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Gaggiano TUTTO Supplemento mensile di “Ordine e Libertà” in distribuzione gratuita a Gaggiano e frazioni ANNO 5 - N. 5 - MAGGIO 2014 - tel. 029464026; fax 0294967121; email [email protected] Dolci per ogni occasione con prodotti di nostra produzione Via Roma, 42 - Gaggiano (Mi) - Tel. 02.9085053 Via Dante, 5 - Trezzano s/N (Mi) - Tel. 02.48405920 e-mail: [email protected] LE FOTO DI CITO “RACCONTI” IN BIANCO E NERO PAG. 12 CRISTOPHER, TASSIDERMISTA PER HOBBY PAG. 14 FRECCIA: PAVESI È IL PRESIDENTE PAG. 15 MISSIONE: LETTERA DA HAITI PAG. 13 IL MAGNAGHI PILOTA EROE SEPOLTO QUI PAG. 3 Viale Sforza, 66 Abbiategrasso Tel. 02 94964957 Fax 02 9464202 [email protected] Abbiategrasso Viale Sforza, 66 Abbiategrasso Tel. 02 94964957 Fax 02 9464202 [email protected] Abbiategrasso Via Dante, 125 - Abbiategrasso (Mi) Tel. 02.99763000 - 333.8775433 Devi vendere la tua auto??? Te l’acquistiamo in giornata!!! Pagamento immediato oppure portala in conto vendita gratuitamente!!! S.S. 494 Vigevanese km 17+900 - ABBIATEGRASSO Tel. 02 9462732 - fax 02 9466257 E-mail: [email protected] - www.gorlautensili.it TUBI E RACCORDERIA OLEODINAMICA Esecuzione e riparazione immediata di tubi per tutti gli utilizzi a bassa, media, alta e altissima pressione Parole forti Con Rock’n’birra vive lo Sport per il Sociale Questo numero del nostro gior- nale TuttoGaggiano è per forza di cose dedicato in massima parte alle ormai imminenti elezioni comunali. Qui a fianco trovate il volantino d’invito per il faccia a faccia di mar- tedì sera che vedrà impegnati i quattro candidati alla carica di sin- daco: Gianluca Bianchi (Scegli Gag- giano), Sergio Perfetti (Insieme per Gaggiano), Elena Semeraro (Lista Fu- tura), Maria Teresa Vavassori (Lista Vavassori per il Rinnovamento). All’interno del giornale, una sorta di prologo di questo confronto tra i quattro aspiranti sindaci: ciascuno di loro risponde a 10 domande (al- cune sono le stesse per tutti, altre sono specificamente mirate). Le ri- sposte, lo vedrete, non lasciano niente al sottinteso: sono esplicite e spesso dure, addirittura in vari casi ai limiti dell’offesa. C’è anche chi ha sfruttato il pro- prio spazio di propaganda elettora- le a pagamento per dar contro agli avversari con parole grosse, forti. I candidati e le loro liste si af- frontano senza sconti. E il giornale a sua volta non ne ha fatti: abbiamo lasciato a tutti la possibilità di fare affermazioni anche pesanti, la cui responsabilità è assunta direttamen- te dai rispettivi autori, di fronte ai lettori che in questo caso più che mai sono anche i potenziali elettori. Con loro dovranno fare i conti nel faccia a faccia di questa sera, che si aprirà proprio dando la possibilità ai quattro candidati sindaci di repli- care in un minuto ad eventuali accu- se subite dagli altri concorrenti che il diretto interessato ritenga confuta- bili e ingiustificate. Poi sarà presto domenica. E allora accadrà nel se- greto dell’urna che qualcuno verrà premiato, qualcun altro punito. Da battere, tutti insieme, è il qualunqui- smo che genera assenteismo. Non è il momento di andare al mare... Ma che vinca il (o la) migliore! M.A. Rock’n’birra seconda edizione. È andato in scena sa- bato 17 maggio dalle 18 a notte fonda e merita la prima pagina. Per due motivi. Primo, il successo clamoroso di pubblico: almeno quattromila presenti! Secondo, per il suo scopo, che era quello di sostenere la Fondazione Marco Simoncelli. Si può aggiungere, volendo, un terzo motivo: la presenza, secondo il copione annunciato, a dimostrazione che gli organizzatori hanno saputo essere di parola, di Loris Calipari della fondazione Marco Si- moncelli e di Paolo Beltramo, famoso ed apprezzatissi- mo giornalista sportivo che da tempo si distingue nel mondo della Moto GP e della SuperBike. Beltramo e Calipari hanno dunque illustrato all’enor- me folla presente lo scopo della Fondazione Marco Si- moncelli, che è quello di promuovere l’impegno dello sport a favore del sociale, nell’ottica di contribuire attiva- mente alla realizzazione di progetti umanitari. Alcuni esempi di progetti già avviati e sostenuti dalla fondazione sono stati descritti da Calipari, quali ad esempio il Progetto Casa nella Repubblica Dominicana ed il Progetto Luce in Burundi e nella Repubblica demo- cratica del Congo. Particolarmente toccanti le parole di Beltramo a ricordo di un Marco Simoncelli, grande cam- pione di motociclismo carico di umanità e simpatia, scomparso a soli 24 anni. E non è finita. Domenica 18 si è svolto un torneo di calcetto con la partecipazione del- la squadra di calcio Superhabily di Augusto Conti: un modo per dimostrare che con lo sport si abbattono le barriere e le diversità. Al termine delle partite, l’assessore allo Sport Fransesco Berardi ha premiato uno per uno gli atleti diversamente abili complimentandosi con loro per l’ottima prestazione. TG

Gaggiano TUTTO · coi colori della bandiera, voluti dal Comune per da-re onore al diciottesimo concittadino che aveva perso la vita dall’inizio del-la guerra. Carlo Magnaghi era

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GaggianoTUTTO

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LE FOTO DI CITO“RACCONTI” INBIANCO E NERO

PAG. 12

CRISTOPHER,TASSIDERMISTAPER HOBBY

PAG. 14

FRECCIA:PAVESI È ILPRESIDENTE

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MISSIONE:LETTERADA HAITI

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IL MAGNAGHIPILOTA EROESEPOLTO QUI

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TUBI E RACCORDERIA OLEODINAMICAEsecuzione e riparazione immediata di tubi per tutti gli utilizzi a bassa,

media, alta e altissima pressione

Parole forti Con Rock’n’birra vivelo Sport per il SocialeQuesto numero del nostro gior-

nale TuttoGaggiano è per forza dicose dedicato in massima parte alleormai imminenti elezioni comunali.

Qui a fianco trovate il volantinod’invito per il faccia a faccia di mar-tedì sera che vedrà impegnati iquattro candidati alla carica di sin-daco: Gianluca Bianchi (Scegli Gag-giano), Sergio Perfetti (Insieme perGaggiano), Elena Semeraro (Lista Fu-tura), Maria Teresa Vavassori (ListaVavassori per il Rinnovamento).

All’interno del giornale, una sortadi prologo di questo confronto tra iquattro aspiranti sindaci: ciascunodi loro risponde a 10 domande (al-cune sono le stesse per tutti, altresono specificamente mirate). Le ri-sposte, lo vedrete, non lascianoniente al sottinteso: sono esplicite espesso dure, addirittura in vari casiai limiti dell’offesa.

C’è anche chi ha sfruttato il pro-prio spazio di propaganda elettora-le a pagamento per dar contro agliavversari con parole grosse, forti.

I candidati e le loro liste si af-frontano senza sconti. E il giornale asua volta non ne ha fatti: abbiamolasciato a tutti la possibilità di fareaffermazioni anche pesanti, la cuiresponsabilità è assunta direttamen-te dai rispettivi autori, di fronte ailettori che in questo caso più chemai sono anche i potenziali elettori.Con loro dovranno fare i conti nelfaccia a faccia di questa sera, che siaprirà proprio dando la possibilitàai quattro candidati sindaci di repli-care in un minuto ad eventuali accu-se subite dagli altri concorrenti cheil diretto interessato ritenga confuta-bili e ingiustificate. Poi sarà prestodomenica. E allora accadrà nel se-greto dell’urna che qualcuno verràpremiato, qualcun altro punito. Dabattere, tutti insieme, è il qualunqui-smo che genera assenteismo. Non èil momento di andare al mare... Mache vinca il (o la) migliore! M.A.

Rock’n’birra seconda edizione. È andato in scena sa-bato 17 maggio dalle 18 a notte fonda e merita la primapagina. Per due motivi. Primo, il successo clamoroso dipubblico: almeno quattromila presenti! Secondo, per ilsuo scopo, che era quello di sostenere la FondazioneMarco Simoncelli. Si può aggiungere, volendo, un terzomotivo: la presenza, secondo il copione annunciato, adimostrazione che gli organizzatori hanno saputo esseredi parola, di Loris Calipari della fondazione Marco Si-moncelli e di Paolo Beltramo, famoso ed apprezzatissi-mo giornalista sportivo che da tempo si distingue nelmondo della Moto GP e della SuperBike.

Beltramo e Calipari hanno dunque illustrato all’enor-me folla presente lo scopo della Fondazione Marco Si-moncelli, che è quello di promuovere l’impegno dellosport a favore del sociale, nell’ottica di contribuire attiva-mente alla realizzazione di progetti umanitari.

Alcuni esempi di progetti già avviati e sostenuti dallafondazione sono stati descritti da Calipari, quali adesempio il Progetto Casa nella Repubblica Dominicanaed il Progetto Luce in Burundi e nella Repubblica demo-cratica del Congo. Particolarmente toccanti le parole diBeltramo a ricordo di un Marco Simoncelli, grande cam-pione di motociclismo carico di umanità e simpatia,scomparso a soli 24 anni. E non è finita. Domenica 18 siè svolto un torneo di calcetto con la partecipazione del-la squadra di calcio Superhabily di Augusto Conti: unmodo per dimostrare che con lo sport si abbattono lebarriere e le diversità. Al termine delle partite, l’assessoreallo Sport Fransesco Berardi ha premiato uno per uno gliatleti diversamente abili complimentandosi con loro perl’ottima prestazione. TG

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BACHECAMAGGIO 2014

2 TuttoGaggiano

Erba altaa Vigano

Gentile redazione del gior-nale TuttoGaggiano,

in data 7 aprile scorso avevoscritto all’Ufficio Tecnico fa-cendo presente che l’erba nelparchetto di via Fratelli Cervinella frazione Vigano Certosinoaveva già raggiunto i 70 centi-metri di altezza.

Nel frattempo l'erba in que-stione è cresciuta ancora mol-tissimo e il parchetto alla datadel 7 maggio, in cui scrivo, sipresenta come un prato abban-donato nel quale si sono vistecircolare anche le nutrie.

Oltre all'aspetto indecente,l'erba si sta fagocitando lepiantine che sono state interra-te spendendo certamente deldanaro... Noto con meravigliache neppure in prossimità delleelezioni il Comune sembrasforzarsi di fare qualche cosadi doveroso per mantenere altala considerazione che i cittadi-ni dovrebbero avere degli am-ministratori comunali.

Ah, forse ciò è dovuto al fat-to che siamo in una frazione...Ultimamente le frazioni sonostate abbandonate alla buonavolontà dei cittadini che in al-cuni casi si dedicano nei giornidi festa a tagliare l'erba comu-ne o estirpare quella che crescesui marciapiedi oramai distrut-ti.....

Giovanni EslebanoVigano Certosino Frazione

di Gaggiano

LA FOTO DEL MESE

La Madonna Pellegrina in barca sul NaviglioDomenica 18 maggio nel pomeriggio la statua della Madonna Pellegrina di Fatima ha attraversato Gaggiano, proveniente daTrezzano e diretta a Castelletto di Abbiategrasso. Portata su una barca, è ora esposta alla venerazione dei fedeli ad Abbiate-grasso: martedì 20 e mercoledì 21 presso la chiesa del Sacro Cuore; da giovedì 22 a domenica 25 nella basilica di Santa MariaNuova, sempre dalle 7 alle 22

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TERZA PAGINAMAGGIO 2014

3TuttoGaggiano

L’ULTIMO VOLO / Quella descritta in questa pagina ha in pratica dato il titolo al libro

Storie di guerra: il Carlo Magnaghipilota nostro, pluridecorato e cadutoMaresciallo dell’Areonautica sepolto qui a Gaggiano. Il volume è in edicola

lricordo dell’ultima guer-ra combattuta dagli Ita-liani si sta affievolendo

con la memoria di quelliche l’hanno vissuta, al fron-te o senza allontanarsi dacasa.

E’ un ricordo doloroso,per tutti.

Per com’è cominciata,per com’è andata, per co-me è finita.

Ognuno ha una storiada raccontare, luoghi epersone da citare fra so-spiri profondi e un grande“scorlì el co”, scuotere latesta.

Fra tante storie, poconota è quella di Carlo Ma-gnaghi, gaggianese di na-scita e di educazione,emigrato a Milano con lafamiglia prima della guerrae tornato qui solo per es-sere sepolto, secondo ilvolere del padre che aGaggiano era rimasto lega-to d’affetto.

Il suo funerale fu cele-brato il 21 maggio 1944,nove giorni dopo la suamorte, alle due del pome-riggio, preannunciato dagrandi manifesti bordaticoi colori della bandiera,voluti dal Comune per da-re onore al diciottesimoconcittadino che avevaperso la vita dall’inizio del-la guerra.

Carlo Magnaghi era an-dato in guerra da volonta-rio, all’età di venticinqueanni, come pilota della Re-gia Aeronautica.

Aveva svolto a suo tem-po il servizio di leva in Fan-teria, poi si era ripropostocome aviatore.

La bara che percorrevala Via Roma sul carro fune-bre, in un corteo formatosial Cornicione, nello spiaz-zo attorno allo scambiodel tram, fra i campi e la

strada per Milano, eraquella di un uomo corag-gioso. Lo sapevano tuttiquelli che sfilavano, i Fasci-sti in camicia nera, gli altricol vestito bello, tutti resimagri dal razionamentodei viveri che durava ormaida quattro anni e tuttisfiancati dalle troppe nottiinsonni per il rombo deibombardieri che andavanoa sfasciare Milano e dalletroppe giornate con gli oc-chi al cielo perché gli aereinemici ormai attaccavanoqualunque cosa si muo-vesse per le strade o sui

binari.“Se sei in territorio ne-

mico e vedi qualcosa chesi muove, spara”, era la re-gola praticata dai piloti in-glesi e americani che ormainon trovavano ostacoli nel-le loro scorribande sulNord Italia ancora control-lato dall’Esercito Tedescoe dal suo debolissimo al-leato italiano della RSI.

L’aviazione tedesca erastata richiamata in patria, adifendere la Germania at-torno a cui si stava strin-gendo la tenaglia degli Al-leati e le cui città erano

soggette a bombardamentiferoci.

Le batterie contraereeattorno a Milano (qui cen’era una alla Cascina Nuo-va, fra Gaggiano e Trezza-no, sostenuta dai fari alle-stiti a Terzago e alla casci-na Marianna) si facevanosentire sempre più debol-mente e non contavanonulla contro i “caccia” soli-tari che ronzavano di gior-no e di notte. La gente lichiamava con un nomeuguale per tutti: il Pippo.Compariva quando menote lo aspettavi e mitragliava

il tram (alla fermata dellaBettolina avrebbe lasciatosulle vetture 9 morti e 17feriti il 29 gennaio 1945),ma anche il carretto delCasiraghi, “el prestinee”che portava il pane nellecascine, le corriere carichedi pendolari (70 morti aBadile lo stesso giorno del-la Bettolina) e la gente perstrada (due feriti, fra cuiuna bambina, a Gaggiano il2 aprile 1945).

Carlo Magnaghi si trova-va a casa in convalescenzaquando si diffuse la notiziadell’armistizio, l’8 settem-bre 1943.

Aveva all’attivo l’abbat-timento di 11 apparecchinemici, avendo volato ecombattuto sul fronte alpi-no all’inizio della guerra,poi in Nord Africa e sulMediterraneo di scorta aiconvogli e di protezionealle basi navali.

Il 28 ottobre 1943, do-po lunga riflessione, si pre-senta all’aeroporto di Lo-nate Pozzolo per arruolarsidi nuovo. Qui c’è la Re-pubblica Sociale, la cuiscarna aviazione prima ob-bedisce ai Comandi dellaLuftwaffe, l’aviazione ger-manica e solo in un se-condo tempo volerà sottocomandanti italiani dandovita all’ANR, Aviazione Na-zionale Repubblicana.

A poco a poco, ritiratisii Tedeschi a casa loro, restal’unica difesa delle cittàdel Nord contro i bombar-damenti.

Magnaghi è fra i piloticon maggiore anzianità diservizio, e fra i più stimati.

Si alza in volo da pistepiù volte danneggiate, colcarburante centellinato,con apparecchi che trova-no a fatica i pezzi di ri-cambio.

Ma non muore in com-battimento.

Muore in una manierache non avrebbe mai pre-visto.

La mattina del 12 mag-gio si trova a Fogliano, unafrazione di Reggio Emilia, adisposizione della macchi-na da presa dell’Istituto Lu-ce: deve compiere alcuneevoluzioni, capriole, viratespettacolari che sarannoproiettate nei cinema pri-ma del film in programmaper incoraggiare gli spetta-tori mostrando quanto so-no bravi i piloti che pro-teggono le loro case dagliaerei nemici.

Mentre è per aria a testain giù e sta completandouna manovra acrobatica,spuntano dal nulla dei veli-voli americani del tipo Li-ghtining. Dalla pista nessu-no è in grado di sparare sudi loro, che sparano a lui,colpendolo mentre non èassolutamente in assetto dicombattimento per poiaccanirsi sugli apparecchifermi nella pista d’atterrag-gio.

Magnaghi riesce a lan-ciarsi col paracadute. Madue pallottole esplosive lohanno raggiunto alla gam-ba. Ricoverato, dovrà subi-re l’amputazione dell’arto.Non sopravvivrà a lungo.

Una settimana dopo ilfunerale, gli viene dedicatala Scuola Elementare diGaggiano, ma già alla finedella guerra nessuno se nericorda più.

Questa, con altre storiedi piloti, è meglio raccon-tata nel libro “L’ultimo vo-lo”, da poco nelle edicoledi Gaggiano.

Paolo Migliavacca

Maresciallo dell’Areonautica Carlo Magnaghi, pluridecorato, deceduto dopo uncombattimento aereo nel cielo di Fogliano il 13 maggio ‘44, sepolto a Gaggiano

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SPECIALE ELEZIONIMAGGIO 2014

4 TuttoGaggiano

AMMINISTRATIVE 2014 Dieci domande al candidato Gianluca Bianchi

«Convincere rivolti al futuro»Le risposte e le tesi dell’aspirante sindaco della lista civica “Scegli Gaggiano”1)In una intervista al

nostro giornale ilsindaco uscente Miracoliha ammesso che esistevauna sorta di “patto delcaminetto” che avrebbedovuto portarla ad essereil candidato della exgiunta per queste ammi-nistrative. Conferma osmentisce, e che cosa èaccaduto invece?

Il sindaco Miracoli èuna persona onesta e se-ria, ma si tratta di un ar-gomento di cui non homai parlato e non intendofarlo ora. Voglio guardareal futuro e convincere icittadini a darmi fiduciasulla base delle mie capa-cità, di una squadra civicarappresentativa di tutti igaggianesi e di program-mi concreti, che guarda-no alle reali urgenze.

2)La lista da lei capeg-giata (Scegli Gaggia-

no) nasce dopo una lungatrattativa con la parte diForza Italia che fa capo aGiovanni Pozzi, per duevolte candidato sindaco eper due volte sconfitto.Quale valore aggiuntopensa possa portare que-sta coalizione? Lei ha go-vernato con il centrosini-stra ed ora si presentacon una lista che proponecome vicesindaco unconsigliere uscente delcentrodestra: non credeche questo possa diso-rientare l’elettorato?

Centrodestra e centosi-nistra sono concetti chepossono valere e dividerea livello nazionale, anchese nell'attuale Governo ledue aree lavorano insie-me di fronte alla crisi, maper il Comune non hannosignificato concreto. Il 25maggio l'oggetto dellacontesa sono i problemidi Gaggiano e perciò Sce-gli Gaggiano chiedel'adesione a tutti i cittadi-ni, senza distinzioni dicolore o di partito.

Con Giovanni Pozzi,che ringrazio per l'entu-siasmo che sta mettendoin questa sfida, abbiamopienamente condiviso lospirito civico di ScegliGaggiano e gli obiettividei prossimi anni, senzadiscorsi di partito. Nel2009 la lista di Pozzi eb-be il consenso di molticittadini, pur in presenzadi un altro forte gruppo diopposizione guidato daGatti: ora chiediamo atutti gli elettori di queidue gruppi di aiutarci acontrastare la Lista di par-tito di Perfetti, ma lo chie-diamo con la stessa con-vinzione ai gaggianesiche votarono Miracoli.

Tutti possono vedere cheScegli Gaggiano è l'unicavera proposta civica cre-dibile e siamo certi chemolti elettori del Pd noncondividono il passo in-dietro costituito da Perfet-ti, una candidatura di par-te e fuori dal tempo (è inComune da 34 anni) chenon c'entra nulla con ilnuovo corso di Renzi.

3)L’area Safosa sareb-be riconducibile alla

Arner Bank, che ha tra iprincipali clienti SilvioBerlusconi; le HoldingItaliana Seconda, Otta-va e Quinta, amministra-te da Marina e PiersilvioBerlusconi, Stefano Previ-ti, figlio di Cesare Previti,ed Ennio Doris, fondatoredel gruppo Mediolanum.Si sente di escludere chein futuro ci potrà essere ilpericolo di pressioni circala riconversione ad usoedilizio o commerciale diquesta grande area indu-striale?

Il fatto certo è chel'area è di proprietà diuna srl denominata "Gag-giano Real Estate" con se-de a Milano in Corso Ve-nezia 54, il cui rappresen-tante legale è un commer-cialista, abituale interlo-cutore del Comune. Dallevisure camerali, risultapoi che questa srl è con-trollata da una Società de-nominata "Val-ent tradinge investimentos sociedadeunipessoal", con sede inPortogallo e precisamentesull'isola di Madeira. Chisiano gli investitori dietro

questa Società non so, machiunque siano cerche-ranno ovviamente di fare i

propri interessi, mentrenoi faremo gli interessidei gaggianesi. Il nostro

programma è chiarissimo:la prima urgenza è ripor-tare lavoro a Gaggiano,

quindi quell'area devemantenere la propria at-tuale destinazione indu-striale, che può essere ditipo produttivo, logisticoo terziario, cioè uffici.

4)Uno dei progetti aforte impatto am-

bientale di cui si discutee che, ciclicamente, tor-nano in auge, è quellodella Tangenziale ovestEsterna, che taglierà i ter-reni agricoli del ParcoSud e toccherà anche ilnostro comune, ingloban-dolo di fatto nella cinturametropolitana milanese.Lei è favorevole o contra-rio a questa opera e, na-turalmente, perché?

Il Consiglio Comunalesi è già espresso nel 2011all'unanimità su que-st'opera con un voto con-trario, così come hannofatto altri Comuni dellezona. Confermo quellaposizione, trattandosi diuna proposta sbagliatanel metodo (cioè avanza-ta dalla Provincia senzacoinvolgere i Comuni) enel merito (perché il per-corso ipotizzato avrebbeun impatto negativo mol-to forte sui comuni inte-ressati e sul loro territo-rio).

Comunque credo che,al di là dei dibattiti, siauna strada che non si faràmai.

5)Il nostro territorio èlambito, finora non

ancora toccato diretta-mente, dalla presenzapervasiva delle mafie edella criminalità organiz-zata (i casi più eclatantiemersi sono quelli di Ci-sliano e di Trezzano sulNaviglio…). Che cosapensa di fare, come sin-daco eletto, per contra-stare il fenomeno?

Innanzitutto è necessa-ria una pre-condizioneche definirei culturale,cioè l'onestà personale el'educazione al rispettodella legalità da parte dichi governa: sono argo-menti che non mi piacesbandierare, ma devo direche su questo piano nonc'è nessuno che mi possainsegnare qualcosa. Piùnello specifico, sarà ne-cessario continuare conuguale costanza e deter-minazione l'attività di vi-gilanza fatta negli ultimianni in particolare dal-l'Assessorato all'urbanisti-ca, attività che ha portatoil Comune - di fronte afatti "sospetti" - a collabo-rare con la Magistratura econ le Forze dell'ordine,anche qui senza fanfare e

Gianluca Bianchi, candidato sindaco della lista civica “Scegli Gaggiano”

CANDIDATIFACCIA A

FACCIA

MARTEDÌ 20 MAGGIO ORE 21Cortile del Comune (Biblioteca)

Modera il giornalista Marco Azianidirettore di “Ordine e Libertà” e di “TuttoGaggiano”

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SPECIALE ELEZIONIMAGGIO 2014

5TuttoGaggiano

dichiarazioni altisonanti,ma nella durezza e deli-catezza delle situazionireali. Sarà infine impor-tante sostenere l'operaeducativa delle scuole edelle associazioni, comegià fatto con le iniziativefiorite intorno all'area diSan Vito sequestrata allamafia e denominata "bo-sco dei cento passi".

6)Una delle sfide chetocca ormai anche il

nostro comune è quelladi un allargamento dellefasce più deboli (disoccu-pati ed espulsi dal mondodel lavoro, famiglie in dif-ficoltà, immigrati).

Crede che le risorseinvestite nella spesa so-ciale vadano ridotte op-pure incrementate e inche modo e con qualecriterio ritiene debbanoessere impiegate?

La spesa e gli interventisociali vanno riqualificati,facendo un passo in avantirispetto alla logica deicontributi a pioggia. Negliultimi 5 anni il limite diquesto settore del Comuneè stato quello di affrontarela crisi senza alcuna ideanuova rispetto al passato.Nel nostro programma visono diverse proposte con-crete e innovative: innan-zitutto un piano per ripor-tare aziende e lavoro aGaggiano, poi i "buoni la-voro Gaggiano", il proget-to di micro credito per lefamiglie in temporaneadifficoltà, nuove modalitàdi gestione per abbassarele tariffe dell'Asilo Nido,un servizio di sostegno astudenti in difficoltà ed al-tre ancora.

7)Una delle questionirimaste in sospeso a

Gaggiano alla vigilia diqueste elezioni è stata lamancata realizzazionedella piscina, prevista inconvenzione con un co-struttore (cioè non a cari-co del Comune). Lei ritie-ne utile quest'opera e siimpegna per realizzarla,oppure la sua giunta, nelcaso verrà eletta, è per ri-vedere questo progetto?

La piscina di Bonirolarientra in un piano urbani-stico approvato nel 2008,che prevede la costruzio-ne da parte di un privatodi circa 130 appartamenti,in cambio degli onerid'urbanizzazione e di la-vori valutati oltre 5 milioni(opere stradali e fognarie,semaforo, cabina del me-tano, sistemazione delcentro sportivo e appuntola piscina). Il piano si èrealizzato per meno dellametà del valore e, riguar-

do ai lavori, mancanoquelli fondamentali delcentro sportivo e della pi-scina, valutata 3 milioni.

Ovviamente, rispetto aquanto concordato, il Co-mune non deve rimetterciun euro, il privato non de-ve avere alcuna agevola-zione ed il centro sportivodi via Volta deve essererapidamente sistemato eriaperto: premesso que-sto, e considerato chel'operatore ha tempo an-cora anni per completareil tutto, a nostro giudizioè più responsabile dirotta-re le risorse destinate allapiscina, da subito e manmano che matureranno,per fare lavori pubblici es-senziali e urgenti. Infatti,nei prossimi anni il Co-mune non avrà fondi -non potendo più fare mu-tui - per sistemare strade,marciapiedi, scuole, asili,centri sportivi, parchi ecc.

Il rischio concreto è di la-sciare che il paese vada arotoli, aspettando un'ope-ra che almeno per i pros-simi 5 anni in ogni casonon si farà. Comunque suquesto argomento sentire-mo il parere dei cittadinicon un referendum con-sultivo, come abbiamoscritto nel programma.

8)La ricchezza di Gag-giano risiede ancora

oggi nella sua peculiaritàagricola e nella valorizza-zione delle risorse turisti-co-ambientali. La sua po-sizione qualora diventas-se sindaco è quella dicercare nuovi sbocchi perl'edilizia oltre i volumigià previsti dal Pgt, o diindirizzarsi verso un con-sumo minimo di suolo, eperché?

La risposta è scontata:il vigente PGT (Piano di

Governo del Territorio) èampiamente adeguato perle esigenze dei prossimi10/15 anni, essendo tral'altro in gran parte nonattuato per via della giàcitata crisi. Quindi nessunnuovo "sbocco" oltre i vo-lumi già previsti.

9)La giunta di cui leiha fatto parte ha

concretizzato l’Unione diComuni per la gestione dialcuni servizi, vigilanzain primis. È convinto chela strada della gestione diservizi con lo strumentodell’Unione sia persegui-bile e fruttuosa anche peraltri settori del comune?Quali?

La strada della gestio-ne associata di alcuni ser-vizi tra più Comuni è datenere nella massima con-siderazione. Ricordo cheGaggiano su questo hauna lunga e virtuosa tradi-zione: dalla raccolta esmaltimento rifiuti, al ca-tasto e appunto alla vigi-lanza urbana e al com-mercio. Nei prossimi annisi potrà riprendere un di-scorso sui servizi sociali,già tentato senza succes-so, e valutare la possibili-tà di gestire congiunta-mente alcuni servizi tec-nici (esempio le praticheedilizie) e amministrativi(esempio i tributi, le pa-ghe e la contabilità). I cri-teri per decidere se fare omeno queste scelte devo-no essere molto pratici:abbassamento dei costi emiglioramento dei servizi.

10)Scegli Gaggianonasce da una co-

stola della vecchia com-pagine di Uniti per Gag-giano. Ne fanno parteconsiglieri comunali di

maggioranza e d’opposi-zione, che fino a qualchemese fa si sono confron-tati anche aspramente.

Quali sono i segni dicontinuità con la vecchiaamministrazione e qualiinvece quelli di disconti-nuità che intendete dare?

A dir la verità su tredi-ci candidati, compresoanche il candidato sinda-co, solo tre sono consi-glieri uscenti, due di mag-gioranza (il sottoscritto eZangrossi) e uno di oppo-sizione (Marin). Quest'ul-timo ha fatto un'opposi-zione costruttiva e nienteaffatto frontale, collabo-rando tra l'altro positiva-mente con il Comune, investe di dirigente dellaRegione, per gli aspettitecnico-finanziari dellarealizzazione della nuovapalestra.

La continuità con lagiunta Miracoli consisteràsoprattutto nella medesi-ma volontà di guardare aiproblemi concreti di Gag-giano, non alla visibilitàdel partito come ha fattoPerfetti compiendo unasvolta che costituisce perla politica gaggianese unpasso indietro di 30 anni.La discontinuità sarà inpositivo e si può cogliereleggendo i nostri pro-grammi; introdurremo in-fatti nuovi strumenti emetodi per affrontare lequattro principali urgen-ze: riportare aziende e la-voro a Gaggiano, sistema-re il paese e le frazioni ecurare l'ambiente, aiutaredi più le famiglie in diffi-coltà, riorganizzare il Co-mune per abbassare i co-sti e quindi le tasse.

A cura di M.A.

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SPECIALE ELEZIONIMAGGIO 2014

6 TuttoGaggiano

AMMINISTRATIVE 2014 Dieci domande al candidato sindaco Sergio Perfetti

«Un patto, civico per davvero»Le risposte e le tesi dell’esponente della lista civica “Insieme per Gaggiano”1)Lei ha fatto il consi-

gliere e l’assessorenella compagine uscentedi Uniti per Gaggiano eora si presenta candidatosindaco in una nuova lista.Cosa ha funzionato dellavecchia amministrazionee quali sono invece gliaspetti critici che si è la-sciato alle spalle e i segna-li di discontinuità che in-tende dare con questanuova esperienza politica?

Negli ultimi anni, Gag-giano è cambiata moltissi-mo dal punto di vista de-mografico, con l’arrivo ditanti nuovi cittadini daMilano e dai comuni limi-trofi. Si sono insediatenuove famiglie, che han-no portato all’attenzionedel Comune nuovi biso-gni, talvolta diversi daquelli che noi nativi diGaggiano siamo abituati aconsiderare. Per questomotivo, è necessario rea-lizzare un cambiamentoche inserisca delle politi-che innovative (ad esem-pio sull’urbanistica, sullagestione delle scuole esulla valorizzazione delterritorio), ma che nongetti all’aria quanto di po-sitivo è stato fatto dall’am-ministrazione uscente. Seoggi Gaggiano è ricono-sciuta da tutti come unpaese tra i più belli delmilanese, è evidente chechi l’ha amministrata hafatto qualcosa di buono.Bisogna assolutamente di-stinguere tra il giusto bi-sogno di rinnovamento euno “sfascismo” irrespon-sabile, che porta a buttarevia il bambino con l’ac-qua sporca. Un atteggia-mento di questo tipo è of-fensivo per noi gaggianesie rischia di rovinare il no-stro paese, mettendolonelle mani sbagliate. Perquesto, Insieme per Gag-giano ha recuperato ilmeglio dell’attuale ammi-nistrazione (nella mia listaci sono Berardi, LanteriStrati e Vecchi), mentretutti gli altri sono voltinuovi della politica, mamolto preparati per viadelle loro esperienze pro-fessionali o associative.

2)La lista da lei capeg-giata (Insieme per

Gaggiano) nasce dopo larottura della trattativacon l’associazione diBianchi (Gaggiano Viva).Come spiega agli elettoriil fatto che due assessoriuscenti si ritrovino avver-sari alla guida di due listediverse e per certi versiopposte alle nuove ele-zioni e per quali ragioninon siete stati capaci dichiudere un accordo nel

segno della continuità edell'unità, come auspica-to di recente dal sindacouscente Franco Miracoliche ha lasciato intendereessere questo il suo piùgrande rimpianto?

Miracoli ha ragione adessere rammaricato, per-ché il suo attuale vicesin-daco ha dimostrato dipensare solo al propriointeresse personale e nona quello dei cittadini. Datempo il PD, il Patto Civi-co Ambrosoli e l’associa-zione Amici di Gaggiano(che rappresenta la com-ponente di centrodestra)stavano lavorando ad unprogetto per il nostro pae-se. Ci è sembrato naturalecoinvolgere Bianchi e luiinfatti ci ha seguito. Peròpretendeva di essere can-didato sindaco in una lo-gica di “successione” va-gamente feudale. Gli ab-biamo spiegato in tutti imodi che questo modo diragionare non è più adat-to alla politica di oggi,che deve ascoltare i citta-dini, e che ritenevamogiusto che, in presenza dipiù candidati al ruolo disindaco, ci fossero le pri-marie. La scelta delle pri-marie non appartiene sol-tanto al PD, ma era statacondivisa da tutte le for-mazioni coinvolte ed ol-tretutto verrà adottata an-che dal Nuovo CentroDestra, al quale Bianchi siè iscritto dopo aver cam-biato bandiera numerosevolte. Tuttavia, lui su que-sto è stato cocciuto e nonha voluto fare le primariecontro di me, datevi voiuna spiegazione del per-ché. Eppure gli avevamogarantito che in caso diun suo successo lo avrem-mo sostenuto con il mas-

simo impegno. Quando ha capito che

non avrebbe potuto di-ventare sindaco con i votidel PD, ha detto “alloraritorno a casa” ed ha cer-cato di allearsi con ilgruppo Vavassori/Gatti,che ovviamente lo hamesso alla porta. Alla fi-ne, ha ripescato l’unicoche poteva accettare dicandidarlo sindaco: il duevolte trombato Pozzi, chedopo l’ultima sconfittanon si è degnato nemme-no di fare opposizione edè sparito da Gaggiano.Pozzi non ha avuto il co-raggio di mettersi in lista,ma dietro di Bianchi c’èlui, esattamente come c’èPezzotti. Anche io sonomolto deluso dal compor-tamento di Bianchi e Zan-grossi, però non tutti imali vengono per nuoce-re: il gruppo che abbiamoformato seguendo la no-stra strada con coerenza èveramente splendido, conpersone di diversa estra-zione politica che lavora-no con grande impegnoper Gaggiano.

3)L’area Safosa – orachiusa - sarebbe ri-

conducibile alla ArnerBank, che ha tra i princi-pali clienti Silvio Berlu-sconi; le Holding ItalianaSeconda, Ottava e Quin-ta, amministrate da Mari-na e Piersilvio Berlusconi,Stefano Previti, figliodi Cesare Previti e EnnioDoris, fondatore delgruppo Mediolanum. Sisente di escludere che infuturo ci potrà essere ilpericolo di pressioni circala riconversione ad usoedilizio o commerciale diquesta grande area indu-striale?

Facciano tutte le pres-

sioni che vogliono, ma seil sindaco sarò io rispon-derò sempre di no! Que-sto è un punto del mioprogramma: l’area ex Sa-fosa non dovrà essere ri-convertita, sia perchél’eventuale costruzione diun maxi centro commer-ciale produrrebbe dei seriproblemi per l’equilibriodel territorio, sia perchésarebbe davvero intollera-bile che qualcuno guada-gnasse sulle spalle dei la-voratori che hanno persoil posto! Io favori a quellagente non ne farò mai emi dispiace molto leggereche altri candidati sonoinvece disposti a scenderea patti. Da gaggianese,questo mi indigna profon-damente e sono convintoche lo saranno anche imiei concittadini.

4)Uno dei progetti aforte impatto am-

bientale di cui si discutee che, ciclicamente, tor-nano in auge, è quellodella Tangenziale ovestEsterna, che taglierà i ter-reni agricoli del ParcoSud e toccherà anche ilnostro comune, ingloban-dolo di fatto nella cinturametropolitana milanese.Lei è favorevole o contra-rio a questa opera e, na-turalmente, perché?

Anche su questo, ilmio “no” è irrevocabile.Ho voluto che questopunto fosse inserito nelprogramma per prendereun impegno chiaro con icittadini. In questo perio-do si parla molto di cittàmetropolitana, ma dob-biamo evitare assoluta-mente che Gaggiano di-venti un quartiere periferi-co di Milano, come Lo-renteggio o la Barona. Alcontrario, dobbiamo sfrut-tare tutte le grandi occa-sioni che arriveranno daquesta svolta amministra-tiva tanto attesa, ma senzasvilire l’unicità del nostroterritorio. Per questo moti-vo, ho già avviato fitticontatti con i sindaci de-gli altri comuni della zo-na (molti dei quali peral-tro sono sostenitori dellamia candidatura nonchémiei amici personali) econ il Sindaco di MilanoPisapia, che nella fase ini-ziale sarà anche il Sinda-co della città metropolita-na. Anche grazie alle en-trature delle quali possia-mo godere come realtàpolitica, sono l’unico chepuò efficacemente difen-dere gli interessi di Gag-giano su tutti i tavoli di di-scussione.

5)Il nostro territorio èlambito, finora non

ancora toccato diretta-mente, dalla presenzapervasiva delle mafie edella criminalità organiz-zata (i casi più eclatantiemersi sono quelli di Ci-sliano e di Trezzano sulNaviglio…). Che cosapensa di fare, come sin-daco eletto, per contra-stare il fenomeno?

Il rischio è elevatissimoed è giusto che i cittadinilo sappiano. Il territorio diGaggiano è il terzo pergrandezza della provinciadi Milano, anche se ab-biamo poco più di 9.000abitanti. Questo significache ci sono enormi areeverdi ancora libere, chefanno molta gola alla cri-minalità, sia per la possi-bilità di costruire, sia pergli sversamenti illegali dirifiuti tossici. Dobbiamodifendere il nostro territo-rio con la massima deter-minazione. Per questomotivo ho voluto inserirenel mio programma lostop assoluto al consumodi suolo, ma anche nuovemisure di sicurezza e pre-venzione dell’illegalità.Escluderò dagli appaltitutte le aziende con per-sone condannate (anchesolo in primo grado) perreati contro la pubblicaamministrazione, poten-zierò l’attuale assetto del-la polizia municipale edinoltre farò nascere unpresidio di vigilanza delpatrimonio naturale, coin-volgendo anche i soggettipiù sensibili sul tema, co-me ad esempio gli agri-coltori e i numerosi podi-sti e ciclisti che si sonoinnamorati del nostro im-menso verde.

6)Una delle sfide chetocca ormai anche il

nostro comune è quelladi un allargamento dellefasce più deboli (disoccu-pati ed espulsi dal mondodel lavoro, famiglie in dif-ficoltà, immigrati).

Crede che le risorseinvestite nella spesa so-ciale vadano ridotte op-pure incrementate e inche modo e con qualecriterio ritiene debbanoessere impiegate?

Vanno incrementate,non c’è dubbio! Da asses-sore ai servizi sociali, so-no fiero di aver potutoaiutare in maniera con-creta tanti miei concitta-dini, ma la drammaticacrisi che ha coinvolto an-che Gaggiano ci spinge afare ancora di più. Il temaprincipale del mio pro-gramma infatti consistenella solidarietà nei con-fronti di chi si è trovatoimprovvisamente in diffi-

coltà, per vari motivi. E’ molto opportuna la

domanda sulla coperturadi questi interventi, vistoche anche il Comune staconoscendo una fase dif-ficile sul piano economi-co. Bisogna in primo luo-go aumentare le entratedel Comune, non attraver-so l’aumento delle tasse(anzi: le diminuirò), mautilizzando al meglio lenuove opportunità createdalla città metropolitana evalorizzando i fondi del-l’Unione Europea.

Non tutti lo sanno, mamentre i comuni faticanoa garantire i servizi essen-ziali, ogni anno l’Italia re-stituisce a Bruxelles milio-ni di euro che non vengo-no spesi per via dell’inca-pacità dei burocrati! Que-sto è veramente uno scan-dalo, al quale metteremofine anche grazie al rap-porto con i nostri rappre-sentanti in Europa, tra cuicito gli amici Carlo Roc-cio e Patrizia Toia. Inoltre,è necessario ottimizzarele risorse, impiegandoleal meglio. La prima cosache farò se diventerò sin-daco sarà dare vita aduna Consulta Sociale cheriunisca enti ad associa-zioni pubblici e privati,religiosi e laici, per coor-dinare gli interventi di so-stegno per le famiglie e lesingole persone, anche at-traverso un fondo di soli-darietà che servirà per da-re una mano ai tanti citta-dini che si trovano in dif-ficoltà, anche momenta-nea. La politica, quellabuona, serve ad aiutarechi ne ha bisogno.

7)Una delle questionirimaste in sospeso a

Gaggiano alla vigilia diqueste elezioni è stata lamancata realizzazionedella piscina, prevista inconvenzione con un co-struttore (cioè non a cari-co del Comune). Lei ritie-ne utile quest'opera e siimpegna per realizzarla,oppure la sua giunta, nelcaso verrà eletta, è per ri-vedere questo progetto?

Anche su questo, midistinguo nettamente daglialtri candidati. La piscinasi deve fare, senza “se” esenza “ma”. E’ vergogno-so lo stato di fatto nel qua-le si trova il centro sporti-vo di Bonirola ed è ancorapiù grave che Bianchi nonsi impegni per risolvere ilproblema. Le altre duecandidate non mi pare ab-biano idee chiare sul te-ma, ma Bianchi (evidente-mente consigliato dall’on-nipresente Pezzotti) èchiarissimo nel dire che

Sergio Perfetti, candidato sindacodella lista civica “Insieme per Gaggiano”

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SPECIALE ELEZIONIMAGGIO 2014

7TuttoGaggiano

lui vuole ricontrattarecon il costruttore gli impe-gni e magari concordarealtri interventi, nel conte-sto di una fantomatica“operazione bellezza”.Ma quale bellezza! Cer-chiamo per favore di dareil via all’operazione tra-sparenza, perché il Comu-ne deve garantire i dirittidei cittadini, non quelli diun singolo costruttore! Lapremiata ditta Bianchi-Pezzotti propone un belcolpo di spugna su ciòche è stato ed il costrutto-re ovviamente fa salti digioia di fronte ad una pos-sibile ricontrattazione. Io,invece, dico che gli impe-gni presi vanno rispettatialla lettera, nei tempi enei modi previsti dallalegge. Se poi veramente ilcostruttore non sarà ingrado di onorarli, allorane trarremo le debite con-seguenze. Ma i cittadininon perderanno nulla,perché il Comune andrà ariscuotere la fidejussione,a risarcimento della man-cata costruzione della pi-scina. Questo per me è unpunto d’onore: con i soldipubblici non si scherza!Bianchi, con la sua solitaspocchia, dice che io noncapisco questa situazione,ma ho l’impressione diaver capito fin troppo be-ne. Non vorrei che qual-cuno prendesse in giro icittadini, approfittandosidel fatto che non tutti han-no il tempo e la voglia diseguire il dettaglio di certevicende. Sono i politiciche devono farsene cari-co, ma se lo fanno in que-sto modo, è normale chela gente non si fidi più.

8)La ricchezza di Gag-giano risiede ancora

oggi nella sua peculiarità

agricola e nella valorizza-zione delle risorse turisti-co-ambientali. La sua po-sizione qualora diventas-se sindaco è quella dicercare nuovi sbocchi perl'edilizia oltre i volumigià previsti dal Pgt, o diindirizzarsi verso un con-sumo minimo di suolo, eperché?

Ho detto chiaramenteche, se diventerò sindaco,non verrà costruito un so-lo metro cubo oltre quan-to già previsto nel Pgt. Ilmotivo sta in primo luogonella necessità di proteg-gere il nostro territorio dalrischio di speculazioneedilizia che, come dicevoprima, può anche esserecollegato direttamente al-le ingerenze della crimi-nalità organizzata. Nondimentichiamoci che ma-fia e ‘ndrangheta sonospecializzate in questeoperazioni e che quindi civuole un sindaco moltodeterminato nell’opporsiad ogni operazione peri-colosa. Inoltre, sono con-vinto del fatto che le ca-ratteristiche naturali diGaggiano siano ancheuna risorsa economicafondamentale, da sfruttareappieno, soprattutto inprospettiva di Expo. Inol-tre, intendo creare il“brand Gaggiano”, unmarchio registrato cheserva a distinguere tutte lenumerose eccellenze delnostro paese, dal turismoalla ristorazione. Sarà unmodo molto efficace an-che per aiutare i nostricommercianti, che nehanno un gran bisogno.

9)La vecchia giunta dicui anche lei ha fat-

to parte ha concretizzatol’Unione di Comuni per

la gestione di alcuni ser-vizi, vigilanza in primis.Difenderà ancora questascelta ed è convinto chela strada della gestione diservizi con lo strumentodell’Unione sia persegui-bile e fruttuosa anche peraltri settori del comune,specie in vista della cittàmetropolitana? Quali?

Di città metropolitanasi parla da circa trent’annie il fatto che finalmente sicominci a costruirla è unasvolta epocale. Si tratta diuna sfida difficile, ma an-che molto stimolante. E’evidente che questa pro-spettiva incentiva tutti noiamministratori locali acollaborare, unendoci permigliorare la qualità deiservizi da fornire ai nostricittadini, compresa unafunzione di fondamentaleimportanza come la vigi-lanza. D’altra parte, vadetto che non bisogna ri-nunciare alle specificitàdel territorio, perché cisono dei comuni che puressendo confinanti hannodelle caratteristiche com-pletamente diverse. Bastaguardare Gaggiano eTrezzano per renderseneconto.

In alcuni settori credoche sia necessario muo-versi con la giusta circo-spezione e, per quanto miriguarda, da sindaco nonavrei problemi a consulta-re la cittadinanza ancheattraverso un referendum,perché l’apertura ai biso-gni della gente deve esse-re vera e non solo unostrumento elettorale. Sualtre funzioni, come i ser-vizi sociali e le politicheper sostenere il commer-cio, invece procedereisenza esitazioni a crearesinergia con i comuni dei

dintorni, perché è un mo-dello di lavoro che generaefficienza.

10)Insieme per Gag-giano coagula at-

torno a sé il centro-sini-stra gaggianese, ma an-che l'associazione del-l’assessore uscente Fran-cesco Berardi, che non èmai stato uomo di sini-stra, inoltre ha recente-mente incassato il soste-gno di Sel che va ad ag-giungersi a quello del Pde del Patto Civico perAmbrosoli, mentre l'espo-nente storico del Prc, Vit-torio Ciocca, è il capoli-sta della Lista Futura diElena Semeraro. Perché,alla luce di tutto questo,l'area culturale e politicache lei rappresenta comecandidato sindaco do-vrebbe essere in grado diinterpretare meglio di al-tre i bisogni e le necessitàdei gaggianesi?

Berardi non solo non èdi sinistra, ma è chiara-mente di centrodestra.Questa è la dimostrazionedel fatto che Insieme perGaggiano è una lista civi-ca vera (nonostante quel-lo che dice Bianchi), nellaquale ognuno di noi hauna storia politica dellaquale va fiero, ma cheviene incanalata in unprogetto comune a favoredel nostro paese.

Il nostro gruppo non ènato dalle sigle politiche,ma da un documento nelquale ci siamo ricono-sciuti tutti quanti, checontiene in primo luogol’adesione ai valori fonda-mentali riconosciuti an-che dalla Costituzione epoi ad un progetto fatto diidee chiare per il futuro diGaggiano.

Siamo tutti gaggianesie il nostro unico interesseè vivere con le nostre fa-miglie nel miglior am-biente possibile. Sonoconvinto che Insieme perGaggiano sia la formazio-ne in grado di tutelaremaggiormente gli interessidi tutti i gaggianesi, siaquelli di centrosinistrache quelli di centrodestra.Non dimentichiamoci, in-fatti, che per la prima vol-ta dopo molti anni il sim-bolo di Forza Italia noncompare in queste elezio-ni… a meno che non lotirino fuori dopo aver lettoqueste mie parole.

Forza Italia è in clamo-roso calo in tutti i sondag-gi ed evidentemente laVavassori non è conside-rata dal suo partito unacandidata sulla quale in-vestire troppe energie. Pe-rò gli elettori dell’areamoderata e liberale ci so-no ancora ed io e Berardiguardiamo a loro con ildovuto rispetto.

Alla democrazia italia-na farebbe bene avere uncentrodestra un po’ piùserio di Forza Italia e diBerlusconi, perché alze-rebbe il livello del dibatti-to. Lo stesso vale per Gag-giano, dove i voti che cer-tamente verranno persidalla Vavassori fanno mol-ta gola a Bianchi, che in-fatti non dice di essereiscritto al Nuovo CentroDestra, altra formazioneche non brilla certo perconsensi. Mica per nullaBianchi ha cercato di di-ventare sindaco primacon i voti del PD e poicon quelli di Forza Italia,per poi riesumare addirit-tura Pozzi, che dopo duesconfitte sonore è politi-camente bruciato!

Sono convinto del fattoche gli elettori di centro-destra punteranno su Be-rardi e sugli altri liberalidella mia lista, semplice-mente perché essere rap-presentati da persone se-rie e capaci conviene.

In quanto al centrosini-stra, c’è una compattezzatotale del PD, di SEL e deiVerdi sulla nostra lista.

Ciocca rappresenta so-lo se stesso, in una listacome Futura che sembraessere stata composta conla tombola.

La serietà di Futura sicapisce dalle bugie dellacandidata sindaco, cheproprio sul vostro giorna-le ha dichiarato che noi leavremmo offerto “posti dirilievo”. E’ una balla cla-morosa. Noi le avevamomanifestato la stessa aper-tura che abbiamo dato adaltri giovani come LanteriStrati, Gatto, Allievi eMormile.

Lei dice di aver fonda-to la sua lista perché i gio-vani non avevano spazionella mia lista, ma mentesapendo di mentire: vole-va solo mettersi in mostra,infatti è riuscita a schie-rarsi con tre liste su quat-tro nella stessa elezione,un record storico!

Se vuole smentirmi edimostrare di essere sin-cera, faccia nome e co-gnome di chi le offertoqualcosa e dica con pre-cisione di quali “posti dirilievo” parla, perché so-no proprio curioso di ve-dere dove andrà a parare.

E’ questa la nuova po-litica? Mamma mia, chetristezza…

A cura di M.A.

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SPECIALE ELEZIONIMAGGIO 2014

8 TuttoGaggiano

AMMINISTRATIVE 2014 Dieci domande alla candidata Elena Semeraro

«Idee diverse, valore aggiunto»Le risposte e le tesi dell’aspirante sindaco di lista civica Futura1)Elena Semeraro, lei

si presenta come lavera outsider nella com-petizione politica gaggia-nese. Non ha esperienzapolitica, non ha esperien-za amministrativa. Perquale ragione i gaggianesidovrebbero fidarsi di lei evotarla?

Per voltare finalmentepagina dopo un periodobuio della politica e del-l’attività amministrativa,al quale ci hanno condot-to proprio i candidati sin-daci (Bianchi e Perfetti)che si vantano di avereesperienza e capacità po-litica ed amministrativa.

I gaggianesi dovrebbe-ro votarmi perché io sonostata l’unica a sbattere laporta in faccia a Bianchi ePerfetti ed a dire la veritàai cittadini su ciò che èaccaduto e sta accadendoin questo paese.

2)La lista da lei ca-peggiata (Futura)

nasce dopo la sua fuoriu-scita polemica da Gag-giano Viva di GianlucaBianchi. Tra i suoi soste-nitori c’è Gianluca Gatti,figlio di Giuseppe (chesostiene però la candida-tura Vavassori). C’è chiritiene che la vostra siasostanzialmente una listadi disturbo a danno diPerfetti e di Insieme perGaggiano.

Tutte, comprese la no-stra lista, hanno e devonoavere dignità di lista.

Ci si deve confrontaresui programmi e noi sia-mo qui per rispondere adomande sui programmi.

Svilirci ad una mera li-sta di disturbo è offensivonei nostri confronti, so-prattutto perché la nostra èl’unica lista che è nata dal-la nostra associazione e daun programma, mentre lealtre liste si sono unite colsolo intento di vincere aprescindere dalle personeche le compongono e daiprogrammi.

3)L’area Safosa – orachiusa - sarebbe ri-

conducibile alla ArnerBank, che ha tra i princi-pali clienti Silvio Berlu-sconi; le Holding ItalianaSeconda, Ottava e Quin-ta, amministrate da Mari-na e Piersilvio Berlusconi,Stefano Previti, figliodi Cesare Previti e EnnioDoris, fondatore delgruppo Mediolanum. Sisente di escludere che infuturo ci potrà essere ilpericolo di pressioni circala riconversione ad usoedilizio o commerciale diquesta grande area indu-

striale? Nel vostro pro-gramma si indicano azio-ni per la riapertura del-l’azienda. Quali?

Io sono e sarò sempreimpermeabile a qualsiasitipo di pressione.

Nel nostro programmanon si indicano azioni perla riapertura dell’aziendaSafosa perché ciò non èdi competenza comunale.

La soluzione prospetta-ta dal programma preve-de, invece, il manteni-mento della destinazioned’uso favorendo semmaiuna funzione logisticadell’area al fine di mante-nere un livello di occupa-zione accettabile ed al-lontanare per sempre glispeculatori edilizi.

4)Uno dei progetti aforte impatto am-

bientale di cui si discutee che, ciclicamente, tor-nano in auge, è quellodella Tangenziale ovestEsterna, che taglierà i ter-reni agricoli del ParcoSud e toccherà anche ilnostro comune, ingloban-dolo di fatto nella cinturametropolitana milanese.Lei è favorevole o contra-ria a questa opera e, na-turalmente, perché?

Sono assolutamentecontraria alla realizzazio-ne della Tangenziale ovestEsterna sia perché il Par-co Agricolo Sud è un be-ne prezioso del nostro ter-ritorio da difendere e tute-lare sempre in quanto tu-tela la salute ed il benes-sere dei cittadini, e sia

perché con la realizzazio-ne della Tangenziale sifrazionerebbe il territorio

del Parco, facendo cosìinglobare la parte frazio-nata in quella edificata:

insomma, dividere il terri-torio del Parco è solo unmodo per consentire agli

speculatori edilizi di man-giarsi la torta, non intera,ma a fette.

5)Il nostro territorio èlambito, finora non

ancora toccato diretta-mente, dalla presenzapervasiva delle mafie edella criminalità organiz-zata (i casi più eclatantiemersi sono quelli di Ci-sliano e di Trezzano sulNaviglio…). Che cosapensa di fare, come sin-daco eletto, per contra-stare il fenomeno?

Tutto ciò che è nel po-tere del sindaco: traspa-renza, consumo del terri-torio pari a zero, e messain gara di tutti gli appaltipubblici.

6)Una delle sfide chetocca ormai anche il

nostro comune è quelladi un allargamento dellefasce più deboli (disoccu-pati ed espulsi dal mondodel lavoro, famiglie in dif-ficoltà, immigrati).

Crede che le risorseinvestite nella spesa so-ciale vadano ridotte op-pure incrementate e inche modo e con qualecriterio ritiene debbanoessere impiegate?

Per noi è un argomen-to molto sentito perché fi-nora è stato fatto moltopoco.

Senza dubbio le risor-se da investire nella spesasociale vanno incremen-tate, essendo la tuteladelle fasce deboli unobiettivo prioritario e do-veroso per i Comuni co-me stabilito dalla stessaCostituzione.

Il modo ed il criterio incui le risorse per la spesasociale devo essere im-piegate sarà deciso nelConsiglio comunale assie-me alla stessa minoranza,dando così un segno didiscontinuità rispetto al-l’attuale gestione dei Ser-vizi sociali.

Da ultimo, va ricorda-to, come scritto nel nostroprogramma, che la nostralista intende creare unfondo sociale nel qualeconfluiranno la metà de-gli emolumenti degli am-ministratori proprio perfar fronte alle necessità edai bisogni dei cittadinimeno abbienti. Secondonoi è giusto che siano gliamministratori a dare unesempio concreto ed ef-fettivo per aiutare le fascepiù deboli.

7)Una delle questionirimaste in sospeso a

Gaggiano alla vigilia diqueste elezioni è stata la

Elena Semeraro, candidata sindaco per la lista civica “Futura”

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SPECIALE ELEZIONIMAGGIO 2014

9TuttoGaggiano

mancata realizzazionedella piscina, prevista inconvenzione con un co-struttore (cioè non a cari-co del Comune). Lei ritie-ne utile quest'opera e siimpegna per realizzarla,oppure la sua giunta, nelcaso verrà eletta, è per ri-vedere questo progetto?

La mancata realizza-zione della piscina è unodegli esempi più eclatantidella falsità delle promes-se elettorali e della cattivagestione dei candidati sin-daci Bianchi e Perfetti.

Noi avremmo sicura-mente imposto al costrut-tore o la realizzazionedella piscina o la escus-sione delle fideiussioni (dieuro 5.300.000).

Ciò non è stato fattoperche l’attuale ammini-strazione, di cui fannoparte Bianchi e Perfetti,ha fatto l’esclusivo inte-resse del privato a dannodei cittadini.

La prova provata è chequattro mesi fa è stata ap-provata una variante ur-banistica per consentire almedesimo costruttore(inadempiente alla costru-zione della piscina) larealizzazione di 43 villet-te. Bianchi e Perfetti sonostati conniventi a tutto ciòed hanno taciuto.

Pare addirittura che ilmedesimo costruttore ab-bia protocollato in Comu-ne nel mese di aprile unarichiesta di non voler piùrealizzare la piscina.

Alla luce di tutto ciò,poiché la questione pisci-na è un porto delle neb-bie, deciderò il da farsisolo quando verrò a co-noscenza della verità deifatti. Dopo di che agirònell’esclusivo interessedella collettività».

8)La ricchezza di Gag-giano risiede ancora

oggi nella sua peculiaritàagricola e nella valorizza-zione delle risorse turisti-co-ambientali. La sua po-sizione qualora diventas-se sindaco è quella dicercare nuovi sbocchi perl'edilizia oltre i volumigià previsti dal Pgt, o diindirizzarsi verso un con-

sumo minimo di suolo, eperché?

Come già si può de-durre dal mio program-ma, noi siamo per unconsumo del suolo pari azero, incentivando le ri-sorse turistico ambientali.

Sempre come si dedu-ce nel programma, noisiamo gli unici ad averenel programma un proget-

to di valorizzazione delleaziende agricole presentisul territorio, nonché lasalvaguardia dell’ambien-te e dell’habitat del ParcoAgricolo Sud.

9)La vecchia giuntaha concretizzato

l’Unione di comuni perla gestione di alcuni ser-vizi, vigilanza in primis.Lei è favorevole al man-

tenimento del servizioviglianza nell’Unione o èconvinta della necessitàdi un ritorno al passato(vale a dire alla gestioneautarchica)?

Io sono convita che lacreazione del Consorziodei Fontanili sia stata unadelle più grandi follie chequesta l’amministrazionecomunale di Gaggianoabbia fatto.

Ciò appare evidentedal fatto che, da allora, ilservizio di vigilanza è no-tevolmente peggiorato;per di più la gestione au-tarchica era assai menoonerosa per le finanze delComune.

Quindi la scelta dellacreazione del Consorzio(ora Unione dei Comuni)dei Fontanili, non solo haaumentato i costi, ma hacomportato un servizio aldi sotto della soglia mini-ma di accettabilità.

Pertanto, noi ci impe-gneremo a riportare la Po-lizia Locale a Gaggiano.

10)Futura coagulaattorno a sé un

buon gruppo di giovani,ma vede anche la parteci-pazione di Vittorio Cioc-ca, esponente di Rifonda-zione Comunista. Dalpunto di vista politicoquale posizione vi sentitedi esprimere e quali sonoi vostri valori di riferi-mento?

Sul punto è importanteuna precisazione. VittorioCiocca non è l’unicoesponente di Rifondazio-ne Comunista a far partedella nostra lista, in quan-to abbiamo sia l’onore siail piacere di avere comeaderente anche AlfredoFontanella. Noi siamouna lista civica e cometale ognuno di noi ha ilproprio orientamento po-litico ed i propri valori diriferimento, ma questadiversità è un valore ag-giunto che consente dicapire, elaborare e pro-porre soluzioni ai pro-blemi dell’intera colletti-vità. La diversità deipunti di vista è per noiuna ricchezza.

A cura di M.A.

Scorcio di Gaggiano

Quando ci vuole, ci vuole: scomodiamo financo il Cristo (dalVangelo di Matteo). Ogni tanto, fa bene a tutti, il riascoltarlo: «Guaia voi, scribi e farisei ipocriti, che rassomigliate a sepolcri imbian-cati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa dimorti e di ogni putredine». (Matteo 27, 23).

Ciò che sta andando in scena a Gaggiano tra la lista Scegli Gag-giano (Bianchi, Zangrossi & C. sponsorizzata da Pezzotti ed il Pro-fessore) e la lista Insieme per Gaggiano (Perfetti, Berardi, LanteriStrati e Vecchi) per le elezioni amministrative 2014 fa davverovenire in mente il famoso atto di accusa di Gesù.

I colonnelli delle due liste fanno attualmente parte della giuntaMiracoli. Essi hanno votato compatti e senza alcun distinguo tutti iprovvedimenti.

Sennonchè, la recente normativa ha ridotto, per le prossimeelezioni 2014, i posti di consiglio e di giunta comunale.

Per spartirsi le poche poltrone disponibili, Bianchi e Perfettihanno creato i loro cartelli elettorali cucendosi poi addosso pro-grammi elettorali posticci.

Il festival dell’ipocrisia.Ecco il perché.Bianchi, Zangrossi e Pezzotti -con il patrocinio del Professore-

(lista Scegli Gaggiano), Perfetti, Berardi, Lanteri Strati e Vecchi(lista Insieme per Gaggiano) hanno fino a ieri votato compatti iprovvedimenti che hanno portato alle seguenti conseguenze perGaggiano:-applicazione delle aliquote massime sulle tasse comunali;-svendita della gestione di acqua e gas di ASGA;-nessuna realizzazione di nuove infrastrutture sociali;-nessuna manutenzione di strade e parchi pubblici;-svendita del campo di calcio a 11 di Bonirola;-totale e vergognoso degrado dell’area sportiva di Bonirola;-svendita delle aree site in Bonirola (oltre la via Italia) già destina-te a verde pubblico per realizzare mc.500 in variante al PRG;-avallo della decisione di Pezzotti di riabilitare il Professore comeinterlocutore nelle maggiori decisioni urbanistiche del paese;-approvazione del Piano Integrato d’Intervento dell’ex Consorzio di

via Marconi/Stazione per realizzare il palazzo Sette-Piani con au-mento di volumetria del 25% rispetto all’esistente, in variante alPRG, e dazione da parte dell’operatore di un anticipo di Euro100.000,00 al Comune (prim’ancora del rilascio dei permessi edi-

lizi e, quindi, in violazione di legge) e senza la previsione di nessunparcheggio;-approvazione del Piano Integrato d’Intervento della Guvalit srlcon aumenti di volumetria (da 20.000 mc. a 32.000 mc.) e conl’obbligo (non rispettato) di aver già realizzato la piscina copertacon relativi servizi, parcheggi pubblici, ampliamento degli spoglia-toi del campo tennis e di calcetto e dazione da parte dell’operato-re di un anticipo di Euro 100.000,00 al Comune (prim’ancora delrilascio dei permessi edilizi e, quindi, in violazione di legge).-mancata escussione delle polizze fideiussorie dell’importo com-plessivo di Euro 5.300.000,00 rilasciate dalla soc. Guvalit srl alComune a garanzia dell’impegno (non mantenuto) di realizzare neitermini previsti la riqualificazione del centro sportivo di Bonirola;-recente approvazione (3 mesi fa) a favore della Guvalit di un pia-no urbanistico per realizzare 43 villette per 20.000 mc.-aumento delle tasse sui rifiuti e diminuzione del servizio offertoda SASOM ai cittadini;-assegnazione alla Cooperativa il Portico di appalti in affidamentodiretto (senza gara);-mancata disapprovazione pubblica di Selmi e Cerliani che, auto-assegnandosi lauti compensi, hanno, però, portato al fallimentodella Cooperativa Lavoro e Servizi;-totale abbandono dei soci-lavoratori della Cooperativa Lavoro eServizi nel recuperare il TFR ed i ratei non pagati dalla Cooperativa.

Ora in campagna elettorale, gli stessi soggetti promettono ilcontrario di quello che finora hanno fatto: ridurre le tasse, consu-mo del territorio pari a zero ed essere il vero rinnovamento delpaese.

Il giorno 17 maggio Perfetti & C. hanno organizzato l’occupa-zione del centro sportivo di Bonirola affinchè “i cittadini si ripren-dano il centro sportivo di Bonirola”.

Bianchi & C. dopo aver abbruttito il paese, ora propongonol’”Operazione Bellezza”.

Scribi e farisei.A loro ci opporremo sempre!

Lista Civica Futura

VOTA LISTA FUTURA, FUORI DAL CORO DEI SEPOLCRI IMBIANCATI

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SPECIALE ELEZIONIMAGGIO 2014

10 TuttoGaggiano

AMMINISTRATIVE 2014 Dieci domande alla candidata Maria Teresa Vavassori

«Riportare i vigili in paese»Le risposte e le tesi dell’aspirante sindaco della lista civica Per il Rinnovamento1)Attorno alla sua

candidatura si sonocoagulati alcuni gruppid’interesse. Uno è quellorappresentato da Mellonie dalla Cooperativa Gam-berina, che riceve e ha ri-cevuto appalti dal Comu-ne di Gaggiano. Si sentedi escludere che, qualoralei fosse eletta sindaco, cisarà una corsia preferen-ziale per questa realtàeconomica?

Non vedo gruppi d’in-teresse intorno a me. LaGamberina è una onlusche si occupa attualmentedi tutela dei minori. InConsiglio comunale misono comunque sempreespressa a sostegno dellecooperative locali e perl’occupazione lavorativadi personale gaggianese.

2)Tra i punti di riferi-mento politici della

sua Lista c’è GiuseppeGatti, consigliere comu-nale uscente e sindaco diGaggiano per un lunghis-simo periodo. Si dice chein caso di vittoria, Gatti –che ha dichiarato di nonvolersi più candidare – ri-coprirà il ruolo di diretto-re generale del Comune.Conferma o smentisce?

Si dice anche che il“Tuttogaggiano” sostengail vicesindaco Bianchi,però non abbiamo credu-to a queste voci.

La collaborazione conGatti è durata cinque anniin Consiglio comunale,da parte sua non è perve-nuta nessuna richiesta enon esiste alcun impegnoda parte mia.

3)L’area Safosa sareb-be riconducibile al-

la Arner Bank, che ha trai principali clienti SilvioBerlusconi; le HoldingItaliana Seconda, Otta-va e Quinta, amministra-te da Marina e PiersilvioBerlusconi, Stefano Pre-viti, figlio di Cesare Pre-viti e Ennio Doris, fonda-tore del gruppo Mediola-num. Visti i legami (qual-che volta l’identità) tra ilsuo partito d'origine e lafamiglia Berlusconi, sisente di escludere che infuturo ci potrà essere ilpericolo di pressioni cir-ca la riconversione aduso edilizio o commer-ciale di questa grandearea industriale?

Non sono a conoscen-za delle informazioni chemi ha fornito ed escludoqualsiasi interferenza fu-tura dal mio partito sullequestioni di Gaggiano.

4)Uno dei progetti aforte impatto am-

bientale di cui si discutee che, ciclicamente, tor-nano in auge, è quellodella Tangenziale ovestEsterna, che taglierà i ter-reni agricoli del ParcoSud e toccherà anche ilnostro comune, ingloban-dolo di fatto nella cinturametropolitana milanese.Lei è favorevole o contra-rio a questa opera e, na-turalmente, perché?

Tra le competenze del-la città metropolitanarientreranno i problemidella mobilità, viabilità,trasporto e traffico, in col-laborazione con RegioneLombardia. La questionedel progetto della Toem,ancora in fase di defini-zione, dovrà essere af-frontata dai Comuni inte-ressati in tale sede. Il no-stro interesse è quello diriaprire, invece, la discus-sione sulla realizzazionedella circonvallazioneovest.

5)Il nostro territorio èlambito, finora non

ancora toccato diretta-mente, dalla presenzapervasiva delle mafie edella criminalità organiz-zata (i casi più eclatantiemersi sono quelli di Ci-sliano e di Trezzano sulNaviglio…). Che cosapensa di fare, come sin-daco eletto, per contra-stare il fenomeno?

Nel 2009 sono stateaperte a Gaggiano dalle

giunte Miracoli ben tresale giochi. Le vie privile-

giate dalle mafie per in-trodursi sono il gioco

d’azzardo e la specula-zione edilizia. E’ nostra

intenzione non riaprireulteriori sale giochi, dan-do attuazione alle recentinormative regionali, ed,inoltre, controllare e ral-lentare l’attività edilizia.

6)Una delle sfide chetocca ormai anche il

nostro comune è quella diun allargamento delle fa-sce più deboli (disoccupa-ti ed espulsi dal mondodel lavoro, famiglie in dif-ficoltà, immigrati). Credeche le risorse investitenella spesa sociale vadanoridotte oppure incremen-tate e in che modo e conquale criterio ritiene deb-bano essere impiegate?

E’ uno dei grossi pro-blemi che il Comune sitroverà ad affrontare neiprossimi anni. Noi ci im-pegniamo in questa sfidacon nuovi strumenti e conla collaborazione del ter-zo settore. Nel nostro pro-gramma abbiamo previstola creazione di una reted’impresa e la collabora-zione con Regione Lom-bardia per sfruttare i fi-nanziamenti del fondo so-ciale europeo.

7)Una delle questionirimaste in sospeso a

Gaggiano alla vigilia diqueste elezioni è stata lamancata realizzazionedella piscina, prevista inconvenzione con un co-struttore (cioè non a cari-co del Comune). Lei ritie-ne utile quest'opera e siimpegna per realizzarla,oppure la sua giunta, nelcaso verrà eletta, è per ri-vedere questo progetto?

La costruzione della pi-scina è una promessa nonmantenuta nel programmaelettorale di Uniti per Gag-giano del 2009. Al contra-rio siamo di fronte alla di-struzione del centro sporti-vo di Bonirola. Non cono-sciamo la situazione giuri-dica perché questa ammi-nistrazione non è mai statamolto trasparente. Anchealla luce del litigio tra gliassessori Pezzotti e Berardiriportato sulla stampa lo-cale, è necessario fareun’attenta analisi.

8)La ricchezza di Gag-giano risiede ancora

oggi nella sua peculiaritàagricola e nella valorizza-zione delle risorse turisti-co-ambientali. La sua po-sizione qualora diventas-se sindaco è quella dicercare nuovi sbocchi perl'edilizia oltre i volumigià previsti dal Pgt, o diindirizzarsi verso un con-sumo minimo di suolo, eperché?

Maria Teresa Vavassori, candidata sindaco della lista civica Vavassori per il Rinnovamento

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SPECIALE ELEZIONIMAGGIO 2014

11TuttoGaggiano

Rivedremo il PGT infunzione della riduzionedei volumi già previsti dal-l’attuale amministrazione eper la salvaguardia del ter-ritorio agricolo anche ai fi-ni della valorizzazione tu-ristica di Gaggiano.

9)Uno dei cavalli dibattaglia del vostro

gruppo consigliare d’op-posizione è stata la“guerra” al Consorzio divigilanza e alle scelte del-l’amministrazione Mira-coli in materia. Che cosaintendete fare su questoversante in caso di vitto-ria?

Il nostro obiettivo è dirivedere l’attuale situazio-ne giuridica al fine di ri-portare i vigili nel centrodel paese e aumentare lasicurezza anche con siste-mi di video-sorveglianza.

10)Il panorama delcentrodestra gag-

gianese è quanto maiframmentato, anche inqueste elezioni comunali.Da una parte la sua ListaVavassori per il Rinnova-mento (i cui riferimentisono FI- Naviglietto – As-sociazione De Gasperi-Gatti), dall’altra l’ex can-didato sindaco GiovanniPozzi in appoggio alla Li-sta Scegli Gaggiano diGianluca Bianchi. Qualiostacoli hanno impeditoche arrivsate ad una Listaunitaria del centro destradi Gaggiano?

Quando mi sono can-didata nel 2009 la situa-zione nel centrodestra diGaggiano era già fram-mentata e mal gestita.

Dopo le elezioni hodeciso di staccarmi dalgruppo Vivere Gaggiano

di Pozzi a causa di com-portamenti poco correttidurante la campagna elet-torale e la successiva ri-chiesta di rassegnare le

mie dimissioni entro l’an-no. In questi cinque anniho poi rappresentato l’uni-ca vera opposizione con iconsiglieri Giuseppe Gatti

e Graziano Mantovani. A differenza di altri,

abbiamo deciso di esserecoerenti con la nostra atti-vità politica locale e di

non accettare facili allean-ze con i due gruppi dellamaggioranza.

Per questa ragione sia-mo l’unica vera alternativa

politica all’attuale mag-gioranza rappresentata da-gli assessori GianlucaBianchi e Sergio Perfetti.

A cura di M.A.

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COMUNITÀ E TERRITORIOMAGGIO 2014

12 TuttoGaggiano

FOTOGRAFIA 150 persone alla serata di The Framers

Sfumature parlantiIncontro intenso con Francesco Cito e i suoi scatti

Novella: Roma Città ApertaLa sera di mercoledì 30 aprile, presso i locali della Coo-perativa La Novella, allo scopo di ricordare l'anniversariodella Liberazione, la Sezione ANPI di Gaggiano ha pro-posto, a un pubblico composto da una quarantina dipersone, la proiezione della copia restaurata del filmneorealista di Roberto Rossellini "Roma città aperta". Aquasi settant’ anni di distanza questo film ci racconta an-cora di un paese, della sua gente e della Resistenza cheha fatto nascere la nazione in cui viviamo. Nel 1945 l'im-possibilità di utilizzare i teatri di posa spinse Rossellini aservirsi dell'intera città, delle sue strade, delle case bom-bardate, delle persone che la abitavano, con le loro sto-rie quotidiane, le paure, il coraggio e le speranze, la-sciandoci un documento storico di immenso valore. Nel-l'intervista che ha preceduto la proiezione il figlio Renzoricorda: «Indiscutibilmente ci sono state tante difficoltà,ma sono anche quelle che hanno fatto di Roma cittàaperta il film che è. Era nato per essere un film ad episo-di e aveva anche un altro titolo Storie di ieri, poi lo sce-neggiatore Sergio Amidei convinse mio padre a mesco-lare le cinque storie intrecciandole in un film unico. Finoad allora i film si giravano nei teatri di posa che però inquel momento erano occupati dagli sfollati e per questoil film si girò nelle strade con grande stupore dei passantiche li guardavano come si fa con gli animali da circo. Epoi c'era il problema della pellicola, mio padre utilizzòdella pellicola di scarto, rimasta ai fotografi che immorta-lavano le truppe di liberazione davanti al Colosseo. Que-sto tipo di pellicola finì per condizionare le riprese e diconseguenza fece nascere un linguaggio cinematograficonuovo, quello del neorealismo … ». E aggiunge: «In unalettera mio padre scrisse: “ho dedicato tutta la mia esi-stenza per tentare di fare del Cinema un'arte utile agli uo-mini”. Pensava di averci provato tutta la vita. Se ci sia riu-scito lo dirà la storia. Non era completamente soddisfat-to, avrebbe voluto fare molto di più». La Presidente dellaSezione Anpi di Gaggiano, Maria Angela Bonas, a margi-ne dell’iniziativa, ha sottolineato l’importanza dei mo-menti in cui la sovranità popolare si esprime attraverso ilvoto: «Un dovere nei confronti di tutte le donne e di tuttigli uomini che hanno sacrificato la loro vita per conqui-stare questa libertà, se saremo indifferenti, allora, sarannomorti invano». Mara Marchesi

«Francesco Cito - secon-do il fotografo italiano

Ferdinando Scianna - è for-se uno dei migliori fotogior-nalisti italiani, ha l'istinto delfatto, la passione del rac-conto, la capacità di farpassare attraverso le imma-gini con forza di sintesi e ri-gore visivo l'essenziale del-le cose».

E le fotografie di France-sco Cito, proiettate nellaserata di giovedì 15 maggioall’auditorium di Gaggiano,alla presenza di almeno150 spettatori, hanno pro-prio trasmesso questo: lapassione del racconto.

Principalmente immaginidi guerra: l'Afghanistan, laguerra civile in Libano, laPalestina, la Guerra del Gol-fo, il muro d’Israele; ma nonsolo: la Sardegna, il Palio diSiena e scene tratte da ma-trimoni napoletani.

La serata è iniziata conun breve discorso e ringra-ziamento di Mattia Zan-grossi (consigliere con de-lega alla Cultura nell’ammi-nistrazione Miracoli) all’As-sociazione “The Framers”che in questi anni ha dedi-cato molto tempo all’orga-nizzazione di eventi, incon-tri e corsi di fotografia. Diseguito Marzia Rizzo, presi-dente dell’Associazione, hapresentato Francesco Citopermettendo ai presenti diconoscere un po’ più da vi-cino la vita del fotografo.

Napoletano di nascita,lasciò la sua città giovanissi-mo, ma con lo spirito di cui

parlava il grande MassimoTroisi: «Un napoletano nonè un emigrante, ma uno cheviaggia». Il tema dell’esplo-razione, legato alla necessi-tà di volere conoscere checosa sta al di là del proprioambiente, accompagna Ci-to in ogni sua scelta, ma illegame con la città nataleresta fortissimo.

«Sono diventato foto-grafo soprattutto per la miapassione per l’esplorazione- ha raccontato - A sette an-ni, anziché leggere “Il Cor-riere dei piccoli” leggevo“Epoca” e mi appassionavoalle avventure di Bonatti e aisuoi viaggi in giro per ilmondo. Cominciai a foto-grafare sul serio a ventidueanni». Poi Francesco Citocontinua a parlare un po’ disé e dei suoi primi anni dafotografo. La sua carrierainiziò nel 1972 a Londra,dove cominciò a dedicarsialla fotografia. Dal 1975 di-ventò fotoreporter freelan-ce e il suo primo lavoro fuun servizio sul concerto diCarlos Santana. Nel 1977riuscì a entrare in contattocon “The Sunday Times” e ilsuo primo impiego fu “Losciopero dei contrabban-dieri di sigarette a Napoli”,la cui realizzazione non fuper nulla semplice. Da allo-ra iniziò la collaborazionecon “The Sunday Time Ma-gazine”, ottenendo final-mente la sua prima coperti-na col servizio “La mattan-za, sull’antico modo di pe-scare i tonni in Sicilia”.

L’ Afghanistan occupatodai sovietici (Paese dove viarrivò nel 1980) fu uno deisuoi primi reportage diguerra. Lì percorse a piedicon i Mujahiddin oltre 1200chilometri e aveva con sénon più di 30 rullini. «Nonfu certo per scelta - rimarcaFrancesco Cito - Di sicuro itempi erano tempi diversi eil fotografo non aveva lapossibilità di scattare mi-gliaia foto come oggi con ildigitale e i rullini, come tut-to il resto, in quelle situa-zioni erano un peso chedoveva essere adeguata-mente valutato, soprattuttosu quelle distanze».

Dopo quello altri ne se-guirono: sul fronte libanese,in varie riprese, come corri-spondente del giornaleEpoca; in Palestina per ri-portare le condizioni delpopolo palestinese all'in-terno dei territori occupati;nella Guerra del Golfo tra il1990 e il 1991 e al muro diSharon, in Israele, dal 2004al 2010 (progetto ancora infase di realizzazione).

In Italia Cito alternò re-portage sulla mafia e su fattidi attualità, in cui si inseri-scono progetti che nac-quero un po’ per caso, mache diventarono dei vericapolavori, come il Palio diSiena e certi matrimoni na-poletani. Proprio grazie aquesti servizi, il World PressPhoto Contest gli conferì ilprimo premio nel 1995 peril servizio “Matrimoni napo-letani” e nel 1996 per “Sie-

na, il Palio”.La serata di giovedì 15 è

continuata con la proiezio-ne delle fotografie di Fran-cesco Cito.

La cosa che colpiscemaggiormente l’osservatoreè che le foto non sono acolori, ma in bianco e nero,e proprio questa caratteri-stica conferisce loro pro-fondità e grande forza co-municativa. Infatti la foto-grafia in bianco e nero nonvive solo di oggetti cheportano con sé il propriosignificato, ma vive di for-me e di linee, di sfumaturee contrasti. E, cosa impor-tantissima, favorisce la co-municazione diretta conl’oggetto che, osservato, silascia guardare senza “il di-sturbo” dei colori.

«Uso i colori solo sucommessa - dice Cito -Usare il bianco e nero è unamia esigenza, perché credoche questi temi richiedanosolo sfumature di grigio»

Le sue fotografie sonocomparse su testate nazio-nali e internazionali, quali IlVenerdì di Repubblica, Set-te, Corriere della Sera, Epo-ca, Specchio supplementodella Stampa, The SundayTimes Magazine, ObserverMagazine, Stern, Bunte, ZeitMagazine e molte altre; haorganizzato numerosissimemostre sia in Italia che al-l'estero e la sua attività con-tinua con nuovi progetti acui sta lavorando e chepresto potremo ammirare.

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COMUNITÀ E TERRITORIOMAGGIO 2014

13TuttoGaggiano

LETTERA Don Claudio Mainini a tutti gli amici gaggianesi

Per il cuore di MariaL’ex parroco di Vigano racconta la sua missione ad Haiti

Anpi e Cgd, alunni in concorso

Saranno cittadiniconsapevoli

Le associazioni gaggianesi Anpi e Cgdhanno promosso un concorso per gli alunnifrequentanti tutte le classi della scuola se-condaria di primo grado dell’Istituto Com-prensivo “Leonardo da Vinci” di Gaggiano.

I soggetti coinvolti sono stati numerosi egli obiettivi del concorso esposti nel bandosono stati i seguenti: promuovere un’attentariflessione sui principi fondamentali dellanostra Costituzione; proporre un ragiona-mento sul significato degli articoli della Co-stituzione oggi; rendere più familiare ai ra-gazzi la nostra Costituzione; proporreun’iniziativa culturale che si affianchi a quel-le curriculari e valorizzi il protagonismo deiragazzi. Il lavoro è stato svolto nella primaparte dell’anno (individuazione dei princi-pi della Costituzione, scelta del percorsoda effettuare per giungere alla realizzazionedel prodotto finale). I lavori hanno avutocome termine di consegna il 9 maggio2014. La premiazione avverrà contestual-mente alla festa della scuola il 6 giugnoprossimo. Gli articoli della Costituzione in-dicati nel bando di concorso sono quellicompresi tra il numero 7 e il numero 12.

Per le classi prime si è trattato dell’ela-borazione di un breve testo, favola o altro.Per le classi seconde di una mostra fotogra-fica. Per le classi terze dell’elaborazione diun prodotto multimediale. E’ stato coinvol-to anche il Consiglio Comunale dei Ragazziche, oltre a svolgere vari compiti di suppor-to, è stato presente nella Giuria con un rap-presentante. I lavori potevano essere indivi-duali, di gruppo o di classe. Maria AngelaBonas, presidente della sezione gaggianeseAnpi, ha commentato brevemente l’inizia-tiva: «Le due associazioni Anpi e Cgd si so-no unite per questo progetto con lo scopodi aiutare i ragazzi a diventare cittadiniconsapevoli, sensibili ai valori che permet-teranno la nascita di un mondo migliore».

M.M.

CRONACA I precedenti 1 anno fa. Arrestati

Specchietto rotto, truffa finitaÈ una delle truffe

più collaudate:solitamente i malin-tenzionati prendo-no di mira un auto-mobilista, possibil-mente che viaggiada solo, simulanoun incidente dandouna pacca con lamano alla carrozze-ria per poi far cre-dere al malcapitatodi aver provocato una rottura dello spec-chietto. Ma giovedì scorso è andata maleai due soci Domenico Bruzzese e AlfonsoBevilacqua, due 27enni pregiudicati, en-trambi residenti a Nocera (provincia di Sa-lerno), arrestati dai carabinieri del NucleoRadiomobile di Abbiategrasso. I due abordo di una Citroen C4 targata CX959VK,di proprietà della convivente del Bruzzesesi trovavano a Cisliano dove hanno simula-to un falso sinistro stradale ai danni diun’autovettura Audi A4 guidata da un58enne di Bareggio dal quale si sono fatticonsegnare 200 euro a titolo di risarcimen-to di un danno che in effetti non aveva maicausato. La vittima del raggiro però, consi-derando non particolarmente rassicurantel’aspetto degli arrestati e per timore di loro

ritorsioni, prima li hapagati per liberarsidi loro, poi si è reca-to presso la Compa-gnia di Abbiategras-so per sporgere de-nuncia. Nel frattem-po però la centraleoperativa aveva atti-vato le auto presentiin quella zona per-ché riuscissero a rin-tracciare i malviventi.

Dopo attenta e scrupolosa ricerca, i cara-binieri del radiomobile hanno notato aGaggiano l’autovettura in questione conentrambi i soggetti intenti, guarda caso, atruffare un altro malcapitato cittadino che,ignaro, era caduto nella ormai consolidatatrappola.

I militari non hanno esitato a fermare idue soggetti e ad accompagnarli presso iloro uffici dove è stato formalizzato il loroarresto. I due sono stati condotti presso ilcarcere di Pavia a disposizione della loca-le autorità giudiziaria. Può darsi che ab-biano colpito anche in passato e proprioper accertare eventuali altre responsabilitàdovranno essere interrogati dal magistratoche segue il caso.

Eleonora Aziani

Desidero iniziare questa lettera spie-gando per chi non sapesse ancoradove sono. Mi trovo in una parroc-

chia a nord ovest di Haiti in una regionemolto depressa rispetto alla realtà già nonfacile dello stato. La parrocchia in cui mitrovo a Mare Rouge nel comune di MolSaint Nicolas nella diocesi di Port de Paixè formata da 4 cappelle suddivise in tantipos, luoghi distanti dalle cappelle dove ilcatechista alla domenica celebra la liturgiadella Parola e a volte si va a celebrare laMessa. La parrocchia conta circa40000/45000 abitanti, ma il numero è ap-prossimativo perché è difficile fare un cal-colo. La realtà non è semplice, i problemisono tanti di varie nature. La Povertà latocchi con mano ogni momento. Sonoanche tante le cose che posso scrivere,sensazioni, rabbia, stupore, gioia, tristez-za sentimenti che si intrecciano continua-mente in questo paese. Desidero comuni-carvi alcune di queste sensazioni che hovissuto in questi primi mesi dedicati al-l'apprendimento della lingua creola, masoprattutto nel vedere ed ascoltare percercare di capire questa nuova realtà.

Una delle prime cose che vivo e chemi pesa è che spesso alcune persone chenon mi conoscono quando passo michiamano "Blanc", "bianco". Si il coloredella pelle dice la mia caratteristica, esse-re l'uomo bianco con tutto ciò che signifi-ca qui per la storia, per il peso e la re-sponsabilità di questo colore. Qui mi ac-corgo cosa vuol dire essere il diverso cheperò ha i soldi e può tutto (secondo la lo-ro mentalità). Ma a parte questo, una pri-ma esperienza che ho iniziato a vivere èquella della strada. Nel progetto educati-vo degli Scouts, la strada è un elementofondamentale ma la si vive ogni tanto, quisi cammina tanto. La strada è quotidiana.Sulla strada incontri tante persone, poichéavendo le case molto sparse si è obbligatia camminare molto per raggiungere i cam-pi, la scuola, le sorgenti per l'acqua, il mer-cato; la maggioranza della gente va a piedichi può usa l'asino, la moto o la moto taxi,pochissimi l'auto. Nei vari percorsi arrivi asalutare 100,200,300 e più persone, di-pende dalla lunghezza del tragitto, nello

stupore della gente perché si chiedonocome mai andiamo a piedi noi che abbia-mo l'auto. La strada è importante per in-contrare, per conoscere, per far girare le"notizie". Quanto tempo la gente vive sullastrada. Un po' come i pendolari in Italia,con la differenza che spesso ognuno è so-lo sulla propria auto. Oggi forse tanti usanoi mezzi pubblici per la crisi e quindi si èobbligati ad incontrare l'altro, a parlare. Incittà forse questo avviene con più facilità.La strada facilita l'incontro, la parola,l'ascolto. Camminare sulla strada ti da un'al-tra dimensione del tempo e dello spazio.Il tempo si dilata, tante ore vengono presedal cammino non solo perché andare apiedi è più lungo ma anche perché ci sonogli incontri, i dialoghi, le richieste e alloranon puoi fare troppi calcoli su quando arri-vi. Di spazio, perché sei in uno spazio li-mitato, per tante persone la loro vita si ri-duce a pochi chilometri quadrati.

Desidero sottolineare altri aspetti e la-sciarvi alcuni progetti che come parroc-chia qui ad Haiti sosteniamo o che, spero,potremo realizzare.

Un altro aspetto della "strada" più figu-rativo è l'incontro con tanti volontari enon, giovani e meno giovani, associazionied organizzazioni che si incontrano suquesto territorio. Quante bellezze e ric-chezze di uomini e donne da ogni partedel mondo, ognuna con i suoi limiti e isuoi doni. Non conto più le nazioni cheho incontrato. Che bello quando entranoin gioco questi doni, quando si è capacedi metterli in circolazione e altrettantoquando si è capaci di superare i propri li-miti con l'aiuto degli altri. Imparare a pro-gettare insieme a farsi aiutare da chi è piùavanti, da chi ha già sperimentato successie sconfitte.

Non sempre è facile perché la nostranatura umana tante volte esce e dominacon il suo orgoglio e con il suo egoismo.Anche le nostre parrocchie dovrebberoimparare ad aprirsi, ad incontrare, a la-sciarsi aiutare senza avere l'arroganza disapere tutto e di sentirsi al centro di tutto.Anche qui di errori se ne fanno tanti.

Purtroppo si vedono cose che fannoarrabbiare, di come vengono usati e spre-

cati soldi che arrivano soprattutto dai go-verni o dalle organizzazioni politiche.

Un altro aspetto che vorrei sottolinearetra i tanti è quello del dono dell'acqua.Penso di non averne mai capito l'impor-tanza come qui, dove si vive dell'acquapiovana per lavarsi e si va alla sorgente aprendere quella da bere. Ma se non piovele cisterne non si riempiono e le sorgentisi impoveriscono. Vedi donne, anziani,giovani, bambini che portano anche tani-che di 25 litri e fanno parecchia strada espesso anche in salita. Capisci quanto perloro è preziosa quell'acqua. Qualche vol-ta andiamo a celebrare la messa nei luoghilontani dalla parrocchia. Spesso celebria-mo sotto delle tettoie di paglia dove ladomenica quando non c'è la messa la co-munità si ritrova ugualmente con il cate-chista a celebrare la Parola di Dio. Quantesituazioni di povertà, c'è sempre chi è piùpovero. Tante volte mi chiedo come rag-giungere queste persone, questi bambiniper fare qualche attività con loro, per nonconcentrarmi solo nel centro dove le atti-vità e i problemi rischiano di assorbire tut-to il tempo.

Come fare per amare, voler bene, esse-re vicini a questi bambini che sono ancorapiù poveri, più lontani ma sicuramente piùamati da Dio poiché sono i più piccoli delvangelo. Per ora mi fermo qui, spero dipoter avere l'occasione di raccontarvi al-tre impressioni e attività che viviamo qui.Abbiamo concluso la quaresima, ha signi-ficato qui dire parole come sacrificio, es-senzialità, magro e digiuno?

Anche il mio parlare deve cambiare sa-pendo però annunciare e percorrere uncammino di conversione incontro al Si-gnore insieme. Chiedo di avere il cuore diMaria. Come ha vissuto lei la sofferenza,come ha saputo percorrere la strada deldolore accanto a suo figlio, quale Speran-za l'ha sostenuta? Sia anche per me que-sta Speranza a guidare il mio cuore, a ve-dere ciò che non si vede con gli occhi, asaper scrutare i segni della risurrezioneche danno forza alla mia vita.

Questa speranza è l’amore del Signore.Grazie e un caro saluto a tutti,

don Claudio

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COMUNITA’ E TERRITORIOMAGGIO 2014

14 TuttoGaggiano

PERSONAGGIO Cristopher Carlotti, 28 anni, gaggianese

Hobby tassidermiaDai pesci, sculture. «Non giudichi chi non conosce»

Chiamarlo imbalsama-tore è decisamente ri-duttivo. Cristopher

Carlotti, 28enne residente aGaggiano, è piuttosto unartista, uno scultore di ani-mali. Di quelli che conmaestria e meticolosa pre-cisione riproducono ani-mali morti per farli “vivere”una seconda volta ricrean-do, addirittura, il loro habi-tat naturale. C’è chi si occu-pa di orsi, chi di cervi estambecchi e chi di fagiani.Cristopher ha scelto i pe-sci. «Siamo in pochissimi inItalia ad “imbalsamare” pe-sci, mentre è un’arte piùdiffusa e conosciuta neiPaesi dell’est e del nordEuropa. In alcuni Paesiquello del tassidermista(questo il nome correttoper indicare chi estrae pellianimali in modo da garanti-re nel tempo la loro con-servazione, sostituendo laquasi totalità della massacorporea dell’esemplarecon manichini ndr) è unmestiere come un altro,mentre da noi è mal vistodagli animalisti e questo mifa arrabbiare. Le persone,purtroppo, giudicano sen-za conoscere». Raccontaci

di te, di come è nato quel-lo che tu ami definire unhobby. «Quella per i pesciè una passione che coltivofin dall’infanzia: ho iniziatoa pescare insieme a miononno materno che ero so-lo un bambino e a cono-scerne le specie, ad ammi-rarne le forme ed i colori.Come mio nonno per uncerto periodo ho anchepraticato la caccia, ma poiho smesso, non faceva perme e negli ultimi tempi va-do anche molto raramentea pesca: il poco tempo li-bero lo impegno realizzan-do le mie sculture o in pa-lestra (Christopher praticaanche body building, ndr).Tornando alla passione peri pesci posso dirvi che miè sempre piaciuta l’idea dipoterne conservare la bel-lezza. Mi affascinava lapossibilità di realizzareun’opera d’arte capace dirappresentare l’animale perquello che è. E così, cin-que anni fa, mi sono avvici-nato al mondo della tassi-dermia. Con il tempo e lapratica ho iniziato a ripro-durre pesci di diverse di-mensioni e ad ottenere an-che riconoscimenti. Mi pia-

ce puntare al massimo, la-vorare i dettagli e non tra-scurare neppure il più pic-colo particolare e per farequesto ho scelto di sposa-re diverse tecniche artisti-che, di studiarle e farlemie. Utilizzo l’aerografo,smalti e resine, ma anchemateriali usati nell’arte delmodellismo e tutto per da-re naturalità all’animale chescelgo di rappresentare».

Spiegaci quali sono lefasi da seguire per realizza-re un animale imbalsamato.

«Come per i mammiferibisogna dotarsi di un mani-chino per poi adagiarvi lapelle dell'animale. Io realiz-zo lo scheletro facendo uncalco in gesso dell'animale,

e poi con bisturi, forbici edaltri attrezzi vado ad espor-tare solo la pelle del pesceche viene conciata in unbagno di acqua e alcool. Ilresto va ricostruito. Le lab-bra vanno riprodotte cosìcome l'interno della bocca,che ricreo con lo stessoprocedimento seguito daidentisti nelle protesi, e conaltrettanta precisione realiz-zo anche le altre parti mollidel pesce. Con l'aerografodefinisco i colori. Infine mioccupo dell'ambientazio-ne. Per la scultura che hopresentato al concorso diLongarone ho ricreato ac-qua cristallizzata e vi assi-curo che è tutt'altro chesemplice».

Hai primeggiato in unconcorso nella tua catego-ria. Quali sono i tuoi obiet-tivi futuri?

«Grazie al risultato otte-nuto e alla qualità delle miesculture sono passato dallacategoria dei novizi a quel-la professionale. Ho totaliz-zato 92 punti su 100 e hovinto il primo posto nellacategoria pesci divisione"Professional", primo asso-luto categoria pesci, Lan-scape Award ATI (miglior

ambientazione) e ancoraPremio "European Fish Taxi-dermy Award by Matthiasand Helen Fahrni". I proget-ti futuri? Partecipare agli Eu-ropei che il prossimo annosi terranno in Finlandia. Emagari anche ai mondialidel 2016, ma per questoc'è tempo».

Hai conquistato il titolodi miglior italiano in Euro-pa: ma che ne fai delle tueopere? Esiste un mercatodi animali imbalsamati odelle collezioni scientifi-

che per studi e ricerche? «I professionisti realizza-

no copie di animali per mu-sei e collezioni, io svolgoquesta attività come hobbi-sta. Non lo faccio per soldi.Le mie opere non le vendo.Amo quello che faccio emi piace anche condivideresegreti e tecniche con chipratica la tassidermia. E' unmondo quasi sconosciuto,ma che nasconde senti-menti di fratellanza ed au-tentica passione».

Marina Rosti

TuttoGaggianoSupplemento mensile di "Ordine e Libertà" in distribuzione gratuita acura di Editrice Abbiatense srl, vicolo Cortazza 3, Abbiategrasso (Mi).Aut. trib. Milano 9/8/1945 n. 346 del Registro. Direttore: Marco Azia-ni. Coordinatore: Giuseppe Caffulli. Stampa: Edizioni Tipografia Com-merciale, Cilavegna (Pv). Hanno collaborato: Eleonora Aziani, IlariaLandino, Mara Marchesi, Alberto Marini, Mariadele Parrinello, PaoloRossetti, Marco Vendramel. Raccolta pubblicitaria: 3385824135 (Antonio Negroni), oppure3387003027 (Antonio Altimani). Mail [email protected] - Telefono 0294965331

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SPORTMAGGIO 2014

15TuttoGaggiano

L’INTERVISTA Ai vertici della Freccia dal 3 maggio scorso

Pavesi presidenteSubentra ad Antonio Sguinzi. «Emozionatissimo»

«L'emozione è stata tanta e fortis-sima. Sono partito dai Pulcini e

sono finito a fare il presidente dellaFreccia Azzurra». Perole di MarcoPavesi, eletto presidente il 3 maggioscorso. Pavesi, 38enne gaggianese,succede al decennio di AntonioSguinzi e resterà in carica fino al2017. Allenatore dei Giovanissimi egià nel consiglio direttivo, ora la pre-sidenza. Con lui domenica al camposportivo “Don Zoia” abbiamo parlatodelle sue ambizioni e dei suoi obiet-tivi, del presente e del futuro dellasocietà gaggianese.

Com'è composta la tua squa-dra dirigenziale?

«Ho aggiunto un nuovo vicepresi-dente Paolo Verani, già segretario,che si aggiunge a Danilo Loda per ilcalcio e Tiziano Baccalini per la pal-lavolo. Verani mi aiuterà nelle que-stioni amministrative. Il consiglio di-rettivo è rimasto lo stesso. Abbiamo300 atleti e 90 tra allenatori e volon-tari, un bel gruppo da gestire».

Che emozioni dopo la nomina?«Quando il segretario ha annun-

ciato i risultati della votazione io nonavevo neanche capito di avere vinto.La notte non ho dormito, mi frullavain testa cosa c'era da fare e cosac'era da migliorare. Con Sguinzi viag-giavamo sulla stessa linea, non è sta-ta una votazione uno contro l'altro.Volevo solo creare un'alternativa perresponsabilizzare i soci alla votazio-ne dopo le due precedenti in cui il

candidato era unico. Quando hovinto mi sono reso conto dell'enor-me responsabilità che mi è piovutaaddosso, non mi sono spaventatoperchè so di avere intorno personeche mi aiutano».

Come sono stati i tuoi primigiorni da presidente?

«Mi sono messo subito a lavorare.Ho fatto diverse riunioni per pro-grammare l'anno prossimo. Settimanascorsa sono andato a presentarmi allesquadre del calcio, questa invece so-no andato da quelle di pallavolo».

Quali cambiamenti porterai?«Fare qualche serata formativa qui

da noi per i nostri allenatori tenutidai nostri direttori tecnici della palla-volo e del calcio per poterli aggior-nare, formare e dare un pò di qualitàall'allenamento dei ragazzi. In que-sto modo avremo degli allenatoricon competenze tecniche specifi-che. Per i ragazzi, invece, far pren-dere a quelli dai 17 anni in su l'im-pegno di aiutare gli allenatori dei piùpiccoli, che è lo stile dell'animatoredell'oratorio.Il volley bagna il naso alcalcio perchè loro lo fanno già. No-vità anche per i genitori: non potran-no parlare più con gli allenatori, seavranno bisogno parleranno con ildirettore tecnico o il direttore sporti-vo».

Cosa c'è da migliorare?«Dal lato umano il rapporto tra

tutti gli allenatori delle squadre. Sia-mo molto settoriali, ognuno cerca di

pensare solo al suo. Bisogna far sen-tire tutti parte di tutto. Cercare poi difermare l'emorraggia di ragazzi chevanno via in squadre più blasonate.Perchè portare via il bambino chegioca e si diverte con i suoi compa-gni di classe o amici? Per i più grandile società serie chiamano le societàe non i giocatori. Se una società è in-teressata al ragazzo, è disposta a pa-gare per portarlo via».

Il rapporto con la parrocchia?«Con il nuovo coadiutore don

Francesco, una figura che in questianni ci è mancata, torneremo a lavo-rare insieme. Noi siamo la squadradell'oratorio. Ultimamente si facevafatica a far passare ai ragazzi que-st'appartenenza. Tanti anni fa la Frec-cia Azzurra pescava lì, negli ultimi 20anni si è un pò svuotato. Vogliamoessere noi di aiuto all'oratorio, nontanto riempirlo di persone ma dicontenuti. Noi abbiamo il materialeumano, il don ci deve mettere ilcontenuto. Tornare ad essere la stes-sa cosa».

Il tuo obiettivo in queste trestagioni?

«A livello pratico fare il contrattodi comodato con la parrocchia per ilcampo e realizzare il quarto spoglia-toio. Dal punto di vista tecnico vor-rei che ogni allenatore possa vederedurante l'anno il frutto del suo lavo-ro. Se volete fare sport fatelo qua,avrete amici, attenzione e qualità».

Paolo Rossetti

TaekwonDo sugli scudiSplendida giornata all'insegna del TaekwonDo quella di domeni-

ca 11 maggio, che ha visto riunirsi e gareggiare circa duecento atletitra bambini e adulti per il VII Open Lombardia TaekwonDo ITF.L'evento, per la prima volta organizzato nel comune di Gaggiano, siè svolto all'interno della struttura di via Gramsci, dove l'organizzazio-ne, curata dalle palestre ASD Hawarang di Buccinasco e TKD Gaggia-no, fin dal pomeriggio di sabato si è data un gran da fare per prepa-rare i 5 quadrati di gara e tutto il necessario perché la giornata sisvolgesse nel migliore dei modi. La mattina ha visto competere i

bimbi e ragazzi dai 6 ai 14 anninelle specialità di tecniche tradi-zionali, combattimento, e tecni-che speciali, mentre nel pome-riggio si sono dati battaglia gliatleti dai 15 anni fino alla catego-ria amateur (+36 anni). Gli atleti,provenienti da tutta Lombardia,Veneto e Toscana hanno dimo-strato ancora una volta grandi

abilità e doti tecniche, sempre nel rispetto delle arti marziali e dellasportività. Tra questi i ragazzi della società TKD Gaggiano hanno di-mostrato di essere capaci di grandi cose, portando a casa 7 meda-glie d'oro, 2 medaglia d'argento, e 3 medaglie di bronzo. La mattinavede primo fra tutti il piccolo Nicholas (8 anni) alla sua prima garastupire tutti con un fantastico oro nelle forme, seguito da Veronica(11 anni) unica ragazza della sua categoria, che non si fa intimidire fi-no a vincere una medaglia di bronzo nei combattimenti e Federico(14 anni) che inarrestabile colleziona tre ori e la coppa del miglioreatleta per la sua categoria! Bravissimi anche Anthony (8 anni) e Giulia(6 anni) che nonostante la sconfitta non hanno mai smesso di sorri-dere. Nel pomeriggio invece Chiara (17 anni) vince una medagliad'argento nelle forme, mentre è motivo d'orgoglio David Richard (16anni) che si allena da solo un mese e che compete nella categoriasuperiore alla sua. Nelle categorie seniores Riccardo si riconfermacampione con una medaglia d'oro nel combattimento e una dibronzo nelle forme, George sbalordisce con un oro nelle forme,Giuseppe conquista un bronzo nelle forme e Fabrizio dopo avervinto una medaglia d'oro nelle forme vince in una delle categorie piùdifficili una medaglia di bronzo nei combattimenti.

il neopresidente Marco Pavesi con il ds Paolo Claus

Committente responsabile: Mauro Gavinelli

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