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Filologia italiana Elementi fondamentali

Filologia Italiana

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filologia

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  • Filologia italianaElementi fondamentali

  • 0.Introduzionefilologia = amore per la parola (scritta)filologia = critica del testo (ecdotica)metodi e tecniche per edizione dei testi scrittinon autografo + idiografo, ma copia/copievagliare lattendibilitedizione criticaipotesi criticamente fondata su comera loriginale perdutoKarl Lachmann (1793-1851)edizione genetica

  • 1.Libro, volume, codice, manoscritto, ecc.libro/volumevolumen (volvo) rotolo di papirocodice (lib. ant. ms. [medievale])manoscritto/stampaGutemberg (caratteri mobili met XV sec., Bibbia)

  • 2.Strumenti della scritturadal papiro alla pergamena (II sec. a.C.)lato scuro/lato chiaropalinsesto (scriptio inferior)carta (charta=superficie scrittoria)Cinesi>Arabi XII sec. + Fabrianostracci vergelle+filoni filigranapenna doca+inchiostro nero(luce ultravioletta)capilettera rubriche miniature

  • iniziale (san Benedetto)cornice

  • 3.Allestimento del manoscrittofoglio piegato (bifolio) > fascicoliduerno (2 fogli piegati) ternione quaternione/quaderno quinterno carta = (unit di misura) ciascuna met di un foglio piegatocartulazione vs paginazionees.: 20 ff. = 40 cc. = 80 pagg.verso + rectolibro aperto > sx=v - dx=rcolonne > recto = a+b; verso = c+dspecchio = spazio delimitato per la scritturarigato a secco/piombomutilo+acefalo

  • 3.2 Guasti1 2 3 4 5 6 7 8quaderno integro

  • 3.2 Guasti1 2 3 4 5 6 7 8quaderno integro 5 6 71 2 3 4quaderno mutilo

  • 3.2 Guasti1 2 3 4 5 6 7 8quaderno integro 5 6 71 2 3 4quaderno mutilo 5 6 7 81 2 3 4quaderno apparent. integro, ma lacuna tra c.5 e c.6, con agg. di una c.

  • 4.Amanuensi, copistiamanuense = chi scrive a manocopista = trascrizione da un ms ad un altrocopia di serviziocontaminazionevarianti (margine)

  • 5.Scritture anticheoggi > molti = calligrafia personalemedioevo > pochi = omogeneitdiversificazioni professionali (amanuensi, mercanti, notai, ecc.)maiuscolo = A,B,Cla lettera occupa lo spazio tra due righe orizzontali paralleleminuscolo = a,b,cla lettera occupa lo spazio centrale tra quattro righe e con aste e occhielli tocca le righe esterneesecuzione lenta e accurata (posata)esecuzione veloce e poco accurata (corsiva)

  • 5.2 Scritture anticheFine VIII sec. > si ritorna ad una certa unit con Carlo Magnocarolina (scrittura minuscola)minuscola libraria (textualis)minuscola cancelleresca > goticaItalia > XV sec., imitazione dei codici antichiumanisticaantiqua (posata)italica (corsiva)testi letterari tra XIII e XVI sec.gotica, minuscola cancellieresca e umanistica

  • 6.Dal manoscritto alla stampaentro il sec. XV = met dei libri di argomento religioso, 1.000 tipografie, 40.000 volumi ca. (10.000.000 esemplari)incunabolo = libro stampato entro lanno 1500 compreso (lat. incunabula, -orum)recentiores non deterioresedizione/emissione

  • 7.Archivi e bibliotecheArchivi = uno per provincia; conservazione del sedimento scritto del vivere sociale (importanza degli stati preunitari); (soli archivi di stato, materiale doppio dellEuropa) Biblioteche = 36 pubbliche statali; Firenze e Roma=Nazionale Centrale (abilitate al diritto di stampa);

  • 8.Originali, copie, tradizionetesto originaleautografo (scritto dallautore)idiografo (sotto la sua sorveglianza)(Canzoniere di Petrarca = autografo+idiografo)copieapografo (copia tratta dalloriginale)antigrafo (copia di copia) (esemplare)testimoni (comera il testo prodotto dallautore)

    > tradizione delloperatradizione diretta+tradizione indirettalezione(un passo del) testo come compare nel testimone

  • 9.Errori e variantiaplografia = sperperare>speraredittografia = sperare>sperperareomissione di abbrev. (titutlus), accenti, apostrofi, ecc.errori manifesti, facili da emendareerrori nascosti, non riconoscibilivarianti adiafore (Inf. 2, 60 moto/mondo)tradizione testimone unico, rischiosa

  • 9.2 Errori e variantierrori ottici (paleografici)confusione tra segni diversi, ma di forma simile (mia, ima, una, uva) (e, c, t) (f, s=)omeoarchiascambio tra parole che iniziano allo stesso modo (traduzione>tradizione)banalizzazioneil pi noto invece che il meno noto (lectio difficilior)omeoteleuto(saut du mme au mme), genera lacuna (rar. ripetizione), errore poligeneticoaspetto fonetico ibrido(memorizzazione+autodettatura = pronuncia interiore)

    Es. Scuola siciliana toscanizzata (cori>core)Es. Lett. toscana colorito settentrionale (perci>perz)

  • 9.3 Errori e variantierrore poligenetico = pi copisti vi cadono indipendentemente uno dallaltroomissione di segni abbreviativi, saut du m. au m., errore monogenetico = pi copisti non possono averlo commesso indipendentemente uno dallaltroerrore ereditato per copiatura (mette in relazione i testimoni nei quali compare) errore dautoreomissioni di segni, sviste, ecc. si possono correggerequelli culturali vanno conservati e discussi in nota (geografici, tecnici, ecc.)

  • 10.1 Ledizione criticatestimone unico(riproduzione fotografica, trascrizione diplomatica)testimoni plurimi A, B, C di Ovolonta dellautore/alterazioni dei copistiricostruire la genealogia (stemma codicum)

    OAC BOaCB(I)(II)A

  • 10.2 Ledizione critica

    testimoni plurimi A, B, C di O(stemma codicum)

    OAC BOaCB(I)(II)A

  • 10.3 Ledizione critica

    testimoni plurimi A, B, C di O(stemma codicum)

    OAC BOaCB(I)(II)AXXX

  • Il metodo di LachmannIl metodo di Lachmann (o metodo stemmatico) lo strumento indispensabile ai fini della pubblicazione dell'edizione critica di un testo (sulla base di una motivata ipotesi genealogica), teorizzato dal tedesco Karl Lachmann a met dell'Ottocento.

    Si articola in tre fasi:recensiocollatioemendatio

  • RecensioLa recensio consiste nel censimento e nella valutazione dellintera tradizione di un testo.

    tradizione diretta quando si tratta di testi realizzati espressamente per trasmettere una data operatradizione indiretta quando si tratta di opere che, attraverso citazioni, imitazioni, traduzioni, ecc., ci tramandano un testo, pur non essendosi poste tale scopo come prioritario.

  • Collatiocollatio = confronta i testimoni utili alla constitutio textus (ricostruzione del testo), comparandoli tra di loroeliminatio codicum descriptorum (eliminazione dei codici copiati) = tralascia i testimoni (apografi) copiati da codici (antigrafi) di cui gi disponiamotenere in conto un codice copiato da un altro codice poco utile, perch questo apografo conterrebbe certamente tutti gli errori presenti nel suo antigrafo, pi altri propri.Dopo, si ricostruisce la genealogia dei codici sulla base di errori-guida che permettono di individuare una discendenza diretta (errores coniuctivi) o di escluderla (errores separativi).

  • Esempi 1Se A e B condividono almeno un errore congiuntivo sono possibili tre ipotesi:

    ABBAABa(IV)(V)(VI)

  • Esempi 2Lipotesi (VI) presuppone diversi codici interpositi. Dati cinque testimoni divisi in due famiglie:

    CEb(VIII)ABa(VII)Derrori congiuntivi

  • Esempi 3Se esiste almeno un errore congiuntivo comune ad a (quindi A+B) e a b (quindi C+D+E), allora a e b derivano da un codice perduto x:

    CEbABa(IX)DxOx = archetipo

  • (IX) = dalloriginale O fu tratta una copia x inserendovi (almeno) un errore, ereditato poi da a e b; ciascuno di questi interpositi ha aggiunto (almeno) un altro errore e ha trasmesso il tutto rispettivamente a A+B e a C+D+E. La presenza di (almeno) un errore congiuntivo comune a tutti i testimoni conservati la prova che serve a postulare x (discendente dalloriginale O), capostipite dellintera tradizione, larchetipo.CEbABa(IX)DxOx = archetipo

  • Collatio 2La collatio porta alla compilazione di uno stemma codicum (albero genealogico della tradizione manoscritta) in cui si individuano:un archetipo, cio il capostipite dell'intera tradizione posseduta (solitamente indicato con la lettera ); uno o pi codices interpositi (testimoni perduti interposti tra l'archetipo e i manoscritti posseduti), solitamente indicati con lettere dell'alfabeto greco; uno o pi codici posseduti, solitamente indicati con lettere dell'alfabeto latino.

    Si giunge cos alla individuazione di pi classi (o famiglie o rami) della tradizione: quando una lezione sar attestata nella maggioranza delle classi (e NON nella maggioranza dei codici posseduti), questa, secondo il metodo meccanico lachmanniano, sar verosimilmente la lezione corretta.

  • EmendatioNon sempre la ricostruzione dello stemma codicum permette una adeguata selezione delle lezioni: se ci si trova di fronte a una recensione aperta, o orizzontale (Pasquali) (se l'intera tradizione non deriva da un unico archetipo, c stata contaminazione), necessario correggere sulla base di criteri interni, e cio valutando quale tra le diverse lezioni aderisca maggiormente all'usus scribendi dell'autore o, ancora, quale sia la lectio difficilior (la lezione pi difficile, e dunque difficilmente opera dell'innovazione da parte di qualche copista, che anzi tende a banalizzare le lezioni dell'originale), ricostruita per congettura.

  • ContaminazioneSe C talvolta condivide errori e lezioni di A e B, deriver per lo pi da b, ma anche da a. Si ha cos contaminazione, cio trasmissione non verticale, ma orizzontale:

    CEbABa(X)DxOx = archetipo

  • Varianti di sostanza e v. di forma 1

    1. scelta = var. di sostanzafiamma / fuoco

  • Varianti di sostanza e v. di forma 2fiamma / fuoco

    fuocoX

  • Varianti di sostanza e v. di forma 32. scelta = v. di formadiversa veste grafica = diversit fonetica

    focofuocofocufogu

  • Varianti di sostanza e v. di forma 4

    diversa veste grafica = nessuna diversit fonetica

    fuocofuocho

  • Pubblicazione delled. criticaLeditore di un ed. critica presenta:introduzione (criteri seguiti)apparato critico (annotazioni puntuali al testo critico) a pi di pagina, sotto il testo, dove indica le varianti accolte e quelle rifiutateapparato critico positivo (i testimoni della lezione accolta nel testo + le lezioni respinte)apparato critico negativo (non sono indicati i testimoni della lezione accolta nel testo)