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Giovedì 20 maggio al Palabiliardo sul tavolo n. 5 appena rifatto si è disputata la finalissima del campionato a squadre di SERIE A fra le squadre BASSAMAREA “A” e “BILIARD CLUB “A”
Qualche lievissima polemica aveva suscitato tempo addietro la presenza, fra le file del Biliard
Club, di Andrea Paoloni, giocatore teatino di livello assoluto. La sua presenza è, ovviamente, del tutto regolare poiché il suo comitato e questo hanno autorizzato la cosa. Questo comitato ha posto la condizione che egli giocasse almeno tre volte nella prima fase del campionato e così è stato (la cosa del resto non riguarda solo Paoloni: anche in questa stagione ci sono stati altri casi del tutto analoghi seppur meno “osservati”). La presenza nel nostro campionato di grandi interpreti del gioco provenienti dall’esterno è – con le suddette condizioni – non solo permessa, ma assolutamente gradita, quale contributo aggiuntivo ed integrativo allo spettacolo ed alla scuola locale. In tutte le discipline, arti, sport ecc. lo sviluppo della tecnica ha solo da guadagnare dal confronto e dallo scambio fra scuole e culture (tradizioni) diverse. La cosa è stata resa possibile grazie al generoso interessamento di un grande appassionato di biliardo (nonché imprenditore di successo nella vita), il quale ha “ingaggiato” il giocatore di Chieti riconoscendogli un congruo rimborso per le trasferte.
1° partita ‐ ITALIANA individuale a 100 punti Paoloni vs Pecorini Biliard Club gioca subito l’atout con Paoloni che trova di fronte a sé Alessio Pecorini,
giocatore davvero molto cresciuto e maturato nelle ultime stagioni. La classe di Paoloni è fuori discussione ma Pecorini sembra in grado di tenergli testa. La chiave della partita è però una congiuntura decisamente fortunata: garuffetta quasi senza giro di Pecorini con avversaria vicina alla sponda: entra troppo e scorre con la battente fino al pallin di 4 mentre l’avversaria realizza una marcatura millimetrica, ma di seconda, cioè dopo aver toccato la corta, abbattendo il 6 e
BILIARD CLUB "A" ‐ prima classificata (da sin. Montelatici, Paoloni, Fontanelli, Nencetti, Tortoli)
lasciando l’ultimo birillo della fila pendente ed appoggiato alla bilia. Paoloni tenta l’accosto di lunga‐lunga ma lascia bilia e sulla palla a mano Pecorini marca molto. Il vantaggio ”immeritatamente” acquisito Pecorini è comunque bravo a sfruttarlo ed a difenderlo sino al termine.
“Bruciata” la sua carta migliore per il Biliard Club le cose sembrano mettersi sùbito male 2° partita ‐ ITALIANA a coppie a 100 punti Montelatici‐Nencetti vs Giachetti‐Biondi Giachetti non è al suo meglio ma è pur sempre Giachetti. Biondi niente di che ma marca e si
arriva in retta d’arrivo con un vantaggio per Bassamarea tale da vedere il 2‐0 come cosa fatta e lo scudetto per buona parte già in viaggio verso l’empolese. Invece Biondi di sponda rimane sotto ad un traversino un po’ alto ma quasi dritto: Nencetti lo gioca bene, piano ed attaccando quasi la sua. Ed ecco che Giachetti fa la cosa che da lui non ti aspetti: lascia bilia sul largo di 2 a mo’ di 3 (evidentemente non voleva stare in palla grossa ma intendeva rovesciarla scendendo con la sua). Nencetti dopo lunga riflessione gioca la bilia libera lasciando l’avversaria dove si è fermata: con raddrizzata di prima violenta realizza in tutto 12 punti e va in mezzo di lunga‐corta‐lunga (“non concepita così” diranno dopo quelli di Bassamarea), ben rialzato in difesa. Biondi dopo consultazione con Giachetti gioca calcio di striscio di effetto buono per un non facile pallin da 4 (bastante per chiudere) o comunque per un’interdizione dello stesso per gli avversari. Rovinosamente Biondi sta interno anziché esterno e beve 5. A questo punto a Nencetti 2 punti bastano ed egli opta per un rovescio non facile vuoi per la distanza, vuoi per l’angolazione, vuoi per la quasi aderenza a sponda dell’avversaria (un 6 sponde di colpo in testa avrebbe trovato quanto meno pallino): stà su bilia scarsa ma realizza comunque il 2 necessario e rimette inaspettatamente in equilibrio un incontro che sembrava dovesse prematuramente concludersi
3° partita ‐ GORIZIANA individuale a 400 Giachetti vs Montelatici Giachetti si guadagna il diritto al tiro d’apertura con un accosto alla sponda millimetrico; a
seguire “apre” con mezzo calcio da 60 e due bilie al centro. A Montelatici non resta che subire aspettando momenti migliori. Per la verità accanto a questi acuti ogni tanto Giachetti unisce qualche stecca, fatto insolito per lui e segnale che questa non è forse la sua giornata migliore. Vince comunque la partita con 92 punti di scarto, più o meno quanti gliene ha fruttati la perfetta apertura
4° partita ‐ GORIZIANA a coppie a 400 punti Nencetti‐Paoloni vs Biondi‐Barsacchi Bassamarea sostituisce Pecorini con Barsacchi in ossequio ad una prassi seguìta durante
tutto il campionato. Ma questa è la finalissima, un’altra cosa. Con tutto il rispetto per capitan Giachetti (che peraltro ha forse perpetuato la tradizione per non contrariare nessuno) riteniamo la scelta opinabile. E’ facile parlare “dopo” e da “fuori”, ma alcune considerazioni potevano essere fatte comunque. Se Barsacchi doveva entrare era Biondi il più indicato per uscire, sia perché era apparso tutt’altro che brillante nel turno giocato poco prima, sia perché Pecorini era piaciuto
molto nell’italiana contro Paoloni (ed esisteva la possibilità di una staffetta finale all’italiana), sia perché lo scorso anno Bassamarea, favoritissima, perse contro il Master Club per entrare nelle 4 e perse a causa di un Biondi pessimo, il quale quindi, a fronte di un ottima stagione individuale, nella squadra, quando la partita conta, “vantava” invece già un precedente noto molto negativo.
Nella partita comunque Biondi è chiaramente teso ed in affanno. La partita si mette male e su uno striscio di calcio “da tenere appena” egli sembra lasciar palla, ma immediatamente, a voce alta e tono deciso grida all’arbitro Pasquali “presa”. L’arbitro Pasquali concorda ma lo redarguisce per l’intervento assolutamente fuori luogo. Interviene Nencetti che pur rimettendosi alla decisione dell’arbitro sostiene che la palla non è stata presa, e dice di poterlo affermare con sicurezza e cognizione di causa dal momento che era perfettamente in linea (fra i numerosi spettatori la stragrande maggioranza dirà che la bilia non era stata presa, ma è pur vero che il pubblico era composto soprattutto da sostenitori del Biliard Club. Successivamente anche l’arbitro Pasquali non escluderà la possibilità di essere stato condizionato dall’inopportuno urlo di Biondi). Si va avanti e Biondi sul 370 pari chiude una sua brutta partita con una bellissima ed inattesa garuffa da 60 seguìta da un altro urlo, questa volta di gioia mista a rabbia e comunque poco giustificato e poco gradito. Ma Biondi, si sa, non controlla molto le sue reazioni istintive. In séguito egli dirà che quell’urlo è stato un errore anche perché lo avrebbe scaricato. 3 a 1 per Bassamarea comunque. Per Biliard Club sembra messa davvero male: adesso per alzare la coppa deve vincere le due partite restanti e poi lo spareggio: una possibilità su 8 attribuendo pari possibilità alle due squadre
5° partita ‐ TUTTI DOPPI individuale a 600 punti Nencetti vs Biondi Biondi, che ha già lasciato perplessi i sostenitori di Bassa venuti a fare il tifo, dovrebbe
giocarsi con una certa tranquillità il primo dei due match‐point; subisce invece una severissima
BASSAMAREA "A" ‐ seconda classificata (da sin. Pecorini, Barsacchi, Giachetti, Biondi)
lezione da Nencetti il quale, in una di quelle fasi di autoesaltazione di cui talora è preda, attinge con naturalezza a tutto il suo repertorio e realizza punti con grandissima facilità ed abbondanza: il punteggio finale di 648 a 112 parla chiaro. Biondi è annichilito ed ha lo sguardo fisso nel vuoto: spera solo di non doversi ripresentare al tavolo per il tie‐break
6° partita ‐ TUTTI DOPPI a coppie a 600 punti Paoloni‐Montelatici vs Giachetti‐Barsacchi In questa partita il risultato lo determinano i due giocatori più blasonati: Giachetti è poco
preciso mentre Paoloni fa sempre il suo dovere e si concede anche qualche soluzione spettacolare peraltro perfettamente realizzata (un girone passante è stato applaudito)
Ciò a cui dopo la garuffa vincente di Biondi non si pensava è accaduto: si va alla “bella”, ossia
all’italiana a staffetta a 150 punti che deciderà il campionato. Tensione palpabile in Bassamarea: adesso sulla carta la chances sono al 50% ma la “tendenza” indicherebbe la squadra delle Sieci
STAFFETTA 1a frazione ‐ Paoloni accumula un certo margine su Barsacchi che è grintoso agonista ma non
colpitore puro e accusa forse anche un po’ di stanchezza (sono le 2 di notte); si ripensa a Pecorini forse sostituito troppo frettolosamente. Si cambia in ogni caso sul 52 a 36 per il Biliard Club, niente di irrimediabile
2a frazione ‐ Giachetti non è perfetto ma rimonta, comunque, e passa avanti a Montelatici; poi questi si sblocca e cerca di rimanere aggrappato alla ruota del PRO. Giachetti chiude in bellezza la frazione con un bellissimo girone stevolato. Punteggio 101 a 93 per Bassamarea e parziale di 65‐41 per Giachetti
3a frazione ‐ Giachetti lascia dunque a Biondi una situazione foriera di ottimi sviluppi: Nencetti, come dicevamo, entra “stevolato”, cerca bilia con un sottinsù ma non la trova: col traguardo a 150 Biondi si ritrova quindi in vantaggio per 103 a 93 ed ha bilia libera con pallino da 4 obbligato. Purtroppo sbaglia tutto, forse ancora stordito dalla punizione impartitagli poco prima dal suo avversario. Da questo momento Nencetti con crescente convinzione sbaglia sempre di meno, anzi, è decisamente efficace e preciso. Biondi completamente nel pallone, o peggio: gioca rinquarti sconsigliabili al miglior Zito e puntualmente fa zero e resta sotto. Il canto del cigno è una sua marcatura frontale da 10 con la quale però rimane a pochi centimetri dal pallino: Nencetti con esso chiude ed esulta “mimmina!” verso la figlia 24enne Francesca, rimasta tutta la sera a seguire con interesse la finalissima
Grande gioia anche fra le riserve presenti del Biliard Club, il celebre “Avvocato” (al secolo Roberto Fontanelli) e Duccio Tortoli, i quali hanno spesso giocato, con alterna fortuna, in altre fasi del campionato. Amarezza mista ad incredulità per Bassamarea. Biondi da prima in lacrime (“fa bene a piangere…” dicono i suoi, e non si capisce se intendono che il pianto è liberatorio e può servirgli a star meglio, oppure che è la reazione più normale per come ha giocato, o ancora che se non piange da solo lo fanno piangere loro), poi ‐ si apprenderà in séguito ‐ muto durante tutto il viaggio di ritorno e quindi insonne per l’intera nottata. Se questo può dar la misura di quanto sia sentito il campionato a squadre allora ci perdoni Biondi ma la cosa fa piacere. Nei giorni successivi
egli ha espresso pure il proposito di abbandonare il biliardo, se non definitivamente almeno fino all’inizio della stagione agonistica 2010/2011. Proposito presto rientrato, naturalmente
Paoloni e Nencetti non avevano la stessa divisa del resto della squadra, in pratica i tre titolari hanno giocato ognuno con una tenuta diversa: una mancanza non da poco per la squadra vincente, vie più
grave appare la cosa considerando l’importanza dell’appuntamento. Il fatto, oltretutto anche sanzionabile, dimostra in ogni caso una certa mancanza di coordinamento e di collegamento fra i membri della squadra, un aspetto da migliorare in futuro
Possiamo comunque dire che se Paoloni è stato senza dubbio colui che ha permesso al Biliard Club la grande impresa, l’eroe della serata è stato senz’altro Nencetti, il quale ha vinto la 2° e la 6° partita e l’ultima frazione di staffetta, in tutti e tre i casi reagendo ottimamente a situazioni di punteggio e di gioco inizialmente negative: molto poco ha giocato durante l’anno ma presentandosi la possibilità di vincere, grazie a Paoloni, Nencetti ha ripreso la stecca ed è sceso in campo, ed in questa finale è stato davvero determinante
Bassamarea, la favorita ad inizio campionato, ed assoluta dominatrice durante la stagione, vede sfumare ancora una volta il successo, stavolta dopo averlo già sentito in tasca. Biliard Club invece è campione per la seconda volta in tre anni (ma in comune all’altra formazione c’è soltanto Nencetti)
Al Palabiliardo erano presenti, ed hanno ritirato i premi loro spettanti, anche i rappresentanti delle squadre terze classificate nel campionato di SERIE A e cioè SPORTING CLUB “A” (Matteo Gualemi, Romano Vettori, Camillo Menichetti, Ermanno Bianchi, Vittorio Parretti, Alessandro Cartoni) e PALABILIARDO “A” (Alberto Putignano, Simone Albertini, Francesco Chellini, Yuri Zappalà, Gianluca Nascimbene, Francesco Ferraiolo)
Menichetti e Vettori per SPORTING CLUB "A" ‐ terza classificata
Albertini e Chellini per PALABILIARDO "A" ‐ terza classificata