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Periodico dell’Associazione Italiana contro le Leucemie - Linfomi e Mieloma Palermo PAG. 1 ANNO XV - NUMERO 3 - Novembre 2013 Midollo, quale progeo? I Registri dei donatori di midollo os- seo rappresentano oggi “la fonte” principale di reperimento di un do- natore. Ciò ha fao emergere una seria criticità tua italiana, in quanto il nu- mero dei donatori provenienti dal Regi- stro italiano dedicati a pazienti italiani è sempre più contenuto rispeo a quelle provenienti dai Registri internazionali, con Germania e USA in testa. Questo an- damento viene registrato anche presso l’Unità di trapianti dell’Ospedale Cer- vello di Palermo, il maggiore in Sicilia per numero di trapianti allogenici. Per mancanza di adeguate risorse, i Cen- tri donatori e i Laboratori di tipizzazio- ne HLA nel corso degli ultimi dieci anni hanno ridoo vistosamente il numero delle tipizzazioni (-51% in 10 anni). Nel corso degli ultimi anni la politica del Re- gistro italiano è stata quella di limitare il numero dei Centri donatori e dei Labo- ratori HLA aivi. In Sicilia il numero dei Centri è sceso da 13 agli auali 4 (Paler- mo, Catania, Messina, Ragusa). Quello di Palermo, presso l’Ospedale Cervello, gestisce oltre due terzi dei 12.000 dona- tori del Registro regionale ed è sede del Laboratorio regionale HLA che garanti- sce l’esecuzione di tui i necessari studi anche per conto del Centro regionale Trapianti. L’andamento auale dei trapianti emo- poietici nel mondo ed in Italia, indica dunque una continua crescita del nume- ro dei trapianti da donatore non fami- liare e parimenti di quelli da donatore alternativo familiare. Ciò porterà ad un aumento (raddoppio) delle indicazioni a trapianto emopoietico che non potrà che avvantaggiare le regioni del Centro- Nord Italia, maggiormente riceive ri- speo al Sud ed Isole, con il risultato che con la maggiore richiesta di trapianto si incrementerà la migrazione sanitaria. Se ciò non dovesse avvenire significherebbe che i pazienti siciliani avrebbero rinun- ciato a farsi curare. L’assessorato regionale alla Salute, sulla base delle indicazioni di suoi organi tec- nici, i Centri regionali Trapianto e San- gue, alla fine dello scorso anno ha inizia- to un percorso virtuoso, cioè quello di identificare la rete pubblica dei Centri di Trapianto e dei Centri di Donazione e di reclutamento, con il fine non solo di fare una fotografia dell’esistente, ma anche di iniziare un percorso di potenziamento e riorganizzazione del sistema trapianti. Bisognerà allineare la Regione Sicilia al- meno ai livelli medi nazionali per nume- ro di donatori iscrii al Registro regio- nale (aesi 30.000 donatori rispeo agli auali 12.000) e garantire un adeguato numero di posti leo per trapianto emo- poietico per far fronte alle aumentate esigenze. L’alternativa a ciò sarebbe una delega in bianco ad altre regioni o, peg- gio, ad altre nazioni. Raimondo Marcenò, ematologo Direore Medicina Trasfusionale Presidio ospedaliero Cervello -Palermo In Sicilia il numero dei Centri donatori di midollo è sceso da 13 agli auali quaro AIL NEWS PALERMO | Novembre 2013 | Vi raccontiamo. Storia di una paziente che ha vinto La formazione costruisce le “portepag. 2-3 Passi avanti. Donatori di midollo, l’analisi del soosegretario alla Salute Al Cervello 1.356 trapianti in 25 anni pag. 4-5 Facciamo i conti. “Soffio vitale”, il libro della vita Festa per Ail a Trapani pag. 6-7 L’obieivo. Stelle di Natale in piazza pag. 8 SOMMARIO

Giornalino Novembre 2013

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Giornalino AIL Novembre 2013

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Page 1: Giornalino Novembre 2013

Periodico dell’Associazione Italiana contro le Leucemie - Linfomi e Mieloma Palermo

PAG. 1

ANNO XV - NUMERO 3 - Novembre 2013

Midollo, quale progetto? I Registri dei donatori di midollo os-

seo rappresentano oggi “la fonte” principale di reperimento di un do-

natore. Ciò ha fatto emergere una seria criticità tutta italiana, in quanto il nu-mero dei donatori provenienti dal Regi-stro italiano dedicati a pazienti italiani è sempre più contenuto rispetto a quelle provenienti dai Registri internazionali, con Germania e USA in testa. Questo an-damento viene registrato anche presso l’Unità di trapianti dell’Ospedale Cer-vello di Palermo, il maggiore in Sicilia per numero di trapianti allogenici. Per mancanza di adeguate risorse, i Cen-tri donatori e i Laboratori di tipizzazio-ne HLA nel corso degli ultimi dieci anni hanno ridotto vistosamente il numero delle tipizzazioni (-51% in 10 anni). Nel corso degli ultimi anni la politica del Re-gistro italiano è stata quella di limitare il numero dei Centri donatori e dei Labo-ratori HLA attivi. In Sicilia il numero dei Centri è sceso da 13 agli attuali 4 (Paler-

mo, Catania, Messina, Ragusa). Quello di Palermo, presso l’Ospedale Cervello, gestisce oltre due terzi dei 12.000 dona-tori del Registro regionale ed è sede del Laboratorio regionale HLA che garanti-sce l’esecuzione di tutti i necessari studi anche per conto del Centro regionale Trapianti. L’andamento attuale dei trapianti emo-poietici nel mondo ed in Italia, indica dunque una continua crescita del nume-ro dei trapianti da donatore non fami-liare e parimenti di quelli da donatore alternativo familiare. Ciò porterà ad un aumento (raddoppio) delle indicazioni a trapianto emopoietico che non potrà che avvantaggiare le regioni del Centro-Nord Italia, maggiormente ricettive ri-spetto al Sud ed Isole, con il risultato che con la maggiore richiesta di trapianto si incrementerà la migrazione sanitaria. Se ciò non dovesse avvenire significherebbe che i pazienti siciliani avrebbero rinun-ciato a farsi curare.

L’assessorato regionale alla Salute, sulla base delle indicazioni di suoi organi tec-nici, i Centri regionali Trapianto e San-gue, alla fine dello scorso anno ha inizia-to un percorso virtuoso, cioè quello di identificare la rete pubblica dei Centri di Trapianto e dei Centri di Donazione e di reclutamento, con il fine non solo di fare una fotografia dell’esistente, ma anche di iniziare un percorso di potenziamento e riorganizzazione del sistema trapianti. Bisognerà allineare la Regione Sicilia al-meno ai livelli medi nazionali per nume-ro di donatori iscritti al Registro regio-nale (attesi 30.000 donatori rispetto agli attuali 12.000) e garantire un adeguato numero di posti letto per trapianto emo-poietico per far fronte alle aumentate esigenze. L’alternativa a ciò sarebbe una delega in bianco ad altre regioni o, peg-gio, ad altre nazioni.

Raimondo Marcenò, ematologoDirettore Medicina Trasfusionale

Presidio ospedaliero Cervello -Palermo

In Sicilia il numero dei Centri donatori di midollo è sceso da 13 agli attuali quattro

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Vi raccontiamo.• Storia di una paziente che ha vinto• La formazione costruisce le “porte” pag. 2-3

Passi avanti.• Donatori di midollo, l’analisidel sottosegretario alla Salute• Al Cervello 1.356 trapianti in 25 anni pag. 4-5

Facciamo i conti.• “Soffio vitale”, il libro della vita• Festa per Ail a Trapani pag. 6-7

L’obiettivo.• Stelle di Natale in piazza pag. 8

SOMMARIO

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Vi raccontiamo

La diagnosi, le cure, la nascita di un bimbo“Così mia figlia ha sconfitto la malattia”

Dopo tanti anni mi ri-trovo con la penna in mano a scrivere per

l’Ail: diverso è lo stato d’animo, diversa, senza dubbio, l’occa-sione. Allora la testimonianza sofferta di una battaglia appena intrapresa, oggi l’annuncio di una vittoria che si chiama Marco.Benché sia trascorso tanto tem-po da quel fatidico giorno in cui a mia figlia è stato diagno-sticato il Morbo di Hodgkin, non è per niente facile parlarne.Improvvisamente ci è sembrato che la vita si fosse fermata, che tutte le cose avessero perso valore: nessuna luce intorno a noi, soltanto una grande paura, uno smarrimento indicibile.Da quel momento la nostra vita si è trasformata in una corsa contro il tempo, nove lunghi mesi trascorsi fra le corsie dell’ospedale, le sale d’atte-sa, gli ambulatori dei medici; nove mesi durante i quali abbiamo dovuto confrontarci con gli esiti delle analisi e delle visite, i referti ed i tanti pro-blemi che la malattia porta con sé.L’ansia, il panico, i dubbi, il timore che tutto potesse precipitare, sono stati i nostri compagni quotidiani. Scruta-vamo il volto dei medici per captare nei loro occhi la smentita delle nostre paure e la conferma di una ripresa.

In tanta disperazione, Agata non ha mai abbassato la guardia, ha lottato con tutte le sue forze e grande voglia di vivere e ha fatto della sua sofferen-za e della sua esperienza un motivo per crescere, per maturare e per aprir-si agli altri ed aiutarli. La malattia non ha fermato il corso della sua vita. Sal-vo i giorni in cui gli effetti delle cure la costringevano ad una pausa forza-ta, lei ha continuato a studiare, soste-nere esami, a stare insieme agli amici a sorridere. Il dolore, anziché abbat-terla, le ha dato la forza di sfidarlo.Oggi Agata ha ricevuto il dono più bello che la vita può offrire ad una donna; è diventata mamma di un bambino meraviglioso. L’arri-vo di Marco è la vittoria della vita sulla malattia, è l’espressione più

alta della potenza divina e dell’esperienza della scienza. Marco, così piccolo e indife-so, ha una forza disarmante: non solo ci ha posto di fronte all’arcano mistero della vita, inspiegabile e misterioso, ma ci ha regalato un’emozione unica che riempie l’anima ed assorbe tutte le nostre forze.Il nostro successo ha il timbro indelebile del lavoro paziente e continuo di medici e ricercatori che spendono energie ed entu-

siasmo per permettere ad un numero sempre maggiore di persone di po-ter continuare a sperare ed a vivere Il mio pensiero si rivolge a tutte le mamme e a tutti coloro che pensa-no di non potercela fare, che non vedono una via d’uscita dalla di-sperazione in cui si trovano. Nessu-na discesa è mai così ardita da non permettere una risalita. E’ possibile venirne fuori, bisogna provare, lot-tare, crederci; confrontarsi con la vita non significa abbassare le ali.Un grazie di cuore agli instan-cabili volontari dell’Ail, sempre pronti ad offrire un supporto con-creto ma anche a dare un soste-gno emotivo: il loro entusiasmo è stato senza dubbio contagioso.

Rosalba Adamo

Agata e il piccolo Marco, nato dopo la malattia della mamma

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Quadrimestrale d’informazionedell’AIL PalermoAnno XV - n° 3 - Novembre 2013Autorizzazione del Tribunale di Palermo n. 14 del 18/19 maggio 1999

Direttore: Giuseppe ToroDirettore responsabile: Alessandra TurrisiProgetto grafico: Excalibur s.r.l.

Fotografie: Marianna MarchioneStampa: Tipografia Italia Palermo

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Formazione, quando la porta è accoglienza

Anche quest’anno i volontari Ail si sono incontrati perio-dicamente con la psicologa,

per approfondire e stimolare la pro-pria motivazione all’aiuto, per analiz-zare la complessità delle esperienze vissute, per sviluppare e potenziare strumenti relazionali da spendere nella loro attività di volontariato. Qualunque professionalità necessi-ta di un aggiornamento permanen-te, una formazione “continua” non solo perché non ha, e non può avere, una fine, in quanto lavoro costante su di sé e sugli scambi interaziona-li con l’altro, ma anche perché deve continuamente attivare un processo interno di pensiero, nell’individuo e nel gruppo, che accompagni e regoli sempre l’azione del volontario.In prossimità della pausa estiva, le at-tività formative si sono arricchite di una nuova modalità, l’arte-terapia, grazie alla preziosa collaborazione di Gabriella Cinà, psicologa e artetera-peuta. Si è scelta la meto-dologia espressiva poiché consente di rappresentare concretamente le differenze individuali nelle idee e nelle condotte di aiuto, di affina-re, nel confronto in gruppo, competenze empatiche e sociali, di incrementare abi-lità di risoluzione creativa di problemi e conflitti.Ai volontari, suddivisi in quattro grandi gruppi (25-30

partecipanti), è stato affidato il com-pito di realizzare una metaforica “Cit-tà Ail”, dove potessero trovare spazio intenti, pensieri, sogni ed emozioni di ciascuno. Ognuna delle quattro “squadre” di volontari ha progettato

e costruito, attraverso l’uso di svariati materiali artistici, un quartiere della città, misurandosi con i limiti e i mez-zi disponibili, facendo i conti con le diverse visioni altrui, confrontando le proprie aspettative con la realtà, negoziando, quindi, spazi, risorse, modalità realizzative. Nell’incontro finale si è, poi, celebrata la città risul-

tante dall’unione dei quattro quartie-ri, inaugurando ciascuna delle porte ad essi corrispondenti.Ogni porta della città, intesa come strumento simbolico di protezio-ne ma anche di comunicazione con l’esterno e di accoglienza dell’ospite, recava iscrizioni, particolari e colo-ri che riferivano degli “abitanti” del quartiere, degli edifici e delle fun-zioni degli stessi ai fini solidaristici. Narrava la vita associativa - i servizi ospedalieri, Casa Ail, le campagne raccolta fondi, gli eventi - e soprattut-to le storie e i valori di chi ha deciso di aiutare altri in difficoltà. E se, ad esempio, l’ospedale era sempre pre-sente, in alcuni casi era circondato da prati fioriti, in altri diventava “Casa della salute”, in altri ancora era dota-to di un elicottero o accompagnato da un centro benessere con cinema e pi-

scina, simboli di gioia e di speranza e soprattut-to di un agire orientato al prendersi cura della persona e non solo del-la sua malattia. Al di là degli specifici elementi caratterizzanti ciascun quartiere, è emerso un comune sentire l’asso-ciazione come luogo di accoglienza per chi soffre oltre che centro propulsivo di idee e progetti concreti per sconfiggere la malattia.

Ilenia Trifirò

I volontari hannorealizzato i quartieriimmaginari e gli ingressidella “Città Ail”

I volontari alle prese con la realizzazione delle porte della Città Ail

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Passi avanti

Lo scorso mese di luglio il Centro Tra-pianti di midollo osseo dell’ospedale Cer-vello, a Palermo, ha festeggiato i 25 anni di attività e il conseguimento dell’accredi-tamento JACIE. Durante il convegno sul tema, è intervenuto il sottosegretario del ministero della Salute, Paolo Fadda. Ri-portiamo uno stralcio del suo intervento.

L a rilevanza dei trapianti e del-la necessità di adeguarci ai più elevati parametri internazio-

nali risulta evidente anche alla luce del dato globale sul risultato di tali cure: alla data del 30 gennaio 2012, nel mondo un milione di persone sono tornate a vivere grazie al tra-pianto di midollo osseo. In Italia nel 2012 sono stati eseguiti 776 trapianti di midollo osseo e nel 2011 sono sta-ti 757. In Italia i Centri donatori sono passati da 83 a 44 a seguito di una re-visione effettuata dalla Consulta dei Registri regionali e si avvalgono di poli di reclutamento e di laboratori di tipizzazione; di questi ultimi sul ter-ritorio nazionale ne abbiamo più di 90. Non vi è dubbio che l’organizza-zione del sistema vada ancora rivista. Bisogna porre attenzione anche alla problematica situazione dei donato-ri iscritti al registro italiano, che oggi sono circa 413.000. Dal luglio 2012 sono variati i parametri internaziona-li di tipizzazione, per cui al momento i donatori del registro italiano con-formi ai nuovi dettami sono poco più di 10 mila. I donatori in Italia sono troppo pochi: se analizziamo le cifre nel dettaglio, nel nostro Paese il dato medio dei donatori attivi è del 5,57 per mille con la Sardegna che registra

i valori più alti a livello nazionale con il 13 per mille e la Sicilia che si assesta con un 1,89 per mille, la terz’ultima in Italia. Questa carenza complessiva di donatori è costata al nostro Paese negli ultimi cinque anni circa 50 milioni di euro. Anche le tipizzazioni hanno dei costi troppo elevati in Italia rispetto alle medie europee, parliamo di 800-900 euro contro i 200 della Germania.Confrontando la situazione italiana con quella della Germania, Paese leader del settore, vediamo quanto lunga sia ancora la strada da percorrere. Il dato tedesco parla chiaro: 3 milioni di donatori, pari al 35 per mille. Sembra che l’Italia anche in questo campo si trovi ormai quasi a dipendere dalla Germania. Occorre intervenire con urgenza, razionalizzare il sistema, utilizzare meglio le risorse disponibi-li, valutare anche la possibilità di ri-sorse aggiuntive, premiare quei cen-tri che si sono distinti per efficienza.

Senza una vasta cultura del donare e una organizzazione territoriale dif-fusa del volontariato, non solo non riusciremo a programmare tempi più brevi per gli interventi, ma nep-pure a fronteggiare le emergenze.Donarsi non deve essere una virtù di pochi volenterosi, ma deve di-ventare sempre di più un’esigenza sistemica della collettività. Solo ra-dicando la convinzione che donan-do possiamo ridare la vita a chi la sta perdendo potremo ottenere i risultati necessari per portare l’Ita-lia al livello dei Paesi più evoluti. Una proposta potrebbe rappresen-tare un’opportunità di crescita per il mondo del volontariato. Si tratta di creare un sistema simile a quello oggi esistente per i donatori di sangue. La legge 2010 del 2005 riconosce quale principio fondamentale della raccolta del sangue la donazione volontaria, considerandola un’attività che può essere delegata alle associazioni di donatori volontari. Sulla base di uno schema tipo, ogni regione ha quindi stipulato convenzioni con l’associa-zione di donatori volontari operante sul proprio territorio. Ritengo che an-che per le associazioni di donatori di midollo osseo potrebbe essere previ-sto che la loro attività venga regolata da apposite convenzioni regionali, sulla base di uno schema tipo elabora-ta a livello nazionale dal nostro mini-stero. Così si potrebbe meglio ricono-scere e gratificare la meritoria opera dei volontari e delle loro associazioni.

Paolo Fadda

Donatori di midollo osseo,l’Italia resta fanalino di coda

Ora siamo anchesu Facebook

Fotografie, appuntamenti, testi-monianze per essere più vicini

ai pazienti, alle famiglie, ai volon-tari. Ail Palermo sbarca su Face-book con una pagina ufficiale, aggiornata con tutte le notizie che riguardano le attività dell’associa-zione, la ricerca, le raccolte fondi e i risultati raggiunti. Un impe-gno che ha già raggiunto i primi risultati: quasi mille “mi piace” dopo appena un paio di settimane di vita. Ma devono essere molti di più. Su FB tutta la campagna delle Stelle di Natale vi aspetta.

Il sottosegretario alla Salute, Paolo Fadda

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In 25 anni di attività del Centro Trapianti (il primo aperto in Si-cilia) sono stati effettuati 1356

trapianti, la maggior parte dei quali realizzati nell’ambito delle leucemie acute e delle malattie linfoprolifera-tive come i linfomi e i mielomi. An-nualmente si realizzano una media di 70 procedure di trapiantologiche tra auto ed allotrapianti. Questi sono alcuni dei dati che sono stati illustra-ti nel corso del convegno “I trapianti emopoietici all’ospedale Cervello alla luce dell’accreditamento Jacie. Una storia lunga venticinque anni”. Dati, quelli siciliani, positivi, ma che non aiutano a migliorare la media in Italia. Per quanto riguarda i dati del Centro di Trapianti di midollo os-seo, ad oggi sono stati eseguiti 904 trapianti autologhi (in cui il donato-re è lo stesso paziente), utilizzando nella maggior parte dei casi le cel-lule staminali prelevate dal sangue periferico, e 452 trapianti allogenici (da donatore compatibile). Di questi ultimi 306 sono da familiare (fratello o sorella), 132 da donatore non con-sanguineo da registro (MUD). Inol-tre sono stati eseguiti 13 trapianti da cordone ombelicale e 14 da familiare semicompatibile (aploidentico) . “Nel nostro Centro nel corso dell’ul-timo decennio è stato realizzato il più elevato numero di trapianti comples-si – dice Rosanna Scimè, direttore del Programma trapianti di midollo dell’azienda ospedaliera “Ospeda-li Riuniti Villa Sofia-Cervello” - tra

Al Cervello eseguiti 1.356 trapianti in 25 anni

“Grazie Casa Coccinella”E’ iniziato un nuovo

ciclo di presen-zamia e di mia moglie nella “Coccinella”, l’ac-cogliente rifugio di chi vive di speranza. Una speranza che a vol-te appare a portata di mano, altre volte lonta-na e offuscata da nubi.“La Coccinella”: luogo di speranza, ma ache di socialità, di solida-rietà e di fraternità. Un hotel “familiare”, a tante “stelle”, gra-zie alla grande densità umana di esperienze vissute e fatte vive-re dai suoi ospiti e alle attenzioni di chi lo gestisce con cuore, con tatto e con competenza, facendolo diventare una casa di soggiorno finanche gra-devole, nonostante le sofferenze che racchiude. Grazie anche a te, Wilma.

Damiano e Pina Filì

L’interno di Casa Coccinella

quelli eseguiti in regione (118 contro i 61 del Centro di Catania e i 38 della Clinica La Maddalena). A causa dell’ elevata complessità delle procedure trapiantologiche, la Regione Sicilia ha identificato il centro della nostra azienda come centro di riferimento di III livello nell’ ambito della rete regio-nale pubblica dei trapianti di midollo osseo”. Per Pino Toro, presidente di Ail Pa-

lermo, “è una data importante non solo per la medicina, ma anche per la società civile che, mai come in questo caso, è stata protagonista nella realiz-zazione di questa struttura. Si tratta di un centro di riferimento per tutti i siciliani, che ha permesso di ridur-re notevolmente i viaggi della spe-ranza”. A confermare l’alta qualità e l’unicità del Centro è l’accreditamen-to “JACIE”.

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Facciamo i conti

Il “Soffio vitale” di Marcello Di Minica:gustare la vita attraversando la malattia

Perché proprio a me? Ma domandarselo non cambia le sorti della

propria vita, non fa fare un passo indietro alla sofferen-za. Allora non resta che un bivio: deporre le armi e la-sciarsi inghiottire da ciò che oggettivamente è più forte di noi oppure prendere le armi e combattere, fino alla fine, senza sapere quale sarà l’esito del duello. Marcello Di Minica ha scelto di lotta-re non solo contro la malattia per potere guarire, ma per trovare uno scopo nella vita e perseguirlo fino in fondo. Lo racconta nel suo libro “Soffio vitale”, presentato a Villa Magnisi, a Palermo, in occa-sione dell’incontro “Dalla mente

al corpo alla mente”. Nella stes-sa serata è stato presentato anche il volume di Marcello Alessandra “L’uomo che voleva fermare il vento con le ali”.Leggendo il racconto di Di Minica

qualunque pensiero negati-vo, situazione depressiva o malumore vengono spazzati via dalla brezza di speranza e di gioia di vivere che l’au-tore offre con la sua testimo-nianza personale. Marcello non afferma mai che la ma-lattia e la cura siano una pas-seggiata, ma ha la capacità di guardare tutto quello che gli è capitato sotto un altro pun-to di vista. Questo giovane coraggioso non dà peso tan-to a ciò che la malattia gli ha

tolto nel momento più bello della vita, bensì a quello che quest’espe-rienza inattesa, drammatica e asso-lutamente indesiderata gli ha alla fine regalato. Marcello ha imparato a gustare la vita. Al. Tu.

Quattro giorni all’insegna del-

lo sport con bambini da 7 anni ai 12 anni. Si è svolto all’Euro-calcetto il memorial Alessandra Mon-talbano, dedicato a una ragazza morta a 26 anni. Obiettivo: sensibilizzare tutti sulla lotta alla leu-cemia linfoblastica acuta. Raccolti 700 euro per Ail.

Marcello Di Minica, autore del libro “Soffio vitale”

Primo memorial Alessandra Montalbano

Alcuni dei bambini al Memorial Alessandra Montalbano

Si è svolto il terzo quadrango-lare Francesco Pio Panno, de-

dicato a un giovane di 22 anni, morto nel 2011 per un linfoma. Anche quest’anno il torneo di cal-cio si è svolto al Centro educativo ignaziano di Palermo. Gli incassi della manifestazione, a cui hanno preso parte amici, compagni e pa-renti di Francesco Pio, sono stati devoluti ad Ail. Le generose offer-te raccolte grazie ai partecipanti e alla vendita delle torte hanno rea-lizzato la congrua somma di 630 euro.

Quadrangolare PannoRaccolti 630 euro

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Partita a Marsala, ricordando Michele Napoli

Ivolontari di Ail Trapani, con l’obiettivo di raccogliere fondi

per il finanziamento di progetti per il supporto dei malati onco-ematologici, hanno organizzato la scorsa estate una serata di soli-darietà all’insegna del buon cibo, della buona musica e soprattutto di una buona causa. “AperAIL sot-to le stelle: brilla con noi nel cielo della solidarietà” è stata ospitata dall’Hotel Tirreno di Pizzolungo: un apericena sul mare accompa-gnata da musica dal vivo e, nella seconda parte della serata, da mu-sica disco. Proprio la musica è stata un im-

portante esempio di solidarietà, essendo stata offerta da generosi artisti trapanesi che hanno sposato la causa dell’associazione: ad apri-re la serata Roberta Prestigiacomo, cantautrice. A seguire DJ Tano e Pappy C.,due giovani deejay tra-panesi, che hanno fatto ballare e divertire gli ospiti mixando i più grandi successi della disco music. Calorosa la partecipazione. Con i fondi raccolti si provvederà a far partire il servizio di trasporto e ac-compagnamento all’ospedale Cer-vello di Palermo, luogo di diagnosi e terapie per i numerosi pazienti onco-ematologici provenienti dalla provincia di Trapani.

Apericena a Trapani sotto le stelle di Ail

L’addio dei volontaria Rodolfo Priano

Un vo-lonta-

rio di Ail, R o d o l f o Priano, se n’è andato a 70 anniper un linfoma fulminan-te. Sposato con un’al-tra volon-taria, Adalgisa Corrao, lascia un profondo vuoto nella sua famiglia e nell’associazione. Ciao Rodolfo.

Un “comple-anno per la

vita” ha coinvol-to a Marsala av-vocati e amici di Michele Napoli in un incontro di cal-cio. L’iniziativa, promossa dall’as-sociazione “Dia-logando con Mi-chele Napoli”, ha ancora una volta aiutato la ricerca con mille euro. Un momento della manifestazione dedicata a Michele Napoli

Nancy, 40 annidi danza e solidarietàQuarant’anni è un compleanno

da festeggiare in grande, soprat-tutto se si sono formate generazioni di giovani, accompagnati per mano e sulle punte alla scoperta dell’arte. Meglio se con un occhio rivolto alla solidarietà. Ha voluto dedicare ad Ail il suo speciale anniversario la scuola di danza Nancy, antica sostenitrice dell’associazione. Nello scorso mese di giugno, si è svolto lo spettacolo di fine anno, al Teatro di Verdura, con l’esi-bizione di tutte le categorie di allievi e anche dei maestri. La raccolta di fondi destinata ad Ail ha raggiunto la cifra di mille euro

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Donazioni I Nostri Servizi

L’obiettivo

La sede di Ail Palermo è all’interno dell’ospedale Vincenzo Cervello, in via Trabucco 180. Informazioni e prenotazioni telefonando al numero 091.6883145 o inviando un messaggio mail ad [email protected]. La segreteria è aperta dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 17,30.I servizi resi dai volontari all’interno dell’ospedale Cervello• Centro d’accoglienza (da lunedì a venerdì, orario 8,30-12,30)• Ambulatorio di Ematologia (da lunedì a venerdì, orario 8,30-12,30)• Day-hospital di Ematologia (da lunedì a venerdì, orario 10,30-12,30)• Medicina trasfusionale (da lunedì a venerdì, orario 8,30-12,30)• Reparto di Ematologia I con trapianto di midollo osseo

(da lunedì a venerdì, orario 10,30-12,30)• Servizio informazioni socio-sanitarie (lunedì e martedì, orario 8.30-10.30; mer-

coledì e giovedì, 16-17.30; venerdì, 10.30-12.30)• Reclutamento e formazione dei volontari (per info telefonare in segreteria)Altri servizi• Casa Ail “La Coccinella”, via Parrini 14, per pazienti ematologici e familiari fuori-

sede (prenotazioni telefonando in segreteria)• AssistenzadomiciliaregestitadalrepartodiEmatologiaefinanziatadaAil.

Le stelle dal 5 all’8 dicembre

Tantissimi i sostenitori che da ogni parte della Sicilia non hanno fatto mancare

donazioni e offerte all’associazio-ne.Negli ultimi quattro mesi sono stati raccolti 10.322 euro. Un gra-zie speciale alle famiglie Scuderi di Valderice, Geraci di S. Stefano di Quisquina, Asaro e Caruso di Partanna; Cascio, Graziano, Igha-ni, Marino, Melazzo, Russo, Stan-campianoe Tamburello di Paler-mo; Mirabella e D’Anna di Lucca Sicura, Saglimbene di Lercara, Badalamenti di Carini, Cairone di Cammarata. E grazie alle aziende Bionat e Medipower.I fondi raccolti serviranno per mi-gliorare la qualità delle cure dei pazienti e supportare l’assistenza domiciliare. È questo l’obiettivo speciale che si prefigge l’Ail di Palermo.

Grazie per le offerte,raccolti 10.322 euro

L e province di Palermo, Agrigento e Trapani da-ranno il loro significativo

contributo in occasione della cam-pagna Stelle di Natale dal 5 all’8 dicembre, sia nei grandi centri che nei piccolissimi paesi.Stand aperti in città per tutti e quattro i giorni in viale Strasbur-go (davanti a Oviesse), in via No-tarbartolo (Stazione), in piazza Unità d’Italia, in via Leonardo Da Vinci angolo via Pacinotti (davan-ti a Oviesse), in via Magliocco e in piazza Croci (incrocio con via Libertà). Solo il 6 dicembre stand aperti al Tribunale, il 7 e l’8 nelle piazze Bologni e San Domenico, solo l’8 nelle piazze Marina e Don Bosco.E poi domenica, 8 dicembre, stelle della ricerca in vendita davanti a decine di parrocchie della città e dei paesi.

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