Forza Roma e Roma mai sola di Roma-Inter

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Cercasi Romadisperatamente

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II l primo di voi che ha capito i veri motivi di questo inizio di sta-gione sottotono, alzi la mano. Dal 45° della sfida finale pro-

prio contro l’Inter in Super-coppa, quando Vucinic hacommesso uno dei peggiorierrori tecnici visti su uncampo di gioco, la Romanon ha più espresso un bri-ciolo di gioco organizzato, oun’azione manovrata concriterio. Si è meritata sem-pre il risultato finale ottenu-to o addirittura è stata an-che fortunata come nell’ulti-ma gara casalinga contro ilBologna quando Di Vaio po-teva infierire maggiormenteed ha dato sempre l’impres-sione di essere lontana pa-rante di quella squadra che lo scorso anno ci ha regalato tantissi-me soddisfazioni in una rincorsa sull’Inter persa solo negli ultimiminuti del campionato Perso il treno di un avvio di campionatofacile, almeno sulla carta, eccoci questa sera di fronte alla coraz-zata nerazzurra che ancora una volta dimostra di essere unaspanna superiore a tutte le altre avversarie. Riusciremo propriocontro l’Inter a ritrovare quello smalto perso un mesetto fa neglispogliatoi del Meazza? Saranno capaci i nostri ragazzi a tirar fuorialmeno gli attributi dei quali fa riferimento il nostro allenatore?Ranieri si dice tranquillo sulla pronta reazione della squadra, magli ricordiamo da buoni romani che nella nostra città si dice cheTranquillo ha fatto una brutta fine…

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Renato Bosco

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Luciano e Fabio RossiAndrea Caloro

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIV - Numero 14 - Sabato 25 settembre 2010

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rizzonte di gloria, poi fallito veramente perun soffio.Sei mesi che sembrano secoli, con Benitez,nuovo nocchiero nerazzurro, che appare piùmastodontico di quello che già è (molto di-verso dall’eleganza algida e spocchiosa diMourinho) e la sua corazzata sembra irrag-giungibile dal gommone giallorosso.Ma è veramente così? Noi ci permettiamo diavanzare qualche dubbio al riguardo. Lo

dando per finito Adria-no, che certo non è lacontrofigura di unmezzofondista mache, giocandosi il cal-cio coi piedi, se ritro-vasse un minimo dicondizione atletica,potrebbe rendersi uti-le alla causa. Siccome a Roma si èsempre all’inferno o alparadiso, non esisten-do le vie di mezzo, sa-rebbe fondamentaleche Ranieri ritrovasseun briciolo di serenità;l’addio del ciclo di

Spalletti iniziò, ricordiamocelo, con una se-rie di risposte piccate ai giornalisti, con l’ar-rampicarsi sugli specchi per giustificarequesta o quella inefficienza.Coraggio, oggi torna il duello degli ultimianni: vincerlo, non cancellerebbe con uncolpo di spugna i problemi, ma aiuterebbe,e tanto, a lavorare con entusiasmo e profit-to per risolverli.

UUna cappa di depressione sta avvolgen-do la Roma. Sembra che, improvvisa-

mente, siano tornati i tempi in cui si brinda-va a champagne per un piazzamento Uefao, addirittura, per la supremazia cittadina(sempre di basso profilo: quinti anziché se-sti, sesti anziché settimi).Sono passati soltanto sei mesi da quel Ro-ma-Inter deciso dalla zampata di Toni, chesembrò schiudere ai colori giallorossi un o-

abbiamo già scritto si-no alla noia: la cam-pagna acquisti dellaRoma è stata condi-zionata positivamentedall’arrivo di Borriellopochi minuti primache scoccasse il gongdel fine-trattative.Si è cioè amplificatol’arrivo di un giocatoreestremamente forte,dimenticando i proble-mi e le difficoltà (perlo più oggettivi) chePradè aveva dovutoaffrontare per allestireuna squadra miglioredello scorso anno. Alcune magagne sono ri-maste (organico carente nel settore esterni,alti o bassi che siano, nessun arrivo di so-stanza a centrocampo per supportare i mo-menti no di De Rossi e Pizarro (Simplicio,ottimo elemento, è ormai a tutti gli effettiun rifinitore), i due francesi Me-Me croce(soprattutto) e delizia). Soltanto l’attacco èdecisamente più ricco di alternative, non

Una storia ancorada scrivere


fece crollare parte del palazzocalcistico. Si arrivò a scoprireche all’antidoping buttavano iflaconi dei prelievi nei casso-netti. Il terremoto lo feceropagare allo Roma, che arrivòsoltanto quinta (ma che cal-colando gli “errori” arbitralisarebbe stata in testa), vinsenei confronti diretti con tuttee quattro le squadre che learrivarono davanti in classifi-ca. Se si fosse stilata unaclassifica avulsa delle primecinque del campionato, pren-dendo cioè in esame solo lepartite fra di loro, la Roma sa-rebbe arrivata prima, ancheperché perse (2-3) solo ilconfronto esterno col Milan,quello dei pali, dei rigori sba-gliati e dei due gol non validiassegnati a Zige e Weah. Unoscandalo, insomma, dal qualenon si sottrasse neanche la

partita contro l’Inter.Fu la partita più belladisputata in campio-nato, forse la più bel-la di sempre. La Ro-ma perse (4-5 il risul-tato finale), ma misein mostra un gioco e-saltante ed uno spiri-to incredibile. Sotto didue gol (Ronaldo e

QQuel 2 maggio del 1999,fu in pratica il canto del

cigno di Zeman all’Olimpico.Ci fu, è vero, anche la partitacol Cagliari, ma quella garadisegnò un vero e propriomanifesto della Roma zema-niana.Arrivò al termine di una sta-gione che ebbe del parados-società furono perseguitate inun modo infame dagli arbitri(per mano dell’establishmentcalcistico nazionale) con deci-sioni e sistemi che ne frenaro-no la corsa in modo incredibi-le. Ma che divenne credibilequando qualche anno dopovennero fuori i sistemi dellabanda Moggi.Zeman, durante il ritiro estivodell’estate ‘98, denunciò lepratiche mediche e finanziariein uso nel calcio nostrano. Ilclamore che ne venne fuori

Zamorano), accorciò con Tottisu rigore, si ritrovò 1-3 (an-cora Zamorna) e si riportòcon furia in parità (gol di Pau-lo Sergio e Delvecchio). Ro-naldo riportò i nerazzurri a-vanti, ma gli indomabili giallo-rossi trovare il pari (4-4) conDi Francesco. Fino ad arren-dersi al quinto gol interista diSimeone. Lo scandalo lo de-nunciò ancora una volta Ze-man, parlando di strane te-lefonate di Lippi (che avrebbeallenato l’Inter l’anno dopo) agiocatori della Roma. Che ne-gli spogliatoi dell’ultima garadi Vicenza salutarono a cham-pagne i loro compagni, dicen-dosi diretti all’Inter. Di lì a po-co, il presidente Sensi dovettescegliere e si liberò di Zemanper prendere Capello. Vincen-zo Cerami (premio Oscar eromanista doc) ebbe a com-mentare: “Abbiamo mandatovia un allenatore troppo one-sto, per prenderne uno one-sto, ma non troppo”.

pag

ined

isto

ria Roma-Inter nel passato

Alla maniera del Boemo

i nero azzurri non hanno acquistatonessun grande giocatore, e questonon ha affatto piacere a Rafa Beni-

tez, che si ritrova a gestireun gruppo che ha vinto tut-to, e che potrebbe non ave-re più gli stimoli dello scorsoanno. Gli unici arrivi sonostati Castellazzi, Rivas, il ri-torno di Biabiany, e l’arrivodel giovane fenomeno Cou-tihno. La fortuna di questasquadra, però, è che se Mili-

to non segna, Eto’o risolve il proble-ma, e se centrocampo Thiago Mottaè infortunato ecco spuntare Stanko-vic. In poche parole, la formazionenero azzurra ha tanti campioni chepossono fare la differenza. Gli unicigiocatori di cui si sente la mancanzasono Snejider e Cambiasso, due ve-ri e propri leader insieme allo stori-co capitano Zanetti, che non saràdella partita. La Roma che affron-terà l’Inter non dovrà stare solo at-tenta agli arbitri, ma anche ai proprilimiti che le sono costati un pessimoinizio di stagione e una SupercoppaItaliana regalata ai nero azzurri.Speriamo di non vedere più errori, edi giocare con gli stimoli giusti, ma-gari dopo una bella vittoria a Bre-scia, altrimenti saranno ancoraguai seri.

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SABATO 25 SETTEMBRE 2010 - STADIO OLIMPICO

ROMA-INTERPROBABILI FORMAZIONI

ROMAJulio Sergio 27

Riise 17N.Burdisso 29

Juan 4Cassetti 77De Rossi 16

Pizarro 7Menez 94

Totti 10Vucinic 9

Borriello 22

Ranieri All.

Lobont 1G.Burdisso 25

Cicinho 2Brighi 33

Simplicio 30Adriano 8Baptista 19

INTER1 Julio Cesar

13 Maicon6 Lucio

25 Samuel26 Chivu4 Zanetti

19 Cambiasso27 Pandev10 Sneijder9 Eto'o

22 Milito

All. Benitez

12 Castellazzi2 Cordoba

39 Santon17 Mariga11 Muntari5 Stankovic

29 Coutinho

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MMourihno è andato al Real Madrind, mentre Balotelli èstato venduto per i continui problemi creati dentro e

fuori lo spogliatoio interista: Francesco Totti non avevatutti i torti, ma non gioca in una squadra del nord. Si, per-ché l’Inter fa sempre quello che vuole, visto che dopo trepartite di campionato, gli arbitri continuano ancora adaiutare il club del “perbenista” Massimo Moratti. E non fi-nisce qui: dopo avercercato di vendere Bur-disso alla Juventus i diri-genti nero azzurri hannoprotestato per la squali-fica “mite” inflitta all’ar-gentino dopo il matchcontro il Cagliari dimo-strando anche di non co-noscere nemmeno il re-golamento. Per fortuna il “signor presidente” non potràfesteggiare il “grande slam”: l’Atletico Madrid battuto lasua squadra in Supercoppa Europea, mettendo a nudoquelle vulnerabilità che solo gli arbitri italiani sono in gra-do di nascondere. La difesa ha mostrato qualche proble-

ma malgrado giocatori come Samuel,Chivu, Maicon, e Julio Cesar. Inoltre

PROSSIMI TURNI(3-10-2010) (17-10-2010)

CHIEVO CAGLIARIGENOA BARIINTER JUVENTUSLAZIO BRESCIALECCE CATANIAPARMA MILAN

UDINESE CESENABOLOGNA SAMPDORIA

FIORENTINA PALERMONAPOLI ROMA

BARI LAZIOBRESCIA UDINESE

CAGLIARI INTERCATANIA NAPOLICESENA PARMA

JUVENTUS LECCEMILAN CHIEVO

PALERMO BOLOGNAROMA GENOA

SAMPDORIA FIORENTINA

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interTanta voglia didimenticare Mou

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SAMUEL

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JULIO CESAR

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8

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J. ZANETTI

22

MILITO

10

SNEIJDER

19

CAMBIASSO

6

LUCIO

IL MODULO4-3-1-2

INTER 10CHIEVO 9BRESCIA 9CATANIA 7LAZIO 7CESENA 7CAGLIARI 6MILAN 5SAMPDORIA 5PARMA 5NAPOLI 5BOLOGNA 5GENOA 5BARI 5JUVENTUS 4LECCE 4FIORENTINA 2ROMA 2PALERMO 1UDINESE 0

CLASSIFICA

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NNon sono questioni delle quali do-vremmo occuparci in un momento

come questo, visto che abbiamo ben altroa cui pensare e che non è certo il tempo,questo, delle recriminazioni verso l’ester-no. Però il campionato è iniziato pure pergli altri e noi abbiamo il dovere di guar-darli: per lavoro, ma anche per curiosità.Quella curiosità che ci ha fatto stare at-tenti, per rimanere solo all’ultima dome-nica, alle partite che hanno disputato l’In-ter a Palermo e la Juventus a Udine. Vintala prima dai milanesi e stravinta la secon-da dai torinesi. Nel punteggio, non c’èdubbio. Però se andiammo ai contenutidelle due gare, le cose cambiano, tra ri-

gori grandicelli bellamente ignorati e se-quele di episodi più che dubbi, tutti indi-rizzati in una certa direzione, decisivi adanno di chi, pur giocando bene, si è tro-vato a rincorrere. Ripeto, non sono coseche al momento ci vedono parte in causa,neppure indirettamente, però il solitoventicello che spira nel campionato italia-no è tornato immancabilmente a farsisentire, in questa fine di settembre anco-ra tiepida. Non vorrei che, una volta rista-biliti i valori e rapporti di forza, ci si ritro-vasse ad aver rincorso sogni e prestazioniper poi, dopo aver iniziato a sfiorarli conle dita, sentirsi destare di soprassalto, daltrillo di un fischietto.

Lo dico prima

l’avvelenata

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SS torie di indesiderati e di inde-siderabili, routine quotidiana

da separati in casa: l'inizio thril-ling della seconda Roma di Ranie-ri è fatto anche di questo. Oltre iriflettori e la messa in scena do-menicale, scorrono vite paralleledi giocatori intrappolati nella gab-bia dorata dei loro ingaggi, in uncontrosenso che li vede fuori dal“progetto comune” ed allo stessotempo legati dall'obbligo dellapresenza. Dopo una stagione distudio, il mister ha valutato escelto i calciatori su cui puntareper cercare di bissare la storicacavalcata dello scorso anno: fuoriil resto, dunque, ma quando siparla di Roma “il resto” può di-ventare un fardello piuttosto in-gombrante. Ne sa qualcosa A-lexander Doni, portiere salito aglionori delle cronache grazie ad un az-zardo di Spalletti: da semisconosciuto,la decisione di farlo esordire in conco-mitanza con il derby fu l'inizio diun'avventura da titolare durata fino al-lo scorso anno, scavalcato nelle gerar-chie dal connazionale Julio Sergio. L'e-state lo ha visto protagonista “virtua-le” di molte trattative, la realtà lo rele-ga invece in una posizione da “terzo

incomodo”, lontano dai fasti di qualchetempo fa. Chi, schivando ogni pronostico, è riu-scito ad intravedere un po' di luce aseguito di un periodo estivo a tinte ne-rissime, è Julio Baptista: l'attaccante,dopo aver rifiutato ogni sistemazionealternativa a quella capitolina, ha col-lezionato pochi minuti nella trasferta diCagliari, giovando dell'assenza di al-

Vite parallele di MIRKO PORCARI

AttualitàAttualità


cuni compagni di reparto ed alimen-tando la sensazionedi una confusioneperdurante nellescelte tattiche diRanieri. Difficilmen-te il tecnico ripro-porrà la Bestia, perlui si prospetta unanno di lunghe cam-minate tra panchinae tribuna in attesadella riapertura in-vernale del merca-to, ad ora può rite-nersi soddisfatto nelleggere il suo nomeinserito regolarmen-te tra i convocati

domenicali. Discorso analogo può es-sere fatto per Cicinho, altro elementoin esubero perennemente con la vali-gia in mano: il prestito semestrale alSan Paolo non gli è valso la riconfermain patria, l'affannosa “rincorsa alla sti-ma” di Ranieri si era fermata già loscorso anno, quando il mister gli avevachiaramente fatto capire di non “ve-derlo”. Con la lista degli esterni bendelineata, anche per lui , in questomomento, rimane ben poco della glo-ria passata. Di contorno ai nomi “piùnoti”, a Trigoria si intrecciano le gior-nate degli atleti meno blasonati: a ri-schio “noia” ci sono Loria e Antunes,entrati nell'orbita Roma quasi per ca-so, più che mai prigionieri di prestazio-

ni sbagliate o sceltecontrastanti. Per lo-ro, forse, ci sarà unoscampolo di garanella Coppa Italia,trofeo (almeno in fa-se iniziale) menoblasonato e per que-sto vetrina perfettaper i meno impiega-ti. E' labile il confinetra delusione e gioia,tra idillio e voci dirottura: se la squa-dra va bene importapoco al tifoso comu-ne...Si, se la squa-dra va bene...

Foto ANDREA CALORO

Foto ANDREA CALORO

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FABIO

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di MASSIMO LIMITIEditorialeEditoriale

Uno stadio semprepiù invivibileNNon è solo il problema della Tessera del tifoso quello che as-

silla questo inizio di stagione per i tifosi italiani ma soprat-

tutto della Roma. All’Olimpico, per esempio, in occasione delle

gare contro il Cesena e contro il Bologna, si sono verificati nume-

rosi disservizi per coloro i quali hanno deciso di recarsi allo stadio.

I numerosi filtrag-

gi per dividere le

due tipologie di

scelta, tesserati o

non tesserati, pri-

vilegiati o meno,

ha creato file lun-

ghissime all’in-

gresso, con con-

trolli da parte del

personale che si

diversificavano e

si intensificano, discriminando coloro i quali hanno detto “no alla

tessera” e quindi hanno scelto l’acquisto del biglietto partita dopo

partita. A pochi minuti dakl’inizio della gara i tifosi incontravano

difficoltà di accesso all’impianto perché quest’anno, a differenza

del passato, ogni settore ha una sua via di accesso. In viale dei

Gladiatori, per esempio, quella dove passano i pulman delle

squadre, possono accedere solo coloro i quali hanno abbonamen-

to o biglietto di Monte Mario provocando la rabbia di tutti quelli di

Curva Sud e Distinti abituati ad accedere da quella zona. Rispetto

al passato, poi, non c’è più il “mitico” e funzionale Bar del tennis,

famoso punto di incontro per tutti i tifosi per un caffè nel prepar-

tita. Dentro l’Olimpico, poi, gli stessi problemi di sempre con le

nuove norme che non hanno agevolato niente e nessuno. Insom-

ma, in attesa del nuovo stadio, la Roma gio-

ca in uno stadio vecchio ed scomodo.

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Renato Bosco

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Un sologrido unsoloidioma:ForzaRomadi ROBERTO CIAMPOLILLO

AAmici lettori giallorossi e compagni difede. E’ con grande piacere che torno a

rivolgermi a Voi, dopo la pausa estiva eproprio alla vigilia dello scontro con la cor-razzata nerazzurra che tanti dispiaceri ci hadato la scorsa stagione, dove è sembratainvincibile. Ma, a parte che nello sport, ognivolta si comincia e c’è sempre una possibi-lità di rivincita o almeno proprio su questosi basano tutte le tifoserie del mondo,non èdell’aspetto tecnico-tattico della nostra a-mata squadra che in questa occasione vivoglio parlare, perché avremo modo di ap-profondirlo in futuro con più elementi e datidi fatto oggettivi, ma è della situazione“gravissima” del tifo giallorosso che si re-spira allo Stadio Olimpico. Chi vi scrive hafrequentato il nostro glorioso Stadio sindall’inaugurazione e quindi sono stato di-


retto testimone dell’evolversi e dei cambia-menti che il tifo giallorosso ha avuto neglianni. Nei prossimi numeri, sarà mia cura il-lustrarveli nei dettagli, ma ora ciò che piùmi preme è richiamare l’attenzione di noigiallorossi sull’importanza che il tifoso ha a-vuto nella storia della nostra amata squa-dra.Come vedete, amici tifosi, uso il termine “amare “ riferito alla Roma, perché è statosempre questo che ci ha differenziato dallealtre squadre : il continuo morboso attacca-mento ai ragazzi che di volta in volta vesti-vano la maglia giallo-oro e rosso-pompeia-no!!Non si sentivano mai abbandonati, neanchenei momenti più bui e quanti ne abbiamopassati!!Lo zoccolo duro del tifo era sempre accantoalla squadra e pronto a sostenerla controtutto etutti e proprio dal nostro esempio vennerofuori quei meravigliosi ragazzi che formaro-no ilCommando Ultrà Curva Sud !!

Siamo stati di esempio per tutte la altretifoserie d’Italia che tutte, nessuna esclusa,hanno avuto momenti di abbandono e di di-stacco dal loro Stadio con impianti semi-vuoti, da me constatati nei decenni passati, causa la contestazione che i tifosi traditiattuavano verso la propria squadra. Noi nò,non eravamo poche migliaia allo stadio, masempre più di venti-trenta mila e sempre aurlare, incitare e cantare. Perché lo sapeva-mo che come giocatori non potevamo certocompetere con gli squadroni del Nord e al-lora supplivamo con la passione, il calorel’attaccamento alla bandiera, andiamo aldunque : la vera forza della Roma siamosempre stati noi tifosi. Attenti quindi tifosi giallorossi !! Non fatevidividere frà pro-contro, tessera sì tesserano ! Allo Stadio chi se la sente, deve andareper far sentire sempre la sua voce e aiutarela nostra “magica” a combattere gli avver-sari che quando vedono la nostra magliasembrano dei tori davanti al colore rosso,lo avrete notato nò, amici giallorossi ??Per noi sono tutte battaglie con tutta l’Italia

calcistica, sono tutti nemici! E avete visto come ven-gono all’Olimpico ? Comegiocano con il sangue agliocchi? Bene, amici giallo-rossi, è sempre stato così! Per questo non dobbiamomollare ! Lasciamo fuoridello Stadio le nostre criti-che i nostri dissensi controle Istituzioni, la proprietàetc. etc..Nei novanta minuti dobbia-mo avere un solo pensie-ro: battere l’avversario!!Fuori la voce quindi e FOR-ZA ROMA !!!!!!!

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viamente mi aspettavo un qualcosa di piùvista la rosa che abbiamo. La cosa che non

so spiegarmi sono questi im-provvisi cali nel se-condo tempo; anchecontro il Bologna, infat-ti, hanno smesso di gio-care al 60’. Questa, for-se, è la cosa che mipreoccupa di più.

Come se ne esce?Guardi, Proietti mi ha inse-gnato che alla base dei suc-cessi di un attore ci sono letre F: “Fatica, Fatica.

Fatica”. Credo che nelcalcio sia la stessa cosa;quindi serve impegno, ab-negazione e tanto lavoro,anche e soprattutto per u-scire dalle situazioni criti-che. Speriamo, comunque,di riprenderci al più presto.

Parliamo dei suoi prossimiimpegni professionali. Cosabolle in pentola?In questo momento sta andandoin onda (Raiuno, ndr) la sitcom“Ho sposato uno sbirro 2”, e a breve do-vrebbe andare in porto il progetto “La Cor-

rida”, cosa che allo stesso tempo mi inorgo-glisce e mi mette ansia. Perché prendere iltestimone da gente del calibro di Corrado eGerry Scotti, è un compito tanto arduoquanto quello che spetterà – speriamo il piùtardi possibile – a chi erediterà la maglianumero 10 del Capitano.

A proposito del nostro Capitano; Cosapensa Flavio Insinna del Totti attore?E’ fantastico perché ha una dote, che attoripur bravi non hanno: la naturalezza. La suaspontaneità nel fare magie sulterreno di gioco,

è lastessa che ha quando

si trova a recitare. Badi bene que-sto è un giudizio da “esperto” e non da Tifo-so della “Magica”.

Tommaso Gregorio Cavallaro

di Romanisti in TVRomanisti in TV

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“Ho 45 anni e da 40 ho l’abbonamento, ormai ho capitoche la sofferenza è un elemento fondamentale dell’esseretifoso della Roma”


AA “Il nostro destino è amare un’idea, u-na maglia, un pensiero”; questo vuol

dire essere un tifoso della Roma secondoFlavio Insinna. Il noto attore romano – orasugli schermi di Raiuno nella fortunata serie“Ho sposato uno sbirro 2” – più che un so-stenitore, è un vero e proprio seguace delvessillo giallorosso: “Ho 45 anni e da 40 so-no abbonato.” D’obbligo, quindi, fargli qual-che domanda su questa stagione appenapartita, anche se non come tutti i tifosi del-la “Magica” speravano.

Definire pessimo questo ini-zio di campionato sarebbeun eufemismo. Qual èl’Insinna-pensiero ri-guardo a quest’avviocon il freno a mano ti-rato?Cosa vuole che ledica; ho 45 an-ni e da 40 hol ’ a b b o n a -mento, or-mai ho ca-pito che lasofferenzaè un ele-

mento fondamentale del-l’essere tifoso della Roma.A noi delle vittorie inte-ressa quasi relativamen-te, perché il nostro de-stino è amare un’idea,una maglia e un pen-siero. Se uno non vuo-le patire, deve sce-gliersi un’altra squa-dra tipo: Milan o Inter. A noi

basta veramente poco per essere inparadiso; un derby vinto, una

partita eroica pareggiata in no-ve contro undici ad esempio.Ancora non mi sono ripresoda Roma-Sampdoria delloscorso campionato – alla fi-ne del quale mi ero ripro-

messo di non fare l’ab-bonamento – eppure

eccomi qua sul miobel posticino in

Distinti Sud.Non mi stupi-sce, quindi,questa par-tenza falsa,anche se ov-

Flavio Insinna“La Roma sceglierà il paccogiusto”! Parola di sbirro

Cresce l’elenco dei nominati

ELETTI I NUOVI CAVALIERIDELLA ROMA: C’È ANCHEGIORGIO ROSSI

AAnche quest’anno l’Associazione “I Cava-lieri della Roma” (di cui Lino Cascioli è

Presidente e Antonio Calicchia vice Presiden-te), affiliata all’Unione Tifosi Romanisti, rinno-va il suo affetto verso i colori giallorossi pressola Sala Di Liegro di Palazzo Valentini sededella Provincia di Roma, sono stati nominati inuovi Cavalieri della Roma. La cerimonia èstata preceduta alle 10,30 dalla Santa Messa

in ricordo del compianto Presidente Sensi, offi-ciata dal Vescovo S.E. Mons. Gioia. E’ pre-sente Maria Sensi, e l’Assessore alle Politichedello Sport della Provincia di Roma PatriziaPrestipino. “Il titolo di cavalieri della Roma

vita

dic

lub non ve lo potrà mai più togliere nessuno.- dice

Maria Sensi ai nominati -Non mi va di parlaredella squadra, perchè io sono una tifosa comevoi, però io posso dire di essere molto fiducio-sa perchè alla guidadi questa squadrac’è un uomo veroperchè è romano”L’elenco dei Cava-lieri della Roma sifa sempre più lungoe ricco di nomi diprestigio. Tutti conun unico comun denominatore: la passioneromanista: spicca il nome di Giorgio Rossi,il massaggiatore dei giocatori della Roma findal lontano 1957. Poi Mariolina Bernardinifiglia Fulvio Bernardini; Davide Bordoni asses-sore comune di Roma; Gianfranco Caporlin-gua imprenditore; Davide Ciaccia già ammi-nistratore delegato Cisco calcio e oggi a.d. A-tletico Roma; Serena Dandini giornalista,conduttrice; Giovanni Floris giornalista, con-duttore; Cristoforo Gentile imprenditore;Antonio Olivieri dirigente amminitrativo;Stefano Petrucci presidente Acer; MirellaSacerdoti cardiologa, figlia di Renato Sacer-doti; Carlo Mazzieri imprenditore, commer-cialista. Gianluca Lengua

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L’angolo del tifosoL’angolo del tifoso

Nella foto la piccola lupacchiotta Giulia in braccioal “pek” Pizarro

Alcuni esponenti del Consiglio direttivodell’Unione Tifosi in occasione dellacerimonia di intitolazione a Franco

Sensi della sede del Parco Nazionale deiMonti Sibillini a Visso

Il Roma Club Eur Torrino, con il suo presidente Enzo DelPoggetto (il primo a destra nella foto) rende visita agli amicidel Roma Club New York. Quando la passione per la Roma nonha confini….

Una rappresentativadell’Unione Tifosi Romanistipresente durantel’allenamento di rifinituradella Roma all’Allianz Arenadi Monaco


Questo spazio è riservato a tutti i Fans Club o Gruppi organizzati chevogliano far conoscere la propria esistenza e le loro iniziative. L’indiriz-zo per mandare testi e foto è: [email protected]

Il Roma Club Montecitorio, in occasionedel ritiro estivo a Brunico, ha brindato inuna serata con ospiti Simplicio, Rosi,Bruno Conti e Tempestilli, ricevuti dalpresidente Paolo Cento

Le piccole Sofia eGinevra posano in

quel di Brunicoinsieme al loro

idolo FrancescoTottiEcco Camilla che, dopo pochi mesi dalla

nascita, è già avvolta nei colori giallorossi.Cresce bene la piccolina….

Le vie di Monaco sono diventate giallorosse per alcune ore. Ecco unafoto di gruppo dell’UTR davanti al municipio di Ingolstadt (la cittàdella casa automobilistica Audi)


Il lupacchiotto Alessio fotografato all’Olimpico pochiminuti prima di Roma-Bologna

Una delegazione del Roma Club Eur Torrino,affiliato Utr, davanti all'Allianza Arena diMonaco

In occasione del Decennale dell’Unione TifosiRomanisti, il presidente Fabrizio Grassetti ha

premiato a Brunico il capitano Francesco Totticon una medaglia celebrativa

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