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Perché gli itinerari✔ Per dare attuazione al capitolo 5 del PF✔ Per condividere un’idea fondata di giovane e giovanissimo da cui partire e a cui tendere✔ Per recuperare il senso del “percorso”umano e spirituale✔ Per concretizzare l’organicità, la modularitàe la gradualità della proposta formativa dell’AC
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Perché gli itinerari“Vogliamo giovanissimi protagonisti nella propria crescita, nella vita della Chiesa, nella loro vita e in tutti quegli spazi che abitano (la famiglia, la scuola, la società…). Un protagonismo originale, evangelicamente ispirato: permeato dalla persona di Gesù e dall’amicizia con lui”.
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Perché gli itinerari“Sogniamo giovani santi. Saldi, sereni, capaci di vivere la propria vita fino in fondo, pronti a decidere e a rischiare, a compiere passi impegnativi e a trascinare chi non trova la forza…Giovani che si sentono protagonisti della vita della Chiesa… capaci di assumere responsabilitàanche nei luoghi di lavoro e di studio, nella propria città e nella società. Giovani della «porta stretta»”.
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L’impostazioneUn profilo di giovanissimi e giovani
✔ La complessità dei tempi✔ Identità sfuggenti e liquide✔ L’attenzione a specifiche fasi di passaggio, che
richiedono scelte importanti✔ Il complesso rapporto con la fede e con la Chiesa:
giovani dentro e fuori dal giro✔ Mete alte, ma a partire dall’esperienza
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L’impostazioneLa scelta dei punti di partenza per articolare gli itinerari
✔ Lo scopo principale: favorire l’incontro con il Signore“Vogliamo favorire per ogni persona l’incontro con il volto autentico di Gesù, sostenere la scelta della sequela, accompagnarla con pazienza, condurre a una missionarietà consapevole nei confronti dei coetanei e delle persone che si incontrano, ad un protagonismo, da laici, nella vita della Chiesa”.
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L’impostazioneLa scelta dei punti di partenza per articolare gli itinerari
✔ Gli elementi organizzatori: le 3 virtù teologali“Questa proposta formativa sceglie come elementi organizzatori le tre virtù teologali: fede, carità e speranza. Queste virtù sono quelle che nella vita cristiana, e in particolare in quella dei giovani e dei giovanissimi, interpretano le dinamiche fondamentali della crescita umana e di fede.
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L’impostazioneLa scelta dei punti di partenza per articolare gli itinerari
✔ Gli obiettivi indicati dal PF:
InterioritàFraternità
EcclesialitàResponsabilità
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L’impostazioneL’articolazione degli itinerari formativi
Le 3 virtù teologaliGli itinerari
Contenuti formativi
I 4 obiettivi del PF
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L’impostazioneLe attenzioni
✔ La proposta dei movimenti✔ Contenuti per 18-20enni✔ Contenuti per giovani-adulti✔ La proposta per chi desidera riscoprire la fede
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L’impostazioneIl metodo✔ La modularità, gradualità e organicità✔ Il gruppo e non solo✔ La relazione educativa✔ La vita associativa✔ L’attenzione alle condizioni di vita e alle domande dei giovanissimi e dei giovani
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L’impostazioneGli strumenti✔ I momenti formativi a ogni livello associativo✔ La sussidiazione annuale✔ La Regola di vita spirituale ✔ Gli Esercizi spirituali✔ L’accompagnamento spirituale✔ I campi scuola✔ Le esperienze di servizio
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Gli itinerariI 3 elementi organizzatori
FEDE CARITA’ SPERANZA
si traducono per i giovanissimi in
FIDARSI AMARE SPERARE
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Gli itinerariI 3 elementi organizzatori
FEDE CARITA’ SPERANZA
si traducono per i giovani in
CREDERE CONDIVIDERE TESTIMONIARE
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Gli itinerariLa proposta del
✔ Movimento Studentie del
✔ Movimento Lavoratoriè considerata parte integrante del percorso formativo, sbocco missionario feriale per il giovanissimo e per il giovane
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Gli itinerari✔ La cura dei passaggi
“Tra i 18 e i 19 anni i giovani concludono il percorso scolastico e si affacciano alla vita universitaria o lavorativa; i giovani tra i 25 e i 30 si dividono tra chi conclude il cammino di studi e si affaccia nel mondo del lavoro, chi cerca sicurezze in ambito affettivo e professionale, nel desiderio di dare stabilità al cammino vocazionale. Dimensioni esistenziali e cammino di fede si intrecciano fortemente… proponiamo 2 “attenzioni specifiche”: il passaggio dai giovanissimi ai giovani (18-20 anni) e dai giovani agli adulti (25-30 anni)”.
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Gli itinerari✔ Giovani che vogliono riscoprire la fede
“Nel settore Giovani la costante tensione missionaria porta nei gruppi persone nuove, che l’educatore, l’assistente e il gruppo accolgono con consapevolezza e corresponsabilità. È necessario pertanto armonizzare i tempi del cammino ordinario con le specifiche esigenze di chi vuole riscoprire la propria fede. Non si tratta di creare un gruppo a sè stante, ma di contagiare con la propria vita cristiana la vita di questi giovani e di avere alcune attenzioni nella scelta dei contenuti, dei metodi e dei tempi”.
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Gli itinerari4 tappe fondamentali che segnano l’itinerario di riscoperta:
✔ La ricerca e la proposta✔ La riscoperta e la decisione
✔ La conversione e la sequela✔ La mistagogia e la missione
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Gli itinerariLe attenzioni✔ La vita civile, sociale e culturale✔ La vita universitaria✔ I fuorisede✔ Il fidanzamento✔ Fiac✔ Ecumenismo✔ Dialogo interreligioso
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Cosa cambiaGli itinerari sono il punto di riferimento di ogni educatore giovani e giovanissimi…Esprimono:✔ l’idea di persona✔ l’organicità del percorso formativo✔ gli obiettivi che caratterizzano la proposta dell’AC
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Cosa cambiaSulla scrivania dell’educatore, con gli itinerari,
non può mancare:✔ la Bibbia✔ Lo Statuto e il Progetto Formativo dell’AC ✔ i Catechismi: il Catechismo dei Giovani/1 “Io ho scelto voi”, e il Catechismo dei Giovani/2 “Venite e vedrete”✔ il Magistero della Chiesa: il Concilio Vaticano II, l’insegnamento dei Papi e le indicazioni dei Vescovi✔ Educare i giovani alla fede, Orientamenti CEI, febbraio 1999✔ La produzione culturale dell’associazione (riviste, pubblicazioni…)
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Cosa cambia
Gli itinerari richiedono all’educatore una programmazione di lungo periodo, pensata e non “burocratica”, aderente alle esigenze del gruppo e della persona.
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Cosa cambia
I sussidi annuali, che sono parte integrante della cassetta degli attrezzi dell’educatore, assumono la fisionomia di strumenti operativi che trovano il loro senso all’interno della cornice degli itinerari.
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Cosa cambiaI sussidi, dunque, fanno riferimento a tre parametri fondamentali:✔ La cornice degli itinerari. In particolare, il sussidio annuale attingerà ogni anno ad un itinerario specifico tra i tre possibili per le diverse fasce d’età✔ Il Vangelo dell’anno✔ Il tema dell’anno dell’associazione
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Cosa cambiaI sussidi annuali realizzano la gradualitàdella proposta declinando i contenuti formativi in obiettivi, esperienze e attivitàdi diverso livello, adatti alle differenti età e condizioni di vita dei giovanissimi e dei giovani.
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Il lavoro da fare✔ Studio
Chiediamo alle equipe diocesane di adoperarsi per studiare il testo, approfondirlo e interiorizzarlo
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Il lavoro da fare✔ Presentazione
In una prima fase è necessario che gli itinerari siano presentati , diffusi e promossi presso tutti gli educatori parrocchiali. È importante comunicare il senso degli itinerari all’interno della proposta formativa dell’Azione Cattolica.
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Il lavoro da fare✔ Acquisizione
Perché gli itinerari diventino risorsa condivisa da tutti gli educatori parrocchiali è necessario:- proporre momenti di studio e confronto;- pensare ad iniziative specifiche - da parte dell’equipe diocesana – per sostenere la programmazione ordinaria attraverso questo nuovo strumento.
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Il lavoro da fare✔ La rete e le risorse
È utile che le modalità di diffusione degli itinerari siano comunicati e condivisi con il Centro Nazionale in modo da condividere strumenti utili a con tutte le altre diocesi. Il Centro Nazionale mette a disposizione materiali… ma soprattutto persone!
Chiamateci!