Friuli Venezia Giulia

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Ricerca sul Friuli Venezia Giulia.Scuola media, classe prima.Autore: Valentina Tomada - S. Giorgio della Richinvelda (PN)

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Friuli Venezia GiuliaValentina Tomada

Classe I A anno scolastico 2009 / 2010

Dati GeneraliBandiera regionale

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Carta Fisica della regione

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Confini regionaliIl Friuli Venezia Giulia confina a : Nord con l'Austria; Est con la Slovenia; Ovest con la regione Veneto; Sud con il Mare Adriatico.

ProvinceProvincia Udine Pordenone Trieste Gorizia Popolazione 539,723 312,359 236,393 142,461 Superficie (Km2) 4,905 2,178 212 466

Territorio e ambiente naturaleI rilieviIl territorio del Friuli Venezia Giulia per il 42% montano, per il 38% formato dalla pianura e per il 20% da colline e confina a nord con l'Austria a est con la Slovenia, a ovest con il Veneto e a sud con il Mare Adriatico. I rilievi ricoprono la parte pi settentrionale del Friuli e appartengono a due sezioni dell'arco alpino: le Alpi Carniche e le Alpi Giulie. Le Alpi Carniche, poste fra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, si spingono fino al passo di Camporosso, dove iniziano le Alpi Giulie che attraversano il territorio italiano solo per un brevissimo tratto e si estendono per lo pi nei Balcani. Rispetto alle altre catene del sistema alpino in Friuli non ci sono monti molto alti, infatti la cima pi alta il Coglians che arriva fino a 2780 metri di altezza. Nonostante tutto queste montagne rappresentano comunque un ostacolo difficile da superare perch formano un muro continuo con pochi valichi. 4

Di fronte alle Alpi troviamo una fascia, formata da montagne di minore altezza chiamate prealpi Carniche, divise dalle prealpi Giulie dal fiume Tagliamento e comprendono catene formate da catene di rocce calcaree e dolomitiche disposte in tre semicerchi. Nella zona sud-orientale del Friuli si trova il Carso, un altopiano di cui solo una minima parte della nostra penisola. Il paesaggio carsico possiede caratteristiche molto particolari dovute al suo tipo di terreno, formato da rocce calcaree, cio rocce permeabili, molto friabili e quindi facilmente soggette a erosione. Col passare del tempo la pioggia e le altre precipitazioni hanno modellato le sue rocce dando all'altopiano il paesaggio odierno, formato da un' infinit di grotte, solchi e doline. Il Carso friulano cos famoso che nelle altre zone dove si pu trovare, questo fenomeno viene chiamato carsismo. La principale causa dei fenomeni carsici la pioggia, a cui si pu attribuire la formazione delle doline, che sono avvallamenti simili a crateri a forma di ovale o di circolo. Sul fondo delle doline si trovano rigagnoli e ruscelli che scompaiono sotto terra.

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La pianura e le costeDalla punta delle prealpi al mare si trova la parte orientale della Pianura Padana che in Friuli come nelle altre regioni settentrionali si divide in due zone specifiche: l'Alta Pianura, vicina alle montagne, presenta un paesaggio arido e brullo chiamato magredi, formato da ciottoli e ghiaia tra i quali l'acqua passa molto facilmente; la Bassa Pianura, vicina al mare, pi fertile perch il suo terreno composto da sabbia e argilla, due materiali che non fanno passare l' acqua e quindi la trattengono in superficie. L'acqua piovana che nell'Alta Pianura penetra in profondit, scorre sotterranea e quando incontra lo strato argilloso della Bassa Pianura risale in superficie formando piccole sorgenti chiamate risorgive. La stessa cosa succede ad alcuni fiumi come il Meduna e il Cellina che diventano sotterranei all'inizio dell'Alta Pianura e riemergono nella Bassa. Le coste friulane hanno spiagge per lo pi basse poich l'unico altopiano che si sporge sul mare quello carsico. Lungo la costa friulana si incontrano diverse rientranze che formano i golfi di Panzano e Trieste e le lagune di Grado e Marano, vicine al Veneto. Lungo la pianura la costa sabbiosa con spiagge ampie e diverse localit balneari.

I fiumi e i laghiIl Friuli una regione particolarmente ricca di fiumi, alcuni dei quali nascono e sfociano nella nostra regione come il Tagliamento mentre altri lo attraversano solo per un breve tratto come il Livenza e l'Isonzo. Visto che una buona parte del terreno in regione permeabile, alcuni fiumi scorrono sottoterra per dei chilometri e per questo motivo vi sono alcune zone aride in superficie ma ricche di acqua in profondit. In Friuli ci sono alcuni laghi naturali, tra cui si possono ricordare i laghi di Fusine, che si trovano vicino a Tarvisio e il lago di Cavazzo, ma sono presenti anche numerosi laghi artificiali, cio nati dal blocco del corso di un fiume con gigantesche dighe. Tra questi ultimi il pi famoso il lago del Vajont, famoso per il disastro che ha provocato la distruzione di Erto e Casso e di Longarone in seguito alla frana del monte Toc. 6

Il climaAnche se la posizione geografica della nostra regione farebbe pensare a un clima piuttosto freddo, il Friuli risente della benefica vicinanza del mare. Solitamente in Friuli le temperature sono abbastanza miti, infatti le estati non sono troppo calde e gli inverni non sono troppo freddi, escludendo naturalmente la fascia carnica, dove il clima continentale, freddo in inverno e caldo in estate. In regione le piogge non mancano tanto che il Friuli contende al Trentino Alto Adige il primato italiano per la regione pi piovosa. Il Friuli sopratutto la regione dei venti, e il pi famoso tra questi la Bora, un vento freddo che proviene dalle pianure cento-orientali dell'Europa. Oltre a procurare un notevole abbassamento della temperatura la Bora, che spesso durante l'inverno soffia a Trieste, anche molto violenta: viaggia a 100/150 chilometri orari e le sue raffiche chiamate refoli possono costituire un pericolo per persone e barche. In autunno e in primavera invece soffia spesso lo Scirocco, un vento caldo che proviene dall'Adriatico e che porta con s molta umidit raccolta sul mare

EconomiaNonostante un'ampia parte del Friuli sia pianeggiante, l'agricoltura non fra le attivit economiche prevalenti, infatti il suo sviluppo ostacolato dalla natura del nostro terreno che spesso sassoso, permeabile all'acqua, arido e poco fertile. Le coltivazioni pi produttive della regione si concentrano nella Bassa Pianura dove l'acqua, dopo aver viaggiato sotto terra, riaffiora in superficie. Nella Bassa Pianura vengono prodotti buona parte del frumento, e del mais prodotto nella nostra regione, inoltre vengono anche coltivate frutta e barbabietole da zucchero. In molte zone si coltiva uva che d vini pregiati come Refosco, Cabernet, Pinot bianco e nero, il Verduzzo, il Picolit e la Malvasia.

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La pescaNella laguna di Marano si pratica con buoni risultati l'allevamento di varie razze di pesce, invece sulla costa di Trieste si allevano mitili e altre razze di molluschi, inoltre il Friuli detiene il primato italiano dell'allevamento di trote in fiumi e canali.

L' industriaDopo la seconda guerra mondiale il settore industriale ha conosciuto un grande sviluppo ed oggi oltre a comprendere aziende di piccole e medie dimensioni, presenta anche grandi complessi che si concentrano in zone determinate tra le quali i cantieri navali di Monfalcone, la produzione di elettrodomestici a Pordenone e di mobili a Udine e Manzano. Sono presenti inoltre diversi stabilimenti siderurgici e meccanici. L'artigianato friulano legato soprattutto alla lavorazione del legno, ricavato dall'abbattimento degli alberi, per la costruzione di mobili.

Popolazione e insediamentiIl Friuli Venezia Giulia diviso in due parti ben distinte, diverse per le tradizioni culturali, storiche e produttive: il Friuli vero e proprio che comprende le province di Pordenone, Udine e Gorizia e la Venezia Giulia che corrisponde alla provincia di Trieste. In passato era ben evidente la differenza tra il grande porto di Trieste, che a quel tempo godeva di grande rispetto e benessere, ed il Friuli, che era una zona agricola depressa. Oggi la situazione molto mutata, infatti Trieste possiede ancora la bellezza di un tempo ma le attivit portuali si sono molto ridotte, mentre l'economia del Friuli si molto sviluppata rispetto ad un tempo. La popolazione si concentra nelle zone urbane di Udine che conta circa 172.000 abitanti che vivono nei 312 chilometri quadrati compresi nel territorio del capoluogo del Friuli e degli 11 comuni che lo circondano, mentre l'area di Trieste conta circa 236.000 abitanti in 212 chilometri quadrati. I restanti due terzi della popolazione della regione vive ancora in comuni di piccole e medie dimensioni mentre rimane poco popolata la montagna. 8

La nostra regione stata una delle zone dove il fenomeno dell'emigrazione stato pi evidente, causato dall'economia depressa, dalle invasioni belliche e che si interrotto a seguito dei cambiamenti nell'economia del territorio. Tra la fine dell'ottocento e la fine della seconda guerra mondiale i flussi migratori si diressero soprattutto verso l'Argentina e gli Stati Uniti ma dopo il secondo dopoguerra la situazione si invert momentaneamente, infatti migliaia di immigrati provenienti dall'Istria e da Zara arrivano nella regione per poi ripartire verso il centro Europa, gli Stati Uniti e verso la zona del triangolo industriale (soprattutto Lombardia e Piemonte). A partire dagli anni sessanta il Friuli Venezia Giulia si trasform da terra di emigranti a terra di immigrati provenienti dal resto dell'Italia ma soprattutto dall'estero. Tra le cause di questa inversione va nominato lo sviluppo industriale e la ricostruzione seguita al terremoto del 1976, che richiam in patria numerosi dei friulani emigrati

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Le citt pi importantiTrieste: situata ai piedi del Carso e si estende a forma di arco seguendo la forma: del golfo d Trieste. Nella sua bandiera raffigurata l'alabarda di San Sergio. Dopo essere appartenuta ai Romani Trieste passo ai Goti, ai Bizantini, ai Longobardi, ai Franchi e alla repubblica di Venezia. Nell'Ottocento Trieste divenne il pi grande porto commerciale dell'Adriatico e uno dei maggiori d'Europa. Gorizia: situata allo sbocco dell'Isonzo, attraversata dal confine con la Slovenia ed circondata dalle colline del Collio e dalle ultime montagne delle prealpi Giulie; tra le montagne famoso il monte di San Michele su cui durante la prima guerra mondiale si combatt una lunga battaglia che caus il sacrificio di moltissime vite umane. Pordenone:, dal latino Portus Naonis ebbe negli anni '60 un notevole sviluppo industriale e una rilevante crescita demografica e perci edile. Nel 1 marzo del1968 fu riconosciuta come provincia con i suoi 51 comuni. Udine: sorge intorno a un colle sormontato da un castello medievale appartenuto ai Patriarchi, stata la capitale storica del Friuli ed un'importante centro di attivit commerciali.

CuriositI mosaicisti del FriuliDa alcuni pesi del Friuli sono sempre partiti molti artigiani, diventati celebri in tutto il mondo: sono i mosaicisti ed i terrazzieri che con i sassi gialli del fiume Meduna, quelli neri, verdi e rossi del Tagliamento e quelli bianchi del torrente Cosa sanno pavimentare piazze e terrazze meravigliose. Girando il mondo nel corso degli anni utilizzarono per arricchire le loro decorazioni, anche i sassi blu d'Irlanda, i neri del Belgio ed i rossi dei Pirenei. Opera loro sono i mosaici dell'Opra di Parigi e quelli della cattedrale di San Patrizio a New York.

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Il Fiume TimavoIl Timavo l'unico fiume che scorre nel Carso e di cui non si conosce ancora perfettamente il corso sotterraneo. Nasce alle pendici del Monte Nevoso, in Croazia e dopo circa quaranta chilometri precipita in una grande voragine in Slovenia. Da qui il fiume inizia il suo percorso fantasma sotto il calcare del Carso. Nei quaranta chilometri che il Timavo percorre a 250 metri sotto terra forma le spettacolari Grotte di San Canziano l'Abisso dei Serpenti, l'Abisso di Trebiciano dove raggiunge una profondit di ben 329 metri ed il Pozzo dei Colombi. Dopo il suo percorso nelle viscere della terra il Timavo riappare con tre sorgenti nel comune di Duino-Aurisina a circa due chilometri dalla sua foce. Dei suoi 87 chilometri di percorso poco pi della met si trova sulla superficie terrestre. Altra curiosit del fiume Timavo, oltre al suo percorso sotterraneo, il cambiamento dei punti di riaffioramento nel corso del tempo, come testimoniato da molti scritti dei secoli passati.

La Grotta GiganteIl Carso, sia quello goriziano che quello d'oltre confine, comprende migliaia di grotte, alcune delle quali non ancora conosciute. Attualmente il loro numero stimato attorno al 6000, di cui circa 2500 situate in territorio italiano. Tra queste, molto differenti per morfologia, dimensioni e profondit particolare interesse riveste la Grotta Gigante. Si tratta della pi grande caverna aperta al pubblico, con i suoi 65 metri di larghezza, 280 metri di lunghezza ed una volta a cupola di 107 m. Si distingue inoltre per la ricchezza delle stalattiti e stalagmiti e per le concentrazioni di calcite che ricoprono le pareti. All'interno della grotta trova installazione, inoltre, una sensibilissima strumentazione scientifica, costituita da sismografi, che rendono l'ambiente un laboratorio davvero unico.

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PalmanovaPalmanova una suggestiva cittadina in provincia di Udine, che ha la caratteristica di essere una delle poche citt fortezza ancora esistenti. Il suo appellativo di citt stellata fa chiaramente riferimento alla sua struttura a forma di stella a nove punte. E' talmente particolare e ben conversata da essere stata dichiarata nel 1960 monumento nazionale. Sorta nel 1593 per volere dei veneziani, che costruirono Palmanova per rafforzare le difese del territorio friulano per arginare da una parte le scorrerie dei Turchi e dall'altra le mire espansionistiche degli Austriaci, circondata da due cerchie di mura erette a protezione di tutto il centro abitato era pensata per lo pi come macchina da guerra. Ancora oggi le mura sono perfettamente visibili ed in eccellente stato di conservazione si trovano anche le tre porte monumentali che regolavano l'ingresso in citt. Vista dall'alto si pu ammirare le perfezione delle costruzioni e la regolarit della forma geometrica.

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La leggenda del ponte del diavoloLa leggenda narra che anticamente i cittadini di Cividale si riunirono in assemblea per escogitare il modo di costruire un solido ponte in pietra , che congiungesse le due sponde del Natisone. Non riuscendo a concludere nulla, invocarono il Diavolo. Quest'ultimo si present con tanto di occhi rossi, coda, corna, offrendo il proprio aiuto per la realizzazione del ponte ma, pretendendo in cambio, l'anima del primo cividalese che vi sarebbe 13

transitato. L'assemblea accett le condizioni del Diavolo, il quale in una sola notte edific la struttura. Ci fu anche l'intervento della made del Maligno che trasport nel suo grembiule un grande masso( su quest'ultimo poggia ancor oggi il pilastro centrale del ponte) e lo depose nel bel messo del fiume. La mattina seguente il Diavolo pretese la ricompensa. Egli vene per ingannato, infatti i cividalesi fecero attraversare il ponte da un cane.

Bibliografia e sitografia1. Elena Giavazzi, Giacomo Vittorio Paolozzi Le Regioni d'Italia De Agostini editore, 1990, pag. 380 2. Micaela Vissani Regioni d'Italia dalla A alla Z Giunti editore, 1999, pag. 251 3. Wikipedia Friuli Venezia Giulia http://it.wikipedia.org/wiki/Friuli-Venezia_Giulia 4. Mediasoft Friuli Venezia Giulia http://www.mediasoft.it/italy/ 5. Trieste.com La Grotta Gigante http://www.trieste.com/vacanze/luoghi/grottagigante.html 6. Hotelfree.it Palmanova, la ceitt stellata http://www.hotelfree.it/itinerari_Friuli%20Venezia%20Giulia/palmanova.asp 7. Marecarso.it Fiume Timavo http://www.marecarso.it/da_vedere_timavo.htm

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Indice generaleDati Generali..................................................................................................................2 Bandiera regionale....................................................................................................2 Carta Fisica della regione.........................................................................................3 Confini regionali.........................................................................................................4 Province....................................................................................................................4 Territorio e ambiente naturale........................................................................................4 I rilievi........................................................................................................................4 La pianura e le coste.................................................................................................6 I fiumi e i laghi...........................................................................................................6 Il clima.......................................................................................................................7 Economia.......................................................................................................................7 La pesca....................................................................................................................8 L' industria.................................................................................................................8 Popolazione e insediamenti..........................................................................................8 Le citt pi importanti..............................................................................................10 Curiosit.......................................................................................................................10 I mosaicisti del Friuli................................................................................................10 Il Fiume Timavo.......................................................................................................11 La Grotta Gigante....................................................................................................11 Palmanova..............................................................................................................12 La leggenda del ponte del diavolo..........................................................................13 Bibliografia e sitografia................................................................................................14

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