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Mostra iconografica
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GARIBALDI
MOSTRAICONOGRAFICA
MENTANA (ROMA)8 MAGGIO10 GIUGNO 2010
GALLERIABORGHESEPIAZZA GARIBALDI
identità ed immagine
PRESIDENZACONSIGLIOREGIONALEDEL LAZIO
PROVINCIADI ROMA
COMUNEDI MENTANA
ISTITUTODI STUDISABINI
CENTROSTUDI“LUIGI GEDDA
La mostra intende celebrare il 150° Anniversario dellosbarco dei Mille volontari garibaldini a Marsala avve-nuto il 10 maggio del 1860 attraverso un percorso inter-
disciplinare che intende interpretare, rappresentare ecomunicare il mito e la realtà della poliedrica figura di Giu-seppe Garibaldi (1807-1882) che a Mentana ha lasciato il suotestamento ideale.
I temi della mostra sono: i ritratti di Garibaldi, le scenedella sua vita, gli amici e le donne, i luoghi della memoria(Mentana, Monterotondo, Roma, Agro Romano, etc.) iviaggi (America, Londra, Francia, Svizzera), i Mille, la satira,le cartoline, l’armamento e le uniformi, la stampa e i gior-nali, il volontariato garibaldino, la bibliografia.
La mostra è allestita in pannelli contenenti circa 500 pezzidocumentali.
Durante la manifestazione sarà distribuito materiale illu-strativo.
Lo studio-ricerca delle fonti bibliografiche-documentalisono state effettuate presso biblioteche, centri espositivi, ar-chivi, raccolte private e sulla rete informatica internet.
La cura dei testi è di Lucio Cantagalli, la selezione dellefoto, stampate con tecnica digitale, è di Adolfo Valentini.
GARIBALDIIdentità ed immagine
MOSTRA ICONOGRAFICA
Il materiale fotografico è stato suddiviso nelle seguentisezioni:
- La vita: dalla nascita alla morte- La famiglia- Le donne- L’eroe ed il mito- Foto e ritratti- La battaglia di Mentana- Divise ed armi nella battaglia di Mentana- Monumenti garibaldini in Italia e all’estero- Filatelia ed annulli postali- La satira
Circa 400 foto per illustrare i molteplici aspetti della vitadi un uomo che ha rappresentato, col volontariato,l’anima popolare del processo dell’Unità d’Italia, attua-tosi nel Risorgimento Italiano.
La vita: dalla nascita alla morte (148 foto)(Nizza 4 luglio 1807 – Caprera 2 giugno 1882)
I settantacinque anni di vita di Giuseppe Garibaldi fu-rono animati da grandi passioni: il mare, l’avventura,la libertà, l’amore per la Patria. Ad esse si unirono ilcoraggio nell’affrontare le avventure, anche quellepiù spericolate, per realizzare i suoi ideali e per ladura fatica della sopravvivenza, la capacità di adat-tarsi nelle situazioni e di non lasciarsi abbattere nellesconfitte.Fu mozzo, capitano di nave mercantile, marinaionella marina da guerra del Regno di Sardegna (1833),cospiratore mazziniano (1834), marinaio nella flottadel bey di Tunisi, infermiere a Marsiglia (1835), co-mandante di una nave a Rio de Janeiro (1836), cor-saro contro il governo brasiliano, avventurierocavalcando nelle sterminate pianure sudamericane,esule a Montevideo (1842), combattente in Uruguayal comando di una corvetta contro il dittatore argen-tino Rosas (1842-1846); comandante dei volontari,combattenti contro l’Austria d’intesa con le truppe sa-baude (1848), contro i francesi nella Repubblica Ro-mana (1849); detenuto ed espulso, residente a Tangeri
(1850) e quindi operaio in una fabbrica di candele aNew York; di nuovo in viaggio verso l’Europa al co-mando di una nave (1853), a Londra, a Genova, allaMaddalena e a Caprera dove decide di porre la suadimora (1854); comandante dei Cacciatori delle Alpi(1859-60), dei volontari nell’impresa dei Mille (Quarto5-6 maggio 1860 – Napoli 9 novembre 1860); deputatoin parlamento; comandante di volontari in Aspro-monte (1862), in Trentino (1866), a Mentana (1867), afavore della Francia contro i Prussiani (1870-71), scrit-tore delle sue memorie in Caprera.Conobbe nella sua vita sconfitte e vittorie, il carceree la tortura, la gloria e la fuga, l’amicizia di molti el’odio profondo di altri. Fu in relazione coi grandi delnostro Risorgimento: Mazzini, Vittorio Emanuele II,Cavour, seguendo però sempre il suo istinto che lospingeva verso l’azione, al di là delle considerazionie delle opportunità politiche ed ideologiche; per que-sto ebbe degli accesi contrasti sia con Mazzini che conCavour.Non fu mai un profittatore ed uno schiavo del poteree del denaro che considerò un mezzo per poter rag-giungere i risultati politici e militari necessari per lebattaglie sull’Unità e l’Indipendenza dell’Italia. Fu an-
Garibaldiin fuga
La mortediGaribaldi
ticlericale perché vedeva nel potere temporale dellaChiesa un mezzo di oppressione e di schiavitù del po-polo, ma nel contempo un paladino della fratellanzatra i popoli e difensore degli oppressi.
La famiglia (36 foto)
Giuseppe era secondogenito di Domenico, piccoloarmatore e capitano di navi, e di Rosa Raimondi. Laprima compagna della sua vita fu Anita, Anna MariaRibeiro, conosciuta in Sudamerica nell’aprile del1839, sposata nel 1842 a Montevideo, e decedutapresso Ravenna il 4 agosto 1849 in uno dei momentipiù duri della vita dell’eroe. Da lei ebbe i figli Menotti,Ricciotti e Teresita. Il 24 gennaio 1860 sposa la mar-chesa Raimondi Giuseppina; il matrimonio però duròun solo giorno e fu annullato il 26 dicembre 1879. Cin-que minuti dopo il matrimonio infatti un garibaldinoconsegnò al generale una lettera in cui si rivelava cheGiuseppina era incinta del tenente Luigi Caroli. Nel1880 sposò Francesca Armosino da cui ebbe i figliManlio e Clelia. Stefano Canzio, che vediamo ripro-dotto nella foto accanto, era il marito di Teresita.
Le donne (35 foto)
È indubbio che le donne più importanti della sua vitafurono sua madre Rosa Raimondi, che lo seppe com-prendere e da cui ereditò la bontà d’animo, e la primamoglie Anita che con lui condivise la vita di avven-ture e gli ideali, seguendolo sino alla morte.Giuseppe sarà comunque sempre circondato dadonne; alcune ne abbracciarono gli ideali, altre fu-rono veloci meteore affascinate dalla sua personalitàe dal suo mito: la contessa Maria Martini della Torre,la poetessa Louise Colet, la moglie di lord Byron,Anne Isabel, la signora Deidery, la nobildonna ingleseEmma Roberts, la signora Mary Selly, moglie del de-putato inglese Charles, Battistina Ravello.Più a lungo durò il legame con la baronessa ingleseEsperance Brandt, a cui Garibaldi chiese anche disposarlo e che rifiutò. Altre donne si mostrarono fer-venti patriote adoperandosi per la causa garibaldina:Antonietta Di Pace, Jessie Withe Mario e molte altre.
MadameLouiseColet
Ritrattodi Anita
L’eroe - il mito (29 foto)
La sua volontà di combattere per gli ideali di libertà edi giustizia contro le dittature, lo sprezzo del pericolo,le sue vittorie leggendarie in battaglia e le sconfitteche non lo piegavano, il subordinare gli interessi par-ticolari a quelli del popolo resero la sua vita eroica.La fama acquisita in Italia, in Europa e nelle Ameri-che ne fecero un mito per quanti, in ogni parte delmondo, volevano combattere per la libertà dei propripopoli.
La battaglia di Mentana (17 foto)
Lo scontro dei garibaldini con le truppe franco-papa-line a Mentana, il 3 novembre 1867, e la sconfitta diGaribaldi segnarono la fine dell’intervento del volon-tariato come entità autonoma nel processo di forma-zione dell’Unità d’Italia. Nella mostra si possonovedere grafici e stampe che illustrano i luoghi e le fasidella battaglia.
Foto e ritratti (28 foto)
Possiamo vedere Garibaldi rappresentato in varie etàed indossando varie divise, da quella garibaldina aquella di generale dell’esercito italiano.
Divise ed armi nella battaglia di Mentana(43 foto)
Vedendo le immagini si possono fare i confronti tra ivecchi fucili ad avancarica, in possesso dei garibal-dini, ed i fucili francesi chassepot; alcune foto sonostate scattate sui reperti presenti nel museo garibal-dino di Mentana.
Monumenti garibaldini in Italia e all’estero(9 foto)Oltre il monumento ai caduti garibaldini di Mentana,opera di Augusto Fallani, abbiamo numerosi monu-menti all’Eroe in tutta Italia e all’estero. L’immaginedel monumento garibaldino è entrata dal 1888 a farparte dello stemma del Comune di Mentana.
Filatelia ed annulli postali (12 foto)
Abbiamo immagini di francobolli sia italiani che esteriemessi in particolari ricorrenze della vita e delle im-prese di Giuseppe Garibaldi.
La satira (56 foto)
Rappresentazioni umoristiche e satiriche del mondopolitico, ideologico e dei personaggi tra cui si muo-veva Garibaldi
Mostra organizzata dal Comitato Mentana incontra2011 per ricordare l’apporto del volontariato garibal-dino al processo dell’Unità d’Italia per far sì che nonvengano dimenticati i sacrifici fatti ed il sangue ver-sato dai nostri antenati per realizzarla.
“La bocca di questo sepolcro manda ai viventi unavoce che dice siate men vili e fate oh fate che noi perla patria e la libertà non siamo morti invano”1
1 - Domenico Guerrazzi: iscrizione riportata sull’ingresso del-l’Ossario ai Caduti nella battaglia di Mentana.
MONTEROTONDO SCALOLODI SERVIZIS.A.S.
CONSULENZA FISCALE
E DEL LAVOROwww.lodiservizi.com
TENUTA“LA PAZZAGLIA”CASTIGLIONEIN TEVERINA 0VT1
eDILcERAMICHEtEMPESTA S.R.L.MENTANA
e-mail:[email protected]
MENTANA - VIA G. AMENDOLA, 103
MENTANA INCONTRA…2011 è un Comitato culturale,senza scopo di lucro, costituito a Mentana il 21.9.2008 perpromuovere e diffondere la cultura dell’Unità d’Italia, di cuisi celebra il 150° anniversario (1861-2011). Il progetto cultu-rale del comitato dal titolo “Da Quarto a Mentana: il volon-tariato garibaldino nell’Unità d’Italia” si articola in un triennio(2009-2011) che a sua volta è attivato in moduli annuali persvolgere una funzione positiva per la formazione dello spi-rito nazionale in collaborazione con Enti pubblici e privati.
Il Comitato è socio dell’Istituto per la Storia del Risorgi-mento Italiano.
Antonio Alesiani (PRESIDENTE)
Umberto Massimiani
Antonio Oliverio
Lucio Cantagalli
Salvatore Intilla
Roberto Tomassini
Adolfo Valentini
SociFondatori
Mentana incontra...2011Via Giuseppe Cesare Abba, 1500013 Mentana (Roma)Tel. [email protected]
MEMOCARD DELLA MOSTRA
Orario festivo (domenica)ore 10,30-12,30
Orario feriale(martedì, giovedì, sabato)ore 17,00-19,00
Visite scolastiche su appuntamento
Ingresso libero
Telefono 348-0326724
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