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Contropareti Soluzioni tecniche per l’edilizia

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ControparetiSoluzioni tecniche per l’edilizia

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Informazioni generaliA

B

C

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B1

B2

C1

C2

C3

Indice

Applicazioni Pag. 2Sistemi costruttivi in lastre di gesso rivestito Pag. 2Caratteristiche prestazionali e certificazione Pag. 2Riferimenti normativi Pag. 5

Lastre di gesso rivestito Pag. 6Lastre Standard “ 6Lastre Speciali “ 6Lastre Accoppiate “ 7

Accessori per la posa in opera Pag. 8Struttura metallica “ 8Elementi di fissaggio “ 12Elementi per il trattamento dei giunti “ 13Collanti “ 14

Elementi per l’attrezzabiltà della parete “ 15

Selezione dei sistemi costruttivi Pag. 17Contropareti incollate: Pag. 20

C2.1 INTONACO A SECCO Soluzione A “ 20Introduzione “ 21Componenti del sistema “ 22Criteri di posa in opera “ 23Prestazioni del sistema “ 26Dettagli di posa in opera “ 28Quantità indicative per metro quadrato “ 30Voce di capitolato “ 30

C2.2 INTONACO A SECCO ISOLANTE Soluzione B “ 31Introduzione “ 32Tipologie di prodotto “ 32Componenti del sistema “ 35Criteri di posa in opera “ 36Prestazioni del sistema “ 40Dettagli di posa in opera “ 47Quantità indicative per metro quadrato “ 49Voce di capitolato “ 50

Contropareti su struttura metallica Pag. 51C3.1 CONTROPARETE SU STRUTTURA Soluzione C “ 51

Introduzione “ 52Componenti del sistema “ 52Tipologie di applicazione “ 53Criteri di posa in opera “ 53Prestazioni del sistema “ 61Dettagli di posa in opera “ 68Quantità indicative per metro quadrato “ 70Voci di capitolato “ 70

Sistemi costruttivi e guidaalla scelta delle soluzioni

Prodotti ed Accessoriper la posa in opera

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Le chiusure verticali, perimetrali, dicompartimentazione odistribuzione interna,fanno partedella classe di elementi tecnici incui si articola il sistema costruttivo:esse sono oggetto di grandeattenzione da parte deglioperatori del settore, in virtù dellemolteplici funzioni che sono ingrado di esprimere dal punto divista estetico, decorativo, simbolicoe prestazionale. I rivestimenti delle chiusureverticali interne, meglio noti comecontropareti, concorrono adeterminare il comportamentocomplessivo dell’ambiente internodell’edificio, rispondendo adesigenze di sicurezza in casod’incendio, di benessereigrotermico ed acustico, di stabilitàmeccanica e di carattere estetico.

ApplicazioniIl presente documento tecnicoprecisa le modalità di posa inopera ed i criteri da rispettarenella realizzazione di controparetiin lastre di gesso rivestito PLACO.Le soluzioni qui descritte trovanoun’ideale applicazione in tuttal’edilizia d’interni ed il loroutilizzo è finalizzato allarealizzazione di rivestimenti dielementi verticali in:• edifici adibiti a residenza; • edifici adibiti ad uffici;• edifici adibiti ad attività

scolastiche; • edifici adibiti ad alberghi,

pensioni ed attività simili; • edifici adibiti ad ospedali,

cliniche, case di cura; • edifici adibiti ad attività

commerciali;• edifici adibiti ad attività

ricreative, di culto o simili.

Sistemi costruttiviin lastre di gessorivestito

Tra le molteplici soluzionipossibili per la realizzazione dicontropareti interne, quella che

prevede l’utilizzo dellatecnologia costruttiva in lastre digesso rivestito PLACO,rappresenta senza dubbio unasoluzione ad alto contenutoprogettuale, sia per lecaratteristiche intrinseche deimateriali adottati che perl’estrema funzionalità della suatecnica costruttiva.La posa in opera dellecontropareti avviene mediantel’adozione delle tecnichecostruttive PLACO riportate nellasezione C di questo documento.

Contropareti incollateQuesta tecnica sarà utilizzata peril rivestimento di chiusureverticali a piombo.In funzione delle specificheesigenze progettuali è possibilerealizzare:- intonaco a seccocon lastre di gesso rivestitodirettamente incollate, medianteapposito prodotto, alla muraturadi supporto. Questa applicazionenon consente di raggiungerelivelli prestazionali particolari dalpunto di vista termico o acusticolimitandosi, per la maggior partedei casi, alla qualificazioneestetica delle superfici rustiche odeteriorate;- intonaco a secco isolantecon lastre accoppiatedirettamente incollate, medianteapposito prodotto, alla muraturadi supporto. Questa applicazione assolve lafunzione di intonaco a secco econsente di incrementare lecaratteristiche prestazionalitermiche e/o acustiche dellamuratura di supporto.

Per dettagli ulteriori si rimandaalla sezione specifica C2.

Contropareti su struttura metallicaQuesta tecnica consiste nelfissaggio meccanico delle lastre

di gesso rivestito PLACO ad unastruttura metallica indipendenterispetto alla muratura disupporto.L’adozione di questa soluzionetipologica permette di:• attrezzare l’intercapedine tra

supporto e rivestimentomediante l’installazione degliimpianti tecnici;

• inserire nell’intercapedinemateriale isolante allo scopo dimigliorare le caratteristicheprestazionali;

• correggere le irregolarità o ifuori piombo della muratura disupporto;

• risanare murature ammalorateo soggette a fenomeni dipatologia da condensa.

Per dettagli ulteriori si rimandaalla sezione specifica C3.

Caratteristiche prestazionali e certificazione

Le contropareti in lastre di gessorivestito PLACO concorrono adeterminare il comportamentocomplessivo della chiusuraverticale che rivestono; questedevono soddisfare esigenzeprogettuali di ordine tecnico edestetico, svolgendo funzione diprotezione al fuoco, isolamentoacustico, resistenza meccanica,barriera igrotermica egarantendo fruibilità emanutenzione.

Reazione al fuocoPer reazione al fuoco si intendeil grado di partecipazione di unmateriale al fuoco a cui vienesottoposto; in altre parole è lacapacità che ha un materiale (oun manufatto composito) dicontribuire ad alimentare unincendio.In Italia la reazione al fuoco èdisciplinata dal D.M. 26/06/1984,“Classificazione di reazione alfuoco ed omologazione dei

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A1A3

Informazioni generaliA

A2

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materiali ai fini dellaprevenzione incendi”: ai materiali incombustibili (iquali non danno alcuncontributo all’incendio) vieneattribuita la classe zero, a quellicombustibili le classi da uno acinque (o addirittura nonclassificabile in qualche caso),all’aumentare della lorocombustibilità.Una caratteristica importantedella reazione al fuoco è chetutti i materiali da installarsi inattività soggette a controllo daparte dei Vigili del Fuoco,devono essere omologati dalMinistero dell’Interno ai sensidell’articolo n. 8 del già citatodecreto, oppure devono avereuna certificazione emessa aisensi dell’articolo n. 10, il qualenon prevede l’omologazioneministeriale, a scapito dellavalenza della certificazione, maè limitata ad una specificainstallazione.

Resistenza al fuocoPer resistenza al fuoco si intendel’attitudine di un elemento dacostruzione (componente ostruttura) a conservare, per unperiodo determinato, la stabilità,la tenuta e/o l’isolamentotermico richiesti, specificati inuna norma di prova di resistenzaal fuoco; in altre parole è lacapacità di mantenere, qualorasottoposto ad incendionormalizzato, certecaratteristiche fondamentali perun certo tempo. In Italia la resistenza al fuoco èdisciplinata dalla ormai datata,ma tuttora in vigore, Circolare n. 91del 14/09/1961, emanata dalMinistero dell’Interno, valida pereseguire prove su tutti i manufattiad eccezione delle porte.La circolare, che ha per titolo“Norme di sicurezza per laprotezione contro il fuoco deifabbricati a struttura in acciaio

destinati ad uso civile”, avevaoriginariamente un ambito diapplicazione piuttosto limitato,che è stato poi successivamenteampliato mediante atti delMinistero dell’Interno finalizzatia renderla operativa per tutte letipologie edilizie.Le prove di resistenza al fuocovengono eseguite su fornidisponibili presso laboratoriqualificati, simulando unincendio secondo programmitermici temperatura-tempopredefiniti.A questo punto sembra utileintrodurre la famosa sigla “REI”,nota ad ogni operatore delsettore edile, talvolta persinocome sinonimo di resistente alfuoco tout court; tale sigla èstata introdotta con la LetteraCircolare del 20/11/1982 esuccessivamente resa operativacol D.M. 30/11/1983 “Termini,definizioni generali e simboligrafici di prevenzione incendi”:come il titolo lascia chiaramenteintendere, si tratta di un attolegislativo di carattere generaleche fissa la terminologia in usonel campo della prevenzioneincendi. Al punto 1.11 si chiarisceche “con il simbolo REI siidentifica un elementocostruttivo che deve conservare,per un tempo determinato, lastabilità (R), la tenuta (E) el’isolamento termico (I)”; pocooltre si legge “per la classificazionedegli elementi non portanti ilcriterio R è automaticamentesoddisfatto qualora sianosoddisfatti i criteri E ed I”. In senso stretto quindi tale sigladovrebbe applicarsi solo aglielementi in grado di risponderea tutti e tre i requisiti, ma illegislatore ha voluto uniformarnel’uso anche per i manufatti nonportanti. Anche questa ambiguitàinduce spesso taluni in errore:qualora infatti ci si volesseriferire ad una trave caricata,

non si può parlare di REI, ma solodi R, in quanto tale elemento,per sua natura, non può avereprestazioni di tenuta edisolamento termico.Ai fini della prevenzione incendirisulta essere molto importante ilvalore del carico d’incendiopoiché, sulla base di questovalore calcolato secondo quantoprevisto dalla Circolare n. 91 del14/09/1961, viene attribuita laClasse di resistenza al fuocoall’edificio, e conseguentementele prestazioni di resistenza darichiedere a strutture, elementi ecompartimentazioni in generepresenti nell’edificio stesso.La classe di resistenza necessariaper ciascun elemento vienedeterminata secondo le modalitàdi calcolo previste dalla Circolaredel Ministero dell'Interno n° 91del 14/09/1961, o convalutazione analitica, secondo leprocedure di calcolo indicatenelle Norme UNI 9502 e UNI 9503.

Isolamento acusticoObiettivo dell’acustica edilizia èla difesa dai rumori, sia esterniche interni, dell’edificio.In linea di principio, l’azione chel’acustica edilizia si propone disvolgere al fine di ottenereun’efficace difesa nei confrontidei rumori, si compone delleseguenti fasi:• definizione dei limiti di

benessere;• individuazione e

caratterizzazione delle fonti didisturbo sia esterne che interne;

• ricerca dei mezzi di controllodel rumore.

I primi due punti fanno parteintegrante della normativa invigore in Italia, la Legge N. 447/95e relativi Decreti di attuazione,mentre per quanto concerne imezzi di controllo del rumore, ènecessario procedere alla ricercadei materiali e dei sistemicostruttivi, con prestazione

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idonea a fornire la necessariadifesa contro la propagazionesonora ed a raggiungere i limiti dibenessere definiti dalla normativa.I mezzi di controllo del rumore sidistinguono in:• interventi attivi, i quali

comprendono tutte leoperazioni finalizzate ad uncontrollo del rumoredirettamente alla sorgente;

• interventi passivi, i qualicomprendono tutte leoperazioni che, attraversol’impiego di materiali e tecnicheadeguate, hanno lo scopo diostacolare la propagazionedell’energia sonora.

In particolare, per ciò che riguardagli interventi passivi, alla cuicategoria appartengono lesoluzioni in lastre di gesso rivestito,l’idoneità dei materiali e deicomponenti per questi fini vienedefinita “prestazione acustica” eviene quantificata dalle seguentigrandezze fisiche:• potere fonoisolante• potere fonoisolante apparente.Tali grandezze vengono espressein decibel (simbolo dB). In Italia, la normativa diriferimento sull’inquinamentoacustico è la Legge N. 447 del 1995ed i relativi decreti di attuazionetra cui, in particolare, il D.P.C.M.05/12/97 relativo ai requisitiacustici passivi degli edifici. Inquesto Decreto, al fine di ridurrel’esposizione al rumore, sonoriportati i “valori limite” dellegrandezze fisiche che determinanoi requisiti delle sorgenti sonoreinterne agli edifici, unitamente aquelli acustici passivi degli edifici edei loro componenti.Le grandezze fisicheprecedentemente citate vengonodi norma rappresentate sottoforma di diagrammi riportanti lagrandezza desiderata, misurata indecibel (dB), in funzione dellafrequenza, quest’ultima espressa inhertz (Hz).

E’ però possibile, attraversoun’importante semplificazione,tradurre questo tipo didiagramma in un solo valore cherappresenta quindi globalmente laprestazione acustica dellagrandezza; tale valore èdenominato “indice di valutazioneacustica” e viene generalmenteutilizzato per verificare larispondenza delle strutture aspecifici capitolati o pereffettuarne la classificazione.L’indice di valutazione sidetermina secondo unprocedimento fissato dallanormativa che prevede ilconfronto del diagramma con unacurva limite la cui posizione vieneunivocamente stabilita dal valorein decibel (dB) relativo allafrequenza di 500 hertz (Hz).

Potere Fonoisolante (R)E’ una grandezza misurata inlaboratorio e definisce l’attitudinedi un divisorio, posto aseparazione tra due ambienti, adimpedire che i rumori aereiprodotti in uno di essi venganotrasmessi all’altro.

Indice di Valutazionedel Potere Fonoisolante (RW)Dai valori di R espressi in funzionedella frequenza si ricava l’indice divalutazione del poterefonoisolante, avente comesimbolo RW, che permette dicaratterizzare con un solo numerole proprietà fonoisolanti deldivisorio.

Potere Fonoisolante Apparente (R’)E’ una grandezza misurata inopera e tiene conto delletrasmissioni laterali.In particolare, a differenza delpotere fonoisolante (R), la cuimisura viene eseguita inlaboratorio trascurando l’effettodelle trasmissioni laterali e tuttal’energia sonora viene trasmessanel locale disturbato attraverso il

divisorio, nel caso del poterefonoisolante apparente (R’) lamisura viene eseguita in operatenendo conto anche dell’energiasonora trasmessa attraverso lecosiddette “fughe laterali”,risultando, di conseguenza,penalizzata rispetto alla misura dilaboratorio.

Indice di Valutazione del PotereFonoisolante Apparente (R’W)Dai valori di R’, espressi infunzione della frequenza, si ricaval’indice di valutazione del poterefonoisolante avente come simboloR’W, che permette dicaratterizzare con un solo numerole proprietà fonoisolanti deldivisorio.

Sintesi del D.P.C.M. 05/12/97 In attuazione dell’articolo 3comma 1) lettera e) della Legge N.447/95 del 26/10/95, il D.P.C.M.05/12/97 determina i requisitiacustici delle sorgenti sonoreinterne agli edifici ed i requisitiacustici passivi degli edifici e deiloro componenti in opera, al finedi ridurre l’esposizione al rumore.Articolo 2 - DefinizioniAi fini dell’applicazione del Decreto,gli ambienti abitativi sono distintinelle categorie indicate nellatabella A, della pagina seguente.Articolo 3 - Valori limiteIn tabella B, della pagina seguente,sono riportati i valori limite dellegrandezze che determinano irequisiti acustici passivi deicomponenti degli edifici e dellesorgenti sonore interne.La tabella B indica esclusivamente ivalori riferiti all’indice di valutazionedel potere fonoisolante apparente,in quanto finalizzati al contenutodella presente pubblicazione.

Isolamento termicoLa scelta delle prestazionitermiche degli elementi diseparazione tra ambienteinterno ed esterno o tra

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ambienti interni vicini adifferente temperatura èdeterminata dalla necessità dicreare le migliori condizioni dicomfort ambientale e dirisparmio energetico sia nelriscaldamento invernale, sia nelraffrescamento estivo.Progettazione, costruzione edesercizio degli edifici sonoregolati dalle disposizioni delD.Lgs. n. 192 del 19/08/2005 esuccessivo D.Lgs. n. 311 del29/12/2006, emanati inattuazione della Direttiva Europea 2002/91/CE relativa alrendimento energetico in edilizia.Tali norme integrano la precedenteLegge n. 10 del 09/01/1991.La novità più importanteriguarda l’attestato dicertificazione energeticadell’edificio, sul quale deveessere riportato, fra gli altri dati,quello dell’Energia Primaria peril riscaldamanto invernale (EPi),calcolato secondo criteri bendefiniti; sono anche stabiliti ivalori limite di Trasmittanzatermica (U) dell’involucro edilizio in funzione della zona climatica(più bassa è la trasmittanza,migliore è l’isolamento termicodell’edificio).

Riferimentinormativi

Direttiva Europea 89/106/CEE suiprodotti da costruzione:la marcatura CEA partire dalla “Direttiva Europeadel 21/12/1988 concernente iprodotti da costruzione(89/106/CEE)”, gli Stati dell’UnioneEuropea hanno messo a punto uncomplesso e articolato sistemanormativo per stabilire delleregole comuni a tutti, col fine diconsentire la libera circolazione dibeni nel territorio dell’Unione.In Italia la Direttiva “Prodotti dacostruzione” è stata recepitamediante il DPR n. 246 del21/04/1993 “Regolamento diattuazione della direttiva89/106/CEE relativa ai prodotti dacostruzione”.L’articolo 13 e l’Allegato III delladirettiva dispongonol’applicazione del marchio CE suiprodotti testati secondometodologie di provaarmonizzate; il marchio CEgarantisce che il prodottorisponde a requisiti minimi comunia tutta l’Unione Europea,permettendone così lacommercializzazione in tutto ilterritorio dell’Unione: lamarcatura CE è quindi una sorta diCarta d’Identità del prodotto chegli consente di girare liberamentein tutti gli Stati dell’Unione.La marcatura CE è possibilequando viene pubblicata sullaGazzetta Ufficiale dell’UnioneEuropea la norma specifica perquel dato prodotto; dalla data diobbligatorietà gli Stati membrisono tenuti a ritirare le rispettivenorme nazionali in contrasto conessa.

Norme relative alla produzioneed applicazione delle lastre digesso rivestito

Norma EN 520“Lastre in gesso rivestito -

Definizioni, requisiti e metodi diprova”

UNI EN 14195 “Profili metallici per sistemi inlastre di gesso rivestito -Definizioni requisiti e metodi diprova”

UNI EN 13963“Stucchi per giunti di lastre digesso rivestito - Definizionirequisiti e metodi di prova”

Le succitate Norme non possono in nessuna parte essereriprodotte o diffuse con qualsiasimezzo, fotocopie, microfilm oaltro, senza il consenso scrittodell’Ente normatore, ai sensi diquanto previsto dalla Legge 22aprile 1941 N. 633 e successiviaggiornamenti.

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CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI ABITATIVI

Categoria A edifici adibiti a residenzao assimilabili

Categoria B edifici adibiti a uffici e assimilabili

Categoria C edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili

Categoria D edifici adibiti ad ospedali, cliniche,case di cura e assimilabili

Categoria E edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli e assimilabili

Categoria F edifici adibiti ad attività ricreative o di culto o assimilabili

Categoria G edifici adibiti ad attività commercialio assimilabili

Tabella A

* valori riferiti a elementi di separazione tradue distinte unità immobiliari

REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI

E DEI LORO COMPONENTI

1 D 55 dB

2 A , C 50 dB

3 E 50 dB

4 B, F, G 50 dB

Tabella B

Categorie di cui alla Tabella A R’W *

TRASMITTANZA TERMICADELLE STRUTTURE VERTICALI OPACHE

ZONA DAL 01/01/2006 DAL 01/01/2008 DAL 01/01/2010CLIMATICA U (W/m2K) U (W/m2K) U (W/m2K)

A 0,85 0,72 0,62

B 0,64 0,54 0,48

C 0,57 0,46 0,40

D 0,50 0,40 0,36

E 0,46 0,37 0,34

F 0,44 0,35 0,33

TRASMITTANZA TERMICA DEI DIVISORI TRA EDIFICIO UNITÀ IMMOBILIARI CONFINANTI

ZONA DAL 01/01/2006 DAL 01/01/2009CLIMATICA U (W/m2K) U (W/m2K)

A e B nessuna prescrizione

C, D, E, F < 0,8

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Lastre di gesso rivestito

Lastre PLACOStandard

Lastre PLACOSpeciali

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Prodotti ed Accessoriper la posa in operaB

BA 10 9,5 120 200-250-280-300 7,2

BA 13* 12,5 120200-250-270-280-

9,2300-320-360

BA 15 15 120 200-300 11,9

BA 18 18 120 300 14,0

CodiceSpessore Larghezza Lunghezza

Peso

mm cm cmindicativo

kg/m2

PPF BA 13 12,5 120 200-250-300 10,1

PPF BA 15 15 120 200-250-300 12,6

PPM BA 13 12,5 120 200-250-280-300 9,9

PPV BA 10 9,5 120 300 7,5

PPV BA 13 12,5 120 300 9,6

PHD BA 13 12,5 120 250-300 10,9

LISAPLAC M0 BA 13 12,5 120 250 10,2

LISAPLAC M0 BA 18 18 120 250 14,9

LISAFLAM M0 BA 13 12,5 120 250 10,6

LISAFLAM M0 BA 15 15 120 250 12,9

BA 6 6 120 300 5,7

PPF 13 Pb 5/10 12,5+0,5 60 250 15,8

PPF 13 Pb 10/10 12,5+1,0 60 250 21,8

PPF 13 Pb 20/10 12,5+2,0 60 250 27,5

PPF 13 Pb 30/10 12,5+3,0 60 250 33,2

CodiceSpessore Larghezza Lunghezza

Peso

mm cm cmindicativo

kg/m2

PLACOLAST

PLACOFLAM

PLACOMARINE

PLACOVAPOR

PLACODUR

PLACO M0

LASTRE PLACO PER ELEMENTI CURVI

LASTRE PLACO RIVESTITE CON PIOMBO

B1

* Lastra a norma DIN 18180

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Lastre accoppiate

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Dimensione Spessore Spessore totale Peso Codice lastra lastra+isolante indicativo

mm mm mm kg/m2

P 10+20 1200x3000 10+20 30 7,5P 10+30 1200x3000 10+30 40 7,6P 10+40 1200x3000 10+40 50 7,8P 10+50 1200x3000 10+50 60 8,0P 10+60 1200x3000 10+60 70 8,1

Pbv 10+20 1200x3000 10+20 30 7,5Pbv 10+30 1200x3000 10+30 40 7,6Pbv 10+40 1200x3000 10+40 50 7,8Pbv 10+50 1200x3000 10+50 60 8,0Pbv 10+60 1200x3000 10+60 70 8,1

PG 10+20 1200x3000 10+20 30 7,5PG 10+30 1200x3000 10+30 40 7,6PG 10+40 1200x3000 10+40 50 7,8PG 10+50 1200x3000 10+50 60 8,0

PGbv 10+20 1200x3000 10+20 30 7,5PGbv 10+30 1200x3000 10+30 40 7,6PGbv 10+40 1200x3000 10+40 50 7,8PGbv 10+50 1200x3000 10+50 60 8,0

PE 10+20 1200x3000 10+20 30 8,1PE 10+30 1200x3000 10+30 40 8,4PE 10+40 1200x3000 10+40 50 8,8PE 10+50 1200x3000 10+50 60 9,1

PEbv 10+20 1200x3000 10+20 30 8,1PEbv 10+30 1200x3000 10+30 40 8,4PEbv 10+40 1200x3000 10+40 50 8,8PEbv 10+50 1200x3000 10+50 60 9,1

VL 10+20 1200x3000 10+20 30 8,8VL 10+30 1200x3000 10+30 40 9,6VL 10+40 1200x3000 10+40 50 10,4VL 10+50 1200x3000 10+50 60 11,2

VLbv 10+20 1200x3000 10+20 30 8,8VLbv 10+30 1200x3000 10+30 40 9,6VLbv 10+40 1200x3000 10+40 50 10,4VLbv 10+50 1200x3000 10+50 60 11,2

RL 10+30 1200x3000 10+30 40 9,9RL 10+40 1200x3000 10+40 50 10,8RL 10+50 1200x3000 10+50 60 11,7RL 10+60 1200x3000 10+60 70 12,6

RLbv 10+30 1200x3000 10+30 40 9,9RLbv 10+40 1200x3000 10+40 50 10,8RLbv 10+50 1200x3000 10+50 60 11,7RLbv 10+60 1200x3000 10+60 70 12,6

GESPOL CON BARRIERA AL VAPORE (lastra PPV BA 10 + polistirene espanso sinterizzato)

GRAFITHERM (lastra BA 10 + polistirene espanso e grafite)

GRAFITHERM CON BARRIERA AL VAPORE (lastra PPV BA 10 + polistirene espanso e grafite)

GESPOL (lastra BA 10 + polistirene espanso estruso)

GESPOL CON BARRIERA AL VAPORE (lastra PPV BA 10 + polistirene espanso estruso)

GESVER (lastra BA 10 + lana di vetro)

GESVER CON BARRIERA AL VAPORE (lastra PPV BA 10 + lana di vetro)

GESROK (lastra BA 10 + lana di roccia)

GESROK CON BARRIERA AL VAPORE (lastra PPV BA 10 + lana di roccia)

GESPOL (lastra BA 10 + polistirene espanso sinterizzato)

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Accessori per la posa in opera

Struttura Metallica

8

B2

3000

50 3500 0,73

4000

3000

55 3500 0,75

4000

3000

75 3500 0,84

4000

3000

100 3500 0,96

4000

150 4000 1,04

Dimensione A Lunghezza Peso indicativo

mm mm kg/m

503000

0,584000

553000

0,614000

753000

0,704000

1003000

0,814000

150 4000 0,91

Dimensione A Lunghezza Peso indicativo

mm mm kg/m

40

40

A

51 A

47

MONTANTE A C

GUIDA A U

Profili guida a norma DIN per contropareti

Profili montanti a norma DIN per contropareti

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9

503000

0,544000

553000

0,564000

753000

0,664000

1003000

0,774000

Dimensione A Lunghezza Peso indicativo

mm mm kg/m

35

A

35

3000

50 3500 0,66

4000

3000

55 3500 0,68

4000

3000

75 3500 0,74

4000

3000

100 3500 0,89

4000

Dimensione A Lunghezza Peso indicativo

mm mm kg/m

43 A

40

MONTANTE A C

GUIDA A U

Profili guida a norma UNI per contropareti

Profili montanti a norma UNI per contropareti

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10

19

28

28

DescrizioneLunghezza Peso indicativo

mm kg/m

GUIDA A U 30x283000

0,394000

30

30

28

PROFILO A C 18/483000

0,464000

18

18

48

27

48 27

PROFILO A C 27/483000

0,554000

GUIDA A L 30x30 3000 0,28

GUIDA A U 28x193000

0,334000

30

30

30

Profili per contropareti serie 48

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Accessori per serie 48

Profili Omega

11

4045

20

CAV PER PROFILO A C 18/48

CAV PER PROFILO A C 27/48

FORO Ø 6 mm - ORTOGONALE

FILETTATO M6 - ORTOGONALE

5046

44

FORO Ø 6 mm - DISTANZIALE

FILETTATO M6 - DISTANZIALE

DescrizioneLunghezza Peso indicativo

mm kg/m

STIL PRIM 50/48 4000 0,53

Dimensione A Lunghezza Peso indicativo

mm mm kg/m

203000

0,524000

303000

0,674000

AA

50

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Accessori

Elementi di fissaggio

12

33

BA

A

40

Descrizione Dimensione A-B

3-6 cm

STAFFA REGOLABILE 6-9 cm

9-12 cm

STAFFA A SCATTO32 mm

50 mm

VITI PUNTA TRAPANO

RONDELLA PUNTA TRAPANO

VITI PUNTA CHIODO

PUNTA CHIODO 25 - 3,5x25

PUNTA CHIODO 35 - 3,5x35

PUNTA CHIODO 45 - 3,5x45

PUNTA CHIODO 55 - 3,5x55

PUNTA CHIODO 70 - 4,2x70

PUNTA CHIODO 80 - 4,2x80

PUNTA CHIODO 90 - 4,2x90

PUNTA CHIODO 100 - 4,2x100

PUNTA TRAPANO 25 - 3,5x25

PUNTA TRAPANO 35 - 3,5x35

PUNTA TRAPANO 45 - 3,5x45

LY 13 - 4,2x13

25?100

con inserto

25?45

con inserto

13

con inserto

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13

Stucchi

TIPO DI STUCCOIN POLVERE PRONTO

ALL’USOPLACORAPID PLACOJOINT PLACO PR VARIO BPB 30 PLUS BPB 60 PLUS BPB 90 PLUS PROFINMIX

2 ”0”

PLACOJOINT 2 “0”

Elementi per il trattamento dei giunti

PLACORAPID

PLACO PR 25 VARIO PROFINMIX 15

BPB 30 PLUS BPB 60 PLUS BPB 90 PLUS

NASTRO IN CARTA MICROFORATA

da 23 e 150 m

NASTRO ADESIVO

da 20, 45 e 90 m

NASTRO IN FELTRO DI VETRO

da 25 m

Nastri per giunti

TEMPO DI LAVORABILITÀ

TEMPO CALDO E SECCO

TEMPO FREDDO E UMIDO

GRANDI CANTIERI

PICCOLI CANTIERI

NASTRO D’ARMATURA

OTTURAZIONE BUCHI E FESSURE

TRATTAMENTO DEI GIUNTI IN GIORNATA

45‘÷60’

��

���

SI

SI

SI

2 h

��

���

���

��

SI

NO

NO

4 h

��

��

���

SI

NO

NO

45’

���

��

���

NO

NO

SI

30’

��

���

���

SI

SI

SI

60’

��

��

��

��

SI

SI

SI

90’

��

��

���

SI

SI

NO

12÷36 h

���

���

��

SI

SI

NO

��� IDEALE �� ADATTO � POCO ADATTO

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Stucchi

14

MALTA ADESIVA SPECIALE PER L’INCOLLAGGIO

MAP30 - 25 - 5

135

19

7

IN ACCIAIO

da mm 30x30x2800 e da mm 30x30x3000

IN ALLUMINIO da mm 25x25x2000,

da mm 25x25x2500 e da mm 25x25x3000

NASTRO PARASPIGOLI ACCIAIO

da 30 m

105

15

7

COR PM 300 mm 105x3000 COR GM 300 mm 135x3000

Paraspigoli

Cornici decorative

MONOADESIVI - Rotolo da 30 m

50 - 70 - 95 mmBIADESIVI - Rotolo da 10 m

45 mm

Nastri di guarnizione in polietilene espanso

Collanti

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15

SUPPORTI PER CARICHI SOSPESI

SUPPORTO PER VASO CON CASSETTA INTERNA SUPPORTO PER BIDET

SUPPORTO PER LAVABO SUPPORTO PER LAVABO CON MECCANISMO

PNEUMATICO PER DIVERSAMENTE ABILI

SUPPORTO PER ORINATOIO SUPPORTO PER VASO CON CASSETTA

ESTERNA PER DIVERSAMENTE ABILI

Elementi per l’attrezzabilità delle pareti

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Accessori per impianti elettrici

16

MENSOLA RADIATORI MENSOLA REGOLABILE MENSOLA REGISTRABILE

SCATOLA SINGOLA PS 630 SCATOLA DOPPIA PS 563 SCATOLA DI DERIVAZIONE PS 490

SUPPORTO UNIVERSALE

CON TAVOLA DI LEGNOSUPPORTO CARICHI GENERICI

TRAVERSA PER RACCORDO BOILER E VASCATRAVERSA PER SOFFIONE DOCCIA

Supporti per radiatori

SUPPORTI PER CARICHI SOSPESI

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Selezione dei sistemicostruttivi

Selezionare il sistema in lastredi gesso rivestito PLACO piùidoneo è il primo passo per la realizzazione di un correttointervento progettuale.Questa sezione assiste ed indirizza nella scelta deiprincipali sistemi percontroparete in lastre di gessorivestito, dei loro componenti e del tipo di posa in opera. Le indicazioni contenute nellepagine che seguono sonopredisposte in modo chevengano soddisfatte leesigenze tecniche specifiche ed al tempo stesso consentonodi orientarsi verso unasoluzione valida anche intermini di rapportocosto/prestazione.

PLACO ha sviluppato unavarietà di sistemi a secco percontroparete, in grado dicoprire un’ampia gamma diesigenze progettuali e grazieai quali è possibile trovare unasoluzione idonea a soddisfarel’esigenza tecnica, aprescindere dai parametriprestazionali di partenza. I sistemi PLACO fornisconosoluzioni tali da soddisfarelivelli specifici di protezione al fuoco, isolamento acustico,isolamento termico, controllodella condensa e resistenzastrutturale.Con la “Guida alla scelta dellasoluzione” si intende aiutare il Progettista ad individuare ilsistema più idoneo in relazionead una richiesta specifica.La tabella di seguito riportatacostituisce una guida perl’individuazione di un sistemache può essere poi valutato dalpunto di vista tecnico nella

sezione relativa.La tabella “Guida alla sceltadella soluzione” elenca le areechiave di applicazione diciascuna soluzione percontroparete, mentre le schedetecniche forniscono i dati e le caratteristiche relative a ciascun sistema di interesse.Nel momento in cui vieneindividuato un sistema, il Progettista riceve dunquemolto di più di una semplicesoluzione ad una richiestatecnica: fornire, ad esempio,attraverso le soluzioni PLACOun adeguato trattamento di protezione al fuoco dellestrutture all’internodell’edificio, è una condizioneessenziale che non può esserein alcun modo trascurata.Risulta fondamentale in talsenso che le richieste diprotezione antincendio darispettare vengano individuatee rese parte integrante del processo di progettazione, sin dalle prime fasi.Allo stesso modo il concetto di “rumore” all’interno degliambienti non può essere un fattore trascurabile, poichéin grado di ridurre in modosignificativo l’efficienzadell’edificio e compromettere il comfort abitativo. I sistemi in lastre di gessorivestito PLACO sonodisponibili in una gamma di soluzioni che consentono il raggiungimento di elevatiindici di abbattimento acusticoe che forniscono dunque unconsiderevole miglioramentoprestazionale del manufatto di base.Nel caso specifico dellecontropareti, oggetto di questodocumento tecnico, i sistemiproposti sono dunque in gradodi incrementare il potere

17

Sistemi costruttivi e guidaalla scelta delle soluzioniC

C1

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fonoisolante di partizioni e strutture esistenti.Anche dal punto di vistatermico, l’intervento con isistemi in lastre di gessorivestito PLACO è in grado di apportare alle strutturedell’edificio significativimiglioramenti prestazionali: la perdita di isolamentotermico degli edificicontribuisce infatti in modorilevante al consumoenergetico nazionale, rendemeno confortevoli i luoghiabitativi e fa sì che le bollettesiano più care. I sistemi incollati, ottenutiassemblando lastre in gessorivestito e materiali isolanti,possono fornire una validasoluzione al problema. L’ampia gamma di prodotticonsente di raggiungere il corretto valore di resistenzatermica R, incrementando le prestazioni di muri esistenti.Fornire inoltre, in specifichesituazioni, un elementoaggiuntivo che operi dabarriera al vapore, può essereutile al fine di prevenirel’insorgere di condensa nellestrutture o sulla superficiedegli elementi dell’edificio a diretto contatto con l’esterno(muri perimetrali). I pannelli accoppiati possonoessere infatti provvisti dibarriera al vapore ed in talsenso contribuire alla soluzionedel problema.

I sistemi PLACO sono dunquein grado di fornire una validarisposta a molte delleproblematiche che si sviluppanonegli edifici. Qualora vi fosserorichieste particolari, nonchésoluzioni “fuori standard” èpossibile consultare direttamenteil Servizio Tecnico PLACO.

Il sistema da impiegare,incollato o su struttura, puòessere individuato in modosemplice nel momento in cuiviene considerato almeno unodegli aspetti prestazionali(finitura, isolamento acustico,termico, protezioneantincendio) del sistema stesso.Le prestazioni specifiche che ciascun sistema è in grado di fornire saranno raggiuntesolo se verranno utilizzati, nelle varie fasi di montaggio, i componenti PLACOcorrettamente installati. Poiché le eventuali sostituzionipotrebbero influire sullaprestazione tecnica finale o sulla possibilità di fornire una certificazione delprodotto, ogni variazione dellespecifiche dovrebbe essereprima verificata.

La “Guida alla scelta dellasoluzione” è una tabella cheelenca i sistemi PLACO percontroparete, contraddistintidalle lettere A, B e C, le cuispecifiche tecniche sonoriportate nella relativa sezione.Le singole schede consentonoall’utente di confrontarecaratteristiche e prestazionichiave per ciascuno dei sistemiche la tabella ha evidenziato inprima analisi. Questa consentedi individuare la soluzione piùidonea tra sistemi a seccoincollati o avvitati su strutturametallica.

18

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COME USARE LA TABELLA“GUIDA ALLA SCELTA DELLASOLUZIONE”

1) Selezionare l’area tipologicad’impiego• RESIDENZIALE• COMMERCIALE• INDUSTRIA• SPECIALI

2) Selezionare l’ambitod’applicazione • Nuova costruzione• Ristrutturazione

3) Selezionare la tipologiacostruttiva• A - Intonaco a secco• B - Intonaco a secco isolante• C - Controparete su struttura

secondo i vari livelli diutilizzo mostrati e leprestazioni tecniche daottenere.

4) Analizzare, nelle singolesezioni descrittive, lespecifiche tecniche dellatipologia costruttiva cosìindividuata e verificare che il tipo di manufattoselezionato dalla tabella siaeffettivamente idoneo a soddisfare le richiesteprestazionali di partenza.Qualora la soluzioneindividuata in prima analisinon fosse conforme allerichieste tecniche, si procedeconfrontando le prestazionidei vari sistemi fino adevidenziare quello piùidoneo per l’applicazione in oggetto.

19

OTTIMALE

CONSIGLIATO

DA VALUTARE*

OTTIMALE

CONSIGLIATO

DA VALUTARE*

OTTIMALE

CONSIGLIATO

DA VALUTARE*

OTTIMALE

CONSIGLIATO

DA VALUTARE*

OTTIMALE

CONSIGLIATO

DA VALUTARE*

OTTIMALE

CONSIGLIATO

DA VALUTARE*

OTTIMALE

CONSIGLIATO

DA VALUTARE*

OTTIMALE

CONSIGLIATO

DA VALUTARE*

OTTIMALE

CONSIGLIATO

DA VALUTARE*

OTTIMALE

CONSIGLIATO

DA VALUTARE*

AREA TIPOLOGICA D’IMPIEGOAMBITO D’APPLICAZIONE

LIVELLO DI UTILIZZONuova costruzione Ristrutturazione

RESIDENZA

UFFICI

NEGOZI

HOTEL

SCUOLA

TEMPO LIBEROIMPIANTI SPORTIVI

STABILIMENTO

MAGAZZINO

OSPEDALI

CINEMA

B B A

C C

A

B

C A

C

A B

B

C A C

A B

B

C A C

A B

B

C A

A B C

B C

C A

A B

B B

C C

A A

B B

C C

A A

C C

B B

A A

C C

B A B A

* la soluzione è da valutare in funzione della prestazione tecnica da ottenere

COMMERCIALE

INDUSTRIA

SPECIALI

RESIDENZIALE

A

B

C

INTONACO A SECCOINTONACO A SECCO ISOLANTECONTROPARETE SU STRUTTURA

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20

INTONACO A SECCOSoluzione A

IntroduzioneGeneralitàImpieghi e vantaggi Limitazioni Movimentazione e stoccaggio

Componenti del sistemaLastreMalta adesivaStucchi e nastri

Criteri di posa in opera Verifica del supportoPreparazione e stesura della malta adesivaPosa delle lastreTrattamento dei giuntiVerifica finale delle opereFinitura delle superficiSospensione dei carichiCornici

Prestazioni del sistemaScelta della lastraVariazioni dimensionali Durezza superficiale Comportamento al fuoco • Reazione • Resistenza (Circ. 91/61)Resistenza termica Assorbimento acquaResistenza alla diffusione del vapore acqueo

Dettagli di posa in opera

Quantità indicative per metro quadrato

Voce di capitolato

C2 Contropareti incollate

C2.1

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GeneralitàL’intonaco a secco PLACOconsente di ottenere sistemi difinitura per interni di elevataqualità che possono essereimpiegati in qualsiasi tipo diedificio, su differenti tipologiedi supporto (muraturatradizionale, calcestruzzo, etc.),sia nell’ambito della nuovacostruzione che dellaristrutturazione.La varietà di prodotti copreun’ampia gamma applicativa,che va dalla semplice finiturafino alla realizzazione disoluzioni ad elevata prestazionetecnica.

Impieghi e vantaggi Le lastre PLACO applicate inaderenza hanno la duplicefunzione di intonaco a secco e di rivestimento per muri con dislivelli ed irregolarità o con problematiche diimpiantistica, sia per muratureperimetrali che pertramezzature grezze, inmattone (pieno o forato),pietra o calcestruzzo. Questa tecnica di rivestimentoconsente di riprenderel’irregolarità dei muri fino a 15 mm; per irregolaritàsuperiori è necessariointervenire con la tecnica dellelastre avvitate su listelli inlegno o profili metallici.Il sistema beneficia dellequalità intrinseche dei sistemi a base di lastre di gessorivestito e cioè la lavorazione a secco, la rapidità di posa,l’omogeneità di prestazioni, la razionalizzazione delcantiere e l’ottimizzazionedella tempistica realizzativa. La pulizia, l’economicità, la rapidità di finitura dopo

Introduzione la posa e l’aspetto finaletradizionale sono tra lecaratteristiche principali diquesto tipo di applicazione.

LimitazioniL’impiego delle lastre di gessorivestito PLACO in zoneclimatiche soggette a frequentisbalzi di umidità e in generalein condizioni di elevataumidità, va subordinato a verifica specifica in quanto se ne sconsiglia l’utilizzo pertemperature superiori ai 49°C,mentre non ci sono particolarirestrizioni per l’applicazione in condizioni climatiche anche molto rigide.Il sistema ad incollaggio èutilizzabile solo su paretiverticali.

Movimentazione e stoccaggioLe lastre PLACO sono fornite in pile e vanno disposte, sia perl’immagazzinamento che per il trasporto, orizzontalmente in luogo piano, asciutto ecoperto per un massimo di 5 pile sovrapposte. Vanno tenute sollevate daterra per tutta la lunghezza con spessori di almeno 7 cm di larghezza ad intervalli dicirca 40 cm. Non è consigliabile uno stoccaggio prolungatoall’esterno.La movimentazione dellesingole lastre deve essereeffettuata di taglio.

21

intonaco a secco

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LastreLe lastre di gesso rivestitoPLACO sono posate tramiteincollaggio con malta adesiva;gli spessori normalmentesuggeriti per tali applicazionisono 9,5, 12,5 e 15 mm, mentre la scelta del tipo dilastra deriva da una necessitàprestazionale particolare.Nella tabella 1 sono riportatele tipologie più comuni per l’applicazione in aderenza, ma a seconda dell’esigenzaprogettuale si possonoutilizzare lastre concaratteristiche e spessoridifferenti, secondo quelliindicati nelle tabelle dellagamma prodotti. Le lastre nonpresentano particolaridifficoltà di posa o dipreparazione per l’applicazione.Il trattamento del giunto tralastra e lastra è inoltreagevolato dal particolareprofilo della lastra stessa, chepresenta un assottigliamentoin corrispondenza del bordoappositamente previsto pertale scopo. Per lunghezza epeso delle varie tipologie dilastra si faccia riferimento allasezione di questo documento“Prodotti ed accessori per laposa in opera”.Per ulteriori approfondimentisi rimanda alla consultazionedella sezione “Prodotti edAccessori per la posa in opera”di questo documento.

Malta adesiva I collanti da utilizzare perl’applicazione delle lastre sono MAP e ADH. MAP, costituito damalta adesiva, si utilizza perl’incollaggio delle lastre suimuri (esclusa quella conbarriera al vapore PPV che, in

Componenti del sistema ogni caso, non si può incollare).Si può utilizzare anche perl’otturazione di buchi efessure. Per lo stesso tipo diimpiego è possibile utilizzareADH, costituito da gessoadesivo, ad eccezione del casodi muri costituiti in calcestruzzocellulare (in questo particolarecaso si deve utilizzare solomalta adesiva MAP). L’impiego di ADH è sconsigliatoper l’otturazione di buchi e fessure.Per ulteriori approfondimentiin merito si rimanda allaconsultazione della sezione“Prodotti ed Accessori per laposa in opera” di questodocumento.

Stucchi e nastri Gli stucchi per giunti PLACOsono disponibili in una vastagamma, che li differenzia pertempo di lavorabilità, tipologiadi clima, tipo di cantiere, e che consente dunquel’individuazione del prodottocorretto per ciascunacondizione applicativa. Anche per ciò che riguarda i nastri di rinforzo, la gammaPLACO offre ampia possibilitàdi scelta in relazione al tipo di armatura del giunto che siintende effettuare, disponendo

22

Tipo di lastra Caratteristica Spessori

PLACOLAST BA 10, 13, 15 e 18 Standard Rispettivamente 9,5 12,5 15 e 18 mm

PLACOFLAM PPF BA 13 e 15 Alta resistenza al fuoco Rispettivamente 12,5 e 15 mm

PLACOMARINE PPM BA 13 Alta resistenza all’umidità 12,5 mm

PLACODUR PHD BA 13 Alta resistenza agli urti 12,5 mm

LISAPLAC M0 BA 13 e 18Standard con caratteristiche

Rispettivamente 12,5 e 18 mmdi reazione al fuoco classe 0

LISAFLAM M0 BA 13 e 15Alta resistenza al fuoco e

Rispettivamente 12,5 e 15 mmclasse 0 di reazione

Tabella 1

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di nastri in carta microforata,in fibra di vetro adesiva, infeltro di vetro, nonché nastri incarta speciale armata per laprotezione degli spigoli edangolari metallici. Per ulterioriapprofondimenti in merito sirimanda alla consultazionedella sezione “Prodotti edAccessori per la posa in opera”di questo documento.

Verifica del supportoPrima di iniziare le operazionidi posa in opera delle lastre, è necessario verificare che i muri di supporto siano sani,asciutti e non pulverolenti.Muri pulverolenti o trattati con disarmantepotrebbero compromettere lapresa dei nostri adesivi. In talcaso è necessario trattare lesuperfici dei muri con prodottifissativi.In caso di muri vecchi,bisognerà eliminare eventualiparti di intonaco chepotrebbero scrostarsi.

Preparazione e stesura della malta adesivaLa preparazione del collantedeve seguire scrupolosamentele istruzioni riportate sul retrodella confezione.L’impasto della malta adesiva si esegue secondo la natura e lo stato del muro di supporto. A temperatura superiore a 5 °C si procede utilizzandocirca 17 l di acqua per 30 kg di prodotto per un tempo di lavorabilità di 1 h e 30minuti. Dopo aver eseguito l’impasto bisognalasciarlo riposare 10 minutiprima del suo impiego.

Criteri di posa in opera

L’impasto dovrà essere piùconsistente se il muro presentadislivelli, dovrà esserlo meno se liscio, poroso o assorbente.La maggiore o minoreconsistenza gli viene data dalla quantità di acquautilizzata. In ogni caso non aggiungerealtro che acqua.Si consiglia in tutti i casi di inumidire il muro prima di applicare il rivestimento.

Posa delle lastreL’altezza delle lastre devesempre essere pari a quelladell’ambiente da rivestire,meno 1 cm. Una voltadeterminata la misura effettiva della lastra daincollare (qualora noncoincidesse con quella di unalastra intera) bisognaprocedere al taglio. Per prima cosa si incide lafaccia a vista con un cutter,guidato da un regolo; la lastra va poi piegata lungol’incisione fino a spezzarnel’anima in gesso; tenendolaappoggiata in corrispondenzadel nuovo bordo, si taglia poi il cartone dell’altra faccia. Si procede con il tracciamentoa pavimento e a soffitto, con l’ausilio di un filo apiombo, del limite esternodella lastra, calcolando uno spessore mediod’incollaggio di 10 mm (a cui si deve aggiungerequello della lastra).Alla base del muro si dovranno posizionare deglispessori provvisori alti 1 cm.Si appoggia la faccia esterna della lastra (coloravorio) su listelli di legnodisposti al suolo (fig. A).Una volta pronto per l’uso si dispone il collante

23

intonaco a secco

Figura A

Figura B

22

40

30 30 30

40

40

50 50

C D

E

Figura C, D, E

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sulla faccia interna della lastra(colore grigio).Se il muro è ruvido oassorbente il collante vadisposto a mucchietti di 10 cme 3 cm di spessore in ragione di 11 plotte a mq per la lastrada 10 mm di spessore e 8 plotte a mq per le altrelastre (fig. B, C, D).Nel caso di muri lisci il collante viene applicato astrisce sottili (circa 2 cm) edisposto a reticolo ad intervallidi 40 cm ca. (fig. E).Per interventi di altezzasuperiore ai 3 metri, oltreall’incollaggio, è opportunointegrare il fissaggio conidonei tasselli in plastica daposizionare ad intervalli di 60 cm in orizzontale e di 80-90 cm in verticale.Successivamente bagnare ilmuro, senza inondarlo; alzare la lastra appoggiandolasugli spessori provvisori eapplicarla contro il muroesercitando una discretapressione (fig. F). Assicurarsi che il manufatto sia a piombo rispetto altracciamento battendoleggermente la lastra e verificandone la verticalità.Procedere con lo stessometodo per le lastre successivee, per ottenere l’allineamento,batterle leggermente a due a due (fig. G).

Trattamento dei giunti tra lastreUltimata la posa in opera dellelastre, i sistemi PLACOprevedono il trattamento dei giunti tra lastre ed opereadiacenti, eseguito con la tecnica ed i prodotti PLACOprevisti per tale scopo.Questa operazione ha laprecisa funzione di:• mascherare i giunti rendendo

esteticamente omogenea larealizzazione;

• garantire la continuità delleprestazioni meccaniche delsistema;

• predisporre le superficitrattate alle opere di finitura(tinteggiature, tappezzerie,piastrelle),

e dovrà avvenire a distanza di 48-72 ore dalla fase diincollaggio, a seconda dellanatura del supporto e/o delle condizioni ambientali.Il trattamento dei giunti tra lastre adiacenti con bordilongitudinali assottigliatieseguito con nastrod’armatura, viene fattosecondo la tecnica e l’utilizzo dei prodotti dellagamma PLACO rispondenti alle caratteristiche più idonee al tipo di lavoro da realizzare.Questa operazione prevede l’esecuzione in quattro tempi diversi (fig. H),mantenendo invariatol’intonaco scelto:

24

Figura F

Figura G

Figura H

Lastre di gesso rivestito PLACO

Nastro d’armatura

Bordi assottigliati

Fasi di incollaggio

Fasi di finitura

Placorapido Varioo Placojoint 2 “0”o Profinmixo BPB 30 Pluso BPB 60 Pluso BPB 90 Plus

{

Muro di supporto

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0) se si utilizza il nastro in cartaoppure in feltro di vetro sieffettua un primoriempimento del giunto perfavorirne l’adesione;

1) incollaggio del nastro dirinforzo;

2) copertura del nastro con riempimentodell’assottigliamento deibordi;

3) prima rasatura di finitura del giunto;

4) eventuale seconda rasaturadi finitura del giunto.

Verifica finale delle opereL’aspetto superficiale dellalastra deve essere tale dapermettere l’applicazione dellesuccessive opere di finiturapreviste. In particolare le superfici del rivestimento a secco devono essere lisce e senza polvere.La verifica della planaritàgenerale si fa applicando sullasuperficie della realizzazione

finita un regolo di 200 cm di lunghezza e muovendolo in tutte le direzioni: lo scarto tra il punto più sporgente e quello più rientrante non deve superare i 5 mm. La planarità locale si verificaapplicando sulle superfici dellelastre in corrispondenza deigiunti un regolo di 20 cm di lunghezza: lo scarto tra i dislivelli non deve esseremaggiore di 1 mm. La tolleranza di verticalità,misurata su un’altezza di 250 cm, non deve esseresuperiore a 5 mm.

Finitura delle superficiUna volta eseguito iltrattamento del giunto siattende il tempo necessarioalla completa essiccazionedello stucco, variabile aseconda del tipo di prodottoutilizzato e della temperaturae grado di umidità presentinell’ambiente, per poi procederecon le opere che conferirannoalla realizzazione il suo aspettofinale. Le superfici delle lastredi gesso rivestito PLACO sonoidonee a ricevere diversi tipi difinitura (come pittura, carte daparati e rivestimenti ceramici)seguendo le indicazioni per l’applicazione relativa a ciascuna tipologia (vedidepliant TRAMEZZI PLACOnella sezione “Finitura dellesuperfici”). Per tipi di finituranon previsti nelle schede diprodotto o per applicazioniparticolari, si prega consultareil nostro Servizio Tecnico.

Sospensione dei carichiI carichi sospesi leggeri siapplicano con la tecnicaconsueta medianteappendiquadri e tasselli percarichi medi (tabella 2);

25

intonaco a secco

CARICHI DI SICUREZZA DEI TASSELLI PIÙ USUALI

Kg ≤ 15

CARICHI LEGGERI(quadri, specchi, lampade,

battiscopa, interruttori, tubi rigidi e binari per tende)

CARICHI MEDI(mensole, armadietti)

eCARICHI PESANTI

Kg ≤ 40

Appendiquadri Tassello in nylon

Tassello ancorato direttamente alla muratura

Tassello in nylon

GAMMA DI VITI UTILIZZABILI

Vite a testa tonda Vite a testa fresata Vite a gancio

Vite a occhiello Vite a squadra Vite senza testa

Tabella 2

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per carichi pesanti l’ancoraggiodovrà essere effettuatodirettamente alla muratura di supporto.

CorniciLa congiunzione tra la lastraPLACO, usata come intonaco asecco, ed i soffitti (controsoffittiin lastre di gesso rivestito osoffitti tradizionali) può esseremascherata con le appositecornici PLACO composte, comele lastre, di un’anima in gesso.Dette cornici possono,all’occorrenza, svolgere lafunzione di:• decorare l’angolo fra parete

e soffitto;• mascherare eventuali

canalizzazioni;• nascondere fessure in angoli

di vecchie case;• mascherare i corpi illuminanti

ottenendo un’illuminazioneindiretta.

Per questo tipo direalizzazione occorrono:• cornici PLACO PM o GM;• malta adesiva PLACO.La posa della cornice PLACO,da non realizzare sutappezzeria di carta, si eseguenel seguente ordine:• stendere con una spatola,

sul rovescio della cornicelungo il perimetro, uno strato di malta adesiva spesso ca. 1 cm;

• appoggiare, a parete e asoffitto, la cornice PLACO e premere. Sostenereprovvisoriamente per 24 o 48 ore mediante chiodiparzialmente infissi a strettocontatto con l’estremità dellacornice, ogni 50 cm ca. (fig. I);

• asportare l’intonaco collanteeccedente e lisciare conspugna umida. Ultimata laposa, la cornice è in grado diricevere le stesse opere di

tinteggiatura delle lastrePLACO.

Abbassando la cornice rispettoal soffitto, fissandola allaparete su un listello di legno(ved. figura), è possibileottenere un’illuminazioneindiretta del locale (fig. L).

Scelta della lastraLa scelta del tipo di lastraPLACO da utilizzare va fatta in funzione del tipo diapplicazione.Tutte le soluzioni possonoessere realizzate intervenendosulla combinazione dei singolielementi.Nel caso dell’intonaco a seccosi può scegliere tra: • tipo di lastra;• spessore. La tabella 3 fornisce un supportoalla scelta del prodotto in funzione della tipologiad’intervento.

Variazioni dimensionali Il coefficiente di dilatazione è di: 0,013 ÷ 0,018 mm/m per ° C. Sbalzi di umidità

Prestazioni del sistema

26

PLACOLAST - Classe 1 di reaz.;- R (secondo tabelle

della Circ. 91/61)

PLACOFLAM - Classe 1 di reaz.;- R (secondo tabelle

della Circ. 91/61)

PLACOMARINE

PLACODUR

LISACAL M0Classe 0 di reazione

per impiego inper impiego in

per trattamento per protezione ambienti dove sonoambienti dove è

Tipo di lastradi sola finitura antincendio presenti elevati

necessario fornire

tassi di umiditàelementi a densità

superiore

Tabella 3

••

••

Figura I

Figura L

relativa dell’ambiente nonprovocano variazionidimensionali.

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Durezza superficialeL’impronta del diametro delcerchio ottenuto dall’urto di un dardo di diametro 50 mme peso 515 g da un’altezza di 500 mm su una PLACOLASTè di 19,4 mm, come darapporto di prova CSI n. 035/LCF/EDI/02 del 21/03/02mentre su una PLACODUR è di 9,3 mm, come da rapportodi prova CSI n. 080/LCF/EDI/02del 08/06/02, secondo normaAFNOR NF P 72-302.

Comportamento al fuoco • ReazioneLa lastra PLACO BA neglispessori 9,5, 12,5 e 15 mm,sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del 26/6/84, ha ottenuto l’omologazione da parte delMinistero dell’Interno in classe1 per uso parete econtrosoffitto.La lastra PLACO PPF BA negli spessori 12,5 e 15 mm, sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del 26/6/84, ha ottenuto l’omologazione da parte del Ministero dell’Internoin classe 1 per uso parete e controsoffittto.La lastra LISAPLAC BA M0

negli spessori 12,5 e 18 mm, sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del 26/6/84, ha ottenuto l’omologazione da parte del Ministero dell’Interno in classe 0 per entrambe le facce. La lastra LISAFLAM BA M0negli spessori 12,5 e 15 mm,sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del 26/6/84, ha ottenutol’omologazione da parte delMinistero dell’Interno in classe 0 per entrambe le facce.

Si tenga presente che laddoveè necessario produrreomologazione del materiale, la scelta dovrà orientarsi sulletipologie certificate dalproduttore. Per ulteriori chiarimenti siprega di consultare il nostro Servizio Tecnico.

• Resistenza R (Circ. 91/61)La tipologia e lo spessore del rivestimento in lastre di gesso rivestito PLACO vadeterminato in funzione della classe di resistenzarichiesta. Al fine di ottenere unaspecifica prestazione distabilità delle strutture (R) si può far riferimento alla Circ. 91/61, in particolare allatabella 2 per ricavare la tipologia e lo spessore minimodella parete ed alla tabella 5per individuare lo spessore di lastre di gesso rivestito da utilizzare.La dichiarazione di conformitàalla Circ. 91 deve essere compilata e sottoscritta da tecnico iscritto all’albo (per ulteriori chiarimenti ariguardo si prega consultare il nostro Servizio Tecnico).

Resistenza termica RI valori della resistenza termica,di seguito riportati ed espressiin m2K/W, si ottengonoapplicando la formula R = S/λ.Poiché il coefficiente diconducibilità termica λ è pari a0,1255 W/mK, risulta:- per la lastra PLACO BA 10

R = 0,075 (m2K/W)- per la lastra PLACO BA 13

R = 0,099 (m2K/W)- per la lastra PLACO BA 15

R = 0,119 (m2K/W).

Assorbimento acquaIl valore medio di assorbimentosuperficiale d’acqua di unaPLACOLAST risulta essere pari a 12,75 g/m2, mentre quello di una PLACOMARINE è di 8,25g/m2 come da rapporto diprova CSI n. 036b/LCF/EDI/02del 14/03/02, eseguito in conformità con la norma UNI 10718, paragrafo 6.8.1. Per ciò che riguardal’assorbimento d’acqua totaledi una PLACOLAST, lapercentuale media risultaessere pari al 42%, mentrequello di una PLACOMARINE èpari al 7,9%, come da rapportodi prova CSI n. 036a/LCF/EDI/02del 14/03/02, eseguito secondonorma UNI 10718, par. 6.8.2.

Resistenza alla diffusione delvapore acqueo μμ (mu)I valori dei coefficienti di resi-stenza alla diffusione del vapord’acqua sono stati determinatiin conformità alle indicazionidella norma DIN 52615 ad unatemperatura di 23°C e ΔUR50%, e risultano essere: - per una PLACOLAST μ = 12(rapporto di prova CSI n. 034/LCF/EDI/02 del 04/04/02);- per una PLACOVAPOR μ = 1343(rapporto di prova CSI n. 033/LCF/EDI/02 del 04/04/02).

27

intonaco a secco

Figura M

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28

Dettagli di posa in opera

RACCORDO CON PAVIMENTO RACCORDO CON CONTROSOFFITTO

RACCORDO CON TRAMEZZO GIUNTO DI DILATAZIONE

ANGOLO INTERNO ANGOLO ESTERNO

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29

intonaco a secco

POSIZIONAMENTO E TAGLIO LASTRE IN CORRISPONDENZA DI VANI PORTA

RIVESTIMENTO PILASTRO E RACCORDO CON TRAMEZZO PARTICOLARE DI RACCORDO IN UN SOTTOTETTO

RACCORDO CON TELAIO PORTA RACCORDO CON SERRAMENTO

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La produzione oraria di unoperaio specializzato in posa di sistemi in lastre di gessorivestito, per ciò che riguardala tipologia analizzata, è di:• 6 mq/h.NB: il suddetto dato deveintendersi indicativo esuscettibile di variazioni infunzione della tipologia delcantiere.

Fornitura e posa in opera di lastre PLACO del tipo:PLACOLAST(BA 10, BA 13, BA 15, BA 18)PLACOFLAM(PPF BA 13, PPF BA 15)PLACOMARINE (PPM BA 13)PLACODUR (PHD BA 13)LISACAL M0(LISAPLAC M0 BA 13 e 18;LISAFLAM M0 BA 13 e 15) fissate tramite incollaggio conmalta adesiva direttamente al supporto. I giunti piani, orizzontali everticali, saranno trattati con latecnica ed i materiali PLACO(stucco e nastro d’armatura) e quant’altro necessario perdare il lavoro finito a regola d’arte. La posa in opera deveessere conforme alle schedetecniche PLACO.€/m2: .................

Voce di capitolato

Quantità indicative permetro quadrato

30

Prodotto Unità Quantità

Lastre m2 1,05

Malta adesiva* kg 2,5 – 3,5

Stucco kg 0,33

Nastro d’armatura m 1,4 * in funzione della planarità della superficie esistente

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INTONACO A SECCO ISOLANTESoluzione B

IntroduzioneGeneralitàImpieghi e vantaggiLimitazioni Movimentazione e stoccaggio

Tipologie di prodotto

Componenti del sistemaPannelliMalta adesivaStucchi e nastri

Criteri di posa in opera Verifica del supportoPreparazione della malta adesivaTracciamento e posizionamento dei pannelliPosa dei pannelliTrattamento dei giuntiVerifica finale delle opereFinitura delle superficiSospensione dei carichiInstallazioniCorniciCongiunzione pannello-pavimentoVarianti di posa in opera (su listelli o su struttura)

Prestazioni del sistemaScelta del pannelloResistenza agli urtiComportamento al fuoco• ReazioneCondensa Resistenza termica utileIsolamento termico Isolamento acustico

Dettagli di posa in opera

Quantità indicative per metro quadrato

Voce di capitolato

31

C2 Contropareti incollate

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GeneralitàL’intonaco a secco isolante è unsistema realizzato in fabbricaincollando una lastra di gessorivestito PLACO a:• polistirene espanso

sinterizzato conforme allanorma 7891 con densità 15 kg/m3;

• polistirene espanso estrusosenza pelle con densità 30 kg/m3;

• lana di vetro con densità 80 kg/m3;

• lana di roccia con densità 92 kg/m3.

L’operazione di assemblaggiodelle lastre, con differentitipologie di isolante, consentedi ottenere una gamma di soluzioni in grado disoddisfare le diverse esigenzeprestazionali.

Impieghi e vantaggiI pannelli accoppiati trovanoideale collocazione in tuttal’edilizia d’interni, sianell’ambito della nuovacostruzione che dellaristrutturazione, ed assicuranoomogeneità di prestazioni e di finitura alle realizzazioni. Le contropareti realizzateutilizzando i pannelliassemblati PLACO, permettonodi ottenere rivestimenti interniche hanno la duplice funzionedi intonaco e di isolantetermico e/o acustico.Questo tipo di soluzionebeneficia delle qualitàintrinseche dei sistemi in gesso rivestito e cioè dellarapidità di posa, dellarazionalizzazione del cantiere,della lavorazione a secco e della riduzione dei pesi sullestrutture portanti.

Introduzione LimitazioniIl sistema ad incollaggioè utilizzabile solo su paretiverticali.

Movimentazione e stoccaggioI prodotti accoppiati, forniti in pile su bancali, devonoessere immagazzinatiorizzontalmente su unasuperficie piana, asciutta ed al riparo dalle intemperie, per un massimo di 3 pilesovrapposte. Non è consigliabile unostoccaggio prolungatoall’esterno.

1) GESPOLa) GESPOL (P) b) GESPOL (PE) c) GESPOL (Pbv)d) GESPOL (PEbv)

2) GRAFITHERMa) GRAFITHERM (PG) b) GRAFITHERM (PGbv)

3) GESVER a) GESVER (VL) b) GESVER (VLbv)

4) GESROK a) GESROK (RL)b) GESROK (RLbv)

1) GESPOLGespol P è un componenteisolante studiato perl’isolamento termico ed ilrivestimento dei muriperimetrali. Il prodotto siottiene incollando in fabbricapolistirene espanso, disponibilein differenti spessori e densitàpari a 15 kg/m3, ad una lastrain gesso rivestito Placolast (BA) o con barriera al vapore inalluminio (PPV), nello spessorestandard di 9,5 mm. Su richiesta possono essereanche impiegate lastre da

Tipologie di prodotto

32

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12,5 mm di spessore oppure di tipo Placomarine; si puòanche scegliere di utilizzarepolistirene espanso speciale di tipo autoestinguente (15-25 kg/m3) o con densità 20,25, 30 kg/m3.Gespol PE è invece ottenutoincollando in fabbricapolistirene espanso estrusosenza pelle, disponibile indifferenti spessori, e densitàpari a 30 kg/m3, ad una lastrain gesso rivestito Placolast (BA)o con barriera al vapore inalluminio (PPV), nello spessorestandard di 9,5 mm.L’applicazione dei pannelliaccoppiati Gespol P/PEconsente di ottenere con unasola operazione l’isolamentotermico dei muri perimetrali ed il loro rivestimento interno.

La lastra di gesso rivestitoprotegge il polistirene daeventuali urti e costituisce unasuperficie liscia e pulita, pronta per la finitura.

Tipologie di pannellia) GESPOL (P): con polistirene

espanso sinterizzato (col. bianco)

b) GESPOL (Pbv): conpolistirene espansosinterizzato e barrieraal vapore

c) GESPOL (PE): con polistireneespanso estruso senza pelle(col. azzurro)

d) GESPOL (PEbv): conpolistirene espanso estrusosenza pelle e barrieraal vapore.Vedere Tabella 1.

33

intonaco a secco isolante

a

b

c

d

TipoSpessore mm

di pannelloCaratteristiche Codice Lunghezza kg/m2

mm

Gespolstandard

Lastra Placolast +polistirene espansosinterizzato

P

Pbv

10 20 30

10 30 40

10 40 50

10 50 60

10 60 70

10 20 30

10 30 40

10 40 50

10 50 60

7,5

7,6

7,8

8,0

8,1

8,1

8,4

8,8

9,1

3000

3000

PE

PEbv

Lastra Placovapor +polistirene espansosinterizzato

Lastra Placovapor +polistirene espansoestruso

Lastra Placolast +polistirene espansoestruso

Gespolstandard

Gespol con barrieraal vapore

Gespolcon barrieraal vapore

Lastra Isolante Totalepannello

Placolast

Polistirene espanso

Placovapor

Polistirene espanso

Placolast

Polistirene espanso estruso

Placovapor

Polistirene espanso estruso

Tabella 1

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2) GRAFITHERMGrafitherm è un componenteisolante studiato per l’isola-mento termico ed il rivestimen-to dei muri perimetrali, ottenuto incollando in fabbrica polistirene espanso sinterizzatoadditivato con grafite, disponi-bile in differenti spessori edensità pari a 15 kg/m3, ad unalastra in gesso rivestito Placolast(BA) o con barriera al vapore inalluminio (PPV), nello spessorestandard di 9,5 mm. L’applica-zione del pannello accoppiatoGrafitherm consente di ottene-re l’isolamento termico deimuri perimetrali o dei tramezzidivisori, ed il loro rivestimentointerno. La lastra di gessorivestito protegge il materialeisolante dal contatto diretto ecostituisce una superficie lisciae pulita, pronta per la finitura.

Tipologie di pannellia) GRAFITHERM (PG): con

polistirene espansoadditivato con grafite (senzabarriera al vapore)

b) GRAFITHERM (PGbv): conpolistirene espansoadditivato con grafite ebarriera al vapore.

Vedere tabella 2.

3) GESVERGesver è un componenteisolante studiato perl’isolamento acustico e termico ed il rivestimento dei muri perimetrali, ottenutoincollando in fabbrica lana di vetro, disponibile indifferenti spessori e densitàpari a 80 kg/m3, ad una lastrain gesso rivestito Placolast (BA)o con barriera al vapore inalluminio (PPV), nello spessorestandard di 9,5 mm. L’applicazione del pannelloaccoppiato Gesver consente di ottenere con una solaoperazione l’isolamentotermico ed acustico dei muriperimetrali o dei tramezzidivisori, ed il loro rivestimentointerno. La lastra di gesso rivestitoprotegge il materiale isolantedal contatto diretto ecostituisce una superficie lisciae pulita, pronta per la finitura.

Tipologie di pannellia) GESVER (VL): con lana di

vetro (senza barriera alvapore)

b) GESVER (VLbv): con lana divetro e barriera al vapore.

Vedere tabella 3.

4) GESROKGesrok è un componenteisolante studiato perl’isolamento acustico e termicoed il rivestimento dei muriperimetrali, ottenutoincollando in fabbrica lana diroccia, disponibile in differentispessori e densità pari a 92kg/m3, ad una lastra in gessorivestito Placolast (BA) o conbarriera al vapore in alluminio(PPV), nello spessore standard di 9,5 mm. L’applicazione del pannelloaccoppiato Gesrok consente di ottenere con una solaoperazione l’isolamentotermico ed acustico dei muriperimetrali o dei tramezzidivisori, ed il loro rivestimentointerno. La lastra di gesso rivestitoprotegge il materiale isolantedal contatto diretto ecostituisce una superficie lisciae pulita, pronta per la finitura.

Tipologie di pannellic) GESROK (RL): con lana di

roccia (senza barriera alvapore)

d) GESROK (RLbv): con lana diroccia e barriera al vapore

Vedere tabella 3.

34

TipoSpessore mm

di pannelloCaratteristiche Codice Lunghezza kg/m2

mm

Grafithermstandarda

b

PG

10 20 30

10 30 40

10 40 50

10 50 60

7,5

7,6

7,8

8,0

3000

PGbv

Lastra Placovapor +polistirene espansosinterizzato additivato con grafite

Lastra Placolast +polistirene espansosinterizzatoadditivato con grafite

Grafithermcon barrieraal vapore

Lastra

*Isolante Totale

Pannello

* a richiesta sono disponibili altri spessori ed altre tipologie di lastre

Tabella 2

Placolast

Polistirene espanso+ grafite

Placovapor

Polistirene espanso+ grafite

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PannelliI pannelli accoppiati PLACO, a prescindere dalle lorocaratteristiche specifiche, sonoposati tramite incollaggio con malta adesiva; gli spessoritotali variano in funzione dello spessore dell’isolante e la scelta del pannello piùidoneo deriva dalla richiestaprestazionale.Nelle tabelle 1, 2 e 3 sono riportate le tipologie più comuni ma, a secondadell’esigenza progettuale, si possono utilizzare prodotti, sempre derivati

Componenti del sistema dall’assemblaggio di lastre e isolante, concaratteristiche specifichedifferenti rispetto allo standard indicato anche nelle tabelle dellagamma prodotti. I pannelli non presentanoparticolari difficoltà di posa o di preparazione perl’applicazione.Il trattamento del giunto tra pannello e pannello èinoltre agevolato dalparticolare profilo della lastra che presenta unassottigliamento,appositamente previsto, in corrispondenza del bordo.

Malta adesiva Il collante da usare perl’applicazione dei pannelli è MAP. Il prodotto può essereutilizzato anche per l’ottura-zione di buchi e fessure.

Per ulteriori approfondimenti in merito si rimanda allaconsultazione della sezione“Prodotti ed Accessori per laposa in opera” di questodocumento.

Stucchi e nastriGli stucchi per giunti PLACOsono disponibili in una vastagamma che li differenzia pertempo di lavorabilità, tipologia

35

intonaco a secco isolante

Placolast

Lana di vetro

Placovapor

Lana di vetro

* a richiesta sono disponibili altri spessori ed altre tipologie di lastre

Placolast

Lana di roccia

Placovapor

Lana di roccia

a

b

c

d

TipoSpessore mm

di pannelloCaratteristiche Codice Lunghezza kg/m2

mm

Gesverstandard

Lastra Placolast +lana di vetro

VL

VLbv

10 20 30

10 30 40

10 40 50

10 50 60

10 30 40

10 40 50

10 50 60

10 60 70

8,8

9,6

10,4

11,2

9,9

10,8

11,7

12,6

3000

3000

RL

RLbv

Lastra Placovapor +lana di vetro

Lastra Placovapor +lana di roccia

Lastra Placolast +lana di roccia

Gesrokstandard

Gesvercon barrieraal vapore

Gesrokcon barrieraal vapore

Lastra Isolante Totalepannello

Tabella 3

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di clima, tipo di cantiere, e consente l’individuazione delprodotto corretto per ciascunacondizione applicativa.Anche per ciò che riguardai nastri di rinforzo, la gammaPLACO offre ampia possibilitàdi scelta in relazione al tipo di armatura del giunto che siintende effettuare, disponendodi nastri in carta microforata,in fibra di vetro adesiva, infeltro di vetro, nonché nastri in carta speciale armata per la protezione degli spigoli ed angolari metallici.

Per ulteriori approfondimenti in merito si rimanda allaconsultazione della sezione“Prodotti ed Accessori per laposa in opera” di questodocumento.

Verifica del supportoPrima di iniziare le operazionidi posa in opera delle lastre, è necessario verificare che i muri di supporto sianosani, asciutti e non pulverolenti.Muri pulverolenti o trattati con disarmante potrebberocompromettere la presa dei nostri adesivi. In tal caso è necessario trattarele superfici dei muri conprodotti fissativi.In caso di muri vecchi,bisognerà eliminare eventualiparti di intonaco chepotrebbero scrostarsi.Per interventi di altezzasuperiore ai 3 metri, oltreall’incollaggio, è opportunointegrare il fissaggio conidonei tasselli in plastica da posizionare ad intervalli di 60 cm in orizzontale e di 80-90 cm in verticale.

Criteri di posa in opera

Preparazione della maltaadesivaLa preparazione del collantedeve seguire scrupolosamentele istruzioni riportate sul retrodella confezione.L’impasto della malta adesivaMAP si esegue secondo la natura e lo stato del muro di supporto: usare circa 17 l di acqua per 30 kg di prodottoper un tempo di lavorabilità di 1 h e 30 minuti.Eseguito l’impasto bisognalasciarlo riposare 10 minutiprima dell’impiego.L’impasto dovrà essere piùconsistente se il muro presentadislivelli, dovrà esserlo meno se liscio, poroso o assorbente.La maggiore o minoreconsistenza gli viene data dallaquantità di acqua utilizzata. In ogni caso non aggiungerealtro che acqua. Si consiglia comunque di inumidire il muro prima di applicare il rivestimento.

Tracciamento eposizionamento dei pannelliSi procede tracciando a pavimento e a soffitto il filoesterno del pannello,calcolando uno spessore mediod’incollaggio di 10 mm o, nel caso della posa peravvitamento, dello spessore dei listelli.Si posizionano alla base del muro spessori alti 1 cm e si appoggia la faccia esternadel pannello su listelli in legnoal suolo, per applicare il collante sull’isolante (fig. D).Si bagna il muro (senzainondarlo); si alza il pannelloappoggiandolo sugli spessori e lo si applica contro il muro. Nel caso del sistema per avvitatura, si procededirettamente all’applicazionedel pannello ai listelli.

36

Figura D

22

40

30-35

30-3

530

-35

E

F

30-35

30-35

Figure E, F

Nel caso di posa di pannelli accoppiaticon isolanti fibrosi, si raccomanda didisporre le plotte di incollaggio su“bande” in precedenza spalmate conmalta adesiva più liquida (circa 9 perun pannello da 250 cm di lunghezza),in modo da impregnare correttamentel’isolante prima di procedere conl’incollaggio del pannello al supporto.Nel caso di posa di pannelli accoppiaticon polistirene si procedesemplicemente disponendo le plotte di incollaggio come schematizzato in figura E.

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Assicurarsi dell’allineamentoverticale rispetto altracciamento verificandone la planarità con un regolo dialmeno 200 cm.Si procede con lo stessometodo per i pannelli successivie, per ottenere l’allineamento,battere leggermente le lastre adue a due con l’ausilio delregolo.

Posa dei pannelli La posa dei pannelli si effettuacon l’impiego della maltaadesiva MAP direttamente suqualsiasi muratura grezza o sufondi solidi. Si prepara la maltae la si dispone sulla parteinterna del pannello, dove vi èl’isolante, nel seguente modo:• a plotte di 10 cm e 3 cm di

spessore circa, distanti traloro 30-35 cm, se il fondo delsupporto da rivestire sipresenta assorbente o ruvido(10 plotte al m2);

• a strisce di 2 cm di larghezza,formando figure geometrichechiuse, se il fondo delsupporto da rivestire sipresenta liscio o pocoassorbente (fig. E, F).

Si consiglia in tutti i casi di inumidire il muro prima di applicare il rivestimento.Si procede collocando ilpannello contro il muro darivestire facendo attenzione aben affiancare i successivipannelli in modo da evitare i“ponti termici”.Si livella quindi con l’aiuto di lunghi regoli battendoleggermente sul paramento,fino ad assicurare la giustaaderenza del pannello.Le applicazioni sopra descrittepermettono di soddisfareimpieghi per supporti con dislivelli fino a 15 mm.

Trattamento dei giuntiUltimata la posa in opera, i sistemi PLACO prevedono iltrattamento dei giunti trapannello e pannello, eseguitocon la tecnica ed i prodottiPLACO previsti per tale scopo.Questa operazione ha laprecisa funzione di:• mascherare i giunti rendendo

esteticamente omogenea larealizzazione;

• garantire la continuità delleprestazioni meccaniche delsistema;

• predisporre le superficitrattate alle opere di finitura(tinteggiature, tappezzerie,piastrelle).

Il trattamento dei giunti dovràavvenire a distanza di 48-72ore dalla fase di incollaggio, a seconda della natura delsupporto e/o delle condizioniambientali. Il trattamento dei giunti trapannelli adiacenti con bordi

37

intonaco a secco isolante

Figura G

Pannello isolante PLACO

Nastro d’armatura

Bordi assottigliati

Fasi di incollaggio

Fasi di finitura

Placorapido Varioo Placojoint 2 “0”o Profinmixo BPB 30 Pluso BPB 60 Pluso BPB 90 Plus

{

Muro di supporto

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longitudinali assottigliati,eseguito con nastrod’armatura, viene fattosecondo la tecnica e l’utilizzodei prodotti della gammaPLACO rispondenti allecaratteristiche più idonee al tipo di lavoro da realizzare.Questa operazione prevedel’esecuzione in quattro tempidiversi, mantenendo invariatol’intonaco scelto:0) se si utilizza il nastro in carta

oppure in feltro di vetro sieffettua un primoriempimento del giunto perfavorire l’adesione delnastro stesso;

1) incollaggio del nastro dirinforzo

2) copertura del nastro con riempimentodell’assottigliamento dei bordi

3) prima rasatura di finitura del giunto

4) eventuale seconda rasaturadi finitura del giunto.

Per ottenere un’opera finita aregola d’arte è opportunorispettare, nella sequenza delleoperazioni, i tempi di presadella malta adesiva, al fine dievitare che si verifichino, anchein un secondo tempo,movimenti di assestamento deipannelli e che questicompromettano la stuccaturadel giunto mettendo inevidenza crepe e fessurazioni.

Verifica finale delle opereL’aspetto superficiale delpannello deve essere tale dapermettere l’applicazione dellesuccessive opere di finiturapreviste. In particolare lesuperfici del rivestimento a secco devono essere lisce e senza polvere.La verifica della planaritàgenerale si fa applicando sulla

superficie della realizzazionefinita un regolo di 200 cm dilunghezza e muovendolo intutte le direzioni: lo scarto trail punto più sporgente e quellopiù rientrante non devesuperare i 5 mm. La planaritàlocale si verifica applicandosulle superfici delle lastre incorrispondenza dei giunti unregolo di 20 cm di lunghezza:lo scarto tra i dislivelli nondeve essere maggiore di 1 mm.La tolleranza di verticalità,misurata su un’altezza di 250 cm, non deve esseresuperiore a 5 mm.

Finitura delle superficiAd essiccazione avvenuta,previa pulizia delle superfici da polvere e residui, si verificache l’opera sia pronta a ricevere il trattamento di finitura previsto.

38Tabella 4

CARICHI DI SICUREZZA DEI TASSELLI PIÙ USUALI

Kg ≤ 15

CARICHI LEGGERI(quadri, specchi, lampade,

battiscopa, interruttori, tubi rigidi e binari per tende)

CARICHI MEDI(mensole, armadietti)

eCARICHI PESANTI

Kg ≤ 40

Appendiquadri Tassello in nylon

Tassello ancorato direttamente alla muratura

Tassello in acciaio

GAMMA DI VITI UTILIZZABILI

Vite a testa tonda Vite a testa fresata Vite a gancio

Vite a occhiello Vite a squadra Vite senza testa

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E’ opportuno in tal senso che lo stucco siacompletamente asciutto inmodo da evitare che subisca unritiro e comprometta, anche a distanza di tempo,l’omogeneità di resa della finitura stessa.Le superfici delle lastre in gesso rivestito PLACO sonoidonee a ricevere diversi tipi di finitura (come pittura, carte da parati e rivestimenticeramici) seguendo le indicazioni per l’applicazionerelative a ciascuna tipologia (vedi depliant TRAMEZZIPLACO nella sezione “Finitura delle superfici”).Per tipi di finiture non previstinelle schede di prodotto o per applicazioni particolari, si prega consultare il nostroServizio Tecnico.

Sospensione dei carichiLe contropareti PLACO con la tecnica dell’incollaggiopermettono di fissare,sospendere o agganciareoggetti come per i muritradizionali, utilizzandostrumenti e tecniche usuali.I carichi sospesi leggeri siapplicano con il sistemaconsueto, medianteappendiquadri e tasselli percarichi leggeri, mentre per icarichi pesanti l’ancoraggiodovrà essere effettuatodirettamente alla muraturacoibentata (tabella 4).

InstallazioniIl passaggio di cavi o tubazionipuò essere facilitato praticandonel polistirene lievi scanalature.La posa delle scatole elettrichesi effettua con prodottiopportunamente studiati edisponibili nella gamma degliaccessori PLACO (fig. I).

CorniciLa congiunzione con i soffittipuò essere mascherata con le apposite cornici PLACOcomposte, come le lastre, di un’anima in gesso.A seconda del tipo di realizzazione si utilizzano le cornici PLACO PM o GM,fissate con intonaco collante.Per la posa in opera si procedeseguendo la tecnica PLACO(per ulteriori approfondimentisi rimanda alla consultazionedel paragrafo “Cornici” a pag. 26 di questo documento).

Congiunzione pannello-pavimento

Pavimenti finitiLo spazio restante tra ilpannello e il pavimento vieneriempito prima della posa dello zoccolino con un’isolante- lana minerale o nastro dipolietilene espanso - (fig. L).

Soletta in calcestruzzoAi fini della protezione dainfiltrazioni d’acqua, durantela posa della pavimentazione,è necessario predisporre unamembrana impermeabilizzantedi feltro bituminato o dipolietilene a protezione delpannello (fig. M). La stessa tecnica protettiva vaadottata anche nei casi di posa su pavimento finito dibagni o cucine.

Varianti di posa in opera Posa per avvitaturaQualora non fosse possibile latecnica dell’incollaggio per:• irregolarità rilevanti del muro;• intonaco poco resistente;• muro umido, tale da

pregiudicare l’aderenza delcollante (MAP);

• l’esigenza di uno spazio

39

intonaco a secco isolante

Figura I

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tecnico per canalizzazionidiverse;

si userà la posa per avvitaturacon accessori PLACO.La posa per avvitatura è indicataper pannelli con materialeisolante ad elevata densità, per evitare l’effetto “molla”.Il telaio viene fissato allamuratura verticalmente o orizzontalmente;i pannelli sono applicatiparallelamente o perpendicolarmente al telaio e avvitati ogni 30 cm seguendo le traccepredisposte a pavimento e a soffitto (fig. N, O).

Il fissaggio deve essereassicurato con viti di lunghezzaappropriata allo spessore deipannelli. La penetrazione della vite neltelaio deve essere di 20 mmminimo.

Scelta del pannelloLa tipologia di pannelloaccoppiato PLACO da utilizzareva scelta in funzione del tipo di applicazione.Le soluzioni possono essereindividuate scegliendo lospessore del materiale isolante,mentre la lastra avrà spessorestandard di 9,5 mm, con lapossibilità di utilizzare, in fase

Prestazioni del sistema

di assemblaggio, spessoridifferenti (tabella 5).

Resistenza agli urtiLa resistenza agli urti deipannelli PLACO è equivalente a quella dei rivestimenti inlastre di gesso, essendo questa determinata propriodalla lastra che è posta arivestimento del materialeisolante e che pertanto risultaessere la parte esposta all’urto.

Comportamento al fuoco• ReazioneLe lastre PLACO sonoomologate in classe 1 o 0 direazione al fuoco secondo leindicazioni riportate a pag. 27del presente documento.La normativa di riferimento peri locali di pubblico spettacoloin materia di reazione al fuocoprevede che vengano impiega-ti, come rivestimento esterno,materiali in classe 1 o 0. Nel D.M. del 19 agosto 1996,infatti, nell’allegato "Regolatecnica di prevenzione incendiper la progettazione, costruzio-ne ed esercizio dei locali diintrattenimento e di pubblicospettacolo" al paragrafo“Reazione al fuoco deimateriali” punto f, si dice "i materiali isolanti in vista,

40

INTERASSE DEL TELAIO IN METRI

Tipo di posa Tipo di pannello

Posaparallela

0,60 0,40

0,60 0,50Posaperpendicolare

Gespol (P) •Gespol (Pbv) • •Gespol (PE) •Gespol (PEbv) • •Gesrok (RL) • •Gesrok (RLbv) • • •Gesver (VL) • •Gesver (VLbv) • • •Grafitherm (PG) •Grafitherm (PGbv) •

Tipo per trattamento di per trattamento diper trattamento di

per trattamentodi pannello isolamento acustico isolamento termico isolamento anticondensa

termo-acustico

Gespol GesverP/PE Gesrok

Tabella 5

Lastra MAP

Isolante

ZoccolinoIsolantein lana mineraleo nastro dipolietilene espansoa tenuta d’aria

MAP

ale

pansoa

Isolante

Lastra

Tratto di bitumatoo di polietilene

Isolamentoin lana mineraleo nastro dipolietileneespansoa tenuta d’aria

Figure L, M

L

M

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con componente isolantedirettamente esposto allefiamme, devono essere diclasse di reazione al fuoco non superiore a 1; nel caso dimateriale isolante in vista, con componente isolante nondirettamente esposto allefiamme, sono ammesse le classi di reazione al fuoco 0-1, 1-0, 1-1".Le lastre accoppiate siconfigurano come dei materialiisolanti con componenteisolante non in vista(l'accoppiato, appunto, riparatodalla lastra). Benchè la definizione non siaesplicita, i tre “binomi” sipossono interpretare come:0-1 : lastra in classe 0 e isolante

in classe 11-0 : lastra in classe 1 ed

isolante in classe 01-1 : lastra in classe 1 ed

isolante in classe 1

CondensaI problemi dovuti alla presenzadi acqua nelle pareti degliedifici sono gravi e molteplici e sono legati a:• umidità residua nei materiali

da costruzione;• risalita per capillarità dal

terreno;• infiltrazioni di acque

meteoriche, o dovute aperdite di tubazioni;

• condensazione del vaporeacqueo, sia sulle superficiinterne che all’interno dellepareti perimetrali (condenseinterstiziali).

I danni che derivano dallacondensazione di vaporeacqueo sono:• per la condensa superficiale:

macchie, deterioramentodelle finiture e muffe;

• per la condensa interstiziale:il deterioramento dei

materiali e la perdita delleprestazioni termiche degliisolanti, in quanto l’acqua èmolto più conduttricedell’aria di norma contenutanegli isolanti stessi.

Il problema della formazionedi condensazione del vaporeacqueo, superficiale edinterstiziale, è trattato nellaNorma UNI 10350, in ipotesisemplificative che peròforniscono in genere risultatiapprossimati ma prudenziali.Alla base della diffusione del vapore all’interno dellepareti perimetrali sta ladifferenza, tra ambienteinterno ed ambiente esterno,della pressione parziale delvapore stesso contenutonell’aria umida.Nell’ambiente interno talepressione è, nella stagioneinvernale, più elevata per lamaggiore temperatura dell’aria interna per cui si ha lanaturale tendenza del vapore a migrare verso l’ambienteesterno attraversando i varicomponenti che costituisconole pareti e riducendoprogressivamente la suapressione parziale.Quando tale pressioneeguaglia quella di saturazione,sia sulla superficie cheall’interno delle pareti, si haformazione di condensa con idanni precedentemente citati.

La Norma UNI 10350 fornisce leprocedure per:• il calcolo della temperatura

minima superficiale interna“θsi” dei componenti ediliziin modo tale da evitare valoricritici della pressione delvapore in corrispondenza didette superfici;

• la previsione della condensa

41

intonaco a secco isolante

Figura N

Figura O

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interstiziale dovuta alladiffusione invernale delvapore e della relativarievaporazione nella stagioneestiva.

Qualora sia previsto unisolamento dall’interno conpannelli accoppiati occorreosservare le seguentiindicazioni:• utilizzare lastre in gesso

rivestito protette con laminadi alluminio avente funzionedi barriera al vapore;

• dimensionare lo spessoredell’isolante in modo daavere una temperatura dellasuperficie interna a vista noninferiore a quella minima“θsi” calcolata in base allaNorma UNI 10350 sopra citata.

Differenza tra uso dellabarriera al vapore e lastraPlacomarineLa barriera al vapore si utilizzain situazioni in cui l’umidità,presente all’interno degliambienti, avanza attraverso glistrati del muro verso l’esterno,provocando condenseinterstiziali e conseguenteaumento della conducibilità,soprattutto dell’isolante(l’acqua infatti conduce moltodi più dell’aria normalmentecontenuta negli isolanti stessi).Ne segue che la parete, menoisolata, sarà più fredda eformerà anche condensasuperficiale, con la relativaformazione di macchie e muffe. La barriera al vapore ha loscopo fondamentale diproteggere il materialeisolante, in modo da evitare la formazione di condensainterstiziale all’interno diquesto. La validità di questotipo di soluzione dipende

dalla sua corretta applicazione(condizione che risultaindispensabile per un correttointervento): è fondamentaleinfatti assicurarne la continuitàdi posa, soprattutto incorrispondenza della giunturatra pannello e pannello.

La lastra PLACOMARINE trovainvece il suo impiego inambienti dove vi è un’elevataproduzione di vapore acqueo:grazie alle sue caratteristicheidrofughe, questo prodottorisponde in modo idoneoall’umidità presente in questotipo di locali senza subirealterazioni particolari.

Risanamento di muri umidi –Controparete ventilataNel caso di muri umidi a causadi infiltrazioni per capillarità,porosità o altro, si puòottenere una valida soluzioneal problema utilizzando dellelastre Placovapor o pannelliGespol P/PE posati su un telaio in legno.L’intercapedine che risulteràtra muro e pannello saràareata per mezzo di due griglie di areazione poste agliestremi del muro in sensodiagonale.Per poter ottenere un risultato ottimale bisognaosservare le seguenti regole:• il telaio deve essere

composto da listelli in legno preventivamentetrattati per resistere meglioall’umidità;

• la lunghezza dei listelli deveessere inferiore di 10 cmrispetto all’altezza del locale;

• i listelli devono essere fissaticon estremità a zig-zag, alla muratura da rivestire,con interasse massimo di 40 cm;

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• alle due estremità di unadiagonale del rivestimentodella parete bisognapraticare due aperture per la circolazione d’aria e applicarvi griglie diareazione (fig. P).

Resistenza termica utile• Gespol PSecondo la Norma UNI 10351,alla temperatura media di20°C, i coefficienti diconduttività termica utile λdel polistirene espansosinterizzato, densità 15 Kg/m3,e della lastra di gesso rivestito,risultano rispettivamente di0,045 e 0,21 W/mK.

Da tali conduttività, per leresistenze termiche R deipannelli P e Pbv, si ricavano i seguenti valori:

• GrafithermIn assenza di riferimento datodalla Norma UNI 10351 inrelazione al prodottopolistirene espanso sinterizzatoadditivato con grafite, il valoredel coefficiente di conduttivitàtermica utile λ è dichiaratodirettamente dal Produttore erisulta essere pari a 0,036 W/mK.Per la lastra di gesso rivestito λ = 0,21 W/mK.Da tali conduttività, per leresistenze termiche R deipannelli PG e PGbv, si ricavano iseguenti valori:

• Gespol PESecondo la Norma UNI 10351,alla temperatura media di 20°C,i coefficienti di conduttivitàtermica utile λ del polistireneespanso estruso senza pelle,densità 30 Kg/m3, e della lastra

di gesso rivestito, risultanorispettivamente di 0,041 e 0,21 W/mK.Da tali conduttività, per leresistenze termiche R deipannelli PE e PEbv, si ricavano i seguenti valori:

• GesverSecondo la Norma UNI 10351,alla temperatura media di 20°C,i coefficienti di conduttivitàtermica utile λ del pannello inlana di vetro, densità 80 Kg/m3,e della lastra di gesso rivestito,risultano rispettivamente di 0,038 e 0,21 W/mK.

Da tali conduttività, per leresistenze termiche R deipannelli VL e VLbv, si ricavano i seguenti valori:

• GesrokSecondo la Norma UNI 10351,alla temperatura media di 20°C,i coefficienti di conduttivitàtermica utile λ del pannello inlana di roccia, densità 92 Kg/m3,e della lastra di gesso rivestito,risultano rispettivamente di0,038 e 0,21 W/m K.

Da tali conduttività, per leresistenze termiche R deipannelli RL e RLbv, si ricavano i seguenti valori:

43

intonaco a secco isolante

Figura P

20 30 40 50 60

0,49 0,71 0,94 1,16 1,38

Spessoreisolante mm

Resistenzatermica m2 K/W

20 30 40 50

0,54 0,78 1,02 1,27

Spessoreisolante mm

Resistenzatermica m2 K/W

20 30 40 50

0,60 0,88 1,16 1,44

Spessoreisolante mm

Resistenzatermica m2 K/W

20 30 40 50

0,57 0,84 1,10 1,36

Spessoreisolante mm

Resistenzatermica m2 K/W

30 40 50 60

0,84 1,10 1,36 1,63

Spessoreisolante mm

Resistenzatermica m2 K/W

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I valori delle resistenzetermiche riportati nelle tabellesono dedotti dagli spessorinominali e dai valori “utili”della conduttività termicaricavati dalla:- Norma UNI 10351“Conduttività termica epermeabilità al vapore deimateriali da costruzione”.La norma suddetta è statarecepita nel D.M. 6/8/93 inquanto attuativa del D.P.R. 26 agosto 1993 n. 412.La conduttività termicautilizzata per il calcolo deivalori delle resistenze termicheè quella utile di calcolo allatemperatura media di 20°C,per cui è a tale temperaturache vanno riferite anche leresistenze. In base alle indicazioni dellaNorma UNI 10351,precedentemente citata, pertutti i prodotti isolanti esaminati (lana di vetro, lana di roccia, polistireneespanso sinterizzato epolistirene espanso estruso), il coefficiente dimaggiorazione “m” sullaconduttività termica diriferimento λm è del 10%.

Isolamento termicoPer determinare il flusso dicalore che attraversa unastruttura in regime stazionariooccorre determinarne la suatrasmittanza termica (simboloU, unità di misura W/m2 K). La trasmittanza termica è datada:

1U = -------------

Rt

siDove Rt = ∑ ------------- + RI (1)

λi

Nella formula (1)

si∑ ------------- (m2 K/W)

λi

è la somma delle resistenzetermiche dei vari strati “i” che costituiscono la parete,ciascuno di spessore “si” (in metri) e conduttività termica utile (W/mK). RI è la somma delle resistenzetermiche liminari (m2K/W).

I valori di primo approcciodella trasmittanza termica,delle più comuni tipologieedilizie, per:• strutture isolate con la

tecnica della controparete ingesso rivestito accoppiato conmanufatti in polistireneespanso sinterizzato;

• strutture isolate con latecnica della controparete ingesso rivestito accoppiato conmanufatti in polistireneespanso sinterizzatoadditivato con grafite;

• strutture isolate con latecnica della controparete ingesso rivestito accoppiato conmanufatti in polistireneespanso estruso;

• strutture isolate con latecnica della controparete ingesso rivestito accoppiato conpannelli rigidi in lana di vetroo lana di roccia,

sono riportati nella tabella 6.

Nei calcoli i valori delleconduttività termiche utilisono stati dedotti dalla Norma UNI 10351, e precisamente:• pannelli in polistirene

espanso sinterizzato densità 15 Kg/m3 circa,λ utile = 0,045 W/mK, allatemperatura media di 20°C

• pannelli in polistireneespanso sinterizzato densità 15 Kg/m3 circaadditivato con grafite,λ utile = 0,036 W/mK, allatemperatura media di 20°C

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• pannelli in polistireneespanso estruso senza pelle densità 30 Kg/m3 circa, λ utile = 0,041 W/mK, alla temperatura media di 20°C

• pannelli semirigidi in lana divetro densità 80 Kg/m3 circa, λ utile = 0,038 W/mK,alla temperatura media di 20°C

• pannelli rigidi in lana di roccia densità 92 Kg/m3

circa, λ utile = 0,038 W/mK,alla temperatura media di 20°C.

Per le numerose ipotesisemplificative fatte, i valori delle trasmittanzetermiche riportati nella tabella 6 devonointendersi orientativi e non vincolanti.

Isolamento acustico La normativa sull’inquinamentoacustico (Legge 447/95 eD.P.C.M. 05/12/97) impongonol’adozione di adeguatiinterventi acustici passivi cioèdi tecniche e materiali in gradodi ridurre la trasmissione del rumore.Per quanto riguarda le paretidi separazione tra diverse unitàimmobiliari occorre utilizzarestrutture in grado di rispettarei limiti imposti per il poterefonoisolante apparente.Tale grandezza (simbolo R’W) si determina con misure inopera e quindi tiene contoanche delle cosiddettetrasmissioni laterali.Se invece la misura vieneeseguita in laboratorio, dovenon ci sono trasmissionilaterali, la grandezza che sidetermina è il potere

45

intonaco a secco isolante

Tramezzo divisorio(interno, di separazione tra unità immobiliarie tra unitàimmobiliari e vani scala)

Muraturaperimetrale

In mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn blocchi dicementocellulare intonacati

In cls intonacato

A cassa in mattoniforati intonacaticon intercapedined’aria

In blocchi dilaterizio intonacati

0,827 0,698 0,605 0,533 0,784 0,658 0,567 0,913 0,727 0,604 0,517

0,781 0,665 0,580 0,513 0,743 0,629 0,545 0,857 0,691 0,579 0,498

0,758 0,648 0,567 0,503 0,722 0,614 0,534 0,830 0,673 0,566 0,489

0,541 0,483 0,436 0,398 0,523 0,464 0,417 0,577 0,497 0,436 0,389

0,472 0,427 0,390 0,359 0,458 0,412 0,375 0,499 0,438 0,390 0,352

0,878 0,735 0,632 0,554 0,831 0,691 0,591 0,976 0,767 0,631 0,536

0,850 0,715 0,617 0,543 0,805 0,673 0,578 0,942 0,745 0,617 0,526

0,673 0,585 0,518 0,464 0,644 0,557 0,490 0,729 0,605 0,518 0,452

0,641 0,561 0,499 0,449 0,615 0,535 0,473 0,692 0,579 0,498 0,437

0,622 0,546 0,487 0,440 0,598 0,522 0,463 0,669 0,564 0,487 0,429

0,579 0,513 0,461 0,418 0,558 0,491 0,439 0,621 0,529 0,461 0,408

0,551 0,491 0,442 0,403 0,532 0,471 0,422 0,588 0,505 0,442 0,393

0,495 0,446 0,406 0,372 0,480 0,429 0,389 0,525 0,458 0,406 0,364

8

10

12

15

20

15

20

8+8

10+8

12+8

25

30

37

2,020

1,766

1,652

0,883

0,713

2,358

2,165

1,295

1,182

1,119

0,989

0,908

0,766

10+30 10+40 10+50 10+60 10+30 10+40 10+50 10+20 10+30 10+40 10+50

Tipo di muro

Spessoreparete base(cm)

U0 parete

nonrivestita(W/m

2K)

U (W/m2K) parete rivestita su un lato con pannelli

GESPOL P (polistirene espanso sinterizzato)

U (W/m2K) parete rivestitasu un lato con pannelli

GESPOL PE(polistirene espanso

estruso)

U (W/m2K) parete rivestita su un lato con pannelli

GRAFITHERM(polistirene espanso sint. + grafite)

NB: Le tipologie costruttive qui analizzate prevedonol’applicazione di intonaco su entrambi i paramenti.I valori riportati sono calcolatitrascurando l’influenza deiponti termici.

Tabella 6

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fonoisolante (simbolo RW).E’ evidente che il poterefonoisolante apparente R’W siottiene da quello dilaboratorio RW sottraendo letrasmissioni laterali la cuientità è, salvo casi eccezionali,valutabile tra 3 e 5 dB.Per agevolare il non facilecompito dei progettisti inquanto segue, è riportata latabella 7 che fornisce il poterefonoisolante RW per le piùcomuni tipologie edilizie.In relazione a quanto sopra,per valutare il poterefonoisolante RW da scegliere,occorre tenere conto delletrasmissioni laterali.I valori di primo approccio delpotere fonoisolante RW dellepiù comuni tipologie edilizie,per:• strutture isolate con la

tecnica della controparte ingesso rivestito accoppiato conmanufatti in lana di vetro

(densità 80 Kg/m3 circa) o lana di roccia (densità 92Kg/m3 circa)

sono riportati nella tabella 7.Si precisa infine che i valori diRW riportati nella suddettatabella, ottenuti per via teoricacon metodi di calcoloapprossimati, devono essereintesi come orientativi e nonvincolanti, anche perché non è valutabile l’influenzadella qualità della posa inopera che in acustica ha unaconsiderevole importanza.

46

Tramezzodivisorio(interno, di separazione tra unità immobiliarie tra unitàimmobiliari e vani scala)

Muraturaperimetrale

In mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn blocchi di cementocellulare intonacati

In cls intonacato

A cassa in mattoniforati intonacaticon intercapedined’aria

In blocchi dilaterizio intonacati

49 51 52 49 51 52

50 51 52 50 51 52

50 52 53 50 52 53

51 52 53 51 52 53

52 53 54 52 53 54

55 57 58 55 57 58

57 58 59 57 58 59

52 54 54 52 54 54

53 54 55 53 54 55

53 54 55 53 54 55

53 54 55 53 54 55

54 55 56 54 55 56

54 56 56 54 56 56

8

10

12

15

20

15

20

8+8

10+8

12+8

25

30

37

38

39

40

41

43

49

52

43

44

44

45

46

47

10+30 10+40 10+50 10+30 10+40 10+50

Tipo di muro

Spessoreparete base(cm)

RwO

paretenon

rivestita(dB)

Rw (dB) parete rivestita su un lato con pannelli

GESVER (lana di vetro)

Rw (dB) parete rivestita su un lato con pannelli

GESROK (lana di roccia)

Tabella 7

NB: Le tipologie costruttive qui analizzate prevedonol’applicazione di intonaco suentrambi i paramenti.

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47

intonaco a secco isolante

RACCORDI CON TRAMEZZO

ANGOLO INTERNO ANGOLO ESTERNO

Dettagli di posa in opera

RACCORDO CON PAVIMENTO RACCORDO CON SOFFITTO

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48

RACCORDO TRA PARETE RIVESTITA CON PANNELLO ISOLANTE E CONTROSOFFITTO INCLINATO IN LASTRE DI GESSO RIVESTITO

RIVESTIMENTO DELLA FALDA CON PANNELLO ISOLANTE (SISTEMI DI FISSAGGIO)

RACCORDO CON CONTROSOFFITTO RACCORDO CON SERRAMENTO

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Sistema intonaco a seccoisolanteGESPOL P/GESPOL PEPosa per incollaggio

Sistema intonaco a seccoisolanteGESROK/GESVERPosa per incollaggio

Sistema intonaco a seccoisolanteGESPOL P/GESPOL PEGESROK, GESVERPosa per avvitatura

Quantità indicative permetro quadrato

49

intonaco a secco isolante

Prodotto Unità Quantità

Gespol P P, PbvGespol PE PE, PEbv

Malta adesiva PLACO - MAP

Nastro per giunti PLACO

Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid, BPB 30 Plus,BPB 60 Plus o BPB 90 Plus, Vario

Stucco pronto all’uso:Profinmix

0,33

0,50

m2

kg 2

1,40m

Kg

1,05St

ucco

e N

astr

o

Prodotto Unità Quantità

Gesrok RL, RLbvGesver VL, VLbv

Malta adesiva PLACO - MAP

Nastro per giunti PLACO

Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid, BPB 30 Plus,BPB 60 Plus o BPB 90 Plus, Vario

Stucco pronto all’uso:Profinmix

0,33

0,50

m2

kg 3

1,40m

Kg

1,05

Stuc

co e

Nas

tro

Prodotto Unità Quantità

Gespol P P, PbvGespol PE PE, PEbvGesrok RL, RLbvGesver VL, VLbv

Listelli in legno (50x30) / Profili (interasse 0,60 m)

Nastro per giunti PLACO

Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid, BPB 30 Plus,BPB 60 Plus o BPB 90 Plus, Vario

Stucco pronto all’uso:Profinmix

0,33

0,50

m2

m 2,10

Viti Punta chiodo n. 9

1,40m

Kg

1,05

Stuc

co e

Nas

tro

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La produzione oraria di unoperaio specializzato in posa di sistemi in lastre di gessorivestito, per ciò che riguardala tipologia analizzata, è di:• intonaco a secco isolante

incollato: 6 m2/h; • intonaco a secco isolante

avvitato su listelli: 4 m2/h.

NB: i suddetti dati sono daintendersi puramente indicativie suscettibili di variazioni infunzione della tipologia delcantiere.

Fornitura e posa in operadi pannelli accoppiati PLACOdel tipo:GESPOL P (negli spessori 10+20; 10+30;10+40; 10+50; 10+60) con o senza barriera al vapore. GESPOL PE (negli spessori 10+20; 10+30;10+40; 10+50) con o senzabarriera al vapore. GRAFITHERM PG(negli spessori 10+20; 10+30;10+40; 10+50) con o senzabarriera al vapore. GESVER VL (negli spessori 10+20; 10+30;10+40; 10+50) con o senza barriera al vapore. GESROK RL(negli spessori 10+30; 10+40;10+50; 10+60) con o senzabarriera al vapore fissati tramite incollaggio conmalta adesiva MAP oppureavvitati su apposita strutturaancorata direttamente al supporto.I giunti piani, orizzontali e verticali, saranno trattati con la tecnica ed i materialiPLACO (stucco e nastrod’armatura) e quant’altro

Voce di capitolato

necessario per dare il lavorofinito a regola d’arte.

La posa in opera deve essereconforme alle schede tecnichePLACO.€/m2: .................

Supplemento per utilizzo dilastra …… da …… mm dispessore in sostituzione deltipo BA 10.€/m2: .................

50

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CONTROPARETE SU STRUTTURA Soluzione C

IntroduzioneGeneralitàImpieghi e vantaggiLimitazioni Movimentazione e stoccaggio

Componenti del sistemaLastreStruttura metallicaVitiStucchi e nastri

Tipologie di applicazione- Su profili serie 48- Su profili Omega - Guide e montanti

Criteri di posa in operaPosizionamento e fissaggio della struttura metallicaPosa e fissaggio delle lastreTrattamento dei giunti Verifica finale delle opereFinitura delle superficiSospensione dei carichi - Sospensione dei sanitari Passaggio impianti e vani tecniciCornici

Prestazioni del sistemaScelta del sistemaComportamento al fuoco• Reazione• ResistenzaIsolamento termicoCondensa Isolamento acusticoContropareti raggi XContropareti curve

Dettagli di posa in opera

Quantità indicative per metro quadrato

Voci di capitolato

51

C3 Contropareti su struttura metallica

C3.1

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GeneralitàLe contropareti PLACO,costituite da lastre di gessorivestito avvitate su apposititelai metallici, permettono di realizzare rivestimenti con la semplice funzione diintonaco o con la duplicevalenza di rivestimentoisolante (termico e/o acustico)e controparete che consente di mascherare gli impianti e leirregolarità del muro.La combinazione dei singolicomponenti consente diottenere un’ampia gamma di soluzioni in grado disoddisfare differenti esigenzeprestazionali.

Impieghi e vantaggiLe contropareti su strutturatrovano ideale collocazione intutta l’edilizia d’interni sianell’ambito della nuovacostruzione che dellaristrutturazione ed assicuranoomogeneità di prestazioni e di finitura alle realizzazioni.Questo tipo di soluzionebeneficia delle qualitàintrinseche dei sistemi in gessorivestito e cioè della rapidità diposa, della razionalizzazionedel cantiere, della lavorazionea secco e della riduzione deipesi sulle strutture portantioltre alla possibilità direalizzare sistemi ad altaprestazione tecnica.

LimitazioniNon vi sono particolaricondizioni limite d’impiego se non quelle di normasegnalate per le lastre di gessorivestito (es. in zone climatichesoggette a frequenti sbalzi diumidità, o comunque adelevata umidità, e per

Introduzione temperature superiori ai 49°C,mentre non ci sono particolarirestrizioni per l’applicazione incondizioni climatiche anchemolto rigide).

Movimentazione e stoccaggioI prodotti componenti sonoforniti separatamente edassemblati direttamente in sito. Questi devono essere stoccati emovimentati ciascuno secondomodalità proprie, in ogni caso sempre in luoghi asciuttied al riparo dalle intemperie(specialmente per ciò cheriguarda le lastre di gessorivestito).Non è consigliabile unostoccaggio prolungatoall’esterno.

LastreLe lastre di gesso rivestitoPLACO vengono avvitate ad un telaio metallicoappositamente predisposto; gli spessori normalmentesuggeriti per tali applicazionisono 9,5, 12,5 e 15 mm, mentre la scelta del tipo dilastra deriva da una necessitàprestazionale particolare.Nella tabella 1 sono riportatele tipologie più comuni perl’applicazione a controparete,ma a seconda dell’esigenzaprogettuale si possonoutilizzare lastre concaratteristiche e spessoridifferenti, secondo quelliindicati nelle tabelle dellaGamma prodotti. Le lastre non presentanoparticolari difficoltà di posa o di preparazione perl’applicazione. Il trattamento del giunto tralastra e lastra è inoltre

Componenti del sistema

agevolato dal particolareprofilo della lastra stessa, chepresenta un assottigliamentoin corrispondenza del bordo,appositamente previsto pertale scopo.Per le caratteristiche delle altretipologie di lastra si facciariferimento alla sezione“Prodotti ed Accessori per laposa in opera” di questodocumento.

Struttura metallicaLa struttura PLACO èl’elemento di supporto per le lastre ed è generalmentecostituita da profili metallici.Le guide orizzontali composte da profilo ad “U” o ad “L”, posizionate sia a pavimento (guidainferiore) che a soffitto (guida superiore), costituiscono la sede perl’inserimento dei montanti. Esiste un profilo speciale,denominato guida a vertebra,che viene utilizzato per le contropareti curve.Il montante è invece il profilo a “C” che viene posto in verticale in modo tale da coprire tutta la distanza tra pavimento e soffitto, meno 1 cm. La larghezza dei montanti è leggermente inferiore a quella della guida pergarantire il perfettoassemblaggio degli stessi. Per alcuni tipi di montantesono disponibili elementi di raccordo da utilizzare per realizzare contropareti di grande altezza.Per le specifiche di prodotto si rimanda alla consultazionedel capitolo “Prodotti ed Accessori per la posa in opera” del presentedocumento.

52

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VitiIl fissaggio delle lastre allastruttura si esegue con le vitiautoperforanti PLACO contesta piana ed impronta acroce, mediante un avvitatore.

La forma svasata della vitepermette una penetrazioneprogressiva senza provocaredanni al rivestimento dellalastra. Il trattamentosuperficiale delle viti PLACO assicura la lororesistenza di almeno 24 orealla prova di immersione innebbia salina.La lunghezza delle viti devecorrispondere allo spessoretotale delle parti da avvitaremaggiorato di 1 cm per ilfissaggio su supporti metallici e di 2 cm per supporti in legno.

Intonaci e nastriGli intonaci per giunti PLACO sono disponibili in unavasta gamma che li differenziaper tempo di lavorabilità,tipologia di clima, tipo dicantiere, e consentel’individuazione del prodottocorretto per ciascuna

condizione applicativa.Anche per ciò che riguarda inastri di rinforzo, la gammaPLACO offre ampia possibilitàdi scelta in relazione al tipo di armatura del giunto che siintende effettuare, disponendodi nastri in carta microforata,in fibra di vetro adesiva, infeltro di vetro, nonché nastri incarta speciale armata per laprotezione degli spigoli edangolari metallici.

Per ulteriori approfondimentiin merito si rimanda allaconsultazione della sezione“Prodotti ed Accessori per la posa in opera” di questo documento.

- Su profili serie 48

- Su profili Omega (tassellati direttamente alsupporto)

- Guide e montanti (a norma UNI o DIN)

Prima di iniziare le operazionidi posa in opera della strutturametallica, è necessario tracciarela posizione della contropareteda eseguire. Poi, per ilfissaggio dei profili, si procedecome di seguito indicato, inmaniera differente a secondadel tipo di opera da realizzare.

Posizionamento e fissaggiodella struttura metallica• Lastre avvitate su profili tipo

serie 48Il telaio di supporto per ilfissaggio delle lastre si

Criteri di posa in opera

Tipologie di applicazione

53

contropareti su struttura

Tipo di lastra Caratteristica Spessori

PLACOLAST BA 10, 13, 15 e 18 Standard Rispettivamente 9,5 12,5 15 e18 mm

PLACOFLAM PPF BA 13 e 15 Alta resistenza al fuoco Rispettivamente 12,5 e 15 mm

PLACOMARINE PPM BA 13 Alta resistenza all’umidità 12,5 mm

PLACOVAPOR PPV BA 10 e 13 Con barriera al vapore Rispettivamente 9,5 e 12,5 mm

PLACODUR PHD BA 13 Alta resistenza agli urti 12,5 mm

LISAPLAC M0 BA 13 e 18Standard con caratteristiche

Rispettivamente 12,5 e 18 mmdi reazione al fuoco classe 0

LISAFLAM M0 BA 13 e 15Alta resistenza al fuoco

Rispettivamente 12,5 e 15 mme classe 0 di reazione

LASTRE PLACO rivestite con lamina di piombo 12,5 mm spessore della lastra +CON PIOMBO PPF 13 Pb disponibile in spessori vari 0,5-1-1,5-2-3/10 di piombo

Tabella 1

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realizza utilizzando profilidella serie 48opportunamente scelti emontati (per specifichetecniche sulle tipologie deiprofili si rimanda alla sezionedi questo documento “Prodotti ed accessori per laposa in opera”) - (fig. A).La prima operazione èl’individuazione del sistema più idoneo di ancoraggio allaparete. Se si è in presenza di un muro omogeneo si useràun sistema di fissaggio che non necessita di regolazione(es. CAV - ad interasse 120 cm -, STIL PRIM, ancorati contasselli da scegliere in funzionedel supporto). Se il muropresenta invece irregolarità, sidovrà utilizzare una staffaregolabile.Una volta scelti gli accessoriidonei per l’ancoraggio aparete, si procederà fissando apavimento la guida a U 30x28o 28x19 mm e inserendoviverticalmente i montanti a Crispettivamente da 27x48 e18x48 mm. Per il fissaggio meccanicodella guida a pavimento sifaccia riferimento alletipologie descritte nelparagrafo “Lastre avvitate suguide e montanti”.Una volta terminatal’operazione di montaggio dei profili si procede con il fissaggio delle lastre, comepiù avanti descritto.

• Lastre avvitate su profili tipoOmega

In questo caso il supporto peril fissaggio delle lastre sirealizza tassellandodirettamente al muro, orizzontalmente o verticalmente, un profilo ditipo Omega (fig. B). Il tipo di

tassello varia in funzione delsupporto mentre l’interasse è di 60-70 cm. Nel caso di profili posati inverticale, bisogna prevedere apavimento idoneo profilo ad “L” o “U”. L’interasse traprofilo e profilo è 40-50-60 cm,e questa misura dipende dalledimensioni della lastrautilizzata. Una volta terminatal’operazione di ancoraggio dei profili al muro, si procedecon il fissaggio delle lastrecome più avanti descritto.

• Lastre avvitate su guide emontanti

Utilizzando profili guida e profili montantiopportunamente assemblati, si realizza il telaio di supportoper il fissaggio delle lastre(fig. C).

- Posa della guida a pavimento(guida inferiore)

La guida metallica deve essere fissata al suolomeccanicamente con tasselli adespansione, chiodi a sparo oviti autoperforanti, ogni 70 cm(fig. D).La posa della guida inferiore sipuò eseguire su:Soletta in calcestruzzo grezzoutilizzando chiodi a sparo o tasselli ad espansione.Ai fini della protezione dainfiltrazioni d’acqua, durantela posa dei pavimenti, è necessario interporre unamembrana impermeabilizzantedi feltro bitumato o dipolietilene, in modo darivestire la guida e la basedella lastra. La stessa tecnicaprotettiva va adottata nei casi di posa, anche supavimento finito, in bagni e cucine.

54

F530o

FH500

CR4

Figura A

profiload Omega

profilo ad L

Figura B

montante a “C”

guida ad “U”

Figura C

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Pavimenti finitiSi utilizzano adesivi, tasselli ad espansione o chiodi a sparo (fig. E).

Pavimento in legnoSi utilizzano viti autoperforanti,chiodi d’acciaio o adesivi.

Tra le operazioni supplementarida prevedere vi è l’inserimentodi:a) membrana

impermeabilizzante in feltrobitumato o di polietilene tra la guida inferiore ed ilpavimento, in modo darivestire la guida e la basedella lastra, ai fini dellaprotezione da infiltrazionid’acqua, nei casi di posa inlocali quali bagni e cucine;

b) nastro monoadesivo obiadesivo PLACO inpolietilene espanso a cellulechiuse da applicare su tuttoil perimetro della strutturametallica, ai fini di eliminarela possibile presenza di pontiacustici, dovuti allatrasmissione di rumoriattraverso le strutturedell’edificio.

- Posa della guida a soffitto(guida superiore)

Il fissaggio della guidasuperiore si effettua, in basealla tipologia del supporto, con le stesse tecniche indicateper la posa della guidainferiore, eccetto i casi diposizionamento su:Controsoffitti in gesso rivestitoPLACO, su cui si utilizzanoa) viti autoperforanti

in corrispondenza della struttura metallica del controsoffitto;

b) ancorette a scatto fissatedirettamente sulla lastra delcontrosoffitto;

Solai ad elementi cavi su cui siutilizzanoa) ancorette a scatto (fig. F).

Nel caso di raccordo concontrosoffitto PLACO e qualorafosse richiesta al sistema unaspecifica prestazione acustica,si consiglia di eseguire ilmontaggio della controparetesino al solaio, interponendo trai supporti e le guide (inferioree superiore) un nastro dipolietilene espanso a cellulechiuse, densità 30 Kg/m3 ca.,facente parte della gammadegli accessori PLACO. Il fissag-gio con pistola sparachiodi nondeve essere eseguito su:a) supporti contenenti

canalizzazioni;b) travi in calcestruzzo;c) strutture precompresse;d) in fissaggi sottoposti a

trazione.

- Posa dei montantiI montanti, determinati dalsistema di posa in opera scelto,devono avere una lunghezzauguale alla distanza tra guidainferiore e superiore ridotta di1 cm per facilitarne la posa.Si inseriscono verticalmentenelle guide, precedentementefissate a pavimento e asoffitto, orientati nello stessosenso con interasse variabile da 40 a 60 cm.

Per agevolare la successivaoperazione di fissaggio dellelastre, riportare a pavimento e soffitto l’asse dei montanti.

Posa e fissaggio delle lastreLe lastre PLACO, posizionatecon il lato maggiore parallelo ai montanti (posa verticale), si solidarizzano alla strutturametallica con le apposite viti autoperforanti (vedere

55

contropareti su struttura

Dispositivo adespansione

Chiodo

Figura D

Figura E

Figura F

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“Prodotti ed Accessori per la posa in opera”) - (fig. G). La loro lunghezza deve esserepari alla distanza trapavimento e soffitto meno 1 cm da lasciare alla base per facilitarne l’operazione di posa. La congiunzione delle lastre deve avvenire sempresecondo il tipo di montanteutilizzato, sulla mezzeriadell’ala o del dorso delmontante stesso. Nel caso di contropareti a due o più lastre, i giunti delsecondo strato e dei successivivanno sfalsati rispetto a quellidel precedente.Si sconsiglia nelle contropareti a paramento semplice, l’usodelle lastre di spessoreinferiore ai 12,5 mm (NormaUNI n. 9154 parte prima).

L’eventuale inserimento dicanalizzazioni tecniche(impianto elettrico e/oidraulico) e/o di materialeisolante, deve avvenire primadi applicare le lastre.

Il fissaggio delle lastre si esegue sempre incorrispondenza dei profilimetallici utilizzando le viti autoperforanti comemostrato nelle figure H ed I.I punti di fissaggio devono essere a 1 cm dai bordilongitudinali e a 1,5 cm dai bordi trasversali, distanziati tra loro al massimo di 30 cm percontropareti con una lastra (fig. M). Le contropareti a due o piùlastre, richiedono un fissaggio delle prime lastre più rado (interasse viti ca. 120 cm sui montanti e 60 cm sulle guide) - (fig. N).

Allo scopo di garantireuna maggiore resistenzameccanica, le teste delle viti,ad avvitatura ultimata, devonopresentarsi a filo, rispetto allasuperficie delle lastre,condizione che andrà adagevolare la successivaoperazione di stuccatura.Il fissaggio delle lastre di gesso

rivestito a qualsiasi elementodi supporto deve sempre essere eseguito nel sensolastra-supporto (fig. L).

Trattamento dei giuntiUltimata la posa in opera dellelastre, i sistemi PLACOprevedono il trattamento deigiunti, eseguito con la

56

1 cm

Figura G

Figura H

NO SI

Figure I, L

I L

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tecnica ed i prodotti previsti atale scopo.Questa operazione ha laprecisa funzione di:• mascherare i giunti rendendo

esteticamente omogenea larealizzazione

• garantire la continuità delleprestazioni meccaniche delsistema

• predisporre le superfici alle opere di finitura(tinteggiature, tappezzerie,piastrelle).

Il trattamento dei giunti tra lastre adiacenti con bordilongitudinali assottigliati,eseguito con nastrod’armatura, viene fatto secondo la tecnica e l’utilizzodei prodotti della gammaPLACO rispondenti allecaratteristiche più idonee al tipo di opera da realizzare.Questa operazione prevedel’esecuzione in quattro tempidiversi, mantenendo invariatol’intonaco scelto:

0) se si utilizza il nastro in cartaoppure in feltro di vetro sieffettua un primoriempimento del giunto perfavorirne l’adesione;

1) incollaggio del nastro dirinforzo;

2) copertura del nastro con riempimentodell’assottigliamento dei bordi;

3) prima rasatura di finitura del giunto;

4) eventuale seconda rasaturadi finitura del giunto (fig. O).

Verifica finale delle opereL’aspetto superficiale dellalastra deve essere tale da permettere l’applicazione delle successive opere difinitura previste. In particolare le superfici del rivestimento a seccodevono essere lisce e senzapolvere.La verifica della planaritàgenerale si fa applicando sulla

57

contropareti su struttura1,

5 cm

1 cm

30 c

m

Figura M

30 cm

60 cm

120 cm

30 cm

Figura N Figura O

Lastra di gesso rivestito PLACO

Nastro d’armatura

Bordi assottigliati

Teste di viti

Fasi di incollaggio

Fasi di finitura

Placorapido Varioo Placojoint 2 “0”o Profinmixo BPB 30 Pluso BPB 60 Pluso BPB 90 Plus

{

Muro di supporto

••

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superficie della realizzazionefinita un regolo di 200 cm di lunghezza e muovendolo in tutte le direzioni: lo scartotra il punto più sporgente equello più rientrante non devesuperare i 5 mm. La planarità locale si verificaapplicando sulle superfici dellelastre, in corrispondenza deigiunti, un regolo di 20 cm dilunghezza: lo scarto tra idislivelli non deve esseremaggiore di 1 mm. La tolleranza di verticalità,misurata su un’altezza di 250 cm, non deve esseresuperiore a 5 mm.

Finitura delle superficiUna volta eseguito iltrattamento dei giunti, e soprattutto ad essiccazionedello stucco avvenuta (la tempistica dipende dal tipo di stucco utilizzato), previa pulizia delle superfici da polvere e residui, si verificache l’opera sia pronta a ricevere il trattamento di finitura previsto. E’ opportuno in tal senso chelo stucco sia completamenteasciutto in modo da evitare che subisca un ritiro ecomprometta, anche a distanzadi tempo, l’omogeneità di resa della finitura stessa.Le superfici delle lastre di gessorivestito PLACO sono idonee a ricevere diversi tipi di finitura(come pittura, carte da parati e rivestimenti ceramici)seguendo le indicazioni per l’applicazione relative a ciascuna tipologia (vedi depliant TRAMEZZIPLACO nella sezione “Finitura delle superfici”).Per tipi di finiture non previstinelle schede di prodotto o per applicazioni particolari,

si prega consultare il nostroServizio Tecnico.

Sospensione dei carichi -Sospensione dei sanitariLe contropareti PLACO sustruttura prevedono lasospensione dei carichi secondoi criteri normalmente seguitiper le realizzazioni in lastre di gesso rivestito. I carichisospesi leggeri si applicano conla tecnica consueta, medianteappendiquadri e tasselli percarichi leggeri, mentre per icarichi medio-pesantil’ancoraggio dovrà essereeffettuato direttamente sulmontante della strutturametallica, in modo davincolarlo su un supportorinforzato, o direttamente allamuratura, se la controparete

è costituita da profili serie 45 o 48 e con profili ad Omega(tabella 2).Se in fase di progetto sono giàprevisti carichi di una certaentità, è possibile predisporregià durante il montaggio dellacontroparete, supportisupplementari su cui vincolare i carichi. Per ciò che concerneinvece la sospensione deisanitari, PLACO propone unatecnologia specifica cheprevede di fissare:• tutti i tipi di apparecchi

sospesi conformi alle normeeuropee;

• tutti i tipi di canalizzazioni di alimentazione (acqua caldae fredda);

• tutti i tipi di canalizzazioni di evacuazione (acque nere e bianche).

58

CARICHI DI SICUREZZA DEI TASSELLI PIÙ USUALI

Kg ≤ 15

CARICHI LEGGERI(quadri, lampade,

battiscopa, interruttori, tubi rigidi e binari per tende)

CARICHI MEDI(mensole, armadietti)

eCARICHI PESANTI

Kg ≤ 40

Appendiquadri Tassello in nylon

Tassello ancorato direttamente alla muratura

Tassello in acciaio Tassello in nylon

Ancoretta a scatto

GAMMA DI VITI UTILIZZABILI

Vite a testa tonda Vite a testa fresata Vite a gancio

Vite a occhiello Vite a squadra Vite senza testa

Tabella 2

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Gli apparecchi sanitari, fissatisulla traversa alta del supporto, possono essereapplicati:a) su pavimenti grezzi o finiti;b) ad altezza standard o non

(bambini, handicappati).

• Supporto per lavabo sospesoL’elemento è costituito da untelaio in acciaio zincato 20/10privo di saldature composto dadue traverse verticali e duetraverse orizzontali, testato acarico statico di 200 kg sulsanitario di riferimento. Il telaiodi supporto è preassemblato econsente per mezzo di unadoppia piastra in acciaiozincato mobile nei due sensi discorrimento di rispettarequalsiasi interasse dei perni disospensione ed è completo dipiastre di fissaggio per profilomontante a C 50/55/75/100 (Fig. P).

• Supporto per bidet sospesoL’elemento è costituito da untelaio supporto in acciaiozincato 20/10 privo di saldaturecomposto da due traverseverticali e due traverseorizzontali, testato a caricostatico di 400 kg sul sanitario diriferimento. Il telaio di supportoè preassemblato e consente permezzo di una doppia piastra inacciaio zincato mobile nei duesensi di scorrimento di rispettarequalsiasi interasse dei perni disospensione ed è completo dipiastre di fissaggio per profilomontante a C 50/55/75/100 (Fig. Q).

• Supporto per WC sospesoL’elemento di supporto per vasosospeso con cassetta interna ècostituito da un telaio in acciaiozincato 20/10 privo di saldaturecomposto da due traverse

59

contropareti su struttura

Figure P, Q, R

P

Q

R

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verticali e tre traverseorizzontali ed è testato a caricostatico di 400 kg sul sanitario di riferimento. Il telaio disupporto è preassemblato econsente per mezzo di unadoppia piastra in acciaio zincatomobile nei due sensi discorrimento di rispettarequalsiasi interasse dei perni disospensione ed è completo dipiastre di fissaggio per profilomontante a C 50/55/75/100 (Fig. R).

Passaggio impianti e vanitecniciTutte le contropareti realizzatecon i sistemi PLACOpermettono l’inserimento di eventuali canalizzazionitecniche previste dalle esigenze progettuali. Imontanti utilizzati perrealizzare le controparetiPLACO sono dotati di fori asolatiper consentire il passaggiodelle parti impiantistiche.L’intercapedine tecnica consente la distribuzione delleguaine elettriche e dei tubi perl’alimentazione e l’evacuazioneverticale ed orizzontale deifluidi, la cui introduzione deveavvenire prima della chiusuradella controparete. Nell’ambitodelle costruzioni è semprenecessario creare degli spazitecnici per il passaggio degliimpianti. I sistemi PLACO percontropareti, oltre a consentire la creazione di vani tecnici, permettono diisolare acusticamentel’impiantistica installata,prevedendo l’inserimento dimateriale isolante nello spaziotra montante e montante (fig.S, T). L’inserimento delle scatoleelettriche in una contropareterealizzata con i sistemi PLACOrisulta particolarmenteagevole; con l’ausilio di una

fresa a tazza si eseguonofacilmente sulle lastre i fori di installazione dellescatole, in cui applicare presee/o interruttori (fig. U).

CorniciAnche nel caso delle contropareti su struttura, lacongiunzione con i soffitti può essere mascherata con le apposite cornici PLACOcomposte, come le lastre, di

60

Figure S, T

Figura U

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produttore (per ulteriorichiarimenti si prega diconsultare il nostro ServizioTecnico).

Comportamento al fuoco • ReazioneUtilizzando le lastre PLACOomologate come di seguitodescritto, è possibile soddisfarela richiesta di classe di reazioneal fuoco 1 o 0 (rispettivamentemateriale non infiammabile eincombustibile) a seconda della necessità.La lastra PLACO BA neglispessori 9,5, 12,5 e 15 mm,sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del

• •

• •

• • •

• •

Tipo per protezioneper trattamento per trattamento per trattamento

di controparete antincendiodi isolamento di isolamento di finitura

acustico termico

Lastra avvitata sustruttura OMEGA

Lastra avvitata sustruttura costituitada profili F530 e guida ad L (vedi certificazione

di riferimento)

(vedi certificazionedi riferimento)

(vedi certificazionedi riferimento)

Lastra avvitata suguida e montantida 50 mm

Lastra avvitata suguida e montantida 50 mm e lanaminerale

“n” lastre avvitatesu guida emontanti e lanaminerale

“n” lastre avvitatesu strutturametallica posata inmodo da formareuna doppiaossatura parallela

un’anima in gesso.Per la posa in opera si procedeseguendo la tecnica PLACO(per ulteriori specifiche sirimanda alla consultazione deldepliant Tramezzi, sezione“Cornici”).

Scelta del sistemaLe contropareti realizzate conil sistema PLACO, oltre adassolvere le normali funzioni di rivestimento, rispondonoperfettamente alle esigenzeprestazionali richieste:• comportamento meccanico• protezione al fuoco• isolamento acustico e/o

termicoIl sistema per controparetiPLACO è oggetto di certificatidi prova conseguiti presso iprincipali laboratori nazionali e internazionali legalmentericonosciuti (G. FERRARIS, C.S.I., IstitutoGiordano, Roma CapannelleMinistero degli Interni,C.S.T.B.).La controparete su strutturaPLACO da realizzare saràindividuata in funzione deltipo di applicazione.Le soluzioni possono essereindividuate combinando in modo diverso gli elementicostituenti, ed in particolarmodo operando sullo spessoredelle lastre, sul numero e sulla loro natura, sul tipo e dimensione della strutturametallica, sull’eventualeinserimento di materialeisolante (tabella 3).

NB: Si tenga presente cheladdove è necessario produrreomologazione del materiale, lascelta dovrà orientarsi sulletipologie certificate dal

Prestazioni del sistema

61

contropareti su struttura

Tabella 3

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26/6/84, ha ottenutol’omologazione da parte delMinistero dell’Interno in classe 1 per uso parete e controsoffitto.La lastra PLACO PPF neglispessori 12,5 e 15 mm,sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del26/6/84, ha ottenutol’omologazione da parte delMinistero dell’Interno in classe 1 per uso parete e controsoffitto.La lastra LISAPLAC BA M0negli spessori 12,5 e 18 mm,sottoposta a prove di reazione al fuoco come da D.M. del 26/6/84, haottenuto l’omologazione daparte del Ministero dell’Internoin classe 0 per entrambe le facce.

La lastra LISAFLAM BA M0negli spessori 12,5 e 15 mm,sottoposta a prove di reazioneal fuoco come da D.M. del26/6/84, ha ottenutol’omologazione da parte delMinistero dell’Interno in classe0 per entrambe le facce.

• Resistenza Le soluzioni PLACO percontropareti sono oggetto dicertificati di prova eseguitipresso laboratori nazionalilegalmente riconosciuti (C.S.I.,Istituto Giordano, CSE RomaCapannelle, Ministero degliInterni). Qualora le esigenzeprogettuali richiedessero larealizzazione di unacontroparete REI, si puòutilizzare la certificazionePLACO descritta in tabella 4.

La tipologia e lo spessore del rivestimento in lastre digesso rivestito PLACO vannodeterminati in funzione dellaclasse di resistenza richiesta.Al fine di ottenere unaspecifica prestazione distabilità delle strutture (R) sipuò fare anche riferimento alla Circ. 91/61, non essendospecificate le modalità di posadel rivestimento a lastre ingesso rivestito.La tabella 2 della circolarefornisce le indicazioni perricavare la tipologia e lospessore minimo della parete,mentre la tabella 5 quelle perindividuare lo spessore di lastredi gesso rivestito da utilizzare.La dichiarazione di conformitàalla Circ. 91 deve essere anchein questo caso compilata

62

Tipologia REI Certificato N° Descrizione

CSI/001/89/CFdel 02.02.89

Muratura in laterizi forati da 80 mm di larghezza intonacata su entrambi i lati con 10 mm di intonaco, rivestita medianteCONTROPARETE PLACO CP 65/F530 L costituita da:• una lastra di tipo antincendio da 15 mm di spessore; • struttura metallica in profili di acciaio zincato costituita

da guide ad L e montanti tipo F 530;• giunti trattati con stucco Placo e nastro di rinforzo;• lana minerale dello spessore di 40 mm e 35 kg/m3 di densità.

120

Istituto GiordanoN. 142761/2149RF

del 20.09.00

Muratura in laterizi forati da 80 mm di larghezza intonacata su entrambi i lati con 10 mm di intonaco, rivestita medianteCONTROPARETE PLACO CP 65/50 costituita da:• una lastra di tipo antincendio da 15 mm di spessore; • struttura metallica in profili di acciaio zincato costituita

da guide e montanti da 50 mm di larghezza;• giunti trattati con stucco Placo e nastro di rinforzo.

120

Tabella 4

600 600

CSI/032/88/CFdel 02.12.88

Muratura in laterizi forati da 80 mm di larghezza intonacata su entrambi i lati con 10 mm di intonaco, rivestita medianteCONTROPARETE PLACO CP 65/50 L costituita da:• una lastra di tipo antincendio da 15 mm di spessore; • struttura metallica in profili di acciaio zincato costituita

da guide e montanti da 50 mm di larghezza;• giunti trattati con stucco Placo e nastro di rinforzo;• lana minerale dello spessore di 30 mm e 40 kg/m3 di densità.

120

600 600

600 600

Per indicazioni e soluzioni specifiche in tema di Antincendio si consulti direttamente il Servizio Tecnico PLACO.

È facoltà del Produttore rilasciare dichiarazione di conformità delle lastre prodotte negli stabilimenti BPBItalia a prescindere dal loro nome commerciale, in funzione di quanto indicato nella Lettera del Ministerodegli Interni protocollo n. 7693 del 2/06/1998.

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e sottoscritta da tecnico iscrittoall’albo (per ulteriorichiarimenti a riguardo si pregaconsultare il nostro ServizioTecnico).

Isolamento termicoPer determinare il flusso dicalore che attraversa unastruttura in regime stazionariooccorre determinare la suatrasmittanza termica (simboloU, unità di misura W/m2K).

La trasmittanza termica è data da:

1U = -------------

Rt

siDove Rt = ∑ ------------- + RI (1)

λi

Nella formula (1):

si∑ ------------- (m2K/W)

λi

è la somma delle resistenzetermiche dei vari strati “i“ checostituiscono la parete,ciascuno di spessore “si“ (inmetri) e conduttività termicautile (W/mK).RI è la somma delle resistenzetermiche liminari (m2K/W).I valori di primo approcciodella trasmittanza termica,delle più comuni tipologieedilizie, per:• strutture isolate con la

tecnica della controparete ingesso rivestito a strutturametallica, con all’internopannelli semirigidi in lana divetro o lana di roccia

sono riportati nella tabella 5.Nei calcoli, i valori delle conduttività termiche utili,

63

contropareti su struttura

Tramezzodivisorio(interno, di separazione tra unità immobiliari e traunitàimmobiliari e vani scala)

Muraturaperimetrale

In mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacatiIn blocchi di cementocellulare intonacati

In cls intonacato

A cassa in mattoniforati intonacaticon intercapedined’aria

In blocchi dilaterizio intonacati

0,562 0,490 0,562 0,490

0,523 0,460 0,523 0,460

0,497 0,440 0,497 0,440

0,381 0,346 0,381 0,346

0,328 0,302 0,328 0,302

0,521 0,458 0,521 0,458

0,475 0,422 0,475 0,422

0,435 0,391 0,435 0,391

0,411 0,371 0,411 0,371

0,394 0,357 0,394 0,357

0,356 0,326 0,356 0,326

0,328 0,302 0,328 0,302

0,289 0,269 0,289 0,269

8

10

12

15

20

15

20

8+8

10+8

12+8

25

30

37

2,020

1,766

1,652

0,883

0,713

2,358

2,165

1,295

1,182

1,119

0,989

0,908

0,766

M 50 + LV 40 M 75 + LV 60 M 50 + LR 40 M 75 + LR 60

Tipo di muro

Spessoreparete base(cm)

U0 parete

nonrivestita(W/m2K)

U (W/m2K) parete rivestita su un lato con una controparete realizzata con una lastra da 12,5 mm di spessoreavvitata su guide e montanti con

inserito nell’intercapedine uno strato di materiale isolante (lana di vetro)

avente densità 15 kg/m3

U (W/m2K) parete rivestita su un lato con una controparete realizzata con una lastra da 12,5 mm di spessoreavvitata su guide e montanti con

inserito nell’intercapedine uno strato di materiale isolante (lana di roccia)

avente densità 40 kg/m3

NB: Le tipologie costruttive qui analizzate prevedonol’applicazione di intonaco suentrambi i paramenti.

Tabella 5

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sono stati dedotti dalla NormaUNI 10351 e precisamente:• pannelli semirigidi in lana

di vetro densità 20 kg/m3

circa e in lana di rocciadensità 40 kg/m3 circa, λ utile = 0,043 W/mK allatemperatura media di 20°C;

• pannelli in polistireneespanso sinterizzato densità15 kg/m3 circa, λ utile = 0,045W/mK, alla temperaturamedia di 20°C;

• pannelli in polistireneespanso estruso senza pelledensità 30 kg/m3 circa, λ utile = 0,041 W/mK, allatemperatura media di 20°C;

• pannelli rigidi in lana di vetro densità 85 kg/m3 circae in lana di roccia densità 100 kg/m3 circa, λ utile =0,038 W/mK, allatemperatura media di 20°C.

Per le tipologie di controparetesu struttura metallica è statotenuto conto dei ponti termicidovuti ai profili dell’orditura.Per le numerose ipotesisemplificative fatte, i valoridelle trasmittanze termicheriportati nella tabella devonointendersi orientativi e nonvincolanti.

CondensaI problemi dovuti alla presenzadi acqua nelle pareti degliedifici sono gravi e molteplici e sono legati a:• umidità residua nei materiali

da costruzione;• risalita per capillarità dal

terreno;• infiltrazioni di acque

meteoriche, o dovute aperdite di tubazioni;

• condensazione del vaporeacqueo, sia sulle superficiinterne che all’interno dellepareti perimetrali (condenseinterstiziali).

I danni che derivano dallacondensazione di vaporeacqueo per la condensasuperficiale sono macchie,deterioramento delle finiture e muffe (queste ultime a loro volta sono causa dicattivi odori e di allergie),mentre per la condensainterstiziale sono ildeterioramento dei materiali e la perdita delle prestazionitermiche degli isolanti, in quanto l’acqua è molto più conduttrice dell’aria di norma contenuta in questiprodotti.

Il problema della formazionedi condensazione del vaporeacqueo, superficiale edinterstiziale, è trattato nellaNorma UNI 10350, in ipotesisemplificatrici che peròforniscono in genere risultatiapprossimati ma prudenziali.Alla base della diffusione del vapore all’interno dellepareti perimetrali sta ladifferenza, tra ambienteinterno ed ambiente esterno,della pressione parziale delvapore stesso contenutonell’aria umida.Nell’ambiente interno talepressione è, nella stagioneinvernale, più elevata per lamaggiore temperatura dell’aria interna, per cui si ha la naturale tendenza delvapore a migrare versol’ambiente esterno, il qualeattraversando i varicomponenti che costituisconole pareti riduceprogressivamente la suapressione parziale.Quando tale pressioneeguaglia quella di saturazione,sia sulla superficie cheall’interno delle pareti, si haformazione di condensa

con i danni precedentementecitati.

La Norma UNI 10350 fornisce leprocedure per:• il calcolo della temperatura

minima superficiale interna“θsi” dei componenti ediliziin modo tale da evitare valoricritici della pressione delvapore in corrispondenza didette superfici;

• la previsione della condensainterstiziale dovuta alladiffusione invernale delvapore e della relativarievaporazione nella stagioneestiva.

Qualora sia previsto unisolamento dall’interno conuna controparete realizzata sustruttura metallica, occorreosservare le seguentiindicazioni:• utilizzare lastre di gesso

rivestito protette con laminadi alluminio avente funzionedi barriera al vapore;

• dimensionare lo spessoredell’isolante in modo daavere una temperatura dellasuperficie interna a vista non inferiore a quellaminima “θsi” calcolata inbase alla Norma UNI 10350sopracitata.

Uso della barriera al vapore(lastra Placovapor)Qualora fosse necessariofornire un elemento dotato dibarriera al vapore, saràopportuno applicare lastre ditipo Placovapor, avvitate sustruttura metallica. L’utilizzo diquesto tipo di lastra saràintegrato dall’inserimento dimateriale fibroso nello spaziotra montante e montante. Intaluni casi, per assicurare lacontinuità della barriera al

64

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vapore (interrotta in prossimità del giunto e dellaforatura delle viti), si può posareun secondo strato di lastre,rigorosamente a giunti sfalsati,in modo da ripristinarel’integrità del paramento.La struttura metallica dovràessere inoltre opportunamentedistanziata dal muro disupporto, in modo da evitareil contatto tra i due elementi; lefunzioni di separazione eisolamento potranno esseresvolte da uno strato aggiuntivodi materiale isolante interpostotra parete perimetrale edorditura: la continuitàdell’isolamento assicura infattiche non vi sia trasmissionetermica tra parete fredda eprofilo metallico (e quindi, traparete da isolare e lastra) - (fig. V).

Isolamento acusticoLe contropareti in gessorivestito PLACO appartengonoalla categoria delle strutturemultiple che, per effetto dellevariazioni d’impedenzaacustica nel passaggio delleonde sonore attraverso i varistrati e del possibilesmorzamento reciproco traloro esercitato, offronogeneralmente prestazionisuperiori a quelle previste dalla“legge della massa”.Le contropareti PLACO sonoutilizzate per aumentarel’isolamento acustico dei muriperimetrali esistenti, diseparazione d’alloggi e di vanitecnici (vani accessori, cavedi,ecc.).Gli alti livelli di isolamentoacustico raggiungibili con

65

contropareti su struttura

Tramezzodivisorio(interno, di separazione tra unità immobiliari e traunitàimmobiliari e vani scala)

Muraturaperimetrale

In mattoni foratiintonacati

In mattoni foratiintonacatiIn mattoni foratiintonacati

In blocchi di cementocellulare intonacati

In cls intonacato

A cassa in mattoniforati intonacaticon intercapedined’aria

In blocchi dilaterizio intonacati

8

10

12

15

20

15

20

8+8

10+8

12+8

25

30

37

38

39

40

41

43

49

52

43

44

44

45

46

47

M 50 + LV 40 M 75 + LV 60 M 50 + LR 40 M 75 + LR 60

Tipo di muro

Spessoreparete base(cm)

Rw0parete

nonrivestita

(dB)

Rw (dB) parete rivestita su un lato conuna controparete realizzata con una

lastra da 12,5 mm di spessore avvitata su guide e montanti con inserito

nell’intercapedine uno strato di materiale isolante (lana di vetro)

avente densità 15 kg/m3

Rw (dB) parete rivestita su un lato conuna controparete realizzata con una

lastra da 12,5 mm di spessore avvitata su guide e montanti con inseritonell’intercapedine uno strato di

materiale isolante (lana di roccia) avente densità 40 kg/m3

NB: Le tipologie costruttive qui analizzate prevedonol’applicazione di intonaco suentrambi i paramenti.

Tabella 6

Lastra Placovapor

Lastra Placolast

Muratura di supporto

Strati di isolante

Figura V

57 (c)62 (c)*

(c) risultato supportato da prova eseguita presso laboratorio autorizzato. Per costruire unasoluzione conforme è necessario attenersi alle caratteristiche di montaggio riportate sul certificato.

* con 2 lastre di rivestimento.

55 53 55

54 55 54 55

54 56 54 56

55 56 55 56

56 57 56 57

59 61 59 61

60 62 60 62

56 58 56 58

56 58 56 58

56 58 56 58

57 59 57 59

57 59 57 59

58 60 58 60

G_0009_Contro07_P_51_73:C_0482_Placo_ControPar_C31 4-05-2007 12:16 Pagina 65

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i sistemi di rivestimento PLACOpermettono di intervenire inlocali adibiti a salecinematografiche, conservatori,discoteche, com’è possibileverificare dalla tabella 6precedentemente riportata.La normativa sull’inquinamentoacustico (Legge 447/95 e D.P.C.M.5.12.97) impone l’adozione diadeguati interventi acusticipassivi, cioè di tecniche emateriali in grado di ridurre latrasmissione del rumore.Per quanto riguarda le paretidi separazione tra diverse unitàimmobiliari, occorre utilizzarestrutture in grado di rispettarei limiti imposti per il poterefonoisolante apparente.

Tale grandezza (simbolo R’W) sidetermina con misure in operae quindi tiene conto anchedelle cosiddette trasmissionilaterali.Se invece la misura vieneeseguita in laboratorio, dovenon ci sono trasmissionilaterali, la grandezza che sidetermina è il poterefonoisolante (simbolo RW).È evidente che il poterefonoisolante R’W si ottiene daquello di laboratorio RWsottraendo le trasmissionilaterali la cui entità va valutatain funzione dei giunti e deicollegamenti realizzati tracontroparete, parete disupporto, pavimento, soffitto epareti adiacenti.Utilizzando soluzionitecnicamente valide, una stimadi massima delle perditedovute alle trasmissioni lateraliè di circa 5-8 dB.Per agevolare il non facile compito dei Progettisti inquanto segue, è riportata la tabella 6 che indica i valoridi potere fonoisolante RW per

le più comuni tipologie edilizie.In relazione a quanto sopra, per valutare il poterefonoisolante RW da scegliere,occorre tenere conto delletrasmissioni laterali.I valori di primo approccio delpotere fonoisolante RWdelle più comuni tipologieedilizie, per:• strutture isolate con la

tecnica della controparete ingesso rivestito a strutturametallica, con all’internomanufatti in lana di vetro(dens. 15-20 kg/m3 circa) olana di roccia (dens. 40 kg/m3

circa)sono riportati nella tabella 6.Si precisa infine che i valori diRW riportati nella suddettatabella, ottenuti per via teoricacon metodi di calcoloapprossimati, devono essereintesi come orientativi e nonvincolanti anche perché non èvalutabile l’influenza dellaqualità della posa in opera chein acustica ha unaconsiderevole importanza.

Contropareti Raggi X Per realizzare le controparetidi protezione antiradiazione si utilizzano lastre Placo da12,5 mm di spessore e 60 cm dilarghezza accoppiate, su richiesta, ad una lamina di piombo di spessore variabileda 0,5 a 3 mm.Le lastre così accoppiate edavvitate alla struttura metallicamediante le apposite vitiPLACO, costituiscono il lato del tramezzo esposto alleradiazioni dei raggi X. Su ogni giunto verticale tralastre ed in corrispondenza deicollegamenti con pareti,finestre, angoli, bisognaprevedere una striscia dilamina di piombo a tutta

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Lastra Rigipscon piomboX-RAY RF 13 Pb

Malta AdesivaRIGIPS

Muratura di supporto

Lamina di piombo

Figura W

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contropareti su struttura

altezza, avente lo stessospessore di quella accoppiataalle lastre e di 10 cm dilarghezza, in modo daschermare i giunti, la testadelle viti e gli eventualiimpianti tecnici come indicatonella figura W.La stessa operazione si deveeseguire qualora le lastre sianofissate alle guide a pavimentoe a soffitto.Il secondo strato di lastre puòessere incollato al primomediante malta adesiva PLACOMAP.

Contropareti curveLe contropareti curverealizzate con il sistema PLACOtrovano applicazione in tuttigli ambienti in cui le esigenzeprogettuali prevedono larealizzazione di forme curveper la valorizzazionedell’elemento creativo,compositivo e dimovimentazione d’interni.I criteri di posa in opera dellecontropareti curve seguono le regole generali dei sistemiPLACO.Per le guide, a pavimento e asoffitto, si utilizzano le guide avertebra appositamentestudiate.I montanti si inserisconoverticalmente nelle guide adinterasse variabile.Le lastre PLACO BA 6, BA 10 oBA 13, la cui posa può essereperpendicolare o parallela alla struttura metallica secondole diverse esigenze progettuali, si possono curvare in due modi:• a secco;• ad umido.La curvatura a secco è possibile se l’anima in gessodella lastra presenta una certapercentuale di umidità e ciò

avviene, ad esempio,immagazzinando le lastre in un luogo con umiditàrelativamente alta per qualche giorno.Nel caso di curvatura ad umido delle lastre, deve essere inumidito solo il lato della lastra su cui si esercita la pressione,mentre il rivestimento incartone dell’altro lato deve restare asciutto, ondeevitare la rottura durante la curvatura (fig. Y, Z).Trascorso il tempo necessarioper una corretta asciugatura,che varia in funzione delraggio di curvatura (minore è il raggio, maggiore è il tempo di attesa) e delgrado di asciugatura dellelastre, si può procedere alfissaggio della lastra allastruttura metallica (fig. X).

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contropareti su struttura

Esternocurvato

POSA PARALLELA

900-1200 mm

Esterno diritto

Lunghezza della lastra Placo

900-

1200

mm

Esternocurvato

Esterno

dirittoEsternodiritto

POSA PERPENDICOLARE

Figura X

Figura Z

Lato della lastrada inumidire

Figura Y

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ANGOLO INTERNO ANGOLO ESTERNO

RACCORDO CON PAVIMENTO RACCORDO CON SOFFITTO

CONTROPARETE REALIZZATA SU GUIDE E MONTANTI

VARIAZIONE DELLO SPESSORE TOTALE DELLA CONTROPARETEIN FUNZIONE DELLA LARGHEZZA DEL MONTANTE

Dettagli di posa in opera

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contropareti su struttura

RACCORDO CON SERRAMENTO SEZIONE VERTICALE SERRAMENTO

RACCORDI CON TRAMEZZO

RIVESTIMENTO PILASTRO POSIZIONAMENTO E TAGLIO VERTICALE DELLE LASTRE

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La produzione oraria di unoperaio specializzato in posa disistemi in lastre di gessorivestito, per ciò che riguardala tipologia analizzata è di:- 3,2 m2/h

NB: il suddetto dato èindicativo e suscettibile divariazioni in funzione dellatipologia del cantiere.

Fornitura e posa in opera di controparete PLACO realizzatacon lastre del tipo:

PLACOLAST (BA 10, BA 13, BA 15, BA 18)PLACOFLAM (PPF BA 13, PPF BA 15)PLACOMARINE (PPM BA 13)PLACOVAPOR(PPV BA 10, PPV BA 13)PLACODUR (PHD 13)LISACAL M0(LISAPLAC M0 BA 13 e 18;LISAFLAM M0 BA 13 e 15)

Voce di capitolato

Quantità indicative permetro quadrato

fissate con viti PLACOautoperforanti fosfatate su profili Omega 20x50x20,oppure 30x50x30, oppure40x50x40, opportunamenteancorati al supporto mediantetasselli. I giunti piani tra lastre,orizzontali e verticali, sarannotrattati con la tecnica ed imateriali PLACO (stucco e nastro d’armatura) equant’altro necessario per dare il lavoro finito a regolad’arte.

La posa in opera deve essereconforme alle schede tecnichePLACO.€/m2: .................

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Lastra PLACO m2 1,05 2,10

Profili Omega (interasse 0,60 m) m 2,10 2,10

Profili guida ad L m 0,90 0,90

Viti autoperforanti 25 mm n 13 4

Viti autoperforanti 35 mm n - 13

Prodotto UnitàParamento Paramento

a lastra semplice a lastra doppia

Nastro per giunti PLACO

Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid,BPB 30 Plus, BPB 60 Plus o BPB 90 Plus, Vario

Stucco pronto all’uso:Profinmix

0,33

0,50

0,33

0,50

1,40 1,40m

Kg

Stuc

co e

nas

tro

Controparete realizzata conlastre PLACO avvitate suprofili Omega

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La produzione oraria di unoperaio specializzato in posa di sistemi in lastre di gessorivestito, per ciò che riguardala tipologia analizzata è di:- 2,3 m2/h

NB: il suddetto dato èindicativo e suscettibile divariazioni in funzione dellatipologia del cantiere.

Fornitura e posa in opera di controparete PLACO realizzatacon lastre del tipo:

PLACOLAST (BA 10, BA 13, BA 15, BA 18)PLACOFLAM (PPF BA 13, PPF BA 15)PLACOMARINE (PPM BA 13)PLACOVAPOR(PPV BA 10, PPV BA 13)PLACODUR (PHD 13)LISACAL M0(LISAPLAC M0 BA 13 e 18;LISAFLAM M0 BA 13 e 15) fissate con viti PLACOautoperforanti fosfatate su profili a C 27/48 o 18/48,

Voce di capitolato

oppure FH500 o F530 inseriti inguide ad U della stessa serie.I profili montanti sarannoposati ad interasse da 30 a 60cm, mediante appositi appoggi(tipo CAV; STIL PRIM o stafferegolabili) fissati al muro darivestire.L’isolamento termico e/oacustico della controparete saràgarantito dall’applicazione, sututto il perimetro dellastruttura metallica di nastro inpolietilene espanso edall’eventuale inserimento tra imontanti di pannelli semirigidiin fibra minerale da ..... mm dispessore.I giunti piani tra lastre,orizzontali e verticali, sarannotrattati con la tecnica ed imateriali PLACO (stucco enastro d’armatura) equant’altro necessario per dareil lavoro finito a regola d’arte.La posa in opera deve essereconforme alle schede tecnichePLACO.€/m2: .................Supplemento per l’inserimentodi materiale isolante fibroso€/m2: .................

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contropareti su struttura

Lastra PLACO m2 1,05 2,10

Profili serie 48 (interasse 0,60 m) m 2,10 2,10

Profili guida serie 48 m 0,90 0,90

CAVn 1,7 1,7o staffa regolabile

STILPRIM m 0,90 0,90

Viti autoperforanti 25 mm n 13 4

Viti autoperforanti 35 mm n - 13

Prodotto UnitàParamento Paramento

a lastra semplice a lastra doppia

Nastro per giunti PLACO

Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid,BPB 30 Plus, BPB 60 Plus oBPB 90 Plus, Vario

Stucco pronto all’uso:Profinmix

0,33

0,50

0,33

0,50

1,40 1,40m

Kg

Stuc

co e

nas

tro

Appo

ggio

Controparete realizzata conlastre PLACO avvitate suprofili serie 48

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La produzione oraria di unoperaio specializzato in posa di sistemi in lastre di gessorivestito, per ciò che riguardala tipologia analizzata è di:- 2,1 m2/h

NB: il suddetto dato èindicativo e suscettibile divariazioni in funzione dellatipologia del cantiere.

Fornitura e posa in opera di controparete PLACO realizzatacon lastre del tipo:

PLACOLAST (BA 10, BA 13, BA 15, BA 18)PLACOFLAM (PPF BA 13, PPF BA 15)PLACOMARINE (PPM BA 13)PLACODUR (PHD 13)PLACOVAPOR(PPV BA 10, PPV BA 13)LISACAL M0(LISAPLAC M0 BA 13 e 18;LISAFLAM M0 BA 13 e 15) fissate con viti PLACOautoperforanti fosfatate suprofili a C, a norma UNI o DIN, in lamiera d’acciaio

Voce di capitolato

zincato da 0,6 mm di spessore, e aventi larghezza 50, 55, 75,100 mm, che saranno opportunamente inseriti in guide ad U orizzontali, poste a pavimento e a soffitto.I profili montanti sarannoposati ad interasse da 30 a 60 cm. L’isolamento termico e/oacustico della controparete saràgarantito dall’applicazione, su tutto il perimetro dellastruttura metallica di nastro in polietilene espanso e dall’eventuale inserimento tra i montanti di pannellisemirigidi in fibra minerale da ... mm di spessore.I giunti piani tra lastre,orizzontali e verticali, sarannotrattati con la tecnica ed imateriali PLACO (stucco e nastro d’armatura) e quant’altro necessario per dare il lavoro finito aregola d’arte.La posa in opera deve essereconforme alle schede tecnichePLACO.€/m2: .................Supplemento per l’inserimentodi materiale isolante fibroso€/m2: .................

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Lastra PLACO m2 1,05 2,10

Profili montanti semplici (interasse 0,60 m)

m

2,10 2,10

Profili montanti dorso-dorso(interasse 0,60 m) 4,20 4,20

Profili guida m 0,90 0,90

Viti autoperforanti 25 mm n 13 4

Viti autoperforanti 45 mm n - 13

Prodotto UnitàParamento Paramento

a lastra semplice a lastra doppia

Stucco in polvere:Placojoint 2 “0”, Placorapid,BPB 30 Plus, BPB 60 Plus oBPB 90 Plus, Vario

Stucco pronto all’uso:Profinmix

0,33

0,50

0,33

0,50

1,40 1,40m

Kg

Stuc

co e

nas

tro

Controparete realizzata conlastre PLACO avvitate sustruttura costituita da guide emontanti

Nastro per giunti PLACO

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RIVENDITORE AUTORIZZATO

BPB Italia S.p.A.V.le Matteotti, 62 20092 Cinisello Balsamo (MI)Tel. 02 61115.1Fax 02 611192.400E-mail: [email protected]

Ed. 0

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