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Gaio Giulio Cesare, n. 100 a.C. Tria nomina: praenomen, nomen (gens), cognomen - taglio cesareo (dal verbo latino 'tagliare', caedo, -ĕre, caesus sum) - ucciso un elefante (caesai in berbero) in battaglia durante la prima guerra punica - nato con una folta capigliatura (dal latino caesaries) - occhi di colore celeste particolarmente vivo (dal latino oculis caesiis) 1

Gaio Giulio Cesare, n. 100 a.C.materialestudio.altervista.org/.../2018/11/Cesare-e-Augusto2.pdf · A Roma mentre Cesare è in Gallia… •Crasso e Pompeo erano in disaccordo •57

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Gaio Giulio Cesare, n. 100 a.C. Tria nomina: praenomen, nomen (gens), cognomen

- taglio cesareo (dal verbo latino 'tagliare', caedo, -ĕre, caesus sum)

- ucciso un elefante (caesai in berbero) in battaglia durante la prima guerra punica

- nato con una folta capigliatura (dal latino caesaries)

- occhi di colore celeste particolarmente vivo (dal latino oculis caesiis)

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A Roma prima di Cesare…

• Cesare, pure se di famiglia aristocratica, è leader dei populares e erede di Mario

• A Roma e in Italia c’è malcontento dopo morte di Silla (78 a.C.): • Figli dei proscritti non si rassegnano a

essere esclusi dalle magistrature • Cavalieri non accettano la loro

esclusione dai Tribunali • Plebe rivuole l’autorità dei suoi

Tribuni • Schiavi: arruolati da Silla, hanno

imparato a combattere e adesso pensano alla ribellione

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Pompeo e Crasso

• Gli ex mariani si erano rifugiati in Spagna e obbedivano a Quinto Sertorio

• Pompeo, il più valoroso dei generali di Silla, viene mandato in Spagna per combattere Sertorio (76 a.C. – 72 a.C.)

• Lotta contro i pirati, 67 a.C.

• 62 a.C., guerra contro Mitridate re del Ponto (nell’88 a.C. il Senato aveva dato l’incarico a Silla)

• A Capua evadono dei gladiatori dalla scuola di addestramento; sono al comando di Spartaco

• Presso Modena nel 72 a.C. due eserciti consolari sono sconfitti

• Marco Licinio Crasso, ex collaboratore di Silla, al comando di 10 legioni sconfigge Spartaco e gli schiavi (6000 croci sulla strada da Capua a Roma)

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Pompeo e Crasso insieme al consolato

• 70 a.C.: Pompeo e Crasso nutrivano rivalità l’uno per l’altro e disprezzavano il Senato, ma compresero che da soli non avrebbero potuto combattere il Senato

• Cercano l’appoggio dei cavalieri e dei democratici

• Ottengono il consolato e smantellano la costituzione di Silla

• CICERONE

• 70 a.C.: processo a Verre

• 63 a.C.: Catilina (il Senato condanna a morte i congiurati negando loro il diritto di appellarsi al popolo; Cesare, pur non difendendo i congiurati, obietta che la condanna è illegale; benemerenze ‘democratiche’?)

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Primo Triumvirato, 60 a.C. Cesare – Pompeo - Crasso • Pompeo a Brindisi nel 62 a.C. torna

con legionari e immenso bottino, ma il Senato non ratifica l’ordinamento da lui dato all’Oriente

• Accordo privato: Cesare sarà Console nel 59 a.C. • convalida la sistemazione pompeiana

dell’Oriente • Legge agraria per veterani di Pompeo

• Dopo il consolato, Cesare avrebbe ottenuto il proconsolato della Gallia Cisalpina e Narbonese.

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Proconsolato della Gallia Cisalpina e Narbonese • Il Senato allontanava così, con

un proconsolato quinquennale, il più pericoloso dei suoi avversari

• Soluzione gradita a Pompeo che rimaneva un rivale di Cesare

• Gradita a Cesare perché la Gallia ‘barbarica’ era un nuovo territorio da conquistare, un trampolino per il potere

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A Roma mentre Cesare è in Gallia…

• Crasso e Pompeo erano in disaccordo

• 57 a.C.: Cesare a Roma annuncia che la Gallia può essere trasformata in Provincia ma è un bluff per colpire l’opinione pubblica (Catone, nipote del Censore, osteggia Cesare)

Marco Porcio Catone Uticense, detto anche Minor, Roma, 95 a.C. – Utica, 12 aprile 46 a.C.

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56 a.C. ACCORDO DI LUCCA

• Tappe del Triumvirato: • 60 a.C. – 56 a.C. – 53 a.C

• A Lucca si decidono le sorti della Repubblica per un quinquennio: • A Cesare proroga di 5 anni per

Proconsolato delle Gallie

• A Crasso e Pompeo il consolato per il 55 a.C. e il proconsolato quinquennale di Siria e Spagna

Il termine ‘drùido’ deriva dal latino, ma la parola ha origine da un termine celtico che significa molto sapiente. I druidi costituivano, in Gallia, in Britannia e in Irlanda, una classe sacerdotale le cui funzioni erano molteplici: giudice e consigliere del re, capo-clan , all'occorrenza guerriero; era però soprattutto uno studioso-filosofo versato anche nella medicina, grande conoscitore dei poteri curativi di erbe e piante, abile chirurgo e curatore delle malattie dell'anima. Era anche musico e sappiamo che molti rituali di preghiera o incantesimi si svolgevano con l'ausilio del canto e della danza.

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53 a.C. fine del Triumvirato

• Il partito aristocratico si oppose ma tutto procedette in base agli accordi dei Triumviri

• In seguito però le cose subirono modifiche perché Pompeo non volle allontanarsi da Roma e governava la Spagna con suoi legati

• Crasso fu ucciso nel 53 a.C. in Siria dai Parti

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Cesare e il De bello Gallico

• amplificazioni propagandistiche: • 57 a.C.: «la Gallia può essere

trasformata in Provincia»

• 54 a.C.: «spedizione in Britannia, oltre la manica, impresa straordinaria»

• 52 a.C.: la città di Alesia e Vercingetorige si arrendono, è la conquista della Gallia

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Cesare varca il Rubicone • A Roma c’è anarchia:

• Il popolo dimostra alle porte del Senato e reclama solo la distribuzione mensile di frumento e gli spettacoli del circo

• I nobili si disinteressano di politica (assenteismo dai pubblici affari) e si danno al lusso e alla dissipazione

• l’anarchia veniva incontro alle aspirazioni di Cesare e Pompeo perché rendeva necessario il trapasso a un regime monarchico che restaurasse l’ordine

• Il Senato, avverso a Cesare e Pompeo, tra i due temeva più Cesare perché riteneva Pompeo più disponibile al compromesso

• 52 a.C.: il Senato nomina Pompeo ‘console senza collega’ per disordini accaduti

• 49°.C.: Pompeo intima a Cesare di sciogliere gli eserciti, Cesare varca il Rubicone

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Alea iacta est • Il Rubicone segnava in epoca tardo - repubblicana, il confine

tra l'Italia, considerata parte integrale del territorio di Roma, e la provincia della Gallia Cisalpina ed era quindi vietato ai generali di passarlo in armi.

• L'episodio storico, cui il nome del fiume è legato, vede protagonista Gaio Giulio Cesare al termine delle Guerre Galliche (58 a.C. - 51 a.C.). Nel tardo autunno del 50 a.C., il Senato romano ordinò a Cesare di congedare l'esercito, di rimettere i poteri della Gallia Cisalpina (l'Italia settentrionale, all'epoca formalmente ancora una provincia, nella quale Cesare reclutò gran parte delle sue legioni) e di recarsi a Roma.

• Cesare, intuendo il complotto ai suoi danni che il senato stava ordendo, ovvero di metter fuori legge il partito dei populares che egli rappresentava, e temendo per la sua stessa vita, rifiutò, rimanendo accampato nella provincia che gli era stata assegnata, non distante dalla odierna Cervia. L'esercito, fedele a Cesare perché da lui dipendeva il pagamento delle sue spettanze, rimase compatto agli ordini del generale.

• Cesare lo attraversò nelle prime ore del 10 gennaio 49 a.C. alla testa del suo esercito, composto dalla Legio XIII Gemina (per un totale di circa 5.000 uomini e 300 Cavalieri), al ritorno dalla Gallia, ed essendo penetrato in armi nel territorio di Roma, manifestò in tal modo la sua ribellione allo stato romano: secondo il racconto di Svetonio, prima di risolversi a questo passo sembra che abbia esitato e infine abbia preso la sua decisione esclamando alea iacta est ("il dado è tratto") secondo la tradizione. 14

Cesare contro Pompeo • Pompeo: ha milizie nel Vicino

Oriente, in Spagna e in Africa (Giuba, re di Numidia)

• Cesare a Roma è proclamato dittatore per 11 giorni, poi si fa eleggere al consolato per il 48 a.C.

• Cesare vittorioso a Farsalo

• Pompeo si rifugia in Egitto presso Tolomeo che lo tradisce nel 48 a.C.

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Cesare e Cleopatra

• 48 a.C. disordini a Alesandria d’Egitto perché Cesare si schiera con Cleopatra anziché con Tolomeo

• 46 a.C. celebra a Roma quattro Trionfi: • Galli

• Egiziani

• Farnace (figlio di Mitridate)

• Giuba (re di Numidia)

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Cesare signore di Roma

• Riforma delle strutture politiche pur lasciando formalmente la repubblica

• Tribunicia potestas: la sua persona è sacra e inviolabile

• Imperator: comandante degli eserciti

• Pontefice massimo

• Dittatore perpetuo (dopo la battaglia di Munda con la quale sconfigge i Pompeiani in Spagna)

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Riforme di Cesare

• Accresce il numero dei Senatori con uomini attenti a capire le esigenze del Mediterraneo

• Aumenta il numero di questori, edili, pretori per avere un apparato burocratico efficiente

• Promuove la fondazione di colonie (come aveva fatto Caio Gracco)

• Concede cittadinanza a Gallia Cisalpina e la cittadinanza di diritto latino alla Sicilia

• Riforma del calendario: • Elimina il divario di ben 90 giorni che

si era determinato tra l’anno civile e quello astronomico.

• Si ispira al calendario egizio (Sosigene di Alessandria)

• 365 giorni e 6 ore • Introduzione anno bisestile ogni 4

anni • Inizio dal 1 gennaio e non dal 1 marzo

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Idi di Marzo, 15 marzo 44 a.C.

• 44 a.C.: il suo luogotenente Marco Antonio gli offre la corona del re, alla presenza del pubblico plaudente. Cesare rifiuta.

• Congiura di senatori capeggiata da Marco Giunio Bruto e Caio Cassio

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Tu quoque, Brute, fili mi! • Svetonio racconta che Cesare morì sotto i colpi di ventitré

pugnalate, avvolgendosi compostamente la tunica addosso ed "emettendo un solo gemito al primo colpo, senza una parola". Poi aggiunge: "alcuni però hanno raccontato che, a Bruto che gli si avventava contro, egli disse: "anche tu, figlio!"). Cassio Dione, che scrive in greco, riporta le stesse parole[2]. Da qui poi nasce la traduzione più poetica: Tu quoque, Brute, fili mi! ("Anche tu Bruto, figlio mio!").

• Nell'opera Giulio Cesare di William Shakespeare, il dittatore così rivolge le sue ultime parole famose a Bruto, con un inserto in latino nel testo originale in inglese: "Et tu, Brute? Then fall, Caesar." ("Anche tu, Bruto? Cadi, allora, Cesare.")

• La tradizione attribuisce a Bruto, dopo il cesaricidio, la pronuncia della frase "Sic semper tyrannis!" ("Così sempre ai tiranni!").

• Gli studiosi comunque, considerando che Cesare non nutriva particolare fiducia in Marco Giunio Bruto (per cui risulterebbe strano lo stupore di un tradimento), affermano che la frase sarebbe stata rivolta a un “Bruto” diverso e avanzano il nome di Decimo Giunio Bruto Albino, che pure ebbe un ruolo determinante nella congiura ma che, a differenza dell'altro, era amato e protetto da Cesare: gli assegnò come provincia la Gallia Cisalpina per il 43, il consolato per il 42 e lo iscrisse perfino nel suo testamento come secondo erede.

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Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto primo imperatore romano dal 27 a.C. al 14 d.C

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Dopo le Idi di Marzo:

• Cesariani • Plebe

• Veterani

• Legionari

• Marco Antonio e Marco Emilio Lepido?

• Il Senato è costretto a ratificare le decisioni del dittatore

• Anti-cesariani / Cesaricidi / Repubblicani / Oligarchia • Bruto e Cassio dall’Oriente reclutano

truppe per restaurare le libertà repubblicane

• Il Senato non procede contro di loro

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Marco Antonio e Marco Emilio Lepido • Sono i leaders di Cesare

• Non vogliono rompere con il Senato

• Vogliono però presentarsi come eredi e continuatori di Cesare

• Cicerone osteggia Antonio e sostiene l’ideale di una repubblica temperata dal potere eminente ma non tirannico di un primo cittadino (il giovane Ottaviano?)

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Schieramenti tra il 44 a.C. e il 43 a.C.

• Antonio e Lepido si battono per la distruzione del regime repubblicano

• Bruto e Cassio vogliono restaurare le libertà repubblicane

• Cicerone, tesi moderata di una repubblica con primo cittadino: Ottaviano

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Secondo Triumvirato, 43 a.C.

• Ottaviano abbandona il partito dei repubblicani (che si avvicinano a Bruto e Cassio) e si schiera con i Cesariani

• Secondo Triumvirato, Bologna 43 a.C. • Ottiene la ratifica dei Comizi Tributi, quindi

diventa una magistratura

• Lepido: il consolato per il 42 a.C.

• Antonio e Ottaviano: spedizione in Oriente contro Bruto e Cassio (Filippi 42 a.C.)

• Liste di proscrizione: cade Cicerone

"Ci vedremo a Filippi" è tratta dalla Storia di Giulio Cesare, di Plutarco; l'espressione significa "rivedersi in un'altra occasione, ben precisa, in cui avverrà un confronto, una gara, una vendetta"

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Battaglia di Azio, 31 a.C.

• Dopo la vittoria di Filippi su Bruto e Cassio, Antonio e Ottaviano divennero rivali

• Ottaviano il governo dell’Occidente

• Antonio ottenne il governo dell’Oriente: ebbe tre figli da Cleopatra, ampliò il regno d’Egitto ma non a vantaggio di Roma; il suo potere monarchico era di stampo Orientale, sovrano per volontà divina

• Roma dichiara guerra a Cleopatra

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Principato come rimedio

• Le guerre civili avevano portato: • Proscrizioni

• Confische dei beni

• Brutalità dei soldati

• Leve in massa di uomini

• Espropriazioni per i veterani

• Saccheggio delle città

• Massacro o schiavitù della popolazione

• Disordine interno che favoriva pirati, briganti, schiavi fuggiaschi

• Diffuso desiderio di pace spinge italici, abitanti delle Province, plebi, cavalieri e anche senatori a accettare un potere monarchico

• Ottaviano doveva rispettare la mentalità romana, per evitare la fine di Cesare e Antonio

• Ottaviano aveva giustificato la lotta contro Antonio come la difesa dell’Occidente contro l’Oriente corrotto

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Il Senato e il Principe

• A Roma il Senato era espressione della nobilitas, non era un semplice ‘consiglio del re’, con sudditi e servitori dei sovrani

• Ottaviano divenne Principe del Senato, primo tra pari: “non ho mai avuto maggior potestà ma sono stato superiore in fatto di autorità”

• 27 a.C.: • si dimette da tutte le cariche ma,

supplicato dai senatori, mantenne il proconsolato sulla Spagna, la Gallia e la Siria

• Gli viene conferito il titolo di Augustus, ossia “santo, sublime, degno di venerazione”

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Province senatoriali e province imperiali

• Senatoriali: • Sotto l’autorità del Senato e dei

proconsoli tratti dalla nobilitas

• Sono province pacifiche che non richiedevano contingenti militari

• I tributi alimentano l’erario

• Imperiali: • Siria (confinante con il popolo

ostile dei Parti), Spagna e Gallia; inoltre l’Egitto, dove Ottaviano era subentrato come faraone a Cleopatra, suo possedimento personale

• I tributi non vanno all’erario ma al fisco, ossia il tesoro del principe

La trasformazione da Repubblica in Principato fu per le Province un vantaggio perché fu riconosciuto il diritto di appellarsi all’imperatore e l’appalto delle imposte non fu restituito ai cavalieri ma alle comunità locali.

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Parisi- Rizzo p. 13, Il ritorno al mos maiorum

• Virgilio, Eneide (gesta degli avi)

• Lex Iulia de maritandis ordinibus

• Propaganda di regime: Mecenate • Virgilio, Properzio, Orazio, Tito

Livio

• Altare della Pace

• Successione: figlio adottivo Tiberio nel 14 d.C.

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