Fare La Birra

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Come fare la Birra

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Creazione del malto in breve

Creazione del malto in breveInnanzitutto, avete bisogno di selezionare lorzo grezzo adatto alla birrificazione. Un produttore di malto professionista misura lammontare di proteine nei grani, cerca il contenuto di umidit ottimale, ecc. Voi potrete invece soltanto valutare la qualit in base allaspetto e alle sensazioni. Dovete cercare orzo distico con dei grani piuttosto grossi e di misura uniforme, in modo da ottenere un buon tasso di germinazione. Immergete lorzo in acqua, in modo da aumentare lumidit contenuta nei grani allincirca del 45%. Questo significa che se state maltando 10 kg dorzo, quando avrete finito la fase di ammollo il peso dei grani sar di oltre 14 kg. Lammollo durer un minimo di 40 ore, o almeno 2 giorni. Storicamente i malti di qualit erano lasciati in ammollo per 65-72 ore; durante questo periodo lacqua veniva cambiata ogni 8 ore. La pratica corrente quella di spruzzare acqua fresca sui grani costantemente, con una riduzione del tempo di ammollo (40-48 ore). Terminata la fase di ammollo, occorre procedere con la germinazione. La tradizionale procedura di maltazione per terra dovrebbe funzionare bene per voi. Spargete il malto umido su un pavimento pulito per uno spessore di circa 20 cm. La temperatura nella stanza di germinazione dovr restare costante a circa 15-16C. Ci vorranno da 8 a 15 giorni perch lorzo germogli. Durante questo periodo, avrete bisogno di rigirare lorzo ogni 12-24 ore, e mantenerlo umido (ma non bagnato) spruzzandovi sopra dellacqua nebulizzata. E possibile che impieghi meno di 8 giorni, cos com possibile che ce ne vogliano fino a 24. Esaminate lorzo per vedere se la germinazione completa. Dovete cercare i germogli cresciuti dai grani. Questi germogli si chiamano acrospire. Quando lacrospira lunga circa come il chicco dorzo, il malto completamente modificato. Se lo lasciate diventare pi lungo del chicco, si dice che il malto sovramodificato; se pi corto, si dice che sottomodificato. Si cerca sempre di non cadere nei due casi, in quanto il chicco sottomodificato non ha ancora finito di convertire gli amidi in zuccheri, ed il chicco sovramodificato ha gi iniziato a consumare gli zuccheri necessari alla crescita del germoglio. Quando il malto completamente modificato, dovete essiccarlo. Questo un processo in due fasi: asciugatura ed essiccazione. Nella prima fase, dovete asciugare il malto utilizzando un calore moderato, per un lungo periodo, in modo da far evaporare lumidit contenuta nei chicchi. Questa fase normalmente fatta con temperature da 32 C a 40C con un flusso di aria costante, e dura circa 2 gg.; i grani sono considerati asciutti quando la percentuale d'umidit scende al 4-5% Nella seconda fase, la temperatura viene aumentata a 70-105C per altri 1.5 - 2 giorni circa (alla fine del XIX secolo la temperatura usata era 70C; attualmente si usano temperature da 82C a 105C). Se state producendo malto per birre chiare, allora avete finito. Alcune variet di malto richiedono alcune variazioni di procedura. Per un malto dark, dovete arrostire il malto in un cilindro rotante (ad esempio il tamburo di una lavatrice modificato.) a oltre 200C per una o due ore. Per un malto amber, dovete incrementare la temperatura durante le ultime 14 ore di essiccatura a circa 60-65C. Per un malto Crystal, asciugate il malto germinato ad una temperatura di 65-75C per 2 ore senza ventilazione, quindi incrementate la temperatura fino a 120C

L'essiccatoio (Kiln)

L'essiccatoio (kiln) tutto sommato una larga stanza, normalmente a molti livelli, con feritoie in grado di lasciar passare laria dallalto verso il basso e viceversa. I parametri relativi a temperatura,volume e flusso dellaria possono ovviamente essere controllati. Lessiccamento (kilning) avviene in due fasi: la fase di essiccamento (drying) e la fase di affumicatura(curing). La temperatura di curing ci distingue il malto chiaro da quello pi scuro, ma la fase di essiccamento che distingue il malto Pale dai malti high kilned.Essiccamento Nella fornace entrano in gioco tre fattori importanti da considerare: tempo, temperatura e ventilazione. Per la produzione dei malti pale (Pale Ale e Pilsner) la temperatura relativamente bassa (40-45C) e la ventilazione molto alta. Lumidit viene rimossa rapidamente e i malti vengono essiccati in fretta. Non appena lumidit scende al di sotto del 10%, la temperatura pu essere alzata. Un innalzamento anticipato della temperatura produrr una significativa perdita di enzimi, mentre una bassa percentuale di umidit protegger il malto dalla denaturazione degli enzimi.

Per la produzione di malti high-kilned, la temperatura iniziale durante la fase d'essiccamento pi alta (circa 50C), e la ventilazione considerevolmente pi bassa. Come risultato, il calo d'umidit contenuta nel malto scende solo al 20% nelle prime 24 ore. Normalmente, questi malti necessitano di tempo doppio rispetto ai malti pale. Chiaramente c una perdita di enzimi notevole, ma questa pi alta temperatura di essiccamento importante ai fini di produrre alti livelli di zuccheri solubili e aminoacidi che saranno pi tardi usati nella produzioni di melanoidi. Sono questi melanoidi che danno ai malti high-kilned, i loro caratteristici colore e aroma.

Malti CrystalI malti Crystal hanno qualcosa in comune con i malti high-kilned in quanto la ventilazione usata viene ridotta durante il periodo iniziale. Essi possono essere lavorati in un essiccatoio o essere arrostiti in uno speciale tamburo rotante (come quelli in cui si tosta il caff, ndT). In alcuni casi il malto verde (umido) viene sottoposto alla fase di essiccamento mantenendo la % di umidit molto, molto alta e senza alcuna ventilazione. Acqua nebulizzata viene spruzzata per mantenere alta lumidit. La temperatura viene portata a 60-70C per 30 o 40 minuti. Quindi la temperatura viene alzata a 150C e la normale ventilazione viene ripristinata per 1 o 2 ore, in funzione della percentuale di caramellizzazione che si vuole ottenere da quel tipo di malto. Se il malto viene preparato nell'essiccatoio, unulteriore essiccazione sar necessaria.

Durante liniziale fase di riscaldamento in ambiente umido, il malto effettivamente converte correttamente una parte di amidi allinterno della cariosside. Purtroppo, tutti gli enzimi vengono denaturati in questo periodo. Siccome gli amidi del malto crystal sono stati convertiti in zuccheri, questo tipo di malto non richiede ammostamento e pu essere usato direttamente.

Tostatura casalinga del malto: creare il malto Amber e BrownAlcuni ingredienti necessari per riprodurre antichi stili birrai potrebbero non essere di immediata disponibilit, in particolare i malti Amber e Brown. Tutti e due possono essere prodotti mediante la tostatura casalinga del malto nel forno di casa. Metodo di tostatura

Ricoprite un grosso tegame con un foglio di alluminio, e mettete uno strato di malto dello spessore di circa 12 mm. Mettete in forno (possibilmente ventilato) a 100C per 45 minuti, in modo da asciugare il malto, quindi alzate la temperatura a 150C. Dopo 20 minuti prelevate alcuni chicchi, tagliateli a met e confrontate il colore del nocciolo interno con quello dei alcuni chicchi di malto. Questultimo quasi bianco. Il malto Amber devessere chiaramente ambrato, e ci vuole di media da 45 a 50 minuti. Il malto Brown necessita una cottura a 175C, finch il colore del nocciolo non diventa chiaramente marrone. Quando il colore corretto stato raggiunto, rimuovete il tegame dal forno, lasciate raffreddare e riponete il malto in un sacchetto da cui verr aspirata laria. Se questo malto viene usato entro breve tempo, laroma apportato superiore a quello del medesimo malto prodotto industrialmente. I tempi indicati sono da intendersi solo a titolo di esempio; dei test pratici devono essere effettuati in base al forno utilizzato ai fini di identificare i tempi di realizzazione corretti. Il malto Crystal, normalmente disponibile, ha grosso modo lo stesso apporto di colore alla birra ma dona un aroma maggiormente caramellato.L' AmmortamentoL' Ammostamento un passaggio della filiera produttiva dellestratto di malto e poi della birra nel quale gli zuccheri e le altre sostanze vengono estratte dal malto e subiscono delle reazioni enzimatiche e chimiche (che vedremo pi avanti). Lo scopo quello di produrre un mosto zuccherino che diventer poi, dopo la fermentazione birra vera e propria. E' in questa fase che scegliamoo creiamo la ricettain base alla birra che vogliamoottenere.

L' ammostamento comprende 3 fasi:

macinazione del maltomiscelazione delle farine con acquafiltrazione della miscela Al termine dell' ammostamento, sono avvenuti dei processi che hanno come conseguenze:

trasformazione dell' amido contenuto nel malto e solubilizzato nel mosto in maltosio e destrine;trasformazione di proteine in amminoacidi (la parte coagulata viene eliminata);allontanamento sostanze insolubili (trebbie);I fattori influenzanti il processo di ammostamento sono:

caratteristiche compositive dell'acquaqualit delle materie prime;pH della miscela (n troppo acida, n troppo basica);rapporto acqua/macinato;caratteristiche costruttive di caldaie e tino di miscela.Macinazione

Allo scopo di consentire agli enzimi presenti nel seme di degradare, durante lammostamento, le sostanze in esso contenute, il malto deve essere sottoposto a macinazione. Questa fase molto importante poich il grado di frantumazione e schiacciamento, nonch le diverse percentuali di farine fini e grossolane (semole) e lintegrit o meno delle scorze del seme, condizionano sia la resa in estratto, che lefficacia della fase di filtrazione del mosto. Prima della macinazione vera e propria (a secco o a umido), vengono effettuati dei pre-trattamenti che hanno lo scopo di rimuovere corpi estranei, piccoli sassi e frammenti metallici eventualmente presenti.Miscelazione

Acqua calda (50-70C) in ragione di 2,5-4 litri per kg di grani macinati, viene miscelata con le farine di malto. L'azione degli enzimi che degradano l'amido e le proteine favorisce la solubilizzazione nel mosto di molte sostanze che vengono indicate con il termine estratto. Scopo dell'ammostamento l ottenimento del massimo estratto possibile, favorito da opportune temperature durante il processo. Tra le sostanze solubili rientrano carboidrati semplici, destrine, peptidi, peptoni, sali minerali mentre nelle trebbie, che vengono eliminate al termine del processo, sono ancora presenti amido residuo, cellulosa, proteine ad alto peso molecolare e altri composti inorganici.

Le pi comuni tecniche di ammostamento sono l'infusione e la decozione. L'infusione il sistema tradizionale e il pi semplice; prevede il riscaldamento a una o pi temperature di tutta la miscela acqua/farine senza che venga mai raggiunta l'ebollizione. La decozione prevede l'innalzamento della temperatura della miscela acqua/farine in seguito al riscaldamento di una parte del mosto (circa un terzo o un quarto della massa totale), che viene portato ad ebollizione e poi riaggiunto alla miscela da cui era stato prelevato; in tal modo, la temperatura complessiva aumenta sino al valore desiderato. La decozione inoltre aumenta l'efficienza del processo di ammostamento con un aumento delle rese in estratto e di sostanze, come le melanoidine, che hanno effetto positivo sul gusto e sull'aroma. Si verifica una pi intensa coagulazione e precipitazione delle proteine e si ottiene una pi efficace riduzione del DMS (dimetilsolfuro). A fronte di indiscutibili vantaggi va per altro ricordato che la decozione un processo che richiede pi tempo, una maggiore organizzazione e un maggiore dispendio energetico. Infine il valore di pH va attentamente monitorato ed eventualmente corretto (< 5,7) per evitare l'estrazione di tannini dalle scorze del malto. Comunque questo secondo procedimento lo lasciamo ai mastri birrai. Durante l'ammostamento la miscela deve essere mantenuta in agitazione per minimizzare i gradienti di temperatura della massa. L'agitazione non deve comunque essere troppo vigorosa per ridurre al minimo gli effetti meccanici di stress determinati dalle cosiddette "forze di taglio" che possono provocare l'estrazione indesiderata di -glucani e tannini dalle scorze. Schema di ammortamentoLe attivit enzimatiche pi importanti durante l'ammostamento sono tre:

degradazione dell'amido a zuccheri fermentescibili;

degradazione delle proteine;

degradazione dei -glucani.

In realt, come visto, non sempre tutte queste attivit enzimatiche sono considerate prioritarie; ci dipende dalle caratteristiche del malto (grado di modificazione), dai tradizionali sistemi di ammostamento adottati nei diversi Paesi e dalle tipologie di birre prodotte. Si pu affermare che i sistemi di ammostamento prevedono delle rampe di temperatura che consentono dapprima l'attivit degli enzimi pi termolabili (-glucanasi e proteasi), poi permettono l' azione di altri enzimi (- e -amilasi), infine inibiscono l' attivit enzimatica grazie al mash out (il mash out lultima fase della cottura del malto in cui la massa viene portata a 78C per fermare definitivamente la trasformazione degli amidi in zuccheri e delle sostanze indesiderate tras cui le proteine che a noi non interessano). Ad esempio, ci pu essere una prima sosta a 45-50C di 10'-15' (sosta di peptonizzazione). A queste temperature sono inoltre ancora attive le -glucanasi. La temperatura viene poi aumentata a 62-67C per favorire l'attivit delle -amilasi (sosta di saccarificazione) per 60'-90' e comunque fino a saccarificazione avvenuta e successivamente, a 78C per altri 10' per favorire l'attivit delle -amilasi (sosta di liquefazione). Mediamente la fase di ammostamento dura circa un'ora o poco pi ed considerata terminata quando tutto l'amido stato degradato; per verificare che ci sia avvenuto si utilizza il test dello iodio: l eventuale presenza di amido non degradato viene rivelata dalla colorazione blu che si forma facendo reagire pochi millilitri di mosto con alcune gocce di una soluzione di iodio. Il test dello iodio un controllo molto semplice ma fondamentale poich la presenza di amido residuo, oltre a ridurre la disponibilit di zuccheri fermentescibili, causa rallentamenti in fase di filtrazione del mosto e intorbidamenti nella birra.

Filtrazione del mosto

Al termine della fase di ammostamento la parte liquida (mosto) viene separata dalla parte solida (trebbie) per essere inviata alla cottura. Questa separazione solido-liquido viene ottenuta attraverso una filtrazione tramite il tino di filtrazione (lauter tun). Tino di filtrazione

E il sistema oggi pi diffuso e prevede il trasferimento della miscela costituita da mosto e trebbie dal tino di miscela al tino di filtrazione. Questo presenta un falso fondo con delle fenditure che costituiscono il 10-12% della superficie totale. Il mosto con le trebbie viene pompato all' interno del tino e, avvenuto tutto il trasferimento, si lascia che il letto di trebbie si assesti sul fondo del tino (circa 10-20 minuti). Ha inizio quindi la fase di filtrazione. Quando gran parte del volume di mosto stato filtrato e inviato al tino di cottura ha inizio la fase di lavaggio delle trebbie che ha lo scopo di recuperare il mosto di cui le trebbie sono imbibite. Per il lavaggio utilizzata acqua calda a 78C, temperatura che rappresenta un buon compromesso tra un efficace recupero del mosto dalle trebbie e una ridotta estrazione di sostanze polifenoliche dalle scorze del malto che, legandosi alle proteine, potrebbero pregiudicare la stabilit chimico-fisica della birra provocando intorbidamenti tannino-proteici. Il lavaggio delle trebbie viene interrotto quando si ottenuta una densit del prodotto di circa un quarto di quella finale. (La densit si misura con il densimetro). Al termine dell'operazione il tino di filtrazione viene immediatamente svuotato dalle trebbie che debbono essere allontanate rapidamente poich possono diventare fonte di contaminazioni microbiche nell'ambiente di birreria. Le trebbie diventano cos parte fondamentale del sistema di filtrazione, in quanto creano un vero e proprio letto filtrante: importante quindi calibrare la macinatura del malto. Le trebbie e gli scarti di filtrazione possono essere usati in cucina per fare ottimi biscotti o per la gioia degli animali da cortile.

La Cottura del mosto

Separatodalle trebbie, il mosto, inviato al tino di cottura, viene portato a ebollizione. Le ragioni della cottura e i fenomeni che avvengono nel mosto sono principalmente:

evaporazione dell'acqua (concentrazione);

sterilizzazione del mosto e inattivazione degli enzimi;

formazione e precipitazione di complessi tannino-proteici (trub);

formazione di composti riducenti;

imbrunimento del colore del mosto;

acidificazione del mosto (diminuzione del pH);

allontanamento di composti indesiderabili del malto e luppolo.

Nel caso si stia facendo lestratto di malto, la cottura continua fino allinspessimento desiderato; se invece si sta facendo birra, di solito la cottura dura circa unora salvo alcune eccezioni (birre storiche).Raffreddamento del mosto

Il trub una specie di fanghiglia composta da sostanze provenienti dalle scorze del malto e/o dal luppolo con le proteine presenti nel mosto che precipita sul fondo del tino di cottura: principalmente sono flocculi tannino-proteici che derivano dalla reazione dei polifenoli del luppolo con le proteine del malto. Al termine della cottura il mosto contiene molte sostanze insolubili che si sono formate in seguito al trattamento termico e che devono essere eliminate: il movimento circolare del mosto efficace per unaseparazione solido-liquido (si forma una 'torta' nel centro del tino). In seguito, il mosto caldo (circa 95 C) viene raffreddato alla temperatura desiderata in funzione della tipologia di birra da produrre: circa 10C e 20C rispettivamente per le birre di bassa e alta fermentazione.

Nel caso in cui si produca estratto di malto da usare come dolcificante, bene dopo circa unora di cottura effettuare una filtrazione dello stesso togliendo la pentola dal fuoco e mescolando velocemente per alcuni minuti in modo da far sedimentare le sostanze per noi inutili e scartando la parte sul fondo che risulter pi torbida. Si pu poi continuare la cottura fino al raggiungimento della densit desiderata.

Ossigenazione del mostoSe si sta facendo la birra necessario ossigenare il mosto per permettere la moltiplicazione cellulare e un rapido avvio della fermentazione il lievito deve disporre di sufficienti quantit di ossigeno nelle fasi immediatamente successive al suo inoculo nel mosto: in presenza di ossigeno, il lievito opera la respirazione aerobica, mentre nel momento in cui questo ossigeno viene del tutto utilizzato, attua la fermentazione. Questo l'unico momento in cui il mosto viene deliberatamente arricchito di ossigeno. In tutte le fasi successive della produzione l'ossigenazione e/o aerazione considerata estremamente negativa per la qualit della birra a causagli effetti deleteri causati dalle reazioni di ossidazione.Facciamo la birraAttrezzatura.

In questo caso, la pentola deve bollire tutto il mosto, e quindi dovr essere di circa un quarto maggiore della quantit finale. Poich non si usa estratto, ma lo si ottiene per infusione dei grani, abbiamo bisogno di :

_ Un mulino per macinare grossolanamente i grani (Circa 5 Kg. per 25 litri di birra);

_ Un pentolone dove fare linfusione (Pu essere lo stesso della bollitura);

_Mestolo, schiumarola, imbuto, vaso per starter, densimetro, provetta per densimetro, tubo per travasare la birra nelle bottiglie, tappatrice a corona, gorgogliatore o valvola di non ritorno;

_Prodotto sanitizzante (importantissimo per una buona riuscita del tutto). Nei negozi di enologia si vende il Metabisolfito che a mio parere risolve egregiamente i problemi di pulizia (bisogna usarlo per qualsiasi attrezzo venga a contatto con il mosto, bottiglie comprese; in alternativa si pu usare ammoniaca non profumata molto diluita.

_ Un sistema di filtraggio per separare i grani impoveriti (trebbie) dallestratto;

questo pu essere un Lauter Tun, come descritto pi avanti, oppure un sacco di tela che si trova in commercio nei negozi di enologia. Il principio quello del colino da t su scala amplificata. Nel caso si usino grosse quantit di fiocchi, il sacco di tela a mio parere sconsigliato, perch il pappone si compatta molto bloccando linfusione a discapito della resa in zuccheri fermentabili.

Ingredienti.

Malto in grani;

Luppolo;

Lievito.Preparazione

Nella pentola di infusione si miscela il malto con acqua in modo da ottenere un impasto alla temperatura di circa 52 gradi C. Ci sono vari orientamenti riguardo alla proporzione malto - acqua. 2,5 litri per Kg vanno gi bene, si pu arrivare a 4 litri per Kg. Con 2,5 l/Kg la temperatura dellacqua dovr essere circa 7 gradi pi alta di quella a cui si vuole cominciare (Quindi 52 _ 59). Per proporzioni differenti bisogna rifare i conti. Si tiene a questa temperatura mescolando per 15 minuti. Si porta quindi la temperatura a 60 gradi circa e la si tiene per 30 - 45 minuti a seconda delle ricette. La si porta infine a 72 gradi circa e la su tiene sino a che il test tintura di iodio non sia negativo. Prima di filtrare lestratto bene portare il tutto a 75 gradi, cos lestratto sar meno viscoso e si otterr un rendimento pi alto. Lestratto che si sar raccolto a questo punto sar molto denso e in quantit insufficiente. Per diluirlo e per recuperare gli zuccheri ancora presenti nel malto, si versa con delicatezza sopra il letto di trebbie, acqua a 78 gradi (Comunque meno di 80) che si sar scaldata in precedenza. Si continua quindi a drenare lestratto dal rubinetto di scarico, o a raccoglierlo nel caso di sacco filtro, fino ad ottenere la quantit (e possibilmente la gravit) desiderata. Appare evidente che per lacqua necessaria a sciacquare le trebbie avremo bisogno o di una seconda pentola o di un contenitore temporaneo isolato. Ora lestratto pronto per la bollitura e per laggiunta del luppolo.Il test della tintura di iodio.

Il mosto si ottiene facendo trasformare lamido presente nel malto in zucchero. Di conseguenza la cottura dellimpasto sar terminata quando tutto lamido si sar trasformato in zuccheri. Poich la tintura di iodio a contatto con lamido acquista una colorazione nerastra (cosa che non avviene con gli zuccheri), mettendo una goccia di mosto su un piattino bianco, e mescolandola ad una goccia di tintura di iodio, potremo verificare se tutto lamido si trasformato o no. Quindi, se il colore rimarr rossastro, la cottura sar finita, mentre se diventer nerastra, bisogner continuare ancora un p.Aumentare la temperatura

Esistono pi sistemi per fare la cottura del malto e controllare la temperatura:

1. Si riscalda limpasto in un mashtun riscaldato (ad esempio il pentolone sul fuoco) e poi lo si passa nel lautertun non riscaldato che ha lunico scopo di filtrare lestratto.

2. Si scalda limpasto in un mashtun / lautertun, cio un pentolone dotato di doppio fondo bucherellato e rubinetto, posto sul fuoco. Una volta finita linfusione si apre il rubinetto e via. Sar necessaria unaltra pentola, o un collettore temporaneo, per tenere lacqua del risciacquo alla giusta temperatura.

3. Si usa il sistema a decozione : limpasto rimane sempre nel lautertun. Per alzare la temperatura si toglie una parte, la si mette in una pentola e la si fa bollire dopo averla tenuta 15 minuti a 65 gradi. Poi la si rimette nel lautertun ottenendo un innalzamento della temperatura complessiva dellimpasto.

Calcolando la porzione che viene bollita, si riesce ad ottenere lincremento di temperatura voluto. Questo sistema quello tradizionale delle birre Pils, d risultati molto buoni, ma piuttosto laborioso.

4. Si usa il sistema Inglese : il malto ale non ha bisogno di infusione con incrementi di temperatura e quindi, calcolando la giusta temp. dellacqua, si fa un impasto a 65 gradi nel lauter tun. Questo per deve essere molto ben isolato per non perdere temperatura. Successivi piccoli aggiustamenti potranno essere fatti con acqua bollente o fredda. Si tiene tutto a quella temperatura per 90 minuti, poi si comincia con lestrazione ed il risciacquo.Implementazione e autocostruzione

Lauter tunIl lauter tun, o tino filtro, non dovr essere riscaldato, e quindi potr essere in materiale plastico per alimenti. Dovr essere per ben isolato, per evitare che limpasto si raffreddi durante il filtraggio e dovr avere un rubinetto di scarico ed ovviamente un sistema di filtraggio per trattenere le trebbie. Un modo di costruire un lauter tun consiste nellutilizzare una ghiacciaia da campeggio, che gi isolata, applicare un rubinetto e costruire un falso fondo bucherellato (buchi di circa 1 mm.), oppure collegare al rubinetto, allinterno della ghiacciaia, e adagiato sul fondo, un tubo di rame piegato a spirale con dei taglietti rivolti verso il basso. Il tubo rimarr sotto le trebbie, e permetter luscita del solo estratto. Un altro lautertun consiste di due secchi uguali. Ad uno si applica il rubinetto, e allaltro si praticano i forellini sul fondo. Si mette poi quello con i fori dentro allaltro. Bisogna poi, in qualche modo, isolare tutto termicamente. Nel caso si voglia utilizzare il secondo sistema, quello del mash tun che anche lauter tun, e che viene riscaldato, bisogna applicare un sistema di filtraggio alla pentola. In questo caso sar o un falso fondo bucherellato abbinato ad un rubinetto di scarico, o una spirale in tubo con i taglietti collegato, vuoi ad un rubinetto, vuoi ad un sifone. Bisogna anche tenere conto che limpasto verr mescolato e quindi ogni sistema di filtraggio dovr essere ben saldo. Io ho costruito il tino filtro usando due secchi in plastica alimentare per la mungitura. Uno da 25 e uno da 15 lt che entra perfettamente nel pi grande. Sul fondo di quello da 15 ho fatto tanti buchi con una punta da 1,5 mm. Sul lato di quello pi grande invece, ho applicato un rubinetto di plastica in modo da poter regolare il flusso in uscita del mosto. Totale spesa = 15 .Il lievito ed il suo uso

Piccola premessa : il lievito di birra commercializzato viene venduto secco in bustina, oppure liquido. Il lievito liquido in generale di migliore qualit e purezza (ma mi dicono che ultimamente anche alcuni secchi danno ottimi risultati) e soprattutto nel formato liquido sono disponibili i lieviti specifici per ogni tipo di birra (ad es., se comprate il lievito Wyeast per Irish Stout si dice ufficiosamente che sia proprio quello usato dalla Guinness !). Sembra anche che i veri lieviti per lager (quelli che lavorano a temperature sui 10 gradi centigradi) siano disponibili solo in formato liquido. Se il lievito liquido non vi interessa, leggete almeno da Lo Starter.

Lo Starter

Il concetto dello starter applicabile in molte occasioni, quindi conviene farci labitudine. Si tratta di preparare una microbirra, di mezzo litro circa, per darla in pasto al lievito, che nel fermentarla si moltiplicher ulteriormente. La microbirra si prepara facilmente senza luppolo, bollendo per pochi minuti mezzo litro dacqua con 60 - 70 grammi di estratto secco o due - tre bei cucchiaiozzi di estratto liquido. Si bolle per 5 -10 minuti, si lascia raffreddare fino a verso 25 gradi centigradi, eventualmente si misura la densit - meglio che sia tra 1040 e 1060 secondo me, se di pu si aggiunge acqua. Si mette questo mosto in una bottiglia da litro o 0.75 (se si formato un p di fondo, meglio cercare di non versarne troppo) e si aggiunge il lievito. Si chiude la bottiglia non ermeticamente, o con un gorgogliatore, oppure usando del cotone o ancora un pezzetto di stoffa bianca sterilizzato bollendolo per pochi minuti in un pentolino con acqua bollente. Tutto quello che andr a contatto con mosto e lievito va sterilizzato nel modo abituale che usiamo (varichina diluitissima, potassone, lanciafiamme, radiazioni nucleari...). Con un p di pratica diventa un lavoretto semplice che si riesce a fare alla sera sparecchiando e preparandosi il caff (!) . Lo starter, dopo qualche ora, comincer a fermentare. Qualcuno preferisce portare a termine la fermentazione, togliere via la parte liquida (minibirra) e impiegare il sedimento di lievito che si formato. I pi (ed Io fra quelli) pensano che sia meglio cogliere il momento in cui la fermentazione dello Starter al massimo, cio circa a met strada (si chiama High Krausen) e pucciare tutto lo starter nel mosto della vera birra che abbiamo preparato. Io di solito faccio partire lo starter il Venerd sera; dopo 36 ore circa, cio la Domenica in cui faccio la birra, pronto per luso, e lo verso nella birra quando questa sotto i 25 gradi centigradi. In questo modo non ho mai aspettato pi di sei ore per veder cominciare vivacemente la fermentazione. Se necessario, si possono fare pi step : primo starter pi piccolo, in questo caso fermentazione completa, si caccia il liquido, si lascia il sedimento di lievito, si prepara un secondo starter pi grosso e cos via...

Riciclaggio e coltivazione del lievito

Le mie tecniche sono estremamente semplici e un p rozze forse (a parte la prima che approvata) ma funzionano.

1. Il modo pi semplice : fatta una birra, al momento di imbottigliarla, quando si travasata nel tino rimane una grande quantit di sedimento di lievito...

E il momento di preparare la birra successiva e, quando il mosto raffreddato, versarlo direttamente nel tino... La fermentazione incomincia quasi immediatamente ! Se si vuol fare una birra molto forte, il modo ideale per assicurarsi una fermentazione vigorosa e completa. Bisogna essere disposti nello stesso giorno a imbottigliare al birra precedente e preparare la successiva.

Si possono incatenare diverse birre di fila - non troppe, al massimo cinque o sei.

2. Molto semplicemente, si riempono alcuni vasetti sterilizzati con il lievito rimasto sul fondo del tino, da conservare ben chiusi in frigo.

3. Si riempono alcune bottiglie (senza carbonare) con un p di birra torbida rimasta sul fondo, prendendo anche un bel p di lievito, anche qui conservare in frigo.

Quanto si conserva ? Leggendo qua e l trovo unapparente contraddizione. Si dice di utilizzare il lievito in vasetto dopo massimo 2 o 3 settimane, mentre il lievito in bottiglia si usa anche dopo mesi, anni. Forse si intende che quello nel vasetto entro 2 - 3 settimane si pu usare direttamente nel mosto, mentre per quello in bottiglia, eliminata la parte liquida, si procede con uno starter... Io nel dubbio faccio sempre lo starter (cos sono sicuro che il lievito OK, anzi lo assaggio anche!), di un solo step nel caso 2, e di due step nel caso 3, e non ho mai avuto problemi anche dopo mesi - persino dopo un anno e mezzo ! Esiste una variante della 3 proposta da altri : fare una specie di minibirra o grosso starter e imbottigliare una decina di bottigliette con la birra e tutto il lievito appositamente per crearsi una riserva di lievito tutto della stessa generazione.Carbonazione naturale

La carbonazione (naturale) viene ottenuta aggiungendo degli zuccheri fermentabili al momento di imbottigliare. In alternativa (carbonazione forzata) si pu aggiungere CO2 ad una birra contenuta in un contenitore stagno (Keg). Lammontare di CO2 (il gas che viene generato dal lievito nella digestione degli zuccheri fermentabili) si misura in volumi. Per capirci: un litro di birra contiene litri di anidride carbonica. La quantit di gas capace di sciogliersi nel liquido dipende : dalla pressione del contenitore (pi alta la pressione pi gas, col tempo, riuscir ad essere assorbito dal liquido) e dalla temperatura (pi bassa la temperatura pi gas sar solubile). La regola generale suggerisce una quantit di 6 - 7 grammi per litro, ma come ogni tipo di birra richiede il proprio luppolo e la propria miscela di malti, cos i diversi tipi di birra nascono in origine con livelli diversi di carbonazione.La tabella che segue (quella di sinistra) indica i livelli di carbonazione tipici di alcuni stili di birra. Per raggiungere il giusto livello di carbonazione dovremo conoscere quanta CO2 gi disciolta nella nostra birra prima dellimbottigliamento. Poich la pressione, nel nostro caso di fermentazioni a pressione atmosferica, non incide, lunica variabile quella della temperatura cui avvenuta la fermentazione. Nella tabella di destra riporto la solubilit di CO2 al variare della temperatura. Laggiunta del giusto quantitativo di zucchero dipende dal fatto che 4 grammi per litro di zuccheri fermentabili (canna o barbabietola) producono esattamente un volume di CO2.

Gradi CentigradiVolumi di CO2

01,7

21,6

41,5

61,4

81,3

101,2

121,12

141,05

160,99

180,93

200,88

220,83

Stile di birraVolumi di CO2

British Ales1,5 2,0

Porter, Stout1,7 2,3

Belgian Ales1,9 2,4

Lagers2,2 2,7

Wheat Beer3,3 4,5

Esempio:

23 litri di birra fermentati a 20 gradi centigradi. Voglio ottenere una carbonazione

di 2.5 volumi.

Formula: (2,5 0,88) x 4 x 23 = 149 grammi

dove 2.5 la carbonazione desiderata, 0.88 la carbonazione gi presente per la birra fermentata, 4 sono i grammi litro per ogni volume di CO2 e 23 sono i litri che devo carbonare.

Per complicare le cose, nelle birre ad alta densit e da invecchiamento (Barley Wines, birre belghe, etc...) il lievito impiega mesi nella demolizione delle molecole complesse (destrine) e loro successiva fermentazione: questo processo pu aumentare la carbonazione finale anche di un volume.

I calcoli precedenti sono corretti per lutilizzo di zuccheri totalmente fermentabili (che, ripeto, sono i nostro zuccheri granulati da cucina : di canna o di barbabietola).

Per le Ales inglesi alcuni preferiscono usare il miele. Il miele, pur essendo ottimamente fermentabile contiene una buona percentuale di acqua (come del resto lo zucchero liquido EDME): in questo caso la quantit da utilizzare va incrementata di un 40 %. Nelluso di estratto di malto la quantit va incrementata mediamente del 30 % (estratto in polvere) o del 40 % (estratto liquido) dipendendo dalla percentuale del liquido presente.

Per carbonare preparare una miscele di zucchero e 100 150 gr di acqua. Portarla ad ebollizione, quindi raffreddare a temperatura ambiente prima di mescolare. Usare sempre attrezzi sanitizzati e puliti. Sempre!!!Il luppolo e lamaro

Caratteristiche del luppolo.

Vediamo ora come tarare la propria ricetta per quanto riguarda lamaro e laroma del luppolo. Per prima cosa c da dire che il luppolo non contribuisce solamente alla quantit di amaro presente in una birra, ma anche al gusto e allaroma. Infatti esistono alcuni tipi di luppolo in funzione di questi aspetti e non per dare amaro alla birra. Come vedremo, la quantit di amaro estratta dal luppolo aumenta con il tempo di bollitura, mentre al contrario decresce il contributo aromatico (che volatile). Quindi i luppoli pi aromatici vengono aggiunti verso la fine della bollitura, rinunciando ad un contributo di amaro che sarebbe comunque limitato; i luppoli pi amari vengono aggiunti allinizio, in quanto il loro aroma potrebbe non essere gradevole. Il dato caratteristico di un luppolo per quanto riguarda lamaro la sua percentuale di Alfa Acidi (AA %), mentre i Beta Acidi sono in qualche modo legati a gusto e aroma. Riassumendo, abbiamo tre categorie :

Luppoli da amaro (copper hops).

Hanno un AA % che va dal 6 % al 10 % e oltre. Vengono immessi di solito allinizio della bollitura. Principali variet sono ;

_ Inghilterra : Brewers Gold, Bullion, Target.

_ Germania : Perle.

_ Nuova Zelanda : Pride of Ringwood.

_ Stati Uniti : Chinook, Cluster, Eroica, Galena, Nugget.

Luppoli da aroma (aroma o late hops).

L AA % non supera di solito il 5 %. Usati verso la fine della bollitura.

_ Inghilterra : Goldings, Fuggles, Progress.

_ Germania : Tettnang, Spalt, Hallertauer (Hersbucker e Mittelfruh).

_ Nuova Zelanda : Hallertau neozelandese.

_ Repubblica Ceca (Boemia) : Saaz.

_ Slovenia : Styrian Goldings.

_ Stati Uniti : Cascade, Mt. Hood, Willamette.

Luppoli ambivalenti.

Hanno un AA % abbastanza elevato (6 - 8 % e pi) e al tempo stesso un buon aroma.

_ Inghilterra : Northern Brewer, Challenger, Northdown.

_ Stati Uniti : Centennial.

La stessa variet di luppolo pu essere coltivata in luoghi e terreni diversi assumendo cos caratteristiche diverse - un p come avviene per i vitigni. Non sono sceso in particolari per distinguere le fini diversit di aroma dei vari tipi di luppolo. In genere gli Inglesi sono morbidi e floreali, i tedeschi leggeremente speziati e gli USA citrici. Anche i valori di AA % non sono specificati in dettaglio perch possono variare notevolmente da raccolto a raccolto per la stessa variet. Naturalmente quasi sempre una buona idea usare il luppolo della giusta nazionalit nel riprodurre una birra di un determinato paese.

Per quanto riguarda i dosaggi e gli usi dei vari tipi di luppolo, allinizio bene appoggiarsi a ricette collaudate prima di passare alla sperimentazione personale.Farsi la birra in casa legale

Quanto scrivo in questa parte strettamente legato allevoluzione legislativa, che in Italia spesso ferrugginosa e ridondante. Non ci prendiamo quindi alcuna responsabilit di quanto diciamo, ma invitiamo i lettori ad interessarsi personalmente. A noi risulta che la materia sia attualmente regolata dal seguente Decreto Legislativo: n.504 del 26/10/95, art. 34 comma 3 :

E esente da accisa la birra prodotta da un privato e consumata dallo stesso produttore, dai suoi famigliari e dai suoi ospiti, a condizione che non formi oggetto di alcuna attivit di vendita.

So che come argomenti la maltazione e la autoproduzione della birra possono essere un po ostici, ma mi metto comunque a disposizione per qualsiasi tipo di chiarimento e delucidazione occorra alla buona riuscita del prodotto.

Mi scuso anticipatamente se ho dimenticato o tralasciato qualcosa, ma credo che le basi ci siano tutte. Spero di potermi confrontare presto con tanti birrafondai (cos mi considero) e di poter scambiare impressioni e ricette.

Potete scrivermi a: Paparusso Eligio Via della Libert 66/e Seriate (BG) oppure allindirizzo di posta elettronica [email protected]

Nelleventualit che abbiate problemi nel reperire lieviti o luppoli, mi metto a vostra disposizione per eventuali spedizioni.

Grazie tutti per la pazienza accordatami durante il CIR. So di non essere un buon oratore n tantomeno un buon scrittore.

Buona birra a tutti!!!Qualche ricetta:

Maclays Oatmeal Stout (1909) Historical Stout (Birra scura)

Dose per 20 lt di birra

2.50 kg. Malto dorzo

0.26 kg. Malto Amber

0.50 kg. Malto Brown

0,50 kg. Malto Arrostito

1.00 kg. Fiocchi davena

124 g. Luppolo East Kent Goldings (Whole, 5.00 %AA) bollito per 90 min.

Lievito: SafAle S 04 (reperibile in negozio enologico)

Mettere i fiocchi in 4 litri di acqua e bollire. Lasciare per 10 minuti in infusione prima di mischiare con i malti. Mash a 68C fino a saccarificazione avvenuta (test dello iodio) poi mashout a 77C per 20 minuti. Filtrare e lavare le trebbie lentamente con acqua a 82-85C fino ad ottenere circa 26 litri di sciroppo. Bollire con il per 5 minuti poi aggiungere il luppolo e continuare a bollire per 1 ore. Raffreddare. Inoculare lo starter precedentemente preparato ad una temperatura di circa 25. Una settimana nel primo fermentatore. Passare nel secondo fermentatore per unaltra settimana. Ulteriore filtratura prima di carbonare. Carbonare con circa 4 gr per litro e imbottigliare. Maturare 3 mesi prima di bere. Questa una birra molto nutriente e corposa, adatta anche per colazioni salate (che a me piacciono tanto!!).

Birra di Natale

Dose per 12 litri

Da preparare assolutamente a Maggio Giugno per berla durante le feste natalizie.

Malto 3300 gr.

Fiocchi d'orzo 250 gr.

Zucchero (canna) 250 gr.

Malto amber 250 gr.

Malto Brown 60 gr.

Mash a 57 per 20 minuti, innalzare la temperatura a 67 e mantenerla fino a saccarificazione (test dello iodio). Mashout a 78 per 10 minuti. Lavaggio trebbie con acqua a 78 fino ad ottenere circa 15 lt di sciroppo. Lo zucchero lo si mette dopo la filtrazione dello sciroppo prima della bollitura. Si pu sostituire con miele a patto che lo si metta negli ultimi 10 minuti di bollitura (insieme alla seconda dose di luppolo) per evitare la dispersione del gusto.

1) Luppolo Northern Brewer 10,7% AA 13 gr. Messo a bollire dopo 5 minuti per 60 min

2) Luppolo Goldings 5,3% AA 15 gr. Messo a bollire gli ultimi 10 min

E poi: un cucchiaio di Cardamomo + 30 gr. di Zenzero grattugiato + uno stick di Cannella a 45 minuti di bollitura; 20 gr di bucce d'arancia amara col luppolo da aroma(2).

Lievito SafAle S 04

5.51 gradi alcolici

Fermentare una settimana nel primario e una nel secondario. Ulteriore filtratura prima di carbonare. Carbonare con 4 gr di zucchero di canna ogni litro di birra. Si pu carbonare con il miele ma non prima di averlo fatto bollire per 10 minuti per favorire la sterilizzazione dello stesso. In questo caso aumentare la dose per litro di circa il 40%. (5,5 6 gr per litro)

Bitter (birra rossa inglese molto beverina)

Dose per 23 litri

Malto dorzo 3.300 gr.

Malto Amber 250 gr.

Malto Brown 500 gr.

Luppolo Target 10,4% AA 28 gr. 60 min

Luppolo Fuggle 4,8% AA 10 gr. 10 min

Lievito SafAle S 04

4,46 gradi alcolici

Mash come Birra di Natale. Carbonare con 4 gr di zucchero per lt di birra.

Mild

Dose per 23 litri

Birra leggera e piacevole, aggiungerei un paio di etti di fiocchi d'avena o d'orzo per dare maggiore corpo.

Malto dorzo 2500 gr.

Miele 500 gr.

Zucchero (canna) 150 gr.

Malto Amber 250 gr.

Malto Brown 100 gr.

Malto arrostito (tipo caffe dorzo) 100 gr.

Luppolo Fuggle 4,8% AA 40 gr. 60 min

Luppolo Saaz 3,9% AA 10 gr. 10 min

Lievito Saf Ale S 04

4.07 gradi alcolici

Procedere come sopra. Carbonare con 4 gr di zucchero ogni lt di birra. Il miele aggiungerlo gli ultimi 10 minuti di bollitura dello sciroppo e non insieme ai malti in grani.

India Pale Ale (birra ambrata molto forte)

Dose per 23 litri. Una delle mie migliori birre . . . da provare!

Malto dorzo 5500 gr.

Miele 500 gr.

Malto Brown 300 gr.

Malto arrostito 50 gr.

Luppolo Nugget 13% AA 35 gr. 60 min

Luppolo Goldings 5,2% AA 20 gr. 10 min

Lievito SafAle S 04

6,3 gradi alcolici

Procedere come sopra. Carbonare con 4 gr di zucchero ogni lt di birra. Il miele aggiungerlo gli ultimi 10 minuti di bollitura dello sciroppo e non insieme ai malti in grani.

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