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Anno VII Numero 1309 Giovedì 15 Marzo 2018 S. Luisa di M. AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto “Un Farmaco per tutti” e “Una Visita per tutti”; 2. Sussidio di solidarietà 3. Quota sociale 2018 Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Ipoparatiroidismo: una malattia poco conosciuta (finora) Prevenzione e Salute 5. Risveglio difficile? E’ colpa dei geni, ma con la playlist giusta la sveglia è più facile 6. Cibi cancerogeni e cibi anticancro ecco cosa mettere a tavola 7. Usi lenti a contatto? Un quiz ti aiuta a gestirle Meteo Napoli Giovedì 15 Marzo Variabile Minima: 9° C Massima: 16 °C Umidità: Mattina = 47% Pomeriggio = 55% RISVEGLIO DIFFICILE? E’ COLPA DEI GENI, MA CON LA PLAYLIST GIUSTA LA SVEGLIA È PIÙ FACILE Quante ore dormite? E quando vi svegliate al mattino, siete un turbo o un diesel? Nell’uno e nell’altro caso, inutile provare a cambiare perché il nostro rapporto con il sonno dipende dai geni. Lo dice una ricerca pubb. su Molecular Psychiatry condotta su oltre 10.000 persone che si sono sottoposte ad analisi genetiche e hanno compilato un questionario sulle abitudini del sonno durante i giorni festivi, cioè quando non sono costretti ad alzarsi. Le stesse mappature genetiche sono poi state condotte sui moscerini della frutta, che dal punto di vista genetico hanno comportamenti molto simili a quelli degli esseri umani, e hanno rilevato che quelli non portatori del gene dormivano in media tre ore in meno rispetto agli altri e che i portatori dell’ABCC9 hanno un bisogno fisiologico di dormire almeno mezz’ora in più per notte rispetto alla media delle 8 ore consigliate dai medici. Nel frattempo, visto che nessuno può permettersi di dormire quanto gli pare, meglio studiare un metodo per svegliarsi presto e senza tante difficoltà. Uno per tutti, la musica: scegliamo la giusta compilation e facciamola diventare la colonna sonora della nostra sveglia. Un libro uscito negli Usa (La tua playlist ti può cambiare la vita) suggerisce una playlist per migliorare il nostro benessere. Ecco le canzoni giuste: Layla (Derek & the Dominos); Beat it (M. Jackson); Thunder road (B.Springsteen); Back on the chain gang (Pretenders); Finest worksong (Rem); She works hard for the money (D.Summer). (Salute Repubblica) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi……… Chi tène sante, va 'Mparaviso. E per svegliarsi al meglio?

Farmaco per tutti” RISVEGLIO DIFFICILE? MA CON LA PLAYLIST GIUSTA LA SVEGLIA … · 2018. 4. 18. · grossa analisi di diversi studi che coinvolge circa 500mila individui (seguiti

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Page 1: Farmaco per tutti” RISVEGLIO DIFFICILE? MA CON LA PLAYLIST GIUSTA LA SVEGLIA … · 2018. 4. 18. · grossa analisi di diversi studi che coinvolge circa 500mila individui (seguiti

Anno VII – Numero 1309 Giovedì 15 Marzo 2018 – S. Luisa di M.

AVVISO Ordine

1. ORDINE: Progetto “Un

Farmaco per tutti” e “Una

Visita per tutti”;

2. Sussidio di solidarietà

3. Quota sociale 2018

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. Ipoparatiroidismo:

una malattia poco

conosciuta (finora)

Prevenzione e Salute

5. Risveglio difficile? E’ colpa

dei geni, ma con la playlist

giusta la sveglia è più facile

6. Cibi cancerogeni e cibi

anticancro ecco cosa

mettere a tavola

7. Usi lenti a contatto? Un

quiz ti aiuta a gestirle

Meteo Napoli

Giovedì 15 Marzo

Variabile

Minima: 9° C Massima: 16 °C Umidità: Mattina = 47%

Pomeriggio = 55%

RISVEGLIO DIFFICILE? E’ COLPA DEI GENI, MA CON LA PLAYLIST GIUSTA LA SVEGLIA È

PIÙ FACILE Quante ore dormite? E quando vi svegliate al mattino, siete un turbo o un diesel?

Nell’uno e nell’altro caso, inutile provare a cambiare perché il nostro rapporto con il sonno dipende dai geni. Lo dice una ricerca pubb. su Molecular Psychiatry condotta su oltre 10.000 persone che si sono sottoposte ad analisi genetiche e hanno compilato un questionario sulle abitudini del sonno durante i giorni festivi, cioè quando non sono costretti ad alzarsi. Le stesse mappature genetiche sono poi state condotte sui moscerini della frutta, che dal punto di vista genetico hanno comportamenti molto simili a quelli degli esseri umani, e hanno rilevato che quelli non portatori del gene dormivano in media tre ore in meno rispetto agli altri e che i portatori dell’ABCC9 hanno un bisogno fisiologico di dormire almeno mezz’ora in più per notte rispetto alla media delle 8 ore consigliate dai medici. Nel frattempo, visto che nessuno può permettersi di dormire quanto gli pare, meglio studiare un metodo per svegliarsi presto e senza tante difficoltà. Uno per tutti, la musica: scegliamo la giusta compilation e facciamola diventare la colonna sonora della nostra sveglia.

Un libro uscito negli Usa (“La tua playlist ti può

cambiare la vita”) suggerisce una playlist per migliorare

il nostro benessere.

Ecco le canzoni giuste:

Layla (Derek & the Dominos); Beat it (M. Jackson);

Thunder road (B.Springsteen);

Back on the chain gang (Pretenders);

Finest worksong (Rem); She works hard for the money (D.Summer).

(Salute Repubblica) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

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Proverbio di oggi……… Chi tène sante, va 'Mparaviso.

E per svegliarsi

al meglio?

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1309

PREVENZIONE E SALUTE

CIBI CANCEROGENI E CIBI ANTICANCRO ECCO COSA METTERE A TAVOLA

Non c’è più alcun dubbio: almeno 3 casi di cancro su 10 sono dovuti a quello che mangiamo.

È altrettanto certo che la dieta mediterranea svolge una funzione protettiva: molti studi dimostrano che un regime ad alto contenuto di calorie, ricco di grassi animali, carni rosse, insaccati e povero di fibre è associato a un aumento dei tumori. Viceversa, diete ricche di fibre (cioè caratterizzate da un alto consumo di frutta e vegetali) sembrano avere un ruolo protettivo. Anche l’abuso di alcol, il sovrappeso, l’obesità e la scarsa attività fisica fanno lievitare il rischio di un tumore. Ma cosa fa davvero bene o male e perché? Lo abbiamo chiesto a Lucilla Titta, nutrizionista e coordinatrice del Progetto SmartFood dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano.

Merendine, dolci e prodotti da forno: NO

Riconoscere questi alimenti è molto semplice, in generale sono prodotti che hanno subito diverse lavorazioni e raffinazioni, sono poveri di acqua e fibre, e ricchi di grassi e zuccheri. «Dolciumi, biscotti, merendine, snack e gelati, ma anche grissini, cracker e pane bianco sono alimenti ad alto indice glicemico e altamente energetici, possono quindi favorire lo sviluppo sovrappeso e obesità, che a loro volta fanno lievitare il rischio di sviluppare un tumore - spiega Titta -. Le maggiori cause dei chili in eccesso, infatti, sono rappresentate da scorrette abitudini alimentari e da un’elevata sedentarietà, mentre mantenersi nell’intervallo del normopeso può essere uno dei migliori comportamenti in grado di prevenire l’insorgenza del cancro». Inoltre una dieta ricca di fonti di carboidrati ad alto indice glicemico porta a un aumento dei livelli di glucosio nel sangue e conseguentemente di insulina, che sembrano essere coinvolti nell'eziologia di diversi tumori.

Carni rosse e insaccati: NO

«Sappiamo - che consumo di carne rossa (bovina, suina, ovina, caprina, eccetera) oltre i 500 grammi alla settimana e di carne conservata (salumi, insaccati, affettati) oltre i 50 grammi settimanali aumenta il rischio di tumore del colon retto con evidenza convincente. I motivi per cui il consumo eccessivo di carne rossa aumenterebbe il rischio di tumore al colon non sono del tutto chiari: una delle ipotesi suggerisce che ad un consumo di grassi animali si possa associare la formazione di una flora batterica intestinale favorevole all’insorgenza di tumore. Si tratta di dati di osservazione su ampie fasce di popolazioni che hanno messo così d’accordo la comunità scientifica sul fatto che esiste una correlazione convincente tra l’aumento del rischio di cancro al colon e l’elevato consumo di carne rossa e carne lavorata e conservata. Così come gli studi osservazionali su larga scala hanno dimostrato una associazione chiara tra consumo di fibra e protezione dai tumori».

Bevande zuccherine e alcoliche: NO

Le bevande dolci (come le bevande gassate ma anche the freddo in bottiglia/lattina e succhi di frutta) hanno un ruolo cruciale nell’aumento del peso, soprattutto se consumate con regolarità. «Questo effetto negativo non è dato soltanto dall’apporto calorico di questi alimenti e bevande-, bensì dalla loro incapacità di saziare portando quindi a un loro consumo smodato. Il consiglio per la prevenzione di sovrappeso e obesità (e quindi indirettamente di molti tipi di cancro) è quello di non consumarle. È poi ormai accertato a livello scientifico che l’eccesso di alcol, indipendentemente dal tipo di bevanda, è legato a un aumento del rischio di cancro. Per una buona prevenzione oncologica la raccomandazione sarebbe quella di evitare il consumo di bevande alcoliche o consumarne piccole quantità solo occasionalmente».

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1309

Sale: NO

«Il tumore dello stomaco è l’unico tipo di tumore per cui è stata riscontrata un’evidenza probabile tra consumo di sale e aumentato rischio - ricorda Titta -. Le evidenze indicano che l’effetto del consumo di sale sull’insorgenza di tumore allo stomaco è principalmente dovuto ad un consumo regolare di cibi conservati con il sale. Le linee guida nazionali e internazionali raccomandano un consumo non superiore ai 5 grammi al giorno di sale». Per diminuire l’aggiunta del sale alle preparazioni casalinghe è consigliato l’utilizzo di spezie, erbe aromatiche, marinature con limone o aceto. Per quanto riguarda il sale contenuto nei prodotti lavorati e conservati, che rappresenta la maggior parte del sale consumato, può essere utile leggere le etichette e le tabelle nutrizionali dei prodotti, ricordando che 0.4 grammi di sodio equivalgono a 1 grammo di sale.

Caffè: SI’

Da un recente aggiornamento del Fondo mondiale per la Ricerca sul Cancro si evince che bere abitualmente caffè può ridurre il rischio di cancro al fegato: la ricerca mostra una riduzione del rischio del 15% associato al consumo di una tazza al giorno. E altre recenti indagini ipotizzano una protezione anche dal carcinoma alla prostata.«Tuttavia non è possibile prevedere il rischio esatto associato al consumo di un determinato numero di tazze di caffè - dice l’esperta -. I risultati dei recenti studi pubblicati sull’effetto del caffè sono quindi positivi rispetto alle convinzioni del passato, in cui bere caffè era considerata un’abitudine poco salutare. Il probabile effetto protettivo del caffè potrebbe essere attribuito sia alla caffeina sia alle altre sostanze protettive come i polifenoli, di cui il caffè è molto ricco».

Pomodoro & co. SI’

Carote, pomodori, peperoni dolci e piccanti, zucca, anguria e albicocche contengono tante varietà di carotenoidi, micronutrienti che hanno dimostrato di essere protettivi nei confronti del tumore del polmone e delle alte via respiratorie. «Il pomodoro, oltre all’alfacarotene, contiene anche licopene che, stando ad un’indagine pubblicata di recente sull’American Journal of Clinical Nutrition ha una particolare efficacia nel proteggere i polmoni. Il licopene è

senz’altro il carotenoide più studiato per i suoi effetti benefici, viene anche impiegato nell'industria alimentare come colorante e viene indicato in etichetta con il codice E160d. Come potete capire, quindi, non sempre una sigla sconosciuta presente nell'elenco degli ingrediente deve rappresentare un composto pericoloso per la salute».

Aglio: SI’

Il consumo regolare di aglio rappresenta un probabile fattore protettivo per il cancro del colon retto. Studi su modelli animali e cellulari hanno messo in luce l’azione dell’allicina, composto solforato, nell’inibizione della proliferazione tumorale.

Cereali integrali: SI’

Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha messo in luce numerosi effetti benefici legati al consumo regolare di alimenti ricchi di fibra alimentare. Una dieta ricca di alimenti vegetali che apporti almeno 25 grammi al giorno di fibra rappresenta infatti un fattore protettivo convincente. «Tuttavia - dice Titta -, dalla letteratura scientifica emerge che già con un’assunzione giornaliera di 10 grammi di fibra alimentare, il rischio di tumore del colon retto si riduce del 10%. Per raggiungere più facilmente il consumo raccomandato risulta fondamentale mangiare almeno una volta al giorno cereali integrali, come pane e pasta integrali o cereali in chicco e gradualmente sostituirli ai cereali raffinati usati abitualmente. In questo modo, oltre a contribuire all’apporto di fibra alimentare, si introduce una quota maggiore di vitamine e sali minerali».

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1309

Verdura a volontà: SI’

Tra gli effetti benefici indagati rispetto al consumo quotidiano di almeno 400 grammi al giorno di verdura, le evidenze più robuste sono legate a una prevenzione delle malattie cardiovascolari e del rischio di cancro al colon, uno dei tumori più frequenti nella popolazione occidentale. I meccanismi proposti alla base di questo effetto sono diversi: per esempio, la fibra contenuta nella verdura sembra migliorare la composizione della microflora intestinale. I microrganismi intestinali sono infatti in grado di fermentare la fibra producendo una serie di effetti benefici per l’organismo. Inoltre, la fibra sembra essere utile nel diminuire l’assorbimento di grassi, zuccheri e colesterolo.

Latte: SI’

Il latte rappresenta un probabile fattore di riduzione del rischio di cancro del colon retto. «Le evidenze scientifiche - ricorda l’esperta - mostrano, per un consumo di 200 grammi al giorno di latte, una riduzione del rischio del 7%, sia per gli uomini sia per le donne. Non sembrano esserci differenze tra latte intero e scremato e l’effetto protettivo può essere in parte spiegato dall’azione del calcio (introdotto con la dieta o con integratori), che promuove la corretta differenziazione delle cellule del colon retto. Una

grossa analisi di diversi studi che coinvolge circa 500mila individui (seguiti per molti anni, da 6 a 16) ha portato alla diagnosi di 4.992 casi di carcinoma colonrettale, mostrando una riduzione del 22 % del rischio nelle persone con un alto consumo di calcio».

Tipi di cottura

Cuocere a lungo gli alimenti ricchi di carotenoidi (come pomodori e carote), possibilmente con l’aggiunta di grassi salutari come l’olio extravergine di oliva, rende più disponibili e assimilabili le molecole protettive. Durante la cottura o altri processi di lavorazione in alcuni casi si possono formare sostanze con attività cancerogene come amine eterocicliche (HCAs), idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e composti N-nitrosi (NOC). I prodotti più a rischio sono la carne fresca alla brace e carne lavorata per la conservazione: la concentrazione di tali sostanze negli alimenti aumenta in maniera proporzionale alla temperatura di trattamento. (Salute, Corriere) PREVENZIONE E SALUTE

USI LENTI A CONTATTO? UN QUIZ TI AIUTA A GESTIRLE

Sappiamo davvero tutto sul loro impiego? Risponde il dottor Matteo Piovella

Se siete di quelli che hanno abbandonato gli occhiali in favore delle più pratiche e discrete lenti a contatto, allora è bene che approfondiate la vostra conoscenza sul loro corretto utilizzo. Sono facili, sì, ma sono pur sempre strumenti di correzione della vista a diretto contatto con i nostri occhi. Dunque prudenza, e qualche piccola regola da seguire.

Lenti a contatto, 6 regole per indossarle senza problemi Sono all'incirca 2 milioni gli italiani che preferiscono indossare lenti a contatto al posto degli occhiali. Un brevissimo quiz per memorizzare le regole chiave per il corretto utilizzo di questi importanti supporti. Sapete già tutto? Scopritelo con il test. E’ possibile fare il test attraverso l’utilizzo dell’applicativo disponibile al link:

http://www.lastampa.it/2015/05/25/scienza/benessere/usi-le-lenti-a-contatto-un-quiz-ti-aiuter-a-

gestirle-A1riaa5FjoDRgdOfcbAOCO/pagina.html

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1309

PREVENZIONE E SALUTE

IPOPARATIROIDISMO: UNA MALATTIA POCO CONOSCIUTA (FINORA)

La prima conferenza internazionale in Italia e speranze per le prime terapie sostitutive. La patologia può essere congenita e insorgere nell’infanzia

«Se un medico non riesce a comprendere di cosa soffre il paziente, diventa nervoso, lo tratta bruscamente». Karen Winer, del Centro per le Ricerche su Maternità e Infanzia (Nichd) di Bethesda, risponde così quando le viene chiesto quale fosse il destino dei malati di ipoparatiroidismo prima che se ne scoprisse l’esistenza. E aggiunge: «Venivano abbandonati al loro destino, nessuno li guardava più. Restavano chiusi a casa». Karen è una delle maggiori esperte nel campo di una patologia determinata dalla carenza dell’ormone tiroideo prodotto dalle paratiroidi, quattro piccole ghiandole situate nel collo, in prossimità della tiroide.

A breve sarà disponibile una terapia ormonale sostitutiva: l’ipoparatiroidismo, un problema poco conosciuto e di cui si stanno scoprendo origine, danni e rimedi in questi ultimissimi anni. Sono in arrivo le prime terapie sostitutive, c’è tanto fervore proprio perché oggi i pazienti hanno un futuro, una qualità di vita normale mentre in passato erano abbandonati a se stessi e alla famiglia. Così racconta James Sanders che negli Stati Uniti ha organizzato il primo movimento associativo di malati ([email protected]): «Mi sentivo stanco, rigido, pieno di dolori. Un’ esperienza terribile. Nessuno mi credeva, mi trattavano come se mentissi e lo stesso mia madre». «La carenza dell’ormone paratiroideo, il paratormone, può provocare un’insufficienza di calcio nel sangue e diversi disturbi. Fino a oggi non esisteva un trattamento specifico ed era l’unico disturbo endocrino senza cura. Si procedeva con surrogati somministrando calcio e vitamina D. A breve sarà disponibile una terapia ormonale sostitutiva. Siamo qui per formulare delle linee guida sul corretto uso dei nuovi farmaci», spiega la professoressa Brandi.

Come funziona il paratormone: Il paratormone ha un ruolo cruciale nella trasmissione del segnale nervoso, contrazione muscolare, coagulazione e funzionamento di altri ormoni ed enzimi. Per questo le concentrazioni nel sangue devono restare costanti in modo che il paratormone possa intervenire per compensare carenze di calcio nell’organismo. «Pensiamo ad una sentinella che da l’allarme ed entra in azione».

Le cause di questa malattia rara? Si parla di forme acquisite, conseguenza dell’asportazione delle paratiroidi durante l’asportazione della tiroide, e di forme congenite: «Insorgono nell’infanzia – spiega Brandi – anche nei primi giorni di vita. La diagnosi può essere tardiva. Per i pediatri non è semplice sospettare l’esistenza di questa patologia». In Italia il maggiore centro di riferimento per le malattie del metabolismo minerale e osseo è a Firenze. L’associazione dei pazienti (Appi) è coordinata da Laura Masi. (Salute, Corriere)

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1309

ORDINE:

IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2018

E’ in riscossione la quota sociale 2018 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI.

Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2018. Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v.

Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione.

Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.

AVVISO

GLI ISCRITTI CHE NON HANNO ANCORA RICEVUTO

L’AVVISO DI PAGAMENTO,

POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine

INSERENDO il PROPRIO CODICE FISCALE al seguente link:

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quota-sociale-2018

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1309

ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI” e “UNA VISITA PER TUTTI”

I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia

mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico

chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da

donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende

Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche

gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine.

Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal progetto “Un Farmaco per Tutti” ma anche forme di attività assistenziali, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.). Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tutti”, insieme al progetto “Un Farmaco per Tutti” andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale” che merita di essere considerato e supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche.

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PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1309