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Foto FABIO ROSSI

Forza Roma di Roma-Lecce

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www.forzaroma.info Forza Roma di Roma-Lecce

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FABIO

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SSI

33

PPerdere un derby si può (anche se non si dovrebbe mai nellavita…) ma non in quel modo. Oltre alla testa si è persa anche

la faccia, e questo è davvero inammissibile per una squadra che,malgrado un tormentato inizio di torneo, poteva e doveva con-durre questo campionatoin altra maniera, regalan-do altre soddisfazioni aipropri tifosi. È imperativocredere fino all’ultimo allapossibilità di raggiungere ilquarto posto, finchè lamatematica ti dà una mi-nima chance, ma franca-mente mi sembra che sia ilcaso di guardare già al fu-turo, riflettendo molto su-gli errori commessi que-st’anno. Conoscendo le condizioni economiche della proprietà, miauguro che la prossima campagna acquisti venga gestita in ma-niera intelligente, riuscendo a mettere a segno qualche colpo im-portante come fatto in passato, ma senza incorrere in errori chepotrebbero compromettere tutto. Se sarà necessario sacrificarequalche pedina importante, la dirigenza giallorossa deve impe-gnarsi a far arrivare a Roma un giocatore sul quale puntare tuttosul futuro, uno che regali entusiasmo alla tifoseria, un bomberche dia assolute garanzie come vice-Totti, o come spalla del capi-tano. Sono convinto che la rosa attuale non ha bisogno di grandistravolgimenti e che con un paio di mosse azzeccate diventi an-cora più competitiva, nonostante una cessione importante. Oraperò c’è da pensare ancora al campionato, cominciando dal mat-ch di oggi contro il Lecce. Sette partite per raggiungere un tra-guardo lontano ma non impossibile, ma soprattutto per finire ilcampionato in maniera dignitosa. Altro che “Zero titoli”, qui misembra tanto “Zero stimoli”…

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Renato Bosco

Fotografie

Luciano e Fabio Rossi

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Tel. 06.35450641 - 334.3405952

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIII - Numero 9 - Domenica 19 marzo 2009

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Massimo [email protected]

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LLa rassegnazione non è mai una condi-zione dell’anima positiva, costruttiva.

In alcuni casi, può essere attenuata, edul-corata da un altro sentimento, questo in-vece edificante: il realismo, la consapevo-lezza.E a questo realismo, a questa consapevo-lezza devono attingere tutti coloro che vo-gliono fare un’analisi serena, obiettiva, sce-vra da pregiudizi sulla stagione della Roma.È ormai di tutta evidenza la (quasi) impos-sibilità di raggiungere l’obiettivo minimo,che a un certo punto è diventato, ahinoi,massimo. Il quarto posto, di per sé quasiavvilente ma comunque utile per coltivarel’ambizione di rivivere le emozioni della

Champions, sembra lontano e sfuggentecome una donna capricciosa, anche se nonbisogna dirlo ai calciatori, razza atipica,sempre pronta a cogliere i segnali esterni e“girarli” a loro piacimento e convenienza.Ricordiamo, tra i tanti esempi, quello del vi-tuperato Del Neri, che lasciò sbertucciato laRoma all’ottavo posto, per poi vedere, duemesi dopo, la celebrazione (!) del gol diCassano all’Atalanta come sigillo della sal-vezza. Quando lo scolaro poco diligente (ilcalciatore dal rendimento disastroso) av-verte che per essere promosso deve fareun’impresa ciclopica, è più probabile chebutti i libri in soffitta, piuttosto che si mettaa studiare alla Leopardi.L’impressione di chi scrive è che, similar-mente all’annata post-Capello, la Roma siagiunta ad un bivio importante, dove fer-

marsi a riflettere, interrogarsi,scavarsi dentro per capire comerigenerarsi, come rinascere. Lanuova vita non dev’essre neces-sariamente migliore della vec-chia (se lo è, meglio, ovvio) madev’essere nuova, diversa pro-prio perché si è constatata l’im-possibilità di procedere oltre, dievitare il prolungarsi sterile efors’anche sofferente di un’esi-stenza senza sussulti.La Roma, a nostro modesto av-viso, ha bisogno di innesti chetrasfondano energie e stimolinuovi. Si dirà: dove reperire isoldi per questa palingenesi, vi-sto che il forziere giallorosso

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langue? Ci sono soltanto due strade da per-correre: tenere tutti (o quasi) i titolari e in-serire all’interno della rosa alcuni giovani,magari già a libro paga della signora Maz-zoleni; oppure, ed è la strategia a nostroparere più impopolare ma forse più lungi-mirante, dare corso ad alcune cessioni “ec-cellenti”, per introitare denaro da reinvesti-re. Naturalmente, da queste dismissionitecniche va tenuto fuori il “cuore” dellasquadra: Totti, De Rossi, Vucinic e Pizarro,va aspettato il talentuoso Menez (magarifacendogli fare le ossa in qualche realtà che

valorizza i giovani) e va defini-tivamente acquisito il dotatoanche se ancora “perfezionabi-le” Motta.Tutti gli altri, tutti gli altri sonocedibili, sempre ad opinionesindacabilissima di chi scrive.E Spalletti? Qui il discorso sifa, se possibile, ancora più de-licato. L’uomo di Certaldo, alquale vanno tributati elogi peraver saputo creare, insieme alsettore dirigenziale, quasi dalnulla una identità Roma che haentusiasmato i tifosi e fattoscorrere fiumi di inchiostro in-tinti nel miele agli osservatori

neutrali o addirittura rivali, deve esserespietato con se stesso e capire se ha ancoravoglia e forze per rituffarsi in un progettonuovo; la sua mente deve essere sgombrada altre sirene e da altre prospettive: secosì sarà, non c’è in giro tecnico migliore dilui per ripartire. Se viceversa, questa sta-gione in nero ha logorato anche la sua psi-che, meglio cambiare, come dice il refraindi una nota pubblicità. Ma lui, lui soltantopuò rispondere a questo interrogativo e poiprendere atto delle conseguenze che talerisposta necessariamente implica.

LLe ferite del derby fanno ancora male, ma la Roma de-ve finire la stagione con dignità per qualificarsi alme-

no in Coppa Uefa. All’olimpico arriva un Lecce sempre piùin crisi, che era partito con l’o-biettivo di salvarsi, ma che nes-suno si sarebbe immaginato divederlo già con un piede nella se-rie cadetta. L’organico è buono, eper valorizzarlo il presidente Se-meraro si era affidato ad un alle-natore bravo ed esperto comeBeretta. Se le cose non sono an-

date per il verso giusto è probabile che all’interno dellospogliatoio ci sia stata una frattura tra tecnico e giocatori,oppure una sorta di tutti contro tutti. La seconda ipotesipotrebbe essere quella più valida vi-sto che, dopo l’esonero di Beretta, lemusica non è cambiata nemmenocon l’arrivo di De Canio. L’ex tecnicodi Napoli e Queen’s park Rangers,che due settimane fa era quasi riusci-to a strappare il pareggio al “Meazza”contro il Milan, giocherà con il 4-4-1-1, un modulo molto coperto, cheperò consentirà di colpire in contro-

piede qualora la Roma dovesse sco-prirsi un po’ troppo. In porta gio-

66 77

cherà Benussi, mentre la difesasarà composta dai difensori di fa-scia Polenghi e Ariatti, mentre alcentro giocheranno Esposito e Fa-biano. A centrocampo Zanchettasarà l’esterno destro, mentre Ca-serta occupa la fascia opposta. Nel-la zona centrale, invece, dovrebbegiocare Angelo, mentre Munari do-vrebbe sostituire lo squalificato Gia-comazzi. Castillo, invece, opereràda trequartista dietro al romano e

romanista Tiribocchi. La ro-sa salentina è completatadal secondo portiere Rosa-ti, i difensori Stendardo eBasta e Schiavi, i centro-campisti Boudiansky ed E-dihno, e le punte Konan eCacia. I rapporti tra le duesocietà sono ottimi, e lo di-mostrano i movimenti di

calcio mercato di questi ultimi treanni. L’unica ciambella che non èriuscita col buco è quella di Antu-nes, ceduto in prestito al Lecce pergiocare con continuità, ma che dapiù di quattro mesi non va nemme-no in panchina. Che cosa è successoall’ex capitano dell’under 21 porto-ghese che aveva fatto un’ottimaimpressione lo scorso anno nellepoche apparizioni che aveva fatto ?Le ultime notizie dicono che ha pro-blemi ad una spalla ma, ad esseresinceri, è probabile che qualcosasia andata per il verso giusto.

DOMENICA 19 APRILE 2009 - STADIO OLIMPICO

ROMA-LECCEPROBABILI FORMAZIONI

INTER 73JUVENTUS 63MILAN 61GENOA 57FIORENTINA 55ROMA 49PALERMO 46CAGLIARI 45LAZIO 44ATALANTA 41SAMPDORIA 40NAPOLI 39UDINESE 39SIENA 37CATANIA 37CHIEVO 31TORINO 27BOLOGNA 26LECCE 24REGGINA 20

CLASSIFICA

MARCATORI20 reti: Ibrahimovic (In-ter)

19 reti: Di Vaio (Bologna)

16 reti: Milito (Genoa);Gilardino (Fiorentina)

14 reti: Pato (Milan)

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PROSSIMI TURNI(26-4-2009) (3-5-2009)

BOLOGNA GENOACHIEVO UDINESE

FIORENTINA ROMALAZIO ATALANTALECCE CATANIAMILAN PALERMO

NAPOLI INTERREGGINA JUVE

SAMPDORIA CAGLIARITORINO SIENA

BOLOGNA REGGINACATANIA MILAN

GENOA SAMPDORIAFIORENTINA TORINO

INTER LAZIOJUVE LECCE

PALERMO CAGLIARIROMA CHIEVOSIENA NAPOLI

UDINESE ATALANTA

8

MUNARI

3

POLENGHI

99

BENUSSI

40

GIULIATTO

7

ZANCHETTA

90

TIRIBOCCHI

10

CASERTA

14

FABIANO

19

ARIATTI6

ANGELO

16

ESPOSITO

IL MODULO4-4-1-1

ROMADoni 32

Motta 13Diamoutene 21

Riise 17Tonetto 22

De Rossi 16Pizarro 7Taddei 11

Perrotta 20Baptista 19

Totti 10

Spalletti All.

Artur 25Cassetti 77

Loria 15Brighi 33Menez 24Vucinic 9

Montella 23

LECCE99 Benussi3 Polenghi

14 Fabiano16 Esposito40 Giuliatto6 Angelo7 Zanchetta8 Munari

19 Ariatti10 Caserta90 Tiribocchi

All. De Canio

1 Rosati2 Stendardo

30 Antunes21 Ardito4 Edinho

81 Papadopoulos25 Konan

Foto FABIO ROSSI

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tartan prospiciente la porta dicurva sud, proprio dove Ca-rew mette a segno il secondogol contro il Lecce. Il gigantevola ad esultare sotto la cur-va, trova sulla sua strada ilragazzino e, con un gesto chela dice lunga sul suo caratte-re, lo prende in braccio, lomostra ai tifosi giallorosossi,esulta con lui. Daniele D’Orazio ha il suoquarto d’ora di celebrità, l’epi-sodio è ripreso dalle tv, la sua

foto in braccio a Carewfinisce sui giornali, leradio e le tv private ro-mane lo intervistano,personaggio per ungiorno. Ecco, sarebbeproprio il caso di rico-minciare da un sorrisocome quello che quelgiorno di novembrebrillava sul volto delgigante e del bambino.

tanto agognata punta centra-le di stazza notevole, che l’al-lenatore vuol adibire a spor-tellatore delle difese avversa-rio. John è un simpaticoneentusiasta, che è entrato pre-sto nelle grazie dei tifosi gial-lorossi per la sua generosità espontaneità. Certo, il latostrettamente tecnico è un’al-tra storia. Da questo punto divista il coloured norvegesestenta un pochino ad inte-grarsi nei meccanismi capelli-ni, però nei rari inserimenti insquadra qualche gol lo fa eregala esultanze sfrenate. Daniele D’Orazio è un ragaz-zino di 12 anni, gioca nei Gio-vanissimi della Roma, coltiva isogni tipici dell’età. Per il mo-mento, all’Olimpico ha il com-pito di far da raccattapalle sul

PParlare di Roma-Lecce inun momento come que-

sto per il tifosi della Roma e-quivale, come si dice dalle no-stre parti, parlare di corda al-l’impiccato. Rievocare dolori edelusioni cocenti in un fran-gente in cui tutto serve, fuor-ché aggiungere sale sulle feri-te inferteci dal derby.Ma noi siamo della Roma eanche oggi, nonostante tuttoe tutti, siamo ancora qui, aurlare dalle gradinate dell’O-limpico il nostro amore perquesta magica maglia. Amore, dicevamo, e tenerez-za per la faccia ridente di unbambino felice: questo vo-gliamo raccontare di Roma-Lecce. E’ il 31 novembre del2003, all’Olimpico la Roma ègià in vantaggio per 1-0 suisalentini. JohnCarew è un ragaz-zone di colore diquasi due metrid’altezza, di na-zionalità norvege-se. La Roma lo haprelevato l’ultimogiorno utile dimercato, per met-tere a disposizio-ne di Capello la

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ria Roma-Lecce nel passato

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PPremettendo che le colpe della Roma perquanto riguarda la gestione, emotiva an-

cor prima che tattica, dell'ultimo derby, sonotalmente numerose che non basterebbe que-sta pagina per elencarle, dobbiamo ripartireda tutto ciò che ha preceduto il fischio inizialedi Morganti, glissando pure sulla direzione diquest’ultimo, proprio perché anche le lamen-tele sull’arbitro attengono a quella “normalità”alla quale non siamo ancora ritornati, comecittadini e di conseguenza anche come tifosi.Dunque, atmosfera surreale, sensibilità so-vraeccitata di protagonisti e osservatori, tuttiinvocanti lo stop e la pausa di dolorosa rifles-sione. Il minuto di silenzio, stavolta vero edinterminabile, il cipiglio doloroso di ogni gioca-tore, che tradiva il disagio di trovarsi lì in ma-glietta e pantaloncini, la tensione del pubblico,commosso e ancora incredulo per i fatti de L’A-quila e dintorni.Poi è cominciata la partita, la Lazio ha benefi-ciato di un calcio d’angolo incredibilmente con-cessole e Pandev ha segnato, con difesa roma-nista comprensibilmente, ma comunque col-pevolmente, non schierata a dovere: esultan-za smodata, orecchie sotto la Sud, provocazio-ne che dimostra di essere, oltre che fuoriluogoin un contesto emotivo del genere, anche ot-tusamente premeditata.Il pezzo potrebbe terminare qua, che il noccio-lo della questione è proprio quest’inizio com-portamentale da par-te biancoceleste; seproseguiamo è soloper precisare, appun-to, che dei tanti com-menti censori e scan-dalizzati che abbiamosentito sin dal fischiofinale, nessuno ha ri-

marcato almeno un po’ come e quanto questogesto iniziale del macedone abbia azzeratoqualsiasi buona e spontanea intenzione, resti-tuendo il derby agli usuali “veleni” da campo eda tribuna, con tutto il prevedibile strascicoche è seguito, addirittura con overdose di liti,insulti e cartellini. Se c’era un patto, non scrit-to ma tacitamente condiviso da tutti i presentiall’Olimpico, la Lazio lo ha tradito immediata-mente, rivendicando forse una tensione accu-mulata a causa dei ritiri alla Juan Carlos Lo-renzo imposti da Lotito o dalla voglia di dimo-strare qualcosa alla propria tifoseria: i motivinon ci interessano, sta di fatto che se andassi-mo a rileggere le due vigilie, troveremmo già lìatteggiamenti molto differenti e un diverso li-vello di sensibilità e partecipazione per unadelle tragedie più grandi che il paese abbiamai vissuto in tempi recenti. Ecco perché, puravendo tanto da rimproverare alla Roma, nonabbiamo tempo per farlo: perché non era,

quella di sabato, la giornata percontinuare a dimostrare quantosiamo tutti piccoli e meschini,ma sono bastate un paio di en-trate di Matuzalem e le orec-chie di Pandev dopo due minutia ricordarci che non solo siamoin grado di toccare il fondo, maci piace addirittura scavare.

SSiiaammoo ttuuttttii ppiiccccoollii eemmeesscchhiinnii

l’avvelenata

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donati dall’UTR. Da Trigoria, poi, è arrivato ilmitico massaggiatore della Roma GiorgioRossi, sempre presente alle iniziative organiz-zate dal Club e dotato di una umanità e sensi-bilità unica e rara. Giorgio è arrivato accompa-gnato dal fantastico Rodrigo Taddei che dap-prima ha distribuito del materiale messo a di-sposizione dall’AS Roma,poi con dolcezza ha

fatto visita ai bambini che non potevano alzar-si dal letto nel reparto e alla fine si è dedicatoad autografi e fotografie a tutti i presenti. Allafine è stato regalato ai piccoli ospiti dell’ospe-dale un giocattolo per festeggiare l’arrivo dellaPasqua. Il presidente del Roma Club Monte-verde Nuovo ci tiene a ringraziare i soci pre-senti: Alessio, Anna B., Anna A., Manuela,Mauro, Marina sempre pronti quando si trattadi collaborare in iniziative di solidarietà. Rin-graziamo Concetta, i medici e gli infermieridell’unità pediatrica del San Camillo per la loroospitalità e collaborazione.

Gianluca Lengua

Con il R.C. Bellaria-Igea Marina

PASQUA IN GIALLOROSSO

NNeppure il risultato del derby è riuscito aminare l’allegria dei 60 tifosi romanisti

che si sono dati appuntamento a Bellaria-IgeaMarina per trascorrere insieme la “PasquaGiallorossa”. La manifestazione, giunta allaterza edizione, è stata organizzata anche que-st’anno da Stefano Urbinati, presidente delRoma Club Bellaria-Igea Marina e titolare

Organizzato dalRoma Club Monteverde Nuovo

TADDEI RENDE FELICII BAMBINI DEL S.CAMILLO

VVenerdì 3 aprile si è tenuta la V edizionedell’iniziativa PASQUA GIALLOROSSA

organizzata dal Roma Club Monteverde NuovoFlavio Di Stazio. La comitiva ha fatto visita alreparto pediatrico e chirurgia pediatrica dell’o-spedale San Camillo – Forlanini dove attual-mente sono ricoverati circa 40 bambini. Il Ro-ma Club Monteverde Nuovo, affiliato UTR, ol-tre a tifare la Roma in casa e in trasferta, or-ganizza cene conviviali e serate al teatro, ma-nifestazioni di beneficenza e solidarietà cer-cando di portare un pizzico di allegria, testi-monianza di affetto verso i bambini che sonocostretti a vivere in ospedale. Questo è lo spi-rito con il quale si affrontano le giornate di be-neficenza. Con emozione, dedizione e in nomedi colui che ci ha ispirato la fondazione delclub: Flavio Di Stazio. A questa edizione hannopreso parte: il Mago Alvi, il quale ha portatocon se una baraonda di giochi e strumenti in-trattenendo i nostri piccoli spettatori e le lorofamiglie con giochi di prestigio e abilità. Il co-mico romano Maurizio Battista che ha fattoapparire splendidi sorrisi nei visi di chi lo a-scoltava ed ha distribuito divertimento a piùnon posso, raccontando gag e al tempo stessofacendo autografi e scattando foto. Mentretutti i soci del club presenti distribuivano gad-get del club e splendide sciarpe e gagliardetti

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e organi.

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dell’Hotel Urbinati dove hanno alloggiato i par-tecipanti. Tre giorni di puro divertimento, conserate musicali e spettacoli di cabaret, arric-chiti dalle delizie enogastronomiche dell’HotelUrbinati e del ristorante Rio Grande. E conquel tocco giallorosso che non guasta mai. Ol-tre al RC Bellaria-Igea Marina erano infattipresenti altri gruppi dell’UTR quali il RC TorreMaura, il RC Trentino, il Fans Club Maglia Gial-

lorossa, il RC La Sibilla, il RC Eur-Torrino e ad-dirittura una tifosa dalla Malesia, ChristinaChin Chin Moung con il fidanzato Manuel Bal-dissera di Varese.

Alessandro Milza

Dai Roma Club ai gruppi della Sud

LA SOLIDARIETÀ ROMANISTAPER L’ABRUZZO

NNumerose sono state le iniziative di solida-rietà per portare aiuto alle popolazioni

dell’Abruzzo colpite dal terremoto. Alcunigruppi della Sud, soprattutto quelli dellaparte bassa del settore, hanno organizzato inoccasione del derby la raccolta di acqua, cosìda poter destinare centinaia di confezioni dasei bottiglie che sono state poi portate a L’A-quila con l’aiuto della Protezione Civile. Gli Ul-tras Romani, invece, hanno aderito all’inizia-tiva promossa dalla trasmissione Te la do ioTokio su Centro Suono Sport, dove attraversouna vendita all’asta di maglie della Roma au-tografate dai giocatori, sono stati acquistatidue camper consegnati poi, con un certo

quantitativo di derrate alimentari e vestiario,alla popolazione di onna, uno dei principali e-picentri del sisma. Anche il R.C. Canton Ti-cinho-Utr, attraverso il presidente AngelicaMancolletti, ha pensato di agire attraversomaglie autografate, ma quelle del Bellinzonadove giocano gli ex romanisti Zotti, Whaab eAndrea Conti. Il ricavato della vendita, 750euro, sono serviti per l’acquisti di pasta, po-modori ed altro genere alimentare consegnatopoi alla Croce Rossa Italiana. Anche l’A.I.R.C.ha organizzato una colletta tra i soci dei RomaClub affiliati per poter destinare l’incasso a fa-vore delle popolazioni colpite dal terremoto.

Francesco Mancuso

Bis del R.C.Eur Torrinoal Palio di Roma

BI-CAMPIONI DI ROMA

LLo ha vinto lo scorso anno e si è riconfer-mato quest’anno. Il Roma Club Eur Tor-

rino-Federica Del Poggetto si è laureato dinuovo campione del Palio di Roma, battendoin finale ai rigori il 18° Municipio. Al termine diuna gara estenuante, terminata dopo i calci dirigore, Marco Del Poggetto e compagni hannoavuto la meglio e adesso attendono la’avver-sario nella finale del Palio Regionale, finale chemolto probabilmente si giocherà prima di unagara della Roma all’Olimpico, per bissare an-che questo successo che lo scorso anno otten-nero contro una formazione di frosinone. In-tanto si è disputato anche il Trofeo Luisa Pe-trucci, il memorial organizzato dall’UnioneTifosi Romanisti, in ricordo dell’indimenticabiletifosa giallorossa. Il primo premio è andato al-la società Colombo che in finale ha battuto ilBasilica San Lorenzo. Alla premiazione eranopresenti, oltre a Fabrizio Grassetti presidentedell’Utr, anche Ettore Viola figlio dell’ex presi-dente della Roma, Enzo Foschi responsabiledello Sport nella Commissione della RegioneLazio, Chiara Petrucci e Rolando Valentini (ri-spettivamente sorella e nipote di Luisa).

Mirko Porcari

Viale Giustiniano Imperatore 167Metro San Paolo - tel.: 065417466/9

Viale Leonardo da Vinci 124 - Tel.: 065417488

c/o Centro Commerciale Gran PaveseViale Cesare Pavese, 100 B I - Tel. 065020530

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