Esoterismo Iside Sirio e i Fedeli d'Amore

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  • 8/9/2019 Esoterismo Iside Sirio e i Fedeli d'Amore

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    ESOTERISMO: ISIDE, SIRIO E I FEDELI DAM0RECari amici, voglio segnalarvi luscita di un libro dal titolo Iside, Sirio e ilMistero dAmore delle due Met, terza pubblicazione dellastrologo edesoterista Giacomo Albano. Cito dalla quarta di copertina: Questo libro uninedita e coraggiosa introduzione ai supremi Misteri inziatici. Forse mainessun autore finora si era spinto cos oltre nellesposizione di dottrine che

    tutti i miti dellantichit adombrano, ma di cui mai nessuno aveva finora parlato in maniera cos esplicita e chiara. Il culto di Iside ebbe grandediffusione nellantichit, ma soltanto gli Iniziati ne conoscevano il significatopi profondo. Nellinterpretazione comune Iside viene spesso ridotta a Deadella fertilit e della Madre Terra. Ma in realt il motivo per cui Iside erachiamata Madre dellUniverso molto pi alto e profondo.. Qui di seguito riporto il capitolo sullOrdine Iniziatico dei Fedeli dAmore.Noterete che ad un certo punto sono usati i termini Maschio e Femminain modo un po diverso dal solitocapirete tutto meglio leggendo linterolavoro.Il libro disponibile in forma cartacea o pu anche essere immediatamentescaricato come ebook qui: http://www.lulu.com/product/a-copertina-

    morbida/iside-sirio-e-il-mistero-damore-delle-due-meta/6507579?productTrackingContext=search_results/search_shelf/center/1

    In un certo senso questo lavoro pu essere letto anche come lesposizionedella vera dottrina dei Fedeli dAmore. Di quest Ordine hanno fatto parte personaggi come Dante, Cavalcanti e Guinizzelli. LOrdine aveva sueramificazioni anche in Oriente, e a questo proposito Henry Corbin nel suoLimmaginazione creatrice. Alle radici del sufismo cita in particolare ilmistico sufi Ibn Arabi.Meta suprema del cammino iniziatico non pu che essere lincontro conlAngelo, che in un certo senso il nostro Dio personale. Secondo i FedelidAmore Dio pu essere conosciuto e amato solo attraverso teofanie, cio per mezzo di una Figura umana. Secondo Corbin: Ci che vedevano iFedeli dAmore era sia lAngelo Intelligenza -Sapienza, sia una certa figuraterrestre, ma questa simultaneit non era reale e visibile che per ciascuno diloro1. Forse gi ai tempi di Dante lIniziazione allOrdine avveniva secondoun certo rituale, ma si deve ritenere che la vera Iniziazione non poteva cheessere conferita da Maestri Invisibili, nella forma di un incontro fatale conuna figura femminile che diventa agli occhi dellIniziato una teofania del suoMaestro Interiore, del suo Angelo.Lilluminazione dei fedeli damore quindi vedere lAngelo, contemplare la giovane donna che assomiglia alla propria anima sotto la sua

    Forma teofanica, ed anche vedere il volto di bellezza dellEssere divino dicui il volto trasfigurato dellessere amato porta i tratti, come confermaRzbehn Baql: Sono penetrato nel mistero della Bellezza nellimmagineumana che mi offriva questa fidanzata, nella maestosit che rendeva cosimponente la grazia della sua natura innata. Ma vedere lAngelo, anchericonoscere il maestro interiore che investe il fedele damore della suadignit ed comprendere che egli il proprio Testimone in Cielo. Oraquesto maestro porta appunto i tratti annunciatori del volto

    1H. Corbin: Limmaginazione creatrice. Alle radici del sufismo, Laterza, 2005.

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    dellamatissima. infine vedere il volto dellAmico, sotto le apparenze diSofia, della Sapienza cristica, hikmat isawya, come dice Ibn Arab, o dellaSapienza divina, secondo la parola di Jacob Boehme: La sapienza divina la Vergine eterna non la donna, la purezza immacolata e la castit, edappare come limmagine di Dio e limmagine della Trinit. Questo volto che la bellezza nascosta dellessere amato e che anche il volto delliniziatore,

    del maestro invisibile, lo stesso volto che permette di vedere lAngelo, ilvolto del Maestro interiore, dellAmico, che anche il volto di Dio stesso, lafaccia divina che mostra al fedele damore quando questi vede la bellezzadellessere amato tale e quale come la vede Dio. quindi sempre lo stessovolto, visto sia con gli occhi dello spirito (amore divino), sia con gli occhidellanima (amore spirituale)2.Non a caso nella Commedia a condurre Dante fino alla beatifica visionedellUno proprio Beatrice, cio la sua Met. Non sono dunque del tuttocorrette quelle interpretazioni che hanno ridotto Beatrice e le altre donne deiFedeli dAmore a pure e semplici allegorie della Sophia gnostica.Certamente, grazie al percorso di ascesi avviato da un simile amore magico,la Met diventa agli occhi delliniziato sempre pi un simbolo della G nosi,

    cio della Sapienza Sacra che consiste nella diretta Conoscenza del MisteroDivino. Ma questo non vuol dire che allorigine del processo non vi fosseproprio una donna in carne e ossa. Tutti o quasi tutti a un certo punto dellaloro esistenza incontrano un amore fatale, un amore fuor del comune, delquale, se si Maschi, ben presto s intravede un significato trascendente,una portata metafisica che va ben al di l di ci che di solito gli uominichiamano amore. A un certo punto il Maschio intuisce che si tratta di unateofania, e che dietro le sembianze di quellessere umano gli apparso ilsuo stesso Angelo, il suo Dio personale che lo sta invitando a riunirsi allaMet perduta che gli manca per tornare allUno. Ed ecco, Amore inizia acambiarlo, fa emergere i lati pi preziosi e nascosti del suo essere, insommala parte migliore di lui, quella parte che fino a quel giorno aveva tenutonascosta a se stesso per paura di essere troppo grande, quasi perdifendere i suoi occhi dalla Luce.Pu essere che nei primi tempi della conoscenza, essendo ancora in bala diForme-Pensiero dure a morire, il nostro uomo creda di voler possederequella persona in modo esclusivo e gi in questa vita, come fa di solitolamore umano. Se per sulla via giusta, a un certo punto capir che quella la sua Met mancante, ma anche che questa mancanza esiste solo nelmondo della dualit, poich nei Mondi Superiori la loro unione esiste dasempre, e sempre esister, essendo eterno l Androgino divino di cuiciascun membro della coppia terrestre soltanto una Met, anzi una bruttacopia della Met. Il nostro uomo non ancora raggiunto dalla Luce si dibatte

    tra le pene damore per la sua Met mancante, e tuttavia mentre lo fa giperfettamente ed eternamente unito a lei nel mondo dellAngelo ! A che produnque cercare di possedere qualcuno con cui gi indefettibilmente unitoda sempre, qualcuno che anzi lui stesso? Se il nostro uomo arriva acomprendere questo, vuol dire che Iside-Sophia entrata nella sua animainiziando la sua opera trasformatrice.Iside la nostra Met perduta, ed anche il tramite tra noi e il nostro Angelo.Essendo la Madre non vuol far altro che donarci la Luce. Talora pu anche

    2V. il sito http://www.moncelon.com/fedelidamore1.htm

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    donarci unIlluminazione repentina, ma pi spesso il suo un pe rcorsograduale, che giorno dopo giorno ci indica la Via per unirci alla nostra Metmancante.Ma in che modo Amore pu condurci fino allexcessus menti, allestasi di cuiDante parla anche nellultimo canto del Paradiso? Il fatto che una simileesperienza richiede una condizione che praticamente impossibile

    realizzare senza laiuto di Amore, e cio leliminazione di quei residui egoiciche, fungendo da Guardiani della Soglia, ci trattengono dal varcare i confinidel mondo sensibile. Perch si dia lesperienza estatica, infatti, necessariomorire allEgo: coloro che invece gli sono in qualche modo ancora legati, aun certo punto dellesperienza saranno presi da paura, perch, essendoancora identificati con lio terreno, sembrer loro che la morte del lEgo laloro morte, e che quindi bisogna a tutti i costi tornare indietro e non varcarequella soglia. Chi invece in stato di amore avr scoperto lillusorietdellEgo, inganno che si basa proprio sul credersi un Intero, mentre invecenon si che una met: sapendo questo, un simile uomo avr in ispregiolEgo e non agogner ad altro che a ricongiungersi alla sua Met; e sapendoche il ricongiungimento pu avvenire solo varcando quella soglia, egli andr

    incontro a quella morte con intrepida gioia . Vediamo dunque che vi sonodue possibili vie, che comunque non si escludono lun laltra: la via umida,graduale e pi filosofica, e la via secca, data da un Illuminazionerepentina.Nella contemplazione del Fedele dAmore il volto dellamato e quel lo di ognialtro essere, di ogni altra cosa che esiste al mondo, finiranno sempre picon il sovrapporsi, cosicch ogni cosa parla dellamato, e l amato presentein ogni cosa.Molti purtroppo dimenticano che la Met cui aspirare non quel voltoumano, ma lUno, cio lAngelo di cui quel volto soltanto unamanifestazione. E cos facendo si perdono dietro lennesima illusione, ancor pi crudele di tutte le altre. In verit un simile Amore lesperienza pi preziosa che si possa fare in questa vita, m a questo non vuol dire chebisogna anelare al concreto possesso di quellessere umano possesso chedel resto si rivela quasi sempre impossibile, visto che nella stragrandemaggioranza dei casi una delle due Met Femmina, cio inconsapevoledella cosa, e quindi sembra non ricambiare lAmore della sua Met.Potremmo definire questa esperienza la morte di Beatrice. Il FedeledAmore Dante sapeva che il concreto possesso della propria Met sul pianoterreno non cosa auspicabile, e che anzi in un certo sen so proprionecessario separarsi da quellessere umano in carne ed ossa se vogliamoscorgerne la vera Essenza, cosicch possa assumere sempre meglio pernoi il ruolo di guida Celeste. Avviene in tal modo una trasfigurazione della

    Met perduta sul piano terreno, che agli occhi dellIniziato si identificasempre pi con la Vergine, con Iside Sophia che porta la Gnosi. Fu lei,Beatrice, a portare la Luce a Dante, accompagnandolo in Paradiso finoallIdentificazione Suprema. Si tratta di una chiara allegoria del fatto cheDante era riuscito a raggiungere lunione con la sua Met su un pianosuperiore a quello di questo mondo, e su quel piano riusc a realizzarelUnione con lei, ricostituendo in tal modo lAndrogino Primordiale, cos dagiungere fino allIdentificazione con lAngelo, cio alla SupremaIlluminazione.

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    In realt tutto ci che facciamo nella vita sempre e soltanto dettatodallanelito pi o meno inconscio a riunirci alla Met mancante. E gli eventidella nostra vita non sono affatto casuali come sembrano, essendo essi laconseguenza (e quindi anche la Manifestazione) della nostra Metmancante. Liniziato riesce a scorgere il filo conduttore che lega tra loroquesti eventi apparentemente assurdi e insensati, e comprende che essi in

    realt, se correttamente vissuti e interpretati, sono proprio e soltanto quelliche occorrono a fargli prendere coscienza della Met che gli manca, equindi ad avvicinarlo al S. Lalchimista in questo modo pu trasformare inOro il piombo dellesistenza samsarica.Abbiamo infatti gi detto che la Femmina alla quale unirsi nelle Nozze Sacre anche questo mondo apparentemente esterno allIo. E Femmina anchequello che abbiamo definito inconscio, e cio quella parte di noi che nonriconosciamo pi come nostra, e dalla quale ci siamo disidentificati. Glieventi che accadono nel mondo esterno non sono altro che lamanifestazione di questa parte oscura di noi, e ci appariranno comeesterni soltanto se e nei limiti in cui resteremo inconsapevoli di questaparte. Quando eravamo tuttuno con la nostra Met nellUovo Cosmico, tutto

    era dentro di noi. Adesso invece ci sembra di essere soltanto una piccolaparte di questo Tutto, e che tutto il resto sia fuori di noi.La suddetta auspicabile unione che dovrebbe avven ire a tutti questi livelliera definita dagli antichi alchimisti incesto filosofale. Sono queste le NozzeSacre da cui nasce Horus, il Fanciullo Divino, che nellantichit venivaspesso raffigurato mentre suggeva il latte dal seno di Iside, la Natura svela tache, se interiorizzata, diventa appunto la Nutrice del Dio.