Upload
doankhuong
View
215
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
Card iochiru rgiaDipartimento Cuore
DIPARTIMENTO “CUORE”
Facoltà di Medicina e Chirurgia
Università degli Studi di Salerno
Appunti di CardiochirurgiaDirettore: Prof. Giuseppe Di Benedetto
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
La cardiopatia ischemicaParte II
Dr. Antonio Panza
dr.ssa Lucia Tedesco
Prof. Giuseppe Di Benedetto
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
“Saphenous vein graft in the surgical
treatment of coronary artery disease:
Operative technique.”
J Thorac Cardiovasc Surg 1969; 58:178
Renè Favaloro
1923 - 2000
Le origini della chirurgia coronarica
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
L' era moderna della rivascolarizzazione miocardica iniziò durante gli annisessanta grazie alle ricerche di Favaloro ed Ellis (Cleveland Clinic) e diJohnson (New York University)
Le origini della chirurgia coronarica
Il perfezionamento delle tecniche diprotezione miocardica consentì apartire dagli anni Settanta ladiffusione dell‘ intervento dirivascolarizzazione miocardica chedivenne l'opzione terapeutica discelta nella malattiaarteriosclerotica delle coronarie
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
� Negli anni '70 negli Stati Uniti venne compiuto
il primo grande studio clinico per paragonare i
risultati del bypass aortocoronarico e della
terapia medica nel trattamento della
cardiopatia ischemica (CASS, Coronary Artery
Surgery Study). Tale studio dimostrò la
superiorità della terapia chirurgica su quella
farmacologica
� Allora i bypass venivano eseguiti con
segmenti di vena safena, prelevati dalla
gamba e suturati sulla coronaria a valle della
ostruzione: il capo prossimale era poi suturato
sull'aorta ascendente.
Le origini della chirurgia coronarica
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
� All'inizio degli anni '80 si diffuse l'utilizzo
dell'arteria mammaria (arteria toracica interna), una
arteria decorrente all' interno torace subito dietro
allo sterno
� I bypass eseguiti con l'arteria mammaria
dimostrarono presto una performance superiore, sia
in termini di pervieta' immediata che a distanza
� Inizialmente venne utilizzata solo l'arteria
mammaria interna di sinistra, suturandola
sull'arteria interventricolare anteriore.
� In seguito alla pubblicazione dei risultati di pazienti
operati utilizzando entrambe le arterie mammarie,
negli ultimi anni si e' assisitito ad un aumento
considerevole della spinta ad eseguire
rivascolarizzazioni il piu' possibile arteriose,
soprattutto nei pazienti piu' giovani.
Arteria mammaria sx
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
La chirurgia coronarica si prefigge di rivascolarizzare il miocardioischemico mediante l’impianto di condotti al di là delle stenosicoronariche responsabili dell’ischemia. L’impianto di tali condottia ponte offre la risoluzione dei sintomi ed un prolungamentodell’aspettativa di vita
Obiettivi della chirurgia coronarica
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
�La rivascolarizzazione può essere eseguita:• a cuore battente•in arresto cardioplegico ed assistenza CEC
�I condotti impiantati sono in ordine di preferenza:•arteria mammaria interna sx•arteria mammaria interna dx•arteria radiale sx•vena safena magna
Tecnica chirurgica
Rivascolarizzazione tradizionale
Arresto cardioplegico e circolazione extracorporea
�Pro:• maggiore controllo del sitoanastomotico (fermo ed esangue)•totale controllo dell’emodinamica
�Contro:•Ischemia miocardica anche se conprotezione cardioplegica•Potenziale danno all’aorta durante lacannulazione ed il clampaggio•Attivazione della cascatainfiammatoria secondaria alla CEC
Rivascolarizzazione a cuore battente
Senza arresto cardioplegico e senza circolazione extracorporea
�Pro:• Assenza di ischemia miocardica• L’aorta non viene manipolata• Assenza degli effetti negativi della CEC•Minore eparinizzazione (e perdite ematiche)
�Contro:•Maggiore difficoltà tecnica nel:
• eseguire le anastomosi• assicurare una stabilità emodinamica
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
MAMMARIA INTERNA: condotto “ideale”
• Facile prelievo
• Versatile
• Ottima pervietà a distanza
• Riduzione delle manipolazione
sull’aorta
• Facile impianto
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Arterie mammarie “in situ” ed
in Y-conduit
� A seconda della localizzazione delle
lesioni coronariche, le mammarie
possono essere utilizzate in situ, cioe'
lasciate attaccate alla loro origine
naturale che e' l'arteria
succlavia, oppure possono essere
suturate l'una all'altra per
confezionare condotti a 'Y' in grado di
raggiungere anche le zone del cuore
piu' posteriori.
ARTERIA RADIALE: condotto di seconda scelta
• Rinnovato interesse negli ultimi 10 anni
• Diametro lievemente più ampio della
mammaria interna, parete più spessa e
muscolare.
• Si anastomizza sempre prossimalmente
sulla mammaria interna per una migliore
pervietà a distanza (Y-Conduit)
• 18-20 cm di “free graft” disponibile
• Pervietà ad 8 anni > 70 %
(Y-Conduit)
Arteria
mammaria sx Arteria radiale
VENA GRANDE SAFENA: condotto di terza scelta
Pro:
• Facile da prelevare
•Ampia disponibilità
Contro:
•Sviluppo di iperplasia intimale
•Durata limitata:
• 10% si chiude entro le prime settimane
•50-60% si chiude a 10 anni
Indicazione alla rivascolarizzazione miocardica
Pazienti con angina da sforzo
� Indicazione certa
• Lesione del tronco comune
• Lesione coronarica trivasale
• Angina invalidante e refrattaria alla terapia medica
� Indicazione valida
• lesione prossimale della DA
� Indicazione possibile
• Lesione bivasale senza coinvolgimento della DA , ma
con esteso territorio ischemico
Indicazione alla rivascolarizzazione miocardica
Pazienti con Angina instabile/NSTEMI
� Indicazione certa
• Lesione del tronco comune
• Lesione coronarica trivasale
• Angina refrattaria alla terapia medica
� Indicazione valida
• lesione prossimale della DA
� Indicazione possibile
• Lesione bivasale senza coinvolgimento della DA , ma
con esteso territorio ischemico
Indicazione alla rivascolarizzazione miocardica
Pazienti con STEMI
� Indicazione certa
• Nessuna
� Indicazione validaIschemia refrattaria alla terapia medica
� Indicazione possibile
• Scompenso cardiaco
• Riperfusione miocardica entro le prime 6
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
TERAPIA CHIRURGICA in
EMERGENZA/URGENZA DELLE
COMPLICANZE DELL’INFARTO
MIOCARDICO
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Complicanze dell’IMA
FUNZIONALI
�Turbe del ritmo
�Turbe della conduzione
� Insufficienza ventricolare sn
�Shock cardiogeno
ORGANICHE
ANATOMICHE
�Pericardite
�Complicanze
anatomiche
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Complicanze dell’ IMA
PRECOCI
TARDIVE
ROTTURA SETTOINTERVENTRICOLARE
ROTTURA DI PARETE LIBERA
ROTTURA M. PAPILLARE (INSUF. MITRALICA ACUTA )
ANEURISMA DELVENTRICOLO SX
PSEUDOANEURISMA INSUF. MITRALICA POSTISCHEMICA
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Rottura del setto interventricolare:
DIV post-ischemicoEpidemiologia
�Complica il 1-2% degli IMA
�Responsabile del 5% delle morti precoci
� TEMPO• Max 48-96 h
• Poche ore/2 settimane e più
�M:F=3:2
� Patologia occlusiva vs stenosante
� Localizzazione• 60% setto antero-apicale
• 20-40% porzione posteriore del setto
MONOVASALE 64%
BIVASALE 7%
TRIVASALE 29%
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
DIV post-ischemicoPatogenesi e Anatomia Patologica
� Indebolimento miocitario dell’area infartuata
� Pressione sanguigna provoca una dislocazione delle fibre malaciche e porta alla rottura
TIPI DI ROTTURA
•SEMPLICE
•SERPIGINOSA
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
DIV post-ischemicoFisiopatologia
�Compromissione
emodinamica variabile
• Estensione dell’infarto
− Insufficienza destra
− Insufficienza sinistra
− Insufficienza globale
• Grado di shunt sinistro-destro
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
DIV post-ischemicoDiagnostica
� CLINICA• SOFFIO DI RECENTE INSORGENZA
• ASSOCIAZIONE CON DOLORE TORACICO
• BRUSCO DETERIORAMENTO EMODINAMICO
� STRUMENTALE• ECG
• RX (PA e LL)
• Catererismo polmonare (Swan-Ganz) (Qp/Qs)
• ECOdopplergrafia
• Cateterismo sinistro preoperatorio
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Principi chirurgici della correzione del DIV
postinfartuale
1. Si deve intervenire appena compaiono i segni di shock cardiogeno
2. Si chiude il difetto con un patch di materiale sintetico impiantandolo più lontano possibile rispetto alla lesione infartuale (i punti di sutura trancerebbero il tessuto necrotico friabile)
3. La tecnica utilizzata è quella di Tirone David (infarctexclusion)
Card iac Su rge ryCARDIOLOGY AND CARDIAC SURGERY DPT
“S.G iov anni d i D io e R u ggi d ’A ragona” H ospitalSALERNO, ITALY
Infarct exclusion technique
Patch sintetico suturato
lontano dall’area infartuata
VD VSx
PatchDIV
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Rottura post-IMA di parete libera
• Morgagni (1765) descrive 11 casi
autoptici. (Ironicamente, Morgagni
morì per questa complicanza!)
• Hatcher e coll. (1970) all’Emory
University riportano la prima
riparazione chirurgica di rottura
ventricolo destro
Rottura post IMA della parete anteriore Vsx. Decesso per tamponamento cardiaco acuto
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
� Incidenza dell’ 11% (dati autoptici) Più comune nelle donne con età media di 63 anni con primo IMA.
� Timing: picco incidenza limite
• In epoca pre-trombolisi V° giornata entro 15 gg (90%)• Con trombolisi 8 h entro 3 gg (95%)
� Sede:• Parete anteriore 55%
• Parete laterale 35%
• Altre 10%
� Morfologia:• Semplice (tragitto perpendicolare transparietale) 45%
• Complessa (più tragitti serpiginosi, spesso obliqui) 55%
Rottura post-IMA di parete liberaEpidemiologia
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
ROTTURA DI CUOREStoria Naturale
� Acuta: Morte improvvisa preceduta da crisi anginosa.
Tamponamento e Dissociazione Elettro-Meccanica (entro
pochi minuti dall’esordio)
� Subacuta: Breccia piccola temporaneamente chiusa da coagulo o adesione pericardica con lento filtraggio. Segni
di tamponamento progressivo e poi shock cardiogeno.
(D/d con estensione di IMA o IMA destro) Può essere
compatibile con la vita per giorni.
� Cronica: chiusura spontanea per adesione tra epicardio
e pericardio o formazione di Pseudoaneurisma
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
ROTTURA DI CUOREDiagnosi
�Acuta
• Sintomi e Segni di tamponamento cardiaco
− Polso paradosso
− Distensione giugulari
− Ipotensione
− ↑ pressione atrio dx e WP (>20 mmHg)
− Shock cardiogeno
• Ecocardiografia
− TTE
− TEE
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
ROTTURA DI CUOREDiagnosi
�Subacuta: Breccia piccola temporaneamente
chiusa da coagulo o adesione pericardica con lento filtraggio. Segni di tamponamento
progressivo e poi shock cardiogeno. (D/d con
estensione di IMA o IMA destro) Può essere compatibile con la vita per giorni.
�Cronica: chiusura spontanea per adesione tra epicardio e pericardio o formazione di
Pseudoaneurisma
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
ROTTURA DI CUORETrattamento pre-operatorio
� Rottura ACUTA• Spesso non c’è tempo per intervenire chirurgicamente
− Nuovo approccio tramite infusione intrapericardica post-pericardiocentesi di colla fibrinica
� Rottura SUBACUTA• Traggono il max vantaggio dalla chirurgia
• Preparazione della sala
• Infusione di farmaci inotropi e fluidi
• Non perdere tempo con l’angiografia!
• Pericardiocentesi
• IABP
� PSEUDOANURISMA• Trattamento chirurgico dopo la diagnosi
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
La breccia viene chiusa con un patch
preferibilmente incollato (colla biologica) o
suturato su tessuto miocardico sano
ROTTURA DI CUORETrattamento chirurgico
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
INSUFFICIENZA MITRALICA
ISCHEMICAStoria Naturale
�Acuta• Rottura completa di MP: sopravvivenza media 3-4 gg
• Rottura parziale di MP: sopravvivenza media 1-2 mesi
� La comparsa di shock cardiogeno riduce la sopravvivenza a pochi gg.
�Cronica• 3 and 4+ mortalità 1° anno circa 40 %
• 2+ mortalità 1° anno circa 17 %
• 1+ mortalità 1° anno circa 10 %
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
INSUFFICIENZA MITRALICA ISCHEMICA ACUTATerapia
� Chirurgica (associata a CABG):• Urgenza (shock non trattabile farmacologicamente)
− Plastica Vavolare: (difficile da effettuare in acuto!) Mortalità 20%
− SVM con conservazione, se possibile, dell’apparato sottovalvolare: riduce la mortalità dal 60% al 35%.
• Elezione: Insufficienze mitraliche 3-4+ da alterazione anatomica dei MP (fibrosi o dislocazione per rimodellamento VS)
− Plastica Valvolare (mortalità 15%)
» Apparato Sottovalvolare (corde tendinee, muscoli papillari)
» Lembi
» Anulus
− Sostituzione Valvolare con “chordal sparing techniques” (mortalità 30%)
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Complicanza
tardive IMA:
aneurisma
ventricolare
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Aneurisma del Ventricolo Sx
�Aneurisma del Ventricolo sinistro
Area cicatriziale derivata dal muscolo dopo IM.
Questa area è ben delimitata e presenta
un’espansione sistolica (discinesi)
�Pseudo-Aneurisma
Dilatazione in connessione diretta con la cavità
ventricolare, la cui parete deriva da coagulo organizzato. Esito cronico di una rottura di parete
libera.
Aneurisma vero
AnVs
Pseudoaneurisma
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Storia Naturale� Incidenza• 15-20% di IMA se non trattati
• Incidenza ridotta con trombolisi: 7.6% (CASS Study)
�Funzione Ventricolare• Globale rimodellamento e dilatazione ventricolare
• Ridotta FE (≤ 35%) dovuta a movimento paradosso
�Sopravvivenza (naturale) a 5 aa: 30-40%− Dimensione aumenta rischio di morte precoce
− Se l’aneurisma è piccolo è legata ai fattori di rischio per CAD concomitanti
− La prognosi è proporzionale alla funzione ventricolare
�Cause di Morte:• aritmie (44%)• SC (33%)• IM ricorrente (11%) • Cause extracardiache (22%)
�
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Diagnosi Strumentale
�ECG
�RX
�Ecocardiogramma
�Ventricolografia
Ventricolografia
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Indicazioni chirurgiche
�Grande aneurisma (anche asintomatico)
�Episodi di TVP
�Episodi di tromboembolismo
�Se dimensioni limitate (non emodinamicamente significativo): intervento cardiochirurgicoconcomitante
Card iochiru rgia
Dipartimento “Cuore”
Aneurisma VsxEsclusione dell’aneurisma con un patch sintetico
Tecnica chirurgica