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FASE DI ORIENTAMENTO DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) DEL PROGRAMMA PIANO GESTIONE RIFIUTI (P.P.G.R.) DOCUMENTO PRELIMINARE Settore Agricoltura e Ambiente 20 DICEMBRE 2011

FASE DI ORIENTAMENTO DEL PROCESSO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.) DEL PROGRAMMA PIANO GESTIONE RIFIUTI (P.P.G.R.) DOCUMENTO PRELIMINARE Settore

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FASE DI ORIENTAMENTO DEL PROCESSO DI

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (V.A.S.)

DEL PROGRAMMA PIANO GESTIONE RIFIUTI (P.P.G.R.)

DOCUMENTO PRELIMINARE

Settore Agricoltura e Ambiente

20 DICEMBRE 2011

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La direttiva introduce una fase di monitoraggio per prevedere eventuali ricadute negative del Piano/Programma e individuare

azioni correttive tempestive

INQUADRAMENTO NORMATIVOINQUADRAMENTO NORMATIVO

E’ antecedente l’adozione del Piano/Programma: viene effettuata in fase preparatoria dello stesso (art. 4)

Procedimento trasparente: sono previste consultazioni e messa a disposizione delle autorità e del pubblico della proposta di Piano

e del Rapporto Ambientale (art. 6)

CARATTERISTICHE ESSENZIALI VAS

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NORMATIVA EUROPEA: DIR. NORMATIVA EUROPEA: DIR. 2001/42/Ce2001/42/Ce

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NORMATIVA EUROPEA: DIR. NORMATIVA EUROPEA: DIR. 2001/42/Ce2001/42/Ce

PUNTI PRINCIPALI DEL PROCESSO VAS

elaborazione del Rapporto Ambientaleelaborazione del Rapporto Ambientale

svolgimento di consultazionisvolgimento di consultazioni

valutazione del Rapporto Ambientale e dei valutazione del Rapporto Ambientale e dei risultati delle consultazioni durante l’iter risultati delle consultazioni durante l’iter

decisionaledecisionale

messa a disposizione delle decisionimessa a disposizione delle decisioni

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NORMATIVA NAZIONALE: DLGS 128/2010NORMATIVA NAZIONALE: DLGS 128/2010

Art. 4 - Il Dlgs 128/10 (correttivo del D.lgs 152/06) rappresenta l’attuazione della direttiva 2001/42/CE con gli OBIETTIVI:

garantire compatibilità tra attività antropiche e sviluppo sostenibile

garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente;

contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali nelle fasi di elaborazione ed adozione e approvazione di determinati piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile;

promuovere l’utilizzo della valutazione ambientale nella stesura dei piani dei programmi statali, regionali e sovracomunali;

assicurare che venga comunque effettuata la valutazione ambientale dei piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente.

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NORMATIVA REGIONALE: D.G.R. n. 6420 del 27/12/2007NORMATIVA REGIONALE: D.G.R. n. 6420 del 27/12/2007

La normativa regionale di riferimento in tema di Valutazione

ambientale strategica è la D.G.R. n. 6420 del 27/12/2007,

"Determinazione della procedura di Valutazione ambientale di piani

e programmi- VAS" e successive modifiche e integrazioni;

DGR del 10 novembre 2010 - n. 9/761 - recepisce le indicazioni del

D.lgs 128/2010, modifica e integra la DGR del 2007.

In base a tale norma, il procedimento VAS per i Piani e Programmi

che concernono la gestione dei rifiuti è regolamentata dall’allegato

1g

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In ogni fase del processo il Piano e la VAS si intrecciano e si integrano, pur rimanendo

distinti per finalità e per ruolo

PIANOPianifica e

Decide

VASvaluta le

conseguenze sull’ambiente

delle scelte del piano

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FASI DELLA VASFASI DELLA VAS

La VAS del PPGR è effettuata secondo i punti seguenti e declinati nello schema PPGR – VAS contenuto nell’Allegato 1 g della DGR del 10 novembre 2010 - n. 9/761 : 

• avviso di avvio del procedimento;• individuazione dei soggetti interessati e definizione modalità di

informazione e comunicazione;• elaborazione e redazione del PPGR e del Rapporto Ambientale;• messa a disposizione;• convocazione conferenza di valutazione;• formulazione parere ambientale motivato;• adozione del PPGR;• deposito e raccolta osservazioni;• formulazione del parere ambientale motivato finale e

approvazione finale:• gestione e monitoraggio.

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FASI DELLA VASFASI DELLA VAS

La VAS del PPGR è effettuata secondo i punti seguenti e declinati nello schema PPGR – VAS contenuto nell’Allegato 1 g della DGR del 10 novembre 2010 - n. 9/761 : 

• avviso di avvio del procedimento;• individuazione dei soggetti interessati e definizione modalità di

informazione e comunicazione;• elaborazione e redazione del PPGR e del Rapporto Ambientale;• messa a disposizione;• convocazione conferenza di valutazione;• formulazione parere ambientale motivato;• adozione del PPGR;• deposito e raccolta osservazioni;• formulazione del parere ambientale motivato finale e

approvazione finale:• gestione e monitoraggio.

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Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g9/761/2010 all. 1g

Fasi PPGR individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g Descrizione attività valutazione ambientale strategica (VAS)

Fase

0

Prep

araz

ione

Aut

orit

à pr

oced

ente

-

Prov

inci

a

o Pubblicazione avviso su BURL, su un quotidiano locale e all’albo pretorio

o Incarico per la stesura del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali (PPGR)

o Elaborazione del documento programmatico

o Deliberazione di Giunta Provinciale 14.4.2010 n.72, di avvio al procedimento di approvazione del PPGR

o Assegnato incarico per la stesura del PPGR tramite bando pubblico

Fase

1 O

rien

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-

Prov

inci

a

o Orientamenti iniziali del PPGR, obiettivi generali, volontà dell’amministrazione

o Definizione schema operativo per lo svolgimento del processo di mappatura del pubblico e degli enti territorialmente interessati coinvolti

o Identificazione dei dati e delle informazioni a disposizione dell’Ente su Territorio e Ambiente

o Redazione del Documento di indirizzo (DGP 106 del 15.06.2011) dove si identificano gli obiettivi e orientamenti iniziali del PPGR.

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Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g9/761/2010 all. 1g

Fasi PPGR individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g

Processo del PPGR della provincia di MB

Descrizione attività valutazione ambientale

strategica (VAS)

Fase

2 E

labora

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redazio

ne

Auto

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Pro

cedente

- Pro

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Avvio alla consultazione e al confronto o Determinazione

obiettivi generali o Definizione

dell’ambito di influenza (scoping), definizione della portata delle informazioni da includere nel rapporto ambientale

o Redazione del Documento di Scoping dove si identificano:

obiettivi e orientamenti iniziali del PPGR;

identificazione dello stato di fatto in fatto di gestione dei rifiuti nella provincia di MB;

Definizione del processo di VAS del PPGR e identificazione dell’AC e dei soggetti interessati;

identificazione territoriale con verifica iniziale circa la presenza di Siti Natura 2000 sul territorio provinciale

indicazioni preliminari circa i contenuti del Rapporto Ambientale

Conduzione della prima conferenza di valutazione, luogo di concertazione per la condivisione del Documento di Scoping.

NOI SIAMO NOI SIAMO QUIQUI

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Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g9/761/2010 all. 1g

Fasi PPGR individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g

Processo del PPGR della provincia di MB

Descrizione attività valutazione ambientale

strategica (VAS)

Fase

2 E

labo

razi

one

e re

dazi

one

Aut

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oced

ente

-

Prov

inci

a

Avvio alla consultazione e al confronto o Determinazione

obiettivi generali o Definizione dell’ambito

di influenza (scoping), definizione della portata delle informazioni da includere nel rapporto ambientale

o Recepimento indicazioni e suggerimenti provenienti dagli Enti e per la costruzione del PPGR.

o Recepimento indicazioni e suggerimenti provenienti dagli Enti e per la costruzione del RA

o Costruzione del sito web dedicato al processo di PPGR

Ai fini della consultazione da parte delle autorità e del pubblico, il Documento di scoping viene reso disponibile sul sito web della Provincia di Monza e della Brianza alcuni giorni prima della conferenza e inviato agli enti interessati. Questa fase di consultazione si chiude in un tempo massimo di 90 giorni entro i quali sarà possibile inviare contributi e osservazioni

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Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g9/761/2010 all. 1g

Fasi PPGR individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g

Processo del PPGR della provincia di MB

Descrizione attività valutazione ambientale

strategica (VAS)

Fase

2 E

labo

razi

one

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one

Aut

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oced

ente

-

Prov

inci

a

1. Proposta PPGR di RA e SNT

Adozione della Proposta di Piano

Adozione della Proposta di Rapporto Ambientale e

Sintesi non Tecnica. La Giunta Provinciale prende atto del PPGR, del Rapporto Ambientale e procede alla messa a disposizione e pubblicazione su web della proposta di PPGR, di Rapporto Ambientale e sintesi non tecnica

2. Conferenza di consultazione per la valutazione della Proposta di PPGR di RA e di SNT

Seconda conferenza di valutazione. Il parere delle autorità competenti in materia ambientale e degli enti interessati deve essere comunicato all’Autorità competente e all’autorità procedente entro 60 giorni dalla messa disposizione. In questo periodo è necessario acquisire il parere obbligatorio e vincolante dell’autorità preposta alla Valutazione di incidenza.

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Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g9/761/2010 all. 1g

Fasi PPGR individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g

Processo del PPGR della provincia di MB

Descrizione attività valutazione ambientale

strategica (VAS)

Fase

3 a

dozi

one

Aut

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oced

ente

- P

rovi

ncia

o Il Consiglio provinciale adotta il PPGR, Rapporto Ambientale, Dichiarazione di sintesi finale

In seguito alla consultazione l’Autorità procedente d’intesa con l’Autorità competente formula il parere motivato che può essere condizionato all’adozione di specifiche modifiche e integrazioni alla proposta di Piano. La procedura di VAS si conclude di fatto con il parere motivato. Viene redatta la Dichiarazione di sintesi da parte dell’autorità procedente. Il Proponente modifica i documenti di Piano in relazione a quanto previsto nel Parere motivato e al relativo recepimento delle osservazioni pervenute. Il consiglio provinciale adotta il PPGR, il Rapporto Ambientale, Dichiarazione di sintesi finale. La provincia trasmette alla Regione Lombardia il PPGR, il Rapporto Ambientale, la Dichiarazione di sintesi per la verifica di congruità con il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti . - Approvazione Regione Lombardia

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Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR Fasi PPGR/VAS individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g9/761/2010 all. 1g

Fasi PPGR individuate dalla DGR 9/761/2010 all. 1g

Processo del PPGR della provincia di MB

Descrizione attività valutazione ambientale

strategica (VAS)

Fase

4 A

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ente

- P

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ncia

o Monitoraggio dell’attuazione del PPGR

o Monitoraggio dell’andamento degli indicatori previsti

o Attuazione di eventuali interventi correttivi

Rapporti di monitoraggio del Piano (art. 16 c. 2 Lr 26/ 03) e Valutazione ambientale periodica.

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SOGGETTI COINVOLTISOGGETTI COINVOLTI

PROPONENTEPROPONENTEProvincia di Monza e Brianza - Settore Agricoltura e Ambiente

PROCEDENTEPROCEDENTE

AUTORITA’:AUTORITA’:

Direttore del Settore Ambiente ed Agricoltura

COMPETENTECOMPETENTEteam interdisciplinare composto dal Direttore Generale, dal direttore del Settore Pianificazione Territoriale e Parchi e dal Responsabile del Procedimento di Redazione del PPGR

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SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALESOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA AMBIENTALE

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

o Regione Lombardia: Direzione Generale Territorio e Urbanistica, Direzione Generale Sistemi verdi e Paesaggio, Direzione Generale Ambiente, Energia e Reti;

o ARPA; o ERSAF; o Provincia di Milano; o Provincia di Como; o Provincia di Lecco; o Provincia di Bergamo; o I Comuni della Provincia di Monza e Brianza e i comuni confinanti; o ASL competenti sul territorio della provincia; o Enti gestori delle aree protette, regionali (Parco Adda Nord, Parco delle Groane,

Parco della Valle del Lambro, Bosco delle Querce) e locali (Parco agricolo La Valletta, Parco del Rio Vallone, Parco del Grugnotorto-Villoresi, Parco del Molgora, Parco della Brianza Centrale nel Comune di Seregno, Parco della Brughiera Briantea, Parco della Media valle del Lambro, Parco dei Colli Briantei, Parco Est delle Cave, Parco della Cavallera);

o Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Lombardia; o Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici Regione Lombardia; o Autorità di bacino del fiume Po; o Consorzi di Bonifica Est Ticino-Villoresi e dell’Alto Lambro (ALSI); o Autorità competente in materia di SIC (SIC valle del Rio Pegorino, SIC valle del Rio

Cantalupo, SIC boschi delle Groane, SIC pineta di Cesate).

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SOGGETTI INTERESSATISOGGETTI INTERESSATI

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

o Ordini professionali: ingegneri, architetti, geologi, agronomi e forestali, Collegio geometri;

o Associazioni sindacali; o Camera di commercio; o Associazione Industriali di Monza e della Brianza; o Associazione Artigiani di Monza e della Brianza; o Associazioni Agricoltori di Monza e della Brianza; o Associazione Commercianti di Monza e della Brianza; o Società a carattere pubblico che operano nel settore della gestione dei Rifiuti

Urbani; o Associazioni ambientaliste (Legambiente, WWF, Italia Nostra, Comitato A.

Cederna per il Parco di Monza, Associazione Parchi del Vimercatese, Fiume Vivo); o Terna; o Autostrada Pedemontana Lombarda; o Ferrovie dello Stato; o Ferrovie Nord; o TEM; o Enti gestori del servizio idrico o CONAI e Consorzi di filiera per il recupero e il riciclo dei rifiuti da imballaggi

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FORME DI PARTECIPAZIONEFORME DI PARTECIPAZIONE

CONSULTAZIONE

PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI

NEGOZIAZIONE/CONSULTAZIONE

autorità e il pubblico sono coinvolti al fine di fornire un parere sulla proposta di piano o programma e sul Rapporto Ambientale che la accompagna, prima dell’adozione del piano o programma; nel caso del processo di Vas la partecipazione dei cittadini ha lo scopo di far emergere durante il processo decisionale gli interessi di tutti i soggetti potenzialmente interessati dalle ricadute delle decisioni prese nel piano;rappresenta l’insieme delle attività finalizzate ad attivare gli Enti interessati a vario titolo alla ricadute del processo decisionale, con l’intento di ricercare il consenso e di ridurre i conflitti alla fase decisionale del processo

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DOVE TROVARE I DOCUMENTIDOVE TROVARE I DOCUMENTI

La documentazione è consultabile e scaricabile al La documentazione è consultabile e scaricabile al seguente indirizzo web:seguente indirizzo web:

www.provincia.mb.it/ambiente/rifiuti/PPGR/index.htmlwww.provincia.mb.it/ambiente/rifiuti/PPGR/index.html

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

La produzione totale di rifiuti urbani in provincia di MB è passata da 343.430 tonnellate nel 2001 a 375.536 tonnellate nel 2010, con un incremento

complessivo del 9,3%

300

350

400

450

500

550

600

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

Kg/a

bxa

Produzione pro-capite di rifiuti urbani in Prov. Monza Brianza, Lombardia e Italia (2001-2010)

Monza Brianza

Lombaria

Italia

La produzione pro capite di rifiuti urbani nella provincia di Monza Brianza risulta essere significativamente inferiore sia ai dati di riferimento della Regione Lombardia che all’andamento nazionale

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

La raccolta differenziata ha subito un aumento negli anni, passando da 177.501 tonnellate nel 2001 a 218.691 tonnellate nel 2010. L’incremento assoluto nel periodo considerato è stato pari al 23,2% con un incremento medio annuo del 2,1%.

0%

10%

20%

30%

40%

50%

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70%

2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010

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Evoluzione della raccolta differenziata in Provincia di Monza Brianza e obiettivi normativi

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

5,5%

58,2%

32,1%

4,2%

Produzione di rifiuti urbani 2010

Ingombranti

Raccolte Differenziate

Indifferenziato

Spazzamento

Il grafico a torta fornisce un quadro riassuntivo della situazione della gestione dei rifiuti urbani per l’anno 2010 per la provincia di MB

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

La produzione annua di rifiuti per abitante si mantiene tra i 409 ed i 434 kg nei comuni con meno di 15.000 abitanti e si mantiene tra i 442 e 450 kg nei comuni con dimensioni da medie a grandi.

0

50

100

150

200

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300

350

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<5000 5000-15000 15000-25000 25000-45000 >45000

kg/a

bxa

Produzione pro-capite di rifiuti urbani per classi dimensionali dei comuni 2010

Spazzamento

Ingombranti

Indifferenziato

Raccolte Differenziate

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

L’analisi dei flussi delle raccolte riferita al territorio della Provincia di Monza e Brianza evidenzia una quota di raccolta differenziata conseguita pari al 58%.

Le principali frazioni che costituiscono le raccolte differenziate sono l’organico, la carta e cartone, il verde e il vetro, che

compongono oltre il 70% di tutte le RD. La frazione organica costituisce la frazione maggiormente

intercettata tramite raccolta differenziata, con quantitativi annuali pro capite di quasi 68 kg, seguita dalla carta (circa 51 kg/abxa) e

dal vetro (circa 37 kg/abxa).

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Frazioni umide

Altro*

Carta e cartone

Plastica

Multimateriale

Vetro

MetalliRaeeTessiliLegno

Ingombranti

Frazioni secche

Raccolte differenziate 2010

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

27,75%

24,82%

23,62%

26,37%

10,91%

17,79%

17,76%

13,74%

19,68%

18,99%

20,65%

19,63%

14,64%

14,22%

13,80%

14,41%

27,02%

24,18%

24,17%

25,85%

0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%

comuni < 60% RD

comuni 60-65% RD

comuni > 65% RD

media provincia

Composizione della raccolta differenziata per livello complessivo di raccolta differenziata

organico Verde carta vetro altro RD

Il seguente diagramma a barre mostra i diversi contributi delle frazioni raccolte al quantitativo complessivamente avviato a recupero di materia

I Comuni sono raggruppati per livello di raccolta differenziata raggiunto.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Classificazione dei Comuni per % di raccolta differenziata in Provincia di Monza Brianza (anno 2010) Raccolta differenziata Comuni Abitanti

% n. % n. % <50% 1 2% 35.168 4%

50% - 60% 19 35% 494.037 58% 60% - 65% 21 38% 218.387 26% 65% - 70% 12 22% 92.758 11%

>70% 2 4% 9.286 1% Totale 55 100% 849.636 100%

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Dall’analisi effettuata sui dati 2010 si osserva come, rispetto a quelli riferiti ai comuni della Provincia di Milano (composta da 134 comuni) per l’2009, nei Comuni appartenenti alla Provincia di Monza e Brianza ci sia una raccolta differenziata più significativa ed una produzione di RU in termini pro-capite minore. In realtà si ricorda che il dato della nuova Provincia di Milano è fortemente condizionato dal comune capoluogo. Per quanto riguarda poi il raggiungimento degli obiettivi di legge si sottolinea che 116 dei 134 Comuni appartenenti alla provincia di Milano hanno superato il 50% di raccolta differenziata (obiettivo della L.R. 26/03 vigente per il 2011), mentre per la provincia di Monza e Brianza tale obiettivo è stato raggiunto da tutti i comuni, tranne uno.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Stato di attuazione degli obiettivi del PPGR di Milano per il territorio della Provincia di Monza e Brianza .

La produzione complessiva di RULa produzione complessiva di RU

Per la Provincia di MB se si confrontano i quantitativi prodotti nell’anno 2009 con quelli ipotizzati dal Piano vigente per lo stesso

anno, si osserva come in realtà la produzione di rifiuti sia stata inferiore rispetto a quella prevista.

Produzione RU (t/a) in Provincia di Monza e Brianza (55 Comuni)

Anno riferimento

PPGR 2008 2009 2010 2011

2004

dati effettivi (t/ anno) 348.367 374.343 366.828 375.536

previsione PPGR (t/ anno) - 377.553 383.062 388.656 394.336

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Stato di attuazione degli obiettivi del PPGR di Milano per il territorio della Provincia di Monza e Brianza .

Lo sviluppo delle raccolte differenziateLo sviluppo delle raccolte differenziate

Se si confrontano i livelli di raccolta differenziata riscontrati nel 2009 con i livelli registrati nel 2004 e quelli previsti al 2011 si osserva come, sia considerando i dati relativi alla suddivisione in classi

dimensionali, sia esaminando le diverse aree territoriali, il trend sembra tendere verso gli obiettivi di Piano.

Il Piano Provinciale di Milano ha definito degli obiettivi di riferimento minimi al 2011 per i singoli Comuni della provincia, diversificati in

funzione delle diverse classi dimensionali. L’obiettivo di riferimento minimo al 2011 per l’intero territorio provinciale risulta essere di oltre il

52%, con una previsione di superamento del 50% nel territorio della provincia di Milano (configurazione al Giugno 2009) e di avvicinamento al 60% nella provincia di Monza e Brianza (configurazione al Giugno 2009)

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

STATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTISTATO DI FATTO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

Stato di attuazione degli obiettivi del PPGR di Milano per il territorio della Provincia di Monza e Brianza .

Lo sviluppo delle raccolte differenziateLo sviluppo delle raccolte differenziate

Flussi dei servizi di raccolta registrati nel 2008, nel 2009 e attesi al 2011 [t/a] per la Provincia di MB. Flussi Provincia di Monza e Brianza

t/a 2008 2009 2010 2011b

Produzione rifiuti urbani 357.447 366.828 375.536 376.275

RD frazioni secche a recup.

121.788 125.360 127.467

131.025

RD a compostaggio 79.686 83.934 87.712 78.501 RD a tratt/ smalt. Dedicato* 883 1.026

998 2.018

Ingombranti a recupero 4.684 3.114 2.514 9.761

Ingombranti non recuperati 18.365 19.651 20.593 14.641

Spazzamento 12.182 14.417 15.648 14.648

Rifiuti Indifferenziati 119.859 119.325 120.604 125.681

Totale raccolte 357.447 366.828 375.536 376.275

di cui RD totale 207.041 213.435 218.691 221.305

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTIOBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI

Obiettivi di carattere generale 

• Assicurare le massime garanzie di tutela dell'ambiente e della salute, nonché di salvaguardia dei valori naturali e paesaggistici e delle risorse presenti nel territorio provinciale;

• Conformare la gestione dei rifiuti ai principi di responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti coinvolti, perseguendo l’economicità, l’efficienza e l’efficacia delle attività;

• Massimizzare le politiche di riduzione del rifiuto, soprattutto "alla fonte" e attuare il principio di corresponsabilità sull’intero ciclo di vita del bene-rifiuto;

• Assicurare una gestione unitaria ed integrata dei rifiuti urbani;• Definire politiche di pianificazione e strategie programmatorie

coordinate;• Individuare le soluzioni innovative ed ottimali per la gestione di

particolari tipologie di rifiuti entranti nel circuito dei rifiuti urbani ed assimilabili, applicando le Migliori Tecniche Disponibili (M.T.D.).

• Orientare le scelte dei consumatori verso prodotti e servizi che generano meno rifiuti, perseguendo lo sviluppo di una “diffusa cultura ambientale”.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTIOBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI

Obiettivi quantitativi

• Favorire il contenimento della produzione dei rifiuti promuovendo lo sviluppo di azioni atte a contrastare le dinamiche di crescita della produzione dei rifiuti.

• Alla luce delle attuali percentuali di RD raggiunte dai comuni della Provincia di Monza e Brianza, garantire il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata delineati dalla normativa nazionale, pari ad almeno il 65%, agevolando azioni di stimolo verso i Comuni ed i Soggetti gestori che operano in quei territori in cui sono possibili miglioramenti nei recuperi oggi conseguiti.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTIOBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTI

Obiettivi relativi all’impiantistica d’ambito 

• Definizione del fabbisogno impiantistico provinciale non in coerenza con il vigente Piano della Provincia di Milano, ma in coerenza con la Delibera Regionale riguardante le linee guida recentemente approvate dalla Giunta Regionale (DGR IX/2072 del 28/07/2011: Proposta di “atto di indirizzi” per il consiglio regionale - c. 3 art. 19 della l.r. 12 dicembre 2003 n. 26 - in materia di programmazione della gestione dei rifiuti )

• Privilegiare soluzioni tecnologiche innovative per la realizzazione di nuovi impianti, finalizzate in particolare alla prevenzione e riduzione degli impatti ambientali, in linea con le migliori tecniche disponibili (MTD / BAT).

• Minimizzare fino ad annullare il ricorso alla discarica come sistema di smaltimento finale, favorendo invece per diverse tipologie di rifiuti ricomprese nei flussi di rifiuti provinciali concrete possibilità di recupero energetico, favorendo parallelamente il generarsi di mercati specifici per i materiali recuperati valorizzati (compost, materiali riciclati).

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

OBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTIOBIETTIVI DEL PIANO DIGESTIONE DEI RIFIUTIObiettivi specifici per la gestione dei rifiuti speciali

 Si premette che, per quanto attiene i rifiuti speciali, le relative attività gestionali non possono e non debbono essere disciplinate in modo prescrittivo come quelle relative ai rifiuti urbani.  • riduzione della produzione e diminuzione della pericolosità;• massimizzazione dell’invio a recupero e reimmissione della maggior

parte dei rifiuti nel ciclo economico (principio della preferenza del recupero);

• ottimizzazione delle fasi di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento basato sul principio dello smaltimento sicuro;

• favorire la realizzazione di un sistema impiantistico territoriale che consenta di ottemperare al principio di prossimità; ovvero garantire il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti speciali, per quanto tecnicamente ed economicamente possibile, in prossimità dei luoghi di produzione;

• promozione del riutilizzo dei rifiuti per la produzione di materiali commerciali debitamente certificati e la loro commercializzazione anche a livello locale.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

CONTENUTI DEL PPGR DELLA PROVINCIA DI MBCONTENUTI DEL PPGR DELLA PROVINCIA DI MB

Il PPGR dovrà contenere:

• I dati e stime di produzione rifiuti e flussi da avviare a recupero e smaltimento;

• Gli obiettivi di contenimento della produzione dei rifiuti, di recupero e di riduzione del conferimento in discarica; definizione di un programma per il riutilizzo e recupero dei rifiuti urbani;

• La programmazione di obiettivi di raccolta differenziata di rifiuti urbani in funzione di specifiche situazioni locali;

• Il censimento impianti esistenti e individuazione necessità di completamento; individuazione offerta di recupero/ smaltimento da parte del sistema industriale per rifiuti urbani e speciali;

• L’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero/ smaltimento di rifiuti urbani e speciali;

• La stima dei costi delle operazioni di recupero/ smaltimento dei rifiuti urbani;

• I meccanismi gestionali per la verifica dello stato di attuazione del piano e modalità di controllo sulle varie fasi.

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

CONTENUTI DEL PPGR DELLA PROVINCIA DI MBCONTENUTI DEL PPGR DELLA PROVINCIA DI MB

Gli studi di redazione del nuovo strumento di pianificazione dovranno considerare la specificità della situazione della Provincia di Monza e Brianza in termini di:

• dinamiche di produzione dei rifiuti;• risultati già oggi conseguiti in materia di recupero e necessità di

adeguamento ai nuovi obiettivi normativi;• caratteristiche del sistema impiantistico provinciale al fine di

valutare la necessità di nuove dotazioni impiantistiche anche in relazione agli indirizzi formulati dalla Regione Lombardia nella deliberazione di Giunta Regionale n. IX / 2072 Seduta del 28/07/2011 avente per oggetto “Proposta di “Atto di indirizzi” per il Consiglio Regionale - c. 3 art. 19 della L.R. 12 dicembre 2003 n. 26 - in materia di programmazione della gestione dei rifiuti”.

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IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

Il R.A. è il documento cardine della VAS

In esso vengono individuati, descritti e valutati:

a) gli effetti significativi che l’adozione del piano o programma dovrebbe avere sull’ambiente;

b) le alternative alla luce degli obiettivi e del contesto territoriale di riferimento;

è elaborato dal proponente;

viene redatto durante la seconda fase del processo di VAS in modo contestuale e parallelo all’elaborazione del documento di Piano;

è parte integrante del Piano e viene approvato insieme ad esso.

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

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IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

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Si tratta di un capitolo introduttivo che definisce quali sono gli elementi oggetto della valutazione, gli obiettivi e i contenuti del PPGR e quale sia il contesto normativo entro il quale è inserito il

piano e la stessa VAS

Livello 1 – GLI OBIETTIVI

• un quadro normativo circa la VAS e la pianificazione, ai diversi livelli istituzionali, con riferimento alle fonti informative dopo consultazione;

• una sintesi dei contenuti del PPGR;

• la definizione degli obiettivi del PPGR.

CONTENUTI

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

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La verifica interna si rende necessaria al fine di verificare appunto la coerenza tra le azioni proposte e gli obiettivi del Piano.

La verifica esterna si rende necessaria per verificare la congruità tra gli obiettivi generali del PPGR e gli obiettivi generali di altri piani e programmi e leggi di settore; tale analisi si sviluppa secondo due diversi criteri:

• Analisi della coerenza verticale dove il confronto viene condotto fra gli obiettivi generali del piano e gli obiettivi di sostenibilità che provengono da documenti sovraordinati;

• Analisi della coerenza orizzontale dove confronto viene fatto con gli obiettivi di sostenibilità che derivano da piani e programmi del medesimo livello che riguardano il territorio della Provincia di Monza e Brianza

Analisi della coerenza interna ed esterna

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

Livello 1 – GLI OBIETTIVI IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

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COERENZA ESTERNA

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

Livello 1 – GLI OBIETTIVI

Programmi e documenti inerenti il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica PIANIFICAZIONE REGIONALE PIANIFICAZIONE PROVINCIALE Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti della Regione Lombardia

Piano territoriale di coordinamento provinciale della Provincia di MB – Proposta di Piano

Piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali PTCP vigente della Provincia di Milano Programma regionale per la decontaminazione e lo smaltimento di apparecchi contenenti PCB

Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Milano

Programma regionale riduzione del rifiuto urbano biodegradabile da collocare in discarica Piani di Gestione dei Siti Natura 2000

Programma regionale di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio Piano Cave della Provincia di Milano

Piano regionale stralcio di bonifica delle aree inquinate

Piano d’Azione per la Riduzione dei Rifiuti Urbani in Regione Lombardia (PARR), Piano territoriale regionale e Piano Paesaggistico Regionale Programma di Tutela delle Acque Piano stralcio per l'Assetto Idrogeologico Programma Energetico Regionale Piano d’Azione per l’Energia Rete Ecologica Regionale Piano Forestale Ambientale Regionale

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

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COERENZA ESTERNA

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

Livello 1 – GLI OBIETTIVI

D.lgs. 152/2006 OBIETTIVI GENERALI

OBIETTIVI PPGR

Gestire i rifiuti conformemente ai principi di precauzione, prevenzione, proporzionalità, responsabilizzazione e cooperazione

Gestire i rifiuti secondo criteri di efficacia, efficienza, economicità e trasparenza

Assicurare le massime garanzie di tutela dell'ambiente e della salute;

Conformare la gestione dei rifiuti ai principi di responsabilizzazione e cooperazione di tutti i soggetti coinvolti;

Massimizzare le politiche di riduzione del rifiuto, soprattutto "alla fonte" e attuare il principio di corresponsabilità sull’intero ciclo di vita del bene-rifiuto;

Assicurare una gestione unitaria ed integrata dei rifiuti urbani;

Definire politiche di pianificazione e strategie programmatorie coordinate;

Individuare le soluzioni innovative ed ottimali per la gestione di particolari tipologie di rifiuti entranti nel circuito dei rifiuti urbani ed assimilabili, applicando le Migliori Tecniche Disponibili (M.T.D.).

Orientare le scelte dei consumatori verso prodotti e servizi che generano meno rifiuti, perseguendo lo sviluppo di una “diffusa cultura ambientale”.

Favorire il contenimento della produzione dei rifiuti. Garantire il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata delineati dalla normativa nazionale, pari ad almeno il 65%.

Definizione del fabbisogno impiantistico anche sulla base delle indicazioni della pianificazione regionale.

Privilegiare soluzioni tecnologiche innovative per la realizzazione di nuovi impianti.

Minimizzare fino ad annullare il ricorso alla discarica come sistema di smaltimento finale.

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In questa sezione si illustreranno le caratteristiche principali del territorio su cui agisce il PPGR con particolare riferimento alle diverse componenti ambientali e socio-economiche potenzialmente impattate dal sistema di gestione dei rifiuti: lo scopo di questa analisi è quello di far emergere con chiarezza le sensibilità e le criticità del territorio provinciale interessato dalle misure adottate nell’ambito della pianificazione dei rifiuti.

Le componenti ambientali prevalentemente trattate saranno:• Caratteristiche del territorio;• Demografia;• Aspetti socio-economici• Salute umana;• Mobilità;• Suolo e sottosuolo;• Acque;• Natura e biodiversità;• Paesaggio;

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALELivello 2 – DELLA CONOSCENZA

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Si descriverà lo scenario evolutivo in termini di demografia e di evoluzione dello stato ambientale ed economico sull’intero arco

temporale previsto dal PPGR.

Questo capitolo fornirà non solo il contesto attuale, ma anche quello di orizzonte temporale in termini sia di carichi ambientali sia in termini di previsioni di produzione rifiuti, adozione di politiche

definite e di azioni per il raggiungimento degli obiettivi posti nel programma.

Livello 2 – DELLA CONOSCENZA

Illustrazione delle scelte operative di Piano

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

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Si analizzeranno gli impatti degli impianti specifici inseriti nello scenario di piano. Si tenga presente che:

• i potenziali impatti possono avere peso differente in funzione di eventuali diversi scenari previsti nell’ambito del piano;

• le azioni di piano sono comunque volte a migliorare la qualità della vita e quindi della salute pubblica: infatti l’ottimizzazione dei servizi di raccolta e conferimento e la previsione di nuova impiantistica per una migliore gestione del ciclo e/o la corretta gestione e manutenzione dell’impiantistica esistente genera un miglioramento delle prestazioni del sistema contenendo i rischi connessi ad eventuali contaminazioni indotte da abbandono rifiuti e/o scorretta gestione degli stessi;

Livello 3 – LA PREVISIONE

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

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• rispetto alla qualità dell’aria, le emissioni in atmosfera indotte dal sistema dei trasporti per la raccolta e il conferimento dei rifiuti sono un impatto negativo mitigabile tramite l’utilizzo di mezzi poco inquinanti; rispetto agli impianti, esistenti e/o nuovi, gli impatti sull’atmosfera saranno commisurati rispetto alla tipologia di impianto (emissioni essenzialmente di tipo odorigeno in caso di discariche e/o compostaggio);

• l’implementazione di un corretto sistema di raccolta e conferimento minimizza i potenziali impatti sul suolo e sottosuolo (limitando abbandoni e cattiva gestione dei rifiuti);

• rispetto al paesaggio la presenza fisica di nuovi impianti può generare impatti negativi che possono essere mitigati e/o compensati con un adeguato piano di gestione del verde e/o particolari soluzioni architettoniche.

Livello 3 – LA PREVISIONE

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

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Livello 3 – LA PREVISIONE – LO STUDIO DI INCIDENZA

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

E’ un procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere incidenze significative su un sito o proposto sito della Rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso

Riferimenti normativi

Dpr 357/97 integrato con Dpr 120/03 e DM 20 gennaio 1999 NAZIONAL

E

Delibera Giunta Regionale 8 agosto 2003 – n. 7/14106REGIONAL

E

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Livello 3 – LA PREVISIONE – LO STUDIO DI INCIDENZA

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

individua un complesso di siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie animali e vegetali di interesse comunitario (indicati negli allegati I e II della Direttiva) la cui funzione è quella di garantire la sopravvivenza a lungo termine della biodiversità presente sul continente europeo

RETE NATURA 2000 - Istituita con la DIRETTIVA HABITAT (Direttiva 92/43/CEE)

RETE NATURA 2000

SIC istituiti ai sensi della Direttiva Habitat al fine di contribuire in modo significativo a mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente o ripristinare un habitat naturale o una specieZPS istituite ai sensi della Direttiva Uccelli (79/409/CEE) al fine di tutelare in modo rigoroso i siti in cui vivono le specie ornitiche contenute nell’allegato 1 della medesima Direttiva

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Livello 3 – LA PREVISIONE – LO STUDIO DI INCIDENZA

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

La Provincia, una volta individuate le zone non idonee, devono comunque condurre uno studio di incidenza applicato sulle

macroaree potenzialmente idonee

infatti anche se non direttamente connesse, queste aree potrebbero avere incidenze significative sui siti di importanza comunitaria o sulle zone di protezione speciale, singolarmente o congiuntamente ad altre fonti antropiche. Tale studio viene poi inviato alla struttura regionale

preposta che formula la Valutazione d’Incidenza

SIC ZPS SONO AREE ESCLUDENTI per gli impianti nei criteri localizzativi forniti dalla Regione

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Livello 3 – LA PREVISIONE –

LO STUDIO DI INCIDENZA

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

Livello 4 – IL MONITORAGGIO

Quanto descritto nel piano e valutato nel Rapporto Ambientale viene inserito in un piano di monitoraggio che consentirà durante il periodo di

durata del PPGR di valutare il raggiungimento di obiettivi intermedi, l’avvicinamento agli obiettivi specifici e la performance delle azioni previste dal programma. Nel Rapporto Ambientale, quindi, verranno

individuati gli indicatori da adottare e le modalità di sviluppo del Piano di Monitoraggio da implementare per i fini preposti.

La VAS del PPGR della Provincia di Monza e Brianza prevederà l’introduzione di un piano di monitoraggio degli obiettivi e delle azioni basato sul modello di indicatori DPSIR (Determinanti, Stato, Pressioni,

Risposte)

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE

Livello 4 – IL MONITORAGGIO

definiscono i settori produttivi dal punto di vista della loro interazione con l’ambiente in quanto elementi generatori primari delle pressioni ambientali

DETERMINANTI:

PRESSIONI:

STATI:

IMPATTI:

RISPOSTE:

delineano i prelievi o le immissioni nell’ambiente, esercitati dai determinanti, in grado di influire sulla qualità dell’ambiente

rappresentano gli stati delle diverse componenti ambientali. Rappresentano qualità, caratteri e criticità delle risorse ambientali derivanti dalle pressioni.

descrive i cambiamenti che la qualità ambientale subisce a causa delle diverse pressioni generate dai determinanti

sono solitamente rappresentate dalle iniziative adottate per migliorare lo stato dell’ambiente o per ridurre le pressioni e gli impatti negativi determinati dall’uomo

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE Livello 4 – IL

MONITORAGGIO

Modello DPSIR

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALE Livello 4 – IL

MONITORAGGIO

Relazione Modello DPSIR

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALELivello 4 – IL MONITORAGGIO

INDICATORI PRESTAZIONALI

Obie

ttiv

o

Indicatore Lettura DPSIR

Carattere dell’

indicatore

Scala Territorial

e

Ente Resp. dato

Unità di misura

Favo

rire

il co

nten

imen

to d

ella

pro

duz

ione

dei

rifi

uti

Produzione totale annua di rifiuti urbani

P Prestazionale Provincia Provincia t/ anno

Produzione Pro capite annua di rifiuti urbani calcolata per Pr

P Prestazionale Provincia Provincia Kg/ (Pr x Anno)

Variazione percentuale di produzione totale di rifiuti urbani rispetto all’anno precedente

P Prestazionale Provincia Provincia %

Numero di composter distribuiti R Gestionale Provincia Provincia N°

N° Accordi di Programma per il contenimento della produzione di rifiuti

R Gestionale Provincia Provincia N°

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

IL RAPPORTO IL RAPPORTO AMBIENTALEAMBIENTALELivello 4 – IL MONITORAGGIO - INDICATORI AMBIENTALI

ARIA

Indicatore Lettura DPSIR

Scala Territorial

e

Ente Resp. dato

Unità di misura

Emissioni di polveri dal processo di termovalorizzazione in ambito provinciale

P Provincia Regione/ ARPA

gpolveri/trifiuto

g

Emissioni di NOx dal processo di termovalorizzazione in ambito provinciale P Provincia Regione/

ARPA gNOx/ tri

fiuto g

Emissioni di SO2 dal processo di termovalorizzazione in ambito provinciale P Provincia

Regione/ ARPA

gSO2/ tri

fiuto g

Emissioni di CO dal processo di termovalorizzazione in ambito provinciale P Provincia

Regione/ ARPA

gCO/ trifi

uto g

Emissioni medie di diossine, PCB e furani (TCDD I-Teq e/ o WHO-Teq) dal processo di termovalorizzazione in ambito provinciale

P Provincia Regione/

ARPA NgTCDD

/ trifiuto Ng

Produzione annua di rifiuti pericolosi da processo di termovalorizzazione nell’ambito provinciale

P Provincia Regione/ ARPA

t/ anno

Emissioni ammoniaca da impianti di compostaggio / stabilizzazione (biofiltro)

P Provincia Regione/ ARPA

g

Emissioni ammine (metilammine) da impianti di compostaggio / stabilizzazione (biofiltro)

P Provincia Regione/ ARPA

g

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VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DEL PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI DOCUMENTO PRELIMINARE

SINTESI NON TECNICA E DICHIARAZIONE SINTESI NON TECNICA E DICHIARAZIONE DI SINTESIDI SINTESI

La dichiarazione di sintesi

Al momento della approvazione del testo del piano, oltre al testo definito del

PPGR, viene pubblicato un documento, la Dichiarazione di Sintesi, nella quale si

spiega come sono state integrate le considerazioni ambientali, come si è

considerato il Rapporto Ambientale, gli esiti finali delle consultazioni, le ragioni

per le quali è stato scelto il piano adottato considerando anche le

alternative possibili che sono state individuate.

La documentazione prodotta nell’ambito della procedura di VAS si completerà con i seguenti elaborati necessari a dar corso alla

valutazione

Sintesi non tecnica.

Viene richiesta dalla Direttiva 42/2001/CE e dalla normativa di riferimento italiana per favorire il

processo di comunicazione, di informazione

La Sintesi non tecnica è una descrizione sintetica dei contenuti

del Rapporto Ambientale, scritta con linguaggio comprensibile per la media del pubblico coinvolto nei

processi di consultazione,.