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Eruzioni acneiformi
By Laboratoires dermatologiques Avène
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E M Molto frequenti, le follicoliti acneiformi sono considerate una conseguenza prevista del trattamento.
M Non si tratta di una vera acne (niente comedoni, né microcisti).
M L’eruzione acneiforme si caratterizza per la presenza di papule e pustole su viso e tronco e si associa a prurito ed eritema.
M Compare prevalentemente all’inizio del trattamento (nelle prime settimane).
M Il suo impatto sulla qualità della vita può essere importante.
M Il trattamento si basa sulle tetracicline orali, gli antibiotici locali e i dermocorticoidi.
M E’ sempre necessaria l’associazione con dermocosmetici specifici.
FICHE ONE SMILE - ITAL FT 100 x 210 mm - QUADRI
By Laboratoires dermatologiques Avène
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RE M Non “schiacciare” i brufoli.
M Non fare il peeling per non irritare ulteriormente la cute.
M Applicare una crema idratante 12 volte/giorno.
M Sulle lesioni infiammatorie, applicare 12 volte al giorno una crema a base di rame per evitare la proliferazione batterica e migliorare la cicatrizzazione.
M Proteggere la pelle dal sole.
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MOLECOLE INDUTTRICISi osservano le eruzioni acneiformiquasi esclusivamente con le terapie mirate inibitrici del recettore a l’EGF (o inibitori misti ErB), di MEK e, meno frequentemente, di mTOR: cetuximab, erlotinib, gefitinib, panitumumab, pertuzumab, afatinib, lapatinib, semuletinib, trametinib, everolimus, temsirolimus.
Alopecia e alterazione dei capelli
By Laboratoires dermatologiques Avène
DA R
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E M L’alopecia indotta dalla chemioterapia è spesso vissuta come il principale peso della malattia.
M Nella grande maggioranza dei casi è temporanea e la ricrescita avviene dopo 36 mesi.
M Dopo la ricrescita, la capigliatura può risultare diversa (capelli più ricci, più bianchi).
M I pazienti devono essere supportati ad affrontare questo effetto secondario.
M Con le terapie mirate, il cambiamento in primo luogo interessa l’aspetto della capigliatura (capelli ricci e fragili, depigmentazione). L’alopecia è molto più modesta.
By Laboratoires dermatologiques Avène
DA C
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SIGLIA
RE M In caso di secchezza o prurito al cuoio capelluto, se ne raccomanda l’idratazione quotidiana.
M È importante proteggere il cuoio capelluto dal sole con un fotoprotettore SPF50+.
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MOLECOLE INDUTTRICIL’alopecia è legata innanzitutto alla terapia con chemioterapia classica e, in misura minore, ad altre terapie mirate.
Fotosensibilità
By Laboratoires dermatologiques Avène
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E M Una reazione fotosensibile grave è rara ma possibile, in particolare con alcune molecole (vandetanib, vemurafenib, fluorouracile).
M Occorre essere in grado di ricordarlo davanti a un’eruzione infiammatoria fotodistribuita (viso, scollatura, dorso delle mani).
M Si tratta molto spesso di una reazione fototossica indotta dagli UVA.
M Da un punto di vista più generale, i pazienti trattati con chemioterapia o terapie mirate sono soggetti a un rischio notevolmente maggiore di sviluppare una pigmentazione residuale dopo l’esposizione alla luce.
M Le precauzioni di fotoproteggersi raccomandate devono includere una protezione contro gli UVB (esposizione solare) ma anche contro gli UVA (con cielo coperto, in inver no, attraverso i vetri…).
By Laboratoires dermatologiques Avène
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RE M Si consigliano vivamente le creme solari SPF50+.
M Preferire le creme solari ipoallergeniche, senza profumo, resistenti all’acqua e al sudore.
M Applicarle su tutte le zone scoperte, compresi il collo e il dorso delle mani.
M L’applicazione deve essere obbligatoriamente ripetuta ogni 2 ore: ricordare al paziente di tenere sempre un tubo di crema a portata di mano.
MOLECOLE INDUTTRICILe chemioterapiche più frequentemente induttrici di fotosensibilità : fluorouracile, capecitabina, dacarbazina, tegafur, vinblastina e, meno spesso, idrossiurea, procarbazina, doxorubicina, mitomicina, taxani…Terapie mirate capaci di indurre reazioni a volte anche gravi: vandetanib, gli inibitori PI3K, vemurafenib.Anche le eruzioni acneiformi indotte dagli inibitori del recettore EGF (cetuximab, panitinumab, erlotinib, gefitinib, afatinib) sembrano essere a volte favorite / aggravate dall’esposizione solare.Anche l’imatinib e il dasatinib (inibitori BCRABL) aumentano la fotosensibilità.
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Radiodermite acuta
By Laboratoires dermatologiques Avène
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E M Nonostante i recenti progressi terapeutici, il prodursi di una radiodermite acuta resta ancora frequente.
M Il paziente deve essere sostenuto e consigliato per tutta la durata del trattamento con radioterapia.
M I prodotti dermatologici d’accompagnamento comprendono almeno un prodotto per l’igiene adeguato ed un emolliente ben tollerato. Si deve raccomandare anche una fotoprotezione adatta.
M Una pelle irradiata rimane più fragile e più sensibile ai traumi e alle infezioni; e tale rimane per parecchi mesi o anni dopo la fine della radioterapia.
M Alla fine della radioterapia si deve adottare una sorveglianza prolungata per rilevare le eventuali complicazioni del tipo radiodermite cronica.
By Laboratoires dermatologiques Avène
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RE M Per favorire la riparazione dei tessuti in occasione di una radioterapia, e sulla scorta delle raccomandazioni del medico, consigliare l’applicazione di una crema a base di rame e di zinco che favorisce la riparazione dell’epidermide e limita il rischio di proliferazione batterica.
M L’applicazione deve essere delicata, picchiettando con le dita..
M E’ stata dimostrata l’importanza di una doppia applicazione quotidiana nel corso di studi clinici: permetterebbe di tollerare meglio le sedute di radioterapia. È importante che l’applicazione sia eseguita non meno di 4 ore prima della seduta.
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Xerosi cutanea
By Laboratoires dermatologiques Avène
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M La xerosi cutanea è una situazione clinica riscontrata frequentemente con le chemioterapie, le terapie mirate o l’ormonoterapia.
M Può avere un impatto sul comfort quotidiano del paziente ed essere all’origine di ragadi, vie d’ingresso delle superinfezioni.
M Richiede l’adozione di misure sintomatiche e l’utilizzo di emollienti di lunga durata.
M Il paziente deve essere innanzitutto istruito, per evitare situazioni o fattori che favoriscano la secchezza cutanea. Vedere le schede dei sintomi “igiene”.
M Il trattamento è basato sugli emollienti. Essi devono consentire di mantenere il tenore d’acqua dello strato corneo e di limitare la perdita inavvertibile d’acqua.
M Si devono preferire i prodotti con il numero minimo di ingredienti, senza profumo e alcool, e con una buona tolleranza dimostrata in varie situazioni cliniche. In questo contesto, possono essere utili i prodotti fabbricati in modo sterile e senza conservanti. In qualche caso possono essere associati anche principi attivi cheratolitici poco aggressivi, come l’urea (<15%) o il lattato d’ammonio.
M La posologia ideale è due volte al giorno.
M In caso di infiammazione cutanea associata, occorre privilegiare i corticosteroidi con attività da media a forte per un breve periodo (per esempio betametasone valerato o dipropionato).
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RE M In caso di secchezza del viso:
La crema deve essere disposta sulla punta delle dita, messa sulle guance, sulla fronte e sul collo, poi stesa dal centro del viso verso i contorni, senza dimenticare collo e décolleté.
M Per la secchezza del corpo indotta dai trattamenti farmacologici:
Applicare un emolliente 1 2 volte al giorno sul corpo: depositarlo tra le 2 mani, distribuirlo sul corpo, farlo penetrare con tutta la superficie della mano per facilitare un’applicazione delicata.
M In caso di disseccamento o irritazione del contorno dell’occhio:
Applicare quotidianamente una cura lenitiva per il contorno degli occhi, depositarla picchiettando con la punta del dito e terminare lisciando delicatamente.
M In caso di secchezza delle labbra:
Prevedere l’applicazione di uno stick cold cream da 2 a 3 volte al giorno, anche sotto il rossetto. In caso di screpolature, preferire la struttura morbida di un balsamo per labbra allo stick cold cream.
M In aggiunta alle altre cure emollienti:
Consigliare una maschera idratante da 1 a 3 volte la settimana, per potenziare l’idratazione cutanea.
Applicare tale maschera in uno strato spesso e approfittare del tempo di posa per fare impacchi d’Acqua termale sulle palpebre.
MOLECOLE INDUTTRICILa xerosi si presenta con grande frequenza nei pazienti trattati con chemioterapia, terapie mirate o ormonoterapia.
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Screpolature cutanee
By Laboratoires dermatologiques Avène
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E M Le screpolature e le fissurazioni compaiono dopo parecchie settimane di trattamento e possono avere un grande impatto funzio nale.
M Riguardano soprattutto i polpastrelli delle dita, le regioni periungueali, le articolazioni interfalangee e i talloni.
M La cura si basa sugli emollienti e il cianoacrilato.
By Laboratoires dermatologiques Avène
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RE M Una volta formate, queste screpolature devono essere seguite con attenzione.
M Si possono applicare emollienti sotto occlusione.
M In alcuni casi sono utili preparati magistrali a base di glicole propilenico al 50% o di acido salicilico al 10%, prodotti a base di solfato di rame / solfato di zinco e sucralfato, come tutti i cerotti idrocolloidi.
M Si può anche raccomandare l’applicazione di corticosteroidi topici, nella maggior parte dei casi ad attività forte o molto forte (es. clobetasolo); questo in assenza di sovrainfezione batterica.
M Il cianoacrilato liquido è probabilmente il trattamento più efficace, in particolare per i dolori.
MOLECOLE INDUTTRICILe screpolature cutanee si osservano quasi esclusivamente con le terapie mirate inibitrici del recettore EGF (o inibitori misti ErB o HER) e di MEK: cetuximab, erlotinib, gefitinib, panitumumab, pertuzumab, afatinib, lapatinib, semuletinib, trametinib.
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Sindrome manopiede (Eritema acrale indotto da chemioterapia)
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E M La sindrome manopiede (SMP) può essere indotta a volte da alcune chemioterapie e alcune terapie mirate.
M Il quadro clinico differisce secondo la causa: più localizzata e ipercheratosica con le terapie mirate, più diffusa ed eritematosa con le chemioterapie.
M Esiste tuttavia un certo numero di punti in comune: la SMP è sempre bilaterale ed è localizzata sui palmi e/o sulle piante.
M Il suo impatto sulla qualità della vita dei pazienti è notevole e, qualche volta, grave.
M La SMP richiede accompagnamento e valutazione regolari.
M In alcuni casi potrebbe rendersi necessaria qualche personalizzazione sulla posologia del trattamento antitumorale.
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RE M Evitare i traumi della vita quotidiana a mani e piedi:
M Evitare le camminate prolungate, portare calzature adatte, assorbenti e comode, preferire le calze di cotone, evitare i bagni troppo caldi…
M Indossare guanti di cotone per le attività quotidiane (giardinaggio, cucina…) e guanti di lattice per lavare i piatti.
M Per ridurre l’ispessimento cutaneo di mani e piedi:
Applicare quotidianamente una crema idratante e cheratolitica a base di urea e acido salicilico, insistere sui talloni e le zone d’appoggio dei piedi.
M Si può consigliare una valutazione podologica.
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MOLECOLE INDUTTRICIChemioterapie con SMP frequente: capecitabina (50%), doxorubicina liposomale (dal 30 al 50%), fluorouracile, tegafur.Chemioterapie con SMP possibile: irinotecan, doxorubicina, docetaxel, citarabina, idrossiurea, metotrexato, etoposide, ciclofosfammide, vinblastina, cisplatino, doxorubicina, vinorelbina…Le terapie mirate induttrici di una SMP sono rappresentate quasi esclusivamente dalle molecole ad attività antiangiogenica (diretta contro i recettori VEGF e PDGF) e/o ad attività inibitrice di RAF: regorafenib (60%), sorafenib (34%), sunitinib (19%), axitinib (29%), pazopanib (5%), vemurafenib (20%), dabrafenib.
Igiene
By Laboratoires dermatologiques Avène
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E M È essenziale adottare un’igiene delicata, oltre alle cure mediche, per non accentuare gli effetti secondari dei trattamenti farmacologici.
M Per la toilette si sconsigliano detergenti troppo aggressivi ed irritanti e i saponi, liquidi o solidi. Preferire i gel o i pani dermatologici privi di sapone: essi rispettano il pH cutaneo, non seccano la pelle e sono dotati di un forte potere emolliente.
By Laboratoires dermatologiques Avène
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E M Vietare i guanti da toilette, la spugna o la spugna a rete. Fare la toilette con le mani, più morbide e pulite.
M Durante la toilette, la temperatura dell’acqua deve essere compresa tra i 32°C e i 34°C:
L’eccessivo calore aumenta la secchezza cutanea e riattiva l’infiammazione della pelle.
M Strofinarsi con l’asciugamano aumenta l’infiammazione cutanea. Si consiglia di asciugare la pelle delicatamente tamponandola, in particolare sulle zone irritate.
M Dopo la doccia, applicare un emolliente adatto.
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Acqua termale, il gesto che lenisce
By Laboratoires dermatologiques Avène
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E M L’Acqua termale è lenitiva per natura, ammorbidente e antiirritante. È la cura essenziale per tutte le pelli sensibili.
M È consigliabile utilizzarla:
In caso di irritazioni e infiammazioni cutanee (in particolare postradioterapia), per calmare il prurito dovuto alle terapie mirate e ai trattamenti chemioterapici.
In caso di eruzioni acneiformi.
M La nebulizzazione prolungata rafforza il potere lenitivo dell’Acqua termale. In questo modo la pelle riceve un rapido sollievo, sia sul viso, sia sul corpo.
M L’impacco è un modo efficace di mantenere l’Acqua termale a contatto con la pelle:
Impregnare abbondantemente un fazzoletto di carta bianco non profumato.
Applicare l’impacco e nebulizzare per impregnarlo meglio (nebulizzare regolarmente nei 15 minuti di posa dell’impacco).
By Laboratoires dermatologiques Avène
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E M Analogamente, gli impacchi sono particolarmente indicati sulle zone irritate o infiammate del corpo, in particolare in postradioterapia o in caso di prurito.
Consigliare una nebulizzazione regolare nei 15 minuti di posa dell’impacco.
M Si raccomanda di conservare lo spray in frigorifero per potenziare l’effetto lenitivo dell’Acqua termale; questo per anestetizzare momentaneamente le sensazioni di bruciore e di prurito.
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