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Falter im Wein. La farfalla nel vino. Hermann Hesse nasce a Cawl (Svevia), nel 1877. Muore nel 1962 a Montagnola. Era convinto che l’artista non potesse cambiare la società e che la politica lo avrebbe rovinato, per questo non aderì a nessun partito. - PowerPoint PPT Presentation
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Falter im WeinLa farfalla nel vino
Hermann Hesse nasce a Cawl (Svevia), nel
1877
Muore nel 1962 a Montagnola
Era convinto che l’artista non potesse cambiare la società e
che la politica lo avrebbe rovinato, per questo non aderì
a nessun partito
Per lui veniva prima l’umanità, non un partito politico,e credeva che la
pace si sarebbe raggiunta solo con la libertà delle
persone
Falter im Wein In meinem Becher mit Wein ist ein Falter geflogen,Trunken ergibt er sich seinem süßen Verderben,Rudert erlahmend im Naß und ist willig zu sterben;Endlich hat ihn mein Finger herausgezogen.
So ist mein Herz, von Deinen Augen verblendet,Selig im duftenden Becher der Liebe versunken,Willig zu sterben, vom Wein deines Zaubers- betrunken,Wenn nicht ein Wink deiner Hand mein Schicksal- vollendet.
Una farfalla è volata nel mio bicchiere di vino, ebbra si abbandona alla sua dolce rovina,
remiga senza forze, ora sta per morire; ecco, il mio dito la solleva via.
Così il mio cuore, accecato dai tuoi occhi, felice affonda nel denso calice, amore,
pronto a morire, ebbro del tuo incanto se un cenno di tua mano non compia il mio destino.
Falter im Wein
1 In meinem Becher mit Wein ist ein Falterein Falter geflogen, a2 Trunken ergibt er sich seinem süßen Verderben, b3 Rudert erlahmend im Naß und ist willig zu sterben; b4 Endlich hat ihn mein Finger herausgezogen. a
5 So ist mein Herz, von Deinen Augen verblendet, c
6 Selig im duftenden Becher der Liebe versunken, d 7 Willig zu sterben, vom Wein deines Zaubers- betrunken, d8 Wenn nicht ein Wink deiner Hand mein Schicksal- vollendet. c
Anastrofe nei vv. 1-4-8
Prevalenza della s
Consonanza della w al verso 8
Rima incrociata schema abba- cddc
Una farfalla è volata nel mio bicchiere di vino, ebbra si abbandona alla sua dolce rovina, ossimororemiga senza forze, ora sta per morire; ecco, il mio dito la solleva via.
Così il mio cuore, accecato dai tuoi occhi, similitudine metaforafelice affonda nel denso calice, amore, enallagepronto a morire, ebbro del tuo incanto sinestesiase un cenno di tua mano non compia il mio destino.
Ripetizione degli aggettivi “mio” e “tuo”
Accecato dai tuoi occhi : gli occhi, e quindi la persona amata, rappresentano la luce
Denso calice: “denso” è riferito al contenuto,ovvero all’amore ,che è assimilato al vino: da notare l’uso di “calice”, in contrapposizione con “bicchiere”
Ebbro del tuo incanto: “ebbro” rimanda alla sfera del gusto, mentre “incanto” a quella della vista( riferimento a “accecato dai tuoi occhi”)
La nostra meta non è di trasformarci l'un l'altro,
ma di conoscerci l'un l'altro e d'imparar a vedere e a rispettare nell'altro
ciò che egli è: il nostro opposto e il nostro completamento.
~ Hermann Hesse - Narciso e Boccadoro ~