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FELICIANO BENVENUTI: costituzionale, oltre che nell’art ... AVV. CERCHIA.pdf · La rimodulazione del diritto di accesso. LL INDIVIDUAZIONE’INDIVIDUAZIONE DEL DEL RESPONSABILE

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FELICIANO BENVENUTI:FELICIANO BENVENUTI:

Il principio della partecipazione trova coperturap p p p pcostituzionale, oltre che nell’art. 97, anche negli artt. 2e 3 Cost.

ART. 2: la personalità umana si sviluppa anchenell’ambito del procedimento e perché lanell ambito del procedimento e perché lapartecipazione, per essere attiva, deve essere anchesolidale e responsabilep

ART. 3: la sovranità popolare implica anche che ii i i i i i i icittadini siano resi corresponsabili della funzione

amministrativa

ISTITUTI ESAMINATI:ISTITUTI ESAMINATI:

art. 7 e 8 - Comunicazione di avvio del procedimento

art. 9 e 10 - Intervento e Diritti dei partecipanti aldi tprocedimento

art. 10 bis - Preavviso di rigettoart. 10 bis Preavviso di rigetto

art. 22 ss. - Diritto d’accesso

La riforma introdotta con la l. n. 15 del 2010

L’adeguamento ai principi dell’ordinamentocomunitario: in particolare il principio di proporzionalitàcomunitario: in particolare il principio di proporzionalitàe di legittima aspettativa (art. 1)

L’estensione dell’applicazione del diritto privatonell’attività non autoritativa e negli Accordi integrativi osostitutivi del provvedimento (per i quali non c’è piùp (p q priserva di legge)

L’incentivazione della digitalizzazione dell’attivitàL’incentivazione della digitalizzazione dell’attivitàamministrativa

La estensione della dialettica partecipativa Cittadino-Amministrazione (art. 8 comunicazione avvio del

d 0 bprocedimento, art. 10 bis comunicazione motivi ostativiaccoglimento istanza)

Il consolidamento normativo dei principi dottrinali egiurisprudenziali riguardanti l’invalidità, l’efficaciadell’atto e l’autotutela amministrativa (Capo IV bis)

La rimodulazione del diritto di accesso

L’INDIVIDUAZIONE DELL INDIVIDUAZIONE DEL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

ART. 4, 5, 6 L.241/1990

Il capo II della l.241/90 regolamenta la figura del responsabile delIl capo II della l.241/90 regolamenta la figura del responsabile delprocedimento, ovvero a quel soggetto a cui è affidata la gestionedel procedimento amministrativo.

Prima non era prevista un’autorità guida del procedimento né lacomunicazione agli interessati dei nominativi dei funzionari chegestivano il procedimento stesso. Ciò comportava la frammentazionedell’azione amministrativa e la violazione del principio di trasparenzadell azione amministrativa e la violazione del principio di trasparenza

OBIETTIVIIl i i i d l t dditt i l t l’i d liIl principio del contraddittorio, la trasparenza, l’ingresso degli interessati nel procedimento, la completa informazione, l’istituzionalizzazione di un diretto responsabile: collaborazione con il privato dialettica onere di diligenzaprivato, dialettica, onere di diligenza

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Consiglio di Stato nel parere sul d.d.l.:Co s g o d S o e p e e su d.d. .:

la finalità perseguita dal legislatore è quella di <<offrire alcittadino interessato un preciso interlocutore con cui dialogarenel corso del procedimento>> e, d’altro canto, di <<rendereconcreta la responsabilità dei pubblici funzionari evitando checoncreta la responsabilità dei pubblici funzionari, evitando chequesta sfumi nell’ambito dell’apparato o si nasconda dietrol’autorità di vertice>>

L’individuazione del Responsabile del Procedimento

Art. 5 (Responsabile del procedimento)

1. Il dirigente di ciascuna unità organizzativa provvede adassegnare a sé o ad altro dipendente addetto all’unità laresponsabilità della istruttoria e di ogni altro adempimentop g pinerente il singolo procedimento nonché, eventualmente,dell’adozione del provvedimento finale.2 Fino a quando non sia effettuata l’assegnazione di cui al2. Fino a quando non sia effettuata l assegnazione di cui alcomma 1, è considerato responsabile del singoloprocedimento il funzionario preposto alla unità

i ti d t i t d l 1organizzativa determinata a norma del comma 1dell’articolo 4.3. L’unità organizzativa competente e il nominativo delgresponsabile del procedimento sono comunicati ai soggettidi cui all’articolo 7 e, a richiesta, a chiunque vi abbiainteresse.interesse.

COSA FA ILCOSA FA IL RESPONSABILE DELRESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ?

Art. 6 (Compiti del responsabile del procedimento)( p p p )

1. Il responsabile del procedimento:a) valuta ai fini istruttori le condizioni di ammissibilità i requisiti dia) valuta, ai fini istruttori, le condizioni di ammissibilità, i requisiti dilegittimazione ed i presupposti che siano rilevanti per l’emanazione di

provvedimento;b) accerta di ufficio i fatti disponendo il compimento degli atti all’uopob) accerta di ufficio i fatti, disponendo il compimento degli atti all’uoponecessari, e adotta ogni misura per l’adeguato e sollecitosvolgimento dell’istruttoria. In particolare, può chiedere il rilascio dig p , pdichiarazioni e la rettifica di dichiarazioni o istanze erronee oincomplete e può esperire accertamenti tecnici ed ispezioni ed ordinare

ibi i i d t liesibizioni documentali;c) propone l’indizione o, avendone la competenza, indice le conferenze diservizi di cui all’articolo 14;d) cura le comunicazioni, le pubblicazioni e le notificazioni previste dalle leggie dai regolamenti;

Il responsabile del procedimento deve collaborare con ilprivato ponendolo in condizione di rimuovere difetti,i l ità i l t i di ti tiirregolarità, incompletezze, impedimenti presentinell’istanza da lui presentata

Il potere/dovere del responsabile del procedimentotrova un limite nel principio della par condicio sullatrova un limite nel principio della par condicio, sullabase della quale si è negata la possibilità di sanare – perregola generale – errori ed omissioni documentali,g gsegnatamente nei procedimenti concorsuali,ammettendo solo la regolarizzazione formale e fiscaled i d ti d ttidei documenti prodotti

Cons. St., sez. V, 22 giugno 2004 n. 4360 <<In tema di contratti della Pubblica Amministrazione il responsabile del<<In tema di contratti della Pubblica Amministrazione il responsabile delprocedimento non può chiedere la rettifica di dichiarazioni o istanzeerronee prevista dall’art. 6, comma 1, lett. b) L. 7 agosto 1990 n. 241,

hé iò t bb l’ lt i d l i i i di ità d llperché ciò comporterebbe l’alterazione del principio di parità dellecondizioni tra i partecipanti alla gara>>.

Cons. St., 22 giugno 2004, n. 4345<<Il delicato bilanciamento tra il dovere dell’amministrazione diprovvedere alla regolarizzazione dei documenti presentati dai candidati e ilprincipio della par condicio tra i partecipanti ad una selezione concorsualeva ricercato nella distinzione del concetto della regolarizzazione da quellodi integrazione documentale, tenendo presente che quest’ultima non è maid teg a o e docu e ta e, te e do p ese te c e quest u t a o è aconsentita risolvendosi in un effettivo vulnus del principio di parità ditrattamento, a differenza della regolarizzazione (che attiene a circostanze oelementi estrinseci al contenuto della documentazione) alla quale è sempreelementi estrinseci al contenuto della documentazione) alla quale è sempretenuta l’amministrazione in virtù del principio generale oggi ricavabiledall’art. 6, comma 1 lett. b) L. 7 agosto 19990 n. 241, ma già in precedenzaaffermato costantemente dalla giurisprudenza amministrativa conaffermato costantemente dalla giurisprudenza amministrativa conriguardo ai concorsi pubblici>>

Art. 18 (Autocertificazione)…2. I documenti attestanti atti, fatti, qualità e stati soggettivi, necessari perl'istruttoria del procedimento, sono acquisiti d'ufficio quando sono inp , q qpossesso dell'amministrazione procedente, ovvero sono detenuti,istituzionalmente, da altre pubbliche amministrazioni.L'amministrazione procedente può richiedere agli interessati i soliL amministrazione procedente può richiedere agli interessati i solielementi necessari per la ricerca dei documenti.(comma così sostituito dall'art. 3, comma 6-octies, legge n. 80 del 2005)3 Parimenti sono accertati d’ufficio dal responsabile del procedimento i3. Parimenti sono accertati d’ufficio dal responsabile del procedimento ifatti, gli stati e le qualità che la stessa amministrazione procedente oaltra pubblica amministrazione è tenuta a certificare.

ART. 6

e) adotta, ove ne abbia la competenza, il provvedimento finale, ovvero) p ptrasmette gli atti all’organo competente per l’adozione.

L'organo competente per l'adozione del provvedimentoL organo competente per l adozione del provvedimentofinale, ove diverso dal responsabile del procedimento, nonpuò discostarsi dalle risultanze dell'istruttoria condotta dalresponsabile del procedimento se non indicandone lamotivazione nel provvedimento finale.(l tt ì difi t d ll' t 4 d ll l 15 d l 2005)(lettera così modificata dall'art. 4 della legge n. 15 del 2005)

LA COMUNICAZIONE DILA COMUNICAZIONE DI AVVIO DELAVVIO DEL PROCEDIMENTO

Secondo ormai la dottrina e la giurisprudenza prevalenti,la comunicazione di avvio del procedimento svolge duela comunicazione di avvio del procedimento svolge dueimportanti funzioni: consente al privato di tutelare leproprie ragioni (c.d. partecipazione contraddittorio o inp p g ( p p“chiave difensiva”) e di “collaborare” con la P. A., attesoche essa, nella cura concreta dell’interesse pubblico, potràavvalersi, in aggiunta alle proprie “conoscenze”, delletestimonianze e produzioni provenienti da privati o da altrisoggetti pubblici (c d partecipazione collaborazione)soggetti pubblici (c.d. partecipazione collaborazione).

Art. 7 (Comunicazione di avvio del procedimento)( p )

1. Ove non sussistano ragioni di impedimento derivanti da particolariesigenze di celerità del procedimento l’avvio del procedimento stesso èesigenze di celerità del procedimento, l avvio del procedimento stesso ècomunicato, con le modalità previste dall’articolo 8, ai soggetti neiconfronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effettidiretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi Ove parimenti nondiretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi. Ove parimenti nonsussistano le ragioni di impedimento predette, qualora da unprovvedimento possa derivare un pregiudizio a soggetti individuati of il i di id bili di i d i i di i d i ifacilmente individuabili, diversi dai suoi diretti destinatari,l’amministrazione è tenuta a fornire loro, con le stesse modalità, notiziadell’inizio del procedimento.

2. Nelle ipotesi di cui al comma 1 resta salva la facoltà dell’amministrazionedi adottare, anche prima della effettuazione delle comunicazioni di cui al, pmedesimo comma 1, provvedimenti cautelari.

T.A.R. Venezia Veneto, sez. I, 7 ottobre 2011, n. 1503(Prov Mantova C Prov Verona ed altro)(Prov. Mantova C. Prov. Verona ed altro)Con riguardo all'ipotesi di cui alla seconda parte del primo comma dell'art.7, l. n. 241 del 1990 in base al quale la comunicazione di avvio del

di t ò t h i tti i di id ti f il tprocedimento può essere estesa anche ai soggetti, individuati o facilmenteindividuabili, diversi dai diretti destinatari, che possono subire un eventualepregiudizio dal provvedimento, deve osservarsi come in tale ipotesi sianecessario rilevare a monte, in via prognostica, una reale e concretapossibilità del verificarsi di effetti pregiudizievoli a carico di altri soggetti,…è quindi indispensabile onde non aggravare inutilmente ilprocedimento, nell'ottica generale della semplificazione

i i t ti h d tt i i diff i t i lti hiamministrativa che detta posizione differenziata risulti chiaraed evidente ex ante e non si riduca ad una mera eventualità,basata su elementi fattuali, di ordine generale, quale la merabasata su elementi fattuali, di ordine generale, quale la meravicinitas dei territori coinvolti dalla realizzazione di un'operacomplessa di pubblica utilità,

L’art. 7 esclude la sussistenza dell’obbligo in questione in capoall’ente procedente, in due casi:

- quando ricorrono ragioni di impedimento derivanti daparticolari esigenze di celerità del procedimento

- quando la Pubblica Amministrazione voglia procedereall’adozione di provvedimenti cautelari in epoca anterioreall’adempimento dell’obbligo di comunicazione su di essaall adempimento dell obbligo di comunicazione su di essagravante.

Si t tt di d i t i d t i f d t di tSi tratta di due ipotesi derogatorie profondamente diverse traloro: la prima, riguardando l’adozione di provvedimenti definitivi,cagiona la totale assenza della comunicazione di avvio; alcontrario, la seconda, riguardando provvedimenti aventi carattereinterinale, obbliga comunque la Pubblica Amministrazione allacomunicazione, benché successivamente all’adozione degli stessi.

T.A.R. Reggio Calabria Calabria, sez. I, 21 giugno 2011, n. 516(G. C. Min. int. e altro)Il provvedimento recante il divieto di detenzione di armi, disposto neiconfronti di soggetto ritenuto capace di abusare delle stesse, non richiedegg p ,la previa comunicazione di avvio del procedimento, attesa l'urgenza perl'amministrazione di provvedere ad eliminare un'accertata situazione dipericolo. Nella fattispecie, va tuttavia osservato che manca uno specificopericolo. Nella fattispecie, va tuttavia osservato che manca uno specificoevento rilevatore di tale situazione di pericolo e si tratta di soggetto che èstato fino all'adozione del provvedimento impugnato titolare di regolareporto d'armi per molti anni senza che siano emersi problemi In taliporto d armi per molti anni, senza che siano emersi problemi. In talicircostanze - ferma restando la possibilità per l'amministrazione,nell'esercizio della potestà ampiamente discrezionale attribuitale dallal di i l t iti t h i di f tti i llegge, di rivalutare criticamente anche in assenza di fatti nuovi laposizione del ricorrente ed il suo contesto di inserimento socio-familiare,rispetto alla precedente decisione assunta nel rilasciare il porto d'armi -non può però ritenersi "presunta" una situazione di pericolo, tale dagiustificare l'adozione di un provvedimento di divieto detenzione armisenza previo avviso di avvio del procedimento all'interessatop p

Art. 13 (Ambito di applicazione delle norme sullapartecipazione)

1. Le disposizioni contenute nel presente capo non sili i f ti d ll’ tti ità d ll bbliapplicano nei confronti dell’attività della pubblica

amministrazione diretta alla emanazione di attinormativi, amministrativi generali, di pianificazione enormativi, amministrativi generali, di pianificazione edi programmazione, per i quali restano ferme leparticolari norme che ne regolano la formazione.2. Dette disposizioni non si applicano altresì aiprocedimenti tributari per i quali restano parimentif l ti l i h li lferme le particolari norme che li regolano.

Art. 21-octies. (Annullabilità del provvedimento)

1 È annullabile il provvedimento amministrativo adottato in1. È annullabile il provvedimento amministrativo adottato inviolazione di legge o viziato da eccesso di potere o daincompetenza.

è2. Non è annullabile il provvedimento adottato in violazione dinorme sul procedimento o sulla forma degli atti qualora, per lanatura vincolata del provvedimento, sia palese che il suocontenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso daquello in concreto adottato. Il provvedimentoamministrativo non è comunque annullabile peramministrativo non è comunque annullabile permancata comunicazione dell'avvio del procedimentoqualora l'amministrazione dimostri in giudizio che ilq gcontenuto del provvedimento non avrebbe potutoessere diverso da quello in concreto adottato.

T.A.R. Milano Lombardia, sez. III, 1 agosto 2011, n. 2081(E.K.B. C. Min. int. Quest. della Prov. Lodi)

È illegittimo il provvedimento di revoca del permesso di soggiornoper motivi di lavoro che non sia stato preceduto dalle comunicazioniex artt. 7 e 10 bis, l. n. 241 del 1990, non essendo detta omissioneovviabile alla luce dell'art. 21 octies della medesima legge, posto chel'Amministrazione non ha dimostrato che il contenuto dispositivo delpprovvedimento non potesse essere diverso, non essendo dedottoalcun comportamento dell'interessato che le norme di leggeprevedono come ostativo alla presenza dello straniero sul territorioprevedono come ostativo alla presenza dello straniero sul territoriodello Stato o che avrebbero potuto legittimare l'ammissionedell'Amministrazione alla prova del contenuto vincolato delprovvedimentoprovvedimento.

T.A.R. Salerno Campania, sez. II, 14 febbraio 2011, n. 240(I C C Mi t )(I.C. C. Min. trasp.)

L'art. 21 octies, l. n. 241 del 1990, introdotto dalla l. n. 15 del 2005,nella parte in cui pone in capo all'amministrazione e non del privato,l'onere di dimostrare, in caso di mancata comunicazione dell' avvio delprocedimento, che l'esito del procedimento stesso non avrebbe potutop p pessere diverso, va interpretato nel senso che il privato non possalimitarsi a dolersi della mancata comunicazione , ma deve quantomenoindicare o allegare quali sono gli elementi conoscitivi che avrebbeindicare o allegare quali sono gli elementi conoscitivi che avrebbeintrodotto nel procedimento ove avesse ricevuto la comunicazione e,solo dopo che il ricorrente ha adempiuto a questo onere di allegazione,la p a viene gravata del ben più consistente onere di dimostrare chela p.a., viene gravata del ben più consistente onere di dimostrare che,anche ove quegli elementi fossero stati valutati, il contenuto dispositivodel provvedimento non sarebbe mutato; pertanto, ove il privato sili iti t t l t i i di ilimiti a contestare la mancata comunicazione di avvio , senzanemmeno allegare le circostanze che intendeva sottoporreall'amministrazione, è inammissibile il motivo con cui si lamenta lamancata comunicazione .

Art. 8 (Modalità e contenuti della comunicazione di avvio del procedimento)

1. L’amministrazione provvede a dare notizia dell’avvio delpprocedimento mediante comunicazione personale.2. Nella comunicazione debbono essere indicati:a) l’amministrazione competente;a) l amministrazione competente;b) l’oggetto del procedimento promosso;c) l’ufficio e la persona responsabile del procedimento;c-bis) la data entro la quale secondo i termini previsti dall'articolo 2c-bis) la data entro la quale, secondo i termini previsti dall articolo 2, commi 2 o 3, deve concludersi il procedimento e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione;(l tt i t d tt d ll' t 5 d ll l 15 d l 2005)(lettera introdotta dall'art. 5 della legge n. 15 del 2005)c-ter) nei procedimenti ad iniziativa di parte, la data di presentazione della relativa istanza;(lettera introdotta dall'art. 5 della legge n. 15 del 2005)d) l’ufficio in cui si può prendere visione degli atti.

3 Qualora per il numero dei destinatari la comunicazione3. Qualora per il numero dei destinatari la comunicazionepersonale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa,l’amministrazione provvede a rendere noti gli elementi di cui al

2 di t f di bbli ità id di lt i ltcomma 2 mediante forme di pubblicità idonee di volta in voltastabilite dall’amministrazione medesima.4. L’omissione di taluna delle comunicazioni prescritte può esserfatta valere solo dal soggetto nel cui interesse la comunicazione èprevista

Art. 9 (Intervento nel procedimento)1. Qualunque soggetto, portatore di interessi pubblicio privati, nonché i portatori di interessi diffusicostituiti in associazioni o comitati cui possa derivarecostituiti in associazioni o comitati, cui possa derivareun pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà diintervenire nel procedimento.intervenire nel procedimento.

Art. 10 (Diritti dei partecipanti al procedimento)1. I soggetti di cui all’articolo 7 e quelli intervenuti aisensi dell’articolo 9 hanno diritto:a) di prendere visione degli atti del procedimentoa) di prendere visione degli atti del procedimento,salvo quanto previsto dall’articolo 24;b) di presentare memorie scritte e documenti, cheb) di presentare memorie scritte e documenti, chel’amministrazione ha l’obbligo di valutare ove sianopertinenti all’oggetto del procedimento.

Art. 10-bis. (Comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimentodell'istanza)

(introdotto dall'art. 6 della legge n. 15 del 2005)( gg )1. Nei procedimenti ad istanza di parte il responsabile delprocedimento o l'autorità competente, prima della formale adozionedi un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istantidi un provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istantii motivi che ostano all'accoglimento della domanda. Entro il terminedi dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti hannoil diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni eventualmenteil diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmentecorredate da documenti. La comunicazione di cui al primo periodointerrompe i termini per concludere il procedimento che iniziano

t d d ll d t di t i d llnuovamente a decorrere dalla data di presentazione delleosservazioni o, in mancanza, dalla scadenza del termine di cui alsecondo periodo. Dell'eventuale mancato accoglimento di taliosservazioni è data ragione nella motivazione del provvedimentofinale.

Relazione della 1^ Commissione permanenteAffari Costituzionali del 6 novembre 2003, p. 5:

il fine perseguito è stato identificato nello<<introdurre un istituto procedimentale<<introdurre un istituto procedimentaleattraverso il quale ci si propone di limitare ilcontenzioso tra cittadino e pubblicapamministrazione mediante la previsione di unulteriore canale di comunicazione tra le partiprecedente la decisione finale>>.

Le disposizioni di cui al presente articolo non si applicano alleprocedure concorsuali e ai procedimenti in materia previdenzialee assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli entig p g gprevidenziali.

Non possono essere addotti tra i motivi che ostanoNon possono essere addotti tra i motivi che ostanoall'accoglimento della domanda inadempienze o ritardiattribuibili all'amministrazione.

(comma così modificato dall'art. 9, comma 3, della legge n. 180 del2011)

Consiglio di Stato sez VI 13 giugno 2011 n 3554 (G C eConsiglio di Stato sez. VI, 13 giugno 2011, n. 3554, (G.C. ealtro C. Reg. Campania)

Se in astratto può ritenersi condivisibile la tesi della nonimpugnabilità del preavviso di diniego, di cui all'art. 10 bis, l.

241/1990 d t l i i d t tt i i in. 241/1990, ad opposte conclusioni deve tuttavia pervenirsiquando a detto preavviso non solo non abbia fatto seguito, intempi ragionevoli l'emanazione di alcun provvedimentotempi ragionevoli, l emanazione di alcun provvedimentoformale sull'istanza presentata, ma sia anche ravvisabile unasostanziale sospensione a tempo indeterminato delprocedimento, con lesione attuale dell'interesse pretensivo delprivato e conseguente applicabilità dei principi, pacificamentei i ti d ll i i d i t i di i iriconosciuti dalla giurisprudenza in materia di impugnazione

degli atti soprassessori.

DIRITTO DI ACCESSODIRITTO DI ACCESSO

Art. 22 (Definizioni e princípi in materia di accesso)(articolo così sostituito dall'art 15 della legge n 15 del 2005)(articolo così sostituito dall art. 15 della legge n. 15 del 2005)1. Ai fini del presente capo si intende:a) per "diritto di accesso", il diritto degli interessati di prenderei i di t i di d ti i i t ti ivisione e di estrarre copia di documenti amministrativi;

…2. L’accesso ai documenti amministrativi, attese le sue rilevanti finalitàdi pubblico interesse, costituisce principio generale dell’attivitàamministrativa al fine di favorire la partecipazione e di assicurarnel’imparzialità e la trasparenza.(comma così sostituito dall'art. 10, comma 1, legge n. 69 del 2009)3. Tutti i documenti amministrativi sono accessibili, ad eccezione diquelli indicati all'articolo 24, commi 1, 2, 3, 5 e 6.q , , , ,4. Non sono accessibili le informazioni in possesso di una pubblicaamministrazione che non abbiano forma di documentoamministrativo salvo quanto previsto dal decreto legislativo 30 giugnoamministrativo, salvo quanto previsto dal decreto legislativo 30 giugno2003, n. 196, in materia di accesso a dati personali da parte dellapersona cui i dati si riferiscono.

b) per "interessati", tutti i soggetti privati, compresi) p , gg p , pquelli portatori di interessi pubblici o diffusi, cheabbiano un interesse diretto, concreto e attuale,corrispondente ad una situazione giuridicamentetutelata e collegata al documento al quale è chiesto

l'accesso;l accesso;

c) per "controinteressati", tutti i soggetti, individuati o) p , gg ,facilmente individuabili in base alla natura deldocumento richiesto, che dall'esercizio dell'accessovedrebbero compromesso il loro diritto alla

riservatezza;

ATTUALE: l’interesse verso il documento richiesto deve essereriferito ad una situazione attuale.e to ad u a s tua o e attua e.DIRETTO: deve appartenere alla sfera dell’interessato e non ad altrisoggetti (es. un’associazione che richiede documenti sostenenedo diagire per far valere i diritti dei singoli associati)agire per far valere i diritti dei singoli associati).CONCRETO: deve esistere un collegamento fra il richiedente ed unbene concreto della vita coinvolto nel documento (non basta, adesempio il generico interesse alla trasparen a amministrati aesempio, il generico interesse alla trasparenza amministrativa.MOTIVATO: si deve specificare l’interesse che dà diritto all’accessoe si deve esporre, in modo esauriente e circostanziato, le ragioni cheh l d dhanno portato a presentare la domanda.

ogni rappresentazione grafica fotocinematografica elettromagneticaogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagneticao di qualunque altra specie del contenuto di atti, anche interni o nonrelativi ad uno specifico procedimento*, detenuti* da una pubblicaamministrazione e concernenti attività di pubblico interesseamministrazione e concernenti attività di pubblico interesse,indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica* della lorodisciplina sostanziale

* Introdotto dalla legge 15/05* Introdotto dalla legge 15/05 Introdotto dalla legge 15/05 Introdotto dalla legge 15/05

* Detenzione non occasionale ma stabile * Detenzione non occasionale ma stabile

* Atti formati da soggetti privati purchè significativamente collegati* Atti formati da soggetti privati purchè significativamente collegati Atti formati da soggetti privati, purchè significativamente collegati Atti formati da soggetti privati, purchè significativamente collegati con lo svolgimento dell’attività amministrativacon lo svolgimento dell’attività amministrativa

Limiti TASSATIVI:a) per i documentidocumenti coperticoperti dada segretosegreto didi StatoStato ai sensi della legge 24 ottobre 1977, n. 801, esuccessive modificazioni, e neinei casicasi didi segretosegreto oo didi divietodivieto didi divulgazionedivulgazione espressamenteespressamenteprevistiprevisti dalladalla leggelegge, dal regolamento governativo di cui al comma 6 e dalle pubblicheamministrazioni ai sensi del comma 2 del presente articolo;

gli atti, i documenti, le notizie, le attività e ogni altracosa la cui diffusione sia idonea a recar danno allaintegrità dello Stato democratico, anche inrelazione ad accordi internazionali, alla difesa delle Segreto militare, segretorelazione ad accordi internazionali, alla difesa delleistituzioni poste dalla Costituzione a suofondamento, al libero esercizio delle funzioni degliorgani costituzionali, alla indipendenza dello Statorispetto agli altri Stati e alle relazioni con essi, alla

industriale ex art. 623 c.p.,segreto commerciale, segretoprofessionale, segreto epistolare,segreto bancario, segretospetto ag a t Stat e a e e a o co ess , a a

preparazione e alla difesa militare dello Stato istruttorio, segreto statistico

b) nei procedimenti tributari, per i quali restano ferme le particolari norme che li regolano;b) nei procedimenti tributari, per i quali restano ferme le particolari norme che li regolano;

c) nei confronti dell'attività della pubblica amministrazione diretta all'emanazione di atti normativi,amministrativi generali, di pianificazione e di programmazione, per i quali restano ferme le particolarinorme che ne regolano la formazione;

d) nei procedimenti selettivi, nei confronti dei documenti amministrativi contenenti informazioni dicarattere psico-attitudinale relativi a terzi.