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Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale -D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DR PZ Quattordicinale • Anno V • n. 6 dal 02/06/2010 al 15/06/2010 già DEL CONTE IL B ALCONE Edizione Potenza CITTÀ Viale del Basento, 118 POTENZA la tua casa a portata di mano srl Immobiliare ecnoLife i n t u t t e l e c a s s e t t e p o s t a l i d i P O T E N Z A 32.000 GRATIS COPIE CENTRO CUCINE via del Gallitello (di fronte GS) •POTENZA •Info 0971.476585 I COLORI DELLA TUA MEG CUCINA MEG 2.890 mt. 3,60 COME DA FOTO IVA COMPRESA MOBILTURI, IL BUON GUSTO ALLA PORTATA DI TUTTI Elettrodomestici HOTPOINT-ARISTON Ante finitura lucida Ante finitura opaca Strutture COMPLETA DI ELETTRODOMESTICI CLASSE A HOTPOINT ARISTON: FORNO, FRIGOCONGELATORE, PIANO COTTURA E LAVASTOVIGLIE TRIPLA CLASSE A OFFERTA VALIDA FINO AL 30 GIUGNO 2010 TRASPORTO E MONTAGGI ESCLUSI FINO A 1.000 € DI INCENTIVI STATALI *in associazione con un apporto calorico controllato Via i peli in un flash! www.overclass.it CENTRI DIMAGRIMENTO ED ESTETICA Riprendi la tua linea e ridona benessere e vitalità al tuo corpo* Via del Gallitello (Pal. Ungaro) - POTENZA 0971-471383 • 347-2245152 0975-45555 • 347-2245152 Via Godelmo - SALA CONSILINA Programmi dimagranti personalizzati uomo e donna Spogliati dei chili in più... Epilazione permanente per lei e per lui “ciutarrie” Arriva il pedaggio sulla Salerno-Reggio Calabria. Chi si arrischia a percorrerla nel tratto lucano, verrà... pagato! Corruzione, malaffare, illegalità diffusa. Quanto siamo, come popolo, complici di tutto questo? E perché? Ecco la seconda e ultima parte del dos- sier di Giornale Lucano, in colla- borazione con Focus Magazine, iniziata il numero scorso. [alle pagine 3-4-5] L’altra faccia dei favori C il Q p t tt t LInnocenti Innocenti depistaggi a pagina 11 a pagina 11

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Epilazione permanente per lei e per lui“ciutarrie”Arriva il pedaggio sulla Salerno-Reggio Calabria.Chi si arrischia a percorrerla nel tratto lucano, verrà... pagato!

Corruzione, malaffare, illegalità diffusa.Quanto siamo, come popolo, complici di

tutto questo? E perché? Ecco la seconda e ultima parte del dos-sier di Giornale Lucano, in colla-borazione con Focus Magazine, iniziata il numero scorso.

[alle pagine 3-4-5]

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dal 2 al 15 giugno 2010 3

direttore responsabile Gianluigi Petruccio editore Festula 2000 snc redazione via Rocco Scotellaro 7b Potenza, tel. 0971 46 94 66, fax 0971 449 056grafi ca ed impaginazione Ivan Fabbricatore account Tonio Claps e Michele Vignola Reg.Trib. di Pz n°340 del 16/12/05 stampa RPR fax 06 233 247 987 tiratura 32.000 copie responsabile del trattamento dei dati (D. Lgs. 196/2003): Dorotea Ghio giornalelucano.it | [email protected] Ida Lapetina • Lorena D’Oronzo

testata “Il Balcone del Conte”di proprietà della Sud’Altro srl

Corruzione, malaffare, illegalità diffusa. Quanto siamo, come popolo, complici di tutto questo? E perché?

Le cronache delle ultime set-timane traboccano di corrotti e corruttori, anche ai più alti livel-li della politica, della pubblica amministrazione e dell’impren-ditoria. Pochi italiani, però, si sono sorpresi di queste noti-zie. “Lo sapevamo già” è stato il commento più comune. Una consapevolezza testimoniata anche dall’ultima rilevazione in Italia del Cpi (corruption per-ception index), l’indice di per-cezione della corruzione nella politica e negli aff ari pubblici. L’indagine, svolta da Transpa-rency International (organiz-zazione internazionale non go-vernativa che si batte contro la corruzione e per la promozione dell’etica) è svolta incrocian-do varie ricerche e interviste a esperti del mondo degli aff ari e delle istituzioni. Nel novem-bre 2009, questo indice (che va da 10, massima fi ducia nella trasparenza e liceità degli aff ari pubblici, a 0) nel nostro Paese è sceso a 4,3, facendoci slittare di 8 posizioni nella classifi ca mon-diale: dal 55° posto del 2008 al 63° di oggi. Transparency In-ternational ha anche calcolato, grazie ai dati forniti dalla Banca Mondiale, quanto costa ai no-stri conti pubblici, ogni anno, la corruzione: 50 miliardi di euro.

Tangentopoli 2? Ovvio che in questi mesi, come anche all’ini-zio degli anni ’90, in seguito agli scandali di Tangentopoli, si sia scatenato un dibattito anima-to da politici e opinionisti tra chi cerca di limitare la respon-sabilità del reato agli individui indagati dalla magistratura (i soliti “mariuoli”) e chi mette sul banco degli accusati non solo la politica o “il sistema” nel suo insieme, ma anche la nostra so-cietà, colpevole quanto meno di mancata reazione se non di complicità nel generale malaf-fare. Dovunque stia la ragione (e probabilmente sono veri en-trambi i punti di vista), l’imma-gine degli italiani non ne esce

bene. Siamo davvero un popolo di rassegnati alla corruzione e all’illegalità?

Tolleranti. «Un dato speri-mentale che quantifi chi questa rassegnazione non esiste» dice Alberto Vannucci, che insegna Scienza politica all’Università di Pisa. «Sarebbe assurdo, d’al-tra parte, svolgere un’indagine chiedendo alle persone quanto siano tolleranti riguardo alla corruzione e aspettarsi rispo-ste sincere. Per avere un’idea della situazione si possono però incrociare dati diversi, per esempio quelli forniti nel 2009 dall’Eurobarometro (l’istituto statistico della Unione Europea) sulla rilevanza del problema cor-

ruzione e quelli sulla frequenza delle esperienze personali come potenziali corrotti o corruttori. Tra i due risultati in Italia c’è una distanza contraddittoria: la pratica eff ettiva della corru-zione appare relativamente più diff usa rispetto alla percezione della sua gravità, e questo dato

L’altra faccia dei favorisi potrebbe spiegare con una nostra maggiore “abitudine” (o rassegnazione) al fenomeno. Oppure, allargando il discorso alla tolleranza nei confronti dell’illegalità, si potrebbe ri-fl ettere sui livelli della nostra economia “sommersa”: il 23% del prodotto interno lordo (cioè di tutta la ricchezza prodotta), percentuale decisamente ano-mala nei Paesi occidentali». E in eff etti i pagamenti “in nero”, senza fattura, sono esperienza quotidiana.

Razionalità e valori. Ma quali sono i fattori che stanno all’ori-gine della corruzione? «Gli stu-diosi normalmente spiegano il fenomeno usando 2 modelli

interpretativi» continua Van-nucci. «Il primo lo osserva da un punto di vista economico e razionale: c’è corruzione dove c’è l’opportunità di corrompere con profi tto. Dove cioè ci sono molti soldi pubblici che possono essere spartiti, una burocrazia “pesante” che rende complicati

e quindi meno trasparenti i vari passaggi di denaro, un sistema giudiziario che di rado riesce a punire i colpevoli. L’altro model-lo, invece, prende in considera-zione anche gli aspetti culturali che vanno di pari passo con la corruzione: come l’assenza di barriere morali e sociali a deter-minati comportamenti, l’orien-tamento dei valori che caratte-rizzano una società e possono essere più o meno “tolleranti” nei confronti dell’illegalità, la forza o la debolezza della cultu-ra civica. Per capire l’anomalia italiana questi modelli vanno utilizzati entrambi: l’atteggia-mento poco reattivo della no-stra società, se non provoca, si-curamente aggrava il fenomeno della corruzione, che comunque ha profonde radici istituzionali ». Manchiamo di cultura civi-ca, insomma. O, in un termine più ampio, di coscienza civile. “Fatta l’Italia”, si potrebbe dire citando Massimo d’Azeglio, gli italiani non sono stati fatti. Ma perché?

Arretratezza. Carlo Tullio-Al-tan antropologo, sociologo e fi -losofo, aff rontò la questione nel saggio La coscienza civile degli italiani. Valori e disvalori nella storia nazionale. Le ragioni del-la nostra “arretratezza” come cittadini e di conseguenza della nostra “democrazia incompiu-ta”, per Tullio-Altan andrebbero fatte risalire al Medioevo, e poi ai 2 secoli fra la fi ne del 1500 e la fi ne del 1700. In quell’epoca, nel resto d’Europa avevano pre-so forma gli Stati nazionali e si aff ermavano nuovi valori come ordine, effi cienza, solidarietà e senso dello Stato (più avanti, dalla fedeltà al sovrano si sareb-be passati alla fedeltà alle istitu-zioni), e contemporaneamente acquistavano forza princìpi di diritto che miravano a trasfor-mare i sudditi in cittadini, ga-rantendo loro libertà ma anche responsabilità.

titolo “Le basi morali di una società arretrata” (Il Mulino). “Secondo il punto di vista della gente di Montegrano” scrisse Banfi eld “l’uomo è costretto a lottare contro una natura brutale e capricciosa perché la sua famiglia possa sopravvivere. Perciò si deve preoccupare dell’“interesse” della famiglia, e deve essere disposto a fare quelle cose – anche se talvolta ingiuste e meschine - che tornano a vantaggio di essa. E perché sa che anche tutti gli altri si trovano nella medesima situazione, deve temerne gli attacchi e proteggersene tirandosi da parte e colpendo per primo quando lo possa fare senza pericolo”...

La corruzione ha ragioni economiche.Ma anche culturali

L’insieme di valori dei contadini meridionali, che si può leggere an-che come risultato di questa distanza dai di-ritti come cittadini, nel 1958 fu defi nito dall’an-tropologo statunitense Edward C. Banfi eld “fa-milismo amorale”. Lo studioso aveva compiu-to a Chiaromonte (rino-minato “Montegrano”), un’approfondita ricerca sulla popolazione, che pubblicò nel 1958 con il

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Mi faccia il... piacereConsorterie. Il sistema ita-

liano di signorie e principati, le continue lotte per il dominio fra questi e all’interno di que-sti, tra famiglie e consorterie, ci avrebbero invece lasciato come patrimonio culturale “una dif-fusa asocialità, una mancanza di solidarietà al di fuori della ristretta cerchia delle famiglie e parentele, con un rifi uto to-tale, addirittura rabbioso, di ogni impegno morale e politico nell’interesse della collettività… La politica delle fazioni, la strut-tura clientelare del potere e quel diff uso stato d’animo che oggi viene chiamato qualunquismo aff ondano le loro radici in quel terreno”. Secondo Tullio-Altan, questa eredità di “disvalori” ci rese incapaci di assimilare, come popolo, gli ideali della Rivoluzio-ne francese (giunti da noi con le truppe napoleoniche), alla radi-ce di tutte le grandi democrazie occidentali. “Libertà, fraternità e uguaglianza, infatti, garanti-scono rispettivamente … le li-bertà civili e di autorealizzazio-ne individuale nel rispetto delle libertà altrui … La solidarietà sociale e la corresponsabilizza-zione dei singoli per la tutela de-gli interessi collettivi … L’equità nella ripartizione dei diritti e dei doveri e nella distribuzione

delle risorse secondo i meriti e i bisogni di tutti”.

Familisti amorali. Ad aggra-vare la situazione, per Tullio-Al-tan, l’arretratezza economica del Sud Italia, che non sarebbe stata

sanata né nei decenni successivi all’unità del Paese (a causa della politica del trasformismo che favoriva i grandi latifondisti, vedi il numero precedente di Giornale Lucano), né durante il fascismo, e neppure negli anni

del boom economico, quando la Guerra fredda ci avrebbe im-posto un immobilismo politico che avrebbe ulteriormente fa-vorito la politica delle clientele piuttosto che quella indirizzata al bene comune. L’insieme di

valori dei contadini meridio-nali, che si può leggere anche come risultato di questa distan-za dai diritti come cittadini, nel 1958 fu defi nito dall’antropo-logo statunitense Edward C. Banfi eld “familismo amorale”.

Lo studioso aveva compiuto a Chiaromonte (rinominato “Montegrano”), un’approfon-dita ricerca sulla popolazione, che pubblicò nel 1958 con il titolo “Le basi morali di una società arretrata” (Il Mulino). “Secondo il punto di vista della gente di Montegrano” scrisse Banfi eld “l’uomo è costretto a lottare contro una natura brutale e capricciosa perché la sua famiglia possa sopravvive-re. Perciò si deve preoccupare dell’“interesse” della famiglia, e deve essere disposto a fare quel-le cose – anche se talvolta ingiu-ste e meschine - che tornano a vantaggio di essa. E perché sa che anche tutti gli altri si trova-no nella medesima situazione, deve temerne gli attacchi e pro-teggersene tirandosi da parte e colpendo per primo quando lo possa fare senza pericolo”. Ne-gli anni più recenti la ricerca di Banfi eld è stata criticata da vari punti di vista. Il concetto di fa-milismo, però, e la mancanza di una cultura comunitaria diff usa continuano a descrivere piutto-sto bene la nostra società. E a spiegare la nostra diffi coltà nel reagire alla corruzione e al ma-laff are. Ma perché non riuscia-mo a cambiare?

Quando l’idraulico (foto 1, ma anche il medico, ecc.) presenta il conto, sem-bra conveniente evitare la fattura. Noi pagheremo meno e lui avrà meno tasse. Ma lo stesso ragionamento è fatto da tutti, anche dai più ricchi, che evadono il fi sco intestandosi conti in paradisi fi scali come le isole Cayman (foto 2). E alla fi ne ci rimettiamo tutti; i soldi in nero, infatti, alimentano una spirale perversa: meno soldi al fi sco signifi cano meno servizi pubblici e più tasse. Iniquità. L’evasione fi sca-le (230 miliardi nel 2008) è un grave problema della nostra economia. Per il governatore della Banca d’Italia Ma-rio Draghi riduce la competitività delle imprese, causa iniquità e “disarticola la società”.

«Così guadagniamo in due». Ma non è vero1

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abiti da cerimoniaper l’uomo e la donna?

L’altra faccia dei favoriCapitale sociale.

Dagli anni ’90 in poi, grazie allo studioso americano J. S. Co-leman, per spiegare l’organizzazione so-ciale e il suo cam-biamento si usa un nuovo concetto: “ca-pitale sociale”. è l’in-sieme delle risorse per l’azione che de-rivano dal tessuto di relazioni in cui una persona è inserita. È una risorsa collettiva che appartiene a una comunità (una città, una provincia, una nazione): a maggiore capitale sociale cor-risponde maggiore capacità di cambia-mento, più forza nell’incidere sulla po-litica e sulle istituzio-ni per il bene di tutti. «È una disponibilità a prendere gli altri sul serio e a sentirsi responsabili verso di loro. Come minimo, signifi ca avere fi ducia negli altri. Da questo punto di vista, in Europa da anni siamo quelli messi peggio: lo dimo-strano i dati sulla fi ducia forniti dall’Eurobarometro» dice Ro-

berto Cartocci, docente di Me-todologia della scienza politica all’Università di Bologna e auto-re di Mappe del tesoro. Atlante del capitale sociale in Italia. Isti-tuzioni. Per misurare la quanti-tà di capitale sociale disponibile

in ogni provincia italiana, Cartoc-ci ha incrociato i dati di 4 variabili indicative della partecipazione sociale: la diff usio-ne dei quotidiani, l’affl uenza al voto, le donazioni di sangue, il numero delle associazioni sportive. Il risul-tato: tra Nord, Centro e Sud c’è un divario di ca-pitale sociale che sembra testimo-niare le fratture non sanate della nostra storia. È possibile cambia-re? E cosa posso-no fare le leggi e le istituzioni? «Il capitale sociale è un fatto culturale, e la cultura può cambiare, anche se lentamente, dato

che i valori di cui è formata pla-smano la nostra stessa identità» continua Cartocci. «Il rapporto con le leggi e le istituzioni però è fondamentale, in entrambi i sensi: una comunità con un capitale sociale basso infl uenza

negativamente la qualità delle istituzioni e quindi delle leggi, che in questo circolo vizioso ab-bassano ulteriormente il livello di fi ducia dei cittadini e quindi il loro capitale sociale. D’altra parte anche una buona legge, che però non preveda sanzioni certe, produce lo stesso eff etto disastroso».

Ingiustizie. Al contrario, quando le istituzioni funzio-nano e danno quello che pro-mettono, ci rendono orgogliosi della nostra comunità e questo aumenta il capitale sociale a no-stra disposizione. «Per fare un esempio» dice Cartocci «noi italiani potremmo essere fi eri del nostro sistema sanitario: è tra i più avanzati al mondo e ci consente di essere uno dei po-poli con la vita media più lunga. Poiché la sanità è fi nanziata con le tasse dei cittadini, il suo peso ricade però solo sulle spalle di quelli che le tasse le pagano. Da tale ingiustizia nasce diffi denza e risentimento». Perché quel-lo che ci disturba, in fondo, è sempre la sensazione di essere i soli a pagare il biglietto dell’au-tobus. e

[Isabella Cioni]

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è successoa Potenza

Parcheggi universitàPreso il ladro dai mille voltiChiuso in una cella, il dete-

nuto 01EN6AT questo il “codice univoco individuo” degli archivi della Polizia, visto che non si sa il suo nome, sta pensando al banale errore che lo ha tradito: dare all’agente una data di na-scita diversa da quella riportata sul codice fi scale. Così è fi nita la carriera dell’“uomo dai mille volti”, più o meno 45 anni di età, senza fi ssa dimora, specializzato da anni in furti sui treni di tutta Italia. Errore banale, d’accordo, ma quando uno ha utilizzato 48 nomi diversi, consegnare un numero di codice fi scale e for-nire ad un agente della Polizia ferroviaria una data di nascita diversa può capitare. Se poi si viaggia con una valigia vuota e si risponde alle domande un pò nervosamente, allora è proprio una giornata storta che, infatti, è fi nita con l’arresto. L’uomo che la Polizia pensa sia di nazionali-tà algerina (funzionari del Paese nordafricano faranno accer-tamenti per stabilirlo con cer-tezza) era su un treno partito da Salerno e diretto a Potenza.

Quando gli agenti, viste le sue contraddizioni e la valigia vuota, lo hanno fatto scendere a Poten-za, non immaginavano ciò che avrebbero scoperto lavorando con i loro colleghi specializzati del compartimento della Polfer di Puglia, Basilicata e Molise, che si trovano a Bari. Sono venuti fuori 48 nomi diversi, ma l’uni-ca certezza era il codice unico individuo dell’archivio centrale della Polizia: ancora oggi, il suo nome vero è un mistero. L’uomo è in Italia dal 1994 ha preceden-ti anche per rapina e spaccio di stupefacenti ma la sua specializ-zazione ad un certo punto sono diventati i furti sui treni.

Ennesimo episodio di pirate-ria stradale

È accaduto in via Caserma Lucana all’altezza dell’incrocio con la villa comunale di Santa Maria, dove una signora di mez-za età è stata urtata da un’auto ed è fi nita per terra. Ha suscita-to clamore soprattutto il fatto che l’automobilista non abbia soccorso la donna che attraver-sava la strada in direzione caser-

Nei giorni scorsi, al Comune di Potenza, è stato aff rontato il tema dei parcheggi nei pressi dei due plessi universitari e, contestualmen-te, la miglior organizzazione possibile della gestione del traffi co, di mezzi pubblici e privati nelle medesime zone. L’assessore Losasso ha evidenziato come l’im-pegno in favore della mobilità degli univer-sitari sia già notevole: 5 bus urbani per un to-tale di 46 corse, 11 tre-ni fermano nei pressi della sede dell’ateneo di Macchia Romana, tra la stazione prossima al nosocomio San Carlo e via Lamarmora. “Gli studenti dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio preferendo i mezzi di trasporto pubblico a quelli privati, magari documentandosi per orari e tipi di mezzi da utilizzare attraverso il sito internet del Comune, internet che mi pare sia il loro ‘pane quotidiano’.”. L’assessore Campagna ha concluso ricordando che “oltre alla realizzazione di un parcheggio multipiano che l’amministrazione universitaria ha già progettato e che si andrà a costruire nella zona attualmente occupata dalle serre a ridosso di rione Francioso, con ricadute positive per le esigenze di parcheggi dei residenti nello stesso rione e di quelli di Santa Croce, che prevede tra l’altro la realizzazione di un’area verde attrezzata”. Un parcheggio multipiano è previsto altresì nella zona vicina a ospedale e università a Macchia Romana, struttura da mille posti.

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ma, in un punto privo di strisce pedonali. Riversa a terra la don-na è stata prontamente soccorsa dai passanti. Sul posto Polizia e ambulanze, con traffi co in tilt per qualche minuto. Trasporta-ta al S.Carlo è stata medicata dai sanitari non avendo riportato gravi conseguenze.

Salvata al San CarloEra andata a Parigi, per ri-

solvere un grave problema di malformazione vascolare ma alla fi ne la risoluzione al suo problema l’ha travata a Potenza, dopo essere passata per la dram-matica esperienza del coma. E’ l’esperienza fi nita a lieto fi ne di una diciottenne lucana, aff etta da una malformazione arterio venosa encefalica. Tra le conse-guenze di questo difetto c’è la manifestazione di crisi epiletti-che. Per aff rontare il problema, un mese fa la giovane era vola-ta a Parigi per sottoporsi a un procedimento endo vascolare di embolizzazione presso il centro più prestigioso al mondo per tale trattamento, che purtroppo non ha dato esito positivo. La settimana scorsa la Mav si è rot-ta ed ha determinato una grave emorragia cerebrale che ha ri-dotto la giovane in coma grave. La paziente è stata ricoverata

presso la Neuro chirurgia del San Carlo e prontamente opera-ta dal direttore del dipartimen-to chirurgico, il primario Paolo Severino che ha esportato sia l’ematoma sia la Mav encefalica. Dopo l’intervento la paziente si è prontamente risvegliata e allo stato attuale non presenta nes-sun defi cit.

Minicar, drammatico inci-dente

Quella minicar è stata una-tentazione troppo forte, compli-ce anche il primo caldo prima-verile e la giornata di festa per il pranzo di fi ne anno organizzato a casa di un amico in attesa dei preparativi, però, cinque ragazzi hanno deciso di fare una “brava-ta”, salendo tutti insieme sulla piccola autovettura, omologata solo per due persone. Ma lungo il tragitto il conducente ha perso il controllo, fi nendo contro un palo della pubblica illuminazio-ne, in contrada Costa della Ga-veta, a Potenza.

Arrestato il «picchiatore» mi-sterioso

Era il 12 febbraio scorso, in via Vaccaro, a Potenza. Ha aspet-tato l’arrivo della sua «preda» e poi si è scagliato contro con una violenza inaudita. Pugni, calci,

L’11,6 per cento dei nuovi poveri che a stento si alimentano è costituito da ragazzi e ragazze minorenni.

Sempre di più i potentini che non riescono neppure a com-prare i prodotti alimentari.

Tra licenziamenti, cassa integrazione e disoccupa-zione trova terreno fertile la povertà, il cui tasso è in costante crescita in tutta la Basilicata. Potenza è la punta dell’iceberg:

se alla fi ne del 2007 la Caritas diocesana sostene-va 836 famiglie, dopo un anno sono diventate 1.020 (+22%) e a fi ne 2009 c’è sta-to un ulteriore incremento non ancora quantifi cabile esattamente. Persone che hanno diffi coltà anche per mangiare: secondo il rapporto sulla povertà alimentare elaborato dalla Fondazione per la Sussidia-rietà, in Basilicata il fenomeno incide in modo signifi cativo sui minori (11,6%) e sugli anziani (8,8%). A farne le spese non è solo la quantità dei beni alimentari acquistati, ma anche la loro qualità, con evidenti ricadute sul regime alimentare.

Loro, i nuovi poveri, trovano un sostegno concreto soltanto nella Caritas, gli unici ad aiutarli, non solo con le raccolte di alimentari ma anche off rendo loro un supporto morale e psi-cologico. Nei momenti peggiori sono pronti ad ascoltarli, a rag-giungerli addirittura in casa dandogli la possibilità di sfogare la rabbia e la disperazione di certi momenti. Ma l’aumento dei bisognosi è tale che il volontariato, da solo, presto non riuscirà a soddisfare la domanda.

Mangiare è un lusso?

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dal 2 al 15 giugno 20108

è successoa Potenza

schiaffi . Potrebbe aver utilizzato anche una mazza per infi erire sulla vittima, Ottavio Ammatta-telli, dirigente medico di primo livello del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale San Carlo. Per quelle ferite, il noto professionista potentino ha do-vuto ricorrere alle cure del no-socomio dove gli sono state dia-gnosticate diverse escoriazioni, con una prognosi di 40 giorni. L’aggressore, a distanza di tre mesi, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Potenza che lo hanno intercetta-to all’aeroporto di Roma grazie anche alla collaborazione della polizia di frontiera. È un uomo di 32 anni, C. F., con evidenti problemi di natura psichica. A febbraio scorso ha letteralmen-te seminato il panico a Potenza, picchiando anche il fi glio di un commerciante del capoluogo. Una violenza scatenata da un semplice sguardo equivocato, da una parola, da un gesto, a testimonianza del disturbo che affl igge l’uomo. C. F., secondo quanto segnalato dalla Squadra Mobile potentina, si era rifugia-to in Portogallo riconosciuto da una delle sue vittime, qui è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare in carcere per lesioni aggravate e violenza privata.

Aggressione in discotecaAggredito ed accoltellato un

addetto alla sorveglianza di una discoteca, alla periferia del ca-poluogo, è stato costretto a far ricorso alle cure dell’ospedale San Carlo. Due giovani, noti già alle forze dell’ordine, entrambi di Pignola, uno di 32 anni e il secondo di 33 anni, si sono resi responsabile dell’aggressione. L’episodio, iniziato prima ver-balmente all’interno del locale pubblico, particolarmente aff ol-lato, è poi proseguito all’esterno, mentre l’operatore della vigilan-za stava per allontanarsi, a fi ne turno di lavoro, a bordo di un auto di un collega. L’aggressore, spalleggiato dall’amico che pure ha preso parte all’aggressione, ha colpito più volte con un col-tello la vittima agli arti inferiori e superiori, procurandogli diver-se ferite profonde.

Bucaletto: allarme zeccheLa denuncia arriva diretta-

mente dai residenti del quartie-

Regione: indaginisul doppio stipendio

re che hanno assistito inermi ad una vera e propria invasione di questi pericolosi insetti che provocano seri danni alla sa-lute di animali e persone. Una situazione insostenibile tanto da richiedere, nei giorni scorsi, l’intervento dell’Acta per la di-sinfestazione dell’area più col-pita (la zona degli ScanCase che

si trova tra la chiesa e la nuova piazza centrale ex rotonda). “Il problema maggiore - hanno spiegato i residenti - è che ad un tratto ci siamo trovati questi insetti dentro casa e non solo perchè avevano “attaccato” chi ha un cane e questo aveva portato dentro gli insetti. C’è stata proprio una “migrazione” di zecche. Ne abbiamo trovato a migliaia per terra, sui muri esterni dei prefabbricati, sotto le porte d’ingresso. Purtroppo ce lo aspettavamo vista la man-cata disinfestazione nei mesi precedenti e la poca cura con cui viene tenuto il verde pub-blico”.

Il procuratore regionale della Corte dei conti lucana Michele Oricchio, indaga sulle decisioni prese (o non prese) nel 2008 dagli allora componenti dell’uffi cio di presidenza del consiglio Maria Antezza, Rosa Mastrosimone, Franco Mattia, Giacomo Nardiel-lo, Agatino Mancusi, il dirigente generale dell’uffi cio Ferdinando Giordano e il dirigente dell’uffi cio fi nanziario, Michele Radice.

In sintesi, 4 consiglieri, appena eletti senatori della Repubblica e dunque fi niti in un caso di incompatibilità di cariche secondo la legge, circa un mese dopo comunicano alla Regione “lasciamo il consiglio e optiamo per il Senato”. Ma, perché le loro dimissioni divengano operative, c’è bisogno di un atto ad hoc dell’ente. Que-sto atto arriva quasi due mesi dopo. Perciò, i quattro percepisco-no due mesi di stipendio da consigliere regionale nonostante la Costituzione, all’articolo 122, vieti esplicitamente che si possano cumulare le cariche. Quei quattro stipendi costano alle cas-se pubbliche 106.140 euro e 79 centesimi. Ossia secondo Oricchio procurano un danno equivalente, dato che si tratta di soldi che non dovevano essere dati. Per questo, Oricchio stima che ognuno dei sette indagati debba pagare 15.163 euro di risarci-mento danni alla Regione. Per la precisione in due mesi di stipen-dio lordi da presidente del consiglio regionale di Maria Antezza equivalgono a 31.621 euro e 92 centesimi; per Cosimo Latronico il costo è 26.803 euro e 83 centesimi; l’emolumento bimestrale di Carlo Chiurazzi è di 25.698 euro e 11 centesimi; infi ne, Egidio Di-gilio percepisce 22.016 euro e 93 centesimi. Il paradosso - stando all’indagine della Corte dei conti - è che a procurare quel danno sarebbe stato l’uffi cio di presidenza del consiglio regionale. Al cui vertice, come presidente, c’era proprio Maria Antezza. Come a dire, seguendo il ragionamento dell’investigatore pubblico: la Antezza, presidente del consiglio regionale, viene eletta nell’apri-le 2008 senatrice; il 9 maggio scrive a se stessa - ossia all’uffi cio di presidenza del consiglio regionale - che preferisce andare al Senato; ma non blocca gli emolumenti verso se stessa e gli altri tre neosenatori se non quando avviene la loro surroga, ossia il 24 giugno. Oricchio ha comunicato della propria indagine perché gli interessati inviino, entro un mese, le proprie deduzioni e ogni documento utile all’accertamento della verità. Prima che i giudici della Corte prendano eventuali decisioni in merito.

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dal 2 al 15 giugno 2010 9

La festa della ‘NdennaAntico rituale arboreo in onore di S. Antonio di Padova

Domenica 13 Giugno 2010 – Festa della ‘Ndenna

Via Vittorio Emanuele, n. 2Cell. 347/1786882 – 339/1661524

www.prolococastelsaraceno.ite-mail: [email protected]

Associazione Pro Loco Castelsaraceno

Info

Domenica 06 Giugno 2010 – Taglio della Cunocchia07:30 >

08:00 >09:30 >10:30 >

11:00 >

Raduno dei partecipanti in PiazzaS. AntonioPartenza per il Bosco FavinoTaglio della CunocchiaTrasporto della Cunocchia nel piazzale del Bosco FavinoLegatura e benedizione della Cunocchia

12:00 >15:00 >

18:30 >18:45 >19:00 >

Pranzo a sacco comunitarioTrasporto della Cunocchia dal Bosco Fa-vino in PaeseArrivo della Cunocchia in piazza S. AntonioApertura stand enogastronomiciConcerto di musica popolare con il GRUPPO FOLK D. LENTINI

Raduno dei partecipanti in PiazzaS. AntonioUnione della ‘Ndenna e della Cunocchia (matrimonio arboreo)Legatura dei “tacchetti” alla Cunocchia

08:00 >

09:00 >

10:00 >

16:00 >18:00 >22:00 >

Innalzamento della ‘NdennaGara di arrampicata libera sulla ‘NdennaConcerto di musica etnica e popolare con i KALAMU

Coney Island nel famoso luna park c’è un bel po’ di Italia

Un’azienda italiana, la Zam-perla di Vicenza, lo gestirà per 10 anni. Nel parco giochi di New York, risorto dopo 100 giorni di lavori, sono 19 le attrazioni “tri-colori”.

Washington “Ho tradito mia moglie: mi dimetto”

Dimissioni per aver tradito la moglie con la propria collabo-ratrice. Le ha date un deputato repubblicano dell’Indiana, Mark Souder, evangelico. Era candida-to alle elezioni del midterm.

Brasilia Dipendenti trans. Ok al nome femminile

I funzionari pubblici brasi-liani trans o travestiti potranno usare il loro soprannome fem-minile nei cartellini, nei docu-menti e nelle email. Lo ha deciso il governo di Brasilia.

Praga “Se andate al voto birra gratis per tutti”

Birra off erta agli studenti di maturità e agli universitari del-la Repubblica Ceca. A patto che vadano a votare alle politiche di fi ne mese. L’idea è del birrifi cio Bernard, vicino alla destra.

Mosca Vendeva il fi glio per 270 euro: arrestata

Tentava di vendere il fi glio di tre mesi per 10mila rubli (270 euro). Arrestata a Mosca una donna uzbeka, 34 anni, da poliziotti travestiti da fi nti acquirenti. Il bimbo ora in un istituto.

Mosca Militari sul lastri-co. Ora sperano nella lotteria

Dopo aver messo all’asta beni e terreni, l’esercito russo ha chiesto al governo di poter organizzare 16 lotterie statali entro 5 anni. I soldati, a corto di soldi, sperano di ricavare 3 miliardi di rubli (80 di euro).

Londra Tagliate auto blu a politici in Gran Bretagna

D’ora in poi ministri e sot-tosegretari dovranno andare al lavoro a piedi, in bus, in metro o in treno. In seconda classe. Lo ha deciso il nuovo governo britannico. La misura farà ri-sparmiare 3,2 milioni di euro all’anno.

Sydney Gatto nel bucato salvo dopo la centrifuga

In una lavatrice con centrifu-ga per 30 minuti. Ma Kimba, una gattina di 4 mesi di Sydney, si è salvata. Sorpreso il padrone: “Ho messo i panni, ho girato le spalle e lei è entrata”.

Pechino A 60 anni partori-sce due gemelle

Partorisce due gemelle a 60 anni. Protagonista, una cinese all’ospedale di Hefei. È stato pos-sibile con la fertilizzazione in vi-tro. Le bambine nate premature, dopo otto mesi e mezzo.

è successosul pianeta Terra

Indonesia Ha due anni e fuma 40 sigarette al giorno

La mamma è preoccupata, il fi glio fuma 40 sigarette al giorno e non sa più come fare. Il video shock ha fatto il giro del mondo. Ardi Rizal, un bambino indonesiano di appena due anni fuma come… un turco! No, non è uno scherzo di cattivo gusto! Arriva a quaranta sigarette al giorno e guai a non dargliele. Il bambino vive a Suma-tra con la famiglia e se non fosse per questo vizio sarebbe come tanti suoi coetanei. A fare il disa-stro sarebbe stato il padre che un bel giorno, per gioco o per scherzo, ha pensato bene di dargliene una. Aveva diciotto mesi.

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dal 2 al 15 giugno 201010

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dal 2 al 15 giugno 2010 11

Il caos che regna sovrano sul-le strade cittadine è dovuto an-che alla mancanza di adeguata segnaletica di indicazione (quella che dovrebbe segnalare la strada per raggiungere le principali città e i più importanti siti cittadini), i forestie-ri che percorrono le strade di Potenza sono spesso in preda al panico, fra l’altro pare che per la presenza di alcuni cantieri i navigato-ri satellitari vanno in tilt perché le mappe non sono aggiornate. Un’autentica tragedia.

Eppure l’Amministra-zione Comunale garantì che si sarebbero investiti 250.000 euro per rimo-dernare la segnaletica stradale ed invece la si-tuazione non è cambiata, si è provveduto a piazzare qua e là le indicazioni per imboccare la Basentana o il Rac-cordo Sicignano-Potenza. Per il resto è un caos indescrivibile: as-senza di segnali o con indicazioni sbagliate o oscurati dalla vegeta-zione o che si confondono perché sommersi da cartelli pubblicitari. In molti casi i segnali sono fi sica-mente rovinati (arrugginiti, spez-zati, sbiaditi) e quindi illeggibili.

Una città civile e moderna deve dotarsi di una cartellonisti-ca chiara, effi cace, rispettosa del Codice della Strada e facilmente “utilizzabile” dagli automobilisti non indigeni. A Potenza, invece, è un inferno; insistono impor-tanti “siti” che quotidianamente vengono raggiunti da molte per-sone provenienti da fuori città ma che devono essere aiutate per raggiungere la loro meta agevol-

Fotografa la nostra città, i luoghi brutti, ma anche quelli belli,

ed inviaci le foto ed un breve commento a:[email protected]

Potenza Potenza,che bella città...

mente.Proviamo a fare un elenco di

queste destinazioni (Enti, Uffi ci di pubblico interesse): Università sede del Francioso e Macchia Romana, Palazzo di Giustizia, Carcere, Motorizzazione, INPS,

INAIL, Ospedale S. Carlo, am-bulatori dell’ASP, Regione Ba-silicata, Prefettura, Questura, Distretto Militare, contenitori culturali come il Museo Naziona-le e quello Provinciale, la Galleria Civica, la Pinacoteca Provinciale, la Biblioteca Nazionale, il termi-nal dei bus di Piazza Zara, le varie Stazioni Ferroviarie, lo Stadio e gli altri impianti sportivi...

Ebbene qualche indicazione per alcuni di questi siti pure esi-ste, ma senza un criterio logico; destinazioni particolari, l’Ospe-dale per esempio, dovrebbe es-sere indicato ad ogni incrocio ed invece, provate a farvi un giro per le strade cittadine, cercate il sim-bolo che identifi ca l’ospedale, ne

trovate davvero pochi e posizio-nati in maniera disorganica qua e là. Stesso discorso vale per le altre destinazioni.

Medesime carenze si registra-no per quanto riguarda i cartelli che dovrebbero indicare le princi-pali destinazioni da raggiungere uscendo dalla città. Gli unici che si trovano in quasi (sottolineia-mo “quasi”) ogni incrocio, sono quelli che conducono alla SS 407 Basentana e al Raccordo Au-tostradale Sicignano-Potenza. Estemporanee e carenti le indi-cazioni che dovrebbero condurre verso le principali città del sud Italia o i paesi del circondario. L’automobilista che deve recarsi a Roma o a Bologna o Milano non troverà nessun cartello con tali indicazioni. Qualcuno indica la direzione Napoli, qualche altro Bari. Decisamente poco. E dove le indicazioni, pur carenti, esi-stono, spesso sono oscurare dalla fl uente vegetazione che nessuno si cura di sfoltire! Da noi l’inedia è una malattia cronica: nessuno vede, nessuno interviene.

Un simbolo di questo “degra-

do” è rappresentato dal ponte Musmeci, la principale strada di accesso a Potenza, opera di no-tevole pregio architettonico. Sul ponte i segnali che dovrebbero indicare le due principali direttri-ci in uscita dalla città (Basentana verso Matera, Bari, Taranto e anche verso Melfi e la dorsale adriatica, e il Raccordo Sicignano – Potenza che conduce lungo la dorsale tirrenica Salerno, Napoli, Roma) in eff etti, seppur di dimensioni minuscole, ci sono, solo che sono oscurati da una selva di paletti bianchi che fungevano da asta per una miria-de di bandierine posizionate lo scorso anno in occasione di una “manifestazione” di arte urbana.

E’ normale in queste con-dizioni che un automobilista forestiero si perda nel dedalo delle strade cittadine ed anche lui imparerà a fare i conti con le tante buche presenti in tutte le “nostre” strade...

Innocenti depistaggi

VIVI-POTENZAVivere la città di Potenza.

Proposte, proteste e suggerimenti.La piazza virtuale dei potentini.

http://vivi-potenza .ilcannocchiale.it/

Nuova aperturacaseifi cio produzione

artigianale nodini, mozzarelle,

burratine, scamorze, ecc.

esperienza trentennale

Zona Ind.le - Area P.I.P. (alle spalle di MD) | Tito (Pz)

lavorazione selezionatacon latte locale

Ponte Musmeci - Uscita verso Basentana e Raccordo Sicignano-PZCartello molto piccolo e coperto da paletti!

Via VaccaroL’indicazione è sbagliata!

Incrocio via Vaccaro - viale dell’Unicef - via del GallitelloNon ancora sostituiti i segnali rimossi per i lavori

Ponte Musmeci: Imbocco Basentana e raccordo autostradale Cartelli di indicazione troppo piccoli e mimetizzati

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Tempo di vacanzeQualche giorno ancora sui

banchi di scuola e poi l’abbraccio con le desiderate vacanze. L’anno scolastico è agli sgoccioli e ci sono alunni (parlo delle superiori) che non aspettano il giorno uffi ciale di chiusura (12 giugno) ma anticipa-no il “saluto” con la festa di san Ge-rardo. E questi, nella maggior parte dei casi, sono gli alunni cosiddetti “bravi”. Cioè coloro che per mesi e giorni hanno studia-to in modo costante e assiduo con l’obietti-vo della promozione a colpo sicuro. Un meri-tato anticipo, secondo il loro punto di vista. A questi si aggiungo-no quelli “spacciati”. Quelli che sanno che neanche san Gerardo può fare “lo miracolo”! E poi ci sono quelli che si ritirano prima perchè mentre il proprio inconscio sa che dovranno ripetere l’anno, la parte cosciente conta sulla misericordia dei pro-fessori o su un miracolo. C’è poi una terza categoria: chi viene fi no all’ultimo giorno vivendo ogni ora come in purgatorio. Le preghiere e le “suppliche” attraverso interroga-zioni dell’ultimo minuto -come gia-

culatorie e off erte sacrifi cali- non si risparmiano nella speranza che qualche cinque passi al sei, e se pro-prio il quattro non riesce a saltare il fosso almeno a salvare l’anno ci pensi “il recupero”.

E se ai primi dedichiamo le pa-role del Siracide (24,17): “Io come una vite ho prodotto germogli gra-ziosi e i miei fi ori, frutti di gloria e ricchezza”, a coloro che vivranno la

triste esperienza del-la bocciatura nessun rimprovero o esorta-zione moralistica ma il Qoèlet ci ricorda che c’è un tempo per ogni cosa! E ognuno di noi vive il “suo” tempo, la sua storia. L’invito a raccogliere con la sere-

nità possibile i frutti della semina, anche se acerbi (fanno parte del nostro “albero”, della nostra vita) è segno di accoglienza di sé; nessuna condanna ma solo l’invito a scen-dere in profondità per impiantare nuovi propositi... E se c’è un tempo per ogni cosa...verrà anche quello della promozione, frutto di un im-pegno responsabile.

[[email protected]]

per lo spiritoMaria De Carlo

la vignettadi mario bochicchio

www.mariobochicchio.itww

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dal 2 al 15 giugno 2010 13

CRITERI ADOTTATI PER LA RILEVAZIONE DEI PREZZI • La rilevazione dei prezzi avviene nelle città di Potenza; • i prodotti rilevati sono estratti dal paniere di “SMS Consumatori” (www.smsconsumatori.it) in modo da permettere al consumatore di verifi -care la “convenienza” o meno del prodotto;• per la pasta di grano duro vengono rilevate le seguenti marche: Barilla, Amato, Divella, Granoro e a volte anche De Cecco e Garofalo (tra queste viene individuata la marca che ha il prezzo inferiore);• il prezzo più basso di ciascun prodotto viene evidenziato; • i prodotti in offerta vengono specifi catamente segnalati;• gli esercizi commerciali sono scelti tra quelli già inseriti nel progetto “Sms Consumatori”;• gli esercizi commerciali che intendono far parte del progetto di rilevazione possono farne richiesta alla sede di Potenza dell'ADOC Basilicata;• sul nostro sito www.adocbasilicata.org sono riportati tutti i prodotti e tutti gli esercizi commerciali oggetto della rilevazione;• l'ADOC Basilicata non riceve alcun compenso e/o contributo per tale attività in quanto svolta in maniera assolutamente volontaristica.Si ringraziano le attività commerciali per la continua disponibilità.

L’ADOC di Basilicata è un’associazione che offre un servizio di tutela, orientamento e informazione ai cittadini attraverso operatori esperti sui diritti dei consumatori. L’associazione fornisce assistenza e consulenza su problematiche relative a:• irregolarità contrattuali riguardanti acquisti dentro e fuori i locali commerciali;• inadempimenti contrattuali da parte di banche, assicurazioni (RC Auto), società telefoniche, Poste Italiane, Tour Operator, società di servizi (vettori aerei, Trenitalia, Acquedotto Lucano, Enel, Eni, ecc…).

rilevazionedei prezzi a Potenza

POTENZArilevazione del 26 maggio 2010

* in evidenza i prezzi più bassi

www.adocbasilicata.org

PRODOTTI unità di misura

PICK UP via Con-

solini

GS via del Galli-

tello

Decò c/da Tora

IPERFUTURA via Isca del

Pioppo

SEI MIO via Mes-

sina

CRAI F.L. via

Messina

CONAD via della

Meccanica

Le Piramidi via della

Siderurgica

A&O via Mantova

Succo di frutta “Skipper” 1 L 1.75 1.59 1.19* 1.69 - 0.99* 1.75 0.99* 1.49

Succo di frutta “Santal” 1 L 1.59 1.69 1.45 0.95* 1.39 1.15* 1.72 1.15* 1.59

Succo di frutta “Yoga” 1 L 0.98* 1.49 1.19 1.69 1.25* 1.49 1.78 1.49 1.49

Plum Cake “MulinoBianco” 10 pz. 1.59* 1.79 1.99 1.77* 1.85 1.60* 1.70 1.60* 1.98

Kinder Brioss “Ferrero” 280 g 2.49 1.70* 2.49 1.65* 2.49 2.49 2.29 2.49 2.49

Riso per insalate “Gallo” 1 kg 2.29* 3.44 2.29* 2.15* 2.55 1.89* 2.99 1.89* 2.98

Riso per insalate “Insalata Velo-ce” Flora 1 kg 3.99 - 2.39* - - - - - -

Riso per insalate “Scotti Oro “ 1 kg 2.75 2.29* 2.69 2.25 - - 1.99* - 2.49

Tonno all’olio di oliva “Rio Mare” 4x80 g 2.99* 3.99 3.99 3.79 3.25 3.29* 3.85 3.50 3.79

Tonno all’olio di oliva “Mare Blu” 4x120 g - - 2.29* 3.99 - 3.99* - 3.99* -

Hamburger di vitello 1 kg 6.90 5.59* 8.50 8.90 7.99 6.59* 7.50 6.50* 8.50

Pollo intero 1 kg 4.01 2.99* 3.00 3.49 4.25* 2.99* 2.40* 2.99* 3.20

Trota 1 kg - - - 5.90 - 6.50 - - -

Merluzzo 1 kg - - - 13.90 - - 18.00 - -

Melanzane tonde 1 kg 1.00* 1.29* 1.49 0.99* 1.49 1.29* 1.40 1.29* 0.99*

Fagiolini 1 kg 2.99 3.58 3.79 - - 3.49 - 3.49* 4.29

Patate sacchetto 2 kg 1.99 - 1.45 - - - - 1.49 -

Patate sacchetto 5 kg 2.39 2.25* 2.85 2.85 - - 2.79 - -

Nespole 1 kg 2.79* 2.15* - 2.95 2.19 2.29 1.89 2.29* 3.25

Melone giallo 1 kg 1.75 1.39* 1.59 - 1.75 1.49 1.59 1.49* 1.29*

Gelato “Carte d’or” Algida 500 g 3.95* 1.89* 3.25 3.88 4.75 3.50* 3.99 3.50* 2.79*

per consigli e informazioni chiamare alla sede Regionale dell’Adoc - via R. Danzi, 2 85100 Potenza tel. 0971 46393

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dal 2 al 15 giugno 201014

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[email protected] • 0971 46 94 66

dal 2 al 15 giugno 2010 15

ti diamo voce [email protected]

“Sindaco, sono disperato”

“Lucani, anche per questo mi girano le...”

Caro Giornale Lucano ti man-do questa email perché sono di-sperato. Io sono un ragazzo che vive a Bucaletto, un rione diffi cile di Potenza, dove [...omissis...] non muove un dito in favore di noi cittadini piu deboli di questo rione. Comunque dopo questa breve parentesi vorrei esporre il grave problema, che affl igge il mio prefabbricato di Bucaletto.

In pratica sono assalito da numerosi insetti all’interno del prefabbricato, segno questo dell’ormai gravità della situa-zione in cui riversano questi prefabbricati oramai alla frutta.

Ho contattato il comune di Potenza numerose volte e dopo mille chiusure di telefono in fac-cia, sono riuscito a parlare con un funzionario comunale. Dopo aver esposto la mia situazione, il

funzionario ridendo (anche se c’è poco da ridere in queste situazio-ni), mi informa che il Comune ha provveduto ad attivare l’Acta per la disinfestazione del mio prefabbri-

cato. Passa un giorno, il problema si aggrava notevolmente, e si af-faccia un tecnico del Comune che ci avvisa che il giorno dopo sareb-bero venuti alle 08:00 di mattina a

fare la disinfestazione, all’interno del prefabbricato, e che noi sa-remmo potuti entrare all’interno soltanto alle 20:00 della sera dopo aver fatto stare comunque il pre-

fabbricato mezz’ora aperto per far pren-dere aria all’interno. Quel giorno per di più voglio sottolinea-re il dover stare fuori per tutta la giornata, come gli animali con tanto di rispetto per quest’ultimi.

Ma ritornando a noi, il mattino se-guente puntualmen-

te sono arrivati, i tecnici dell’Acta, e dopo aver dovuto fare dei buchi sulla parete interna del prefabbri-cato, che per di più sono rimasti, e inserito il disinfettande tossico,

sembrava che il tutto fosse stato ri-solto per il meglio, ma invece oggi mi accorgo che la situazione si è particolarmente aggravata perché questi insetti continuano ad uscire e per di più, ancora più numerosi.

Ho riassunto di molto i fatti ma il succo è questo. Spero soltanto che questo articolo esca su Giorna-le Lucano per far notare a tutta la città di Potenza alle istituzioni in primis, cose che nell’era del 2010 non dovrebbero accadere e che continuano a capitare.

Spero anche che con questo articolo il Comune di Potenza si muova molto più profi cuamen-te e celermente nel risolvere la mia situazione perché non è bel-lo vedere queste cose e per di più conviverci per 27 anni.

[email fi rmataricevuta il 30/05/2010 - 18:16]

Caro Giornale Lucano,sono un potentino di 43 anni,

da 5 disoccupato, che non andrà più a votare.

Perché? I politici eletti, an-che quelli grazie al mio voto, mi hanno perennemente deluso, ma continuano a fare i propri interes-si. Poiché vi leggo giornalmente online, e forse siete gli unici a raccontare, come dite, i fatti ed i misfatti, invio la presente ineren-te il trattamento economico dei consiglieri regionali, reperibile su internet, ma che non ho mai letto sui giornali. Soprattutto per chi vive la mia diffi coltà giornaliera di fare anche la spesa, può essere utile per capire quanto ci costano e quanto “non” fanno.

Indennità mensile (al netto di ritenute e trattenute)• Presidente Giunta e Consiglio = € 5.279,74 • Vice Presidente Giunta = € 4.412,50• Assessore, Vice Presidente Consiglio = € 4.279,07• Presidente Commissione, Segretario Consiglio, Presidente Gruppo consiliare = € 3.945,52• Vice Presidente Commissione = € 3.611,97• Segretario Commissione = €

3.478,55• Consigliere regionale = € 3.278,42

Ed in più:• Diaria Al consigliere regionale viene riconosciuta una diaria di 3.251,07 euro mensili per le spese sostenute per le attività e i com-piti connessi con lo svolgimento del mandato. Al presidente della Giunta regionale ed al presidente del Consiglio regionale, in consi-derazione delle elevate funzioni di rappresentanza politico – isti-tuzionale che svolgono, questa diaria è maggiorata, rispettiva-mente, del 30 % e del 15 %.

• Rimborso per le spese di se-greteria e di rappresentanza Al consigliere regionale viene as-segnato un contributo mensile di 2.561,27 euro, con obbligo di rendicontazione.

• Spese di viaggio È corrispo-sto ai consiglieri regionali non residenti nel capoluogo un rim-borso per le spese di viaggio per 18 riunioni mensili, pari ad un terzo del costo della benzina ver-de necessaria per raggiungere il capoluogo.

• Missioni Ai consiglieri regio-nali che per l’espletamento del proprio mandato devono recarsi in missione fuori dal territorio

regionale, è corrisposta una dia-ria di 173,47 euro (in Italia) e di 208,16 euro (all’estero).

• Assegno di fi ne mandatoIl consigliere regionale versa mensilmente una quota pari al 5,50 % della propria indennità di carica, pari a 482,78 euro. Al termine del mandato consiliare, il consigliere regionale riceve l’as-segno di fi ne mandato, che è pari all’ultima mensilità dell’indennità

consiliare lorda, moltiplicata per ogni anno di eff ettivo esercizio del mandato.

• Assegno vitalizio Il consigliere regionale versa mensilmente una quota pari al 23% sull’indennità di carica, pari a 2.018,88 euro, che viene accantonata per il pa-gamento degli assegni vitalizi. Il consigliere regionale riceve il vitalizio a partire dal 65° anno di età. L’importo dell’assegno varia a seconda degli anni di mandato consiliare.

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Page 16: GiornaleLucano.it - 2010-06-02 - N° 06

dal 2 al 15 giugno 201016

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