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1 Nome file data Contesto Relatore Liv. revisione Lemmi 930403SAB_GBC3.pdf 03/04/1993 GBC GB Contri Pubblicazione Banalizzazione Chiesa Città Giussani, Luigi Gnosticismo Moralismo Reale IL SABATO N. 14 1993 3 APRILE 1993 GIACOMO B. CONTRI CONTRO I CLERICO-LENINISTI Intervista di Pina Baglioni «È un libro che dimostra come Giussani non abbia bisogno di integrazioni da parte dei professionisti del pensiero. Per questo è il libro che ci voleva». Giacomo Contri lancia il dibattito su Un avvenimento di vita, cioè una storiaOggi è uno degli psicoanalisti più famosi dItalia. Trentasei anni fa era studente ginnasiale al liceo Berchet di Milano. Lì Giacomo Contri ebbe il suo primo incontro con don Luigi Giussani, allepoca professore di religione. Da allora il rapporto con il fondatore di Comunione e liberazione è stato un rapporto decisivo per la sua vita, pur transitando, come lui stesso ricorda in questa intervista, anche attraverso momenti tempestosi. Ricevuto il nuovo libro di Luigi Giussani, Contri non ha perso tempo. Lo ha letto ed esplorato con cura. E in questa intervista ci consegna le sue riflessioni. Riflessioni «di uno dei primi ciellini che potrebbe essere diventato uno degli ultimi», come lui stesso, con buona dose di ironia, ama definirsi. Domanda Innanzitutto, un giudizio a caldo su questa raccolta di testi di Luigi Giussani. Contri Questo libro, rivolto al pubblico, ci voleva. Nella dimensione pubblica si cominciava a sentire, intorno a Giussani, come una congiura, unaria di rarefazione, di spiritualizzazione, un odor di santonità. Detto più politicamente: unaria di terra bruciata, di isolamento del maestro dal suo moto, movimento, del maestro dal padre, di culturalizzazione, di recisione del legame con i suoi amici. Recisione dal reale, decapitazione. Mi ripugna il processo di santonificazione. La prova del nove che i santi sono santi, e tolleranti, è che in vita terrena non progettano che usciranno dalle loro tombe per fare a pezzi quelli che li ridurranno a santoni. Domanda Cosa intende dire quando parla di «odor di santonità»? Contri La battuta santonificazionerende solo un aspetto di una vecchia quanto nuova storia di riduzione e deformazione di Giussani a ciò che non è. Di fronte a questa opera scritta che noi vediamo culturalmente piena, cioè non bisognosa di supplementi, integrazioni, sussidi, da parte di professionisti del pensieroche roba! , è capitato che la si trattasse, ora come una predica alta, anzi altissima per carità!, La Predica, bisognosa di pretoriani culturali, ora come la dettatura della linea che un apparato avrebbe

GIACOMO B. CONTRI CONTRO I CLERICO-LENINISTI

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Intervista di Pina Baglioni

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    Nome file data Contesto Relatore Liv. revisione Lemmi

    930403SAB_GBC3.pdf 03/04/1993 GBC GB Contri Pubblicazione Banalizzazione Chiesa

    Citt Giussani, Luigi

    Gnosticismo Moralismo

    Reale

    IL SABATO

    N. 14 1993

    3 APRILE 1993

    GIACOMO B. CONTRI

    CONTRO I CLERICO-LENINISTI

    Intervista di Pina Baglioni

    un libro che dimostra come Giussani non abbia bisogno di integrazioni da parte dei professionisti del

    pensiero. Per questo il libro che ci voleva. Giacomo Contri lancia il dibattito su Un avvenimento di

    vita, cio una storia

    Oggi uno degli psicoanalisti pi famosi dItalia. Trentasei anni fa era studente ginnasiale al liceo

    Berchet di Milano. L Giacomo Contri ebbe il suo primo incontro con don Luigi Giussani, allepoca professore di religione.

    Da allora il rapporto con il fondatore di Comunione e liberazione stato un rapporto decisivo per la sua

    vita, pur transitando, come lui stesso ricorda in questa intervista, anche attraverso momenti tempestosi. Ricevuto il nuovo libro di Luigi Giussani, Contri non ha perso tempo. Lo ha letto ed esplorato con cura. E in

    questa intervista ci consegna le sue riflessioni. Riflessioni di uno dei primi ciellini che potrebbe essere

    diventato uno degli ultimi, come lui stesso, con buona dose di ironia, ama definirsi.

    Domanda Innanzitutto, un giudizio a caldo su questa raccolta di testi di Luigi Giussani.

    Contri Questo libro, rivolto al pubblico, ci voleva. Nella dimensione pubblica si cominciava a sentire,

    intorno a Giussani, come una congiura, unaria di rarefazione, di spiritualizzazione, un odor di santonit. Detto pi politicamente: unaria di terra bruciata, di isolamento del maestro dal suo moto, movimento, del

    maestro dal padre, di culturalizzazione, di recisione del legame con i suoi amici. Recisione dal reale,

    decapitazione. Mi ripugna il processo di santonificazione. La prova del nove che i santi sono santi, e tolleranti, che in vita terrena non progettano che usciranno dalle loro tombe per fare a pezzi quelli che li

    ridurranno a santoni.

    Domanda Cosa intende dire quando parla di odor di santonit?

    Contri La battuta santonificazione rende solo un aspetto di una vecchia quanto nuova storia di

    riduzione e deformazione di Giussani a ci che non . Di fronte a questa opera scritta che noi vediamo

    culturalmente piena, cio non bisognosa di supplementi, integrazioni, sussidi, da parte di professionisti del

    pensiero che roba! , capitato che la si trattasse, ora come una predica alta, anzi altissima per carit!, La Predica, bisognosa di pretoriani culturali, ora come la dettatura della linea che un apparato avrebbe

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    applicato. Mentre lo dico invento una nuova parola e categoria: si tratta di clerico-leninismo. Il clerico-

    leninismo una vecchia storia nella Chiesa e nel mondo, non nato con e contro Giussani. Lo slogan da lui

    proposto Si ricomincia da Uno, liberatorio, senza neppure polemica, anche da esso. E ancora... Con Giussani capisco che possa esserci stato un tempo in cui i cristiani potevano essere accusati di essere

    irreligiosi o atei: non c pi 1a divinit, la religione o il religioso, o, figurarsi, il numinoso, cio una

    categoria di cui Cristo sarebbe un caso particolare per quanto eminente, persino unico. La distinzione tra senso religioso e religione radicale.

    Domanda La scansione dei capitoli del libro determinata da momenti, fatti, date precise. Tutto ci lo

    trova un limite o una ricchezza?

    Contri Apprezzo la redazione e lo stile di scrittura, di parole messe in scrittura, di queste pagine. Mi appare unedizione criticamente felice, perch vi si sente appunto lo stile, cio 1a-chi-si-rivolge chi parla,

    lappartenenza degli uditori. Non c asepsi rispetto al destinatario. Allamico. Anzi, unedizione

    duplicemente compiuta: nei destinatari, e nella storia.

    Domanda Ci racconti dei suoi rapporti con monsignor Giussani.

    Contri Ascolto Giussani da trentasei anni (ne avevo quindici). Mai che mi abbia deluso: nemmeno quella

    volta, una per lesattezza, che per un momento sono stato furiosamente contro. N illuso, ma ora non voglio star l sulle illusioni religiose. Non mi ha deluso per la ragione che lui dice: cio che parla di qualcuno che

    non delude. La cosa eccitante (la parola eccitamento fa parte del mio repertorio). Persino commovente:

    molti conoscono la commozione dellascoltare Giussani che parla di Ges. Ma non vorrei neppure

    sottolineare questo, ma piuttosto un fatto per nulla ovvio: non tanto la sua, vorrei quasi dire, facile vero, facile, leggero, quando ci si sta insistenza su chi non delude, Cristo, ma la sua insistita fedelt al legame

    Cristo-Chiesa. Io, oggi, non lo trovo strano o bizzarro, ma se per un istante cos sembrasse, per capire

    sarebbe utile. Non la Chiesa meretrix di papi nepotisti, simoniaci e, diciamolo, un po erotomani, ma una Chiesa deludente, banale, tesa a rinnegarsi come meretrix cio doppiamente peccatrice ( il significato di

    moralista). Banale non un aggettivo banale: esso designa il prodotto finito in forma morale o

    spirituale della cucina gnostica, lannullamento di ogni accaduto. Dopo quasi cinque secoli, la strada

    opposta a Lutero, avendo gli stessi occhi aperti di Lutero.

    Domanda Perch si trov furiosamente contro?

    Contri Cerco le parole: non contro il fatto che pareva fare troppa politica unobiezione che non

    potrebbe proprio venirmi contro nessuno , ma contro il fatto che faceva davvero politica. Quella che poi mi sono messo a chiamare la politica non di Partito della Citt di Dio, la politica di Dio come Citt di

    uomini, per farli uomini, e per aiutarne laltra Citt, la troppo umana Citt umana, terrena, a essere umana,

    cio almeno a esistere come Citt, la certezza della quale torna oggi nellincertezza. Ci poneva fine anche a un mio personale punto dimpotenza: spesso proprio a una buona novit che si reagisce come un gatto

    selvatico.

    Domanda Questo libro pu chiarire in modo pi esauriente i passaggi cruciali nella storia di CL? Viene

    in mente, a questo proposito, la conversazione di Giussani con gli universitari allindomani del referendum sullaborto.

    Contri Ci sono numerosi altri e importanti libri di Giussani. Questo aggiunge a quelli lelemento che

    mancava: la datazione in quanto storica, la capitolazione, la ri-capitolazione (notoria parola di san Paolo). Si ricomincia da..., si legge in queste pagine. In esse Giussani stesso a fare la critica della storia del

    movimento e non solo di esso di cui iniziatore, a ricapitolarla, a riscriverne i tempi, a riconoscerne il

    senso a partire da una data avanzata di questa storia (1981). buona storiografia. Alcuni avrebbero preferito una pura, lineare, cumulativa, melliflua diciamolo pure: clericale continuit semplice: lui dice invece che

    nel dopo si ricomincia, e da uno, uno prima, quellUno, quel Tale, non solo rispetto alla storia del suo

    movimento di Tale Luigi Giussani, ma rispetto a cinque secoli fa, almeno.

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    Domanda In effetti il percorso storico di questo libro testimonia di molte svolte. Furono anche

    traumatiche?

    Contri La ricapitolazione storica fatta da Giussani una cosa da sparargli: ha sconvolto anche dei seguaci, vecchi e non, che pensavano che i giochi fossero gi fatti (sparargli una citazione mia

    personale, qualcuno lo scrisse di me ventanni fa sullEspresso Sparategli a vista!, per la precisione

    al che rispondo no grazie!, non per girare la sparatoria a Giussani, ma soltanto per annotare che questa gi in atto). Giussani dice di ricominciare, e senza attardarsi, dal day after. Ma non il day after futuribile della

    fantascienza, bens il day after gi cominciato della cristianit, cattolica, protestante, ortodossa, e di altri

    ancora secondo me (nel mio piccolo di psicoanalista, dico da tempo che siamo al day after anche di Freud).

    Anche per fare dell ecumenismo serio non le solite strimpellate da O sole mio teologico bisogna ripartire da qui, da Uno (non LUno di Stirner, ma oltrepassiamo).

    Domanda Come ha gi sottolineato Massimo Borghesi nello scorso numero del Sabato, il filo rosso delle

    riflessioni di don Luigi Giussani proprio la fine della cristianit. Un processo che in questi ultimi ventanni ha subito unaccelerazione devastante. daccordo con questa lettura?

    Contri Mi lasci fare della socio-fideo-teopsicologia (che orrore!). Da ventanni a oggi c stato un

    cambiamento grande cos. Allora, la gente stava ancora li a perdersi a perdere la fede. Oggi la situazione ..., va be, progredita, evoluta: non si sta neppure pi l a perdere tempo a perderla, per quel che vale questo

    optional dello spirito! Nei salotti stessi la cosa so sarebbe giudicata dmode.

    Domanda Attraverso la sua rubrica sul Sabato, Sanvoltaire, ha abituato i lettori a pesare le parole, a

    riconoscerne la potenza. Quali sono le parole di Giussani che in questo libro lhanno pi colpita?

    Contri C una coppia di parole in queste pagine: politica e cultura. Su politica ho detto. Su

    cultura, trovo Giussani determinatissimo nel rifiutare ogni idea di mediazione culturale (filosofica,

    teologica,...). La mediazione e la cultura anche in senso colto: e non obbligatoriamente la Cultura colta, anzi , Cristo. Allora logica elementare si tratta, lui deduce, di conoscere Cristo. Non faccio commenti:

    annoto solo che raramente ho sentito impiegare la parola conoscenza con un significato cos pieno.

    Capisco bene che e perch una dottrina filosofica dominante nel nostro mondo oggi che non c

    conoscenza. Questultima la formula pi concisa della gnosi, che peraltro significherebbe conoscenza, strano ma vero. La cosa anche stata teorizzata, cos: sapere sapere che non c conoscenza. Provo sempre

    una certa impressione quando costato che Cristo effettivamente conoscibile. Capisco bene anche unaltra

    cosa: che il significato amoroso quasi dicevo: erotico della conoscenza, quello che si vuole far saltare.

    Domanda C qualcosa di questo libro che lha specialmente toccata?

    Contri Nel crescendo di queste pagine si vede crescere il rilievo di una decisione che capisco meglio

    essere cristiana, di Cristo: quella di prendere le difese sottolineo questa parola dellio, di questo nostro io sempre pi abbandonato senza difese n avvocati. E che, ridotto in questo stato, non ha altre alternative tra, o

    lo stato di indifeso e dunque di offeso, o il passare a offensivo, alleato in unequivoca alleanza con il suo

    offensore e nemico. Sono qui a dire non di me, quantunque come figlio e discepolo: se lo facessi, lunga

    storia, farei il confronto con quellaltro mio grande maestro, Jacques Lacan. proprio a proposito dellio, meglio che a ogni altro proposito, che potrei testimoniare come il confronto si risolto: infatti quellio che

    Lacan liquidava, doveva poi ritrovarselo li, duro come il ferro, come io perverso. Senza... cuore, il cuore

    come ne parla don Luigi Giussani. Ma su un punto ce ne sarebbe poi un altro Lacan conveniva con Giussani: quando diceva che s, certo, i preti dicono sempre su per gi le stesse cose, ma il ny a plus le

    coeur.

    Studium Cartello 2007

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