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Università degli Studi di Brescia Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Civile Corso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio Tecnica Urbanistica ESERCITAZIONI - 3 Prof. Maurizio TIRA

Esercitazione 3 - Indagini Sociali Economiche

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Università degli Studi di BresciaFacoltà di Ingegneria

Corso di Laurea in Ingegneria CivileCorso di Laurea in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio

Tecnica UrbanisticaESERCITAZIONI - 3

Prof. Maurizio TIRA

1.31.3-- INDAGINI SOCIALIINDAGINI SOCIALI

LE IN

DA

GIN

I SO

CIA

LI1.3 LE INDAGINI SOCIALI

Le indagini urbanistica sociali si suddividono in 5 fattori:

1. Fattori demografici

2. Fattori umani

LE IN

DA

GIN

I SO

CIA

LI 2. Fattori umani

3. Fattori edilizi

4. Fattori cinematici

5. Fattori economici

IND

AG

INI S

OC

IALI

1. I FATTORI DEMOGRAFICI

- Popolazione L’esercitazione riguarderà

IND

AG

INI S

OC

IALI - Popolazione

- Variazione della popolazione

- Nascite e morti, immigrazioni ed emigrazioni

L’esercitazione riguarderà questi due aspetti

DAT

I DA

RIL

EVA

RE

DATI DA RILEVARE

Generalmente i dati da rilevare sono la Popolazione residente dei censimenti (1861, 1871, 1881, 1901, 1911, 1921, 1931, 1936, 1951,

DAT

I DA

RIL

EVA

RE censimenti (1861, 1871, 1881, 1901, 1911, 1921, 1931, 1936, 1951,

1961, 1971, 1981, 1991, 2001)

PER L’ESERCITAZIONE

•Popolazione residente (anagrafica) nel comune dal 1982 al 2010 e censimenti 1991, 2001

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

Diagramma a canne d’organo della Popolazione residente dal 1982 al 2010

ELABORATI DA REDIGERE

DIAGRAMMA DELLA POPOLAZIONE

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

Diagramma a canne d’organo della Popolazione residente dal 1982 al 2010(Istogramma in Excel)

Facoltativo: oltre alla popolazione inserire anche la superficie urbanizzata ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

Facoltativo: oltre alla popolazione inserire anche la superficie urbanizzata del territorio in esame (alla base del grafico, sotto forma di tabella)

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

7000

8000

9000

Popolazione Capriolo

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

2000

3000

4000

5000

6000

Abi

tant

i

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

0

1000

1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006Anno

Ricostruzione popolazione intecensuaria Censimento (1991, 2001) Popolazione FONTE: ISTAT

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

EE

LAB

OR

ATI D

A R

ED

IGE

RE

SINTETICO COMMENTO SCRITTO DEL GRAFICO

Valutare la variazione della popolazione ogni 10 anni.Confrontare i dati medi della Provincia o della Regione, oppure dei comuni limitrofi

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

http://demo.istat.it

•Censimenti demografici pubblicati dall’ISTAT (censimento generale della popolazione)

http://demo.istat.it

FO

NT

I

OPPURE:•Atlante Statistico dei Comuni•Camera di Commercio di Brescia•Biblioteca Queriniana•Internet•Internet•Ufficio ISTAT del Comune di Brescia (Via Manzoni)•Ufficio anagrafe comunale

IND

AG

INI S

OC

IALI

2. I FATTORI UMANI

- Età della Popolazione L’esercitazione riguarderà

IND

AG

INI S

OC

IALI

- Servizi sociali (uso del suolo)

- Attività della Popolazione

L’esercitazione riguarderà solo questi aspetti

IND

AG

INI S

OC

IALI

2. I FATTORI UMANI

- Età della Popolazione

IND

AG

INI S

OC

IALI - Età della Popolazione

Età

del

la p

opol

azio

ne

Raggruppando i censiti, dei comuni in classi per gruppi di età, si ottiene la composizione della popolazione, distinta per i maschi e le femmine.

E rappresentando graficamente in diagramma cartesiano, l’andamento della

Età

del

la p

opol

azio

ne

E rappresentando graficamente in diagramma cartesiano, l’andamento della Popolazione P (in numeri di maschi e di femmine), per gruppi di età ∆N, nell’anno del censimento, si ottengono i grafici della funzione

P=P(∆N)

Età

del

la p

opol

azio

ne

Età

del

la p

opol

azio

neE

tà d

ella

pop

olaz

ione

Età

del

la p

opol

azio

ne

Diagramma RIGONFIATO Denota apporto migratorio di giovani adulti che si inurbano per lavorare

Diagramma a PIRAMIDE Denota notevoli riserve demografiche, date dal forte numero di bambini e giovani

Età

del

la p

opol

azio

neE

tà d

ella

pop

olaz

ione

Età

del

la p

opol

azio

ne

Diagramma a FUSO Denota permanenza delle età adulte

Diagramma a FUNGO Denota scarsità di giovani

DAT

I DA

RIL

EVA

RE

DATI DA RILEVARE

Generalmente i dati da rilevare sono la quelli degli ultimi censimenti (1971, 1981, 1991, 2001)

DAT

I DA

RIL

EVA

RE

PER L’ESERCITAZIONE

•Età della popolazione dal 2001 al 2010

FONTI: dati demografici pubblicati dall’ISTATPopolazione Residente per età, sesso e stato civile al 1°gennaio

http://demo.istat.it

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

EPOPOLAZIONE RESIDENTE SUDDIVISA PER SESSO E PER CLASSI D’ETÀ

Diagramma a canne d’organo della popolazione suddividendo la popolazione in maschi e femmine e per classi di età (ogni 5 anni)

ELABORATI DA REDIGEREE

LAB

OR

ATI D

A R

ED

IGE

RE

SINTETICO COMMENTO SCRITTO DEL GRAFICO

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

RAPPRESENTO I DATI IN UN ISTOGRAMMA IN FUNZIONEDELLA VARIABILE INDIPENDENTE N ETA’ (sulle ascisse)

MASCHI (ordinate positive), FEMMINE (ordinate negative)

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

N

Pm

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

NClassi di età

Pf

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

ETA’ DELLA POPOLAZIONE

•Nella maggior parte dei censimenti gli intervalli sono tutti di 5 anni.

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

•In alcuni censimenti le classi di età sono le seguenti: 0 - 4 anni5 - 9 anni 10-14 anni15-19 anni20-24 anni

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

……>75

(TENERE UNA BASE 3 VOLTE PIÙ GRANDE (15 anni)

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

FATTORI UMANIINDAGINI SOCIALI

1971 1981

MARCHENO – Fattori demografici: popolazione

1991 2001

IND

AG

INI S

OC

IALI

2. I FATTORI UMANI

- Attività della Popolazione

IND

AG

INI S

OC

IALI - Attività della Popolazione

(non sarà oggetto dell’esercitazione)

Si tratta di precisare l’occupazione abituale dei residenti indipendentemente dal luogo dove tale azione viene esercitata

OB

IET

TIV

O

L’occupazione abituale della popolazione dei censiti èindipendente dal luogo ove tale occupazione viene esercitata.

PERTANTO: L’attività della popolazione censita nei censimentidemografici non fornisce dati relativi all’economia del luogo dicensimento ma qualifica la società del territorio in esame.

ATT

IVIT

A’ D

ELL

A P

OP

OLA

ZIO

NE

censimento ma qualifica la società del territorio in esame.GLI ATTIVI SONO COLORO I QUALI HANNO UN’ATTIVITA’INDIPENDENTEMENTE DAL LUOGO DOVE LA ESERCITANO

“Ai censiti, nei censimenti demografici, viene richiesta la loro attività (ooccupazione abituale), nei comuni ove furono censiti demograficamente;nessuna relazione esistendo, tra il comune ove l’abitante è censitodemograficamente, e il luogo ove esso abitante, esercita l’attività

ATT

IVIT

A’ D

ELL

A P

OP

OLA

ZIO

NE

demograficamente, e il luogo ove esso abitante, esercita l’attivitàeconomica, che ha dichiarato nel censimento demografico.Nel censimento demografico, sono censiti coloro che nel giorno delcensimento dormono nel comune censore; e i censiti dichiarano alcomune, la loro attività economica, che magari esercitano assai lontano,anche all’estero” (V. Columbo)

ATT

IVIT

A’ D

ELL

A P

OP

OLA

ZIO

NE

Le attività che compendiano la produzione sono:

- Agricoltura (o PRIMARIA)- Industria (o SECONDARIA)

ATT

IVIT

A’ D

ELL

A P

OP

OLA

ZIO

NE

- Industria (o SECONDARIA)- Commercio e produzione di servizi (o TERZIARIA)

Il censimento generale della popolazione riporta una serie di sub-categorie piuttosto ampia. Per avere dati significativi è opportunoraggruppare i dati in settore primario, secondario, terziario.

ATT

IVIT

A’ D

ELL

A P

OP

OLA

ZIO

NE

ATT

IVIT

A’ D

ELL

A P

OP

OLA

ZIO

NE

Attività primaria:è in genere riferita alle attività di estrazione e ricavo di prodottidall’ambiente naturale.Agricoltura, caccia, pesca, allevamento, miniere ed affini

ATT

IVIT

A’ D

ELL

A P

OP

OLA

ZIO

NE

Attività secondaria:è in genere riferita alle attività di trasformazione dei prodotticompresa la trasformazione dei prodotti agricoliIndustria, artigianato

Attività terziaria:è in genere riferita alle attività di scambio e circolazione di beni eservizi

ATT

IVIT

A’ D

ELL

A P

OP

OLA

ZIO

NE

serviziCommercio, trasporti, istruzione, sanità, amministrazione, ecc.AT

TIV

ITA

’ DE

LLA

PO

PO

LAZ

ION

E

FATTORI UMANIINDAGINI SOCIALI

MARCHENO – Fattori demografici: attivi

12311300

1400

AnnoTotale

pop.% totale di attivi

1971 3017 37,0%

1981 3765 42,5%

1991 3975 37,0%

2001 4126 46,1%

ES

EM

PIO 895

349

695

1231

1128 1157

400

500

600

700

800

900

1000

1100

1200

1300

40 19 22 49

180

349 320

0

100

200

300

400

1971 1981 1991 2001

settore primario settore secondario settore terziario

IND

AG

INI S

OC

IALI

2. I FATTORI UMANI

- Servizi sociali

IND

AG

INI S

OC

IALI - Servizi sociali

Comprendono due categorie:

• Servizi Sociali: servono esigenze

SERVIZI SOCIALI

• Servizi Sociali: servono esigenze individuali e creano aggregazione

• Servizi Sociologici: servono esigenze individuali, ma non creano aggregazione

SE

RV

IZI S

OC

IALI

L’organizzazione delle unità urbanistiche semplici si dovrebbe basare sulle dinamiche familiari, cioè sull’organizzazione della famiglia.

Risiedere (abitare, esercitare

SE

RV

IZI S

OC

IALI

Vita umana

Risiedere (abitare, esercitare rapporti sociali)

Lavorare

Momento di vitaSpostarsiinsieme delle funzioni

urbane che é possibilesvolgere in un dato ambito urbano specifico ed individuato,detto unitá urbanistica

Momento di vita

Organica Urbanistica

COMUNITA’RisiedereLavorareSpostarsi

Funzioni

SE

RV

IZI S

OC

IALI

Unità urbanistiche semplici

QUARTIERE

VICINATO

Spostarsi

RisiedereSpostarsi

AbitareVICINATO

AbitareSpostarsi

• Centri di vita: civili, religiosi, mercantili;

• Servizi sociologici: scolastici, assistenziali,

SERVIZI ELEMENTARI

• Servizi sociologici: scolastici, assistenziali, sanitari, ricettivi, di sicurezza;

• Verde sociale: regolato, sportivo, viario, filtro (di rispetto, di riserva, di salvaguardia, di tutela).

SE

RV

IZI S

OC

IALI

salvaguardia, di tutela).

Visione organica proposta da ColumboS

ER

VIZ

I SO

CIA

LI

Abitazioni

Servizi sociali

VICINATO

Casa + verde privato

Centri di vita capillariServizi sociali

Movimento relativo

SE

RV

IZI S

OC

IALI Centri di vita capillari

Servizi sociologici

Verde sociale

localeMovimento relativo

Servizi tecnologici

locale

abitativi capillari

Abitazioni

VICINATO

Gruppi abitativi: 4˙000-5˙000 abitanti per le città maggiori

SE

RV

IZI S

OC

IALI 1˙000-2˙000 abitanti per le città minori

VICINATO

Centri di vita capillari : negozi di 1°necessità

�1°necessità: negozio da accesso giornaliero1 negozio ogni 150-200 abitanti

SE

RV

IZI S

OC

IALI

Localizzazione: raggruppati lungo le strade di maggior passaggio

Raggio d’azione: 333 m

1 negozio ogni 150-200 abitanti

Raggio d’azione: 333 m

Tempo di accesso : 5’ (v=4 km/h)

VICINATOServizi sociologici : scuola dell’infanzia

1 ogni 1000 abitanti25 mq/allievo

Dimensionamento minimo SCUOLE

SE

RV

IZI S

OC

IALI

Localizzazione: baricentrica rispetto all’utenza, in posizione tranquilla e raggiungibile a piedi

Dimensionamento minimo SCUOLEN°Allievi K=v * ρ *tu *P

1 sezione ogni 20-30 bambini (n°ottimale di sezioni scuola dell’infanzia 1-3)

v = n°di annate (3)ρ = saggio di natalità = 1,5%tu = P3-5 iscritta a scuola / P3-5 totale = 80%P = popolazione teorica

tranquilla e raggiungibile a piedi

Raggio d’azione: 333 m

Tempo di accesso: 10’ (v=2 km/h)

VICINATOVerde sociale : da gioco

�Per l’infanzia (3-5 anni)

�Per bambini (6-10 anni)

Dimensionamento minimo1 campo ogni 400 abitantidimensione minima 100 mq

1 campo ogni 400 abitantidimensione minima 200 mq

SE

RV

IZI S

OC

IALI

Accessibilità: giornaliera

Localizzazione: baricentrica rispetto all’utenza, raggiungibile e

�Per bambini (6-10 anni)

�Per adolescenti (10-13 anni)

dimensione minima 200 mq

1 campo ogni 1200 abitantidimensione minima 1500 mq

Localizzazione: baricentrica rispetto all’utenza, raggiungibile e visibile da casa

Raggio d’azione: 166 m; 333 m

Tempo di accesso: 5’ (v=2km/h);10’ (v=2km/h)

VICINATOVerde sociale : da passeggiata

Accessibilità: giornaliera

�Spine verdi (interne alle isole abitative)

�Nastri verdi (esterni alle isole abitative)

SE

RV

IZI S

OC

IALI Accessibilità: giornaliera

Localizzazione: dorsale o baricentrica rispetto all’isola

Tempo di accesso: immediato

Per accedere a piedi non deve esserci nessuna intersezione con il traffico motorizzatocon il traffico motorizzato

Dimensionamento in base al: �Tipo di collegamento�Flusso di traffico pedonale previsto�Tipo di piantumazioni prevista ai margini (cespugli, alberi ad alto fusto ..)�Tipologia di arredo (panchine, illuminazione pubblica …)

GERARCHIA DEI SERVIZI: VICINATOS

ER

VIZ

I SO

CIA

LI

GERARCHIA DEI SERVIZI: QUARTIERES

ER

VIZ

I SO

CIA

LI

Un quartiere puòavere 5˙000 – 10˙000 abitanti

GERARCHIA DEI SERVIZI: QUARTIERE

Centri di vita : concentrato di funzioni

Centro civile:�Uffici pubblici amministrativi�Uffici privati

Centro religioso:� Chiesa�Canonica

Centro mercantile:� Negozi�Uffici legati alle attività

SE

RV

IZI S

OC

IALI

�Uffici privati�Circoli locali�Cinema locali�Negozi di 3°necessità (servizi saltuari)�Negozi di 4°necessità (servizi voluttuari)�Spazi pubblici relativi ad edifici di ritrovo o di richiamo

�Canonica�Oratorio�Spazi pubblici relativi

�Uffici legati alle attività mercantile�Spazi pubblici annessi

edifici di ritrovo o di richiamo

Il collegamento tra i centri di vita diventa un asse di vita.

GERARCHIA DEI SERVIZI: QUARTIERE

Verde sociale

Verde regolato�Giardini e parchi pubblici

Verde sportivo e da gioco Verde viario o

SE

RV

IZI S

OC

IALI

pubblici�Nastri verdi e passeggiate (tra quartieri)

gioco� campi sportivi (tennis, pattinaggio, calcio, ecc..)

Verde viario o cinematico� Stradale�Di riposo (in piazze o slarghi)�Filtro (per separare i quartieri)

Verde naturalisticoVerde naturalistico�Di protezione�Di salvaguardia�Di rispetto (es. vicino al cimitero)�Di riserva (es. per ampliare una scuola)

GERARCHIA DEI SERVIZI: COMUNITA’

Servizi comunali e sovra comunali

SE

RV

IZI S

OC

IALI

Altri esempiCircoli sportiviStadioCentri sociali

Altri esempi

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

EELABORATI DA REDIGERE

La TAV. 3 – USO DEL SUOLO URBANOSi tratta di rappresentare a seguito di rilevazione (diretto o indiretto) l’uso delsuolo in ambito urbano del territorio assegnato, sulla base della carta tecnicacomunale a scala 1:5.000 secondo la legenda allegata.Si vuole leggere il legame spaziale intercorrente tra le aree residenziali, lerelative aree dei servizi e le aree produttive industriali ed agricole.

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

relative aree dei servizi e le aree produttive industriali ed agricole.Ove necessario si aggiornerà la base cartografica.

La tavola potrà essere eseguita utilizzando AutoCad, GIS oppure colorando amano la tavola.

SINTETICO COMMENTO SCRITTO DELLA TAVOLA

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

SINTETICO COMMENTO SCRITTO DELLA TAVOLAsottolineando le caratteristiche territoriali più rilevanti, le presenze più significative, i servizi presenti, ecc… Il testo deve essere il risultato di un approfondito studio della tavola e deve fornire una chiave di lettura chiara ed immediata della stessa.

•Geoportale della Regione Lombardia

•DUSAF2 (Destinazione d’Uso deiSuoli Agricoli e Forestali)

FO

NT

I

•SIT (Sistema Informativo Territoriale) della Provinciadi Brescia http://sit.provincia.brescia.it

•siti internet (google earth, viamichelin, pagine giallevisual)

www.cartografia.regione.lombardia.it/geoportale

visual)

NOTA:•Attenzione all’utilizzo del PRG O PGT (La tavola di Us o del Suolo Urbano è lo studio dello stato di fatto, non delle previsioni)

CONVENZIONI CONVENZIONI GRAFICHE

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

A. ZONE RESIDENZIALI ABITATIVE

a) Zone residenziali abitative

Zone residenziali abitative

Velatura continua leggera in grigio

Casette nel verde Bianche con punteggiatura

NOTEScelta in base all’uso prevalente (colorare edificio + lotto)

Ragionare in base alla densità edilizia ed al

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

punteggiatura verde chiara sul terreno

Zone urbanizzate non ancora costruite (terreni fabbricabili)

Tratteggio grigio Di prossima edificazione (presenza di cantieri). NON SONO LE ZONE DI ESPANSIONE DEL PRG/PGT

densità edilizia ed al rapporto di copertura

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

Zone artigianali Velatura grigia a tratteggio violetto rado sopra

b) Zone residenziali pubblico-sociali

Sul lotto di ogni edificio disporre il relativo simbolo pieno in nero secondo l’allegata simbologia elementare e generale. I simboli vanno posti sull’area libera del lotto.

Monumenti e chiese Velatura continua in granata

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

B. ZONE RESIDENZIALI PUBBLICO SOCIALI

NOTEI Simboli vanno orientati tutti nel medesimo verso (preferibilmente NORD)

Tutte le Chiese (comprese quelle delle frazioni)in granata

Edilizia per i centri divita e per i servizisociologici

Velatura continua in ombra bruciata; verde annesso in verde scuro

Negozi Dischetto nero pieno, limitatamente agli assi commerciali

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

Per “VERDE ANNESSO” si intende non solo le zone a prato ma anche i cortili e gli spazi annessi pavimentati

Non necessariamente un dischetto per ogni negozio (si possono raggruppare).Se i negozi si trova sotto edifici residenziali far prevalere l’uso principale

Cimiteri Velatura in verde scuro; la zona di rispetto cimiteriale si delimita con linea a crocette nere

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

(ed aggiungere simbolo)

Fascia di rispetto in rapido nero (200 metri dal centro) o vedere come è indicato nel PRG (o PGT) del comune oggetto di studio

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

C. ZONE VERDI

NOTE

Esempio: •parco pubblico;•campo sportivo;•ecc.

c) Zone verdi

Simboli pieni in nero secondo la simbologia allegata.

Verde pubblico Velatura continua in verde smeraldo

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

•ecc.

+ relativa simbologia

smeraldo

Verde di ediliziasociali

Velatura continuain verde scuro

Esempio: •verde dell’Università;•parchi annessi a strutture ospedaliere ed ospizi;•ecc.+ relativa simbologia

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

Verde privato Velatura continua in verde chiaro

Esempio: •parchi privati di grandi ville storiche (edificio granata);•giardini in comune di residence o complessi condominiali (edifici granata)

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

D. ZONE (LAVORATIVE) COMMERCIALIE. ZONE (LAVORATIVE) INDUSTRIALIF. ZONE (LAVORATIVE) AGRICOLE

NOTEEsempio: •Centri commerciali;•Supermercati;•Banche, ecc.

d) Zone lavorative commerciali

Commerciali Velatura continua inarancio

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

•Banche, ecc.•Parcheggio (se solo pertinenza)

e) Zone lavorative industriali

Industriali Velatura continua invioletto tenue

f) Zone lavorative agricole

Agricole Velatura continua

Parcheggio (se solo pertinenza)

n.b. tali aree si segnano sia nell’urbano che nell’extraurbano

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

Agricole Velatura continuaverde oliva (terraverde); l’ediliziacompresa in questavelatura si lasciabianca.

Fascia ad anello 1 cm interna al confine

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

G. ZONE DEGLI IMPIANTI E SERVIZI TECNOLOGICI URBANI STICIH. ZONE IDRICHE

NOTE

Solo impianti superficiali (aree per la raccolta differenziata, depuratore, acquedotto, ecc.)

g) Zone degli impianti e servizi tecnologici urbanistici

Velatura continua indaco

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

h) Zone idriche

Zone idriche Velatura continua celeste

Zone portuali(adiacenti alle zoneidriche)

A materasso a striscioni alterni violetto e arancio

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

La Simbologia elementareC

ON

VE

NZ

ION

I GR

AF

ICH

EC

ON

VE

NZ

ION

I GR

AF

ICH

E

IND

AG

INI S

OC

IALI

3. I FATTORI EDILIZI

IND

AG

INI S

OC

IALI

OB

IET

TIV

O Si studiano, con riferimento ad un breve intorno i rapporti parametrici: numero di locali, numero di abitanti ed altezza dell’edificio al fine di ricavare l’affollamento abitativo e di calcolare l’indice di fabbricazione.

DAT

I DA

RIL

EVA

RE

Con riferimento ad un isolato campione * ad uso residenziale si rilevano, per edificio:

•Numero di piani.

DATI DA RILEVARE

DAT

I DA

RIL

EVA

RE •Numero di piani.

•Numero di locali;

•Popolazione;

NOTA: Cosa è da intendersi come isolato?

“Insieme di lotti edificati delimitati da strade urbane”“Insieme di lotti edificati delimitati da strade urbane”

“Appezzamento delimitato da strade o da altre componenti urbanistiche”(V. COLUMBO)

* Da definire con il proprio esercitatore/esercitatrice

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

EELABORATI DA REDIGERE

1) Tabella che riporti, per ogni edificio, identificato con un numeroprogressivo, i dati rilevati e l’affollamento abitativo calcolato (λ=P/N, dove P è il numero degli abitanti ed N è il numero dei locali)

2) Mappa dell’affollamento abitativo (scala ≤ 1:5.000) (Tavola da

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

2) Mappa dell’affollamento abitativo (scala ≤ 1:5.000) (Tavola dainserire nella relazione)

edifici d’abitazione:

- Con abitanti per locale λ< 1 GRIGIO;- Con abitanti per locale 1,00 ≤λ<1,25 GIALLO;- Con abitanti per locale 1,25 ≤λ<1,50 SIENA NATURALE;- Con abitanti per locale 1,50≤λ<1,75 SIENA BRUCIATA;- Con abitanti per locale 1,75≤λ<2,00 OMBRA BRUCIATA;- Con abitanti per locale λ≥2,00 ROSA;E

LAB

OR

ATI D

A R

ED

IGE

RE

3) Sintetico commento scritto della tabella e della mappa (in Relazione)

- Con abitanti per locale λ≥2,00 ROSA;

Per valori λ< 1 redigere un'altra tavola mantenendo il rapporto della scala di colorisopra citata ma variando il range a seconda dei valori ottenuti.

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

ELe indagini sui fattori edilizi (che rientrano nell e indagini sociali)

sono indagini di tipo QUALITATIVO in cui si analizz ano:

- LA FUNZIONE DEGLI EDIFICI (residenziali, commercia li, industriali, agricoli);

-Lo STATO DELL’EDILIZIA (efficiente, di media effici enza, inefficiente)

-I PIANI;

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

NOTA:

• Il materiale di base è uno stralcio dell’aerofotogrammetrico(Preferibilmente alla scala 1:5.000)

•Dimensione A4 (o A3) da inserire in relazione

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

•Dimensione A4 (o A3) da inserire in relazione

•Il numero di edifici può variare da un minimo di 6-7 ad un massimo di 15

•È preferibile scegliere un isolato NON omogeneo (che non contenga una sola tipologia edilizia)

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

EStudio di un isolato tipo :

• all’interno dell’area edificata del comune

• caratterizzato da tipologie edilizie prevalenti nel territorio

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

Affollamento abitativo medio: Affollamento abitativo medio:

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

l =0,54 l =0,54 abab//locloc

Quota volume/abitante media: Quota volume/abitante media:

K=K= 156 156 mm33//abab

N.B. Campire l’intero lotto

INDICI

LOTTI

N. DI

ALLOGGI

Aa

[m2]

Sc

[m2]

ρ

[-]

P

[ab]

N

[locali]

n

[piani]

H

[m]

V

[m3]

λ

[ab/loc]

[m3/ m2]

1

2

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

af A

V=µ

2

3

.

.

.

.

.

n

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

n

Totale o Media Totale Totale Totale Media Totale Totale Media Media Totale Media Media ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

Valutare per i differenti parametri la media o il totale

Numero di appartamenti presenti in ogni edificio (facoltativo)

Numerare i lotti sia nella tabella che nella tavola

PARAMETRI E INDICI :identificano grandezze usate come unità di misura e rapporti tra queste grandezze utilizzati al fine di descrivere e regolare l’uso del suolo e l’edificazione

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E …nello specifico…

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

PARAMETRI: grandezze la cui variabilità descrive un insieme di fenomeni

INDICI: rapporti fra parametri che esprimono quantitativamente le proprietà di un fenomeno, anche considerando tempi diversi

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

NOTA:Non esiste un sistema unificato di definizioni, solo alcuni parametri e indici sono stabiliti da leggi nazionali e/o regionali.È consuetudine che ciascun piano stabilisca proprie convenzioni

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: P

AR

AM

ET

RI

Aa = Area fondiaria abitabile (Sf =superficie fondiaria abitabile)= dei lotti fabbricati o fabbricabili, ad edilizia privata abitativa

[m2]

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: P

AR

AM

ET

RI

Sc = Superficie coperta dell’edificio= è la parte di superficie dei singoli lotti interessata dalle costruzioni, al netto della proiezione degli elementi aggettanti come balconi e pensiline.

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: P

AR

AM

ET

RI

[m2]

PARAMETRI

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: P

AR

AM

ET

RI

P = Numero degli abitanti (=numero dei letti occupati con continuità)

N = Numero di locali Con riferimento al regolamento edilizio, corrisponde al numero dei vani che

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: P

AR

AM

ET

RI

Con riferimento al regolamento edilizio, corrisponde al numero dei vani che compongono l’edificio.Perché un locale sia definito tale: superficie minima ≥ 8 m2

altezza utile ≥ 2,70 mSono esclusi i servizi, i disimpegni ed i corridoi e gli ambienti non areati e non illuminati direttamente.Contano mezzo locale i locali > 4 m2 finestrati direttamente

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: P

AR

AM

ET

RI

n = Numero dei piani fuori terra Parametro che sconta la variabilità dell’altezza media interpiano. Usandolo occorre specificare come conteggiare i piani seminterrati

PARAMETRI

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: P

AR

AM

ET

RI

H= Altezza dell’edificio. Si suole indicare come la distanza misurata tra un caposaldo stabilito (la quota naturale del terreno o il marciapiede stradale sul quale si affaccia l’edificio, o una quota convenzionale prestabilita) e l’intradosso dell’ultimo solaio.(H =Npiani * altezza utile interpiano(2,70 + 0,30))[m]

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: P

AR

AM

ET

RI

V= Volume (lordo)(=Sc*H)Parametro riferito all’edificio e alle sue parti viene introdotto da due circolari del ministero dei Lavori pubblici:1820/1960, 1501/1969. La seconda dice di considerare volume tutto ciò che è realizzabile fuori terra

[m3]

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: P

AR

AM

ET

RI

PARAMETRI

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: I

ND

ICI

λλλλ=indice di affollamento abitativo è il rapporto tra gli abitanti e lo spazio da essi

occupato

ρ= Rapporto di copertura (o indice di copertura)= è il rapporto tra la superficie coperta e la superficie fondiaria (e si esprime come percentuale)[ -; %]

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: I

ND

ICI

(λ=P/N, dove P è il numero degli abitanti e N il numero dei locali) occupato

[ab/loc]

Nella realtà dei fatti essendoci maggior disponibilità edilizia il valore di λ da 1 scende a 0,6 oppure 0,7

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: I

ND

ICI

µµµµf = indice di fabbricazione fondiaria = ρ Hm = (Sc/Aa)*Hm = V/Aa

La quantità media di volume edilizio costruito per superficie dove H è una media delle altezze degli edifici costruiti

[m3/m2]

INDICI

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: E

SE

MP

IE

LAB

OR

ATI D

A R

ED

IGE

RE

: ES

EM

PI

ARROTONDARE IL VALORE

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E: E

SE

MP

I

ALLINEARE A DESTRA I VALORI OMOGENEITÀ (2 DECIMALI DOPO LA VIRGOLA)

IND

AG

INI S

OC

IALI

3. I FATTORI TECNOLOGICI

IND

AG

INI S

OC

IALI

(non sarà oggetto dell’esercitazione)

Si tratta di evidenziare i servizi tecnologici urbanistici:•gas,•luce elettrica, •acqua potabile,

OB

IET

TIV

O

•fognatura, •riscaldamento;•raccolta e smaltimento rifiuti

IND

AG

INI S

OC

IALI

3. I FATTORI CINEMATICI

IND

AG

INI S

OC

IALI

Si tratta di evidenziare le linee cinematiche presenti nell’area oggetto di indagine

OB

IET

TIV

O

LA R

ET

E S

TR

AD

ALE

Reti stradali a seconda del tipo di movimento servi to

NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA COSTRUZIONE DELLE STRADE

D.M. 5/11/2001

LA R

ET

E S

TR

AD

ALE

NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA COSTRUZIONE DELLE STRADE

Rete primaria

Rete principale

Rete secondaria

Rete locale

Movimento servito

Transito, scorrimento

distribuzione Penetrazione verso al rete

accesso

LA R

ET

E S

TR

AD

ALE

locale

Entità dello spostamento

Distanze lunghe

Media distanza

Distanza ridotta

Breve distanza

Funzione nel territorio

Nazionale e interregionale in ambito extraurbano, di interna

Interregionale e regionale in ambito extraurbano, di quartiere in

Provinciale ed interlocale in ambito extraurbano, di quartiere in

Interlocale e comunale in ambito extraurbano, interna al di interna

area urbana in ambito urbano

di quartiere in ambito urbano

di quartiere in ambito urbano

interna al quartiere in ambito urbano

Componenti di traffico

Componenti limitate

Componenti limitate

Tutte le componenti

Tutte le componenti

Secondo l'art.2 del Codice della strada (D. L.vo 285/92 e suoi aggiornamenti successivi) le strade sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi:

A - Autostrade (extraurbane ed urbane)

LA R

ET

E S

TR

AD

ALE A - Autostrade (extraurbane ed urbane)

B - Strade extraurbane principaliC - Strade extraurbane secondarieD - Strade urbane di scorrimentoE - Strade urbane di quartiereE - Strade urbane di quartiereF - Strade locali (extraurbane ed urbane)

LA R

ET

E S

TR

AD

ALE

NORME FUNZIONALI E GEOMETRICHE PER LA COSTRUZIONE D ELLE STRADED.M. 5/11/2001

LA R

ET

E S

TR

AD

ALE

Piste ciclabili in sede propria

Piste ciclabili su corsia riservata

LA M

OB

ILIT

A’ D

OLC

ELE PISTE CICLABILI

NORMATIVA DI RIFERIMENTO:

Percorsi promiscui pedonali e ciclabili

Percorsi promiscui ciclabili e veicolari

LA M

OB

ILIT

A’ D

OLC

E

DM 30-11-99_n.557_Regolamento recante norme per la definizione delle caratteristiche tecniche delle piste ciclabili

NORMATIVA DI RIFERIMENTO:LA M

OB

ILIT

A’ D

OLC

E

Manuale per la realizzazione della rete ciclabile regionale( Regione Lombardia, Direzione Generale Territorio e Urbanistica)

MATERIALE DI RIFERIMENTO

LA M

OB

ILIT

A’ D

OLC

ELE PISTE CICLABILI

TIPO DI PISTA Dimensione minima

note

Corsia semplice , comprendente un opportuno franco laterale libero da ostacoli e le strisce di margine

1,50 mt

Corsie contigue , comprendente 2,50 mt

LA M

OB

ILIT

A’ D

OLC

E Corsie contigue , comprendente un opportuno franco laterale libero da ostacoli e le strisce di margine, dello stesso od opposto senso di marcia

2,50 mt

Piste ciclabili in sede propria o su corsie riservate

1,00 mt Caso eccezionale sempre che questo valore venga protratto per una limitata lunghezza dell’itinerario ciclabile e tale

circostanza sia opportunamente segnalata

LA M

OB

ILIT

A’ D

OLC

E

La larghezza spartitraffico fisicamente invalicabile che separa la pista ciclabile in sede propria dalla carreggiata destinata ai veicoli a motore, non deve essere inferiore a 0,50 mt.

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

EELABORATI DA REDIGERE

La TAV. 2 – INFRASTRUTTURE E MOBILITA’rappresentazione in termini descrittivi delle infrastrutture cinematichedell’area oggetto di studio. Si riportano a colore sulla carta al 10.000 le stradepresenti secondo la loro gerarchia, le linee ferroviarie, eventuali linee per ilTPL (Trasporto Pubblico Locale) , la rete della mobilità dolce e gli spazi per lasosta.La tavola potrà essere eseguita utilizzando AutoCad, GIS oppure colorando a

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

La tavola potrà essere eseguita utilizzando AutoCad, GIS oppure colorando amano la tavola.

SINTETICO COMMENTO SCRITTO DELLA TAVOLAnella Relazione dovranno essere mettesse in luce le caratteristiche più rilevanti e significative, quali: eventuale presenza di arterie di grande scorrimento o molto congestionate, la presenza e la continuità delle reti ciclopedonali, ecc…

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

SCHEDATURAIndividuare e descrivere alcune sezioni stradali (4-6) diverse fra loro (scala 1:100 – 1:200) da allegare alla relazione e che dovranno essere localizzate sulla tavola Infrastrutture e mobilità.

FATTORI UMANIINDAGINI SOCIALI

Nota: Le sezioni dovranno essere segnate in nero nella tavola “Infrastrutture e mobilità” ed è preferibile che siano prossime all’area di progetto

Su un A4 o un A3 INDICARE:

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

ESCHEDATURA

•Sezione stradale

• Nord

•Scala

•Tipologia di strada (A – autostrade; B - strade extraurbane principali; C -strade extraurbane secondarie; D - strade urbane di scorrimento; E -strade urbane di quartiere; F - strade locali) (secondo le “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” - D.M. 5/11/2001)

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

geometriche per la costruzione delle strade” - D.M. 5/11/2001)

•Estratto dell’area con indicazione in dettaglio della sezione

•Eventuali fotografie dello stato di fatto

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

EEsempio di SCHEDATURA in A3 da inserire in Relazione

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

EE

LAB

OR

ATI D

A R

ED

IGE

RE

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

Utilizzare il simbolo seguente di sezione in corrispondenza di un punto che può essere rappresentativo della tipologia di strada scelta per la schedatura.

Sezione tipo:E

LAB

OR

ATI D

A R

ED

IGE

RE

A

ELA

BO

RAT

I DA

RE

DIG

ER

E

A

CONVENZIONI CONVENZIONI GRAFICHE

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

STRADE EXTRAURBANE

Strade linea continua spessa

A “Autostrade extraurbane”

Marrone scuro

B “Extraurbane principali” Marrone chiaro

C “Extraurbane Nocciola

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

C “Extraurbane secondarie”

Nocciola

F “Extraurbane locali Lasciare bianco

FONTE: Piano Territoriale della Viabilità Extraurbana della Provincia di Brescia “PTVE”

Delimitazione URABNO / EXTRAURBANO

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

Delimitazione Tratteggio

Centro abitato blu

Centro abitato: come definito ai sensi dell'art. 4 del D.L. 30 Aprile 1992 n°285 - "Nuovo Codice della Strada”, entrato in vigore il 1 Gennaio 1993.

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

STRADE URBANE

Classe funzionale linea

A “Autostrade urbane” Bordeaux

D “Urbane di scorrimento veloce” * Blu

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

D “Urbane di scorrimento” Violetto

E “Urbane di interquartiere” * Fucsia

E “Urbane di quartiere” Rosso

F “Urbane interzonali” * Giallo

F “Urbane locali” Lasciare bianche

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

Urbane pedonali, residenziali, a parcheggio * Lasciare bianche

F bis itinerari ciclopedonali (s.m.i. del Codice della Strada)

Verde scuro

* “Direttive per la redazione, adozione ed attuazione del Piano urbano del traffico” Ministero LL.PP. 24/6/1995

c) Zone per la viabilità e le comunicazioni Note

Ferrovie Linea continua innero

Parchi A materasso a

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

ALTRI ELEMENTI DELLA VIABILITA’

Parchiferroviari

A materasso a striscioni bianchi e neri alterni, sempre normali all’andamento della linea

Zone a servizio delle comunicazioni

Velatura continuain azzurro Esempio:

•Parcheggi + simbolo;

•Benzinai + simbolo *

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

comunicazioni

Aeroporti edeliporti

A materasso astriscioni alterniverdi scuro eazzurro

•Benzinai + simbolo *

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

* vedi Simbologia elementare

TPL Note

Linea urbana Linea continua

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Linea urbana Linea continuaverde scuro conpunto pieno incorrispondenzadelle fermate

Lineaextraurbana

Linea continuaverde scuro conpunto pieno incorrispondenzaC

ON

VE

NZ

ION

I GR

AF

ICH

E

Se ci fossero diverse linee utilizzare più colori non in contrasto con quelli già presenti

Se ci fossero diverse linee utilizzare più colori non in contrasto con quelli già presenti

corrispondenzadelle fermate

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

Fascia di rispetto (Nuovo Codice della Strada 1993) Distanza

Autostrada Linea tratteggiatanera sottile

60 m

Extraurbana Linea tratteggiata 40 m

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

FASCE DI RISPETTO

Extraurbanaprincipale

Linea tratteggiatanera sottile

40 m

Extraurbanasecondaria

Linea tratteggiatanera sottile

30 m

Extraurbanalocale

Linea tratteggiatanera sottile

20 m

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

locale nera sottile

Ferrovia * Linea tratteggiatanera sottile

30 m

CO

NV

EN

ZIO

NI G

RA

FIC

HE

* D.P.R 753/80 (art.49)

1.41.4-- INDAGINI ECONOMICHEINDAGINI ECONOMICHE

(non sarà oggetto dell’esercitazione)

Si tratta di indagare la presenza di imprese che siconcretizza nella presenza di unità produttive per i tresettori (Primario,Secondario,Terziario) e dei servizi e ilnumero di addetti per ogni settore.

OB

IET

TIV

O

numero di addetti per ogni settore.

Fonti:-Primario (si utilizza il dato di attivi nel settore primario inquanto unico disponibile)-Secondario (censimento industria e commercio)-Terziario (censimento industria e commercio)-Terziario (censimento industria e commercio)

RAPPRESENTO I DATI

Settore primario

Settore secondario

ES

EM

PIO

Settore terziario

AD

DE

TT

I

ANNO RELATIVO AL CENSIMENTO

1971 1981 1991 2001

ADDETTO: ha un significato economico per il comune oggetto di studio

ADDETTO ≠ ATTIVO

IND

AG

INI E

CO

NO

MIC

HE

Il dato ATTIVO (come si è visto) ha un importanza di tipo sociale (residenti che hanno attività INDIPENDENTEMENTE DA DOVE LA ESERCITANO)

Il dato ADDETTO rappresenta i posti di lavoro occupati in quel comune da residenti o da abitanti di altri luoghi

IND

AG

INI E

CO

NO

MIC

HE

IND

AG

INI E

CO

NO

MIC

HE