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Ginestra fabbrica della conoscenza – presentazi
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IL NUOVO CENTRO CULTURALEBIBLIOTECA, LABORATORI, PRODUZIONI
GINESTRA FABBRICA DELLA CONOSCENZA
Ginestra è un centro culturale, una struttura che ospita la nuova biblioteca comunale, spazi per laboratori artistici e didattici votati alla creazione di produzioni originali, presentazioni e performance dal vivo.
Ginestra è un organismo di produzione di idee, arte e cultura: un luogo fisico e una rete multidisciplinare di soggetti, un centro di attività creative, luogo dove sperimentare processi di apprendimento basati sull’imparare facendo.
---> un centro culturale multidisciplinare, vivo e aperto alla città
---> una moderna bibliotecacon nuove funzioni
---> un punto di aggregazione e coesione sociale
---> una piazza coperta, un luogo di incontro e di scoperta per tutti
---> un punto di aggregazione e coesione sociale
---> una piazza coperta, un luogo di incontro e di scoperta per tutti
LE PAROLE CHIAVE
---> Lo scopo di Ginestra Fabbrica della Conoscenza è conoscere, sperimentare assieme per dare voce al capitale sociale, culturale e creativo della società. In particolare è in sintonia con alcuni valori, principi e parole chiave individuati nel corso di un processo partecipativo.
ACCOGLIENTE aperta ascoltare autogenerante BENE COMUNE buone pratiche
condividere creativa di qualità flessibile imparare informare facendo e formare
INNOVAZIONE integrare lavoro di gruppo linguaggi della organizzata PARTECIPATA interdisciplinare contemporaneità
apprendimento piazza coperta PER TUTTI PLURALE produzioni raccogliere permanente originali
restituire rete scambio reticolare riconfigurabile sostenibile sperimentazione
BE-NE CO-MU-NE
Illustrazione di Rob Gonsalves
La cultura è un bene comuneprimario come l'acqua;i teatri, le biblioteche, i cinemasono come tanti acquedotti.
Claudio Abbadodirettore d'orchestra
Una risorsa condivisa alla quale tutti hanno il diritto di accedere. Un bene comune da tutelare, per accrescere la propria conoscenza e il benessere della società.
Ginestra bene comune
PAR-TE-CI-PA-TA
---> Lo scopo di Ginestra Fabbrica della Conoscenza è conoscere, sperimentare assieme per dare voce al capitale sociale, culturale e creativo della società. In particolare è in sintonia con alcuni valori, principi e parole chiave individuati nel corso di un processo partecipativo.
Su una parete della nostra scuola c’è scritto grande "I CARE". È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: "me ne importa, mi sta a cuore". È il contrario esatto del motto fascista "me ne frego".
Don Milani Lettera ai giudiciBarbiana 18 ottobre 1965 Illustrazione di
Rob Gonsalves
Ginestra partecipata
Un organismo che coinvolge e stimola la partecipazione di tutta la comunità. Una struttura che valorizza il contributo dei singoli, delle associazioni e di tutte le energie del territorio.
IN-NO-VA-TI-VA
Illustrazione di Rob Gonsalves
Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere.
Mahatma Gandhipolitico e filosofo
Ginestra innovativa
Un centro di attività creative, luogo dove sperimentare forme culturali innovative e sostenibili attraverso processi di apprendimento basati sull’imparare facendo. Uno spazio per la co-progettazione interdisciplinare.
AC-CO-GLIEN-TE
Cosa può esserci di più importante dell'accoglienza?
Ermanno Olmi, regista Illustrazione di
Rob Gonsalves
Ginestra accogliente
Un luogo nel quale tutti possono sentirsi benvenuti. Uno spazio aperto, attento all’ascolto del territorio e alle esigenze della comunità. Un luogo per l'incontro.
PLU-RALE
Scambiandosi i loro pensieri, gli uomini comunicano come nei baci e gli abbracci; chi accoglie un pensiero non riceve qualcosa, ma qualcuno.
Il libro degli amici, 1922Hugo Von Hofmannsthal, Scrittore Illustrazione di
Rob Gonsalves
Ginestra plurale
Uno spazio che accoglie la diversità delle idee e si arricchisce attraverso differenti contributi critici. Un luogo che cresce e fa crescere grazie alla pluralità, generando conoscenza.
PERTUT-TI
Illustrazione di Rob Gonsalves
615-986 monastero benedettinoLa chiesa di Sant’Angelo alla Ginestra è sicuramente la parte più antica del complesso, sorta intorno all’anno 615, molto prima della stessa città di Montevarchi.
986-1445 hospitalePrima del Mille, presumibilmente nel 986, la chiesa divenne hospitale per l’accoglienza dei pellegrini sulla strada tra Firenze e Roma.
1445-1778 convento suore camaldolesi e benedettineCessato l’afflusso di pellegrini e tramontata la funzione di hospitale il convento venne affidato alle suore camaldolesi e poi alle monache benedettine che lo detennero fino alla soppressione, il 1° giugno 1778 con decreto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I.
1866- 1968 filandaL’ex monastero con i suoi possedimenti fu alienato nel 1860, diventando prima di proprietà della famiglia Cini. Nel 1866 divenne di Ernesto Amphoux che vi impiantò uno stabilimento di filatura serica, ampliato nel 1887 per accogliere trecento persone. In seguito, con la chiusura dell’attività produttiva, l’intero complesso subì un degrado sempre più accentuato.
2008 – Cantieri La GinestraNasce un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, formato da esperti, rappresentanti della Regione e del Comune, con lo scopo di approfondire e attuare la visione dei Cantieri emersa dal processo partecipato del 2005. Il gruppo di lavoro allarga lo sguardo e inserisce i Cantieri La Ginestra in una dimensione territoriale, dove i poli culturali si mettono a sistema, per ottimizzare risorse economiche e valorizzazione il patrimonio culturale e sociale.
La Ginestra come progetto PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) - Questo intervento prevede i lavori nel complesso monumentale della Ginestra per l’allestimento e l’ accessibilità dei “Cantieri La Ginestra: Centro Per Le Culture Contemporanee”. All’interno di questo contenitore troveranno posto la biblioteca comunale e spazi per l’allestimento di mostre temporanee, laboratori, spazi di studio e aggregazione.
2009/2010 “Tutto ciò che è dal vivo” è l’essenza dell’offerta culturale dei Cantieri La Ginestra, caleidoscopica per diversità di attività, linguaggi e servizi. “Dal vivo” si pensano anche le attività funzionali allo Start Up dei Cantieri: le attività necessarie all’apertura dello spazio sono trasformate in “percorsi learning by doing” (imparare facendo) che coinvolgono altri soggetti, che così partecipano all’avanzamento lavori dei Cantieri.
2011 – Ginestra Fabbrica della ConoscenzaNasce Ginestra Fabbrica della Conoscenza, soggetto che recepisce le indicazioni dei Cantieri la Ginestra. La proposta culturale per l’80% è rappresentata da percorsi di educazione informale con didattica “imparare facendo”, che a sua volta danno vita ad attività di ricerca, sperimentazione, progettazione, produzione, accoglienza, spettacolo, informazione, scambio tra saperi e generazioni. Il cuore pulsante della produzione culturale è un “metodo”, un modus operandis basato sul lavoro di gruppo e l’interdisciplina. La struttura della proposta culturale poggia su otto “spazi-funzioni” sincroniche e trasversali: accoglienza e residenza, formazione, relazione e comunicazione, progettazione, ricerca, informazione e archiviazione, produzione, coordinamento.
I libri sono l'alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia.
Marco Tullio Ciceronefilosofo
L'EVOLUZIONE DELLA PROPOSTA CULTURALE: DA MUSEO DEL TERRITORIO A CANTIERE D'INNOVAZIONE FINO A FABBRICA DELLA CONOSCENZA
1978 - L’amministrazione Comunale di Montevarchi decide di acquistare tutto il complesso edilizio della Ginestra – con l’esclusione della chiesa, della canonica e di altri spazi annessi – per recuperare questo patrimonio in pessimo stato e destinarlo in parte a residenze e in parte ad attività di carattere collettivo.
1985 - Nasce l’idea di un Museo del Territorio
1993 - Nasce l’idea di un Centro di Cultura per il territorio, per raccogliere e documentare fatti, notizie, studi, ricerche, reperti che raccontano la storia del Valdarno.
2005 - Incubatore per sperimentare innovative sinergie tra creatività e territorio Attraverso il percorso TRA ART - workshop di progettazione interdisciplinare partecipata “Nuove GenerAzioni” (Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Montevarchi) l’idea raggiunge un’ulteriore definizione: Ginestra come “uno spazio di conoscenze, metodi, arti, pratiche e culture: uno spazio in cui i diversi punti di vista interagisconoe si intrecciano in un tessuto di relazioni in continua evoluzione”.
Ginestra per tutti
Uno centro dove bambini, giovani e adulti trovano spazi e risorse specifiche a loro dedicate. Al tempo stesso uno spazio nel quale le generazioni si mescolano, scambiandosi opinioni e punti di vista, per una crescita culturale comune.
615-986 monastero benedettinoLa chiesa di Sant’Angelo alla Ginestra è sicuramente la parte più antica del complesso, sorta intorno all’anno 615, molto prima della stessa città di Montevarchi.
986-1445 hospitalePrima del Mille, presumibilmente nel 986, la chiesa divenne hospitale per l’accoglienza dei pellegrini sulla strada tra Firenze e Roma.
1445-1778 convento suore camaldolesi e benedettineCessato l’afflusso di pellegrini e tramontata la funzione di hospitale il convento venne affidato alle suore camaldolesi e poi alle monache benedettine che lo detennero fino alla soppressione, il 1° giugno 1778 con decreto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I.
1866- 1968 filandaL’ex monastero con i suoi possedimenti fu alienato nel 1860, diventando prima di proprietà della famiglia Cini. Nel 1866 divenne di Ernesto Amphoux che vi impiantò uno stabilimento di filatura serica, ampliato nel 1887 per accogliere trecento persone. In seguito, con la chiusura dell’attività produttiva, l’intero complesso subì un degrado sempre più accentuato.
2008 – Cantieri La GinestraNasce un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, formato da esperti, rappresentanti della Regione e del Comune, con lo scopo di approfondire e attuare la visione dei Cantieri emersa dal processo partecipato del 2005. Il gruppo di lavoro allarga lo sguardo e inserisce i Cantieri La Ginestra in una dimensione territoriale, dove i poli culturali si mettono a sistema, per ottimizzare risorse economiche e valorizzazione il patrimonio culturale e sociale.
La Ginestra come progetto PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) - Questo intervento prevede i lavori nel complesso monumentale della Ginestra per l’allestimento e l’ accessibilità dei “Cantieri La Ginestra: Centro Per Le Culture Contemporanee”. All’interno di questo contenitore troveranno posto la biblioteca comunale e spazi per l’allestimento di mostre temporanee, laboratori, spazi di studio e aggregazione.
2009/2010 “Tutto ciò che è dal vivo” è l’essenza dell’offerta culturale dei Cantieri La Ginestra, caleidoscopica per diversità di attività, linguaggi e servizi. “Dal vivo” si pensano anche le attività funzionali allo Start Up dei Cantieri: le attività necessarie all’apertura dello spazio sono trasformate in “percorsi learning by doing” (imparare facendo) che coinvolgono altri soggetti, che così partecipano all’avanzamento lavori dei Cantieri.
2011 – Ginestra Fabbrica della ConoscenzaNasce Ginestra Fabbrica della Conoscenza, soggetto che recepisce le indicazioni dei Cantieri la Ginestra. La proposta culturale per l’80% è rappresentata da percorsi di educazione informale con didattica “imparare facendo”, che a sua volta danno vita ad attività di ricerca, sperimentazione, progettazione, produzione, accoglienza, spettacolo, informazione, scambio tra saperi e generazioni. Il cuore pulsante della produzione culturale è un “metodo”, un modus operandis basato sul lavoro di gruppo e l’interdisciplina. La struttura della proposta culturale poggia su otto “spazi-funzioni” sincroniche e trasversali: accoglienza e residenza, formazione, relazione e comunicazione, progettazione, ricerca, informazione e archiviazione, produzione, coordinamento.
L'EVOLUZIONE DELLA PROPOSTA CULTURALE: DA MUSEO DEL TERRITORIO A CANTIERE D'INNOVAZIONE FINO A FABBRICA DELLA CONOSCENZA
1978 - L’amministrazione Comunale di Montevarchi decide di acquistare tutto il complesso edilizio della Ginestra – con l’esclusione della chiesa, della canonica e di altri spazi annessi – per recuperare questo patrimonio in pessimo stato e destinarlo in parte a residenze e in parte ad attività di carattere collettivo.
1985 - Nasce l’idea di un Museo del Territorio
1993 - Nasce l’idea di un Centro di Cultura per il territorio, per raccogliere e documentare fatti, notizie, studi, ricerche, reperti che raccontano la storia del Valdarno.
2005 - Incubatore per sperimentare innovative sinergie tra creatività e territorio Attraverso il percorso TRA ART - workshop di progettazione interdisciplinare partecipata “Nuove GenerAzioni” (Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Montevarchi) l’idea raggiunge un’ulteriore definizione: Ginestra come “uno spazio di conoscenze, metodi, arti, pratiche e culture: uno spazio in cui i diversi punti di vista interagisconoe si intrecciano in un tessuto di relazioni in continua evoluzione”.
615-986 monastero benedettinoLa chiesa di Sant’Angelo alla Ginestra è sicuramente la parte più antica del complesso, sorta intorno all’anno 615, molto prima della stessa città di Montevarchi.
986-1445 hospitalePrima del Mille, presumibilmente nel 986, la chiesa divenne hospitale per l’accoglienza dei pellegrini sulla strada tra Firenze e Roma.
1445-1778 convento suore camaldolesi e benedettineCessato l’afflusso di pellegrini e tramontata la funzione di hospitale il convento venne affidato alle suore camaldolesi e poi alle monache benedettine che lo detennero fino alla soppressione, il 1° giugno 1778 con decreto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I.
1866- 1968 filandaL’ex monastero con i suoi possedimenti fu alienato nel 1860, diventando prima di proprietà della famiglia Cini. Nel 1866 divenne di Ernesto Amphoux che vi impiantò uno stabilimento di filatura serica, ampliato nel 1887 per accogliere trecento persone. In seguito, con la chiusura dell’attività produttiva, l’intero complesso subì un degrado sempre più accentuato.
LA STORIA DI GINESTRAE DELLA BIBLIOTECACOMUNALE
2008 – Cantieri La GinestraNasce un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, formato da esperti, rappresentanti della Regione e del Comune, con lo scopo di approfondire e attuare la visione dei Cantieri emersa dal processo partecipato del 2005. Il gruppo di lavoro allarga lo sguardo e inserisce i Cantieri La Ginestra in una dimensione territoriale, dove i poli culturali si mettono a sistema, per ottimizzare risorse economiche e valorizzazione il patrimonio culturale e sociale.
La Ginestra come progetto PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) - Questo intervento prevede i lavori nel complesso monumentale della Ginestra per l’allestimento e l’ accessibilità dei “Cantieri La Ginestra: Centro Per Le Culture Contemporanee”. All’interno di questo contenitore troveranno posto la biblioteca comunale e spazi per l’allestimento di mostre temporanee, laboratori, spazi di studio e aggregazione.
2009/2010 “Tutto ciò che è dal vivo” è l’essenza dell’offerta culturale dei Cantieri La Ginestra, caleidoscopica per diversità di attività, linguaggi e servizi. “Dal vivo” si pensano anche le attività funzionali allo Start Up dei Cantieri: le attività necessarie all’apertura dello spazio sono trasformate in “percorsi learning by doing” (imparare facendo) che coinvolgono altri soggetti, che così partecipano all’avanzamento lavori dei Cantieri.
2011 – Ginestra Fabbrica della ConoscenzaNasce Ginestra Fabbrica della Conoscenza, soggetto che recepisce le indicazioni dei Cantieri la Ginestra. La proposta culturale per l’80% è rappresentata da percorsi di educazione informale con didattica “imparare facendo”, che a sua volta danno vita ad attività di ricerca, sperimentazione, progettazione, produzione, accoglienza, spettacolo, informazione, scambio tra saperi e generazioni. Il cuore pulsante della produzione culturale è un “metodo”, un modus operandis basato sul lavoro di gruppo e l’interdisciplina. La struttura della proposta culturale poggia su otto “spazi-funzioni” sincroniche e trasversali: accoglienza e residenza, formazione, relazione e comunicazione, progettazione, ricerca, informazione e archiviazione, produzione, coordinamento.
L'EVOLUZIONE DELLA PROPOSTA CULTURALE: DA MUSEO DEL TERRITORIO A CANTIERE D'INNOVAZIONE FINO A FABBRICA DELLA CONOSCENZA
1978 - L’amministrazione Comunale di Montevarchi decide di acquistare tutto il complesso edilizio della Ginestra – con l’esclusione della chiesa, della canonica e di altri spazi annessi – per recuperare questo patrimonio in pessimo stato e destinarlo in parte a residenze e in parte ad attività di carattere collettivo.
1985 - Nasce l’idea di un Museo del Territorio
1993 - Nasce l’idea di un Centro di Cultura per il territorio, per raccogliere e documentare fatti, notizie, studi, ricerche, reperti che raccontano la storia del Valdarno.
2005 - Incubatore per sperimentare innovative sinergie tra creatività e territorio Attraverso il percorso TRA ART - workshop di progettazione interdisciplinare partecipata “Nuove GenerAzioni” (Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Montevarchi) l’idea raggiunge un’ulteriore definizione: Ginestra come “uno spazio di conoscenze, metodi, arti, pratiche e culture: uno spazio in cui i diversi punti di vista interagisconoe si intrecciano in un tessuto di relazioni in continua evoluzione”.
615-986 monastero benedettinoLa chiesa di Sant’Angelo alla Ginestra è sicuramente la parte più antica del complesso, sorta intorno all’anno 615, molto prima della stessa città di Montevarchi.
986-1445 hospitalePrima del Mille, presumibilmente nel 986, la chiesa divenne hospitale per l’accoglienza dei pellegrini sulla strada tra Firenze e Roma.
1445-1778 convento suore camaldolesi e benedettineCessato l’afflusso di pellegrini e tramontata la funzione di hospitale il convento venne affidato alle suore camaldolesi e poi alle monache benedettine che lo detennero fino alla soppressione, il 1° giugno 1778 con decreto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I.
1866- 1968 filandaL’ex monastero con i suoi possedimenti fu alienato nel 1860, diventando prima di proprietà della famiglia Cini. Nel 1866 divenne di Ernesto Amphoux che vi impiantò uno stabilimento di filatura serica, ampliato nel 1887 per accogliere trecento persone. In seguito, con la chiusura dell’attività produttiva, l’intero complesso subì un degrado sempre più accentuato.
2008 – Cantieri La GinestraNasce un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, formato da esperti, rappresentanti della Regione e del Comune, con lo scopo di approfondire e attuare la visione dei Cantieri emersa dal processo partecipato del 2005. Il gruppo di lavoro allarga lo sguardo e inserisce i Cantieri La Ginestra in una dimensione territoriale, dove i poli culturali si mettono a sistema, per ottimizzare risorse economiche e valorizzazione il patrimonio culturale e sociale.
La Ginestra come progetto PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) - Questo intervento prevede i lavori nel complesso monumentale della Ginestra per l’allestimento e l’ accessibilità dei “Cantieri La Ginestra: Centro Per Le Culture Contemporanee”. All’interno di questo contenitore troveranno posto la biblioteca comunale e spazi per l’allestimento di mostre temporanee, laboratori, spazi di studio e aggregazione.
2009/2010 “Tutto ciò che è dal vivo” è l’essenza dell’offerta culturale dei Cantieri La Ginestra, caleidoscopica per diversità di attività, linguaggi e servizi. “Dal vivo” si pensano anche le attività funzionali allo Start Up dei Cantieri: le attività necessarie all’apertura dello spazio sono trasformate in “percorsi learning by doing” (imparare facendo) che coinvolgono altri soggetti, che così partecipano all’avanzamento lavori dei Cantieri.
2011 – Ginestra Fabbrica della ConoscenzaNasce Ginestra Fabbrica della Conoscenza, soggetto che recepisce le indicazioni dei Cantieri la Ginestra. La proposta culturale per l’80% è rappresentata da percorsi di educazione informale con didattica “imparare facendo”, che a sua volta danno vita ad attività di ricerca, sperimentazione, progettazione, produzione, accoglienza, spettacolo, informazione, scambio tra saperi e generazioni. Il cuore pulsante della produzione culturale è un “metodo”, un modus operandis basato sul lavoro di gruppo e l’interdisciplina. La struttura della proposta culturale poggia su otto “spazi-funzioni” sincroniche e trasversali: accoglienza e residenza, formazione, relazione e comunicazione, progettazione, ricerca, informazione e archiviazione, produzione, coordinamento.
615-986MONASTEROBENEDETTINO
986-1445MONASTERO/HOSPITALE
1445-1778CONVENTOSUORECAMALDOLESIE BENEDETTINENERE
1866-1968FILANDA
1978-2011GINESTRA COME BENECOMUNE:EVOLUZIONEPROPOSTACULTURALE
DAL 2011AD OGGIGINESTRA FABBRICA DELLACONOSCENZA
500 d.C. 750 1000 1250 1500 1750 2000 2250
L'EVOLUZIONE DELLA PROPOSTA CULTURALE: DA MUSEO DEL TERRITORIO A CANTIERE D'INNOVAZIONE FINO A FABBRICA DELLA CONOSCENZA
1978 - L’amministrazione Comunale di Montevarchi decide di acquistare tutto il complesso edilizio della Ginestra – con l’esclusione della chiesa, della canonica e di altri spazi annessi – per recuperare questo patrimonio in pessimo stato e destinarlo in parte a residenze e in parte ad attività di carattere collettivo.
1985 - Nasce l’idea di un Museo del Territorio
1993 - Nasce l’idea di un Centro di Cultura per il territorio, per raccogliere e documentare fatti, notizie, studi, ricerche, reperti che raccontano la storia del Valdarno.
2005 - Incubatore per sperimentare innovative sinergie tra creatività e territorio Attraverso il percorso TRA ART - workshop di progettazione interdisciplinare partecipata “Nuove GenerAzioni” (Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Montevarchi) l’idea raggiunge un’ulteriore definizione: Ginestra come “uno spazio di conoscenze, metodi, arti, pratiche e culture: uno spazio in cui i diversi punti di vista interagisconoe si intrecciano in un tessuto di relazioni in continua evoluzione”.
615-986 monastero benedettinoLa chiesa di Sant’Angelo alla Ginestra è sicuramente la parte più antica del complesso, sorta intorno all’anno 615, molto prima della stessa città di Montevarchi.
986-1445 hospitalePrima del Mille, presumibilmente nel 986, la chiesa divenne hospitale per l’accoglienza dei pellegrini sulla strada tra Firenze e Roma.
1445-1778 convento suore camaldolesi e benedettineCessato l’afflusso di pellegrini e tramontata la funzione di hospitale il convento venne affidato alle suore camaldolesi e poi alle monache benedettine che lo detennero fino alla soppressione, il 1° giugno 1778 con decreto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I.
1866- 1968 filandaL’ex monastero con i suoi possedimenti fu alienato nel 1860, diventando prima di proprietà della famiglia Cini. Nel 1866 divenne di Ernesto Amphoux che vi impiantò uno stabilimento di filatura serica, ampliato nel 1887 per accogliere trecento persone. In seguito, con la chiusura dell’attività produttiva, l’intero complesso subì un degrado sempre più accentuato.
2008 – Cantieri La GinestraNasce un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, formato da esperti, rappresentanti della Regione e del Comune, con lo scopo di approfondire e attuare la visione dei Cantieri emersa dal processo partecipato del 2005. Il gruppo di lavoro allarga lo sguardo e inserisce i Cantieri La Ginestra in una dimensione territoriale, dove i poli culturali si mettono a sistema, per ottimizzare risorse economiche e valorizzazione il patrimonio culturale e sociale.
La Ginestra come progetto PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) - Questo intervento prevede i lavori nel complesso monumentale della Ginestra per l’allestimento e l’ accessibilità dei “Cantieri La Ginestra: Centro Per Le Culture Contemporanee”. All’interno di questo contenitore troveranno posto la biblioteca comunale e spazi per l’allestimento di mostre temporanee, laboratori, spazi di studio e aggregazione.
2009/2010 “Tutto ciò che è dal vivo” è l’essenza dell’offerta culturale dei Cantieri La Ginestra, caleidoscopica per diversità di attività, linguaggi e servizi. “Dal vivo” si pensano anche le attività funzionali allo Start Up dei Cantieri: le attività necessarie all’apertura dello spazio sono trasformate in “percorsi learning by doing” (imparare facendo) che coinvolgono altri soggetti, che così partecipano all’avanzamento lavori dei Cantieri.
2011 – Ginestra Fabbrica della ConoscenzaNasce Ginestra Fabbrica della Conoscenza, soggetto che recepisce le indicazioni dei Cantieri la Ginestra. La proposta culturale per l’80% è rappresentata da percorsi di educazione informale con didattica “imparare facendo”, che a sua volta danno vita ad attività di ricerca, sperimentazione, progettazione, produzione, accoglienza, spettacolo, informazione, scambio tra saperi e generazioni. Il cuore pulsante della produzione culturale è un “metodo”, un modus operandis basato sul lavoro di gruppo e l’interdisciplina. La struttura della proposta culturale poggia su otto “spazi-funzioni” sincroniche e trasversali: accoglienza e residenza, formazione, relazione e comunicazione, progettazione, ricerca, informazione e archiviazione, produzione, coordinamento.
LA GINESTRA
L'EVOLUZIONE DELLA PROPOSTA CULTURALE: DA MUSEO DEL TERRITORIO A CANTIERE D'INNOVAZIONE FINO A FABBRICA DELLA CONOSCENZA
1978 - L’amministrazione Comunale di Montevarchi decide di acquistare tutto il complesso edilizio della Ginestra – con l’esclusione della chiesa, della canonica e di altri spazi annessi – per recuperare questo patrimonio in pessimo stato e destinarlo in parte a residenze e in parte ad attività di carattere collettivo.
1985 - Nasce l’idea di un Museo del Territorio
1993 - Nasce l’idea di un Centro di Cultura per il territorio, per raccogliere e documentare fatti, notizie, studi, ricerche, reperti che raccontano la storia del Valdarno.
2005 - Incubatore per sperimentare innovative sinergie tra creatività e territorio Attraverso il percorso TRA ART - workshop di progettazione interdisciplinare partecipata “Nuove GenerAzioni” (Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Montevarchi) l’idea raggiunge un’ulteriore definizione: Ginestra come “uno spazio di conoscenze, metodi, arti, pratiche e culture: uno spazio in cui i diversi punti di vista interagisconoe si intrecciano in un tessuto di relazioni in continua evoluzione”.
Esterni della Filanda della Ginestra
615-986 monastero benedettinoLa chiesa di Sant’Angelo alla Ginestra è sicuramente la parte più antica del complesso, sorta intorno all’anno 615, molto prima della stessa città di Montevarchi.
986-1445 hospitalePrima del Mille, presumibilmente nel 986, la chiesa divenne hospitale per l’accoglienza dei pellegrini sulla strada tra Firenze e Roma.
1445-1778 convento suore camaldolesi e benedettineCessato l’afflusso di pellegrini e tramontata la funzione di hospitale il convento venne affidato alle suore camaldolesi e poi alle monache benedettine che lo detennero fino alla soppressione, il 1° giugno 1778 con decreto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I.
1866- 1968 filandaL’ex monastero con i suoi possedimenti fu alienato nel 1860, diventando prima di proprietà della famiglia Cini. Nel 1866 divenne di Ernesto Amphoux che vi impiantò uno stabilimento di filatura serica, ampliato nel 1887 per accogliere trecento persone. In seguito, con la chiusura dell’attività produttiva, l’intero complesso subì un degrado sempre più accentuato.
2008 – Cantieri La GinestraNasce un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, formato da esperti, rappresentanti della Regione e del Comune, con lo scopo di approfondire e attuare la visione dei Cantieri emersa dal processo partecipato del 2005. Il gruppo di lavoro allarga lo sguardo e inserisce i Cantieri La Ginestra in una dimensione territoriale, dove i poli culturali si mettono a sistema, per ottimizzare risorse economiche e valorizzazione il patrimonio culturale e sociale.
La Ginestra come progetto PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) - Questo intervento prevede i lavori nel complesso monumentale della Ginestra per l’allestimento e l’ accessibilità dei “Cantieri La Ginestra: Centro Per Le Culture Contemporanee”. All’interno di questo contenitore troveranno posto la biblioteca comunale e spazi per l’allestimento di mostre temporanee, laboratori, spazi di studio e aggregazione.
2009/2010 “Tutto ciò che è dal vivo” è l’essenza dell’offerta culturale dei Cantieri La Ginestra, caleidoscopica per diversità di attività, linguaggi e servizi. “Dal vivo” si pensano anche le attività funzionali allo Start Up dei Cantieri: le attività necessarie all’apertura dello spazio sono trasformate in “percorsi learning by doing” (imparare facendo) che coinvolgono altri soggetti, che così partecipano all’avanzamento lavori dei Cantieri.
2011 – Ginestra Fabbrica della ConoscenzaNasce Ginestra Fabbrica della Conoscenza, soggetto che recepisce le indicazioni dei Cantieri la Ginestra. La proposta culturale per l’80% è rappresentata da percorsi di educazione informale con didattica “imparare facendo”, che a sua volta danno vita ad attività di ricerca, sperimentazione, progettazione, produzione, accoglienza, spettacolo, informazione, scambio tra saperi e generazioni. Il cuore pulsante della produzione culturale è un “metodo”, un modus operandis basato sul lavoro di gruppo e l’interdisciplina. La struttura della proposta culturale poggia su otto “spazi-funzioni” sincroniche e trasversali: accoglienza e residenza, formazione, relazione e comunicazione, progettazione, ricerca, informazione e archiviazione, produzione, coordinamento.
L'EVOLUZIONE DELLA PROPOSTA CULTURALE: DA MUSEO DEL TERRITORIO A CANTIERE D'INNOVAZIONE FINO A FABBRICA DELLA CONOSCENZA
1978 - L’amministrazione Comunale di Montevarchi decide di acquistare tutto il complesso edilizio della Ginestra – con l’esclusione della chiesa, della canonica e di altri spazi annessi – per recuperare questo patrimonio in pessimo stato e destinarlo in parte a residenze e in parte ad attività di carattere collettivo.
1985 - Nasce l’idea di un Museo del Territorio
1993 - Nasce l’idea di un Centro di Cultura per il territorio, per raccogliere e documentare fatti, notizie, studi, ricerche, reperti che raccontano la storia del Valdarno.
2005 - Incubatore per sperimentare innovative sinergie tra creatività e territorio Attraverso il percorso TRA ART - workshop di progettazione interdisciplinare partecipata “Nuove GenerAzioni” (Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Montevarchi) l’idea raggiunge un’ulteriore definizione: Ginestra come “uno spazio di conoscenze, metodi, arti, pratiche e culture: uno spazio in cui i diversi punti di vista interagisconoe si intrecciano in un tessuto di relazioni in continua evoluzione”.
615-986 monastero benedettinoLa chiesa di Sant’Angelo alla Ginestra è sicuramente la parte più antica del complesso, sorta intorno all’anno 615, molto prima della stessa città di Montevarchi.
986-1445 hospitalePrima del Mille, presumibilmente nel 986, la chiesa divenne hospitale per l’accoglienza dei pellegrini sulla strada tra Firenze e Roma.
1445-1778 convento suore camaldolesi e benedettineCessato l’afflusso di pellegrini e tramontata la funzione di hospitale il convento venne affidato alle suore camaldolesi e poi alle monache benedettine che lo detennero fino alla soppressione, il 1° giugno 1778 con decreto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I.
1866- 1968 filandaL’ex monastero con i suoi possedimenti fu alienato nel 1860, diventando prima di proprietà della famiglia Cini. Nel 1866 divenne di Ernesto Amphoux che vi impiantò uno stabilimento di filatura serica, ampliato nel 1887 per accogliere trecento persone. In seguito, con la chiusura dell’attività produttiva, l’intero complesso subì un degrado sempre più accentuato.
2008 – Cantieri La GinestraNasce un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, formato da esperti, rappresentanti della Regione e del Comune, con lo scopo di approfondire e attuare la visione dei Cantieri emersa dal processo partecipato del 2005. Il gruppo di lavoro allarga lo sguardo e inserisce i Cantieri La Ginestra in una dimensione territoriale, dove i poli culturali si mettono a sistema, per ottimizzare risorse economiche e valorizzazione il patrimonio culturale e sociale.
La Ginestra come progetto PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) - Questo intervento prevede i lavori nel complesso monumentale della Ginestra per l’allestimento e l’ accessibilità dei “Cantieri La Ginestra: Centro Per Le Culture Contemporanee”. All’interno di questo contenitore troveranno posto la biblioteca comunale e spazi per l’allestimento di mostre temporanee, laboratori, spazi di studio e aggregazione.
2009/2010 “Tutto ciò che è dal vivo” è l’essenza dell’offerta culturale dei Cantieri La Ginestra, caleidoscopica per diversità di attività, linguaggi e servizi. “Dal vivo” si pensano anche le attività funzionali allo Start Up dei Cantieri: le attività necessarie all’apertura dello spazio sono trasformate in “percorsi learning by doing” (imparare facendo) che coinvolgono altri soggetti, che così partecipano all’avanzamento lavori dei Cantieri.
2011 – Ginestra Fabbrica della ConoscenzaNasce Ginestra Fabbrica della Conoscenza, soggetto che recepisce le indicazioni dei Cantieri la Ginestra. La proposta culturale per l’80% è rappresentata da percorsi di educazione informale con didattica “imparare facendo”, che a sua volta danno vita ad attività di ricerca, sperimentazione, progettazione, produzione, accoglienza, spettacolo, informazione, scambio tra saperi e generazioni. Il cuore pulsante della produzione culturale è un “metodo”, un modus operandis basato sul lavoro di gruppo e l’interdisciplina. La struttura della proposta culturale poggia su otto “spazi-funzioni” sincroniche e trasversali: accoglienza e residenza, formazione, relazione e comunicazione, progettazione, ricerca, informazione e archiviazione, produzione, coordinamento.
LA BIBLIOTECA La biblioteca comunale di Montevarchi fu istituita, con atto consiliare, nel 1964.In origine venne collocata in un locale a piano terra dell'Accademia del Poggio e poi con l'espandersi dell'attività bibliotecaria (incremento delle raccolte, aumento delle consultazioni in sede e del numero dei prestiti, ecc.) ne fu deciso il trasferimento in un'altra struttura.
Dal 1973, dopo un'adeguata ristrutturazione, la nuova sede della biblioteca divenne l'edificio posto in via IV Novembre che in origine aveva ospitato l'asilo infantile Vittorio Emanuele II.
Nell'ottobre del 2006 la biblioteca è stata ristrutturata: la struttura offre una maggiore scelta di volumi e una migliore disposizione degli spazi. E' stata inoltre realizzata una sezione dedicata esclusivamente ai ragazzi e distaccata dalla sala lettura.
Nel 2013 la biblioteca sarà parte integrante del centro culturale Ginestra.
L'EVOLUZIONE DELLA PROPOSTA CULTURALE: DA MUSEO DEL TERRITORIO A CANTIERE D'INNOVAZIONE FINO A FABBRICA DELLA CONOSCENZA
1978 - L’amministrazione Comunale di Montevarchi decide di acquistare tutto il complesso edilizio della Ginestra – con l’esclusione della chiesa, della canonica e di altri spazi annessi – per recuperare questo patrimonio in pessimo stato e destinarlo in parte a residenze e in parte ad attività di carattere collettivo.
1985 - Nasce l’idea di un Museo del Territorio
1993 - Nasce l’idea di un Centro di Cultura per il territorio, per raccogliere e documentare fatti, notizie, studi, ricerche, reperti che raccontano la storia del Valdarno.
2005 - Incubatore per sperimentare innovative sinergie tra creatività e territorio Attraverso il percorso TRA ART - workshop di progettazione interdisciplinare partecipata “Nuove GenerAzioni” (Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Montevarchi) l’idea raggiunge un’ulteriore definizione: Ginestra come “uno spazio di conoscenze, metodi, arti, pratiche e culture: uno spazio in cui i diversi punti di vista interagisconoe si intrecciano in un tessuto di relazioni in continua evoluzione”. Gli spazi della
biblioteca comunale nella sede attuale
615-986 monastero benedettinoLa chiesa di Sant’Angelo alla Ginestra è sicuramente la parte più antica del complesso, sorta intorno all’anno 615, molto prima della stessa città di Montevarchi.
986-1445 hospitalePrima del Mille, presumibilmente nel 986, la chiesa divenne hospitale per l’accoglienza dei pellegrini sulla strada tra Firenze e Roma.
1445-1778 convento suore camaldolesi e benedettineCessato l’afflusso di pellegrini e tramontata la funzione di hospitale il convento venne affidato alle suore camaldolesi e poi alle monache benedettine che lo detennero fino alla soppressione, il 1° giugno 1778 con decreto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I.
1866- 1968 filandaL’ex monastero con i suoi possedimenti fu alienato nel 1860, diventando prima di proprietà della famiglia Cini. Nel 1866 divenne di Ernesto Amphoux che vi impiantò uno stabilimento di filatura serica, ampliato nel 1887 per accogliere trecento persone. In seguito, con la chiusura dell’attività produttiva, l’intero complesso subì un degrado sempre più accentuato.
I NUOVISPAZI
---> Ginestra è attualmente in fase di ristrutturazione e allestimento, per adeguare gli spazi e garantire un’accessibilità senza barriere architettoniche.
2008 – Cantieri La GinestraNasce un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, formato da esperti, rappresentanti della Regione e del Comune, con lo scopo di approfondire e attuare la visione dei Cantieri emersa dal processo partecipato del 2005. Il gruppo di lavoro allarga lo sguardo e inserisce i Cantieri La Ginestra in una dimensione territoriale, dove i poli culturali si mettono a sistema, per ottimizzare risorse economiche e valorizzazione il patrimonio culturale e sociale.
La Ginestra come progetto PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) - Questo intervento prevede i lavori nel complesso monumentale della Ginestra per l’allestimento e l’ accessibilità dei “Cantieri La Ginestra: Centro Per Le Culture Contemporanee”. All’interno di questo contenitore troveranno posto la biblioteca comunale e spazi per l’allestimento di mostre temporanee, laboratori, spazi di studio e aggregazione.
2009/2010 “Tutto ciò che è dal vivo” è l’essenza dell’offerta culturale dei Cantieri La Ginestra, caleidoscopica per diversità di attività, linguaggi e servizi. “Dal vivo” si pensano anche le attività funzionali allo Start Up dei Cantieri: le attività necessarie all’apertura dello spazio sono trasformate in “percorsi learning by doing” (imparare facendo) che coinvolgono altri soggetti, che così partecipano all’avanzamento lavori dei Cantieri.
2011 – Ginestra Fabbrica della ConoscenzaNasce Ginestra Fabbrica della Conoscenza, soggetto che recepisce le indicazioni dei Cantieri la Ginestra. La proposta culturale per l’80% è rappresentata da percorsi di educazione informale con didattica “imparare facendo”, che a sua volta danno vita ad attività di ricerca, sperimentazione, progettazione, produzione, accoglienza, spettacolo, informazione, scambio tra saperi e generazioni. Il cuore pulsante della produzione culturale è un “metodo”, un modus operandis basato sul lavoro di gruppo e l’interdisciplina. La struttura della proposta culturale poggia su otto “spazi-funzioni” sincroniche e trasversali: accoglienza e residenza, formazione, relazione e comunicazione, progettazione, ricerca, informazione e archiviazione, produzione, coordinamento.
L'EVOLUZIONE DELLA PROPOSTA CULTURALE: DA MUSEO DEL TERRITORIO A CANTIERE D'INNOVAZIONE FINO A FABBRICA DELLA CONOSCENZA
1978 - L’amministrazione Comunale di Montevarchi decide di acquistare tutto il complesso edilizio della Ginestra – con l’esclusione della chiesa, della canonica e di altri spazi annessi – per recuperare questo patrimonio in pessimo stato e destinarlo in parte a residenze e in parte ad attività di carattere collettivo.
1985 - Nasce l’idea di un Museo del Territorio
1993 - Nasce l’idea di un Centro di Cultura per il territorio, per raccogliere e documentare fatti, notizie, studi, ricerche, reperti che raccontano la storia del Valdarno.
2005 - Incubatore per sperimentare innovative sinergie tra creatività e territorio Attraverso il percorso TRA ART - workshop di progettazione interdisciplinare partecipata “Nuove GenerAzioni” (Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Montevarchi) l’idea raggiunge un’ulteriore definizione: Ginestra come “uno spazio di conoscenze, metodi, arti, pratiche e culture: uno spazio in cui i diversi punti di vista interagisconoe si intrecciano in un tessuto di relazioni in continua evoluzione”.
615-986 monastero benedettinoLa chiesa di Sant’Angelo alla Ginestra è sicuramente la parte più antica del complesso, sorta intorno all’anno 615, molto prima della stessa città di Montevarchi.
986-1445 hospitalePrima del Mille, presumibilmente nel 986, la chiesa divenne hospitale per l’accoglienza dei pellegrini sulla strada tra Firenze e Roma.
1445-1778 convento suore camaldolesi e benedettineCessato l’afflusso di pellegrini e tramontata la funzione di hospitale il convento venne affidato alle suore camaldolesi e poi alle monache benedettine che lo detennero fino alla soppressione, il 1° giugno 1778 con decreto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I.
1866- 1968 filandaL’ex monastero con i suoi possedimenti fu alienato nel 1860, diventando prima di proprietà della famiglia Cini. Nel 1866 divenne di Ernesto Amphoux che vi impiantò uno stabilimento di filatura serica, ampliato nel 1887 per accogliere trecento persone. In seguito, con la chiusura dell’attività produttiva, l’intero complesso subì un degrado sempre più accentuato.
rendering dell’areaaccoglienzapiano terra
Studio Polvani Pianigiani Architetti Associati
2008 – Cantieri La GinestraNasce un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, formato da esperti, rappresentanti della Regione e del Comune, con lo scopo di approfondire e attuare la visione dei Cantieri emersa dal processo partecipato del 2005. Il gruppo di lavoro allarga lo sguardo e inserisce i Cantieri La Ginestra in una dimensione territoriale, dove i poli culturali si mettono a sistema, per ottimizzare risorse economiche e valorizzazione il patrimonio culturale e sociale.
La Ginestra come progetto PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) - Questo intervento prevede i lavori nel complesso monumentale della Ginestra per l’allestimento e l’ accessibilità dei “Cantieri La Ginestra: Centro Per Le Culture Contemporanee”. All’interno di questo contenitore troveranno posto la biblioteca comunale e spazi per l’allestimento di mostre temporanee, laboratori, spazi di studio e aggregazione.
2009/2010 “Tutto ciò che è dal vivo” è l’essenza dell’offerta culturale dei Cantieri La Ginestra, caleidoscopica per diversità di attività, linguaggi e servizi. “Dal vivo” si pensano anche le attività funzionali allo Start Up dei Cantieri: le attività necessarie all’apertura dello spazio sono trasformate in “percorsi learning by doing” (imparare facendo) che coinvolgono altri soggetti, che così partecipano all’avanzamento lavori dei Cantieri.
2011 – Ginestra Fabbrica della ConoscenzaNasce Ginestra Fabbrica della Conoscenza, soggetto che recepisce le indicazioni dei Cantieri la Ginestra. La proposta culturale per l’80% è rappresentata da percorsi di educazione informale con didattica “imparare facendo”, che a sua volta danno vita ad attività di ricerca, sperimentazione, progettazione, produzione, accoglienza, spettacolo, informazione, scambio tra saperi e generazioni. Il cuore pulsante della produzione culturale è un “metodo”, un modus operandis basato sul lavoro di gruppo e l’interdisciplina. La struttura della proposta culturale poggia su otto “spazi-funzioni” sincroniche e trasversali: accoglienza e residenza, formazione, relazione e comunicazione, progettazione, ricerca, informazione e archiviazione, produzione, coordinamento.
L'EVOLUZIONE DELLA PROPOSTA CULTURALE: DA MUSEO DEL TERRITORIO A CANTIERE D'INNOVAZIONE FINO A FABBRICA DELLA CONOSCENZA
1978 - L’amministrazione Comunale di Montevarchi decide di acquistare tutto il complesso edilizio della Ginestra – con l’esclusione della chiesa, della canonica e di altri spazi annessi – per recuperare questo patrimonio in pessimo stato e destinarlo in parte a residenze e in parte ad attività di carattere collettivo.
1985 - Nasce l’idea di un Museo del Territorio
1993 - Nasce l’idea di un Centro di Cultura per il territorio, per raccogliere e documentare fatti, notizie, studi, ricerche, reperti che raccontano la storia del Valdarno.
2005 - Incubatore per sperimentare innovative sinergie tra creatività e territorio Attraverso il percorso TRA ART - workshop di progettazione interdisciplinare partecipata “Nuove GenerAzioni” (Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Montevarchi) l’idea raggiunge un’ulteriore definizione: Ginestra come “uno spazio di conoscenze, metodi, arti, pratiche e culture: uno spazio in cui i diversi punti di vista interagisconoe si intrecciano in un tessuto di relazioni in continua evoluzione”.
615-986 monastero benedettinoLa chiesa di Sant’Angelo alla Ginestra è sicuramente la parte più antica del complesso, sorta intorno all’anno 615, molto prima della stessa città di Montevarchi.
986-1445 hospitalePrima del Mille, presumibilmente nel 986, la chiesa divenne hospitale per l’accoglienza dei pellegrini sulla strada tra Firenze e Roma.
1445-1778 convento suore camaldolesi e benedettineCessato l’afflusso di pellegrini e tramontata la funzione di hospitale il convento venne affidato alle suore camaldolesi e poi alle monache benedettine che lo detennero fino alla soppressione, il 1° giugno 1778 con decreto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo I.
1866- 1968 filandaL’ex monastero con i suoi possedimenti fu alienato nel 1860, diventando prima di proprietà della famiglia Cini. Nel 1866 divenne di Ernesto Amphoux che vi impiantò uno stabilimento di filatura serica, ampliato nel 1887 per accogliere trecento persone. In seguito, con la chiusura dell’attività produttiva, l’intero complesso subì un degrado sempre più accentuato.
rendering della sala narrativa/emerotecapiano terra
Studio Polvani Pianigiani Architetti Associati
2008 – Cantieri La GinestraNasce un Tavolo Tecnico Multidisciplinare, formato da esperti, rappresentanti della Regione e del Comune, con lo scopo di approfondire e attuare la visione dei Cantieri emersa dal processo partecipato del 2005. Il gruppo di lavoro allarga lo sguardo e inserisce i Cantieri La Ginestra in una dimensione territoriale, dove i poli culturali si mettono a sistema, per ottimizzare risorse economiche e valorizzazione il patrimonio culturale e sociale.
La Ginestra come progetto PIUSS (Piano Integrato di Sviluppo Urbano Sostenibile) - Questo intervento prevede i lavori nel complesso monumentale della Ginestra per l’allestimento e l’ accessibilità dei “Cantieri La Ginestra: Centro Per Le Culture Contemporanee”. All’interno di questo contenitore troveranno posto la biblioteca comunale e spazi per l’allestimento di mostre temporanee, laboratori, spazi di studio e aggregazione.
2009/2010 “Tutto ciò che è dal vivo” è l’essenza dell’offerta culturale dei Cantieri La Ginestra, caleidoscopica per diversità di attività, linguaggi e servizi. “Dal vivo” si pensano anche le attività funzionali allo Start Up dei Cantieri: le attività necessarie all’apertura dello spazio sono trasformate in “percorsi learning by doing” (imparare facendo) che coinvolgono altri soggetti, che così partecipano all’avanzamento lavori dei Cantieri.
2011 – Ginestra Fabbrica della ConoscenzaNasce Ginestra Fabbrica della Conoscenza, soggetto che recepisce le indicazioni dei Cantieri la Ginestra. La proposta culturale per l’80% è rappresentata da percorsi di educazione informale con didattica “imparare facendo”, che a sua volta danno vita ad attività di ricerca, sperimentazione, progettazione, produzione, accoglienza, spettacolo, informazione, scambio tra saperi e generazioni. Il cuore pulsante della produzione culturale è un “metodo”, un modus operandis basato sul lavoro di gruppo e l’interdisciplina. La struttura della proposta culturale poggia su otto “spazi-funzioni” sincroniche e trasversali: accoglienza e residenza, formazione, relazione e comunicazione, progettazione, ricerca, informazione e archiviazione, produzione, coordinamento.
L'EVOLUZIONE DELLA PROPOSTA CULTURALE: DA MUSEO DEL TERRITORIO A CANTIERE D'INNOVAZIONE FINO A FABBRICA DELLA CONOSCENZA
1978 - L’amministrazione Comunale di Montevarchi decide di acquistare tutto il complesso edilizio della Ginestra – con l’esclusione della chiesa, della canonica e di altri spazi annessi – per recuperare questo patrimonio in pessimo stato e destinarlo in parte a residenze e in parte ad attività di carattere collettivo.
1985 - Nasce l’idea di un Museo del Territorio
1993 - Nasce l’idea di un Centro di Cultura per il territorio, per raccogliere e documentare fatti, notizie, studi, ricerche, reperti che raccontano la storia del Valdarno.
2005 - Incubatore per sperimentare innovative sinergie tra creatività e territorio Attraverso il percorso TRA ART - workshop di progettazione interdisciplinare partecipata “Nuove GenerAzioni” (Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune di Montevarchi) l’idea raggiunge un’ulteriore definizione: Ginestra come “uno spazio di conoscenze, metodi, arti, pratiche e culture: uno spazio in cui i diversi punti di vista interagisconoe si intrecciano in un tessuto di relazioni in continua evoluzione”.
rendering della sala consultazione e studioprimo piano
Studio Polvani Pianigiani Architetti Associati
rendering della mediatecasecondo piano
Studio Polvani Pianigiani Architetti Associati
PIANO TERRA PRIMO PIANO SECONDO PIANO
GUIDA AI PIANI ACCOGLIENZA
CAFFETTERIA
SALA DELLA NARRATIVA / EMEROTECA
SALA PERFORMANCE / SPAZIO LABORATORI
SPAZIO BAMBINI / SPAZIO RAGAZZI
SALA LETTURA E CONSULTAZIONE / SEZIONE FUMETTI
SALA DELLA SAGGISTICA / MEDIATECA
PIANO TERRA ACCOGLIENZAinformazioniprestitonovità: libri e CDrassegne bibliografichepostazioni internet
SALA DELLA NARRATIVA /EMEROTECAconsultazione di periodici e quotidianipostazioni internet
CAFFETTERIA
SPAZIO LABORATORI
ANFITEATROspazio performance / concerti / presentazioniarea ristoro all’apertoarena cinema estivoarea relax
FUMETTI E GRAPHIC NOVEL
SALA LETTURA E CONSULTAZIONEpostazioni internet
SPAZIO BAMBINIpostazioni internet e software dedicato
SPAZIO RAGAZZIpostazioni internet e software dedicato
PRIMO PIANO
SECONDO PIANO SALA DELLA SAGGISTICA /MEDIATECAsaletta proiezionilaboratorio multimedialearea studio postazioni internetpunto prestito
SALA PERFORMANCEspalti /sedute per spettatoripalco con fondale quinte teatraliset luci e audio per:performance / presentazioni / conferenzevideoproiezioni
---> Oltre alle attività specifiche della biblioteca, rivolte principalmente alla promozione della lettura, Ginestra offre altre attività e servizi che rendonolo spazio un centro diproduzione di cultura contemporanea, una Fabbrica della Conoscenza.
ATTIVITÀ E SERVIZI CENTRO CULTURALE
---> Servizi biblioteca*---> Laboratori multidisciplinari
con metodo imparare-facendo (lettura e scrittura, teatro, fotografia, design, informatica, grafica, attività manuali, letture animate e attività creative per i bambini...)
---> Produzioni originali (editoriali, artistiche, design...)preferibilmente frutto dei laboratori multidisciplinari
---> Incontri (con autori, artisti, professionisti ...)---> Conferenze ---> Presentazioni (libri, progetti ...)---> Cicli tematici---> Formazione (TRIO della Regione Toscana, lettura ad alta voce, corsi ...)---> Documentazione e Memoria (progetti di digitalizzazione di archivi
fotografici, audio, video ...)---> Gruppi di lettura---> Proiezioni a tema---> Residenze artistiche / Progetti di ricerca artistica---> Esposizioni temporanee---> Concerti / Performance ---> Servizio gratuito per usare materiale audio / video
(progetto Passanota)---> Fiere del libro---> Visite guidate
Ginestra Fabbrica della Conoscenza è frutto di un lungo processo di progettazione partecipata, un percorso al quale hanno preso parte singoli cittadini, associazioni, esperti, istituzioni e privati. Da questo lavoro sono emerse prima necessità e poi linee guida, seguite per progettare gli spazi e utili per individuare il metodo interdisciplinare, basato sull'imparare-facendo, adottato per la co-progettazione delle attività culturali.
SERVIZI IN SEDE
• Lettura e consultazione • Reference• Informazioni• Ricerche bibliografiche• Cataloghi online• Catalogo Braille della Nastroteca Stefano Bruni• Prestito locale (libri, DVD, libro parlato, libri in lingua)• Prestito interbibliotecario (rete, regionale, nazionale, internazionale)• Document Delivery (rete, regionale, nazionale, internazionale)• Fotocopie• Stampe• Internet free su postazioni fisse• Wi-fi free• TRIO della Regione Toscana
SERVIZI A DISTANZA O FUORI SEDE
• Prenotazioni• Rinnovo prestiti• informazioni• Promozione della letturaCircoli di lettura nei caffèAttività nelle scuoleLetture in ospedale
SEZIONI DOCUMENTARIE
Sezione generaleSezione di consultazioneSezione LocaleSezione ragazzi
Sezioni specialiScaffale Multiculturale (adulti e bambini)Scaffale in lingua straniera per bambiniScaffale Pari opportunitàScaffale Multimediale: DVD e CDFumettiRivisteFondo Grasso PallantiFondo BianchiScaffale presso il reparto di pediatria dell’Ospedale S. Maria alla Gruccia
Archivi storiciPreunitarioPostunitarioArchivio fotografico Vestri (1890-1990)Archivio fotografico Rotesi (1960-2000)
LE NOVITÀ
• Installazione RFID (prestito, antitaccheggio, riconoscimento utente tramite tessera sanitaria)
• Software dedicati ai ragazzi per navigazione sicura, apprendimento, svago
• Edicola digitale Press display e prestito di e-book, tramite piattaforma Media Library Online
• Potenziamento sezioni dvd e cd
• Potenziamento pc al pubblico (postazioni fisse, portatili, tablet, iMac)
• Saletta per proiezioni
• Area per incontri, conferenze, piccoli convegni
• Area per laboratori e attività formative
* SERVIZI BIBLIOTECA
Via della Ginestra, 21Montevarchi (Arezzo)T. +39 0559108314 - [email protected]
Le immagini e le citazioni utilizzate in questa presentazione non sono da ritenersi di natura commerciale. Gli eventuali detentori di diritti, che l’ente pubblico non è stato in grado di rintracciare, possono rivolgersi al Comune di Montevarchi per effettuare le loro richieste. L’associazione Terzo Piano non può essere ritenuta reponsabile per nessuna violazione alle leggi sulla proprietà intellettuale.
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