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CATALOGO 2010 Formazione Manageriale

Formazione Manageriale

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Nuova Didattica, formazione manageriale

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CATALOGO 2010Formazione Manageriale

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L’economia globale sta attraversando una metamorfosi profonda; la crisi sta ridisegnando i confini dei mercati edell’economia, stanno cambiando gli assetti geopolitici e i comportamenti dei consumatori e delle imprese.Operare in mercati globali significa diventare più competitivi e cioè saper affrontare le grandi trasformazioni tecno-produttive nelle tecnologie e nella comunicazione, confrontandosi con fenomeni internazionali come la crisi deimercati finanziari, la contrazione del credito, il costo delle materie prime ed energetiche, le problematiche ambientali,le reti infrastrutturali e l’efficienza amministrativa.

Cambia il contesto, cambiano le imprese, cambia il modo di lavorare.

Raccogliamo la sfida dell’innovazione: siamo d’accordo con chi dice che servono idee innovative e coraggioimprenditoriale, consapevoli che l’innovazione deve aggiungere valore.

La sfida competitiva per le imprese si giocherà sulla possibilità di accrescere la propria capacità di offerta di prodottie sulla possibilità di contare su organizzazioni moderne, flessibili e reattive in grado di gestire complessità ecambiamento con coerenza ed innovazione. Quando l’economia ripartirà non ci sarà posto per tutti ma solo perchi sarà pronto e avrà saputo cambiare.

La sfida per Nuova Didactica è ripensare finalità e competenze, sia gestionali che direzionali, proponendoVi unarinnovata capacità progettuale, e assumendosi una duplice responsabilità:verso l’impresa, con l’obiettivo di creare valore e profitto, investendo sull’innovazione per rimanere competitivi suscala globale;verso la società, perseguendo un modello di compatibilità, sostenibilità e responsabilità territoriale e sociale, inarmonia con gli obiettivi economico-finanziari dell’azienda.

Condividiamo le priorità della Presidenza di Confindustria: l’interesse sempre più diffuso a livello mondiale verso leenergie rinnovabili e i programmi di investimento che alcuni grandi Paesi stanno compiendo in direzione di unanuova frontiera per l’industria legata al risparmio energetico, alle fonti rinnovabili, al nucleare e l’ottimizzazionedelle performance di produttività aziendale coniugando alle risorse della terra il talento degli uomini.

Per migliorare la competitività è indispensabile investire in formazione.

Qualità e creatività sono fattori distintivi che non si riproducono, non si fabbricano, non si improvvisano ma vannocomunque alimentati; oggi più che mai è richiesto alle risorse umane di sviluppare competenze professionali epersonali, ai sistemi organizzativi di supportare i processi di cambiamento e di innovazione rispondendo semprepiù ad un fabbisogno di aggiornamento professionale delle aziende del nostro territorio.

Il PresidenteRoberta Caprari

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INTRODUZIONE

Le attuali dinamiche economiche, caratterizzate da gravi distorsioni e disfunzioni, richiedono indubbiamenteun’approfondita riflessione sul senso dell'economia, nonché una revisione profonda e lungimirante del modello disviluppo e un importante cambiamento anche nel modo di intendere l'impresa.

Le proposte formative contenute in questo catalogo sono quindi tutte rivolte a identificare l’opportunità dell’apertura versol’ INNOVAZIONE.

In ogni fase di cambiamento l’innovazione rappresenta la massima priorità per le organizzazioni.La creatività, il sapere, il coraggio e il talento delle persone che lavorano nelle aziende sono da sempre le leve conle quali le imprese costruiscono il loro ruolo nei mercati e affrontano la sfida della concorrenza.

L’innovazione è il motore del processo competitivo, la traduzione pratica delle idee in nuovi prodotti, servizi, soluzionie interazioni sociali che implica un radicale cambiamento culturale nel modo di impostare i processi operativi e disupporto e il bilanciamento costante di una molteplicità di interazioni, tutte appropriatamente gestite.

Innovare significa:

� Nuovi modi di servire i clienti� Nuovi modi di offrire valore� Nuovi modi di lavorare� Nuovi modi di costruire alleanze� Nuovi modi di creare risorse e competenze

Chi innova promuove la cultura dell’internazionalizzazione (la mentalità, la cultura, la mobilità), sostiene attivitàmirate alla salvaguardia dell’ambiente ed al risparmio energetico, presta attenzione agli sviluppi tecnologici, identificai partner, le reti di contatti, i clienti, i fornitori e le risorse strategiche, anche attraverso l’analisi delle potenzialiacquisizioni, per ottenere nuovo know-how ed ampliare le proprie capacità di ricerca ed il portafoglio di idee, progettie realizzazioni innovative.

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Innovazione è puntare sull’incerto, rafforzando ciò che già si possiede senza mai dimenticare la valorizzazione delleeccellenze.

Le capacità e le potenzialità di un ambiente economico dinamico come quello modenese offrono numerose opportunitàdi sviluppo ai distretti industriali, mettendo a confronto le relazioni e il forte senso di appartenenza alla comunitàlocale e alla sua storia.

In questa sfida Nuova Didactica si affianca alle aziende sviluppando approcci e iniziative perlo sviluppo delle risorse umane a supporto dell’innovazione.Proponiamo nuovi corsi, nuove collaborazioni, nuove proposte, mantenendo ferma la qualità che in10 anni di esperienza tende sempre al miglioramento.

Tra le novità per ogni area tematica è previsto un seminario dedicato alla Business Communicationtenuto da docenti madrelingua qualificati con un approccio comunicativo, dinamico e innovativo.

Il catalogo è consultabile online dal sito www.nuovadidactica.it.

Non mancano nuove formule di abbonamento e l’attenzione verso la ricerca di soluzioni vantaggiose per sostenere i costidedicati alla formazione attingendo ai vari fondi a disposizione.

Resta fermo il contributo della consulenza per ogni forma di intervento formativo personale e/o aziendale e la volontà di uncontinuo dialogo diretto con gli imprenditori per interpretarne fabbisogni e sollecitazioni legate alle varie specificità.

Per informazioni: Antonella Floris [email protected]

Questo catalogo è stampato su carta “Cyclus Offset” prodotta interamente con fibre riciclate post consumer

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COSTI SEMINARI

Per sostenere le imprese in una logica di contenimento delle spese Nuova Didactica propone quest’anno nuovi corsiagli stessi costi dell’anno passato, sforzandosi di non risparmiare sulla qualità e innovazione delle proposte diformazione manageriale.

E’ previsto un prezzo fisso legato alla durata del seminario e non mancheranno tariffe agevolate per coloro chedecideranno di acquistare più di un corso.

CORSI DI MEZZA GIORNATAe 175,00 + IVA per Aziende associate a Confindustria Modenae 210,00 + IVA per Aziende non associate a Confindustria Modena

CORSI DI UNA GIORNATAe 280,00 + IVA per Aziende associate a Confindustria Modenae 330,00 + IVA per Aziende non associate a Confindustria Modena

CORSI DI DUE GIORNATEe 450,00 + IVA per Aziende associate a Confindustria Modenae 540,00 + IVA per Aziende non associate a Confindustria Modena

SEDE DI SVOLGIMENTONuova Didactica, Corso Cavour 56 - Modena.

COME ISCRIVERSIPer iscriversi è necessario collegarsi al sito internet www.nuovadidactica.it, scaricare la scheda di adesione del corsoprescelto e inviarla compilata al fax 059 247900 o via mail all’indirizzo [email protected] giorni prima della data di realizzazione verrà confermata l’avvenuta iscrizione e la regolare attivazione del corso.

DISDETTAUna disdetta senza aggravi è possibile anche attraverso una mail entro 5 giorni prima dell’avvio del corso.In caso di non rispetto dei termini per la disdetta e/o se il partecipante non si presenterà alle lezioni, Nuova Didacticaè autorizzata a trattenere l’intera quota, se già versata, o ad emettere fattura per l’intero importo.

RINVII O ANNULLAMENTIPer esigenze di natura organizzativa dovute ai docenti od al numero di iscritti, Nuova Didactica si riserva la facoltàdi annullare o rinviare i corsi programmati. Ogni variazione sarà tempestivamente segnalata alle Aziende e leeventuali quote già versate saranno rimborsate.

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Per venire incontro alle esigenze economiche delle aziende anche in questa edizione e fino al 12 Febbraio 2010è possibile sottoscrivere un ABBONAMENTO a 10 INIZIATIVE contenute in questo catalogo.

A ciascun seminario potranno partecipare fino a 2 persone della stessa azienda.

Nelle scheda di adesione è richiesta un’opzione indicativa dei seminari prescelti o almeno della maggior parte diessi: sono possibili successive modifiche da comunicarsi per questioni organizzative 7 giorni prima dell’avvio delcorso previsto.Nel caso dell’iscrizione di più persone i nominativi vanno comunicati qualche giorno prima della data prevista.

Il costo di questo abbonamento è di E 2500 + IVA: la cifra verrà fatturata alla partenza del primo corso.

Nuova Didactica è a disposizione per la consulenza sulla costruzione di percorsi mirati e specifici.

La sottoscrizione si può effettuare inviando la scheda dedicata (pag. 9) debitamente compilata via fax entro il12 febbraio 2010, barrando nello spazio apposito i codici identificativi.

ABBONAMENTO 10

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Nuova Didactica propone da quest’anno la formula ABBONAMENTO CONTO FORMAZIONE.Ogni azienda aderente a Fondimpresa ha a disposizione un Conto Formazione con risorse immediatamente edirettamente disponibili, una modalità di finanziamento rapida, autonoma e innovativa.Nel conto aziendale confluiscono le quote che l’azienda accantona mensilmente. La somma a disposizione puòessere utilizzata per finanziare piani formativi per i dipendenti, quadri, impiegati ed operai.I piani formativi da presentare a Fondimpresa dovranno essere condivisi con le RSU aziendali o con le organizzazionisindacali del territorio.Ciascuna impresa aderente al Fondo può richiedere il finanziamento del Piano formativo nei limiti delle disponibilitàfinanziarie risultanti sul proprio "conto formazione" al momento della presentazione del Piano a Fondimpresa.

E’ possibile presentare più piani contemporaneamente nel corso di un anno se vi è l’accantonatodisponibile.

L'utilizzo di tali risorse deve avvenire entro i due anni successivi all'anno in cui i contributi versati dall'aziendatramite l'Inps sono pervenuti a Fondimpresa.

Con la nuova formula ABBONAMENTO CONTO FORMAZIONE è possibile sottoscrivere un abbonamento a15 iniziative (con la possibilità di far intervenire a ciascuna iniziativa anche 2 persone)al costo di E 4000 + IVAQuesta soluzione consente di avere il rimborso di questa cifra entro il 2010.

Nella somma sono comprese le spese di docenza, gestione didattica e assistenza organizzativa,rendicontazione e certificazione delle spese da parte del revisore.

Per attivare questo abbonamento è necessario:� indicare il numero totale di lavoratori che saranno coinvolti nel piano suddivisi in operai, impiegati e quadri, il

totale delle ore di formazione

� definire la data di avvio (la prima del primo corso scelto)

� allegare un accordo sindacale di riferimento, firmato dal rappresentante sindacale di ognuna delle sigle presentiin azienda.

L’opzione di questa formula e la comunicazione dei relativi dati deve avvenire, in considerazione dei tempi burocratici,tassativamente entro e non oltre il 12 febbraio 2010.

Le aziende che presentano piani sul Conto Formazione possono sempre presentare anche piani sul Conto Sistema(vedi a pagina 7 e 8).

Per informazioni Maddalena Fierro [email protected]

ABBONAMENTO CONTO FORMAZIONE

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FONDIMPRESA

Fondimpresa è il più grande Fondo per la formazione continua in Italia, costituito da Confindustria, CGIL, CISL eUIL, pensato per aiutare le imprese di qualunque settore economico ad investire nella formazione e nell’aggiornamentodel proprio personale dipendente (quadri, impiegati ed operai).

Per aderire a Fondimpresa basta compilare il modello DM10 inserendo la dicitura "adesione fondo", il codiceFondimpresa (FIMA) e il numero dei dipendenti (quadri, impiegati ed operai) interessati all'obbligo contributivo escegliere così di affidare a Fondimpresa il proprio contributo Inps versato contro la disoccupazione involontaria.

Una volta aderito, l’impresa può presentare i propri Piani di formazione in qualunque momento dell’anno.

L’adesione è gratuita e può essere effettuata in qualunque momento e non deve essere rinnovata di anno in anno.

Aderendo a Fondimpresa, l'azienda può usare una parte dei contributi, obbligatori e già pagati all'INPS, perl'aggiornamento dei lavoratori; quindi non comporta costi aggiuntivi ma rappresenta una reale possibilità di formareil proprio personale utilizzando disponibilità finanziarie già accantonate per legge.

E' una novità concreta ed un vantaggio per tutte le imprese.

Fondimpresa rende fruibili i contributi attraverso due canali:

� Conto di SistemaIl Conto di Sistema è un conto collettivo pensato per sostenere le aziende aderenti di piccole dimensioni. Serve afinanziare attività formative tra le aziende dello stesso territorio o settore. Le modalità di accesso a queste risorseavviene attraverso Avvisi pubblici, per garantire la massima informazione e pari opportunità di accesso a tutte leaziende aderenti. Con il la piccola impresa trova risorse, partner, assistenza.

� Conto FormazioneIl Conto Formazione è individuale, ovvero, delle singole imprese aderenti. L’azienda può decidere di fare formazioneai propri dipendenti secondo modi e tempi che ritiene più opportuni.

Per informazioni Simona Fontana [email protected]; www.fondimpresa.it

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FONDIRIGENTI

Fondirigenti è il fondo destinato alla raccolta di risorse per la formazione dei dirigenti.

Le risorse raccolte con il contributo versato dalle aziende all'INPS per i dirigenti, attraverso l'adesione al Fondovengono accantonate sul proprio conto, per promuovere l'innovazione delle competenze e lo sviluppo del managemente delle imprese.

Fondirigenti si impegna a promuovere la cultura d'impresa attraverso iniziative di ricerca, seminari, convegni eapprofondimenti rivolti alla valorizzazione della formazione manageriale, quale elemento determinante per il successodi un'azienda.

Senza alcun costo aggiuntivo, le imprese potranno avvalersi dei servizi di assistenza e supporto che il Fondo mettea loro disposizione anche attraverso le associazioni territoriali di Confindustria e Federmanger.

L'azienda può aderire a Fondirigenti utilizzando il modello Inps DM10 indicando nel quadro B/C il codice FDIR eil numero dei dirigenti interessati dall'obbligo contributivo. L'adesione non comporta alcun onere nè per i dirigentinè per l'azienda

L’adesione può essere espressa in qualsiasi momento dell'anno. Ha validità annuale e si intende tacitamente rinnovatase non viene comunicata la revoca. Gli effetti (accantonamento delle risorse e diritto ad accedere ai servizi Fondirigenti)decorrono dal periodo di competenza del DM10 nel quale si è espressa la scelta.

Per informazioni Annalisa Deangelis [email protected]; www.fondirigenti.it

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Compilare e trasmettere via fax al numero 059 247900

ABBONAMENTO 10 ABBONAMENTO CONTO FORMAZIONE2500,00 e + IVA 4000,00 e + IVA

DATI DELL’AZIENDA RICHIEDENTERag. Sociale

Indirizzo (Via, n°, Cap, Città, Prov)

Telefono e Fax

E-mail

Partita IVA e C.F.

Modalità e scadenza sottoscrizione abbonamentoL’iscrizione potrà avvenire solo per iscritto, inviando la scheda compilata via fax entroil 12 Febbraio 2010.Indicare i seminari prescelti barrando nello spazio dedicato i codici identificativi.Questa opzione potrà essere modificata nel corso dell’anno comunicando via maileventuali cambiamenti almeno 7 giorni prima dell’avvio del corso previsto.

Condizioni di pagamentoIl pagamento della quota dovrà essere effettuato a vista fattura attraverso bonificobancario Codice IBAN IT43C0518812902000000040835 -BPV- Banco SanGeminiano e San Prospero - Agenzia “B”, Via Emilia Ovest 394,Modena

A.1 A.2 A.3 A.4 A.5 A.6 A.7 A.8 A.9 A.10

B.1 B.2 B.3 B.4 B.5 B.6 B.7 B.8 B.9 B.10

C.1 C.2 C.3 C.4 C.5 C.6 C.7 C.8 C.9 C.10

D.1 D.2 D.3 D.4 D.5 D.6 D.7 D.8

E.1 E.2 E.3 E.4 E.5 E.6 E.7 E.8

F.1 F.2 F.3 F.4 F.5 F.6 F.7 F.8 F.9 F.10

A.11

C.11

Nuova Didactica scarl con sede in Corso Cavour 56 ai sensi dell’art. 13 del Decreto Legislativo n. 196/2003, in qualità del titolare del trattamento informa che i dati personali forniti mediante la compilazione del presente modulo saranno organizzati e conservatinei propri archivi, nonché utilizzati dal personale di Nuova Didactica, espressamente incaricato al trattamento, anche con strumenti elettronici per finalità organizzative e amministrative. Le informazioni non saranno diffuse, né comunicate a terzi e saranno trattatesolo da personale autorizzato da Nuova Didactica scarl. Gli interessati potranno esercitare i diritti di cui all’art. 7 del D. Lgs. N. 196/2003 (accesso, integrazione, correzione, opposizione, cancellazione) rivolgendosi agli uffici di Nuova Didactica scarl, scrivendo [email protected], oppure a Nuova Didactica scarl, Corso Cavorur 56 41121 Modena, tel. 059 247911

Letta l’informativa,

presto il consenso al trattamento dei dati conferiti con le modalità e per le finalità indicate

non esprimo il consenso al trattamento dei dati conferiti con le modalità e per le finalità indicate

Data Firma per accettazione

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ATTENDERE CONFERMA VIA MAIL

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DATA PAG.AREA

RISORSE UMANE

AMMINISTRAZIONEFINANZAE CONTROLLO

MARKETINGACQUISTILOGISTICA

COD.STRATEGIE PER SVILUPPARE E GESTIRE L’INNOVAZIONE A.1 3 marzo 14

LA VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE A.2 15 e 20 aprile 15

MIGLIORARE L’ORGANIZZAZIONE A.3 27 maggio 16

ASSERTIVITÀ E CAMBIAMENTO: COME REAGIRE, AGIRE ED AGIRE BENE IN CONTESTI DI CAMBIAMENTO A.4 26 maggio 17

COLLEGA E STELLA POLARE: BASE SICURA PER I COLLEGHI CHE VOGLIONO CONTINUARE A STARE... A.5 16 marzo 18

NAVIGATORI DEL CAMBIAMENTO: COME PERMETTERE AL NUOVO DI AFFERMARSI A.6 12 ottobre 19

MOTIVAZIONE, VALORIZZAZIONE E ATTIVAZIONE DELLE RISORSE UMANE A.7 5 ottobre 20

STILE MANAGERIALE E CULTURA ORGANIZZATIVA A.8 3 novembre 21

BILANCIO DELLE COMPETENZE A.9 14 settembre 22

MANAGER COACH: LA NUOVA FORMA DI LEADERSHIP A.10 7 ottobre 23

ENGLISH FOR HUMAN RESOURCES A.11 24 marzo 24

AGGREGAZIONI TRA IMPRESE PER ACCELERARE LO SVILUPPO B.1 13 aprile 26

PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI COSTI A SUPPORTO DELLE SCELTE DI BUSINESS B.2 12 maggio 27

CAPIRE IL BILANCIO E I DATI ECONOMICO FINANZIARI B.3 17 giugno 28

LA GESTIONE DELLE TRASFERTE E DEI RIMBORSI SPESA IN AZIENDA B.4 16 novembre 29

FINANZA OPERATIVA B.5 14 ottobre 30

GOVERNARE L’ICT PER INNOVARE IL BUSINESS B.6 29 aprile 31

DAL CONTROLLO OPERATIVO AL CONTROLLO STRATEGICO B.7 24 e 25 novembre 32

ORGANIZZARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE B.8 4 marzo 33

UTILIZZO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI: SITUAZIONI E PROSPETTIVE B.9 21 settembre 34

ENGLISH FOR FINANCE AND ADMINISTRATION B.10 25 maggio 35

IL PIANO DI MARKETING PER LE PICCOLE-MEDIE IMPRESE C.1 23 e 24 giugno 38

LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI PER ESSERE COMPETITIVI C.2 21 e 22 aprile 39

TRASPORTO INTERMODALE C.3 19 maggio 40

LA MAPPA DEI CLIENTI C.4 8 giugno 41

MARKETING DELLA FIDELIZZAZIONE C.5 15 giugno 42

ACQUISTARE O PRODURRE: LA SCELTA TECNICO-ECONOMICA DEL SUBFORNITORE C.6 10 marzo 43

COME GESTIRE IL RISCHIO NEI MERCATI MATURI E COMPETITIVI: TECNICHE DI ANALISI E VALUTAZIONE C.7 6 maggio 44

PIANI DI COMUNICAZIONE C.8 22 settembre 45

IL WEB MARKETING PER LE IMPRESE C.9 18 maggio 46

INTRODUZIONE AL DIGITAL SIGNAGE E MARKETING DI PROSSIMITA’ C.10 10 giugno 47

ENGLISH FOR MARKETING C.11 28 aprile 48

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COMMERCIALEPOST VENDITA

EXPORT

PRODUZIONE

COD.LA BUSSOLA PROMOZIONALE D.1 9 marzo 50

SERVICE SYSTEM & LEARNING ORGANIZATION D.2 18 marzo 51

TRASFORMARE IL POST VENDITA IN UN SERVIZIO ECCELLENTE D.3 19 ottobre 52

STRUTTURARE L’OFFERTA DEI SERVIZI POST VENDITA D.4 16 giugno 53

INNOVARE IL SERVIZIO AL CLIENTE PER MASSIMIZZARE LA PERCEZIONE DI VALORE D.5 23 marzo 54

ALLA RICERCA DI NUOVE OPPORTUNITA’: SPRIGIONIAMO LA NOSTRA CREATIVITA’ D.6 20 maggio 55

PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA E VENDITA D.7 10 novembre 56

COMMERCIAL AND AFTER-SALES ENGLISH D.8 28 settembre 57

IL PIANO COMMERCIALE EXPORT E.1 9 giugno 60

I CREDITI DOCUMENTARI E.2 11 maggio 61

LE PROBLEMATICHE CONTRATTUALI E DOGANALI NELLE OPERAZIONI CON L’ESTERO E.3 6 ottobre 62

LA PARTECIPAZIONE AD APPALTI INTERNAZIONALI E.4 9 novembre 63

L’ALLEANZA TRA IMPRESE IN AMBITO INTERNAZIONALE E.5 14 aprile 64

LE RICERCHE DI MERCATO ALL’ESTERO: PRINCIPI E METODI E.6 11 marzo 65

INGEGNERIA DELL’EXPORT E.7 15 settembre 66

CROSS-CULTURAL BUSINESS COMMUNICATION E.8 22 giugno 67

LA METODOLOGIA DI PROGETTAZIONE SIMULTANEOUS ENGINEERING F.1 16 settembre 70

POLIMERI DERIVATI DA FONTI RINNOVABILI E MATERIALI TRADIZIONALI RICICLATI F.2 25 marzo 71

LO SVILUPPO DELLA GESTIONE E DELL’ ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE F.3 6 e 7 maggio 72

FARE QUALITA’ OGGI: STRUMENTI E VANTAGGI F.4 23 settembre 73

COSTI DELLA QUALITA’ F.5 27 aprile 74

RIDUZIONE DEL TIME TO MARKET F.6 26 e 27 ottobre 75

L’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO POST VENDITA E RICAMBI F.7 14 maggio 76

LEAN MAINTENANCE: L’INNOVAZIONE DELLA MANUTENZIONE F.8 4 novembre 77

ECONOMIA DELLA PRODUZIONE F.9 29 e 30 settembre 78

ENGLISH FOR PRODUCTION MANAGEMENT F.10 20 ottobre 79

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Risorse Umanenuovi modi di sviluppare competenze

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A.1.10 STRATEGIE PER SVILUPPARE E GESTIRE L’INNOVAZIONE

DOCENTELuigi PastoreDocente e Consulente di Direzione nell’area Marketing,Vendite e Comunicazione dello studio Redaelli & AssociatiS.r.l. Milano

OBIETTIVIL’azienda nel suo complesso deve affrontare un processo innovativo: il lavoro di gruppo, la presenza di competenzecomplementari e la disponibilità a condividere conoscenze e risultati.Il problema dell'innovazione è soprattutto un problema manageriale e come tale deve essere affrontato perraggiungere il successo. Affrontare le problematiche dell'innovazione da una molteplicità di visuali: strategica,organizzativa, di progetto, delle risorse umane ed economico-finanziaria

DESTINATARIImprenditori, Amministratori Delegati, Direttori Generali, Dirigenti d'azienda, Responsabili di Organizzazione e RisorseUmane, Responsabili Ricerca e Sviluppo, Controller.

CONTENUTISviluppo dell'innovazione e analisi competitiva� ciclo di vita della tecnologia e scelte strategiche� competenze tecniche, competenze commerciali e posizionamento competitivo

Analisi strategica delle collaborazioni per lo sviluppo dell'innovazione� collaborazione tra imprese per lo sviluppo dell’innovazione� concorrenza e posizionamento competitivo� consorzi e distretti

Le strutture organizzative per lo sviluppo dell'innovazione� le strutture interne della R & S� le strutture esterne della R & S

La valutazione economica dei progetti d’innovazione� valore attuale netto e identificazione del profilo di rischio� la creazione del valore economico

Discussione dei casi aziendali dei partecipanti

DATA: 3 Marzo 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 – 13.00/14.15 – 17.30

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A.2.10 LA VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE

DOCENTEGianmarco FalziDocente Senior ed esperto di formazione e selezione del personale.

OBIETTIVIIl corso intende osservare attraverso l’utilizzo di procedure formalizzate i sistemi di classificazione basati sullavalutazione della prestazione,strumenti di ausilio per la definizione di differenziali retributivi , la predisposizione diinterventi di formazione e sviluppo, di controllo, di selezione e comunicazione interna.Valutare le prestazioni dei collaboratori è un momento centrale tra le attività di ogni responsabile. Questo corsovuole fornire un valido aiuto sia nella costruzione di semplici strumenti di valutazione, sia nella conduzione delrelativo colloquio.

DESTINATARIIl corso si rivolge a titolari di piccola e media impresa e a chiunque gestisca personale.

CONTENUTI� Cosa significa valutare le prestazioni� Costruire una semplice scheda di valutazione� Definire gli obiettivi da raggiungere� La gestione delle verifiche intermedie� La preparazione del colloquio� La raccolta dei dati di prestazione� La compilazione della scheda� L’evidenza dei punti di miglioramento� L’evidenza delle criticità nel colloquio� La gestione del colloquio� Caratteristiche del colloquio� Fasi del colloquio� La gestione delle criticità durante il colloquio� Imparare a dare il feedback� La gestione del collaboratore in caso di prestazione negativa

DATA: 15 e 20 Aprile 2010

DURATA E ORARIO: 2 giornate; 9.15 – 13.00/14.15 – 17.30

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A.3.10 MIGLIORARE L’ORGANIZZAZIONE

DOCENTEAlessandro SemeraroConsulente di direzione e business coach senior di PMI emiliane.Collabora con le associazioni industriali di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza.Come consulente di direzione supporta le aziende in progetti di miglioramento organizzativo,come business coach supportala crescita manageriale dei responsabili aziendali

OBIETTIVIL’organizzazione è efficiente quando riesce ad adattarsi velocemente alle priorità aziendali ed alle esigenze di mercato diriferimento.Il know how diffuso, la capacità di affrontare e risolvere problemi, la reattività, la customizzazione, la velocizzazione ed ilsaving sui costi sono esigenze fondamentali e non sempre armonizzate tra di loro.Il corso aiuta a pesare la propria organizzazione in termini di coerenza tra le priorità che l’azienda intende perseguire e lemodalità concrete con cui si muove quotidianamente .Si misura l’armonizzazione tra i diversi obiettivi da raggiungere e la coerenza di questi sui meccanismi organizzativi (leinformazioni e le decisioni, il livello di delega, le regole d’ingaggio, cioè le modalità con cui vengono percepite e svolte leriunioni ed i meeting).Da questo si individuano obiettivi concreti di miglioramento, utilizzando tools e metodi applicati e sperimentati con successo.

DESTINATARIImprenditori, Direttori Generali e Manager che possono attuare/proporre cambiamenti a livello aziendale, ed avvertonol’esigenza di migliorare/potenziare l’organizzazione aziendale in termini di velocità, efficienza, e capacità di dare risposteal mercato.

CONTENUTI� Check della propria organizzazione e delle risorse umane a disposizione� Analisi di marketing interno: si agisce e si decide per priorità di funzione o

per priorità di processo (in base cioè all’esigenza del mio cliente interno)?� Chiarezza della strategia e delle priorità aziendali� Chiarezza delle priorità di ruolo� Il flusso informativo (Chiarezza,completezza , tempestività)� Il livello di coinvolgimento e di condivisione top-down� Il flusso decisionale ed il livello di delega reale agito� L’utilizzo delle regole e degli strumenti di governo (report, riunioni, team)� Action: la definizione di progetti concreti di miglioramento

DATA: 27 Maggio 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

Per questo corso sarà richiesto l’accreditamento per la formazione professionale continuaall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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A.4.10 ASSERTIVITA’ E CAMBIAMENTO: come reagire, agire edagire bene in contesti di cambiamento e di crisi

DOCENTECristina BraidiTitolare di Archè, società di consulenza manageriale e organizzativa per lo sviluppo, la formazione e la selezionedelle Risorse Umane, vanta un’esperienza pluriennale nella docenza e consulenza per la formazione manageriale,organizzativa e gestionale.

OBIETTIVIPer momenti di cambiamento viene proposto un approccio centrato sulla persona, approccio operativo e pratico,utilizzandolo con efficacia in contesti aziendali e privati.

DESTINATARIManager e Responsabili di funzione

CONTENUTI� Le situazioni di cambiamento� Modelli comportamentali efficaci� Assertività� Sviluppare uno stile e un’intelligenza assertiva� Pianificare azioni e comportamento� Piano di azione� Pianificare il comportamento in situazioni difficili� Fare dei cambiamenti

DATA: 26 Maggio 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

Per questo corso sarà richiesto l’accreditamento per la formazione professionale continuaall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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A.5.10 COLLEGA E STELLA POLARE: base sicura per i colleghi chevogliono continuare a stare bene in un’azienda che sta bene

DOCENTEEnrico CozziConsulente per le persone e le organizzazioni, si occupa da anni di Sviluppo Organizzativo prima in azienda e poicome libero professionista. Counsellor ed esperto in Stress Management, e’ il fondatore di StudioAscolto un networkfra professionisti legati all’obiettivo del benessere sul lavoro.

OBIETTIVIE’ possibile che un collega in una situazione di disagio professionale si rivolga ad un “collega pari” per farsi ascoltare?Ed è immaginabile che in azienda esista una figura in grado di entrare in contatto con i colleghi, ascoltarli e indurliad agire? A tali domande tenteremo di rispondere con questo evento evolutivo che fissa il proprio focus sullecapacità per entrare in contatto con l’altro e trasformare un dialogo in una relazione d’aiuto. L’ incontro avvienefra una persona che tenta di risolvere un proprio disagio professionale e il “pari”che utilizza competenze e tecnicherelazionali per risvegliare le risorse sopite dell’altro e spingerlo a emanciparsi dal problema.Oltre ad approfondire l’approccio più idoneo a questo tipo di relazione, lavoreremo alle tecniche e alle modalitàper rendere tale relazione adeguata al setting nel quale nasce: l’azienda.Il corso è quindi una tappa di avvicinamento verso la conquista di abilità complesse che fanno la differenza sia perla persona che per l’organizzazione tutta.

DESTINATARIIl corso si rivolge a tutti

CONTENUTI� Differenza fra dialogo e relazione d’aiuto� L’utilità di una relazione d’aiuto in azienda� Coniugare ascolto, fiducia e risultati: una prova possibile?� I tre immancabili per produrre relazioni che cambiano� L’approccio umanistico e le caratteristiche dell’ascolto immagine� Gli ostacoli alla relazione e gli incentivi alla fiducia.

DATA: 16 Marzo 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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A.6.10 NAVIGATORI DEL CAMBIAMENTO:come permettere al nuovo di affermarsi

DOCENTEEmanuele Maria SacchiPresidente di Evolution Network (Consulenza di Direzione e formAzione); è un negoziatore, un ricercatore (è statoper anni vice direttore del dipartimento Gestione Strategica del Cambiamento dell’Accademia Italiana per le Ricerche);per 15 anni è stato Vice Presidente di virtHuman International, diventando uno dei più apprezzati trainer e advisora livello internazionale.

OBIETTIVIIl corso intende offrire un approccio completamente nuovo e straordinariamente efficace, frutto dell’esperienza delrelatore con aziende di 16 differenti Paesi, un modo veloce ed economico per creare vero allineamento e obiettividavvero condivisi in una cultura dinamica, che vive e sfrutta il cambiamento invece di subirlo.

DESTINATARIIl corso si rivolge a tutti coloro che hanno il potere decisionale di definire strategie e obiettivi strategici

CONTENUTI� Dal “momento della verità” alla qualità percepita� Visione, missione, obiettivi strategici: da concetti manageriali a strumenti manageriali� La gerarchia dei valori� La rilevazione dei valori aziendali veramente condivisi� La specificazione dei singoli valori e il loro grado di appagamento� Dai valori condivisi agli obiettivi condivisi� Il sogno imprenditoriale: obiettivi condivisi e motivanti� La gestione strategica del cambiamento in 7 fasi

DATA: 12 Ottobre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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A.7.10 MOTIVAZIONE, VALORIZZAZIONE E ATTIVAZIONE DELLERISORSE UMANE

DOCENTEMassimo CirlinciIngegnere Meccanico, ha studiato Marketing alla SDA Bocconi e alla Northwestern University con Kotler. Ha speso10 anni come Manager in Aziende metalmeccaniche.Nel 1987 ha fondato Cirlinci Consulting Group, specializzata nella Consulenza Direzionale Strategica che dirigetuttora attivamente.Dal 1998 ha integrato nell’attività della Società le Costellazioni Sistemiche Strutturali (Aufstellung), il Coaching, ilMentoring ed il Life Personal Training©.È presente nel WHO’S WHO INTERNATIONAL e nell’International Biographical Centre di Cambridge.

OBIETTIVIFornire ai capi gli strumenti e le metodologie per motivare e valorizzare le Risorse Umane e i collaboratori dell’aziendae far sì che essi si attivino migliorando le performances, la qualità dei prodotti e dei processi e aumentando la loroproattività.

DESTINATARIDirettori, leader, capi d’azienda: tutti quelli che ottengono risultati attraverso l’azione di collaboratori.

CONTENUTI� Tecniche e metodi di scoperta, analisi, motivazione e valorizzazione delle persone per mettere all’opera i talenti.� Tecniche di comunicazione e gestione della creatività.� Gestione e metodi per liberare le risorse nascoste delle persone e del personale.� Principi di leadership motivazionale.

DATA: 5 Ottobre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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A.8.10 STILE MANAGERIALE E CULTURA ORGANIZZATIVA:clima relazionale e senso di appartenenza

DOCENTEGiuseppe NitroConsulente e docente senior di formazione manageriale per diverse società di consulenza ed organizzazioni.Psicologo, Dottorato di Ricerca in Metodologia Psicologica.Socio fondatore e responsabile progettazione di “Sport Gate - Lo sport al servizio dell’azienda”, società di formazioneesperienziale.Autore del testo “Lo sport sale in cattedra, l’azienda entra in campo”, Ed. Apogeo, 2009.

OBIETTIVIAll’interno dell’attuale scenario organizzativo, caratterizzato da cambiamenti continui, instabilità, elevata competitività enecessità di rapidi adattamenti strutturali ed individuali, si delinea la necessità di rivalutare e gestire con maggiore consapevolezzagli effetti della cultura organizzativa di riferimento e delle modalità gestionali sviluppate al suo interno, quali fattori di possibileazione sinergica nel determinare un clima relazionale ed un senso di appartenenza fondamentali per perseguire gli obiettiviaziendali definiti e per accompagnare l’azienda in una efficace evoluzione organizzativa. Risulta così determinante strutturare(o rivedere) e condurre strategie di regolamentazione, gestione, comunicazione integrata, formazione e relazione tra lorocoerenti e solidamente poggiate su una chiara cultura di riferimento aziendale.

DESTINATARIManager, responsabili di funzione, servizio o reparto, quadri o figure tecniche con compiti di coordinamento o supervisione.

CONTENUTI� L’attuale scenario organizzativo: cambiamento ed innovazione, rivalutazione di valori e principi (etica, sostenibilità

sociale, benessere organizzativo), strategie e stili gestionali mutevoli in contesti instabili� Cultura organizzativa: principi e valori di riferimento; origini ed evoluzione storica dell’azienda; abitudini,

atteggiamenti e modelli di comportamento organizzativo� Strategie e stili gestionali: evoluzione dei modelli manageriale e biografia individuale; stile personale e

adattamento situazionale nella gestione delle risorse umane; change management e necessità di evoluzionecompetenziale

� Clima relazionale organizzativo: principali componenti e fattori determinanti; sintonia e conflittualità interruolo,intergruppo e interpersonale; gli effetti della cultura organizzativa e degli stili gestionali; aspetti comunicativi,motivazionali e performance lavorativa

� Senso di appartenenza e identificazione aziendale: livelli di condivisione ed integrazione professionale epersonale; vissuto di ruolo e convergenza di obiettivi individuali ed organizzativi

� La ricerca di coerenza tra cultura, clima, stili gestionali e immagine aziendale: vision, strategie di comunicazioneintegrata, formazione e sviluppo competenziale, modalità gestionali e comportamenti organizzativi.

DATA: 3 Novembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata (9.15 - 13.00/14.15 - 17.30)

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A.9.10 BILANCIO DELLE COMPETENZE

DOCENTEClaudia RighettiPsicologa del lavoro e delle organizzazioni è docente universitaria e consulente aziendale relativamente a selezione,formazione, valutazione e sviluppo delle risorse umane.

OBIETTIVILe persone sono il principale patrimonio di un’azienda.Così come vengono effettuate annualmente valutazioni patrimoniali dei beni materiali, allo stesso modo sarebbe importantee necessario comprendere quali competenze possiedono le persone in azienda.L’intervento che s’intende realizzare è un progetto formativo che consentirà di arrivare a conoscere meglio le competenzee le potenzialità di ognuno al fine di poter meglio definire progetti professionali, percorsi di formazione e di sviluppo.Il corso si propone di comprendere la metodologia del bilancio di competenze al fine di:� compiere scelte organizzative mirate e coerenti alle potenzialità dei singoli e del gruppo di lavoro;� favorire la massima integrazione tra esigenze aziendali, esigenze professionali dei lavoratori.� consentire a ciascuna persona di fare il punto rispetto alla propria dimensione professionale;

DESTINATARITutti coloro che rilevano la necessità di fare il punto sulla propria dimensione professionale e di sistematizzare l’insieme dicompetenze acquisite durante la le esperienze professionali (informal learning).Gli addetti all’area HR che intendono conoscere una metodologia per valorizzare le competenze dei propri collaboratori

CONTENUTI� Motivazioni e Aspettative professionali� La ricostruzione, da un punto di vista temporale, delle esperienze formative e professionali� L’identificazione delle esperienze ritenute più significative (key experience)� Formal & informal learning� La professionalità: una torta di competenze� Scoprire gli anelli deboli e gli anelli forti delle proprie competenze� Esplorazione del significato del lavoro: valori, rappresentazioni, motivazioni� Rapporto tempo di vita/tempo di lavoro� Identificazione delle competenze e delle risorse disponibili/trasferibili� Progettarsi e riprogettarsi professionalmente� Il cambiamento: crisi e opportunità� Strumenti nel bilancio� I questionati e i test psicologici come aiuto� Esercitazioni

DATA: 14 Settembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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A.10.10 IL MANAGER COACH: la nuova forma di leadership

DOCENTEFranco PieracciConsulente e Formatore Senior, ha pluridecennale esperienza nella Consulenza di Direzione, nel PerformanceImprovement e nello Sviluppo delle Risorse Umane, con specializzazione nelle aree della Comunicazione e dell’EfficaciaPersonale. È coach qualificato.

OBIETTIVIMigliorare le capacità di leadership e di gestione delle situazioni di cambiamento.Potenziare le capacità di delega per focalizzare le energie su attività a più alto valore aggiunto.Attuare, nei propri collaboratori, il processo di sviluppo - altrettanto efficace rispetto all’apprendimento esperienzialebasato sulla capacità di generare soluzioni, di valutare diverse possibilità e di programmarne l’implementazione.Ottimizzare la gestione dei propri collaboratori realizzandone il pieno potenziale.Realizzare il programma di sviluppo personale come manager coach basato sull’Action Learning.

DESTINATARIImprenditori, Dirigenti, Manager, Professional e Quadri coinvolti nella gestione di singoli e di gruppi e nello sviluppodelle risorse umane.

CONTENUTILe basi del Coaching; cos’è, come nasce, quali sono le differenze rispetto al mentoring ed al counselling.Le competenze del manager coach.Il processo di coaching dei collaboratori:� la descrizione dello stato attuale;� la definizione dell’obiettivo;� la generazione delle soluzioni;� la selezione delle opportunità migliori;� la programmazione dell’intervento;� la valutazione del risultato.La comunicazione e l’ascolto attivoLa creazione della relazione di fiducia

DATA: 7 Ottobre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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A.11.10 WORKSHOP: ENGLISH FOR HUMAN RESOURCES

COURSE TRAINERThe Language Club has over 10 years’ experience developing and implementing custom-designed languagetraining courses for businesses and professionals who need to communicate efficiently and effectively across bordersand cultures.

OBJECTIVESThe English for Human Resources Workshop will help you:� Communicate more fluently and accurately in a range of professional situations� Expand your professional vocabulary� Socialise and network with greater confidence

CONTENTS� Effective English communication strategies: persuading, influencing, suggesting, agreeing and disagreeing,

compromising� Key terms to talk about training, motivation and rewards� Business socialising skills:

- Meeting and greeting- Invitations- Dining out- Social small talk- Dealing with enquires and offering advice

METHODOLOGYPresentation and development of key language followed by in-depth simulations in a professional context for “reallife” practice of the target communication skills.

DATE: 24 March 2010

DURATION AND TIME: Half day; 9.15 - 13.00

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AmministrazioneFinanza e Controllo

nuovi modi di lavorare

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B.1.10 AGGREGAZIONI TRA IMPRESE PER ACCELERARE LOSVILUPPO

DOCENTESandra CambiCommercialista e revisore contabile, specializzata in consulenza direzionale e formazione specialistica.

OBIETTIVIFare squadra è un modo interessante ed efficace per consolidarsi sul mercato. Una scelta spesso strategica per lepiccole aziende, che siglando partnership e realizzando consorzi possono crescere, in competitività e competenze

DESTINATARIIl corso si rivolge a Responsabili Amministrativi e a coloro che operano nell’analisi di bilancio, nelle valutazioniaziendali e nel controllo contabile.

CONTENUTIIdentificazione di un’aggregazione aziendaleMisure fiscali di favore:� Agevolazioni alle imprese per lo sviluppo� Associazioni temporanee di impresa� Consorzi; Joint ventures� Analisi e valutazione dell’aggregazioneil rapporto con le banche in ottica di aggregazione

DATA: 13 Aprile 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

Per questo corso sarà richiesto l’accreditamento per la formazione professionale continuaall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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B.2.10 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI COSTI A SUPPORTODELLE SCELTE DI BUSINESS

DOCENTEStudio Ros EngineeringStudio professionale specializzato nei servizi di start up, formulazione di business plan e analisi degli investimenti;elaborazione di progetti di ristrutturazione, riconversione e riorganizzazione aziendale; check-up periodici dellesituazioni economiche, patrimoniali e finanziarie e analisi degli equilibri aziendali.

OBIETTIVIObiettivo di ogni azienda è quello di massimizzare i risultati e aumentare il valore aziendale attraverso la ricercadi modelli innovativi con i quali fronteggiare le sfide di un mercato sempre più competitivo. Sotto questo profilo, ilcontrollo dei costi assume un ruolo strategico al fine di consentire l'adozione di decisioni coerenti con le linee disviluppo pianificate.

DESTINATARIResponsabili e Addetti all’amministrazione del personale.

CONTENUTI� La normalizzazione (l’aggregazione, l’integrazione, il criterio della pertinenza gestionale)� Gli elementi della contabilità gestionale� I costi inversamente proporzionali� La elaborazione dei costi� Il costo consuntivo� Il costo figurativo� Il costo complessivo� Formazione del prezzo� La definizione del prezzo� Il punto di pareggio� Il prezzo nei processi� Il prezzo del servizio di distribuzione� L'ordinamento dei dati nel report� La costruzione del report in relazione all'ordinamento dei costi della struttura� Riferimenti di costo per la costruzione del report

DATA: 12 Maggio 2009

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

Per questo corso sarà richiesto l’accreditamento per la formazione professionale continuaall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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B.3.10 CAPIRE IL BILANCIO E I DATI ECONOMICO FINANZIARI

DOCENTEGiovanni BasilePartner Gruppo Teikos, dottore commercialista, docente senior in materia di programmazione e controllo.

OBIETTIVIIl corso si propone di fornire ai destinatari, non specialisti, un percorso formativo centrato sull’analisi e la comprensionedelle performances aziendali e dei risultati economici.Il corso, partendo dal bilancio letto in chiave gestionale e dai “basics” economici e finanziari, si estende allatrattazione dei temi di programmazione delle attività e dei risultati secondo un approccio economico ma ancheorganizzativo.

DESTINATARIFigure professionali con responsabilità gestionali, appartenenti alle diverse funzioni aziendali, consulenti.Il taglio, molto semplice ed operativo sarà volto soprattutto alla comprensione ed all’utilizzo del bilancio in praticapiù che alla puntuale analisi dei tecnicismi contabili e civilistici.

CONTENUTI� Il sistema di controllo direzionale e il suo ruolo in azienda� Le esigenze informative aziendali� Il bilancio e la sua funzione informativa� Il bilancio per la gestione� Gli indici di bilancio� La dinamica finanziaria d’impresa� La creazione di valore: concetti ed applicazioni� Analisi e classificazione dei costi� Le strutture di conto economico� Le configurazioni di costo e di margine

DATA: 17 Giugno 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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B.4.10 LA GESTIONE DELLE TRASFERTE E DEI RIMBORSI SPESA INAZIENDA

DOCENTEAngelica Ferri PersonaliDottore Commercialista, Revisore Contabile. Specializzata in diritto fallimentare e commerciale e nella gestionefinanziaria delle aziende. Consulente aziendale in area fiscale e tributaria.

OBIETTIVIIl corso si propone di analizzare le disposizioni normative e le procedure operative per il corretto assolvimento degliobblighi di legge, sia in riferimento ai dipendenti che ai collaboratori delle aziende. Vengono confrontate le diversemodalità di rimborso, evidenziandone i vantaggi e gli svantaggi sotto il profilo gestionale, previdenziale e fiscale.

DESTINATARIResponsabili e Addetti all’amministrazione del personale.

CONTENUTI� I principali tipi di spese da rimborsare� Chi percepisce i rimborsi spese� Trasferte nel comune� Trasferte oltre comune� Trasferte extra Italia� Alberghi e ristorazione� Detraibilità iva sulle spese di prestazioni alberghiere e ristorazione in occasione di viaggi e trasferte� Decorrenza nuovo regime� Novità in materia di iva� Novità in materia di imposte sui redditi� Incompatibilità con la normativa comunitaria� Presupposti per l’esercizio della detrazione iva� Coordinamenti normativi� Obblighi documentali� Nozione e nuovi criteri di deducibilità delle spese di rappresentanza

DATA: 16 Novembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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B.5.10 FINANZA OPERATIVA

DOCENTEGianluca MasiaConsulente aziendale per le aree Finanza e Controllo di Gestione. Docente senior di economia ed organizzazioneaziendale presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Bologna.

OBIETTIVIIl corso ha l'obiettivo di fornire l’approccio operativo per controllare e pianificare la dimensione finanziaria d’impresa.

DESTINATARIImprenditori, Responsabili e addetti dell’area amministrazione e finanza.

CONTENUTILe grandezze significative della finanza d’impresa� La terminologia degli Executives� La misurazione dei Free Cash Flows� La posizione finanziaria netta e il suo impiego� Il cash flow operativo� Il capitale circolante netto operativo� Il rendiconto finanziario

La pianificazione finanziaria annuale� Tecniche di ricostruzione della dinamica finanziaria� La previsione dei fabbisogni finanziari� Gli obiettivi finanziari e le leve di intervento

DATA: 14 ottobre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

Per questo corso sarà richiesto l’accreditamento per la formazione professionale continuaall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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B.6.10 GOVERNARE L’ICT PER INNOVARE IL BUSINESS:allineare tecnologie e business per creare valore

DOCENTEGianni PrevidiCEO di KYROS. Opera nel campo del management & information technology dal 1980. Ha tenuto diversi seminariin importanti aziende multinazionali su "l’uso strategico dell’ informazione per il vantaggio competitivo". Oltreall'attività professionale è studioso di problemi inerenti la semiotica, la comunicazione e gli impatti sociali edeconomici indotti dalle nuove tecnologie di rete. Autore di diverse pubblicazioni.

OBIETTIVILe Information and Communication Technology hanno ormai acquisito un ruolo strategico in un numero crescentedi imprese, operanti in diversi settori. Questo fenomeno è attualmente riconosciuto anche in Italia. Perché questoruolo "potenziale", però, si concretizzi realmente è necessaria una corretta gestione dell'lct e una sua integrazionecon le altre componenti dell'organizzazione. Il corso approfondisce il tema del ruolo dell'Information and CommunicationTechnology come leva di innovazione del business e si focalizza, nello specifico, sulle scelte di governance emanagement della funzione.La tecnologia è ormai un fattore abilitante per la gestione del cambiamento che le aziende devono affrontare perla loro sopravvivenza e per migliorare sistematicamente la loro competitività. Essa è però anche lo strumento chesupporta le aziende nel disegno dei processi e il ridisegno delle organizzazioni stesse.

DESTINATARIChief Information Officer; responsabili di funzione.

CONTENUTII nuovi confini della competizione nell’economia di velocità - la massa critica e la creazione delle nuove barriere diingresso, ampiezza Vs. profondità, l’economia delle cose e l’economia dell’informazione, la massa critica e glistandard tecnologici, la catena estesa del valore, i confini organizzativi e i processi estesi, decostruzione delle catenedel valore, conflitti di canale. La logistica dell’informazione e la governance dell’impresa - i nuovi paradigmidell’informazione nell’economia di velocità, il valore d’uso e di scambio dell’informazione, cenni all’’approcciometodologico RDL per aumentare il valore delle informazioni, la Regia dell’informazione: logiche di customer emarketing intelligence, geomarketing, business performance management, da l’accesso alle informazioni a lavorarecon le informazioni, le comunità di pratica.

DATA: 29 Aprile 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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B.7.10 DAL CONTROLLO OPERATIVO AL CONTROLLO STRATEGICO:strumenti innovativi per la misurazione della performance

DOCENTEStudio Ros EngineeringStudio professionale specializzato nei servizi di start up, formulazione di business plan e analisi degli investimenti; elaborazionedi progetti di ristrutturazione, riconversione e riorganizzazione aziendale; check-up periodici delle situazioni economiche,patrimoniali e finanziarie e analisi degli equilibri aziendali.

OBIETTIVIIl corso propone un orientamento verso gli elementi, gli strumenti, le tecniche e le concrete opportunità che contraddistinguonoi nuovi sistemi di controllo di gestione quali l'Activity Based Costing, l'Activity Based Management, il Performance Managemente la Balanced Scorecard.

DESTINATARIResponsabili pianificazione e controllo; Responsabili controllo di gestione; Direttori amministrativi e finanziari; Controller

CONTENUTI� I processi aziendali

- Il management information- Progettazione e realizzazione di modelli econometrici per la rappresentazione dei processi

� Il controllo operativo- I sistemi di rilevazione- Tecnica di macro- Tecnica di micro- Formazione del prezzo- Il punto di pareggio- Il prezzo nei processi- Tipologie di report

� Il controllo strategico- Processi di programmazione- Budgeting- Planning- Statistical base budget- Le analisi di marketing- Le analisi di settore

� Metodo di programmazione- la programmazione di medio e lungo termine- la programmazione di breve termine- Lo scostamento tra programmato e conseguito- L'analisi delle devianze e le relative azioni correttive- La revisione del programmato

DATA: 24 e 25 Novembre 2010

DURATA E ORARIO: 2 giornate; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

Per questo corso sarà richiesto l’accreditamento per la formazione professionale continuaall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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B.8.10 ORGANIZZARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE

DOCENTEGianmarco FalziDocente Senior ed esperto di formazione e selezione del personale. Docente senior.

OBIETTIVITroppo spesso l’innovazione viene percepita come un lusso impossibile in tempi di crisi e non come una leva disuccesso; allo stesso modo assume forme organizzate casualmente, non legate ai risultati attesi. Il corso si ponel’obiettivo di fare il punto sulle modalità con cui si può organizzare l’innovazione in azienda, sui vincoli e sulleopportunità.

DESTINATARIIl corso si rivolge a titolari di piccola e media impresa

CONTENUTI� Alcune definizioni: miglioramento continuo vs innovazione� I processi legati all’innovazione� I luoghi dell’innovazione: R&S, ufficio tecnico oppure ovunque in azienda?� “Industrializzare” l’innovazione: uscire dalla casualità per ottenere risultati� Modelli organizzativi e processi d’innovazione� Gli strumenti di planning dell’innovazione� Le modalità di monitoraggio delle attività di innovazione� Monitoraggio delle attività e misura delle prestazioni� Indicatori di misura del processo di innovazione� Costruire le basi per il miglioramento del processo di innovazione: dati su indicatori� Esercitazione: proviamo a ridefinire processo e responsabilità nello sviluppo nuovo prodotto� Alcuni suggerimenti per gestire il cambiamento nel processo di innovazione.

DATA: 4 Marzo 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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B.9.10 UTILIZZO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI:situazioni e prospettive

DOCENTETeresa FantettiConsulente del lavoro, esperta in diritto del lavoro e amministrazione del personale.

OBIETTIVIIl corso intende chiarire l’ambito di utilizzo e le procedure relative alle diverse tipologie di ammortizzatori sociali,da quelli a regime (CIG, CIGS, mobilità, indennità di disoccupazione), a quelli in deroga (CIG, CIGS e mobilità inderoga), fino agli ammortizzatori di recente introduzione nonché gli incentivi per l’assunzione di beneficiari diprestazioni sociali.

DESTINATARIAddetti all’ufficio personale e amministrativi che si interfacciano con i dipendenti sulla normativa del lavoro, percoloro che elaborano le buste paga dei dipendenti fornendosi di soggetti esterni.

CONTENUTI� Il sostegno al reddito e politiche del lavoro del welfare attivo: il percorso di riqualificazione� Accordo quadro per gli ammortizzatori sociali in deroga art. 2 comma 521 legge 244 del 24 12 2007 decreto

ministeriale 9 aprile 2008 n. 43297 art. 2� La novità degli ammortizzatori sociali in deroga per le PMI sino a 15 dipendenti� Requisiti dell’accesso� Durata dell’integrazione e regime delle proroghe� Presentazione della domanda e procedura sindacale� Pagamento dell’integrazione� Aspetti operativi: procedura e modulistica� Convenzione per l’anticipazione sociale dell’indennità di cassa integrazione

DATA: 21 Settembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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B.10.10 WORKSHOP: ENGLISH FOR FINANCE ANDADMINISTRATION

COURSE TRAINERThe Language Club has over 10 years’ experience developing and implementing custom-designed languagetraining courses for businesses and professionals who need to communicate efficiently and effectively across bordersand cultures.

OBJECTIVESThe English for Finance and Administration Workshop will help you:� Communicate more fluently and accurately when discussing financial and economic issues in English� Expand your professional vocabulary� Consult financial documents and read the financial press with greater ease and confidence

CONTENTS� Effective English communication strategies: presenting financial data clearly and persuasively, discussing

company finance� Key financial language and vocabulary� Presenting in English:

- Presentation structure and technique- Presenting facts and figures; describing trends; talking about the content of visual aids; linking and

sequencing ideas- Persuasion- Presenting a project- Managing questions

METHODOLOGYPresentation and development of key language followed by in-depth simulations in a professional context for “reallife” practice of the target communication skills.

DATE: 25 May 2010

DURATION AND TIME: Half day; 9.15 - 13.00

Per questo corso sarà richiesto l’accreditamento per la formazione professionale continuaall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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MarketingAcquisti e Logistica

nuovi modi di servire il cliente

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C.1.10 IL PIANO DI MARKETING PER LE PICCOLE-MEDIE IMPRESE

DOCENTEAlessandro GarroConsulente e formatore nell’area marketing e pianificazione commerciale dal 1990, con particolare attenzione perle piccole e medie imprese.

OBIETTIVIIl piano di marketing rappresenta lo strumento più valido e sperimentato per una gestione efficace della politicacommerciale, ma molte piccole-medie imprese non lo utilizzano in quanto pensano siano necessarie tecnichecomplesse ed elevate competenze di marketing. Il corso illustra un modello di piano semplice, guidato, veloce daredigere e facilmente adattabile alle specificità del proprio mercato.

DESTINATARIImprenditori e responsabili commerciali e marketing, gestori di prodotto.

CONTENUTI� Redazione e utilizzo del piano di marketing in una piccola o media impresa� Trattazione metodica, punto per punto, delle cose da fare per redigere un piano efficace� Illustrazione di modelli e fogli di calcolo pronti per l’impiego� Esempi commentati delle diverse fasi di realizzazione del piano

DATA: 23 e 24 Giugno 2010

DURATA E ORARIO: 2 giornate; 9.15 - 13.00 / 14.15 - 17.30

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C.2.10 LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI PER ESSERE COMPETITIVI

DOCENTELoris UgoliniIngegnere elettronico, è stato Direttore di produzione e Direttore di stabilimento di importanti gruppi industrialiitaliani, dal 1991 è docente e consulente di direzione nell’area produzione, logistica e qualità.

OBIETTIVIOggi è sempre più necessario avere una funzione acquisti efficiente ed efficace. Ai responsabili acquisti spetta discegliere le azioni da intraprendere e di individuare le priorità organizzative che permettano alla funzione di diventarela principale leva d’azione della polita aziendale.Il corso si pone l’obiettivo di definire il ruolo strategico del responsabile acquisti all’interno dell’azienda. Si approfondisceil rapporto coi collaboratori, le conoscenze tecniche e le modalità di approccio con i fornitori anche nella fase dellatrattativa e della negoziazione d’acquisto.

DESTINATARIResponsabili acquisti e tutti coloro che sono coinvolti nella gestione delle scorte di magazzino e nel contatto con ifornitori

CONTENUTI� Il ruolo del buyer in azienda� I rapporti nei confronti dei fornitori: nuovi orientamenti� La valutazione e la classificazione dei fornitori� La trattativa e la negoziazione d’acquisto� I modelli di gestione delle scorte� Acquisti e Just in Time

DATA: 21 e 22 Aprile 2010

DURATA E ORARIO: 2 giornate; 9.15 - 13.00/14.15 – 17.30

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C.3.10 TRASPORTO INTERMODALE: modelli e strumenti per gestirecon efficacia le attività di trasporto

DOCENTEFederico ColomboDocente senior e consulente di organizzazione aziendale nelle aree logistica, produzione, manutenzione e sviluppoprodotto in alcune delle più importanti aziende metalmeccaniche.

OBIETTIVIMigliorare le competenze e la conoscenza su aspetti relativi ai trasporti e alle assicurazioni export

DESTINATARIResponsabile logistica e di trasporto

CONTENUTI� I trasporti all’ interno della logistica distributiva� Logistica, distribuzione, trasporti� Il processo di distribuzione e trasporto delle merci nella Supply chain estesa� Come pianificare e ottimizzare i trasporti� Analisi di un sistema di trasporto nazionale e internazionale� Soluzioni di trasporto a confronto: aereo, stradale, ferroviario, marittimo, combinato.� Trasporti intermodali e multimodali� Gli interporti e le piattaforme logistiche� Il settore dei trasporti in Italia: soluzioni a confronto� Le imprese di trasporto e distribuzione� I parametri tecnici per la scelta della modalità di trasporto� Criteri per la valutazione dell’ offerta� Definizione delle performances attese e valutazione del servizio� Tracciabilità delle fasi di un trasporto intermodale

DATA: 19 Maggio 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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C.4.10 LA MAPPA DEI CLIENTI: superare le difficolta’ del mercatocon una innovativa operativita’ gestionale

DOCENTEGianfranco LanfrediniConsulente e formatore specialista per l’area commerciale dal 1988, collabora con importanti istituti di formazionee primarie società di consulenza. E’ autore del saggio “Il Responsabile Commerciale in azienda: un ruolo semprepiù a rischio?”

OBIETTIVIIl corso propone una innovativa metodologia per chi ha “responsabilità gestionali” in area commerciale, denominata“I Tre Valori Percepiti espressi nella Mappa dei Clienti”.I partecipanti potranno:� acquisire nuove informazioni e strumenti operativi per governare l’attività commerciale verso nuovi successi,

specie in mercati ad elevata competitività;� segmentare il proprio mercato impiegando la innovativa metodologia proposta, così da evitare di cadere il più

possibile nella “trappola dello sconto”;� stimolare e motivare con successo la propria forza vendita verso migliori performances.

DESTINATARIResponsabili commerciali, direttori vendite, direttori di rete o di agenzia, area manager con significative esperienze,direttori generali di estrazione finanziaria e amministrativa

CONTENUTI� I tre Valori Percepiti dal Cliente: un caso per capire;� Il nuovo criterio di segmentazione della Clientela, espresso nella Mappa dei Clienti:

- Clienti “Utilità/Prodotto-con-Plus”: il prezzo è elemento dominante nella loro valutazione;- Clienti “Funzionalità/Soluzione”: è dominante nella valutazione la soluzione di un loro problema,

riconosciuto come importante;- Clienti “Ego-emotività/Starter Emotivo”: è dominante nella valutazione la soddisfazione di “personali

emozioni”. Ad es: il successo nell’attività, l’essere un innovatore, il senso di appartenenza.� I riflessi positivi della nuova metodologia sul “marketing operativo” della propria azienda e le “nuove leve”

da gestire:- La Mappa dei Clienti: come si costruisce, come si usa;- I tre “gradi di fedeltà” della Clientela;- Le tre tipologie di trattativa previste dalla metodologia;- Il ruolo distintivo e fondamentale assunto dalla comunicazione, sia dell’azienda sia dei venditori.

DATA: 8 Giugno 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata, 9.15 - 13.00 / 14.15 - 17.30

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C.5.10 MARKETING DELLA FIDELIZZAZIONE

DOCENTECesare SansaviniCarriera aziendale all’interno di una nota multinazionale americana. Per oltre 20 anni ha operato nell’areacommerciale, prima come venditore poi come Direttore commerciale. Questa esperienza commerciale è stata poiindirizzata alla formazione di vendita dove, per conto della stessa Multinazionale, ha collaborato con i commercialinello sviluppo formativo della rete vendita. La sua esperienza di formazione nasce dopo una lunga scuola di Trainingsvolta prevalentemente negli Stati Uniti, a contatto con le maggiori società internazionali di formazione, tra cui:Wilson Learning, DDI, Blanchard, Dynargie. Presso tali società ha ottenuto la certificazione a svolgere corsi internazionalidi formazione manageriale.

OBIETTIVISensibilizzare i partecipanti alla ricerca delle strategie e dei percorsi di qualità in grado di potenziare la fidelizzazionedel cliente.Identificare i clienti su cui investire in fidelizzazione.Sensibilizzare i partecipanti ai principi fondamentali della Qualità, quale passaggio obbligato per la fidelizzazionedella clientela.Identificare i "momenti della verità" nei rapporti col cliente per esaltare i propri vantaggi competitivi.Definire strategie e progetti per innescare il miglioramento continuo.

DESTINATARIImprenditori, responsabili commerciali, responsabili dell’organizzazione aziendale, in genere tutti coloro che possonoincidere su un percorso di potenziamento della fidelizzazione della propria azienda.

CONTENUTI� Principi fondamentali della qualità: come garantire un’azienda di qualità fortemente orientata al cliente, la

visione aziendale che tende all’eccellenza.� L’Auditing del servizio: auto analisi sul servizio e contatto col cliente.� Il ruolo della rete vendita nella fidelizzazione del cliente: la gestione del portafoglio clienti, l’identificazione

dei clienti su cui investire in fidelizzazione� Le azioni di marketing sulla fidelizzazione, identificare le strategie vincenti� La funzione del Customer Service nella fidelizzazione della clientela: il ruolo del Servizio clienti, la ricerca dei

momenti della verità, l'insoddisfazione nascosta del cliente, la gestione dei reclami, i comportamenti in lineacon l’orientamento al cliente, la formazione del personale di contatto

� Strategie per migliorare i momenti della verità: come evidenziare le aree critiche e come sviluppare progettimigliorativi, come creare standard di qualità.

DATA: 15 giugno 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata, 9.15 - 13.00 / 14.15 - 17.30

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C.6.10 ACQUISTARE O PRODURRE:la scelta tecnico-economica del subfornitore

DOCENTELoris UgoliniIngegnere elettronico, è stato direttore di produzione e direttore di stabilimento di importanti gruppi industriali italiani,dal 1991 è docente e consulente di direzione nell’area produzione, logistica e qualità.

OBIETTIVILa Subfornitura è ampiamente diffusa anche in Italia, al punto da poter essere considerata strutturale nel nostrosistema economico. Il ricorso a terzi avviene talvolta con piena consapevolezza da parte delle aziende, tal altracon un approccio che spesso appare rischioso, o per lo meno poco consapevole. Nel corso proposto viene esaminatala casistica possibile, e per ciascun caso viene fatta un'analisi metodologico-contabile atta ad operare, al momentoopportuno, le scelte corrette.L'obiettivo del corso è quello di:� illustrare un'analisi della tipologia più comune di subfornitura;� fornire gli strumenti specifici di contabilità industriale più idonei;� esaminare con esempi e casi pratici le tipiche situazioni di subfornitura.

DESTINATARIImprenditori, responsabili di produzione, capi ufficio acquisti, responsabili programmazione di aziende che fannoricorso a subfornitori

CONTENUTI� Opportunità di sinergia e subfornitura� Tipologia della subfornitura� Cenni di contabilità industriale, "make or buy" e applicazioni� Vendor Rating per la valutazione e il monitoraggio delle performance delle prestazioni ricevute dai propri fornitori� Metodi di calcolo economico nei vari casi

DATA: 10 marzo 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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C.7.10 COME GESTIRE IL RISCHIO NEI MERCATI MATURI ECOMPETITIVI: tecniche di analisi e valutazione

DOCENTELuigi PastoreDocente e Consulente di Direzione nell’area Marketing, Vendite e Comunicazione dello studio Redaelli & AssociatiS.r.l. Milano

OBIETTIVIPer comprendere che la gestione consente di adattarsi, superare le conflittualità e di prepararsi ad un futuro fattodi rischi crescenti.Superare la paura del rischio, riscoprire la propria capacità imprenditoriale e porre le premesse per una cultura chevalorizzi il merito e il talento

DESTINATARIImprenditori ed amministratori d’aziende di medie dimensioni insieme ai loro più diretti collaboratori.

CONTENUTI� Perché rischiare� Autoanalisi del fattore di rischio� Autostima, empatia ed equilibrio� Rischiare per sviluppare l’impresa� Rischiare su nuovi mercati� Rischiare su nuovi prodotti� Rischiare sul proprio cliente interno ed esterno� Rischiare su se stessi� Investire in conoscenze� Rischiare sul team working� Pensare fuori dalle convenzioni� Saper ascoltare

DATA: 6 maggio 2010

DURATA E ORARIO: 1 giorno; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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C.8.10 PIANI DI COMUNICAZIONE

DOCENTETino FerrariEx dirigente Mandarina Duck, docente di Comunicazione d'Impresa all'Università degli Studi di Bologna ed innumerosi Master post laurea su marketing della comunicazione e relazioni pubbliche.

OBIETTIVIUna corretta elaborazione di un piano di comunicazione integrata obbedisce ad una rigorosa procedura che, seapplicata correttamente, permette di raggiungere buoni risultati coerenti con gli obiettivi aziendali.E’ un momento di sintesi delle attività di Pubblicità, Relazioni Pubbliche, Promozione, Direct Marketing.Permette di cogliere ed attuare le diverse attività comunicazionali di un’impresa in un’ottica integrata, ottimizzandole risorse economiche investite ed i risultati.

DESTINATARIResponsabili della comunicazione, commerciali, direzioni operative

CONTENUTI� Analisi dell’azienda e del mercato e definizione degli obiettivi della comunicazione� Indicazione dei pubblici target del piano: diretti e complementari� Individuazione dei vantaggi competitivi - seduttivi per ciascun pubblico� Definizione della strategia: plus, tono e volume della comunicazione� Formulazione del piano operativo delle attività di comunicazione� Distribuzione del budget� Tempi di realizzazione� Controllo dei risultatiLa giornata si propone come laboratorio di esercitazione - allenamento alla costruzione di piani di comunicazioneintegrata.Una breve introduzione teorica sulla metodologia, alcuni casi semplici per .. scaldare i muscoli , quindi il passaggio a casi completi .

DATA: 22 Settembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00 / 14.15 - 17.30

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C.9.10 IL WEB MARKETING PER LE IMPRESE

DOCENTESoftech, Società di Information & Communication TechnologyConsulenti di e-learning e web management. Hanno collaborato con importanti società di consulenza, lavorano sia con PMIche con aziende di importanza nazionale e internazionale.

OBIETTIVIIl web ha modificato profondamente le attività di marketing, sia strategico che operativo. Per l’impresa, costruire e monitorarela propria presenza e reputazione online è ormai parte integrante di qualunque strategia di brand awareness, brand reputatione marketing. Troppo spesso, tuttavia, le imprese non conoscono i potenziali benefici apportati dal web in termini di maggiorevisibilità e interazione col mercato e confondono Internet con “un altro mezzo aggiuntivo alla brochure”.Obiettivo di questo corso è consentire ai destinatari di familiarizzare con le strategie e con le tecniche più importanti delmarketing online: una maggiore consapevolezza consentirà migliori scelte strategiche. Questi temi, infatti, non devono esserelasciati solo ai fornitori alle web agency: il management aziendale deve infatti essere in grado di dialogare sullo stesso terrenoper effettuare scelte e decisioni oculate e consapevoli.

DESTINATARIResponsabili marketing; responsabili comunicazione online; responsabili commerciali, responsabili customer service; responsabiliCRM.

CONTENUTIIl posizionamento sui motori di ricerca: tecniche e strategie� Analisi preliminari e scelta del campione di key words� Azioni on-site (Ottimizzazione contenuti, meta-tags, attivazione e configurazione URL rewrite)� Segnalazione manuale su motori e principali directory� Azioni pubbli-redazionali (diffusione di news e comunicati stampa online)

L’azienda e il web 2.0: tecniche e strategie di coinvolgimento degli utenti� Il web 2.0: i canali di coinvolgimento degli utenti� Il monitoraggio della reputazione aziendale� Creare luoghi di conversazione sul proprio prodotto-servizio� Article marketing

Google Analytics: conoscere e interpretare le statistiche di traffico� Installare Google Analytics sul proprio sito� Utilizzo di Google Analytics per la lettura delle statistiche: come interpretare le statistiche di traffico� Integrazione tra Google Analytics e le campagne di Direct Email Marketing

DATA: 18 Maggio 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00 / 14.15 - 17.30

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C.10.10 INTRODUZIONE AL DIGITAL SIGNAGE E MARKETING DIPROSSIMITA’

DOCENTESoftech, Società di Information & Communication TechnologyConsulenti di e-learning e web management. Hanno collaborato con importanti società di consulenza, lavorano siacon PMI che con aziende di importanza nazionale e internazionale.

OBIETTIVIIl Digital Signage è, la nuova forma di comunicazione visiva, innovativa e dinamica, che utilizza esclusivamentetecnologie di ultima generazione. Advertising Out of Home, promozione sul punto vendita, comunicazione istituzionalee informazione: la comunicazione digitale coinvolge tutti con strumenti come avvisi pubblicitari interattivi, videoposter,schermi elettronici, videoproiettori e dispositivi mobili, chioschi interattivi e molto ancora. Tecnologie che vanno aintegrare i mezzi tradizionali e richiedono da parte delle aziende una comprensione delle opportunità che si apronosu un mercato dove il consumatore vuole essere raggiunto dal messaggio giusto al momento giusto.Obiettivo di questo corso è consentire ai destinatari di conoscere e confrontare le tecnologie e le strategie piùimportanti del marketing di prossimità. Questi temi, infatti, non devono essere lasciati solo ai grandi playerinternazionali, ma anche la piccola e media azienda deve infatti essere in grado di dialogare in modo propositivocon clienti e prospect.

DESTINATARIResponsabili marketing; responsabili comunicazione; responsabili commerciali, responsabili customer service,responsabili gestione eventi.

CONTENUTIIntroduzione al Digital Signage� Gli strumenti e le applicazioni di base� Le nuove tecnologie interattive� Accessori e software

Ambiti applicativi� Informare gli utenti� Promuovere i propri prodotti� Influenzare il comportamento del cliente

Analisi di casi di successo

DATA: 10 Giugno 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00 / 14.15 - 17.30

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C.11.10 WORKSHOP: ENGLISH FOR MARKETING

COURSE TRAINERThe Language Club has over 10 years’ experience developing and implementing custom-designed languagetraining courses for businesses and professionals who need to communicate efficiently and effectively across bordersand cultures.

OBJECTIVESThe English for Marketing Workshop will help you:� Communicate more fluently and accurately in a range of professional marketing situations� Expand your professional vocabulary� Represent your company with greater effectiveness and confidence

CONTENTS� Effective English communication strategies: talking about your company identity, discussing marketing strategy

and customer loyalty, describing products and brands� Key marketing language and vocabulary� English for Meetings:

- Opening and managing the meeting- Making your point- Giving and asking for opinions; making suggestions; interrupting- Agreeing and disagreeing- Diplomatic language

METHODOLOGYPresentation and development of key language followed by in-depth simulations in a professional context for “reallife” practice of the target communication skills.

DATE: 28 April 2010

DURATION AND TIME: Half day; 9.15 - 13.00

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CommercialePost Vendita

nuovi modi di offrire valore al cliente

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D.1.10 LA BUSSOLA PROMOZIONALE

DOCENTEDaniela GilardelliDocente senior nell’area Marketing e Comunicazione

OBIETTIVIL’investimento pubblicitario deve dare i risultati desiderati di profitto e di immagine. Troppo spesso titolari e dirigentisi limitano a decidere se e quanto spendere in pubblicità e a scegliere, a lavori finiti, la soluzione pubblicitaria chesoggettivamente piace loro di più. Una pubblicità non deve “piacere” ma “dare risultati”, per questo i responsabilimarketing delle agenzie di 11 nazioni hanno collaborato a creare il T-plan, uno strumento oggettivo da cui nascein Italia la Bussola Promozionale.La Bussola Promozionale è uno strumento oggettivo e concreto con cui si può:� identificare tutte le esigenze cui la pubblicità deve rispondere per essere vincente� stabilire i requisiti pubblicitari che soddisfano queste esigenze� trasmettere questi requisiti a chi, all’interno od all’esterno dell’azienda, creerà la pubblicità� controllare che la pubblicità proposta risponda ai requisiti di successo identificati dall’aziendaIl corso mira a fornire ai partecipanti gli strumenti per pianificare una comunicazione vincente e controllarnel’esecuzione.

DESTINATARIOperatori del settore commerciale e tutti coloro che nell’azienda decidono informazione, pubblicità e promozione.

CONTENUTI� Le basi: il meccanismo del messaggio, la qualità percepita, il target� Lo strumento operativo: la Bussola Promozionale� L’esecuzione: preparazione del materiale da elaborare in azienda per la personalizzazione della Bussola

Promozionale

DATA: 9 marzo 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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D.2.10 SERVICE SYSTEM & LEARNING ORGANIZATION

DOCENTEEmanuele Maria SacchiPresidente di Evolution Network (Consulenza di Direzione e formAzione); è un negoziatore, un ricercatore (è statoper anni vice direttore del dipartimento Gestione Strategica del Cambiamento dell’Accademia Italiana per le Ricerche);per 15 anni è stato Vice Presidente di virtHuman International, diventando uno dei più apprezzati trainer e advisora livello internazionale.

OBIETTIVIIl corso mira a sviluppare un reale e concreto orientamento al cliente

DESTINATARIDirettori generali e responsabili risorse umane, formazione & training.

CONTENUTI� Gli 8 ostacoli per un efficace Service System� La qualità totale e la qualità percepita� La definizione e le fasi del sistema Client Oriented� I risultati di azioni e i risultati di processo� Gli strumenti di misurazione� Le “4 C” di un Service System� La definizione del livello standard e del livello WOW� Gli indicatori di valutazione di un Service System� Il processo di ascolto della qualità percepita� I portatori d’interesse (Stakeholders)� L’implementazione di un Learning Service System� Strategie e idee…spettacolari!� Come ottenere impegno, coinvolgimento e spirito d’iniziativa

DATA: 18 marzo 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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D.3.10 TRASFORMARE IL POST VENDITA IN UN SERVIZIOECCELLENTE

DOCENTEMauro NolliDocente senior nell'area Industria e Operations (manufacturing, supply chain, after sales)

OBIETTIVIComprendere l’importanza del business Post-Vendita e fornire gli strumenti per una auto-valutazione della propria organizzazionePost-Vendita.Fornire stimoli ed indicazioni per migliorare la propria organizzazione Post-Vendita, incrementando contemporaneamentesia la soddisfazione dei propri clienti che la redditività del business.

DESTINATARIDirettori, responsabili post-vendita, responsabili gestione ricambi e assistenza tecnica, responsabili di centri di assistenzatecnica.

CONTENUTIIl Service come motore del business� L’importanza dei servizi post-vendita come fattore di competitività aziendale� Le fasi evolutive del Service� Il Service che “gioca in attacco”Il perimetro del Service� Il ciclo di vita del prodotto� I servizi post-vendita nel ciclo di vita del prodotto� La mappa dei processi di Service� Il punto di partenza: la conoscenza del Machine In Field e delle esigenze dei clientiI processi operativi del Service� Gestione dell’installazione e messa in servizio: il ruolo chiave della formazione al cliente� Gestione ricambi: come sviluppare il business attraverso il livello di servizio al cliente� Gestione dei servizi di assistenza post-vendita: dalla riparazione su chiamata ai contratti di serviceI processi di sviluppo, pianificazione e controllo del Service� Sviluppo del business post-vendita: come gestire l’innovazione e la vendita di servizi� Gestione della rete di assistenza: come migliorare il flusso delle informazioni tra Head Quarter e Field� Gestione del personale: come impostare la valutazione e lo sviluppo delle competenze� Budgeting e controllo di gestione: quali indicatori economici ed operativi tenere sotto controlloLa valutazione di una organizzazione di Service� Gli aspetti da valutare� Comprendere le criticità e le potenzialità di sviluppo del business� Casi ed esempi aziendali

DATA: 19 Ottobre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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D.4.10 STRUTTURARE L’OFFERTA DEI SERVIZI POST VENDITA

DOCENTEMauro NolliDocente senior nell’area Marketing e Comunicazione

OBIETTIVIComprendere come individuare e valutare i servizi sui quali focalizzare lo sviluppo del business service e comestrutturare l’offerta.Saper individuare le forme contrattuali più idonee a garantire una efficace integrazione con il cliente.

DESTINATARIDirettori, responsabili post-vendita e personale commerciale.

CONTENUTILa mappa dei servizi post-vendita� Assistenza su chiamata (interventi in garanzia e fuori garanzia)� Assistenza in remoto (teleassistenza, telecontrollo)� Manutenzione su richiesta (riparazioni, modifiche, migliorie, ammodernamenti, revisioni generali)� Manutenzione programmata (programmi di attività con scadenziari concordati)� Full service� Global service� Formazione� Consulenza

L’analisi dei bisogni del cliente e la struttura dell’offerta� Come raccogliere i bisogni presso i clienti� Come individuare i nuovi servizi da erogare o i servizi da potenziare� Come progettare nuovi servizi� Il catalogo ed il listino di vendita dei servizi

Le forme contrattuali nel Service� Le tipologie dei contratti di assistenza� Contratti di manutenzione programmata� Contratti “full service”� Contratti “global service”� Service Partnership Agreements� La misura ed il monitoraggio dei Service Level Agreements

DATA: 16 Giugno 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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D.5.10 INNOVARE IL SERVIZIO AL CLIENTE PER MASSIMIZZARELA PERCEZIONE DI VALORE

DOCENTEAlessandro GarroConsulente e formatore nell’area marketing e pianificazione commerciale dal 1990, con particolare attenzione perle piccole e medie imprese.

OBIETTIVISpecie nel comparto dei beni industriali e intermedi, la possibilità di competere con successo si gioca molto sullacapacità di negoziare con il cliente non il semplice costo di acquisto del bene, ma il costo totale del suo utilizzo inproduzione, costo che può essere fortemente ridotto offrendo al cliente una serie di servizi di consulenza, assistenzae personalizzazione. Il corso ha l’obiettivo di trasmettere logiche e strumenti per la realizzazione di servizi al clienteinnovativi e personalizzati, che massimizzino la percezione del valore e siano dunque in grado di compensare uneventuale svantaggio di prezzo.

DESTINATARIDirettori e responsabili commerciali e marketing, gestori di prodotto, responsabili del servizio ai clienti

CONTENUTI� La valutazione dei bisogni di servizio del cliente attuali e potenziali� La definizione di una politica di servizio al cliente innovativa e di maggiore efficacia� La costruzione di “pacchetti” di servizi personalizzati sul cliente e ottimizzati dal punto di vista costi/benefici.

DATA: 23 Marzo 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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D.6.10 ALLA RICERCA DI NUOVE OPPORTUNITA’: sprigioniamo lanostra creativita’

DOCENTEGermana CampariSvolge da Londra un’attività di consulenza aziendale in Europa e negli Stati Uniti. Durante la sua carriera si èoccupata di strategia aziendale e di marketing, acquisizioni, ristrutturazioni, reingegnerizzazione di processi aziendali,benchmarking, miglioramento della performance operativa, incluso la performance del top management, e leadership.Ha iniziato interessarsi alla creatività circa dodici anni fa, nel contesto di miglioramento della performance aziendale.È laureata in Chimica e ha conseguito il MBA alla London Business School.

OBIETTIVI� Capire cosa blocca la creatività� Acquisire strumenti per sbloccarla� Vedere come si possono utilizzare in azienda� Praticare l’utilizzo di questi strumenti

DESTINATARIChiunque desideri acquisire strumenti per essere più creativo; responsabili di vendite, marketing, sviluppo prodotto,produzione, qualità.

CONTENUTI� Cosa blocca la creatività: l’efficienza del cervello, i nostri paradigmi, le nostre convinzioni� Strumenti ed esercitazioni per sbloccare la creatività: il subconscio, la parola casuale, la provocazione con

movimento, i sei cappelli per pensare� Esempi di applicazione in azienda� Un approccio per identificare nuovi prodotti; introduzione del concetto ed esercitazioni.Se desiderano, i partecipanti possono portare un problema o ‘blocco’ da far usare come esempio a tutti i partecipantidurante le esercitazioni.

DATA: 20 Maggio 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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D.7.10 PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA E VENDITA

DOCENTEMassimo BigiCoach internazionale certificato, è specializzato nel Business Coach.Trainer internazionale di PNL si è formato con i più importanti esponenti della ProgrammazioneNeuro-Linguistica, J. Grinder, R. Dilts, A. Robbins, J. La Valle, e Richard Bandler (co-fondatore della PNL), che l’ hapersonalmente nominato trainer.

OBIETTIVILa metodologia comunicazionale PNL è uno degli strumenti per formare efficacemente la rete commerciale aziendale.L'insegnamento della Programmazione Neuro Linguistica applicata al settore commerciale cambia radicalmente ilconcetto del vendere. Gli obiettivi della vendita non sono più solo quelli d'aumentare il fatturato a tutti i costi.Vendere significa offrire servizi che soddisfino adeguatamente i bisogni d'ogni specifico cliente. Per capire concretamentequali sono questi bisogni, è fondamentale costruire rapporti positivi, solidi, duraturi. La figura del venditore quindiè molto più simile a quella dell’esperto di relazioni pubbliche.Il corso propone tecniche e approfondimenti.

DESTINATARIDirettori e responsabili commerciali e marketing.

CONTENUTI� Comprendere come ragiona il cliente� Tecniche avanzate di PNL applicata alla negoziazione� Evoluzione dei livelli di ascolto� Micro e Macro segnali d'accesso: capire i benefici di acquisto� Capire le obiezioni non esplicitate e latenti del cliente� Capire come la cultura del cliente influisce sulla sua decisione d'acquisto: come volgere questi elementi a proprio

vantaggio� Analisi del potere decisionale dell'interlocutore

DATA: 10 Novembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00 / 14.15 - 17.30

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D.8.10 WORKSHOP: COMMERCIAL AND AFTER-SALES ENGLISH

COURSE TRAINERThe Language Club has over 10 years’ experience developing and implementing custom-designed languagetraining courses for businesses and professionals who need to communicate efficiently and effectively across bordersand cultures.

OBJECTIVESThe Commercial and After-Sales English Workshop will help you:� Communicate more fluently and accurately in a range of professional commercial situations� Expand your professional vocabulary� Represent your company with greater effectiveness and confidence

CONTENTS� Effective English communication strategies: selling your product, talking about competitive advantage, making

and dealing with complaints� Key commercial language and vocabulary� Negotiating in English:

- Relationship building- Negotiating vocabulary- Opening, bargaining and closing- Tentative language- Checking understanding and summarizing

METHODOLOGYPresentation and development of key language followed by in-depth simulations in a professional context for “reallife” practice of the target communication skills.

DATE: 28 September 2010

DURATION AND TIME: Half day; 9.15 - 13.00

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Export nuovi modi di costruire alleanze

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E.1.10 IL PIANO COMMERCIALE EXPORT

DOCENTEGianfranco ArdentiSociologo, con specializzazioni post-laurea in Marketing Internazionale e Gestione Strategica dei Servizi, ha maturatoesperienze professionali da Direttore Marketing, Analista dei Mercati e Direttore Commerciale. Dal 1999 è titolaredella ditta Sima & Co., specializzata in consulenza e formazione nel Marketing Internazionale.

OBIETTIVI:� Comprendere il senso ed i benefici di un approccio pianificato ed organizzato� Comprendere la struttura di un piano export finalizzato all'ingresso in un nuovo mercato� Affrontare in modo strategico un progetto di internazionalizzazione

DESTINATARI:Addetti commerciali e marketing, responsabili commerciali Italia ed estero, responsabili marketing, imprenditori,direttori generali, addetti alla ricerca, addetti alla comunicazione d’impresa

CONTENUTI:� Analisi di un modello di piano export� La composizione e la formalizzazione del piano� Come effettuare le analisi di un mercato straniero� Le principali strategie per affrontare un nuovo mercato� La strategia di segmentazione� L’importanza del marketing mix (prodotto, prezzo, distribuzione/vendita, comunicazione d'impresa)� Le strategie commerciali e distributive

DATA: 9 Giugno 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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E.2.10 I CREDITI DOCUMENTARI: criticita’ e differenze nell’utilizzodella lettera di credito per operazioni di importazione e di esportazione

DOCENTEAlessandro RussoConsulente aziendale e formatore nell’ambito dell’Internazionalizzazione d’impresa.

OBIETTIVIIndividuare ed analizzare, attraverso un'adeguata conoscenza degli elementi di impostazione tecnica e giuridica, le caratteristichefondamentali della contrattualistica internazionale al fine di perseguire una ottimale gestione dei rapporti commerciali conl'estero.

DESTINATARIAddetti e responsabili commerciali Italia ed estero

CONTENUTIIl corso presume una conoscenza di base della lettera di credito e consiste in un approfondimento specifico sulla gestionedella lettera di credito in relazione all’utilizzo.

Le operazioni di credito documentario:� La natura del credito e l’inquadramento giuridico� Le norme ed usi uniformi del documentario CCI: le N.U.U. (UCP) pubblicazione 600.

Caratteristiche della lettera di credito nelle operazioni import:� Le cautele da adottare e i documenti da richiedere al venditore estero� Come strutturare il testo della lettera di credito personalizzandola in funzione del compratore� I documenti da richiedere� Le banche da coinvolgere nell’operazione

Caratteristiche della lettera di credito export:� L’importanza dei documenti e della corretta redazione degli stessi� Consigli per evitare le riserve da parte delle banche� Esame dei documenti e irregolarità più frequenti: la fattura, i documenti di trasporto ed i termini di resa� Consigli per evitare le riserve da parte delle banche� Analisi dei principali documenti utilizzati nelle operazioni di credito documentario e criteri dettati dalle norme della ICC� Personalizzazione della lettera di credito in base alle esigenze del venditore: utilizzi e spedizioni parziali, modalità di

pagamento.

Esposizione di casi pratici

DATA: 11 Maggio 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

Per questo corso sarà richiesto l’accreditamento per la formazione professionale continuaall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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E.3.10 LE PROBLEMATICHE CONTRATTUALI E DOGANALI NELLEOPERAZIONI CON L’ESTERO

DOCENTEGiuseppe De MarinisConsulente e Docente di Diritto del Commercio internazionale per conto di importanti Business Schools e Università(Bologna e Macerata), nonché per varie Associazioni di Categoria ed Enti di Formazione nazionali e internazionali.

OBIETTIVIIl corso intende fornire gli elementi per affrontare con un approccio tecnico operativo ed integrato gli aspetticontrattuali, doganali e di natura logistica del commercio con l’estero.

In particolare si vuole fornire una guida metodologica alla tecnica contrattuali, doganale e del commercio con l’esteroconsentendo di scendere a diversi livelli di approfondimento attraverso l’analisi contrattuale nonchè delle procedureanche con il supporto di case study.

DESTINATARIAddetti e responsabili commerciali Italia ed estero

CONTENUTI� Quadro giuridico della pratica di Import -Export� Fonti normative e tecnica doganale� Risvolti giuridici e tecniche di redazione delle clausole relative ai termini di resa (Incoterms 2000)� Triangolazioni Extra - UE (CENNI)� Cases Studies

DATA: 6 ottobre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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E.4.10 LA PARTECIPAZIONE AD APPALTI INTERNAZIONALI: dal memorandumof understanding alla costituzione della joint venture contractual; risvolticontrattuali, fiscali e di diritto del lavoro

DOCENTELara Piccinino; Marco TupponiConsulenti aziendali e formatori nell’ambito dell’Internazionalizzazione d’impresa.

OBIETTIVIIl corso presenta la normativa fiscale e le principali novità in materia di IVA nelle operazioni con l’estero.

DESTINATARIAddetti e responsabili commerciali Italia ed estero

CONTENUTI� Gare di appalto indette da:

- Enti Pubblici di Paesi UE- da Enti Pubblici di Paesi Extra-UE- da Organismi Internazionali

� Analisi degli aspetti fiscali relativi:- fornitura di beni con o senza attività di montaggio/assemblaggio in loco- prestazioni di consulenza e assistenza: trattamento ai fini dell'imposta sul valore aggiunto- durata del cantiere e configurazione di una stabile organizzazione all'estero;

� aspetti relativi all'imposta sul valore aggiunto e all'imposta sui redditi nei rapporti tra impresa italiana e lasua stabile organizzazione all'estero;

� invio di lavoratori dipendenti in trasferta presso cantieri all'estero;� distacco di lavoratori presso cantieri all'estero.

DATA: 9 Novembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

Per questo corso sarà richiesto l’accreditamento per la formazione professionale continuaall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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E.5.10 L’ALLEANZA TRA IMPRESE IN AMBITO INTERNAZIONALE:le joint ventures, i contratti di co-produzione e di licenza

DOCENTEGiuseppe De MarinisConsulente e Docente di Diritto del Commercio internazionale per conto di importanti Business Schools e Università(Bologna e Macerata), nonché per varie Associazioni di Categoria ed Enti di Formazione nazionali e stranieri.

OBIETTIVIFornire le nozioni base per orientare le imprese e migliorare le conoscenze che consentono di valutare l’opportunitàdi ricorrere ad alleanze in ambito internazionale

DESTINATARIDirettori e responsabili, addetti amministrativi

CONTENUTITutela giuridica dei contratti di cooperazione commerciale� Le diverse forme di alleanze tra le imprese. Analisi della disciplina sulle Joint Venture nei principali ordinamenti:

modelli possibili, principali rischi e limitazioni normative� Altre forme di cooperazione tra imprese in ambito internazionale: contratti di licenza, partenariato e co-

produzione. Le caratteristiche giuridiche e le differenze� Come orientarsi nella scelta del modello opportuno: valutazione del potenziale business, grado di fiducia e

valutazione del partner, disciplina giuridica di riferimento

DATA: 14 Aprile 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

Per questo corso sarà richiesto l’accreditamento per la formazione professionale continuaall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

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E.6.10 LE RICERCHE DI MERCATO ALL’ESTERO: principi e metodi

DOCENTEGianfranco ArdentiSociologo, con specializzazioni post-laurea in Marketing Internazionale e Gestione Strategica dei Servizi, ha maturatoesperienze professionali da Direttore Marketing, Analista dei Mercati e Direttore Commerciale. Dal 1999 è titolaredella ditta Sima & Co., specializzata in consulenza e formazione nel Marketing Internazionale.

OBIETTIVI� Capire quali sono le principali tipologie di ricerche� Effettuare ricerche di mercato attraverso Internet� Effettuare ricerche di mercato attraverso questionari

DESTINATARIAddetti commerciali e marketing, responsabili commerciali Italia ed estero, responsabili marketing, imprenditori,addetti alla pubblicità/promozione

CONTENUTI� Le caratteristiche di un mercato� Le varie tipologie di ricerche� Principi e tecniche di ricerche di mercato� I pro ed i contro delle varie tecniche di ricerca� Gli enti e le organizzazioni a supporto della ricerca� Le ricerche attraverso Internet� Le ricerche attraverso questionari� L'elaborazione dei dati

DATA: 11 Marzo 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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E.7.10 INGEGNERIA DELL’EXPORT

DOCENTEMichele LenociConsulente e Formatore nelle seguenti aree internazionalizzazione d’impresa e commercio con l’estero

OBIETTIVIIl corso si propone di fornire strumenti per migliorare la competitività dell’export, attraverso la trasmissione diesperienze, di strumenti pratici per la gestione, la condivisione di fonti di informazione e metodologie di lavoro.

DESTINATARIAddetti e responsabili commerciali Italia ed estero

CONTENUTI� Aspetti operativi dell’internazionalizzazione d’impresa� Cosa deve fare un’impresa per esportare: il check-up aziendale� Le caratteristiche delle microimprese e le problematiche da risolvere per affrontare i mercati internazionali� La Globalizzazione dei mercati� La strategia di marketing per le microimprese� L’internazionalizzazione efficace: fasi� La problematica socio-culturale nelle attività di export� Panoramica sulle diverse modalità di presenza all’estero: vantaggi e svantaggi delle diverse alternative� Principali criteri di scelta fra le diverse alternative di presenza all’estero, in funzione del quadro competitivo,

degli obiettivi e delle caratteristiche delle aziende� L’ufficio export: creazione, organizzazione e caratteristiche� Caratteristiche e requisiti dell’export manager� Il distributore estero: la ricerca, la scelta, la valutazione e la gestione, esempi pratici di gestione ottimale� La gestione integrata della comunicazione (destinatari, obiettivi, strumenti)� Panoramica sulle fonti di informazione sull’estero� Principali linee guida sulle modalità di scelta, reperimento ed elaborazione delle informazioni necessarie, in

funzione di specifici obiettivi conoscitivi� Gli enti a supporto dell’export: ICE, Camere di Commercio italiane all’estero, SACE.

DATA: 15 Settembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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E.8.10 WORKSHOP: CROSS-CULTURAL BUSINESSCOMMUNICATION

COURSE TRAINERThe Language Club has over 10 years’ experience developing and implementing custom-designed languagetraining courses for businesses and professionals who need to communicate efficiently and effectively across bordersand cultures.

OBJECTIVESThe Cross-cultural Business Communication Workshop will help you:� Communicate more effectively in cross-cultural business situations� Enhance intercultural awareness and sensitivity� Minimize the potential for culture-based misunderstandings and miscommunication in international business

relationships

CONTENTS� Effective communication strategies for doing business across cultures: communication styles, non-verbal

communication, negotiating styles, direct vs. indirect language� Business protocol� Cultural values, stereotypes, generalizations; responding to stereotypes� Cross-cultural conflict and resolution� The multinational, multilingual workforce� How cultural attitudes are reflected in language use

METHODOLOGYPresentation and development of key language followed by in-depth simulations in a professional context for “reallife” practice of the target communication skills.

DATE: 22 June 2010

DURATION AND TIME: 6 Hours; 9.15 - 13.00 / 14.15 - 16.00

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Produzionenuovi modi di creare risorse

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F.1.10 LA METODOLOGIA DI PROGETTAZIONE SIMULTANEOUSENGINEERING

DOCENTESergio Pedrotti Dell’AcquaConsulente specializzato in sistemi di gestione aziendale per la qualità. Collabora come consulente con Total Qualitysrl in diverse aziende (metalmeccaniche automatiche, servizi)

OBIETTIVIFornire i principi generali secondo cui gestire lo sviluppo prodotto col fine di abbattere tempi e costi del prodotto edi sviluppo

DESTINATARIResponsabili, capi progetto e tecnici di progettazione, sviluppo prodotto, industrializzazione e tutti coloro i qualipartecipano ai progetti di sviluppo dei prodotti

CONTENUTI� La gestione per processi� Il processo di progettazione, le risorse interne/esterne� I requisiti espliciti/impliciti del cliente/legislativi/dei mercati� Il concetto di T.t.M.-Time to Market ed i relativi requisiti/esigenze� L’azienda “capo-commessa” che progetta …che produce …che fornisce garanzia/manutenzione� Le catene di fornitura a monte (per progettare .. produrre .. manutenere ..)� Il contributo della innovazione rispetto alle richieste del cliente, il value engineering� Il “miglioramento” post avviamento produttivo, la “riduzione costi”, la value analysis� Modalità comuni e condivise per gestire i processi di progettazione e produzione� Gestire la complessità del processo: simultaneous engineering o concurrent engineering� Le “Special Characteristics ” di prodotto e di processo� Prevenzione e reazione , Problem Finding & Solving� Il ruolo delle certificazioni dei sistemi di gestione aziendali, dal cliente alle catene di fornitura

DATA: 16 Settembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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F.2.10 POLIMERI DERIVATI DA FONTI RINNOVABILI E MATERIALITRADIZIONALI RICICLATI

DOCENTEAngiolino PanarottoÈ direttore tecnico di CESAP di Verdellino-Zingonia (BG) con responsabilità in merito alla formazione e alle consulenzesulla scelta di materiali, sulla progettazione strutturale di manufatti in materia plastica, sulla fluidodinamica di processidi stampaggio e di estrusione.È autore del testo “Progettare con le materie plastiche” e co-autore del manuale tecnico “Conoscere le materieplastiche. Vantaggi, svantaggi, applicazioni e tecnologie” pubblicati da Promaplast srl e di numerosi articoli scientificie divulgativi sulle materie plastiche, sui processi e sulla ricerca delle cause di difettosità dei manufatti plastici.

OBIETTIVIIl corso ha l’obiettivo di offrire informazioni e argomenti di riflessione relativi alle recenti tendenze nel settore dellematerie plastiche con particolare riferimento alle problematiche ambientali che implicano l’uso di polimeri derivatida fonti rinnovabili e materiali tradizionali riciclati.

DESTINATARIIl corso è rivolto a tutti quelli che desiderano conoscere caratteristiche, usi e prospettive di materie plastiche di recenteintroduzione nel mercato mondiale.

CONTENUTI� Proprietà fondamentali dei polimeri degradabili e compostabili e confronto con i materiali tradizionali� Innovazione e ricerca di monomeri ottenuti da fonti rinnovabili per la produzione di polimeri� Scelta e definizione di cariche e rinforzi per incrementare specifiche funzionalità nei tecnopolimeri� Descrizione delle proprietà limite riscontrabili nei superpolimeri di interesse industriale; sostituzione di materiali

metallici con materie plastiche ad alte prestazioni� Riciclaggio delle materie plastiche: degradazione dei polimeri, riduzione delle proprietà fisiche, metodi di

separazione e principali impianti.

DATA: 25 Marzo 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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F.3.10 LO SVILUPPO DELLA GESTIONE E DELL’ORGANIZZAZIONEDELLA PRODUZIONE

DOCENTEValentino ArrigoniLaureato in ingegneria meccanica impiantistica al Politecnico di Milano ha frequentato in Italia corsi di specializzazionein gestione d’impresa. Ha lavorato in primarie aziende italiane in ambito tecnico-produttivo; dal ’90 svolge attivitàdi consulenza aziendale nell’area Engineering e Industrial per aziende PMI e medio grandi ed ha maturato esperienzein diversi settori (meccanico, ceramico, alimentare, tessile) in progetti di riorganizzazione e miglioramento aziendaleE’ titolare dello studio DEMA e svolge prevalentemente incarichi in temporary management in primarie aziende.

OBIETTIVIFornire i principi generali della gestione della produzione e saper applicare le modalità operative nell’ottica disemplificare le attività, riducendone i costi ed aumentando la sicurezza

DESTINATARIResponsabili di logistica, programmazione, produzione, tempi e metodi

CONTENUTI� Le tecniche dell’Industrial Engineering� La semplificazione dei metodi� L’analisi di una lavorazione e la semplificazione delle fasi lavorative� I cinque fattori di miglioramento� L’esame critico dei fatti: le soluzioni migliorative� I tempi macchina e i tempi uomo� La valutazione del rendimento, le scale di rendimento� Il rendimento normale il rendimento medio-massimo� Le sequenze di uno studio dei tempi; l’elaborazione dei tempi� Il concetto di frequenza� Le unità di riferimento dei tempi� Le maggiorazioni dei tempi per i fabbisogni, per la fatica� Il calcolo col metodo a punti; Il calcolo col metodo della valutazione globale� I cicli uomo/macchina; i cicli liberi, condizionati, vincolati� La rappresentazione grafica dei cicli� I cicli semplici, multipli complessi� Le esercitazioni pratiche� La semplificazione del metodo di rifornimento di una macchina� La valutazione dei rendimenti operativi� L’elaborazione tempi con il sistema grafico

DATA: 6 e 7 Maggio 2010

DURATA: 2 giornate; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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F.4.10 FARE QUALITA’ OGGI: strumenti e vantaggi

DOCENTEAlessandro BazzaniConsulente e formatore nell’ambito dei Sistemi di Gestione Qualità.

OBIETTIVILa diffusione della cultura della qualità deve rappresentare un elemento chiave non soltanto per favorire un nuovoposizionamento competitivo delle imprese, ma anche per innalzare l’efficienza ed efficacia dell’organizzazione.La qualità è da intendersi non solo come fattore critico a livello di prodotto, ma anche come elemento integratoredi valore. E’ quindi da considerare sia strumento di competitività, oltre che di tutela del consumatore, sia valoreeconomico complessivo di successo dell’impresa.Per tutto e per tutti è strumento di crescita, miglioramento continuo, quindi di competitività ma anche di trasparenzae garanzia degli esiti (soddisfazione dei clienti e del business), nonché dei comportamenti e dei rapporti tra i soggettidella società (soddisfazione delle parti interessate).

DESTINATARIImprenditori, responsabili di funzione, responsabili qualità

CONTENUTI

� Sistemi di qualità, certificazione e modelli di eccellenza� Approccio per processi� Analisi dei processi aziendali in termini di efficacia ed efficienza� Eliminazione degli sprechi nel processo� Semplificazione dei processi in ottica di efficienza� Costi della non qualità� Misurazione dei processi: gli indicatori� Qualità, eccellenza e competitività

DATA: 23 Settembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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F.5.10 I COSTI DELLA QUALITA’

DOCENTEDario ColomboConsulente con esperienza ventennale nel settore Automotive ad elevata competitività, coinvolto in numerosi progettiinternazionali.

OBIETTIVII Costi della Qualità sono un tarlo che erode i profitti di ogni azienda; non è raro trovare situazioni nelle quali i Costidella Qualità arrivano a distruggere oltre il 30% del fatturato. Lavorare su questi costi costituisce quindi una grossaopportunità di business.Si tratta di costi in gran parte sommersi, dei quali quindi non si ha la piena percezione.Questa non capacità di mettere a fuoco il problema costituisce il primo ostacolo: se non li si identifica non li sipuò combattere.Esistono studi e metodologie che consentono di evidenziarli e definire come affrontarli con efficacia.

DESTINATARIResponsabili di qualità, manufacturing, amministrativi, Sviluppo Prodotto, responsabili di funzione

CONTENUTI� Definizioni e terminologia� Classificazione dei Costi della Qualità� I Costi per la Prevenzione� I Costi per la Verifica� I Costi per le Difettosità Interni ed Esterni� Esempi ed analisi

DATA: 27 Aprile 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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F.6.10 RIDUZIONE DEL TIME TO MARKET

DOCENTESergio Pedrotti Dell’AcquaConsulente specializzato in sistemi di gestione aziendale per la qualità. Collabora come consulente con Total Qualitysrl in diverse aziende (metalmeccaniche automatiche, servizi)

OBIETTIVII fattori di possibile inefficienza ed inefficacia vanno costantemente identificati, misurati e monitorati al fine di individuarnele cause ed attivare in modo sistematico le necessarie azioni correttive.

DESTINATARIIl corso è orientato a responsabili e tecnici di attività di sviluppo prodotti/processi quali: direttori tecnici, progettisti, projectleader, project manager, marketing, industrializzazione, produzione, qualità, tecnologhi di processo, acquisti.Il corso si presta anche a coinvolgimenti in aula di aziende capo commessa e loro fornitori strategici.

CONTENUTII Risultati della Progettazione (i Risultati del “Processo di Sviluppo del Prodotto /Processo Produttivo ”) sono tutto quantoè necessario per essere in grado, con alto livello di confidenza, di produrre, assemblare, testare, mettere in servizio, assistere,manutenere il prodotto (con identificazione dei prodotti e dei servizi)� Il Processo di Sviluppo: dalla fattibilità alla condivisione da parte del cliente; una concreta gestione del processo garantisce

i risultati� Il Simultaneous Engineering ed il Concurrent Engineering sia all’interno della azienda capo-commessa che nelle catene

di fornitura (di progettazione .. produzione .. ecc)� Alcuni strumenti forti del processo di progettazione� Il Q.F.D. - Quality Function Deployment� Le “Special Characteristics ” di prodotto e di processo� Il D.f.X. - Design for X (visione interna: producibilità, montabilità, costi, … ; visione cliente: affidabilità, durata,

assistibilità, … , riciclabilità, smaltibilità …)� Le analisi F.M.E.A. - F.M.E.C.A. (Failure Mode Effect Criticality Analysis)� Il Flow-Chart produttivo, il congelamento del processo di produzione� Il D.o.E.-Design of Experiments, i Piani di Controllo (di prototipi/pre-serie/produzione)� S.P.C. - Statistical Process Control (in particolare, studi di capacità e metodi per verificare il mantenimento della idoneità

dei processi produttivi)� Analisi dei Sistemi di Misura (MSA)� Il Problem Finding & Solving (8D , …)

DATA: 26 e 27 Ottobre 2010

DURATA E ORARIO: 2 giornate; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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F.7.10 L’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO POST VENDITA E RICAMBI

DOCENTEValentino ArrigoniLaureato in ingegneria meccanica impiantistica al Politecnico di Milano ha frequentato in Italia corsi di specializzazionein gestione d’impresa. Ha lavorato in primarie aziende italiane in ambito tecnico-produttivo; dal ’90 svolge attivitàdi consulenza aziendale nell’area Engineering e Industrial per aziende PMI e medio grandi ed ha maturato esperienzein diversi settori (meccanico, ceramico, alimentare, tessile) in progetti di riorganizzazione e miglioramento aziendale.E’titolare dello studio DEMA e svolge prevalentemente incarichi in temporary management in primarie aziende

OBIETTIVIFornire i principi base, le tecniche e le metodologie per gestire in modo integrato, efficiente garanzia della sicurezza ed inconformità alle norme e leggi vigenti il servizio di post-vendita.Il corso si pone l'obiettivo di illustrare, su casi pratici, i principi base e le modalità operative per una gestione efficacedell’ufficio tecnico.

DESTINATARIResponsabili tecnici, sviluppo prodotti, post-vendita, manutenzione

CONTENUTI� Scenario di riferimento e concetti base di sicurezza, affidabilità e manutenibilità� Il servizio post-vendita e ricambi : ruolo e concetti base� Gestione tecnica: i data base di riferimento, la configurazione del prodotto nel suo ciclo di vita� Gestione operativa: gestione materiali e gestione interventi� Tipologie di intervento:

- a fabbisogno (su chiamata)- a programma- global service di manutenzione nelle possibili modalità- remoto- on side

� La definizione dell’attività oggetto di manutenzione� La fornitura dei materiali di ricambio� La gestione dei lavori:la pianificazione e il coordinamento dei lavori� Le check list di controllo lavori� La gestione degli interventi correttivi� La chiusura lavori e registrazione� L’aggiornamento dei data base tecnici per il controllo della configurazione del prodotto nel suo ciclo di vita� La gestione del miglioramento prodotto (ritorno informazioni)

DATA: 14 Maggio 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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F.8.10 LEAN MAINTENANCE: l’innovazione della manutenzione

DOCENTEPaolo StefaniniSenior Consultant in area Produzione e Manutenzione per lo sviluppo di metodologie e tecniche di organizzazioneindustriale, ottimizzazione dei processi produttivi e sistemi integrati di produzione e manutenzione. Qualifica di 3°livello Maintenance Manager, rilasciata dal CICPND, Centro Italiano di Certificazione delle Prove Non Distruttive.Proprietario del sito dedicato ai temi della manutenzione www.manutenzionet.com

OBIETTIVIIl corso si propone di trasferire i concetti base per progettare la manutenzione attraverso l’innovazione ed ilmiglioramento continuo: dall’analisi dei guasti all’applicazione delle tecniche predittive.

DESTINATARIDirettori di stabilimento, Responsabili di Manutenzione, Responsabili di Servizi Tecnici.

CONTENUTI� Il processo manutenzione� Lo scenario economico ed i processi produttivi snelli� Obiettivi e politiche di manutenzione� Gli aspetti innovativi della manutenzione� Primo step: fuga dal guasto� Imparare dai guasti per eliminare le perdite di produzione� Secondo step: prevenzione del guasto� Impostare un programma di manutenzione preventiva� La prevenzione risultato dalla corretta conduzione degli impianti� Terzo step: manutenzione innovativa� Approccio affidabilistico: RAMS e RCM� La manutenzione predittiva: analisi vibrazionale, termografia ed altre tecniche� Quarto step: aspetti tecnico economici� Valutazioni tecnico-economiche� Definizione dei ricambi in funzione delle politiche manutentive� Quinto step: misura del miglioramento� Impostare un sistema di misura delle prestazioni� I sistemi informativi della manutenzione� Norme Uni ed indicatori di riferimentoEsercitazioneProgettare il piano annuale di manutenzione preventiva di un’entità(utilizzo di uno specifico software di progettazione e simulazione)

DATA: 4 Novembre 2010

DURATA E ORARIO: 1 giornata; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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F.9.10 ECONOMIA DELLA PRODUZIONE

DOCENTEErsilio FerrariConsulente e formatore per l’Industria manifatturiera

OBIETTIVIL’obiettivo del corso è quello di formare il personale per l’analisi dei costi caratteristici di produzione, per ottimizzarela scelta dei mezzi produttivi e per determinare il costo minimo del prezzo prodotto.

DESTINATARIIl corso è rivolto a coloro che sono coinvolti nel processo produttivo: operatori, programmatori, metodisti, tecnici,analisti, progettisti, responsabili della qualità.

CONTENUTI� Aspetti economici degli investimenti� Fattori di produzione� Sistemi di utensili e Toolbox� Costo macchina� Costo utensile� Costo tool room� Costo lavorazione prezzo� Influenza delle variabili

DATA: 29 e 30 Settembre 2010

DURATA: 2 giornate; 9.15 - 13.00/14.15 - 17.30

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F.10.10 WORKSHOP: ENGLISH FOR PRODUCTION MANAGEMENT

COURSE TRAINERThe Language Club has over 10 years’ experience developing and implementing custom-designed languagetraining courses for businesses and professionals who need to communicate efficiently and effectively across bordersand cultures.

OBJECTIVESThe English for Production Management Workshop will help you:� Communicate more fluently and accurately in a range of professional situations� Expand your professional vocabulary� Talk about projects and innovations with greater effectiveness and confidence

CONTENTS� Effective English communication strategies: discussing quality, talking about corporate responsibility and “green”

issues, explaining projects/processes� Key production and operations management language and vocabulary� Describing a project/process:

- Describing the stages/parts/steps- Sequence- Time reference- Objectives, schedules, progress

METHODOLOGYPresentation and development of key language followed by in-depth simulations in a professional context for “reallife” practice of the target communication skills.

DATE: 20 October 2010

DURATION AND TIME: Half day; 9.15 - 13.00

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CALENDARIO 2010

DATA COD. CORSO PAG.

3 marzo A.1 STRATEGIE PER SVILUPPARE E GESTIRE L’INNOVAZIONE 14

4 marzo B.8 ORGANIZZARE I PROCESSI DI INNOVAZIONE 33

9 marzo D.1 LA BUSSOLA PROMOZIONALE 50

10 marzo C.6 ACQUISTARE O PRODURRE: LA SCELTA TECNICO-ECONOMICA DEL SUBFORNITORE 43

11 marzo E.6 LE RICERCHE DI MERCATO ALL’ESTERO: PRINCIPI E METODI 65

16 marzo A.5 COLLEGA E STELLA POLARE: BASE SICURA PER I COLLEGHI CHE VOGLIONO CONTINUARE A STARE BENE IN UN’AZIENDA CHE STA BENE 18

18 marzo D.2 SERVICE SYSTEM & LEARNING ORGANIZATION 51

23 marzo D.5 INNOVARE IL SERVIZIO AL CLIENTE PER MASSIMIZZARE LA PERCEZIONE DI VALORE 54

24 marzo A.11 ENGLISH FOR HUMAN RESOURCES 24

25 marzo F.2 POLIMERI DERIVATI DA FONTI RINNOVABILI E MATERIALI TRADIZIONALI RICICLATI 71

13 aprile B.1 AGGREGAZIONI TRA IMPRESE PER ACCELERARE LO SVILUPPO 26

14 aprile E.5 L’ALLEANZA TRA IMPRESE IN AMBITO INTERNAZIONALE: LE JOINT VENTURES, I CONTRATTI DI CO-PRODUZIONE E DI LICENZA 64

15 e 20 aprile A.2 LA VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE 15

21 e 22 aprile C.2 LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI PER ESSERE COMPETITIVI 39

27 aprile F.5 COSTI DELLA QUALITÀ 74

28 aprile C.11 ENGLISH FOR MARKETING 48

29 aprile B.6 GOVERNARE L'ICT PER INNOVARE IL BUSINESS: ALLINEARE TECNOLOGIE E BUSINESS PER CREARE VALORE 31

6 maggio C.7 COME GESTIRE IL RISCHIO NEI MERCATI MATURI E COMPETITIVI: TECNICHE DI ANALISI E VALUTAZIONE 44

6 e 7 maggio F.3 LO SVILUPPO DELLA GESTIONE E DELL’ORGANIZZAZIONE DELLA PRODUZIONE 72

11 maggio E.2 I CREDITI DOCUMENTARI: CRITICITÀ E DIFFERENZE NELL’UTILIZZO DELLA LETTERA DI CREDITO PER OPERAZIONI DI IMPORTAZIONE E DI ESPORTAZIONE 61

12 maggio B.2 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI COSTI A SUPPORTO DELLE SCELTE DI BUSINESS 27

13 maggio F.7 L’ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO POST VENDITA E RICAMBI 76

18 maggio C.9 IL WEB MARKETING PER LE IMPRESE 46

19 maggio C.3 TRASPORTO INTERMODALE: MODELLI E STRUMENTI PER GESTIRE CON EFFICACIA LE ATTIVITÀ DI TRASPORTO 40

20 maggio D.6 ALLA RICERCA DI NUOVE OPPORTUNITÀ: SPRIGIONIAMO LA NOSTRA CREATIVITÀ! 55

25 maggio B.10 ENGLISH FOR FINANCE AND ADMINISTRATION 35

26 maggio A.4 ASSERTIVITÀ E CAMBIAMENTO: COME REAGIRE, AGIRE ED AGIRE BENE IN CONTESTI DI CAMBIAMENTO E DI CRISI 17

27 maggio A.3 MIGLIORARE L’ORGANIZZAZIONE 16

8 giugno C.4 LA MAPPA DEI CLIENTI: SUPERARE LE DIFFICOLTÀ DEL MERCATO CON UNA INNOVATIVA OPERATIVITÀ GESTIONALE 41

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DATA COD. CORSO PAG.

9 giugno E.1 IL PIANO COMMERCIALE EXPORT 60

10 giugno C.10 INTRODUZIONE AL DIGITAL SIGNAGE E MARKETING DI PROSSIMITÀ 47

15 giugno C.5 MARKETING DELLA FIDELIZZAZIONE 42

16 giugno D.4 STRUTTURARE L’OFFERTA DEI SERVIZI POST VENDITA 53

17 giugno B.3 CAPIRE IL BILANCIO E I DATI ECONOMICO FINANZIARI 28

22 giugno E.8 CROSS-CULTURAL BUSINESS COMMUNICATION 67

23 e 24 giugno C.1 IL PIANO DI MARKETING PER LE PICCOLE/MEDIE IMPRESE 38

14 settembre A.9 BILANCIO DELLE COMPETENZE 22

15 settembre E.7 INGEGNERIA DELL’EXPORT 66

16 settembre F.1 LA METODOLOGIA DI PROGETTAZIONE SIMULTANEOUS ENGINEERING 70

21 settembre B.9 UTILIZZO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI: SITUAZIONI E PROSPETTIVE 34

22 settembre C.8 PIANI DI COMUNICAZIONE 45

23 settembre F.4 FARE QUALITÀ OGGI: STRUMENTI E VANTAGGI 73

28 settembre D.8 COMMERCIAL AND AFTER-SALES ENGLISH 57

29 e 30 settembre F.9 ECONOMIA DELLA PRODUZIONE 78

5 ottobre A.7 MOTIVAZIONE, VALORIZZAZIONE E ATTIVAZIONE DELLE RISORSE UMANE 20

6 ottobre E.3 LE PROBLEMATICHE CONTRATTUALI E DOGANALI NELLE OPERAZIONI CON L’ESTERO 62

7 ottobre A.10 MANAGER COACH: LA NUOVA FORMA DI LEADERSHIP 23

12 ottobre A.6 NAVIGATORI DEL CAMBIAMENTO: COME PERMETTERE AL NUOVO DI AFFERMARSI 19

14 ottobre B.5 FINANZA OPERATIVA 30

19 ottobre D.3 TRASFORMARE IL POST VENDITA IN UN SERVIZIO ECCELLENTE 52

20 ottobre F.10 ENGLISH FOR PRODUCTION MANAGEMENT 79

26 e 27 ottobre F.6 RIDUZIONE DEL TIME TO MARKET 75

3 novembre A.8 STILE MANAGERIALE E CULTURA ORGANIZZATIVA: STRATEGIE DI MIGLIORAMENTO DEL CLIMA RELAZIONALE E DELLO SVILUPPO DEL SENSO DI APPARTENENZA 21

4 novembre F.8 LEAN MAINTENANCE: L’INNOVAZIONE DELLA MANUTENZIONE 77

9 novembre E.4 LA PARTECIPAZIONE AD APPALTI INTERNAZIONALI 63

10 novembre D.7 PROGRAMMAZIONE NEUROLINGUISTICA E VENDITA 56

16 novembre B.4 LA GESTIONE DELLE TRASFERTE E DEI RIMBORSI SPESA IN AZIENDA 29

24 e 25 novembre B.7 DAL CONTROLLO OPERATIVO AL CONTROLLO STRATEGICO: STRUMENTI INNOVATIVI PER LA MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE 32

per informazioni: [email protected] - www.nuovadidactica.it

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CONTATTI

� Presidente

Roberta CaprariCaprari spa

� Amministratore Delegato

Giovanni BartolottiConfindustria Modena

� Direttore

Emanuela Pezzie-mail: [email protected]

� Amministrazione

Luciana Bergonzinie-mail: [email protected]

Carmen Ospitee-mail: [email protected]

� Coordinatori

Dalila Borrellie-mail: [email protected]

Annalisa Deangelise-mail: [email protected]

Maddalena Fierroe-mail: [email protected]

Antonella Florise-mail: [email protected]

Simona Fontanae-mail: [email protected]

Anna Moranae-mail: [email protected]

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