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• FEDERICO CAPASA• RICCARDO SALARIS• DIEGO COSSIO LA ROSA
A
nton Maria Narducci, perugino, è stato un poeta e giurista italiano
visse nel XVII secolo, si dedicò agli studi giuridici e letterari e scrisse
poesie di intonazione marinista. Fu attivo nell'età barocca e come
poeta è da considerarsi un esponente della corrente dei Marinisti.
La sua composizione più fam osa e più sorprendente è il sonetto per i
pidocchi della sua donna dove il Narducci paragona i pidocchi nei
capelli biondi dell'amata a "fere (animali) d'avorio in bosco d'oro".
1
IN QUESTO VERSO DELLA POESIA TROVIAMO IL PARAGONE FRA I PIDOCCHI E LE BELVE FEROCI
L’AUTORE DESCRIVE I PIDOCCHI COME DEGLI ANIMALETTI IN CONTINUO MOVIMENTO,LI CHIAMA
ERRANTI perché SI MUOVONO SENZA SAPERE IL LUOGO DOVE ANDARE.
VAGANO cioè ERRANO IN MEZZO AI CAPELLI.
LE ALTRE METAFORE PRESENTI NEL TESTO ACCOSTANO I PIDOCCHI ALLE GEMME E AGLI
AMORETTI E SONO:
2 L’AUTORE ESORTA I PIDOCCHI A ESSERE PREDA DELLA DONNA perché IN QUESTO MODO SI
ASSICURANO DI STARLE SEMPRE VICINO, COME AVREBBERO VOLUTO TUTTI GLI INNAMORATI,
ANCHE LORO PREDE DELLA DONNA. IL GESTO DEL POETA IN CUI RAPPRESENTA LA DONNA AMATA
è PIUTTOSTO PLEBEO, perché NON SI CONCENTRA TANTO SULLA SUA BELLEZZA E PUREZZA MA SU
UNA SUA CARATTERISTICA NEGATIVA DI CUI NON SI PUÒ VANTARE.
3 L’AUTORE RAFFIGURA LA DONNA IN MANIERA POSITIVA, LA FA SEMBRARE MOLTO BELLA E
MOLTO CORTEGGIATA ANCHE SE HA I PIDOCCHI. SECONDO ME LA DESCRIVE CON IRONIA
PROPRIO PER SDRAMMATIZZARE QUESTO PARTICOLARE.
4 LA POESIA già è ORIGINALE PER IL FATTO CHE CI SONO COME PROTAGONISTI UNA BELLA
RAGAZZA E DEI PIDOCCHI, ANIMALI ASSOCIATI COMUNEMENTE ALLA SPORCIZIA. UN ALTRO
MOTIVO PER IL QUALE LA POESIA è ORIGINALE è IL FATTO CHE VIENE USATO UN TEMA INSOLITO
NELLE POESIE COME I PIDOCCHI.
S
tefano Benni è l’ autore di vari romanzi e antologie di
racconti di successo, ha collaborato con i settimanali
come l’ Espresso e Panorama ed è stato anche l’ autore
televisivo di Beppe Grillo agli esordi. I suoi romanzi
contengono, tramite la costruzione di mondi e situazioni,
una forte satira della società italiana degli ultimi decenni,
nel suo stile Stefano Benni usa molti giochi di parole,
neologismi parodie di altri stili letterari.
Stefano Benni
Le piccole cose
Le piccole cose
che amo di te
quel tuo sorriso
un po' lontano
il gesto lento della mano
con cui mi accarezzi i capelli
e dici: vorrei
averli anch'io così belli
e io dico: caro
sei un po' matto
e a letto svegliarsi
col tuo respiro vicino
e sul comodino
il giornale della sera
la tua caffettiera
che canta, in cucina
l'odore di pipa
che fumi la mattina
il tuo profumo
un po' balsé
il tuo buffo gilet
le piccole cose
che amo di te
Quel tuo sorriso
strano
il gesto continuo della mano
con cui mi tocchi i capelli
e ripeti: vorrei
averli anch'io così belli
e io dico: caro
me l'hai già detto
e a letto sveglia
sentendo il tuo respiro
un po' affannato
e sul comodino
il bicarbonato
la tua caffettiera
che sibila in cucina
l'odore di pipa
anche la mattina
il tuo profumo
un po' demodé
le piccole cose
che amo di te
Quel tuo sorriso beota
la mania idiota
di tirarmi i capelli
e dici: vorrei
averli anch'io così belli
e ti dico: cretino,
comprati un parrucchino!
E a letto stare sveglia
e sentirti russare
e sul comodino
un tuo calzino
e la tua caffettiera
che é esplosa
finalmente, in cucina!
La pipa che impesta
fin dalla mattina
il tuo profumo
di scimpanzé
quell'orrendo gilet
le piccole cose
che amo di te.
• parole chiave
CAMPI SEMANTICI…
Amore, rabbia
1.Nella prima strofa l’ << io lirico femminile >> descrive un rapporto amoroso
appena iniziato in cui ogni piccolo particolare del suo uomo la interessa e le
piace; nella terza strofa tutti i piccoli particolari che prima le piacevano ora la
fanno arrabbiare.
2. I primi segni di crisi nel rapporto amoroso si vedono nella seconda strofa;
quando l’ uomo le dice che vuole capelli belli come quelli di lei che gli risponde
che lo aveva già detto, come se fosse stanca, successivamente trova il profumo
che prima amava demodé. Altri segni di crisi sono: le critiche sull’ odore di pipa
anche la mattina e sul respiro affannato.
3. Secondo il poeta il deteriorarsi del rapporto amoroso è dovuto al modo in cui
in ogni verso l’ <<io lirico maschile>>affronta la giornata quotidiana, monotona
e ripetitiva; che all’ <<io lirico femminile>> ha, ormai, stufato.
Poeta e scrittore, Aldo Giurlani (che assunse poi il cognome della
nonna materna Palazzeschi), nasce a Firenze nel 1885 da una
media famiglia borghese specialista nel commercio delle stoffe.
Seguiti studi di ordine tecnico, si diplomò in ragioneria nel 1902.
Contemporaneamente, essendo molto forte in lui la passione per il
teatro, iniziò a frequentare la scuola di recitazione
Scrittore dal temperamento focoso e ribelle, diventa ben presto un
provocatore di professione, non solo perché esercita originalissime
forme di scrittura ma anche perché propone una lettura della realtà
molto particolare, rovesciata rispetto al modo di pensare comune.
Esordisce come poeta nel 1905.
Ooooo!
Uuuuu!
A! E! I! O! U!
Ma giovanotto
Ditemi un poco una cosa,
non è la vostra una posa,
di voler con così poco
tenere alimentato
un sì gran foco?
Huisc…Huisc…
Sciusciusciu
Kokukokukoku.
Ma come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese, sembra che scriviate in giapponese.
Abìalìalarì
Riririri!
Ri.
Lasciate pure che si sbizzarisca,
anzi è bene che non la finisca.
Il divertimento gli costerà caro,
gli daranno del somaro.
Labala
Falala
Falala
Eppoilala
Lalalalalala.
Certo è un azzardo un po’ forte
Scrivere delle cose così,
che ci son professori oggidì
a tutte le porte.
Ahahahahahahah
Ahahahahahahah
Ahahahahahahah
Infine io ho pienamente ragione,
i tempi sono molto cambiati,
gli uomini non domandano
più nulla dai poeti,
e lasciatemi divertire!
. parole chiave
Campi semantici… Critica, menefreghismo
Il poeta si rivolge al pubblico in modo ironico,
ovvero, ha tutto un altro pensiero da quello
comune.
La novità che il pubblico trova scandalosa è quella
che il poeta unisce in una sola poesia la
“spazzatura" delle altre poesie.
Il pubblico definisce le strofe “senza senso” perché
prive di contenuto essendo strofe costruite su parti
di altre poesie.
Il pubblico gradirebbe uno spettacolo che tratta
argomenti più impegnati, e di interesse comune.
Il carattere in comune in queste poesie , ovviamente, è l’ umorismo che si trova in due diverse forme: nelle poesie “uno strano ritratto femminile” e “e lasciatemi divertire” è dato dal fatto che insetti schifosi, come i pidocchi, sono trasformati in elementi preziosi . Allo stesso modo ai “versi di scarto di altre poesie” si dà la stessa importanza dei versi più seri.
L’umorismo consiste nel trovarsi di fronte al contrario di quello che ci si aspetta.
Nella poesia “le piccole cose”, invece, la coppia affronta diversi stadi del rapporto in cui la donna è sempre più stanca del marito e esprime prima l’amore, poi la stanchezza attraverso gli stessi comportamenti quotidiani che all’ inizio sembrano piacevoli e in seguito diventano insopportabili.
L’ umorismo in questo caso è dato proprio dalla trasformazione delle stesse cose da piacevoli in insopportabili.