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ME MO L’angolo del Messaggio Saluto del IV Consigliere Provinciale 27 Giugno : Sacratissimo Cuore di Gesù GIORNATA PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI 8 - 13 Settembre: E SERCIZI S PIRITUALI P.R ANIERO C ANTALAMESSA “Tutti furono Pieni di Spirito Santo” come sperimentare la grazia di una nuova Pentecoste DOMUS LAETITIAE Viale Giovanni XXIII, 2 - 06081 Assisi (PG) tel. 075 812792 L FAR POSTO VERAMENTE A DIO NELLA GIOIA PIENA DELLE NOSTRE FATICHE uno nell’amore nella ‘schola amoris’ che è ‘via crucis’. Se non abbracciamo subito la croce quando si presenta, rischiamo di non sentirci feriti dalla sproporzione con cui Dio ci ama. Nella tiepidezza possiamo non avvertire la pazienza infinita di Dio nei nostri confronti, per le nostre fragilità. Stiamo attenti! Edith Stein, prima del suo incontro con la croce, usciva di casa con il desiderio di non farvi ritorno. Questo pericolo c’è per ognuno di noi nell’individualismo, nel relativi- smo, nello slittamento funzionalistico. Nell’empatia fra noi, grazie a Gesù in mezzo a noi, cogliamo la dinamica radicale con cui entriamo in contatto con la vita, con la promozione della dignità della persona creata ad immagine della Trinità, soprattutto, dimenti- Far posto a Dio ... candoci di noi stessi, aiutiamo i nostri fratelli a guarire dalle loro sofferenze. Cari fratelli frati, abbiamo la consapevolezza che Dio è sempre più grande della nostra capacità di pensare, di fare, di contemplare. Siamo suoi. L’Amore è un sì. L’Amore è luce, l’Amore è occhio. Ren- diamo visibile Cristo con la nostra vita. Come frati mattacchioni siamo araldi e giullari di Dio, missionari della speranza, servitori della gioia. Siamo chiamati per cose grandi, per il Regno. San Bonaventura c’invita a cogliere il senso pieno del nostro cammi- no: “Sulla terra… possiamo contemplare l’immensità divina mediante il ragionamento e l’ammirazione; nella patria celeste, invece, mediante la visione, quando saremo fatti simili a Dio, mediante l’estasi… entreremo nel gaudio di Dio”. Fr.Alfredo Maria Paladini a bella stagione c’invita a camminare assieme a piedi nudi, giocando un po’ nei prati della vita. Dio gioca con noi. La bellezza del rigoglio della natura ci permette di cogliere con stupore il fulgo- re del creato e delle creature. Nella comunione scopriamo la nostra missione: ‘contemplare’, grazie alla bus- sola del Vangelo e al fuoco dell’Eucaristia. Con leggerezza e sobrietà accogliere l’esperienza d’incontro con l’esplosio- ne dell’Invisibile che si rende visibile nell’abbraccio pacificante. Avere gli oc- chi della Pentecoste, aperti ai nuovi segni dei tempi nella concretezza della nostra realtà, nella promozione della nostra iti- neranza che è dono e relazione di amore. Nella ricerca spirituale ed antropo- logica incontriamo Dio anche senza sa- perlo. Non riusciamo a dire che perce- piamo il bisogno di Amore, di lasciarci amare. Si tratta di riscoprire un’atten- zione nella carità, nell’unione sponsale con Dio e i fratelli che trasforma, dona senso. Da pesanti diventiamo leggeri. Contenti di esserci alla luce della Trini- tà che inabita in noi e fra noi. Aiutiamoci nell’entusiasmo a condi- videre la notte oscura, a conoscere che solo nella carità, nella tenerezza c’è il nostro servizio, la nostra missione. I no- stri occhi devono irradiare accoglienza, calore, luce. Abbiamo il Risorto fra noi che dona coraggio, speranza, fiducia. Per arrivare all’unione che ci trasforma pas- siamo attraverso l’abbandono come Lui, la sapienza e follia della croce ci libera, ci guarisce dalle nostre ferite. Diveniamo

Fra noi 6 giugno 2014 a4

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Pagine informative dei Frati Minori Cappuccini Toscani

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ME MO

L ’ a n g o l o d e l M e s s a g g i oSaluto del IV Consigliere Provinciale

27 Giugno : S a c r a t i s s i m o C u o r e d i G e s ù GIORNATA PER LA SANTIFICAZIONE DEI SACERDOTI

8 - 13 Settembre: Es E rc i z i sp i r i t ua l i P.RanieRo Cantalamessa “Tutti furono Pieni di Spirito Santo” come sperimentare la grazia di una nuova Pentecoste

domus laetitiae Viale Giovanni XXIII, 2 - 06081 Assisi (PG) tel. 075 812792

L

Far posto veramente a Dio nella gioia piena Delle nostre Fatiche

uno nell’amore nella ‘schola amoris’ che è ‘via crucis’. Se non abbracciamo subito la croce quando si presenta, rischiamo di non sentirci feriti dalla sproporzione con cui Dio ci ama. Nella tiepidezza possiamo non avvertire la pazienza infinita di Dio nei nostri confronti, per le nostre fragilità. Stiamo attenti! Edith Stein, prima del suo incontro con la croce, usciva di casa con il desiderio di non farvi ritorno. Questo pericolo c’è per ognuno di noi nell’individualismo, nel relativi-smo, nello slittamento funzionalistico. Nell’empatia fra noi, grazie a Gesù in mezzo a noi, cogliamo la dinamica radicale con cui entriamo in contatto con la vita, con la promozione della dignità della persona creata ad immagine della Trinità, soprattutto, dimenti-

Far posto a Dio . . .

candoci di noi stessi, aiutiamo i nostri fratelli a guarire dalle loro sofferenze. Cari fratelli frati, abbiamo la consapevolezza che Dio è sempre più grande della nostra capacità di pensare, di fare, di contemplare. Siamo suoi. L’Amore è un sì. L’Amore è luce, l’Amore è occhio. Ren-diamo visibile Cristo con la nostra vita. Come frati mattacchioni siamo araldi e giullari di Dio, missionari della speranza, servitori della gioia. Siamo chiamati per cose grandi, per il Regno. San Bonaventura c’invita a cogliere il senso pieno del nostro cammi-no: “Sulla terra… possiamo contemplare l’immensità divina mediante il ragionamento e l’ammirazione; nella patria celeste, invece, mediante la visione, quando saremo fatti simili a Dio, mediante l’estasi… entreremo nel gaudio di Dio”. Fr.Alfredo Maria Paladini

a bella stagione c’invita a camminare assieme a piedi nudi, giocando un po’ nei prati della vita. Dio gioca con noi. La bellezza del rigoglio della natura ci permette di cogliere con stupore il fulgo-re del creato e delle creature. Nella comunione scopriamo la nostra missione: ‘contemplare’, grazie alla bus-sola del Vangelo e al fuoco dell’Eucaristia. Con leggerezza e sobrietà accogliere l’esperienza d’incontro con l’esplosio-ne dell’Invisibile che si rende visibile nell’abbraccio pacificante. Avere gli oc-chi della Pentecoste, aperti ai nuovi segni dei tempi nella concretezza della nostra realtà, nella promozione della nostra iti-neranza che è dono e relazione di amore. Nella ricerca spirituale ed antropo-logica incontriamo Dio anche senza sa-perlo. Non riusciamo a dire che perce-piamo il bisogno di Amore, di lasciarci amare. Si tratta di riscoprire un’atten-zione nella carità, nell’unione sponsale con Dio e i fratelli che trasforma, dona senso. Da pesanti diventiamo leggeri. Contenti di esserci alla luce della Trini-tà che inabita in noi e fra noi. Aiutiamoci nell’entusiasmo a condi-videre la notte oscura, a conoscere che solo nella carità, nella tenerezza c’è il nostro servizio, la nostra missione. I no-stri occhi devono irradiare accoglienza, calore, luce. Abbiamo il Risorto fra noi che dona coraggio, speranza, fiducia. Per arrivare all’unione che ci trasforma pas-siamo attraverso l’abbandono come Lui, la sapienza e follia della croce ci libera, ci guarisce dalle nostre ferite. Diveniamo

Il 24 Maggio a Pianello Vallesina, frazione di Iesi (AN) nella parrocchia di San Benedet-to Abate, il confratello fr.Fabio Chiodi ha emesso la Professione perpetua dei consigli evangelici, durante la solenne Concelebrazione presieduta dal Ministro Provinciale delle Marche fr. Giulio Criminesi, alla quale hanno preso parte numerosi confratelli, tra i quali il nostro Ministro Provinciale accompagnato da Fr.Piero e il Direttore con i Postnovizi di Borgo San Lorenzo, casa dove risiede da un anno fr.Fabio per completare gli studi.

incontro si è svolto la mattina di Martedì 27 Maggio e ha visto la parteci-pazione quasi totale dei Guardiani e di numerosi Vicari. Il Ministro Provinciale, a conclusione della Visita Pastorale, ha particolarmente insistito sulla necessità di non trascurare nelle Fraternità loca-li i momenti di confronto fraterno quali il Capitolo locale e la condivisione della parola di Dio. Nei numerosi interventi, che sono seguiti, sono emerse le dif-ficoltà in cui ci si imbatte ‘sul terreno’ nella conduzione quotidiana della vita fraterna. Per usare un’immagine di Papa Francesco, questa assomiglia molto a un ‘ospedale da campo’, dove siamo chiamati a curare i fratelli e a lasciarsi curare a nostra volta. Successivamente l’Economo provinciale ha aggiornato l’assemblea sulla situazione econo-mica della Provincia e sull’andamento

delle trattative riguardanti i conventi abbandonati; Un grazie al fratello Guardiano e alla Fraternità di Montughi per la fraterna accoglienza.

CALENDARIO DI GIUGNO Dal Diario del Ministro Provinciale

02 Pontedera: Incontro e S.Messa di suffragio dei confratelli defunti che hanno lavorato in Nigeria o per la Nigeria.02 – 05 Frascati: Assemblea CIMPCap06 Montughi: 25ma Riunione del Consiglio Prov. (2a parte).09 – 11 Frascati: Incontro dei Consigli Prov. del Centro Italia.29 Cesa (AR): Presentazione del libro Mio zio P. Vittore da Cesa di Laura Parri.

131ª Assemblea CIMP Cap - Eletto il nuovo Consiglio di Presidenza Fr. Francesco Colacelli, Presidente (Foggia) Fr. Gianfranco Palmisani, Vicepr. (Roma)I Consiglieri: Fr. Michele Mottura (Piemonte) Fr.Leonardo Franzese, (Napoli)Fr. Giovanni Atzori, (Sardegna) Fr. Ciro Maria Polverino, Segretario (Napoli)Sostituti: Fr. Stefano Baldini O. (Toscana) e Fr. Sergio Pesenti (Lombardia).

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A U G U R I

P R O F E S S I O N E P E R P E T U A D E I C O N S I G L I E V A N G E L I C I

Vita di FraternitàL’

Incontro dei Guardiani e Vicari a Montughi

Nella foto: Alcuni dei Guardiani e Vicari presenti, con il Ministro Provinciale a Montughi.

La curiosa vicenda del nostro confra-tello missionario Fr.Silvano Nardi e il suo peacemaker iniziò nel lontano No-vembre del 1986, dopo un malore per presunto problema cardiaco. Durante i successivi 28 anni sono stati necessari 5 cambi per esaurimento batteria, ese-guiti presso l’ospedale di Careggi, dopo opportuno rientro in Italia dal Tanzania. Nel 2008 l’apparecchio fu sostituito ed

applicato da due giovani chirurghi alle prime armi... e così il confra-tello fu obbligato a ritornare in Italia con urgenza per la fuoriuscita improvvisa dell’apparecchio!... Ritornerà in Italia il 22 Aprile u.s. per un necessario controllo. La batteria quasi esaurita chiede il cam-bio. Il 25 il peacemaker viene tolto e sostituito. Sembrerebbe cosa fatta, ma il 1 Maggio, il chirurgo ci ripensa? Viene di nuovo tolto l’apparecchio ed estirpato l’intero impanto. Taglia, cuci, ritaglia ricuci...una zip sarebbe stata perfetta! L’unico a non divertirsi è stato Fr.Silvano. Al diavolo peacemaker e i tagliaecuci di turno, se ne è ritornato in Tanzania senza gingillo, sano come un pollo! Fr.Valentino Vuga si sta rimettendo dopo la rottura di costole per una caduta. Fr.Daniele Bertaccini sta per subire un intervento chi-rurgico per problemi alle vie urinarie. Fr.Fabrizio Civili si è rivolto al CNR di Pisa per indagini su disturbi cardiaci. Fr.Giorgio Picchi è rientrato dal Tanzania per rimediare a problemi ad un ginocchio.

s i t u a z i o n e s a n i t a r i a

21 fr. luigi senesi 22 fr. flavio evangelisti24 fr. giovanni lazzaroni, fr. giovanni liverani, fr. giovanni roncari25 fr. guglielmo fantuzi, fr. guglielmo papucci29 fr. paolo balloni, fr. pier paolo nocentini, fr. piero vivoli, fr. gian paolo salotti30 fr. teobaldo ricci

02 fr. eugenio caperoni, fr. eugenio mattioli13 fr. antonio landi, fr. antonio picchi, fr. antonio picciallo, fr. antonio simonetti16 fr. aureliano t.liveri, fr. ferruccio perini 21 fr. luigi brocchi, fr. luigi lorusso, fr. luigi ruggiero, fr. luigi savi

O N O M A S T I C I D I G I U G N O

A N N I V E R S A R I 85°genetliaco15 fr. Ermanno ponzalli

40° di Sacerdozio29 fr. Gian Paolo Salotti

“Mbuga, 5/10/1999

P a s t o r a l e G i o v a n i l e V o c a z i o n a l e

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Lunedì 19 maggio 2014, nel convento di ReggioEmilia, è decedu-to, all’età di 95 anni, fr.Guglielmo Sghedoni della Provincia Cappuc-cina dell’Emilia-Roma-gna, già Vicario Gene-rale del nostro Ordine (1970-1976). A norma delle nostre Ordinazio-ni dei Capitoli Genera-li (Cap. III, 2.2), ogni fraternità del gruppo al quale egli apparteneva (la CIMPCap) celebri una Messa in suo suffragio.

Carissimo Provinciale, sono qui a Mpwapwa in occa-sione del 50° della Parrocchia e come primo dei cap-puccini arrivato qua nel 1963, sono invitato speciale. Prendo l’occasione di scriverti due righe, spinto anche dalla tua lettera che dà notizie dei nuovi fra-telli che si sono uniti al nostro Ordine e di altri che

presto saranno sacerdoti. Viva S.Francesco! (...continua con notizie sulle vocazioni locali e contingenti ma anche con il ramma-rico di sentirsi un po’ abbandonati dalla Madre Provincia... ndr.) In trentasei anni di vita missionaria abbiamo fatto tanto lavoro, ma forse se ne è scritto poco e la Provincia, piano piano, ci sta lasciando, come una stella filante che brilla e va a finire. La piccola accoglienza, che ti fecero su, a Mbuga, era un grazie sentito a tutta la Provincia per tutto quello che era stato fatto nella Regione di Mpwapwa dai Frati Cappuccini Toscani, specialmente nei pe-riodi iniziali e nelle diverse occasioni della siccità e della fame. Gli africani non hanno tanti doni per ringraziare, ma la voce dei loro canti è schietta e sincera. Accettiamola questa voce, perché la voce dei poveri è la voce di Dio. Grazie dice il Signore alla Madre Provincia, che ha dato i suoi figli, perché altri popoli vedano la luce ed abbiano una gloria piena, finalmente liberi dalle tenebre, poiché già ci sono quelli che hanno accolto la fiaccola della fede e la tengono alta perché tutti vedano in una processione senza fine. Scusa lo sfogo ma in un'occasione come questa (50°) sono troppi i ricordi e quan-do mi rivedo nel camion a portare sabbia e cemento ad Ipéra, Kibakwe, Mbuga, Kongwa, Mlali..., mi sentirei ancora capace di ricominciare da capo. Ma! Forse perché ci ho creduto davvero fin dall'inizio. Ciao e un bacione infinito a tutta la Provincia. Tuo aff.mo in S. Francesco. Fr. Egidio Guidí

L a v o c e d e i p o v e r i è l a v o c e d i D i oUna rara lettera al Ministro del confratello missionario fr.Egidio Guidi

CITTÀ DEL VATICANOPapa Francesco ha no-minato Vescovo Au-siliare dell’Arcidiocesi metropolitana di Mila-no il nostro confratello Paolo Martinelli, finora Preside dell’Istituto di Spiritualità Francesca-na della Pontificia Uni-versità ‘Antonianum’, in Roma. L’Ordinazione episcopale di mons. Paolo Martinelli avverrà per l’imposizione delle mani dell’Arcivescovo, cardinale Angelo Scola, il 28 giugno nel Duomo di Milano.

S.Messa per P. Guglielmo Sghedoni

Fr.Paolo Martinelli VescoVo

a cura di fr.Marco Bernardi

i è svolto ad Assisi tra fine Maggio inizio Giugno l’evento nazionale G i o V a n i e F r a t i della Pastorale Giovanile Vocazionale dei Frati Cappuccini italiani. Venti frati e cinquanta giovani provenienti da tutta Italia si sono incontrati per riscoprire la bellezza della vocazione francescana. Oltre a momenti di formazione, dibattito, lavori di gruppo, i partecipanti hanno visitato la città di Assisi, guidati magistralmente da fr.Fabio Furiasse, Provincia Picena. I giovani che vi hanno partecipato sono stati colpiti dallo spirito gioviale e soprattutto fraterno dei frati; traspariva tutta la bellezza della vocazione cappuccina, in spirito di semplicità e letizia. Nella catechesi tenuta da fr.Claudio Passavanti, Provin-cia Piemonte, abbiamo affrontato il tema delle Beatitudini, così come indicato da Papa Francesco nel messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù. Un grazie a tutti i frati che sostengono il lavoro degli animatori della Pastorale Giovanile Vocazionale.

I n c o n t r o a d A s s i s i Giovani e FRati 2014

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Per contattare la Redazione Fra Noi Telefono: 055 -46 . 24774 E-mail: [email protected] AttendiAmo notizie dAlle frAternità

Olio su tela (cm 135x116) - Copia d’ignoto sec. XIX

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di Fr. Giacomo Carlini

I l 12 Maggio 2014 è venuto a Montughi il dr. Marco Del Sere, del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, per riconsegnare al con-vento una tela. Era stata rubata nella sacrestia della chiesa di Montughi il 14 Marzo 1998. Due giorni dopo (16 Marzo 1998), il Legale Rappresentante dei Cappuccini denunziò il furto alla Polizia. Le ricerche si conclusero l’anno se-guente con il recupero del quadro: fu ritrovato a Prato il 23 Dicembre 1999.

Il ritrovamento, tuttavia, non si concluse con il suo ritorno a Montughi. L’assenza si prolungò negli anni e nel 2004 fece anche parte della collezione di opere d’arte ritrovate messa in mostra presso il ‘Rondò di Bacco’ di Palazzo Pitti. Per l’occasione, anzi, i Cappuccini furono gentilmente avvertiti dell’esposizione e ad essi fu chiesta anche l’autorizzazione.

Oggi, dunque, il quadro è ritornato a casa. Non occuperà l’antico posto nella sacrestia,

perché i frati hanno capito che, oltre i buoni cristiani, in chiesa vengono anche i ‘ladri’.

Il quadro è un dipinto ‘ad olio su tela’. Nel fondo si stagliano, in primo piano, la Madonna seduta frontalmente, con veste rosso e viola, che reca sulle ginocchia, a destra, il Bambino con gambe divaricate, mentre, a sinistra, vi è il busto di S.Giovannino di profilo con la croce; sempre a

destra, sotto la tenda oscura, vi è un libro rilegato in rosso. L’opera, nella parte centrale (Madonna con Bambino),

è una copia, della famosa “Madonna del sacco” di Andrea del Sarto (1486-1530) datata al 1525 e situata alla SS.ma Annunziata, nel ‘chiostro dei morti’.

Il nostro quadro è, dunque, una modesta copia ottocentesca, di fattura povera, come si può vedere in alcuni particolari, facilmente individuabili ad un occhio un po’ esperto. Con esclusione del ladruncolo di turno!

L’arte nei conventi dei cappuccini toscani

Madonna col BaMBino e S.Giovannino

o r d i n e f r a n c e s c a n o s e c o l a r e a d A s s i s i 5 - 8 G i u g n o IV Capito lo Naz ionale

scuola di evangelizzazione : al Convento di Ponte a Poppi 20-22 Giugno: Conoscere la Parola di Diolectio divina : al Convento di Montughi 11 Giugno dalle ore 15:00 (ultimo appuntamento)

Il titolo non poteva essere più chiaro. C’è alla ribalta una coppia sui generis: una nipotina e uno zio cappuccino. Lei nipotina curiosa, lui frate convinto, impegnato. Poi, lui, anni di esaltante attività sacerdotale esteriore e lei, ormai donna affermata, resta con i suoi ricordi. Per lei è lo ‘zio frate’! Per lei resta lo zio frate: presente nei suoi ricordi, tanto da cedere alla voglia di riportare alla vita quello ‘zio’, che aveva ammirato da bambina. Nasce il suo libro, MIO ZIO...: un vero regalo alla sua memoria. Diciamo subito che anche per noi l’amabile pubblicazione è stata una sorpresa ed un regalo. Lo zio P.Vittore da Cesa, sono ormai 27 anni che ci ha lasciato, ma la nipotina è stata brava a farcelo sentire e quasi rivedere come vivo. Abbiamo letto con vera gioia il suo appassionato racconto, anche perché, forse, un giorno lon-tano ci trovammo coinvolti in quella vicenda dello zio frate. Il racconto, come narrato e scritto dalla nipotina Laura Parri, non ci ha trovati impreparati, anzi, ad un certo punto, ha arricchito le nostre conoscenze, specialmente sotto l’aspetto delle risonan-ze, che la vita dello zio frate ebbe nel suo Ordine, nella vita delle genti avvicinate. E lo zio frate ne avvicinò proprio tante! La nipotina scrittrice merita, oltre i ringraziamenti dei confratelli dello zio, la gioia di saperli devoti e attenti lettori della biografia scritta.Mio zio Padre Vittore da Cesa di Laura Parri - Edizioni Helicon - 2014, 214 p.

M i o z i o P a d r e V i t t o r e d a C e s a