Forza Roma di Roma-Napoli del 03/10/2009

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MMa a voi piace più la carne o il pesce? A voi la scelta, inattesa di poter capire il vero aspetto della Roma di Clau-

dio Ranieri. Dopo la doppia ed incerta trasferta in terra sicilia-na, e l’impegno europeo contro il CSKA Sofia, si chiede allapartita di oggi di poterciconsegnare una squadrache sappia rispondere almeglio al proprio allenato-re, magari spingendoci unpo’oltre al mero Abc delcalcio richiesto nei primigiorni di scuola. Forse do-vremo attendere ancora u-na settimana, alla ripresadel campionato dopo la so-sta per l’impegno della na-zionale, ma intanto oggicontro il Napoli chiediamoai nostri giocatori di poterripetere quanto visto con-tro la Fiorentina, perché in un campionato mediocre comequello di quest’anno è davvero un peccato perdere terrenonelle partite casalinghe. Il gioco ancora non c’è ma la mediapunti di Ranieri è da scudetto ed una vittoria contro i parteno-pei darebbe maggior vita ad un ambiente che osserva questastagione con molta tristezza, anteponendo troppo spesso levicende societarie 8stadio compreso a quelle del campo.Abbiamo voluto dedicare la copertina a Daniele De Rossi per-ché negli spogliatoi del Massimino ha pienamente centrato lostato attuale della squadra, con parole condivise da un’interatifoseria. Quelli contro il Napoli, quindi, saranno novanta mi-nuti importantissimi per cominciare a dare qualche rispostapiù definita ai tanti interrogativi che si pongono i tifosi roma-nisti. Uno su tutti: ma che stagione sarà questa?

ImpaginazioneRenato Bosco

FotografieLuciano e Fabio Rossi

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIII - Numero 14 - Domenica 20 settembre 2009

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massimi…) una rosa che viceversa Spalletti nonriteneva più tale.Forse lo abbiamo già sottolineato, ma l’impres-sione di chi scrive è che il testaccino, consciodei suoi limiti (o forse troppo umile?), non fac-cia con la mente voli pindarici in quel mondobellissimo ma che può stordirti e confondertidel bel gioco, dello spettacolo per i palati fini e ipuristi della pedata. Questa consapevolezza, seovviamente impoverisce l’estetica, rafforzaperò la caparbietà, quella che si suol definire“cattiveria agonistica”, e forse non è un caso sela Roma di Ranieri ha conquistato 5 punti negliultimi 7 minuti di gioco (recuperi compresi).La saggezza e il carisma di un allenatore si fer-mano però all’ingresso della porta dove c’èscritto “qualità e forza intrinseche del giocato-re”. E si ferma davanti ad un’altra porta, dovec’è scritto: “numero insufficiente di calciatori diprimissimo livello”.Se la prima porta conduce ad una stanza affol-lata, che va soltanto visitata di continuo per sti-molare, anche con durezza, chi potrebbe affer-rare la luna e invece getta spesso lo sguardo aterra (vero Mexes? vero Menez? vero Juan? ve-ro Baptista?), la seconda prelude ad una came-ra che, soprattutto a centrocampo e in attacco,è abitata da pochi elementi.Il plauso che molti di noi hanno fatto a Ranieriper aver utilizzato con assiduità Okaka e Faty,si scontra però con il dubbio insinuante che agi-ta la mente di chi scrive. Si può, a cuor leggero,ad esempio oggi contro il Napoli, prendere daparte alle 14.15 un Pizarro o un De Rossi o unTotti o un Vucinic e dire loro candidamente:“oggi tu riposi, gioca Faty (o Okaka)?”. Perso-nalmente, siamo molto scettici che Ranieri lofarà mai e se mai lo dovesse fare, è inevitabileun sostanziale scadimento qualitativo in queispecifici ruoli, detto con la massima ammirazio-ne e il massimo sostegno per due calciatori (masi potrebbero citare anche Tonetto, Guberti,forse lo stesso Cerci) che stanno navigando consacrificio e impegno nel mare procelloso delcalcio d’avanguardia.

SSoltanto un malato di mente o di… ottimismopoteva pensare che il tarlo che corrodeva, il

virus che infettava la Roma si chiamava Lucia-no Spalletti. E che quindi estirpata la “malapianta”, il giardino di Trigoria sarebbe tornatoad essere un Eden di fiori, gioia per la vista eper l’olfatto.L’uomo di Certaldo, lungi dall’essere infallibile epertanto catalogabile nelle divinità, tutto è me-no che un incompetente di quella materia sci-volosa, umorale ma per niente leggera come sivuole far credere che si chiama gioco (sport)del calcio.Al di là dei suoi “mal di pancia” (per dirla alla I-bra) estivi (una mezza idea di andare alla Juveo al Milan?) e della sua stanchezza mentale nelproseguire l’opera di costruzione del progettoRoma, egli aveva lucidamente compreso il pesonon leggero dei problemi che attanagliano ilclub giallorosso nel suo vertice societario, pro-blemi che (purtroppo) è inevitabile non produ-cano sensibili, traumatiche ricadute nella sferaprettamente tecnica, se non altro (e non sareb-be comunque elemento di importanza margina-le) nella oggettiva impossibilità di spendere de-naro fresco per calciatori il cui cartellino lievita,visto il liberismo ormai sfrenato imperante nelpallone.Si dirà: ma non è assiomatico che se uno costamille poi gioca da mille, e se uno costa cinquegioca da cinque. Vero. Solo che stavolta la dot-toressa Sensi ha un po’ esagerato nel persegui-mento della politica dell’austerity, visto che dal-le esangui casse romaniste è uscito nemmenoun euro, ove si eccettui l’esborso dilazionatoper l’acquisto della metà di Motta. (Acquistoche, per onestà intellettuale, la stragrandemaggioranza di addetti ai lavori e tifosi avevasalutato con entusiasmo, salvo adesso addebi-tare al ragazzo di Merate ogni sorta di nefan-dezza: un po’ di coerenza, in tutti, non guaste-rebbe).Abbiamo divagato, torniamo pertanto alla que-stione centrale, cioè come Ranieri può renderecompetitiva ai massimi livelli (diciamo vicino ai

I dolori del (non)giovane Ranieri


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PP rovincialismo: un male,un’attitudine, un modo di

vedere il mondo e di rapportar-visi? Non so, ci vorrebbe Flaia-no, che di questo popolo in-compiuto aveva capito quasitutto; io scrivo quasi sempre dicalcio, quasi sempre italiano,quindi di un mondo che provin-ciale è tornato ad essere, senzaperaltro accorgersene, colpaanche della medaglia medagliamondiale ancora lucida. Dun-que, mentre il football con lamaiuscola viaggia sulle rotte Londra-Ma-drid piuttosto che Barcellona-Manche-ster-Monaco di Baviera, sempre più cat-turato dalle parabole nostrane che il sa-bato sera cominciano a non avere dubbinel preferire Messi-Ginger e Ibra-Fred,noi non possiamo che attardarci nell’esa-me fisiognomico di ogni espressione diGalliani quando Dinho perde palla, ad i-potizzare cosa possa non aver funzionatotra De Laurentiis e Marino, manco fosse-ro Pitt e la Jolie, a ricostruire l’avvilentecronistoria dell’ennesima calca di picciot-ti e picciottazzi radunatisi attornoal rettangolo di gioco del “Massimino”,con la pavida Roma piena di somatizza-zioni spallettiane di scena nella veste divittima quasi sacrificale. Intanto, il Chel-sea e il Bayern vendono magliette fino a

Rangoon e Giacarta, celebrano capolavo-ri gestionali, dotano i loro stadi di mobi-le-bar e idromassaggio per ogni seggioli-no di curva. Perfino il binomio calcio-bel-le donne da noi sembra in flessione, ba-sta fare un esempio sulla distanza ormaisiderale tra Manchester e Torino: a lorole “wags”, fascinose mogli e compagnedei big d’Inghilterra, sempre più glamoure perciò già sottoposte a divieto preven-tivo da Don Fabio per la trasferta sudafri-cana; a noi, la mammona di Trezeguet,che ad ogni goal del figliolo si dimena intribuna in una specie di mambo impeditodal magliettone a righe bianconere dila-tate. E dire che si tratta di una XXL, unpo’ la stessa misura dell’eccessiva stimache abbiamo del nostro calcio, forse per-ché conosciamo poco quello altrui.

Nel calcio tutto ilnostro provincialismo

l’avvelenata


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DOMENICA 4 OTTOBRE 2009 - STADIO OLIMPICO

ROMA-NAPOLIPROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA 15JUVENTUS 14INTER 13FIORENTINA 13UDINESE 11GENOA 10PARMA 10CHIEVO 8ROMA 8LAZIO 8MILAN 8BARI 7CAGLIARI 7NAPOLI 7PALERMO 6BOLOGNA 6SIENA 4CATANIA 3ATALANTA 2LIVORNO 2

CLASSIFICA

ROMAJulio Sergio 27

Motta 13Burdisso 29

Juan 4Riise 17

Brighi 33De Rossi 16

Pizarro 7Perrotta 20

Totti 10Vucinic 9

Ranieri All.

Lobont 1Tonetto 22

Andreolli 3Faty 14

Cerci 24Menez 94Okaka 89

NAPOLI26 De Sanctis28 P. Cannavaro77 Rinaudo96 Contini11 Maggio23 Gargano21 Cigarini17 Hamsik15 Datolo27 Quagliarella7 Lavezzi

All. Donadoni

1 Iezzo6 Aronica2 Grava5 Pazienza

18 Bogliacino19 Denis9 Hoffer

MARCATORI8 reti: Di Natale (Udinese)

5 reti: Milito (Inter); Ham-sik (Napoli)

4 reti: Pellissier (Chievo);Totti (Roma)

PROSSIMI TURNI(18-10-2009) (25-10-2009)

CATANIA CAGLIARICHIEVO BARI GENOA INTER

JUVENTUS FIORENTINA LAZIO SAMPDORIA

LIVORNO PALERMOMILAN ROMA

NAPOLI BOLOGNA PARMA SIENA

UDINESE ATALANTA

ATALANTA PARMA BARI LAZIO

CAGLIARI GENOA CHIEVO MILAN

FIORENTINA NAPOLI INTER CATANIA

PALERMO UDINESE ROMA LIVORNO

SAMPDORIA BOLOGNASIENA JUVENTUS


CCome mai questo Napoli sta deludendo così tanto?I motivi di quest’inizio di stagione altalenante

sono dipesi da una buona dose di sfortuna, da qual-che arbitraggio negativo, ma anche da parte di moltierrori tattici di Donadoni. L’ex selezionatore della na-zionale si sta incaponendo a giocare col 3-5-2 quando non

ha a i giocatori adatti per usarequesto modulo. L’unica variantedi questo schieramento, infatti,sono le sovrapposizioni dei duelaterali di fascia; al resto, inve-ce, bisogna affidarsi affidare allequalità dei singoli giocatori che ilNapoli possiede, ma se schieratiin questa modo non riescono adesprimere il loro potenziale. La-vezzi, che ha anche la colpa diessere discontinuo, è costretto aprendersi i palloni

a centrocampo, mentre Quagliarella, tor-nato nella sua terra per una scelta di cuo-re, non è un centravanti di peso capace disfruttare i numerosi cross di Maggio e Da-tolo. Basterebbe dare un gioco ad una rosache non è affatto scarsa, e che quest’esta-

te, oltre al sopracitatoQuagliarella, è stata

puntellata con l’arrivo di Cigarini acentrocampo, e l’attaccante Hoffer.Per migliorare la difesa, invece, so-no stati ingaggiati Zuniga, Rullo, edil portiere De Sanctis. Il presidenteDe Laurentiis, che ha speso tantisoldi, ha perso la pazienza allonta-nando il direttore sportivo Marino,colpevole proprio di avergli fattopagare giocatori ad un prezzo mag-giore rispetto il proprio valore. L’e-sonero di Donadoni, invece, dipen-derà dall’esito della gara contro la

Roma, che diventeràl’arbitro della sortedell’ex campione delMilan. Sono due anniconsecutivi che igiallo rossi fanno re-gali al Napoli, e vistigli ultimi risultati del-la compagine giallo

rossa, la risurrezione di Donadoni ènell’aria. Speriamo di essere smen-titi augurandoci, invece, che la for-mazione di Ranieri vinca allonta-nando i guai e le polemiche da cuinon riesce a uscire, magari con duegol di Totti. Sarebbe bello, infatti, seil capitano della Roma desse unabella lezione a Donadoni, che dueanni fa, per colpa di certe afferma-zioni indelicate nei suoi confronti,accelerò anzitempo l’addio alla na-zionale del capitano giallo rosso.

napoliL’Aureliotuttofare

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28

CANNAVARO

7

LAVEZZI

26

DE SANCTIS

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HAMSIK11

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CONTINI

IL MODULO3-5-2

77


Foto FABIO ROSSI




1111

Domenica 20 settembre 2009

ROMA-FIORENTINA 3-1

ROMA: Julio Sergio;, Cassetti, Burdisso, Juan(dal 30'st Mexes), Riise; Taddei, Perrotta, DeRossi; Pizarro (dal 23'st Faty); Totti, Vucinic(dal 13'st Okaka). A disp.: Artur, Motta, Gre-co, Menez. All.: Ranieri

FIORENTINA: Frey; Comotto, Gamberini,Dainelli, Pasqual; C.Zanetti, Montolivo (dal23'st Donadel); Santana (dal 16'st Jovetic),Mutu (dal 16'st Jorgensen), Marchionni; Gilar-dino. A disp.: Avramov, Kroldrup, Natali,Gobbi. All.: Prandelli

Arbitro : Rizzoli di Bologna

Assistenti: Tonolini-Padovan

Quarto uomo: Trefoloni

Marcatori: 27'pt, 32'pt Totti; 41'pt De Rossi,39'st Gilardino

Note: Ammoniti: Pasqual, Dainelli, Gamberi-ni. Recupero: 1'pt, 5'st. Calci d'angolo: 3-4.Spettatori paganti: 8378.


1212

Mercoledì 23 settembre 2009

PALERMO-ROMA 3-3

PALERMO: Rubinho; Cassani, Kjaer, Goian,Balzaretti; Nocerino, Migliaccio, Bresciano;Simplicio (dal 28'st Blasi); Budan (dal 30'stMchedlidze), Miccoli. A disp.: Sirigu, Bovo,Pastore, Bertolo, Succi. All.: Zenga

ROMA: Julio Sergio; Cassetti (dal 15'st Mot-ta), Burdisso, Juan, Riise; Taddei, De Rossi,Pizarro (dal 36'st Okaka), Brighi (dall'11'stFaty); Totti, Vucinic. A disp.: Lobont, Mexes,Guberti, Menez. All.: Ranieri

Arbitro: Rocchi di Firenze

Assistenti: Romagnoli-Nicoletti

Quarto uomo: Russo

Marcatori: 20'pt Brighi, 40'pt Budan, 45'ptBurdisso, 46' pt Miccoli, 11'st Nocerino, 42'stTotti.

Note: Ammoniti: Goian, Totti, Migliaccio, Bu-dan, Okaka. Recupero: 1'pt, 4'st. Angoli: 2-8.


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Domenica 27 settembre 2009

CATANIA-ROMA 1-1

CATANIA: 21 Anduyar; 2 Potenza, 6 Silve-stre, 3 Spolli (dal 25'st 14 Bellusci), 33 Ca-puano; 27 Biagianti (dal 18'st 4 Delvecchio),5 Carboni, 13 Izco (dall'11'st 16 Llama), 19Ricchiuti; 7 Mascara, 15 Morimoto. A disp.:30 Campagnolo, 9 Plasmati, 18 Augustyn, 24Pesce. All.: Atzori

ROMA: 27 Julio Sergio; 77 Cassetti (dal 28'pt13 Motta), 29 Burdisso, 5 Mexes (dal 19'pt 4Juan), 17 Riise; 33 Brighi (dal 10'st 24 Cerci),16 De Rossi, 7 Pizarro; 20 Perrotta, 9 Vucinic,10 Totti. A disp.: 1 Lobont, 14 Faty, 21 Gu-berti, 89 Okaka. All.: Ranieri

Arbitro: Saccani di Mantova

Assistenti: Petrella-Di Liberatore

Marcatori: 21'pt Morimoto, 47'st De Rossi

Note: Espulso: Delvecchio. Ammoniti: Carbo-ni, Burdisso, Potenza, Biagianti, Cerci, Mori-moto, Mascara. Recupero: 2'pt, 7'st.


1414

Eppure, quella partita nonera cominciata benissimoper l’argentino:non è ancorapienamente as-similato daglischemi delBoemo e, puravendo comun-que già segna-to abbastanza,sembra soffrirepiù dei suoi compagni l’a-dattamento alla rivoluzioneche Zeman ha imposto allasquadra. La gara col Napolisi snoda in ogni caso velocee concreta per i giallorossi,Candela e Gautieri hannofissato il risultato sul 2-0 giàprima della mezzora di gio-

co. Solo che A-bel, nonostantesi danni l’animanella “tonnara”dell’area di rigo-re partenopea,non sfonda. Madopo tanto af-fannarsi, al 50’arriva il momen-to della libera-zione: Balbo ar-piona un palloneproveniente da

un contrasto vinto da DiBiagio, penetra in area su-perando Conte e fulmina di

QQQueste piccole note distoria giallorossa, na-

scondono a volte curiosità ecoincidenze curiose. Era un4 ottobre (sì, oggi è il 5,quindi ci siamo quasi…) di12 anni fa, e il Napoli scen-deva all’Olimpico in unacondizione più o meno simi-le a quella di oggi. Avevacioè pochissimi punti nelcarniere e un allenatore (al-lora Bortolo Mutti) in bilicosulla panchina, un po’ comeil Donadoni attuale. In più,in quella radiosa giornata diottobrata romana, i giallo-rossi schieravano come ver-tice avanzato del “quattro-tretre” zemaniano, un AbelBalbo cui friggevano le scar-pe… Era infattifermo a quota99 gol in serieA, smanioso co-me non mai divarcare quellasoglia delle 100rea l i z zaz ion iche fanno di unqualunque gio-catore di calcio,un bomber dirazza. E sul fat-to che Abel siastato un cannoniere di qua-lità superiore, nessuno puòdiscutere.

pag

ined

isto

ria Roma-Napoli nel passato

Cento di questi giornisinistro Taglialatela. E’ ora dimostrare la maglietta con

su scritto 100 acaratteri cubitalie il suo orgoglioalla Curva Sud.L’onorevole Mas-simo D’Alema,accanito fans del-l’argentino (se ciriflettiamo bene,esiste una certa

affinità caratteriale fra idue…) si alza in piedi e ap-plaude lungamente. E giàche ci si trova, Balbo allungafino a quota 102, mettendoa segno una tripletta. Nean-che Zeman riesce a rovinar-gli la festa arrabbiandosiquando, sul 5-0, i giallorossisi rilassano un attimo e con-sentono al Napoli di accor-ciare fino al 5-2. Balbo sirimbocca le maniche e, al43’ del secondo tempo,piazza la tripletta riprenden-do la respinta di Taglialatelasu un suo calcio di rigore.“La dedica per i gol? Unoper la mia famiglia, gli altrialle persone che soffrono ealle quali possiamo, conqueste vittorie, regalare unminimo di serenità”, diceandandosene dagli spoglia-toi con in mano la sua ma-glietta celebrativa”.


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