi ricopre questo ruolo si cari-ca di una tensione agonistica che i suoicompagni sfoderano con l'attacco, o alservizio, mentre il libero deve trovare lamassima gratificazione in una ricezionepiuttosto che in una difesa fatta nel modomigliore. Capisci che c'è bisogno di unagrande propensione alla disponibilità e alsacrificio per gli altri. Ma è un ruolo stra-ordinario, che io ricopro da pochi anni, eda solo una stagione qui ad Ariccia. Pri-ma ero addirittura un opposto: un cam-biamento radicale!". Un cambiamentoche però ha portato i suoi frutti, se lasquadra in cui milita Nardone è pronta aiplay off per la serie cadetta: "Qui è neces-saria un po' di scaramanzia: sicuramenteci teniamo a far bene ai play off, ma evi-terei ogni pronostico. Per quanto mi riguar-da, farò di tutto per portare questa squa-dra in B2: perché abbiamo lavorato mol-to bene, e il gruppo è molto legato. Sicapisce che non mi dispiacerebbe rima-

nere qua il prossimo anno, soprattutto invista di questa posizione. Ma sono inprestito a questa società: non sono libe-ro di gestire come vorrei il mio cartelli-no, altrimenti già avrei saputo cosa sce-gliere!". Valeria Sipari

(Foto Marcelli: a sinistra il libero delPomezia, Jacopo Moretti, impegnato inun match del girone B. In alto il collega

di ruolo dell’Ariccia, Luigi Nardone,terzo e approdato ai playoff assieme alla

Roma 19. Il Pomezia ha fallito perpochissimo l’obiettivo del terzo posto,dopo due promozioni di fila in dalla

1^divisione e dalla serie D. Le formazio-ni del girone B impegnate nei playoff

sono Fiumicino e Casal de Pazzi)

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PROFESSIONE LIBERO Roma - MAGGIO 2007 <13>

Serie C Femminile

Stesso ruolo, storie diverseCome nasce un libero. Sabrina Cavallaro (Cinecittà) e Claudia Marinelli (Sabaudia)

Se Cinecittà e Sabaudia, sono state pro-tagoniste nella zona alta della classificadei gironi A e B, molto è anche meritodi Sabrina Cavallaro e Claudia Marinel-li. Queste atlete una volta di più dimo-strano direttamente come nella pallavolodi oggi, avere a disposizione un buon‘libero’ diventi la carta in più per fare ladifferenza. La prima, regina incontrasta-ta della seconda linea della Pallavolo

Cinecittà, freschissima di promozione inB2, la seconda impegnata nei play offassieme alla Caffè Circi Sabaudia. Unprimo posto combattuto e sudato quellodella squadra romana che, nonostante gliinfortuni e le assenze pesanti in momen-ti cruciali del campionato, è riuscita ascavalcare l'Alto Lazio e a mettere unabella ipoteca sulla vittoria del girone A."La nostra forza è stato il gruppo" com-

menta la Cavallaro."Nonostante quest'an-no sia cambiata la squa-dra rispetto a quella chel'anno scorso è arrivataai play off, siamo riu-scite a creare un bel-l'affiatamento. Questograzie anche allo "zoc-colo duro" che neglianni è rimasto invaria-to. Parlo ad esempio diScudino, Baldini,Lucioli e Graziano cherappresentano la basesul quale poi sono sta-ti fatti i vari innesti neglianni". Nuovo allena-tore, nuovo palleggia-tore, nuovo presidentee l'obiettivo di salire inB2. "L'arrivo di CarloCorsini ha dato nuovoimpulso alla societàrispetto agli anni scor-si. Si è passati da unadimensione più fami-liare ad una più inqua-drata e professionaleche ha dato i suoi frut-ti". Sabrina, classe '82ha iniziato a giocare a14 anni all'Appio Romacome martello. Dopouna breve esperienza alTiburtini Roma Centro,a 19 anni, per ragionidi comodità, approda alCinecittà. E' a causa diun infortunio che laCavallaro comincia adindossae i panni dellibero: "Mi sono rotta icrociati tre anni fa equando ho ripreso adallenarmi, avendo pau-ra di saltare, l'alloramister Aldo Pasanti, miha impostato in questoruolo, che comunque ame piace tantissimo. E'un ruolo particolare edi grande responsabili-tà che non sempre vie-ne notato, soprattuttodai non addetti ai lavo-

ri. Quello che notano tut-ti però sono gli errori". Il segreto di Sabri-na? Cercare di rimanere più lucida pos-sibile: "Io sono poco istintiva come per-sona per cui quando sbaglio cerco dirazionalizzare e pensare subito alla pallasuccessiva. L'importante è non prenderel'ace". Diversa invece l'esperienza di ClaudiaMarinelli che a 7 anni è già in palestraad Aprilia, la sua città. Comincia come

alzatrice, ruolo in cui gioca fino a 13anni e che ancora adesso le è rimasto nelcuore. E' con Roberto Trolise, nell'under16 dell'Aprilia, che veste per la primavolta i panni del libero. Oggi, a 17 anni,è un punto fermo del Caffè Circi Sabau-dia, terza forza del girone A, nel qualemilita dallo scorso anno e col quale spe-ra di disputare al meglio i play off. "L'espe-rienza della passata stagione con Eramoper me è stata utilissima, anche se all'ini-zio pensavo che avesse dei metodi stra-ni, mi rendo conto ora di quanto il lavo-ro di tecnica svolto con lui, sia stato fon-damentale. Quest'anno con Sergio Casal-vieri ho un bellissimo rapporto. So diavere la sua piena fiducia e quella dellecompagne, e per un libero questo è deter-minante. Ti aiuta ad uscire dai momentidi crisi". Sui suoi progetti futuri la Mari-nelli confessa con un pizzico di ambizio-ne: "Punto quasi tutto sulla pallavolo. Soche fare il libero è la mia strada, ancheperché essendo alta solo 1, 68 è l'unicoruolo in cui posso emergere. Simona Falasca

(Foto Pasquali: in alto Sabrina Cavallaro, libero del Cinecittà, neopromosso in B2)

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La RedazioneBenetta Novello - Nino Crisafi

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PROFESSIONE LIBERORoma - MAGGIO 2007<14>

Serie D Femminile

Due scommesse vinteConte (Gaeta) e Bonardi (Ascisse), prima stagione da ‘libero’: subito promozione e playoff

Luisa Conte (Gaeta) e Domi-tilla Bonardi (Ascisse), duepilastri della seconda lineaNon può andare al servizio enon può concludere un'azio-ne d'attacco, ma è senza dub-bio il padrone assoluto dellaseconda linea. Entrato da pochianni nel campionato interna-zionale, il libero ha dovutosuperare qualche resistenzainiziale prima di potersi gua-dagnare la stima di tutti gliaddetti ai lavori. Ma c'è riu-scito, ed oggi più che mai ilsuo ruolo viene consideratofondamentale per il buon anda-mento di una squadra, di qual-siasi livello essa sia. Ne èconcreta dimostrazione Lui-sa Conte, libero dell'AS Vol-ley Gaeta, squadra capace didominare in lungo e largo ilgirone A del campionato diserie D femminile e che èpienamente proiettata versola prossima, imminente sta-gione in serie C. "Sicuramen-te il mio ruolo è stato impor-tante per raggiungere la vet-ta della classifica, ma sonostata molto aiutata dalle miecompagne che hanno semprecreduto in me e mi hannodato molta fiducia. Nonostan-te siano ben quattordici anniche gioco a pallavolo, questaè la prima volta che indossola maglia in questo ruolo e

devo dire che è stata una granbella avventura. All'inizio, perla verità, essendo stata sem-pre un martello, mi faceva uneffetto negativo il non potermai schiacciare, ma poi qual-cosa è cambiato; con il pas-sar del tempo mi sono resaconto che la più grande sod-disfazione era, al contrario,il non far cadere la palla nelmio terreno di gioco e nelmettere le mie compagne nel-la condizione di fare i pun-ti". Sembra infatti superataquella che inizialmente veni-va considerata la "sindromedel libero", proprio grazie alritrovato gusto nel neutraliz-zare i tentativi di attacco avver-sari. A credere molto nell'indispensabilità del ruolo èlo stesso allenatore del Vol-ley Gaeta Stefano Ciano:"Credo che l'introduzione dellibero abbia reso la pallavolomolto più spettacolare, e abbiadato nuove opportunità a tut-ti quei giocatori che, comeLuisa, non avevano grandipossibilità come attaccanti maun ottimo rendimento in secon-da linea. Sono però convintoche la specializzazione deb-ba arrivare solo dopo un lun-go lavoro in tutti i fondamen-tali, perché solo un giocatorecompleto è in grado di com-prendere i problemi e le esi-

genze di gioco degli altri ruo-li". Dello stesso parere MarcoFratini tecnico dell'AscisseStrumenti Misura, formazio-ne romana che si prepara adaffrontare dal girone B i pla-yoff: "La selezione, come pertutti i ruoli, deve avvenire inmodo naturale e sta al buonsenso dell'allenatore capirequando è il momento giusto;credo però che per fare il libe-ro si debba avere una parti-

colare inclinazione. Mentreall'inizio, infatti, il libero eracolui che non sapeva attac-care, oggi invece è colui chesa ricevere e sa difendere,colui che riesce a creare unfeeling con il palleggiatore econ il resto della squadra tal-mente forte da diventare unpunto di riferimento insosti-tuibile". Conosciuto alle sele-zioni regionali del 2001, misterFratini è presto diventato laguida pallavolistica del libe-

ro dell'Ascisse, DomitillaBonardi: "Sono un'ex palleg-giatrice, per cui so cosa vuoldire giocare per mettere lealtre nelle migliori condizio-ni di poter concludere il miogioco. Oggi ho un ruolo diver-so, e di questo devo dire gra-zie al mio allenatore, che haosservato le mie capacità eha intuito le mie potenzialitàcome libero. Trovo veramen-te una grandissima soddisfa-zione quando vedo le miecompagne andare a punto esubito dopo venirmi a ringra-ziare per aver raccolto quelpallone che altrimenti nonavrebbero potuto attaccare;ed è bellissimo scambiarsisguardi d'intesa con l'alzatri-ce mentre si costruisce un'azio-ne offensiva. Sono fiera diessere un libero. Arrivano iplayoff, sarà dura ma comesempre cercheremo di scen-dere in campo per dare il mas-simo”. Giulia Sampognaro

(Approdano ai playoff per il giro-ne A: Grottaferrata, Terzo Mil-lennio Sport, Domina AppaltiCisterna, Ariccia e Sant’Elia Vol-ley. Per il girone B invece: Pro-juventute, Ascisse, San Paolo eRoma XX. Da questi scontri usci-ranno le ultime due promozioninella C femminile, massimo cam-pionanto regionale)

( In alto: il Gaeta, neopromossa in C femminile con il libero Luisa Conte. Stesso ruolo per Domitilla Bonardi, numero 7 dell’AscisseRoma. Per le lidensi la promozione è arrivata con largo anticipo, le capitoline saranno impegnate nei playoff)

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Finale regionale Under 16 maschile e femminilenel segno di Roma. Quattro finaliste, tutte forma-zioni capitoline con l’obbligo di vincere per laneonata M.Roma e il superderby Fonte - Casalde Pazzi. Tutto come previsto, o quasi. Per quan-to riguarda il maschile, i ragazzi di Michele Baril-lari, non nuovo a queste esperienze nel giovani-le, si impongono senza particolari difficoltà suuna giovane e tenace Virtus, cogliendo un risul-tato molto importante per l’intero programmasocietario. Attesa la sfida tra Club del Volley eCasal de Pazzi, il Fonte mette in campo tutta laqualità di un vivaio in grande crescita e ipotecail primo successo dell’anno. Un 3 a 1 meno peren-torio dei pari età maschi, ma che premia il lavo-ro delle giovani di coach Camiolo. Ora l’obietti-

vo si sposta sulle Finali Nazionali, un appunta-mento che ogni anno pone dinanzi le migliori

squadre d’Italia, vero crocevia per le ambizionisportive di ogni singolo atleta . Luca Liguori

FINALI REGIONALI Roma - MAGGIO 2007 <15>

Under 16

M.Roma e Fonte: Campioni!Nella finale di Aprilia stravincono il doppio derby contro Virtus (maschile) e Casal de Pazzi (femminile)

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(Foto Marcelli: in alto, foto ricordo per i Campioni Regionali U16 2007. In basso la grinta del Fonte Roma Eur)

M.Roma Volley – Virtus Roma 3-0(25-20/25-20/25-21)

Roma: Balducci 6, Corinti e Ricci 9, De Gennaro10, Fagiani 4, Giorgi, Lo Vasto e Marini 1, Piccini5, Pozzolini 2, Primavera, Stinco 2. All.: Barillari

Virtus: Tiberti F., Tiberti L. 4, Bonante, Carosini8, Illuminati, Palmucci, Rossi 4, Pratesi, Biondi 5,Caruso, Perusini, Peperoni 12. All.: Rocchi.

Arbitri: Clema – Greco. Ref. Battisti

Fonte Roma - Asd Casal dè Pazzi 3-1(25-20/25-16/24-26725-20)

Fonte: Mordecchi 4, Alesiani 7, Bollati 2, Buzza-ti 3, Donarelli, Gloria, Loss, Mele 5, Pecchi 8, Sac-comani 19, Zampetti, Bugani (L). All.: Camiolo

CdP: Aleggiani 5, Allegretti 12, Aloisio 9, Baglia,Baradel 3, Blasi 3, Benazzi, Cricchi 12, De Ruosi,Maruotti, Straini, Greco 1 (L). All.: Iadeluca

Arbitri: Greco – Battisti. Ref. Clema

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