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Come imparare i trucchi della lavorazione del legno: un divertente sussidio per ragazzi con tecniche e suggerimenti per realizzare oggetti utili e strumenti in legno.
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Piergiorgio ZanonAndrea Maino
edizioni scout agesci / fiordalisocollana sussidi tecnici
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Faleg
name
sussidi tecnici30
Falegname
Il sussidio vi spalanca le porte sull’arte di ma-
stro Geppetto! Forse non riuscirete a rea-
lizzare un burattino come Pinocchio ma di
certo imparerete a lavorare con legno, chio-
di, traforo, ecc. Con un’esauriente introdu-
zione sugli attrezzi che si usano in fale-
gnameria, l’Autore vi accompagna nella co-
struzione di tanti oggetti utili, giocattoli, mo-
dellini ed altro. Il sussidio non ha pagine suf-
ficienti per illustrarvi tutte le possibili rea-
lizzazioni con il legno ma di certo la vostra
fantasia troverà altre mille idee con cui, ad
esempio, potrete iniziare a decorare in
modo del tutto nuovo il vostro angolo di
squadriglia.
La collana sussidi tecnici, pur se pensata per
gli scout, può risultare utile anche ad un pub-
blico non scout di insegnanti ed animatori di
gruppi. Indirizzata ad esploratori e guide, età
12/16 anni, può interessare anche i più grandi
per la sua praticità e per la capacità di far sco-
prire o approfondire tutte quelle tecniche che
accompagnano il cammino scout.
30
€ 10,00
Collana sussidi tecnicidiretta da Giorgio Cusma
Incaricata del Comitato editoriale:Laura Galimberti
Prima edizione:luglio 2012
ISBN 978-88-8054-899-7
Progetto grafico e impaginazione: Maria Rosaria Adinolfi
Copertina e aperture:Jean Claudio Vinci
Consulente editoriale:Stefania Cesaretti
Coordinamento editoriale:Maria Sole Migliari
Stampato su carta ecologica
© FiordalisoSocietà cooperativaCorso Vittorio Emanuele II, 33700186 Romawww.fiordaliso.it
Piergiorgio ZanonAndrea Maino
Falegnameillustrazioni di
Riccardo Francaviglia
edizioni scout agesci / fiordaliso
STRUTTURA DEI SUSSIDI TECNICI
COSA E ?La tecnica che andiamo a presentare, a che serve, che storia ha,curiosità, aneddoti, la sua presenza nella tradizione.
COME SI FA?Strumenti, materiali, teoria di base esposta con linguaggioimmediato e comprensibile.
IN PRATICA...Suggerimenti su realizzazioni, attività, progetti, giochi per impararefacendo.
Indice
Un po’ di storia 8La lavorazione del legno 10Essenze legnose maggiormente usate 10Momenti di spiritualità 14
Il laboratorio del falegname 16Attrezzi a mano 16Martello 16Sega a telaio 19Sega ad arco 19Segaccio 20Attrezzi elettrici 22Affilatrice da banco 22Sega circolare portatile e seghetto alternativo 23Sega circolare da banco e sega combinata 25Sega a nastro e troncatrice 26Altri strumenti 27Pialla a mano e altri strumenti 27Lime, raspe, tenaglie e pinze 28Sgorbie e scalpelli 28Cacciaviti e seghetti da ferro 29Trapano elettrico e avvitatore a batteria 30Levigatrice a disco e levigatrice orbitale 31Banco da lavoro da falegname 32Traforo 33Seghetto per traforo 33Seghetto elettrico 34Pirografo 34
Come si fa?
Cosa e ?
Giocattoli 36Camioncino 36Locomotiva anni ‘30 38Biplano 40Fuoristrada 42Auto anni ‘30 44Locomotiva a vapore 46Camioncino – Gru 48Varie 51Panca con schienale 51Figure realizzate con il pirografo 52Tavolo di squadriglia con gambe pieghevoli 53Mobile per angolo di squadriglia 54Panca con gambe pieghevoli 56Libreria a quattro ripiani 56Bob – Slittino 58La barca di Leonardo 59
In pratica...
Cosa e ?
UN PO’ DI STORIA
L’ evoluzione umana, dai primordi alla nascita delle prime civiltà, vienetradizionalmente suddivisa in tre fasi: età della Pietra, età del Bronzo
ed età del Ferro.La prima fase è stata caratterizzata dall’acquisizione di un’abilità essen-
ziale per l’uomo: l’utilizzo, man mano più elaborato e complesso, di alcunimateriali naturali dalla cui lavorazione riusciva ad ottenere utensili e stru-menti indispensabili per cacciare e difendersi.
Il legno, unitamente alla pietra, facilmente reperibile e di semplice uti-lizzo, è tra i materiali che furono utilizzati sin dalla preistoria, quando i primiominidi impararono ad accendere fuochi e costruire lance.
Con il passaggio alla civiltà l’uomo, che aveva sviluppato notevolicapacità manuali, imparò a realiz-
zare attrezzi da lavoro, comel’aratro (disegno aratro), ponti-li e strutture articolate come vil-
laggi di palafitte sopra le qualivenivano erette capanne.
Inoltre grazie all’esigenza cre-scente di movimentare materiali
pesanti (basti pensare agli enormi blocchi di pietra con cui gli egizicostruivano le piramidi), iniziarono a diffondersi i primi mezzi di traspor-
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to come i carri e le imbarcazio-ni, ed in particolare canoe,zattere e piroghe.
Cominciò cosìad emergere e adaffermarsi la figuradel falegname, unartigiano specializ-zato nella lavora-zione del legno,che nel Medioevooperava all’internodi botteghe attrez-zate con un banco da lavoro in legno massiccio solitamente dotatodi vari attrezzi (seghe, martelli, pialle, scalpelli, lime, ecc.) e di due
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LA PIROGA
La piroga è un’imbarcazio-ne simile alla canoa che si
ottiene dalla lavorazione diun grosso tronco scavato al suo inter-no e sagomato nelle estremità al finedi favorirne la navigazione per brevitratti fluviali. Oggi viene ancora utiliz-zata dai pescatori dell’Africa dell’Ovest,per la sua struttura leggera che larende facilmente trasportabile.
Anche sedell’architettura egizia
ricordiamo principalmente le grandioseopere monumentali, sappiamo che i villaggi dell’antico Egitto eranocostituiti prevalentemente dacostruzioni in legno, canne e fango.
Curiosità
La lavorazionedel legno, illustrazione tratta daiTacuina sanitatis(XIV secolo).
morse con cui venivano bloc-cati gli oggetti lavorati.
Dopo la rivoluzione indu-striale, la lavorazione manualedel legno venne sostituita ingran parte dalla produzionemeccanica più veloce ed eco-nomica che prediligeva l’utiliz-zo di agglomerati del legno diminore qualità.
Tuttavia, le botteghe arti-gianali non scomparvero deltutto ed ancora oggi proprio lararità delle tecniche tradiziona-li e l’utilizzo di legno pregiato
rendono il falegname uno tra gli artigiani più ricercati.
LA LAVORAZIONE DEL LEGNO
D opo aver scelto l’albero da cui ricavare il legno da lavorare, che èopportuno tagliare solo quando ha raggiunto la maturazione, è
necessario ripulire il tronco, dal quale vengono eliminati i rami che pos-sono essere raccolti in fascine e riu-tilizzati, ad esempio per accendereil fuoco.
I tronchi vengono poi traspor-tati in segheria per essere sezio-nati in travi od assi che vengonopoi sistemate in cataste e lasciatead asciugare all’aperto per circa 4mesi, ben distanziate l’una all’al-tra da appositi spessori.
Essenze legnose maggiormente usate
Le conifere: abete, pino
L’abete è presente sulle Alpi e sull’Appennino. Il suo legno è tenero,di colore chiaro con venature rossastre; è impiegato nelle cartiere perottenere cellulosa e nelle falegnamerie, dove viene utilizzato princi-palmente per la realizzazione di mobili, nonostante sia abbastanza
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Il banco da lavorodel falegname è
necessario per tutte le lavorazioni inlegno che si vogliono effettuare ed èimportante tenerlo pulito e riordinaretutti gli strumenti che lo contornanoavendo cura di disporre di un pianod’appoggio sufficientemente ampio.Tutti i materiali potenzialmente utili perla lavorazione devono essere riposti inscatole e contenitori per favorirne unafacile ricerca e conservazione.
Suggerimenti
vulnerabile a tarli e agenti atmosferici.Il pino è presente nelle aree mediterranee. Il suo legno è tenero e
resinoso, per la sua caratteristica resistenza è utilizzato per costruzio-ni navali o per la realizzazione di pali, ponti,scatole e matite.
Latifoglie: castagno, ciliegio, noce, faggio, pioppo
Il castagno cresce maggiormente negli Appennini. È un legno duro di colo-re bruno giallastro, molto resistente all’umidità. Generalmente viene usatoper infissi, mobili e pezzi torniti.
Il ciliegio è presente in tutte le regioni italiane tranne la Sardegna. Dicolore rossiccio, è un legno compatto con belle venature; usato principal-mente per mobili e impiallacciature.
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Abete
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