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GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI · se non si dispone di documentazione tecnica relativa alle caratteristiche di qualità ambientale dei materiali da scavo, eseguire

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GESTIONE DEI GESTIONE DEI MATERIALI DA MATERIALI DA SCAVO COME SCAVO COME

SOTTOPRODOTTISOTTOPRODOTTI

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GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTIGESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI

1. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE NON SOGGETTE A VIA O AIA

2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA

a prescindere dai volumi di scavo:art. 41-bis del D.L. n. 69 del 2013 convertito dalla L. n. 98 del 2013

a prescindere dai volumi di scavo:D.M. n. 161 del 2012

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GESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTIGESTIONE DEI MATERIALI DA SCAVO COME SOTTOPRODOTTI

1. MATERIALI CHE 1. MATERIALI CHE

PROVENGONO DA PROVENGONO DA

OPERE OPERE NON SOGGETTENON SOGGETTE

A VIA O AIAA VIA O AIA

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UTILIZZO FUORI SITOUTILIZZO FUORI SITO

Attività e adempimenti amministrativi nelle diverse fasi:

fase progettuale

prima dell’inizio delle operazioni di scavo

fase di scavo e/o di utilizzo

al termine delle operazioni di utilizzo

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UTILIZZO FUORI SITOUTILIZZO FUORI SITO

� stimare il volume di scavo → quantificazione in banco;

� stimare il volume massimo destinato a utilizzo fuori sito → tenere conto delle eventuali dilatazioni dei materiali conseguenti allo scavo;

in fase progettuale:

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UTILIZZO FUORI SITOUTILIZZO FUORI SITO

prima dell’inizio delle operazioni di scavo:

� se non si dispone di documentazione tecnica relativa alle caratteristiche di qualità ambientale dei materiali da scavo, eseguire specifiche determinazioni analitiche → seguire le indicazioni dell’APPA (scheda n.1);

� verificare che i materiali da scavo siano utilizzabili senza alcun preventivo trattamento, fatte salve le normali pratiche industriali e di cantiere → si intendono le operazioni finalizzate al miglioramento delle caratteristiche merceologiche dei materiali per rendere l’utilizzo maggiormente produttivo e tecnicamente efficace (scheda n.2);

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UTILIZZO FUORI SITOUTILIZZO FUORI SITO

prima dell’inizio delle operazioni di scavo:

� individuare l’eventuale sito di deposito temporaneo e prevedere i tempi di utilizzo finale dei materiali → i tempi non devono superare un anno dalla data di produzione, salvo il caso in cui l’opera nella quale il materiale è destinato ad essere utilizzato preveda un termine di esecuzione superiore;

� individuare il/i sito/siti o l’impianto di destino dei materiali da scavo → verificare la compatibilità ambientale dei materiali da scavo con il/i sito/siti o l’impianto di destino (scheda n.3);

� il proponente o il produttore deve inviare il MOD.1 all’APPA e, per conoscenza, al Comune dove ricade il sito di scavo → seguire le indicazioni dell’APPA (scheda n. 4);

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UTILIZZO FUORI SITOUTILIZZO FUORI SITO

durante le operazioni di scavo e/o di utilizzo:

� nel caso di variazioni rispetto a quanto dichiarato nel MOD.1, prima o dopo l’inizio dei lavori di scavo, lo stesso proponente o produttore deve inviare, entro 30 giorni, una dichiarazione di modifica all’APPA e al Comune del sito di scavo, attraverso il MOD.1 compilato in maniera completa, spuntando l’apposita casella con la dicitura “modifica” → seguire le indicazioni dell’APPA (scheda n. 4);

� durante il trasporto il materiale deve essere accompagnato dal documento di trasporto o da copia del contratto di trasporto o dalla scheda di trasporto → èopportuno che il produttore conservi copia di tali documenti;

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UTILIZZO FUORI SITOUTILIZZO FUORI SITO

al termine delle operazioni di utilizzo:

� il produttore deve dichiarare all’APPA e ai Comuni dei siti di scavo e di utilizzo l’avvenuto utilizzo tramite il MOD.2 → seguire le indicazioni dell’APPA (scheda n.4).

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UTILIZZO IN SITOUTILIZZO IN SITO

(Art. 185, comma 1, lettera c)

La norma presuppone l’assenza di contaminazione assenza di contaminazione del suolo

Se non si dispone di documentazione tecnica relativa alle caratteristiche di qualità ambientale dei materiali da scavo:

è opportuno eseguire la caratterizzazione ambientaleopportuno eseguire la caratterizzazione ambientale.

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UTILIZZO IN SITOUTILIZZO IN SITO

Obbligo di test di cessioneObbligo di test di cessione

Eventuale presenza di matrici materiali di riportomatrici materiali di riporto

(effettuato sui materiali granulari ai sensi dell’art. 9 del D.M. 5 febbraio 1998)

(miscela eterogenea di materiale di origine antropica, quali residui e scarti di produzione e di consumo, e di terreno, che compone un orizzonte stratigrafico specifico rispetto alle

caratteristiche geologiche e stratigrafiche naturali del terreno in un determinato sito)

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UTILIZZO IN SITOUTILIZZO IN SITO

non è necessaria alcuna comunicazione alle autorità competenti.

Caso 1): deposito esterno all’area di cantiere:

procedere come nel caso di utilizzo del materiale fuori sito indicando, nel MOD.1, come sito di destino, il sito di scavo;

Caso 2): deposito interno all’area di cantiere:

Adempimenti amministrativi:

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SITUAZIONI DI SOMMA URGENZASITUAZIONI DI SOMMA URGENZA

� trasmettere il MODtrasmettere il MOD.1.1 all’APPA e, per conoscenza, al Comune del sito interessato dall’emergenza, preventivamente allo spostamento del preventivamente allo spostamento del materiale in un sito di depositomateriale in un sito di deposito;

� procedere all’eventualeeventuale caratterizzazionecaratterizzazione dei materiali per accertare la compatibilità con il sito di destino finale prima dello spostamento degli prima dello spostamento degli stessi nel sito di destinostessi nel sito di destino;

� in caso di modifica di quanto dichiarato (ad esempio del sito di deposito finale), trasmettere il trasmettere il MOD.MOD. 1 di modifica1 di modifica agli stessi soggetti.

Avanti �Vai alle schede

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Scheda n.1

Modalità indicative da seguire per le determinazioni analitiche

numero di campioni :

� un campione composito se il volume calcolato in banco è inferiore a 3000 mc; � un campione aggiuntivo ogniqualvolta venga superato un multiplo intero di 3000 mc; � eventuali campioni aggiuntivi in presenza di eterogeneità litologiche o di utilizzo del

sito;

operazioni di campionamento :

metodo di preparazione del campione e metodiche ana litiche :

norme tecniche di settore;

secondo quanto previsto al paragrafo “Analisi chimica dei terreni” dell’Allegato 2 al titolo V della parte IV del D.Lgs. n. 152/2006;

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Scheda n.1

Modalità indicative da seguire per le determinazioni analitiche

parametri analitici da ricercare :

� set minimo di parametri previsto dalla tab. 4.1 dell’All.4 del D.M. n. 161 del 2012 con l’esclusione, se motivata, del parametro Amianto (no attività antropiche o depositi, anche nel passato, che possano avere determinato la sua presenza nel terreno);

� ulteriori parametri definiti in base alle possibili contaminazioni ricollegabili alle attivitàantropiche svolte nel sito o nelle sue vicinanze, o ad eventuali superamenti delle CSC derivanti da fenomeni naturali;

� valutare l’opportunità di eseguire il test di cessione in relazione al materiale da scavare (ad esempio in presenza di materiali di riporto), al contesto idrogeologico del sito di utilizzo e alla tipologia di impiego;

� metodica ai sensi dell’art. 9 del D.M. 5 febbraio 1998 ad esclusione del parametro COD e dell’amianto;

eventuale test di cessione:

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Scheda n.1

Modalità indicative da seguire per le determinazioni analitiche

� verificare che le concentrazioni rilevate siano compatibili con le CSC riportate nella tab.1 dell’All.5 al titolo V della parte IV del D.Lgs. n. 152/2006, in riferimento alla specifica destinazione d’uso urbanistica del sito di origine;

� con riferimento ai metalli, nel caso di superamento delle CSC, verificare se il sito ricade all’interno di una delle macroaree definite dalla deliberazione di Giunta provinciale n. 1666 del 2009 o in un Comune dove la Giunta ha riconosciuto la presenza di un fondo naturale.

verifiche da effettuare:

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Esempi di “normali pratiche industriali”(All.3 al D.M. n. 161 del 2012 )

Scheda n.2

• selezione granulometrica del materiale;

• riduzione volumetrica mediante macinazione;

• stabilizzazione a calce, a cemento o altra forma sperimentata per conferire ai materiali le caratteristiche geotecniche necessarie per il loro utilizzo (sentire preventivamente APPA per concordare le modalità di utilizzo);

• stesa al suolo per consentire l’asciugatura o la maturazione del materiale;

• riduzione della presenza di elementi antropici per facilitare lo scavo.

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Verifiche in relazione al/i sito/i di destino:

Scheda n.3

� verificare che le terre e rocce da scavo abbiano composizione compatibile con le CSC riportate nella tab.1 dell’All.5 al titolo V della parte IV del D.Lgs. n. 152/2006, in riferimento alla specifica destinazione d’uso urbanistica del/i sito/i di destino;

� verificare che i materiali non costituiscano fonte di contaminazione diretta o indiretta per le acque sotterranee (risultati del test di cessione).

� verificare che l’utilizzo non determina rischi per la salute né variazioni qualitative o quantitative delle emissioni rispetto al normale utilizzo delle materie prime.

Verifiche in relazione all’utilizzo in un successivo ciclo di produzione:

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Scheda n.4

In relazione al MOD.1 e MOD.2:

� in ognuna delle schede allegate deve essere indicato in modo esclusivo o un sito o un impianto di utilizzo;

� trattandosi di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà deve essere sottoscritto in presenza del dipendente addetto o, in alternativa, sottoscritto e presentato unitamente a copia fotostatica di un documento di identità del sottoscrittore;

� l’invio deve avvenire in via preferenziale tramite il “Portale dei servizi al cittadino” o la posta elettronica certificata.

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2. MATERIALI CHE 2. MATERIALI CHE

PROVENGONO DA PROVENGONO DA

OPERE OPERE SOGGETTESOGGETTE

A VIA O AIAA VIA O AIA

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2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA2. MATERIALI CHE PROVENGONO DA OPERE SOGGETTE A VIA O AIA

In fase progettuale e comunque almeno 90 giorni pri ma dell’inizio dello scavo:

� effettuare la caratterizzazione ambientale dei materiali da scaveffettuare la caratterizzazione ambientale dei materiali da scavoo→ modalità previste agli All. 2 e 4 del D.M. n. 161 del 2012;

a cura del proponente:

� verificare lverificare l’’esito della caratterizzazione esito della caratterizzazione in riferimento alle CSC e alla destinazione urbanistica dei siti di produzione e destino;

� in caso di superamenti delle CSC a causa di fenomeni di origine naturalefenomeni di origine naturale, comunicarlo all’Autorità competente e procedere alla dimostrazione tramite:• presentazione ed attuazione in contraddittorio con l’APPA di un piano di

accertamento;• utilizzo di analisi e studi pregressi già valutati dagli Enti;

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� predisporre il predisporre il Piano di UtilizzoPiano di Utilizzo

indicazioni all’Allegato 5 del D.M. n. 161 del 2012

schema predisposto dall’APPA: http://www.appa.provincia.tn.it/pianificazione/terre_rocce_da_scavo

+

In fase progettuale e comunque almeno 90 giorni pri ma dell’inizio dello scavo:

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In fase progettuale e comunque almeno 90 giorni pri ma dell’inizio dello scavo:

� presentare presentare allall’’AutoritAutoritàà competentecompetente: APPA: per opere soggette ad AIASVA: per opere soggette a VIA

→ almeno 90 giorni prima dell’inizio dei lavori;→ possibile anche in fase di approvazione del progetto definitivo dell’opera;→ nel caso di opera soggetta a VIA: prima dell’espressione del parere di valutazione ambientale.

• il Piano di UtilizzoPiano di Utilizzo

• la dichiarazione sostitutiva delldichiarazione sostitutiva dell’’atto di notorietatto di notorietàà attestante la sussistenza dei attestante la sussistenza dei requisiti per gestire il materiale da scavo come sottoprodottorequisiti per gestire il materiale da scavo come sottoprodotto(sottoscritta dal Legale rappresentante della persona giuridica o dalla persona fisica proponente l’opera)

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RequisitiRequisiti per gestire il materiale da scavo come sottoprodotto:

a) il materiale da scavo è generato durante la realizzazione di un'opera, di cui costituisce parte integrante, e il cui scopo primario non il cui scopo primario non èè la produzione di tale materialela produzione di tale materiale;

b) il materiale da scavo è utilizzato, in conformità al Piano di Utilizzo:1) nel corso dell'esecuzione della stessa opera, nel quale è stato generato, o

di un'opera diversa, per la realizzazione di reinterrireinterri, riempimenti, , riempimenti, rimodellazionirimodellazioni, rilevati, , rilevati, ripascimentiripascimenti, interventi a mare, miglioramenti miglioramenti fondiari o viarifondiari o viari oppure altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali;

2) in processi produttivi, in sostituzione di materiali di cavain processi produttivi, in sostituzione di materiali di cava;

c) il materiale da scavo è idoneo ad essere utilizzato direttamente, ossia senza alcun senza alcun ulteriore trattamentoulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale;

d) il materiale da scavo, per le modalità di utilizzo specifico di cui alla precedente lettera b), soddisfa i requisiti di qualità ambientale.

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→ l’Autorità competente può chiedere integrazioni entro 30 giorniintegrazioni entro 30 giorni dalla presentazione del PU;

→ l’Autorità competente può chiedere allall’’APPA, entro 30 giorniAPPA, entro 30 giorni dalla presentazione del PU o sue integrazioni, di verificare, a spese del proponente, la sussistenza dei requisiti ivi attestatala sussistenza dei requisiti ivi attestata;

→ l’APPA può chiedere al proponente un approfondimento di indagine in approfondimento di indagine in contradditoriocontradditorio;

→ ll’’APPAAPPA comunica all’Autorità competente, entro 45 giorni, lentro 45 giorni, l’’esito delle esito delle verifiche effettuateverifiche effettuate;

tempistiche del procedimento:

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→ l’Autorità competente, entro 90 giorni dalla presentazione del PUentro 90 giorni dalla presentazione del PU o delle integrazioni, approva il PU o lo rigettaapprova il PU o lo rigetta (possibile presentare un nuovo PU);

→ decorso il termine dei 90 giornidecorso il termine dei 90 giorni dalla presentazione del PU o delle integrazioni, il proponente gestisce il materiale da scavo nel rispetto del il proponente gestisce il materiale da scavo nel rispetto del PUPU;

tempistiche del procedimento:

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Il proponente del PU comunica all’Autorità competente ll’’indicazione indicazione

delldell’’esecutore del PU prima dellesecutore del PU prima dell’’inizio inizio dei lavoridei lavori di realizzazione dell’opera

Inizio dei lavori di scavo:

l’esecutore diventa responsabile del rispetto del

Piano di Utilizzo

entro due annidue anni dalla presentazione del PU, salvo deroghe motivate

NB: Il PU definisce la durata di validità del PU stesso oltre la quale il materiale deve essere gestito come rifiuto a meno che non venga presentato, entro i due mesi antecedenti la

scadenza, un nuovo PU della durata massima di un anno

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→ Previsione nel PU secondo le modalità dettate all’All. 8 del D.M. n. 161 del 2012

→ Effettuata a cura della cura dell’’esecutoreesecutore

Caratterizzazione ambientale in corso d’opera:

(eseguitaeseguita) qualora sia comprovata l’impossibilità di eseguire la caratterizzazione

prima della realizzazione dell’opera

(riri--eseguitaeseguita) qualora si faccia ricorso a metodologie di scavo in grado di

determinare una potenziale contaminazione dei materiali

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� aggiornamento del PUaggiornamento del PU secondo la stessa procedura con cui è stato presentato la prima volta;

� in attesa del completamento della procedura di aggiornamento non eseguire non eseguire operazioni diverse da quelle dichiarate nel PU originariooperazioni diverse da quelle dichiarate nel PU originario;

� nel caso di aumento del volume in banco superiore al 20%, aggiornare il PU entro 15 giorni dalla variazione15 giorni dalla variazione;

Modifiche sostanziali del PU:

• aumento del volume in banco oggetto del PU superiore al 20%• modifica dei siti di destinazione/deposito• modifica dell’utilizzo• modifica delle tecnologie di scavo

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gestito secondo il PU ed identificato con apposita apposita

segnaleticasegnaletica

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Deposito temporaneo dei materiali da scavo:

fisicamente separatoseparato e gestito in modo autonomo rispetto ad eventuali rifiutieventuali rifiuti

fisicamente distinto da materiali oggetto di altri PUmateriali oggetto di altri PU

durata non superiore alla durata del PU

• sito di produzione • quantità del materiale depositato

• dati amministrativi del PU

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Trasporto del materiale fuori dal sito di scavo:

� prima del trasporto inviare allprima del trasporto inviare all’’AutoritAutoritàà competente una comunicazionecompetente una comunicazioneattestante le generalità di:

• stazione appaltante• ditta appaltatrice dei lavori di scavo/intervento• ditta che trasporta il materiale;• ditta che riceve il materiale;• luogo di destinazione;• targa del mezzo utilizzato;• sito di provenienza;• data e ora del carico;• quantità e tipologia del materiale trasportato.

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deve essere sempre accompagnato dal documento di trasporto documento di trasporto redatto dallredatto dall’’esecutoreesecutore

ai sensi dell’All. 6 del D.M. n. 161 del 2012

Trasporto del materiale fuori dal sito di scavo:

redatto in triplice copiatriplice copia: → esecutore→ trasportatore→ destinatario (originale)

conservato da tutti per 5 annieventuale quarta copiaquarta copia (proponente)

se proponente ed esecutore sono diversi

+

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NB: nel caso in cui l’utilizzo avvenga non da parte del proponente o dell’esecutore, nella dichiarazione deve essere riportato il periodo entro il quale il soggetto terzo deve completare l’utilizzo; il soggetto terzo deve comunque comunicare l’avvenuto utilizzo.

Conclusione dei lavori di scavo e utilizzo:

� attestare all’Autorità competente l’avvenuto utilizzo del materiale in conformità al PU (esecutore) → dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà in conformità all’All. 7 del D.M. n. 161 del 2012;

entro il termine di validità del PU

� conservare tale dichiarazione per 5 anni.