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Anno XXI n16 n16 n16 n169 Agosto 2013 “ I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perchè porteranno avanti la storia, gli anziani perchè trasmettono l'esperienza e la saggezza della loro vita ” Rivista Parrocchial Rivista Parrocchial Rivista Parrocchial Rivista Parrocchial e e e e

Giornale Agosto 2013bm - Parrocchia Bianco · Invece per chi volesse rivedere qualche evento e sapere di più sulla gmg basta andare sul ... così buia, la cosa più bella che ci

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Anno XXI n16n16n16n169999 Agosto 2013

“ I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perchè porteranno avanti la storia, gli anziani

perchè trasmettono l'esperienza e la saggezza della loro vita ”

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Formazione ed Informazione della Parrocchia ‘Tutti i Santi” di Bianco

Anno XXI, n. 169, agosto 2013

Direttore Responsabile Padre Aldo Bolis

Impaginazione Grafica Arch. Bruno Brancatisano

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Chi desidera veder pubblicato un articolo deve farlo pervenire al Comitato di Redazione inviandolo nei seguenti modi:

-- consegna su pennetta o cd in Parrocchia ai Padri Monfortani;

-- invio, tramite posta elettronica, entro l’ultimo lunedì del mese precedente quello di uscita della rivista alle seguenti e-mail :

[email protected] [email protected]

Il Comitato di Redazione, letto il materiale consegnato per essere pubblicato, valutatone il contenuto dal punto di vista degli argomenti trattati, si riserva : a) di pubblicarlo così come pervenuto, ossia senza apportare correzioni grammaticali, ortografiche e sintattiche alle bozze originali. b) qualora l’articolo superi le due pagine di modificarlo (accorciandone il contenuto) e ciò al fine di consentire a tutti coloro che inviano un articolo di poterlo “vedere ed avere” pubblicato sul giornalino parrocchiale.

www.parrocchiabianco.it facebook ���� oratoriobianco

SOMMARIO

ARTICOLI & RUBRICHE

* Editoriale pag. 3

* La gioventù cristiana pag. 4 * Scenario Mozzafiato pag. 5

*Un messaggio arriva a Bianco dal Papa pag. 5 * Documenti Concilio pag. 7

*Paisi di marina pag. 7 * La Bibbia pag. 8

IL GIORNALINO DEL GR.EST 2013 Pag. 9-10-11-12

* Preghiera pag. 13 * Il cristiano ed il povero pag. 14

* Alla ricerca del rispetto perduto pag. 15 * Caterina Rivas pag. 16

* Toccata e fuga .... pag. 17 * Programma della Festa 2013 pag. 18 * Anagrafe, bilancio, calendari pag. 19

*Notizie Flash pag. 20 ==================================

NUMERI TELEFONICI DA RICORDARE :

p. Aldo 0964 911558 – Cell. 340 86.14.384 p. Giorgio 0964 911558 -- Cell. 347 10.41.291

Scordino Tommaso 0964 913250 Reverende Suore 0964 911416

“ Una Chiesa senza le donne è come il collegio apostolico senza Maria. Il ruolo delle donne è l’icona della Vergine, della Madonna. E la Madonna è più importante degli apostoli. La Chiesa è femminile perché è sposa e madre (…) ma ricordiamo che Maria è più importante degli apostoli vescovi, e così la donna nella Chiesa è più importante dei vescovi e dei preti “.

PAPA FRANCESCO

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Da Papa Francesco un’esortazione a vivere con più autenticità la nostra festa

a cura di p.Aldo Sono passati già alcuni mesi dall’elezione di Papa

Francesco e abbiamo avuto modo di conoscere il suo stile nel vivere la sua vita (le scelte e i gesti a riguardo grazie ai mass-media sono sotto gli occhi di tutti!) e nel

proporre con semplicità e, nello stesso tempo, con chiarezza la proposta evangelica. Tutto questo è emerso ancora più visibilmente in occasione della recente Giornata Mondiale dei Giovani a Rio, dove sono stati tantissimi i messaggi e i segni che hanno raggiungo il cuore

dei milioni di giovani presenti, accendendo in loro un entusiasmo e gioia della fede che fa ricordare le pagine degli vangelo o degli Atti degli Apostoli, quando si narra che folle appassionate sempre più

numerose erano alla sequela di Gesù, prima, e degli apostoli. Ebbene: cosa c’è di tanto contagioso nella persona di Papa Francesco? Un po’ tutti intuiamo che in lui intravvediamo la bellezza del Vangelo, dell’essere pienamente posseduti da Gesù. S.Paolo direbbe: “non sono

più io che vivo, ma Cristo vive in me”. E’ proprio l’aver assunto con semplicità, ma autenticamente e pienamente il Vangelo di Gesù che fa di lui un Papa trainante, che parla al cuore degli uomini, anche dei

giovani. Ecco: questo è il segreto, il punto centrale che dobbiamo saper cogliere e che diventa significativo anche nel contesto della nostra festa: far si che il nostro vivere la fede sia autentico, fare in modo che ogni nostra

espressione di fede nel contesto della fede sia profondo, autentico, evangelico, non solo “di tradizione”, cioè fatto perché si è sempre fatto e fatto solo nel contesto della festa. Siamo chiamati a rinnovarci, a

vivere il modo nuovo, autentico il nostro affetto e devozione alla Vergine Maria, proprio come il Papa ci sta facendo vedere in tanti modi. Il fondo questo messaggio è quello che ci è stato dato quando

abbiamo riaperto il Santuario dopo il restauro. Ed ora iniziando le celebrazioni della Novena e della Festa aiutati dalla bellezza del Santuario, impegniamoci ad esprimere intensamente il nostro culto a

Dio e alla Vergine Maria,

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La GMG di Rio de Janeiro

di Antonio Morabito Dal 22 al 28 agosto si è svolto a Rio de Janerio la 28° Giornata Mondiale della Gioventù con la presenza di papa Francesco che ha guidato i giovani lungo tutta la settimana, facendoli riflettere sul tema scelto dal predecessore papa Benedetto XVI: " Andate e fate discepoli tutti i popoli" (Mt 28,19). L’evento si è svolto per la maggior parte lungo la spiaggia di Copacabana, simbolo della vita estiva e mondana di Rio, che per una volta si è trasformata nel centro della fede cattolica cristiana. Qui infatti si sono svolti la via crucis, la veglia con l’adorazione eucaristica, e la messa conclusiva. Inoltre papa Francesco è voluto andare a visitare e ad affidare i giovani e questa gmg alla Madonna Aparecida (“Apparsa”), che fu trovata tanti anni fa da alcuni pescatori divisa in due pezzi (testa e corpo) nel fiume Paraibà. In tutti questi vari incontri Papa Francesco ha voluto lanciare diversi messaggi invitando i tantissimi giovani presenti e coloro che lo seguivano attraverso i media a riflettere molto. Infatti ha invitato i giovani ad essere “atleti di Cristo”, ad essere dei campi sempre aperti alla semina della buona novella e a diffonderla nei propri luoghi di lavoro, di studio, di divertimento e anche agli amici che in questo momento si sentono lontani da Dio. In tutte le sue omelia papa Francesco ha snocciolato l’argomento riflettendo sempre su tre concetti principali, ad esempio nella messa di conclusione ha fatto riflettere i giovani su tre parole molto importanti che richiamano anche il tema della gmg “1)andate, 2)senza paura, 3)per servire” invitando i giovani ad andare e portare questa “fiamma” accesa durante la gmg nelle proprie diocesi e nelle proprie parrocchie senza avere paura, poiché quando andiamo ad annunciare Cristo è Lui che ci prende e ci guida. Inoltre ha invitato i giovani a fare una “rivoluzione” in senso buono, nelle proprie parrocchie e comunità, affidandoli alla protezione della Madonna. Il Papa in questa settimana non ha solo fatto riflettere i giovani con le parole, ma anche con i tanti gesti di amore e di fratellanza, che dimostrava sempre abbracciando e baciando chi poteva lungo il percorso, prima di arrivare nel palco allestito per le celebrazioni. Finito un evento giovanile, ne inizia un altro, sempre rivolto ai giovani, in un altro parte del mondo: è il 24° Festival Internazionale dei Giovani che si tiene dal 1 al 6 agosto a Medjugorje; per chi vorrà seguirlo online basta andare sul sito www.centromedjugorje.it. Invece per chi volesse rivedere qualche evento e sapere di più sulla gmg basta andare sul sito www.rio2013.com/it.

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di Beatrice Zappia Ha suscitato molta emozione e commozione la GMG del 2013, durante la quale Papa Francesco ha indicato non tanto delle cose da conquistare, anche, ma soprattutto ha indicato loro di riscoprire ciò che già hanno nei loro cuori e nelle loro storie di giovani uomini e donne, di rimettere al centro il Cristo, tratteggiandone, quale sapiente pittore, delle pennellate coloratissime dei suoi tratti più avvincenti, il Cristo della tenerezza, della misericordia, il Cristo amico, seppur esigente ma pur sempre amico. Ha ridato una sferzata di energia, la energia che deriva dal fatto di non avere dubbi perché la fede nel risorto non delude, ha ridato della Chiesa una immagine di credibilità aldilà degli esempi discutibili, perché la Chiesa nasce e si fonda sul Cristo che l’ha voluta e non sugli errori umani seppur discutibile deprecabili, ha ridato la immagine di una Chiesa unita alle altre Chiese perché ad unirci è solo l’idea di un Dio a cui tendere sempre il nostro sguardo. Ha spogliato prima se stesso dei simboli sfarzosi di cui la Chiesa si è rivestita per secoli, invitandoci a seguirne l’esempio, un invito alla sobrietà neppur tanto difficili o lontano per essere seguito, dal momento che il necessario ha più valore del superfluo e il Signore non ci priva del necessario, ma è forse l’uomo che non sempre sa privarsi del superfluo. Insomma Papa Francesco oltre che tratteggiare cammini percorribili, ha ricucito molti strappi, che sapevano di lacerazioni, e i giovani ciò lo hanno avvertito molto, ma il bello è che lo abbiamo avvertito tutti, perché si aveva bisogno di questa figura che rende il Papa e Gesù, molto simili e speculari. Comunque la scelta d’elezione ricaduta su Papa Francesco da parte dello Spirito Santo ritengo sia per noi cristiani, nell’oggi di una storia così buia, la cosa più bella che ci potesse capitare. Grazie Gesù.

Un messaggio del Papa arriva a Bianco! di Gabriele Misitano

E’ la prima volta che ricevo la benedizione dal Santo Padre. E’ stata un’emozione unica: appena ricevuta la lettera il mio cuoricino non smetteva più di battere forte. Per me questo Papa è il dono di Dio mandato per strare al fianco dei poveri. Grazie Papa Francesco. TVTB... Gabriele

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I DOCUMENTI DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II /6

“Lumen Gentium” /1°parte a cura di Elisetta Muscatello

La “Lumen Gentium” è una costituzione dogmatica del Concilio Vaticano II promulgata da Papa Paolo VI il 21 novembre 1964, dopo un faticoso itinerario, che vide ben tre diverse redazioni. Il suo titolo ne esprime sinteticamente le finalità: è Cristo la luce delle genti e la sua luce risplende sul volto della Chiesa perché tutti gli uomini ne siano illuminati mediante l’annunzio del Vangelo. L’intero documento consta di 8 capitoli di cui il primo: “il mistero della Chiesa” si occupa del rapporto tra Cristo e i popoli, evidentemente, con riferimento al suo comando: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Mt 28,19); definisce la Chiesa che è in Cristo “come un Sacramento” di cui il Concilio è chiamato a chiarire la “natura” e la “missione” e, infine, manifesta la necessità e l’urgenza della Chiesa ad inserirsi nell’umanità “…..affinchè tutti gli uomini…..possano anche conseguire la piena unità in Cristo”. (n/ro 1). Dal n/ro 2 a n/ro 4, il documento si occupa dell’opera trinitaria: il Padre chiama tutti gli uomini a diventare “figli di Dio” (universalità della Chiesa), il Figlio, mandato dal Padre, con la sua obbedienza opera la redenzione, lo Spirito Santo, inviato il giorno di Pentecoste, santifica la Chiesa, le dà vita dimora in essa e “nei cuori dei fedeli”, la guida con la gerarchia, la mantiene unita soprattutto alimentando “comunione e servizio”. I tre numeri dedicati alla SS. Trinità vengono sintetizzati da un pensiero di S. Cipriano il quale definisce la Chiesa come “un popolo adunato nell’unità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”. Il n/ro 6 ci fornisce una serie di immagini della realtà di Chiesa attinte dalla Bibbia e ordinate a seconda delle culture del periodo storico in cui è vissuto il popolo di Dio: essa è un ovile la cui porta unica e necessaria è Cristo; è pure un gregge di cui Cristo è il Pastore; la vigna piantata dal celeste Agricoltore; il campo di Dio dove cresce l’antico olivo la cui santa radice sono stati i Patriarchi; l’edificio di Dio costruito sulla pietra che i costruttori hanno rigettata, ma che è divenuta la pietra angolare (Cristo). Questo edificio viene chiamato casa di Dio, dimora di Dio e, soprattutto, tempio santo che la liturgia paragona alla città santa, la nuova Gerusalemme che Giovanni contempla nell’Apocalisse “come una sposa adorna per il suo sposo” (Ap 21,2). Infine, nel n/ro 7, la Chiesa viene definita come “Corpo mistico” di cui Gesù Cristo è il Capo. Egli è presente in essa, principalmente, attraverso il Sacrificio Eucaristico. Nella frazione del Pane, infatti, partecipando noi realmente del Corpo del Signore siamo elevati alla comunione con Lui e tra di noi: “poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane” (1 Cor 10,17). Nel n/ro 8 si afferma l’unicità della Chiesa, come professiamo nel credo: “Credo la Chiesa una, santa, cattolica, apostolica” che Gesù, dopo la sua risurrezione, affida a Pietro: “Pasci le mie pecore” (Gv 21,17). (continua)

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Paisi di marinaPaisi di marinaPaisi di marinaPaisi di marina di Mimma Macrì

Ch’è bellu stu paisi di marina

da tantu ca lu sentu nominari,

mi pativi apposta sta matina,

mi vegnu ca lu vogghiu visitari.

Mi piaci tantu, e mi vogghiu restari,

e puru ‘na casa mi volia ‘ffittari.

La vogghiu randi, e cu nu barcuncinu

cu la viduta infaccia di lu mari,

pammi pozu guardari, da vicinu

l’undi e l’incrispatura di lu mari.

Guardari i barchi, e puru i piscaturi

quando la sira ca vannu a piscari

e la matina quando spunta u suli,

e tutti quanti lu stannu a guardari.

Ch’è bella chista spiaggia di culuri

nommi stancu mai di rimirari,

e quasi, volia fari lu bagninu

mi sugnu sempri a cuntattu cu lu mari.

Ma mi cuntentu mi staiu vicinu,

mi viiu puru gabbiani passari,

e poi, vogghiu dormiri a sonnu chinu

sentendu lu rimuri di lu mari

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(Abdia , XXXVIII libro) a cura di Tommaso Scordino Prima di continuare con la catechesi biblica chiedo scusa per la mancata pubblicazione del modesto contributo nel n/ro 168 del nostro “Giornalino”, dovuta ad un piccolo “capriccio” del mio computer. Il libro che trattiamo, Abdia, profeta di cui conosciamo soltanto il nome e che significa “servo del Signore”, consta di un solo capitolo di 21 versetti ed è il più breve di tutti quelli che compongono l’Antico Testamento. L’autore, forse vissuto nel VI secolo a.C., con taglio oltremodo violento, si scaglia contro coloro i quali sono i più feroci nemici del popolo d’Israele: gli Edomiti, discendenti di Esaù, figlio di Isacco e di Rebecca e fratello di Giacobbe, quindi tutti Ebrei: “Visione di Abdia. Così dice il Signore Dio per Edom: ……<<Alzatevi, marciamo contro Edom in battaglia!>>. <<……Anche se, come l’aquila, ponessi in alto il tuo nido, anche se lo collocassi fra le stelle, di lassù ti farò precipitare>>. Oracolo del Signore” (vv. 1.4). Gli Edomiti o Idumei avevano tratto benefici dalle rovine e dalla distruzione di Gerusalemme, dalla deportazione e, perfino, dall’acquisto di schiavi Ebrei, venduti dai saccheggiatori babilonesi (586 a.C.). Per questo vile e spietato comportamento verso i fratelli, infatti erano figli dello stesso popolo d’Israele, Edom pagherà e verrà messo a ferro e fuoco: “A causa della violenza contro Giacobbe, suo fratello, la vergogna ti coprirà e sarai sterminato per sempre” (v. 10). La sua distruzione avverrà, appunto, a motivo dell’odio e dell’esultanza, peraltro crudele, contro i loro fratelli Giudei, provata nel giorno in cui Gerusalemme fu espugnata e saccheggiata, dimenticando anche i vincoli di sangue che legavano i due popoli. Il profeta Abdia ci tramanda l’eco di quei tragici avvenimenti. Egli ci fa conoscere, oltre al brutto colpo inferto al popolo fratello, anche la collera del Signore che questo triste evento scatenerà contro gli Edomiti, nonché la conseguente rivincita d’Israele: “Perché è vicino il giorno del Signore contro tutte le nazioni” (v. 15a); un’ordalia, cioè il giudizio di Dio, si abbatterà sui popoli nemici i quali berranno fino all’ultima goccia il calice della punizione divina per le prepotenze e i soprusi perpetrati contro i fratelli Ebrei; e il nuovo Israele rientrerà in possesso di tutto il suo territorio e gli si schiuderà un futuro di libertà, di pace e di salvezza “……..e il regno sarà del Signore” (v. 21). Il messaggio di Abdia è animato da un profondo sentimento patriottico e dall’ansia che tra i popoli, finalmente, si possa stabilire la giustizia secondo il principio dell’uguaglianza sorretto e pervaso da un’incrollabile fede nella instaurazione del regno di Dio su tutta la terra!

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FantaSì è, per prima cosa, la grande occasione per dare spazio alla fantasia. È un’occasione irripetibile perché fa riferimento a un libro che fa della fantasia il suo punto di riferimento. Personaggi strani, regole inaspettate, colori e confini in cambiamento continuo, nomi curiosi, fatti imprevisti... A Fantàsia accade di tutto mentre si percorre un viaggio verso il significato della vita. È quello che deve accadere nell’avventura di questo Grest... perché Fantàsia esiste dentro ciascuno di noi e, in particolare, nei bambini e nei ragazzi che si metteranno in viaggio insieme ad Atreiu e Bastiano.

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A cura di Martina Spanò

M.Antonietta Scuruchi Simona Pezzano

Dai nostri sondaggi è emerso che la squadra più simpatica è quella dei gialli; che p. Aldo è un

pochino bravo; che il gioco più bello è palla prigioniera; che si viene al Grest

per fare qualcosa di utile ma soprattutto per divertirsi; che l’animatore più simpatico è

Gianni Falzea; che il laboratorio dove si lavora di più è quello di danza mentre al Tg Grest si va parecchio in giro; che nella drammatizzazione si sono impegnati tutti; che la giuria spesso ha barato; che tutti sono stati bravi, belli e buoni …………… Arrivederci al prossimo anno.

LA PRIMA SETTIMANA DI GR.EST

a cura di Antonio Bartolo

Caro diario è da molti anni che faccio parte dell’oratorio, sia estivo che

invernale, ho fatto parecchi anni l’animatore del tg. gr.est (anche quest’

anno), ma l’esperienza di quest’anno, per me non è positiva: infatti,

sembra

che stia andando male perche’ non ho l’appoggio di nessuno. in questi anni

di oratorio ci sono stati momenti belli tra i quali quelli di conoscere nuove

persone e di aiutare il nostro parroco. tra una sudata e l’altra è finita anche

la prima settimana, aspetto con ansia il sabato per fare i giochi con l’acqua;

anche se la prima settimana è andata un pò male, spero che la seconda

migliori. 10

Perché vengo al GRESTPerché vengo al GRESTPerché vengo al GRESTPerché vengo al GREST A cura di Domenico Marvelli

Io vengo al GR.EST da 2 anni. Mi piace venirci per divertirmi e stare Io vengo al GR.EST da 2 anni. Mi piace venirci per divertirmi e stare Io vengo al GR.EST da 2 anni. Mi piace venirci per divertirmi e stare Io vengo al GR.EST da 2 anni. Mi piace venirci per divertirmi e stare con gli amici.con gli amici.con gli amici.con gli amici. Il primo giorno che sono venuto mi sono preoccupato perché Il primo giorno che sono venuto mi sono preoccupato perché Il primo giorno che sono venuto mi sono preoccupato perché Il primo giorno che sono venuto mi sono preoccupato perché non sapevo non sapevo non sapevo non sapevo cosa fare,ma poi frequentando mi sono appassionato ed ho voluto cosa fare,ma poi frequentando mi sono appassionato ed ho voluto cosa fare,ma poi frequentando mi sono appassionato ed ho voluto cosa fare,ma poi frequentando mi sono appassionato ed ho voluto continuare questa esperienza anche questo anno.continuare questa esperienza anche questo anno.continuare questa esperienza anche questo anno.continuare questa esperienza anche questo anno. Questo anno mi sono accorto che sono arrivati nuovi bambini/e, insieme Questo anno mi sono accorto che sono arrivati nuovi bambini/e, insieme Questo anno mi sono accorto che sono arrivati nuovi bambini/e, insieme Questo anno mi sono accorto che sono arrivati nuovi bambini/e, insieme abbiamo fatto amicizia, e ci siamo divertiti scherzando, gioabbiamo fatto amicizia, e ci siamo divertiti scherzando, gioabbiamo fatto amicizia, e ci siamo divertiti scherzando, gioabbiamo fatto amicizia, e ci siamo divertiti scherzando, giocando, cando, cando, cando, cantando e ballando.cantando e ballando.cantando e ballando.cantando e ballando. Mi sono accorto che gli animatori sono molto coinvolti, fanno divertire i Mi sono accorto che gli animatori sono molto coinvolti, fanno divertire i Mi sono accorto che gli animatori sono molto coinvolti, fanno divertire i Mi sono accorto che gli animatori sono molto coinvolti, fanno divertire i bambini svolgendo bene il loro compito.bambini svolgendo bene il loro compito.bambini svolgendo bene il loro compito.bambini svolgendo bene il loro compito. Questo anno ho partecipato nella squadra verde facendo il laboratorio TG Questo anno ho partecipato nella squadra verde facendo il laboratorio TG Questo anno ho partecipato nella squadra verde facendo il laboratorio TG Questo anno ho partecipato nella squadra verde facendo il laboratorio TG –––– GR.ESTGR.ESTGR.ESTGR.EST , la è una squadra bella, piena di allegria composta da , la è una squadra bella, piena di allegria composta da , la è una squadra bella, piena di allegria composta da , la è una squadra bella, piena di allegria composta da bambini delle elementari e delle medie . Mi sono trovato bene sia con i bambini delle elementari e delle medie . Mi sono trovato bene sia con i bambini delle elementari e delle medie . Mi sono trovato bene sia con i bambini delle elementari e delle medie . Mi sono trovato bene sia con i miei amici di squadra che con tutti gli altri ragazzi: alla fine conoscevo miei amici di squadra che con tutti gli altri ragazzi: alla fine conoscevo miei amici di squadra che con tutti gli altri ragazzi: alla fine conoscevo miei amici di squadra che con tutti gli altri ragazzi: alla fine conoscevo tutti ed era bellissimo.tutti ed era bellissimo.tutti ed era bellissimo.tutti ed era bellissimo.

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I nostri laboratori A cura di Francesca Cardillo & Rocco Todarello

TG-GREST : otto iscritti

GESSO : 26 iscritti

MURALES : 11 iscritti

DANZA: 19 iscritti

CALCIO A : 19 iscritti

CALCIO B : 18 iscritti

CALCIO C : 10 iscritti

ATTIVITA’ DECORATIVE MANUALI : 11 iscritti

Mastro CICCIO SCUNDI

TOMMASO SCORDINO

MODESTINO ALESSI

TOTò LASCALA

FRANCESCO

MINICUCCI

TOTò SPANò

PIETRO PEZZANO

CUCINA

Lisa

Franca

Lucia

Maria

Graziella

Teresita

Caterina

Carmelina

& Tutti i

“mangianti “

che hanno

apprezzato e

ringraziano

Gli amici non ti fanno sentire nessuno...a parte te stesso! Gli amici non ti fanno sentire nessuno...a parte te stesso! Gli amici non ti fanno sentire nessuno...a parte te stesso! Gli amici non ti fanno sentire nessuno...a parte te stesso!

Non permettere ai tuoi amici di cambiarti perchèNon permettere ai tuoi amici di cambiarti perchèNon permettere ai tuoi amici di cambiarti perchèNon permettere ai tuoi amici di cambiarti perchè chi non ti accetta non è degno di essere chi non ti accetta non è degno di essere chi non ti accetta non è degno di essere chi non ti accetta non è degno di essere

chiamato amico. Un amico vero è colui che entra quando tutto il mondo esce... Ogni persona chiamato amico. Un amico vero è colui che entra quando tutto il mondo esce... Ogni persona chiamato amico. Un amico vero è colui che entra quando tutto il mondo esce... Ogni persona chiamato amico. Un amico vero è colui che entra quando tutto il mondo esce... Ogni persona

piccola o grande che passa nella nostra vita è UNICA. Lascia sempre un po' di se e prende piccola o grande che passa nella nostra vita è UNICA. Lascia sempre un po' di se e prende piccola o grande che passa nella nostra vita è UNICA. Lascia sempre un po' di se e prende piccola o grande che passa nella nostra vita è UNICA. Lascia sempre un po' di se e prende

un po' di noi. Gli amici più granun po' di noi. Gli amici più granun po' di noi. Gli amici più granun po' di noi. Gli amici più grandi sono quelli che prendono l'anima e ti lasciano il vuoto.di sono quelli che prendono l'anima e ti lasciano il vuoto.di sono quelli che prendono l'anima e ti lasciano il vuoto.di sono quelli che prendono l'anima e ti lasciano il vuoto.

Perchè significa che erano i piùPerchè significa che erano i piùPerchè significa che erano i piùPerchè significa che erano i più importantiimportantiimportantiimportanti.

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PREGHIRA Totò Lascala

Grava ‘nta ‘llaria friddulusa du chjantu

Scandisciunu i noti i’ll’Avi Marija

E comu i nu’ prodiggiu ‘ncantu

Si stuta ‘nto pettu a malinconija.

“Avi Marija” dici u cori serenu

E’ll’anima si sciogghj ‘nta preghiera,

“Benidittu u fruttu du senu toj”

Frigulija cu ‘nta soj fedi spera.

Tanta paci ‘nte semplici palori

Quali valuri ‘nto spirutu accusisci

E puru se u suli no’bbrilla

L’anima tua si ’llumina e si ‘ntenirisci e,

comu se l’astri e chi stigli ti brillunu

‘nto profundu du cori e,

comu na’ fiammiceglja chi trema,

chi ti squagghja ‘nte duluri.

Preghiera, duci preghiera,

tu chi cridi a tuttu chiglju chi dici

ca vidi lu ‘Ddiu ‘nta lumbra da sira

e cu la’ manu ti bbenidici.

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IL CRISTIANO e IL POVERO di Valentina Bivera

Abbiamo già parlato in altre occasioni del duplice significato di povero, cioè povero di beni materiali, ma anche povero di beni spirituali, oppure povero “di” spirito e povero “in” spirito. In particolare vorrei parlare dell’anziano ammalato, in primo luogo perché la tenerezza che esso trasmette è quella di un bambino, in secondo luogo perché il Signore, tramite le suore “Figlie della Sapienza”, mi ha permesso di fare un’esperienza lavorando in una casa di riposo per un mese, dove ho potuto far tesoro degli insegnamenti ricevuti stando a diretto contatto con gli ammalati anziani ponendomi, insieme a più di 40 laici, a servizio di essi. Tali insegnamenti, che personalmente ho interiorizzato, mi hanno fatta maturare e crescere sviluppando ancora di più i valori importanti della vita che è dono di Dio! Sono ammalati anziani costretti a letto e quindi ad essere da altri curati fisicamente e psicologicamente poiché molti di loro non hanno buone capacità mentali per gestirsi autonomamente, e così bisogna dal loro tutte le cure di cui hanno bisogno per le loro problematiche ed esigenze, e soprattutto dare amore, comprensione, attenzione affinchè si possano sentire “persona” nonostante le varie problematiche fisiche e psicologiche. E’ un lavoro che richiede soprattutto forza, coraggio, prontezza per saper gestire tutti i vari casi e attuare il giusto comportamento a secondo dei vari problemi di ciascuno di loro. In questa esperienza ci si sente delle madri nei loro confronti, poiché loro sono come dei bambini, come infatti si è soliti dire che, quando si raggiunge la vecchiaia è come tornare bambini, e questo è verissimo!! Ho difatti potuto osservare da vicino i loro comportamenti, dove la loro mente diventa ingenua, inconsapevole, istintiva come quella di un bambino che ancora non ha la mente ben sviluppata per capire e bisogna, quindi, stargli dietro. Il linguaggio stesso diventa incomprensibile, e i loro atteggiamenti, gesti, diventano innocenti da far tenerezza. Tutto ritorna bambino, anche i denti non ci sono più! Tutto segue una logica! Fare però questo servizio è uno dei tanti modi per rendere gloria a Dio, poiché Gesù ci dice: “Ero ammalato e mi avete visitato, nudo e mi avete vestito… Quando avete fatto tutte queste cose a uno di questi miei fratelli lo avete fatto a me”. Porsi a servizio di chi ha bisogno è porsi a servizio di Gesù. Nell’anziano ammalato, anche qui, si rispecchia il volto di Dio! Secondo me una persona sofferente nello spirito è quella che si trova nella povertà più difficile e più dura da affrontare, poiché l’unico rimedio è l’amore, sentirsi amati, consolati, capiti e incoraggiati, e nei maggiori dei casi la sofferenza fisica se prevale porta ad una povertà spirituale, poiché è anche lo stesso spirito a soffrire! Così si ha bisogno di Dio, di sentire la presenza di Dio che cammina con loro vicino portando la croce, e il cristiano è appunto chiamato a far questo, a portare loro l’amore di Dio, talvolta anche solo con un sorriso o con una parola di conforto! Sono esperienze bellissime da fare che aiutano a crescere soprattutto spiritualmente, ma anche nella vita scoprendola sempre di più come dono più prezioso donatoci da Dio, e che và vissuta fino in fondo aiutando anche ad altri a farlo, specie nei momenti più duri come nei casi di malattia o quando sopraggiunge la vecchiaia e si diventa consapevoli di essere vicini alla meta!

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Alla ricerca del rispetto perdutoAlla ricerca del rispetto perdutoAlla ricerca del rispetto perdutoAlla ricerca del rispetto perduto di Teresa Muscatello

In attesa della carrozza per il Paradiso, che speriamo arrivi il più tardi possibile per tutti, si segnala questa sorta di poesia, da tempo in circolazione e dal titolo davvero stupefacente, con la speranza che la stessa possa promuovere significativa riflessione.

AMA L’ANZIANO Lascialo parlare, nel suo passato ci sono tante cose vere;

lascialo andare tra i suoi vecchi amici, perché è lì che si sente rivivere;

lascialo raccontare storie già ripetute, perché egli vuole vedere se stai alla sua compagnia;

lascialo vivere tra le cose che ha amato, perché soffre di sentirsi spiantato dalla propria vita;

lascialo salire sull’auto di famiglia quando vai in vacanza, perché l’anno prossimo avrai il rimorso se non ci sarà più; lascialo invecchiare con lo stesso paziente amore con cui

lasci crescere i tuoi bambini, perché tutto fa parte della natura; lascialo morire tra le braccia pietose, perché l’amore dei fratelli

sulla terra fa meglio presentire quello del Padre nel cielo. Fa’ questo o proverai vergogna di essere uomo.

Se si è piuttosto cinici, si potrà forse sorridere per l’afflato da cui il testo è percorso e, magari, pure dissentire dalla sua conclusione ultraterrena. Ma non si potrà fare a meno di apprezzare la sensibilità e la competenza dell’anonimo autore. L’anziano ha bisogno di parlare, di raccontare, di immergersi nelle sue cose. Necessita di compagnia e di amore. Se amare è una virtù, essere amati è felicità. E’ un postulato, questo, valido per tutte le stagioni della vita.

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Alla riscoperta della messa con Catalina Rivas /7 a cura di p.Aldo

Riprendendo la lettura del libretto di Catalina Rivas sulla messa, arriviamo al momento della preghiera del Padre nostro e dello scambio della pace.

Quando stavamo per cominciare a pregare il Padre nostro, parlò il Signore, per la

prima volta durante la celebrazione, e disse: «Ecco, voglio che tu preghi con la

maggiore profondità di cui sei capace e che, in questo momento, ti ricordi della

persona o delle persone che ti hanno causato più male

nella tua vita, affinché tu li abbracci e li stringa a te e

dica loro con tutto il cuore: -Nel Nome di Gesù io ti

perdono e ti auguro la pace. Nel Nome di Gesù, ti

chiedo perdono e mi auguro di avere la pace. Se questa

persona merita la pace, la riceverà e ne avrà un gran

bene; se questa persona non è capace di aprirsi alla

pace, quella pace tornerà al tuo cuore. Ma non voglio

che tu riceva o dia la pace ad altre persone, fino a

quando non sei capace di perdonare e di provare

quella pace dapprima nel tuo cuore.»

«Fate attenzione a quello che fate» - continuò il Signore

- «voi ripetete nel Padre Nostro: perdonaci come noi

perdoniamo quelli che ci offendono. Se siete capaci di perdonare e non, come

dicono alcuni, di dimenticare, state mettendo delle condizioni al perdono di dio.

State dicendo: perdonami soltanto come io sono capace di perdonare, non di

più.»

Non so come spiegare il mio dolore, nel comprendere quanto possiamo

ferire il Signore e quanto possiamo noi stessi offenderlo con tanti rancori,

con i cattivi sentimenti e le cose cattive che nascono dai complessi e dalla

suscettibilità. Perdonai, perdonai di cuore e chiesi perdono a tutti quelli che

talvolta mi avevano offeso, per sentire la pace del Signore.

Il celebrante diceva: «... concedici la pace e l’unità...» e quindi: «La pace del

Signore sia con tutti voi...».

Vidi d’un tratto, fra alcune persone che si abbracciavano (non tutte), venire a

porsi in mezzo una luce molto intensa; seppi che era Gesù e mi slanciai allora ad

abbracciare la persona che avevo a fianco. Potei sentire davvero in quella luce

l’abbraccio del Signore, era Lui che mi abbracciava per darmi la Sua pace, perché

in quel momento io ero stata capace di perdonare e di togliere dal mio cuore ogni

offesa contro altre persone. Questo è ciò che Gesù vuole, condividere quel

momento di gioia in un abbraccio per farci trovare la Sua Pace.

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Toccata e fuga presso

il Santuario della Madonna di Pompei di Beatrice Zappia

Il mini-pellegrinaggio del 19 e 20 luglio scorso a Pompei , così lo possiamo definire, perché più che contarne i giorni è bene dire che è stato vissuto in poco più di 24 ore ma è stato piacevolissimo, durante il quale non ci si è fatti mancare nulla. Nulla è mancato al sonno del viaggio perché il pullman era comodo e ben areato, il personale delle autolinee Murdaca accorto e gentile, e all’arrivo ciò che era in programma si è svolto con puntualità. I pellegrini di Bianco si sono uniti a quelli di Pardesca che contava le maggiori presenze, tutti con la guida spirituale di p. Aldo. Le tappe spirituali sono state le confessioni, la santa Messa in Basilica, la recita del Santa Rosario in una apposita cappella, la Via Crucis nel giardini della Basilica, la visita guidata al Museo con la narrazione della storia del Beato Bartolo Longo, fondatore della stessa, guida resa da un giovane universitario volontario che compie questo servizio da dieci anni, inoltre la visita al campanile della Basilica, alto quanto un palazzo di 20 piani fatta tramite l’ascensore che portava in cima, da cui si è potuto ammirare un notevole paesaggio ed il Vesuvio. La basilica di Pompei è un sito pontificio, alle dipendenze dirette del Vaticano, come altri santuari mariani, quale Loreto. Vi è stata la possibilità della visita agli scavi di Pompei, poi il pranzo libero, ed anche lo shopping, ma nel pomeriggio ripartiti abbiamo fatto sosta a Vietri sul Mare, un vero gioiello per l’amena natura e i colori delle maioliche di cui i negozi ne mostravano i manufatti orgogliosamente. La cornice era veramente stupenda e il mare formava con la vegetazione un

angolo di paradiso. Il rientro è stato all’insegna dei canti più svariati che ci ha visti animati e forse anche un po’ stonati, ma allegri e divertiti. La sosta all’autogrill per la cena è stato il momento conclusivo del pellegrinaggio, perché a seguire molti di noi hanno recuperato dormendo il sonno perduto.

Prossimo Pellegrinaggio a MEDJUGORJE

3-8 ottobre 2013 quota: 430,00 €

per informazioni e iscrizioni

rivolgersi a Franca P. e Teresa S. 17

PROGRAMMA RELIGIOSO 2013 dei FESTEGGIAMENTI in onore della MADONNA di PUGLIANO

Dal 5 al 13 agosto – ore 18.00: novena con recita del Rosario e dei

Vespri in onore della Madonna e celebrazione della Messa, con catechesi secondo le tematiche che seguono e le intenzioni di preghiera: � 5 agosto: le radici di un’alleanza – per malata e anziani � 6 agosto: la sorpresa di dio nel Figlio – per i rioni del paese � 7 agosto: la casa della familiarità – per famiglie � 8 agosto: la strada dell’incontro – per bambini e giovani � 9 agosto: la lente della carità – per Papa e consacrati � 10 agosto: l’anello della fraternità – per amministratori e F.O. � 11 agosto: la consolazione del perdono – per pace n. mondo � 12 agosto: lo slancio della missione – per portatori e comitato � 13 agosto: lo stile di Maria – per disoccupati

Martedì 6 agosto � ore 18.00: Novena e S. Messa con la partecipazione dei Rioni

del Palio del Mare che offriranno alla Madonna il Cero � ore 21.45: canti in onore della Madonna (con video del passato)

Lunedì 12 agosto: ore 18.00: Novena e S. Messa con i Portatori

Martedì 13 agosto: ore 17.45: novena e Messa – segue PROCESSIONE partendo e tornando al Santuario, con fiaccolata al mare

Mercoledì 14 agosto � ore 8.00: S. Messa al Santuario � ore 9.30: Processione tradizionale per le vie della città,

concludendo in Duomo con la celebrazione della S. Messa � ore 19.00: S. Messa in Duomo

Giovedì 15 agosto: SOLENNITÀ dell’ASSUNTA � ore 8.00: S. Messa al Santuario � ore 10.00: S. Messa solenne in Duomo – segue processione � ore 19.00: S. Messa in Duomo (segue estrazione Riffa del Veliero) � ore 21.00: Scesa della Madonna.

Tema di catechesi della Novena: con MARIA, nella luce della FEDE (predicatore: padre Eugenio Perico, monfortano)

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BATTESIMI • il 18 luglio è stata battezzata Cristiano

TERESA ROSA • il 21 luglio sono stati battezzati Medici

GIULIO e SALVATORE • il 27 luglio è stata battezzata Schirripa

MAELA MARIA

DEFUNTI � il 15 luglio è morto Luppino

ANTONIO di anni 82 � il 24 luglio è morto a Roma Perri

TOMMASO ANGELO di anni 88

Turni di PULIZIA del DUOMO - si invitano tutti i fedeli a collaborare • 9 agosto: A.Cat. + gr.Liturg. * 23 agosto: Volontari

• 13 agosto: Coro * 30 agosto: Caritas

Turni di ANIMAZIONE: adorazione eucaristica (ore 22,00 a S.Franc.) � 22 agosto: gr. animatori � 29 agosto: gr. catechiste

Bilancio Parrocchiale di LUGLIO 2013

CALENDARIO PARROCCHIALE

Incontri di AGOSTO

• 5 l: inizio Novena

• 6 m.: messa con offerta cero del Palio

• 12 l.: messa con i portatori

• 15 g.: solennità dell’ASSUNTA

• 22-29 g.: ador. eucaristica (22.00)

SETTEMBRE

• 2 l.: incontro del CPP (21.00) • 4 m.: messa di saluto del Vescovo

(Gerace ore 18.00)

• 11 m.: fiaccolata m. (dal Calvario-21.0)

• 16-17; 24: Convocazione Diocesana • 20-22: convegno di spiritualità a Loreto

ENTRATE USCITE Collette SS.Messe 681,95 cera+par.sacri+pulizia 60,00Candele… 415,36 stampa 70,00Funerali, trigesimi 745,65 Affitto 230,00offerte pro Santuario 95,00 Capitaria parroci +suss.lit. 93,00 Ministero parroco 340,00 ferramenta, manutenzione ord. 88,00utilizzo oratorio 110,00 Rem. sacerdoti 70,00Sacramenti 120,00 Acqua, luce, gas 241,77

TOTALE entrate 2.507,96 TOTALE uscite 852,77 P. di giro attivo mensile 1.655,19

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Saluto al Vescovo Come tutti sappiamo, il nostro Vescovo sarà prossimamente trasferito nella Diocesi di Reggio Calabria. E’ stata programmata una celebrazione di saluto per mercoledì 4 settembre alle ore 18.00 nella cattedrale di Gerace

Candelieri restaurati Nei mesi scorsi sono stati riportati allo splendore iniziale i candelieri e il crocefisso dell’altare di S.Francesco: un grazie all’iniziativa e alla generosità della sig.ra Bianca Cuzzocrea.

Devoti di S.Rocco La parrocchia di Casignana organizza per mercoledì 7 agosto alle ore 17.00 la “Giornata del Pellegrino”, per dare a tutti i devoti di S.Rocco la possibilità di vivere un momento di preghiera e incontro prima della festa.

Iniziative pro Santuario Per proseguire il completamento del restauro interno del Santuario, si sono “auto-attivate” alcune iniziative di raccolta di fondi: la bancarella a lato della Chiesa di S.Francesco, la riffa del Veliero realizzato da Totò Lascala, la bancarella di oggetti realizzati all’oratorio durante la novena. Sempre a favore del Santuario, gli animatori dell’oratorio hanno consegnare alla parrocchia l’attivo del Gr.Est.2013 (600,00 € pro santuario e 600,00 per completare la videosorveglianze dell’oratorio).

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Incontro con p. Gino Viscardi P.Gino Viscardi nei prossimi giorni sarà di passaggio tra di noi per incontrare tanti amici e collaboratori. Al più presto si comunicherà il giorno preciso.

Corso cresimandi ad Africo La parrocchia di Africo organizzata un corso “concentrato” di preparazione alla cresima, che inizierà il 2 settembre, e si prolungherà per tutto il mese. Chi è interessato si metta in contatto con la parrocchia

Sito parrocchiale rinnovato Grazie ad Antonio M. è stata rinnovata la veste grafica del nostro sito parrocchiale, su quale sarà anche possibile seguire le celebrazioni della novena e festa della Madonna.

Fiaccolata mariana

Si è confermata come nel passato molto partecipata la fiaccolata mensile che si è svolta il 11 luglio sul Lungomare. Il prossimo appuntamento sarà mercoledì 11 settembre, partendo dal Calvario.

Messaggio da Medjugorje (25 luglio 2013)

“Cari figli! Con la gioia nel cuore vi invito tutti a vivere la vostra fede ed a testimoniarla col cuore e con l'esempio in ogni modo. Decidetevi figlioli di stare lontano dal peccato e dalle tentazioni; nei vostri cuori ci sia la gioia e l'amore per la santità. Io, figlioli, vi amo e vi accompagno con la mia intercessione davanti all'Altissimo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!