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"CI VOGLIONO MANDARE VIA" EMATOLOGIA ADULTI PER LA PRIMA VOLTA ALL’ OSPEDALE SAN GERARDO DI MONZA ARRIVA LA COOPERATIVA INFERMIERISTICA PRIVATA CONTRO IL PARERE DI TUTTI I RAPPRESENTANTI UNITARI SINDACALI E CON LA SOLA FIRMA DEL SEGRETARIO DELLA C.I.S.L. BULGARON L’HCM AFFIANCHERA’ IL LAVORO DEGLI OPERATORI DI EMATOLOGIA ADULTI FEBBRAIO 2003 Questa battaglia del febbraio 2003 sarebbe stata dura: noi del CUB/USI lo sapevamo...Eravamo però riusciti con un dibattito serrato a impegnare tutta la RSU e gran parte delle OO.SS., a rifiutare la logica delle convenzioni con le Cooperative di servizi (vedi HCM) che l’Amministrazione ci proponeva e spingere invece affinché si facesse tutto il possibile per assumere personale infermieristico… Ma è bastato che il segretario di una sigla sindacale firmataria di CCNL dicesse di sì e tutta l’unità raggiunta dalla RSU è stata buttata alle ortiche...Questo vogliamo che tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici lo sappiano perché allora diviene evidente che quando si parla di “democrazia sindacalee di “partecipazione dei lavoratori alle decisioni” si dev’essere coerenti. Fa paura l’idea che uno possa decidere per tutti e, a volte, anche contro tutti!… Ma tant’è!... 20

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"CI VOGLIONO MANDARE VIA"

EMATOLOGIA ADULTI

PER LA PRIMA VOLTA ALL’ OSPEDALE SAN GERARDO DI MONZA ARRIVA LA

COOPERATIVA INFERMIERISTICA PRIVATA

CONTRO IL PARERE DI TUTTI I RAPPRESENTANTI UNITARI SINDACALI E CON LA SOLA FIRMA DEL SEGRETARIO

DELLA C.I.S.L. BULGARON

L’HCM AFFIANCHERA’ IL LAVORO DEGLI OPERATORI DI EMATOLOGIA ADULTI

FEBBRAIO

2003

Questa battaglia del febbraio 2003 sarebbe stata dura: noi del CUB/USI lo sapevamo...Eravamo però riusciti con un dibattito serrato a impegnare tutta la RSU e gran parte delle OO.SS., a rifiutare la logica delle convenzioni con le Cooperative di servizi (vedi HCM) che l’Amministrazione ci proponeva e spingere invece affinché si facesse tutto il possibile per assumere personale infermieristico…

Ma è bastato che il segretario di una sigla sindacale firmataria di CCNL dicesse di sì e tutta l’unità raggiunta dalla RSU è stata buttata alle ortiche...Questo vogliamo che tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici lo sappiano perché allora diviene evidente che quando s i parla d i “democrazia sindacale” e di “partecipazione dei lavoratori alle decisioni” si dev’essere coerenti.

Fa paura l’idea che uno possa decidere per tutti e, a volte, anche contro tutti!… Ma tant’è!...

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DATI

FINALMENTE

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DICEMBRE

2003

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GENNAIO

2004

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OGNI MARTEDI’

Avv. Dott. Angelo Latino

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I l cubetto cultura Le illustrazioni che riproducono dipinti di VERMEER sono tratte da “VERMEER”, Tutti i dipinti, a cura di Norbet Schneider, edizioni Taschen, Koln, 2001.

Le illustrazioni che riproducono la storia della scrittura sono tratte da “LA SCRITTURA, MEMORIA DE-GLI UOMINI”, di Georges Jean, Edizione italiana a cu-ra di Martine Buysschaert, UNIVERSALE ELECTA/GALLIMARD, Paris, 1992.

Le illustrazioni di questo numero

Azienda Ospedale San Gerardo

ASILO NIDO…ASILO NIDO… Un’opportunità perseguita da anni che, solo ora, pare aver trovato la strada

per una sua prossima realizzazione...A Monza, presso il nuovo Ospedale nella struttura di Villa Serena e a Cinisello presso un struttura dedicata

dell’Ospedale Bassini...Qualche notizia in più... ✍

OOOTTOTTOTTO S S SCALETCALETCALET

A bbiamo richiesto alla D.ssa Collico,incaricata dall’Amministrazione di seguire tutte le fasi del pro-

getto Asilo Nido, di darci qualche infor-mazione più det tagl iata c i rca l’argomento in questione.

Gentile come sempre, ci ha pregati di attendere qualche giorno per permet-terle di fornirci, nei dettagli, tutto il mate-riale di cui avremmo avuto bisogno per dare conto alle mamme e ai papà - potenziali, futuri e/o già tali - di seguire più da vicino l’andamento e la realizza-zione di questo progetto.

E ora, proprio come vogliono le favole, eccoci al gran finale e nella felice con-dizione di potervi fornire le più aggiorna-te notizie (che più di così non si può!) sull’ Asilo Nido, i suoi tempi di realizzazio-ne, la sua capienza, i suoi costi e tutto quanto serve per farsene un’idea, la più dettagliata possibile e cominciare ma-gari a farci un pensierino… Va da sé che noi ci impegneremo affin-ché anche il punto di vista di chi lavora possa esservi accolto e inserito utilmen-te. Un tale progetto darebbe, finalmen-

te, alle future mamme e ai futuri papà, come già avviene in altre realtà più a-vanzate, la possibilità di vivere e lavora-re con qualche pensiero in meno e qualche soddisfazione in più … Per il momento ringraziamo sentitamen-te la D.ssa Maria Teresa Collico, l’Ing. Cavallaro, l’Ing. Sabrina Piatti e il dise-gnatore caddista Giovanni Zdunich che, col loro impegno, stanno dando continuità, forma e realtà ad una idea decisamente bella nonché da tutti mol-to attesa.

Salutoni e alla prossima puntata!...

ASILO NIDO ?!?!?ASILO NIDO ?!?!?ASILO NIDO ?!?!?

M'hanno detto: "Aspetta!…"M'hanno detto: "Aspetta!…"M'hanno detto: "Aspetta!…"

Tranquilli, non me ne vado!…Tranquilli, non me ne vado!…Tranquilli, non me ne vado!…

..E chi si muove da qui?!..E chi si muove da qui?!..E chi si muove da qui?!

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L a nostra Azienda, riprendendo peraltro un’iniziativa promossa da alcu-ne sigle sindacali e valorizzandone gli spunti, l’ Azienda Sanitaria della Provincia di Milano 3 e l’Università degli Studi di Milano - Bicocca, han-

no unito le forze al fine di poter realizzare un asilo – nido interaziendale

L’intento è quello di offrire un servizio centrato sulla tutela del benessere del bambino ed attento alla qualità della vita del dipendente e della sua fami-glia .

Il modello, che è in avanzata fase di elaborazione, si propone di coniugare i migliori e più moderni indirizzi pedagogici, grazie soprattutto all’apporto scientifico della Prof. ssa Susanna Mantovani ,Preside della Facoltà di Scienze della Formazione, con le esigenze funzionali ed organizzative del personale operante in sanità.

Le sinergie tra ASL e Ospedale sono risultate ( e risultano) funzionali alla reda-zione di un progetto tecnico rigoroso dal punto di vista del rispetto degli stan-dard strutturali previsti dalla normativa vigente, nonché alla sua realizzazione esecutiva.

Le tre realtà opereranno di concerto nella fase selettiva e successiva di vigi-lanza sull’operato del privato gestore che verrà selezionato in base ad una gara pubblica.

Prima di procedere all’elaborazione del progetto ciascuna Azienda ha opera-to una ricognizione del proprio personale in età riproduttiva, nonché del nu-mero degli eventi parto dell’ultimo triennio.

Particolarmente significativo è risultato quest’ultimo dato per l’Azienda Ospe-daliera San Gerardo dove nel 2000 i parti sono stati complessivamente 155 ( di cui 134 al P.O. San Gerardo e 21 al P.O. Bassini) , nel 2001, n. 164 di cui ( 128 al P.O. San Gerardo e 36 al P.O. Bassini) e nel 2002 , n. 116 ( di cui 95 al P.O. San Gerardo e n. 21 al P.O. Bassini).

Successivamente, e’ stata effettuata un’accurata analisi della domanda tra-mite la distribuzione di un questionario a tutto il personale dipendente al fine di far emergere, l’interesse all’iniziativa , le esigenze e le priorita’ dei fruitori della struttura:

Da tale indagine sono emersi , in sintesi, i seguenti risultati:

Azienda Ospedale San Gerardo

IL PROGETTO ASILO IL PROGETTO ASILO INTER INTER -- AZIENDALE AZIENDALE

Nel dettaglio, la breve storia dell’iter burocratico, amministrativo del Progetto Asilo...Inoltre i finanziamenti, le normative, i numeri, i luoghi, le collaborazioni e, soprattutto, la fase di inizio dei lavori che, tra breve si dovranno realizzare...

✍ D.D.D.SSASSASSA M M MARIAARIAARIA T T TERESAERESAERESA C C COLLICOOLLICOOLLICO

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· un elevato numero di riscontri positivi al progetto ( frequenti i commenti

del tipo “E’ un’ottima iniziativa”, “realizzatelo il più presto possibile”) che, hanno incoraggiato le amministrazioni coinvolte a proseguire, con slancio, nella sua realizzazione;

· Si e’ dimostrato maggiormente attento all’iniziativa il personale:

o femminile ( che ha riscontrato il sondaggio in misura paria circa il 70%) o di età compresa tra i 30 ai 34 anni ( a conferma che e’ in questa fa-

scia di età che si collocano nel nostro ambito sociale le nascite) o che svolge funzioni di tipo sanitario ( medici ed infermieri), dove l’orario

di lavoro e’articolato su turni

· Circa le modalità’ organizzative della struttura, le esigenze emerse dal questionario indirizzano verso un nido che assicuri un ampia apertura ( dalle 6.30 alle 21.30 -22.30 ), dal lunedì al sabato per tutti i mesi dell’anno e che accolga bambini dai 5 mesi ( in considerazione del fatto che fino al quarto –quinto mese il genitore assente per maternità percepisce il 100% della retribuzione ) fino ai tre anni.

· Nello spazio dedicato ai “suggerimenti” i dipendenti hanno dimostrato di privilegiare gli aspetti qualitativi del servizio, con particolare riguardo alla mensa e alla professionalità del personale dedicato alla cura dei bambini , anche se non sono mancate indicazioni in ordine alle rette e al sostegno economico degli enti datoriali.

· Circa la localizzazione del nido, dall’esame dei questionari dell’Azienda Ospedaliera e della ASL 3, nonché in considerazione del fatto che nell’area Ospedaliera di Via Donizetti a Monza ricade anche il com-plesso della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano -Bicocca, partner del progetto, è emersa l’esigenza di ubicare l’asilo ni-do in due sedi: una presso il P.O. San Gerardo di via Pergolesi, 39 a Monza, per un totale di n. 45 posti, l’altra presso il P.O. Bassini in via Gorki, 50 a Cinisello Balsamo, per un totale di n. 24 posti. Ciò al fine di assicurare la vicinanza del nido al luogo di lavoro dei genitori,tenuto conto anche della dislocazione dei distretti della ASL 3.

Gli spazi atti ad ospitare gli asili, sono stati selezionati avendo particolare ri-guardo alla esigenza di garantire una sufficiente “indipendenza” dai presidi, onde evitare il rischio della “ospedalizzazione” dei bambini, e alla necessità di dotare gli stessi di spazi verdi, ampi e gradevoli.

I locali destinati ad ospitare i nidi necessitano di interventi di ristrutturazione i cui costi totali ( comprensivi di arredi) risultano rispettivamente:

480.000 Euro( IVA inclusa) per il nido da ubicarsi presso il P.O. San Gerardo e 335.000 Euro ( IVA inclusa) per il nido da ubicarsi presso il P.O. Bassini.

I l problema del finanziamento e’ stato in parte superato grazie ai fondi asse-gnati alle ASL con D.G.R. 21 marzo 2003 – n.7/12454 pubblicata sul B.U.R.L. –Serie Ordinaria, n.14 del 31 marzo 2003.

Il progetto, elaborato dal personale dell’Ufficio Tecnico dell’A.O. San Gerar-do, coordinato dagli Ingegneri Piatti e Cavallaro, è stato presentato alla fine del giugno scorso collocandosi al secondo posto nella graduatoria dei sog-getti ( pubblici e privati) che hanno partecipato alla selezione per l’accesso ai finanziamenti predetti e ottenendo tutta la quota di finanziamento disponi-

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bile pari a 460.500, 00 Euro ( complessivi per San Gerardo e Bassini). La rimanente somma verra’ stanziata dai partner del progetto. Circa i tempi: entro il corrente mese di febbraio si prevede di bandire la gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione entro marzo quella per l’individuazione del privato gestore.

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D ue sono le posizioni del progetto di Trattato costituzionale europeo che mettono in gioco i principi

laici: il riconoscimento del “retaggio religioso dell’Europa” contenuto nel preambolo, e l’articolo 51, con il quale si riconosce alle religioni un ruolo di partner delle istituzioni europee. Queste innovazioni - che hanno suscitato l’opposizione di parlamentari europei e creato divisioni all’interno degli stati membri (1) - sono in parte il risultato di un’attività di lobbying delle istituzioni religiose, segnatamente cattoliche, in seno alle istituzioni europee. Un’attività che si pone come obiettivo il riconoscimento della dimensione religiosa della costruzione

UNIONE EUROPEA NEL PANTANO

SOTTO LA PRESSIONE DELLE CHIESE

Afferma l’autore di questo testo che: “La lobby del Vaticano e delle organizzazioni cattoli-che quali l’Opus Dei, benché più discreta di quelle dei grandi interessi industriali e finan-ziari di Bruxelles, non è però meno efficace. In conflitto con la laicità della Ue, ha ottenu-to che le Chiese beneficino di una menzione speciale nel progetto costituzionale; eppu-re queste erano già citate in un articolo riguardante “le associazioni rappresentative e la società civile.” Ovviamente i punti di vista in campo, rispetto a questo tema, sono molte-plici e diversissimi tra di loro, anche in campo cristiano (Chiesa Valdese, Chiesa protestan-te, Chiesa avventista, sono rispettose del principio di laicità delle istituzioni politiche); cre-diamo perciò di fare cosa gradita proponendo alla lettura e alla riflessione dei nostri let-tori questo interessantissimo articolo, tratto da “LE MONDE DIPLOMATIQUE - il manifesto” dell’ 8 gennaio 2004, su di un tema divenuto forse tabù e proprio per questo, sottaciuto da grandi mezzi di comunicazione italiani.

di CRISTIAN TERRAS (capo redat to re d i Gol ias )

Il cubetto cultura Sezione culturale de “il cubetto di perfido”

Aperiodico a cura del CUB-USI – H.S.Gerardo di Monza Redazione c/o CUB-USI Sanità, via G. Donizetti, 106 – 20052 MONZA (MI) - Telefono & Fax: 039.2333413

Arte*Attualità*Cinema*Cultura*Musica*Narrativa*Poesia*Recensioni*Saggistica*Teatro

Attualità Cristian Terras Sotto la pressione delle Chiese……..…......31 Cultura Otto Scalet Vermeer (scheda)…...………………..….….32 Musica e ballo Nuccia Pistilli Il ballo liscio……………………..…….………56

Narrativa Luciana Facchinetti Piccole fontane crescono (1)…….....………..54 Nadia Zapperi Piccole fontane crescono (2)………….……..55 Poesia & AFORISMI Barbara Biscuola-Teresio Zaninetti...48 Donata Di Nella…………….………...…..49 Nadia Zapperi…………………………….50 Lucio Lepri……………………………….....51

Saggistica Teresio Zaninetti Annotazioni, precisazioni, puntualizzazioni sull’ultimo libro di Giorgio Bocca…………....31 Rubriche Letture ……..………………....……………….. 56 poesia .……………………………….………….. 48 Recensioni ..…………...……....…………….. 38 Teatro……..……………………………...…….. 34

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europea, affinché la Chiesa possa avere voce in capitolo sui grandi orientamenti dell’Unione. Queste attività si sono sempre intensificate dopo la conferenza delle Nazioni unite sulla popolazione e lo sviluppo (Il Cairo, 1994) e quella di Pechino sui diritti delle donne (1995): due temi che fanno parte delle preoccupazioni prioritarie delle Chiese. Il Vaticano è la punta di lancia in questa lotta, in ragione della sua duplice dimensione di stato e di vertice della Chiesa cattolica. Fin dal 1988 Giovanni Paolo II ha rivolto un pressante invito ai deputati affinché non escludessero il cristianesimo dal dibattito pubblico europeo. Il suo discorso aveva il tono di una vera e propria messa in guardia: “La vocazione del cristianesimo—ha detto il papa– è di essere presente in tutti i campi dell’esistenza. E’ perciò mio dovere insistere su quanto segue: se un giorno si arrivasse a mettere in discussione i fondamenti cristiani di questo continente, sopprimendo al tempo al tempo stesso ogni riferimento all’etica, si farebbe molto di più che respingere il retaggio europeo (2)”. Noi o il caos! Noi o l’apocalisse! Per molti cattolici, l’idea di fare del cristianesimo l’elemento unificatore e strutturante della politica e dell’unione pubblica europea è una vera ossessione. La Santa Sede non fa parte dell’Unione europea, ma gode in seno ad essa di un semplice status di osservatore. Di fatto, la Santa Sede non ha mai veramente pensato di aderire all’Unione, anche perché in questo caso avrebbe l’obbligo di accettare compromessi politici che rifiuta categoricamente in conformità alla sua concezione del potere spirituale. Frattanto però essa si impegna con incomparabile zelo affinché l’Unione europea riconosca la Chiesa cattolica come unica società religiosa perfetta - cosa che le permetterebbe di soppiantare tutte le altre religioni. Tuttavia la Santa Sede è integrata nell’Ue dal punto di vista finanziario, nella misura in cui gode, nei vari stati membri, di uno status particolare, che consente alla Chiesa di ricevere doni e sovvenzioni (3). E cerca innanzitutto di imporre all’Unione la sua filosofia delle “societates perfectae”: i principi dettati dalla Chiesa devono governare i rapporti dei pubblici poteri con il mondo associativo (4). Nel marzo 1996, nell’ambito della preparazione del Trattato di Amsterdam, fu consegnata agli ambasciatori dell’Unione, accreditati presso il Vaticano, una nota con la quale la Santa Sede si prefiggeva i seguenti obiettivi: sottolineare il contributo della Chiesa e dei culti allo sviluppo dell’Europa; assicurare il mantenimento dei rapporti Chiesa-stato esistenti in seno agli stati membri dell’Unione europea; radicare le relazioni Chiesa-stato nel diritto comunitario; premunirsi contro ogni discriminazione delle Chiese e dei culti rispetto ad altri movimenti sociali, già apprezzati a livello comunitario; tutelare le competenze degli stati membri nelle loro attuali relazioni con le Chiese e i culti (5). Un reticolo di lobby

L e illustrazioni riportate nella sezione culturale de “il cubetto” fanno

parte dell’opera di un grande artista e pittore olandese: Jan Vermeer. Nato in uno sconosciuto luogo dell’ Olanda e registrato come battezzato il 31 ottobre del 1632, come suo padre, apprenderà ad apprezzare l’arte in ogni suo forma e ne diverrà mercante. Inoltre sarà chiamato dai nota-bili delle grandi città, come Amsterdam o l’Aia, affinché ap-prezzi, prima dell’eventuale ac-quisto, le grandi opere d’arte provenienti dalle più raffinate collezioni europee. Dobbiamo tenere presente che quella fu l’epoca di un grande fervore che, soprattutto in terra fiamminga trovò la sua massi-ma espressione. I nomi del tempo includevano artisti, pitto-ri, alchimisti, astronomi, geogra-fi, esploratori e re illuminati co-me, per esempio:Rembrandt, eccelso pittore, Luigi XVI re di Francia, che fece costruire l’Osservatorio di Parigi, Isacco Newton che scoprirà l’utilizzo del vapore a scopi di movi-mentazione, James Gregory e il suo telescopio riflettore, Chri-stian Huygens che, grazie al cannocchiale, scopri il sesto anello di Saturno...Erano i tempi di astronomi come Giovanni Keplero o Tycho Brahe . Era, quel tempo, chiamato dei lumi e vi era in atto, in tutta Eu-ropa, una irrefrenabile rivoluzio-ne in ogni campo dei saperi: della filosofia, della teologia, della matematica, della chimi-ca, dell’architettura, della navi-gazione e dell’esplorazione e tutto questo non faceva che far aumentare in quegli uomini la loro sete di conoscenza. Questo il contesto…

VERMEER

��

Otto Sca le t

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Il suddetto documento non venne preso in considerazione dal Consiglio europeo dei ministri, in quanto la Santa Sede non faceva parte dell’Unione europea. All’epoca, Parigi aveva ritenuto che un riferimento ai valori religiosi non fosse accettabile, poiché avrebbe sollevato in Francia questioni politiche e costituzionali. A quanto pare, oggi il problema non si pone più… Lanciati così in questa lotta senza quartiere per salvaguardare i loro antichi privilegi, gruppi di pressione reazionari si organizzano per trasformare l’Europa cristiana in realtà. Italia e Polonia postulano una menzione precisa del retaggio cristiano, e non soltanto religioso. Nella sua attività di lobbying, il Vaticano si avvale dell’appoggio del Consiglio delle conferenze episcopali europee (Ccee), che dispone a Bruxelles, presso la Comunità europea, di un ufficio politico: la Commissione degli episcopati della Comunità europea (Comece). La suddetta Commissione ha rivendicato, nel quadro della Convenzione europea, l’istituzionalizzazione di un dialogo strutturato con le istituzioni europee, e ha chiesto in particolare che vengano indette regolari sessioni di lavoro e una “consultazione prelegislativa”. Poiché a livello europeo non esiste uno statuto speciale delle associazioni, la Comece fa valere la propria competenza attraverso la creazione di gruppi quali Migreurope, che costituisce una rete informale di associazioni, prevalentemente cristiane, per i problemi dell’asilo e dell’emigrazione (6). Nel 1992 Jacques Delors, allora presidente della Commisssione europea, creò un gruppo informale (la Forward Studies Unit) costituito da consulenti, uno dei quali era specificamente incaricato delle questioni religiose. Sotto le presidenze di Jacques Santer e di Romano Prodi, questo gruppo ha preso il nome di Gopa (Goup of Policy Advisors). Per Romano Prodi, le religioni giocano un ruolo importante nello sviluppo dell’Unione (7). I membri del Gopa sarebbero in maggioranza cattolici praticanti. Frattanto, un’altra organizzazione va tessendo la sua tela nell’Unione europea: il Fce (Foyer catolique europèen), fondato agli inizi degli anni 60 da funzionari e dipendenti cattolici delle istituzioni europee. Il Foyer è innanzitutto un centro spirituale con sede a Bruxelles, gestito da gesuiti, con un suo luogo di preghiera, a cappella Saint Benoît, ove ogni giorno si celebrano messe per i collaboratori dell’Unione europea. Questo centro spirituale serve però anche come sede delle riunioni di diversi gruppi di riflessione, incaricati di definire soluzioni per i problemi politici ed economici europei. L’Fce si presenta come una sorta di borsa delle idee. E’ un luogo di scambi e di incontri per i responsabili politici europei di area cattolica. Ogni anno, il nunzio apostolico presso le istituzioni europee—una carica che peraltro non è mai stata oggetto di una decisione ufficiale da parte dell’Unione europea– presiede un incontro di tutti gli organismi collegati all’Fce. Questa riunione costituisce un efficace mezzo di informazione sulle attività, in

Jan Vermeer visse il suo tempo ma soprattutto riuscì, col suo pennello a rendere realistica-mente e sin nel dettaglio quella vita e quell’atmosfera al punto che molti critici lo ritennero un precursore del realismo e dell’impressionismo in pittura. Infatti nella pittura di Vermeer i dipinti de “L’Astronomo” e quel-lo del “Geografo” appaiono ambedue riconducibili a quel clima di gioiosa ricerca che affluiva verso i Paesi Bassi dalle continue scoperte in ogni cam-po che il mondo sino ad allora conosciuto portava con sé. Non diment icatev i che l’America era stata una scoper-ta ancora recente e che da essa provenivano ulteriori stimoli per gli animi degl’illuminati di quel secolo. “Vermeer dipinse questi quadri in un periodo di radicale mutamento dei para-digmi scientifici” sostiene Nor-bert Schneider, nel suo saggio sul pittore olandese intitolato “Vermeer, 1632 - 1675, i senti-menti dissimulati” e ancora “Fino alla metà del XVII secolo aveva infatti imperato la dottri-na di umanisti conservatori co-me Sebastian Brant (“La nave dei folli”, 1494), secondo i quali effettuare ricerche sulla natura delle stelle e la storia della Ter-ra costituiva un segno di pre-sunzione nonché un affronto alla divina creazione. Essi cer-c a r o n o d ’ i m p e d i r e l’affermazione della scienza fondata su esperimenti, esplo-razioni e misurazioni condan-nando la “curiositas”, cioè la curiosità scientifica”.

A Jan Vermeer, infine, dobbia-mo quella felice intuizione pitto-rica che ne fece un maestro del colore e che il grande Vin-cent Van Gogh tentò di rac-chiudere in queste parole: “Nelle poche tele che ha dipin-to si trova tutta la scala dei co-lori, ma la loro peculiarità deri-va dalle combinazioni di giallo limone, azzurro pallido e grigio chiaro, caratteristiche quanto le armonie di nero, bianco, gri-gio e rosa in Vélasquez.”

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seno alle organizzazione dell’Unione europea della lobby cattolica, che cerca di introdurre qualche suo rappresentante in ciascuno dei programmi dell’Unione. Gli obiettivi dei diversi componenti della “famiglia cattolica” sono di vario tipo. La Santa Sede cerca soprattutto di stringere alleanze con gli uomini politici favorevoli alla dottrina morale del papa e alla militanza per la rievangelizzazione dell’Europa. Il grosso del lavoro è portato avanti dal pontificato, in collegamento con la prelatura personale dell’Opus Dei. I membri soprannumerari o simpatizzanti dell’organizzazione segreta sono assai ben rappresentati in seno al consiglio della famiglia. I problemi della contraccezione e dello status della famiglia sono affrontati segnatamente in occasione dei dibatti sui programmi e sugli aiuti ai paesi del Sud. Per il resto, la Chiesa collabora con l’Uni0ne e ha modo di diffondere i suoi punti di vista attraverso la rete degli organismi e delle associazioni di aiuti allo sviluppo: Caritas Europea, Cooperazione internazionale per lo sviluppo e la solidarietà (Cidse) - sezione europea, Conferenza europea Giustizia e Pace, Federazione europea delle associazioni nazionali di aiuti ai senzatetto (Feantsa). Le pressioni esercitate dalla Chiesa nell’ambito dei dibattiti legislativi suscitano eazioni crescenti da parte dei parlamentari. Nel febbraio 2002, 53 deputati europei di tutti i partiti hanno denunciato pubblicamente le “ingerenze della Santa Sede in materia di matrimonio e di divorzio (8)”. Numerose associazioni laiche europee hanno criticato il progetto di Trattato costituzionale, denunciando il “diritto di ingerenza” che si vuol concedere alle religioni (9). Innanzitutto, riconoscendo il retaggio religioso dell’Europa, si apre un credito alle religioni nell’ambito dello spazio pubblico europeo, e si introduce inoltre una discriminazione tra credenti e non credenti. Secondo il focoso deputato radicale Maurizio Turco, eletto in Italia, “si tratta di sapere se l’Unione debba fondarsi su convincimenti religiosi, se debba costituire il frutto inesorabile della nostra storia, e non invece ‘espressione di una libera scelta dei suoi cittadini, attraverso un contratto sociale evolutivo. Noi escludiamo che nel XXI secolo le istituzioni politiche si possano fondare su credenze religiose, ancorché maggioritarie (10). Una presenza capillare di simpatizzanti nel cuore delle istituzioni europee consente alle iniziative di ispirazione ecclesiale di ottenere aiuti e sovvenzioni. Nel 1998 ad esempio un centro finlandese denominato Interculture - European Training Center ha ricevuto un sussidio di 10.000 ecu (pari alla stessa cifra in euro) nell’ambito del programma europeo “Un’anima per l’Europa”. Il suo progetto iniziale era di finanziare un seminario sui valori etici e spirituali dell’integrazione europea. A priori, nulla da eccepire - tranne il fatto che questo centro è una creazione dell’Opus Dei, particolarmente bene insediato in Finlandia e nei paesi baltici.

TEATRO DELL’ELFO Via Ciro Menotti, 11

Prenotazioni e Informazioni tel. 02.716791

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Con F. Bruni - E. De Capitani

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Elio De Capitani Ore 20.45

� 18,00/12,00

TEATRO A

MILANO

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Finanziamento dell’Opus Dei Il Centro di formazione fu fondato nel 1998, un anno dopo la comparsa di questa organizzazione in Finandia. Il suo principale animatore, Mons. Philippe Jourdan, membro soprannumerario dell’Opus Dei, era incaricato di sviluppare il tema delle “radici spirituali dell’Unione europea”. E’ quanto meno incredibile che un programma europeo servisse a finanziare un’organizzazione la cui filosofia è diametralmente opposta agli obiettivi a suo tempo definiti da Jacque Delors e Jacques Santer: “tolleranza e plurlismo”, reciproco rispetto e accettazione delle differenze di genere e religione”, “ solidarieà con i più bisognosi” e “libertà d’espressione”. Su espressa richiesta di Roma, L’Opus Dei ha inserito l’Europa tra le sue priorità. Già nel 1993, a chi gli chiedeva se la Santa Sede avesse incaricato l’Opus Dei di una missione particolare, il portavoce della sua centrale romana, Giuseppe Asigliano, rispondeva esclamando: “Sì, l’Europa!”. Quest’impegno si manifesta essenzialmente ai settori legati alla sessualità (aborto, regolazione delle nascite). Anche qui l’Opus Dei opera in senso contrario agli obiettivi dell’Unione europea—grazie ai fondi ottenuti dalle istituzioni della stessa Ue! Nel 1994 Mons. Javier Etchevrria, responsabile dell’Opus Dei a Roma, invitava i membri dell’organizzazione a erigere una linea Maginot contro l’imperversare dell’ “edonismo” nell’Europa occidentale. Parallelamente, varie associazioni lavorano nell’ombra per infiltrare i governi e le istituzioni attraverso contatti con militanti e organizzando numerose conferenze. L’Unione europea ha finanziato inoltre vari progetti sostenute essenzialmente da organizzazioni legate all’Opus Dei. La raccolta di fondi è stata assicurata dalle fondazioni Limat (Svezia) e Reno-Danubio (Germania), così come dall’Istituto italiano di cooperazione universitaria (Icu). Queste tre fondazioni sono strettamente legate tra loro. Dato che operano atraverso l’intermediazione di molteplici organizzazioniè difficilissimo per i responsabili europei sapere quali di esse lavorano per l’Opus Dei (11). Può dunque accadere che attraverso il gioco di diversi tramiti le organizzazioni dell’Opus Dei siano finanziate addirittura più volte, senza che nessuno se ne accorga! Un buon esempio è quello fornito dall’Icu, che ha i suoi uffici a Roma, a Bruxelles, a Beirut, e Hong Kong e a Manila. Si tratta di una fondazione di importanza cruciale per il finanziamento delle attività dell’Opus Dei. L’Icu organizza o sponsorizza i “Congressi annuali degli alunni e degli studenti”, nel cui ambito l’Opus Dei cerca di reclutare nuovi membri per inviarli a Roma. Anche i progetti dell’Icu sono finanziati dall’Unione europea (12). Fondazione Reno-Danubio, la Limat e l’Icu cooperano su scala internazionale, in particolare nelle Filippine, dove nel 1995 hanno creato l’Università dell’Asia e del Pacifico(University of Asian and the Pacific/ UA&P), sempre grazie alle sovvenzioni dell’Ue (12).

TEATRO CARCANO

C.so di Porta Romana, 63 Prenotazioni e Informazioni tel.

02.755181377

JACQUES IL FATALISTA di IDA OMOBONI E

PAOLO POLI Con e diretto da

Paolo Poli Ore 20.45

� 27,00/20,50 TEATRO GRASSI

Via Rovello 2 (M1 Cordusio) Prenotazioni e Informazioni tel. 02.72.333.222/02.72.333.216

LA BROCCA

ROTTA

di HEINRISCH VON KLEIST CON FRANCA NUTI E GIANCARLO DETTORI

REGIA DI C. LEVI Ore 19.30

� 29,50 (platea) � 23,50 (balconata)

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Ma anche al di fuori delle iniziative dirette dell’Opus Dei, accade che l’Unione europea finanzi a sua insaputa progetti nazionali portati avanti da organizzazioni che le sono vicine, quali ad esempio il centro romano Elis (Educazione, Lavoro Istruzione e Sport), la Fondazione Residenze Universitarie Internazionali (Frui) o l’Associazione (belga) per la cooperazione culturale, tecnica e formativa (Actec), che nel 1996 ha ottenuto una somma di 795.163 franchi belgi (pari a circa 20.000 euro). E’ urgente esigere una maggiore trasparenza nell’attribuzione delle sovvenzioni europee, e vigilare sul rispetto della separazione laica tra il potere politico e le diverse opzioni spirituali o confessionali. Note________________________ 1. Le Monde, 2 dicembre 2003. 185 associazioni di tutta Europa hanno rivolto una petizione alla

Convenzione europea per chiedere la soppressione dell’articolo 51. Www.chatolics for freechoice.org

2. Discorso del’11 ottobre 1988 davanti al Parlamento europeo. www.cef.fr/catho/endit/europe/index.php. Si veda altresì, sullo stesso sito, l’esortazione apostolica post-sinodale “Ecclesia in Europa” del 28 giugno 2003.

3. In Germania, la Chiesa è il secondo datore di lavoro del paese, e beneficia di deroghe alle leggi sul lavoro.

4. Leggere Françoise Houtart, “Giovanni Paolo II, un papa moderno per un progetto reazionario”. Le Monde diplomatique/il manifesto, giugno 2002.

5. Fédération Européenne humaniste, www.humanisme.be 6. Leggere “Preserving Power and Privilege”, www.catholicsforcechoice.org/new/

preserealease/1200103EuroReport.htm 7. Discorso davanti alla Fondazione Don Tonino Bello, 13 giugno 2003 8. www.europe-et laicité-.org/archives2002/parlementaires.html 9. Fédération humaniste européenne, www.humanisme.be 10. Lettera aperta alla Convenzione europea pubblicata dal Reseau Voltaire, www.réseauvoltaire.fr 11. Leggere Juan Goytisolo, “La milizia virile di un santo fascista”, Le Monde diplomatique/il

manifesto, ottobre 2002. 12. Altro segnale di influenza: nel settembre 1998 il Consiglio d’Europa ha consegnato il Premio

europeo dei Diritti umani a Chiara Lubich, fondatrice del grande movimento cattolico dei Focolari e strenua oppositrice dell’aborto e del riconoscimento delle coppie omosessuali.

(traduzione di E. H.)

TEATRO STUDIO Via Rivoli 6 (M2 Lanza)

Prenotazioni e Informazioni tel. 02.72.333.222/02.72.333.216

PECCATO CHE FOSSE PUTTANA

di JOHN FORD traduzione

Luca Fontana Regia

Luca Ronconi Ore 19,30

� 29,50 (platea) � 23,50 (balconata)

TE-ATRO LITTA

C.so Magenta 24 Prenotazioni e Informazioni tel.

02.86454545

ROCCO E I SUOI FRATELI Adattamento e Regia di JA-

A. SYXTY con

M. Altieri, R. Boscolo, G. Bur-zi, G. Callegaro, P. Cosenza

Ore 21,00 � 16,00

E inoltre

OZ

Liberamente tratto da “Il Mago di Oz” di L.F. Baum

Ore 16,30 - � 6,00 (per bambini da 5 a 10 anni)

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