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Forza Roma e Roma Mai Sola di Roma-Udinese

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Forza Roma e Roma Mai Sola di Roma-Udinese

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Foto

FABIO

RO

SSI

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[email protected]

Alzi la mano chi ci ha capito qualcosa, chi ha le idee chiare echi se la sente di giurare che entro gennaio si conosceràdavvero il nome del nuovo proprietario della Roma. Pocatrasparenza e notizie sempre confuse è stato l’atteggia-mento fin qui tenuto dalle parti, con i tifosi della Roma e

soprattutto gli azionisti a navigare a vista in un mare d’informa-zioni agitato e connebbia fitta.Partendo da chi hafatto il primo pas-so in tv, annun-ciando o facendoannunciare da altriinvestimenti dacapogiro, con tracciabilità di danaro ancora non ben definita, pas-sando poi per chi, sempre davanti ai microfoni e telecamere, hafatto notare la delusione dei tifosi romanisti promettendo di ren-derli felici in poco tempo per poi, invece, sparire nel nulla, si è ar-rivati alla fine alla dozzina di “paperoni” che un giorno potrannodire ai nipoti di “essere stati interessati all’acquisto della Romasenza alcun vincolo” (pensa un po’…). Ora siamo tutti in attesadella short-list. Che vordi’? Due o tre pretendenti veri, quelli cheoltre all’interesse devono tirar fuori anche il “money”. E di questitempi nel mondo ce ne sono davvero pochi. Un arabo, un ameri-cano e un italiano. No, non è una barzelletta, ma semplicementela nazionalità di coloro i quali puntano a sedersi sul trono di Trigo-ria, al posto di Rosella Sensi. Ancora pochi mesi, così ci continua-no a dire, e finalmente vedremo la fumata bianca dal tetto dipiazza Cardusio.

Impaginazione

Renato Bosco

Fotografie

Luciano e Fabio RossiAndrea Caloro

Direzione e redazione

Via dei Giornalisti, 55 - 00135 Roma

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIV - Numero 18 - Sabato 20 novembre 2010

Direttore responsabile

Massimo [email protected]

Del contenuto degli articoli e degliannunci economici e pubblicitari sonolegalmente responsabili i singoli autori.

È vietata la riproduzione anche parzialedi testi, grafica, immagini e spazipubblicitari realizzati dalla Publimas.

EE DD II TT OO RR II AA LL EErubrica a cura di Massimo Limiti

Vendita AS Roma:un vero rebus

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Per capire(un po’ di più)

se stessi

C’è in molti di noi un vago senso di incompiutezza, co-me delle attese spasmodiche per un fatto straordinarioche poi, all’atto pratico, si rivela deludente, agrodolce,incompiuto, appunto. L’evidente superiorità dimostratasulla Juve (ma che partita hanno visto Delneri e Marot-

ta?) se da una parte conforta coloro che hanno sempre cre-duto nella elevata qualità del gruppo giallorosso, dall’altra la-scia in bocca un sapore amaro, nella convinzione, sotterra-nea ma incancellabile, che si sarebbe potuti uscire dall’Olim-pico coi tre punti, oltremodo preziosi perché ottenuti con unadiretta concorrente per accaparrarsi i quartieri nobili dellacittà chiamata scudetto. Dopo anni di quasi incontrastata egemonia nerazzurra, ilcampionato in corso appare sinceramente “democratico”, ve-trina aperta a una cerchia di competitori che hanno tutte im-perfezioni e lacune che producono un equilibrio emozionanteanche se non certo foriero di gioco scintillante.A maggior ragione se poi contiamo gli infortunati più omeno cronici (Julio Cesar, Samuel, Motta, Maicon, Sneij-der, Milito nell’Inter; Pato e Inzaghi nel Milan; Taddei,Juan e Pizarro nella Roma; Krasic, Buffon, De Ceglie nellaJuve) che stanno affliggendo le squadre di vertice. Per quanto attiene alla Roma, Ranieri ha dovuto, esatta-mente come lo scorso anno, cercare un collante che impe-disse la rottura degli argini difensivi (tuttora qualche sma-gliatura:resta: vedasi il gol di Iaquinta) ed ora deve riu-scire ad assemblare felicemente il comparto offensivo,

con quattro gio-catori (Menez,Totti, Borriello eVucinic) che sicontendono ognivolta tre maglie.L’opinione di chiscrive, e quindidel tutto opinabi-le, è che MarcoBorriello, per lasua unicità morfo-

logica e tecnica sia l’elemento in più, defini-re inamovibile è troppo ma certo senza dilui (la partita di Torino lo dimosta ampia-mente) la manovra offensiva ricama tramelunghe e anche piacevoli ma che spessofanno la figura dei lillipuziani che colpiscono(vanamente) Gulliver nella favola di Swift. Fondamentale, al di là degli scontri diretti, èvincere con le medio-piccole, categoria allaquale appartiene (nessuno si offenda) l’Udi-nese che molti pronosticavano in preda aduna mutazione genetica, contando sullaprudenza tattica di Guidolin, e che invecesomiglia molto, nella spregiudicatezza concui affronta ogni avversario a quelle di Mari-no, Sulla carta, un vantaggio, dunque, unavversario che non si vota ad annullarti maprova a rispondere a viso aperto, consciodella propria inferiorità ma non dispostoad alzare barricate. Non ci può fermare adesso, di questa con-dizione difficile ma inevitabile sono consa-pevoli Ranieri e il gruppo. Anche perchésognare sceicchi arabi e “yankees” con idollari che fuoriescono dalle narici può es-sere elettrizzante, ma non porta mattoni, almomento, alla costruzione della casa idealegiallorossa. ■

Il Premio Sette Colli Giallorossi

DELVECCHIO E DA COSTA,UNA NOTTE D’ORO E PORPORA

La terza edizione del Sette Colli Giallorossi,l’evento ideato da Alessandro Milza e Fa-brizio Pacifici e promosso dal periodico “O-

ro&Porpora”, ha regalato emozioni uniche aitanti tifosi romanisti accorsi lo scorso 5 no-vembre per vedere dal vivo il primo storicoincontro tra i due goleador giallorossi deiderby: Dino Da Costa e Marco Delvec-chio. Quest’ultimo, a seguito del sondaggiopromosso da oroeporpora.com, ha vinto ilPallone d’Oro&Porpora, proprio per le tan-te gioie regalate ai tifosi della Roma neiderby. A Da Costa è andato invece il premioSette Colli Giallorossi. Nel corso della seratasono saliti sulpalco tanti altriospiti di presti-gio: l’Assessoredel Comune diRoma con delegaallo Sport Ales-sandro Cochi, no-to tifoso biancaz-zurro, al quale èstato conferito il premio “Roma&Lazio - Ga-briele Sandri”; il leader del Movimento perRoma e consigliere d’amministrazione dellaAS Roma, Michele Baldi a cui è stato asse-gnato il premio “SPQR - Impegno per Roma”.E poi ancora altri riconoscimenti: il “Romani-sta Vip” per la bellissima showgirl AntonellaMosetti, madrina della serata e per l’attorecomico Massimo Bagnato; il premio “Curva

Sud” per l’indimenti-cato tifoso romanistaFausto Iosa, ritiratodal figlio Mario; ilpremio “Voce giallo-rossa” al direttore diRoma Channel Ales-sandro Spartà. Altri

ospiti: Clayton Norcross, Micol Azzurro, Bru-no Ripepi, Alberto Mandolesi, Carmine Fotia,Vittorio Lombardi e Massimiliano Mosetti.

Francesco Mancuso

IILL DDEETTEECCTTIIVVEE GGIIAALLLLOORROOSSSSOORub r i c a a cu ra d i C l aud i o U rban i

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SSTTOORRIIAA GGIIAALLLLOORROOSSSSAARub r i c a a cu ra d i Dan i l o L eo

Questa con l’Udinese è stata più di unavolta veramente la sua partita. Di più:la sua partita nella situazione a lui piùcongeniale. In notturna e di sabato,l’Udinese ha rappresentato per Totti in

ben due occasioni una sorta di luna park nelquale divertirsi e scatenarsi in alcune delleprodezze più significative del suo percorsogiallorosso. Andiamo con ordine.Sabato 30 ottobre 1999, la Roma di Zeman,reduce dalla trasferta di Milano col Milan,schiuma rabbia per la partita persa in modoallucinante, con pali, traverse, rigori sbaglia-ti e gol irregolari concessi agli avversari, in-contra l’Udinese. Per quanto quella bianco-nera sia formazione di tutto rispetto, la ban-da Zeman (con la linea difensiva schieratacon 4 centrali: Aldair, Zago, Petruzzi, Wome)imperversa fin dal fischio d’inizio di Messina.Deve attendere però il 45’ per passare conDi Francesco. Nella ripresa, dopo 7’, Tottiraccoglie un lungo lancio di Di Biagio senzaneanche far rimbalzare la sfera, la colpisceal volo di sinistro con un tiro di rara potenzache si insacca sotto l’incrocio dei pali. Un golda paura, una perla rara. E dopo il terzo goldi Paulo Sergio, Totti si incarica di trasforma-

re anche un calcio di rigore, una cosa chestava diventando una specie di sortilegio ne-gativo, visti gli errori a ripetizione delle par-tite precedenti. E’ ancora un sabato sera, il 5 ottobre del2002 quando l’Udinese è di scena a Roma.Totti sconta un’evidente menomazione perl’infiammazione tendinea al ginocchio de-stro. E’ fasciato, a volte zoppica vistosamen-te e si reca a bordo campo per farsi medica-re. Resta in campo, però. Segna Montella,pareggia Sensini, riporta a vanti la RomaGabriel Batistuta. Poi entra in scena il Capi-tano: raccoglie un lancio in profondità di E-merson, salta con agilità De Sanctis e depo-sita in rete. Allora, si pensa, ora esce. E in-vece lui non molla: raccoglie in area un crossdi Batistuta con una sorta di stop di testa econ una torsione impressionante scaglia undiagonale di destro dove il portiere non puòarrivare. Ecco, Capitano, devi solo scrollarti di dossole battaglie degli ultimi otto anni e ricordartidi queste prodezze. E’ la volta buona per farvedere anche a noi, sistemati sulle scaleedell’Olimpico, che non hai perso la voglia e lacapacità di incantarci e farci gioire. ■

Roma-Udinese nel passato

La febbredel

sabato sera

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udinese

9988

SABATO 20 NOVEMBRE 2010 - STADIO OLIMPICO

ROMA-UDINESEPROBABILI FORMAZIONI

ROMAJulio Sergio 27

Cicinho 2Mexes 5

Juan 4Riise 17

De Rossi 16Pizarro 7Brighi 33Menez 94

Borriello 22Totti 10

Ranieri All.

Lobont 1Rosi 87

Castellini 3N.Burdisso 29

Greco 23Baptista 19Vucinic 9

UDINESE1 Handanovic

17 Benatia13 Coda11 Domizzi3 Isla

88 Inler20 Asamoah27 Armero7 Sanchez

10 Di Natale83 Floro Flores

All. Guidolin

6 Belardi45 Angella4 Cuadrado

66 Pinzi19 Badu9 Corradi

16 Denis

MILAN 26LAZIO 25NAPOLI 21JUVENTUS 20INTER 20ROMA 19PALERMO 17UDINESE 17GENOA 17SAMPDORIA 16CHIEVO 16FIORENTINA 15CATANIA 14PARMA 14BOLOGNA 14LECCE 12CAGLIARI 11BRESCIA 11CESENA 11BARI 9

CLASSIFICA

Quando un allenatore ritorna in un luogodove ha fatto molto bene, il più dellevolte fallisce e viene esonerato. E' quelloche stava per accadere a Guidolin: il tec-nico friulano, infatti, dopo tanti anni è ri-

tornato all'Udinese, ma dopo un ini-zio di campionato disastroso è riusci-to a far funzionare la squadra chel'ormai storico presidente Pozzo gliha messo a disposizione. Guidolin,però, ha un difetto, quello di lamen-

tarsi troppodei torti arbi-trali ancheprima delle gara, e nonci stupiremo se dovessefare qualche affermazio-ne di questo tipo alla vi-gilia della gara contro igiallo rossi. La sua squa-dra gioca con lo spara-gnino 3-5-2, che in fasedifensiva diventa 5-3-2.In porta c'è Handanovic,

che quando è ingiornata è peri-colosissimo. Ladifesa a tre do-vrebbe essere

composta da Benatia, Coda, e l'ex lazia-le, ma di fede romanista Domizzi. Acentrocampo il cileno Isla, grande ami-co dell'ex friulano e Pizarro, dovrebbeoccupare la corsia di destra, mentre Pa-squale quella di sinistra. Al centro, inve-ce, ci saranno Inler, Asamoah, e l'ultraslaziale dal dente avvelenato Pinzi. Lacoppia d'attacco è quella che ha sur-

classato il Lecce: Di Natale, e Floro Flores, duegiocatori che alla Roma hanno sempre fattomale. La rosa dei friulani è completata dai por-tieri Koprivec e Berardi, l'altro ex laziale Corra-di, e Basta, e Zapata. E poi ci sono tantissimigiovani che la società segue, acquista, e riven-de dopo averli valorizzati ad un prezzo moltoalto grazie ad una potente rete di osservatori.Alcuni nomi interessanti sono lo svizzero Abdi,e i colombiani Armero, e Cuadrado. Tra la rosa

dell'Udinese e quella di Claudio Ranieri nonci sono paragoni, ma la Roma ha sempresofferto le squadre di Guidolin, che quandovengono allo stadio Olimpico si chiudonoa riccio, e sono molto fallose. Per questomotivo ci vorrà la Roma migliore perscardinare la compagine bianconera. O-ra come ora non ci si può più permet-tere di fare passi falsi, specialmentese si vuole arrivare al vertice dellaclassifica. Subito dopo, invece, sipenserà a come sconfiggere ilBayern di Monaco e qualificarsicon un turno di anticipo in Cham-pions League. ■

OO CC CC HH II OO AA LL NN EE MM II CC OORub r i c a a cu ra d i A l be r t o Ba l e s t r i

20

ASAMOHA

22

HANDANOVIC

7

SANCHEZ

3

ISLA

83

FLORO FLORES10

DI NATALE

88

INLER

13

CODA17

BENATIA11

DOMIZI

27

ARMERO

IL MODULO4-3-1-2

PROSSIMI TURNI(28-11-2010) (5-12-2010)

BARI CESENABOLOGNA CHIEVOBRESCIA GENOA

CAGLIARI LECCEINTER PARMA

JUVENTUS FIORENTINALAZIO CATANIA

PALERMO ROMASAMPDORIA MILAN

UDINESE NAPOLI

CATANIA JUVENTUSCESENA BOLOGNACHIEVO ROMA

FIORENTINA CAGLIARILAZIO INTERLECCE GENOAMILAN BRESCIA

NAPOLI PALERMOPARMA UDINESE

SAMPDORIA BARI

MARCATORI8 reti: Cavani (Napoli); Eto'o(Inter)7 reti: Di Vaio (Bologna); Pa-store (Palermo)6 reti: Pato (Milan); Quaglia-rella (Juventus)5 reti: Borriello (Roma); DiNatale (Udinese); Gilardino(Fiorentina); Ibrahimovic(Milan); Matri (Cagliari)

Magìe Di Natale

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Ciò premesso, è paradossale rilevarela poderosa campagna mediatica dicasa sabauda a colpa di lamentele (!),rivendicazioni (!!) e messaggi sublimi-nali, questi ultimi affinati grazie allacampagna pubblicitaria per la Punto E-vo. La frittata è stata completamenterivoltata, rispetto alla realtà, già nellaseconda serata di sabato, quando vari(ed eventuali, come spesso capita in I-talia) opinion-maker distribuiti tra Pay,digital and analogic tv si sono affretta-ti a cesellare le loro analisi con un unasfilza di ragionamenti che peroravanola causa di una Juve che sarebbe stataquantomeno “frenata” da Rizzoli. Huahua hua... E il cartellino mancato neiconfronti di Melo, dopo l'ammonizioneistantanea di Menez? Il rigore suMexes?Turiamoci il naso: questo presuntocampionato ancora senza padronepuzza già, e molto, di campionato ita-liano. ■

LL ’’ AA VV VV EE LL EE NN AA TT AARubrica a cura di Paolo Marcacci

La Vecchianon

s’ignora

Ci capisco poco, ma non mi piace.Non mi piace questo campionatoche tutti definiscono senza pa-drone, perché ogni volta chequalcosa resta incustodito, an-

che per via di metafora, a ghermirla èsempre e soltanto chi è più abituatoad arraffare. Capita l'antifona?Allora, capita che mentre commenta-tori ed opinionisti scalpitano per af-frettarsi a dire che fino alla fine ne ve-dremo delle belle, il computo degli er-rori arbitrali già punta l'ago della bus-sola verso nord, soprattutto alla vocecartellini mancati. D'accordo fin qui?Andiamo avanti: Juventus-Roma èstata diretta da Rizzoli con un occhioad evitare errori macroscopici e conl'altro a puntellare di micro-favoritismia favore dei bianconeri vari frangentidi partita; crediamo per principio allabuona fede (...) ma siamo osservatoriattentissimi, lo siamo da qualche de-cennio, è colpa di chi ci ha resi tali aforza di soprusi.

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AABBBBIIGGLLIIAAMMEENNTTOOSSPPOORRTTIIVVOO,,CCAASSUUAALL EECCAALLZZAATTUURREE

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La seconda pelledel Bandito

Legami di sangue e legami sportivi,tutto si intreccia

nel bis romanista di Nicolas

“Voglio solo la Roma". Il biglietto da visita èquello di un uomo d'altri tempi: stretta dimano, accordo su base affettiva, occhi e o-recchie chiusi di fronte alle sirene di altricolori. Un'estate passata con il fiato so-

speso: per Nicolas Burdisso caldi giorni a sfoglia-re la margherita: "M'ama o non m'ama". LaRoma lì, prima miraggio poi concreta occa-sione. Ranieri ne ha fatto un perno delladifesa, quando la sua conferma in giallo-rosso ballava intorno a cifre e contratti, si èesposto in prima persona affinchè l'avventuraannuale dell'argentino diventasse progetto vita-lizio. "Ho chiesto solo un calciatore alla società:Nicolas Burdisso" l'autorevole "supplica" dell'uo-mo di campo, innamorato della grinta e della te-nacia del sudamericano, consapevole dell'ap-porto determinante sia nel rettangolo verdeche nei rapporti di spogliatoio. E' bastato unanno per scoprire Burdisso, da emarginatonell'Inter di Mourinho a protagonista nellaRoma di Ranieri il passo è stato "breve": u-na stagione vissuta ad altissimi livelli, unoscudetto solo "toccato" ed un Mondiale

di MIRKO PORCARI

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con la Seleccion di Maradonaper accrescere i rimpianti in unaMilano mai troppo tenera neisuoi confronti. Nel valzer di a-gosto la Juventus aveva tentatodi solleticare la sua ambizione:"Vieni, per te c'è una maglia datitolare", Ancelotti ed il suoChelsea flirtavano da lontano,tutti cattivi pensieri scacciati daiquattro anni di matrimonio ca-pitolino, propiziati da colori,quelli giallorossi, dipinti sul cor-po come una seconda pelle. Alritorno a Roma, ad attenderlo,c'era anche il fratello Guillermo,compagno di vita e di stanza,

simili nelle sembianze euguali nella filosofia: te-sta bassa e lavoro. Le-gami di sangue e legamisportivi, tutto si intrec-cia nel bis romanista diNicolas: "A Roma la miafamiglia sta bene, vo-glio rimanere qui a lun-go". Nessun dubbio, so-lo l'orgoglio di indossarei colori della sua secon-da casa. ■

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Foto ANDREA CALORO

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Foto ANDREA CALORO

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FABIO

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SSI

Quindicinale d'informazione sportiva - 20 novembre 2010 Editore: Dacral Srl

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Renato Bosco

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QUINDICINALE DI SPORT, CULTURA E SPETTACOLOAnno XIV - Numero 18 - Sabato 20 novembre 2010

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Diverso e più grezzo rispetto a quello di Francesco Totti,ma il talento di Jeremy Menez è un tesoro che poche tifo-serie hanno al mondo, un collirio per chi lo guarda, un ter-rore per chi lo marca. Ilfrancesino è la migliore

novità di questo inizio di stagio-ne. Nelle ultime gare ha sempredimostrato di essere tra i più informa, una vera e propria ga-ranzia per le azioni offensivegiallorosse. Una certezza perRanieri, una promessa perBlanc. Lo strappo in velocità, lefinte, il tocco fine e di classe lorendono paragonabile a Zinedi-ne Zidane. Un plauso alla diri-genza giallorossa che ha indovi-nato il colpo, anticipando altrepretendenti europee. E non mivenite a parlare di costo del cartellino perchè nel calcio italiano cisono stati molti bidoni pagati più di Menez. E anche qui a Roma. Oggi, contro l’Udinese, l’ennesima occasione per dimostrare aipochi scettici che quella di Menez è una delle prime maglie dascrivere sulla lista dei titolari. Non c’entra nulla l’età ed il curricu-lum, serve solo dare spazio all’estro e al talento. Doti che Jeremyne ha da vendere perché le ha già dimostrate.

EE DD II TT OO RR II AA LL EErubrica a cura di Massimo Limiti

Collirio per inostri occhi

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lano, non riesce più ad esprimersi aisuoi livelli e stenta contro qualsiasi av-versario??E’ stata una cosa talmente inattesache ognuno ha cercato di trovare unperché, il motivo di tale brusco e re-pentino cambiamento nel rendimentodei giallorossi. C’è chi ha parlato dipreparazione sbagliata, chi di delusio-ne e scoramento nella squadra per ilsogno scudetto svanito all’ultima gior-nata, chi di rosa un po’ al di là neglianni e natural-mente il maggiorresponsabile si èindividuato nelmister ClaudioRanieri.Ma se ci pensia-mo, cari amici ro-manisti di “Romamai sola”, è giu-sto che sia così! E’ l’allenatore chedeve dare l’indi-rizzo tecnico-tat-tico alla sua squa-dra, motivare i singoli, prepararli almeglio e scegliere i più adatti, i più informa della sua rosa per scendere incampo senza timori e remore mentali,affrontare fisicamente e mentalmentel’avversario e superarlo nel gioco e nelrisultato.Siamo tutti d’accordo, noi tifosi che

seguiamo con affetto e amore da vici-no la nostra squadra che la rosa que-st’anno è da paura! Ci pensate amicigiallorossi che sabato a Torino in pan-china per l’attacco avevamo Borriello,Baptista e Adriano!!! Noi abituati ad a-vere con tutto il rispetto Cerci eOkaka?? Ed allora è il Mister che deveintervenire !! Vucinic è in una delle suegiornate nò?Benissimo, fuori e dentro Borriello!!Totti è stanco e rischia di rallentare

troppo il gioco e gliuno-due con icompagni comeMenez e Borriello,benissimo dentrochi sta meglio fraBaptista e Adriano,due nazionali bra-siliani, tanto pergradire!!Vogliamo dire cheil nostro mister ro-mano e romanista,deve far entrarechi in campo rende

di più, senza temere polemiche, di-scussioni e attacchi personali, perchési ricordi Ranieri che il tifoso vuole“vincere” e solo “vincere” non importacon quale dei suoi campioni, i quali de-vono essere sempre pronti a scenderein campo nel supremo interesse dellanostra amata “ROMA”.

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La nostra squadra sembra aver ri-preso la giusta via! Dopo l’alluci-nante partenza della stagione2010-2011, che a tutti noi tifosidella magica ci ha procurato più

di un dubbio e qualche interrogativo,sulla reale consistenza della formazio-ne giallorossa, i risultati cominciano adarrivare e con loro, i punti necessariper non staccarsi troppo dal treno del-le prime in graduatoria.Ci siamo tutti chiesti, ma come è pos-sibile che in pochi mesi, una squadracapace di mettere tutti in fila e con chedistacchi!!, tutte le altre squadre e-sclusa la compagine nerazzurra di Mi-

La fiduciabisognameritarseladi ROBERTO CIAMPOLILLO

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pallonara. Del processo non sene è saputo più nulla; sento ingiro aria e parole di riabilita-zione; nessuno che parli maidelle squadre che retrocesseroo che subirono ingiustizie du-rante quei famosi campionatitruccati. Non mi stupirei, dun-que, se qualcuno dall’alto a-vesse già deciso chi mandarein paradiso.

Tornando a parlare di calcio, quellogiocato però. Questa Roma ha sicura-mente una delle rose più forti della se-rie A, non le pare che Ranieri tengaspesso un profilo esageratamente bas-so?A mio parere, il mister fa bene a cercare dimantenere i piedi per terra. Perché Roma èuna realtà particolare che si deprime o si e-salta con troppa facilità. Bisogna dargli an-che atto che sta cercando di togliere pres-

sione dalle spalle deigiocatori, che stannovivendo una realtàparticolare dovuta alcambio d’assetto so-cietario. Cosa chepotrebbe anche de-concentrarli, an-che se mi sembrache le cose do-vrebbero risol-versi a breve.

A parte tutto, è d’accordo o meno sulfatto che la squadra sia competitiva?Certo che sono d’accordo. Per una squadrache può schierare gente come Totti, DeRossi, Borriello, Mexès, Vucinic e compa-gnia cantando, devono essere usati soloaggettivi estremamente positivi per definir-la. A proposito di Totti e De Rossi, mi per-metta di dire una cosa…

Prego…L’altro giorno alla Domenica Sportiva mi so-no permesso di far presente che moltissimigiocatori dell’attuale Serie A provengonodalle giovanili giallorosse. Totti e De Rossisono, ovviamente, il fiore all’occhiello di u-no dei settori giovanili migliori del Mondo,perché sforna campioni a ripetizione e creaun vero e proprio senso d’appartenenza.

Un’ultima domanda su Roma - Udine-se; che partita sarà secondo Gianni Ip-politi?Difficile perché i friulani sono un’ottimasquadra e stanno attraversando un buonmomento di forma. Detto ciò, se la Romagioca come sa, non avrà problemi a faresuoi i tre punti..

Tommaso Gregorio Cavallaro

Romanisti a TeatroRomanisti a Teatro

La Roma ha semprebisogno di tempo

per andarea pieno regime

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“L“La Roma? La definirei un diesel,perché ha sempre bisogno di tem-po per andare a pieno regime” nonsi può che essere d’accordo con la

definizione che Gianni Ippoliti – autore econduttore televisivo – dà della squadragiallorossa. E’ ormai divenuto un vezzo del-la Roma quello di sbagliare la partenza epoi riprendersi con l’andare della stagione.La speranza di tutti i romanisti è che il fina-le sia diverso da quello dell’anno scorso,quando la compagine di Ranieri riuscì persi-no a superare l’Inter perpoi cadere ad un passodall’arrivo; cosa che fastare ancora male tutti isupporter romanisti, Ip-politi compreso: “Quellamaledetta partita con laSamp ancora mi brucia,è andata così purtroppoe possiamo prendercelasolo con noi stessi.”Comunque, altro giro al-tra corsa, perché c’è unnuovo campionato di cuiparlare, dove la Romasembra poter fare nuo-vamente la voce grossa.

Come al solito laRoma è partitacon il freno amano tirato; laburrasca sem-brerebbe essere passata, non le pare?Si sono d’accordo. Questa Roma ranierianaha un bioritmo vitale tipo diesel: partenzalenta ma aumento costante della velocitàfino ad arrivare a pieno regime. La speran-za è che possa ripetere il campionato delloscorso anno, non so se basterà a vincere lo

scudetto, perché bisogna vederechi hanno deciso di far arrivaredavanti a tutti.

Crede che sia già stato decisotutto a tavolino. Quindi daCalciopoli in poi non è cam-biato nulla?“Molto rumoreper nulla”. Mip e r d o n e r àShakespeare seho usato il titolo diuna sua opera, macredo che definiscaal meglio ciò che èsuccesso nell’Italia

Gianni Ippoliti

“La Roma di Ranieriè un diesel”

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L’angolo del tifosoL’angolo del tifoso

Il Roma Club Città di Castello,affiliato UTR premia, durante

la cena sociale, i giornalistiCarlo Zampa e Piero Torri

Gugliermo Burdisso e Julio Sergio,accompagnati da Giorgio Rossi,all’inaugurazione del AS RomaStore del Parco Leonardo

Il consiglio dell’Unione TifosiRomanisti e tanti altri soci

festeggiano Giorgio Rossi per ilsuo ottantesimo compleanno,

nella sede di viale Giulio Cesare

1010

Giorgia, lupacchiotta dalla testa aipiedi, mostra con orgoglio la

passione per la Roma

Le figlie di Fulvio Bernardini e una nipote ammiranocon attenzione le pagine dedicate alle gesta di"Fuffo" nel Libro ufficiale della Roma, edito da

Collezioni Numismatiche

Miriam e Veronica, unite dalla passione per laMagica, nel freddo e gelido stadio di Torino

Questo spazio è riservato a tutti i Fans Club o Gruppi organizzati chevogliano far conoscere la propria esistenza e le loro iniziative. L’indiriz-zo per mandare testi e foto è: [email protected]

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Una serat organizzata dalRoma Club Monteverde“Flavio Di Stazio”

IN MEMORIA DI AGO

ÈÈstata una serata ricca diemozioni e passione ro-

manista quella organizzata il12 novembre dal Roma ClubMonteverde “F. Di Stazio”. Treore dedicate ad Agostino DiBartolomei, il capitano della Roma pereccellenza, uno dei più degni giocatoridi indossare la fascia al braccio. Foto,immagini, ricordi e testimonianze han-no permesso di rivivere alcuni momen-to di quella Roma degli anno Ottanta,disegnando il profilo di un personaggioche ha dato tanto alla Roma e al mon-do del calcio, ricevendo in cambio po-co, quasi nulla. Tra gli ospiti d’onorepersonaggi dello spettacolo come Lan-do Fiorini, Max Giusti, Nicola Piovani,Elda Avigini e Zoro, e personaggi dellosport legati alla Roma come lo storicomassaggiatore Giorgio Rossi, il miticoGiacomino Losi, il medico di quella Ro-ma Ernesto Alicicco e ancora Celestino

il responsabile della ga-stronomia che segue laRoma nel mondo.Grazie al lavoro di Ales-sandro Di Stazio, presi-dente del R.C.Monteverdee di Paolo Masi, la serataha mantenuto ritmi piace-voli ed interessanti, coninterventi che hanno rapi-

to l’interesse di tanti tifosi in sala. Traquesti anche alcuni rappresentanti dialtri Toma Club affiliati all’Unione Tifosi

Romanisti, come il Roma Club Eur Tor-rino, il Roma Club Campidoglio, il Ro-ma Club Montecitorio, e il Roma Club

Longarina.Seduti al tavolo d’onore an-che Giovanni Bianconi -Andrea Salerno autori dellibro L’ULTIMA PARTITA de-dicato ad Agostino Di Barto-lomei. Presente in sala an-che Luca, il figlio di Ago.

M.P.

vitadiclub

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Il popolo giallorosso non dimenticherà mai LuisaPetrucci. Ecco uno striscione esposto in tevere a firma

Unione Tifosi Romanisti

Una parte del Gruppo Luisa Petrucci alza ilvessillo in occasione del derby vinto

Gian Marco non siperde una partita dellaRoma, allo stdio o in tv.Borriello, Totti e DeRossi sono i suoi idolipreferiti

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