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UNIVERSITA' SPORT attualita' ECONOMIA GIURISPRUDENZA I N F E RMIERISTICA L L L L L A A A A M M M M M I I I A A A A S S S S S C C C C E E E E E L L L L T T T T A A A A A Anno 0 - n° 1 MARZO 2011 Intervista a Crosti pg. 3 Parla il Sindaco De Fusco pg. 5 Riforma Universitaria pg. 3 università istituzioni cultura DISTRIBUZIONE GRATUITA di pomezia

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UNIVERSITA'

SPORT

attualita'

ECONOMIA

GIURISPRUDENZA

INFERMIERISTICA

LLLLLAAAA MMMMMIIIAAAA SSSSSCCCCEEEEELLLLTTTTAAAAA

Anno 0 - n° 1 MARZO 2011

Intervista a Crosti pg. 3

Parla il SindacoDe Fusco pg. 5 Riforma Universitaria pg. 3

università

istituzioni

cultura

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La Gazzetta del Campusdi Pomezia

Testata GratuitaAnno 1 numero 0

editoreConsorzio per l’Università

di Pomezia s.c.a r.l.

presidentePiergiorgio Crosti

direttore responsabilePaolo Bonanni

redazioneVia Pontina km. 31,40000040 Pomezia (Roma)Tel. e fax 06 91255302

[email protected] www.unipomezia.it

Hanno collaborato Adriana Caldara

Gianluca CantisaniMarilene Coleti

Piergiorgio CrostiJessica FedeleBruno Ferraro

Salvatore NazzaroFederica SaranieroMartina Saraniero

Responsabili CommercialiJessica FedeleMarilene Coleti

[email protected]@unipomezia.it

Stampa e distribuzioneEditoriale Welcome

Via Nettunense km 24,100Aprilia (LT)

Stefania Galuppi

Stampato in 8000 copieIn attesa di registrazione

© Tutti i diritti riservati

Tutte le collaborazione sono daconsiderarsi gratuite.

UNIVERSITA'

SPORT

attualita'

ECONOMIA

GIURISPRUDENZA

INFERMIERISTICA

LLLLLAAAA MMMMMIIIAAAA SSSSSCCCCEEEEELLLLTTTTAAAAA

Anno 0 - n° 1 MARZO 2011

Intervista a Crosti pg. 3

Parla il SindacoDe Fusco pg. 5 Riforma Universitaria pg. 3

università

istituzioni

cultura

DIS

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UZI

ON

E G

RAT

UIT

A

d i p o m e z i a

il Consorzio per l’Università diPomezia è attivo ormai dal

2004 nello sviluppo della culturaaccademica nella zona pontinagrazie all’accordo con l’Universitàdi Roma “Sapienza”, con l’istitutodell’ONU per la ricerca criminolo-gica UNICRI,con il C.N.R. ,con ilCe.A.S. e dal 2010 anche con l’U-niversità L.U.M. Jean Monnet.Partner istituzionale è la Citta diPomezia, la quale è anche il mag-gior azionista del Consorzio ed èimpegnata per favorire esperien-ze sociali utili per la cittadinanza.Sono presenti all’interno delCampus universitario le facoltà diEconomia, Medicina I e ScienzePolitiche dell’Università “Sapien-za” di Roma e le facoltà di Econo-mia e Giurisprudenza dell’Univer-sità L.U.M. Jean Monnet. Al suointerno si trova un parco naturaledi 27 ettari di bosco denominato“Selva dei Pini” posto al Km31,400 della S.S. 148 Pontina,vici-no a Pomezia Centro,ove vi è unastruttura alberghiera compostada_ 60 stanze (singole,doppie,tri-ple e quadruple) per 160 postiletto,provvista di sale, servizio diristorazione e bar interno. Vi è lapossibilità di affittare le sale perconvention e meeting poichésono tutte dotate di videoproiet-tori,lavagne a fogli mobili, lava-gne luminose e microfoni. Lastruttura, che dista da Roma Eur

solo 20 km è disponibile per sod-disfare le esigenze degli studentie delle loro famiglie ma anche ditutti i clienti che viaggiano perturismo o per affari. All’internodel complesso, al quale si accedeattraverso un viale immerso nelverde, vi sono due ampi parcheg-gi in grado di accogliere oltreduecento auto, un campo di cal-cio, due di calcetto, uno di calciot-to, cinque campi da tennis, 2piscine con annesso bar e cinquekm di viali interni e di piste attrez-zati per il jogging. I prezzi sonomolto vantaggiosi ed inoltre gliassociati alle Pro Loco d’Italia(previa esibizione tesserino)avranno uno sconto del 20%.

Per informazioni sull’attivitàuniversitaria:

tel. e fax 0691255309email: [email protected] ;

[email protected]

Per informazionisulla attività ricettiva

Tel.06912550 - 0691255402 Fax 06/91604179

[email protected]@unipomezia.it

Consorzio per l’Universitàdi Pomezia

Via Pontina Km.31,400 00040 Pomezia (Roma)

Il Campus degli Studie delle Università di Pomezia

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Piergiorgio Crosti, presidente del Consor-zio dell’Università di Pomezia: con la

Sapienza e la LUM Jean Monnet la cultura uni-versitaria spicca il volo.

Se fosse ancora vivo il caro buon Mike Bongior-no direbbe “presidente, che fa? Lascia o Rad-doppia” Piergiorgio Crosti, presidente del Con-sorzio dell’Università di Pomezia ha già rispo-sto: Raddoppio! Infatti ormai da ottobre 2010presso il nostro Polo Universitario all’internodella splendida e verde cornice del CollegeSelva dei Pini vi sono due Università: quella sta-tale della Sapienza,con ancora attive (in barbaalla cassandre che volevano la sua dipartita) lefacoltà di Economia,Medicina e Scienze Politi-che e quella privata, la LUM, che ha attivato unasede di tutoraggio con le facoltà di Economia eGiurisprudenza.

Il Piergiorgio Crosti esordisce così alle nostredomande sul perché delle scelte suindicate:“Il Consorzio si è impegnato a sostenere i costi didatti-ci delle due facoltà: uno di Giurisprudenza di cinqueanni che comprende anche un indirizzo di 3+2 di giuri-sta di impresa ed uno di Economia e commercio. Leentrate che arrivano dagli studenti verranno detratte daquesta cifra qualunque sia il loro numero. Questo vuoldire che se incamereremo più di 400mila euro a corso lasomma eccedente rimarrà a noi”.

Il consorzio quindi sta diversificando il suo busi-ness,non più ricettività alberghiera ma ancheazienda impegnata nell’offerta formativa acca-demica:”Si, Il Consorzio sta diventando anche una azienda chepromuove corsi di laurea. In tal senso voglio ricordareche noi abbiamo mantenuto il costo delle iscrizioni allefacoltà della LUM equiparate a quelle delle universitàpubbliche e con gli stessi meccanismi di esenzione. E’un fattore importante perché molti hanno paura di iscri-versi pensando che trattandosi di università privata icosti sono superiori. Invece non è così. Hanno i costiuguali all’università pubblica con i vantaggi di una uni-versità privata che sono quelli di un servizio didatticopiù attento e mirato. Inoltre i corsi della LUM sono tuttilegalmente riconosciuti. Infatti la LUM ha la sede prin-cipale a Bari, ma anche sedi di tutoraggio a Lodi ed oraa Pomezia e basta entrare nel suo sito per rendersiconto che parliamo di una realtà universitaria tra le piùimportanti del settore privato. Sono convinto che i mag-giori sponsor di questa università saranno proprio inostri iscritti questo perché, da quando sono iniziate lelezioni dei corsi LUM, li vedo entusiasti dei professori edella organizzazione di questa università. Hanno lezio-ni con docenti di livello internazionale come il prof.Dominick Salvatore e si accorgono del notevole saltodi qualità”.

Intervista al Presidente delConsorzio dell’Università

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Ma oltre la LUM rimane anche La Sapienza gra-zie all’accordo con il nuovo Rettore Frati…“Si La Sapienza ha un corso di scienze infermieristiche,un corso di scienze politiche ed uno di economia ecommercio. Questi ultimi due corsi vanno a termine equindi quest’anno vi sono state solo iscrizioni al primoanno per il scienze infermieristiche. Da un punto divista economico abbiamo annullato i vecchi accordiche erano stati stipulati con il Polo universitario e stia-mo trattando direttamente con La Sapienza su un nuovoaccordo per noi più equo. Dal prossimo anno secondol’accordo stipulato con il Rettore Prof. Frati che ringra-zio fin da ora per la sua straordinaria sensibilità neiconfronti della sede di Pomezia e del suo impegno nelmantenere attivi tutti i corsi avremo le facoltà di Farma-cia e Biologia”.

Perché due Università invece di una?“Soprattutto per avere una grande offerta di indirizziuniversitari. Questo ci permetterà di fare una nostrauniversità e quindi di essere accreditati dal Ministerocome sede distaccata per poi arrivare, dopo tre anni, asede autonoma con tutti i vantaggi. Non a caso fin daora il nuovo nome della nostro polo universitario èquello di” Campus degli Studi e delle università diPomezia”.

Come riescono a convivere le due universitànella stessa sede del Campus?“Con la Sapienza abbiamo un accordo per avere facoltàscientifiche, mentre con la LUM avremo facoltà sociali,economiche e giuridiche. Quindi non vi è interferenzadidattica. Poi abbiamo una struttura nuova in arrivo enon dimentichiamo che il Sindaco ha dato la disponibi-lità da quest’anno di ospitare anche la sezione delliceo classico del Pascal. Trovo positiva questa sceltaperché si creerà un polo scolastico tipo college anglo-sassone in cui i ragazzi possono fare l’intero percorsoscolastico, dal liceo all’università, nella stessa sede”.

E’ vero che è anche una struttura accademicama vi è la possibilità per il Consorzio di rag-giungere un pareggio nei conti?“Quando sono entrato nel 2006 ho trovato una situazio-ne debitoria elevata e senza alcuna via di uscita eanche senza futuro. Oggi con la possibilità di incame-rare le rette degli studenti possiamo fare crescere lanostra università e nel contempo pareggiare i conti.Questo può avvenire aumentando il numero degli iscrit-ti e questo si può avere attraverso due fattori: un servi-zio di qualità della struttura; rendere la nostra univer-sità un centro di eccellenza. Credo che il primo obietti-vo lo abbiamo già ottenuto perché abbiamo una struttu-ra di eccellenza resa più funzionale con i nuovo locali.Per il secondo obiettivo abbiamo posto le basi, sia ride-finendo i rapporti con La Sapienza su facoltà scientifi-che in sinergia con il nostro polo chimico-farmaceuticoe sia con l’entrata della LUM che fornisce nel settoregiuridico ed economico corsi di assoluta qualità”.

Paolo Bonanni

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Il Campus degli Studi e della Uni-versità di Pomezia è gestito dal

Consorzio per l’Università di Pome-zia,ma forse non tutti sanno che ilmaggiore azionista del Consorzio è ilComune di Pomezia,e chi meglio delSindaco può rivelarci come sarà ilfuturo del complesso universitarioche ha sede presso la splendida cor-nice di verde pubblico del “Selva deiPini”. Lo abbiamo perciò intervistatoper farcelo dire direttamente dallasua viva voce: Caro Sindaco, il Campus degli Studie delle Università di Pomezia è incontinua crescita: quali sono le sueprospettive? Quali corsi inizierannonel prossimo anno accademico?Da quest'anno è arrivata una nuova offertadidattica da parte della LUM Jean Monnet,Libera Università del Mediterraneo, un'u-niversità privat3a della provincia di Bari,con la quale abbiamo attivato corsi di lau-rea in economia e scienze giuridiche.Abbiamo inoltre riaperto un confrontoimportante con Sapienza Università diRoma che si era in qualche modo bloccato

negli ultimi tempi in seguito a vicissitudi-ni legate a questioni burocratiche abba-stanza note, come il vecchio contenziosotra il Consorzio per l'Università Pomezia eil Polo universitario. Sulla vicenda è statafatta chiarezza, perché secondo la conven-zione era chiaro ed evidente che l'associa-zione del Polo universitario doveva occu-parsi di ricerca, sviluppo e formazione, percui gli interventi economici fatti dal Con-sorzio e quindi dal Comune di Pomeziadovevano servire a queste finalità, e nonalla didattica in quanto tale, che invece lasi fa attraverso il pagamento delle retteche gli studenti annualmente e puntual-mente pagano. Su questo si è aperto unconfronto/scontro che ad oggi è però risol-to perché lo stesso Rettore Frati si è resoconto che forse qualcosa sulla vicendanon ha funzionato. E ha fatto bene il Con-sorzio, e quindi il Comune di Pomezia chene è socio di maggioranza, a bloccare ipagamenti alle associazioni del Polo uni-versitario, il quale ha compreso le motiva-zioni. Stiamo ora riprendendo un dialogosulle questioni importanti dell'Università:didattica, formazione, sviluppo, crescita,partendo dalla riformulazione di nuovi rap-porti e convenzioni che siano finalmente

chiari, soprattutto per delineare e definirei ruoli. La nostra non è più soltanto unasede distaccata della Sapienza, ma è unCentro degli Studi, tant'è che abbiamocambiato denominazione per dare il sensodella novità che c'è in questa grande strut-tura: Campus degli Studi e delle Universitàdi Pomezia. Perché è anche LUM, è sededell'International University Network (con60 università al mondo che hanno aderitoal progetto), è sede dell' UNICRI (agenziadelle Nazioni Unite), è sede del Ce.A.S.(Centro Alti Studi per la lotta e la violenzapolitica e terriristica); è sede del CNR, e, seci saranno le condizioni, arriverannoanche le scuole medie superiori dellacittà, per permettere agli studenti di avvi-cinarsi ancora di più alla logica universi-taria e in particolare alla nostra struttura.Inoltre è mia intenzione legare ancora dipiù l'Università alle caratteristiche produt-tive industriali della nostra città, quindi alsettore chimico farmaceutico. Mi riferiscoovviamente all'arrivo di facoltà scientifi-che (scienze biologiche, farmacia, chimicae tecnologia farmaceutica), facoltà cheforse sarebbero dovute arrivare primadelle altre proprio per le caratteristicheindustriali del territorio.

La cultura universitaria è sicuramen-te un valore aggiunto, potrà conti-nuare ad esserlo nel futuro di Pomezia?L'università c'è e stiamo facendo di tuttoaffinché possa potenziarsi, crescere e svi-lupparsi. E' chiaro che l'ultima riformauniversitaria non aiuta le strutture periferi-che, le difficoltà le conosciamo e sono,oltre che di accesso all'università e dididattica, anche e soprattutto di aspettoeconomico. Noi in qualche modo ci siamotutelati e attrezzati: siamo l'unica univer-sità, credo al mondo, la cui proprietà èdella città e dei cittadini di Pomezia.

Il sindacodi PomeziaDE FUSCO

abbiamovinto la sfidadella culturauniversitariaa Pomezia

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L'unica sede distaccata che si fa carico dei ser-vizi: la mensa, le strutture ricettive e persino lasegreteria amministrativa sono gestite dal Con-sorzio, gli addetti non sono dipendenti delle uni-versità, ma del consorzio. Se questo non significaincentivare le università romane ed altre ad inte-ressarsi al nostro territorio...

A proposito di riforma, cosa pensa in particolare dellaRiforma Gelmini?Io ho un'idea dell'università, dell'offerta didattica, della formazio-ne culturale, un po' diversa. Sicuramente i giovani vanno incenti-vati allo studio e non il contrario e bisogna fare di tutto affinché igiovani possano continuare gli studi. Qualcuno tempo fa ha stabi-lito che doveva esserci la scuola dell'obbligo, proprio perché cifosse una cultura della nazione che andasse verso la formazionepiuttosto che verso la dispersione scolastica. Io, al posto di Gel-mini, avrei pensato di più ad una proposta di legge che stabilissel'obbligo scolastico fino alle scuole superiori, perché oggi comeoggi non basta avere la licenza media o il diploma superiore, mabisogna andare verso l'università. Ma una riforma del genere pro-duce l'effetto contrario, diventa l'università di pochi e non di tutti,e questo non permette una crescita culturale alla nazione ed unanazione non la si può definire civile se non si permette ai ragazzidi crescere culturalmente.

Cosa pensa delle iniziative di orientamento che si stannosvolgendo all'Università di Pomezia?E' ciò che ho già detto in relazione all'ospitalità che è in progettopresso il Campus per gli studenti medio superiori. Abbiamo unobbligo di ospitalità perché sono ragazzi del territorio, ma ancheperché in questo modo si possono avvicinare gli studenti aldiscorso universitario. E' un'ottima iniziativa una giornata diorientamento, ma pensate cosa significherebbe uno, due anni diorientamento, perché gli studenti possano rendersi conto da solidel significato dell'università. Se a Pomezia diciamo “cultura” cosa mi dice? Spesso Pomezia viene tacciata come una città in stato di degra-do, abbandonata, dove c'è poco, zona di passaggio. Ma non tuttisanno che a Pomezia c'è l'Università in un parco di oltre 30 etta-ri, che Pomezia vanta un associazionismo superiore alla mediadel Lazio. Ci sono realtà sportive di dimensioni uniche nel Lazio,la squadra di pallavolo di serie A è venuta a giocare a Pomeziadove ci sono ben tre palazzetti dello sport, di cui due pubblici, c'èuno degli stadi di calcio meglio strutturati e organizzati dellaregione, circa novemila mila giovani praticano attività sportive.Abbiamo un museo archeologico, quello di Pratica di Mare, checi invidiano tutti: due anni fa siamo arrivati primi alla fiera delMediterraneo su 120 città del mondo per le caratteristiche delMuseo (molti non sapevano che tutta la parte multimediale delmuseo è stata curata dall'officina Rambaldi) e dopo 39 anni abbia-mo riportato a Pomezia la statua di Minerva Tritonia. Inoltreabbiamo partecipato alla Provincia delle Meraviglie, così comesiamo stati invitati alla fiera dell'archeologia a Londra per pre-sentare le nostre ricchezze storiche archeologiche. Stiamo perrealizzare, spero il più in fretta possibile, il teatro museo, primo inItalia, con un palcoscenico che sarà il più grande in tutta la regio-ne, con 800-900 posti a sedere. Questi sono dati, questa è Pome-zia!

Paolo Bonanni

Trovare lavoro dopo la laurea sembra essere

diventata una vera e propria impresa. Da

più parti si vede proliferare all'orizzonte un futuro

dominato dalla disoccupazione di massa che pro-

voca nei giovani di oggi sfiducia e incertezza nel-

l'intraprendere un piano di studi universitari. Le

università oltre ad assicurare una solida prepara-

zione di base dovrebbero essere attente ai possi-

bili sbocchi professionali delle loro giovani pro-

messe. Il mondo del lavoro è diventato molto

dinamico e chi prepara i professionisti del doma-

ni dovrebbe seguire gli sviluppi e le evoluzioni

delle professioni tradizionali per aiutare gli stu-

denti a fare scelte consapevoli per il loro futuro.

Dunque è necessario che università e lavoro pro-

cedano su binari paralleli con l'obiettivo di soste-

nere lo studente nella costruzione di un proprio

progetto professionale, fornendo informazioni e

stimoli utili ad individuare uno sbocco in linea

con le proprie conoscenze e aspettative. Il 65%

dei laureati trova un lavoro conforme al proprio

percorso di studi entro cinque anni dal consegui-

mento della laurea; il 45% “fa centro” entro tre

anni; solo due laureati su cinque riescono a tro-

vare un impiego “pertinente e soddisfacente”'

entro 12 mesi dal termine degli studi universitari.

Dati allarmanti, che devono far riflettere e spin-

gerci a porci alcuni interrogativi:1) quanto real-

mente le università italiane “formano” gli studen-

ti? Quanto, in sostanza, conferiscono ai ragazzi i

requisiti ideali per inserirsi da subito nel mondo

del lavoro? Stando a sentire le aziende le univer-

sità italiane non adempiono completamente a

questo fondamentale obbligo. Spesso le imprese

affermano di trovarsi di fronte a laureati comple-

tamente sprovvisti di competenze tecniche tali da

poter adempiere, nel breve periodo, a svolgere

funzioni vitali per l’azienda. E dunque l’impresa è

costretta a spendere essa stessa, a “investire” su

quel lavoratore, per formarlo, sostituendosi in

alcuni casi all’università. Certo, le cose rispetto ad

alcuni anni fa sono cambiate. Prima università e

mondo del lavoro percorrevano strade diverse,

da un po' hanno capito che è impossibile ignorar-

si e che è fondamentale “incontrarsi” e coopera-

re. Da qui la nascita, con la riforma universitaria

del 1999, degli stage post laurea e dei tirocini.

“Lavoro sul campo” che le imprese dimostrano di

apprezzare molto più di qualsiasi lezione in aula.

Ma da qui si va al secondo punto. Quanti studen-

ti ogni anno conseguono la laurea in Italia? Il rap-

La vocedegli

StudentiPubblichiamo di seguito un bell’articolo di duestudentesse che frequentano il 1° anno dellafacoltà di Giurisprudenza della sede di tutoraggiodi Pomezia dell’università LUM Jean Monnet:“ANDIAM, ANDIAM, ANDIAMO A STUDIAR .... EPOI ???

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Quando molti cominciavano a presagire una fine anti-cipata della legislatura a causa della rottura tra Fini,

Presidente della Camera, e Berlusconi, Presidente del Con-siglio, la maggioranza di centrodestra mette a segno uncolpo inatteso e, per molti versi, complicato: l’approvazio-ne della riforma universitaria preparata dal Ministro (PDL)Gelmini. Una riforma storica, epocale, che mette fine ad unsistema durato decenni e che, come tutte le iniziative dellamaggioranza, determinano furiose reazioni del Centrosini-stra. Questa volta, però, la minoranza non si accontenta diprotestare in Parlamento, ma porta la protesta nelle piazzecon bande scatenate di giovani ed ex giovani, di studentiveri e di fuori corso cronici, di ragazzi seri e di figli di papà,di pasdaran dei centri sociali. Forse, Berlusconi esageraquando battezza l’onda degli studenti con l’invito “andatea studiare”: ma le stazioni occupate, i blocchi autostradali,gli scontri con la polizia, la città di Roma messa a ferro eda fuoco dalla guerriglia del 14 dicembre (il Sindaco Ale-manno annuncia, come dargli torto?, che l’Amministrazio-ne si costituirà parte civile nel processo penale per ottene-re il risarcimento almeno parziale dei 20 milioni di euro didanni procurati), non possono passare sotto silenzio. Conun lucidissimo articolo su “Libero” del 24 dicembre, unacuto editorialista come Giampaolo Pansa preconizza lanascita di un “nuovo” partito indicandone tutte le caratte-ristiche: una base militante composta in minoranza di stu-denti e che comprende precari dell’università, docentiarrabbiati, attivisti della protesta; un programma comunecostituito dall’abbattimento di Berlusconi e del suo gover-no; una divisione in correnti, con una mescolanza di falchie colombe, i primi in misura nettamente superiore; unabase giovanile che punta al “pensionamento” coatto ditutti i professionisti della politica presenti nei due schiera-menti contrapposti (e perciò non si comprende l’incorag-giamento dato dai PD e da Bersani). Forse, battezzare ilneonato movimento come “il partito degli asini” è eccessi-vo; mi auguro però che non si torni al clima del 1968 ed aglianni di piombo conseguiti alle violenze di piazza, quandomi trovai più volte al cospetto di minorenni strumentalizza-ti che, nei processi a loro carico, si spacciavano come “pri-gionieri politici” e definivano il collegio giudicante da mepresieduto come strumento del Potere ottuso e prevarica-tore.

LA RIFORMA UNIVERSITARIA FINALMENTEVARATA: PERCHE’ TANTO AGITARSI?QUALI LE RAGIONI DELLA PROTESTA?

porto tra diplomati e laureati è aumentato

vertiginosamente negli ultimi tre decenni.

Rispetto all'inizio degli anni '80 la “popola-

zione universitaria” è triplicata (quintuplica-

ta se si considera il solo emisfero femmini-

le). La conseguenza: il rapporto tra doman-

da (le imprese) e offerta (le università) si è

notevolmente abbassato . Troppi laureati

rispetto ai posti di lavoro che presupporreb-

bero il titolo di laurea. E così, sempre più

spesso, un laureato in sociologia, piuttosto

che in giurisprudenza, è “costretto” ad

accettare un contratto da commesso o da

insegnante, lavori non coerenti con il pro-

prio percorso di studi. La nascita di nuovi

indirizzi universitari, o di vere e proprie

nuove facoltà, spesso non aiuta. Corsi di

studi talmente specifici che presupporreb-

bero l’individuazione di un lavoro ad hoc.

Come dire: se mi laureo in musicoterapia

non posso non trovare un impiego una

volta conseguita la laurea. E invece il bino-

mio non è sempre così certo. L’ultimo, irri-

solto, dilemma riguarda allora la famosa

questione del “numero chiuso” alle univer-

sità. Risolverebbe in parte il gravoso pro-

blema dei “parcheggi universitari” e dei

centinaia di laureati alla ricerca di un impie-

go, ma siamo sicuri che il numero chiuso

non contraddica l’imprescindibile, costitu-

zionale, aspetto del “diritto allo studio”?

Federica e Martina Saraniero

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Sotto questo profilo, la decisione delPresidente Napolitano di ricevere al Qui-rinale un gruppo “irregolare” di studen-ti nell’imminenza della votazione defini-tiva al Senato suscita non poche per-plessità: che senso ha acquisire le loroproposte se poi il Presidente non puòinterloquire nel merito delle scelte parla-mentari? Perché ricevere un grupposparso ed improvvisato e non gli organirappresentativi degli studenti democra-ticamente eletti? Un tale comportamen-to è in linea con la Costituzione e con ilprincipio di legalità?

Detto questo, è ora di passare ad un sommario commentodella legge, ricordando i numeri: alla Camera 307 sì (PDL,FLI, LEGA) e 252 no (PD, IDV, UDC) con 7 astenuti; al Sena-to 161 sì (PDL, FLI, LEGA) e 96 no (PD, IDV) con 6 astenuti tracui l’UDC (al Senato le astensioni valgono come voto con-trario). Legittima la soddisfazione del Ministro MariastellaGelmini. In attesa dei decreti attuativi della riforma, previsti“entro sei mesi”, il ministro dell’Istruzione si gode il suc-cesso: “Finalmente viene archiviata definitivamente la cul-tura del falso egualitarismo instaurato con il 1968”. L’appro-vazione del testo, osserva, “è frutto di un grande lavoro disquadra”. Il gruppo di Futuro e Libertà, infatti, nonostante larottura andata in scena il 14 dicembre, ha votato con la mag-gioranza dimostrando “grande senso di responsabilità”,concede Gelmini. Quindi i ringraziamenti al premier SilvioBerlusconi per “il pieno sostegno dato alla riforma durantetutto il suo iter”.Il difficile, tuttavia, inizia adesso. “La fase attuativa dellalegge è la più importante” avverte il ministro dell’istruzione,sicuro che “dal prossimo anno accademico la riforma saràattuata. Ho i soldi: è stato stanziato un miliardo di euro suf-ficiente per garantire le spese di funzionamento e il ricono-scimento degli scatti meritocratici per i ricercatori e i pro-fessori”. Lungo la strada dell’attuazione della riforma, Gel-mini manterrà aperto il canale di dialogo con i manifestanti:“Dopo la pausa natalizia incontrerò il Consiglio nazionaledegli studenti universitari e discuteremo dei provvedimentiattuativi”.Per Maurizio Sacconi, ministro del Welfare, l’approvazionedella riforma pone “fine alla lunga ricreazione nel sistemaeducativo iniziata nel 1968”.Giorgia meloni, ministro della Gioventù, che ieri ha presocarta e penna per invitare il presidente della Repubblica aricevere anche “le rappresentanze studentesche democrati-camente elette nelle consultazioni universitarie nazionali”.Pena una “rappresentazione parziale, e quindi distorta, dellacomplessiva realtà universitaria”.Questi i punti salienti della legge, che sanciscono unmomento di autentica svolta negli Atenei italiani:• Bilanci più trasparenti. Debiti e crediti saranno più chiari.Commissariamento per gli atenei in rosso; premi ai virtuosi.• Facoltà. Al massimo 12 per ateneo; gli attuali 370 settorisaranno dimezzati.• Controllo dei costi. Stop ai corsi fantasma: razionalizzazio-ne degli indirizzi attraverso una definizione di più elevatirequisiti di docenza e disattivazione obbligatoria dei corsicon basso numero di studenti.• Merito. Il 7% dei fondi sarà distribuito agli atenei su crite-rio meritocratico: 2/3 assegnati in base alla qualita’ dellaricerca e 1/3 in base alla qualità della didattica.• Rettori. Un unico mandato di 6 anni invece di 16 non rin-novabile. Possono essere sfiduciati dal Senato accademico.• Baroni addio. I docenti dovranno garantire almeno 350 oredi didattica all’anno e saranno sottoposti a valutazioni trien-nali: in caso di voto negativo niente scatto di carriera.• Concorsopoli stop. Docenti reclutati da commissioni indi-pendenti composte da 4 professori esterni sorteggiati e daun solo interno.

• Governance. Distinzione netta di funzioni tra Senato acca-demico (didattica) e Cda (spese).• Giovani ricercatori. Riforma del reclutamento. Revisionedegli assegni di ricerca e aumento degli importi, abolizionedei posti doc sottopagati. Nuova normativa sui docenti acontratto.• Diritto allo studio. Borse di studio e prestiti d’onore; dele-ga al Governo per la riforma della legge 390/91.• Indipendenza. Nasce l’Anvur (Agenzia di valutazione delsistema universitario) che valuterà la qualità di atenei edenti di ricerca. Il Comitato che individuerà i membri dell’An-vur è nominato dal Capo dello Stato.

Se questi sono i punti, perché i giovani protestano? Einau-di nel 1953 proponeva addirittura di abolire il valore legaledei titoli di studio, lasciando al mercato e al’utenza lalibertà di scegliere volta a volta il professionista ritenutopiù meritevole di tale fiducia. Siamo ben lontani dal liberomercato ma occorre chiedersi se non siamo vicini all’abbat-timento di barriere e parentopoli. Si può non condividerel’ingresso nei CDA di non accademici?L’Università deve essere amministrata anche con criteri digestione manageriale, se vuole funzionare. E’ dunque giu-sto che i fondi pubblici di cui potrà disporre ogni ateneosiano in relazione ai risultati ottenuti. Si tratta di un princi-pio basilare del liberalismo, della competitività, della gestio-ne d’impresa, delle speranze di vittoria.

C’è poi chi confonde il precariato con il merito: La riformaintroduce la figura di docenti giovani in prova per sei anni,che verranno confermati in base ai “risultati positivi nell’in-segnamento e nella ricerca”. Che c’entra con il precariato?Insomma, siamo in presenza di una svolta, magari non epo-cale, ma che induce alla speranza. Se l’Italia è molto lonta-na dalle prime posizioni con il sistema scolastico ed univer-sitario, non è il caso di pensare a correttivi seri, senza inuti-li demagogie e strumentalizzazioni?

Nei miei trent’anni di presenza nelle Università italiane, concontratti rigorosamente annuali, retribuiti in misura mode-sta (quasi uno sfruttamento!), rinnovabili e rinnovati solo seil rinnovo era giustificato, mi sono più volte imbattuto in cat-tedratici privi di studenti. Scherzosamente, ipotizzai un“diritto ad insegnare” da parte di docenti di ruolo privati del“piacere” del contatto con gli studenti. Evidentemente, sitrattava di un sistema insostenibile, a fronte di Atenei in cuiil cd. “rapporto corto”, tipico di alcune private Università,costituiva per il povero studente un obiettivo chimerico.

Dagli Atenei (pochi) agli Atenei moltiplicati (quasi amò di licei); dall’Università avulsa dal mondo dellavoro all’Università che deve proiettare al lavoro;dalla ricerca fine a se stessa alla ricerca per il merca-to. Mi pare un discorso incoraggiante e foriero dipositive prospettive!

Dott. Bruno Ferraro Presidente del Tribunale di Tivoli

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Grande successo tra gli stu-denti dei quinti anni dell’isti-

tuto “Cavazza” di Pomezia ha avutola prima Giornata di Orientamentoanche in occasione dei 150 anni del-l’Unità d’Italia che si è tenutavenerdì 11 febbraio 2011 presso laSala Conferenze del Campus degliStudi e delle Università di Pomezia.Infatti davanti a circa 100 studenti ilSindaco della Città di Pomezia, Enri-co De Fusco insieme al Presidentedel Tribunale di Tivoli (già Presiden-te del Tribunale di Velletri) Dott.Bruno Ferraro ed hanno spiegato lapreziosa funzione del Campuspometino per formare dopo lamaturità le classi dirigenti del futu-ro mentre il Presidente del Consor-zio per l’Università di Pomezia, Pier-giorgio Crosti ed il direttore scienti-fico, prof. Alessandro Ceci, hannosottolineato le potenzialità derivantidalla sinergia tra l’UniversitàSapienza di Roma (presente con lefacoltà di Economia, Medicina eScienze Politiche a cui si aggiunge-ranno dal prossimo anno ancheprobabilmente quelle di Farmacia eBiologia) e l’Università LUM JeanMonnet (presente con la sede ditutoraggio per le facoltà di Econo-mia e Giurisprudenza). Inoltre il Pre-sidente Bruno Ferraro ha anchepresentato un interessante videosui 150 anni dell’unità d’Italiae sulla nostra Costituzio-ne brillantemente realiz-zato in associazione con iLions Club italiani.

E dopo la conferenza gli studentidel “Cavazza” hanno avuto il piace-re di visitare la struttura con le auledove potranno ,se vorranno, prose-guire il loro sviluppo culturale futu-ro e si sono cimentati con una rap-presentativa studentesca della Uni-pomezia Calcio,società calcisticadilettantesca militante nella 3° Cate-goria che gioca ogni domenicapresso il campo gestito dalloSport’s Campus all’interno del“Selva dei Pini”. Insomma unagiornata che ha visto il trionfo dellacultura e dello sport nella meravi-gliosa struttura gestita dal Consor-zio per l’Università di Pomezia a cuine seguiranno altre: inoltre se sivogliono avere maggiori informa-zioni si può contattare il:

Dipartimento stages e tirocini,

rapporti con le imprese, istituzioni

pubbliche, giornata dell’orientamen-

to, manifestazioni, promozioni per la

Gazzetta del Campus di Pomezia e

student card Sig.re Jessica Fedele e

Marilene Coleti

[email protected]

[email protected]

tel. e fax 0691255309

Jessica FedeleMarilene Coleti

GRANDE SUCCESSO

della 1° giornata

di ORIENTAMENTO

Lista degli esercizi in convenzione

consultabile su www.unipomezia.it

L’Università LUM – Jean Monnet e

il Campus degli Studi e delle Uni-

versità di Pomezia, stanno organizzan-

do per l’Anno Accademico 2010 – 2011

un MASTER di Primo Livello in Diritto

dello Sport denominato “PROFILI DI

DIRITTO ED ECONOMIA NELLO

SPORT” che mira a formare professio-

nalità di alta qualificazione inerente al

business sportivo tout court, dalla

gestione di società sportive e degli

eventi-manifestazioni di settore, alla

Giustizia Sportiva avendo altresì

cura di fornire un quadro formativo

dettagliato alla luce delle vigenti nor-

mative nazionali ed internazionali. Lo

Sport in Italia è uno dei pochi settori in

continua crescita che richiede nuove

figure manageriali in grado di affianca-

re alla pura e semplice passione delle

specifiche

competenze tecniche per un proficuo

sviluppo del business sportivo. La pro-

fessione di manager sportivo è, anche

in Italia, una realtà consolidata e in con-

tinua evoluzione non solo nelle più

importanti Organizzazioni di settore ma

anche in numero sempre maggiore di

Federazioni Sportive, Club nonché

Associazioni. Il mercato sportivo è, a

tutti gli effetti, in grado di garantire alle

aziende di settore un sicuro ritorno

degli investimenti riservando alle stes-

se l’opportunità di offrire sbocchi

professionali di un certo rilievo. E’per-

tanto in costante aumento la richiesta

di figure manageriali di alta qualifica-

zione formate nel mondo dello Sport

per Federazioni Sportive, Club, Asso-

ciazioni, aziende private che si occupa-

no della produzione, commercializza-

zione e della distribuzione di prodotti

sportivi nonché per agenzie di comuni-

cazione che organizzano eventi e mani-

festazioni sportive. In tale ottica, il

MASTER di Primo Livello in Diritto

dello Sport denominato “PROFILI DI

DIRITTO ED ECONOMIA NELLO

SPORT” fornisce un patrimonio di

conoscenze e competenze specifiche in

gestione d’impresa, strategie di marke-

2importantiMaster al

Campus diPomezia

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ting e comunicazione nonché dei

fondamentali aspetti giuridici,

economici e finanziari legati al

mondo dello Sport. Il Master si

rivolge ai Laureati di I livello in

area giuridica ed economica;

Avvocati, Praticanti Avvocati, Diri-

genti e Tecnici Sportivi, Agenti

Sportivi, Funzionari di Enti Locali.

Il Master prevede 600 ore com-

plessive di formazione in aula

nonché esercitazioni pratiche e

visite presso impianti e strutture

sportive per una durata comples-

siva di mesi 12 con inizio previsto

per il 07 ottobre 2011. Le lezioni si

terranno il Venerdì dalle ore 14:00

alle 18:00 e il Sabato dalle ore 9:00

– 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00.

Opportunità di stages presso

società sportive, istituzioni, orga-

nismi ed enti del mondo dello

sport. La partecipazione al Master

prevede un versamento di Euro

3.500,00 pagabili in due rate.

Per candidarsi è necessario con-

tattare la segreteria master Sig.ra

Caldara Adriana ai seguenti reca-

piti: Tel. 06.91255573; e-mail: a.cal-

[email protected] . Inoltre l'Uni-

versità LUM – Jean Monnet e il

Campus degli Studi e delle Uni-

versità di Pomezia, in collaborazio-

ne con Noveris Srl, stanno orga-

nizzando per l’Anno Accademico

2011– 2012 un MASTER di Primo

Livello per Management delle Isti-

tuzioni Scolastiche denominato“

AP.I.C.E. Apprendimento di Idee e

Competenze per l’ Eccellenza: dai

contenuti alle competenze attra-

verso i laboratori”che mira a for-

mare professionalità di alta quali-

ficazione per il ruolo strategico e

innovativo del dirigente scolasti-

co,con riferimento al contesto

odierno e alle sue possibili evolu-

zioni. La flessibilità necessaria per

far fronte alle attuali sfide educati-

ve spingei sistemi formativi ver-

soil trasferimento di responsabi-

lità agli istituti scolastici. L’aspetto

chiave del processo di riforme che

attraversa da anni il nostro siste-

ma scolastico è, infatti, l’autono-

mia scolastica, che si inserisce nel

più vasto processo di riorganizza-

zione dell’intero sistema formati-

vo. In questo quadro il dirigente

scolastico si colloca in una rete

complessa di relazioni con le Isti-

tuzioni e gli altri soggetti del terri-

11

torio, con utenti diretti ed indiretti

(studenti e famiglie), con la

società civile e il mercato del lavo-

ro. In tale prospettiva, il MASTER

di Primo Livello per Management

delle Istituzioni Scolastiche deno-

minato “ AP.I.C.E.APprendimento

di Idee e Competenze per l’Eccel-

lenza”fornisce un patrimonio di

conoscenze e competenze specifi-

che, di tipo manageriale,organiz-

zativo, tecnologico, amministrati-

vo, progettuale, valutativo e rela-

zionale;;sviluppa una visione inte-

grata delle principali funzioni

organizzative scolastiche nell’otti-

ca dell’interdisciplinarità;promuo-

ve la conoscenza e l’integrazione,

nel sistema scolastico, di espe-

rienze significative (good practi-

ces) nell’ottica del miglioramento.

Caratteristica fondamentale del

Master è, infatti, l’impianto meto-

dologico e didattico, finalizzato a

realizzare l’integrazione tra i con-

tenuti scientificamente rigorosi le

“Idee” e le abilità e le capacità

indispensabili alla funzione diri-

genziale le “Competenze” attra-

verso la didattica laboratoriale,

che caratterizza i lavori d’aula e

che trova piena applicazione in tre

settimane residenziali, specificata-

mente mirate all’acquisizione di

competenze relazionali, proget-

tuali e gestionali. Il Master si carat-

terizza inoltre per l’alta qualità

della metodologia e dei contenuti,

grazie al coinvolgimento dell’Uni-

versità, dell’Amministrazione sco-

lastica a livello nazionale e regio-

nale,di esperti provenienti da con-

testi diversi e dal mondo della

scuola. Ha, infatti, una faculty

composta da docenti del Campus

degli Studi e delle Università di

Pomezia, nonché di altre univer-

sità italiane, e da professionisti ed

esperti con qualificata esperienza

nel sistema educativo. Il Master si

configura come un percorso di svi-

luppo di competenze e di accom-

pagnamento per l’elaborazione di

un progetti innovativi. Il parteci-

pante è chiamato, alla luce delle

conoscenze e delle competenze

acquisite dall’integrazione dei

diversi momenti formativi, a strut-

turare un progetto di innovazione

(project work) per la realtà scola-

stica.

Il project work ha una funzione

strategica nel percorso formativo

del Master e ne qualifica l’offerta

didattica. Per orientarne e accom-

pagnarne l’ideazione, l’elaborazio-

ne e la stesura, il Master mettea

disposizione specifiche attività di

supporto. Il Master è rivolto ai diri-

genti scolastici, ai docenti che

aspirano a diventare dirigenti sco-

lastici,ai responsabili di progetto,

alle funzioni strumentali al piano

dell’offerta formativa, ai coordina-

tori di dipartimento, di commissio-

ne e di classe, a coloro che hanno

funzione organizzativa e di tuto-

raggio e ai referenti della valuta-

zione, operanti nelle scuole statali

ed in quelle paritarie. Il Master è

aperto a funzionari e dirigenti del

Ministero dell’Istruzione, dell’Uni-

versità e della Ricerca, a livello sia

nazionale che regionale. Possono

accedere al master i laureati di

ogni disciplina. Il Master prevede

60 Crediti Formativi. Il Master si

svolgerà nel periodo ottobre 2011

– settembre 2012 e prevede 420

ore d’aula di cui 120 residenziali.

Le lezioni, le esercitazioni, gli studi

di caso e le testimonianze, nonché

i seminari di approfondimento e

sintesi avranno luogo presso il

Campus “Selva dei pini” del Con-

sorzio dell’Università di Pomezia e

saranno organizzate in: moduli

didattici della durata di 12 ore in

due giornate consecutive, con

cadenza settimanale - venerdì

dalle 9.00 alle 18.00 e sabato dalle

9.00 alle 13.00 - tre settimane resi-

denziali, di 40 ore ciascuna,nei

mesi di gennaio, luglio e settem-

bre. La frequenza è obbligatoria:

per conseguire il titolo è necessa-

rio partecipare almeno all’80%del

totale delle ore d’aula.

Per info rivolgersi al Coordinatore MasterDOTT. SIMONE DI LEGINIO

Tel e Fax: 06.91255600 Mob: 333.6057933,[email protected]

INFO MASTER DIRIGENTI [email protected]

06 91255413 CHIARA PIOVACARI

Resp. Master Dirigenti ScolasticiProf. GIUSEPPE [email protected]

INFO MASTER [email protected] - 06 91255575

DONATELLA NOBILI

RESPONSABILE MASTER SICUREZZADOTT.SSA LILIANA MONTEREALE

06 91255523 [email protected]

RESPONSABILE MASTER SPORTADRIANA CALDARA

06 91255573 [email protected]

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Un’importante attività di monitoraggio sul territoriopontino è stata avviata da un gruppo di ricerca del

CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) presente pres-so il Consorzio per l’Università di Pomezia.

Il gruppo di ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricer-che (CNR), presente presso il Consorzio dell’Università diPomezia, ha avviato con la Regione Lazio, Centro Regio-nale Amianto, la realizzazione della mappatura dellecoperture in cemento-amianto presentenel territorio della Regione.

Le attività prevedono la mappatura dellecoperture in cemento-amianto attraverso

dati telerilevati MIVIS (MultispectralInfrared Visibile Imaging Spectrometer)

in aree campione della Regione, rispettivamente: Civitavecchia,

Pomezia-Albano, Aprilia–Anzio, Anagni,Frosinone, G.R.A. Est e Tiburtina.

Il progetto è consultabile sul sitowww.iia.cnr.it alla voce Progetti Nazionali.L’attività di riprese aeree con sensore MIVIS, (Multispec-tral Infrared Visibile Imaging Spectrometer) sono iniziatenel mese di settembre e ottobre ad una quota di 1.500, acui corrisponde un pixel di 3x3 metri.

Attualmente, il gruppo di ricerca composto dall’ing. LucaCongedo e dal tecnico Carlo Meoni e coordinato dall’ar-ch. Lorenza Fiumi, sta elaborando i dati per la produzio-ne di mappe georeferenziate sul territorio con caratteriz-zate e quantificate le sole coperture in cemento-amianto. Il monitoraggio di superfici coperte da cemento-amiantoè sostanzialmente basato sul rilevamento diretto, daterra, da sito in sito, che dovrebbe essere realizzato daparte del personale delle Aziende Sanitarie Locali (ASL)ed ARPA (Agenzie Regionale Protezione Ambiente). Lalocalizzazione tramite tale metodo dei siti interessaticomporta tuttavia una serie di difficoltà logistiche conconseguenti ripercussioni economiche, soprattutto quan-do l'indagine interessa superfici territoriali molto estese.Un'interessante e nuovissima alternativa al rilevamentotradizionale è rappresentata appunto dal Telerilevamentocon il sensore aeroportato MIVIS. A questo proposito ilgruppo di ricerca del CNR ha messo a punto un metodoche permette di caratterizzare e quantificare le solecoperture in cemento amianto attraverso dati MIVIS.

Il sensore MIVIS è uno strumento modulare costitui-to da 4 spettrometri che riprendono simultanea-mente le radiazioni provenienti dalla superficie ter-restre nel visibile (20 bande tra 0,43-0,83 micron),nell’infrarosso vicino (8 bande tra 1,15-1,55 micron)nell’infrarosso medio (64 bande tra 2.0-2.5 micron) enell’infrarosso termico (10 bande tra 8.2-12.7micron), per un totale di 102 bande. Oltre alla suaelevatissima risoluzione spettrale, lo strumento pos-siede un’altrettanta elevata risoluzione spaziale conun pixel di pochi metri (3 m x 3 m). Tali caratteristi-che permettono una grande precisione di analisi nelriconoscimento di elementi come l’acqua, la vegeta-zione e materiali tra cui il cemento-amianto.

Da pochi giorni sono visionabili presso l’Universitàdi Pomezia, anche se non definitivi, i primi risultatidelle elaborazioni con caratterizzate le coperture incemento-amianto presenti sul territorio di Pomezia-Albano, sarà prossima l’area di Aprilia –Anzio.

Conoscere la presenza di amianto è un importante para-metro per stabilire flussi di materiale che andrà in disca-rica, ciò permetterà di dare priorità ad investimenti eco-nomici ad interventi di bonifica e smaltimento dell’a-mianto.

Oltre alla mappatura dell’amianto sono stati caratterizza-ti altri aspetti ambientali, ad esempio la caratterizzazio-

ne di anomalie termiche al suolo ed inacqua, in alcune aree campione. Sonoalcuni primi esempi, volti ad illustrarele potenzialità del telerilevamento condato MIVIS, per la conoscenza del ter-ritorio pontino.

La realizzazione di questa attività per-mette, attraverso la produzione dimappe, una migliore descrizione dellasituazione relativa alla presenzacemento-amianto, e quindi una piùsolida valutazione del potenzialerischio per la salute dovuto alla pre-

senza di amianto, al fine di programmare e mirare inter-venti di bonifica, come previsto dalla Legge 257/92,aprendo nuove prospettive nel settore delle indagini ter-ritoriali.

La presenza del CNR presso l’Università di Pomezia for-temente sostenuta dal Presidente del Consorzio, dott.Piergiorgio Crosti, vuole anche essere un’occasione disviluppo di nuove conoscenze e di promozione dell’inno-vazione tecnologica nel quadro di nuovi programmi inambito locale, nazionale ed internazionale, con ricadutepositive per il territorio pontino, per le attività insediate eper la popolazione.

Consiglio Nazionale delle RicercheIstituto sull’Inquinamento Atmosferico

Sede di Pomezia

12

Cemento-Amiantosul nostro Territorio

IMPORTANTE NOVITÀSUL NOSTRO TERRITORIO

LA MAPPATURADELLE COPERTURE

IN CEMENTO-AMIANTOREALIZZATA DAL TEAM

DEL CNR - ISTITUTOSULL’INQUINAMENTOATMOSFERICO CHE HA

LA SEDE PRESSO ILCAMPUS DI POMEZIA

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La Pubblica Amministrazione haClienti ben definiti. Non ha

necessità, come l’Azienda privata, dicercare di procurarsi e fidelizzare deiclienti. I Clienti della P.A. sono indivi-duati nel momento dell’emanazionedella norma che sancisce il diritto delCliente a ricevere il servizio quandone ricorrano i presupposti.

All’origine della norma e quindi delservizio c’è sempre una richiesta,un’esigenza, un bisogno espressodel Cittadino o di una parte del con-testo sociale. Tali bisogni non sonostabili, ma soggetti a mutare neltempo. La norma è quindi sempresoggetta ad essere modificata, abro-gata o sostituita da nuove norme cherispondano alle mutate esigenze.

Se ne potrebbe allora dedurre che ledifferenze tra privato e pubblico siestrinsecano a livello temporale:modifiche, abrogazione e riemana-zione di norme hanno tempi lunghi,mentre i tempi di reazione dell’Azien-da al mercato sono e debbono esse-re necessariamente brevi.

Nella P.A. manca dunque, per effettodella norma, una reazione immedia-ta a fronte di mutamenti delle richie-ste di mercato. Per la P.A. gli obietti-vi sono quelli voluti dal Cliente oconcordati con lui in sede di emana-zione della norma.

Eppure i due mercati, il privato ed ilpubblico, hanno lo stesso compito:la soddisfazione dei differenti biso-gni dei Cittadini; essi agiscono in dueambiti diversi ma permeabili. Tutti edue i mercati sono soggetti alle stes-se regole. Peraltro anche le AziendePubbliche che operano in regime dimonopolio sono soggette alle stesseregole. In queste Aziende spesso inverità manca la molla fondamentale:la competizione nella qualità; talemancanza provoca aberrazioni cheportano alla non qualità totale, igno-rando così la soddisfazione del Clien-te. L’erogazione del servizio è condi-zionata dagli interessi degli erogato-ri e non dalle esigenze del Cliente.Per questo motivo anche le diverseAmministrazioni Pubbliche debbonoazionare le due leve della qualitàdegli obiettivi e qualità delle realizza-zioni: riprogettare prestazioni dovutea Clienti ben definiti, in un’ottica diservizio, perseguendo la massimizza-zione del valore per l’Utente.

IN SINTESI OCCORRE:- non sprecare risorse (del Cittadinoe della P.A.);- creare sinergie tra le diverse Ammi-nistrazioni Pubbliche (Stato, Regioni,Comuni, Enti, Autonomie Locali);- progettare dei servizi integrati chenon vedano più il Cittadino vagare

da un’Amministrazione all’altra allaricerca di una soluzione del proprioproblema.

Qualità degli obiettivi e qualità dellerealizzazioni possono essere perse-guiti attraverso il miglioramento. Ilmiglioramento della qualità di qual-siasi processo è attuabile con l’inno-vazione e con micro-miglioramentidei processi esistenti, attraverso otti-che gestionali di processo, avendol’obiettivo di minimizzare i costi per ilCittadino in generale e per il Cittadi-no-Utente in particolare. Questi cam-biamenti impongono al Manage-ment un orientamento alla previsio-ne di scenari futuri, il distacco con ilpassato e lo sviluppo di strategieadattive con moduli flessibili, qualipresupposti indispensabili e sostan-ziali per l’affermazione di capacitàinnovative.

Per concludere, il rinnovamentodeve necessariamente passare attra-verso la qualità totale che vuol dire:- qualità del servizio;- incentivazione e valorizzazionedelle Risorse Umane;- efficienza tecnica e strumentale,attraverso la dotazione di strumentitecnologici d’avanguardia.

Dott. Salvatore Nazzaro Esperto P.A.

Tra pubblicoe Privato

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1414

Al Campus di Pomezia l’universitàLa Sapienza di Roma è presente fin

dall’inizio e cioè fin dal 2004 e cosìanche il corso di laurea in Infermieristi-ca della facoltà di Medicina e Chirurgia1, la stessa che ha come preside ancheil nuovo rettore prof. Luigi Frati. Talecorso di laurea ottimamente diretto dalpresidente prof. Paolo Villari dallaprof.ssa Lia Pulimeno oltre che dal dott.Chiarini e dalla dott.sa Catanzaro affin-chè i nuovi infermieri possano esseregià da subito pronti per la professionesanitaria si avvalgono fin dal primoanno della collaborazione di importanticliniche ed istituti sanitari di rilevanzaregionale e nazionale che ospitano glistudenti per periodi di tirocinio. A livello locale vi è la Casa di Cura S.Anna - Policlinico Città di Pomezia cheda oltre trenta anni è la struttura di rife-rimento degli oltre 60.000 cittadini diPomezia ed Ardea, di circa 15.000 lavo-ratori pendolari e di oltre 150.000 turistiestivi del litorale romano e che ognigiorno vede il suo personale accompa-gnare per mano i giovani studenti delcorso di Infermieristica di Pomeziainsegnando loro quello che più che unmestiere è una vera e propria missionee cioè quella di Infermiere. Per meglio calarci nella realtà sanitarialocale e capirla meglio abbiamo fatto

qualche domanda a due studentessedel secondo anno di corso di Infermie-ristica rimanendo piacevolmente sor-presi dalla loro maturità e dal loro buonlivello conoscitivo: Ludovica Papi, 20anni,studentessa di Tor S.Lorenzo ciracconta che “ è importante fare questitirocini perché a differenza di altri corsidi laurea che prima si studia e poi silavora,questo corso permette fin dasubito di imparare il mestiere,dandocila possibilità alla fine dei tre anni dicorso di lavorare immediatamente”. Martina Mantovano,20 anni anchelei,abitante a Torvajanica ci spiega inve-ce che”fare il tirocinio è importanteanche per mettersi alla prova e percapire se una persona se la sente vera-mente di fare l’infermiere,vedi infatticose che nella vita di tutti i giorni maiavresti immaginato,affronti situazionepsicologicamente molto dure speciequando hai a che fare con pazientimolto malati,ma è una spinta motiva-zionale ed uno stimolo per continuare astudiare oltreché per mettere alla provala tua capacità di tenuta nervosa”.Per Ludovica e Martina “il rapportoanche con i futuri colleghi della ClinicaS.Anna è stato molto buono,sono sem-pre stati disponibili con noi,ci hannoinsegnato cosa dovevamo fare,cihanno seguito,ci hanno controllato e

messo alla prova in loro presenza,e poivorremmo sfatare un mito sulla sanitàdel Lazio: non è vero che tutto vamale,qui al Policlinico di Pomeziaabbiamo visto reparti puliti,i pazientitrattati bene,impianti a norma,ambien-te sano e climatizzato,i medici sonodisponibili e ci piace ricordare fra glialtri i dottori Lori e Chiariot, persino ilcibo è buono e lo abbiamo provatodirettamente noi. Certo quello dell’in-fermiere è un mestiere non semprefacile,perché è vero che ti da una tran-quillità economica ma devi preparartiad affrontare situazioni al limite,comequella volta che ci siamo trovate difronte ad una malata terminale,nonsapevamo veramente cosa fare perdarle sollievo,siamo tornate a casa inlacrime,poi abbiamo capito che comun-que avevamo avuto il nostro ruolo nel-l’accompagnare quella persona allamorte fisica ma in maniera serena ed’ora in avanti saremo più tranquillenello svolgere il nostro mestiere”. Conclude poi Ludovica ricordando unepisodio della sua esperienza da infer-miera stagista che le è rimasto inmente” mi ritorna sempre in mente unepisodio che ho vissuto in prima perso-na di una persona anziana e sola chedopo essere stata dimessa dalla clinicaS.Anna è tornata a trovare gli infermie-ri che l’avevano accudita durante la suadegenza,li ha abbracciati e le è scappa-ta anche qualche lacrimuccia perchétornando a casa ,l’aveva trovata vuota erimpiangeva quei momenti in quei erainsieme agli altri pazienti e personalemedico all’ospedale,e questo mi facapire ancora di più il nostro ruolo maanche tutto quello del personale dellasanità a livello mondiale perché laMedicina Funziona Solo Se Accompa-gnata Da Un Sorriso”. P. Crosti

Gli Studenti stagistidella clinica S. Anna

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Dopo uno strepitoso anno diesordio in Terza Categoria,

con il quinto posto nel girone B, l’U-nipomezia tenta di ripetersi - nellastagione in corso - affrontando undifficile Campionato di SecondaCategoria.Ai Crimson è toccato un girone, quel-lo M, tutt’altro che agevole, con lesquadre di Latina e dei comuni limi-trofi: ATLETICO CISTERNA, REALMARCONI ANZIO, CITTA DI POME-ZIA, BORGO S.MARIA, CORI, VIRTUSRECINEVELLETRI, GIULIANELLO,CITTA DI APRILIA, REAL VELLETRI,POLISPORTIVA CARSO, DOGANEL-LA, VIRTUS NETTUNO, CAMPOVER-DE, TEAM NUOVA FLORIDA.

I ragazzi dell’ASD UNIPOMEZIAoccupano, in questomomento, l’undicesimaposizione con quindicipunti, ma hanno sicura-mente molto da recrimi-nare (verso loro stessi)per i tanti punti persi nelgirone di andata, nonavendo saputo sfruttarea loro vantaggio, soprat-tutto, il fattore casalingo.Pochi, infatti, i punti rac-colti in casa con tanti pareggi e qual-che sconfitta di troppo. Va detto, tuttavia, che i tifosi hannopotuto godere anche di magnificheprestazioni, a testimonianza dellestraordinarie potenzialità che questasquadra possiede, con un organicoche – siamo sicuri – ha ancora tantoda dire e da dare al proprio pubblico. Basti pensare al pareggio nel tiratis-simo derby con la veterana dellacategoria, il Città di Pomezia, dove icremisi hanno bloccato sullo 0 a 0quella che allora era la capolista; emeritando certamente la vittoria perla bontà del gioco espresso, per glischemi applicati e per la tenuta deivari reparti. Insomma, una prestazio-

ne superba che i supporter ancoraricordano. Oppure, la recente trasfer-ta contro il Campoverde dove, seb-bene in piena emergenza per le tanteassenze, la forza del gruppo ha fattosì che si potesse strappare un pareg-gio in un campo ostile come il “Brid-gestone”. Ogni giorno che passa, diallenamento in allenamento, di garain gara, c’è un gruppo che cresce ediventa solido; la fiducia tra i ragazziassomiglia sempre di più a un rap-porto tra amici che si stimano dopoessersi annusati e capiti, che sannodi giocare – divertendosi – al giocopiù bello del mondo, che è il calcio.Di voler crescere ancora e ancora,per dimostrare a sé stessi, ai dirigen-ti, ai loro tifosi, di essere pronti peraffrontare tutte le sfide, con lealtà esenza timori, con il rispetto che si

deve alle norme e alleregole del gioco del cal-cio, ma soprattutto alrispetto degli avversari.La scommessa che ilMister CARRUBA (detto“Bebbo”), subentrato astagione in corso allostorico Mister BALDAZ-ZI, ha voluto fare con idirigenti e i suoi ragazzi,è portare l’ASD UNIPO-

MEZIA – in tempi ragionevolmentebrevi – ad essere con orgoglio laseconda squadra della città.Siamo convinti che i giocatori, l’alle-natore e la società, tutti insieme,metteranno in campo – sempre - ilmeglio delle proprie risorse e delleproprie capacità per vincere questascommessa. Ai tanti tifosi dei Crim-son, invece, chiediamo di continuarea sostenere questi colori in ognioccasione, facendo sentire ad ognu-no di questi uomini l’amore sincerodel loro “tifo incondizionato”. Attual-mente la rosa dell’Unipomezia ècomposta da 33 elementi sotto indi-cati nella tabella.

Gianluca Cantisani

UNIPOMEZIA CALCIOLA STRADA E’ QUELLA GIUSTA

L’AICSNuova Floridaoperante all’inter-

no del comprensorio sportivoSport’s Campus del Campus deglistudi e della università di Pomeziada circa sei anni, si è distinta nel-l’organizzare eventi sportivi qualicampionati amatoriali di Calcio a 5e Calciotto nell’ambito del circuitonazionale AICS oltre a finali nazio-nali Calcio a 7 (AICS 2007) con lapartecipazione di circa 150 atletiprovenienti da 10 regioni italiane.Inotre ospita spesso e gratuitamen-te la nazionale italiana sordomuti diCalcio a 5, da tre anni organizza ilMundialito di Calciotto a cui parte-cipano i migliori giocatori del com-prensorio Pontino, dei CastelliRomani, Aprilia, Anzio e Nettuno.Attualmente sono in svolgimento ilcampionato open di Calciotto con14 squadre partecipanti,il torneoover Calciotto, il torneo over 35 con8 squadre partecipanti,il torneoCalcio a 5 con 12 squadre parteci-panti, e siamo orgogliosi di pubbli-care su questo giornale, mensil-mente, tutte la classifiche dei varitornei affinchè tutti gli atleti parteci-panti ai tornei suddetti possanoavere sempre sott’occhio la situa-zione delle squadre in cui militano.Inoltre vogliamo informare tutti gliatleti del comprensorio pontino,deiCastelli Romani, Aprilia, Anzio eNettuno che i prossimi eventi inprogramma presso i Campi di Cal-cio a 5 e Calciotto del complessosportivo gestito dallo Sport’s Cam-pus all’interno del Campus deglistudi e delle università di Pomezia,sito in Via Pontina km.31,400 a duepassi dal centro di Pomezia sono :

- Mundialito di Calcio a 8 e Calcio a 5- Trofeo di Primavera Over 35- Torneo Calcio a 7- Torneo Matusa Over 40

Infine siamo contenti di annunciareche si svolgeranno anche altre ini-ziative sportive fra cui:

- Corsa campestre all’interno del parco- Torneo di Pallavolo organizzato dal VOL-LEY CLUB POMEZIA- Esibizione di Vertical Dolls delle ragazzedella Vertical Dolls Agency- Mostra d’Auto d’Epoca organizzato dalC.A.M.S. di Pomezia- Gara di Mountain Bike

Per informazioni ed iscrizioni ad ivari tornei e manifestazioni: si pos-sono contattare i sig.ri

Gianni Zibellini tel. 3289228563Carmine Russo tel. 3316037320

Paolo Bonanni

Avvincenti Torneidi Calcio a 5 e

Calciotto alCampus

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Via Pontina Km 31,400 Pomezia (Roma) info e prenotazioni 331.3303323aperto tutti i giorni pranzo e cena escluso il lunedì e la domenica