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DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE ANNO 2012 Approvata dal Consiglio di Indirizzo nella seduta del 31 ottobre 2011 1

Fondazione Carivit · Web viewPer quanto riguarda le iniziative di terzi la Fondazione intende proseguire nel 2012 il ricorso allo strumento del bando, risultato in grado di stimolare

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DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE

ANNO 2012

Approvata dal Consiglio di Indirizzo nella seduta del 31 ottobre 2011

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DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALEANNO 2012

PremessaLa Proposta di Documento Programmatico Previsionale anno 2012, che viene sottoposta all’approvazione del Consiglio di Indirizzo ai sensi dell’art. 15 comma 1 lettera g) dello statuto, è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente nella riunione del 30 settembre 2011, trasmessa a norma dell’art. 27 comma 2 dello statuto al Collegio dei Sindaci per il parere di competenza, e come consuetudine, sottoposta all’esame dell’Assemblea dei Soci per il parere consultivo, ai sensi dell’art. 10 punto 1 lettera f) dello statuto.

Il Documento è stato redatto nel rispetto delle norme regolamentari e statutarie vigenti.In particolare si è tenuto conto del Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 18 maggio 2004 n. 150 recante: “Regolamento ai sensi dell’ art. 11 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, in materia di disciplina di fondazioni bancarie” e del decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del MEF del 7 aprile 2011, con il quale sono state fornite indicazioni circa la redazione del bilancio 2009 e determinate le misure degli accantonamenti alla riserva obbligatoria e alla riserva per l’integrità del patrimonio per lo stesso esercizio, nonché alla copertura dei disavanzi pregressi.

La Proposta è rispettosa inoltre di quanto stabilito all’art. 27 c.5 dello statuto relativamente alla individuazione dei limiti sia per le spese di funzionamento che per le spese direttamente destinate al perseguimento delle finalità statutarie; è altresì osservante di quanto disposto all’art. 8, comma 1 del D. Lgs. 153/1999 in tema di destinazione del reddito.

E’ stato valutato, nel rispetto delle norme regolamentari dell’Ente, quanto stabilito dal Piano di Programmazione Pluriennale 2010/2012 approvato dal Consiglio di Indirizzo nella seduta del 26 ottobre 2009, e delle successive Note di aggiornamento , per quanto riguarda la individuazione dei settori di intervento, le finalità da perseguire, le priorità, gli strumenti e le linee generali della gestione patrimoniale.

Settori di intervento La Fondazione ai sensi dell’art. 2 dello statuto persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico , operando esclusivamente nei settori ammessi di cui al D.Lgs. n.153/99, ed attuando i propri interventi nel territorio della provincia di Viterbo.Come previsto dallo statuto l’Ente agisce nei settori scelti ogni tre anni dal Consiglio di Indirizzo nell’ambito dei settori ammessi.

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Nella programmazione pluriennale di attività per il triennio 2010/2012, si è operato nella individuazione delle principali linee di intervento e la consegnate assegnazione delle disponibilità rinviando ai documenti programmatici annuali una puntuale ripartizione delle stesse.Il Consiglio di Indirizzo nella seduta del 26 ottobre 2009 ha stabilito i seguenti settori rilevanti per il triennio 2010/2012 ai quali destinare, ripartendo tra di essi in misura equilibrata e secondo un criterio di rilevanza sociale, almeno il 50% del reddito residuo così come definito dall’art. 8 del D.Lgs 153/1999.

I settori rilevanti sono:1.Arte, attività e beni culturali;2.Educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la

scuola;3.Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa;4.Sviluppo locale ed edilizia popolare locale;5.Volontariato, filantropia e beneficenza.

Nel corso dell’ attuazione delle scelte programmatiche, l’Organo di Amministrazione provvederà nel rispetto delle proprie attribuzioni statutarie alle determinazioni concernenti la individuazione dei soggetti beneficiari degli interventi e dei relativi importi.

Per quanto attiene agli aspetti gestionali degli investimenti viene mantenuta l’impostazione prudenziale già assunta nei precedenti esercizi considerando quale orizzonte temporale di riferimento, quello del medio-lungo periodo sia rispetto alle valutazioni dell’attesa dei rendimenti degli investimenti che nella previsione degli effetti di ricaduta dei benefici dei propri interventi.

Criteri per la gestione delle risorse patrimonialiQuadro macroeconomico e mercati finanziariI mercati finanziari si ritrovano in uno stato di grande incertezza ed elevata volatilità, il che comporta particolarmente arduo poter elaborare previsioni. Al 9 settembre 2011 l’indice azionario della borsa italiana registra da inizio anno -30,50%; l’indice tedesco – 24,94% quello francese -21,82%.. L’indice della borsa USA Dow Jones Ind. -5,06%.Il Fondo Monetario Internazionale riduce ancora una volta le stime della crescita mondiale delle maggiori economie europee in particolare.Per l’Italia il Pil salirà quest’anno dello 0,6% ovvero 0,4 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di giugno, e dello 0,3% nel 2012 (meno 1 punto percentuale).Nonostante l’effetto di stabilizzazione operato dagli acquisti della BCE, il mercato tiene sotto pressione i mercati dei maggiori paesi periferici dell’area euro (oltre la Grecia, Italia e Spagna).

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La gestione delle risorse patrimonialiCoerentemente con lo scopo istituzionale e i principi generali richiamati, la Fondazione si qualifica come investitore istituzionale di lungo periodo. Per quanto concerne agli investimenti mobiliari, il 2012 viene considerato ancora un anno che si presenta con caratteri di forte volatilità, con grande incertezza sugli andamenti dei mercati finanziari.Per l’attività di gestione delle risorse patrimoniali l’Ente proseguirà nell’adozione di criteri prudenziali conformemente a quelli già assunti negli esercizi precedenti anche al fine di riequilibrare la complessiva esposizione al rischio degli investimento della Fondazione ed assicurare quindi la doverosa conservazione del valore economico del patrimonio .La Fondazione considera strategica la propria partecipazione in Carivit S.p.A. riconoscendo i rischi connessi alla concentrazione di tale investimento di natura azionaria che vengono tuttavia mitigati attraverso una strategia di compensazione tra la rischiosità del portafoglio gestito rispetto a quello immobilizzato.Si deve sottolineare che il rendimento conseguito nella partecipazione nella banca , considerato l’andamento dei mercati finanziari di questi ultimi anni è stato più che soddisfacente. A tali considerazioni , si deve aggiunge la necessità per la Fondazione di impiegare il patrimonio assicurando il collegamento funzionale con le finalità istituzionali ed in particolare con lo sviluppo del proprio Territorio di riferimento. Il rapporto tra la Fondazione e la Carivit S.p.A. infatti non si limita al semplice investimento di natura puramente finanziaria e quindi nel passaggio di dividendi ma in una serie di importanti iniziative che accrescono il valore aggiunto per il Territorio in cui esse svolgono il rispettivo ruolo.

Per consentire all'attività operativa della Fondazione, rispetto a fasi ed andamenti finanziari, potranno venire eventualmente impiegate risorse aggiuntive, dalle riserve e dagli accantonamenti operati negli anni precedenti con funzione di stabilizzazione delle erogazioni.

Le linee complessive e generali nella gestione delle risorse patrimoniali, si ispirano ai principi che discendono dalla normativa generale e dalle stesse indicazioni statutarie.

Per il 2012 varranno gli indirizzi assunti in materia dal Consiglio di Indirizzo a partire con la fondamentale determinazione del 18 aprile 2001, via via adeguata nei suoi contenuti di aggiornamento fino alla deliberazione del 21 febbraio 2009, e dalle successive determinazioni assunte dal Consiglio di Amministrazione. Si conferma l’impostazione che prevede di affidare a due gestori esterni, un mandato di gestione patrimoniale in titoli mobiliari, con caratteristiche analoghe per importo e definizione dei limiti dello stesso, al fine di consentire una opportuna diversificazione del rischio unitamente alla possibilità di verifica e confronto tra di loro. L’obiettivo di investimento sarà quello di conseguire attraverso una gestione attiva un rendimento assoluto positivo e stabile, mantenendo bassa la volatilità con salvaguardia del

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valore economico del capitale investito secondo un orizzonte temporale di medio-lungo periodo.

L’ allocation strategica tiene conto dei seguenti limiti di massima :Azionario con quota costante del 15-20%.Investimenti a tasso fisso del restante 85-80%.

L’ obiettivo è quello di prevedere una moderata crescita del patrimonio da conseguirsi con un rendimento superiore a quello monetario, mantenendo bassa la volatilità, in conformità al benchmark strategico individuato, con un profilo di rischio medio basso.

Una deroga a quanto sopra stabilito riguarda l’investimento in strumenti monetari di importo adeguato a sostenere esclusivamente le ordinarie esigenze di liquidità connesse al funzionamento della struttura.

Principi generali dell’attività erogativaLa Fondazione programma le proprie attività sulla base delle previsioni di proventi derivanti dalla gestione del portafoglio finanziario e dall’utilizzo le disponibilità precedentemente accantonate nello specifico Fondo per attività di istituto.

Con riferimento agli indirizzi di intervento, in aderenza a quanto già ampiamente attuato nel corso dei precedenti esercizi, potranno realizzarsi attività secondo impostazioni operative che risulta abbiano già conseguito obiettivi aderenti alle attese del Territorio e dei vari destinatari dell’attività di intervento medesima.

Si conferma l’ impegno a proseguire sulla strada intrapresa per l’attuazione compiuta del principio di sussidiarietà evitando supplenze rispetto ai soggetti titolari e gestori dei servizi per i cittadini , nella consapevolezza che il tessuto sociale ed economico del nostro territorio vede da un lato una crescita dei bisogni e per contro una progressiva contrazione delle risorse pubbliche disponibili ai vari livelli.

Si avrà cura pertanto di operare nell’ambito del generale spirito della missione dell’Ente e dei principi di sussidiarietà, in modo da finanziare attività e progetti di diversa natura, con l’obiettivo di considerare con valore prioritario quelli che: risultino in grado di poter assicurare positive ricadute di ordine sociale ed economico

nel Territorio; prevedano forme di partecipazione e cofinanziamento da parte di altri soggetti pubblici e

privati; si articolino secondo positivi processi di integrazione e di razionalizzazione delle risorse.

Si proseguirà nell’impostazione di mantenere un costante dialogo con enti e istituzioni del territorio ed organismi del non profit anche nella fase di impostazione e formulazione dei progetti stessi.

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Nello svolgimento delle attività di istituto la Fondazione si uniforma alle previsioni del “Regolamento di erogazione” approvato dal Consiglio di Indirizzo nella seduta del 25 giugno 2001 e assicurare una adeguata ripartizione delle risorse nell’ambito del proprio Territorio di attività.

Procedure e criteri istruttoriLa Fondazione opererà, sia come soggetto erogatore nei confronti di associazioni, organizzazioni e operatori in possesso di adeguate competenze e riconoscimenti in grado di gestire validi progetti ed iniziative di utilità sociale, sia attraverso interventi diretti. Il finanziamento di iniziative di terzi verrà attuato previa verifica della coerenza di ogni progetto con i fini istituzionali e le linee di intervento indicate nei documenti programmatici della Fondazione.

Progetti propri sono quelli cui la Fondazione dà corso per autonoma iniziativa oppure partecipando in modo determinante alla definizione e alla realizzazione di iniziative suggerite da terzi.

Per quanto riguarda le iniziative di terzi la Fondazione intende proseguire nel 2012 il ricorso allo strumento del bando, risultato in grado di stimolare la progettualità del territorio e di indirizzarne l’azione verso obiettivi comuni e più focalizzati, quali sono le priorità della Fondazione e i risultati che intende raggiungere nei diversi settori di intervento. Esso inoltre agevola il processo di selezione perché consente una valutazione comparativa dei progetti applicando a tutte le richieste pervenute i medesimi criteri di scelta.A tal riguardo verranno adottate le procedure e dei criteri per la istruttoria e la valutazione delle domande e dei programmi, secondo le modalità indicate dal vigente Regolamento di erogazione in materia di <<Programmi specifici>> di attività di cui all’art. 5 del Regolamento stesso.

I Bandi di Erogazione con possibili modifiche procedurali rispetto alle precedenti edizioni dettate da motivi di migliore funzionalità, equità ed efficacia.troveranno esplicazione attraverso due consolidate specifiche modalità:- Bandi con scadenza che vengono riproposti annualmente e prevedono un termine entro

il quale possono essere presentate richieste di contributo;- Bandi senza scadenza che rappresentano linee erogative permanenti e permettono la

presentazione delle richieste di contributo in ogni momento dell’anno.

Con tali strumenti, che si distinguono per settori-sottosettori di intervento, si vogliono comunque conseguire obiettivi essenzialmente basati su criteri di compartecipazione, sulla base di linee progettuali condivise ed indicate specificatamente nel bando di concorso ed aventi per finalità la creazione di occasioni di sviluppo del territorio.

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Oltre a tale modalità la Fondazione potrà proseguire anche nel prossimo esercizio la tradizione attività di selezione e sostegno di progetti e richieste pervenuti in modo autonomo dal territorio e coerenti con la presente programmazione e con la consapevolezza dell’importanza delle risorse locali, attraverso la promozione di nuovi percorsi creativi che possano da un lato creare opportunità di occupazione e nuove imprese in campo culturale. Si punterà su iniziative in grado di aggregare la partecipazione degli enti, delle associazioni, del mondo della scuola, delle imprese, del volontariato finalizzato all’assistenza della categorie sociali deboli.

Accanto a questo continuerà l’impegno a favore di iniziative locali di minore ampiezza che tuttavia sono sostenute ed animate dal settore non profit della comunità di riferimento e che sono in grado anch’esse di dare un importante contributo alla promozione del tessuto sociale, economico e culturale del territorio..

Scelte di linee operative negli interventiLe linee di intervento sono state definite sulla base di valutazioni delle richieste pervenute alla Fondazione, di dati riferiti al contesto economico e di uno stretto dialogo con le istituzioni sociali e civili di riferimento.

Anche per l’anno 2012 vengono riproposte le linee di indirizzo già assunte dalla Fondazione negli anni precedenti. Si proseguirà nell’attività di gestione delle erogazioni, secondo le indicazioni fissate negli appositi regolamenti adottati per disciplinare le procedure dell’attività istituzionale improntate alla programmazione degli interventi nonché al controllo ed al monitoraggio degli stessi per una attenta verifica dei risultati conseguiti . Si ritiene in sostanza di dover proseguire secondo modalità che possano assicurare:- la trasparenza delle scelte;- l’efficiente utilizzazione delle risorse;- l’efficacia degli interventi.

Per quanto concerne la definizione delle linee operative di intervento si ritiene, in armonia con le positive indicazioni emerse dai precedenti esercizi, di mantenere le seguenti:- privilegiare interventi che consentano una più evidente valutazione degli effetti e delle

ricadute in termini di benefici sociali e che al tempo stesso abbiano una corretta logica economica;

- evitare la dispersione delle risorse che risultano limitate rispetto alle domande ed ai bisogni del Territorio;

- indirizzare le erogazioni ove i bisogni sono più urgenti, onde assicurarne un utilizzo efficiente ed efficace;

- attenta verifica al fine di evitare interventi di puro sostegno ad iniziative che risultassero aver ottenuto forme di finanziamento da altri soggetti in particolare con riferimento agli interventi derivanti dall’applicazione dei Bandi di concorso sia con scadenza che senza scadenza;

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- rendere pubbliche le priorità adottate, allo scopo di assicurare trasparenza e imparzialità al processo di selezione delle richieste di contributo.

Attività istituzionaleIn considerazione delle emergenze procurate dalla recente e grave crisi economica che ha ampliato il divario tra le risorse disponibili ed i bisogni espressi dal territorio, l’attenzione della Fondazione dovrà con ancor maggiore efficacia rivolgersi in particolare ai settori di più alta valenza sociale, quali la salute pubblica, l’educazione ed il volontariato senza trascurare il settore dell’arte e delle attività culturali del quale più volte abbiamo sottolineato il valore e il significato che ha nel nostro territorio anche dal punto di vista strategico e strutturale e quindi di sviluppo economico e sociale.

Arte, attività e beni culturaliObiettivo fondamentale dell’intervento della Fondazione in questo settore è quello di valorizzare ed incrementare la fruizione del patrimonio storico-artistico e culturale del Territorio, ritenuto fondamentale elemento di sviluppo della realtà locale per creare opportunità di occupazione e nuove imprese in campo culturale.

Sulla base dei buoni risultati ottenuti in passato si conferma la volontà di proseguire l’intensa attività svolta nel settore del recupero, ristrutturazione e manutenzione di immobili di interesse storico artistico con interventi significativi e con progetti anche propri , proseguendo nel completamento del restauro di monumenti presenti nel territorio. Si conferma l’intendimento che tali restauri abbiano anche una finalità e una valenza ulteriore che non il mero recupero del bene, con la possibilità di fruizione da parte degli utenti possibilmente costituiti da un vaso pubblico.Si intende inoltre proseguire il sostegno alle varie manifestazioni culturali con l’intento di valorizzare aspetti peculiari delle zone di intervento.Saranno inoltre privilegiati i grandi eventi culturali che siano veicoli di sicuro richiamo per un più ampio territorio che non quello della Città o della Provincia, per garantire poi positivi effetti di ricaduta e di promozione dell’immagine della Tuscia.

Nel settore rientra l’intervento di recupero dell’ex-mattatoio in Valle di Faul a Viterbo che per il 2012 vedrà la consegna dei lavori da parte dell’impresa appaltatrice la dotazione delle strutture e degli arredi previsti per il funzionamento del Museo della Ceramica della Tuscia, dell’auditorium e degli ambienti annessi.

Nel contempo verrà definito un piano strategico di gestione del complesso ristrutturato ex mattatoio come volano di aggregazione e di costruzione di un sistema di accoglienza per il turismo culturale nella città di Viterbo, che si fondi sulla possibilità di promuovere e valorizzare le professionalità e le competenze imprenditoriali giovanili presenti sul territorio

Altra iniziativa prevista è l’intervento di recupero delle scuderie papali a Sallupara a Viterbo.

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L’iniziativa parte da una intesa tra il Comune di Viterbo, Carivit S.p.A. e la stessa Fondazione finalizzata al recupero delle monumentali Scuderie della Rocca Albornoz in località Sallupara a Viterbo, attualmente di proprietà demaniale, da una situazione di marginalità presente in una zona interna alla Città di Viterbo, in una nuova risorsa culturale. L’obiettivo è quello di realizzare una importante operazione storico-culturale ed urbanistica, destinata ad attività ed iniziative prevalentemente rivolte ai giovani.

Il complesso, ora in stato di abbandono, venne fatto realizzare da papa Giulio II e nell’800 adibito a Carceri, poi colpito dai bombardamenti nell’ultima guerra è collocato all’interno delle mura urbane, presso la chiesa di S. Faustino. La collaborazione tra i tre enti prevede: il Comune di Viterbo si impegna all’acquisizione dal Demanio del complesso da destinare per le finalità prima illustrate ed alla conduzione delle opere di recupero prima indicate; la Carivit S.p.A. interviene con un proprio contributo adeguato a sostenere i costi per la realizzazione del primo lotto funzionale del progetto; la Fondazione Carivit si fa carico di un contributo destinato alla realizzazione del progetto definitivo ed esecutivo da donare poi al Comune di Viterbo, individuando, per le specifiche competenze scientifiche, tecniche e operative relative alla elaborazione, il Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria . A tal riguardo è stata redatta apposita convenzione tra Fondazione Carivit e Dipartimento Patrimonio Architettonico e Urbanistico dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la scuola I programmi della Fondazione in questa area di intervento si incentrano nella convinzione dell’importanza e della centralità che riveste l’istruzione e la formazione nell’educazione, nella crescita personale, nello sviluppo economico e nel miglioramento della qualità della vita della comunità. In tale ambito la Fondazione sostiene progetti ed iniziative che riguarda tutto il percorso formativo.In linea con il passato si riconferma quindi la volontà di realizzare progetti di ampio interesse scientifico, culturale e sociale in collaborazione con soggetti istituzionali: quali l’Università degli Studi della Tuscia e le istituzioni scolastiche della Provincia .Con l’Università il rapporto di collaborazione verrà guidato e coordinato da un Comitato paritetico che fa capo al Rettore Magnifico ed al Presidente della Fondazione, istituito nel corso del 2009, al fine di razionalizzare gli interventi, individuare i progetti e le iniziative da sostenere, seguirne la realizzazione e valutarne l’efficacia. Gli ambiti riguarderanno il sostegno di iniziative di alta formazione attraverso la concessione di apposite borse di studio per neo-laureati e la concessione di appositi finanziamenti per il potenziamento delle strutture e dotazioni didattiche e di contributi volti a promuovere la divulgazione di iniziative ed attività scientifiche e di ricerca di particolare interesse per la nostra realtà.

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Per quanto riguarda le istituzioni scolastiche, si proseguirà nel sostenere iniziative e progetti da realizzarsi con le singole istituzioni scolastiche e in collaborazione e con il coordinamento dell’Ufficio Scolastico Provinciale. In particolre verrà dato sostegno alla terza edizione del “Progetto scuola della Fondazione Carivit” che si rivolge ad alunni che soffrono situazioni di disagio nella fascia di età della preadolescenza, dagli 8 ai 12 anni, e che presentano difficoltà nell’apprendimento e /o difficoltà di relazione con i pari o con gli adulti a causa di:- uno scarso o assente sostegno familiare che non motiva il soggetto verso l'impegno scolastico;- rapporti inadeguati all'interno della famiglia, caratterizzati da assenza di dialogo tra genitori e figli; - coniugi in disaccordo tra loro a causa di separazioni conflittuali, per cui i figli sono disorientati e spesso abbandonati a sé.

Salute pubblica medicina preventiva e riabilitativaL’attenzione della Fondazione in questo specifico settore è stata sempre particolarmente elevata con impegni che derivano dalla sua forte valenza pubblica e dalle persistenti difficoltà del settore in ordine alla carenza di adeguasti finanziamenti pubblici. Tale impegno si tradurrà nel proseguire in quegli interventi, concordati con la locale AUSL, volti al miglioramento dell’offerta dei servizi sanitari all’innalzamento del loro livello tecnico, all’adeguamento delle strutture.In tale ambito è prevista la dotazione di una strumentazione per interventi di Microchirurgia ed endoneurochirurgia e di strumentazione per endochirurgia addominale.

Un importante intervento previsto riguarda la realizzazione in collaborazione con l’Associazione Solidarietà e Servizio di un Centro Socio-riabilitativo per persone che soffrono dio disagio psichico presso il complesso di Villa Rosa a Viterbo.Il progetto che nasce per soddisfare esigenze nel campo della riabilitazione psichiatrica rilevate attraverso una analisi del contesto sociale del territorio viterbese L’intervento della Fonazione, da modulare su base pluriennale, verrebbe riservato al sostenere i costi per la dotazione di un prefabbricato e dei laboratori

Sviluppo locale ed edilizia popolare localeIn tale settore l’intervento della Fondazione è circoscritto all’attività connessa con il funzionamento del progetto di Microcredito sociale attività nel corso del 2011..Proseguirà l’attività del progetto di Microcredito sociale in collaborazione con Fondazione Risorsa Donna – Carivit s.p.a.. in considerazione dei postivi risultati registrati nel corso dell’esercizio 2011.

Volontariato, filantropia e beneficenzaIn questo settore la Fondazione non intende svolgere esclusivamente il ruolo di soggetto erogatore nei confronti delle organizzazioni ed associazioni ad impronta volontaristica già

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mirabilmente operanti nel Territorio ma intende affermarsi, in linea con il principio di sussidiarità, quale interlocutore privilegiato nella realizzazione di progetti e programmi volti a realizzare interventi per il contenimento del disagio.

Tali iniziative verranno preferibilmente incentrate sulle problematiche connesse a fenomeni di esclusione sociale che riguardano forme di dipendenza, di disabilità, disagio giovanile e disagio delle classi anziane, difficoltà di integrazione, povertà estrema, ecc..

Si manterrà comunque , ove necessario ed opportuno, il sostegno alle forme di volontariato e le organizzazione che caratterizzano la nostra realtà.

Rientra in tale settore la nostra partecipazione alla “Fondazione per il Sud”, iniziativa promossa dall’ACRI volta a riequilibrare, a livello nazionale, la destinazione delle risorse delle Fondazioni di origine bancaria e che si propone di promuovere e potenziare l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno, attraverso l’attuazione di forme di collaborazione e di sinergia con le diverse espressioni delle realtà locali.

Alla Fondazione per il Sud vengono destinate le risorse stabilite dall’accordo ACRI-Volontariato del 23 giugno 2010 volto a stabilizzare e rafforzare la strategia di sostegno alle regioni meridionali promossa dalle Fondazioni nel corso degli ultimi anni. La natura dell’impegno da parte dell’Ente, da assumere a partire dal 2010, si configura più come un “extra-accantonamento” aggiuntivo rispetto all’1/15 di cui all’art. 15 L. 266/91, ma da considerare a tutti gli effetti come un’erogazione della fondazione ad un beneficiario – Fondazione per il Sud – di pertinenza del settore Volontariato, filantropia e beneficenza.L’importo di detta erogazione viene calcolato in proporzione alla media degli accantonamenti ai fondi speciali per il volontariato effettuati dall’Ente negli ultimi tre anni.

SCHEMA DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALEANNO 2012

I dati del DPP 2012 sono confrontati con quelli delle analoghe previsioni relative al DPP 2011 ed a quelli del bilancio consuntivo al 31/12/ 2010

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INCASSI E PROVENTI - PARTECIPAZIONI

Dividendi previsti dalla CARIVIT S.p.A.

I dati della semestrale al 30/06/2011 dalla Carivit S.p.A. evidenziano;la raccolta da clientela, complessivamente pari a 1,666 milioni di euro, è in lieve decremento (- 3,4%) rispetto ai dati di fine esercizio scorso; nello specifico la raccolta diretta ammonta a 855 milioni di euro (-8,5%) e la raccolta indiretta si attesta a 811 milioni di curo (+2,7%).Gli impieghi economici a clientela, al netto delle rettifiche di valore, ammontano a 968 milioni di curo (-3,3% rispetto 31.12.2010).I proventi operativi netti sono pari a 26,9 milioni di euro, in diminuzione (-5,4%) rispetto ai 28,5 milioni di euro del corrispondente periodo dell'anno precedente, in particolare gli interessi netti passano da 20,6 a 18,9 milioni di euro (-8,3%) mentre le commissioni nette passano da 7,5 a 7,8 milioni di euro (+4,5%).Gli oneri operativi risultano in diminuzione, attestandosi a 15,85 milioni di euro (-6,9%).Il risultato della gestione operativa si posiziona a 11,13 milioni di curo con un decremento del 3,2% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente.Il rapporto costi incorre si attesta al 58,75% rispetto al 58,32% dell'intero esercizio 2010. L'utile di periodo è pari a 4,17 milioni di curo rispetto ai 5,86 milioni di curo del 30.6.2010

Nella ipotesi di ripartizione del risultato di periodo al 30/06/2011, il Consiglio di Amministrazione della Cassa formula la seguente proposta di distribuzione dei dividendi:azioni ordinarie 0,0380;azioni di risparmio 0,0482.Per l’Ente questo corrisponde a : n. azioni ordinarie 10.470.157 X div. unitario 0,0380 X 2= euro 795.732;n. azioni di risparmio 272.500 X div. unitario 0,0482 X 2 = euro 26.269;totale euro 822.001.

Al momento non risultano elementi documentali che possano indurre a un più prudente apprezzamento di tali previsioni. Va comunque tenuto conto che nel corso dell’esercizio potranno venire a incidere sul risultato finale alcuni elementi quali in particolare la possibile attivazione del fondo esuberi e di eventuali rettifiche sui crediti in base all’evolversi della qualità del credito. che tuttavia si è fiduciosi sul fatto che non vengano a gravare sull’ipotesi di dividendo prospettata.

Ciò porterebbe a considerare i dividendi Carivit S.p.A. per l’intero esercizio 2012 pari a euro

DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Dividendi Carivit S.p.A. 822.000,00 690.000,00 883.350,00

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Dividendi previsti dalla C.D.P S.p.A.

La Fondazione detiene una partecipazione nel capitale di C.D.P S.p.A. costituita da n. 200.000 azioni privilegiate al V.N. di 10 euro cad. per un totale di 2.000 migliaia di euro.Come è noto, l’Assemblea straordinaria del 23 settembre 2009 ha emendato lo Statuto della Cassa prorogando di tre anni il termine per la conversione delle azioni privilegiate in azioni ordinarie ed eliminando le norme relative al dividendo preferenziale riservato agli azionisti privilegiati. A partire dall’esercizio 2009, quindi, i dividendi incassati sono pienamente e liberamente disponibili per le attività delle Fondazioni azioniste

Le previsioni di dividendi 2012 sono state elaborate tenendo conto dei dati del bilancio semestrale consolidato che al 30/06/2011 che si chiude con un utile netto di pertinenza pari a € 1.323 (+52,3%). Il totale attivo di Stato patrimoniale raggiunge € 266.495 milioni ( +2,1) mentre il patrimonio netto si attesta a € 13.872 milioni (-0,3%).

Il totale attivo di Stato patrimoniale raggiunge i 246.632 milioni di euro (+3,6%), mentre il patrimonio netto del gruppo si attesta a 11.629 milioni di euro (-10%).

Per quanto sopra appare opportuno considerare nell’ipotesi di dividendi, anche il dato medio di distribuzione degli ultimi 5 anni.

DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Dividendi C.D.P. S.p.A. 246.000,00 100.000,00 171.429,00

Fondo Italiano per le Infrastrutture – F2iRiguarda un investimento definito nell’esercizio 2007, per un importo di un milione di euro (pari a n.1 quota di classe “B” ed a una quota di partecipazione e di ripartizione dei richiami al fondo dello 0,0645%).L’iniziativa avviata dalla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. si propone, quale strumento attivo nel campo delle infrastrutture, come un operatore primario di riferimento in operazioni di apertura del capitale di grandi e medie infrastrutture, sia nel settore privato che in quello pubblico. L’interesse della Fondazione al Fondo è motivato dall’obiettivo di conseguire un rendimento stabile e di lunga durata anche se moderato.Primo Closing: 19/12/2007Closing Finale: 28/02/2009Ammontare sottoscritto al Closing Finale € 1.852.000.000 Durata del Fondo: fino a 15 anni dal Closing FinalePeriodo di investimento: 4 anni (estendibili due volte per un anno), dal Closing FinaleForma giuridica: Fondo mobiliare chiuso di diritto italiano riservato ad Investitori Qualificati

Il valore complessivo netto del Fondo (net asset value-NAV) al 30.06.2011 risultava pari ad € 715,13 mln

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Al 15 luglio giugno 2011 le quote versate dalla Fondazione ,rispetto ai richiami effettuati, è pari a 392.199,72 euroPer l’esercizio 2012 non sono previsti ritorni dall’investimento in F2i non disponendo di alcun elemento al riguardo. Tuttavia va tenuto conto che per l’esercizio 2010 e nel corso del 2011 sono stati distribuiti dividendi rispettivamente pari a € 12.623,02 e € 16.198,71.

DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Proventi da partecipazione F2i 0 0 12.623,02

Riassumendo Incassi e Proventi da Partecipazioni

Dividendi da partecipazione 2012

Carivit s.p.a. 822.000,00C.D.P s.p.a. 246.000,00F2i 0,00TOTALE 1.070.000,00

arrot.INVESTIMENTI

Previsione proventi da gestioni patrimoniali.La consistenza media dei titoli in portafoglio e la loro valorizzazione sono basati sulla verifica e valutazione degli elementi che si sono venuti manifestando nei primi nove mesi del 2011In dettaglio:Previsione proventi da gestioni patrimoniali

Gestore Patrimonio medio investito

Rendimento atteso

Risultato assoluto

Banca Finnat 13.200.000,00 2,5% 330.000

Banca Profilo 13.000.000,00 2,5% 325.000

Totale 1) 26.200.000,00 655.000

Gestione diretta 1.100.000,00(*) 1,5% 16.500

Totale 2) 1.100.000,00 16.500

TOTALE 1) + 2) 27.300.000,00 671.500670.000(arrot.)

(*)Nel calcolo dell’ammontare della liquidità investita sono state considerate le somme previste in uscita nel secondo semestre 2011, in esecuzione di attività programmate e previste a conclusione dell’esercizio

Ipotesi di rendimento del portafoglio investito in gestione patrimoniale individuale e gestione diretta. La estrema volatilità e la grande incertezza che attualmente governano i mercati finanziari rendono evidentemente più difficile del normale comporre previsioni di medio periodo.

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Per quanto concerne il patrimonio in gestione, sia individuale che diretta, viene tenuto conto delle valutazioni al riguardo espresse dalle società di gestione Banca Finnat Euramerica e Banca Profilo che al momento risultano i due gestori del patrimonio liquido dell’Ente.

I gestori continuano a ritenere che l’asset class governativa italiana offra differenziali di rendimento molto attraenti rispetto ad analoghi titoli di altri importanti paesi europei, da cogliere in un’ottica di rendimento a scadenza adottando comunque la misura di ridurre la duration dei titoli presenti in portafoglio.

Per quanto riguarda la indicazione di un target di rendimento per l’anno 2012 è bene sottolineare l’aleatorietà di tale stima.

Secondo un modello presentato da Banca Finnat, basato su diversi scenari economici ipotizzabili, la corrispondente percentuale di rendimento del portafoglio verrebbe circoscritta nel range: +6,2%/-1,3%.Escludendo lo scenario economico migliore e quello di entrata in recessione e considerando quello che prevede una ripresa moderata , l’ipotesi “intemerdia” prevede un range di rendimento compreso da +4% a +2,5%.

Nel rispetto dei criteri prudenziali a quali la Fondazione si ispira, si ritiene di poter assumere ai fini del presente documento il dato lordo del 2,5%.

euro

Patrimonio medio in gestione 27.300.000

Tasso rendimento lordo Gestione Individuale

Tasso rendimento lordo Gestione Diretta.

2,5%

1,50%

Totale lordo 670.000

Da depositi bancari. Si ipotizza una consistenza media del conto corrente di corrispondenza intrattenuto con la Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo di 150,00 migliaia di euro circa, l’importo degli interessi lordi risulta pari a 1,0 migliaia di euro.

DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo

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2010Interessi da depositi bancari

1.000,00 1.500,00 2.351,77

RIEPILOGO PROVENTI TOTALI

PROVENTI DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Dividendi da partecipazioni

1.070.000,00 790.000,00 1.322.536,30

dall’investimento in titoli

670.000,00 860.000,00 235.617,87

interessi da depositi bancari

1.000,00 23.000,00(*) 2.351,77

TOTALE 1.700.000,00

arrot.

1.700.000,00

arrot.1.560.505,94

(*) compreso il contributo del Comune di Viterbo destinato al funzionamento del Museo della Ceramica della Tuscia

ONERI DI GESTIONE

Per quanto riguarda questa voce del conto economico si pone, in particolare l’attenzione sul dettaglio dei costi di amministrazione e del personale dipendente come di seguito indicato

SPESE GENERALI E DI AMMINISTRAZIONE

Costo DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

TOTALE 100.000,00 107.000,00 122.252,00

PERSONALE DIPENDENTELe previsioni di costo si basano sulla proiezione 2012 della retribuzione lorda del personale in carico alla Fondazione al mese di settembre 2011.

Costo DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

TOTALE 160.000,00 147.000 163.669,00

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COSTI PER FUNZIONAMENTO ORGANI ISTITUZIONALILe previsioni di costo tengono conto delle deliberazioni del Consiglio di Indirizzo del 26/04/2010 e del 19/04/2006 in merito all’importo delle medaglie di presenza, alle indennità di carica ed ai rimborsi spese. Il numero delle riunioni degli organi collegiali previste, si basa sulle disposizioni statutarie in materia.

Costo DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Consiglio di Indirizzo 17.500,00 17.500,00 15.495,92

Consiglio di Amministrazione 117.400,00 117.400,00 130.573,24

Collegio dei Sindaci 40.100,00 40.100,00 50.110,19

TOTALE 175.000,00 175.000,00 196.179,00

ALTRI ONERI

DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Oneri per la gestione del patrimonio mobiliare (commissioni + spese di negoziazione)

64.000,00 50.000,00(escluse spese di

negoziazione)

83.734,28 (c.n.)103.424,80(c.n)

187.159,08(totale)

Quote ammortamento beni ammortizzabili

51.000,00 51.000,00 49.357,74

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RIEPILOGO ONERI DI GESTIONE

DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Costi generali e spese di amministrazione

100.000,00 107.000,00 122.252,00

Costi per il personale 160.000,00 147.000,00 163.669, 00

Compensi e rimborsi spese per cariche sociali e organi collegiali

175.000,00 175.000,00 196.179,00

Oneri gestione patrimonio mobiliare

64.000,00 50.000,00 187.159,00

Quote ammortamento beni ammortizzabili

51,000,00 51.000,00 49.358,00

TOTALE 550.000,00 530.000,00 718.617,00

IMPOSTE E TASSE

DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Imposte e tasse 25.000,00 18.000,00 70.758,65

TOTALE ONERI DI GESTIONE E IMPOSTE E TASSE € 548.000 migliaia di euro.

Detratti ai proventi le spese di funzionamento e gli oneri fiscali, l’AVANZO PRIMARIO DELL’ESERCIZIO risulta pari a € 1.125.000

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DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Proventi totali (escluso proventi straordinari) 1.700.000 1.700.000 1.579.694

Oneri di gestione550.000 530.000 718.617

Imposte e tasse25.000 18.000 70.759

AVANZO PRIMARIO 1.125.0001.152.0001.150.000

(arrot.)790.288

ACCANTONAMENTI

Per il calcolo degli accantonamenti di legge risulta: Alla riserva obbligatoria: 20% dell’avanzo primario di esercizio, tenuto conto di quanto

stabilito dal decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del MEF datato 9 aprile 2011 con il quale sono state determinate le misure degli accantonamenti alla riserva obbligatoria e alla riserva per l’integrità del patrimonio per l’esercizio 2010, nonché alla copertura dei disavanzi pregressi.

L’accantonamento al fondo per il volontariato, previsto dall’articolo 15, comma 1, della legge 11 agosto 1991, n. 266, è determinato nella misura di un quindicesimo del risultato della differenza tra l’avanzo dell’esercizio meno l’accantonamento alla riserva obbligatoria e l’importo minimo (50%) da destinare ai settori rilevanti ai sensi dell’articolo 8, comma 1, lettera d), del decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153.

Non vengono preventivati accantonamenti facoltativi:

ACCANTONAMENTI DI LEGGE DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Accantonamento alla riserva

obbligatoria 225.000 230.000 158.058

Accantonamento al fondo per

il volontariato 30.000 31.000 21.074

255.000 261.000 179.132

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ACCANTONAMENTI

FACOLTATIVI

DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Accantonamento alla riserva

per l’integrità del patrimonio0 0 0

DPP 2012 DPP 2011 Consuntivo 2010

Totale accantonamenti 255.000 261.000 179.132

Le risorse complessivamente destinate all’attività istituzionale sono stimate in 870.000 euro al netto degli stanziamenti previsti per i Fondi speciali regionali per il Volontariato e degli accantonamenti di legge.La diminuzione rispetto alle previsioni del precedente esercizio è causato dal forte impatto della crisi dei mercati i sui proventi della Fondazione, che tuttavia restano in ogni caso significativi a testimonianza della capacità dell’Ente di dare un aiuto concreto alla propria comunità.A tal riguardo la Fondazione può disporre dei fondi attività di istituto impegnati per 1.480.000 euro, costituiti appositamente per garantire nel tempo un efficace livello d’intervento anche in presenza di un andamento negativo dei propri redditi.

RIPARTIZIONE FONDI PER ATTIVITA’ ISTITUZIONALI

SETTORI RILEVANTI euro Percentuale

Arte, attività e beni culturali;escluso l’intervento di ristrutturazione dell’ex-mattatoio in Valle di Faul a Viterbo

300.000 12,8

Intervento di ristrutturazione dell’ex-mattatoio in Valle di Faul a Viterbo 1.200.000 51,1

Sviluppo locale ed edilizia popolare locale – (Microcredito) 15.000 0,6

Educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la scuola; 250.000 10,6

Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa250.000 10,6

Volontariato, filantropia e beneficenza335.000

14,3

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Totale complessivo 2.350.000 100

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RELAZIONE DEL COLLEGIO DEI SINDACI ALLA PROPOSTA DI DOCUMENTO PROGRAMMATICO

PREVISIONALE PER L’ANNO 2012

Proposta approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 30 settembre 2011 Signori Consiglieri di Indirizzo,il Documento Programmatico Previsionale per l’anno 2012, che Vi viene presentato per la relativa approvazione, contiene i seguenti dati riassuntivi:

Proventi totali € 1.700.000 (arrotondamento di € 1.741.000)Oneri di gestione € ( 550.000)Imposte e tasse € ( 25.000)AVANZO PRIMARIO € 1.125.000Accantonamenti € ( 255.000)AVANZO DISPONIBILE € 870.000Utilizzo fondi attività di istituto € 1.480.000TOTALE ENTRATE € 2.350.000 Interventi per attività istituzionali € 2.350.000TOTALE USCITE € 2.350.000

La proposta di Documento P. P., redatta dal Consiglio di Amministrazione in ossequio all’art. 27 - comma 5 - dello Statuto della Fondazione, indica ai fini informativi gli impieghi e fissa i limiti di spesa con distinto riferimento alle spese di funzionamento ed a quelle direttamente destinate al perseguimento delle finalità istituzionali.Il Collegio dei Sindaci conferma che il presente Documento P. P. è stato redatto nel rispetto delle norme statutarie, della vigente normativa regolamentare emanata al riguardo dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e del D. Lgs. 153/1999 in tema di destinazione del reddito e tiene conto degli indirizzi contenuti nella Proposta di Piano di Programmazione Pluriennale 2010-2012 approvata dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente nella seduta del 26 ottobre 2009 e delle successive Note di aggiornamento. In merito ai dati del Documento P. P. il Collegio, nel prendere atto che l’avanzo disponibile per l’esercizio dell’attività istituzionale dell’Ente risulta pari a 870.000 euro, rileva quanto segue:a) i ricavi per i dividendi delle partecipazioni nella Carivit S.p.A. (€ 822.0001) sono previsti

sulla base della proiezione al 31.12.2011 dei dati di bilancio della semestrale della partecipata al 30.06.2011;

1

L’importo di € 822.000 + € 246.000= € 1.068.000 è stato arrotondato a € 1.070.000

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b) i dividendi previsti dalla partecipazione nel capitale della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. (€ 246.0001) sono stati valutati sulla base dei dati della semestrale consolidata di detto Istituto al 30.06.2011, tenendo presente che l’emendamento apportato allo Statuto della C.D.P., a partire dall’esercizio 2009, ha reso disponibili per l’attività delle Fondazioni azioniste i dividendi incassati;

c) non disponendo di elementi al riguardo, è stato prudentemente valutato senza ritorni reddituali l’apporto dell’investimento nel fondo F2i;

d) i proventi derivanti dai titoli in portafoglio dell’Ente e concessi in gestione patrimoniale sono stati valutati in € 670.000, con riferimento ad una consistenza media di Euro 27.300.000,00 ed applicando alla stessa dei tassi di rendimento lordi ritenuti sufficientemente prudenziali, evidenziando peraltro la aleatorietà della stima dovuta all’attuale situazione dei mercati finanziari;

e) gli interessi lordi da depositi bancari (€ 1.000) sono stati stimati sulla base di una giacenza media sul c/c di corrispondenza intestato all’Ente pari a 150.000 euro circa, tenendo conto del tasso di interesse lordo attualmente praticato (1%);

f) nella valutazione degli oneri di gestione di € 550.000 sono stati applicati i principi della prudenza e della competenza economica, nonché i corretti principi contabili, tenendo conto delle esigenze in ordine al funzionamento dell’Ente ( spese generali di amministrazione e costi del personale dipendente) e dei suoi Organi statutari, delle commissioni e spese di negoziazione della gestione patrimoniale e delle quote di ammortamento dei beni ammortizzabili;

g) gli oneri fiscali nel settore delle imposte sul reddito (€ 25.000) sono stati calcolati in base alla previsione dei ricavi ed alla normativa vigente.

Per quanto riguarda gli accantonamenti: una quota pari al 20% dell’avanzo primario dell’esercizio (€ 225.000) è stata destinata

alla riserva obbligatoria, secondo quanto stabilito dal Decreto del Direttore Generale del Dipartimento del Tesoro del MEF del 09 aprile 2011, con il quale sono state determinate le misure degli accantonamenti alla riserva obbligatoria e alla riserva per l’integrità del patrimonio per l’esercizio 2010, nonché alla copertura dei disavanzi pregressi;

- al Fondo per il Volontariato, costituito ex art. 15, comma 1, della L. 266/91, è stata accantonata la somma di € 30.000 in base a quanto previsto dall’art. 8, comma 1, lettera d) del D. Lgs.153/1999;

- non sono stati previsti accantonamenti facoltativi.

In merito all’attività istituzionale, il Collegio rileva che il Documento P. P. è stato redatto nel rispetto degli artt. 2 e 3 dello Statuto dell’Ente, delle norme contenute nel Regolamento di erogazione approvato dal Consiglio di Indirizzo il 25.06.2001 e di quanto stabilito dal Consiglio di Indirizzo nella seduta del 26.10.2009, tenendo altresì conto degli impegni pluriennali assunti. In particolare è stato definito il piano organico di indirizzo e sono state individuate le linee programmatiche unitamente al progetto di ripartizione delle risorse disponibili tra i diversi settori rilevanti di intervento, che vengono così riassunte:

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RIPARTIZIONE FONDI PER ATTIVITA’ ISTITUZIONALISETTORI RILEVANTI euro Percentuale

Arte, attività e beni culturali,escluso l’intervento di ristrutturazione dell’ex-mattatoio in Valle di Faul a Viterbo

300.000 12,8

Intervento di ristrutturazione dell’ex-mattatoio in Valle di Faul a Viterbo 1.200.000 51,1

Sviluppo locale ed edilizia popolare locale (Microcredito sociale) 15.000 0,6

Educazione, istruzione e formazione, incluso l’acquisto di prodotti editoriali per la scuola;

250.000 10,6

Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa 250.000 10,6

Volontariato, filantropia e beneficenza (comprensivo dell’extra accantonamento aggiuntivo alla Fondazione per il Sud)

335.000 14,3

Totale complessivo 2.350.000 100,00

Il Collegio prende atto, esprimendo il proprio consenso, dell’utilizzo del Fondo per l’attività di istituto per Euro 1.486.000,00, destinato ad integrare l’Avanzo disponibile di € 870.000, al fine di poter usufruire delle risorse finanziarie da destinare alle programmate attività istituzionali.In base a quanto sopra esposto, il Collegio esprime il proprio parere favorevole per l’approvazione del Documento Programmatico Previsionale per l’anno 2012 dell’Ente Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo.

IL COLLEGIO DEI SINDACIRAICHINI Giuliano - PresidenteCIMA Giovanni - Sindaco effettivoSALANI Paolo - Sindaco effettivo

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