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Anno Liturgico 2016-2017 “A” Foglietto della Settimana www.parrocchiagrignasco.org - FB: “Parrocchie Grignasco - www.vittonegrignasco.it Spillo di “don” Si tratta del cantiere della comunità chiamata ogni giorno ad abbattere muri e a custruire ponti. L’invito lo troviamo nel Vangelo di questa domenica dove: una donna, considerata eretica dai giudei, di vita sentimentale complicata… è attesa da Gesù per un incontro che cambierà la sua vita diventando discepola e annunciatrice del Regno. Papa Francesco in Evangelii Gaudium dice al n. 228 che è “possibile sviluppare una comunione nelle differenze, che può essere favorita solo da quelle nobili persone che hanno il coraggio di andare oltre la superficie conflittuale e considerano gli altri nella loro dignità più profonda. Per questo è necessario postulare un principio che è indispensabile per costruire l’amicizia sociale: l’unità è superiore al conflitto. La solidarietà, intesa nel suo significato più profondo e di sfida, diventa così uno stile di costruzione della storia, un ambito vitale dove i conflitti, le tensioni e gli opposti possono raggiungere una pluriforme unità che genera nuova vita. Non significa puntare al sincretismo, né all’assorbimento di uno nell’altro, ma alla risoluzione su di un piano superiore che conserva in sé le preziose potenzialità delle polarità in contrasto”. Ritengo che con la festa di Mollia D’Arrigo un passo importante si sia fatto: il “don” seduto ad un tavolo della Truna con giovani volenterosi di ridare un po’ di lustro a San Giuseppe e in quattro battute, con molta semplicità si sono coinvolte una buona parte delle associazioni del paese. Ponti e non muri… ogni giorno demolire… ogni giorno costruire… ci vuole tempo, ci vuole energia e soprautto volontà. Un cantiere che non chiude mai 19-03 02-04 9

Foglietto 2016-2017 9 - Parrocchie Grignasco€¦ · E’ sufficiente scorrere le Scritture per scoprire come il Padre buono desidera ascoltare il grido dei poveri: «Ho osservato

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  • Anno Liturgico 2016-2017 “A”

    Foglietto della Settimanawww.parrocchiagrignasco.org - FB: “Parrocchie Grignasco - www.vittonegrignasco.it

    Spillo di “don”

    Si tratta del cantiere della comunità chiamata ogni giorno ad abbattere muri e a custruire ponti. L’invito lo troviamo nel Vangelo di questa domenica dove: una donna, considerata eretica dai giudei, di vita sentimentale complicata… è attesa da Gesù per un incontro che cambierà la sua vita diventando discepola e annunciatrice del Regno. Papa Francesco in Evangelii Gaudium dice al n. 228 che è “possibile sviluppare una comunione nelle differenze, che può essere favorita solo da quelle nobili persone che hanno il coraggio di andare oltre la superficie conflittuale e considerano gli altri nella loro dignità più profonda. Per questo è necessario postulare un principio che è indispensabile per costruire l’amicizia sociale: l’unità è superiore al conflitto. La solidarietà, intesa nel suo significato più profondo e di sfida, diventa così uno stile di costruzione della storia, un ambito vitale dove i conflitti, le tensioni e gli opposti possono raggiungere una pluriforme unità che genera nuova vita. Non significa puntare al sincretismo, né all’assorbimento di uno nell’altro, ma alla risoluzione su di un piano superiore che conserva in sé le preziose potenzialità delle polarità in contrasto”. Ritengo che con la festa di Mollia D’Arrigo un passo importante si sia fatto: il “don” seduto ad un tavolo della Truna con giovani volenterosi di ridare un po’ di lustro a San Giuseppe e in quattro battute, con molta semplicità si sono coinvolte una buona parte delle associazioni del paese. Ponti e non muri… ogni giorno demolire… ogni giorno costruire… ci vuole tempo, ci vuole energia e soprautto volontà.

    Un cantiere che non chiude mai

    19-0302-04

    9

  • Data

    Letture:

    Dal Vangelo secondo

    2 di 12

    III Domenica del Tempo di Quaresima19/03 Es 17,3-7; Sal 94; Rm 5,1-2,5-8; Gv 4,5-42

    Giovanni

    In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede il pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo bestiame?». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna –, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua»…

    Commento di Padre Ermes RonchiGesù, affaticato per il viaggio, sedeva al pozzo di Sicar. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. È una donna senza nome, che ci rappresenta, che assomiglia a tutti noi. È la sposa che se n'è andata dietro ad altri amori, e che Dio, lo sposo, vuole riconquistare. Non con minacce o rimproveri, ma con l'offerta di un più grande amore, esponendosi con l'umiltà di un povero che tende la mano «ho sete», di chi crede che può ricevere molto da ogni altro uomo.Dammi da bere. Dio ha sete, ma non di acqua: ha sete della nostra sete, ha desiderio del nostro desiderio. Lo sposo ha sete

  • di essere amato. E ci insegna che c'è un mezzo, uno soltanto, per raggiungere il cuore profondo di ciascuno. Non il rimprovero o l'accusa, ma un dono, il far gustare un di più di bellezza, un di più di vita, come fa Gesù: Se tu conoscessi il dono di Dio a te.Perché Dio non chiede, dona: una sorgente intera in cambio di un sorso d'acqua.Ti darò un'acqua che diventa in te sorgente. Quest'acqua viva è l'energia dell'amore di Dio. Se lo accogli, diventa qualcosa che ti riempie, tracima, si sprigiona da te, come una sorgente che zampilla "per la vita", che fa maturare la vita, la rende autentica e indistruttibile, eterna. In te, ma non per te: la sorgente è più di ciò che serve alla tua sete, è per tutti, senza misura, senza calcolo, senza fine.Vai a chiamare colui che ami. Quando parla con le donne, va diritto al centro, al pozzo del cuore. Solo fra le donne Gesù non ha avuto nemici, il suo è il loro stesso linguaggio, quello dei sentimenti, del desiderio, della ricerca di ragioni forti per vivere.Non ho marito. E Gesù: hai detto bene, erano cinque. Ma non istruisce processi, non cerca indizi di colpevolezza, cerca indizi d'amore; non le chiede di mettersi prima in regola, le affida un dono; si fida e non pretende di decidere per lei il futuro. Messia di suprema delicatezza, volto bellissimo di Dio.Che cosa si vede da quel luogo, dal pozzo di Sicar? Il monte Garizim, con il tempio dei samaritani; e attorno cinque alture su cui i coloni stranieri, che hanno ripopolato Samaria, hanno eretto cinque templi ai loro dei. Il popolo è andato dietro a cinque idoli, come la donna a cinque uomini. Storia, simbolo, popolo, persona, tutto si intreccia per convergere all'essenziale: lo Sposo cerca la sposa perduta.La donna percepisce l'offerta di questa energia d'amore, ne è contagiata, corre in città, ferma tutti per strada: c'è uno che dice tutto di te! Lui conosce il tutto dell'uomo: c'è in ognuno una sorgente di bene, un lago di luce, più forte del male, fontane di futuro.

  • 4 di 12

    Il Vangelo in FamigliaAndò, si lavò e tornò che ci vedeva

    Chi crede di vedere, invece, cade nella tenebra più fitta. Credono di sapere, i devoti, credono di sapere tutto. Non si mettono in discussione, come il cieco che ammette di non sapere. Prima dicono che il cieco mente, che non è mai stato cieco, poi affermano che Gesù è un peccatore perché guarisce di sabato, infine, davanti all'evidenza, perdono le staffe. Per difendere la dottrina negano l'evidenza, per difendere la legge negano la vita. "L'amore non è arrogante, l'amore non si "ingrandisce" di fronte agli altri, ci si considera più grandi di quello che si è perché ci si crede più "spirituali" o "saggi". S. Paolo dice:" la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l'amore edifica". (1Cor 8,2)".

    Proposta: prima di andare a dormire, ogni membro della famiglia, condivide un motivo per cui vuole ringraziare Gesù e uno per cui chiedergli scusa.

    PreghieraSignore Gesù,nel volto di ciascuno di noivediamo il tuo stesso volto,il volto dei figli amati dal Padre.Rendici consapevoli di essere tuoi fratelli,figli dello stesso Padre.Signore Gesù, insegnaci a pregareperché anche noi riusciamo ad ascoltarela voce del Padre che ci parlae ci dice che è orgoglioso di noi. Amen.

  • Evangelii Gaudium - Papa Francesco

    5 di 12

    187. … E’ sufficiente scorrere le Scritture per scoprire come il Padre buono desidera ascoltare il grido dei poveri: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo … Perciò va’! Io ti mando» (Es 3,7-8.10), e si mostra sollecito verso le sue necessità: «Poi [gli israeliti] gridarono al Signore ed egli fece sorgere per loro un salvatore» (Gdc 3,15). Rimanere sordi a quel grido, quando noi siamo gli strumenti di Dio per ascoltare il povero, ci pone fuori dalla volontà del Padre e dal suo progetto, perché quel povero «griderebbe al Signore contro di te e un peccato sarebbe su di te» (Dt 15,9). E la mancanza di solidarietà verso le sue necessità influisce direttamente sul nostro rapporto con Dio: «Se egli ti maledice nell’amarezza del cuore, il suo creatore ne esaudirà la preghiera» (Sir 4,6). Ritorna sempre la vecchia domanda: «Se uno ha ricchezze di questo mondo e, vedendo il suo fratello in necessità, gli chiude il proprio cuore, come rimane in lui l’amore di Dio?» (1 Gv 3,17). Ricordiamo anche con quanta convinzione l’Apostolo Giacomo riprendeva l’immagine del grido degli oppressi: «Il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente» (5,4).

    188. La Chiesa ha riconosciuto che l’esigenza di ascoltare questo grido deriva dalla stessa opera liberatrice della grazia in ciascuno di noi, per cui non si tratta di una missione riservata solo ad alcuni: «La Chiesa, guidata dal Vangelo della misericordia e dall'amore all'essere umano, ascolta il grido per la giustizia e desidera rispondervi con tutte le sue forze». In questo quadro si comprende la richiesta di Gesù ai suoi discepoli: «Voi stessi date loro da mangiare» (Mc 6,37), e ciò implica sia la collaborazione per risolvere le cause strutturali della povertà e per promuovere lo sviluppo integrale dei poveri, sia i gesti più semplici e quotidiani di solidarietà di fronte alle miserie molto concrete che incontriamo…

  • Intenzioni di Messa di Marzo e Aprile

    S 18

    17.00 San Rocco Deff. Remigia, Pierina, Gelsomino

    e Adolfo Donà, Def. Panteghini Giuseppe

    18.00 M.V. Assunta Def.Oioli Giuseppe, Def. Giustina

    Ermes [la moglie]

    D 19 S. Giueseppe sposo di Maria

    7.30 Monastero

    9.30 Sant'Agata -

    Ara Def. Franchi Giuseppe

    11.00 Mollia D'Arrigo Festa patronale

    L 20

    18.00 Monastero Deff. Osella

    M 21

    9.30 C. Riposo -

    Sella

    18.00 Monastero Deff. Fam. Vogliano

    M 22

    18.00 Monastero def. Parente Giuseppe, Demarco

    Maddalena, Dimella Michele e Mastrogiacomo Elsa

    G 23

    18.00 Monastero Deff. Gaio Felice, Carlo, Marina e

    Livia [la moglie e figlia]

    V 24

    17.00 San Grato - Ara

    18.00 Monastero Def. Fiora Mario

    S 25 Annunciazione

    del Signore

    9.30 San Graziano

    17.00 San Rocco

    Def. Tosalli Franco, Deff. Filippa Giovanna e Dago Maurilio, Deff.

    Levratti, Fassio, Sagliaschi, Baratti, Deff. Fam Giuliano Pasquale, Deff.

    Fam Tegola Lucia e Michelina, Deff. Fam Di Stasi Francesco, Deff.

    Fam. Delfino Luigi, Deff Fam. Conese Giuseppina e Francesca

    18.00 M.V. Assunta Def. Ilario Bertone

    D 26

    7.30 Monastero

    9.30 Sant'Agata - Ara Deff. Bovone Vittorina e Tosalli

    Silvio.

    11.00 M.V. Assunta Per Comunità

    L 27

    18.00 Monastero Intenzioni delle sorelle dalla carità.

    M 28

    9.30 C. Riposo - Sella

    18.00 Monastero Deff. Livia e Giacomo.

    M 29

    18.00 Monastero

    G 30

    18.00 Monastero

    V 31

    17.00 San Grato - Ara Deff. Picci Marianna e Sala

    Giuseppe.

    18.00 Monastero Deff. Geltrude e Ferdinando

    Menga.

    S 1

    17.00 San Rocco Deff. Pina e Carlo. Def. Adriano

    Cantoia (la famiglia)

    18.00 M.V. Assunta

    D 2

    7.30 Monastero

    9.30 San Grato - Ara Def. Tosalli Giulio.

    11.00 M.V. Assunta Per Comunità

    Le intenzioni vengano segnate sul foglietto se comunicate in segreteria almeno 20 giorni

    prima. Controllare cortesemente eventuali errori di trascrizione delle intenzioni e dirlo al

    sacerdote appena prima della celebrazione della messa. Grazie.

    Lampada SS. Sacramento: 19/03/2017 Emilia; 26/03/2017 Lorenzo

  • ——— Appuntamenti fissi ———Incontri per i separati divorziati

    “Separati uniti nella fede”Oratorio San Giustino

    ultimo venerdì del mese ore 21.00Adorazione Eucaristica

    per le vocazioniMonastero giovedì ore 15.00

    Adorazione Eucaristica M. V. Assunta

    ultimo giovedì del mese alle ore 21.00Lodi mattutine

    M.V. Maria Assunta venerdì ore 9.00Coroncina Divina Misericordia,

    Rosario e Corona AngelicaM.V. Maria Assunta venerdì ore 15.00

    ConfessioniM.V. Maria Assunta

    venerdì dalle ore 9.30 alle ore 10.30Neonati

    Bella usanza è suonare le campane per la nascita di un bambino

    avvisare il “don”.Matrimoni e Battesimi

    Prendere contatti con don Enrico per concordare

    la data della celebrazione.Si fa presente che i documenti del matrimonio hanno validità 6 mesi.

    Per dialogare con il “don”Concordare telefonicamente

    ——— Contatti ———Casa tel. 0163417140don Enrico cell. 3391329605mail: [email protected]: [email protected] cerca: “Parrocchie Grignasco” 8 di 12

    Segreteria parrocchiale:martedì e mercoledì dalle 9.30 alle 11.30ufficio: 0163417140mail: [email protected]

    Angolo della generosità

    Fondi per tettoRestauro della Chiesa Parrocchiale di M. V.

    AssuntaUn modo semplice e utile ad incrementare la possibilità di reperire fondi per sostenere i lavori di restauro del tetto della parrocchiale è quello di utilizzare i bollettini posti in fondo alla chiesa oppure in casa parrocchiale destinati a l l a F o n d a z i o n e d e l l a Comunità del Novarese. Si ricorda che tali donazioni s o n o d e d u c i b i l i d a l l a dichiarazione dei redditi. La Parrocchia ha raccolto fin’ora € 24.293,00. Mentre la Fondazione Comunità del N o v a r e s e € 3 6 . 7 9 5 , 0 0 . Intanto la Fondazione CRT d a r à u n c o n t r i b u t o d i € 34.000,00.Anche la Fondazione Banca Popolare di Novara darà un contributo di € 15.000,00. Il contributo 8x1000 è stato approvato per un importo di € 100.000,00.

  • 9 di 12

    Laudato si’ - Papa FrancescoIII. IL MISTERO DELL’UNIVERSO86. L’insieme dell’universo, con le sue molteplici relazioni, mostra al meglio la ricchezza inesauribile di Dio. San Tommaso d’Aquino ha sottolineato sapientemente che la molteplicità e la varietà provengono «dall’intenzione del primo agente», il Quale ha voluto che «ciò che manca a ciascuna cosa per rappresentare la bontà divina sia supplito dalle altre cose», perché la sua bontà «non può essere adeguatamente rappresentata da una sola creatura». Per questo, abbiamo bisogno di cogliere la varietà delle cose nelle loro molteplici relazioni. Dunque, si capisce meglio l’importanza e il significato di qualsiasi creatura, se la si contempla nell’insieme del piano di Dio. Questo insegna il Catechismo: «L’interdipendenza delle creature è voluta da Dio. Il sole e la luna, il cedro e il piccolo fiore, l’aquila e il passero: le innumerevoli diversità e disuguaglianze stanno a significare che nessuna creatura basta a se stessa, che esse esistono solo in dipendenza le une dalle altre, per completarsi vicendevolmente, al servizio le une delle altre».

    87. Quando ci si rende conto del riflesso di Dio in tutto ciò che esiste, il cuore sperimenta il desiderio di adorare il Signore per tutte le sue creature e insieme ad esse, come appare nel bellissimo cantico di san Francesco d’Assisi:«Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,spetialmente messor lo frate sole,lo qual è iorno, et allumini noi per lui.Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:de te, Altissimo, porta significatione.Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.Laudato si’, mi’ Signore, per frate ventoet per aere et nubilo et sereno et onne tempo,per lo quale a le tue creature dài sustentamento.Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,per lo quale ennallumini la nocte:ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte».]

    http://w2.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents

  • Data

    Letture:

    Dal Vangelo secondo

    10 di 12

    IV Domenica del Tempo di Quaresima26/03 1 Sam 16, 1b.4a. 6-7. 10-13a; Sal 22; Ef 5, 8-14; Gv 9, 1-41

    Giovanni

    In quel tempo, Gesù passando vide un uomo cieco dalla nascita e i suoi discepoli lo interrogarono: «Rabbì, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perché sia nato cieco?». Rispose Gesù: «Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è perché in lui siano manifestate le opere di Dio. Bisogna che noi compiamo le opere di colui che mi ha mandato finché è giorno; poi viene la notte, quando nessuno può agire. Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe», che significa “Inviato”. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva.Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima, perché era un mendicante, dicevano: «Non è lui quello che stava seduto a chiedere l’elemosina?». Alcuni dicevano: «È lui»; altri dicevano: «No, ma è uno che gli assomiglia». Ed egli diceva: «Sono io!»…

    Commento di Padre Ermes Ronchi

    Il protagonista di oggi è l'ultimo della città, un mendicante cieco, uno che non ha nulla, nulla da dare a nessuno. E Gesù si ferma per lui. Perché il primo sguardo di Gesù sull'uomo si posa sempre sulla sua sofferenza; lui non giudica, si avvicina.La gente che pur conosceva il cieco, dopo l'incontro con Gesù non lo riconosce più: È lui; no, non è lui. Che cosa è cambiato? Non certo la sua fisionomia esterna. Quando incontri Gesù diventi un'altra persona. Cambia quello che desideri, acquisti uno sguardo nuovo sulla vita, sulle persone e sul mondo. Vedi più a fondo, più lontano, si aprono gli occhi del cuore.Lo condussero allora dai farisei.Da miracolato a imputato. È successo che per la seconda volta Gesù guarisce di sabato. Di sabato non si può, si trasgredisce il più santo dei precetti. È un problema etico e teologico che la gente non sa risolvere e che delega ai depositari della dottrina,

  • 11 di 12

    ai farisei. E loro che cosa fanno? Non vedono l'uomo, vedono il caso morale e dottrinale. All'istituzione religiosa non interessa il bene dell'uomo, per loro l'unico criterio di giudizio è l'osser‐vanza della legge. C'è un'infinita tristezza in tutto questo. Per difendere la dottrina negano l'evidenza, per difendere la legge negano la vita. Sanno tutto delle regole e sono analfabeti dell'uomo. Vorrebbero che tornasse cieco per dare loro ragio‐ne. Il dramma che si consuma in quella sala, e in tante nostre comunità è questo: il Dio della vita e il Dio della religione si sono separati e non si incontrano più. La dottrina separata dall'esperienza della vita.Ma il cieco è diventato libero, è diventato forte, tiene testa ai sapienti: Voi parlate e parlate, ma intanto io ci vedo.E dice a noi che se una esperienza ti comunica vita, allora è anche buona e benedetta. Perché legge suprema di Dio è che l'uomo viva.Sei nato tutto nei peccati e vuoi insegnare a noi?... Anche i discepoli avevano chiesto: Chi ha peccato? Lui o i suoi genitori? Gesù non ci sta: Né lui ha peccato, né i suoi genitori. Si allontana subito, immediatamente, da questa visione che rende ciechi; capovolge la vecchia mentalità: il peccato non è l'asse attorno a cui ruotano Dio e il mondo, non è la causa o l'origine del male. Dio lotta con te contro il male, lui è compassione, futuro, mano viva che tocca il cuore e lo apre, amore che fa ripartire la vita, che preferisce la felicità dei suoi figli alla loro obbedienza. Il fariseo ripete: Gloria di Dio è il precetto osservato! E invece no, gloria di Dio è un mendicante che si alza, un uomo che torna felice a vedere. E il suo sguardo luminoso che passa splendendo per un istante dà lode a Dio più di tutti i sabati!

  • Appuntamenti settimanali

    Domenica 19 marzoFESTA DI SAN GIUSEPPE

    A MOLLIA D’ARRIGORINNOVATA in

    collaborazione con le associazioni

    Ore 10.00 partenza a piedidalla Chiesa ParrocchialeOre 11.00 S. Messa a San

    Giuseppe di Mollia D’Arrigo Attenzione è sospesa la

    messa in Chiesa ParrocchialePer il Pranzo: sarà presente un servizio di ristorazione

    Proiezione di un filmato che mostra la festa nei sui anni d’oro. Ore 15.00 Vespri

    Ore 16.00 Estrazione deiBiglietti della Lotteria e

    incanto delle offerteIn caso di pioggia la festa

    verrà sospesa per cui la S. Messa delle 11.00 sarà

    in M. V. AssuntaVenerdì 24 marzo

    Ore 20.00 M.V. Assunta Cena di Digiuno (ricordo dei

    martiri missionari eofferte per le missioni)

    Sabato 25 marzoOre 9.30 San Graziano S. Messa nella Festa dell’Annunciazione

    Domenica 26 marzoOre 11.00 M.V. Assunta durante

    la S. Messa Battesimo di Stagi Emma Roberta

    Nel pomeriggo ritiro di Prima Confessione per ragazzi e genitori dell’UPM presso il

    Santuario del Crocifisso di Boca Sabato 1 aprile

    Cena al Contrario organizzata dai giovani ad offerta libera

    presso l’Oratorio (prenotazioni dal “don”)

    Domenica 2 aprileOre 11.00 M.V. Assunta durante

    la S. Messa Battesimo di Guidetti Greta

    Ore 14.00 Parcheggio del Cimitero partenza con mezzi

    propri alla volta del Sacro Monte di Varallo per il Ritiro di

    Quaresima di UPM per adulti e famiglie (è previsto un

    percorso parallelo per i ragazzi)