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AgricolturA • AgroAlimentAre • turismo rurAle n° 1 • 15 gennaio 2015 R Puglia regina delle esportazioni Legge Stabilità, i contenuti per agricoltura e pesca Accordo Coldiretti – Cattolica per 180 nuovi sportelli in tutta Italia AGROALIMENTARE AGRICOLTURA 2015 uguale expo operatività di Pac e Psr confronto libero scambio europa – usa trasformazione economia agricola in “Agrocommerciale” 2015 l’Anno che sArà

FOGLIE n.01/2015

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AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE

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AgricolturA • AgroAlimentAre • turismo rurAle n° 1 • 15 gennaio 2015

R

Puglia regina delle esportazioni

Legge Stabilità, i contenuti per agricoltura e pescaAccordo Coldiretti – Cattolica per 180 nuovi sportelli in tutta Italia

AGROALIMENTARE

AGRIcOLTuRA

2015 uguale expooperatività di Pac e Psr

confronto libero scambio europa – usatrasformazione economia agricola in “Agrocommerciale”

2015l’Anno che sArà

N°13 - 15 luglio 2014

Via Piave, 114 - 76011 - Bisceglie - BT - Tel/Fax 080 392 51 83 - e-mail: [email protected]

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FINAGRI srlConsulenze tecniche e finanziarie in agricoltura ed agroindustria

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Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952

EditriceG.Ed.A. Giovani Editori AssociatiSoc. Coop. Via Alcide De Gasperi

11/13 - 70015 - Noci (BA)

Direttore responsabileVito Castellaneta

Grafica e impaginazione

Hanno collaboratoDonato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini,

Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Angelica Curci,

Nica Ruospo, Pasquale Lorusso, Gianni Colaianni,

Rino Pavone Maria Fortino

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StampaGrafica 080 - Modugno (BA)

Registratoal Registro Nazionale della Stampa

Tribunale di BariN. 61/06 del 15/11/2006

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347 9040264

L’anno che sarà15 GENNAIO 2015 - N. 1 - ANNO 10

QuINdIcINALE dIAGrIcOLturA

AGrOALImENtArEturIsmO rurALE

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el 2015 l’informazione sarà dominata dalla gran-de esposizione universale che avrà luogo a Milano

EXPO 2015. Un appuntamento di no-tevole valore politico ed economico e un’occasione per l’Italia di mettere in mostra le proprie innumerevoli eccel-lenze. Informare quanto il nostro paese farà in questa occa-sione a tutti i livelli - da quello istitu-zionale a quello delle rappre-s e n t a n z e sociali a q u e l l o delle im-prese sin-gole e as-sociate - è un compito t u t t ’ a l t r o che semplice. Noi di FOGLIE e FOGLIETV ci sa-remo: con la nostra semplicità ed il nostro sti-le che è il rispetto di noi stessi, della nostra fatica quotidiana e perciò è rispetto di tutti. Il 2015 non sarà soltan-to Expo ma sarà anche l’anno in cui en-trerà in vigore la nuova Pac; proseguirà il confronto politico sia nel parlamento a Bruxelles sia in quello italiano; la Com-missione europea comincerà a rendere operativo il suo programma; entrerà nel vivo il confronto per il TTIP, il trattato di libero scambio tra Stati Uniti e Unione Europea. Le regioni dovranno rendere operativi i piani di sviluppo rurale, l’e-conomia della pesca dovrà trovare una quadra. Soprattutto, però, continuerà la faticosa e non indolore trasformazione

Editoriale

dell’economia agricola ed agroalimen-tare verso quella che noi definiremmo “AgroCommerciale”. Intendiamo dare conto di tutto ciò con la consueta line-arità, sobrietà e puntigliosità, valori di cui siamo proprio incapaci di fare a meno e che prima o poi tornano sem-pre a vantaggio di chi crede che il nostro

bel paese possa farcela. Con-sapevoli di essere un

piccolo TRATTORE tra giganti non

intendiamo dar lezioni

di infor-mazione a nessu-no, ma p e n -s i a m o che il conosce-

re per de-l i b e r a r e ,

possa rima-nere il nostro

faro. Useremo ogni mezzo per far circolare le

informazioni certi che ciascuno dei nostri SPONSOR ed INSERZIONISTI - ai quali va un grazie veramente senti-to per averci ancora una volta confer-mato fiducia - saprà trovare qualcosa di proprio interesse. Come negli anni precedenti chiediamo a ciascuno di so-stenerci non solo sul piano economico, che è essenziale, ma anche su quello dei suggerimenti e delle idee. Siamo infatti convinti che solo partendo dai bisogni e dalle necessità di conoscenza dei letto-ri si possa fare buon giornalismo. Nel-ll’augurare a tutti VOI un felice anno nuovo impegnamoci a diventare il cambiamento che vogliamo vedere.

SOMMARIO

10 1925

N°12 - 1 luglio 2014

12 XX edizione del Premio Biol Aperte le iscrizioni19 #Sfilatinozen Un ricettario pugliese con humor e stile

28 lettera dell’aSSeSSore Franco Caputo della Provincia di Bari

AGROALIMENTARE

RIcEvIAMO E...

8 legge di StaBilità aPProvata I contenuti per agricoltura e pesca 9 accordo coldiretti/cattolica Per 180 nuovi sportelli10 annata agraria 2014 in Puglia Puglia regina d’Italia11 il m5S chiede viSione nazionale Disposizioni comunitarie sulla Pac13 Smart city La Puglia guarda al futuro14 uncai incontra governo Ruolo e la valorizzazione dei contoterzisiti24 criminalità agroalimentare Il rapporto agromafie 2015

AGRIcOLTuRA

25 carnevale di viareggio 2015 Scatta e filma la magia27 cia PreSentato il calendario 2015 Presso il Museo Rodolfo Valentino

5 l’anno che Sarà Il 201

EvENTI

EdITORIALE

C on 162 voti favorevoli, 37 contrari e nessun astenu-to, il Senato ha approvato il maxiemendamento in-

teramente sostitutivo del testo della leg-ge di stabilita’, sul quale il governo aveva posto la questione di fiducia. Il testo della legge di stabilita’ risulta ora composto da un articolo unico suddiviso in 755 commi, piu’ tabelle e allegati. Per quanto riguarda le disposizioni concernenti il settore agri-colo e della pesca, il maxiemendamento approvato contiene tutte le misure gia’ previste alla Camera, piu’ quelle approva-te dalla commissione bilancio del Senato e quelle contenute negli emendamenti che erano stati presentati a Palazzo Ma-dama dal Governo, con l’eccezione di al-cune norme relative al rafforzamento ed all’ampliamento delle competenze dell’i-stituto di sviluppo agroalimentare Isa Spa. Tra i commi d’interesse per i settori agricoltura e pesca ci sono i seguenti:• comma 20 - deduzione del costo del lavo-ro dall’imponibile irap anche per produtto-ri agricoli (con il comma 25, subordinato al via libera della commissione europea)

• comma 21 - credito d’imposta per contri-buenti irap senza dipendenti• comma 35 - credito d’imposta per attivita’ di ricerca e sviluppo• comma 47 - detrazioni anche per genera-tori di calore a biomasse • comma 53 - 60 milioni per fondo emergenze• comma 92 - 95 - credito d’imposta per casse previdenziali e fondi pensione• comma 108 - ammortizzatori sociali (2,2 miliardi per ciascuno degli anni 2015 e 16)• comma 109-bis - cig in deroga pesca (30 milioni per il 2015)• comma 119-120- sgravi contributivi in agricoltura per assunzioni a tempo inde-terminato• comma 131 - 8 milioni per fondo indigenti• commi 201 - 202 - piano di internaziona-lizzazione e promozione made in italy, cre-dito d’imposta pmi, piano valorizzazione produzione agricola• commi 208-211 - cessione crediti pac a ismea, inserimento dell’anagrafe aziende agricole tra gli obiettivi dell’agenda digita-le, organismi consulenza• commi 213-216- fondo latte (8 milioni per il 2015 e 50 milioni per ciascuno degli

anni 2016 e 2017)• commi 308-311 - patronati (taglio 35 mi-lioni, revisione dei criteri per il riconosci-mento)• comma 312 - riduzione fondo contratta-zione di secondo livello (taglio ‘ridotto’ a 200 milioni)• comma 381 - 383 - fusione cra-inea (ver-sione camera)• comma 384 - gasolio agricolo (riduzione del 15% nel 2014 e del 23% dal 2015 dei consumi medi standardizzati)• comma 385 - riduzione autorizzazione di spesa per ribassi d’asta piano irriguo• comma 386 - integrazione di filiera • commi 546-547 - expo• commi 620- 625 fondi pensione (testo camera)• commi 626-627 - rivalutazione terre-ni e partecipazioni (raddoppio aliquote)• comma 628 - lettera d quinquies) applicazio-ne ‘reverse charge’ anche alla gdo alimentare• comma 692 - rinvio imu agricola• comma 698 - “sterilizzazione” della clauso-la di salvaguardia per evitare aumento acciseAltre previsioni, come lo stanziamen-to per i mutui a tasso zero per i giovani agricoltori, sono contenute nelle tabelle.

8 www.foglie.tv

Legge di Stabilità approvata

tutti i contenuti per agricoltura e pescaAgricoltura

9N°1 - 1 geNNaio 2015

l a più grande nuova rete di servizi assicurati-vi mai realizzata nelle campagne italiane con

l’apertura di 180 nuovi sportelli, agenzie e subagenzie localizzati lun-go tutta la Penisola. È quanto pre-vede l’accordo decennale firmato a Verona tra Cattolica Assicurazioni e Coldiretti per la distribuzione di prodotti assicurativi “danni” con il marchio Fata e di prodotti “vita e previdenza” con il marchio Cattolica.Un investimento che offre rilevanti opportunità di sviluppo a sostegno delle aree rurali dove in Italia vi-vono oltre dieci milioni di persone.Si tratta di una importante oppor-tunità per gli imprenditori agri-coli alla vigilia dell’entrata in vi-gore della riforma della politica agricola comune (Pac) che interviene nella gestione del rischio sia rispetto alle avversità atmosferiche e alle pa-tologie vegetali e animali che sul fron-

In tutta Italia

Accordo coldiretti/cattolica per 180 nuovi sportellite della tutela del reddito delle impre-se dalle ricorrenti crisi di mercato. «Si completa e si rafforza così la no-stra rete di servizi alle imprese e alle persone che va dal credito alle assicurazioni dal fiscale alla previ-denza, dalla consulenza tecnica ai rapporti con la Pubblica Ammini-strazione, con l’obiettivo di far di-ventare gli uffici della Coldiretti la casa della semplificazione e dell’ef-ficienza» ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. «È un investimento importante», ha di-chiarato il presidente di Cattolica, Pao-lo Bedoni, «in un comparto strategico che esprime prodotti e professionalità di eccellenza per l’economia italiana.L’accordo con Coldiretti, in coeren-za con l’acquisizione di Fata, con-solida la leadership di Cattolica nel settore dando ancora più forza ad uno dei punti qualificanti del Pia-no d’impresa appena approvato».

www.foglie.tv10

“i l clima impazzito ha fatto calare del 7% la Produ-zione Lorda Vendibile in Puglia che si attesta nel

2014 su euro 2.846.721.533, a causa del brusco ridimensionamento delle quantità, ridotte quasi del 9% rispet-to allo scorso anno. Ciò dimostra che, comunque, il settore agricolo e agro-alimentare pugliese, pur risentendo degli effetti delle calamità naturali frequenti, si difende in valore, anche a dispetto del difficile quadro con-giunturale nazionale e internaziona-le come dimostrato dal valore delle esportazioni cresciute di un ulteriore 11,3 per cento, dato che sarebbe lie-vitato se non ci fossero gli ormai noti fenomeni di imitazione e pirateria commerciale. Ottima performance delle imprese agricole che vendono direttamente al consumatore finale”. Così il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, nella con-ferenza stampa di fine anno per fare il punto sull’andamento del settore agricolo pugliese.Numeri ragguardevoli per un settore che fino a pochi anni fa ha vissuto un processo di invecchiamento che pare-va inarrestabile. Indiscussi i primati produttivi dell’agricoltura pugliese ri-spetto ai quantitativi nazionali: uva da tavola 68%, pomodoro 35%, ciliegie 30%, mandorle 35%, olive 35%, gra-no duro 21%, carciofo 31%, mandorle 30% e uva da vino 14%. La famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 410 euro per i con-sumi alimentari. Il capitolo di spesa più consistente riguarda carne (94 euro), ortaggi e frutta (72 euro), pane e farinacei (63 euro), latte, formaggi e uova (60 euro), oli e grassi (13,5 euro).“Il 2014 sarà tristemente ricordato per i nefasti effetti della Xylella Fasti-diosa – ha ricordato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che ha colpito duramente l’olivicol-tura salentina e il nubifragio sul Gar-gano, di cui sono incalcolabili i danni a carico delle aziende. Non meno grave l’emergenza ‘blue tongue’ per cui non state stanziate risorse per avviare la

campagna vaccinale e indennizzare le aziende zootecniche danneggiate dalla malattia, con gravi perdite nel numero dei capi allevati. I tre pro-dotti centrali per l’economia agricola pugliese, olive, uva da tavola e uva da vino, hanno risentito di un calo pari ad oltre il 35% per colpa di attacchi di peronospora e mosca olearia. Ma è stato anche l’anno delle nostre bat-taglie tese a tutelare il patrimonio

Annata Agraria 2014 in Puglia

Puglia regina d’Italia delle esportazioni

Agricoltura

PaXXXXtro

Il Presidente Coldiretti Puglia Gianni Cantele

del ‘made in Italy’ agroalimentare e a bloccare lo scippo di identità e di valore che il nostro territorio quo-tidianamente subisce ad opera dei famigerati agropirati nazionali ed internazionali e che trovano ragion d’essere nel valore delle principali filiere agroalimentari pugliesi, pari a 540.000.000 euro per la pasta e i pro-dotti da forno, 560.000.000 euro per quella olearia e 451.000.000 euro per la filiera vinicola e il pomodoro da in-dustria di cui la sola provincia di Fog-gia è leader con 3.500 produttori che coltivano mediamente una superficie di 26 mila ettari, per una produzione di 22 milioni di quintali ed una P.L.V. (Produzione Lorda Vendibile) di quasi 190.000.000 euro. E il 2014 si è chiu-so proprio con l’entrata in vigore il 13 dicembre del regolamento comuni-tario sulle informazioni alimentari ai consumatori che introduce l’obbligo di indicare informazioni nutrizionali fondamentali e di impatto sulla salute, impone l’evidenziazione della presen-za di allergeni, prevede il divieto di in-dicazioni forvianti e una dimensione minima delle etichette per renderle più facilmente leggibili.”.

N°1 - 1 geNNaio 2015 11

“P refigurare scelte e politiche aventi una visione complessi-va dell’agricoltura

italiana”. È questo l’obiettivo dell’e-mendamento all’articolo 117 della Costituzione presentato dal Movi-mento 5 Stelle al disegno di legge di ri-forma costituzionale in discussione in questi giorni nell’aula di Montecitorio.“È fondamentale che l’agricoltura si sviluppi in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale in base alle diverse peculiarità regionali ma in modo tale che nessuno resti indietro con i piani di sviluppo rurale e con i contributi garantiti dalla PAC alle re-gioni – dichiara il deputato puglie-se Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura e co-firmatario dell’emendamento –

Rafforzare il ruolo dello Stato nell’ambito dell’applicazione delle disposizioni comunitarie sulla Pac

Il m5s chiede di dare una visionenazionale all’agricoltura italiana

È per questo che la nostra azione in

parlamento, sin dall’inizio, è volta a far sì che lo stato giochi un ruolo centrale nella realtà agricola, a cominciare da un piano di sviluppo rurale naziona-le che affiancherà quello delle singole regioni. L’agricoltura, come molti altri settori in Italia, non può essere lascia-ta in mano agli assessori regionali che, purtroppo, tirano l›acqua al proprio mulino anziché pensare alla nazione come interezza, all›occupazione e alla strategia d›insieme del mondo agrico-lo nazionale che – conclude L’Abbate (M5S) – non riesce ad essere valoriz-zato nella maniera migliore anche a causa di questo frazionamento tra le diverse regioni. Un frazionamento di metodo che, inevitabilmente, porta ad uno sviluppo inefficace di quello che potrebbe essere, invece, il settore trai-nante della nostra economia”.

Giuseppe L’Abbate del Movimento 5 Stelle

12 www.foglie.tv

B ARI – Vent’anni all’in-segna delle eccellenze olivicole biologiche, selezionate in tutto il

mondo. Per celebrare la cifra tonda il Premio Biol, la manifestazione-con-corso che pone a confronto in Puglia i migliori oli bio-extravergini dei vari continenti, dopo le edizioni andriesi torna a Bari. Il capoluogo la ospiterà infatti in Fiera del Levante dal 18 al 20 marzo. Anche quest’anno l’organiz-zazione tecnica del CiBi sta lavoran-do per un programma ricco di eventi culturali, gastronomici e tecnici, che affiancheranno il concorso inter-nazionale. Il tutto, con l’obiettivo di valorizzare le differenze - e i diversi patrimoni culturali connessi - che ca-ratterizzano il variegato mondo dell’o-lio extravergine d’oliva biologico.Intanto sono state aperte le iscrizioni: le aziende che producono, imbotti-gliano o commercializzano olio extra-vergine biologico possono iscriver-

si - e, cosa importante, far giungere i campioni - entro il 15 febbraio via web su www.premiobiol.it, o contat-tando il CiBi-Consorzio Italiano per il Biologico: [email protected]; tel. 080 5582512. Anche quest’anno la giuria (costituita da esperti provenienti dalle diverse regioni olivicole del mondo) asse-gnerà vari riconoscimenti: il “Premio

Biol”, rivolto al migliore olio extraver-gine biologico imbottigliato all’origine e pronto per la commercializzazione; il “BiolPack”, per il miglior packaging, ossia il confezionamento di prodotto con il migliore design e l’etichettatura più chiara, più vari riconoscimenti ter-ritoriali e tematici, tra cui il BiolKids, riservato ai giovani palati delle scuole elementari.

26° FoRum dI medICInA VegetALeDedicato alla difesa fitosanitaria

CIboACCuLtuRARSISerata a Villa morisco

Serata “CiboAcculturarsi” a Villa Morisco dedi-cata ad agrumi e legumi con il solito consolida-to e fortunato canovaccio all’insegna di “cultura e coltura”.

L’organizzazione di produttori biscegliese Arca Fruit ha vinto una tra le gare più ambite dalle grandi dell’ortofrutta italiana: il bando comuni-tario “Frutta nelle scuole”. Le attività che l’Arca Fruit gestirà direttamente nel 2015, si svolge-ranno in 560 plessi scolastici che appartengo-no al “lotto 7” di Puglia, Molise e Abruzzo.

Il tradizionale appuntamento dedicato alla difesa fitosanitaria e gestione delle colture or-ganizzato da Arptra in collaborazione con Eu-rope Direct–Puglia e Crsfa “Basile Caramia”. Da consolidata prassi, molto validi gli interventi di approfondimento tecnico e lo spazio dedicato alle comunicazioni delle società agrochimiche.

”FRuttA neLLe SCuoLe” oP Arca Fruit di bisceglie vincitrice

guarda il video guarda il video guarda il video

WWW.FogLIe.tVL’informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click.

dal 18 al 20 marzo in Fiera del Levante il Concorso internazionale

Per la XX edizione il Premio Biol torna a Bari: aperte le iscrizioni

Agroalimentare

13N°22 - 15 DiCemBRe 2014

l a Puglia guarda al futuro. Aumentano, infatti, le im-prese che puntano tutto sull’innovazione per mi-

gliorare la qualità della vita dei citta-dini. Nella nostra Regione si contano 13.359 aziende. E’ quanto emerge da un’indagine del Centro Studi di Confartigianato Im-prese Puglia su dati Unioncamere-Infocamere. Una Regione, una provincia, una cit-tà possono definirsi «smart city» quando gli investimenti effettuati in infrastrutture di comunicazione, tra-dizionali (trasporti) e moderne (Ict), assicurano uno sviluppo economico sostenibile e un’alta qualità della vita, nonché una gestione sapiente delle ri-sorse naturali, attraverso l’impegno e l’azione partecipativa. «Da tempo la nostra organizzazio-ne – commenta Francesco Sgherza,

www.foglie.tv

Aumentano le imprese che puntano tutto sull’innovazione

smart city, la Puglia guarda al futuropresidente di Confartigianato Impre-se Puglia – associa moltissime aziende innovative pugliesi e ne segue da vicino l’operato, supportandone la crescita e lo sviluppo. La crisi economica, il cui ca-rattere strutturale è ormai acclarato, ha costretto gli imprenditori ad indi-viduare nuovi spazi e nuove occasioni. Quello “smart” – precisa il presiden-te – è un ambito altamente appetibile e fortemente interdisciplinare, trasversale rispetto a tutti i settori produttivi ed in grado di innestarsi anche all’interno di comparti maturi, rivitalizzandoli. D’altro canto – chio-sa Sgherza – in questo periodo storico solo la smart innovation e l’internazio-nalizzazione sono in grado di garanti-re alle imprese l’adeguata competitivi-tà e la salvaguardia di accettabili livelli di profitto». Per l’economista spagnolo Gildo Sei-sdedos Domínguez, il concetto di

«smart city» è basato sull’efficienza che, a sua volta, è basata sulla gestio-ne manageriale, l’integrazione delle Ict e la partecipazione attiva dei cit-tadini. Le smart cities possono essere classificate secondo sei assi: econo-mia intelligente, mobilità intelligente, ambiente intelligente, persone intel-ligenti, vita intelligente, governance intelligente. In Puglia le imprese sono così suddivi-se: 109 aziende sviluppano ‘economia intelligente’ (smart economy), 2.457 ‘mobilità intelligente’ (smart mobi-lity), 4.678 ‘ambiente intelligente’ (smart environment), 36 nell’ambito delle ‘persone intelligenti’ (smart pe-ople), 6.079 a favore della ‘vita intel-ligente’ (smart living). Nessuna, però, si occupa ancora di ‘governance intel-ligente’ (smart governance).

Agricoltura

www.foglie.tv

racciate le linee guida per una piena valorizza-zione dei contoterzisti in agricoltura all’inter-

no della legislazione nazionale e per un loro ingresso nei PSR regionali in accordo con la legislazione europea che li qualifica prestatori di servizi. Protagonista del processo volto ad accelerare le proposte di legge depo-sitate in Parlamento e inerenti l’atti-vità Agromeccanica è UNCAI, l’Unione Nazionale Contoterzisti Agronomi e Industriali.Obiettivi di UNCAI, rendere più facile l’accesso ai finanziamenti comunitari destinati ai prestatori di servizi nel comparto primario e sostenere l’ap-provazione di una legge che definisca in modo univoco la professione degli agromeccanici, senza sovrapposizio-ne alcuna con il mondo agricolo, quali-ficandone le attività. Piena convergen-za su questo punto è stata raggiunta nel corso degli incontri istituzionali che il Presidente e il direttore di UN-CAI, Aproniano Tassinari e France-sco Torrisi,hanno avuto nei giorni scorsi con gli uffici di Presidenza delle Commissioni Agricoltura e produzio-ne agroalimentare di Senato e Camera e con il Governo.Piena concordanza di vedute e di stra-tegia di azione è stata riscontrata con i parlamentari democratici Luca Sani, Presidente della Commissione Agri-coltura alla Camera e Leana Pigne-doli, vicepresidente della medesima Commissione al Senato, il deputato NCD-UDC Giuseppe Castiglione, Sot-tosegretario di Stato alle Politiche agricole, alimentari e forestali, e l’ono-revole di Forza Italia Basilio Catano-so, membro della Commissione agri-coltura e primo firmatario di uno dei disegni di legge presentati sulla quali-ficazione dell’attività dei contoterzisti agromeccanici. L’indicazione è quella di portare avanti le proposte di legge di qualificazione e pertanto la possibi-lità di arrivare ad un testo unico con-

T

14

Per un progetto condiviso sul ruolo e la valorizzazione dei contoterzisiti agromeccanicie un loro ingresso nei Programmi di sviluppo rurale”

uNcAI incontra Governo e commissioni Agricolturadi camera e senato

diviso. Gli incontri sono quindi serviti a dar vita a una piattaforma di scam-bio di idee e informazioni finalizzati a un progetto comune che possa così portare un adeguato spazio ai pre-statori di servizi agricoli, quali sono i contoterzisti agromeccanici, nei Pro-grammi di sviluppo rurale (PSR).Con circa 10.000 imprese professio-nali, un volume d’affari di oltre 3,7 miliardi di euro, oltre 10 milioni di ettari lavorati e 13.700.000 giornate di lavoro che producono occupazione per 40.000 addetti, il comparto dell’a-gromeccanica rappresenta,infatti,una risorsa strategica al servizio dell’agri-coltura, affiancando e coadiuvando ol-tre un milione di aziende agricole.Da decenni protagonisti dell’evolu-zione del comparto agricolo, gli agro-meccanici forniscono macchine tec-nologicamente avanzate e operatori professionali alle aziende agricole. Tuttaviai PSR ancora non includo-no, con misure ad hoc, i contoterzisti agromeccanici tra i prestatori di ser-vizi agricoli beneficiari delle misure di sostegno rivolte alle attività non im-mediatamente agricole, come invece consente la legislazione europea.

“Tale mancanza – illustra il direttore di UNCAI Francesco Torrisi – non permette ai contoterzisti agromec-canici italiani di accedere in maniera uniforme sul territorio nazionaleai fondi comunitari per lo sviluppo ru-rale. Potessero accedervi, sarebbero comunque finanziamenti destinati ad attività non agricole quali la presta-zione di servizi: attivitàche concor-rono in maniera determinante anche alla tutela ambientale e allo sviluppo tecnologico in agricoltura, il tutto con una ricaduta positiva e diretta sulla produttività delle aziende agricole”.Il contoterzismo risulta essere, più che mai in questo periododi crisi eco-nomica, un elemento chiave per la competitività dell’agricoltura. Data la crisi, le imprese agromeccaniche sono,infatti,sempre più chiamate a sopperire alle carenze economiche e strutturali delle imprese agricole-offrendo tecnologia, innovazione e sicurezza, fattori che stanno spingen-do tutta la categoria del contoterzista agromeccanico a una sempre marcata specializzazione ed a un costante ag-giornamento tecnico e professionale al sevizio di tutto il comparto.

Agricoltura

15N°1 - 1 geNNaio 2015

Linea d’azione per il controllo del loglio resistente

Il controllo del Loglio è diventato difficile negli oliveti non lavorati a causa di cat-tive pratiche di diserbo che negli anni hanno favorito la diffusione di tipi di LO-GLIO tolleranti o resistenti al glifosate.Dal 2011 Monsanto è attiva sul territo-rio pugliese con il progetto GiPP, Ge-stione Infestanti Piante Perenni, grazie al quale ha sviluppato un’esperienza diretta e profonda sul problema del lo-glio in oliveto, lavorando fianco a fianco

di olivicoltori e rivenditori. In questi tre anni sono state identificate e mappa-te le aree colpite, individuate le cause (formulati non affidabili, dosi e tempi non corretti, macchine irroratrici mal calibrate), testati tutti i possibili prodot-ti partner. Monsanto ha selezionato la migliore soluzione per un controllo ef-ficace del loglio e una linea d’azione chiara secondo un calendario di inter-venti semplice da applicare.

Per una corretta strategia di controllo Monsanto consiglia di effettuare sem-pre il trattamento con Roundup nella fase pre-raccolta ad ottobre-novembre per il controllo di tutte le infestanti già emerse. Si controlla così la generalità della popolazione infestante incluse le piante di loglio non resistenti al glifosa-

te. Per il controllo del loglio resistente, esiste una limitata disponibilità di erbi-cidi registrati per l’applicazione in oli-veto, efficaci su Loglio. Monsanto ha individuato il prodotto più adeguato per la strategia combinata con Roundup, che unisce efficacia e fattibilità per l’a-zienda agricola: Fluazzi.

INFESTAZIONE DA LOGLIO INFESTAZIONE CONTROLLATA

Controllare il loglio resistente in oliveto: la soluzione

Fluazzi sarà messo a disposizione in una formulazione e un confezionamen-to esclusivi per l’applicazione su loglio in accestimento.

Dove non sia stato possibile il tratta-mento in pre-raccolta il prodotto si ap-plica in miscela con Roundup.

Fluazzi è una formulazione a base di Fluazifop-p-buthyl 125 g/lt (13.3%) che penetra entro poche ore nella pianta di loglio. I primi sintomi di devitalizzazio-ne della malerba appaiono, in genere,

nell’ambito di una settimana. Il confe-zionamento di Fluazzi in taniche da 2 LT è stato appositamente studiato per rendere più semplice il corretto dosag-gio sull’ettaro.

+

Caratteristiche di Fluazzi

Dosaggi di FluazziINIZIO ACCESTIMENTO

1.5 LITRI / haACCESTIMENTO AVANZATO

2 LITRI / ha

17N°1 - 1 geNNaio 2015

Per ottenere un controllo ottimale e durevole delle infestazioni è sempre ne-cessario condurre l’intervento di diserbo secondo le buone pratiche:

• Rispettare dosi e tempi indicati • Utilizzare attrezzature adeguate, come Roundup GO la barra da diserbo sviluppata appositamente da Monsanto http://roundup.it/gipp/home• Utilizzare volumi d’acqua opportuni: non più di 300 litri/ettaro • Non distribuire acque di lavaggio o frangitura• Mantenere una corretta pulizia degli attrezzi utilizzati su altri campi per le lavorazioni• Monitorare sempre il risultato del trattamento e seguire i consigli tecnici per evitare la disseminazione di eventuali piante di loglio non devitalizzate.

I prodotti a marchio Roundup® sono agrofarmaci a base di glifosate autoriz-zati dal Ministero della Salute, per re-lativa composizione e numero di regi-strazione si rinvia al sito internet www.roundup.it Fluazzi è un agrofarmaco a base di fluazifop-p-butile autorizzato dal Ministero della Salute con n° di re-gistrazione 13733.

Usare i prodotti fitosanitari con precau-zione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sui prodotti. Nell’applicazione dei prodotti seguire attentamente le modalità e le avverten-ze riportate in etichetta. Si richiama l’at-tenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta.

Per tutte le informazioni sul controllo efficace del Loglio e delle infestati dell’oliveto il Servizio Tecnico Monsanto è a disposizione tramite il sito www.roundup.it

Buona pratica di diserbo

www.foglie.tv

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Agricoltura

Mara Venuto, Andrea Buongiorno e Luigi Simonetti,

19N°1 - 15 geNNaio 2015

Vignette e gag a corredo dei nostri piatti tradizionali

#sfilatinoZen: un ricettario pugliese per vivere il gusto con humor e stile

di Paola dileo

na veste umoristica con tanto di vignette e gag stravaganti per il ne-onato ricettario made

in Puglia. Si tratta di #SfilatinoZen, una produzione dei tarantini Luigi Simonetti e Mara Venuto, animata dai fumetti del monopolitano An-drea Buongiorno. Il sodalizio, a dir poco geniale, è risultato perfetto per presentare alcuni piatti forti della tra-dizione gastronomica pugliese, come pettole, struffoli, taralli scaldati con glassa, focaccia con rape e salsiccia o nelle varianti con peperonata e la classica cipolle e olive. Ricette collau-date personalmente da Luigi Simo-netti che oltre ad essere l’autore dei testi con Mara Venuto, è un appassio-nato di fumetti e anche panettiere di professione. Non a caso i racconti bre-vi che scandiscono #SfilatinoZen sono ispirati ad esperienze di vita reale e professionale, nello storico panificio Simonetti di Taranto. “Il primo epi-sodio del ricettario - ricorda Andrea Buongiorno – trae spunto da una di queste situazioni paradossali, in par-ticolare un litigio tra un ragazzo e una vecchietta scaturito per chi doveva essere servito prima”. A seguire le vi-cissitudini comiche ai fornelli di Mara e Luigi “lei che si rivela una cuoca non proprio esperta, fortunatamente in suo aiuto corre sempre lui, pronto a cacciarsi nei guai pur di rendere una mano all’amica”. Ogni episodio trae ispirazione da un prodotto culinario corredato di ricetta, esposta con chia-rezza, semplicità, consigli utili e cu-riosità su dosaggi e alimenti. Il primo volume “Speciale Natale” (presentato a dicembre per la prima edizione di Taranto Comics) ha riscosso notevole successo accogliendo il piacere non solo dei simpatizzanti del fumetto, ma anche di semplici curiosi, in quanto la vena ironica associata alla buona cucina ha accontentato un po’ tutti i sensi di grandi e piccoli. Per il nostro vignettista, manco a dirlo, si è trattato

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di un invito a nozze, perché già redu-ce di sfide affini come “Orecchiette e dintorni” (1999-2000) , un inserto settimanale del Barisera interamen-te dedicato alla cucina e ai prodotti pugliesi, oltre al kit didattico “Puglia che avventura” (2007) con Antonio Stornaiolo dove i prodotti della terra della nostra regione diventano delle simpatiche mascotte. Ma le avventu-

re di #SfilatinoZen non finiscono qui, con cadenza mensile saranno pubbli-cate on line sul blog di LaboFumetto (http://labofumetto.blogspot.it). In seguito , tutti gli episodi pubblicati in rete verranno raccolti in un unico vo-lume cartaceo che sarà presentato il prossimo novembre in occasione del-la celebre rassegna internazionale del Lucca Comics and Games 2015.

Agroalimentare

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Utilizzo di substrati inorganici innovativi per la radicazione dell’olivo

Introduzione

Dott. D. PrisaCRA-VIV Unità di ricerca per il vivaismo e la gestione de verde ambientale ed ornamentale

Via dei Fiori 8, 51012 Pescia (PT)e-mail: [email protected]

L’olivo (Olea europaea L.), ha origini antichissime proviene dall’Asia Minore da dove si è diffuso nei millenni, soprattutto nel bacino del Mediterraneo, affermandosi prevalentemente nelle aree costiere e sub-costiere. In Italia l’olivo è stato diffuso da vari popoli mediterranei, inizialmente dai Fenici e dai Greci (Mataix e Barbancho, 2006). Dai Romani in poi la coltivazione è stata sempre più ampliata e potenziata, affermandosi ovunque le condizioni cli-matiche e pedologiche lo hanno permesso, malgra-do vicende alterne che hanno visto periodi di auge e periodi di crisi.( Zohary and Spiegel-Roy, 1975).Attualmente si può dire che praticamente ogni re-gione italiana può vantare una propria olivicoltura, anche se la maggiore estensione si trova concen-trata nelle aree del Centro-Sud e nelle Isole. Dal punto di vista climatico la pianta predilige clima mite invernale, caldo e relativamente asciutto in estate; sopporta bene temperature relativamente elevate (40/42 °C) se accompagnate da adeguata dispo-nibilità idrica nel terreno. Soffre invece durante l’in-verno e più ancora in primavera se la temperatura scende oltre i -5/-6 °C. (Breton et al., 2006 e Breton et al., 2009).La situazione olivicola italiana, vede la maggior par-te degli impianti attualmente esistenti (2.500.000 ha in Italia) di tipo tradizionale, caratterizzati da con-sociazioni con altre colture e quindi con sesti molto larghi o comunque anche se specializzati anche a bassa intensità. Questi oliveti, in ambiente voca-to, vanno considerati agronomicamente superati e solo se di età non superiore ai 40-50 anni, con piante sane, a sesto regolare e di varietà idonee, si può pensare a un loro mantenimento ricorrendo a potature appropriate di riforma e a pratiche agro-nomiche che consentano la loro reimpostazione su criteri simili agli impianti intensivi (Connor, 2005).Prima di eseguire un nuovo oliveto occorre avere chiara la destinazione che si vuole dare alle olive prodotte e una conoscenza della valutazione agro-nomica e del comportamento delle varietà coltivate nella zona. Come portinnesti possono essere uti-lizzati gli oleastri (da olivo selvatico) e gli olivastri

(provenienti da cultivar rustiche e vigorose, oggi gli unici soggetti utilizzati). Questi ultimi, ottenu-ti da semi di piante coltivate, come tutti i franchi presentano un’ampia disomogeneità di sviluppo, maggiormente accentuata nell’olivo per il fatto che numerose varietà sono autosterili. (Hatzopoulos et al. 2002; Owen et al. 2005). Da ciò si desume che individuare una popolazione di semenzali in grado di essere uniformi e di controllare alcuni caratteri risulta alquanto difficile. Per questo normalmente si predilige effettuare il taleaggio di queste piante, per ottenere un numero cospicuo di individui che abbia-no tutti le stesse caratteristiche quali-quantitative. Spesso però nei substrati normalmente utilizzati le talee di olivo non riescono a radicare o per alcune cvs la percentuale di talee che producono appara-to radicale è alquanto bassa. Proprio per questo il CRA-VIV di Pescia (PT), in collaborazione con la ditta BAL.CO spa di Sassuolo, ha avviato delle spe-rimentazioni su talee di olivo messe a radicare in chabasite, per valutare l’effetto di questi materiali inorganici alternativi:1) sulla percentuale di talee radicate; 2) per de-terminare l’effetto di questi materiali sulle piante in condizioni di stress abiotici (riduzione dei turnover irrigui in bancali non riscaldati).Perché utilizzare la chabasite e le zeolititi nella ra-dicazione di queste piante? Perché la loro struttu-ra è caratterizzata dalla presenza di ampie cavità, comunicanti fra i cristalli del minerale e l’esterno mediante canali di dimensioni molecolari. Allo stato naturale, le cavità e i canali sono occupati da ca-tioni, elementi chimici con una carica elettrica po-sitiva necessaria per bilanciare la carica negativa dell’impalcatura dei tetraedi che formano la strut-tura del minerale, e da molecole d’acqua attratte per polarità. Sia i cationi bilanciatori che le molecole d’acqua godono di notevole libertà di movimento e possono uscire, tramite i canali, dalla struttura del minerale. Le zeolititi, pertanto, presentano diverse caratteristiche interessanti per l’utilizzo in agricoltu-ra, che vengono esposte qui di seguito: 1) Capacità di Scambio Cationico (CSC): all’interno della sua

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Materiali e metodi

struttura, la zeolitite possiede dei cationi mobili che possono essere rimossi e sostituiti con altri o scam-biati. Inoltre, esiste una scala di “selettività” che in-dica la tendenza dello scambiatore a cedere cationi alla fase acquosa, sostituendoli con quelli per i qua-li è più affine. I cationi preferiti sono quelli di piccola carica e grande raggio, come il Potassio (K+), l’am-monio (NH4

+), il Cesio (Cs2+), il Piombo (Pb3

+), ecc; 2) Elevata capacità di assorbimento molecolare e idrofilia (disidratazione reversibile): l’acqua che si trova nei canali e nelle cavità della zeolitite può es-sere rimossa per riscaldamento, lasciando liberi i canali pronti per riassorbire per semplice raffredda-mento l’umidità atmosferica. Questo processo può essere ripetuto all’infinito. La zeolitite è capace di assorbire il 25% del suo peso in acqua; 3) Elevata microporosità strutturale (setacciatura molecolare): la disposizione dei singoli microcristalli della zeoliti-te produce una sorta di filtro meccanico a maglie di dimensione variabile (micropori), della grandezza di alcuni millesimi di millimetro, che danno la pos-sibilità alle molecole di dimensioni inferiori al dia-metro dei canali di entrare all’interno del minerale rimanendo intrappolate. Le molecole di dimensioni superiori al diametro dei canali riescono ad uscire da questo filtro; 4) Elevata affinità per l’acqua. Per

queste caratteristiche, la zeolitite è stata utilizzata in zootecnia per la riduzione dei cattivi odori, come dimostrato da sperimentazioni svolte in aziende suinicole del modenese, nell’ambito delle quali si è registrata una drastica riduzione dei cattivi odori emessi nelle aree adiacenti gli allevamenti ed un abbassamento del contenuto di NH4

+ nei liquami, a fronte di una regolare e normale crescita degli animali(Bergero e Passaglia,1994; Passaglia e Marchi, 2001). In orticoltura, l’uso di zeoliti in po-modoro da mensa (Passaglia et al., 1997), sedano (Bazzocchi et al., 1996), zucchino e melone (Pas-saglia et al., 2005b), ortaggi e frutta (Passaglia e Poppi, 2005a,b) ha determinato un aumento della produzione totale di prodotto finito per ettaro di ter-reno. Inoltre, il loro utilizzo nelle acque di uso irriguo ha permesso una riduzione del contenuto di sodio, indice di acqua di bassa qualità (Passaglia et al., 2005c). In floricoltura, l’utilizzo di zeoliti ha deter-minato aumento dell’altezza, del numero totale di infiorescenze, di boccioli e di fiori e del calibro dei bulbi ed una maggiore precocità di fioritura in gera-nio (Passaglia et al., 1998; Passaglia et al., 2005a) e Lilium, Gerbera, Crisantemo, Liatris spicata, Tuli-pano, Cupressus sempervirens (Prisa et. al., 2008, 2009, 2010, 2011, 2012a,b).

Le sperimentazioni iniziate i primi giorni di Luglio 2014, sono state effettuate prezzo l’azienda Bindi Sirio di Pescia (PT) su piante di olivo, specie impor-tante dal punto di vista ornamentale e produttivo. Le talee dopo essere state trattate con ormone radican-te sono state poste sotto tunnel di polietilene, con turnover irrigui programmati elettronicamente. Le caratteristiche della chabasite utilizzata sono state

Analisi mineralogica quali-quantitativa (% in peso con deviazioni standard tra parentesi) ef-fettuata mediante diffrattogramma di polvere ai raggi X secondo la metodologia RIETVELD-RIR (Gualtieri, 2000):Chabasite 66.2 (1.0); phillipsite 2.4 (0.5); mica 5.6 (0.6); K-feldspato 10.3 (0.8); pirosseno 2.2 (0.5); vetro vulcanico 13.3 (1.5).Contenuto zeolitico totale (%): 68.6 (1.3), di cui 66.2 dovuto a chabasite e 2.4 da phillipsite.

Capacità di scambio cationico (in meq/g con de-

viazione standard tra parentesi) determinata utilizzando la metodologia descritta in Gualtieri et al. (1999): 2.15 (0.15) di cui 1.42 dovuti a Ca, 0.04 a Mg, 0.05 a Na e 0.64 a K.

Le cvs di olivo utilizzate sono state: Maurino, Fran-toio, Moraiolo, Leccio, Pendolino, Leccino. Le Tesi sperimentali della prova sono state:Controllo: bancale in perlite 100% (non riscaldato) con trattamento ormonale delle talee 5-7” con IBA 2000 ppm (Fig.1);Trattato: bancale in perlite 70% + zeolitite (chaba-site) 30% (non riscaldato) con trattamento ormo-nale delle talee 5-7” con IBA 2000 ppm (Fig.2).Sono state utilizzate 30 piante x 3 repliche per ogni tesi in un disegno sperimentale randomizzato.I rilievi effettuati a fine sperimentazione sulle pian-te, sono stati: percentuale di radicazione, numero, lunghezza e peso fresco delle radici.

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Risultati

Tabelle

La sperimentazione ha evidenziato come la zeoliti-te (chabasite) possa migliorare la radicazione delle talee di olivo. Infatti come mostrato nella (Tab. 1), si nota come il trattamento con chabasite riesca ad in-crementare la percentuale di talee radicate rispetto al controllo in perlite su tutte le specie testate. Con-siderando il fatto che il bancale non era riscaldato sembrerebbe un ottimo risultato. Anche per quanto riguarda il numero e il peso fresco delle radici (Tab. 2 e 4) c’è stato un incremento significativo nelle tesi in cui le talee sono state messe a radicare in zeolitite.Aspetto interessante si evidenzia per quanto riguar-da la lunghezza delle radici (Tab.3), sembra infatti

che le talee messe a dimora in chabasite, abbia-no un numero superiore di radici e un peso fresco maggiore, ma che la loro lunghezza sia significati-vamente inferiore (Fig. 3-4). Ciò è stato riscontrato anche in prove precedenti su Lilium, Crisantemo, Tulipano. Probabilmente le zeolititi, in particolare la chabasite, permettono un minore sviluppo in lun-ghezza delle radici, in quanto i singoli minerali fun-gono da zona di riserva per l’acqua e le sostanze nutritive, che vengono cedute lentamente alle pian-te. Di conseguenza gli apparati radicali non hanno necessità di svilupparsi in lunghezza per soddisfare le loro necessità idriche e nutritive.

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Figure

ConclusioniLa chabasite e le zeolititi in generale possono avere diversi impieghi in agricoltura. Questi minerali possono svolgere diverse funzioni per ottimizzare la crescita delle piante (trattengono l’acqua e i minerali e li rilasciano lentamente) e sono di facile utilizzo sia in pieno campo che per le coltivazioni in vasoI risultati della sperimentazione hanno messo in luce una maggiore percentuale di radicazione delle talee poste in chabasite, rispetto a quelle in perlite, con un livello di microrrizzazione significativamente incrementato. Si nota inoltre, la minore lunghezza delle radici cresciute in chabasite rispetto al controllo, questo effetto è stato probabilmente dovuto al miglioramento della ritenzione idrica e della disponibilità di sostanze nutritive nelle zone in cui erano presenti le zeolititi, che ha stimolato lo sviluppo di micro-radici.I risultati sembrano assumere maggiore rilievo in quanto i bancali di radicazione, non sono stati riscaldati e i turnover irrigui sono stati ridotti, ciò nonostante in chabasite si è ottenuta una buona

percentuale di radicazione, aspetto probabilmente dovuto al fatto che questo minerale oltre a rilasciare l’acqua lentamente (la perlite infatti si asciuga velocemente), riesce a garantire una temperatura costante nel substrato di radicazione.Questi dati sottolineano alcuni degli effetti positivi che la chabasite, potrebbe apportare una volta impiegata nella radicazione di talee di piante di olivo e di specie ornamentali. Fattore determinante rappresenta in particolar modo, la purezza del minerale utilizzato (a breve una normativa, metterà in risalto proprio questo aspetto, determinando l’esclusione dal mercato di quelle zeolititi che non garantendo determinate caratteristiche chimico-fisiche, possono poi provocare problemi nelle coltivazioni).Ulteriori sperimentazioni sono attualmente in corso, per determinare l’effetto della chabasite, sullo sviluppo radicale, sulla resistenza agli stress e sulla produttività di altre specie d’interesse ornamentale e frutticolo.

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OMA - Il terzo rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Eurispes,

Coldiretti e Osservatorio sulla crimi-nalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare è stato presentato a Roma nella sede della Coldiretti di Palazzo Rospigliosi da Roberto Mon-calvo, Presidente Coldiretti, Gian Carlo Caselli, Presidente del Comita-to Scientifico dell’Osservatorio, Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes. L’agroalimentare rappresenta un terreno privilegiato di investimento della malavita in tempi di crisi come dimostrano le indagini più recenti che sono per la prima volta oggetto del Rapporto. Una inedita analisi sulla dimensione crescente del fenomeno e sulle sue evoluzioni più recenti e più pericolose come l’affidamento

di capitali puliti a circuiti illegali, sulle nuove forme emergenti di criminalità, sugli interessi dei colletti bianchi, sulle infiltrazione malavitose dalle campagne alla ristorazione e sul business della sofisticazione e della contraffazione, tutti temi di speciale attenzione ed interesse alla luce del prossimo appuntamento dell’Expo. Uno speciale focus è stato dedicato ai rischi della rete dove sono in forte crescita gli acquisti di alimentari ma anche gli inganni, le sofisticazioni e “offerte indecenti” che sono state mostrate dal vivo nella pri-ma “Collezione degli orrori alimen-tari on line”. La stesura del Rapporto è stata resa possibile anche grazie al contributo documentale proveniente dalle Forze dell’ordine, dalla Magistratura, dalle Istituzioni e dagli Enti che operano sul

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AgricolturaIl rapporto agromafie 2015

coldiretti, Eurispes e Osservatorio su criminalità agroalimentare

territorio a salvaguardia del comparto agroalimentare che sono stati presenti all’appuntamento assieme con il Mini-stro della Giustizia, Andrea Orlando, il Ministro delle politiche, Agricole Maurizio Martina, il Presidente della Commissione Parlamentare Antima-fia, Rosy Bindi, il Procuratore naziona-le antimafia, Franco Roberti, e ilPro-curatore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone.

Eventi

l Carnevale di Viareggio, con i suoi giganteschi carri e la moltitudine di maschere, è da sempre una straordinaria occa-

sione per realizzare eccezionali scatti fotografici, sia da parte di professioni-sti, che di appassionati. E proprio per valorizzare le suggestioni, raccontate attraverso le immagini, nasce il primo Contest fotografico, voluto dalla Fon-dazione Carnevale in collaborazione con lo IED Istituto Europeo di Design. “Scatta filma e racconta la magia del Carnevale di Viareggio” è il titolo del concorso aperto a tutti i creativi, sen-za limiti di età e nazionalità, che vor-ranno raccontare la loro straordinaria esperienza alla manifestazione 2015 e alla Cittadella, al momento dei pre-parativi. Due le sezioni di concorso: video e foto.I video potranno essere sia con mo-dalità storytelling, per raccontare la magia del Carnevale, dal concept del bozzetto del carro, alla sua costru-

zione, sino alla sfilata in Passeggiata; sia come racconto dello spettacolo del Corso Mascherato. Nel primo caso il video, della durata di massimo 5 mi-nuti (formato DVD), dovrà essere pre-sentato entro le ore 23:59 di venerdì 30 gennaio 2015. Dovrà concludersi con un frame finale in cui siano ripor-tate le date del Carnevale 2015. Nel secondo caso dovrà essere un video/cortometraggio che documenti i carri allegorici durante la sfilata. Dovrà du-rare 3 minuti ed essere presentato e consegnato entro le ore 23:59 di saba-to 14 febbraio 2015. Le foto dovranno invece testimoniare la bellezza e l’ori-ginalità delle grandi opere in cartape-sta, realizzate dagli artisti viareggini ed immortalate nei laboratori o lungo la sfilata. Dovranno essere inviate in digitale nei seguenti formati: jpeg, pdf a una risoluzione di 300 dpi. Per partecipare, basterà registrarsi inviando una mail seguente indirizzo: [email protected] indicando

iAl via il primo contest fotografico e video organizzato dalla Fondazione Carnevale

scatta e filma la magia del carnevale di Viareggio 2015

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nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, indirizzo e-mail e numero di telefono. La registrazione è possibile sino al 14 febbraio 2015. Tutto il materiale verrà presentato e diffuso attraverso gli account social ufficiali della Fondazione Carnevale di Viareggio, e non solo, con l’hashtag #viareggiocontestIn palio soggiorni per due persone a Viareggio in occasione di uno dei week-end di Carnevale. Il miglior vi-deo e la migliore fotografia verranno utilizzati per la campagna di comuni-cazione dell’edizione 2016 della mani-festazione.

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Pesca

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i è svolta presso il Museo Rodolfo Valentino nel cen-tro storico di Castellaneta la presentazione del Calenda-

rio 2015 realizzato dalle due alunne An-tonella Carotenuto e Francesca Rubino della classe 3aA dell’Istituto Comprensi-vo Pascoli - Giovinazzi di Castellaneta con il supporto della professoressa Carmela Procino. Il calendario, molto colorato e ricco di immagini del nostro territorio e di proverbi in dialetto castellanetano, riporta anche foto della frutta di stagio-ne prodotta proprio nella nostra zona. Per ogni mese una foto, l’immagine di un frutto e un proverbio in dialetto, uno diverso dall’altro; sul tavolo dei relatori in bellavista due ceste molto colorate di frutta e verdura di stagione.Sul calendario le foto della Gravina di Castellaneta e del lago Tafuri di proprie-tà della famiglia Sergio situato in agro di Castellaneta. Alla presentazione ha partecipato la dirigente scolastica pro-fessoressa Angelica Molfetta la quale ha

Sevidenziato che l’idea é nata dal voler sviluppare nei ragazzi le competenze mettendo in campo le abilità grafiche e tecniche, sviluppando la coscienza di cit-tadinanza, in quanto il ricavato sarà de-voluto in beneficenza.La professoressa Carmela Procino ha evidenziato che la realizzazione del ca-lendario è un attività ripetuta nel corso degli anni affinché i ragazzi possano ap-passionarsi e innamorarsi della propria terra senza trascurare la ricerca e la so-lidarietà. La Cia Confederazione Italiana Agricoltori ha voluto sponsorizzare la realizzazione del calendario, in quanto ritiene che per risollevare le sorti della nostra economia sempre di più bisogna

fare sistema fra tutti i soggetti presenti sul territorio, cercando di far conoscere all’esterno i prodotti della nostra agricol-tura, la loro storia, come e dove vengono prodotti, le bellezze naturali, le bellezze architettoniche con il coinvolgimento delle scuole e il protagonismo delle ge-nerazioni future.Il calendario è in vendita presso le edi-cole di Castellaneta al costo simbolico di cinque euro e il ricavato sarà devoluto all’Associazione ANT.Le stampe del calendario sono state re-alizzate dalla tipografia Policarpo di Ca-stellaneta con la passione che contraddi-stingue la proprietà e i suoi collaboratori.

Presso il museo Rodolfo Valentino di Castellaneta

cia, presentato il calendario 2015Eventi

Riceviamo e Pubblichiamo

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Formazione

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