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Sul podio in Italia per il mercato Ford Motor Com- pany è un costrut- tore automobilisti- co e provider di ser- vizi di mobilità, con sede a Dear- born (Michigan). Produce e distribui- sce veicoli in 6 con- tinenti. Con circa 201.000 dipenden- ti e 67 stabilimenti in tutto il mondo, la società è presen- te, fra gli altri, con i marchi automobili- stici Ford e Lincoln. L’Ovale Blu sta per- correndo attiva- mente la strada per diventare leader mondiale anche nei settori connettività, mobilità, guida au- tonoma, esperienza del cliente e tecno- logie ‘big data’, nel- l’ambito del pro- prio Smart Mobility Plan. In Europa, Ford opera in 50 mercati: nel 2015 in Italia ha immatri- colato 109.243 au- to, terzo marchio in assoluto sul merca- to dietro a Fiat e Volkswagen. li occhiali deformano la vista, l’udito viene attutito da cuffie speciali, un dispositivo fa tremare le mani, pesi posti su caviglie e polsi insieme a bande elastiche sulle ginocchia rendono incerto il passo. Il programma Driving Skills For Life promosso da Ford, basato su corsi di guida consapevole gratuiti rivolti ai giovani, si arricchisce ora di un nuovo strumento, una particolare tuta cioè, che una volta indossata è in grado di simulare gli effetti dell’assunzione di stupefacenti. Si chiama Drug Driving Suit ed è stata sviluppata per istruire i giovani sui rischi della guida in stato di alterazione psicofisica causata da droghe come la cannabis, l’ecstasy, la cocaina e l’eroina. L’effetto deve essere davvero impressionante. Ma è istruttivo che lo sia. Secondo uno studio condotto in Europa infatti, chi si mette al volante sotto effetto di stupefacenti è esposto a un rischio trenta volte superiore di essere coinvolto in incidenti mortali, tuttavia il 18% dei ragazzi tra i 18 e i 24 G anni ha ammesso di aver accettato passaggi in auto da persone che ritenevano avessero assunto droghe. Secondo l’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, inoltre, 8,8 milioni di giovani tra i 15 e i 25 anni hanno fatto uso di cannabis nel 2014, e 2,3 milioni hanno consumato cocaina. In Italia, il 37,5% dei giovani tra i 15 e i 34 anni ammette di aver fatto uso almeno una volta di cannabis, e il 7,6% di loro ha assunto cocaina. La tuta della Ford è stata sviluppata in collaborazione con i ricercatori del Meyer-Hentschel Institute in Germania e può essere configurata in modo da simulare le diverse condizioni psicofisiche causate dall’assunzione dei vari tipi di droga, combinando visione distorta o alterata, tremori degli arti, scarso coordinamento motorio e incrementando i tempi di reazione agli stimoli esterni. Nella pratica, la tuta simula stati allucinatori mediante l’utilizzo di cuffie e di occhiali che producono riverberi colorati. La nuova tuta si affianca alla Drink Driving Suit, un dispositivo simile che Ford già utilizza per simulare lo stato di ebbrezza e far sperimentare ai giovani i rischi causati dall’assunzione di alcol prima di mettersi al volante. «La guida sotto effetto di stupefacenti può avere conseguenze fatali per guidatore, passeggeri e per gli altri utenti della strada», ha spiegato Jim Graham, responsabile del programma Driving Skills For Life. «Abbiamo già ottenuto eccellenti risultati, con la Drink Driving Suit, nell’aprire gli occhi a tanti ragazzi che sovrastimavano le proprie capacità di guida in stato di alterazione, e con la nuova Drug Driving Suit ci aspettiamo di portare ulteriormente avanti il nostro messaggio». (A.C.) COME FUNZIONA LA Drug Driving Suit La Drug Driving Suit di Ford simula lo stato di alterazione causato da diverse droghe come la cannabis e la cocaina sotto l’effetto di droghe, chi guida rischia di essere coinvolto in un incidente 30 volte di più La Drug Driving Suit di Ford simula lo stato di a d di d h l bi l i La Drug Driving Suit di Fo ord simula lo stato di alterazione causato S it di Ford i l l d Occhiali annebbiano la vista, riducono il campo visivo e generano lampi di luce producono suoni di sottofondo per confondere e distrarre Polsiera un peso al suo interno riduce il coordinamento e l’equilibrio Fasciatura collo riduce i movimenti del collo e della testa Fasciature gomiti rallentano i movimenti delle braccia Fasciature caviglie rallentano i movimenti delle caviglie Generatore di tremori Rende le mani meno controllabili Fasciature ginocchia rallentano i movimenti delle gambe LSD Causa l‘incapacità di rendersi conto della velocità e dei movimenti del veicolo. Produce allucinazioni e stati confusionali Cannabis Rallenta i riflessi, altera la concentrazione e riduce la capacità di sterzare Cocaina Genera imprevedibilità nei comportamenti, riduce la concentrazione. Dopo l’iniziale resistenza alla stanchezza, causa colpi di sonno Ecstasy Causa un picco di adrenalina che produce una sensazione di eccessiva sicurezza e di sottostima dei rischi Eroina Rallenta le reazioni, annebbia la vista, produce stati confusionali e sonnolenza Guidare drogati : una tuta aiuta a capire il male che fa Il marchio dell’Ovale ha investito 2,9 milioni di euro per diffondere anche quest’anno i corsi gratuiti di “Driving Skills For Life” che insegnano ai ragazzi le tecniche di guida responsabile: 1.500 giovani li hanno già frequentati in Italia ALBERTO CAPROTTI endere automobili. Questo è, e resta, il primo obiettivo. Ma c’è modo e modo per farlo. E se Ford Motor Company è stata inserita per il 7° anno consecutivo nell’elen- co delle World’s Most Ethical Companies di Ethisphere, un ri- conoscimento che premia le a- ziende più virtuose e responsa- bili al mondo, non è certamen- te un caso. Sostenibilità aziendale, campa- gne di sensibilizzazione per u- na guida responsabile e sicura, attenzione ecologica. E più in generale un approccio “eti- co” all’approccio com- merciale. La filosofia del marchio dell’Ovale è chia- ra e dichiarata da tempo. Ma è sul campo poi (o per meglio dire, su strada, che si verificano i fatti. Uno di questi è l’investimento in Europa di 2,9 milioni di eu- ro per portare anche nel 2016, per il quarto anno con- secutivo, il programma di corsi gratuiti di guida re- sponsabile “Driving Skills For Life”. Lanciato nel 2013, ha già toccato 5 città (Roma, Monza, Milano, Pavia, Napoli e Padova), coinvolgendo in totale oltre 1.500 giovani nella fascia d’età 18-25 anni, i quali hanno po- tuto acquisire una maggiore consapevolezza sui rischi alla guida, imparare a evitare le distrazioni e appren- dere le manovre di gestione dell’auto in caso di e- mergenza. Per l’edizione italiana di quest’anno, “Driving Skills For Life” è tornata a Roma a maggio e rifarà tappa a Mi- lano ad ottobre, sbarcando poi a Palermo, sempre nel mese di ottobre. «Troppi ragazzi sono coinvolti in in- cidenti che sono spesso causati dall’inesperienza e dal- le difficoltà che incontrano nel gestire situazioni d’e- mergenza», spiega Jim Graham, responsabile del pro- gramma Ford DSFL. «Con questo ulteriore forte inve- stimento economico metteremo a disposizione di al- tri 7.000 ragazzi europei le conoscenze e gli strumen- ti necessari per prevenire i rischi e affrontare gli even- tuali imprevisti alla guida, mettendoli nelle condizio- ni di proteggere la propria e l’altrui vita». Nel corso del training, gli istruttori di guida Ford inse- gnano ai ragazzi la teoria e le tecniche di guida re- sponsabile, per imparare a riconoscere tempestivamente le situazioni di pericolo, controllare il veicolo in si- tuazioni d’emergenza, evitare le distrazioni, gestire gli spazi e tenere sotto controllo la velocità. Fra le novità delle sessioni di training di quest’anno, Ford presenta la Drug Driving Suit, una tuta che simula gli effetti degli stupefacenti sul corpo umano, in un ambiente controllato e con la mente lucida, per dare ai ragazzi una più profonda consapevolezza dei rischi della guida in stato di alterazione psicofisica causata da droghe. La tuta altera i movimenti e l’equilibrio tra- mite speciali tutori e fasciature asimmetriche e simula stati allucinatori mediante cuffie e occhiali che produ- cono riverberi colorati. L’edizione italiana include anche una sessione destinata ad approfondire le tematiche della mobilità “verde”, per affiancare al messaggio della responsabilità quelli della coscienza ambientale e della ecosostenibilità. Le nuove generazioni potranno così contribuire a rende- re le strade più sicure, adottando comportamenti vir- tuosi, e ad accompagnare le città nel percorso che un domani le trasformerà in “smart cities” sempre più ef- ficienti e integrate sul fronte della mobilità. L’edizione 2016 di Driving Skills For Life è stata estesa a 13 Paesi, debuttando in Finlandia e Polonia dopo Belgio, Da- nimarca, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Ro- mania, Russia, Spagna e Turchia. Per partecipare basta registrarsi all’indirizzo www.drivingskillsforlife.it © RIPRODUZIONE RISERVATA V LE INIZIATIVE Con Lorenzo Guarnieri contro la violenza stradale L’Ovale Blu, attraverso il Ford Part- ner AutoSas di Firenze, sostiene l’Associazione Lorenzo Guarnieri, or- ganizzazione no profit dedicata alla promozione della cultura della re- sponsabilità alla guida. L’Associazione (www.lorenzoguarnieri.com) è dedica- ta al ricordo di Lorenzo Guarnieri, u- no studente liceale investito e ucciso a 17 anni a Firenze da un uomo che guidava ubriaco e drogato. La vio- lenza stradale è la prima causa di morte dei giovani con età compre- sa tra i 13 e i 21 anni. La collabora- zione si inserisce nell’ambito delle attività sociali che i FordStore por- tano avanti per partecipare attiva- mente, sul territorio, alla vita sociale della comunità e delle persone che la vivono. Impegno globale per la sostenibilità Il nuovo report sulla sostenibilità di Ford conferma la tempistica per il raggiungimento di un obiettivo ambi- zioso: ridurre del 30% le emissioni medie di CO2 dei propri veicoli in tutto il mondo entro il 2025. Altro o- biettivo dichiarato è quello di ridurre la quantità di ri- fiuti aziendali non riciclati del 40% entro la fine di quest’anno rispetto al 2011. Oggi, Ford opera in regi- me di “rifiuti zero” in 28 impianti in tutto il mondo, 7 dei quali in Europa. «Stiamo riducendo la nostra im- pronta ambientale in tutto il mondo implementando tecnologie innovative di produzione», ha dichiarato Andy Hobbs, direttore Qualità Ambientale di Ford. FERDINANDO SARNO supporto del programma “Dri- ving Skills For Life”, Ford Italia ha lanciato la campagna di sen- sibilizzazione “Don’t Emoji and Drive”, declinata attraverso l’hashtag #FordSa- fe, con la quale l’Ovale Blu invita a non utilizzare lo smartphone alla guida e a non mettersi al volante sotto l’effetto di alcol o stupefacenti. Una campagna as- solutamente utile, specie nel nostro Paese dove è stato calcolato che alme- no il 20,1% degli incidenti stradali (fonte Aci-Istat) è causato dall’uso del telefonino in auto, che nella scala del- la pericolosità addirittura batte eb- brezza e velocità. Uno studio Ford rivela invece uno sce- nario altrettanto preoccupante: anche i pedoni continuano a telefonare, invia- re messaggi e perfino a guardare video mentre attraversano la strada, perfino al di fuori dalle strisce e in prossimità di incroci privi di semafori. L’indagine Ford, condotta su di un campione di ol- tre 10.000 cittadini europei, ha eviden- ziato che la maggior parte degli utiliz- zatori di smartphone non ne interrom- pe l’utilizzo quando deve attraversare la strada. In particolare tra i ragazzi dai 18 e i 24 anni – fascia d’età in cui gli inci- denti sono la prima causa di mortalità – la percentuale sale addirittura all’86%. Alla domanda a risposta multipla sul- le cattive abitudini più frequenti men- tre si attraversa, gli intervistati ammet- tono di parlare al telefono (47%), a- scoltare musica (32%), scambiare mes- A saggi (14%), navigare su Internet (9%), interagire sui social media (7%) e gio- care o guardare video (3%). Questa as- suefazione ha portato il 22% del cam- pione a sfiorare un incidente o a re- starne vittima. La maggior parte è tut- tavia consapevole di quanto questo comportamento sia pericoloso, come confermato dall’Institute of Advanced Motorists inglese, che ha confermato che nel 23% degli incidenti che nel 2013 hanno coinvolto dei pedoni, quest’ul- timi hanno ammesso che al momento della collisione erano distratti. Il 60% degli intervistati si sente più ras- sicurato dall’idea che sulle strade circo- lino auto a guida autonoma o comun- que dotate di tecnologie di assistenza alla guida in grado di evitare gli inci- denti o di ridurne in ogni caso l’entità. «Una cosa è passeggiare al parco men- tre si ascolta musica con il proprio smartphone, un’altra è attraversare u- na strada affollata senza alzare lo sguar- do dallo schermo», dice Jim Graham, responsabile del programma Ford D- SFL. «I nostri corsi trasferiscono ai ra- gazzi i principi dell’attenzione e della responsabilità, per evitare situazioni di pericolo che potrebbero evolvere in in- cidenti». Di recente, Ford ha adottato a bordo della propria gamma di segmento C/D una tecnologia di frenata automatica in grado di riconoscere anche la presenza dei pedoni, sia di fronte all’auto che ai lati della strada, e di prevederne spo- stamenti e direzioni. Il sistema di assi- stenza pre-collisione è disponibile a bor- do di Mondeo, S-MAX e Galaxy, e si av- vale di un radar e di una telecamera, in- stallati frontalmente, che grazie a un complesso database di forme “pedona- li” permettono all’auto di distinguere con grande precisione le persone dagli altri oggetti presenti ai bordi della stra- da. In caso di possibile impatto, il si- stema avverte il guidatore, e in assenza di una sua reazione agli avvisi, se la col- lisione diventa imminente, l’auto frena automaticamente. «Il numero degli incidenti che coinvol- gono i pedoni è in crescita rispetto ad altre tipologie di collisioni, ed è impor- tante che i guidatori siano sempre più attenti alla loro presenza mentre gui- dano», spiega Sarah Sillars, Chief Exe- cutive Officer dell’IAM. «Quando si trat- ta di ridurre il numero delle vittime del- la strada, il nostro interesse non è pun- tare il dito verso una categoria o l’altra, per cui va sottolineato che ogni utente della strada, fuori o dentro l’auto, deve essere consapevole di ciò che gli succe- de attorno e considerare che il com- portamento degli altri, guidatori o pe- doni, può essere a volte imprevedibile». © RIPRODUZIONE RISERVATA Telefonare mentre si guida causa più del 20% degli incidenti. Secondo uno studio di Ford l’86% dei giovani non ne interrompe l’utilizzo quando attraversa la strada Il cellulare , rischio fatale anche per i pedoni Proteggere la vita L’ etica con Ford si studia al volante Gli speciali di III Sabato 25 Giugno 2016

Fasciature ginocchia L’etica con Ford Fasciature caviglie ... · to dietro a Fiat e Volkswagen. ... propri veicoli in tutto il mondo entro il 2025. ... Alla domanda a risposta multipla

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Page 1: Fasciature ginocchia L’etica con Ford Fasciature caviglie ... · to dietro a Fiat e Volkswagen. ... propri veicoli in tutto il mondo entro il 2025. ... Alla domanda a risposta multipla

Sul podio in Italiaper il mercato

Ford Motor Com-pany è un costrut-tore automobilisti-co e provider di ser-vizi di mobilità,con sede a Dear-born (Michigan).Produce e distribui-sce veicoli in 6 con-tinenti. Con circa201.000 dipenden-ti e 67 stabilimentiin tutto il mondo,la società è presen-te, fra gli altri, con imarchi automobili-stici Ford e Lincoln.L’Ovale Blu sta per-correndo attiva-mente la strada perdiventare leadermondiale anche neisettori connettività,mobilità, guida au-tonoma, esperienzadel cliente e tecno-logie ‘big data’, nel-l’ambito del pro-prio Smart MobilityPlan. In Europa,Ford opera in 50mercati: nel 2015 inItalia ha immatri-colato 109.243 au-to, terzo marchio inassoluto sul merca-to dietro a Fiat eVolkswagen.

li occhiali deformano la vista,l’udito viene attutito da cuffiespeciali, un dispositivo fa tremare

le mani, pesi posti su caviglie e polsiinsieme a bande elastiche sulleginocchia rendono incerto il passo. Ilprogramma Driving Skills For Lifepromosso da Ford, basato su corsi diguida consapevole gratuiti rivolti aigiovani, si arricchisce ora di un nuovostrumento, una particolare tuta cioè, cheuna volta indossata è in grado disimulare gli effetti dell’assunzione distupefacenti. Si chiama Drug DrivingSuit ed è stata sviluppata per istruire igiovani sui rischi della guida in stato dialterazione psicofisica causata da droghecome la cannabis, l’ecstasy, la cocaina el’eroina. L’effetto deve essere davveroimpressionante. Ma è istruttivo che losia. Secondo uno studio condotto inEuropa infatti, chi si mette al volantesotto effetto di stupefacenti è esposto aun rischio trenta volte superiore diessere coinvolto in incidenti mortali,tuttavia il 18% dei ragazzi tra i 18 e i 24

Ganni ha ammesso di aver accettatopassaggi in auto da persone cheritenevano avessero assunto droghe.Secondo l’European Monitoring Centrefor Drugs and Drug Addiction, inoltre,8,8 milioni di giovani tra i 15 e i 25 annihanno fatto uso di cannabis nel 2014, e2,3 milioni hanno consumato cocaina.In Italia, il 37,5% dei giovani tra i 15 e i34 anni ammette di aver fatto usoalmeno una volta di cannabis, e il 7,6%di loro ha assunto cocaina. La tuta dellaFord è stata sviluppata in collaborazionecon i ricercatori del Meyer-HentschelInstitute in Germania e può essereconfigurata in modo da simulare lediverse condizioni psicofisiche causatedall’assunzione dei vari tipi di droga,combinando visione distorta o alterata,tremori degli arti, scarso coordinamentomotorio e incrementando i tempi direazione agli stimoli esterni. Nella

pratica, la tuta simula stati allucinatorimediante l’utilizzo di cuffie e di occhialiche producono riverberi colorati. Lanuova tuta si affianca alla Drink DrivingSuit, un dispositivo simile che Ford giàutilizza per simulare lo stato di ebbrezzae far sperimentare ai giovani i rischicausati dall’assunzione di alcol prima dimettersi al volante. «La guida sottoeffetto di stupefacenti può avereconseguenze fatali per guidatore,passeggeri e per gli altri utenti dellastrada», ha spiegato Jim Graham,responsabile del programma DrivingSkills For Life. «Abbiamo già ottenutoeccellenti risultati, con la Drink DrivingSuit, nell’aprire gli occhi a tanti ragazziche sovrastimavano le proprie capacitàdi guida in stato di alterazione, e con lanuova Drug Driving Suit ci aspettiamodi portare ulteriormente avanti il nostromessaggio». (A.C.)

COME FUNZIONA LA Drug Driving Suit

La Drug Driving Suit di Ford simula lo stato di alterazione causato da diverse droghe come la cannabis e la cocaina

sotto l’effetto di

droghe, chi guida rischia

di essere

coinvolto in un incidente

30 volte di più

La Drug Driving Suit di Ford simula lo stato di alt d di d h l bi l i

La Drug Driving Suit di Foord simula lo stato di alterazione causatoS it di Ford si l l d

Occhialiannebbiano la vista, riducono il campo visivo e generano lampi di luce

producono suoni di sottofondo per confondere e distrarre

Polsieraun peso al suo interno riduce il coordinamentoe l’equilibrio

Fasciaturacolloriduce i movimentidel collo e della testa

Fasciaturegomitirallentano i movimentidelle braccia

Fasciaturecaviglierallentano i movimentidelle caviglie

Generatore di tremoriRende le mani meno controllabili

Fasciatureginocchiarallentano i movimentidelle gambe

LSDCausa l‘incapacità di rendersi conto della velocità e dei movimenti del veicolo. Produce allucinazioni e stati confusionali

CannabisRallenta i riflessi, altera la concentrazione e riduce la capacità di sterzare

CocainaGenera imprevedibilità nei comportamenti, riduce la concentrazione. Dopo l’iniziale resistenza alla stanchezza, causa colpi di sonno

EcstasyCausa un picco di adrenalina che produce una sensazione di eccessiva sicurezza e di sottostima dei rischi

EroinaRallenta le reazioni, annebbia la vista, produce stati confusionali e sonnolenza

Guidare drogati: una tuta aiuta a capire il male che fa

Il marchio dell’Ovale ha investito 2,9 milionidi euro per diffondere anche quest’anno i corsi gratuiti di “Driving Skills For Life” che insegnano ai ragazzi le tecniche diguida responsabile: 1.500 giovani li hanno già frequentati in Italia

ALBERTO CAPROTTI

endere automobili. Questo è, e resta, ilprimo obiettivo. Ma c’è modo e modo perfarlo. E se Ford Motor Company è stata

inserita per il 7° anno consecutivo nell’elen-co delle World’s Most EthicalCompanies di Ethisphere, un ri-conoscimento che premia le a-ziende più virtuose e responsa-bili al mondo, non è certamen-te un caso.Sostenibilità aziendale, campa-gne di sensibilizzazione per u-na guida responsabile e sicura,attenzione ecologica. E più ingenerale un approccio “eti-co” all’approccio com-merciale. La filosofia delmarchio dell’Ovale è chia-ra e dichiarata da tempo. Ma è sul campo poi (o permeglio dire, su strada, che si verificano i fatti. Uno diquesti è l’investimento in Europa di 2,9 milioni di eu-ro per portare anche nel 2016, per il quarto anno con-secutivo, il programma di corsi gratuiti di guida re-sponsabile “Driving Skills For Life”. Lanciato nel 2013,ha già toccato 5 città (Roma, Monza, Milano, Pavia,Napoli e Padova), coinvolgendo in totale oltre 1.500giovani nella fascia d’età 18-25 anni, i quali hanno po-tuto acquisire una maggiore consapevolezza sui rischialla guida, imparare a evitare le distrazioni e appren-dere le manovre di gestione dell’auto in caso di e-mergenza.Per l’edizione italiana di quest’anno, “Driving SkillsFor Life” è tornata a Roma a maggio e rifarà tappa a Mi-lano ad ottobre, sbarcando poi a Palermo, sempre nelmese di ottobre. «Troppi ragazzi sono coinvolti in in-cidenti che sono spesso causati dall’inesperienza e dal-le difficoltà che incontrano nel gestire situazioni d’e-mergenza», spiega Jim Graham, responsabile del pro-gramma Ford DSFL. «Con questo ulteriore forte inve-stimento economico metteremo a disposizione di al-tri 7.000 ragazzi europei le conoscenze e gli strumen-ti necessari per prevenire i rischi e affrontare gli even-tuali imprevisti alla guida, mettendoli nelle condizio-ni di proteggere la propria e l’altrui vita».Nel corso del training, gli istruttori di guida Ford inse-gnano ai ragazzi la teoria e le tecniche di guida re-sponsabile, per imparare a riconoscere tempestivamentele situazioni di pericolo, controllare il veicolo in si-tuazioni d’emergenza, evitare le distrazioni, gestire glispazi e tenere sotto controllo la velocità. Fra le novità delle sessioni di training di quest’anno,Ford presenta la Drug Driving Suit, una tuta che simulagli effetti degli stupefacenti sul corpo umano, in unambiente controllato e con la mente lucida, per dareai ragazzi una più profonda consapevolezza dei rischidella guida in stato di alterazione psicofisica causatada droghe. La tuta altera i movimenti e l’equilibrio tra-mite speciali tutori e fasciature asimmetriche e simulastati allucinatori mediante cuffie e occhiali che produ-cono riverberi colorati.L’edizione italiana include anche una sessione destinataad approfondire le tematiche della mobilità “verde”,per affiancare al messaggio della responsabilità quellidella coscienza ambientale e della ecosostenibilità. Lenuove generazioni potranno così contribuire a rende-re le strade più sicure, adottando comportamenti vir-tuosi, e ad accompagnare le città nel percorso che undomani le trasformerà in “smart cities” sempre più ef-ficienti e integrate sul fronte della mobilità. L’edizione2016 di Driving Skills For Life è stata estesa a 13 Paesi,debuttando in Finlandia e Polonia dopo Belgio, Da-nimarca, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Ro-mania, Russia, Spagna e Turchia. Per partecipare bastaregistrarsi all’indirizzo www.drivingskillsforlife.it

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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LE INIZIATIVE

Con Lorenzo Guarniericontro la violenza stradale

L’Ovale Blu, attraverso il Ford Part-ner AutoSas di Firenze, sostiene

l’Associazione Lorenzo Guarnieri, or-ganizzazione no profit dedicata allapromozione della cultura della re-

sponsabilità alla guida. L’Associazione(www.lorenzoguarnieri.com) è dedica-ta al ricordo di Lorenzo Guarnieri, u-no studente liceale investito e ucciso

a 17 anni a Firenze da un uomo cheguidava ubriaco e drogato. La vio-lenza stradale è la prima causa dimorte dei giovani con età compre-sa tra i 13 e i 21 anni. La collabora-zione si inserisce nell’ambito delleattività sociali che i FordStore por-

tano avanti per partecipare attiva-mente, sul territorio, alla vita socialedella comunità e delle persone che la

vivono.

Impegno globale per la sostenibilità

Il nuovo report sulla sostenibilità di Ford conferma latempistica per il raggiungimento di un obiettivo ambi-zioso: ridurre del 30% le emissioni medie di CO2 deipropri veicoli in tutto il mondo entro il 2025. Altro o-biettivo dichiarato è quello di ridurre la quantità di ri-fiuti aziendali non riciclati del 40% entro la fine diquest’anno rispetto al 2011. Oggi, Ford opera in regi-me di “rifiuti zero” in 28 impianti in tutto il mondo, 7dei quali in Europa. «Stiamo riducendo la nostra im-pronta ambientale in tutto il mondo implementandotecnologie innovative di produzione», ha dichiaratoAndy Hobbs, direttore Qualità Ambientale di Ford.

FERDINANDO SARNO

supporto del programma “Dri-ving Skills For Life”, Ford Italiaha lanciato la campagna di sen-

sibilizzazione “Don’t Emoji and Drive”,declinata attraverso l’hashtag #FordSa-fe, con la quale l’Ovale Blu invita a nonutilizzare lo smartphone alla guida e anon mettersi al volante sotto l’effetto dialcol o stupefacenti. Una campagna as-solutamente utile, specie nel nostroPaese dove è stato calcolato che alme-no il 20,1% degli incidenti stradali(fonte Aci-Istat) è causato dall’uso deltelefonino in auto, che nella scala del-la pericolosità addirittura batte eb-brezza e velocità. Uno studio Ford rivela invece uno sce-nario altrettanto preoccupante: anche ipedoni continuano a telefonare, invia-re messaggi e perfino a guardare videomentre attraversano la strada, perfinoal di fuori dalle strisce e in prossimitàdi incroci privi di semafori. L’indagineFord, condotta su di un campione di ol-tre 10.000 cittadini europei, ha eviden-ziato che la maggior parte degli utiliz-zatori di smartphone non ne interrom-pe l’utilizzo quando deve attraversare lastrada. In particolare tra i ragazzi dai 18e i 24 anni – fascia d’età in cui gli inci-denti sono la prima causa di mortalità– la percentuale sale addirittura all’86%.Alla domanda a risposta multipla sul-le cattive abitudini più frequenti men-tre si attraversa, gli intervistati ammet-tono di parlare al telefono (47%), a-scoltare musica (32%), scambiare mes-

A

saggi (14%), navigare su Internet (9%),interagire sui social media (7%) e gio-care o guardare video (3%). Questa as-suefazione ha portato il 22% del cam-pione a sfiorare un incidente o a re-starne vittima. La maggior parte è tut-tavia consapevole di quanto questocomportamento sia pericoloso, comeconfermato dall’Institute of AdvancedMotorists inglese, che ha confermatoche nel 23% degli incidenti che nel 2013hanno coinvolto dei pedoni, quest’ul-timi hanno ammesso che al momentodella collisione erano distratti.Il 60% degli intervistati si sente più ras-sicurato dall’idea che sulle strade circo-lino auto a guida autonoma o comun-que dotate di tecnologie di assistenzaalla guida in grado di evitare gli inci-denti o di ridurne in ogni caso l’entità.«Una cosa è passeggiare al parco men-tre si ascolta musica con il propriosmartphone, un’altra è attraversare u-na strada affollata senza alzare lo sguar-do dallo schermo», dice Jim Graham,responsabile del programma Ford D-SFL. «I nostri corsi trasferiscono ai ra-gazzi i principi dell’attenzione e dellaresponsabilità, per evitare situazioni di

pericolo che potrebbero evolvere in in-cidenti».Di recente, Ford ha adottato a bordodella propria gamma di segmento C/Duna tecnologia di frenata automatica ingrado di riconoscere anche la presenzadei pedoni, sia di fronte all’auto che ailati della strada, e di prevederne spo-stamenti e direzioni. Il sistema di assi-stenza pre-collisione è disponibile a bor-do di Mondeo, S-MAX e Galaxy, e si av-vale di un radar e di una telecamera, in-stallati frontalmente, che grazie a uncomplesso database di forme “pedona-li” permettono all’auto di distinguerecon grande precisione le persone daglialtri oggetti presenti ai bordi della stra-da. In caso di possibile impatto, il si-stema avverte il guidatore, e in assenzadi una sua reazione agli avvisi, se la col-lisione diventa imminente, l’auto frenaautomaticamente.«Il numero degli incidenti che coinvol-gono i pedoni è in crescita rispetto adaltre tipologie di collisioni, ed è impor-tante che i guidatori siano sempre piùattenti alla loro presenza mentre gui-dano», spiega Sarah Sillars, Chief Exe-cutive Officer dell’IAM. «Quando si trat-ta di ridurre il numero delle vittime del-la strada, il nostro interesse non è pun-tare il dito verso una categoria o l’altra,per cui va sottolineato che ogni utentedella strada, fuori o dentro l’auto, deveessere consapevole di ciò che gli succe-de attorno e considerare che il com-portamento degli altri, guidatori o pe-doni, può essere a volte imprevedibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Telefonare mentre si guidacausa più del 20% degliincidenti. Secondo uno studiodi Ford l’86% dei giovaninon ne interrompe l’utilizzoquando attraversa la strada

Il cellulare, rischio fatale anche per i pedoni

Proteggere la vitaL’etica con Fordsi studia al volante

Gli speciali di

IIISabato25 Giugno 2016